Festival del Giornalismo 2024 - Rapporto sul ben-vivere delle province italiane 2023. Classifiche, indicatori ibridi, benessere soggettivo, partecipazione e invecchiamento attivo

Questo funziona allora di nuovo Benvenuti e buona sera
L'incontro che sta per iniziare si intitola rapporto ben vivere delle Province italiane due mila ventitré
Classifiche indicatori ibridi benessere soggettivo partecipazione eh invecchiamento attivo
Per cui mi sembrano argomenti molto interessanti del benvenuto ai nostri ospiti
E uno arriverà fra un poco per il momento sono con noi Maria Carmen Mazzilli secche economista bancaria Lorenzo semplici responsabile del Centro studi e valutazioni di ex economia modera l'incontro il direttore di Avvenire Marco girato dal grazie
Grazie quando ho sentito il il titolo dell'incontro erano indicato oddio scapperanno tutti da qua perché insomma
Indicatori ibridi invecchiamento attivo però in realtà attendendo Leonardo Becchetti che sarà diciamo l'ultimo a raggiungerci ma che fa parte integrante della panel di questa sera vi anticipo che quello di cui parleremo in sostanza e di felicità
Il tema generale che sta sotto tutte le parole di presentazione di questo incontro in realtà e la felicità
Perché qualche tempo fa insomma insieme agli amici di Next che adesso conosceremo ma semmai anche gli amici di Federcasse libici ci ci siamo interrogati dentro avvenire su che cosa potesse essere un indicatore un po'più rappresentativo
Di cosa significa ben filtrare l'idea era quella di riprendere le classifiche le conoscete forse del Sole ventiquattro Ore sulla qualità della vita nelle città italiane o altri giornali altre pubblicazioni
Che vedevano costantemente e vedono tuttora costantemente il Perini posti in assoluto semplicità del Nord
A Bolzano Trento Milano perché insomma sono sovrappesati alcuni indicatori appunto per arrivare al tema
Anche un po'economico di questa serata che misurano alcune delle componenti fondamentali per vivere bene o ben vivere che sono l'avere un buon reddito la disponibilità economica i posti di lavoro poi si estendiamo anche ad alcuni indicatori sociali una buona qualità dell'aria una buona qualità del traffico una scarsa criminalità e via dicendo
Eppure andando avanti in questo in queste classifiche ci si rende conto ci siamo resi conto che in qualche modo c'era qualche altro elemento
Che faceva dire alle persone che nonostante avessero tutte queste cose tutti questi ingredienti per una buona ricetta non erano felici
Non erano felici soggettivamente non erano in grado di dire che nonostante tutte queste caratteristiche la loro vita non era bella non era piena non era significativa
E lì un bellissimo libro che lì consiglio che un piccolo trattato sulla felicità che ha scritto Simone Cristicchi che conoscerete insomma cantante attore autore di testi molto impegnate sito questo piccolo libro
Che si intitola Happy Next Alla ricerca della felicità e dentro ci sono tre
Indicatori di felicità che ritroveremo come vedrete in quello che vi racconteremo questa sera il primo si può riassumere così che la felicità e una porta che si apre solo verso l'esterno
Non verso l'interno ma verso l'esterno il secondo è che chi ha un perché
Per cui vivere può sopportare qualsiasi come indica une direzione un obiettivo e il terzo elemento che senza un componente un grammo di gratuita
La felicità e monca o manca
Quindi le tre indicazioni la felicità si apre una porta che si apre verso l'esterno
La qualità delle relazioni è significativa l'elemento della gratuità e interessante cosa c'entra tutto questo con l'economia facendo un passo indietro ricorderete la famosa frase di John Kenneth di quando disse che dirò perché né di scusate quando disse che il PIL quello che siamo abituati a considerare il misuratore della ricchezza delle nazioni misura tutto tranne quello per cui vale la pena di vivere
E per i c'è stato una piccola svolta no nella ricerca anche economica sulla felicità
E la seconda indicazione il famoso paradosso di esser lì non con grande economista americano che ma aveva studiato cosa stava succedendo nell'America del dopoguerra in cui quando cominciavano accrescere i redditi delle persone perché l'economia correva fra gli anni del boom
Della crescita non c'era un corrispondente aumento della soddisfazione di vita e di felicità delle persone
Insomma
C'è una relazione che fa indagata che va studiata per capire che cos'è che veramente fa vivere bene le persone a che fare con l'economia ma non solo a molto perché fare con la felicità
Analizzando tutti questi elementi cinque anni fa
Abbiamo iniziato a costruire con l'aiuto proprio di Lorenzo che qui insieme a noi un classifica del ben vivere nelle province italiane alla prima cosa che ti chiederei di raccontare Lorenzo come si costruisce questa classifica
Innanzitutto buona sera grazie perché sono le otto e mezza di solito è un orario di cena quindi in realtà questi interventi sono qualcosa che vi separano dalla cena e non so quanto aumentino il vostro ben vivere
Però detto detto questo la la domanda che mi ha fatto Marco
è e centrale perché ci sono due
Modi per arrivare a costruire delle classifiche degli indicatori delle misure che identificano degli elementi attraverso i quali leggere nel nostro caso i territori
E quindi delle misure che possono essere utilizzate per costruire delle politiche delle politiche nel nostro caso delle politiche di ben vivere
Il primo approccio è quello cosiddetto otto da una dall'alto verso il basso
Arriva una persona illuminata un inventore è uno studioso e dice questi sono gli indicatori che servono per misurare il ben vivere dei territori
Non c'è un livello di condivisione non c'è l'elemento di relazione non c'è quella che viene chiamata intelligenza collettiva un nuovo diffuso un know how che nasce dal basso ed esperienze professionalità differenti
La seconda strada è quella che abbiamo scelto di implementare con con Avvenire con Federcasse che è proprio quella invece di un approccio bottom up dal basso
Un approccio che ha visto la realizzazione
Nella fase iniziale del progetto di più di dieci focus group con il coinvolgimento di oltre settanta professionisti fra professori universitari lavoratori liberi professionisti di discipline diverso sia perché il ben vivere se vi vedete intorno in questo Festival potere ispirarlo il concetto del ben vivere è un qualcosa che riguarda una multidimensionali ITA che non è monotematici ITA
Nel panel di prima si parlava di immigrazione in altri panel si parla di politica si parla di salute
Il ben vivere un concerto Complesso
E per capire andare a fondo della complessità è necessario averi e un incontro un dialogo
Una relazione con chi quella complessità la conosce in parte per poi arrivare a fare sintesi immettere insieme i diversi pezzi del puzzle questo approccio bottom-up ci ha permesso di arrivare alla costruzione di un framework
Di un quadro di riferimento all'interno del quale sono presenti settanta indicatori raggruppati in dieci dimensioni differenti del ben vivere che vanno dal lavoro all'economia l'inclusione l'accoglienza della quale abbiamo parlato prima demografia e famiglia impegno civile ambiente cultura e turismo legalità e sicurezza servizi alla persona Salute e capitale umano
Vi faccio porre l'attenzione sul fatto che il tema economico
Non è solo economia è economia e inclusione e all'interno di questa dimensione c'è per esempio la percentuale imprese stranieri
Il tema dell'istruzione formazione non non c'è come dimensione ma è all'interno di un concetto più ampio di capitale umano
Questo per dirvi cosa per dirvi che lo sforzo che è stato fatto grazie a quest'intelligenza collettiva quest'incontro fra pensieri e pensatori differenti essa esperienze diverse è stato quello di dare profondità alle classifiche
Proveremo magari dopo il problema delle classifiche è quello che ciascuna provincia ciascun territorio ciascun elemento occupa uno spazio l'idea del ben vivere e della generati vita della lavorare sui mi introdurre concerto
è quella di dare profondità alle dimensioni di dare profondità
Alle misure perché sono in una logica di profondità è possibile comprendere la complessità e trovare in qualche modo a governarla a spiegarla a utilizzarla a proprio vantaggio
Dei settanta indicatori di uguali io abbiamo accennato brevemente tredici quindi non ha di numero eccessivo fanno parte di una seconda classifica che quella della generati vita
Perché questo è il concetto sul quale ci siamo voluti spendere maggiormente con Avvenire e Federcasse non tanto quello del ben vivo o meglio non solo quello del ben vivere
I cui risultati sono in qualche misura simili con quella che in gergo si chiama una deviazione standard cioè quindi una differenza molto bassa rispetto ad altre classifiche
Ma quello della generati vita Eriksson che è uno psicologo quindi c'entra poco con l'economia
Diceva anche essere generati ivi significa Dari seguito dare concretezza quattro verbi
Desiderare quindi avevo un sogno una prospettiva una tendenza verso il domani verso il futuro
Mettere al mondo quindi dare concretezza al nostro desiderio prendersi cura la dimensione della relazione della gratuità
E lasciare andare
Di questi quattro verbi in quello più difficile da trovare e lasciare andare
Perché perché il concetto di generati vita il lasciare andare significa non occupare quello spazio
Significa liberare lo spazio perché possano attuarsi possano concretizzarsi altri processi quando si parla di generati vita all'esempio più classico che viene fatto e quello della generazione filiale dei figli
Ecco se pensiamo al rapporto che magari noi o voi avete con i vostri figli esattamente questo avete desiderato il figlio l'avete messo concretamente al mondo
La vita accompagnato ve ne siete presi cura e poi l'avete lasciata andare
Ecco noi abbiamo tradotto dentro le classifiche
E un concetto rigenerati vita economica sociale che serve da attivatore del ben vivere
La cosa importante che qui tredici indicato rigenerati vita che vanno dalla creazione di impresa creazione di start-up
Naturalmente il numero di figli il l'accoglienza all'impegno civile il cosiddetto voto col portafoglio le scelte economiche fatte pensando al loro impatto
Fanno parte di una generati vita di un lasciar andare di non occupare uno spazio ma di attivare processi che è incluso dentro i settanta indicatori del ben vivere
Perché perché essere generati vi fa parte del nostro stare bene se pensiamo a centinaia di studi dimostrano come l'avere figli l'avere un'impresa fare volontariato aumentano la mostra felicità umiltà nel nostro stare bene quindi essere generati vi significa aumentare il nostro stare bene ma uno stare bene che composto da una pluralità di elementi vado in chiusura di questo di questo primo giro dicendo che tutti questi elementi vengono poi concretizzati e presentati all'interno di un rapporto che ormai giunta alla sesta edizione quello del due mila e ventiquattro sarà la sesta edizione in cui non vengono presentate solo le classifiche perché l'obiettivo del rapporto e dello speciale che Avvenire cura con con grande attenzione
Non è quello di creare primi e ultimi di dire chi è primo e chi è e chi è ultimo ma è quello di mettere il focus l'attenzione il faro su alcune tematiche l'elenco che ha fatto
La chi ci ha introdotto era per dire guardate che questo rapporto questo ben vivere questa genera di vita quest'anno pone l'attenzione su alcuni elementi l'anno scorso nel due mila e ventitré questi elementi erano gli indicatori ibridi cosa sono gli indicatori Brighi
Sono degli indicatori che permettono di porre in relazione diretta la dimensione economica con la dimensione ambientale o la dimensione sociale e quindi ci dicono quanto prodotto interno lordo è stato generato
Con quale livello di inquinamento per esempio o quanto prodotto interno lordo si traduce in servizi di welfare se pensiamo agli indicatori brevi sociali
Secondo Focus è stato quello di mettere in relazione due elementi fondamentali
Partecipazione e generati vita
Che era che rapporto hanno questi due elementi lo vediamo magari dopo partecipazione invecchiamento attivo o meglio scusate ci genera di vita e invecchiamento attivo è stato il terzo focus e il quarto fossero proprio quello che anticipava Marco
Reddito felicità e generati vita
In che rapporto sono
Magari lo vediamo dopo anche questo
Chiudo dicendo che quest'anno il focus abbiamo scelto di cambiarlo
Non siamo andati direttamente su questi temi ma abbiamo proposto una Sardegna cioè una ricerca
Non con dei dati
Perdonatemi il tecnicismo
Di secondo livello cioè con dei dati che vengono da fonti ufficiali come l'Istat o altre banche dati ma siamo andati a rilevare direttamente con dati di primo livello
Quindi intervistando oltre due mila persone con un campione rappresentativo quegli elementi rigenerati vita
Perché uno dei problemi e dei limiti delle ricerche sul bene e sul benessere sulla qualità della vita e che si basano unicamente su dati macro economici dati aggregati
Invece è importante utilizzare e questo è il primo anno che la concretezza anche a una delle intuizioni che erano state in uno dei primi che c'erano stati in uno dei primi focus group del due mila e diciotto a un laboratorio di genere attività perché costruire una sardi che raccoglie dei microdati cioè delle interpretazioni delle percezioni
Fra le persone reali e non solamente a livello aggregato significa iniziare a capire in che modo si possono scardinare dei meccanismi che vedono sempre il Nord
Primeggiare e il sud essere sempre nelle ultime posizioni
Che non significa o comunque occupare quegli spazi non significa dare profondità gli spazi ma magari ne parliamo dopo di questo
Tenete conto che lo scorso anno nella provincia di Gorizia entrata per la prima volta con un guadagno di sei posizioni nella top ten eh
Uno dei motivi potrebbe essere il fatto che il successo di un incontro come questo che uno degli elementi no di questa serie di incontri questo festival che un elemento aggregativo un elemento di partecipazione che coinvolge le persone
Ed è una delle componenti fondamentali di quello che chiamiamo la qualità e il benessere vendicare
Vi chiedete a questo punto perché abbiamo iniziato a lavorare su questi modelli insieme anche Federcasse cioè le banche di credito cooperativo perché per i soggetti economici che operano sul territorio in molti casi in molti casi possono fare la differenza
Allora la domanda che faccio Maria Carmen e molto diretta no
Se trovi con le persone che tiene ma che c'entra una banca che c'entro le Bcc loro modello una questione di ben vivere di benessere tu cosa rispondi
Al intanto buona sera a tutti grazie di questi invito sono molto felice è stata per me l'occasione per tornare in una regione da cui proviene la mia famiglia dopo tanti anni perché siamo di origine friulana
Venendo alla domanda del di di Marco effettivamente di solito uno quando pensate banche non pensa alla felicità non pensa al ben vivere non pensa alla generati vita
Cos'hanno in comune però le Bcc con questi concetti che si sono tipici di questo sono alla base di questo rapporto ben vivere
Alla base come il rapporto ben vivere basato su un sul valorizzare uno stile di vita
Che appunto valorizzi la natura relazionale del del del del vivere quindi a una modo dividerà aperto al bene comune non al bene individuale questi stessi bene questi stessi principi sono alla base del modello Bcc
Perché per dire in senso proprio molto diciamo direttamente la Bcc non è una banca che apre in un territorio la bici sia espressione del territorio in cui operano questo fin dalla sua origine l'origine della Bcc risale a tantissimi anni fa lo scorso anno abbiamo festeggiato centoquarant'anni
Dalla creazione della prima Cassa Rurale a Loreggia
Prima Cassa rurale che assorta ad opera di Leone Wollemborg che era una proprietario terriero veneto che all'epoca aveva solo ventiquattro anni quindi giovanissimo che rendendosi conto di come fossero diciamo molto
Critiche le condizioni di vita dei proprietari terrieri dei piccoli e piccolissimi proprietari terrieri ma non solo piccoli più piccolissimi poli territoriali ma anche quelli che sono i mezzadri che illumina i suoi iscritti chiama affittai Wally
Che erano spesso preda dell'usura perché non riuscivano a portare avanti la propria attività
E rendendosi conto di questi problemi che divideva quotidianamente nella territorio in cui viveva prendendo spunto da sciocchi era stato già realizzato in Germania Dutch Schultz Belice e da Rai fa esangue
E portò anche in Italia questo modello di banca basata sul mettere in comune quindi su un'auto aiuto mettere in comune le scarse finanze in una forma cooperativa per poter solidalmente venire incontro alle esigenze che di volta in volta i soci di questa cooperativa potevano a vere
Quindi proprio fin dall'origine e il la i valori che hanno portato alla creazione delle Bcc sono completamente differenti da quelli di una banca commerciale
E venendo ai giorni nostri
Dovendo dire quali sono declinando quali sono i pilastri che stanno alla base delle banche di credito cooperativo e che le differenze hanno sostanzialmente dalle banche commerciali
Io direi che sono essenzialmente tre
Una funzione obiettivo la funzione obiettivo delle bici circa completamente differente da quella delle banche commerciali intanto le Bcc sono delle cooperative non sono banche a scopo di lucro
Non sono banche che devono remunerare gli azionisti quindi realtà la funzione obiettivo è ben diversa da quella di fare profitto per poter poi remunerare il
Gli azionisti
Nell'Artie nello statuto delle Bcc nello statuto tipo delle Bcc si legge esattamente quello che il il il fine della Bcc ed è quello di supportare i soci della cooperativa ma non solo i soci i soci e gli appartenenti i residenti nel territorio di riferimento e già questo è una differenza enorme rispetto alle banche commerciali perché le banche commerciali non hanno chiaramente nel loro statuto nella loro funzione obiettivo quella di supportare i residenti della zona dove operano è al tempo stesso c'è anche e sempre nello Statuto
Il la volontà di diciamo supportare una crescita sostenibile una crescita equilibrata
Per il futuro dei territori e al tempo stesso c'è anche un cenno al poter promuovere il bene comune questo è già presente nello Statuto di una Bcc quindi di fatto ci rendiamo conto che già proprio dalla bici dallo Statuto ci è chiaro è evidente che il fine non è infine lucrativo tipico delle banche commerciali
E l'altro elemento importante fondamentale che caratterizza le Bcc e la governance ossia il per governo anzi intendiamo come penso tutti sappiamo però magari per noi è scontato l'insieme di regole che diciamo farsi che che stabilisce come funziona la Banca in questo caso essendo una cooperativa ci sono alcuni elementi che facilitano anche l'allineamento del management cioè di coloro che gestiscono la banca a questa funzione obiettivo che non è il lucro ma è il bene comune del territorio di appartenenza
Quali sono questi elementi che facilitano
E l'allineamento del del management di chi lavora in banca con l'obiettivo del bene comune dei territori e della promozione dello sviluppo del territorio
Il fatto il principio di una testa un voto quindi non è che si conta tanto quanti soldi hai messo come per gli azionisti ognuno conta uno limiti alle idee le idee e poi molto importante dove tremo lo dirò di qui a poco la normativa specifica che regola l'attività delle Bcc fa sì che ci sia una sostanziale convergenza tra i proprietari che sono i soci i datori di fondi ossia il la Bcc e raccoglie liquidità raccoglie depositi
Presso il territorio di riferimento ma è obbligata per legge a reinvestire lo stesso la stessa liquidità prevalentemente nel territorio di riferimento quindi tutto questo porta per norma porta per prassi e per diciamo regole di governance a far sì che ci sia un allineamento naturale verso il promuovere lo sviluppo dei territori in cui la Bcc agisce in cui la Bcc è localizzata e ho fatto cenno alla normativa specifica
Nel testo unico del novantatré solo per le Bcc è rimasto una peculiarità
E quando si è passati alla banca universale tanti anni fa le banche erano divise banche a medio lungo termine e Credito artigiano a Conella il testo unico del novantatré si è passati alla banca universale e quindi tutte le banche potevano fare tutto
E è rimasta però una peculiarità per le banche di credito cooperativo anche in questo caso a volte si parla di normativa come vincolo normativa purtroppo Vorrei fare questo ma non lo posso fare perché la legge me lo impedisce nel caso delle banche di credito cooperativo la normativa specifica
E particolare è invece un qualcosa che porta che aiuta agevola la il raggiungimento dell'obiettivo che appunto questo di promuovere il territorio perché ci sono alcuni aspetti tre aspetti in particolare nella normativa specifica che agevolano il raggiungimento di questo obiettivo il primo perché è una cooperativa a mutualità prevalente ossia le Bcc devono lavorare prevalentemente con i propri soci
Il per lo meno il cinquanta per cento degli impieghi dei finanziamenti che la Bcc eroga deve essere erogato ai soci della cooperativa
Soci che sono residenti sono i soci la base sociale deve essere residente nella territorio in cui la Bcc occuperà e l'altra diciamo l'altro vincolo che però non è un vincolo in realtà un'opportunità
Questa limitazione geografica
Che fa parte della normativa specifica delle banche di credito cooperativo quindi finanziamenti per il cinquanta per cento ai soci e per il novantacinque per cento nell'area di competenza aria di competenza della Banca che comprende diciamo facciamola breve adesso è un po'più complessa orco vedo che ci sono dei colleghi anche di banca quindi forse ultimamente è stata resa un po'più complessa del calcolo dell'area di competenza però sostanzialmente comprende i comuni in cui debiti la Bcc ai propri sportelli e i comuni limitrofi
Quindi il novantacinque per cento dei finanziamenti vanno fatti in queste aree
Dove la Bcc opera quindi anche questo è chiaramente un qualcosa che ti obbliga a lavorare a finanziare a promuovere lo sviluppo a finanziare i progetti del territorio e non i progetti di territorio completamente differente
Mentre invece può succedere con le banche commerciali che si prende la liquidità
A sud per poi investirla Nord magari in maniera più profittevole questo la Bcc non lo può fare per norma e questo è un vantaggio perché sia così obbligati a diciamo andare verso quello che l'obiettivo quindi agevola il raggiungimento dell'obiettivo terza cosa molto importante l'utile
Mentre le banche commerciali l'utile lo distribuiscono in forma di dividendi agli azionisti per le Bcc questo assolutamente non è possibile e Bcc per norma
E sono vogliamo guidare per
Allora te il terzo elemento diciamo della normativa specifica del pc circa le Bcc devono destinare il settanta per cento dell'utile a patrimonio indivisibile
Quindi l'utile per le Bcc è il profitto è un uomo quello che noi definiamo profitto generativo ossia non ha un profitto perché nel medio termine viene spartito tra i proprietari della banca
Ma un profitto che serve per rendere più stabile la banca nel futuro
Viene messo a patrimonio in maniera tale da rendere la banca più stabile in maniera tale da permettere una banca nel tempo di proseguire a questo suo questa sua funzione virtuosa questo circolo virtuoso che permette di promuovere lo sviluppo del territorio di appartenenza
Quindi diciamo e un un meccanismo molto complesse so quello che regola le Bcc che sicuramente sì riffa a quelli che sono i principi dell'economia civile quindi la reciprocità
La fiducia che sono gli stessi che sottendono
Il questa classifica del ben vivere che è stata ideata e che non tiene data ormai da qualche anno di cui ha parlato Lorenzo e che va ben oltre quelli che sono aspetti meramente economici
Questa comunanza di valori è proprio quello che lega le Bcc a rapporto sul ben vivere
Grazie M. recarmi ne approfitto subito Lorenzo prima di ripassare a te per salutare Leonardo che c'ha raggiunto Leonardo Becchetti e questo non funziona perché lo posso il mio e dovete immaginarlo come chiamano il papà di queste ricerche ma proprio della ricerca in Italia che cerca di andare a esplorare questo nuovo campo in cui incluso nella misurazione proprio dei parametri economici la ricerca della felicità lo brutalizzo ma lo dico in questa maniera qui
E io ho fatto un breve riassunto Leonardo su come ci venne in mente insomma di realizzare insieme
è queste classifiche che sono giunti al quinto anno le presenteremo al Festival dell'Economia Civile di settembre il la sesta edizione lo stiamo già preparando in qualche modo la racconteremo su Avvenire quindi anche un invito a seguirci per leggera insomma le novità ma per seguire un percorso iniziata alcuni anni fa perché iniziato questo percorso Renato
Ma perché diciamo l'economia prima pre diciamo quando è stata fondata è stata fondata ipotizzando un'idea di felicità no oggi la grande novità che la precisava possiamo misurare quindi noi verso da un paio di anni
Abbiamo milioni di dati misuriamo la felicità
E e misurando la felicità ci siamo accorti di una cosa fondamentale che la variabile fondamentale più importante che spiega la soddisfazione di che cosa di senso di vita delle persone
è qualcosa che possiamo chiamare generati vita ma popolarità anche Lorenzo cioè la generativa come un contatore che abbiamo dentro di noi che ci dice fateci caso in ogni momento su quello che stiamo facendo
Ci dà ci dà un'idea se quella cosa per noie è foriera di effetti positivi su altri se è neutrale esso è addirittura negativa e da quello dipende molto la nostra felicità questo si chiede tantissimo né i dati e questa è qualcosa ovviamente
Il questore di più di quello che dicevano gli economisti quindi c'è tutto il vecchio paradigma adesso faremo questo evento a Perugia col manifesto firmato da trecento economisti
Italiani che dicono innanzitutto partono da un fatto non è vero come ci fa credere l'economia che l'aumento del PIL automaticamente la condizione sufficiente per l'aumento della felicità non è vero perché ce lo dicono gli Stati Uniti nel dopoguerra aumento del PIL riduzione della felicità ce lo dice addirittura il covered alla rovescia l'anno del peggiore calo del PIL l'otto per cento nel due mila venti la quota degli italiani molto felice aumentata di un punto per l'Istat quindi dobbiamo usare ovviamente non siamo quelli della decrescita noi pile importante ma dobbiamo stare gli indicatori diversi per misurare il benessere quindi benessere multidimensionale
Il Bess primo passo processo partecipato ma poi noi con con Avvenire abbiamo fatto un passo avanti ha benedetto il best non basta
Io dico sempre faccio questo esempio per spiegare il bel se vuol dire l'indicatore dove c'è salute istruzione queste robe qui no io dico tutte avete reddito salute istruzione ma opportune passare la giornata sdraiato sul divano
Perché non sa che fare quindi l'ultimo miglio della felicità che fare con il mettersi in moto per qualcosa che ci appassiona
Espressività orientata ad un fine ed ecco l'idea della generalità
Ed ecco perché la generati vita non è solo una filosofia ma non l'abbiamo ancora alta a una misura dei territori dall'altro il Nord e sessantadue lo ribatte alla grande su questo
Cioè un TIR quand'è un territorio generativa generativo quando crea le condizioni affinché le persone possano realizzare i loro progetti quello che gli inglesi chiamano la il Floris scenderò
E quindi come la misuriamo questa generati vita presente longevità attiva che la genera di vita degli anziani la una bassa quota di giovani che non lavorano né studiano facilità di creare impresa dire all'organizzazione sociale
Quindi la generati vita diventa il diventa la chiave delle politiche qualcuno si potrebbe dire ma voi siete dei filosofi si vede il no
Io lunedì vado a Londra a presentare
A fare sono l'advisor del governo italiano per i BTP verdi
Che sono il testimone oggi era Milano con Etica Sgr sono il testimone del fatto che l'idea della generalità entrata proprio nel mondo finanziario oggi in finanza abbiamo sentito le Bcc le banche di territorio che da sempre puntano anche non solo al profitto manca un impatto sociale ambientale eccetera ma oggi proprio gli strumenti della finanza hanno assorbito quei