VIII congresso di Nessuno tocchi Caino: interviste ai partecipanti (prima parte)

Nella sala del teatro della Casa di reclusione di opera intitolata a Marco Pannella nel corso dell'ottavo congresso di Nessuno tocchi Caino è intervenuto il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino
Talmente chiaro luogo dove è stato ucciso il giudice Rosario Livatino e che lo stesso sindaco ha commemorato due anni fa in una manifestazione al quale che sono state lette lettere di detenuti qui a opera che avevano partecipato ad omicidi mafiosi e anche a quello
Il suo intervento il sindaco di Palma di Montechiaro lo ha concluso con una carezza le parole sono state come familiare di una vittima di mafia perché suo zio è stato ucciso dalla mafia il porto la mia carenza quegli stessi detenuti a quegli stessi detenuti che hanno compiuto reati di sangue come componenti di organizzazioni criminali
Questo stato d'animo deriva dalla consapevolezza che il tempo cambia le persone che ha la tendenza si risponde con il perdono e poi un'affermazione noi e la società dovrebbe interrogarsi sul perché un giovane di diciotto venti ventitré anni commette un omicidio
E dovrebbe interrogarsi anche sull'efficacia della lotta alla mafia compiuta con quella che Grecia ci chiamava terribili tra da quelli che erano stati definiti i professionisti tanti parti
Grazie è stato un momento sicuramente emozionante portare il saluto della mia comunità e tra tre questa importantissimi temi se da un un privilegio unico evidentemente la legalità e un valore così come la giustizia un poco valore non negoziabile però come dicevamo alla violenza non si può rispondere con la violenza matrice bisogna rispondere con il partono e dove
Vi è la possibilità di percepire la consapevolezza di un cambiamento quel cambiamento va agevolato va portato verso il premier
E chiaro ed evidente che la mafia negli anni ha mutato atteggiamento
E prendere negli ultimi anni ha proprio mutato pelle basti pensare anche dal punto di vista della localizzazione della sua del suo raggio d'azione basta leggere le cronache odierne per vedere che dalla Val d'Aosta al Piemonte al Veneto vi una spedizione che sicuramente quel mi fanno nella corno nella così e quindi questo dimostra che la sola preclusione
La sola pena senza quella che la redenzione
Del mafioso non porta nessun effetto duraturo le comunità come quella mia come quello di Palma di Montechiaro del Meridione ma le comunità in genere debbono guardarsi allo specchio
Prendere consapevolezza come soggetto a come è stato per capire in che modo si è giunti alla possibilità che un ragazzo di diciotto anni decida di percorre pachiderma protocollo del bene Girelli
La certezza della pena è un fattore assoluto Eduard rispettato ma bisogna interrogarsi bisogna dare la possibilità e la speranza della detenzione a chi ha sbagliato senza quella speranza noi diventeremo peggiore mafiosi lei a commemorato questo omicidio del giudice Livatino commemorato la figura della vittima del giudice Livatino e dicevamo a letto le lettere di questi detenuti
Che effettuo c'è stato nella sua cittadina sicuramente l'effetto è stato è stato notevole sia dal punto di vista positivo di di coloro che hanno apprezzato pesce chi probabilmente Felicity sentito ma credo che per la maggior parte sia andato bene
Ma il tutto mamba deve prescindere lo dico anche il perché
Perché quando non si sente dire
Da un detenuto condannato all'ergastolo ostativo che da due anni fa
Io sono fallimento
Vi può essere il compromesso con la giustizia terrena ma non con la mia coscienza
Quelle parole turno
E sono d'esempio anche i giovani di oggi qualora adesso il dubbio di percorre la via sbagliata perché se lo dice il sindaco se lo diceva di creme profumi addirittura delle di mafia di scegliere bene
A il sospetto che è importante ma se piace tutto il mondo si chiamò fallimento
Probabilmente anche il più duro del cuore fosse solo per tornaconto si interrogava se percorre quella via buia eviterebbe in quell'occasione avete proiettato anche il film spesse con trasparente al alcuni di questi concetti in quel film ci hanno e qualcuno io ho seguito diverse di queste proiezioni
Qualcuno ha affermato anzi più d'uno che è questa la lotta antimafia che può come dire
Fare breccia
E una parte importantissima l'auto antimafia perché otteneva così percorre si si percorre con le indagini con gli arresti con e l'indicazione dei colpevoli questo un fatto in tubino ma questo va sotto quest'altra parte che la parte della speranza è la parte del cambiamento basti pensare poco fa ci stavamo spes contra sperma una un'affermazione la fase di San Paolo basti pensare che San Paolo prima di essere fugato dai la via di Damasco era un persecutore dei cristiani
Noi ci auguriamo che dopo la repressione vi siano ottanta Damasco
Tante persone che da carnefici diventano diventino Sunday e ambasciatore di pace grazie grazie al sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castelli
Il Garante nazionale delle persone sottoposte a misure di privazione della libertà personale Mauro Palma intervenuto
Qui all'ottavo congresso di Nessuno tocchi Caino presso il Carcere di Opera Casa di reclusione
Di opera e si è soffermato su due sentenze della Corte costituzionale da duecentocinquanta tre e la duecento sessantatré
Le differenze tra queste due cent malora la due sanitari nella sentenza che dichiara
E non costituzionalmente accettabile l'illegittimità costituzionale del quattro fissa per i minorenni mi sembra una sentenza secca chiara di grande civiltà
Il minorenne è sempre in una fase evolutiva che applicare una situazione come dire così forte così preclusiva come quella di non potere avere benefici e così via
Quali prevista dal quattro bis a un minore è sempre un errore perché non tiene conto che la sua situazione di evoluzione
Quindi in queste questa sentenza io l'ho di giudicata totalmente chiara e definita e Tito tale positività la due cinque tre è una sentenza che stabilisce che poi è una sentenza quella che dice deve la possibilità dei permessi premio anche se non c'è collaborazione
è una sentenza che a Parre
Fronte anche di discussione uno spiraglio una responsabilità del giudice molto importante perché toglie un automatismo
Che però poi va dico tra virgolette anche gestita da capito come realizzarla
Io sono contrario all'idea che si prendano subito nei provvedimenti legislativi e come sembra invece nel dibattito politico per contenerla per ridurre al contrario io penso che vada letta
In una prospettiva costituzionalmente orientata
Per quegli aspetti pur molto cauti in quel testo molto cauti più forse mi sarei anche aspettato qualcosa in più
Che aprono comunque ad una possibilità nuove cioè dobbiamo fare in modo che le componenti che determinano la decisione del giudice il percorso penitenziario da un lato e da un altro lato l'interruzione dei collegamenti con la criminalità Esterna
Siano effettivamente e esaminati come componenti di Parigi il tizio di pari importanza datemene congiunte tutte e due
E non che ci sia una situazione che poi è sostanzialmente ininfluente il percorso carcerario interno
Quindi diciamo siamo all'inizio di un percorso di speranza bisogna lavorarci e lei da questo punto di vista ha citato la questione della liberazione condizionale
Ma per me la liberazione condizionale è un punto di civiltà giuridica che ritrovo negli ordinamenti degli Stati mi sono occupato
Per anni e anni di ordinamenti internazionali degli Stati che qualcosa che stanno i codici Pertile che dopo venticinque trent'anni cambia da Stato a Stato anche una pena all'ergastolo
Detta è essere in qualche modo e riconsiderata di considerata non significa uno automatismo per non confermarla ma la persona ha un diritto
A vedere in qualche modo che sia rivalutato quel tempo che ha trascorso perseguendo una sanzione non essere ingabbiato in quell'atto in quel momento in quell'atto in quel momento che da quello determina tutta la vita certo
è un un qualcosa che gli ordinamenti utilizzano con grande cautela con grande attenzione
Sono molti i fattori da tenere presenti ma toglierla Teater se come possibilità se non c'è un elemento di collaborazione mi sembra una preclusione assoluta che non è accettabile
Grazie grazie a Mauro Palma Riccardo De Vito è magistrato di sorveglianza a Sassari e presidente di magistratura democratica intatto ha parlato del ruolo del magistrato di sorveglianza che in questo momento vede cadere sulle sue spalle anche la speranza concretizzarsi nella speranza
Certo il magistrato di sorveglianza con la pronuncia soprattutto della corte costituzionale la duecentocinquanta tre del due mila diciannove torna a fare il suo lavoro a tutto tondo
Quella sentenza a il pregio di rompere il muro degli otto Matisse mi e di rivalutare la flessibilità della pena
E di pari passo naturalmente Terri valorizza la discrezionalità della magistratura di sorveglianza cioè la possibilità di gettare lo sguardo sul singolo detenuto non in quanto appartenente a una categoria il mafioso
Il camorrista ma in quanto singolo individuo che compie un percorso dopo la sentenza di condanna al termine del quale appunto ci può essere anche la fine della pena in quanto rieducazione ecco la magistratura di sorveglianza
Cerca di costruire percorsi
Insieme all'amministrazione penitenziaria insieme alle altre alleare educative insieme agli stessi detenuti per fare in modo che la della certezza della pena si ha la certezza che la pena tenda la sua funzione rieducativa e questo è l'unico strumento di difesa sociale vera e propria che oggi si sia orientata alla rieducazione oggi divenne anche un obbligo in qualche modo si esplicita ma per quanto riguarda diciamo la grammatica costituzionale che i magistrati dovrebbero avere interiorizzato la finalità rieducativa della pena e l'unica finalità esplicitata nell'articolo ventisette della Costituzione la caratterizza ontologicamente e del resto la Corte costituzionale ce l'ha più volte ricordato ce lo ricordò con la duecentoquattro del settantaquattro che precede di un anno la nascita dell'ordinamento penitenziario del settantacinque ce l'ha ricordato nel mille novecentonovanta
Ce lo ricorda continuamente ancora nel due mila diciotto spiegandoci che nessuna segnaletica era in di deterrenza può anche per il crimine più grave può passare sopra il finalismo rieducativo della pena e la necessità di apprestare percorsi di riabilitazione di sostegno per i detenuti così si realizza la vera di spesa sociale
E c'è bisogno di ricordarlo perché come lei ci ha detto Pigna ricominciare a dire che la giustizia non si dovrebbe cullare nell'illusione
Repressivo
Sì la giustizia non dovrebbe e a cullarsi più in quello che Salvatore Senese nel dibattito che nel mille novecentonovantotto accompagnava a la proposta di abolizione dell'ergastolo chiamava il placebo avvelenato ecco
Disillusione repressiva l'idea che ogni cosa si combatte con il carcere basta è proprio un placebo delle nato a un placebo perché non risolve i problemi e avvelenato perché oltre avvelenare
Coloro che si trovano a vivere dentro il carcere come diceva Calamandrei citando Turati bisogna sempre per visto cosa c'è dentro il carcere per capire quanto quella medicina posso essere avvelenata
Avvelena poi di fatto anche la società perché se si permette a delle persone che in carcere hanno trascorso la loro vita esclusivamente chiusi dentro una camera detentiva
Di uscire a fine pena nella società senza aver sperimentato percorsi alternativi
Si creano tante persone
Inutili a se stessi e alla società e quindi potenzialmente ancora più pericolose ricordava Salvatore Senese
Val la pena ricordare anche Luigi ferraioli la battaglia anche del partito radicale contro di Magistratura democratica per l'abolizione dello spread della dell'ergastolo ma lei lo ricordava in allora si parlava dell'ergastolo e non si parlava della sua versione ostativa e questo l'ha portata dire cosa è successo della destra
Sì diciamo che adesso ce l'abbiamo il braccio Coppi diritto la speranza nella per così dire prime conquiste sentenza viola la sentenza la Corte Costituzionale dico abbiamo parlato che erodono
Il muro dell'ergastolo ostativo cioè con l'ergastolo reale effettivo che si applica le persone che non collaborano e quindi durano trascorre
Tutti i giorni da loro per pena perpetua all'interno del carcere
Ma accertati sono stati diversi periodi storici i periodi delle commissioni parlamentari periodi delle proposte delle commissioni volte la riforma del codice penale il Periodo punto dalla discussione parlamentare
Sulla legge del novantotto in cui la speranza voleva dire abolizione dell'ergastolo tout-court
Perché l ergastolo tout-court ad essere in contrasto con la la finalità rieducativa della pena
Per me l'avevano qui l'hanno capito diversi Paesi europei che sono arrivati magari anche alla democrazia dopo di noi penso la Spagna penso al Portogallo credo che possiamo gradualmente arrivato a capire anche noi se ci sforziamo di testimoniare che la pena serve se appunto rieducato altrimenti serve a poco indipendentemente dalla sua durata certo non mi non sono così ingenuo da non ritenere che ci sia un un area del carcere necessario ma se andiamo realmente a vedere l'area dal carcere necessario forse scopriremo
Che è molto più piccola dei numeri dell'attuale popolazione detentiva italiana
Grazie grazie al dottor De Vito
Grazie a voi
Antonella Mascia è l'ha bloccata che ha seguito la causa di Allah che poi ha portato alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo intanto quanto tempo c'è voluto per arrivare
In sentenza conosce bene cominciando abbiamo cominciato con la presentazione della dell'istanza di liberazione condizionale nel due mila quattordici
E abbiamo impiegato un paio d'anni per arrivare verso la metà del due mila sedici alla Corte di Cassazione
Questo era diciamo assolutamente necessario per poter poi andare alla corte pur dalla Corte europea dei diritti dell'uomo presupposto per che di cui esaurisce tutto il corso professionale dice esatto perché in realtà il già alla Corte europea aveva detto che perché non fosse considerato una pena inumana all'ergastolo
Doveva avere la possibilità di essere spie riesaminato questo tipo di pena passato un certo Periodo e per l'Italia
Vi doveva essere accesso quindi alla liberazione condizionale peraltro l'aveva anche già detto la Corte costituzionale e in Pinter nella sentenza Pinter contro le unioni tra questa cosa questo passaggio era stato espressamente richiamato dalla Corte europea
Quindi diciamo ce lo aspettavate un giudizio positivo Pardi aspettavate anche che fosse così puntuale la sua
Allora io ero diciamo positiva nel senso che era ovviamente una causa molto difficile perché si andava contro corrente perché avevamo unanime inammissibilità legislativa
Praticamente legislativa a livello nazionale e quindi parlavamo con Investor day e c'è il Baggio è stato non aveva alcun potere di valutare in concreto quindi era diciamo un azione sembrava un'azione impossibile ma questo no no e no non c'ha spaventato cioè eravamo ben coscienti che eravamo provocatori di un'azione legale c'è l'azione legale per parlare alla corte Poppea
Con il linguaggio della Corte europea quindi eravamo benché consapevoli di questo passando davanti argilla a Strasburgo passando quindi alla Corte europea noi confidavamo nel il giudice internazionale
Che conosce questo linguaggio che ha fissato dei principi minimi che devono essere ovviamente rispettati anche in Italia
Si può dire che l'elemento più importante quello di aver sancito da una parte la fine di un automatismo la inammissibilità per dir meglio di un automatismo e dall'altra un obbligo dello Stato di fornire al detenuto gli strumenti per la propria per gli appalti evoluzione
Sì la sentenza viola dice esattamente così sulla scia a di quello che è già stato detto dalla Corte europea
La sentenza Yolei molto scritta molto bene argomentate in maniera diciamo eccezionale con e quindi è molto autorevole
E ha fissato questi principi li ha fissati i in maniera armoniosa
Parlando appunto da una parte della i impossibilità di essere riesaminati in concreto
E questo è una violazione della della dell'articolo tre della Convenzione e dall'altra dell'obbligo positivo che allo stato di permettere al detenuto di poter lavorare alla propria riabilitazione al proprio percorso riabilitativo ecco
Grazie grazie alla Mukata Antonella Mascia
Professore a Davide Galiano professore associato di diritto pubblico alla Università degli Studi
Di Milano ha tratteggiato un po'quali sono i tratti positivi e quelli problematici della recente sentenza della Corte costituzionale la sentenza Cannizzaro quali sono questi punti mi si
Sì sicuramente il punto più importante l'illegittimità costituzionale della presunzione assoluta
E quindi della assenza di pericolosità solamente legata alla questione in collaborazione altro aspetto positivo e sicuramente l'incostituzionalità di tutti i reati e nel primo comma quattro bis e quindi non soltanto dall'agevolazione partecipazione mafiosa ma di tutti
E sicuramente
Un altro aspetto molto positivo la questione sulla libertà di non collaborare che si lega molto alla parte motivazionale sulla questione di separare le attività investigative dall'esecuzione penitenziaria
Ci sono poi anche aspetti che non sono critici ma insomma sono dà ulteriormente approfondire il più importante dei quali sicuramente la Giunta alla attualità dei collegamenti la questione della pericolo di ripristino degli stessi che impegnerà non poco la magistratura di sorveglianza
Infine la questione della liberazione condizionale la corte poteva fermarsi ai permessi premi ha deciso di fermarsi ma è evidente che se la regola è caduta per i permessi ed è la medesima regola che sorregge tutte di benefici alla fine si tratta solo di aspettare
La prossima questione di costituzionalità e la strada mi sembra abbastanza segnata tra affermato un principio poi questo principio può espandersi
Diciamo che è un principio che ha fermato in modo molto chiaro molto esplicito e quindi è difficile tornare indietro a seconda del beneficio dovrebbe valere indipendentemente dai benefici e quindi anche oltre la questione del permesso
Abbiamo sentito ora la Toccata Mascia a proposito della sentenza viola qual è la diciamo la condizione della giustizia penale oggi nel combinato disposto di queste due sentire
Ma sono sentenze che trattano casi Diversity perché
Quella della Corte Costituzionale permesso premio invece quella di Strasburgo è liberazione di condizionale
Tuttavia per l'ennesima volta pur con tutti i distinguo abbiamo che su un nucleo duro di questioni le due corti quantomeno sì non sono perfettamente in linea possono sicuramente dirsi che hanno sposato un nucleo di principi assolutamente importanti e quindi europei italiani insieme no alla la speranza la questione della collaborazione
E tutto ciò che permette ad una persona di far valere
Il suo percorso entrammo orario e anche il fatto che questo percorso debba essere valutata in itinere le andato una volta per tutte le esattamente la la presa
C'è un'assoluta state dichiarate incostituzionali gli argomenti sono italiani ma anche quella corte di Strasburgo aveva detto cose simili insomma
Grazie grazie professor Davide Galliani
Dice l'autore Roberto Rampi senatore del gruppo della Partito Democratico ma senatore iscritto anche alla partito radicale nel suo intervento qui ottavo congresso di di Nessuno tocchi Caino no insistito sull'idea che ormai è chiaro almeno a luglio molti di quelli che erano presenti che sono presenti in sala che il carcere non nessuno maggiore di esistere avvia c'è un problema bisogna fare una battaglia culturale perché un pensiero dominante al sia assolutamente con il carcere un'istituzione che nasce in un tempo storico ed è la forma più ovvia più immediata per risolvere un problema che però come diciamo ci hanno insegnato molti focus su tutti è il modo di non risolverla nascondere alla fine la polvere sotto il tappeto cioè non si affronta quello che il percorso invece di trasformazione della persona c'è davvero
Permetterebbe di cambiare che è interesse anche del singolo che ha commesso il reato ma e è interesse della società tutta perché quello è l'unico modo davvero per combattere per superare il reato e però e mentre dico questo lo dico ribadendo che ovviamente intanto la battaglia quotidiana perché e la condizione del carcere sia diversa
Le condizioni delle carceri siamo in questo momento in un carcere come difficili ma anche come luoghi devono cambiare
Ma è per arrivare alla consapevolezza che il carcere è un sistema superato e che come ho detto nel mio intervento verrà un giorno in cui va be'altre donne altri uomini ci guarderanno e si racconteranno increduli del fatto che noi in questo modo trattavamo donne e uomini nostri simili seppure diciamo colpevoli di reati in un certo tempo della loro vita e per fare questo però ci vuole una grande battaglia culturale
Ci vuole la conoscenza e quindi è quello che ad esempio radio radicale fa ogni giorno quando fa sentire le voci del carcere quando fa sentire i processi quando fa sentire il congresso di Nessuno tocchi Caino iniziative che con Nessuno tocchi Caino
Facciamo perché l'ho detto e lo lo voglio ribadire qua
Tre il carcere esiste perché le persone non sanno che cos'è perché a questa parola d'un associano la concretezza di un'esperienza di privazione della libertà c'è una violenza già solo come come pensieroso spesso e quindi è questo l'enorme lavoro culturale che oggi ci fa dire che su questo tema siamo è vero minoranza ma non siamo minoranza perché la maggior parte delle persone la pensa in maniera diversa siamo minoranza perché la maggior parte persone non ha le condizioni gli strumenti culturali e l'occasione di capire davvero come la pensa grazie grazie all'apertura
Nella sua relazione all'ottavo congresso della associazione Nessuno tocchi Caino
Sergio D'Elia ha ricordato con le le sentenze della corte europea dei diritti dell'uomo la sentenza viola le sentenze della Corte costituzionale siano in qualche modo Lecco ti spessa contratto stemma
E ha ricordato anche con le l'antimafia dell'attendibilità sia mai sconfitta e si avvia alla vittoria l'antimafia della non violenza anzi esattamente le ha detto ha vinto l'antimafia della nonviolenza quindi oggi c'è una nuova frontiera quale
Per quella che otto la
Abolizione della pena di morte ormai è diventato ferrovecchio nella storia dell'umanità che gli stessi irriducibili continuano a maneggiare con cura per paura di farsi del male fare male un male a se stessi in realtà la pena di morte e questo è l'aberrazione di uno Stato che per difendere Caino per difendere Abele il nome di Abele diventa esso stesso carino quindi già non la sopportano poi cioè
La pena fino alla morte cioè l'ergastolo su cui la sentenza la viola contro i tagli al petto appare invia una parola definitiva per cioè basta con il fine pena mai
Rimane però la pena
Come affetto del sistema di giustizia penale cioè la morte pena che bisogna con mettere in discussione bisogna mettere in discussione quell'assurda convinzione per la quale alla violenza al dolore e la sofferenza del delitto debba necessariamente corrispondere la violenza e il dolore e la sofferenza del castigo
Quindi mettere in discussione in maniera radicale nel senso letterale del termine il sistema penale quello che faceva dire per esempio da Aldo Moro che citava un filosofo del diritto nato alla fine della seconda metà degli anni ottocento è morto nella prima metà degli anni novecento in busta varrà Bruck
Il quale diceva
Della necessità non tanto di un diritto penale migliore ma di qualcosa di meglio del diritto penale
E quindi anche di quell'appendice ultima del diritto penale che il carcere no
Luogo mortifero luogo di per sé Pannella lo definiva di in cui i nuclei di Shoah
Venivano come dire vivevano vigevano
E quindi va bisogna fare mettere in discussione questo modo di pensare proprio di un sistema penale che arcaico io l'ho definita nell'azione rettili hanno no
Causa ed effetto di processi si chiamano causa cioè il delitto ingenera una causa il cui effetto debba essere per forza la la il castigo delle ma anche Azione e reazione compì una cosa allora io reagisco eccetera è un sistema Ferretti diano invece le cose che funzionano di più più ragionevoli
Ce ne sono già oggi in atto
Lessi gli esperimenti le esperienze di giustizia riparativa i lavori di pubblica utilità a condizione che non siano lavori forzati forme di riconciliazione comunitarie conviviali
Insomma vanno nel senso non delle pene alternative che sempre pene rimangono ma di un'alternativa
Alla pena storia del carcerano storia relativamente recente c'ha due trecento anni di storia è un'istituzione come molte istituzioni riuscì successo la schiavitù la tortura i manicomi eccetera
è iniziata avrà una fine è giunto il momento della fine
Di questo sistema di questo sistema penale a vantaggio di forme
Più non violente più civili c'è più civiltà nell'Antico Testamento in quel Nessuno tocchi Caino che nelle pratiche nei sistemi dei regimi patibolo Ari che ancora vivo nel nostro Paese quarantuno bis isolamento diurno
La casa lavoro le misure di sicurezza casa lancio al paradosso per cui noi abbiamo non solo un sistema penale
Per cui uno finisce in carcere si sconta la pena magari come dice qualcuno
Ma se a quell'obbrobrio principio della certezza della pena che contrasta con la Costituzione serate secondo posizione rivolta al reinserimento e di per sé flessibili non può essere certa no
Ma a parte questo poi c'è il
Insomma
La le forme di di di riconciliazione dicevo di di di giustizia riparativa che vanno tutte nel senso e nel segno di un della non violenza del
Appunto di un ritorno alla società che Nessuno tocchi Caino alcalino su cui signore con un segno diventa costruttore città ecco c'è più civiltà in quei principi
In quell'inizio ecco nella Genesi che non nel nostro codice penale che non nel nostro sistema
Sistema penitenziario e come dicevi la nuova frontiera della nuova visione
Guarda che insomma le edizioni che si hanno di una realtà possibile vengono prima di qualsiasi azione volta a riformare quella realtà una storia di Marco Pannella
Il visionario ma un uomo d'azione non avrebbe concepito nulla realizzato nulla solida se non avessero avuto la visione della
Attualità quando tutti DC ormai anacronistica questa cosa in sé ancora troppo in anticipo dell'attualità di una riforma dell'attualità di una cambiamento possibile
Grazie grazie a Sergio D'Elia