Commemorazione del 90° anniversario della morte di Claudio Treves

Allora buongiorno grazie
A voi per avere partecipato raccolto la nostra il nostro invito di partecipazione a questa come ma l'azione di Claudio Treves ricordare brevemente Claudio Treves è indubbiamente un dovere
Claudio Treves nasce a Torino nel mille ottocentosessantanove lui si definiva sovversivo fin dall'infanzia mai credente e sempre anticlericale
Iscritta negli anni universitari ad un circolo repubblicano nel mille ottocentonovantadue devia il PSI
Sosteneva che il marxismo doveva diventare una leva di propaganda morale e rifiutava ogni interpretazione meccanica
Del determinismo economico in quegli anni si schierò senza esitazione contro la politica estera colonialista di Francesco Crispi
Denuncerò l'industria Lismore Crivo che si fondava sui bassi salari e la politica interna di reazione di repressione
A Torino assunse la direzione del Grido del Popolo settimanale della Federazione socialista e nel mille ottocentonovantaquattro fu processato dopo le leggi eccezionali insieme Auddino Morgari
A Milano dopo il novantotto e l'arresto di Turati D'Anna Kuliscioff organizzò la campagna elettorale l'anno successivo per la rielezione di Turati
E un profondo conoscitore dell'Europa
Dove viaggiò molto e scrisse per giornali riviste italiane al congresso socialista divora nel mille novecentouno inventò la formula riformisti perché rivoluzionari il rivoluzionari perché riformisti
Eletto a Milano alla Camera per la prima volta nel mille novecentosette fu direttore de L'Avanti dal dieci al dodici quando nel mille novecentododici al congresso di Reggio Emilia vinsero i massimalisti gli fu offerto di rimanere a dirigere il giornale
Per scrupolo diciotto ma se ne pentì amaramente perché i suoi successori furono prima baci ma subito dopo Mussolini nel mille novecentoquindici a seguito di violente polemiche sull'interventismo e
E per alcuni offesi che Mussolini aveva riservato
Alla moglie
Di Claudio Treves travestito a duello Mussolini entrambi ne uscirono malconci si disse di lui
Che vale l'uomo più amato e più odiato d'Italia per la sua implacabile opposizione alla guerra ma dopo Caporetto si schierò a fianco di Turati e di Anna Kuliscioff difesa dell'indipendenza nazionale
Nel ventidue dopo l'espulsione di riformisti PSI fu tra i promotori della nascita del Partito socialista unitario di Giacomo Matteotti
E assunse la direzione della giustizia organo del partito
Nei suoi confronti non mancò neppure l'oltraggio di un gruppo di razzisti ante litteram ultranazionalisti e filo fascisti che attraverso la rivista di Milano
In realtà erano dediti al ricatto nei confronti delle banche italiane presentate con un aggregato di finanza di traffico d'armi sotto il controllo dell'Internazionale giudaica
Così si legge sulla rivista di Milano del dieci giugno del ventitré
Treves giudeo da scuola tale a Milano c'è diremo la piazza dove due somali obbedienti stracci e vanno le cartilagini di Giuda Treves
Il quattordici novembre del venticinque dopo l'attentato di Zaniboni viene sciolto Psv
Il ventisei novembre successivo Treves ricostituisce clandestinamente consacrate Rosselli il Partito socialista dei lavoratori italiani
Dopo l'estate in Svizzera nel ventisei fu in Francia prima direttore di Rinascita socialista poi dal ventisette direttore delle libertà organo della concentrazione antifascista degli italiani in Francia
Protagonista nemmeno i centotrenta della riunificazione dei riformisti
Del con il PSI di Pietro Nenni mobili l'undici giugno mille novecentotrentatré
Poche ore dopo aveva commemorato il sacrificio di Giacomo Matteotti osservava Pallante ruggine Inter giornalista socialista compagno di Treves negli anni dell'esilio
Chi chi non lo conosceva lo poteva immaginare come fare dove donatori per niente espansivo e non facile a commuoversi ma il cuore di Treves
Sottolinea un G venti è grosso come il suo cervelli difficile separare il ricco io ricordo di Treves da quello di tubetti e di Anna Kuliscioff Ugo Guido Mondolfo
Accogliendo le spoglie mortali di trarre saturate dieci ottobre del quarantotto di ritorno dalla Francia
Ne sottolineava il diverso tratto di temperamento intellettuale
Turati artista sommo dalla parola polemista brillante e arguto caustico Treves attento agli aspetti dottrinali ragionatore freddo e formidabile le cui serrati argomentazioni stritolare hanno i sofismi avversari
Entrambi condividevano una visione civile della democrazia
Né l'uno né l'altro le lusinghe attrici Dodi avversarie o le adirati accuse di sedicenti Company fecero mai deflettere dal cammino che la coscienza suggeriva
Non indulgere ho mai al demagogici ma in cui tanti uomini politici cercano e purtroppo trovano le fonti più copiose del loro prestigio
Dopo la fine della prima guerra mondiale continuavano Sereni la loro missione quando in composti demagoghi li accusavano di essere traditori e venduti perché cent'cercavano di sventare l'illusione
Alimentata dalla psicosi bellica che basti un'insurrezione violenta a determinare i radicali e durevoli palingenesi l'avvento del fascismo e la dolorosa di prova della esattezza dei loro ammonimento
Ma furono anche i più fermi a fronteggiare la la violenza di nuovi dominatori accanto a Giacomo Matteotti il più nobile e generoso dei combattenti socialisti
Per questo figure come Turati e Treves appartengono tutti non solo il partito socialista concludeva nel suo ricordo
Mondolfo ora
Il
Devo dare lettura di una poche righe che sì ha mandato il il nipote
Di di di di Claudio Treves che si chiama Claudio Treves anche lui
Nel ringraziare il sì della della dell'iniziativa e informandosi del fatto che non può partecipare per motivi di salute e queste a questa questa cerimonia si esprime la sua
Contentezza per l'iniziativa spero che sia onorata dalla presenza delle cariche istituzionali invitati oltre che da quanti hanno ancora vivo
Il hanno ancora vivo io ricordo
Di una generazione di militanti socialisti democratici comunisti insomma antifascisti che combattevano il fascismo fin dalle origini pagando con la vita e con l'esilio le loro scelte
Figura troppo spesso ridotta da amico e sodale di Filippo Turati mio nonno è una personalità assai interessante da studiare
Essendo un esempio di quell'intreccio tra cultura positivista e marxismo che ha tanto caratterizzato la fase iniziale del socialismo italiano
E che resse lo scontro culturale prima ancora che politico e poi anche il fisico con le correnti vitalistica spiritualista dei nichilisti dell'inizio del secolo rappresentate non a caso da Mussolini il rivoluzionario prima e poi fascista
Che ebbe verso mio nonno un rancore riversata sui poli sulla famiglia costretta a subire la vigilanza della polizia di Bocchini e sul mio padre in particolare incarcerato per avere firmato assieme ad altri tra cui Ludovico Geymonat
Una legge una lettera di sostegno a Croce per il dissenso tra cui espresso in Senato alla sottoscrizione dei Patti lateranensi
Ricordo che mio nonno sfidò a duello Mussolini per le frasi indegne oltre che antisemite rivolte a mia nonna dalle colonne del neonato Popolo d'Italia e si rammaricò per tutta la durata dell'esilio per la vedi solo provocato un taglio all'orecchio
La fiducia di mio nonno per uno sviluppo dell'umanità verso traguardi sempre più alti non gli fece mai venire meno la consapevolezza delle tragedie
E la stessa umanità avrebbe dovuto conoscere Consi consiglio la lettura dei discorsi parlamentari Daloui tenuti durante la prima guerra mondiale tra i più drammatici e profetici che si siano levati
Per far cessare la strage per contemplare con acuto disincanto le macerie prodotte dalla guerra
Il discorso sull'espiazione del trenta marzo mille novecentoventi e ancora oggi tragicamente attuale ringraziandovi ancora per l'invito e uguagliando vite ogni successo per la cerimonia vi saluto con molto affetto
Claudio Treves
Il
Devo anche dar conto che sono arrivati dei messaggi tra cui in particolare due nostri compagni Valdo Spini e
Mi scusate un attimo
E Stefano e Stefano Milani
Ci comunicò l'impossibilità a partecipare ma ci chiedono di considerarli presenti io di nuovo ringrazio tutti a questo punto cedo la parola
A a Mauro Del Bue
Che è oggi direttore della giustizia un giornale diverso da da da quello che vigeva Prampolini ecco però insomma in un certo senso unico l'erede
Grazie molto molte
In effetti avevo in animo da un molto tempo di ieri editare la giustizia sia pure in forma on line che oggi giornali su carta costano molto
E non sono neanche sufficientemente eletti
Quando abbiamo costituito l'associazione socialista liberale e io non potevo più essere direttore del quotidiano del PSDI davanti
Questa idea è stata realizzata
Mio onora naturalmente essere considerato successore
Di un personaggio storicamente così rilevante come Stato Claudio Treves
Voglio però ricordare che la giustizia nacque nella mia provincia a Reggio Emilia
Sotto forma di periodico
Nel mille ottocentottantasei diretta da Camillo Prampolini dieci anni prima
Che nacque l'Avanti davanti nacque nel dicembre anzi il venticinque di dicembre il giorno di Natale pensate
Del mille e ottocentonovantasei
Poi la giustizia si trasformò in quotidiano
Vendeva oltre otto mila copie pensate che il Riformista oggi vende circa mille copie nella sola provincia di Reggio Emilia
E a dirigere il quotidiano fu chiamato il Mantovano giovani di bordi
Che poi divenne uno dei leader della corrente riformista a livello nazionale soprattutto nel congresso di Ancona del mille novecentoquattordici dici in cui prevalse la leadership di Benito Mussolini
Nel mille novecentoventidue alla luce della espulsioni dei riformisti dal PSI
Il reato era quello di essere stati dar retta a dichiarare la disponibilità di formare un governo democratico che sbarra se la strada al fascismo
Per questo serrati e i suoi compagni decisero l'espulsione pensate di Turati di Treves di Matteotti di Prampolini di Modigliani di D'Aragona
Della CGIL che rimarrà i riformisti allora
Della maggioranza dei parlamentari socialisti
è paradossale che nel partito i riformisti erano un'esigua minoranza ma in Parlamento erano la maggioranza
E volevano fare qualcosa per impedire l'avvento di un governo fascista magari presieduto dallo stesso Benito Mussolini
Vennero espulsi il tre ottobre inventino ventotto ottobre ci fu la marcia su Roma venticinque giorni dopo
Pensate il tempismo
Del tribunale
Interno del Partito Socialista Italiano
Premesse
Seguito un attico
Me ma mi piace mi piace molto la definizione di Claudio Treves Del Din poté o pronipote di Treves che definisce non una propaggine di Turati perché chi si occupa di storia che ha letto i libri sulla storia del Partito Socialista trova sempre il tandem no Turati Treves un tandem inossidabile
Che costituisce la leadership della componente riformista o cosiddetta riformista perché non si definiva riformista Turati e tre bis venivano definiti spregiativamente i riformisti
Dai rivoluzionari dai sindacalisti rivoluzionari agli inizi del secolo
Dai massimalisti nella nell'immediato dopoguerra dei comunisti che si uscissero dal Partito socialista col Congresso di Livorno del mille novecento ventuno
E
Pensate che allora al riformismo era un sostantivo che equivaleva ad un'offesa
Oggi
I partiti si dichiarano tutti i riformisti
Quelli di sinistra quelli di estrema sinistra quelli di centro e un po'anche quelli di destra
Ora io settimo Turati e Treves innanzitutto perché hanno saputo guardare molto avanti
E portare avanti un'idea di socialismo
Graduali Istat punto riformista la Solazzo impensate la sola
Che ha salvato
Dalla ignominia della storia il vocabolo socialista
Se pensate tutti gli altri aggettivi a cui si è
Aggiunti che si sono aggiunti al vocabolo socialista sono stati sconfitti
Dalla storia o hanno generato tragedie il socialismo rivoluzionario i sociali
Morreale
Il socialismo nazionale
Solo il socialismo riformista
E ancora
Ci consente ancora di guardare alla storia del socialismo con orgoglio
E aggiungerei anche il socialismo liberale quello di Carlo Rosselli col quale Treves ebbe una polemica sapete
Perché
Con il libro il socialismo liberale che Carlo Rosselli scrisse a Lipari e poi venne pubblicato dopo la sua fuga dagli pari a Parigi nel mille novecentotrenta si smantellato hanno alcune delle cosiddette verità del marxismo
Rosselli
Individuata già nel marxismo nella sua mancanza come si disse in nei cenacoli di Mondoperaio degli anni Ottanta della sua mancanza di concezione dello Stato
Uno dei perni
De la totalitarismo comunista
Cioè il marxismo che poi anche esso postula vara necessità sia pur transitoria di una dittatura del proletariato aveva in sé i crismi
Del totalitarismo leninista
Questo non venne accettato dal Treves che era un riformista ma marxista
E polemizzò con Rosselli sul suo Socialismo liberale ma io dico il socialismo riformista di Treves di Turati il socialismo liberale
Di Carlo Rosselli sono le uniche due versioni che ci permettono di guardare alla storia del socialismo con orgoglio
E non compensi mento
La giustizia venne chiusa nel mille novecentoventicinque dopo ventisei dopo le leggi fascistissime seguite all'attentato di Anteo Zamboni a Bologna
Fallito mentre Andrea ante Anteo Zamboni venne trucidato dalla folla
Leggi fascistissime che mettevano al bando tutti i partiti democratici e tutti i giornali antifascisti
Quindi anche la giustizia dovette
Chiudere la saracinesca e allineare assi
A questo impedimento
Tre avesse restò in Italia e come tutti gli altri grandi socialisti e democratici espatrio nel mille novecentoventisei
Uno di quelli che favorirono l'espatrio dei grandi socialisti alla volta di Parigi ma poi Saragat e anche tre le furono per un paio di Svizzera
Saragat sarà anche in Austria e sarà influenzato lo disse lui
Da Otto Bauer e dal suo austro marxismo
Una versione umanitaria del marxismo quella di cui si occupò anche Rodolfo Mondolfo nel suo bel libro l'umanesimo di Marx
Quindi una visione diciamo liberale
Umanitaria del marxismo
E saranno a Parigi insieme ancora Turati Treves
E Treves morirà nel mille novecentotrentatré
Tre anni dopo la riunificazione dei socialisti che avvenne a Parigi nel trenta
Tra il PSI di Nenni che aveva rifiutato lo scioglimento
Prospettato da serrati e l'immediata confluenza dei socialisti del partito comunista e il Partito Socialista che si chiamava allora Partito Socialista unitario dei lavoratori italiani supplì
Di Turati di Treves di Saragat di Modigliani di dare alcune degli altri
Si fece un partito unico del mille novecentotrenta Turati morì nel mille novecentotrentadue ricordiamoci quello che Togliatti scrisse
Di Turati
Perché
Adesso che è morto Berlusconi
Si stanno si sono usati anche Toni di odio che io rifiuto
Perché un avversario politico va battuto politicamente non va odiato
L'odio mi porta sempre a un sentimento di morte che rifiuto anche nel più lontano da me avversario politico ma allora Turati non uso parole di odio uso parole di criminalizzazione
Rispetto a Turati
Fu un rettore sentimentale un buono da nulla
D'altronde Gramsci disse di Matteotti
Temo e morto il pellegrino del nulla
Allora eravamo nella fase del socia al fascismo dei socialisti concepiti come l'ala di sinistra della fascisti d'azione europea e non potevano mancare
Parole di astio e di odio così laceranti
Treves morì nel mille novecentotrentatré l'undici giugno
Aveva appena finito di commemorare Giacomo Matteotti
Era entrato nel suo appartamento era presente il figlio Paolo che sarà uno dei dirigenti del Partito socialista democratico di Giuseppe Saragat
E morì improvvisamente proprio nelle ore seguenti alla celebrazione del martirio di Jacko Matteotti mi piace ricordare questo fatto
Perché il due mila ventiquattro sarà il centenario
Del martirio di Giacomo Matteotti
Ricordare Treves che nell'ultimo nelle ultime ore della sua vita che le ultime ore della sua vita lady dico a Giacomo Matteotti mi sembra di fare assumere a questo personaggio un'aureola
Di gloria
E di particolare prestigio
Grazie
Grazie
Grazie a Mauro Del Bue colgo l'occasione per ringraziare Diana De Marchi presidente della commissione Pari opportunità che qui con noi la presenza di degli assessori è preclusa ai me
Da una norma discutibile perché nei giorni di lutto nazionale non si può partecipare a cerimonie ufficiale
Va be insomma
Trattiene no no non c'era possono soldi far trattare arriva dal teste allora a a questo punto diamo la parola Pia Locatelli vicepresidente dell'Internazionale socialista grazie
Grazie l'altra
Ma
Non serve per la assi per la registrazione per info
Nella storia del socialismo italiano la figura di Claudio Treves a un posto non trascurabile anche se per anni la storiografia gli ha assegnato un ruolo minore
Lasciando ingiustamente in ombra la sua personalità politica e culturale
Abbiamo già sentito alcune note biografiche di Treves nato a Torino nel sessantanove in una famiglia ebrea benestante ottavo di nove figli
Inquieto intollerante dell'ambiente borghese in cui era cresciuto sensibile alle problematiche sociali ecco da giovane fu attivo nel movimento radicale e repubblicano torinese
Aderendo a diverse associazione davvero diverse la fratellanza artigiani fascia radicale universitario Suma per finire
Come ultima attività non di partito nell'Unione Operaia indipendente che fu una sorta di ponte verso il partito socialista dei lavoratori italiani
Al quale aderì nell'anno stesso in cui il partito socialista dei lavoratori italiani fu fondato a Genova
Ne divenne presto dirigente Siena Turati alcuni scioperi ad altri fino al mille novecentoventidue hanno della loro espulsione dal partito
Era un pacifista ma
Era un militante nei movimenti internazionali per la pace ha vissuto da pacifista non dogmatico e voglio sottolineare questo aspetto non dogmatico prima ha vissuto l'avventura libica e poi la prima guerra mondiale
Una tragedia in sede
Oltre che all'origine di molte delle triste tristi vicende che hanno segnato la storia del nostro Paese in termine di nazionalismo violenza militarismo sfregio delle istituzioni parlamentari
Una tragedia insomma che avrebbe costituito il terreno di coltura ideale per la nascita e il successo del fascismo
Fu a lungo consigliere comunale provinciale a Torino e poi per vent'anni parlamentare fino a che il fascismo lo consentì cioè fino al mille novecentoventisei
Quando tutti i parlari i i parlamentari antifascisti furono dichiarati decaduti praticamente rimase Orsoni fascisti
L'attività giornalistica ne ha già parlato a lungo in modo molto interessante Mauro sarà sempre una costante del suo impegno politico
Infinito l'elenco delle testate cui collaborò e non non l'elenco ma dal direttore dell'Avanti per due soli anni
Dal due mila undici mille novecentoundici dodici perché fu estromesso da Mussolini condusse un'opposizione serrata alla guerra libica e prima di dirigere per due anni l'Avanti essendosi trasferito a Milano da da Torino nel mille no nel mille ottocentonovantanove fu direttore per dieci anni del giornale il tempo all'epoca il principale giornale del riformismo italiano al quale collaborarono i più prestigiosi esponenti socialisti riformisti
E ancor prima di questo osservatori giornalista cosmopolita Berlino e poi a Parigi e poi fu come posso dire uno degli uomini politici più convintamente europea dei nel senso che Claudio Treves arriva chiara chiarissima l'importanza per un'azione efficace della dimensione europea delle relazioni e delle attività politiche
E la necessità di comportamenti coordinati tra partiti sto citando e alla famiglia del socialismo e laburismo europeo non credo invece che avesse sviluppato un pensiero federalista per l'Europa però il senso della dimensione delle relazioni dell'azione politica questo l'aveva ben chiaro
Dei suoi viaggi non abbiamo molta documentazione il figlio Paolo a proposito dei documenti che costituivano l'archivio del padre scrive
Purtroppo su di lui non abbiamo quasi più nulla dopo che le bombe tedesche su Londra devono distrutto insomma una parte dalla loro casa e aggiunge
Poi papà era un uomo assai poco ordinato e per nulla conservatore anche delle sue cose
Dei suoi viaggi all'estero prima a Berlino poi a Parigi poi in Svizzera poi in Olanda in Scandinavia Belgio ci restano però le vivaci corrispondenze all'Avanti
Premesse era un riformista convinto coerente nemico del massimalismo e del mito dello sciopero generale che risolve tutto sempre in opposizione al rivoluzionari sono in particolare a quello di Mussolini
Dal rapporto tra i due il figlio Piero scrive
Non credo vi siano mai state due persone più antitetiche
Mio padre era fondamentalmente un uomo di cultura odiava la demagogia la retorica lana il gonfiarsi le gote insomma tutto ciò che caratterizza il cosiddetto villano rifatto
Questo era precisamente Mussolini il quale si faceva bello di una cultura che non aveva
Per tutta la vita Treves fu impegnato nella battaglia per il suffragio universale attenzione universale maschile quindi universale maschile diciamo conducendo una sistematica
Prego
Sì
Abbiamo aspettato ancora un po'di anni conducendo una sistematico posizione contro qualunque ministero rifiutasse di concederlo e coinvolgendo in questo anche il gruppo parlamentare socialista
Il mille ottocentonovantadue anni in cui Strehler si iscrive al partito al nostro partito anche se si chiamava Partito Socialista lì dei lavoratori italiani
E anche l'anno in cui conosce Filippo Turati e lo conosce in occasione di una manifestazione pacifista
Questo tratto del pacifismo che accompagna tutta la sua vita
Le versioni alla guerra di Treves si manifesta in modo intensissimo contro l'impresa coloniale libica nel mille novecentoundici ma questa impresa sostenuta con entusiasmo dal sindacalismo rivoluzionario italiano produce invece un certo disorientamento nel gruppo riformista più preparato soprattutto in Treves e Turati
Disorientamento che riguarda anche il Broad dell'Internazionale socialista dalla quale solo dopo mesi arriverà la condanna della guerra
Cito l'aggressione italiana è un'impresa criminale che sarà disastrosa più disastrosa forse per i vincitori che per i vinti
Premesse tra i pochi socialisti che comprendono il carattere europeo di una guerra che veniva presentata come una passeggiata ed era in realtà destinata a ripercuotersi direttamente sul dedicato scacchiere balcanico era coinvolta la Serbia
Soprattutto vedi in questa guerra la minaccia alla democrazia come il portato delle esasperazioni nazionalistiche
La grande tensione sul tema della guerra libica approfondisce all'interno del partito socialista il solco tra riformisti e rivoluzionari intransigenti e questi ultimi prevarranno
E nel congresso di Reggio Emilia del luglio mille novecentododici vengono espulsi destri
Sì esatto come primo passo verso lo smantellamento delle posizioni del riformismo
L'obiettivo di Mussolini da poco nuovo direttore dell'Avanti a scalzare i Turati anni definiti fantocci impagliati che occupano i banchi dell'Est
Le ma sinistra
Treves ovviamente rispose a tono attaccando i sinistri Isma'velleitario demagogico di Mussolini e in quell'occasione scrisse una bella pagina sul significato del riformismo italiano
Dice Treves anzi scrive Treves
L'azione del socialismo italiano che ha diffuso il senso di classe che ha trascinato operai e contadini a lottare per il proprio miglioramento
Che ha disteso una fitta rete di leghe di cooperative persino nelle ragioni nelle regioni più desolate della patria
Che ha introdotto una considerevole legislazione protettiva del lavoro la quale ha costretto in molti luoghi l'industria devolversi a perfezionare i i mezzi di produzione
Quell'azione che ha portato il proletariato ad avere piena pienezza di cittadinanza dello stato portando in meno di quindici anni il Paese dagli stati d'assedio al pacifico godimento ed esercizio di tutte le libertà
Io al suffragio universale e arginato la prepotenza del potere esecutivo è iniziato un sensibile risanamento amministrativo ed una maggiore cura della pubblica istruzione
E avviato importanti lavori pubblici
Quell'azione così varia e complessa a cui hanno portato il concorso tanti temperamenti diversi
Non si può dire che non abbia ottenuto nulla
Senza con ciò commettere una manifesta ingiustizia senza imprimere al proletariato una notte immeritata di ignavia a cui contrasta la realtà viva delle cose
Una bellissima pagina
Mentre lo scontro tra riformisti e massimalisti si radicalizza si avvicina la guerra la Prima guerra che coinvolge il mondo
Treves sempre attento e partecipante attivo agli incontri dell'Internazionale
Al congresso di Vienna presento un ordine del giorno in cui auspica un rinvigorimento dell'internazionalismo e una riorganizzazione del vivo dell'Internazionale socialista per cito raggiungere la simultaneità e la contemporaneità del movimento proletario internazionali anti mica antimilitarista di diversi Paesi
Ma fu un ordine del giorno inascoltato
Allo scoppio della Prima guerra mondiale all'interno dell'Internazionale Seraph infatti determinato uno scontro tra i movimenti pacifisti i partiti interventisti e i partiti appartenenti ai Paesi neutrali
Non si arrivò quindi ad una decisione perché all'internazionalismo solidale fu preferito il nazionalismo solidale prendendo i partiti socialisti le posizioni dei rispettivi Paesi
Soltanto gli italiani furono contrari alla guerra e solo dopo la sconfitta di Caporetto l'invasione del Veneto Turati e con lui il partito Treves si pronuncia per la difesa del territorio nazionale
La prima guerra mondiale fu per i socialisti una doppia catastrofe perché la guerra è comunque una catastrofe e perché fece esplodere le contraddizioni già presenti all'interno del partito
E a queste due si aggiunse una terza difficoltà rappresentata dalla Rivoluzione di ottobre che apre all'interno dell'Internazionale socialista e dei singoli membri partiti membri un grandissimo contrasto
Treves continua a sostenere nei suoi scritti e nei suoi interventi l'impossibilità di una rivoluzione
Contrapponendo alla rivoluzione la necessità di portare avanti una politica di riforme sociali e di educazione popolare
Il giudizio di Treves sulla rivoluzione d'ottobre fu inizialmente non negativo
Ma la sua ostilità al comunismo si manifestò presto in quasi tutti gli iscritti
Agli inizi del diciannove scrive che un nuovo terrore segue il terrore della guerra il terrore bolscevico
L'anno dopo scriverà che in Russia si è sostituito un regime comunista che cito muterebbe tosto la dittatura del proletariato in dittatura sulla proletariato
E alla vigilia del congresso di Livorno gennaio ventuno quello della scissione tra comunisti e socialisti Treves si chiede a che cosa risponde col testa voluttà di scissione se nona ad una importazione appassionata di vedute malamente teorizzate che esprimono forse calcoli politici del governo di Mosca
Siamo agli esordi del fascismo e Treves fu tra i primi a capire che non sarebbe stato un fenomeno passeggero e certamente sarebbe stato un grande pericolo per la democrazia
Nel congresso di ottobre del ventuno già un congresso nel gennaio del ventuno quindi due congressi non hanno propose di collaborare con il governo e avanzò la stessa proposta nel congresso successivo un anno dopo nell'ottobre del ventidue
Per impedire che il fascismo distruggesse le conquiste e il patrimonio del potere proletariato
E in quel congresso come ci ha già detto Mauro i massimalisti espulsero Treves Turati Matteotti Modigliani Prampolini insomma cioè gli esponenti della corrente riformista che non si persero d'animo
E diedero vita al partito socialista unitaria cui aderirono sessantuno deputati
Era il quattro ottobre poco più di venti giorni prima della marcia su Roma
Sempre accanto a Turati Treves fu tra i promotori dell'Aventino e fu lui a scrivere la parte essenziale del manifesto con le quali le forze dell'Aventino
Affidano alla monarchia la responsabilità di risolvere la crisi delle istituzioni
Sotto l'incalzare della violenza fascista e in seguito all'assassinio di Matteotti
Tutti gli esponenti dei partiti antifascisti divennero passibili di arresto oltre che ad alto rischio di violenze fisiche e fu quindi organizzato un programma di espatrio Hicham clandestini
Anche Treves scelse a fine mille novecentoventisei la via dell'esilio emigrante in Svizzera e poi in Francia a Parigi dove si impegnò subito per la riorganizzazione unitaria delle forze antifasciste democratiche
Pochi mesi dopo esattamente nell'aprile del mille novecentoventisette fu direttore della libertà organo della concentrazione antifascista
Che coordinava appunto le componenti dell'opposizione antifascista in esilio e che aveva nel socialismo riformista l'organizzazione politicamente dominanti
Sempre attento all'evoluzione del socialismo europeo anche negli anni dell'esilio giro continuo a girare l'Europa il di fatto partecipo pure ad una conferenza sindacale in Tunisia
E fu delegato al congresso laburista del mille novecentotrenta al congresso internazionale sindacale di Madrid il giugno trentuno al congresso dell'Internazionale socialista di Vienna del luglio trentuno insomma un politico con convintamente
E attivamente europeo
E morì a Parigi l'undici giugno del mille novecentotrentatré subito dopo la commemorazione di Matteo di Matteotti e solo solo quindici anni dopo le sue ceneri fu furono traslati a Milano nel cimitero monumentale dove oggi lo ricordiamo
Grazie PA si conclude qui il nostro omaggio
A Claudio Treves e ringrazio tutti coloro che hanno partecipato spero che si seguire Than altre nostre iniziative grazie buongiorno e buona giornata a tutti
Data quando