Welfare e cura nell'Europa della grande transizione

Così coinvolgono e anche dall'appello di papa Francesco che ha invitato proprio oggi a una giornata mondiale
Di preghiera e digiuno per la pace in Medio Oriente ed è da qui che vorrei partire perché in qualche modo questo dà senso a a quello che andiamo a discutere questo pomeriggio non c'è pace senza giustizia
E proprio per questo parlare oggi di welfare e cure fondativo essenziale e più che nel passato
Ho voluto organizzare questo lo incontro come sapete per avere un'occasione di ascolto confronto
E per riportare l'attenzione su un welfare che è un tema complesso che è un tema che intreccia culture tradizioni e Progetti sia a livello nazionale che europeo difficile da tradurre e solo come Stato sociale assistenza o cura o sostegno solidale
Alle radici dell'Unione Europea
C'è sempre stata la convinzione di poter assicurare il benessere di tutti i cittadini e cittadine europee
Combattendo le disparità e garantendo diritti come accesso all'istruzione e la formazione professionale e il lavoro come lei sa anche la nostra Costituzione le cure sanitarie è un'abitazione dignitosa
Ma in questo momento l'Europa chiamata a guidare la grande transizione sia ambientale che digitale a posizionare sì per garantire la pace fa fatica a mantenere salda la prospettiva del noi tutti insieme
Il microfono scusate ho l'impressione che non senta
Non c'è pace senza giustizia ma cosa significa nell'Europa della grande tradizione questa frase
Per il welfare e la prima vittima purtroppo di questa stanchezza che stiamo spronando un po'tutti che una stanchezza politica europea
Eppure le transizioni di oggi quelle che stiamo vivendo che mettono in a in crisi e rivoluzione hanno tutto il nostro modo di vivere e pensare sereno al tutto nel nel corso Tano salita non soltanto il processo produttivo
Tutte queste transizioni non avranno senso se non forniamo una visione nuova rispetto al modello di assistenza e cura adottato fino ad ora una visione che sia all'altezza di questi cambiamenti
Chiaramente abbiamo realtà come Exxon sotto gli occhi di tutti l'invecchiamento demografico che poi pone in stress i nostri sistemi pensionistici la mancanza di lavoro con dei lavori promessi
E dei nuovi lavori promessi che però ancora non sono necessariamente reali e per i quali non abbiamo ancora le competenze quindi chiaramente a a fronte di una distruzione del lavoro non c'è ancora il lavoro del del domani il lavoro futuro
Abbiamo realtà di maggiore isolamento sociale maggiori spese per la previdenza
Abbiamo perso un po'il senso della della solidarietà intergenerazionale anche quindi il fatto che comunque giovani e più anziani debbano su portarsi a vicende debbano farsi carico l'uno degli altri
E in questo contesto le se l'esperienza italiana che oggi discuteremo con i rappresentanti di tutte le associazioni presenti e ringrazio
Già da adesso per essere qui e per il loro impegno chiaramente specie italiane così ethos terzo settore e molto significativa preziosa esporta il contributo di organizzazioni sociali che spesso però purtroppo suppliscono
Diciamolo a carenze dello Stato quindi vanno a supplire a complice dovrebbero essere dell'amministrazione pubblica
Al Parlamento europeo dove dove io siedo in Commissione Industria in commissione Ambiente
Vedo un po'tutti i giorni le contraddizioni e le difficoltà di questo momento storico in particolare per esempio la questa trasformazione a cui accennavo prima verso il netto giro industrie quindi le industrie a impatto
Emissioni zero
è molto interessante ma potrà realizzarsi e non lasciare indietro nessuno se avremo risorse adeguate
E invece non si parla più del famoso fondo sovrano europeo abbiamo fatto questa piattaforma lanciata la settimana scorsa e si chiama spetta come dice il nome è un è un primo passo verso una razionalizzazione dei fondi europei
Ma la domanda è come faremo a garantire una tradizione giusta
Che davvero non lasci dietro nessuno se non avremo strumenti e risorse per accompagnare i più fragili o le aree rurali e Periferie che no che rischiano di essere vittime di nuovi divari
Peso la povertà energetica ma penso anche al divario digitale per esempio alle alle reti digitali e di di alta di ultima generazione la telemedicina la possibilità di accesso anche medicinali dove l'Europa ha un problema è anche il nostro problema
Paese un problema enorme
E la questione del del welfare è chiaramente legata da questo punto di vista quella dei diva dei bilanci pubblici
In questi giorni vediamo anche nel nostro Paese ce lo dice la cronaca di questi giorni purtroppo dei tagli importanti alla sanità agli asili nidi o alle persone con disabilità
Vediamo come appunto lo stato sociale sia a rischio rischi di essere smantellato
E a livello europeo stiamo discutendo di una di una riforma come sapete anche del patto di stabilità e crescita che vada in una direzione di equità maggiore dove quello che siamo riusciti a ottenere nel tempo della pandemia
Si consolidi quindi la possibilità di avere flessibilità anche nell'uso delle risorse flessibilità sui riti rigidi criteri di bilancio ma siamo a mio avviso ben lontani da da trovare una quadra su questo punto
E qui quindi questo mio ultimo punto quello forse più importante Non c'è pace senza giustizia come dicevo all'inizio ma non c'è giustizia senza volontà politica non c'è giustizia senza volontà politica
Se non troviamo coraggio politico per fare delle riforme non riusciremo a costruire l'Europa di domani non riusciremo a costruire un'Europa più equa e più utile veramente a a tutti
Questa volontà l'abbiamo vista nel periodo della pandemia abbiamo visto che di fronte a sfide enormi l'Europa si è data un colpo di reni a un certo punto è riuscita a mettere in campo Index severissimi Yugo il la possibilità di far debito comune i fondi alla Duse alla disoccupazione fondo sciur penso la capacità appunto anche di provvedere ai vaccini politica sanitari che non erano nel nelle nostre competenze
Ma oggi non possiamo darla per scontato
E chiudo sottolineando che su non possiamo dare per scontato questa Europa
Io credo che questo noi dovremmo ripeterlo a tutti i convegni dove andiamo ogni occasione in cui interveniamo ogni momento in cui appunto abbiamo l'occasione di dirlo perché queste Europa delle istituzioni che noi riteniamo sia comunque un valore perché ha garantito nel bene e nel male
Settant'anni di pace al continente in realtà domani dopo le prossime elezioni europee potrebbe anche prendere un segno è una percorso completamente diverso
Perché c'è una prevalenza di forze politiche come sapete
Che ancora non prevalgono ma insomma che sempre più spingono in una direzione che non è quella dell'Europa comunitaria che non è quella dell'Europa solidale che quella di un ritorno ai nazionalismi quindi ripensare il welfare ci richiede coraggio politico visione e risorse e anche investimenti strategici
E credo che spetti a tutti noi dare un contributo importante una spinta determinante perché si vada nella direzione giusta mi piace pensare che l'incontro di oggi sia l'inizio di un dialogo di un percorso di un ragionamento insieme su come possiamo costruire questa Europa futura con la persona umana al centro e con il nuovo farla diventare ragione
Sa per tutti i cittadini grazie
Io mi fermo qui ringrazio prima di dare la parola appunto a
Sono sul programma vorrei vedere se è pronto il collegamento c'è un piccola variazione perché purtroppo un Marta buona foni si collega da Venezia e quindi dovrà fare un breve intervento se è già pronta
Ditemi se se c'è altrimenti passo la parola a
Cioè perfetto ecco
Marta di vediamo che ascoltiamo
Buona sera a Beatrice grazie buonasera tutte tutti un saluto carote un ringraziamento a Luca Bergamo una linea coinvolta in questo l'altro pomeriggio sia pure da lontano mi mi scuso per questa lontananza in particolare per il mio amico e con il mio amico Paolo Ciani con il quale avremmo dovuto dialogare da vicino ma insomma non perdere un'occasione in futuro siamo all'inizio di un periodo importantissimo più Europa dicevi poco fa ed io non posso che sottoscrivere e a rilanciare a giugno prossimo l'appuntamento sarà davvero con il futuro
E a partire dai danni che oggi voi ci state sottoponendo quel futuro potremo e dovremo costruire insieme parto proprio da guida dove mi trovo da Mestre perché credo che questi due luoghi siano dialogando tra loro pur non forse non consapevolmente noi siamo qua per presentare insieme a Pierfrancesco Majorino che Segreteria nazionale del partito democratico alla responsabilità della casa
Il nostro piano casa per l'Italia un piano casa Berto che intende essere un cantiere sociale non accanto poco fa Beatrice intervenuto Brando devi fare il capo delegazione del partito democratico lì da voi al Parlamento europeo
E penso che anche qui no stiamo costruendo un pezzetto un mattoncino di guerra casa comune all'Europa immaginata a Ventotene dove ci siamo ritrovate non da molto tempo insieme dove una delle prime segreterie
Della nuovo corso della segretaria di slide ha voluto proprio segnare l'intenzione e la caparbietà nel dire quello proprio l'Europa che vogliamo contribuire a costruire fino in fondo perché siamo ancora in una metà del guado un guado che può e potrà avere nulla dovremo scongiurare una virata basata sulla paura sull'esclusione sui muri sui respingimenti sulle umorismo
Dei nazionalismi e dei nazionalisti e quindi io colloco esattamente qui il vostro dibattito e mi sembra anche qui che la coincidenza di un pomeriggio romano particolarmente ricco di mobilitazioni da una parte Paolo lo sa ci siamo trovati tante volte
E allo sprint da AN in un palazzo vicino a Santa Croce in Gerusalemme a metà strada con un'altra Basilica
Santa Maria Maggiore a dare battaglia intorno al tema del mercato che non deve prevalere sui bisogni sui diritti delle persone oggi a Roma ci sarà a quel corteo in difesa di quello spazio generativo pieno di guai il terrapieno di mutualismo pieno di terzo settore
E contemporaneamente ci sarà una fiaccolata silenziosa
Per la pace contro tutte le vittime civili e contro quello che sta accadendo a Gaza nei territori e naturalmente contro l'attacco terroristico di ammassati Israele
Ecco io credo che tutto questo schieramento pro sulla stessa partita una partita che fa tremare i polsi
Ma anche una partita di fronte alla quale noi stiamo provando insieme alla delegazione europea insieme al parlamentare come Beatrice
A piantare i nostri passi no lungo il cammino le voglio ricordare alcuni che fanno parte appunto del lavoro comune di di questi mezzi
Tenere insieme lo diciamo ogni volta che possiamo la giustizia sociale la giustizia climatica e quindi capire come queste due facce della transizione debbano stare insieme nell'illustrazione il tema della conversione ecologica attraverso le comunità energetica e quindi la desiderabili da sociali di quel risparmio in termini di emissioni e quindi naturalmente di latte cambiamenti climatici Mantini risparmi in bolletta e lo dico mentre eurostat c'ha detto che il sessantatré per cento delle famiglie italiane non arrivano a fine mese lo dico mentre Italia per il governo cadono sulla testa dei fragili degli ultimi degli enti locali e sottolinearli benissimo come questa questione della compatibilità dei bilanci sia diventato una questione democratica rientra nelle cave nelle famiglie e nelle comunità
Del nostro Paese
I tagli alla sanità e invece la volontà di direi più sanità più investimento il codice d'quella lezione territorialmente tutti tutte abbiamo richiamate che ha visto l'Europa comunitaria protagonista in quel tempo
Maturare Next Generation you e quindi la società della cura il modello che noi dobbiamo continuare a perseguire i decoder
M del due mila e venti in massa davanti quell'insegnamento davanti a lui e non alle nostre alle nostre spalle il lavoro dignitoso una nostra battaglia sul salario minimo ma anche la nostra battaglia sull'intelligenza artificiale provare a governare quei processi anche qui affinché la transizione digitale
Non sia un ascensore che crolla sulla testa delle persone ma che possa essere invece al ballottaggio delle persone delle comunità ecco in tutto questo nel terzo settore centri
Moltissimo centra come corpo intermedio c'entra come desunto vivo e di tenuta sociale anche qui lo abbiamo celebrato durante la pandemia ce lo dobbiamo ricordare
C'entra con il volontariato i milioni di volontari e volontarie del nostro paese e io credo che in questo sia noi Partito Democratico che l'Europa
Debbano fare un ulteriore passo in avanti terzo settore va fatto vivere nella sua essenza primaria la sussidiarietà non deve essere sostituzione del giudicare deve essere sussidiarietà orizzontale nel dobbiamo cedere potere al mondo del terzo settore governare insieme
Al mondo delle reti i processi non è un passaggio banale non è una volta di più quando l'Europa
Tende a burocratizzare
Alcuni Processi alcune dobbiamo difendere invece la fertilità la vitalità del mondo del terzo settore metterlo al nostro fianco mentre ci mandano a voi
Al suo fianco per poter insieme a governare
Questa cavalcata delle disuguaglianze che sta soffocando soprattutto gli ultimi gli ultimissimi darmi Ronconi ricordare alcune iniziative che in un'altra sala Sassoli in quella del partito al Nazareno
Abbiamo messo in piedi in questi mesi quella sull'infanzia i primi anni
I primi mille giorni anzi di vita dei bambini e delle bambine quella sulla non autosufficienza
Con gli anziani e le anziane non è un caso che non è un caso che l'ideatrice Comasina in quelle occasioni fossi Dora rispondendo a quel dibattito Davide tutta degna di essere vissuta dal primo minuto all'ultimo e per farlo però c'è bisogno di un grande patto il patto fra la politica e i partiti naturalmente fra le parti sociali
E categoriali ma e lo dico da responsabile del terzo settore del rapporto con l'associazionismo più che da coordinatrice della segreteria
Del partito democratico il patto soprattutto con il mutuo del terzo settore che torna al Pirellone strumento sostitutivo è parte integrante della società e dell'Europa
Che abbiamo intenzione di costruire insieme a tutti a tutte voi io mi scuso ancora vedo che nel frattempo qui scorrono
I pannelli a tra poco nel governo era uno io con i sindaci alcuni sindaci Italia dopo ci saranno le conclusioni
Della segretaria quindi vi lascio al vostro dibattito con la promessa e l'impegno di iniziare oggi un percorso comune di costruzione
Di quello che dovrà essere l'unico risultato possibile il nove giugno ossia un Europa della solidarietà
E in Europa che batta il chiodo della lotta alle disuguaglianze della giustizia sociale insieme alla giustizia climatica vi saluto e vi ringrazio buon lavoro
Proprio ecco adesso anche però
Grazie davvero per l'invito a Beatrice collassi sono qui anche in delega del sindaco veramente ad accogliervi a raccogliere queste lento coglierlo in questo luogo
Così bello anche perché nel cuore della nostra città seppure in questa piazza in questo momento sotto riflettori per una disagio oggettivamente evidente ma in realtà in questa piazza Venezia questo luogo questo spazio Europa
Alla memoria di David Sassoli credo sia per noi anche come Romani romane un privilegio poterne approfittare godere e anche come spazio di riflessione
Comune su questa pomeriggio don veramente anche a partire da dall'invito di Beatrice anche nell'introduzione di interrogarci su su una visione di società in cui chiediamo pace chiediamo giustizia spicchi che ribadiamo come Banci si dà citando papa Francesco che non c'è giustizia senza pace
è credo anche il futuro per l'Europa a partire da questo che anche ringrazio punto approfitto per ringraziare l'impegno anche di Beatrice in Parlamento su questi temi e anche insomma rispetto a un lavoro che che è importante nel rappresentarci e nel sentirci anche vicini se pur lavorando in capitali diverse
Ma su questi temi che ritengo veramente alla base di una visione che debba essere nuova ma perché aggiornata perché valori valorizzare anche nel nel sottotitolo in qualche modo avete inserito i i pilastri di quelli di chi ci potrà i protagonisti insieme
Alle istituzioni alla politica di chi potrà con condividere anche per questo Beatrice diceva all'inizio di ogni dialogo sono molto d'accordo perché ritengo che a partire da e poi ascolteremo punto gli interventi insieme ma a partire da questa riflessione mi immagino anche un un calendario di successivi approfondimenti appuntamenti e volentieri diciamo
Anche ritornando alle mie dare che di politiche sociali a Roma anche con una condivisione di impegno comune a una disponibilità a continuare a portare avanti questo discorso a Roma
Perché credo che sicuramente abbia c'è una grande preoccupazione sta ma tali il tema dei nazionalismi la guerra gli scenari in cui si vive in cui vive questa Europa torno anche tra l'altro da un recente viaggio della memoria che abbiamo fatto con il sindaco quattrocento studenti ad Auschwitz in Polonia per quattro giorni fa ed è ed evidente Lia andando anche con cui alcuni dei sopravvissuti ai campi di sterminio
è importante starci per ribadire con forza con più chiarezza con quell'oggettività dell'impianto di kitsch accompagnato anche raccontando la vita nei campi di sterminio quanto quell'Europa nel cuore dell'Europa si è riusciti ad arrivare a un inferno tale e bisogna ribadire ancora con forza che veramente mai più mai più bisogna tornare
A ha una storia che che che che sta dall'inferno ma che la memoria invece deve essere nel cuore dell'Europa anche questa memoria e nel cuore del anche delle del lavoro quotidiano dell'amministrazione dico ancora di più nel cuore di Roma
Questa è l'Europa che a cui siamo legati con cui ci impegnamo quotidianamente a a difendere presidiare quindi dico oltre la preoccupazione credo che si è anche l'occasione veramente di trovare degli spot dei varchi degli spazi di proposte nella riflessione nella condivisione comune si dei problemi e delle criticità o delle delle preoccupazioni penso che da questo dibattito veramente ci sia l'occasione anche nella pluralità di voci che avete coinvolto di di ragionare su una condivisione di futuro di fondi condivisione di futuro di questo welfare e della di questa diritto alla cura che molto spesso purtroppo tanti cittadini e cittadini di Roma ma dico anche del nostro Paese devono rinunciare e ancora non riusciamo a garantirlo
Per tutti in questa scenario di cambiamenti mondiali in questo scenario dei cambiamenti europei rimettere al centro queste due parole vuol fare cura veramente credo sia un tesori o prezioso di riflessione ma contemporaneamente davvero un impegno
Di lavoro comune che ma appunto nella nostra Roma vogliamo veramente fare insieme ed impegno anche appunto a continuare a a portare avanti questo questo percorso davvero grazie è un buon lavoro per questo come
Barbara allora da questo momento in poi lascio a Danilo la conduzione del nostro pomeriggio grazie grazie grazie all'assessorato Funari appunto parlava di scenario uno scenario
Dell'UE il faro di noi di quello che ci aspetterà domani allora io passo volentieri la parola qui vicino a me a Giulio Marcon e di sbilanciano uscì
Che c'era l'intervento sul tema il due e il fare la spesa pubblica grazie grazie grazie buonasera grazie in vitro grazie Beatrice covasse ringrazio Luca Bergamo insomma che organizzato questo incontro a una per l'incontro con una serie di contributi importanti io spero degli perché il compito che mi è stato dato non sia eccessivo per me senso che fare un'introduzione che sintetizza in pochi minuti un tema così complesso
Effetti diciamo oggettivamente molto molto difficile ma ci proviamo
Intanto ecco una parola su bilanciando Chili cui sono portavoce è una campagna una rete via perché magari non tutti la conoscono parete di oltre cinquanta organizzazioni la società civile tra cui l'Arci e Legambiente
Pax Christi Emergency Fondazione finanza etica e tante altre che da più di vent'anni fanno un esercizio
Sulla spesa pubblica cioè analizzano la legge di bilancio i principali provvedimenti economici del governo e lavorano su un punto di vista comune
Criticò alternativo possiamo dire però costruttivo rispetto alle scelte che andrebbero fatte con la spesa pubblica quindi ogni anno facciamo la cosiddetta contro finanziaria
Anzi vi invitiamo tutti perché il ventinove novembre la faremo al Senato quest'anno regina Bilancio inizia da lì era la sua il suo percorso
Telefono
No l'anno scorso abbiamo fatto la Gazzetta non ufficiale abbiamo fatto la nostra legge di bilancio
Asso no no però è una battuta
Napoleone
Insomma cerchiamo di fare cioè cerchiamo di mettere insieme i punti di vista di chi lavora nell'ambito ambientalisti pacifisti il mondo il terzo settore per costruire un punto di vista comune sul modello di sviluppo che sia diverso da quello che abbiamo conosciuto negli anni del neoliberismo naturalmente la spesa pubblica e la sfida sociale sono temi che sono al centro di questa riflessione
E la sfida sociale uno dei punti fondanti è uno dei nodi critici uno dei tasti dolenti del nostro del nostro Paese però permettetemi di così fare un insomma una parentesi cioè non è bisogna sul welfare bisogna in qualche modo recuperare
Non so come dire un'iniziativa di carattere culturale e sociale cioè bisogna fare un elogio del welfare secondo me l'elogio del welfare che
Le forze democratiche progressiste nel secondo dopoguerra
Hanno quel sedile promosso realizzato che rappresenta un formidabile strumento di lotta alle diseguaglianze dire realizzazione diritti fondamentali dei diritti umani delle persone
Di coesione sociale cioè l'elogio del welfare sino a fare l'elogio del di un patto di cittadinanza della democrazia della costruzione
Per la democrazia in Europa e nel nostro paese c'è un film che apre di qualche anno fa un film-documentario di un regista me non piace
Tantissimo a quell'ora molto bello Camillo Cima Campo troppo robot anche in alcuni casi menti in forti fa il mille novecentoquarantacinque descriveva la vittoria inaspettata dei laburisti in Gran Bretagna di Clement attori
Degli altri su Cerci e che ha vinto la Seconda guerra mondiale spiegava bene che quella vittoria derivava dalle aspettative che nella società civile c'erano ed erano maturate durante la seconda guerra mondiale anche ancora prima
è di un benessere Ming benessere maggiore e c'erano c'erano alcune scene commoventi di cui c'era la signora anziana che finalmente poteva curarsi i denti aveva la sua dentiera che raccontava insomma perché aveva votato laburista
E c'era l'immagine dell'uomo che lavorava in fabbrica faceva vedere finalmente tagliandino delle assicurazioni sociali che era uno dei punti fondamentali del piano Beveridge
Durante la seconda guerra mondiale c'era il signore e la signora marito e moglie che finalmente diciamo prima abitava in un tugurio finalmente avevano una casa popolare degno di questo nome perché racconto questo perché su questa strada diciamo una delle grandi commesso dire di grandi passaggi della storia europea
Del Novecento in particolare del secondo dopoguerra ricordo che quel governo laburista fece del servizio sanitario nazionale trent'anni prima di nuovi piano e le assicurazioni nata sai sociali obbligatorie
La riforma della scuola Plan in torretta un planning cioè la pianificazione urbana e tanti la nazionalizzazione di alcune industrie fondamentali noi facemmo l'energia elettrica trent'vent'anni dopo loro iniziare un po'prima
Carbone certo ora che cosa significa questo significa che quello è stato diciamo una grande passaggio di costruzione di una società nazionale per questi Paesi ma pure a livello europeo che ha cambiato il segno di vicine di milioni di persone certo quella quella quel quel passaggio è stato possibile perché l'Europa ha conosciuto una una una crescita Roma ci può insegnare non ardo Becchetti diciamo mai ripetuta diciamo successivamente ma nemmeno prima no con tassi di crescita enormi che ha garantito diciamo uno sviluppo dei paesi che usufruiscono di questa cresce che ha permesso di fare politiche sociali in modo massiccio
Ed è stato diciamo un passaggio fondamentale anche per la costruzione di un'identità delle politiche progressiste in quel peso le diseguaglianze si sono ridotte molto poi hanno continuato a crescere diciamo con gli anni del neoliberismo
Paci entrati in Emilia nel nel nella crisi del welfare arrivo rapidamente voglia al nocciolo e la chiusura diciamo che segue il FARC dovute diciamo a tanti fattori adesso qui non c'è spazio ma naturalmente Tucci dare cambiamenti demografici
Cambiamenti anche dei bisogni e dei diritti delle cioè alcuni bisogni alcuni delitti ma insomma non non erano non facevano parte della prima generazione Uefa pensiamo al fatto che gran parte in Italia gran parte delle donne non non stava diciamo nel mercato del lavoro via via
Troppo lentamente troppo diciamo
Ecco con scarsi diciamo riconoscimento di diritti uguali rispetto agli uomini questo è successo
E questo ha portato diciamo cioè una volta devo dire gli anziani venivano curati in casa i bambini venivano accuditi no da una famiglia allargata non è più così no per cui i bisogni si sono moltiplicare e poi c'è la questione internazionale Guelfa erano nazionali ma con l'immigrazione
E non è più così nel senso che non riesce diciamo rispondiamo a dei bisogni che vanno al di là diciamo degli aspetti tradizionali punto di un bel farmacia ma e naturalmente diciamo questo a influito han subito le porte hanno influito le politiche di austerità
Ci hanno tagliato i bilanci con gli Enti locali ne sanno ne sanno qualcosa perché poi a cascata il patto di stabilità interessato anche anche loro
Abbiamo un problema di carattere generale e cioè che la tassazione cioè quando parlo evitasse qui tutti gli tremano le vene dei polsi perché non può più parlare di tassazione e diciamo di adeguamento della sua cioè posologia dire che devi ridurre le tasse no perché sedici come Enti redasse per finanziare l'Uefa
Perdi siamo le elezioni subito
Poi uno potrebbe dire va be'ma non è che io Mentana re ai lavoratori dipendenti al ceto medio o ai redditi medio-bassi magari regolamentare i super ricchi magari i regolamentari
Puoi passare la speculazione finanziaria magari poi alzare un po'l'imposizione sulle eredità visto che insomma piacciono abbia suo però c'è una certa soglia ovviamente visto che ce l'abbiamo prove tra i più bassi d'Europa
Gli anni settanta sono stati anni per l'Italia in cui welfare finalmente toma di riforma gli anni Settanta col servizio sanitario nazionale rigetto consultori e così via sono stati anni in cui web fare in Italia sia in cui è consolidato ma come ci ricorda Chiara Chiara Saraceno per far che
Importantissimo però con tanti problemi welfare più maschile che femminile
è un welfare più diciamo per gli anziani che per i giovani è un welfare più settentrionale che meridionale e Welfare più per il lavoro stabile per chi non ha lavoro boccia un lavoro precario vengo ai falchi che anche dal un quarto a chi ha più servizi magari di trasferimenti monetari
Che di servizi diciamo
Ma appunto rispetto alle esigenze
Che le persone hanno e quindi non li abbiamo avuto questo questo passaggio fondamentale che però diciamo oggi è è in grande difficoltà per Italia i bilanci per la difficoltà posso dire di una politica fiscale che vada a finanziare queste queste attività di quel faro attraverso attraverso le risorse che sono necessarie
Ciba camminiamo sul suo diciamo esso su su su delle forme di Guelfa che sono sicuramente auspicabili e che vanno rafforzate pensiamo al welfare comunitario a quello del terzo settore
E però diciamo questo ci sta portando come posso dire in una situazione che va governata rispetto al godimento dei diritti fondamentali in tutto in tutto il Paese che oggi noi insomma si dedica a Reggio Calabria ha dei diritti se vive a Reggio Emilia scenari molti di più ce ne Hicemen di più Grasso recentemente no abbiamo curato come sbilanciamento rapporto sulle disuguaglianze territoriali
Beh impressionante su Guelfa è impressionante se prendiamo dei dati diciamo i più non quelli quelli macro e micro uno prende esempio di quante scuole c'hanno la palestra nel nord della palestra nel Sud
Di quante scuole hanno il servizio mensa nel nord di quante ne hanno nel Sud viene fuori un quadro terrificante per cui chi abita nei né in molte regioni del Mezzogiorno si trova avere diciamo appunto
Si devono avere situazioni
Completamente diverso e ecco perché mi permetto di dire
La battaglia contro la donna e differenziata deve essere molto forte perché questo questo rischia di creare veramente unitaria a geometria variabile Viesti Gianfranco Viesti mala di secessione dei ricchi
No però in Italia a geometria variabile che va che va andrebbe diciamo contro l'idea del web far diciamo universalistico e solidale
Qui noi abbiamo alcune sfide vado a chiudere in questi tre quattro minuti il primo è quello che dicevo prima è quello della rilegittimazione culturale sociale e politica dell'Uefa come grande
Pilastro della coesione sociale della cittadinanza della democrazia di questo Paese come strumento di lotta alle diseguaglianze perché la lotta alle diseguaglianze lo fai certamente con redistribuzione fiscale ma sempre di meno
Ma lo fai prima lo fai attraverso diciamo politiche di welfare che siano in grado appunto di andare in quella in quella direzione c'è bisogno di discutere delle forme di finanziamento c'è bisogno di siccome so dire
Capire e qui c'è tutto un filone di studiosi insomma che Kirk John diversi linea di pensiero ma c'è un filone che parla dell'Uefa come investimento sociale
Cioè l'Uefa non è semplicemente Spesal perché si distingua il fare investimento sociale significa che tu nel capitale umano il capitale sociale la formazione l'istruzione la sanità diventano diciamo strumenti fondamentali per far crescere anche la competitività
Decide la nostra economia no
Abbiamo tutti sappiamo cos'è successo durante la pandemia
E guai fare anche politica industriale
A me forse non avevamo un'industria che faceva mascherine in questo Paese quando è scoppiata con scoppiata la bambina no
I ventilatori per fare Vincenzino dovevamo importarlo
Potrei fare tanti altri esempi cioè quella l'investimento nell'Uefa è anche un fatto di creazione di posti di lavoro non semplicemente di assistenza ma di in imprese che fanno beni che poi vengono venduti sul mettiamo tutta l'attrezzatura diciamo
C'è una
Nel nel in ambito sanitario quindi si fa anche politica industriale in parte con i due frazioni anche un investimento mi investimento sociale e quindi c'è il tema che medio chiudere della dimensione europea dimensione europea naturalmente
Importante però passione accoppato preoccupate anche con diverse raccomandazioni direttiva ricordo una delle prime raccomandazioni e qui fortissimo russo ci può aiutare se non ricordo male del novantadue la raccomandazione che parlava diciamo di garantire di dare una garanzia minima di reddito a le persone in stato di povertà possiamo parlare delle direttive sui congedi
Del due mila diciannove sul posto ecco parliamo del PNR re prezzo perno il PNR R.
Potrebbe essere fattore fondamentale di rilancio nelle infrastrutture sociali e sanitarie di questo di questo Paese c'è stato dato c'è ma una un obiettivo che è quello del trentatré per cento se non ricordo male degli asili nido no di raggiungere questo obiettivo stupri prima prima del due mila mentre l'allegato di comunità anche qui sul anche qui si poi avere sul governo stendiamo un velo pietoso anche qui diciamo sulla questione degli asili nido attenzione perché siccome il tenero R. prevede giustamente se non ricordo male il quaranta per cento dei di soldi destinati al Sud e poi c'è il trentatré per cento di asili nido adesso Viesti nel questo libretto che ha fatto per Donzelli
Ci ha dimostrato che resta il rischio è che si raggiunga il trentatré per cento ma a che a Reggio Emilia gli asili nido Lino allora l'ottanta per cento della copertura della fascia diciamo dieta prevista e nel Sud rimangano al quindici per cento al dieci per cento
Raggiungendo anche al trentatré per cento che non è assolutamente assunto scontato
E il nostro ruolo dell'ultimo punto
Vorrei dire questo sul nostro ruolo se che ha una le domande che dura BergamoScienza almeno a me trasmesso diciamo di punti che volevamo in trattare
Nostro ruolo può essere importante ruolo diciamo delle organizzazioni al che ad esempio che che io rappresento che sono appunto organizzazioni che lavorano molto all'Uefa
Citavo alcune prima l'Arci Channel ci aitante alti Cittadinanzattiva insomma organizzazioni che fanno parte alla campagna
Allora qui è importante naturalmente posso dire prevedere
Uno sviluppo armonico di questo ruolo
Tu dicevi giustamente Belice non può essere strumentalizzato pure diceva anche Marta c'è una buona fuori
Il ruolo del terzo settore quartetto Torres ruolo posso dire innovativo di integrazione dite di realizzazione e di gestione non può essere un ruolo subalterno non può essere la stampella non può essere mosso dire il pretesto per l'esternalizzazione di servizi a basso costo
Tra l'altro anche in buona fede perché i Comuni non hanno più soldi e quindi questo il modo con cui è possono diciamo le realizzare gli stessi servizi e tra il nostro ruolo dev'essere quello diciamo di chiudo di innovazione
Terzo Settore avuto un ruolo di innovazione straordinario negli anni settanta
Settanta ottanta no perché a inventato servizi che prima non c'erano cioè se uno guarda insomma i
Le attività di cura dato domiciliazione dei di queste attività la destituzionalizzazione di molte di queste attività sono anche il risultato del del dell'impegno ma di questo mondo allora secondo me
Noi possiamo dare un contributo se recuperiamo questa capacità di innovazione
Di creazione di nuove questo dire forme di intervento che va nella direzione non di smontare di intervento pubblico
Ma di collaborare con l'intervento pubblico realizzare appunto quel sì
Quello è il far che del resto del diciamo a cuore di tutti e che è un welfare pubblico nel senso che diamo la parola pubblico non nel senso di Statale ma di pubblico sociale quindi
Diciamo una condizione di benessere per per le persone che sostanzialmente risponde ai diritti e a quello che principio nostra Costituzione ci hanno tramandato e che purtroppo ancora non sono attuati grazie
Grazie
Grazie a Giulio Marcon suo intervento mi sembra che offerto numerosi già spunti preziosi per il nostro dibattito un tempo il tiranno ma siamo abbastanza in linea una tabella di marcia passerei senza indugi la parola all'onorevole Paolo Ciani segretario politico di democrazia solidale dice capogruppo del Pd alla Camera prego
Grazie grazie Danilo buona sera a tutti grazie mille a Beatrice per aver pensato questo momento di confronto grazie a Luca per aver lavorato per organizzarlo questo programma mi mette un pochino in imbarazzo che mi fa parlare prima e di fronte a persone con cui da tanti anni diciamo condividiamo un percorso di non solo di ragionamento riflessioni sui temi che andiamo ad affrontare ma anche di lavoro comune su tanti aspetti quindi diciamo che mi mi sento in doppia veste in questo in questo mio intervento e peraltro a differenza di Giulio Lugano ma dato delle delle indicazioni chiare su cosa debba mi ha lasciato né né all'assalto alle osservazioni quindi prove proverò a dire alcune cose
Diciamo che ho pensato e anche che o ragionato ascoltando Beatrice Giulio allora io penso che mi piace molto il titolo di questo incontro perché parla di quel far e cura
Nell'Europa della grande transizione allora io credo che uno dei primi temi poiché Giulio parlava dell'oggi o dell'UE il fare io credo che le ci troviamo in un tempo non Moggi diciamo ma il nostro tempo
In cui c'è un grande tema che io direi politico e culturale sui temi del welfare cioè noi viviamo in un tempo in cui
Il prendersi cura
Di qualcun'altro il prendersi cura di chi è più debole non è più considerato un valore universale e questo è un grande cambiamento diciamo dire quasi antropologico sicuramente culturale e politico del nostro tempo perché le stagioni a cui Giulio si riferiva del secondo Novecento sicuramente sono state stagioni in cui tante conquiste sono state frutto anche di una riflessione pubblica condivisa in cui il prendersi cura degli altri era un valore universale
Era un valore condiviso e guarda è questo
è un cambiamento profondissimo cioè noi abbiamo assistito in questi decenni chiaramente c'è un tema dico culturale perché c'è stato un un cambiamento politico profondo c'è stata c'è stata un'affermazione profondissima nella nostra società per esempio di un modello individualista di un modello concorrenziale profondo e questo ha portato a far sì che i temi di fondo la giustizia l'uguaglianza aggiungere la fraternità siano temi che non sono più scontati
Siamo in tempo in tempo di di guerra purtroppo tragicamente e una delle realtà più profonde della guerra mi ha colpito sin da giovane leggendo
Le le storie della seconda guerra mondiale ascoltando la la
Da chi l'aveva fatta da chi si era salvato è la dei umanizzazione del nemico cioè per compiere alcune otro cita per poter fare la guerra Today di considerare che il tuo
Nemico non sia un essere umano come te perché se no delle cose non le potresti fare non è più Fo e questa de umanizzazione passata nella propaganda e purtroppo la vediamo in ogni guerra in ogni tempo
Se mi permettete con un un paragone un pochino azzardato ma non tanto sulle povertà sulle persone povere sulle grandi disuguaglianze noi abbiamo assistito in questi anni a una dei umanizzazione
Delle persone perché faccio dei salti un pochino forzati però quando noi viviamo in un tempo in cui vediamo tutto per cui noi vediamo il piccolo ai Lanna riverso sulle coste della Turchia affogato
Non
Non possiamo pensare che sia come nostro figlio come nostro nipote come un bambino nostro e quindi piano piano la predicazione
Dell'odio rispetto ad alcune persone ad alcune categorie di persone in genere agli altri agli altri
Ha un po'iroso diciamo sicuramente a livello culturale ma anche direi personale Aeros
Soltanto di quello da cui diciamo nasce un'idea di un welfare giusto
Io credo che questo sia una grande sfida
è anche un pochino diciamo agli amici che mi conoscono e più il tempo e anche un pochino uno dei motivi che mi ha spinto a impegnarmi in politica che è anche uno dei motivi di fondo di quello che oggi sentiamo con sofferenza di fronte a tanti aspetti anche qui a me ha colpito molto se noi facciamo prendiamo dei dei dati brutali non è che l'Italia di oggi è più povera dell'Italia del dopoguerra
In dati assoluti non esiste però viviamo in un tempo in cui le disuguaglianze su sono aumentate a dismisura Italia Occidente e soprattutto viviamo in un tempo in cui non abbiamo più empatia non abbiamo più attenzione non abbiamo più una idea di destino comune con troppe persone
In questo senso diciamo alcuni tratti le avete detti un tratto demografico la crisi della natalità
Un invecchiamento
Sempre più accentuato della della nostra popolazione un invecchiamento demografico anche qui che non dobbiamo vivere come condanna l'invecchiamento è una grande conquista della nostra civiltà
Perché si vive meglio perché ci si cura di più perché CPT
Abbiamo abbiamo conquistato negli anni venti trent'anni di vita in più e non può essere una condanna cioè non è che diventare anziani uno deve vis pensare che che è un peso per la società diciamo c'è il grande tema delle migrazioni più grande tema delle migrazioni qui
Adesso non è il momento ma ne dovremmo riflettere anche di più sulla emigrazione italiana anche qui secondo me vissuta
Un pochino troppo strumentalmente nel senso i nostri giovani che non trovano sbocchi vogliono andare all'estero ossia ma è anche un tempo nuovo in cui
E agli altri andare fuori e anche il senso di un di una stagione nuova di un'epoca nuova non è solo non potersi realizzare in patria ma che è un grande tema per l'Italia perché noi siamo sempre
A Roma a piangere su stupidamente su che arriva e e a ragionare poco su chi parte diciamo
E c'è il grande tema
Dei rischi sociali di origine ambientale che abbiamo visto con grande chiarezza
E che vediamo molti Dinoi presenti conoscono tante parti del mondo con grande chiarezza in altre parti del mondo in cui ormai si tu abiti in una megalopoli diciamo a ridosso dell'oceano
Sei a rischio alluvioni inondazioni in continuazione distruzioni eccetera
E e c'è il grande tema di quelle che diciamo i colleghi di Danilo un po'meno
Colti e sensibili chiamano genericamente le nuove povertà che poi vuol dir tutto non vuol dire niente eccetera ma noi sappiamo bene che diciamo vuol vuol dire
Persone che considereremmo diciamo più normale come il tenore di vita come dire che pian piano scivolano nella nella povertà a me ha fatto molto impressione
Il periodo della pandemia perché ho visto tante e tante persone tante tante famiglie in grandissima difficoltà economica è emerso per esempio un nero diciamo un lavoro nero è un lavoro opaco clamoroso vivi io racconto spesso una una vicenda che ma colpito a in quel periodo sono andata aiutare alcune distribuzioni alimentari eccetera un giorno vedo due
Persone poco più giovani di me due uomini veramente che non non ti aspetti in fila
Ci vado a parlare dice guardi sì no noi abbiamo perché poi c'erano i Ristori in quel periodo quindi anche chi aveva contratti diverse riusciva c'è no Bennani abbiamo un contratto con un NI cc
Però a tre ore a settimana anche se facciamo il lavoro pieno e quindi come Ristori in quel periodo prendevano niente Mannella quotidiani allora è un piccolo esempio ne potremmo raccontare
A centinaia
C'è un grande tema sul
Le persone con disabilità perché è un grande tema che
Adesso non voglio fare polemica politica non è il momento però che non si riesce ad affrontare in maniera seria guardate diciamo hanno fatto addirittura un mi un ministero per la disabilità che poi si fa togliere i soldi
In nome al momento la finanziaria una delle cose più pro clamorose
E legata a questo c'è per esempio tocco alcuni temi perché secondo me sono di poca attenzione quotidiana il tema dei caregiver familiari il tema dell'azzardo Partia
Cioè esistono dei grandi temi di fondo che riguardano tante persone e che nella quotidianità il nostro Welsh far ufficiale non non non riconosce
C'è poi il grande tema di fondo dell'universalità dell'accesso alle cure e direi alle cure di qualità perché quello che diceva Giulio sulle disuguaglianze è clamoroso e guardate anche qui
Io adesso in questi anni sto provando a capire meglio anche i temi delle risorse economiche
è un tema spesso di scelte è un tema di scelte cioè pensiamo soltanto agli anziani e alla scelta dell'istituzionalizzazione rispetto alle cure domiciliari è un tema di scelte politiche non è un tema di risorse economiche
Per questo io dico quando ci dicono che i tagli al Welfare
Sono per mancanza di risorse sono innanzitutto per mancanza di cultura e di quella cultura diciamo di scelte politiche ma anche di dove indirizzare le risorse sia non voglio fare
Populismo di di piccolo cabotaggio ma quando frequentando in questi anni da da un anno con una certa assiduità le Commissioni andandomi a studiare quando il ministro della difesa annuncia che nel prossimo anno noi spenderemo tra i quattro e gli otto miliardi per acquistare duecento carri armati Leopard
Sono scelte perché io dico l'Italia confina col Vaticano Cossa Marino con la Svizzera la Germania la dove dovremmo utilizzare i carri armati io non me lo so spiegare non sono un esperto militare ci saranno accordi internazionali dice quando per avviare la legge
Che dopo ventisette anni non siamo riusciti a fare sulle cure per gli anziani una legge finalmente organica
Invecchiamento attivo cure domiciliari istituzionalizzazione all'interno di un pensiero per avviarla servirebbe uno virgola tre miliardi
E noi non c'è cioè noi dico sistema paese perché in questo mi sento di non fare un discorso solo di parte non ce li abbiamo messi e questa legge rimane lì e non inizierà a fare quello che servirebbe
Per i nostri anziani per ognuno di noi perché che anziano lo riguarda invece personalmente chi vorrebbe diventare anziano lo riguarderà tra un po'tutti abbiamo genitori eccetera eccetera e questo è una scelta politica evidentemente allora
è molto opportuno questa riflessione ti ringrazio Beatrice hai convocato diciamo persone realtà che secondo me sono un tesoro profondo da questo punto di vista
Non solo perché tra di loro ci sono molti amici ma credo che e la sfida sicuramente della nostra parte politica lo dico con grande che ci deve differenziare nella proposta culturale nella proposta politica e nelle scelte che spero riusciremo ad e orientare anche dall'opposizione sicuramente che dovremmo fare qui
Giulia parlato del PNR reo potrei dice no c'abbiamo l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma che è riuscito a impegnare cinquantasei milioni del Pnr R case per il dopo di noi case per il COA housing e c'era e c'è c'è tra quindi mi sento pure di dire che lì dove si vuole si può anche fare ecco e ed è la differenza che noi vorremmo segnare anche attraverso il nostro impegno politico grazie
Grazie
Grazie a Paolo Ciani adesso credo che ci sia un cambio al tavolo con l'avvio del primo panel
Prego
Così
Ecco circola ciascuno le sue antenne mi sembra che abbiamo inquadrato che leggermente l'argomento che di cui trattiamo oggi
Io cercherò di parlare il meno possibile per lasciare il il tempo sempre poco più tempo possibile nostri interlocutori
Però ecco una citazione lavori fare visto il luogo dove siamo l'argomento che trattiamo è una frase
è una frase di David Sassoli che pronuncio meno di due anni fa dicembre del due mila ventuno da Presidente del Parlamento europeo parlando ai capi di Stato e di governo dell'Unione Europea
E diceva che il progetto europeo dovrebbe essere quello di un'Europa che innova che protegge e che illumina alla mi sembra una frase veramente straordinaria perché è una frase tutta rivolta al futuro
Che tiene conto delle radici dell'Europa unita ma tutta rivolta al futuro ecco io quello che lo sforzo di chiedere ai nostri interlocutori è questo proprio quello di
Non dici tanto quello che si fa oggi nell'ambito sempre meritoriamente nell'ambito di ciascun attività ma che cosa si può fare perché mi sembra proprio questo lo sforzo che siamo chiamati oggi a fare che cosa si può fare tutti insieme sperabilmente
Per cambiare modello di welfare di cura della persona eccetera eccetera l'unica richiesta che faccio di restare Sutti dieci minuti appunto per restare nel nei tempi nei tempi richiesti
Belli e belli ricchi belli densi quindi passo senz'altro la parola
Alla al professore Leonardo Becchetti che soltanto per dire tutte le cose che fa bisogna prendere un altro minuto
Nesta del piano B ovviamente economista e alfiere dell'economia civile Università di Tor Vergata
Bensì la giornalista di Avvenire editorialista di Avvenire modesto collega di gioco in casa e non vorrei che si ci spieghi allora questo via non sia crea miliardi a modo questa idea di guardare al futuro no
Quindi tre tre pennellata allora no anzitutto di cosa abbiamo bisogno abbiamo bisogno di è stato accennato
Abbiamo bisogno di una di un accordo macro diverso l'abbiamo vissuto la stagione del fiscal compact voi abbiamo vissuto la migliore stagione possibile per noi
Che sarà quella del pm RR nel quale il momento più difficile dell'Europa
Abbiamo avuto una quantità di investimenti straordinaria inimmaginabile con anche delle condizioni sulla verifica dell'impatto di quello che facevamo che per noi italiani va più che bene perché altrimenti diciamo
Siamo dalla di noi potremmo anche spiegarle soldi quindi è il è il migliore dei mondi possibili quindi è fondamentale è importante perché punto saluto l'onorevole tutti quelli che mi hanno invitato somma al i tanti amici presenti con cui condividiamo non solo la visione ma anche una sensibilità vorrei dire partire da David tutto quello che ho fatto prima ultimamente
Marta Paolo eccetera quindi dicevo la prima cosa bisogna battersi per e Davide l'avrebbe fatto sicuramente battersi per un accordo divisione dove fondamentalmente si capisce che questa stagione deve deve continuare
Che la Banca centrale europea può sostenere
Anche lo sviluppo che non c'è bisogno di mettersi delle e le camicie di forza ma che basta una un profilo di riduzione per rapporto debito PIL anche moderato anche dolce questo guardi faccio solo un esempio gli Stati Uniti in questo momento hanno un rapporto deficit PIL cioè del sedi del sei per cento e non gli interessa assolutamente ridurlo
E hanno una un rapporto debito PIL centoventi per cento ora non dico assolutamente che noi dobbiamo fare come gli Stati Uniti però per capire ne possiamo tranquillamente
Finanziare tutto quello che dobbiamo finanziare con una con un accordo soft diciamo dove noi diamo al mercato un segnale di riduzione della rapporto debito-PIL moderato e soprattutto ricordatevi che la sostenibilità del debito pubblico non è un assoluto dipende molto da chi possiede i titoli
Se la banca centrale si impegna in parte a farlo cambia ovviamente tutto
Questo è il primo punto secondo punto noi dobbiamo la transizione ecologica e la cosa che ci conviene di più io mi arrabbio tantissimo su questo perché o poco
Lavorato con gli ultimi tre ministri io seguito giorno per giorno il tema ambientale
Noi noi siamo noi adesso stiamo pagando l'Istat ci ha detto trecento mila nuovi poveri
Due mila ventidue l'inflazione questi inflazione dipende da una cosa che mi adesso un proprio cordone ombelicale che possiamo recide che la nostra dipendenza dalle fonti fossili
Non c'è un grafico spaventoso che è quello della differenza tra il prezzo pagato delle compagnie dell'energia e misurato alla frontiera quando entra il gas e il prezzo che è stato fatto pagare consumatore è una roba così
Questa bolla è l'inflazione infrazione questa roba qui
Perché poi aumentato i costi di produzione dell'aziende a o aumentato le bollette e ci ha fatto spendere decine di miliardi di finanziaria
Per sussidiare l'acquisto di gas all'acquisto quando oggi ne possiamo avere una casa con le cucine induzione possiamo avere le pompe di calore possiamo liberarci
Parla uno che ha fatto un contratto con la società fa solo rinnovabili possiamo liberarci da questa dipendenza prima lo facciamo e meglio è più risorse abbiamo a disposizione
Per fare per fare altre cose terza questione abbiamo un problema abbiamo una cosa che col non l'ho detto stamattina a sbarrare al sindacato che sorprende stiamo entrando in un'era di scarsità di lavoro il lavoro sta diventando scarso perché la piramide demografica diventava un Maffi né come si dice
Nei prossimi dieci anni questi sono i baby boomers saremo noi siamo quelli ai prossimi dieci anni più gente esce dal mondo del lavoro meno gente entra senta dicevo questa cosa voi sentivo per radio oggi dell'allarme nel Lazio mancano dieci mila persone nel settore della ristorazione
Allora io penso che i dati sull'occupazione stanno aumentando c'è l'intelligenza artificiale si parla di quasi un miliardo di posti di lavoro in più in dieci anni in tutto il mondo
Quello che è sicura da assolutamente dobbiamo fare uno dobbiamo avere molti più lavoratori migranti ma vedete si cominceranno tutti quanti i tassi di occupazione saranno altri la gente non dirà di più no prima disoccupati italiani saranno quasi finiti disoccupati italiani e quindi quando gli imprenditori chiedono al click day il doppio di quelli che sono le quote dei regolari alla fine gli italiani si convinceranno che c'è bisogno di fare arrivare qualcuno in più
Finché non cominceremo a rifare non so quanti figli rosa che non mi è non vedo all'orizzonte quindi l'altra cosa fondamentale che c'è nel Pnr R. la formazione permanente
Fondamentale perché rischiamo di avere mismatch cioè tantissimi posti di lavoro non occupati perché mancano le competenze
Quindi aveva abbiamo bisogno di persone de che sappiano lavorare con i robot colleghi l'articolo
Trovate sul Sole l'altro giorno e questo quindi questa è molto importante ma voglio andare al tema del welfare noi scusare io non volevo fare delle slide avevo visto che come l'avete stampato insomma
E grazie per questo e la cosa più importante che io vorrei dire questo noi dobbiamo cambiare
Il modello economico perché questo modello economico
Produce molti V morti e feriti e per fortuna gli economisti sono corti io Guarna Prati economia civiltà Usa-Urss ma il sole che la pensa così io mi sono stufato di sentire solo lei
Ho fatto un manifesto siamo duecentosessantaquattro colleghi che ha italiani solo italiani che hanno firmato questo manifesto avremo un grande evento a giugno cosa dice questo manifesto una cosa molto semplice che io spiegano in quattro slide
L'economia di oggi è fatta di quattro blocchetti di lego
L'home economico che non è capace di relazioni quindi è una è una persona veramente triste socialmente dannosa l'impresa che massimizza il profitto non importa come
La politica economica che solo dopo dando quindi non c'è sussidiarietà non c'è società civile eccetera e il bene e il benessere che coincide col PIL questa roba qua produce un'economia due stati noi crea crescita crescita con un sacco di esternalità negative sociali ambientali che poi dobbiamo curare e l'inefficienza del sistema due Stati
La gente infelice perché fa lavori che sa che sono dannosi come dice come dice crebbe
Questa roba produce appunto un una una situazione disastrosa diciamo un edificio che cade come faccio vedere nella nella slide dopo e soprattutto la povertà di cittadinanza attiva mette mette a rischio la democrazia
Noi diciamo bassa sostituire questi quattro blocchetti di lega cambia tutto quindi abbiamo bisogno di imprese ibride
Che creano valore economico già in maniera sostenibile tutte le storie delle imprese sociali in Italia ce lo insegna Nora inserimento lavoro ben per il lavoro in carcere ne potrei citare quante ne volete
Abbiamo bisogno di partecipazione cittadinanza attiva che è la linfa il segreto della democrazia
La coprogettazione la sentenza della Corte Costituzionale sulla coprogettazione è una sentenza fondamentale perché dice che lo Stato l'amministratore locale non deve mettersi a fare quel far da solo deve sedersi attorno al tavolo con il terzo settore che più vicino al problema lo conosce meglio almeno asimmetrie informative e insieme devono costruire questo percorso ne abbiamo fatto quest'anno per la prima volta al Festival il premio per la coprogettazione
E qui o i Sanzo ma ho esagerato al commesso due-tre slide anche un po'dense le vedete dopo che sono una serie di comuni della delle Piemonte che abbiamo premiato che hanno fatto questo percorso nell'arco di un anno e mezzo
E hanno raccolto più di venti milioni di euro di progetti hanno rifatto tutto il welfare del loro territorio grazie alla coprogettazione quindi con questo cambiamento di mattoni il sistema funziona il tema che avete detto qual è la la c'è anche ampiamente o anche di filosofia abbiamo parlato della cura della generati vita allora guardate che l'uomo è un cercatore dissenso i di studi sulla soddisfazione di lire sulla felicità ci dicono che noi siamo felici siamo generati vi nella misura in cui facciamo qualcosa
E che che pensiamo che abbia un impatto positivo siamo felici altrimenti no
C'è è è vero quello che dice Paolo che purtroppo la cultura va in direzione completamente diversa ma è è vero il contrario la natura dell'uomo oggi un un uomo la filosofa Medeski mafiosa canadese dice una cosa molto bella quando incontra una persona non gli chiederei che lavoro fa ma di chi si prende cura
Cioè uno un uomo una donna che non si prendono cura di niente non sono un uomo una donna tanto che oggi il livello minimo qual è delle persone solari avere almeno un animale domestico per almeno un cane avere meno un gatto
Quindi non abbiamo un bisogno di cura straordinario abbiamo bisogno di questo allora il tema quale abbiamo ripeto la coprogettazione l'abbiamo detto un'altra cosa che stiamo provando a sperimentare le comunità di cura il futuro allora nel campo del welfare io sono nella Commissione Saraceno verso filato
Vi sono immersi inserito anche lì si è dobbiamo la quello che vediamo né i dati è che il pubblico fa una fatica enorme ha gestito il problema dalla povertà pochi spogli assistenti sociali di continue c'è bisogno anche lì dico progettare quindi l'esperimento e mettere assieme al pubblico no profit e e anche il profitto è aperta per trarre il meglio da ciascuno e farlo
L'ultima cosa che volevo dire
No mi sembra che ho detto veramente provvedere ho detto quasi tutto
Che no e poi c'è la questione la questione delle delle scelte detto molto bene
Paolo quando ha detto quattro quattro otto miliardi spesi per per le armi è uno virgola cinque miliardi verrà impressionante quindi importante anche questo queste sono scelte politiche
E bisogna oggi latte quindi lavorare per un sistema che che crei meno meno scarti meno scartati ripeto abbiamo la possibilità di farlo
Creando questo modello l'ultima cosa che devo veramente questa è l'ultima
La la radice la le fondamenta di un sistema democratico sono la cittadinanza attiva la partecipazione oggi con CISL abbiamo lanciato questa proposta per la partecipazione di lavoratori di impresa
E quindi dobbiam perché ci siamo fissati con le comunità energetiche con la coprogettazione perché sono tutte cose che risolvono un problema ma creano cittadinanza attiva è partecipazione quindi noi dobbiamo renderci conto che la ricchezza la forza di questo paese è questa piano B l'abbiamo creato per questo motivo cos'è piano B non è un partito
è uno spartito cioè è una visione del Paese che abbiamo maturato intellettuali e buone pratiche in questi anni
Che è fatta di queste cose contribuzione sussidiarietà eccetera e che diventa secondo noi lo spartito
Che noi offriamo alle forze politiche perché secondo me questo è ciò che ci porta verso la generati vita il bene comune grazie
Grazie professor Becchetti
Procediamo con i nostri ospiti prima Paolo sciame diceva che
Parlava dell'ISC dell'esclusione della del senese semina dell'odio verso l'altro da noi quindi è un po'la prima negazione della cura della persona ecco e per questo diciamo l'interlocutore sicuramente adatto
Giancarlo pensa della Comunità di Sant'Egidio mi sembra l'interruttore ottimo prego
Grazie ma io vorrei riprendere in quattro brevissimi capitoli alcuni temi che anche altri hanno già Espresso molto bene ma anche anche forse molto meglio di me sia quello che ci ha detto Mark con un po'sulla storia
Nel welfare che non va dimenticata e anche su alcuni tratti direi antropologici della crisi del welfare oggi secondo le cose che ci diceva Paolo
Il primo capitoletto io lo lo schematizzare ai da una frase occuparsi degli altri nella società dell'io
Che vuol dire
Oggi la crisi del welfare va compresa a mio modo di vedere in un orizzonte che quello di una società che abbastanza
Radicalmente azzerato quei riferimenti tradizionali della cultura del modo di vivere
Della mentalità che si sono affermati in Europa nel periodo di cui ci ha parlato appunto Giulio Marcon cioè i cosiddetti trenta gloriosi tra il quarantacinque e settantacinque anni in cui rubo questa frase a Stefan Zweig che peraltro non c'era perché era già morto
Ognuno di noi avveduto la propria fiducia personale intensificata da quella collettiva
Ognuno di noi ha vissuto la propria fiducia personale intensificata da quella collettiva fiducia personale fiducia collettiva era evidente in quegli anni anni di grande sviluppo
Di miracolo economico sia detto che la giustizia l'uguaglianza di opportunità la sicurezza economica
Fossero obiettivi condivisi che potevano essere aggiunti solo attraverso un'azione comune
Questo aveva dei come dire dei degli aspetti limitanti chiamiamo così
Lo Stato forte e quando c'è lo Stato forte c'è uno stato intrusivo se vogliamo usare questa parola uno stato regolamentato ore uno Stato che controlla dall'alto
Però questi limiti
Nonostante questi limiti Oppong meglio questi limiteranno apprezzo questi dovevano palchi si doveva pagare per avere giustizia sociale che in qualche modo valeva la pena pagare
è Ampère Tire dalla metà degli anni settanta più o meno che si sviluppa questo processo vogliamo chiamarlo grande transizione che oggi in cui oggi siamo ancora immersi in cui l'elemento unificante delle nuove generazioni era completamente un'altra prospettiva
Non l'interesse di tutti ma i bisogni e i diritti di ognuno l'individualismo che guardate non è una parolaccia
Cioè l'individualismo cioè l'affermazione del diritto di ogni persona alla propria massima libertà e anche alla libertà di esprimere desideri autonomi se vogliamo fuori
Da un contesto di grandi regolamentazioni
Provando a fare in modo che vengano riconosciuti questi diritti personali l'individualismo in un certo senso non nasce a destra ma nasce a sinistra se vogliamo
Anche se oggi forse i termini stesso un po'rovesciati ma il dibattito pubblico per esempio comincia a essere centrato sul tema dell'identità che è un tema fondamentale oggi nel panorama culturale e quindi anche nel panorama del welfare e dei servizi sociali
Ma matura diciamo la crisi dei movimenti collettivi di questo sentirsi parte di un nuovo i più grande che ti rappresenta che ti protegge a cui deleghi
Ma c'è anche la crisi dello stato della sua autorevolezza della sua autorità
E quindi anche delle sue funzioni di redistribuzione sociale di giustizia
I soggetti politici di massa Cisco si diceva per esistere durare ed essere efficaci chiedono anche un sacrificio parziale delle proprie identità che vi si che di confluiscono insomma
Questo crollo del noi e questa affermazione della Società dell'io ha cambiato molto la domanda è possibile occuparsi degli altri nella Società dell'io
Io
Tra l'altro oggi lo stesso individualismo ha raggiunto dei livelli come dire diversi da quelli da quelli della dei diritti individuali penso per esempio a tutto il il discorso che si sta affermando sulla sull'unicità della persona cioè l'idea il viene definito il singolarismo cioè l'idea che io non sono non sono solo un individuo ma sono diverso da tutti gli altri
Sono unico non mi identifico con con nessun altro e questo è oggi se vogliamo basta guardare i corpi dei calciatori tatuati o il o la filosofia del TAR
Quaggio che in qualche modo ci ricorda questo tipo di di come dire di imprese di autopresentazione disse
Quindi allentamento dei legami molecolari ma come aspetto negativo quindi anche indifferenza per la vita pubblica
E i segnali di di questa indifferenza per la vita pubblica li vediamo molto spesso attorno a noi a me viene in mente l'astensionismo elettorale che spesso si si viene viene ricondotto a una come dire a una insoddisfazione del cittadino elettore per l'offerta politica io non ci credo molto
Secondo me Michele Serra l'altro giorno su Repubblica l'ha detto con le sue parole sempre molto chiare oggi Cisi rappresenta da soli
Anche grazie ai social ognuno ha la sua voce il suo programma ognuno è un un partito a se stesso e il senatore di se stesso
Per però i dati sulle sull'astensionismo elettorale sono sotto gli occhi di tutti
Allora io mi sono chiesto e e finisco col primo punto approvato rapidamente sugli altri se il crollo dei numeri per esempio di chi esercita odio chi si prepara ad una professione medico infermieristico sociale pensiamo tutto campo dei servizi alla persona nonostante la domanda occupazionale è si è levata in questo campo e eppure i numeri sono sempre minori
Allora è dovuto ai bassi salari alla medicina difensiva al fatto che i medici sono stufati rivivere al pronto soccorso in Pinko stante pericolo di aggressioni
Che ci che e tanti motivi che si leggono oggi sulla sul su nel dibattito corrente ma non sarà anche che c'è oggi
Una indisponibilità mi viene dire antropologica ad occuparsi degli altri specie quando questi altri sono fragili malati bisognosi hanno bisogno di tutto no io anni fa mi ribellavo quando ho cominciato a lavorare negli uffici studi alla CISL
Mi ribellavo hanno sentito parlare amava professionali una missione professione del infermiera la missione ma sa sì da esso
Non esageriamo cioè la professione del medico se il medico competente sa fare bene il suo lavoro a me mi basta così l'infermiere ecco oggi quel discorso mi sembra che sia forse troppo limitativo rispetto a questo panorama culturale che ci troviamo davanti a vivere
Secondo punto nello stesso tempo sono convinto che il welfare deve adattarsi ai tempi che cosa vuol dire che deve adattarsi ai tempi beh intanto diciamo che in quello scenario
Dale dei trenta gloriosi chiamiamolo così non tutto era proprio positivo
Cioè si ragionava per categorie la categoria Lizza azione le risposte insufficiente cioè la categoria Lizza azione delle risposte che oggi è fortemente insufficiente
Per esempio ho sottolineato il tema dell'identità insomma
Qui si potrebbe fare tutto il discorso sui sulle grandi concentrazioni sul tema delle dei degli Asahi un se Erving Goffman parlava di mortificazione di questi malati messi tutti in questi grandi casermoni dove vi no
Il tema della riforma psichiatrica cioè son tutti i temi che in qualche modo criticavano quell'approccio Massi ficcante diciamo in qualche modo no
Oggi c'è bisogno
Di trovare un nuovo o nuovi parametri per definire un sistema di welfare appropriato ai tempi di oggi
Prima di tutto la personalizzazione c'è bisogno di trovare un diciamo di individuare un sistema di servizi che sia veramente personalizzato veramente
A adeguato alle diversità dei problemi e dei bisogni di ciascuno penso agli anziani penso ai disabili
Il Budget di salute tutti questi temi qui insomma non c'è più
Bisogno di categoriali Zare di dare risposte bassi ficcanti oggi c'è bisogno di personalizzare i servizi questo è lo scatto che il welfare forse ancora non ha fatto e che per esempio con la leggerò sulla non dovuto sufficienza degli anziani
è è un tentativo che va in questa direzione
Perché naturalmente il centro della personalizzazione dei servizi non può più essere il casermone l'ospizio la l'ospedale anche l'ospedale ma deve essere il domicilio il territorio la casa l'ambiente
Dove si vive e dove si opera
Due battute veramente due battute
Bisogna Id identificare un welfare che coniughi uguaglianza dei diritti manda e e quindi delle prestazioni ma nello stesso tempo anche rispetto delle diversità
Il in cui concretamente e poi permettetemi infine dell'istituto dei istituzionalizziamo anche le professioni cioè mi viene in mente la vecchia canzone scusate sono appassionato di Giorgio Gaber fin da quando era un ragazzino
C'è solo la strada su cui può contare la strada e l'unica salvezza per gli assistenti sociali per i medici per gli infermieri per le professioni che fanno servizio alla alla persona usciamo dai desk credo
E buttiamoci sulla strada perché solo sulla strada e sulla strada io ne vedo pochi
Che noi identifichiamo i bisogni e diamo delle risposte personalizzate
Grazie
Scusa se faccio un po'diciamo così guardiano ma testare lo sforzo di stare ai tempi di tutti infatti passo subito la parola Antonio Russo anche lì
E Alleanza contro la povertà i dati della porta l'abbiamo sentiti anche prima Istat l'altro giorno ha detto due milioni di famiglie coinvolte la povertà assoluta quindi gli argomenti siamo tutti prego
Sì intanto grazie all'onorevole covasse grazie anche a Luca Bergamo con il quale mi sono sentito in queste settimane
Per partecipare a questa iniziativa che trovo molto interessante sono ho facilitato da alcune cose che sono state dette secondo me molto molto molto importanti mi sembra che il tema sia stato assolutamente inquadrato da da con profili anche differenti Giulio addirittura facciamo è riuscito a mettere in fila diciamo anche i passaggi storici più importanti che hanno in qualche modo prodotto questo sistema di welfare
Naturalmente Leonardo abbraccia dato uno spaccato anche più diciamo sull'economia quindi ritengo che alcune cose possano essere possono essere saltate mentre con con Giancarlo Cito nero fra un attimo tirato per i capelli che non ho da Danilo
Che ci suggeriva
No ci suggeriva di di vada va be ho capito
Però diteci pure cosa possiamo fare insieme di consentire il Giancarlo abbiamo fatto delle cose insieme su una diciamo delle leggi parcheggiati su un binario morto che quello sopra appunto non-autosufficienza io
Devo frego apprezzato molto Paolo scusate si schierano tutti conobbe in fondo mi par di capire ci conosciamo veramente politicamente correttissimo non ha detto una parola sulla legge di bilancio in discussione non ne
Non ha tirato fuori dei temi insomma che oggettivamente per Luisa sarebbe stato come andare nel burro no perché mi sembra che ci sono a per rispondere alle sollecitazioni di Danilo ci sono almeno sei sette cose
Che ci interrogano rispetto al tema di oggi e poi proverò naturalmente dare anche un contributo a Beatrice perché insomma se ci chiede di interrogarci sull'Europa insomma proviamo a non restare soltanto sulle cose di casa nostra Danilo mi fa un gesto con l'orecchio quando devo smetterla così allora se sono vere tutte le considerazioni che abbiamo fatto fino a questo momento
E la domanda che mi sto ponendo anche diciamo dentro questa riflessione e se è i ancora si sia sia fallito quel sistema di web fare che è stato pensato dentro diciamo una costruzione repubblicana credo che si possa citare ancora perché tutte le volte vado in giro e cito la Costituzione vedere o qualcuno
Essa costituzione stilista diventano quasi una cosa pesante nevosi invece a me piace devo dire
Oltretutto rappresento indegnamente un'organizzazione che figlio di quella Costituzione per cui anche attorno a questo tavolo ci sono volute organizzazione per cui allora mi hanno aiutato i colleghi menisco con una battuta cioè quella idea di stato sociale
Sul sul sul quale si fondano i principi costituzionali
Io credo che a me piace molto oltretutto e non sono né un passatista e ne è uno che non vuole fare i conti con la storia per carità di Dio tutte
Le transizioni che ci sono state non solo una nobile attrice ce ne sono state tante quella che stiamo affrontando proprio la grande e la grande transizione ecco però ecco io parto a quel presupposto alle perché credo che ci sia una questione di ordine culturale poi vado anche i fatti e Danilo
Alla quale dobbiamo stare attenti cosa sta succedendo sta succedendo che per di tutela stavo dicendo difendere anche questa parola fa quelle idea di sistema di welfare modo
Sul quale sono come dire ci sono si è costruita la nostra democrazia non stiamo parlando di altro
Potrei spiegarlo ma non voglio essere richiamato da Danilo la democrazia cioè quando parliamo al sistema di voler far di come funzione si sale a fare un prestiamo parlando diciamo di come la democrazia funziona non di un'altra cosa poi naturalmente del benessere i cittadini di tutta una serie di altre questioni allora se così ecco io credo
Io credo che dobbiamo stare attenti perché c'è una questione culturale che a me un po'spaventa non è stata detta io che sono politica li scorretta invece la dico
E cioè il fatto che mi sembra che si stiano mettendo in dubbio alcuni principi che sono figlie di quella idea per esempio quello dell'universalismo
L'universalismo non è una roba che ci siamo inventati noi la sera la sera per la mattina dopo
No perché dovevamo difendere come qualcuno dice lei di cittadinanza oltretutto per l'altra giacca rappresento un'alleanza che non ha difeso il re disimpegnati
Ha detto guardate queste cose non vanno bene l'abbiamo detto ride però attenzione perché poi il principio invece lo difendere fino alla morte
Questo principio oggi è seriamente posto in dubbio Beatrice quando parliamo di reddito minimo cosa nella quale alla quale si stanno praticamente si sono orientati molta parte dei Paesi europei e questa è una delle proposte che mi consentirono mi consentirete di fare due soltanto le faccio giusto
Per giustificare il fatto non scherzando che stiamo parlando di Europa non mi sembra che in quella dimensione dobbiamo proiettarci e e allora questo principio secondo me oggi fortemente messo in dubbio vi potrei citare una legge per tutte sulla quale della quale mi sto largamente occupando insieme avanza contro povertà e che la legge ottantacinque della Ca'ha modificato appunto il reddito di cittadinanza ciò che prima era universalistico non lo è più
Amici e amiche così non c'è niente da fare
Noi abbiamo pensato che fosse ormai consolidato l'interno nel nostro ordinamento l'idea che quel principio che con fatica Danilo cosa abbiamo fatto e cosa accusa cosa possiamo fare cosa abbiamo fatto
Che ce l'avevamo noi nel nostro ordinamento un reddito minimo un anno una misura di contrasto diretto alla povertà che potesse consentire alla gente di non morire di fame
Non c'è tempo per oltretutto commentati sette milioni di volte nelle ultime ventiquattro ore i dati dell'indagine Istat che ho guardate un po'c'hanno detto che ci sono sei milioni di persone sotto la povertà ma sappiamo
Benissimo detto giornalista presso la disperazione l'altro giorno se vuole che le faccio una previsione del due mila e ventitré per il due mila tre D quattro D ovviamente rampa
Questo il vero tema
Non dobbiamo per favore derogare ai principi che se deroghiamo dei principi piano piano cominciamo mollare su alcune cose che secondo me sciolti gli ormeggi non ripigliamo più quando Danilo ci sarebbero mille altre cose da dire allora quindi che cosa voglio dire voglio dire che banalmente un sistema universalistico è il contrario di un sistema comunque fa categoria punto
Tu dividi per categorie
E diverso sistema universalistico punto è una scelta politica certo che lo è
Noi dobbiamo sapere che questo è l'orientamento culturale che poi diventa anche politico evidentemente in questo paese in questo momento presente nel Paese Senna razionalizzi i diritti Beatrice nella dimensione europea e mondiale
E non l'internazionalizzazione
Cancelli di fatto il principio dell'universalismo
Dove sta il problema dell'immigrazione
Sta lì
Che produce la cultura del prima il lombardo prima l'italiano o il lombardo poi il Veneto poi pugliese dopodiché quello del condominio di casa mia non so più prima chi dovrà arrivare
Non so se mi spiego allora
Io l'unico ragionamento che mi permetto di fare su questo è su questo tema è appunto quello che a me preoccupa questa cultura che lentamente diciamo si sta impossessandosi che di certe politiche importanti
Danilo cosa possiamo fare dobbiamo continua a fare con l'abbiamo fatto Giancarlo con tutti quelli che stanno
L'arciduca
E ci si abbiamo detto che in questo Paese non c'è una misura contrasta povertà Diretta dobbiamo introdotto abbiamo fatto delle proposte son passati dieci anni quest'anno saliti invitati tutti sono festa fantastica no al decennale dell'alleanza contro la povertà ci siamo
Torniamo indietro
Torniamo indietro arretriamo da questo punto di vista va bene secondo me non va bene secondo me non va bene la legge trentatré Giancarlo quando l'abbiamo
Spinta all'interno del Piano nazionale di riprese di resilienza te lo ricordi no che abbiamo fatto un insieme un'iniziativa alla Caritas come se fosse ieri era fatta quella roba lì quanti soldi ci abbiamo investito perché è vero le scelte economiche sono scelte politiche
Se tutto un bilancio dieci di allocare le risorse da una parte piuttosto che un altro sta facendo una certa politica non sbagliano certe economica poi diventa anche economica evidente come Giancarlo e rimasta lì i trecentocinquanta milioni sulla disabilità Beatrice visto che stiamo cioè il convocati per parlare di cura ma che qui cure trecento cinquanta milioni incassati da lì dentro volete che vada avanti poi dopo credo di aver anche finito il mio tempo forse no boh o minuto l'ultimo è quello che a me piace di più e che è stato credo largamente citato da Giulio
Proto nella parte conclusiva naturalmente regionalismo differenziato la meravigliosa
No va fantastica in un Paese diseguale dove i dati della Calabria sono quelli che ha detto Giulio e tutti quelli che sbilancia Musci potrebbe darci più precisi di quelli che do io bene noi cosa facciamo
Pensiamo di fare una riforma nel senso regionalista no
Un disastro mondiale non abbiamo il tempo per naturalmente analizzarlo
E non diciamo che per fare il letto quella cosa che dovremmo fare senza il regionalismo differenziato i livelli essenziali delle prestazioni non diciamo che per fare quella voce con lei cinquanta ai sessanta miliardi di euro ora io vi chiedo
Questo Paese può consentirsi una cosa del genere me scusatemi allora
Ci sarebbero tante altre cose da dire ma insomma ne abbiamo fatte nel corso io io naturalmente non non voglio fare la lista di di di quanto siamo stati bravi siamo stati quella come dire organizzazione di terzo settore quei corpi intermedi
Che devono poter svolgere un ruolo promozionale non ripara attivo scusami la battuta c'avrei due ore di tempo ancora da parlare per questa questione perché spesse volte no c'è Mia Martini ci sono riparano noi non vogliamo riparare vogliamo fare quello che diceva Leonardo cogliere appieno l'occasione l'articolo cinquantacinque della della riforma del terzo settore no dove finalmente siamo arrivati
A considerare il nostro ordinamento il fatto che l'amministrazione del bene pubblico è condivisa o è condivisa di fronte a problemi complessi donarti o non lo è perché noi non ce l'abbiamo le api non ce l'hanno le soluzioni per prendere in carico solo un minore
Sono così complessi problemi sociali che noi o procediamo in questo modo o non procediamo
Quindi le opportunità ci sono ci sarebbe da anche qualche miglia abbatta diciamo il piano nazionale di riprese di resilienza due ultime cose che consegno a Beatrice
E allora due ultime cose sono queste in una dimensione più europea l'avevo scritta lasciata lì perché insomma siamo parlo solo di cose italiane
è possibile per esempio sostenere e Giulio lo diceva prima no
A fronte anche di una crescente povertà in Europa
Perché il tema vero non sono non sono solo i poveri italiani sorvolerò perché sta nove per esempio l'idea l'introduzione di un reddito minimo europeo
Ci sono anche qui pacate di documenti di raccomandazioni che già sono state fatte vanno recuperate vanno credo sia anche pro impossibili impegno di un partito della sinistra
E l'ultima cosa è possibile pensare introduce un diritto di cittadinanza europea o almeno un allineamento negli ordinamenti degli Stati dell'ottenimento dell'acquisto della cittadinanza due scosse che hanno a che vedere
Con la gente con i cittadini europei
Che devono sentirsi sempre più cittadini devono avere elementi di appartenenza che forse oggi ancora non ci sono del tutto ecco queste due cose con la mischia sarebbe un gran passo avanti nel senso di quella cura che deve essere la preoccupazione tutti quanti noi grazie scusate
Grazie per lo sforzo stare nei tempi tanto Antonio Russo possiamo con diciamo rassicurarlo è in buona compagnia per quanto riguarda quel fare costituzione l'altro giorno è stato citato dal palco dal presidente Mattarella
Come principale l'evento si è anche come pilastro europeo dei diritti sociali quindi mi pare che ci siamo adesso per quanto riguarda nostro prossimo interlocutore abbiamo Paolo Terranova della Fondazione Di Vittorio CGIL
E niente passano da parola prima abbiamo chiacchiera non posso che ha delle cose interessanti da dire prego
Grazie soprattutto grazie percepito e per aver organizzato l'iniziativa di confronto su temi che sono di una dimensione è di una complessità gigante sta e però serve anche che iniziamo
A discuterne a confrontarci
E Danilo scegliamo al che fare e io come dire anche per tradizione non posso sottrarmi alcuna domanda
Che di questo genere prima su sollecitazione soprattutto dell'ultimo intervento di Antonio dura vuole aggiungere un elemento di rischio che a volte sottovalutato che è quello Antonio della aziendalizzazione
Del welfare e dell'aziendalizzazione dei diritti
E io sono scottato ancora da una discussione da un confronto avuto ieri con un direttore del personale di una delle più grandi imprese italiane peraltro ancora partecipata dal governo italiano
Che c'ha detto non possiamo aumentare i salari però abbiamo intenzione di prenderci cura dei figli delle persone che lavorano da noi
Questo in prospettiva costruisce uno scenario secondo me terrificante
Perché chi lavora per un'azienda che si può permettere il welfare aziendale ai diritti a in quel far chi lavora in aziende
Meno redditizie più povere meno produttive eccetera non se lo può permettere però questo è come dire uno dei modelli che oggi abbiamo in campo su cui in qualche modo dobbiamo confrontarci
E vengo al che fare e anch'io ho ricevuto le tre domande che erano state per citata in apertura da parte e Di Luca che si intreccerà anche con quello che ho sentito tante altre mi diceva l'amico tanto degrado chiedo la cortesia di avvertirmi ai cinque minuti così posso dire le due cose che che volevo dire e che
Allora che fare sia con la domanda che mi ha fatto prima Danilo che con le famose domande di look
Ci siamo parlati quali sono le sfide di oggi allora è evidente che come dire dal punto di vista di chi fa ricerca per l'organizzazione sindacale quindi si occupa prevalentemente e di lavoro dentro un mondo estremamente complesso come quello del Welfare dal punto di vista principale
Quello del lavoro sul lavoro noi oggi abbiamo sinottica nazionale che non tira europea un tema gigantesco che ha che fare esattamente con l'UE il faro
Ed è questo prova semplificarlo così noi abbiamo un sistema di protezione sociale per i lavoratori e di coordinamento dei sistemi di protezione sociale che e e quello che abbiamo in Europa
Che costruito su una figura del lavoratore che consentitemi la semplificazione maschio bianco operaio bassa qualifica
E che fa per tutta la vita lo stesso mestiere
Sia che lo faccia in Italia S e nella dimensione europea l'idea del mercato del lavoro è quella del l'italiano o del Greco che si trasferisce in un altro Paese quindi italiano che va in Germania un bendaggio ci lavora per trent'anni poi tornano i dati e prende la pensione che ha maturato in quel per questo
Il modello su cui abbiamo semplificato a cui ci accanto quell'altro modello cioè che il lavoro di cura sia non sia questione da uomini mettiamola così presso
Per cui venivano insieme le due cose cioè c'è anche il fatto che quelli che per la mia generazione che e quella successiva quella dei baby boomer
Che la cosiddetta Generazione X diventa un tema di diritti cioè per noi che per buona parte della mia generazione non avere il diritto di paternità non è un modo di scaricare
Il peso del lavoro sulle madri è un problema cioè quello che noi sentiamo rispetto al mancanza di lettere Nena eh la negazione di un diritto perché però il sistema l'abbiamo costruito su quell'altro modello
Questo è un problema di fronte a un tema che viene citato anche in comunque la paginetta di accompagnamento che e quello che noi chiamiamo con una parola precarietà
Ma che ha che fare con tantissime cose la frammentazione del lavoro la rottura dei confini tra lavoro dipendente lavoro autonomia somma
Questi temi e questioni di cui potrei parlare per ore nella dimensione europea questa cosa è ancora più grande
Perché noi non abbiamo più soltanto l'operaio italiano che va a lavorare in Germania che ce l'abbiamo ancora ma abbiamo il giovane laureato italiano che va a fare
Il corso post-laurea in un altro Paese
Poi fa la prima esperienza di lavoro in un altro ancora e in trent'anni attraversa tre quattro Stati d'Europa facendo in parte lavoro autonomo in parte lavoro dipendente ad alta qualifica
E le due domande per semplificare andare altre giustamente Danilo mi richiama sul tema sono uno nei momenti di difficoltà chi lo protegge
Disoccupazione riqualificazione politiche attive politiche passive del lavoro
Qual è il suo Paese non è un immigrato è una persona mobile che si muove dentro l'Europa il suo riferimento lo Stato nazionale in cui risiede in quel momento deve essere l'Europa
Seconda domanda nel momento in cui va in pensione l'attuale sistema cosiddetto coordinamento sistemi protezione orgoglio è capace
Di far diventare quei trent'anni di esperienza in giro per l'Europa magari con forme contrattuali diverse tra lavoro autonomo e lavoro dipendente una pensione dignitosa
Perché a maggior ragione per le dinamiche demografiche di cui ci raccontavano questo è un problema fondamentale
E quindi il che fare occuparsi di questo problema secondo me non ho in tasca la soluzione però come sempre sui problemi non li mettiamo sul tavolo e lei con Ciano ad affrontare non siamo neanche
E in grado di costruire una soluzione equestre diciamo il tema delle la grande sfida
Il secondo punto invece più che una questione di merito è una questione di metodo cioè il tema del come si lavora insieme dando per scontato qui mi rifaccio a quello che diceva Martha baffoni nell'introduzione che il modello che tutti abbiamo in mente un modello di democrazia che non è fatta solo di momenti elettorali ma è fatta di attivazione di partecipazione cercate solo su questo per scontato che condividiamo
E allora io credo che anche su questo come sui modelli di quel forno abbiamo bisogno di uscire definitivamente dal Novecento
Che significa essere disposti a abbassare ognuno i nostri muri
Anche come organizzazione lo dico cioè capire di alcuni confini che abbiamo costruito nel Novecento oggi hanno sostanzialmente perso di significato
E significa non rinunciare giustamente al tema dell'universalismo ma rinunciare all'assolutismo rinunciare agli assoluti perché io credo che come dire le cose insieme non si fanno a forza di assoluti
è un percorso che stiamo facendo percorso che ma alcuni di noi CGIL altre associazioni abbiamo iniziato anni fa un percorso che quest'anno abbiamo fatto anche il peso perso il conto sono state tre o quattro grandi manifestazioni e dalla prima manifestazione sulla pace all'ultima del sette ottobre in cui molte delle organizzazioni che oggi sono qui sta a discutere erano presenti e che dimostra che c'è una strada e che quella strada la stiamo
Perseguendo la stiamo facendo insieme c'è un tema Beatrice mi consento di dirlo come dire
Qui che e mentre e più semplice per gli organismi sociali
Di rappresentanza di interessi che sia il lavoro l'ambiente la povertà la due il fare eccetera e forse la parte più complicata oggi il proprio rapporto coi partiti cioè tenuto conto che abbiamo abbandonato
Quelle miti e quelle metafore novecentesca e da
Le cinghie di trasmissione a tutte le altre Gaber ma come lo costruiamo oggi qual è oggi il rapporto tra le organizzazioni sociali i partiti politici
In una fase in cui
Credo di non dire come dire
Una cosa offensiva perché lo sappiamo che c'è una fase anche di cioè i partiti di oggi non hanno la forza che avevano i partiti dalla seconda metà del Novecento
E quindi questo è un altro punto su cui
Come dire credo che valga la pena
Investire lavorare però c'è una cosa che dobbiamo ricordare del Novecento perché ogni tanto anche oggi si racconta delle conquiste del Novecento come sa certo punto qualcuno ci abbia dato una pacca sulla spalla spalla Patch Adams stretto la mano eccetto ecco i diritti
Per non è andata così
Ci sono stati anche momenti così ma le conquiste del Novecento sono per la maggior parte conquista di lotte sociali
Lotte democratiche non so parlando del no
La di azioni violente però sto parlando del fatto che noi il concetto di conflitto che a volte anche le nostre scuse non c'è conflitto democratico dialettico non violento tutto quello che vogliamo
Che però a volte non siamo d'accordo cioè quando non siamo d'accordo con un governo quando non siamo d'accordo con l'amministrazione sociale
E la pratica e quella
E di esperienze di questo genere a Roma negli ultimi dieci anni ne abbiamo avuti a decine si citava spin Time ma si possono citare decine di esperienze in cui per proteggere quello associazioni antiviolenza quell'associazione di volontariato abbiamo dovuto fare i presidi col sindacato con i partiti con le associazioni per tenere in protezione quell'esperienza
Questa sono cosa che non possiamo dimenticarci è vado a chiudere c'è un tema che riguarda l'azione sindacale che su cui io credo e il sindacato c'è una chiara questa cosa che
L'azione vada allargato il più possibile e riguarda la dimensione negoziale cioè quella che si in sindacalese chiamiamo contrattazione sociale e negoziazione dello sviluppo perché è vero che i temi quel fare sviluppo devono camminare insieme
Ecco io credo che in quelle pratiche di contrattazione sociale non solo il sindacato debba e lo sta facendo aprirsi agli altri soggetti ma che gli altri soggetti non debbano lasciare solo un sindacato a fare la contrattazione sociale perché alla fine il tema sono i rapporti di forza
Quando si citava l'esperienza la merce perché si è fatto si è fatto perché si poteva fare cioè si è fatto perché c'erano i rapporti di forza per farlo se i rapporti sono rapporti debolezza le cose non si fanno e quindi questo ci serve
Assolutamente
Chiudo con una battuta
Che perché mi è capitato in questi che tempi nuovi di dialogare abbastanza spesso e piacevolmente con uno studioso dell'università pontificia
Che cosa che per uno studioso della CGIL nella nostra storia non era tanto scontata e mi ha insegnato un concetto bellissima che non conoscevo che il concetto di con creazione ecco io credo che servono cosciente ormai con Google potete cercare ecco io credo che tutti insieme dobbiamo metterci nell'ottica di essere co-creatore
Grazie
Grazie davvero adesso diamo un altro cambio di tavolo secondo pane
Grazie
Unico
Ecco allora comincerei si è in collegamento con Marco Morganti di Banca prossima
Partendo un segnale
Eccoci buona sera che Salomon la sera stasera è un po'avventuroso però ci proviamo lo stesso quindi saremo nei tempi sicuramente chiedo la parola senza ulteriori temporeggia menti prego
Molto bene allora aggiungo a quanto è stato detto finora il mio punto di vista che quello
Di un professionista del credito che ha lavorato per quindici anni sul credito concesso al terzo settore
Questa cosa comportato alcuni adattamenti ne parlo molto brevemente perché il modello di valutazione della del sistema bancario è stato costruito a misura delle organizzazioni for profit e non delle non profit
Questo non consente ad una banca normale parlo della banca per la quale ho lavorato a Intesa Sanpaolo consentiva
Di valutare la sostenibilità finanziaria cioè la finanziabilità dei soggetti del terzo settore perché risultavano sempre deboli su quelle categorie come per esempio gli asset materiali la la la la la patrimonializzazione altri fattori classici nella valutazione dell'impresa che invece tipicamente in quel mondo mancano di quel mondo invece sono presenti in misura enorme fattori diversi assetti materiali che sono quelli legati alla fiducia alla relazione di quei soggetti con il territorio e la cosa che chiamiamo cura in fin dei conti la fiducia concessa ad un soggetto che e istituzionalmente si occupa con le motivazioni del non profit di curare la condizione dei di coloro che abitano in un determinato territorio dei cittadini ecco per valutare tutto questo è stato necessario non soltanto creare una banca apposta Banca prossima ma anche dotarlo di strumenti di valutazione che fossero in grado di cogliere quella immaterialità perché non è un una una serie di di una seria non è la rinuncia agli asset materiali e quindi in mancanza di meglio la disponibilità di asset immateriali è un valore squisitamente
Tipico del terzo settore ed è un punto di grande forza quindi la prima cosa guardando al futuro e io mi sento di dire perché bisogna migliorare l'efficienza nella valutazione da parte del sistema bancario
Se ha magari ancora troppo legato a quei parametri d'aver lavorato esclusivamente su quel mondo ci ha consentito di realizzarne di nuovi di parametri di valutazione e di vedere anche come questi parametri
Consentissero un finanziamento possibile percorribile sostenibile per la banca cioè a dire il denaro prestato tornava indietro se volete un numero su tutti per dimostrare quanto dicevo
Il la qualità del credito o di debito Banca prossima nei suoi quindici anni è stata per quindici anni di seguito la migliore dell'intero sistema Intesa Sanpaolo cioè il segmento che si riteneva più debole si è rivelato più forte di tutti più capace di prendere il credito e restituire il credito ricevuta
Che è un ingrediente senza il quale non c'è settore che possa crescere per questo parlo di credito parlando del futuro del terzo settore perché bisogna che il terzo settore acceda al credito in modo più libero e più costruttivo di quanto sia stato in quindi costruttivo significa anche imparando prendendo il credito quali sono le buone pratiche
Le pratiche diciamo finanziari da parte del sistema del sistema bancario quindi la prima cosa è che la mancando in funzione del della necessità di finanziare con criteri diversi
La seconda necessità è quella che il sistema delle fonti finanziarie da una parte ci sono le banche ma poi ci sono anche le fondazioni che operano soltanto verso il terzo settore
E più raramente verso le persone e poi ci sono le fonti pubbliche insomma bisogna che questo sistema lavori appunto come un sistema e non come il tre dita separate tutt'al più parallele
Non so per fare una battuta forse di qualche efficacia non so se sia peggio
Donare a chi potrebbe restituire o dare un credito a chi non lo può rendere di fatto si tratta di due inefficienza dei vari bisogna mettere rimedio bisogna lavorare di più in coordinamento anche le fonti pubblici in questo senso
Non vedo da qua
Se Leonardo perché ancora presente con lui abbiamo discusso tante volte quante è importante che il il sistema pubblico metta a disposizione i fondi di garanzia che sono uno strumento straordinario per aprire nuovi nuovi terreni fin dove finché non non è nata nelle banche la capacità di individuare quei nuovi terreni come percorribili lo Stato può ridurne il rischio quindi esortare le banche
A entrare in questa partita ma soprattutto di coordinamento che ne abbiamo bisogno cioè che la fonte pubblica la fonte privata
La fonte privata
Delle fondazioni presente quindi la fonte privata non protette
La fonte privata bancaria quindi proprio credito debito lavorino più coordinate ottimismo la loro relazione poi c'è un cambiamento che bisogna produrre indurre nel terzo settore tra Santo italiano
E i colleghi che sono presenti in sala lo posso confermare eh invecchiato dal punto di vista diciamo degli operatori
E invecchiare non è soltanto come dire non non fare ricambio generazionale vuol dire anche in questo periodo rimanere tagliati fuori da alcune scommesse che sono non più rinunciare per esempio la digitalizzazione
La digitalizzazione
è una frontiera sulla quale il terzo settore quando fa pura quando interviene la situazione della persona deve essere perfettamente capace di fruire non non non può essere secondo a nessun altro attore nello nell'utilizzo di queste
Di queste strumentazioni queste capacità di questa
Disponibilità di tecnologie
E qui c'è un'arretratezza e bisogna cercare in ogni modo con interventi di formazione con interventi anche all'interno del Pnr di consolidamento di rafforzamento della nemici rivalità del terzo settore bisogna essere capaci di accelerare in questa
Transizione questa trasformazione
Penso anche a come certe forme devono evolvere
E quei acquisire una una superiore efficienza penso per tutti visto si parla di cura di una cosa che io osservavo anni fa incredulo e che non è cambiata a mio a mia conoscenza in questi quindici anni per esempio il modo col quale lavoratori stranieri in massima parte stranieri accendono al al mercato della cura in Italia
Proponendosi nel ruolo di badante dichiarative nelle varie forme in cui questo avviene di maggiore o minore complessità efficienza a livello di di di di anche di specializzazione
Bene il nostro ordinamento prevede che in quelle persone i hanno rispetto al mestiere che fanno
Dei rispetto al sta al sistema nel quale quale opera Norditalia siano come dei liberi professionisti
Questo è contemporaneamente una serie di errori giganteschi perché
Dà per scontato che abbiamo delle competenze che nessuno open pochi sono in grado di valutare come se fossero un ingegnere il quale invece ha fatto sua il suo corso universitario coi se ha fatto un esame di Stato e poi c'è la professione che lo qualifica non è così per sembrerà banale ma non è così per una persona che viene a fare la badante per esempio
Questo un primo un primo limite ma ce n'è uno molto più grande e cioè che si si sposa la la singola persona grandi con la persona che ha bisogno di cura questa combinazione uno uno che sembra la migliore possibile qualcuno favoleggia che sia la riproduzione
Di un rapporto individuo individuale quasi familiare beh insomma che in realtà non è così perché una volta che la persona curata non avete bisogno di pure auspicabilmente perché guarita molto probabilmente perché
Defunta
La la persona che l'ha curata
Si trova senza senza continuità nel lavoro e viceversa se per caso questa persona come nella natura delle cose interrompe il proprio rapporto professionale con la persona curata quella persona rimane senza e proprio per dire saremo in un angolo meglio un minuto d'Israele si rafforza sarebbe stato concludo sarebbe stato molto meglio e può essere possibile per il futuro esortare
Aiutare e con quella concertazione con l'insieme degli forse convergente che diciamo spiegavo prima
La nascita di cooperative che operino nel badantato cooperative tra persone che provengono da altri Paesi o che sono italiane come noi ITA generazioni ma che comunque stando insieme possono dare continuità possono essere professionalmente più adeguate alla alla alle necessità di questo mestiere che è sempre più complesso e si un mestiere a liberi professionisti o da professionisti
Ecco questi sono è soltanto un esempio intorno alla parola pura di come le cose potrebbero essere riorganizzate
Per essere più efficienti per creare una cosa occasioni di lavoro per dare una qualità di vita migliore a scandire e la persona cura
Grazie grazie grazie a Marco Morganti Banca prossima passo subito la parola a a Francesca Coletti di Archie e Forum terzo settore prego
Senta sic grazie grazie davvero per questa iniziativa che di cui credo
Sentissimo il bisogno un pochino perché parlare di welfare di cura e di Europa o ma non non è scontato non è scontato oggi io proprio perché siamo alla fine non voglio ripetere tutta una serie di cose che sono state dette secondo me benissimo che condivido pienamente se se voi guardate l'ultimo documento rispondono di proposte la legge di bilancio non potete ritrovare tutta una serie di cose no dai Leppard regionalismo differenziato a all'assegno di inclusione nel contrasto alla povertà
Tutto ciò che si diceva sull'A uno non-autosufficienza quindi io
Sinceramente non in questo poco tempo che resta vorrei concentrarmi invece su in qualcosa o un po'di diverso però sull'adeguatezza del terzo settore ma sull'adeguatezza del terzo settore approvare a a svolgeva un compito
Che hanno detto anche già tutti non dev'essere noi riteniamo che non sia di nega sostituto sì sostituzione del pubblico di gestione dei servizi
Perché questo secondo me però secondo fondo ma anche è anche una specificità nel sistema italiano perché in italiano abbiamo un terzo settore
Particolarmente organizzato in modo democratico e partecipativo è stato anche valorizzata la riforma la ad esempio la deviazione in rete no
La questione delle rappresentanze del terzo settore quando le persone sono insieme nelle comunità fanno piccole associazioni o cooperative enti aldilà di ciò che si fa io stare insieme stimola il pensiero e anche un'analisi di quello che sta avvenendo quindi magari la proposta di Scelta insomma di di interagire con il pubblico
E e questo è un è un elemento fondamentale dei della tenuta democratica di questo Paese
E anche tutto ciò che noi oggi diciamo sulla comunità per lo sviluppo di comunità guardate ha molto a che fare con come è organizzato il tutto struttura perché pace comunità comunità ci sono anche le comunità esclusiva e non per chi sta dentro e chi sta fuori quindi immigranti fuori di
Per leggi voglio dire proviamo affermarle perché se salgono qualcuno di troppo ci portano dentro a immigranti oppure le comunità opprimenti no due donne stava in casa perché il servizio di cuccare scaricato completamente
Sulla donne oppure in casa ci sono sotto chiave i ragazzi che non hanno ancora eh capito
Quale orientamento sessuale hanno quindi vanno nascosti no
Diciamo in famiglia per la vergogna cioè tante cose sono comuni talvolta molto inclusi ma
Ed esce il terzo settore che noi costruiamo il terzo settore anche che che previene il disagio no quindi non è che non si chiama soltanto se c'è l'alluvione quindi volontari o o o o dalla pandemia portare la mascherina o o se ci sono ragazzini che violentano
Ho giovane ragazze della lo stessa età cioè
E il terzo tutto italiano fa prevenzione cioè costruisce quei legami sociali e che sono basati su una relazione di cura che non è soltanto
Che non interviene soltanto al momento patologico precede il disastro sociale
Ma dovrebbe essere un elemento è un elemento di tenuta dei Nissim delle connessioni sociali dei legami nella normalità nella nella convivenza
Noi però stiamo in un momento in cui le regole del gioco stanno cambiando
Nel senso quello ci spiegava un attimo fa Leonardo Becchetti che tristezza uomo e con un buon corso
Mentre invece il l'uomo che si occupa delle relazioni in cura ecco e questa persona nonché che cura e che pensa anche che sta insieme bene lo stiamo cambiando un po'questa dinamica perché ce lo dice l'Europa
Ogni tipo dilaziona umana e commerciale
E quindi il terzo settore che abbiamo G non è il terzo settore che avremmo
Dopo il trentuno di giugno perché dal trentuno di giugno scatterà la in vigore entrerà in vigore quella normativa a per cui USA Peter Berg perfettamente nel due mila ventidue l'Europa deciso di eliminare l'IVA su le transizioni di armi all'interno all'Europa ma Dimitrios terzo settore
E quindi quando hanno i genitori dello specchio delle coccinelle hanno andranno dal capo scout per organizzare il campo faranno fattura
Quando essi faranno fattura quando voi vedete no tutti quei gruppi di anziani con i cappellini che diciamo tutti si accorgono che non vengono dai Paesi poveri no e e vengono sommavano su quegli autobus vanno a vedere le luminarie o una gita di Pasquetta taglia quei quelli li dovranno fare lo scontrino per fare la gita
Oppure il mio circolo di Salerno dove c'è il frigorifero con le birrette pago questi giovani
Perché si ci sarà anche forse un terzo settore invecchia ma se guardiamo bene io sono la grande vecchia della mia del mio circolo alla mia organizzazione qui giovani a mezzanotte che cosa fanno dopo aver visto bevuto la birra semitono tutti in macchina
E vanno apportate
I pacchi alimenta ai senza fissa timore ora tutta questa roba qui sarà un apporto commerciale
Perché noi abbiamo deciso imitativa sul terzo settore ce l'ha detto l'Europa
Riusciamo a costruire una proposta diversa cioè pensiamo che questa roba qui
Possa essere un qualcosa
Che sia un potenziale di sviluppo per il terzo settore io dico di no perché la mia organizzazione l'Arci l'anno scorso ha fatto il seminario Meridiano sul Mezzogiorno il cinquantatré per cento dei nostri circoli a dei volumi di bilancio inferiore a cinque mila
Ora anche se anche sì
Non fai quasi nulla far dieci iniziative a no
Anche il commercialista più motivato e solidale nel mondo i deviare almeno cinque mi mila cinquecento euro
Cioè cosa succede allora
Queste centinaia o migliaia di organizzazioni chiuderà
Usciranno dal terzo settore bene e diventeranno cosa gruppi di amici
Economia informale nero
E insomma io credo che su questo c'è bisogno di impegno c'è un bisogno d'impegno in Italia e in Europa
L'altra cosa che volevo dica
E che siamo in un momento in cui invece guardando la grande economia al mercato del sociale Europa Nomura veramente male già nel due mila ben tutta Europa partendo questo Piano di azione per l'economia socio che è una cosa ben fatta cioè una cosa buona e giusta anche nel piano industriale di sviluppo dell'Europa
Uno dei quattordici ecco sistemi per lo sviluppo industriale europea è quello della cura del welfare e dell'economia sociale
Ettaro dicono di di qualche settimana fa anche la raccomandazione una proposta di raccomandazione al Consiglio e ogni Paese membro dovrà portare il suo contributo
è
Io faccio due domande su cui o
Sì come possiamo lavorare ma perché va bene l'economia sociale va bene immaginare il mercato sociale dell'economia sociale ma io credo che l'economia sociale non è solo di mercato
Il mutualismo presente una cosa
Che
Non solo ha dato vita accanto terzo settore che nasce dalle lotte operaie quando ancora non c'era lo stato sociale ma quello che ci ha insegnato la pandemia e che è nato un nuovo mutualismo
Il nuovo mutualismo e tutto di quei piccoli gruppi che potremmo qualificare con la spesa solidale con il contributo
Alle mense popolari che potremmo guardare con i toni della solidarietà al con i musicisti perché lasciano la chitarra al chiodo al fanno animazione con i bambini che sono lasciati sulle dalle mamme i corsi di teatro di musica
Tutti quei piccoli gruppi che lavorano con le matite le penne i palloni a
E fanno mutualismo che fanno economia perché soffre si sorreggevano vedremo topo IVA cosa faranno e che non pensano tra l'altro sulle casse dello Stato notizia non ci sono risorse aggiuntive
A questa roba qui gli diamo una dignità di economia ma di economia non di mercato cioè possibile ora lo chiedo da ignorante dobbiamo quindi Leonardo altri economisti cioè esiste uno spazio economico che non è di mercato Rio credo nel mercato sono cosa molto importante
Sicuramente diciamo fa parte del nostro assetto anche costituzionale di quel grande patto trovavo capitale che è stato fatto con la nostra Costituzione però c'è anche altro
E in quest'altro ci sono le relazioni di cura c'è molta innovazione c'è digitale locale non solo digitale e globale digitale locale e c'è tanto piccolo associazionismo piccole cooperative
Di comunità
Che vi diffidiamo e fanno Commissioni sociale non sono le grandi città ma nelle zone interne di questo Paese
Nei piccoli comuni nelle periferie del Mezzogiorno
Credo che è un un piano diverso un'idea diversa di Europa debba o guardare anche a questo quindi o proviamo a lavorarci insieme perché altrimenti non ci perderemo un pezzo grande di terzo settore di energie
Democratica e partecipativa
Insomma nel giro di di poco tempo grazie grazie Francesco Ercole
Affrontiamo adesso un po'il ruolo del sindacato Alessandro Geri ha della CISL prego
Tanto anche da parte mia un ringraziamento per l'iniziativa di oggi a Beatrice Luca che ci hanno invitato che ci dà l'occasione per ritrovarci e con una serie di amici che con i quali abbiamo condiviso tanti impegni
In passato e che ci consentono di ragionare intorno a un tema fondamentale giustamente Beatrice parlava di rapporto fra web fare pace e giustizia e abbiamo aggiunto nel corso la nostra discussione democrazia no diritti sociali come precondizione necessaria per poter esercitare appieno i propri diritti civili e politici liberandoci dal bisogno per cui quello che presso il Becchetti diceva della
Diciamo così del necessità come il primo e prioritario aspetto mi sembra quello di un accordo generale intorno a quella che saranno gli equilibri nuovi del Patto di stabilità e crescita
Con profondi correttivi sociali vanno inseriti come sindacato peraltro sta chiedendo rendendo per esempio strutturale Next Generation è u otto membri oneri una politica fiscale europea o il fondo sciur sulla come il sistema di ammortizzatori sociali quindi quella
Davvero una tra le questioni la la questione a livello europeo più importante
Io vorrei provare a insinuare
Dalle tra le tante condivisibili osservazioni proposte che sono state avanzate qui
Dicendo che effettivamente ce n'era bisogno di scena smacco letti di un ragionamento intorno eterni
Welfare e cura non cioè la chiave di lettura della cura applicata ai sistemi di welfare
Almeno dal mio punto di vista al nostro punto di vista crea almeno tre questioni apre almeno tre questioni cioè la prima e che il Welfare per quel coacervo di sì situazioni complesse Paolo Ciani identificavano cioè da un welfare che deve affrontare i temi dell'invecchiamento dell'immigrazione dell'emigrazione
Delle dell'azzardo Partia delle nuove povertà della disabilità
Ecco in quel far che
Tradizionalmente centralizzato
Standardizzato su trasferimenti economici e con funzione riparativa è quello da cui ci dobbiamo affrancare con il tempo con il tempo
E con l'impegno può di tutti siamo andati verso la costruzione di sistemi più complessi integrati per garantire il benessere non solo diritti di prelievo per dirla con uno slogan
Ci siamo impegnati per un creare Sistemi Complessi di interventi e servizi
Di trasferimenti ma anche di disponibilità di tempo per le persone
Perché una delle grande delle dei grandi temi che abbiamo di fronte è quello di
Di liberare tempo per le persone per potere sviluppare la propria responsabilità della cura nei confronti di Prodi familiari ma anche fuori dall'ambito familiare quindi anche nei confronti delle comunità locali
Allora il tema
Diciamo così dei congedi dei permessi no dei congedi legati alla maternità e la paternità loro allungamento nei tempi la loro
Indennità più elevate la possibilità di usufruire neanche con i figli sono adolescenti e non solo quando sono piccolissime che quello è un momento critico i congedi di paternità per la
Favorire la condivisione dei carichi di cura familiari cioè non sono altro rispetto al nuovo sistema di welfare che dobbiamo andare a costruire che con la contrattazione con difficoltà si sta approvando
A ad avviare uno d'esempio fra tutti
Assorbito voi nella normativa e quello per esempio dei permessi solidali cioè della possibilità di donare i permessi tempo null'altro tra i lavoratori quelli che hanno maggiori carichi di cura di responsabilità rispetto rispetto agli altri
E quindi anche la necessità di sostenere queste dimensioni della contrattazione collettiva attraverso un supporto Pubblico
Perché e questa è l'altra cosa che che voglio dire se questa è la fatica che stiamo un po'tutti cercando di portare avanti per farà avanzare innovare il nostro sistema di welfare è chiaro che
Dobbiamo interrogarci più a in profondità se solo la quantità di spesa
Che dobbiamo affrontare o se ci sono altri meccanismi che rendono diseguale un Paese nel quale la diseguaglianza ormai è talmente profonda che non riguarda solo più la qualità del vivere ma addirittura la durata della vita
Cioè si vive di più laddove c'è un welfare che funziona meglio cioè siamo arrivati a questo livello allora
Ci dobbiamo interrogare un po'più in profondità non solo in termini di espansione della spesa che pure qua espansa ma anche in termini di qualità della spesa di voler fare
Perché noi facciamo sempre questa contrapposizione che c'è
E plateale fra nord e sud del Paese
Ma guardate che ne siamo andati ad analizzare come CNEL in un rapporto sui servizi sociali del Paese
Un diciamo idee le divaricazioni in termini di spesa e di interventi infraregionali e all'interno delle medesime regioni ci sono delle profonde divaricazioni
Laddove noi immaginiamo che sistemi amministrativi omogenei invece dovrebbero garantire una armonia dei diritti sociali almeno sul livello regionale non l'abbiamo neppure lì abbiamo situazioni anche in regioni mature di welfare parlo dell'Emilia Romagna parlo della Lombardia dove ci sono province che hanno spesa sociale doppia rispetto a quelle di altri e allora la promessa che tu puoi fare con una di di di copertura di protezione
Sociali in questa situazione eh molto difforme ed enti lenta incerta e questo è l'altro elemento che l'incertezza
Dei diritti allora il tema e qui chiudo questo Harbin questo diritto primo punto sponde cerco di farla più breve il secondo
Allora il punto è certamente riforme nazionali per il welfare locale cioè possiamo mettere in contrapposizione il localismo col centralismo quante e la leale collaborazione tra i livelli istituzionali che deve funzionare
I livelli essenziali che vanno definiti e finanziari ma poi c'è il tema
Che per rendere operativi
Garantire i divi
Serve la capacità amministrativa e siccome il baricentro delle politiche di welfare oggi è sui territori la capacità amministrativa degli enti locali è determinante per tradurre quella spessa grande o piccola che sia in servizi e interventi per le persone cominci a questo meccanismo
Che va fortemente attenzionata la capacità amministrativa cioè i livelli essenziali sono il penultimo medio l'ultimo miglio la capacità amministrativa delle istituzioni in particolare delle amministrazioni locali
In una logica aperta al al dialogo con con tutti gli attori sociali l'altra questione qui vengo a una notazione un minuto che faceva
Amico Giancarlo pensa
Il tema della cura rimanda direttamente al tema del lavoro sociale
Cioè se tu prima il potevi immaginare di risolvere tra virgolette una questione la questione sociale attraverso il trasferimento economico e oggi invece c'è bisogno di un apparato di interventi e servizi più largo è chiaro che diventa determinante il lavoro sociale ma questo
Se ci fate caso resta sempre sullo sfondo
Anche nel Pnr R. case di comunità ospedali di comunità ma il personale che dovrà rendere vive quelle mura
Cioè ci si interroga su questo mancano settanta mila infermieri e trenta mila e trenta mila medici
E l'ultimo decreto di assunzione degli assistenti sociali finanziato col fondo povertà centottanta milioni ne sono stati spesi ottantaquattro dei centottanta questo è
E perché non mancano le figure degli assistenti sociali torniamo alla ragionando ragionamento sulla capacità amministrativa degli enti locali c'è anche là dove ci sono le risorse c'è una difficoltà ad andare incontro lavoro sociale
Che nel tempo si è sempre più stato sempre più mortificato e questo lo sappiamo
Che avrebbe bisogno e sulla legge trentatré che qui è stata citata ne abbiamo fatti inserire alcuni passaggi proprio sulla qualificazione del lavoro di cura e in particolare del lavoro degli assistenti degli assistenti familiari
Senta un lungo discorso far terza e ultima questione sul terzo settore su cui mi ricollego a quanto diceva l'amica Colletti
E cioè qua
C'è una caratterista una biodiversità del terzo settore italiano nella l'ha detto molto bene cioè è una fenomeno eminentemente di organizzazione di persone che si aggregano per raggiungere un obiettivo d'interesse
Collettivo o o generale è qui però c'è un tema fondamentale uno e che come diceva il collega di banche prossima
Si sta invecchiando allora come alimentiamo
Dei giovani questa capacità di coinvolgersi
Questo è il tema allora è probabilmente nella logica dei giovani fare l'esperienza significa anche trovare delle motivazioni alla dovremmo trovare i modi per poter fare esperienza replica abbiamo un accordo ce ne ho più di uno ma un accordo della Buzzi con la quale nel quale sì concedono permessi ulteriori ai lavoratori per andare a svolgere attività di volontariato nelle organizzazioni che loro decidono
Non quelle che decide il datore di lavoro come nel volontariato d'impresa
Per poter fare esperienze di di volontariato l'altra questione la citava benissimo presso il Beth che che quella del due nove istituti di amministrazione
Condivisa quelle un potentissimo elemento di innovazione è un potentissimo elemento di innovazione ad alcune diciamo così se se ci sono alcune regole
E io credo che questa forma di amministrazione condivisa possano vivere e qui mi ritorno al collega della Fondazione Di Vittorio se a monte
C'è una partecipazione sociale nelle politiche del territorio allora si lì che lavori enti bene
Sulla sui sistemi di valore la coprogettazione da coprogrammazione altrimenti rischia di diventare come qualcuno dice un solo un modo per bypassare chi le le i sistemi di affinamento tradizionali grazie grazie
Allora Giustino trincea direttore della Caritas diocesana di Roma salve grazie a un invito Beatrice covasse
A Luca Bergamo per l'invito e per questi invita io interesse molto schematico vista anche l'ora seguo i punti le domande che mi sono state rivolte parto dall'ultimo che con l'ultimo vorrei rendere omaggio anche la memoria di Davide Sassoli e perché era nostro interlocutore dice appunto è una ero parlamentare
Mi chiedeva qual è la prospettiva la dimensione Roberto questo mostro riflessioni a me lo segnala come verso domata
Io penso che sia indispensabile rilanciare il percorso per il la definizione la Costituzione europea
Questa la vedo con una grande urgenza tante polemiche sull'Euro ma l'euro non è il problema dell'Euro il problema che attorno all'Euro attorno alla moneta unica europea non si è costruito null'altro
E come si fa a convergere
Se non c'è un dibattito un confronto delle popolazioni delle persone delle comunità dei diversi attori
Attorno a una visione dell'Europa attorno a una missione dell'Europa attorno a valori e principi su cui dovremmo converge
In Italia c'è questa vittoria dell'Italia dei mille Comuni quante triste che si è subentrata potremmo dire la retorica dell'Europa delle mille regioni guardare quante spinte localistiche
Quante rivendicazione di bassissimo livello ma perché ma perché manca il cuore lo spirito di contenuti significati i significativi dal di vita
Di camminare insieme quindi stare qui credo che ricordare Davide Sassoli significa anzitutto riprendere quel percorso mi sembra sia stato interrotto a Lisbona
Che lasciando a una deriva ESA tutta la parte più intima quindi il cuore ma anche la testa la ragione dell'uomo
La seconda domanda era su quali sono le sfide di fronte che abbiamo in Italia per un welfare moderno e solidale guarda dobbiamo partire da un dato di partenza è già stato ricordato da qualcuno prima
Troppi poveri
Troppi scartati
Dobbiamo partire da qui perché quel punto di vista è quello più vicino al bene comune all'interesse generale tattico sia poco meno di venticinque mila persone non li siamo andati a cercare noi siamo andati a cercare sono venuti anche verso quei luoghi sempre meno frequentare come le parrocchie comune con sé abbiamo anche siamo anche Richie ha definito i percorsi con crediti aiuto
Non mai come in questo tempo
Che vede mantenere la presenza di coloro che soprattutto nel corso della pandemia hanno chiesto come quello del cibo no
Per quanto ne diciamo i nostri centri di ascolto non vi preoccupate solo ed ai pacchi però in realtà siamo invasi una forte domanda di persone che non ce la fanno e queste trasversale
E si è ridotto la differenza preda di molto la differenza il dirette tra italiani e stranieri
Quindi questi i dati Istat li sappiamo ma insomma non siamo mai usciti dalla grande crisi del due mila sette due mila otto questo il vero dato perché c'è un problema di fondo che il sistema economico così con me non regge
Però a me sembra che questo di questo ancora non non se ne sia preso atto forse c'è un vecchio Pontefice che ha lanciato un percorso importante ma il dato di fondo da cui dovremmo partire per affrontare anche il tema di oggi è questo ed è trasversale a tantissime domande
E occorre ed anche una certa consequenzialità da questo punto di vista quali sfide due nel segno due nel segnati due prima riuscire a coniugare l'esigenza di recuperare perché ci si sta già perdendo molto il valore fondamentale del principio universalistico essendomi solidaristico
Che alla base del miglior welfare italiano ma anche europeo con la forte crisi delle risorse finanziarie pubbliche che si registrò ovunque
Continua a fare manovre in debito come si suol dire però di fatto siamo strangolando sempre di più il futuro
In Italia assistiamo da ormai io sì penso di sì almeno due decenni alla costante contrazione della spesa pubblica per il servizio sanitario nazionale per la scuola per la giustizia per l'abitare
Per la spesa sociale sottolineo quella del servizio sanitario nazionale stiamo tornando a prima della grande riforma sanitaria
Costituzione italiano del quarantotto che sancisce dei principi importanti per principio universalistico trent'anni dopo la riforma sanitaria se vi ricordate prima c'erano le mutue ma stiamo tornando a quello fondamentalmente a quello con un livello di esclusione pazzesca
Euro media ventotto ventinove settembre ha segnalato il praticamente quasi un quinto degli italiani per gli italiani insomma lambire alianti
Rinuncia alle cure e noi ci troviamo in questo contesto qui
C'è quindi un enorme lavoro di riprogettazione di innovazione questo io lo rivolgo come invita la politica ma anche amici e colleghi e noi non siamo il terzo settore la nostra realtà ecclesiali del volontariato
è noi abbiamo in testa un modello di welfare troppo tarato
Sugli ultimi decenni del secolo scorso che poco o nulla a che fare con il contesto attuale questo devo prenderne atto quindi non è che noi torniamo a guardare il passato
Manteniamo vivi contenuti legali valori per questa l'importanza della Costituzione euro della Costituzione europea
E qui c'è tutto un lavoro sulla crisi demografica crisi demografia ovvia se il tema della vita e il tema della famiglia è sempre più ai margini
E ovvio se ci si concentra così tanto sui diritti civili rispettabilissimi e non si recupera il valore primario dei diritti sociali perché quelli che tengono uniti
I diritti civili grandissimo rispetti io non voglio essere frainteso ma sano lei in fase del primato dell'io
A cui occorre grande dare un grande rispetto ma è sui diritti sociali che occorre credo ricostruire una forza un pensiero anche politico da questo punto di vista ecco credo che su questo l'asse è comparsa la seconda sfida è di dico più politica e culturale e riguarda la revisione dei rapporti tra la politica e gli attori della vita pubblica una Terranova lo accennava in una logica di sussidiarietà orizzontale zero Stefano Zamagni valutativi circolare io minimi dall'articolo guarda al quarto comma all'articolo centodiciotto la Costituzione però una sfida di revisione dei rapporti da due punti di vista il primo c'è ancora molto politica in Italia ma temo che non sia solo l'Italia che ritiene che lo schema per eseguire sia sempre quello la società che chiede
Domanda e la politica che fa sintesi e risponde con norme e se ci stanno con un po'di distribuzione delle risorse non regge più questo schema
La seconda c'è ancora molto volontariato verso settori quindi riguarda Ford anche i nostri ambienti che si accontenta
Spesso costretto per sopravvivere a limitarsi alla denuncia e alla domanda verso l'alto chi può decidere e che non riesce a superare la logica della supplenza
E della sostituzione a responsabilità che sono responsabilità di carattere politico
Poi ci troviamo con norme spesso inattuabili carenti fatte anche male iscritti anche Mark il campionario enorme e le risorse che diminuiscono
Si parla tanto di piene verso conclude dove ma voi l'avete vista la coprogettazione
Qualcuno parla Ico creazione ma voi la coprogettazione dove è stata fatta cerchiamo S. anche lui non non siamo insomma
I bambini realtà la rincorsa scadenze strette di carattere prevalentemente c'è che ed automatica quindi burocratica eccezione negativa ma della burocrazia voi c'è anche una sua accezione positiva
Questa precluso di fatto un po'in tutta Italia la una reale coprogettazione
La terza sfida è quella di mettere al centro la grande questione quella per me principale la questione educativa la questione educativa che investe pesantemente dovuti giovani anziani adulta tanta violenza quotidiana
La pigrizia con cui si affronta lo stravolgimento climatico
Pensare che papa Francesco c'è scritto anche un addendo male incide di scendere anche nella nostra chiesa si fa dove si dorme basta guardarsi attorno
Questa grande pigrizia poi ci emozioniamo facciamo raccolta dei fondi su fondo in modo più variegato per mettere pezze le top ma su un vestito vecchio voi sapete possono tre vecchie se preferisco quindi questo tutto questo nasce i la la la poca cura appunto del creato la disperazione del vivere il dilagare della depressione i dati economici statistici sull'uso abnorme dei farmaci sono chiarissime da questo punto di vista le tante forme di dipendenza droghe ancora sesso
Gioco tra virgolette perché quando parliamo Meggiolaro Zardo Pavia non è gioco
Nascono dal pochissimo nutrimento del cuore e della mente delle persone concludo dicendo qual è il ruolo del mondo del volontariato per la costruzioni moderne Guelfi il bis tre punti prima sporcarsi le mani
Sporcarsi le mani in un lavoro che il che pure indispensabile spettano i pacchi se serve li dobbiamo dare le mense continuiamo a seguirle ma non è non può essere quella la risposta
Sporcarsi de male se le mani senza limitarsi al fare assumendosi la responsabile fare analisi e proposte quindi qui occorre studiare occorrono competenze anche nel nostro al nostro ambiente
E anche se citare una forte spinta politica in senso lato rivendicando imbattendosi in maniera non violenta e non settaria per la tutela dei grandi beni comuni la pace
La democrazia quando il trentasette per cento degli aventi diritto ridotto
Nella Regione Lazio solo il trentasette per cento va a votare e c'è un problema per la democrazia
E nelle precedenti elezioni a Roma siamo su percentuali di poco superiori
è un problema di tenuta del tessuto democratico ma non retorico non è una questione di Tor e dunque l'interesse generale la secondo il secondo elemento di ruolo aprire spazi nuovi
Con idee innovative esperimento ore non risposta a problemi le solitudine forse il principale trincea non è economico il principale la solitudine delle persone
L'esclusione dalle cure sanitarie
I problemi del digital device digitalizzazione siamo impreparati rispetta l'invadenza della pervasività dell'intelligenza artificiale ci sono grandi problemi etici è un'opportunità sì
Ma poi bisogna vedere come la utilizzi ma intanto c'è da alfabetizzare all'uso di tutto ciò
Il tema dell'accoglienza e dell'integrazione dei migranti poi dare un tetto
Dare un tetto dati Istat trentun dicembre due mila ventuno nell'area metropolitana di Roma ci sono ventidue mila quattrocentosessantuno persone senza ha detto senza timore
è quasi una città ma che stiamo aspettando
La prima cosa è dare un tetto poi a volare quanti doni qua dentro hanno se ho trovato in mezzo alla strada
Vogliamo provare una volta che significa
Concludo davvero quella anche di far conoscere le tante buone pratiche no sorde che Tecce quindi quanti ce ne sono che finiscono lì perché non c'erano diffusione non c'ha l'umiltà di apprendere da quelle buone pratiche ecco ho concluso grazie
Però anche in lo sforzo di sintesi viene do la parola all'onorevole trovarsi nelle conclusioni
Grazie grazie vi risparmio le conclusioni perché mi sembra che si è fatto una certa come si suol dire ma vi dico semplicemente sono molto molto contenta di di vi ringrazio di questa partecipazione
Saluto a calotta comprendo anche l'occasione per salutare padre Stefano del Bove la Gregoriana che qui con noi stasera
E ottante veramente spunti stimoli da questa discussione che mi porterò a casa in particolare penso rifletterò su due sì in un Paese di diseguaglianze e l'uguaglianza l'obiettivo dobbiamo forse parlare di equità che un concetto completamente diverso che implica politicamente anche di mettere poi i piedistalli per far partire tutti dallo stesso livello no invece che uguagliare quindi questa sarà una una riflessione
E poi il secondo punto importante ci interroga tutti secondo me un po'più o drammatico e che messo da tutti gli interventi che purtroppo si può tornare indietro
Su alcune cose che diamo per scontato sulla democrazia e sui valori sulla
La povertà l'universalismo
Il valore de la vita umana se pensiamo alle alle migrazioni cioè purtroppo su questi valori fondanti stiamo avendo un'epoca che si sta dimostrando che se non stiamo attenti se non ci impegniamo di prima persona possiamo tornare anche indietro
Io ringrazio tutti voi come ho già detto ringrazio il mio team tutto mio time in particolare Luca Bergamo per aver fatto il curatore di questo e vento e quindi aver messo in connessione tutta questa comunità Minasso due suggerimenti
Da sviluppare a riflessi il primo quello di un possibile incontro a Bruxelles
Che mi è venuto in mente pensando appunto a a tante esperienze anche di colleghi soprattutto portoghesi e spagnoli che puntano molto sulla sul tema del sui temi sociali che sono molto anche sensibili e hanno best-practice quindi esempi a cui possiamo ispirarci quindi poter fare
All'inizio del prossimo anno
Per chi potrà appunto l'incontro a Bruxelles su questi temi al Parlamento europeo
E il secondo come alcuni di voi hanno già dato degli input in questo senso
Dare delle idee per quello che potrebbe essere un futuro manifesto in vista anche delle europee
Un manifesto chiaramente e lascio alle associazioni insomma deve nascere o da voi di sicuro molte delle vostre associazioni già
Avranno in mente di farlo a livello individuale però visto che oggi sono venute fuori anche delle delle tematiche comuni secondo me alle prossime europee è un'occasione imprescindibile per far presente a tutte le forze politiche a tutti
I futuri candidati quello che di cui l'Europa ha bisogno per rimettere al centro la persona umana rimettere al centro la cura e in definitiva per rimettere al centro una prospettiva di futuro in cui possiamo ancora credere e possiamo sperare grazie ancora
Grazie buona fede perché