Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi. Intervista a Sergio Manna, pastore valdese della Chiesa di Rorà

Abbiamo al microfono il Pastore Sergio Manna
Pastore della Chiesa di onorarla Pastore a mezza a mezzo tempo diciamo così perché
A mezzo tempo perché io mi occupo appunto per la metà del mio tempo di curare una delle nostre chiese valdesi la chiesa dir ora e per l'altra metà del mio tempo mi occupo di formazione
Formazione a vari livelli sia nella facoltà valdese di Teologia
E in particolare la formazione pastorale clinica che obbligatorio per nostri candidati e candidate al ministero pastorale mi spiego
L'idea di fondo è che lo dobbiamo imparare esercitare la nostra cura pastorale anche nelle situazioni critiche molto facile andare a casa di membri della comunità bussare alla porta e sapersi Accolti
Ma come ci comportiamo di fronte a una persona in ospedale che affetta da una malattia grave di fronte qualcuno che sta attraversando un periodo molto difficile chi ha subito un lutto terribile
Esisteva una disciplina che si chiama Clinical passò al e di cash informazione pastorali clinica
Nata negli anni Venti del secolo scorso da un pastore presbiteriano Anton Theophilus Bovisa e ha fatto sulla sua pelle l'esperienza di come la cura pastorale tradizionale non funzionava
Lui aveva stato ricoverato per episodi psicotici e aveva capito questa cosa e aveva detto una cosa secondo me fondamentale giudice usciamo dalle facoltà di teologia avendo imparato a leggere interpretare un libro
Il libro per eccellenza il testo biblico ma abbiamo mai imparato a leggere interpretare il Living Human document cioè il documento umano vivente che ogni persona che in questo mondo è dobbiamo imparare a leggere interpretare questi documenti di qui
L'idea
Di fare esperienza in un ambito clinico e quindi imparare a leggere questo documento umano vivente Cogni persone quindi mettere insieme l'esperienza della teologia con quella della Psicologia
E da qui è nato poi nel corso degli anni un modello formativo che si chiama Clinical passò education pastori diaconi
Per un mese vivono e lavorano in ospedale
Bussano alle porte delle persone non per
Convertirle alla propria fede assolutamente no ma per ascoltarle
Perché l'idea di fondo è che la teologia si deve incarnare la situazione concreta delle persone e quindi il metodo è quello dell'Action riflette sul metodo cioè io vado a fare una visita
Cose imparo da questa visita
Acquisisco delle nuove capacità del nuove competenze che metterò a frutto quindi diciamo che questa è un'esperienza formativa che ha un carattere scientifico e umanistico allo stesso tempo
E tutti i nostri pastori diaconi Pastore diacono e devono fare questa esperienza di formazione di un mese
Di lavoro di vita di servizio in ospedale sotto supervisione io mi occupo di
Organizzare eseguire questi corsi di fare la supervisione nostri studenti e studentesse che imparano così
A riconoscere i propri punti di forza quelli di debolezza come la propria biografia incide anche sulla propria pastorale e come affrontare i nodi critici della propria esistenza
In virtù di questo lavoro un pastore ma non è stato chiamato è stato eletto nella Commissione Salute e cura del Concilio ecumenico delle Chiese
Che si chiama cioè che
Che comprende una quarantina di anzi trecentoquaranta chiese in centoventi paesi Sergio manga ma ne parleremo con lui in un'altra occasione anche autore della volume che discende da questa sua esperienza il titolare l'ascolto che cura la parola che guarisce
Interruzione al counselling pastorale che quello di cui ci ha parlato finora ma radio radicale abbiamo chiesto la Pastore Sergio Manni di farsi intervistare sulla predicazione che ha tenuto oggi nella culto di apertura del signor le chiese metodi viste e valdesi
Una applicazione che parte dal Vangelo di Luca capitolo sette versetti dai trentasei alla cinquanta intanto che cosa dicono questi versetti e il motivo per cui sono stati scelti
Ma il motivo per il quale sono state scelte molto semplice ne abbiamo un uno strumento che si chiama lezione Mario
Che è una proposta per ogni domenica su quale testo predicare per evitare che ognuno di noi magari predichi quello che vuole prima decide quello che vuole dire questi c'è il testo di appoggio
Diciamo che il lezione ha riconosciuto lo strumento che ci aiuta a disciplinare circa e io ho deciso per questa occasione che era il culto d'apertura del Sinodo di fare così di vedere che cosa propone l'azionario per oggi e ci propone questo racconto del Vangelo di Luca molto bello
Che è un racconto nel quale Gesù viene invitato a casa di un fariseo un uomo profondamente religioso ma si presenta una pubblica peccatrice secondo gli esegeti una prostituta
E questa prostituta bada Gesù undici sui piedi con un olio profumato righe a i piedi Gesù con le lacrime gli asciuga con i suoi capelli e questo fariseo che l'ospitava
E dice ma se questo fosse veramente un maestro e capirebbe che don è quello che lo tocca perché c'era molto questa idea
Che non bisogna avere commistioni con il peccatore le peccatrice non bisogna farsi contaminare questo test molto bello perché è un testo nel quale invece Gesù ci dimostra che non è così
Che essere persone religiose
Non può essere inteso come senso di divide il mondo in buoni e cattivi giusti e peccatori due mondi che non si devono incontrare che essere religiosi non basta per raccogliere Cristo per converso è altrettanto vero che non basta essere peccatori per essere respinti rattrista ecco il senso era proprio quello
A volte sei all'idea che basti essere religiosi per appartenere a Cristo ma in realtà ci sono tante persone religiose che Cristo non l'hanno mai ha colto
Perché il loro essere religiose si traduce poi in essere persone giudicanti escludenti e questo non è mai stato il modo di comportarsi di Gesù che ha sempre accolto tutte le persone che gli venivano in conto senza mai preoccuparsi di contaminarsi questo era uno dei temi
Secondo me importante in questo tempo perché c'è sempre il rischio le persone religiose siano integraliste che dividono il mondo
In bianco e nero in buoni e cattivi senza ha realizzato il fatto che tutti e tutte noi siamo peccatore peccatrice i bisognosi di redenzione ho citato non a caso una bella frase di Martin Lutero il padre della riforma
Che diceva i peccatori non sono amati perché sono belli sono belli perché sono amate cioè nell'amore trasforma non è escludendo le persone bensì accogliendo le che mi possiamo comunicare l'amore di Cristo
Questo è un messaggio che oltre che essere rivolto diciamo in generale
Ai fedeli che erano presenti nel tempio ma in generale ai fedeli delle Chiese evangeliche ma che può andar bene per i fedeli qualunque fede oserei dire
E anche un come dire una presentazione al pastore che veniva ordinato e alla due le due ospiti che voi avete che vengono da chiese
Al di fuori dell'Italia assolutamente il culto di apertura del sinodo è anche il momento nel quale noi con sacche amo le nostre nuove Pastore pastori in questo caso avevamo un candidato al ministero pastorale
E diciamo questo sermone era anche un'occasione per ripetere alla Chiesa e anche a lui ha fatto tutto il suo percorso di formazione che cosa significa appartenere alla Chiesa Valdese
Come e non intendiamo il nostro modo di essere Chiesa che non è una comunità di santi contro i peccatori non è una fortezza per difenderci dal mondo ma siamo chiamati a essere una casa che accoglie
Tutti e tutte quindi in qualche modo in un modo di ribadire quello che sostanzialmente il nostro modo di essere Chiesa noi riteniamo di essere non dei giusti e dei santi ma peccatore peccatrice i bisognosi di grazie di redenzione che accolgono
Altri peccatori altri peccatrice che si riconoscono come tali davanti al Signore quindi tutti abbiamo questo essere come siamo davanti a un Dio che ci accoglie
In ogni situazione questa è un po'quello che noi vorremmo trasmettere come modalità di essere Chiesa la nostra visione della Chiesa non è è quella in cui sono i padri che comandano i figli che obbediscono noi non ci chiamiamo padri Pastorino rifiutano il titolo di padre ne siamo tutti sorelle e fratelli
Figli e figlie di un unico Dio l'unico padre che quando Gesù ha voluto darne un'immagine di come Dio non a caso ha raccontato la parabola del fior prodigo
Dove c'è questo padre che al figlio chela trattato come se fosse già morto perché gli chiede la sua eredità mentre ancora in vita quando il figlio sbaglia tutto sperpera il denaro torna a casa dal padre il padre non lo caccia via addirittura fa una cosa che per gli antichi era assolutamente ridicola cioè gli corre incontro lo aspettava anche se aveva sbagliato fallito tutta la sua vita è questo
Padre così come già sullo dipingere la parabola non si preoccupa di coprirsi di ridicolo per in andare incontro al figlio che gli altri consideravano perduto ecco l'ultima cosa che se ce la facciamo chiudere in quaranta secondi
E il Gesù Cristo dice alla donna vai in pace ma la chiesa da lei delineata ecco il luogo dove poi una persona trovo la pace perché se non si trova la pace interiore ma poi ne il mondo fuori la rifiuta la pace non c'è
E quello che dicevo nel mio sermone dove devo andare questa donna se bollata come prostituta peccatrice potrà stare soltanto con quelle come lei invece l'invito è la sfida che sempre
Molto presente nel Vangelo ed era così anche nelle origini e che quel luogo sia proprio la Chiesa
La Chiesa non respinge accoglie le persone e se ci pensiamo il Vangelo predicato da Gesù ha trovato un riscontro proprio fra questo genere di persone che tutto il resto del mondo tutti coloro che erano considerati Sante che si consideravano tali escludevano quindi questo è il nostro messaggio per per l'oggi grazie grazie al pastore Sergio Paini