Intervista a Raffaella Milano sulla ricerca di Save the Children sul rapporto dei giovani con la rete

Radio radicale ci occupiamo del sei fra internet veri la giornata mondiale per la sicurezza in Rete in occasione della quale Save the children ha presentato i dati di una ricerca sul rapporto dei giovani con la Rete e noi siamo in collegamento telefonico con Raffaela Milano direttrice dei programmi advocacy Italia Europa di Save the Children per parlarne benvenuta nuovamente su Radio Radicale
Grazie ben trovati allora che cosa dice questa ricerca
Ma questa ricerca prova a fotografare cosa è cambiato nell'ambiente digitale per i ragazzi e le ragazze dopo la pandemia
E quello che abbiamo verificato è che topo da pannelli a in pratica l'età media del primo accesso alla Rete insieme
Molto abbassata quindi adesso diciamo quando parliamo di accesso dei ragazzi e delle ragazze in Rete parliamo
Anche di azioni adolescenti anche bambini età di Udine
E allo stesso tempo come si sia anche dilatato
Il tempo medio giornaliero che i ragazzi trascorrono on line tutto questo naturalmente come dire nonna è un processo in qualche modo anche in aria instabile nel petto che sappiamo che i ragazzi e le ragazze vivono ormai una competenza del mondo digitale
E di mondo che li circondano tanto che parliamo dell'online fa no questa dimensione
Che e mette insieme l'on line nell'on-line nella vita quotidiana di ogni ragazzo
Però dobbiamo ricordare a noi tutti che internet hanno nasce non nasce come un ambiente
Pensato a misura di bambino e di bambina e quindi quello che rileviamo oltre all'opportunità sono anche i tanti rischi a cui i bambini sono esposti proprio in Rete e quali sono questi rischi in particolare
Ma un dato che preoccupa abbastanza è un dato che viene dalla polizia postale che ci dice che una percentuale piuttosto rilevante di minori che sono vittime di adescamento on line a da parte di adulti composta da bambini di nove dieci anni
Tadini e bambine che si avvicinano alla Rete magari per giochi on line o otto Walter risorse alla cui accedono
Tentando di comunicare con dei coetanei io e invece si tratta di adulti che abusano della fiducia no naturale un bambino poi invece non vuole avere nei suoi amici nel fra i contatti anche in Rete
E quindi questo produce dei dispetti
Talvolta tragici Toni nella vita di Dalmine brasiliane che incantano loro stessi poi in qualche modo colpevoli di quello che succede con lo scambio no dell'immagine inappropriate con problemi anche di vergogna di difficoltà parlare di in queste situazioni che diventano dei veri e propri circoli viziosi le quali poi è difficile uscire Toni allo stesso tempo i dati ci dicono che c'è
Un uso problematico della Rete da parte di ragazzi di undici tredici quindici anni che sono esposti a un sovra
A una sovraesposizione alla rete estesa
E anche a quello che è in qualche modo potremmo definire uno sostitutivo dell'on line a rispetto alle esperienze di vita quotidiana quindi parliamo di cult il commercialista o la Vento Sociale quindi completo da parte degli adolescenti e anche purtroppo oggi non si ricordava una giornata dedicata all'internet assicurò anche ladri trenta giorni episodi di cyberbullismo
E di violenza etnia oggi on line che possono portare pelle conseguente educative molto molto gravi ecco il tris cosa si può fare appunto contro questi rischi
Ma quello che noi riteniamo per la nostra esperienza Conte e decidere che sicuramente non è diciamo un tema che si può affrontare demonizzando l'uso della Rete
Ho impedendo ai ragazzi e alle ragazze volendo imporre dei divieti per l'utilizzo della Rete e dell'ambiente è un ente appunto connaturato
Con la crescita dei ragazzi e delle ragazze tuttavia
Come adulti possiamo fare molto e dobbiamo fare molto ci sono delle responsabilità che riguardano le istituzioni e le piattaforme per esempio sappiamo che esistono degli limiti di età
Per avere un profilo sociale una e però sappiamo anche che è poi una grandissima parte dei ragazzi che hanno meno di tredici anni accedono a questi profili e allora lì un impegno sul leggio periferiche action cioè andare affari affiche le piattaforme dei rischi fino della la reale Tati chi accede alla Rete per esempio è un investimento che andrebbe necessariamente fatto perché per il resto su citata di piattaforme di sistemi online e che tengono protetti i nostri risparmi i nostri soldi allo stesso modo dovrebbero fare investimenti tecnici ed economici per proteggere i bambini e i ragazzi che sono l'anima anche con un impegno
Però attivo contro il commercio di materiale per pedopornografico a decenni sino e un impegno sempre più forte per evitare le forme di adescamento on line
Dall'altra parte c'è anche però un tema educativo non quello che sottolineiamo che al di là dei divieti
Imposti la la vera la meno antidoto ai rischi della Rete è quello di far crescere la cittadinanza digitale dei ragazzi e delle ragazze
Lei percentuali o nota e ci dicono che l'Italia è molto indietro in termini di competenze digitali quindi abbiamo ragazzi e ragazze che magari trascorrono moltissimo tempo revival ma che non hanno quelle competenze digitali
Indispensabile anche per proteggere la propria riservatezza per poter comunicare attraverso la Rete in modo rispettoso il nodo e anche il carabiniere un modo creativo della Rete dai cittadini in possesso ecco delle competenze necessarie qui c'è una grande sfida educativa per contitolare quella che noi chiamiamo povertà educativa digitale essere connessi tutto ciò non significa essere cittadini digitali bisogna fare in modo ecco che a partire dalle scuole
I ragazzi e le ragazze siano formati a un uso del Pitti tale che li protegga dei rischi e allo stesso tempo lite
Di come dire possono fare a essere creativi liberi nell'uso della Rete
Bene allora io ho ringrazio Raffaela Milano direttrice dei programmi ad hoc si di in Italia Europa di Save the Children grazie abbiamo parlato con lei appunto di queste ricerca di Save the children
Sulla rapporto dei giovani con la Rete grazie buon lavoro grazie grazie a noi anche a Radio Radicale