Alta Sostenibilità - I goal per lo sviluppo sostenibile nel nuovo disordine mondiale

Buongiorno chi ci ascolta cui su radio radicale l'appuntamento è con alta sostenibilità con ai diciassette gol dello sviluppo soste dell'agenda onore ovviamente con l'ASI se l'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile insieme a me Valeria Manieri c'è Ruggiero poi giornalista che piacere
Mi amareggiano giorno Valeria vollero a tutti ben ritrovati
Oggi parliamo di un tema estremamente importante sia per il sistema sanitario nazionale che per i trend demografici lamento ovviamente delle ma chi è invalidanti parliamo di assistenza agli anziani e agli non autosufficienti una riforma che fatica
A decollare insomma c'è da rimettere mano ovviamente
A alcuni fondamentali nella nel nostro paese Jalil corride diciamo aveva mostrato numerose non numerose criticità ma ovviamente i trend demografici nel nostro paese diciamo
Sono quelli che tutti conosciamo e quindi di qui al futuro sarà sempre più urgente occuparsi presto e bene
Di questi aspetti per parlarne con nuovi davvero Grazia Lullo onorevole il deputato devi di Fratelli d'Italia Luciano Ciocchetti vicepresidente della Commissione affari sociali alla Camera Bondi
Giorno Bonino noi
Buongiorno a far a Fabrizio Pregliasco un piacere di averla con noi il pass presidente Dian Paschi proprio di questi temi si occupava di e direttore sanitario l'ospedale
Galeazzi Santambrogio buongiorno un giorno un piacere quello
E per parte agisse abbiamo Annalisa Mandurino segretariato generale di cittadinanza attiva al gruppo di lavoro ASI disse sul gol numero tre salute benessere per tutti appunto Buongiorno segretaria
Gianna Mike Buongiorno sicuramente le persone giuste per affrontare questo argomento per cercare di capire un po'di più quello che sta succedendo Valeria vedetta bene la riforma della non autosufficienza è una legge che il nostro Paese aspettava
E come sentiremo per molti versi ancora spetta da almeno un quarto di secolo cioè se ne cominciò a parlare a discutere alla fine degli anni Novanta
Una legge delega in affetti è arrivata un anno fa a marzo due mila e ventitré ma per l'attuazione tutto era rimandato i decreti attuativi
I quali in effetti sono arrivati il venticinque gennaio ma con la sorpresa che come in una matrioska tutto viene rimandato ad altri diciassette decreti attuativi
E cinque linee guida
E nessuna menzione gli ospiti mi correggeranno le inesattezze spero che ce ne siano nessuna menzione
All'assistenza a casa e allora noi ci vogliamo chiedere tutto questo basterà all'unione europea socket che sta aspettando quello che dobbiamo fare e soprattutto basterà agli anziani non auto sufficienti
Vito qualche dato prima di dare la parola vicepresidente Ciocchetti nel due mila e ventuno
Dati Istat gli anziani non autosufficienti con l'età media di ottantadue anni erano tre milioni e ottocento mila oltre gli ottantacinque anni
Solo il tredici per cento di loro è completamente autonomo riguardo alloggi poi ancora non esistono piattaforme le grandi protocolli che unifichino la qualità delle prestazioni erogate
Ci pensano ognuno per sé le aziende sanitarie le Regioni gli enti locali
E in Italia secondo questa è l'ultima che vi dico secondo una recente inchiesta dilata rompe il Corriere della Sera
In Italia il nostro Paese spende una media di duecentosettanta euro l'anno per un anziano non autosufficiente contro una media europea di cinquecentottantaquattro euro l'anno allora cominciamo onorevole Luciano Ciocchetti intanto mi corregga le cose
Più svogliato unificati siamo più avanti di quello che ormai è sembrato voglio aggiungere una cosa se Piero Bassetti de e che oltre ovviamente quando parliamo di non oso sotto Houghton sufficienti parliamo sempre molto poco leggermente
Delle persone anziane visto che il nostro paese purtroppo diciamo e per fortuna da una parte con una grande tasso di persone anche ovvero over settanta per ottanta
Però per la verità c'è anche una grande incidenza di malattie croniche invalidanti che stanno aumentando anche persone che per alcune parti della loro vita per esempio affrontano percorsi oncologici molto duri e che quindi hanno magari bisogno
In alcuni periodi della loro vita di e assistenza questo è anche un aspetto diciamo
Molto importante e che inciderà chiaramente onorevole
E allora intanto grazie credo che ci sia un tema molto importante da affrontare da chiarire
Credo anche che nessuno ha la bacchetta magica e quindi è un sistema che appunto come veniva ricordato i non solo dai la fine degli anni Novanta la materia parla lei support alito degli anni Ottanta che io ricordi
Quindi l'integrazione sociosanitaria un sistema che fosse in grado di poter dare una risposta
Diversa alle varie fasi della vita e soprattutto a una complessità di problemi problematica anche legate appunto la cronicità
Di delle istituzioni che oggi rivivono vivendo molti anni di più e quindi la necessità di riorganizzare
Il tema allora per riorganizzare un sistema come quello italiano che come ha detto lei prima è un sistema che diritto in mille competenze per cui la vanità e regionale e quindi l'assistente l'ardire gestita dalle alture o dalle Appierto dalle pietre
Nei servizi sociali l'assistenza domiciliare per gli anziani e per i disabili mania viene fatta dai Comuni attraverso ieri i servizi sociali e compagnia varia
Io non credo che si possa in un giorno da un giorno all'altro riuscire a risolvere un una cambio di paradigma come impone la legge delega approvata a marzo
La legge delega il programma cioè una rivoluzione del sistema di organizzazione dell'assistenza per gli ultrà del quarantacinque anni
Il decreto legislativo che stiamo discutendo in questi giorni nelle Commissioni parlamentari che vedranno una delle di osservazione noi credo domani faremo in Commissione della alla Camera depurare il rock per superare la commissione al Senato
Una delle osservazioni su alcune cose che secondo noi vanno introdotte in maniera più porta penso al coordinamento sociale con la salute che un po'debole nella proposta di decreto legislativo
Sembra un po'più troppo spostato sulla parte sociale meno sull'integrazione tra paritaria una diciamo un ruolo più forte nella godibile tornare che previsto dalla legge delega
L'assistenza integrata totalitaria che sarà un punto importante è anche l'introduzione della figura in cui di infermiere di famiglia di comunità però per il resto è chiaro che non poteva non essere lo ha detto anche più volte diciamo il protagonista di questa legge è stato monsignor Paglia
Presidente durante il governo Draghi nella commissione che ha elaborato la legge delega poi che al seguito i lavori anche durante questa legislatura non può che c'è una parte del sperimentale
Quindi ciglia operi ci prendiamo due anni di sperimentazione
Con l'inizio di una introduzione di un meccanismo diverso di governo di queste problematiche ma definendo una tele di obiettivi
La prima chiaramente una governante delle politiche a livello nazionale e che in qualche modo definiscano con coordinamento diverso tra Regioni e Stato regioni e comuni
La seconda il discorso della semplificazione
E l'evoluzione delle della valutazione multidimensionale e della presa in carico attraverso dei piani individualizzati così come prevede la legge delega e questo sarà applicato più facilmente
Nel momento in cui avremo finalmente legale di comunità
Perché quello sarà il nuovo dove potrà svolgere volgersi questo lavoro integrato tra sociale e sanitario dove ci sarà la possibilità di avere l'équipe multidisciplinari in grado di poter definire i percorsi individualizzati
Per gli anziani e questo però per i tempi di attuazione del Piano nazionale di prevedere rientra lo avremo solo tra il due mila venticinque due mila ventisei quando avremo finalmente queste strutture e questi punti di riferimento fondamentali e importanti saranno uno ogni cinquanta mila abitanti sul territorio nazionale in grado di poter finire quel Consiglio corso quindi chiaramente quelle Agota clinico
L'urlata in onda questione appunto il la misura universale sperimentale su base volontaria
Che contiene Tirale Veltroni auto su autosufficienze i più deboli economicamente di voi usufruire di un aiuto più sostanziale di quello che hanno oggi è chiaro che una parte sperimentale che toccherà nel due mila venticinque al due mila ventisei e poi appena chiaramente l'impegno e che opera liberandolo più risorse disponibili il bimbo ovvero mettere ad aiutare o una implementazione degli interventi che dovranno essere abbattute
Ecco un una sola cosa prima di passare agli altri interlocutori lei ha detto cominciamo intanto con una sperimentazione di due anni quanti soggetti sono coinvolti in questa sperimentazione
Quanti anziani
Per la parte economica chiaramente sono quelli che sono gli ultraottantenni sotto i tre mila euro di reddito di in rete
Che avranno un intervento sostanziale dal punto di vista economico per il resto il calcolo cioè gli altri Derviski daranno offerti a tutti non soltanto a otto tanto agli ultraottantenni e gli altri del vittimismo l'inizio di integrazione viaggiatore entrando e dare anche utilizzando vanno inserite le ritorte della minzione cinque del piano nazionale di vedere delle entità che definisce un aumento del numero delle ore di di assistenza domiciliare
Sarà uno dei punti che noi vorremmo come osservazione forte all'interno del parere che la commissione dodici para alla al governo nell'approvazione cuore definitiva del degressiva lì dove siamo ancora in una parte
Interruzione Non è approvato definitivamente sì Fabrizio Pregliasco visto dalla dalla bassa cioè dall'Associazione nazionale
Delle pubbliche assistenze qual è la valutazione su quello che si è fatto e su quello che non si è fatto ancora
Allora sicuramente ci voleva perché davvero la situazione dell'anziano dei familiari se ci sono alcune dell'anziano spesso ancora solo e molti con Monti multi morbido come si dice cioè con molte patologie davvero vive diciamo che quindi questo situazione c'era a mio avviso è stato un po'una come dire pomo un intervento slogan su alcune questioni perché effettivamente i anziane
Ultraottantenni con un Isee sotto i sei mila euro mi risulta essere una percentuale del del due per cento circa Notting Hill a quota di persone che hanno questa e esigenza quindi effettivamente come dire mancano i soldi quindi è un problema generalizzato delle finanze dello Stato però davvero in questo momento fosse la migliore di organizzare questa situazione perché come giustamente ha detto l'onorevole le attività indirizzarsi rossa che non si parlano quindi la difficoltà e la presa in carico del paziente
E dell'anzi del soggetto della persona che ha casa e quindi davvero forse era meglio cominciare a riorganizzare
Complessivamente il sistema rispetto a darli una una cosa che tra l'altro in alcune situazioni da togliere per esempio la la la quota riguardante le badanti che sono un alter prima io
Anche spesso in collaborazione irregolare
E anche qui quello che manca davvero un appresa una riconsiderazione dell'attività delle residenze sanitarie per anziani che sono state ingiustamente durante il codino anche messe in discussione ma rappresentano una modalità di assistenza di una filiera disservizi in funzione anche poi per fortuna di questa nostra peculiarità dell'Italia di avere una speranza di vita elevata anche se qualche anno medio ce l'ha tolto ovviamente il Coni per come tutto il resta
Pregliasco appunto approfittando anche della sua esperienza appunto nel negli anni del corride in cui appunto il sistema sanitario nazionale anche quello di assistenza è stato siamo sotto un enorme stress test
Che cosa ci ha insegnato quel periodo anche rispetto giustamente lei citava le le le case di cura per anziani di di vario genere sia pubblico o privato che ovviamente sono state spesso al centro negativamente della cronaca di quei di quelli di quei giorni terribili
Però ovviamente servono l'altro elemento è che sicuramente quando ci sono già nella normalità nella quotidianità ma soprattutto quando ci sono situazioni emergenziali
Il tema non-autosufficienza si riversa involontariamente o volontariamente anche su elementi cruciali del sistema sanitario nazionale per esempio la presa d'assalto dei pronto soccorso e no questo tema poi si lega all'altro elemento no che è un elemento enorme cioè di programmazione anche a livello di sistema sanitario nazionale per avere un numero sufficiente di medici che siano presenti nei presidi lì dove di dover serbo
Non somma
In modo la scommessa
Sa questa cioè anche la quota del servizio sanitario nazionale quindi senza vedere la parte fondamentale dell'integrazione socio sanitaria
E che per quanto riguarda il bilancio sulla sanità il trenta per cento degli italiani che sono gli anziani le persone fragili o le persone anche i più giovani con patologie croniche o con Biasi disabilità psicofisica
Sono comunque alcuni milioni
Come dire arrivano altre procedure la popolazione Cusumano settanta per cento delle risorse del servizio sanitario nazionale e questo è insostenibile nel tempo oltretutto questa spesa non è così efficace perché in pratica cosa succede lo vediamo per esempio con la passò linea tra l'altro i costi per andare in ospedale o per andare a fare alla radiografia
Sono a carico dei cittadini per quanto riguarda lo spostamento la la l'arrivo nel nuovo gratuita la lastra o gli esami sanguigni e tutto questo diventa un problema se non c'è in capacità economica se non c'è una famiglia se non c'è quindi una rete di assistenza come spesso accade appunto il nostro volontariato che diffuso su tutta la nazione ma dicevo queste Grande quota di denaro non da qualità di vita queste persone perché in pratica non essendo seguite nella loro patologia via via ingravescente finisce firma in ospedale le curiamo vanno in terapia intensiva ma ritornano poi circuito che è un circuito vizioso cioè stanno male non vengono seguite costano molto e in qualche modo vivono male quindi quello che è stato l'evidenza dello stress test dei singoli e quella sequenza di diciamo modalità di assistenza
Via via più strutturate intermedie speriamo nelle case di comunità con tutti i problemi
Di di attuazione soprattutto per quanto riguarda il personale sanitario ma non solo che queste spero potranno avere ma proprio per far sì che ci sia un accompagnamento mi spiego
I diabetico anche relativamente giovane non sente viene seguito nel tempo peggiora rapidamente se invece a una serie di interventi il di accompagnamento di presa in carico allora di il miglior costa meno e quindi abbiamo più denaro più risorse anche per quella parte socio assistenziale che davvero è molto molto limitata in termini di servizio soprattutto di accompagnamento perché quello che sicuramente c'è di buono è la valutazione nazionale unica quindi questa modalità di individuare i bisogni dei cittadino e aprire un interlocutore unico
E magari una Managers diciamo così Case manager come si dice
Delle persone in modo che possano orientarsi in questa babele di servizi che magari ci sono ma non vengono a volte stucco tardi perché non conosce un non c'è una strutturazione che a volte il volontariato
Diciamo supplisce dal punto di vista aperta a monte la facilitazione
Grazie Crossair per Pregliasco analizzano andò Rino dottoressa una prima riunione accoglibili e grazie grazie onorevole ieri occhietti per essere stato con noi buon lavoro polacca una un lavoro Lazzeroni rampollo tutti a voi
Segretario generale di Cittadinanzattiva dal lato appunto e dalla dall'Osservatorio di cittadinanza attiva su questo tema quali sono i vostri diciamo spunti i punti di vista e ovviamente anche nel gruppo di lavoro ah sì visto il numero tre su salute e benessere per tutti
Grazie allora si rappresenta un Cittadinanzattiva svista ma in questo momento mi piace anche rappresentare il lavoro che è stato fatto dal Patto per la non autosufficienza
Il patto per la non autosufficienza messo insieme più di sessanta Soggetti che si occupano dei temi della non autosufficienza e in particolare degli anziani non autosufficienti eh in tutto questo periodo
Anzi conto delle proposte o comunque ha
Solo otto desiderato fortemente mantenere un dialogo con le istituzioni preposte a lavorare su questa legge e quindi mi piace insomma rappresentare anche il senso di questa community che si è creata io faccio un passo indietro nel senso che sino al piano nazionale di riprese residenza nonostante gli anziani siano stati i soggetti più fragili nella nel periodo della pandemia
Non era previsto nulla in termini di riforma anche se di questa riforma come giustamente tutti voi avete detto si parlava ormai da decenni
L'inserimento della riforma nella missione cinque del PM per è stato un importante passo in avanti è ha fatto ben sperare
Diciamo la Community della non autosufficienza sulle possibilità che su questo tema veramente si lavorasse in modo innovativo e con una prospettiva di visione anche in considerazione dei di quelle tendenze demografiche a qui giustamente avete già fatto riferimento
Cosa è successo poi a marzo due mila ventitré in linea con le scadenze previste dal Piano nazionale di riprese resilienza perché su questa riforma tra l'altro abbiamo delle scadenze che sono anche previste nel seno del PM RR
è stata emanata questa legge delega la legge trentatré che per quanto ci riguarda come come porto come altri siccome cittadinanza attiva
Trovati molto favorevoli diciamo molto positivamente colpiti dall'impostazione che era stata data questa legge che tra l'altro aveva risentito in maniera importante del nostro contributo di proposta
E perché perché prevede questo sì una questo sistema della non autosufficienza
Che senza sostituirsi al né al sistema sanitario né all'impostazione dei servizi in ambito sociale
Tuttavia sì profilava come un sistema di forte integrazione
Perché come si diceva prima prevedeva solo due stent di valutazione
Due passaggi di valutazione per la condizione degli anziani non autosufficienti uno a livello nazionale e l'altro a livello territoriale quindi semplificava la babele di di valutazioni cui ora una persona anziana non autosufficiente quindi con problemi enormi anche di spostamento eccetera e costretta a sottoporsi e poi perché lavorava contestualmente sulle tre dimensioni a qui si è fatto cenno cioè la domiciliarità la residenzialità e poi la prestazione monetarie quindi questa integrazione tra tutte le misure era ed è il vero aspetto innovativo della legge trentatré
Il decreto che è stato invece presentato in Consiglio dei ministri e che ora e agli ultimi giorni di discussione nella in sede parlamentare ma che purtroppo mi duole dirlo l'altro giorno ha incontrato il parere sfavorevole della conferenza nel delle regioni nella conferenza stato regioni quindi tutte le regioni si sono dette contrarie al al modo in cui poi questo decreto ha tradotto la riforma il decreto invece fortemente deludente rispetto alla legge trentatré noi lo abbiamo messo in evidenza nei dico brevemente perché perché sul piano dell'assistenza domiciliare non prevede nulla di nuovo il meccanismo dell'assistenza domiciliare integrata attuale un meccanismo basato sulla prestazione male quindi su una prestazione occasionale illimitata sia per intensità anche per tempo
Ma le persone anziane non autosufficienti avrebbero bisogno di un altro modello di domiciliarità
Perché la loro situazione non è occasionale ovviamente la loro situazione continuativa ed è di lungo termine quindi si sarebbe innanzitutto dovuto prevedere in come potesse funzionare il modello di domiciliarità ad hoc per gli anziani non autosufficienti
è invece da questo punto di vista il decreto non prevede nulla non prevede nulla come avete detto rimanda provvedimenti successivi tutto per quanto riguarda la residenzialità eppure qualificare standardizzare anche certe caratteristiche delle residenze sanitarie assistenziali sarebbe una priorità come durante il comitato abbiamo tutto
Considerare e infine dal punto di vista della prestazione riduce a quello che si è detto quindi ad un bonus in altre parole per delle persone particolarmente fragili over ottanta e sotto un Isee sotto i sei mila euro di sei quindi una platea veramente piccola
Una riforma che invece era molto più ambiziosa perché e con questo concludo
La prestazione universale prevista dalla legge trentatré prevede una innovazione molto importante dal punto di vista in quella che ora viene invece chiamata l'indennità di accompagnamento l'indennità di accompagnamento in questo momento e per tutti i cittadini uguali indipendentemente dal loro stato di bisogno
La prestazione universale per la non autosufficienza prevista già dalla legge quindi non è una proposta è già legge prevede invece una prestazione modulata secondo l'intensità di Pisa e Lucca
I più e il grave la condizione di una persona più gli viene riconosciuta una prestazione anche monetaria in grado di sostenere la sua condizione ricco petto e quello che è stato
Trovato diciamo c'è molta differenza certe eterno grazie a questo tutto questo in estrema sintesi ci porta verso l'abbattimento delle disuguaglianze Loverso invece un ampliamento di questa forbice lo chiedo a tutte e due a mio avviso non lo ritiro
Siamo in chiusura quindi davvero brevità
Ho
Se volete comincio io allora secondo me secondo noi un un altro aspetto che è mancato questa riforma è un aspetto di metodo cioè il coinvolgimento delle Regioni anche per evitare la porta in faccia della Conferenza Stato Regioni e l'altro giorno
Sarebbe stata fondamentale
Perché quel portare le regioni a bordo e concordare diciamo su una riforma condivisa avrebbe anche potuto ovviare a un tema di disuguaglianze perché come avete detto voi
Su questo ci sono ogni regione ogni territorio ogni ASL si comporta in maniera diversa una riforma condivisa in cui fossero stati condivisi anche misure standard e procedure probabilmente sarebbe stata foriera
Una maggiore un lavoro due minuti Pregliasco
Allora siccome sicuramente ha ragione Mendicino proprio di questa mancato coinvolgimento della parete perché la rete e complessa cerca il suo settore
Ci sono le istituzioni locali le Regioni perché appunto si tratta di cambiare un'organizzazione che consolidata sicuramente con tutte quelle difficoltà quelle quelle difficoltà per arrivare a cambiare l'abitudine lavoro attiva di molti di molti operatori e questo l'elemento che deve essere attuato e poi davvero un'organizzazione che in qualche modo garantisca
Con le famiglie o comunque le persone sole che sono tante in un anno la possibilità di ricevere servizi e questi provvedimenti sono ancora un pannicello caldo rispetto a quello che c'è bisogno proprio in termini di
Assistenza ma
Conoscere di valutare l'importanza dei nostri anziani delle persone fragili che rappresentano una quota rilevantissima della popolazione
E dobbiamo andare a chiudere io vi ringrazio ringrazio ovviamente Ruggero povera conduzione di questa però non è vero che la Zettel
Di di alta sostenibilità su radio radicale grazie a Annalisa Mandarina di cittadinanza attiva il di casi mese grazie al professor Fabrizio Pregliasco per essere stato con noi ha presto di sentirsi ovviamente
Avete ascoltato anche la a voce in apertura del deputato di Fratelli d'Italia Luciano Ciocchetti vicepresidente della Commissione affari sociali della Camera dei deputati per quest'oggi è tutt'tom grazie per essere stati con noi il prossimo lunedì stesso posto stessa ora grazie ancora