Manifestazione commemorativa del 25 aprile

Ma pensate un po'
La bandiera della Brigata ebraica siamo ridotti così c'è il venticinque aprile si festeggia in questo modo
Il venticinque aprile è la giornata delle libertà stamattina sentivo per radio radicale dove c'è una rincorsa una diretta
Insieme alle comunità ebraiche a esponenti politici di tutti gli schieramenti
Il vento e dove si diceva che il venticinque aprile a una giornata di libertà e la giornata di tutti non è di questa o di quella parte di sopra o di sotto di destra o di sinistra è la giornata della libertà dove si festeggia la democrazia
Quella che se viene a mancare ci fa mancare il respiro lo diceva Salvemini allora se non impariamo da questo se non impariamo da questi dati storici ma soprattutto se dobbiamo nascondere
Le bandiere di chi ha lottato per noi per la nostra libertà a partire dai partigiani
Fino dare alla Brigata Ebraica che non può neanche esporre la sua bandiera oggi a Milano perché ha ricevuto minacce aggressioni
In questi ultimi anni ma soprattutto in questi ultimi tempi non si può esporre la bandiera che è uno degli elementi di orgoglio della storia della Resistenza
Dove circa cinque mila soldati di origine ebrea
Si sono radunati grazie agli inglesi e hanno combattuto al fianco degli Alleati per liberare il nostro Paese dal nazifascismo si vuole nascondere queste questa è sicuramente una vergogna
Io ho farò dopo un tutta una serie di interventi che ci saranno dirò ancora altre due parole però adesso vorrei dare la parola a chi ci ospita in questo luogo importantissimo
In Italia nessuno va a ricordare purtroppo se non quello che hanno organizzato
Iscritti al partito radicale in giro per l'Italia dove a Milano a Rimini in altre città sono oggetto commemorare i caduti angloamericani
E i polacchi caduti durante la seconda guerra mondiale grazie a loro se siamo stati liberati è stato innanzitutto dall'impegno e dal coraggio dei partigiani
Ma se non avessimo avuto al fianco gli anglo americani
Imporrà a chi e tutti quelli in quei Paesi che era facevano parte del Commonwealth cioè alleati degli inglesi pervenire a liberare l'Italia di sicuro non ce l'avremmo fatta a vivere la libertà e la democrazia in questo Paese
Ed è per quello che noi qui a Torino abbiamo in scena scelto insieme a tutta una serie di associazioni e di esponenti
Abbiamo deciso di venire qui dove c'è un monumento dedicato ai caduti polacchi monumento dimenticato dalla città
Perché forse anche la città oggi poteva venire a commemorare i caduti polacchi che sono una delle componenti di persone che era unicamente hanno aiutato il nostro Paese
A liberarsi dal nazifascismo
Proprio per questo anzi scusate prima di dare la parola rappresentanti agli amici della comunità polacca
Per motivi di protocollo ma anche per motivi di di di disponibilità di aiuto vorrei dare
Lettura del messaggio che il presidente della Regione Cirio
Ci ha mandato per questa iniziativa qui al caldo al monumento ai caduti polacchi devo solo trovare
Tra i tanti messaggi quello giusto eccolo qua
Allora il presidente della Regione Alberto Cirio ci scrive
Il venticinque aprile per me da sempre la giornata della libertà e della gratitudine
E nostro dovere celebrare la Liberazione dal nazifascismo ricordando le donne e gli uomini che se sono morti
Per noi e per la nostra democrazia il sangue dei nostri nonni delle nostre famiglie
E allora quando lei diciamo che lo stesso sangue di uomini e donne che sono morti per noi il sangue che abbiamo nel nostro corpo diciamo che noi siamo geneticamente antifascisti
Perché il DNA dell'antifascismo ce l'abbiamo nel sangue c'è la Torino ce l'ha tutto il territorio piemontese
Ci aiuta a far sì che non sia però solo una memoria la memoria è importante ma non serve a nulla se poi non c'è l'azione
Ecco perché
Noi siamo felici quando viaggiando nel nostro Piemonte ci fermiamo guardare le lapidi che ricordano persone che sono morte per noi siamo felici per un fatto perché anche se sono sperduta nelle vie più remoto del territorio
C'è sempre l'erba tagliata se sembra un ambiente curato molte volte c'è un fiore fresco queste la testimonianza più grande che quella consapevolezza che noi a queste persone dobbiamo tanto dobbiamo forse tutto
Una consapevolezza che c'è in ciascuno di noi
Come ebbe l'onore di dire a un anno fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la sua visita in Piemonte finché ci sarà un fiore fresco sulla lapide di un partigiano fresco reale oppure simbolico di un'azione quotidiana
Ci sarà la certezza della libertà del futuro
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio
Grazie presidente lo ringraziamo di cuore per queste parole sentite e non di forma
E adesso
Do la parola a chi di fatto ci ospita ovvero alla comunità dei polacchi però aspettate perché dire il nome giusto vola
Allora do la parola a Eze dieta svizzero l'ho detto bene
Chela vicepresidente generale della comunità polacca in Italia grazie
A nome dell'Associazione generale dei polacchi in Italia
Ma non lo so se e non si
Magari senza si sente lei ha l'obbligo
Sì sì comunque
Ma oltre buongiorno a tutti e vi saluto in a nome della e associazione generale dei polacchi in Italia
E che la nostra associazione torinese comunità polacca di Torino fa parte di questa associazione
Posso in primo luogo volevo ringraziare tutti gli organizzatori per e per questo invito e per la scelta di questo posto perno in molti nostro caro
Questo monumento è stato realizzato
Chiede è stato realizzato nel due mila sette dalla nostra associazione ed è e di e dedicato ai direi combattenti del secondo corpo dalmata polacco
Che combatte in sulla penisola intere italiana durante la seconda guerra mondiale
Tanti i soldati di questo esercito si sono fermati a Torino
E creando proprio la nostra associazione che
Quest'anno compie settantacinque anni dalla sua storica
Comunque la scelta e dico noi
Per festeggiare venticinque aprile e questa festa de di liberazione
Bei espressione del desiderio della pace ci onora molto che perché possiamo poi celebrarla proprio in questo posto
E i nostri nostri nazi ogni Italia italiana e polacca hanno una lunga storia derrate comune lotta per le libertà iniziando dai tempi del Risorgimento
E e italiani comporteranno in Polonia contro le oppressioni e sovietico allora russo dei diritti e anche e austriaco
E dunque e poi che
Abbiamo subito dunque duecento quasi duecento anni e di il gioco il e dare
Dal da parte delle potenze confinanti fino al mille novecentotrentanove quando Bruno duramente
E e per riprendermi noto e centodiciotto fin du mila di novecentotrentanove la Polonia e Abeba acquisitore di la libertà dopo la prima guerra mondiale ma nel trentanove siamo stati nuovamente invasi da parte di e Germania fascista nazifascista è che
E ed è la Russia sovietica
Sopito queste due potenze hanno cominciato le politica di annientamento del popolo polacco
Condi campi di concentramento e anche con sì le spedizioni dei cittadini nella profonda Russia nei prigionieri nei laghi Lager
Si potrebbe dire cerca mille persone sono state che terrà asportate e i in queste zone
Il cambio della politica di punti Unione Sovietica venduto ne nello stesso momento delle invasione
E della ossia da parte di chi Claire
In questo momento punto e Stalin aveva bisogno dei soldati per combattere i tedeschi e allora ha fatto verrà però durò otto a liberazione dei prigionieri polacchi
è il generale Hunters che era anche se Luís imprigionato Abebe
E ebbe il permesso di e organizzare lese otto di tutto l'esodo di tutti i prigionieri verso Iran queste all'esodo comprendeva le famiglie intere
Donne e bambini ex salutati e tutti i prigionieri e anche e e componenti deve altere religioni poi in Iran sotto la protezione dei inglesi è stato costo costituita secondo colpo dare battaglia
E che e nel mille novecentoquarantatré è stato trasferito in Italia per combattere così cominciamo e la battaglia
E a fianco degli alte alleati in primo luogo per la conquista di Montecassino e che era un ostacolo chi dopo dei vigneti Lindau busta Gustaf che facesse un ostacolo fondamentale dettare la strada per Roma
Una volta dopo la vittoria di del diciotto maggio
E il il secondo corpo è stato indirizzato sulla costa adriatica
Dove prese ancor no Macerata
L'ho retto
Fino fino vittoriosa entrata a Bologna
Il loro percorso era assegnato dei cimiteri
I cimiteri di Monte Cassino e Di Loreto
Di Bologna San Lazzaro
E dunque e le perdite erano circa quattro mila soldati polacchi
Comunque in questa situazione
Non ci resta niente altro salotti chiedere e insistere con tutte le possibili manifestazioni perché questi queste terribili guerre dei popoli che devono lottare lontano da casa
Finiscano
E allora queste questa manifestazione e proprio utilissima per la richiesta di pace e democrazia per tutti i popoli grazie
Grazie grazie
Grazie ha destato la parola ad Anna De Luca vicepresidente della Comunità
Polacca di Torino
Poi faremo un minuto di silenzio per onorare il monumento ai caduti polacchi e poi proseguiamo
Sì buongiorno a tutti e grazie allora intanto io porto ovviamente i saluti del presidente della comunità polacca di Torino
E mi associo a tutti i ringraziamenti che sono stati già precedentemente formulati
Il rafforzò il pensiero che è emerso sin d'ora e cioè che il venticinque aprile è una festa molto importante e sentita dalla comunità
Polacca di Torino
Molti sono in effetti i polacchi caduti in in Italia per difendere la libertà contro il fascismo e contro il nazismo
Molti di questi polacchi al termine della guerra non potendo più rientrare in Polonia sono emigrati qui in Piemonte inizialmente si
Ieri in Libano in forma molto libera amicale poi successivamente hanno costituito la comunità polacca di Torino urtando la sede proprio nel capoluogo Torino
Tre grazie ad uno dei suoi presidenti gli hi-tech è stato costruito questo monumento che è molto sentito dalla comunità polacca proprio perché ricorda quei tempi ed è ovviamente costruito in onore di tutti i caduti polacchi che hanno combattuto anche accanto ai partigiani italiani per la liberazione del nostro Paese
La parte storica è stata precedentemente rappresentata dalla vicepresidente nazionale
Quindi io ringrazio nuovamente tutti per questa giornata difesa che sia la festa della Liberazione ed è la pace e per tutti i popoli grazie
Ringraziando
Volevo solamente aggiungere un una frase che ho sentito dire de de in ambasciata polacca a Roma
Ricordando Montecassino e che combattevano era mezzo mondo Crête come combattesse e combatteva compie c'erano francesi inglesi americani canadesi greci
E e poi anche nordafricani neozelandesi statunitensi
E qualcuno ha detto ma o forse quella volta sotto Monte Cassino venuta idrica qualcuno per multare idea che Q di che questo Europa unita che questo potrebbe essere europeo umiltà grazie
Grazie
Adesso potremmo fare un minuto di silenzio per ricordare i i nei quattro cimiteri polacchi che ci sono in Italia i quasi cinque mila polacchi caduti
Ma io estenderei il minuto di silenzio a tutti coloro che sono caduti per farci respirare la democrazia in questo Paese
Bene
Do la parola adesso ad Andrea Tronzano assessore al bilancio della Regione Piemonte che è venuto onorare la nostra mattinata con la sua presenza prego André
Grazie
Allora innanzitutto grazie
Volevo salutare Sergio Rovasio
Mario Barbaro Caterina si mi andava
La comunità polacca ebraica il mio amico anche Claudio desideroso sono qua anche
Per queste persone sono qua per l'affezione che ho per il partito radicale per l'amicizia che ho con Claudio ma soprattutto perché non voglio che la nostra storia Cisco rischia
Come questo
Cippo dobbiamo prendere atto che qualcosa di più possiamo fare per il simboli nostri per i simboli che garantiscono la nostra democrazia sarà cura mia e anche di Silvio viale credo
Di segnalare questo questo dato
Io penso che presente cd abbia detto tutto non c'è nulla da aggiungere se non quello di dire che non possiamo lasciare a minoranze che usano che hanno la violenza come unico metodo
Di dialogo la possibilità di riscrivere la storia noi dobbiamo gratitudine
A coloro che hanno garantito la nostra libertà gli americani gli inglesi i polacchi e tutti coloro come dicevamo prima come si diceva prima
Che hanno combattuto era garantire all'Europa quello la libertà che ha oggi in questo marasma in questo tumulto mondiale ci rendiamo proprio conto di com'è il continente nostro sia uno dei pochi baluardi della democrazia e noi non possiamo mettere in discussione la democrazia all'unica vera democrazia orientale o mediorientale che lo Stato di Israele
Quindi mi fanno rabbrividire mi fanno accapponare la pelle le persone che gridano all'antisemitismo come ad esempio è successo ieri perché non è accettabile e insieme a loro il popolo Cry nonché sta patendo che sta soffrendo
Che l'Europa l'Occidente sta cercando di sostenere nel miglior modo possibile affinché si possa arrivare a una pace giusta quindi io veramente sono felici di essere qua oggi con voi
L'ho fatto con il cuore ringrazio il partito radicale per tutte le battaglie che fa le condivido quasi tutte e quindi complimenti a tutti voi che lavorate per il nostro bene la nostra democrazia buona giornata
Grazie Andrea grazie grazie del cuore
Adesso darei la parola alle presidente della Fondazione Gaetano Salvemini vorrei ricordare che Salvemini c'è insegnato tanto dal dopoguerra a oggi e continua a insegnarci ancora è il fatto che ci sia un centro studi intitolato alla sua memoria
Direi che è un valore aggiunto che a questa città do la parola
Al presidente Marco Bonazzi
Grazie
Non mi soffermo sulla sintesi storica che le rappresentanti delle Unione delle comunità polacche in Italia a Torino hanno già fatto voglio solo ricordare un paio di cose
E cioè che come è stato detto momento fa dall'assessore Tronzano
La liberazione d Italia certamente è stato il frutto del coraggio dall'abitazione del del sangue di tutti quegli italiani che a partire dall'otto settembre quarantatré si sono schierati contro il nazismo tedesco occupante suo alleato fascista
Ma non possiamo certo dimenticare che la liberazione d'Italia è anche il frutto della convergenza azione come è stato ricordato anche prima
Delle forze alleate in particolare degli angloamericani
Ma anche solo in termini numerici e poi appunto di forme formazione come quella polacca o in misura più ridotta la Brigata ebraica che hanno dato insieme ad altri il loro contributo alla liberazione d'Italia dico questo perché comprensibilmente dei primi tempi dopo la liberazione
Le forze politiche che si richiamavano alla liberazione tendevano a privilegiare il ruolo avuto dai combattenti italiani dai partigiani italiani idea russa un ruolo importante ma
Oggi credo a distanza di ottant'anni si possano
Riconoscere che quella liberazione avvenuta anche perché quella lotta sostenuto dei partigiani aveva alle spalle sostegno per gli anglo americani e dei loro alleati e nell'ambito di questo sostegno bene si è fatto ricordare del ruolo avuto dalla comunità dal dall'armata alla Seconda Armata Polacca del generale Anders perché nella storia italiana i legami tra l'Italia nel corso del Risorgimento e la Polonia è stato un tratto distintivo
Basta andarsi a leggere le la vita di Garibaldi scritte da Jessie White Mario per ritrovare tanti nomi di polacchi che in quegli anni militano e combattono a fianco dei garibaldini sui garibaldini
Perché il Risorgimento nazionale italiano viva coincidere
Come i tentativi a anche polacchi di recuperare la perduta sovranità nazionale e due insurrezioni del trentuno del sessantatré contro la Russia zarista
E la consapevolezza però in questo la lezione di Mazzini era stata molto apprezzate sentita che la liberazione di un popolo d'Europa
In qualche modo riguarda tutti gli altri popoli d'Europa perché i popoli d'Europa le nazioni d'Europa sono sorelle questa era l'idea di fondo e parte da lontano parte del Risorgimento e si prolunga del Novecento
Fino a che appunto dopo la prima guerra mondiale la Repubblica di Polonia recupera la sua sovranità e indipendenza
è un po'
Breve periodo vent'anni non di più perché poi lo stato ricordato la spartizione decisa dai nazisti tedeschi dei sovietici fa di nuovo sparire la Polonia dalla carta geografica
Il politico d'Europa ritornerà com'è noto nelle quarantacinque ma
Questo percorso così lungo così doloroso ci fa ricordare lo straordinario e tenace lo straordinario impegno con cui i polacchi tutti hanno sempre cercato di recuperare la loro identità nazionale ogni volta nonostante che ogni volta o fosse stata gravemente compromesse
E nello stesso tempo non hanno mancato di esprimere solidarietà ad altri popoli come con l'italiano che lottavano contro un simile nemico è stata citata la battaglia di Montecassino così importante decisiva per la campagna d'Italia sono state ricordate liberazione delle città del centro nord da parte dei polacchi e credo che sia sarebbe ore insomma anche questi alleati decisivi per liberazione d'Italia trovassero il loro riconoscimento delle manifestazioni pubbliche quanto meno con le loro bandiere ma vedo che al contrario oggi si agitano altre bandiere e non hanno nulla a che fare con la lotta di liberazione d'Italia e non solo l'Italia
Pollo ancora l'occasione per dire di esprimere il profondo ringraziamento ai polacchi tutti per ciò che hanno fatto per l'Italia
E che continuano a fare vivendo in Italia portando il contributo della loro cultura esperienza di solidarietà grazie
Grazie alle
Grazie a Marco Brunazzi dell'Istituto Gaetano Salvemini
Vorrei anche ricordare che c'è anche Caterina assimilando è una nostra grande sostenitrice che scrive sempre cose molto illuminanti e ammirevoli ma sia intervenuta Marco non so sono intervenire anche tu no va bene
Allora do la parola adesso a Marino Barbero membro della segreteria del Partito Radicale prego Mario
Grazie Sergio
Sempre
Emozionante essere qui
Sì ok
è sempre emozionante essere qui
Un po'siamo costretti perché purtroppo viviamo in un Paese dove ci vediamo un po'ghettizzati nell'esprimere quello che il nostro pensiero
Perché è un pensiero che
Purtroppo è è messo in secondo piano dai dei media principali
In quanto credo che la memoria collettiva sia profondamente inquinata nel senso che si è voluto creare in tutti questi anni in questi decenni
Una una memoria come se la liberazione fosse una questione di parte no di di una parte politica di un qualcuno che ha il diritto di poter festeggiare la Liberazione qualcun altro invece che magari questo diritto non ce l'ha l'abbiam visto anche ieri nelle manifestazioni nelle aggressioni che si sono avute
Nei confronti del dei sostenitori di Israele nessun nei confronti di chi di chi non la pensa come la pensano come la pensano certi certi personaggi di di di sinistra il caso di dirlo
Quindi il problema grosso che noi abbiamo è un problema appunto di memoria collettiva perché da Liberazione è una è una una questione che riguarda tutti i cittadini italiani e non solo italiani in quanto chi ci ha liberato sono state tutte quelle formazioni partigiane
Che erano appartenenti alle più svariate formazioni politiche
Ciascuno proprio con i propri distinguo chiaramente ma soprattutto grazie all'intervento degli angolo degli alleati angloamericani
Delle de de delle formazioni polacche del del della Brigata Ebraica
Di tutti coloro che hanno versato il sangue per consentire a tutti noi a essere qui oggi festeggiare la nostra Liberazione il in questo venticinque aprile
E che purtroppo qualcuno vorrebbe cancellare questa questa memoria io credo che anche i polacchi abbiano poi vissuto dopo aver versato il sangue in Italia anche il il terrore della della dittatura
E questo secondo me è un punto ancora più importante cioè persone che vengono a combattere per la nostra libertà e che poi dopo han dovuto patire loro invece il dramma della della dittatura
E quindi viviamo in un Paese che è tutto un un un controsenso quindi siamo costretti perché questo cioè dovrebbe essere una manifestazione secondo me aperta e siamo invece qui
In qualche modo anche noi ghettizzati per poter dire dire queste
Cose che sono le cose che sono lampanti cioè sono sospesi sotto gli occhi di tutti che la libertà è una questione di tutti
E quindi oggi secondo me il venticinque aprile assume un significato particolare
Perché stiamo vivendo aggressione del della Russia nei confronti l'Ucraina ma anche Hamas che tiene in ostaggio lo stesso popolo palestinese oltre gli ostaggi israeliani e che il mio augurio è quello di una liberazione di una libertà che possa essere festeggiata anche dalla da quella parte del mondo che la libertà purtroppo ancora non la conosce grazie
Grazie Mario
Grazie vorrei ricordare che in almeno quindici luoghi dove nessuno da ricordare oggi caduti
C'è una presenza di commemorazione di ricordi e di iniziativa politica del partito radicale a Milano limitate solo a Roma c'è una diretta su Radio Radicale con le comunità ebraiche con una serie di esponenti politici
Di destra di sinistra
E credo che sia questo anche un modo non alternativo ma vero sincero di come questa giornata va ricordata e noi
Facendo le affermando Leo dire oggi è che accecano la ragione lo vediamo rispetto anche a quanto ha detto Mario poco fa lo vediamo in questi ultimi giorni lo vediamo ieri l'abbiamo visto ieri
Lo vedremo anche stamattina dove già a Porta San Paolo a Roma la comunità ebraica dovuta andare con
A depositare i suoi ricordi scortati dalla polizia si son dovuti subito allontanare prima che arrivassero i famosi i famosi lottatori antifascisti che in nome dell'antifascismo si comportano da fascisti come diceva Marco Pannella
Do la parola Lorenzo Kabul gli chiese spero di aver pronunciato per il cognome perché veramente ok una delle vittime di questi attacchi di ieri sera prego al scusa coordinatore dell'Associazione Adelaide Aglietta di Torino
Grazie Sergio grazie per aver organizzato questo incontro qua oggi
Io inizio facendo mie delle parole del professor Brunazzi che o ripete spesso ovvero che le commemorazioni storiche non sono dei rituali auto consolatori
Ma devono servirci ad avere più consapevolezza del presente più consapevolezza dell'oggi
E oggi più che mai questa deve esserci il monito più importante
Stiamo celebrando questo venticinque aprile mano stiamo celebrando il venticinque aprile come c'è stata la liberazione stop finito il venticinque aprile sempre venticinque aprile cambia muta la festa della Liberazione
Però non deve essere solo un momento in cui ricordiamo i partigiani caduti ma intanto rendiamo onore ai partigiani che sono caduti a agli alleati che ci hanno sostenuto nella liberazione
Ai polacchi agli angloamericani anche a a tutte le realtà che ci sono state alla Brigata Ebraica
Perché se noi non abbiamo un po'di consapevolezza storica del presente quello che succede quello che è avvenuto ieri
Dove chi dovrebbe avere le insegne dell'antifascismo e del ricordo dei partigiani si è comportata come i peggiori fascisti possibili come le squadracce
Come coloro che condannano e che dovrebbero condannare le stesse persone che gridano a ogni possibile contestazione ogni possibile problema al fascismo nei confronti del Governo nei confronti della destra nei confronti di altre realtà sono le stesse che si comportano come fasciste e diciamolo perché lampi ieri si è comportata come i fascisti ed è una vergogna
Che abbia le il nome dei partigiani nella sua nella sua insegna perché si è comportata come i party con come con tutto quello che i partigiani hanno combattuto appunto il venticinque aprile non deve essere solo una commemorazione ma deve essere un momento per avere consapevolezza del presente per avere consapevolezza dell'oggi abbiamo visto delle bandiere palestinesi sfilare nel corteo richiamandosi alla resistenza
E ha ci hanno strappato via un cartello che ricordava la Brigata ebraica perché come hanno ricordato già altri la Brigata ebraica è stata parte attiva della Resistenza e continuano a negarlo continua a negarlo con violenza e con la legittimazione di questa violenza
Nonostante questo la dobbiamo essere qui dobbiamo continuare andare avanti il venticinque aprile come l'abbiamo fatto già in altri anni come radicali continuiamo a dedicarlo anche alla Resistenza Ucraina perché ci sia un venticinque aprile
Anche per l'Ucraina e come disse Bruno Segre due anni fa a sul palco della fiaccolata del venticinque aprile
I nostri partigiani sono oggi idealmente in Ucraina
E quindi anche qui ancora una volta dobbiamo dire che ci deve essere un venticinque aprile anche per l'Ucraina
E non possiamo accettare un appello lanciato questo venticinque aprile dall'Anpi in cui chiede il cessate il fuoco ovunque il cessate il fuoco un un appello perbenista è un appello populista
Che non possiamo accettare perché il cessate il fuoco deve avvenire intanto con il rilascio immediato degli ostaggi
E con due parti che vogliono parlarsi ma evidentemente per quello che riguarda la questione mediorientale i terroristi non hanno alcun interesse a voler parlare a voler dialogare
Per quanto riguarda l'Ucraina il rilascio degli ostelli il cessate il fuoco e intrinseco alla liberazione di tutti i territori conquistati
E alla suprema decisione della cura delle persone dell'Ucraina
Perché non possiamo legittimare il comportamento fascista e violento di Putin
E quindi io continuo a chiedermi e continuiamo a chiederci coi compagni ormai da un po'di tempo i dopo ieri sera ancora di più a che cosa serve ricordare venticinque aprile S i comportamenti sono come quelli che sono avvenuti ieri sera
Se anche oggi qui siamo in pochi a ricordare i caduti i polacchi che hanno liberato l'Italia ma vogliamo dimenticarci euro
Quindi continuiamo a chiederci perché ci siamo ma continueremo a esserci ricordandoci che non sono dei rituali autoconsolatorie le commemorazioni storiche ma devono servirci
Ad andare avanti soprattutto per con Falcone prenderà le giovani generazioni
Che quello che è stato la resistenza ieri non è quello con cui si comportano loro oggi Gaetano Salvemini diceva che il diritto all'ignoranza dei giornali non deve scaturire nel diritto alla violenza ecco
L'abbiamo detto più volte lo continuiamo a dire
Sì prevaricato il diritto alla violenza c'è stato e quindi continuiamo a essere qui nonostante questo ci aspettiamo un po'più di vicinanza da parte delle istituzioni io Riccardino e ringrazio Sergio Rovasio l'associazione Pannella
La comunità dei polacchi
Con noi continueremo a esserci e grazie a tutti
Prima di dare la parola Claudio desiderò segretario nazionale Italia liberale popolare se l'ho detto giusto adesso miracolo tutto sbagliato vorrei leggere il messaggio l'ho detto sbagliato
Grazie vorrei leggere il messaggio del console onorario
Dell'Ucraina che a Torino l'amico Dario ridotti che oggi non è potuto venire
E mi ha mandato questo messaggio da leggere di signore spettabile comunità dei polacchi di Torino Editalia cari amici della democrazia e della libertà
Scusandomi per non essere presente vorrei ugualmente condividere con voi un ricordo l'otto settembre mille novecentoquarantatré un geologo un giovane che non aveva ancora compiuto vent'anni
La distanza reggimento di fanteria della Cittadella di Alessandria
Come molti altri non volendo proseguire la sciagurata guerra iniziata tre anni prima mise gli abiti civili e si rifugio da parenti di una frazione sulle colline a nord di Asti dove aderì alle formazioni partigiane badogliani
Per i primi mesi nessuno possedeva un'arma finché una notte udirono rombo di un aereo che lanciavano i campi col paracadute delle casse di legno dentro c'erano Moschetti e munizioni
Qualche mitra astenne da allora grazie alle armi paracadutata da inglesi e americani furono almeno in grado di difendersi dai rastrellamenti tedeschi quel ragazzo era mio padre
Da quando è iniziata l'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia il suo racconto mi torna continuamente in mente mi chiedo come sia possibile che di una Repubblica nata dalla Resistenza
Sì sì a chi vuole privare gli ucraini della possibilità di difendere la loro vita la loro nazione gli ucraini hanno già sperimentato per settanta anni dal ventuno al novantuno cosa voglia dire vivere sotto il dominio o russo
Tre milione o forse più di Corraini sono morti di fame negli anni Trenta a causa dell'Unione Sovietica di Stalin gli ucraini vogliono finalmente potrà scegliere come vivere o morire da persone libere da europea e non da schiavi
Chi oggi non vuole aiutare l'Ucraina sconfiggere gli aggressori a restare indipendente a mio avviso non può proclamarsi erede dei nostri padri nonni partigiani grazie della vostra presenza sostegni no slava ucraini
O slava Ucraina
Grazie a Daria Rigotti do la parola adesso
A Claudio desiderò prego
Grazie Sergio io ringrazio innanzitutto a comunità polacca che ci ospita a cui quasi come ogni anno e soprattutto al partito radicale Associazione Marco Pannella sempre in prima linea per ricordare tutti i martiri
Della guerra di liberazione del nostro Paese
Purtroppo in altre piazze quelle chiamiamole quasi istituzionali si cerca sempre di ricordare soltanto una parte non si ricordano i polacchi come non si ricordano i soldati angloamericani sui francesi
E tutti coloro che hanno combattuto parla la libertà nel nostro Paese
Mi riallaccio a quanto detto all'amico dell'associazione Aglietta riguardo appunto lo slogan con cui lampi quest'anno apre le sue piazze quel cessato il fuoco ovunque che se fosse stato proclamato ottanta anni fa oggi noi non saremmo qui a festeggiare la liberazione non ci sarebbe stato il venticinque aprile probabilmente non ci sarebbe stata neanche lampi con i suoi pronipoti pacifisti e pro-regime illiberali che invadono le piazze di questi giorni
Ricordare il venticinque aprile vuol dire ricordare tutti non soltanto la parte purtroppo qualcuno in questi ottant'anni ha deciso di prendersi i meriti oscurando tutti coloro che invece hanno contribuito a questo
Nella contemporaneità della situazione politica internazionale
Sì sì erano sempre dalla parte sbagliata mai dalla parte la libertà mai con l'Ucraina che combatte che resistono invasione come quella che l'Italia subito dalle forze nazifasciste
Ma è dalla parte di Israele che ha subito il pogrom del setto otto Bre ma addirittura a favore di Hamas che regna domina quella Palestina
Quando dovrebbero ricordarsi che i palestinesi ai tempi del nazifascismo erano alleati di Hitler io credo che il venticinque aprile vero sia questo e non quello di altre piazze che ne fanno battaglia politica che continua a fare una caccia a fascisti immaginari Contemporanei non rende non rendendosi conto di quali siano i reali fascisti odierni
I regimi liberali dell'Iran contro cui non dicono mai nulla Hamas di terrorismo islamico Putin ecco le dobbiamo ricordare venticinque aprile proprio per fare un tuffo nella contemporaneità e sperare che il futuro posso portare un venticinque aprile anche per Israele anche per l'Ucraina e anche per tutti i popoli oppressi di cui in quelle piazze che citavo prima non si ricorda mai nessuno grazie
Grazie
Dare adesso la parola al ad Alberto Nigra in attesa che Silvio viale tornei qui
Alberto Nigra lo ricordo è stato parlamentare e tra l'altro è uno dei nostri iscritti e sostenitori dell'Associazione Marco Pannella prego
Ma è
La giornata è una giornata di festa e quindi come tale la dobbiamo vivere
Anche se quanto avvenuto in questi ultimi anni è in questi ultimi giorni soci da motivi di preoccupazione
Io adesso non non è questa la sede non voglio fare revisionismo storico però quello che dobbiamo tutti noi dire e quanto segue
La liberazione in Italia è stata il frutto del sacrificio delle forze alleate e di quelle polacche
Che qui siamo a ricordare è stato il frutto il sacrificio della vita di molte donne e uomini che hanno combattuto nella Resistenza
Ma quello che ci ha consentito non solo di avere la liberazione ma poi di essere liberi
è stato il fatto che il nostro Paese in quel frangente storico venga ricompreso all'interno di quelli che poi avrebbero potuto avere un sistema democratico
Un'altra parte d'Europa e purtroppo la Polonia fu tra queste
Non si liberarono certo dal nazismo ma come dire furono poi soggiogati per molti decenni a una dittatura altrettanto diciamo feroce e illiberale quella comunista dell'Unione Sovietica
Questa storia va ricordata e va ricordata perché anche in Italia voglio dire coloro che combatterono per la liberazione non erano tutti favorevoli al reinsediamento di un sistema democratico
E quello che invece portò tutti quanti ad essere ben Bri poi di una grande comunità democratica fu il fatto che appunto il nostro Paese venne ricompreso all'interno di quel campo
Le forze politiche contribuirono poi in maniera rilevante alla crescita della democrazia e anche alle sue degenerazioni
Queste questi germi si rivedono ogni giorno e lì si rivede quando in circostanze che noi pensavamo fossero definitivamente state allontanate dall'Europa ingenuamente forse possiamo dire si sono ripresentate
Due anni fa con l'invasione dell'Ucraina cioè sostanzialmente la riproposizione di una guerra di invasione
Che senza voler fare paragoni storici non è dissimile da quella che portò all'occupazione della Polonia da parte di nazisti e sovietici
Che ricordiamo erano alleati e che ricordiamo quell'alleanza i sovietici non l'avrebbero lotta se non fossero stati poi a loro volta invasi dall'Unione Sovietica
E questo va ricordato cioè questo va ricordato così come va ricordato il fatto che il il pogrom del sette di ottobre
In Israele non è il primo atto di aggressione verso quel Paese che il programma il sette di ottobre non è il primo tentativo di distruggere quel Paese perché fin dal mille novecentoquarantotto
Israele quando nacque diciamo fu si tentò di eliminarla dalla faccia della terra politicamente e con magari attraverso il ricorso a metodi quelli sì genocidi genocidi
Allora noi quello che dobbiamo oggi qui provare insieme a celebrare e su su su cosa dobbiamo batterci ogni giorno della nostra vita quotidiana della nostra politica e fare veramente in modo che da festa della Liberazione questa diventi una festa della libertà
E che e che da festa ecceda festa dell'antifascismo ben tutti noi non abbiamo problemi a rivendicare ci antifascisti ma diventi veramente una festa dell'antitotalitarismo di qualunque tipo
Tipologia ideologia che forma si pratichi nel mondo
Allora così sì che noi saremo coerenti con i valori ai quali si fa riferimento agli declina Remo in positivo e condite riuniremo la comunità nazionale in un nuovo spirito patriottico
Liberato della liberazione e della libertà grazie
Grazie Alberto Grassani il do la parola adesso a un amico
Che rappresenta forse uno dei pochi rami anni che hanno il coraggio di esporsi per battersi per la libertà e la democrazia Amir prego Amir
Buongiorno a tutti
Mi sentite
Allora il sito ringrazio Sergio Rovasio per
Diciamo questo invito
Colgo l'occasione di ricordare un amico comune che mancata due mesi fa ad Davide al forno
Per me è il simbolo di antifascismo e diciamo pensiero libero
Nel modo suo
Io aggiungo soltanto a tutte quelle che detto in onore della libertà soprattutto libertà di espressione
Che non è il diritto e il privilegio di Tucci tutti cittadini del mondo perché la libertà diventato proprio un privilegio
Ricordandolo alcuni fatti personaggi e episodi storici in occasione della Giornata della libertà
Dell'antifascismo non soltanto l'antifascismo italiano ma in tutte le sue sfaccettature
Ricordando in primis gli iraniani laico cultura antica persiana e o iraniana invasa dal dal fascismo religioso ricordo i caduti
Era il rifugiati polacchi durante diciamo la seconda guerra mondiale motivo per cui in centro e di Teheran c'è il cimitero dei polacchi
Ricordo ancora uno scrittore canadese americano Saudi bello di origine ebraica e polacca
La persona che mi ha fatto conoscere l'antifascismo la libertà di espressione e la libertà di pensiero e libero quello che secondo me e in pericoli oggi nelle università piene di è di ideologia e attivismo e no anti pensiero libero e critico grazie
Grazie a lui era grazie a mia e basta sono su questo che ha detto Hammer poco fa mettere a confronto
Quali erano le manifestazioni in Italia per la libertà delle donne iraniane
Nel momento in cui venivano sterminate massacrate torturate chiuse nelle prigioni
Non abbiamo visto a parte alcune rare eccezioni di nuovo si torna alla sensibilità di chi ai valori liberali e democratici radicali in Italia ha organizzato almeno quarantacinque manifestazioni in un anno davanti all'ambasciata iraniana a Roma
Non abbiamo visto da nessuna parte battersi o battere i tamburi o fare
Le urla o fare le azioni contro i nazi integralismo iraniano contro il suo stesso popolo le sue donne i suoi uomini e che si batte la per la libertà l'ultima
L'ultima notizia è quella di queste ora pere iraniano torturato massacrato ucciso messo a morte perché avete idea aveva dedicato nostra canzone a donna vita libertà
Ecco adesso do la parola
A Blanca Mitchell no dell'associazione aerea svenne
Libri cenno scusate prego Blanca
Grazie grazie Sergio per darmi la parola
Buongiorno a tutti e sono molto ringrazia tutti anch'io non solo dell'invito ma della vostra presenza
Ahimè sebbene presente cui perché il Venezuela ha raccolto due milioni e mezzo di italiani tra cui tanti i cui parenti il cui antenati sono stati è nella liberazione nei processi di liberazione
Delle dell'Italia ugualmente devo dire che rispetto a Israele viviamo due momenti molto contraddittori
In primis durante per il periodo della guerra il Venezuela ha ricevuto due navi pieni di ebrei che erano condannati ad affogare in mare come difatti altri paesi
E li hanno rifiutati fu un successo ma non so e lo furono accolti dalla popolazione venezuelana
Ma Hill allora presidente le Hazard l'Opel Contreras diede automaticamente la cittadinanza venezuelana
Da parte contraddittoria fu una maledizione ter pro Nunzio il tiranno Chavez Etas inaugura attore ed è questa piramide illegittima che dividiamo mostruosa la quale a in questo momento
Inaugurato delle leggi che sono la legge bavaglio la legge che si chiama contro il nazismo il nazionalsocialismo contro il fascismo contro i neofascisti ed espressioni simili
In questo momento il regime la tirannide venezuelana riesce a raggiungere chiunque di noi ovunque al mondo come è successo recentemente con la morte del capitano offesa
Noi chiediamo assieme a chiunque e celebriamo questa proposta del giorno della libertà
Perché noi esigiamo la libertà anche di tutti i nostri prigionieri politici la vita di Juan Carlo da quali panno
è il ritorno a conoscere dell'italiano italo venezuelano Ugo Marino che non si sa
Ancora dove e le ringraziamo ancora a veramente a colui
Colui che non si stancherà mai di proteggere Israele perché né il sole si stancherà nella Luna per la sopravvivenza dei gas serra e le viva Venezuela libererebbero pratiche Consi ente bivalvi va viva la libertà
Grazie biondo ben venga il mio signore vive medica grazie
Grazie Blanca se qualcuno vuole ancora intervenire
Vorrei solo ancora ricordare un'ultima cosa
Noi siamo qui oggi non perché siamo di di qua di là di sopra di sotto c'è una c'è un insieme di di sensibilità politiche
Qui oggi con noi
Non siamo pochi apparentemente sembrano pochi ma siamo veramente tanti solo che tanta gente non se la sente di esporsi visto il clima
Molto brutto che si vive nella giornata oggi del venticinque aprile il venticinque aprile è una giornata
Di non violenza aggiungerei di libertà e di democrazia per tutti noi
E ringraziamo quelli che ci permette non ci hanno consentito di vivere questa libertà Amir e poco fa
A mio poco fa ha ricordato che vivere di una libertà in libertà in una democrazia
è un privilegio non ce ne rendiamo conto man privilegio se guardiamo a quello che succede nei paesi del Medioriente con una piccola eccezione che lo zero due per cento del territorio di tutto il Medio Oriente che Israele
Se pensiamo alla Russia all'involuzione che ha avuto in questi ultimi anni gravissima pesantissima per tutto il sistema geopolitico mondiale se pensiamo tutti i paesi che sono diventati ormai
Vere e proprie dittature
E quindi dobbiamo onorare questa giornata
Sentirci noi liberi e cerchiamo di batterci per promuovere la community of Democracy che come diceva Marco Pannella e quell'organizzazione delle democrazie che si dovrebbe alleare contro le dittature
Contro i paesi tiranni e i Paesi teocratica massacrano innanzitutto al loro popolo e dovevano ammazzare e assassinare gli altri popoli grazie