Carcere, lavoro e sviluppo sostenibile

Buonasera a tutti anzi Buongiorno anzi
Io direi di iniziare anche perché abbiamo tempi abbastanza stretti volevo innanzitutto ringraziare Enzo di Consob e che come dire sta facendo alla società milanese anche per questo convegno un lavoro straordinario mitica è una realtà
Che nata da un po'di tempo che sta dimostrando che mettendo il lavoro al centro dell'economia carceraria si ottengono dei risultati incredibili
Enzo ha fatto tutto un percorso che poi magari ci racconterà appunto per quello con una serie di persone su mitigare e sul sulla questione dell'economia carceraria sul lavoro esterno e tutto sono anche molto molto contento di avere con noi qui una paladina dei dei diritti umani direi che la amica Rita Bernardini che da anni si occupa in solitaria nella politica italiana di questo tema ricordando che l'anno scorso abbiamo avuto il record difficili all'interno delle nostre carceri quest'anno ci stiamo avvicinando a quelle record questo è un convegno appunto che parla di economia e carcere e delle buone pratiche come Corradi mitica
Però fatemi dire anche una cosa importante dicono che siamo anche facendo noi
Con Alessandro Giungi che il mio vice presidente da sottocommissione cacce che è stato presidente della sottocommissione carcere che si è occupato tantissimo del tema dei Cpr di dei diritti dei detenuti eccetera
In questo anno abbiamo fatto diversi sopralluoghi e abbiamo visto come ogni giorno viene calpestato lo Stato di diritto l'ultima volta che sono stato a San Vittore ho visto un bambino di un anno abbiamo visto un bambino di un anno che era stato messo lì
Perché il giudice poi la madre l'aveva prestata e sì abbiamo denunciato il caso e per fortuna bambino uscito vediamo una situazione devastante all'interno in tutti gli istituti penitenziari
Anche soprattutto per leggi fogli per il testo unico degli stupefacenti le nostre case che vengono veramente sono sono affollatissime
Per come dire una legge anche su un unico spaccio che questo governo sta inasprendo ne abbiamo ricordo Rita correggimi se sbaglio a sedici mila detenuti che sono dentro le nostre case per reati ripiegata microstati c'era cannabis eccetera se poi la chiamo il testo unico rischio stupefacente siamo sul terzo il trentatré per cento
Abbiamo più di venti mila detenuti che scontano pene da un'annata è un residuo di pena da un anno a tre anni e sostanzialmente abbiamo una concezione carcere eccentrica che non fa bene e ansia aggrava la situazione
Veniamo condannati praticamente ogni anno dalla Corte europea dei diritti dell'uomo perché non non ci sono i metri quadri calpestabili per i detenuti c'è una condizione di disumanità che noi appunto constatiamo abbiamo visto a San Vittore ripeto perché mi rimasta impressa questa cosa dell'ultimo sopralluogo che abbiamo fatto qualche mese fa
Quando siamo andati a visitare
La sezione femminile abbiamo visto delle celle grandi
Da da qui Ali
Con letti praticamente buttati uno sull'altro e con condizioni igieniche inaccettabili con la turca per le donne il cucinino tutte insieme ecco io penso che lo Stato di diritto non possa permettersi condizioni di questo genere e penso anche che dobbiamo assolutamente ribaltare la concezione Caracciolo Centrica perché Enzo mitica e tante realtà che lavorano interno le nostre carceri
Dimostrano che quando poi all'interno delle carceri si lavora e soprattutto anche all'esterno si studia il tasso di recidiva viene ribaltato un abbiamo settantacinque per cento dei detenuti che e una volta che esce dalle carceri di vincoli di nuovo
E questo secondo me è un tema fondamentale di cui oggi poi parleremo per cui veramente grazie Enzo ringrazio anche il dottor Colombo che come dire che sta si sta occupando in maniera veramente mi importante del tema dei detenuti ha scritto anche un libro come dire sull'onda anche sul superamento della concezione
Delle carceri e sul fatto concordo sulla sua tesi che così come sono le carceri non servono assolutamente a nulla e questo va detto con forza e non e sono assolutamente dottor nose e non serve neanche
A nulla inasprire le pene
Su tutte quelle questioni che sta facendo il governo toccando anche la legge sugli stupefacenti per cui oggi ne parleremo di questo
E vi chiedo un applauso per Renzo termiti che ha per titolo
L'ultima cosa esso io darò la parola D'Alessandro Giungi che modererà questo dibattito cui non si può tanti ospiti io purtroppo sono stato convocato dal prefetto alle quattro e mezza devo essere Daloui per cui poi rimarrò fino redatti va e viene dato mi tratteranno disgrazie
Ovviamente passo immediatamente la parola Vincenzo
Buongiorno a tutti
Grazie per essere qua vi ringrazio anche da parte di tutte le persone detenute che oggi non sono riuscite ad essere qui quindi grazie davvero a tutti
Sì Daniele grosso modo è stato sintetico ma è andato dritto al centro della questione ha detto quasi tutto quindi io posso aggiungere solo un attimino uno spaccato di quella che è la mia esperienza personale
A tal proposito questa mattina
Mentre ero in cella spesa ma la giornata di oggi giusto
Per chi non lo sapesse dei presenti io sono una persona che vive in condizione detentiva in articolo ventuno questo vuol dire che io la mattina esco dal carcere per tornare per andare a lavorare e poi torna in carcere per dormire
Sono ubicato in carcere in questa cella di cui vi ho appena parlato da diversi anni
E stamattina punto prima di uscire pensavo
Alla giornata di oggi non è di come molte volte le cose non capiti diamo per caso
Molti di voi non sapranno che questo convegno era stato programmato in sala Alessi in un primo momento e poi per questioni insomma organizzative
Siamo finiti qua nel museo del Risorgimento io che sinceramente neanche conoscevo
Allora mi sono messo a riflettere erano le cinque del mattino al Risorgimento e ho pensato che il Risorgimento storicamente
Richiama una sorta di rivoluzione culturale nonché poi ha cambiato la storia del nostro Paese
E allora oggi mi piace immaginare che questo incontro se non proprio ossia quell'avvenimento che cambiato talmente
Lo stato delle cose possano presentare comunque un un momento di quel processo di cambiamento che molte volte ha caratterizzato la storia della nostra società
Come me ci sono altre persone detenute
Anche qui non vista qualcuna nel pubblico vi rassicuro i portafogli sono certi al sicuro almeno per il momento però
Appunto non sapevo se
Non posso dire se questa giornata sia da aggiornata che segnerà la storia
Sicuramente un momento è una tappa decisiva in cui c'è una presa di coscienza da una parte della collettività cosa non così scontata perché sappiamo che per mitica per lo meno e per tante altre realtà che come mitica lavorano in tal senso uno degli aspetti più importante contrastare anche la demonizzazione che la Società libera avverso le persone
Private della libertà e quindi oggi in questa sala vedendo i presenti pensando ai relatori credo che la al la volontà di cambiamento si stia manifestando con forza e di questo sono davvero grato a nome di tutte le persone private della libertà a tutti voi per essere qui oggi
E e questa volontà che poi cambia le cose descrive la storia auspico anche alle persone che ci vedranno in differita
Di assumersi in qualche modo la responsabilità di contribuire attivamente individualmente per un bene collettivo volto al miglioramento della nostra società e all'inclusione sociale perché se vogliamo una società più sicura
Non ci può non si può prescindere della coesione sociale perché ci sia coesione sociale deve essere contrastata l'emarginazione sociale prima di passate la parola relatori citeremo leggervi una cosa brevemente
Che mi ha tra l'altro mi ha fatto conoscere Elena Elena è una ragazza una donna detenuta
A ha da poco avuto una camera di consiglio in cui il magistrato di sorveglianza la riconosciuta come incompatibile a regime penitenziario perché scusate
So che è un po'triste ma ci vuole la realtà dei fatti perché se non rimaniamo sulla formalità e la retorica un po'vuota
E allora bisogna entrare a nel cuore delle cose se vogliamo cambiare le cose e quindi Elena a due tumori in metastasi è una donna di un metro e settantacinque che oggi pesa trentotto kg
Il magistrato ha detto che lei è incompatibile per il suo quadro clinico a regime penitenziario il carcere non ha ancora avuto modo da mesi ormai di trovarle una collocazione adeguata perché venisse
Dimessa dal carcere
Questo la dice lunga sul lavoro che c'è da fare al di là di tutti i concetti più illuminati Hinault io voglio essere voglio portare la mia esperienza pragmatica
Ecco
Un minuto
La personalità del condannato non resta segnata in maniera irrimediabile dal reato commesso in passato fosse anche il più orribile
Ma continua ad essere aperta la prospettiva di un possibile cambiamento
Prospettiva quest'ultima che chiama in causa la responsabilità individuale del condannato nell'intraprendere un cammino di revisione critica del proprio passato e di ricostruzione della propria personalità
In linea con le esigenze minime di rispetto dei valori fondamentali su cui si fonda la convivenza civile no
Che non può non chiamare in causa assieme la correlativa responsabilità della società
Nello stimolare il condannato ad intraprendere tale cammino
Ecco
Questo passaggio
Letto da me suona di parte
Avrei potuto scriverlo io non l'avrebbe potuto scrivere qualsiasi altra persona detenuta e quindi qualcuno potrebbe anche giustamente dire va be sei un po'di parte
Invece questo passaggio è stato scritto proprio da un uomo di legge
Un uomo di legge forse del più alto organo di legge del nostro Paese perché parliamo della corte costituzionale
Quindi il giudice Vigano nella sentenza centoquarantanove del due mila e diciotto
A richiamare la responsabilità collettiva della società di farsi carico in qualche modo per quelle che sono le proprie possibilità della questione carcere
Ecco allora io oggi colgo l'occasione improprio per fare questo ribadire questo concetto
A richiamare alla responsabilità individuale di ogni persona di contribuire attivamente
Al mio a un miglioramento collettivo nella nostra società in termini di civilizzazione perché e paradossale che nel due mila ventitré in un Paese come l'Italia si muore ancora di carcere
Grazie a tutti
Grazie mille allora
Allora io l'ingrato compito di fare il moderatore tra l'altro nella vita sono tutto meno che un moderato quindi comunque ringrazio Daniele di questa opportunità
Il chiamo i nostri ospiti quindi Alessia villa Luisa Ravagnani Elisabetta Zamparutti Paolo Conte già seduta quindi prego si dosi
Prego tutte donne me beh Paola so che voi accomodare
Sì
Per Franco
Doveva essere con noi anche l'assessore del Comune di Milano Alessia ha cappello però ieri è diventata mamma della piccola Beatrice quindi ovviamente insomma siamo molto contenti magari dedichiamo un applauso anche a Beatrice variano nuova ma fa davvero però comunque l'abbiamo sentite io e Daniele e porta comunque i suoi saluti ovviamente vicina è un argomento che le interessa moltissimo io non voglio dilungarmi altrimenti Daniele è stato categorico però massimo cinque minuti ogni intervento quindi eventualmente poi dovrà essere sgradevoli sono nel togliere la parola no però comunque insomma cerchiamo di rimanere più o meno
Nei tempi volevo iniziare con Paola ponte avvocata componente del direttivo della Camera Penale di Milano che ringrazio per le posizioni coraggiosissimo che sta assumendo via davvero in questi mesi anche come lenti Alberta con la sua Presidente
Sul tema del rispetto dei diritti a prescindere diciamo no a ogni tipo di schieramento politico ma il tema della garantismo del rispetto dei diritti
E di quello soprattutto che la situazione delle persone detenute e di questo vi ringrazio personalmente tema lavoro
Importantissimo in caccia articolo ventuno misure alternative ma il lavoro c'è in carcere soprattutto
Grazie Alessandro grazie veemente anche a Daniele dell'invito un posto bellissimo che anch'io ho conosciuto
Colpevolmente oggi e quindi me ne scuso da questo punto di vista Easter abbiamo pochi minuti vado velocissimamente al punto parliamo sempre di lavoro e carcere nel senso che è un tema non è molto caro e sul quale puntiamo molto è per l'appunto un binomio certa puro e carcere c'è
Molti ci dicono quando parliamo comunque con persone comuni
Che sarebbe no lavoro o carcere una delle due cose no assolutamente no
La costa alla Costituzione che la nostra appunto Carta fondamentale ci dice proprio al articolo uno che appunto l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e questo lavoro deve essere rivolto non solo anche verso le persone detenute ma soprattutto verso le persone che sono ristrette
Nelle nostre carceri perché le persona ristrette sono ancora ovviamente cittadini italiani
Sono comunque persone che si affidano anzi maggiormente allo Stato nel senso che nel momento in cui lo Stato li punisce in qualche modo deve garantirne una vita dignitosa e ovviamente volta our loro reinserimento questo ce lo dice l'altro articolo della Costituzione che l'articolo ventisette
Quindi la pena non deve essere solamente punitiva ma deve essere appunto rieducativa e qual è lo strumento migliore forse per giungere a questa rieducazione se vogliamo chiamarla così
Credo che il lavoro sia uno dei mezzi principale lo strumento principale per poter ridare senso e dignità alla vita di una persona
Lo sappiamo benissimo noi che siamo all'esterno delle mura
E che là dove perdiamo il posto di lavoro sicuramente mandiamo in crisi di un sistema che può essere familiare ma anche che riguarda la nostra persona perché ci mettiamo comunque in contestazione nel momento in cui non riusciamo a trovarlo
A maggior ragione questo tipo di lavoro interiore è importante per una persona che appunto si trova ristretta
Andando velocissimamente al punto proprio per essere veloce non portare via spazio agli altri alle altre relatrici
Carcere diciamo che prevede diciamo in linea di massima due forme di lavoro mi verrebbe da sintetizzare quella che è un lavoro interno al carcere o lavoro esterno
Interno può essere appunto sviluppato ho dato dalla stessa Amministrazione penitenziaria che può comunque incaricare troppi
Mi piace chiamarli cittadini da un certo punto di vista di questa città che il carcere
Può punto dare delle mansioni lavorative oppure può essere un lavoro che viene comunque dall'esterno ma che si svolge all'interno del carcere
Molti esempi ne fa facciamo sempre riferimento a Bollate che da questo punto di vista è un carcere dove comunque l'attività lavorativa ha preso piede ormai da anni e all'interno delle mura si svolgono numerosi tipi di lavoro
L'altra diciamo aspetto l'altra faccia della medaglia è quello che poi ci veniva prima raccontato c'è l'articolo ventuno ossia la possibilità per chi all'interno delle mura quando ha diciamo delle soglie di pena che poi la magistratura valuta volta per volta di consentiti la possibilità di uscire dal carcere andare a svolgere un'attività lavorativa e può rientrare
Finita diciamo le ore più o meno di lavoro
è ovvio che questo unito all'altra misura che lo richiamiamo spesso e volentieri che è l'affidamento in prova ai servizi sociali che consente o di evitare l'ingresso e quindi lo lo sconto di una pena detentiva
O comunque perché è un residuo pena diciamo fino a quattro anni di poter accedere e iniziare una nuova vita attraverso questo appunto il lavoro
Fuori dalle caccole della carta dal carcere
Le misure alternative e comunque il carcere ovviamente come dicevo prima per nuove lo strumento essenziale proprio per recuperare in qualche modo una persona e dargli una seconda possibilità se vogliamo dirla in modo un po'sintetico e banale
La stessa diciamo riforma carta abbia in qualche modo ha incentivato l'utilizzo di misure alternative sostituzioni est peli ispidi sostitutive proprio per evitare l'ingresso alle persone in carcere quindi in tutti i modi e scongiurare un passaggio attraverso le mura che sicuramente l'esperienza che nulla di positivo può portare rimane però appunto come dicevi tu Alessandro il grosso scoglio un grosso problema che il lavoro non c'è o comunque si fa molta fatica a trovarlo
Come si fa fatica a trovare anche soluzioni abitative che un problema che va di pari passo quello lavorativo
E quindi mi verrebbe da dire tante buone idee sulla carta grosse difficoltà poi nell'affrontarle appunto in maniera concreta e pratica
Daniele no non ci diceva appunto prima che nelle carceri italiane la maggior parte delle persone come percentuale sono persone che hanno comunque pene
Brevi da scontare persone che quindi lì non dovrebbero stare proprio perché potrebbero beneficiare di soluzioni alternative queste soluzioni alternative però non ci sono
E quindi questa è la nostra battaglia più grande nel senso cercare di mettere in contatto in qualche modo quella che la realtà carceraria col mondo esterno per cercare di far capire che comunque possibile trovare lavoratori buoni lavori lavoratore all'interno delle carceri lo superiamo spesso che oltre al discorso degli sgravi fiscali che molte aziende potrebbero appunto avere assumendo persone che stanno all'interno del carcere o comunque in uscita
Molti dei datore di lavoro che hanno investito
Queste persone hanno avuto poi un riscontro oltremodo positivo proprio perché sono persone che ci investono il cento per cento del loro tempo come attenzione mentale che all'attività che vanno a svolgere ci tengono a dimostrare che riescono comunque a svolgere un'attività lavorativa riescono specializzarsi perché comunque sono in condizioni che gli permettono benvenuta Diana
Come concludo
E quindi a maggior ragione credo che vada rivolto uno sguardo a queste persone e vada data vada investito quello che riteniamo estere non l'apporto fondamentale del mondo del lavoro alle dimmi tu nel senso poca perfetto
Paola davvero ma anche perché ha rispettato i tempi senza che ti dovessi dire nulla no nel senso invece e credo che fatemi dire una cosa anche io dò un numero che incredibile perché su cui si parlava degli articolo ventuno quindi la possibilità di svolgerla muore volontariato anche all'esterno è una misura presa dal vento penitenziario in Italia sono su più o meno una popolazione di persone detenute oltre cinquanta mila unità
Pochissimi perché in realtà parliamo di mille e cinque mila seicento persone ha messo l'articolo ventuno e sedici seicento seicentocinquanta nel carcere di Milano Bollate ora capiamo che quindi partendo da questo dato c'è obiettivamente qualcosa che benissimo quello che succede nel cascinale a Bollate
Assurdo totalmente quello che avviene negli altri istituti penitenziario via mentre comunque sono dati assurdi
Io passo intanto saluto Diana De Marchi consigliera comunale e la nostra presidente la Commissione pari opportunità do immediatamente la parola alla consigliera regionale Alessia villa presidente Commissione Speciale Regione Lombardia tutela dei diritti delle persone private la libertà
E condizioni di vita e di lavoro negli istituti penitenziari voi chiamiamo solo contro a in comune non ci chiamiamo sottomissione carcere va bene in senso molto più
No no non è vero
Prego assolutamente proposte
Buongiorno buongiorno a tutti grazie dell'invito
Colgo la battuta della lungaggine del nome ma in realtà è stato cambiato proprio in questa legislatura il nome ci chiamavamo anche noi a livello regionale Commissione carceri ma a volte le parole sono importanti no io sono persona molto pragmatica ma in questo caso era segno di attenzione no
E specificare la dignità di chi lavora e vide la struttura del carcere era importante era un segnale importante anche da dare a livello regionale
Come avete detto io sono presidente da Commissione carceri che esse insediata da qualche mese ho chiesto a tutta la Commissione che come potete immaginare formata da ogni colore politico ma devo dire c'è stata
Ampia convergenza su come iniziare a lavorare con con la nostra Commissione ho chiesto cos'era stato fatto in precedenza perché è evidente che non si può buttare lavoro fatto già da chi ci ha preceduto
E si ricollega molto quel alle convegno che è stato organizzato oggi perché oggi si parla di lavoro di di economia d'impresa
Ne abbiamo fatto anche un passo indietro ed è quello che vorrei fare anche convogli oggi per fare una riflessione
Come Commissione ci siamo dati questo obiettivo per per la legislatura lavorare sulla formazione sul lavoro e sull'inserimento del mondo lavorativo dei detenuti perché appunto crediamo esattamente come è stato detto che dare una possibilità a chi ha sbagliato doveroso io ho incontrato perché ho già visitato delle carceri insieme a qualche collega della commissione anche dei ragazzi detenuti così come ho avuto il piacere di conoscere Enzo e la sua realtà di mitica che venne sì di si allinea con il percorso che stiamo facendo a livello di Commissione no
Il tempo che voi ragazzi state trascorrendo in carcere è evidente che non può essere un tempo morto no
E come avete già specificato ma non voglio essere ripetitiva il fatto di trascorre le giornate senza avere un obiettivo all'interno delle stesse giornate
Peggiorerà la situazione è stato detto già dal padrone di casa nell'intervento iniziale no ed è quindi importante investire in questo tempo morto no e quindi lavorare tanto sulla formazione è importante lavorare su questo ma tenendo conto delle attitudini del perché è evidente che se uno tutta la vita ha fatto il panettiere forse ha un talento che può essere indirizzato in una in una certa direzione inutile che lo mando probabilmente in un'azienda edile che con le mani sa fare altro no
Io come gli ho detto sono abbastanza pragmatica e arrivo da Monza dalla Brianza in realtà non da Monza città ed esiste un protocollo che è già stato fatto già è stata è già stato messo a terra
Nel due mila e diciotto da Assolombarda
Quindi parliamo del mondo dell'imprenditoria no Assolombarda arrivava costola di Confindustria quindi parliamo di impresa di mondo del lavoro
E devo dire che è un bellissimo protocollo l'obiettivo il sogno che ci siamo dati anche a livello di Commissione regionale sarebbe quello di replicarono se è possibile farlo ancora più ampio
Anche tutta la realtà regionale è un protocollo che coinvolge diversi soggetti come ho detto l'impresa
Il mondo del carcere i tribunali la Camera penale insomma una serie di soggetti che sono tutti coinvolti all'interno di questo protocollo appunto perché i ragazzi che come abbiamo detto hanno sbagliato e ed è giusto che siano è giusto che paghino per il reato commesso ci mancherebbe altro e loro stessi Miano
Mi hanno proprio trasferito al fatto di non voler essere trattati assolutamente come vittime perché consapevoli dello sbaglio del reato commesso ma non per questo non possono avere una seconda chance questo perché e proprio lo dicono i dati lo dicono i dati stessi Il Sole ventiquattro Ore ha fatto uno studio ed è stato appunto citato anche poco fa il settanta per cento delle persone che escono dal carcere
Commette
Un nuovo reato continua delinquere perché senza aver lavorato sulle sue capacità sulla sua formazione sulla reintroduzione del mondo
Lavorativo di questo soggetto quando sir risparmieranno le porte del carcere tornerà a fare semplicemente quello che era capace probabilmente la stessa lo stesso reato per il quale è entrato all'interno dell'istituto penitenziario uno
Ed è quindi importante lavorare su su questo mi taccio subito e vado a chiudere
Il dato viene assolutamente abbassate la parte centrale viene nettamente ridotta per tutti i detenuti che hanno fatto l'esperienza lavorativa ed è quindi qua che non possiamo fallire nuovamente con chi ha fatto un'esperienza detentiva e come se in una scuola su dieci studenti sette venissero bocciati
è questa la percentuale come se su dieci interventi in un ospedale
Sette andassero male
Ed è qui il ruolo delle istituzioni dove non possiamo peccare in questo senso regione a delle competenze come ho detto dal punto di vista progettuale non dal punto di vista strutturale noi abbiamo visto che ci sono insomma delle mancanze Eva
C'è tanto da fare c'è tanto da da fare anche a livello di di struttura qui non c'entra il il colore politico perché su determinate tematiche lo dicevamo anche prima indipendentemente dalla spilletta che uno ha sulla giacché dal partito che rappresenta ci sono dei temi sui quali necessariamente va trovata una convergenza e buon senso è logica e tutela della dignità delle persone e dei cittadini quindi non si può non trovare un punto di incontro e e parlarsi in assoluta serenità quindi questa un po'l'esperienza che stiamo portando avanti ancorata poco ma abbiamo quattro anni e mezzo quasi davanti per lavorare insieme Comune Regione se si riuscisse a fare rete come abbiamo detto prima tramite un protocollo con l'impresa con i tribunali con i carceri
Insomma col provveditore sono tanti soggetti forse si riesce a fare qualcosa di buono può essere una goccia nel mare ma il mare fatto da tante gocce
Grazie
Grazie mille davvero
Uomo penso che comunque giusto anche l'inciso sul tema della definizione delle parole sono importanti soprattutto quando si parla di diritti
E io direi con Diana De Marchi ci togliamo tutti questi politici direttamente possiamo Paesi passare agli altri interventi no però Diana in la sua presenza è fondamentale perché oltre a essere come dicevo prima consigliera comunale presidente della Commissione pari opportunità
Delegata anche della città metropolitana e quando parliamo di lavoro tra l'altre proprio una delle deleghe oltre le pari opportunità e ai servizi sociali che ha Diana quella sul tema del lavoro e ci potrà parlare di un'esperienza credo molto importante molto bella
Fatta con lo sportello
Lavoro sul tema de di città metropolitana sul tema carcere che abbiamo anche presentato in diverse commissioni grazie
No faccio così arriva arriva arriva
Io a parte la il fatto di essere competenza e qua ringraziare per l'organizzazione se poi si togliesse Giungi sarebbe uno dei panel più belli che ho avuto mai nella mia vita perché avere solo donne che sono al tavolo e che ragionano sui temi
Che importanti sono ma che vedono quindi uno sguardo diverso e attento che è complementare e non è
Esclusivo però è necessario mi fa un piacere spaventoso poi Diana sono a quota Zurlo se non si poteva
Quindi trattata questa premessa che però non potevo evitare perché quando sono entrata ho visto questa casa detto ma che meraviglia questa commedia più bello
No ha invece adesso torniamo seri e si io questa delega al lavoro Politiche sociali pari opportunità in città metropolitana che ENI ha visto arrivare incita metropolitana
Poco dopo la fine del Covent quindi un anno e mezzo fa insomma quando si rimetteva un po'in sesto tutto un sistema
Che era stato modificato dal copriti particolare perché appunto non c'erano più volontari non c'è la possibilità di entrare negli istituti penitenziari somma tante difficoltà che sono aumentate durante quella fase
E e quindi la prima cosa che ci siamo detti che era necessario fare era riprendere alcuni percorsi già avviati soprattutto legate al lavoro perché come avete già detto eccome
Sappiamo bene l'opportunità per ridiventare protagonista del proprio futuro e quindi è una furba di riscatto importante che abbassa anche la recidiva è necessario sapere che è un progetto una speranza quando uscirà e quindi quello era il tema e e l'obiettivo che ci guidava però appunto si era un po'sparpagliati questi sportelli è anche tutte le persone che si occupavano di inserimento di formazione lavorativa all'interno degli istituti penitenziari quindi ha cercato di fare un po'un ordine fondamentalmente ma diviene benissimo dopo il tuo intervento
Perché anche noi abbiamo fatto un protocollo che appunto come diceva Alessandro Giungi e con Daniele Nahum abbiamo presentato anche in Commissione in Comune perché i soggetti coinvolti li leggo perché se no se dimentico qualcuno mi dispiace espresso mi succede
E il protocollo è stato fatto il venti febbraio con Città Metropolitana col Comune di Milano col Provveditorato regionale tra Amministrazione penitenziaria Afol metropolitana che appunto è l'Agenzia formazione orientamento davvero e i sindacati
Quindi noi abbiamo siglato questo accordo che proprio definisce la necessità di lavorare insieme intanto che è già un un tema importante perché tante volte quella regia che indispensabile
Fatica a partire perché non sai chi sta facendo cosa cioè c'è una mappatura che è necessaria e che ci aiutava quel momento di intervento proprio perché si riprendevano le fila e quindi si poteva ricominciare insieme a capire cosa stava succedendo
Quindi questo sportello l'abbiamo aperto ed è Sportello lavoro e diritti quindi la parte nostra in particolare
è quella legata al lavoro con la con Affori
E dall'altra parte i diritti sono invece soprattutto per i servizi poi del comune e non solo che possano essere conosciuti da chi entra nell'istituto e quindi che abbia la possibilità di sapere quali sono e i servizi di cui può usufruire
Li abbiamo un po'di difficoltà Alessandro Giungi lo testimonieranno o non so se lo lo ha già detto
Ma in particolare con l'anagrafe quei servizi dall'anagrafe ci sono dei rallentamenti spaventosi quei permessi di soggiorno quei permessi di lavoro cioè ci sono procedure infatti il prossimo protagonista del nostro dibattito e quindi del nostro accordo spero di poterlo inserire sarà INPS perché abbiamo bisogno di un collegamento diretto altrimenti non ce la caviamo perché non si capisce cosa succeda di certe pratiche quindi è necessario proprio tenere insieme i pezzi
L'esperienza ed è nata poco tempo fa perché appunto parliamo del venti febbraio abbiamo fatto un tavolo di coordinamento un mese e mezzo fa
Per capire a che punto eravamo e diciamo che
I risultati ancora lo si possono vedere nel senso che ci vuole più tempo per la misurazione precisa
Però si è visto che sta funzionando che sta intercettando le persone perché l'obiettivo era non avere all'ultimo momento
Offerte di lavoro senza avere le persone all'interno degli istituti preparati a poter rispondere a quella richiesta di lavoro ma cominciare prima con i bilanci di competenze dei detenuti delle detenute ecco sulle detenute c'è un problema ma
Dei detenuti e e poi trovare la strada giusta di Formazione Orientamento lavoro incrociando la anche con le richieste di lavoro quindi e bisogna come dicevamo nell'organizzazione di questo convegno parlare con i soggetti protagonisti
E non parlare di loro ma parlare con loro e fa diventare queste persone che poi stanno riprogrammato il loro futuro proprio i soggetti che lo fanno insieme a chi può aiutarli a farlo
Ecco questa è un po'la novità secondo me della realizzazione del percorso che ha visto nascere lo sportello diritti e l'amore che era ora ora demolita ma una struttura diverso da che cerca appunto di incrociare di più le esigenze e bisogni con tutte le difficoltà che io mi son portato acqua
Scritte ma credo che non sia interessante adesso andare nel dettaglio sicuramente quella Davis di alcuni servizi è una difficoltà così come il tema della casa una volta che esce quindi dell'inserimento in graduatorie ce son tutte quelle
Possibilità di a vere un inserimento e quindi un permesso un lavoro e anche una posizione nella graduatoria
Che si faticano ad a vere perché mancano degli elementi di certificazione che ti permettono di seguire l'iter che poi ti fa arrivare al risultato però per quello che riguarda la formazione c'è un grande interessa una grande
Volontà è una grande necessità
Di poter capire che cosa puoi fare e di costruire insieme appunto
La tua storia futura perché questo ti
Facilitano Verona bisogna dirlo a voi batti facilita anche le giornate faticose che invece senza obiettivi diventano
Molto difficili da sopportare grazie grazie davvero grazie molto importante interventi ringrazio davvero
No assolutamente no De Anna Falchi reazioni da parte anche una mia carissima amica
Un'ottima allora la professoressa Luisa Ravagnani garante dei detenuti del Comune di Brescia è professoressa di criminologia del terrorismo e crimini internazionali professoressa anche giustizia riparativa
Ricercatore in criminologia presso l'Università degli studi di Brescia dico una cosa rapidissima
Molto bene la presenza anche diciamo di Brescia perché noi siamo troppo Milano cento incide nel senso quando si parla di carcere si finisce sempre di parla per parlare tante volte comunque delle quattro carceri milanesi invece e il tema è e oggi c'era la notizia che la Regione Lombardia ha al suo interno diciamo raccoglie il ventisette per cento delle persone detenute quindi non possiamo limitarci solo al tema milanese mai giustissimo
Ampliare diciamo le nostre vedute grazie mille quindi passo la professoressa l'ha funzionato provi sì credo funzioni sì grazie
Grazie per l'invito grazie davvero e si io sono fuori zona oggi però ascoltato con molto interesse e piacere quanto è stato detto da chi mi ha preceduto anche perché le sigle le somiglianze rispetto a quello che accade in carcere a Brescia
Sono evidenti
Posso dire che anche noi abbiamo un protocollo con Confindustria del quale abbiamo molto fieri anche se i numeri di inserimento lavorativo sono sicuramente ancora sotto il livello di quello che ci servirebbe
Posso dire anche un'altra cosa che ci accomuna ci accomuna soprattutto la riflessione che è appena stata fatta da chi mi ha preceduto
Sull'importanza di coproduttore un percorso cosa che spesso non accade i colleghi anglosassoni parlano di copro di usi intesi istanze già produrre insieme
L'effetto di allontanamento del reato noi siamo abituati a immaginare i percorsi trattamentali educativi come vogliamo chiamarli come li chiama il sistema penitenziario
Ma sempre come qualcosa che viene formulato da altri per qualcuno che è in attesa di sapere cosa dovrà fare della sua vita
E questa è una cosa profondamente sbagliata e profondamente non idonea a creare l'obiettivo che vorremmo perseguire oggi mi fa particolarmente piacere Pienza abbia detto che in sala ci sono persone che come lui stanno usufruendo di un articolo ventuno cosa molto importante perché nei convegni a cui vado non ci sono mai presso le recluse noi parliamo di qualcuno che non è mai presente
E pensiamo di fare loro un favore dicendo delle cose che molto spesso non sentiranno neanche mai perché poi portarle all'interno un problema chiediamo di fare collegamenti interni con adesso che c'è internet e le tre c'è questa possibilità
Ma le autorizzazioni sono sempre cose molto lunghe e complicate perché non fa lì dentro perché è meglio ancora non porta fuori una delegazione di detenuti tutte le volte che si parla di detenuti
Io credo che questo sia un passaggio fondamentale per cominciare a capire che l'allontanamento dal reato e la ricostruzione di percorsi di inclusione la si fa insieme
Non la si fa solo come istituzioni o come persone che pensano di sapere più di qualità qualcosa un pochino di più degli altri perché magari sono sedute come noi in questo momento da questa parte perché per varie ragioni ci occupiamo del tema ma in realtà dobbiamo fare insieme insieme alla collettività e insieme ai detenuti che sono parte essenziale fondamentale e questo mi fa particolarmente piacere perché il motivo per il quale approvo veramente
Sentitamente l'iniziativa che Enzo oggi propone ma che non è solo di oggi ma che del lungo percorso che ha l'ha portato a ai diari miti Gaia immaginarla come una una differenza rispetto a quanto fatto finora mitica si pone esattamente come questo come la partecipazione Dickie direi la parte essenziale del programma se chi e in campo per trovare una soluzione diversa la propria esistenza non partecipa noi possiamo mettere in campo tutte le risorse che vogliamo avere tutti i finanziamenti che vogliamo utilizzare tutte le i protocolli e le convenzioni che vogliamo che non andiamo da nessuna parte la parte centrale sono i detenuti
Sono le persone che decidono di mettersi in gioco certo noi dobbiamo aiutarle perché dobbiamo offrire strumenti e dobbiamo cercare di dare loro delle possibilità ma senza di loro possiamo costruire protocolli meravigliosi in nulla mai cambierà
E poi vorrei ancora collegarmi a quello che è stato detto di nuovo da da chi mi ha preceduto dalla Presidente
Che ha ben sottolineato ma veramente stato detto anche prima all'inizio come questo sistema carcere non funzioni
Io ritengo che chi non vuole aprire gli occhi sulle inadeguatezze di questo sistema e molto fortunato e fortunato del fatto che questo sistema sia un sistema non privato perché se il sistema carcere fosse il sistema privato un'azienda privata sarebbe già stato chiuso dichiarato fallito superato con qualcosa di migliore non si può immaginare che un sistema che produce i numeri che abbiamo detto in in e in termini di recidiva
Sia ancora considerato sistema da tenere attivo con i costi in termini di risorse economiche della collettività non dei detenuti della collettività
E con i costi in termini di sofferenza umana di chi in carcere civile perché sta scontando la pena di chi in carcere ci lavora
E quindi noi oggi usiamo uno strumento che se fosse uno strumento privatistico sarebbe già stato buttato via cancellato come qualcosa di inadeguato come qualcosa che non ha più nessuna ragione di esistere e lo è ancora oggi stiamo cercando di dire
Dobbiamo modificarlo abbiamo trovato correttivi personalmente ritengo che questo sistema andrebbe completamente eliminato e sostituito con qualcosa di decente visto che non siamo probabilmente pronti a farlo e questa non è come dire ancora all'epoca storica per poter immaginare un cambiamento così come vengano tutte le iniziative di coproduzione però basta progetti calati dall'alto a basta tentativi di proporre percorsi trattamentali che sono decisi da altri
Che sono proposti perché abbiamo solo quello da offrire
Non possono funzionare non ci porta da nessuna parte
E quindi quando parliamo di parti coinvolte nel percorso ci sono sicuramente gli imprenditori mi vide mi piace sottolineare un altro pezzo dell'idea di Enzo perché è sua totalmente sua poi chiede aiuto all'università ma è totalmente sua
Quando ho immaginato la terminati mitica il ruolo che mitica avrebbe potuto e voluto aprire nella percorso penitenziario di rieducazione anche pensato ma perché
Oltre a chiedere i detenuti coinvolti detenuti presso l'esecuzione penale non andiamo a parlare con gli imprenditori ma non per chiedere dateci una mano perché i tassi di recidiva perché questo per quello
Andiamo a parlarci e chiediamo loro perché non vogliono i detenuti quali sono le paure che hanno quali sono le difficoltà che creano il blocco che creano la resistenza che aumentano il pregiudizio andiamo a chiedere a loro queste cose e quindi si è rivolto a me
Dicendo possiamo insieme costruire un prodotto unione e a un'indagine che abbia come dire un po'di valore scientifico essere supportato dall'Università magari qualcosina diciamo fare insieme e quindi si è iniziato a pensare a come poter immaginare un'indagine che andasse direttamente a chi dagli imprenditori ma tu allegato alla convenzione del protocollo per averne la tua azienda qualcuno che ha fatto ha commesso un reato qualcuno che sta scontando una pena o qualcuno che la pena l'affinità
Di che cosa avresti bisogno per sentirti tranquillo
Al di là degli incentivi economici al di là di tutto quello che si può volere credo che questo sia un altro merito che va riconosciuto assolutamente a Enzo e la sua idea di Coop produrre e sottolinea di nuovo questo aspetto e concludo e credo che sia veramente fondamentale
Chicco produrre reinserimento
E ora davvero di chiudere con i vecchi capitoli con i vecchi sistemi trattamentali che non porta a nulla ed immaginare che siamo tutti insieme ma in quel tutti insieme non possiamo e non dobbiamo dimenticarci della componente che sta scontando la pena della componente di persone private della libertà in misura alternativa su cui
Private della libertà in carcere in articolo ventuno ma devono essere parte dei nostri discorsi e quindi a maggior ragione ottima l'idea di poter essere qui oggi di condividere un percorso insieme ma portiamo l'anche altrove portiamo neanche lo dico anche a me spetta cerchiamo di portarla Brescia cerchiamo di portale Lombardia ma portarle tutte tali detenuti parte attiva di quello che li riguarda altrimenti non riusciremo mai a concludere qualcosa di positivo grazie
Grazie davvero io credo che non ci sia nulla da da commentare solo che pare evidente che chi è in carcere risolto che è la persona che ha meno risorse economiche sociali e che dobbiamo in qualche modo cercare anche come politica parlo quindi anche e a noi che siamo qui presenti ma di di aiutare quindi su questo io penso che sia necessario fare un grande lavoro proprio di di aiuto e di ascolto e di intervento appunto anche con iniziative che possono essere protocolli che possono essere tavoli come credo che un pochino si sia cercando di fare in questi anni anche con regione Lombardia e la figura dei garantiti ne abbiamo la fortuna è avere il Garante Maisto fra e davvero in questi anni è stata comunque un preziosissimo aiuto davvero vi ringraziamo anche perché praticamente un'attività di volontariato quello che voi svolgete quindi è ancora più diciamo apprezzabile davvero grazie
Concludiamo con Isabella dottoressa Elisabetta Zamparutti tesoriere di Nessuno tocchi Caino
Grazie
Grazie davvero anche a a a a tutti voi non può che fare piacere a vedere una sala a così affollata in un dibattito che riguarda il carcere già un segnale estremamente positivo
Grazie in particolare a Vincenzo che fin da quest'estate con davvero una dedizione una meticolosità cercato di include sì coinvolgerci in questo incontro rispetto al quale io credo che la descrizione della cella che ha fatto proprio all'inizio Daniele Nauman
Sia la fotografia a esatta dello stato di degrado delle condizioni inumane in cui versano le nostre Carceri è stata perfetta lo squallore e la dell'indecenza l'insostenibilità umana delle condizioni degli istituti penitenziari
Del nostro Paese rispetto al quale indubbiamente anche la riflessione sul lavoro da un parametro ulteriore di come pensiamo e organizziamo questi istituti
C'è un dato che Rita Bernardini
Riprende costantemente nei suoi interventi
Che la mancata attuazione quello che voi avete detto lo me lo ha riportato la mente perché fossero state anche cercando di realizzare con i protocolli e le convenzioni di cui avete
Parlato è quella parte dell'ordinamento penitenziario legge che risale ormai a decenni e decenni orsono che riguarda l'istituzione dei consigli di aiuto sociale
è una parte dell'ordinamento penitenziario che è rimasta tutta alimenti inattuata e lo dico per dire che è la cifra della mancata considerazione che davvero abbiamo per il lavoro e della autentica e seria volontà di reinserimento dei detenuti
Come Nessuno tocchi Caino noi veniamo da cento i cinque visite negli statuti penitenziari del nostro Paese in questi Intini in quest'anno questo significa che entriamo e usciamo costantemente vediamo
A le condizioni di vita e di trattamento o presunto tale
E posso dire e qui di Porto fuori dalla Lombardia non solo fuori da Milano che l'unico carcere che in questo Paese a la totalità della popolazione penitenziaria
Che lavora resiste esiste in una regione insospettabile perché questa Regione si chiama Calabria
E il nome di questo istituto è laureanda di Borrello in carcere piccolo sono detenuti cinquanta
Uomini i quali però lavorano tutti c'è un'ottima a collaborazione anche con alcune realtà imprenditoriali Esterne
Tant'è che si riesce a realizzare a come dire mettere a frutto il valore anche quello che offre la legge Smuraglia
Quindi che peraltro guardando alla quale e notando che puro gli stanziamenti previsti per agevolare il lavoro dei detenuti resta inutilizzato ed è davvero incredibile anche e questo fatto che fa sì che anche laddove ci siano delle opportunità e delle possibilità offerte queste in un no no non vengono non vengono colte perché noi pensiamo pensiamo male al carcere
Niente Niva in mente essendo questo incontro questa sessione introduttiva iniziale a delle che riguarda il lavoro
Quello che io vedo nel carcere legato al lavoro e mi è venuto in mente come Nessuno tocchi Caino noi camminiamo
Con una cadenza mensile dei laboratori che si chiamano spes contra sperma in quattro h a carceri dove ci sono le sezioni di alta sicurezza quindi dove ci sono gli ergastolani
Ecco la parola ergastolo a una anti
Origine etimologica dal GRA ecco rispetto alla parola lavoro perché fa riferimento al luogo in cui venivano diciamo sotterrati ogni schiavitù o o chi era condannato ai lavori forzati
è un paradosso è forse una provocazione ma per lo stato di degrado in cui versa no di nostri istituti eccome se e soltanto il tempo il tempo di un dolore il tempo di una sofferenza il tempo di una pena
Riuscisse a farti lavorare riuscisse a farti cambiare riuscisse a farti disperatamente con grande difficoltà a farti pensare l'ottico perché quello che hai detto anche tutti gli importanza
Di lavorare no includendo il mondo dei detenuti ma settantuno di lavorare anche sulla consapevolezza no
Del danno arrecato affinché ci sia anche un'evoluzione della coscienza l'elemento davvero a mio giudizio dominante altrimenti rischiamo anche di avere un impostazione meccanica
Mentre serve davvero un'elaborazione collettiva in termini di consapevolezza e di coscienza in questo senso io i con questo anche concludo penso che discutiamo molto Delphine della pena qual è il fine della pena e questo e quello cosa facciamo per questo o cosa facciamo per quello
Penso che sia giunto il tempo di parlare invece della fine della pena
Questo sarà anche un mostro uno degli argomenti del congresso che come Nessuno tocchi Caino teniamo nel carcere di Opera perché per noi ormai quella e la nostra come dire sede istituzionale per i nostri congressi nel teatro dedicato a Marco Pannella a cui di invito tutti ma è il quattordici quindici e sedici dicembre
Consapevole come sono che penso alla avvierà all'amico Gherardo Colombo
Che serva proprio un cambio paradigmatico di come noi pensiamo al carcere quindi non come un istituto pena lei lo chiamiamo così proprio perché stanco lì a penare
Ma a espressione anche di un diritto penale quindi punitivo
Quando invece ne dobbiamo cercare di concepire qualche cosa che più che separare il punire cerchi di riconciliare e riparare in questo lo spazio per una concezione improntata alla giustizia riparativa sicuramente o può aiutarci anche ad organizzare il meglio il lavoro
Interiore e anti esteriore
Legato al al carcere quelli grazie dialettale
Il abbiamo concluso
Il nostro primo diciamo pane davvero no interessantissimo quasi praticamente tutto femminile a maggior ragione diciamo grazie per i siete state utilissime e importante quello che avete oggi raccontato credo
Sia stato davvero l'attenzione del pubblico a dimostrarlo io lascio quindi la parola uno dei padroni di casa Daniele Nahum io per salutare che devo scappare
E no adesso darei chiamerei Enzo qui con noi
Paolo Aleotti per il secondo Pannella chieda oggetto del trattamento a capitale sociale il valore della persona reclusa come risorsa per la collettività per cui chiamo Gherardo Colombo
Rita Bernardini
Sergio Cusani che non so se
Agli ecco ecco fai appunto l'incendio e Paolo Aleotti per abbandonare il padre grazie
E Alessandro Giungi poiché
Basta
è rimasta una giacca di qualcuno
Prima del segnale
Grazie innanzitutto per avermi dato la possibilità di seguire delle cose
Veramente bellissime io contrari tutti voi non sono un esperto di carcere
E anzi quando sono entrato per ormai dieci anni fa a fare il volontario proprio a Bollate
Però proprio ne sapevo pochissimo non ho visitato qualche anzi il quando facevo giornalista in America ho visto qualche braccio della morte
Ma più o meno basta
Stando all'interno del carcere lavorando con detenute e detenuti
Ho imparato veramente moltissime cose tante le ho imparate qui anche oggi dinanzi ringrazio questo Pannella
Al femminile ma quello vorrei dire
Non fa niente questa roba mia
Grazie
Però c'è una cosa che vorrei dire
Visto che è stato interessantissimo avete detto delle cose francamente che mi hanno molto colpito
E lo stesso però vorrei fare una provocazione
Durante questi anni o lavorato molto con detenute e detenuti a Bollate facciamo un laboratorio di comunicazione radiotelevisivo una delle anime guarda caso di questo laboratorio è stato proprio Vincenzo e proprio Vincenzo un giorno mi ha detto sai Paolo qui succede una cosa fanno dei grandissimi bellissimi convegni dicono tutti delle cose bellissime siamo due tre giorni lì invitano anche noi
Come detenuti poi si spengono le luci dei convegni i luminari se ne vanno a casa nelle loro bellissime case e torniamo noi
Le nostre celle buie e sappiamo noi che sapore ha minori così mi disse un giorno allora la prima provocazione che vorrei fare è proprio un po'questa
Adesso inizieremo appunto ad ascoltare
Il nostro fanno il ma
La domanda che fare a tutti e come facciamo a trasformare questo bellissimo convegno l'ho sentito delle cose meravigliose
E in qualcosa di concreto
Perché perché questo poi il problema reale come facciamo per esempio lavora Bollate
Faccio il volontario
Radio carcere radio Bollate ieri
Mi ha detto che stanno chiudendo le celle
E tutti dicono di sì e quindi tutti lo sanno dunque stiamo tornando indietro
Allora
Io i concetti li ho imparati a memoria ho lavorato con
Con chi ha fondato Bollate Lucia Castellano
Ho imparato a memoria la cosa più semplice che diceva lei sei detenuti escono dal carcere più cattivi di come sono entrati e peggio per tutti noi questa era la sua parola d'ordine
Ecco
Ma in pratica come ne usciamo prima la
Alessia Capello ha detto una serie di cose che mi sembra che vada rompono in questa direzione cioè cogliere il seme che per esempio viene da questa proposta
Di di proposte dal basso che come mitica e così via ma poi come le trasformiamo come facciamo cioè come ne usciamo
Probabilmente da dopodomani io non riuscirò più tanto bene a lavorare come ho lavorato negli ultimi anni nel carcere di Bollate prima c'era qualcun'altro che parlava di una goccia ovviamente mi son venute in mente delle cose che evito di dire però
è vero che noi ognuno di noi fa un lavoro un minimo e che è una goccia che cade nell'oceano però poi invece forse si può tentare qualcosa in più ma che cosa io chiederei innanzitutto Gherardo Colombo che
Ovviamente tutti lo sappiano tele che lo ricordi a
Mutato no
La sua mission anche mutato la mia io faccio il giornalista stavo negli Stati Uniti andava a destra e sinistra sono entrato a Bollate e la mia mission è finita è diventata un'altra non è stata più quella di trovare dei detenuti
Anche mediaticamente importanti lavoro con detenuti
Pazzeschi
Non è stato più fare lo scoop in televisione è stato come dare loro la possibilità se hanno voglia davvero di ricostruirsi una vita di ricominciare di ricco righe Luca Arsilio di edificare sino ecco la lo chiederei a Gherardo
Colombo so che Gherardo Colombo sta facendo un lavoro in questo senso ma come si trasforma poi in in concreto in realtà
Ma quella sera ma se abbiamo poco tempo devo parlare in in quattro minuti e mezzo Marcello Dell'Utri
Quindi sono stati bravissimi le prime anzi sono sono state eccezionali e vediamo se se si accatasta passate siamo bravi anche noi no perché secondo me il il tema comunque è un tema complesso
Nel senso che
Così come dovrebbe essere individualizzato il tema il il percorso che ciascuno è detenuto dovrebbe compiere
Pena porterà come dice la Costituzione ma una parola che non mi piace però c'è la Costituzione per potersi rieducare
Individualizzato vuol dire anche ciascuno ha bisogno della poca strada siamo tutti molto diversi e quindi abbiamo bisogno ciascuno che abbiamo bisogno di esegua no abbiamo bisogno di essere guardati e vedendoci è che si cui Silvio gli strumenti e le misure che servono a quella personali
Non a chiunque indifferentemente
Allora vediamo un pochino il tema del lavoro
E cerchiamo di collegarlo anche così all'inizio quest'altro tema che ricorre molto nel nostro discorso cui di oggi quello della recidiva ne stiamo negando molto lavoro recidiva
E allora proviamo a vedere ci sono persone che commettono reati proprio perché
Il lavoro non ce l'hanno
Non ce l'hanno dapprima e non avendolo da prima poi sono
Sono portati via via i costretti quasi delle volte a commettere reati per sopravvivere
E oggi di le carceri sono Suma piene
Di persone che Aldo una vita all'esterno così difficile da essere sostanzialmente destinati a finire in carcere perché non non hanno delle possibilità
E ci sono persone invece che una competenza ce l'hanno
Che hanno una competenza perché fuori prima lavoravano
So per esempio
Io credo che la grande maggioranza di persone che sono finite in carcere per reati collegati alla commercio all'uso di sostanze stupefacenti
Ed è un lavoro ce l'avessero in tanti non li non tutti ma tanti ce l'avessimo il lavoro e poi però questo lavoro Saitta
Un po'perché sei arrestato ma un possano Taggia dapprima per via della dipendenza dall'uso della sostanza
Ci sono persone che i lavori ce l'avevano sicuro
E sono in carcere per aver commesso Dei delitti che possiamo chiamare d'impulso Dei delitti che dipendono dall'emozione e così via no
Ecco bisogna distinguere perché a seconda della storia personale c'è un un bisogno diverso
Statisticamente io chiedo che il primo bisogno la prima necessità per riuscire a trovare un lavoro ossia quello del la prima necessità sia quella della formazione cioè necessario la volontà
Per se non sai se lo sai far niente poi è quasi impossibile riuscirà a trovare e gli ho solo occasionalmente anche presidente la Cassa delle ammende da qualche casa veramente ha il compito di
Finanziarie
Delle attività tese soprattutto anche la giustizia riparativa per fortuna
Ma poiché se soprattutto all'inserimento dei detenuti
La casa sta lavorando molto con le regioni finanziando no da Sordi alle Regioni perché poi questi soldi possono essere un contributo non è che navighi nell'oro con la cassa e non abbiamo
Spendiamo circa cinquanta milioni all'anno tutte le regioni Btp Italia e quindi sono diciannove regioni più due province autonome
Sì dividere venti cinquanta milioni diviso venti capite che è poca cosa alla fin fine però è un contributo che può servire anche sotto il profilo della così della promozione cioè poi lanciano invece di di di possibilità ce ne ha un pochino più di noi e così via
Primo
Secondo poi però una volta formati dopo i detenuti come lavorato sa che lavoro trovino
E qui io credo che sia molto importante
Un'occasione come questa Massiah molto importante comunque trovai contatti no questi protocolli che vengono fatti con le con Confindustria con Assolombarda con si può fare pensare a neanche all'Ance costruttori edili perché lui forse
Potrebbero essere indirizzati tanti tanti lavoratori che una preparazione specifica hanno meno di archivi e così via ecco è necessario lavorare molto non soltanto sul detenuto
Che poi anche l'espressione
Cioè sì
No però è quello che si dice generalmente no giusto per intendersi
Donne cercando di sviluppo non solo perché è importante cercando di sviluppare le capacità le lavorative in capo al detenuto questa forse così ci capiamo meglio no
Eh ma fa in modo anche che esista una disponibilità all'accoglienza
Che io credo
Secondo me ma tutte e due le cose
Però forse la cosa che manca di più è proprio questa disponibilità all'accoglienza
Di
Io sentivo prima il pane precedente beh che è stato molto interessante molto produttivo no perché son venuti fuori dei pensieri liberamente praticabili ecco praticabili io credo che sia necessario mettere insieme alle parole
Siamo molto capaci di parlare anche i fatti no e quindi operare una volta usciti di qui farci venire in mente che cosa ciascuno di noi nel suo specifico potrebbe fare per aumentar nelle occasioni di lavoro
Mitica può essere uno strumento bisogna lavorarci bisogna lavorarci sordo sbocco
è e bisogna fare in modo che
Alla tavola sia giunta proprio il essi l'azione l'azione all'esterno cercare
Cercare disponibilità riuscire a capire giusto
Perché ci sono queste grosse difficoltà nonostante di incentivi economici della legge Smuraglia e così via perché è così difficile
Ecco quindi io
Viene che la la cosa che più di tutti più di tutto
Sarebbe interessante come argomento di riflessione contemporaneamente di azione che ciascuno di noi bensì nel suo specifico
Quale mattone portare per costruire fra le piastrelle avrà per costruire la strada perché per costruire la strada che consenta a chi esce dal carcere di averne una base no perché poi la Roma presenta una base per la nostra vita non è fatta soltanto di lavoro no che sia però quella base sicura che garantisce dai nella facilità della ricaduta perché la ricaduta evidentemente facile
Una prima risposta assolutamente seria mi piacerebbe chiamare Sergio Cusani per su più o meno lo stesso tema
Cioè che cosa possiamo fare nel concreto ognuno nel nostro campo no Sergio Cusani avuto anche lui una conversione in qualche modo
Che
Che e ora si batte essa avendo conosciuto stavolta il carcere
Ma si batte in maniera profonda perché le cose cambino ecco
Che cosa si può fare per esempio adesso Gherardo Colombo diceva mitica si deve dar da fare sì ma come come possiamo dare una mano noi che siamo fuori per ora almeno la milizia
La situazione costruttive complessa
Perché abbiamo tenuti hanno dei concorrenti terribili simile
Che sono come fratelli
No altri uomini e donne che provengono dalle zone bisogna spaccare il mondo
Forse aspetto
Allora la situazione è complessa perché abbiamo ci sono dei concorrenti
Che sono fratelli ma sostenibilità dei detenuti che sono i migranti che arrivano tutte le parti del non solo di medio rango del mondo
E che sono che sono una riserva di lavoro importante per gli imprenditori
E allora secondo me il percorso da fare quello non tanto di fare delle degli accordi scritti di che per all'Assolombarda l'associazione che fanno capo all'Assolombarda alla Confcommercio
Di fare un'assemblea pubblica nessuno venti gol
E presentare l'attività del che si può fare
Che si fa e che si può fare
Questo perché perché arriveranno
Diciamo cento imprenditore cento commercianti di questi cinquanta sono interessati di questi cinquanta venti sono veramente Corriere impegnarsi
Insomma noi con questo meccanismo all'epoca avevamo messo al lavoro circa seicentotrenta detenuti era un'altra fase in un altro momento eccetera però
Farsi conoscere aprire una relazione con imprenditori possiamo imprenditore che ha vissuto dei anche dei problemi
E quindi anche più sensibili ma produrre incontro perché li fanno gli accordi sul del
Serve soltanto a a giustificare a se stessi e mettersi un po'a posto la coscienza fa fuori il risultato pratico non c'è e il lavoro e foto Praxis proprio il senso del dell'attività non è teoria
E quindi la proposta di stralcio
Vi prendete questo percorso buono positivo
Sia andata a parlare con il responsabile del computer Assolombarda della corte del Confcommercio di Milano
Sono tanti piccoli imprenditori medi imprenditori anche della Provincia
Chiedete chiedete un'assemblea aperta pubblica con rappresentanze non solo fuori ma che è nata anche altri che lavorano
Nelle carceri vi presentate edite quello che sapete fare quello che è stato fatto
Se le offrono formazione ben venga in modo che che diciamo così anche quel timore o con la paura quel quei quei sospetti la si sciopera un poco insomma
Si aprono ovunque proprio positivo senza per l'amor del cielo
Ne è scalare meccanismi di competizione con i migranti che è tutto un altro discorso critica anzi non aiuta più più degli altri
A alla formazione e alle prima o poi a fare dei lavori che difficilmente diciamo così altri possono fruttare e quindi cercare un'alleanza anche con loro e sul non dividerà ma unirà c'è terreno fertile diciamo nel campo dell'imprenditoria secondo me si si sono sensibilità Pertile ecco diciamo così
E già esibita anche di carattere perché hanno anche di carattere religioso cattolico discreta il Papa sta facendo molto su questo piano
Sul sull'accoglieste migranti sul lavoro sul rispetto anche del del salario
Quindi ci sono sensibilità dovute a una struttura antica rispetto del del relazioni umane
Che se ne vada alimentato insomma
Su un è una strada positiva
Si può tentare non nuoce
Mario Cetera
Grazie
Rita Bernardini
Ma
La verità che mi vengono in mente delle domande stupide Issime che però
Non hanno risposte
Cioè
Quando tu hai parlato hai detto delle carceri delle sezioni chiuse
Cioè io credo che noi dobbiamo metterci in testa di comprendere la realtà in cui agiamo oggi
Chi non è la realtà sempre pessima di un anno fa due anni fa tre anni fa
è una realtà ancora più difficile
Perché con la famosa circolare
Su cui Circuiti penitenziari è il DAP a stabilito tutta una serie di regolamentazione di sezione all'interno del carcere
Che prevede che appare che le sezioni a Trattamento intensificato
Dove devono andare i detenuti più bravi quelli che hanno fatto eccetera eccetera poi tutte le altre a Roma si dice s'attaccano
E non hanno ma sono la maggior parte voi vedete in
Utile perché quella Trattamento intensificato saranno pochissime saranno quelle degli eletti allora noi siamo
E ci troviamo calati in questa realtà quindi tu hai fatto benissimo a ricordare in questo perché altrimenti poi sbagliamo infatti la mia domanda se posso semplicemente stupida se posso semplicemente Fini ed era proprio questa
Visto che mi rendo conto
Fatto giornaliste per tanti anni
Me ne accorgo che è cambiata la situazione che Lucia Castellano non c'è più a Bollate
E che le cose sono stanno cambiando sono le carcere e le e che le cacce non sono tutte Bollate
E che per anni ci siamo detti ma perché le altre carceri non prendono a modello Bollate e non salgono a quel livello e mi sto accorgendo stando ci dentro che Bollate che pian piano scende rischia di arrivare a livello sia dell'agli altri
Allora è qui in questa situazione come possiamo lavorare la figura che ne so del del del garante per esempio è una figura che può essere aumentata di valore
Come parlando parlando ieri con parlando ieri con la Vincenzo ci diciamo chi controlla i controllori no
Ecco e allora la domanda veramente questa ripeto che prima prendeva appunti perché sentito delle cose meravigliose dette da qui ma mi chiedevo
Come come facciamo cioè scopa devo dar ragione a Vincenzo che dice chi torna nelle celle poi sbatte la testa al muro e sta sempre lì
Ma guarda noi siamo stati lunedì scorso con Sergio Elisabetta gli avvocati nel carcere di latina che è un carcere di tre centotrentanove persone lì tu Vincenzo è un semilibero già è un articolo ventuno e lì il mancanza di spazzini
Anche se ci fossero detenuti che possono andare alla all'articolo ventuno da essere simili per i non ci sono né semiliberi né articolo ventuno perché non ci sono gli spazi c'è un sovraffollamento del centosessantasette per cento
E quindi niente queste due categorie sono scomparse nel carcere di Latina
Quindi noi dobbiamo capire in che realtà
Operiamo noi siamo arrivati quasi a sessanta mila detenuti
Gherardo lo sa ne mancano mille e tredici credo
Per arrivare a sessanta mila quindi è una cifra che ci ricorda la sentenza l'avvicinamento alla sentenza Torreggiani in quarantasette mila posti veramente disponibili
Con istituti soprattutto quindi Lombardia
Cioè noi abbiamo San Vittore che c'ha un sovraffollamento del cento del duecento per cento
Già ci sono il doppio dei detenuti che potrebbe contenere
E non sono scherzi questi perché noi abbiamo visto una sezione a San Vittore dove perché poi ci sono anche questi casi in casi psichiatrici
Chiediamo un delirio e Isacco lo sa mente per merito di un agente di polizia penitenziaria che probabilmente era più pazzo dei pazzi che stavano lini
Chi riusciva a tenere un equilibrio parlando con tutti e mettendosi a livello di questi che avevano un mille ragioni
Per urlare per chiedere per chiedere attenzione fondamentalmente ma non c'era il personale specializzato per curare queste persone che sicuramente non possono essere curate in carcere allora noi ci
Investiamo la nostra opera se pensiamo al lavoro che è fondamentale in un sistema fallimentare
Cioè il sistema ce lo dobbiamo dire con chiarezza è fallito
Perché noi abbiamo il sovraffollamento di cui di parlavo non abbiamo direttori degli istituti penitenziari hanno fatto sì un concorso ma coprirà semplicemente i pensionamenti
Per cui noi abbiamo cinquantaquattro istituti che sono privi di un direttore titolare reggente con chi parli se non c'è il direttore con chi parli di lavoro se non c'è
L'area educativa
Abbiamo
Oltre cinquanta
Direttori che dirigono più di un istituto quindi ogni tanto vanno nell'altrove a fare la supplenza in quell'altro abbiamo direttori che vanno in missione
In negli istituti penitenziari non ci sono agenti di polizia penitenziaria per come è organizzata la polizia penitenziaria io ricordo la cosa più fresca
Latina centotrentasei agenti in pianta organica
Cento venti quelli a centododici quelli amministrati veramente
Ma quelli effettivamente in servizio sono settantasette perché come tutti i lavoratori ingiustamente hanno le ferie
I congedi per malattia la legge centoquattro i congedi per studio insomma tutta una serie di cose per qua la fine i turni sono devono essere coperti ventiquattro ore su ventiquattro da settantasette persone con sei di questi agenti quindi caliamo ancora che sono impegnati perché c'è una detenuto in attesa di Rand sa perché queste sono le realtà con cui ci dobbiamo confrontare che l'hanno mandato in ospedale da tre mesi
Sei agenti al giorno fanno i turni di piantonamento quindi tolta la forza di sei agenti
Perché vedete per esempio a Padova dove c'è il famoso panettone che credo riceviamo tutti nuovi e quando siamo andati recentemente con Sergio ed Elisabetta c'era il un imprenditore dottor opuscoletto
Che ci diceva che Luigi aveva pronti altri quaranta posti di lavoro ma dalla diritto direzione gli si diceva che non c'erano detenuti pronti per svolgere quel lavoro
Ma ieri troviamo noi scarna dico faccia avete parlato con queste persone perché il detenuto
Vedete il lavoro
Serve per tante cose per la persona detenuta
E spesso non dimentichiamocelo
Dimentichiamocelo serve anche per mantenere la famiglia
E quindi comincia per quella persona che magari è estate irresponsabile per tanto tempo nei confronti della moglie e dei figli eccetera un si lavora e viene retribuito
Un percorso di responsabilizzazione anche rispetto ai figli
Quindi il lavoro importante per questo se è un lavoro qualificato serve anche poi per il reinserimento sociale ma io non so quante borse lavoro da la Regione Lombardia quali corsi perché è questo il compito delle Regioni oltre l'aspetto sanitario
E le borse lavoro sono importanti
Perché non significa solamente il lavoro in carcere significa anche lavoro dopo che sei uscito e che ha avuto una preparazione e dopo questo è uscito noi abbiamo nel carcere di Rebibbia
Una signora che pro probabilmente conoscete
Quella di seconda chance Flavia Filippi
Cioè dice ma noi che cosa possiamo fare lo sai che cosa fa questa questa è una rompiscatole
Questa si mette al telefono dalla mattina alla sera prima conosce i detenuti e vede che cosa possono fare si metta al telefono chiama gli imprenditori ma sentiva tu
Potresti prendermi questo è questa io ti garantisco è bravo eccetera eccetera molti gli attaccano il telefono ma molti gli danno retta Neglia sistemato
Quattrocento cinquantuno centocinquanta persone
Che quindi quando sono uscito dal carcere hanno avuto veramente una seconda chance di lavoro
Non tutti sono bravi a fare questo però è quello che dovremmo fare
Rompere le scatole
Cioè i fondi della legge Smuraglia non sono tutti spesi cioè ci sono sgravi io mi ricordo c'era Dino Petralia a capo del DAP
Detto senti qui dobbiamo fare approvare un emendamento che raddoppi i fondi della legge Smuraglia
Questo diciamo informo dopo un po'Briamonte Cina a Bernardi
Dice ma qui manco sono stati spesi quelli che sono stati stanziati quindi vuol dire che gli imprenditori pur avendo convenienza
Non lo fanno quindi bisogna farglielo sapere sensibilizzare spiegargli che cosa è la legge Smuraglia
è il perché c'è possiamo fare tu hai ragione tutti i tavoli del mondo mass non passi inizia il lavoro quello
Sistematico sapendo tenendo presente però anche tutte le difficoltà che dicevo perché adesso non solo i Circuiti peraltro penitenziari ma ci stanno anche le telefonate le telefonate sono tornate
A una telefonata settimana
Quindi c'è dieci minuti e non di più quindi c'è una regressione trattamentale che è vergognosa perché questi hanno avuto per due-tre anni un rapporto più stretto con la famiglia con i figli minori adesso si torna indietro
Tende de noi io credo che dobbiamo contemporaneamente a questo lavoro in cui dobbiamo rompere le scatole però anche richiedere delle modifiche di legge
Delle modifiche di legge che intanto facciano diminuire il sovraffollamento perché questo sovraffollamento che c'è e vergogna
Gherardo Colombo voleva aggiungere qualcosa osservazioni così a quota si poi volevo dare la parola al Comune per e chiudiamo dopo con vince ma molto molto rapidamente uno un'informazione sapere quanto costa tutto questo meccanismo
Qual è il bilancio della
E tre miliardi e due il databili dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria cioè per
Per stare in prigione adesso quasi sessanta mila persone
Si spendono tre miliardi e duecento milioni
La gran parte circa l'ottanta per cento vada alla struttura e il venti per cento poiché spesso la grande vivendo ottanta per cento quasi va a agli stipendi
è poi c'è tutto il l'aspetto e la manutenzione degli istituti eccetera eccetera e quindi a a quel che dovrebbe
Soddisfare la richiesta una richiesta della della Costituzione
Della reinserimento è praticamente una briciola
Cioè
è come se non esiste quassù l'assistente del bilancio delle misure di comunità
Beh si spende abbia si spende talmente poco duecento rabbino milioni
Cioè ma il bilancio del del del complessivo progressivo ai milioni e cinquecento mila e cinquecento milioni no no son cinquecento di tutto distinto cioè tutta la giustizia ha bisogno dicono alla reale che anche lì ci sono gli stipendi
Misure sui comunità e giustizia minorile duecentottanta milioni
Sì cinquecento podisti teorica viste sede fu affidato perché
A me sembra di ricordare che siano cinque cento secondo va be'comunque qual comunque sopra il cielo e cioè chi è capire qual è qual è la sproporzione sana tutto sul sistema penitenziario
Che
Subisce proprio questa io direi la cultura
Che
La cultura della fa soffrire alla fine ci sta dentro
Perché è una cultura il primo raccolto e dalla distribuzione del male si attribuisce con il male quindi è fatto male
E d'altra parte d'altra parte
Bisogna riflettere sul fatto che è una cultura che in qualche modo contaminare chiunque di noi perché io credo che qui non ci sia nessuno che non abbia mai detto nella sua vita
Emanuela paga in
Me la paga essi allora capite come come come siamo retributivi tutto al come la cultura copia di questa terra quello nera paga allora diventa diventa difficile certo è che tre miliardi duecento milioni equivale più o meno al Bilancio del Comune di Milano
Pensate cos'è il bilancio del Comune di Milano
Ci sono le strade e ci sono i parchi e ci sono no
Quante cose poi magari non funziona dove
Va be però è però però pensate quanto c'è ci son le politiche sociali eccetera eccetera eccetera
Tre miliardi duecento i duecento milioni comuni Milano e quattrocento milioni in più insomma più o meno equivale
Allora bisogna bisogna veramente far in modo che si cambi la prospettiva
Ma ma direi nel profondo e si eviti di tornare a quel che ha prima della pandemia
Grazie quello credo che sia davvero i due uno che è stato allora sa sa bene che c'è un nuovo ordinamento penitenziario ora è stato articolato cioè ci sono gli articoli a seguito della della
Degli stati generali dell'esecuzione penale e così via
E lì si potrebbe con un gesto introdurre
Soltanto che
E io credo che la politica abbia al proprio paura
Già il cittadinanza nel senso che
Vedete perché non è diventata legge l'ordinamento penitenziario perché il governo in carica
Presidente espressione di un partito del del del centrosinistra
Il governo in carica ha pensato che forse troppo pericoloso in prossimità delle elezioni introdurre qualche cosa che poteva essere preso come
Perché se si parla di affettività in carcere
Passano tre secondi e devi cambiare discorso
L'ostia dipendente dell'Italia la scossa
Allora l'impegno l'impegno che dobbiamo prenderci collettivamente gli grazie Gherardo Colombo
E quindi mentre tutti cerchiamo di impegnarci a livelli massimi vediamo come il Comune di Milano a livelli medi
Può fare qualcosa di concreto per dar un domani a questa bellissima giornata l'occasione di oggi
Intanto come di Milano funziona tutto benissimo quindi senso volevo dirlo dal consigliere di maggioranza ci tengo a dirlo da intanto però volevo fatemi dire una cosa di un minuto sul tema della politica in carcere
Io sottolineo come ci sono state esco un attimino ma un secondo diciamo dal tema però c'è stato diciamo le elezioni a Monza suppletive
E una serie di associazioni avevano chiesto comunque di poter avere una tribuna politica all'interno del carcere di Monza tra l'altro anche
Con la l'autorizzazione comunque con il consenso da parte della direttrice Buccoliero ecco è arrivata una risposta a pochi giorni praticamente dalle elezioni da parte del dato no
Ora questo è il modo comunque di permettere alla politica chi potesse interessare delle cose le carceri e credo che questo sia molto sbagliato quando sono i politici a chiede di poter comunque entrare all'interno di un'istituzione come un caffè di svolgere ogni una tribuna e elettorale e hanno una risposta no
Non meglio motivata io credo che si faccia un grossissimo errore proprio perché le persone detenute sono cittadini ovviamente e hanno dovrebbero diciamo avere il stessi diritti
E gli altri cittadini e quindi tra l'altro quando una persona viene letta in Parlamento in questo caso in Senato e va anche a quindi anche la possibilità di legiferare
Sulle condizioni e le persone detenute a maggior ragione dovrebbe essere obbligatorio quasi tenere comunque una tribuna politica all'interno del carcere io credo che su questo però la polizia deve intervenire e debba normare non possiamo lasciare a qualunque tipo di ministro di qualunque tipo di colore politico
La decisione comunque su un comitato di questo tipo io credo che questo sia un tema
Poi su quello che riguarda il Comune di Milano io voglio dire brevissimamente perché già è stato detto tanti sopra un'iniziativa credo concreta interessante che non è sul tema tanto del lavoro ma sul tema del volontariato legata agli articolo ventuno ovvero il con quando si parla del carcere di Bollate diciamo Bollati realtà non è Bollate Milano Bollate quindi il luogo e in particolare in municipio otto
Il municipio otto che quindi è un organismo territoriale di di prossimità a da un po'di anni stipulato una convenzione con il carcere appunto di Milano Bollate molto interessante perché permette ogni fine settimana
A diverse ragazzi e ragazze ad articolo comunque uomini e donne
A ammesse l'articolo ventuno di svolgere volontariato ma di svolge un tipo di volontariato
Importante proprio perché c'è una connessione con il territorio e anche con ad esempio quando si è stato fatto interventi nelle scuole anche con i genitori cioè nel senso perché se no il volontariato rischia di essere qualcosa di fine a se stesso se non ha comunque una connettività
Con il con il territorio e con il il le persone che lo abitano credo che questo sia una cosa molto interessante che è stata molto recentemente ripresa anche dal municipio cinque perché municipio cinque
I nel suo territorio appunto c'è il carte di Milano operante e anche in questo caso diciamo in collaborazione quindi a con in primis con la direzione
Quindi con il dottor Di Gregorio appunto è stato possibile questo tipo di di di intervento questo tipo diciamo di protocollo che vi assicuro è fondamentale importante
Non riguarda purtroppo apertamente il tema specifico del lavoro ma riguarda quell'attività di volontariato
Che permette alle persone detenute intanto di uscire dal carcere il fine settimana che non è una cosa scontato ovviamente solo esclusivamente se lo ritengono ma soprattutto che lei mette in connessione appunto con genitori con comunità con luoghi comunque di di grande socialità
Che riescono per quello che mi riguarda perché poi c'è il tema famoso diciamo e sempre da ricordare del famoso stigma cioè non si dice
Perché noi diciamo la persona detenuta perché abbiamo studiato ma se noi diciamo tra virgolette Sco nel momento in cui si parla del tema carceri i detenuti cioè nel senso quella è la condizione che si assume che essi dovrebbe assumere diciamo per tutta la vita non è così
Però per riuscire diciamo anche su questo tema
A produrre dei cambiamenti io credo che la cosa fondamentale come giustamente è stato detto
Nei convegni in primis che dovrebbero esserci sono proprio le persone detenute e anche quello di permettere diciamo quella connessione quell'intervento e quella diciamo anche tra l'altro grande attività sociale che viene svolta
Con il volontariato così come diciamo un pochino regolamentato il municipio otto in municipio cinque
Grazie anche a
Grazie e concludiamo questo verme interessantissimo panel nel questa fantastica la sala devo dir la verità che Vincenzo mi ha bruciato quando ha parlato del Risorgimento perché anch'io ho pensato di parlare di momento di rinascita no la Renaissance
Come è successo a New York negli anni novanta lo facciamo qui noi e dando proprio perché il Comune di Milano e democratico lasciando chiudere perfette
Questo Pannella a Vincenzo Vincenzo il Pannella al femminile Tia reso tutti gli omaggi che ci doveva quindi cerca di stringere perché sa che tu sei il
Tirando se hanno già detto tutto quello che ti meritati per cui ti chiederei ti chiederei di
Ricordare per chi poi non lo sa fino in fondo che cosa è mitica come nasce e e come davvero poco aiutare venga tutto questo progresso di cui stiamo parlando
Sì è stato detto è stato detto tutto
Quasi tutto insomma molto ecco
Oggi davvero si è arrivati io sì siamo arrivati nella profondità di determinate tematiche che
Posso dire sono state affrontate in modo davvero sentito e non e non formale
Oltre alla giornata di oggi altri avvenimenti come questi o come questo in altra veramente avvenimenti altri incontri come questo viene detto molto no
Viene detto davvero molto perché ci sono giuristi persone illuminate persone che hanno studiato e tutti a proporre soluzioni fare ragionamenti altissimi richiamando la Costituzione
Ricca richiamando i diritti umani e allora dobbiamo riformare le tavole rotonde le Commissioni speciali e
Tutto bellissimo
Apprezzabilissimo e non si non posso negare da persona privata dalla libertà quindi con cognizione di causa se mi permettete non posso negare che sicuramente a livello concettuale il nostro Paese
Per quanto riguarda la dimensione penale e ha la sua massima espressione cioè i ragionamenti le dottrine gli orientamenti sono davvero il look illuminati e illuminanti
Così come lo è la nostra Costituzione così come lo è l'ordinamento penitenziario che in qualche modo come altri codici a cascata e il figlio della nostra Costituzione
Il problema poi
E la realtà no perché
Ecco prima Paolo chiedevi
Cosa si può fare
Questa stessa domanda Nori quando dicono intendo io altre persone detenute private della libertà coloro che conoscono qual è il sapore dei muri
E che paradossalmente nonostante in tanti dette ai lavori
Vengano considerati come esseri umani di serie B in realtà sono essere umani e cittadini pensanti
E quindi anche noi noi ho fatto un po'l'analisi che poi è stata anche riportata qui ma scusate un attimo ma i conti non tornano
Perché qua rieducazione della Costituzione le tavole rotonde ma lo dice Vincenzo Di Cuonzo persona detenuta e quindi di parte lo dice la recidiva i dati statistici qualcosa di confutabile nodi riscontrabile
La recidiva il sovraffollamento è allora a Istanbul come tu ben sai ne parlavamo qualche anno fa in galera diceva
Che cosa la pazzia appena in Standa pazzia era ripetere gli stessi comportamenti sperando che i risultati diversi
Allora noi ci siamo resi conto che c'è un qualcosa di folle
In questo sistema che continua a perpetrare lo stesso modello con qualche variante lessicale e concettuale ma poi aspettandosi risultati DiVersi
Allora dice qual è
Il sistema
Perché è una persona che abbia commesso più consciamente del male
Possa attraverso la transizione la privazione della libertà quindi passando in un carcere uscire migliorato come essere umano la bacchetta magica del trattamento io adesso non voglio dilungarmi su questi aspetti ma
E giusto che le persone i non addetti ai lavori prendano coscienza anche di questi aspetti no
E in e fogli scusate per non dire banale scontato sicuramente Hope Soleto questo lo dice la nostra storia i dati a cui mi sono appena riferito pensare che un trattamento
Standardizzato Possa a come dire rivolto a un essere umano possa produrre per tutti gli esseri umani che si ritrovò non vivere nello stato di detenzione
Lo stesso risultato allora è chiaro che se questi sono i presupposti
Rispose per rispondere alla tua domanda il dottor Cusani prima diceva è un tema complesso
Mi viene da dire io penso che sia il tema più complesso e ti dico anche perché era
Perché il carcere è un sistema totalitario Complesso un microcosmo che vive di seguire con lei e della sua discrezionalità interpretativa che caratterizza la quotidianità detentiva
Che al suo interno gestisce o dovrebbe gestire per così dire
Il sistema più complesso che esiste in natura l'essere umano
E allora quando tu chiedi cosa bisogna fare
Le cose sono
Tantissime
Pensando ai macro sistemi
E come è stato già detto in gran parte bisogna rivedere la questione da un punto di vista culturale
No
Sì è ancora convinti che chi commetta il male
Debba soffrire soffrire al Trotta altrettanto male e che da questa dizione di mali più un male magicamente fosse emergere il bene
Questo sistema è certa se è una follia totale è una follia ma non lo dice una persona detenuta torno a ripetere lo dicono i dati e allora è ovvio che bisogna cambiare qualcosa c'è naturale lo capirebbe anche scusate un bambino
Come si sconfigge il male
Allora ci vuole un piccolo passo indietro
Si può arginare la fallibilità umana no nessuno ha la palla di cristallo e nessuno in grado di poter tornare indietro nel tempo con una macchina del tempo
Gli essere umani in quanto tali chiunque il salumiere sotto casa l'avvocato ora sbagliano proprio perché sono essere umani e quindi commettono un reato un illecito
Bene allora
E magari voglio essere abbastanza crudo e magari tolgono la vita un altro essere umano ok
Bene ora ti metto in carcere
Ok il nostro sistema prevede che
E tu soffre perché ripaghi
Va bene ma io ripagando come dite voi
Porto invita di nuovo la persona posso cioè togliendomi la mia di vita restituiamo la vita che io ho tolto a mia volta no
E questo il massimo della funzionalità sociale alla quale il carcere può ambire vendicare la vita che è stato tocchi e stata tolta togliendo le un'altra allora non si può riscrivere ciò che è accaduto
Ma si può scrivere un nuovo divenire
Allora ecco la giustizia riparativa ecco
Il fornire attraverso l'istituzione gli strumenti perché la persona non venga rieducato a come diceva il dottor Colombo anche questo concetto obsoleto deve essere rivisto ma tu cosa vuoi rieducare un essere umano a cinquant'anni ma voglio dire ecco che cos'è un bambino un maleducato no
Quello che si può fare che si deve fare uno dei motivi per per i quali abbiamo creato mitiga
E fornire quante più possibilità strumenti a supporto
Perché la persona l'individuo intraprende un percorso di edificazione
Perché sei Lotito ma ai cinque l'ultimo bastione devi chiudere perché
No no o al tempo pieno stasera oggetti razze grazie
E di ficcarsi per migliorarsi no come diceva la dottoressa Bernardini per
Uscire migliorato quando si dovrà comunque tornare
Nella società di cui è parte come un essere umano migliorato
Che possa contribuire fattivamente al miglioramento della società perché la società è fatta da individui quindi l'equazione lineare se una persona si migliorerà di riflesso partecipa al miglioramento della collettività di cui è parte
Bene
Appunto le cose da fare sono davvero tante
Una su tutte
Che una su tutte anche quella è stata già detta ma mi ribadisco esatto dalla mia prospettiva è portavoce delle delle persone private della libertà che oggi rappresento
Una cosa che si può fare di immediato quella sì
Senza andare a scomodare i macro sistemi
è stato dato in qualche modo un po'da tutti
Riassumo
Non si può
Immaginare di parlare di carcere
E di strumenti attuativi di strategie e assenti migliorativi che portino dei risultati concreti al miglioramento dello stato attuale delle cose
Senza a pie're allo stesso tavolo
I massimi esperti di carcere
I massimi Esperti di carcere le persone private della libertà perché tu puoi fare tutti i concerti che vuoi che hai appreso da un libro che ci sono stati tramandati dal tuo formatore ma tu non hai vissuto trenta secondi di ciò che la privazione della libertà quindi non potrai mai a rilevare quale quel cresce di sistema che fa sì che i concerti più illuminati poi non si traducono nella concretezza della quotidiana quotidianità degli detentiva che caratterizza il carcere e che oggi rende il carcere più criminogeno che rieducativo
Ma perché criminogeno e poi mi taccio anche qui è giusto dirlo perché qualcuno potrebbe dire ma tu sei di parte
Noi nelle nostre analisi partite dal due mila diciassette quando mitica era un'idea e ancora non non aveva un nome
Abbiamo ragionato come se il carcere fosse un un'impresa ok qual è il business qual è il motivo per il quale un imprenditore crea un'impresa fare profitto
Un anno due anni si fa il bilancio a fine dell'anno abbiamo fatto il profitto sì ok continuano così lo abbiamo ma non siamo andati sotto c'è un deficit bene analizziamo la situazione cerchiamo di capire
Dove quale il crash di sistema
Noi abbiamo fatto lo stesso con il carcere il carcere funzionano il carcere crearvi decisiva recidiva
Allora abbiamo detto allora contro in contrapposizione se non espleta il proprio fine costituzionale istituzionale e sociale
Chiamiamolo rieducativo migliorativo dell'essere umano
Ma
Atteso come dire Cheney era o qual è produce in qualche modo recidiva ah beh allora criminogeno allora è fallimentare allora è superato a loro Soleto
Perché mitica
Per cambiare lo stato delle cose per cambiare il cambio di paradigma per far vivere alla nostra società e al mondo carcere
Uno e vol un'evoluzione un'elevazione rispetto allo stato attuale delle cose graziato
Grazie a tutti grazie alla al Comune di Milano naturalmente
Buonasera a tutti