"Droghe: ridurrre il danno, uscire dalla dipendenza"

Io proporrei di cominciare questa mattinata di confronto
Veloce e speriamo di fare tutti interventi brevi in modo da confrontare diverse opinioni abbiamo parecchi parlamentari impegnati nelle commissioni altri che sono qui
Con l'occhio l'orologio perché devono andare a votare quindi diciamo così è un po'di transito questo incontro di questa mattina abbiamo altri che sono partiti non ancora arrivati speriamo che le Ferrovie non li tradiscono come don Vinicio Albanesi don Rigoldi
Quello di stamattina un tema difficile che
A volte illuminato dai riflettori della cronaca
A tratti quando quando succede di solito qualcosa di drammatico come il caso di San Patrignano
Oppure quando una parte politica decide di ad operare questo tema come uno spettro
Rispetto l'opinione pubblica magari chiedendo più carcere per placare un'ansia sociale
Che sicuramente c'è a questo proposito e per caratterizzarsi in modo autoritario e i nomi di queste prove muscolari in Italia ne abbiamo viste più di una e ahimè l'ha visto la vicenda non è finita
è un tema quindi che appare e scompare questo della tossicodipendenza dei modi per affrontarlo
E che viene spesso usato in modo Corsaro un tema invece molto serio sul quale si affacciano tante questioni del nostro vivere civile il disagio la questo dalla dipendenza che giustamente da chi si occupa di queste questioni viene definita un elemento costitutivo delle nostre società
La cultura della confidenza rapporto tra pubblico e privato il ruolo del volontariato né questa mattina vorremmo in questo incontro con esperienze diverse fare solamente due cose non occuparcene a tutto campo naturalmente
Ma per la parte che ci compete
Tornare a richiamare l'attenzione metterlo nella nostra agenda politica del PDS di tutti i giorni anche per questo è qui con noi il segretario Massimo D'Alema
Adottando come metodo programmatico il confronto permanente con i soggetti che in questo mondo lavorano e di cui e che di questo si occupa tutti i giorni e in secondo luogo fare il punto dopo il referendum
Alla luce di due novità
La prima e che ormai è inevitabile la discussione su i metodi per combattere la dipendenza
E in secondo luogo l'azione di questo governo ora in italiano è una politica contro le droghe incentrata sulla sanzione che accentua il lato penale dell'intervento
Anche rispetto ai consumatori l'abbiamo già sperimentata con la legge Jervolino Vassalli che è fallita è stata giudicata da un referendum è stata cambiata
E il vero fallimento di quella politica io la faccio breve perché tutti voi che siete qui siete in qualche modo degli addetti ai lavori il vero fallimento di quella politica era nella sua premessa ideologica
Cioè quella che punendo i tossicodipendenti lì si allontanerebbe dalla dipendenza in realtà quest'ansia di punire e stata sempre agitata è pensato soprattutto in funzione di rassicurazione verso una parte dell'elettorato
Il punto è che anche con il referendum quest'illusione autoritaria non è stata mai davvero espunta
Dalla vicenda italiana e ciò che non fa il carcere si pensa tanti hanno pensato potesse fare il santone
Il salvatore dei giovani con la forza della coercizione magari il cuore grande più grande degli altri e questo mentre centinaia di comunità e di operatori
Pubblici del privato sociale sperimentava no la fatica i diversi approcci necessari
Che non sono in alcun modo sostituibili dal mito di Muccioli o di chiunque altro
Ora il caso di Muccioli ma io non mi soffermo su questo è emblematico perché a prescindere poi dalle vicende da ricadute penali di quella storie è chiaro che la via coercitiva al recupero ecco che arriva don Rigoldi la via coercitiva recupero intanto non è la sola
Poi non è una via civile
Come dichiarato giustamente una ragazza che è stata San Patrignano qualche volta ti salvi la vita ma ti rovini per sempre l'esistenza e soprattutto è una strada che ormai ha mostrato la corda
Ora agendo contro la volontà del soggetto questo mi pensiamo questo pensano tanti
La maggioranza degli operatori del settore agendo contro contate soggetti ignorando le sue capacità i risultati sono o tremendi o deludenti
Ora però e io qui mi avvio a illustrare le nostre proposte per poi dare la parola ad altri qui non si tratta per noi di contrapporre un'altra ideologia quell'autoritaria
Ma di trovare l'approccio più serio e civile a questa questione
E l'approccio pensione civile quello di governare la dipendenza la tossicodipendenza sul illudersi di cancellarla perché anche in questo campo e colpi di spugna
E le bacchette magiche non esisto e per questo che ci interessa la politica cosiddetta della riduzione del danno a cui da tanto tempo lavorano con fatica il Forum che porta questo nome
La CNCA in trilocali servizi pubblici
E per non questa è una politica di grande importanza ora la riduzione del danno che prevede di ridurre la sofferenza degli individui protegge la vite tossicodipendenti entrare in contatto con tutti anche coloro che non hanno già scelto di smettere intervenire sul disagio collettivo porsi il problema della prevenzione del disagio è importante perché ha una grande forza questa politica che è quella di prendere in carico tutti i tossicodipendenti e non solo la minoranza che già deciso di farla finita con la dipendenza
Naturalmente l'obiettivo resta quello di fare uscire tutti da questa situazione ma non è questa la pregiudiziale terapeutica
E ciò consente di occuparsi anche di chi non ha già deciso
Di uscire da quello che tanti chiamano un tunnel o comunque non ne ha la forza questa politica evita comunque
Ho cerca di ridurre i casi di morte di malattia la solitudine
Ora l'idea che e in questa politica che era interessa è che fornendo i tossicodipendenti gli strumenti per padroneggiare la situazione si ricostruiscano le condizioni migliori per l'uscita
Dalla tossicodipendenza è una politica centrata sul soggetto e sulle sue capacità e alla persona che si rivolge prima che i suoi comportamenti e tutto questo porta con sé
Che la forza dell'intervento per i tossicodipendenti sta nella varietà
E nell'integrazione
Degli interventi quindi c'è il servizio pubblico
Ci sono le comunità residenziali le comunità diurne o serali o parziali e in questo ventaglio di possibilità
In questo rapporto tra pubblico e privato che noi troviamo la forma più efficaci di intervento ora Pubblico e privato fanno mestieri diversi
Il primo intercetta con la sua presenza capillare sul territorio il maggior numero di tossicodipendenti
Altre forme si rivolgono a da altre settori ad altre esigenza
Questa è una cosa secondo noi si devono integra
L'altro caposaldo che ci interessa fermare e che è arrivato il momento nel nostro Paese di misurare l'efficacia degli interventi pubblici o privati differenziati al loro interno è finita
Noi crediamo definitivamente l'epoca dei tentativi
Ho solamente del buon cuore sappiamo che già molti
Sono diciamo così attenti interessati a questa possibilità di verifica dell'efficacia noi crediamo debba diventare una bussola per tutti un paese civile deve sapere il far circolare che cosa di volta in volta e più efficace a seconda dei casi questo nell'interesse di tutti nello spirito dell'intesa tra Stato Regioni senza alcun burocratismo non siamo legati alle lettere alle virgole o ai commi però crediamo che il pubblico
Debba garantire la qualità di tutti i servizi senza pretendere di imporre a nessuno
Ma una modalità rispetto a un'altra in terzo luogo c'è da giocare la carta per noi decisiva che quella delle regioni e degli enti locali
Occorrono leggi nazionali ma anche un'iniziativa delle regioni e degli enti locali che si fondi sulla certezza finanziaria e la titolarità dell'intervento
Sul tavolo allentata troverete un documento molto interessante della regione del PDS della Regione Emilia Romagna che cerca di cimentarsi seriamente con questo aspetto a primavera si votano e ci impegniamo formalmente
A farne un punto di programma per quelle elezioni che a lanciare sulle questioni della riduzione del danno la qualità degli interventi e rapporto con gli operatori una sfida positiva a tutte le altre parti politiche
Io le proposte che velocemente accennato ma su cui interverranno altri dopo di me
Queste proposte non nascono oggi c'è un impegno prima del PC e poi del PDS contro la legge Jervolino Vassalli voluta da Craxi ci fu un forum nell'ottantanove con gli operatori e non nascono a tavolino ma nell'amore e nel rapporto con questi soggetti dal CNCA il Forum per la riduzione del danno alcune esperienze regionali singoli parlamentari operatori
Ora queste proposte non si calano in un'Italia ideale e qui ci tocca dire un'ultima cosa su un governo molto importanti e l'ho lasciato in ultima apposta perché non si dica come sempre che prima si attacca poi si propone non è così
è che anche in questa materia il governo è un ostacolo conferma il suo spirito autoritario paternalista e innanzitutto c'è un fatto grave contro il quale noi vogliamo assumere un'iniziativa ovvero il decreto del ministro Guidi
Che cancella di fatto i programmi per la riduzione del danno
E abolisce la ripartizione per quote del fondo antidroga quelle previste in particolare per gli Enti locali servizi pubblici decidendo che la discrezionalità del Governo
A decidere dove vanno i fondi ma facendo chiaramente intendere che il privato diciamo così la politica Principe mentre il pubblico può essere sacrificata
Per i motivi che ho detto prima questa impostazione non ci convince anzi la consideriamo un ostacolo e alto fatto preoccupante in questo governo il vero portavoce sulla materia sembra essere Gasparri che sostiene che a San Patrignano qualunque cosa si scopra
Tanto è chiaro che il fine giustifica i mezzi e sostiene anche che l'esito del referendum va messo in discussione riaprendo il capitolo delle sanzioni gli antiproibizionisti del governo ahimè tacciono o sussurrano così piano che noi non riusciamo a sentire
Noi vorremmo che si agisse subito vogliamo agire subito c'è stato un importante appello
Di don Ciotti Rodotà dono albanesi e tanti altri presenti in questa sala parlamentari o ex parlamentari nostri
Che interviene e propone un'iniziativa rispetto alla politica del governo
Noi crediamo vada assunta subito un'iniziativa parlamentare con un'opposizione netta questo decreto e la sollecitazione a discutere le leggi già presentati in materia
Sollevato anche un problema rispetto a questo ministro e alle sue scelte io vorrei rassicurare
Giovanni Moro che qualche giorno fa richiamando non solo il Governo ma anche l'opposizione diceva non illudete ricche l'accordo sulle pensioni o mille miliardi in più per l'occupazione risolvi i problemi dell'esclusione sociale
A noi ben chiaro che con quella firma tra sindacato e governo non è finita
La nostra iniziativa né in Parlamento né fuori
Io ricordo che in questo campo c'è anche un aspetto essenziale che forse diciamo così tante volte ci pesa ma non citiamo esplicitamente che è quello dell'opinione pubblica
Sulla droga
Quasi sempre l'opinione pubblica è stata sollecitata nelle sue paure più profonde anziché invitata a ragionare e poiché noi sappiamo che la comunicazione politica e sappiamo quanto è importante l'opinione pubblica non interessa
Che la nostra politica sappia parlare a un'opinione pubblica vasta sappia agire
E quindi vorremmo che nella nostra politica fosse compreso il fatto di trovare le parole giuste per illustrare le politiche serie a cui pensiamo confortati almeno in parte perché questo resta un tema difficile nella grande opinione pubblica confortati almeno in parte da un sondaggio che abbiamo commissionato la S. V. G. su questo tema e che ci dice almeno due cose importanti
Che tra gli intervistati la maggioranza il cinquantotto il cinque per cento sostiene che le risorse destinate al recupero dei tossicodipendenti devono privilegiare il settore pubblico il diciassette per cento dice che deve privilegiare entrambi i settori il ventiquattro per cento delle primeggia il settore privato lasciando intendere che non pensiamo vada privilegiato un rispettato lasciando intendere che si giudica insufficiente comunque l'iniziativa del settore pubblico sul tema e l'altro dato che ci conforta e che una parte diciamo che la parte che si considera informata su argomenti delicati difficili come quelli della legalizzazione la parte che si ritiene informata e decisamente cresciuto nell'abbiamo confrontato con lo stesso dato fatto dall'ostello
C'è un così ricercato nello stesso modo nel novantuno e mentre nel novantuno erano molto o abbastanza informati solo il venti per cento degli intervistati ora sono oltre il trentasei per cento
E incrociando con gli altri dati viene fuori che ogni volta che si fa una qualsiasi domanda sul tema la parte che si considera più informata rispondere in modi ciò così più moderni più civili più ispirati alla tolleranza
Questo naturalmente è solo un piccolo saggio per dire che poi insomma non tutto ciò che si è fatto non ha lasciato segno tutt'altro se faremo di più i risultati si vedranno io tra lasciato molte cose importantissime
Dalla questione dell'AIDS a quali sono le alternative nel frattempo anche al carcere
Laddove ancora comminato però il senso dell'incontro quello di un confronto insomma io non volevo naturalmente essere esaustiva ma illustrare un po'quali sono le direttive lui chino intendiamo seguire la nostra iniziativa io darei la parola
Per prima perché così avevamo pensato a Grazia zuffa del Forum per la riduzione del danno può e Lapo per salto don Vinicio Albanese della Cmc a son stati due dei nostri interlocutori
Più importanti anche se don Vinicio non ho ancora visto arrivare io ma a scusate Combination Travis parlando avevo perso allora Grazia zuffa e poi don Vinicio Albanesi
Sì e allora io
Cerco di esporre brevemente un po'il punto di vista del forum per la riduzione del danno
Soprattutto rispetto a l'ultima iniziativa politica che abbiamo assunto che già accennava in gloria e che quella di un appello rivolto in primo luogo al Parlamento
Sulla base di un giudizio piuttosto allarmato
Della situazione in cui versano in questo momento le politiche sulla droga
Ne avevamo già denunciato in passato devo dire che il Forum è nato anche per come dire vedere di dare uno stimolo alla gestione del dopo il referendum perché la situazione non rimanesse in una fase di stallo
E da questo punto di vista devo dire che anche l'iniziativa del precedente governo non era stato un'iniziativa come dire molto efficace anche se come poi dirò delle cose importanti erano state fatte e che ora rischiano di essere abbandonate
E un segnale e cioè di un passaggio proprio di un clima politico da come dire un'ambigua latitanza a una vera e propria inversione di tendenza
Noi lo vediamo dal fatto cui già accennato Gloria cioè dal da come è stato riproposto dal governo il decreto per la ripartizione del fondo
Sono state cancellate gli interventi per la riduzione del danno e stata cancellata qual sia si riserva di quota di finanziamenti per i servizi pubblici fatto importante perché fino a precedente diciamo stesura del decreto era la parte principale che giustamente data l'estensione della rete dei servizi pubblici era riservata al pubblico
Il credo che vada fatta una tre Nissan cioè c'è un vizio di fondo che poi il vizio diciamo di una norma che era già della norma
Della legge Jervolino Vassalli cioè il vizio di fondo è che questo fondo antidroga in fondo anche considerevole come mezzi
In di per sé accentrato e e accettato presso il ministero e quindi ad un accentramento di quel tipo significa sempre avere scarsi strumenti di verifica
Il che vuol dire che quindi mancano sempre proprio per sua stessa natura dei criteri seri per ripartire queste risorse dunque necessariamente si introducono elementi di discrezionalità
Che come dire è l'anticamera della clientela la discrezionalità quindi c'è questo difetto strutturale che secondo me andrebbe corretto proprio anche come atto parlamentare anche forse in sede di discussione di questo decreto però appunto dicevo rispetta questa anomalia di fondo il fatto positivo che era stato ottenuto con la precedente Governo
Era appunto che ci fosse una riserva
Di fondo per i servizi pubblici e il dei criteri i che in qualche modo eliminava discrezionalità cioè dei criteri che stabilivano che la priorità era per il finanziamento della riduzione del danno non solo ma giustamente si faceva riferimento a Lima lezione da parte del ministero proprio di criteri guida c'è praticamente un Progetto Obiettivo in modo da che servisse anche gli enti pubblici per predisporre questi progetti perché questi fossero Moggia ENI perché poi come dicevi che si potesse fare una valutazione eccetera eccetera
E
Credo che vada
Ribadito con forza che se è vero come vero come ripeteva anche Gloria che è stata sconfitta Corvia corre ferendo ma la via ideologico e punitiva
Alla al alla tossicodipendenza
Se non si vuole poi cadere in una situazione estremamente pericolosa bisognava riorganizzare e e dare nuovo impulso a tutte le strategie sociali c'è questa è un un'interfaccia fondamentale
Proprio sulla via dell'attuazione del referendum
Ora io credo non possiamo dimenticare che anche questo atto che noi consideriamo abbastanza grave è avvenuto mente esplodeva il caso Muccioli e su questo io credo che bisogna fare forse un ragionamento un pochino più approfondito
Perché c'è un problema di responsabilità penale di Muccioli che evidentemente riguarda la magistratura c'è un accertamento di violazioni di diritti fondamentali cioè l'ultima inchiesta diritti fondamentali degli ospiti l'ultima inchiesta è cambiata la magistratura
E questa in parte è competenza della magistratura e anche competenze io credo di enti pubblici che devono controllare insomma quello che succede no senza che intervenga poi in ultimo la magistratura
Però io credo che quest'ultima questione è anche oggetto di riflessione politica ed è oggetto di riflessione politica per il semplicissimo fatto che Muccioli non ha mai negato
Anzi ha sempre sostenuto direi molto quasi con protervia si potrebbe dire che c'era necessità di metodi terapeutici eccezionali e cui il tossico doveva sottostare sulla base di una concezione ed è tossicodipendente quale incapace di intendere e di volere
E che quindi ha sempre sostenuto che questa terapia quindi molto basate in qualche modo sull'acqua Tione comportava
Necessariamente una sospensione di diritti un minuscolo di cittadinanza io voglio qui ricordare perché non sembri appunto che sia così una polemica pretestuosa
Che
Nel novantadue uscì una una polemica molto interessante sulle pagine del manifesto tra Muccino lì e Marco Bouchard
Il caso a cui si riferiva era quello di un ragazzo minorenne che era stato chiamato dal tribunale dei minorenni di Torino
Per esercitare il suo diritto alla difesa accedeva presentarsi perché si trattava di fare una verifica della messa in prova la messa in prova era stata appunto
Assegnata a San Patrignano sulla base della verifica positiva di quella me sempre Oda sarebbe è stata decretata l'estinzione del reato anche se quel ragazzo rimaneva in comunità ecco
Dico il Muccioli si scagliò e si scagliò anche pubblicamente perché puntando a finire sui giornali contro la decisione del giudice
Sostenendo appunto che questo avrebbe messo in pericolo il recupero del ragazzo e giustamente Bouchaib rispondeva che e non si poteva accettare in via generale una compressione di diritti
Ma diceva una cosa ancora più interessante che sei dopo dieci mesi perché questo ragazzo era già da dieci mesi in comunità c'era ancora pericolo di fuga beh lì c'era un problema anche rispetto all'efficacia terapeutica di quello che veniva svolto a San Patrignano
Il che naturalmente e mo'capisco che è molto difficile in quella logica diciamo di di di di quella comunità a mettere il fallimento perché quando si pone come strumento di salvezza e e quindi in una dimensione assoluta il fallimento rimanda sente all'incapacità dell'altro mai all'incapacità di se stessi in qualche modo quindi come dire è un po'una logica chiusa
Quindi io credo che allora questa posizione diciamo si potrebbe dire extra legem in qualche modo di San Patrignano di eccezionalità giuridica
Era in qualche modo legittimata dalla filosofia della Jervolino Vassalli
Che appunto sanciva poi la via Quarti Iva la terapia cioè la repressione era finalizzata all'avvicinamento più o meno quattro e servizi alle comunità
Ecco ma nel momento in cui questa è fallite è stata respinta anche dal referendum e io credo che c'è come dire un problema siccome in primo luogo politico di orientamento e di dibattito nuovo su che cosa significa terapista su che cosa significa uscire dalla dipendenza sui limiti anche appunto su temi che hanno concezioni di questo tipo
In questo senso era stata molto importante la conferenza nazionale sulla droga appunto che si era svolta dopo il referendum perché aveva sancito la scelta degli interventi di riduzione del danno
Perché punto questo già lo accennava Gloria quindi vado abbastanza velocemente se fallisce insomma l'idea poi che il divieto serva come deterrente sa si tratta
Spendo nonsense non si può lasciare nell'abbandono il i tossicodipendenti di creare una rete di servizi a con offerti differenziate potenzialmente per tutti i tossicodipendenti sia che abbiano maturato meno la scelta dell'astinente questo è un grande passaggio di ottica perché significa che il tossicodipendente da oggetto di repressione penale e di intervento terapeutico
Più o meno coatto o comunque diciamo autoritativamente imposto diventa soggetto come giustappunto diceva gloria soggetto attivo nella gestione della propria salute non badate e io voti due naturalmente lo sapranno ma quello che mi sembra interessante in questo approccio che non è assolutamente inappropriato un approccio giù ideologico l'idea che debba essere il tossicodipendente in primo capace di padroneggiare la tratta saluta è nata dall'esperienza dell'AIDS e dall'esperienza di come in qualche modo limitare il danno della diffusione dell'AIDS quindi in questo senso è una concezione che nasce già direttamente su sul campo
E io credo io se posso qui fare come dire un una parentesi più di carattere psicologico poiché non di carattere politico
Io credo comunque che l'idea di far leva sulla potenzialità del soggetto e non sulla sua incapacità abbia sempre un grande valore terapeutico dal punto di vista psicologico perché se io faccio leva sulla sua incapacità e dipendenze rischio di aggravarla ribadirlo e queste come un grande principio che credo valga anche nelle terapie per le prossime dipende per i tossicodipendenti
Riduzione del danno significa fare una presa in carico del disagio e di rischi di emarginazione cioè si tratta di mettere insieme una rete sociale complesse qui c'è un punto perché io non credo che l'esperienza dello stato sociale italiano se lo dico francamente se si vuole anche il punto di debolezza per la riduzione dell'Italia
Il la riduzione del danno presuppone o comunque chiama alla predisposizione di un sistema molto complesso di servizi sociali
Perché significa prendere in carico il tossicodipendente in diversi aspetti della sua vita significa in sostanza far sì che la tossico dall'assunzione della droga che di per sé è un rischio non si passi ad un rischio più grave che è quello della deriva sociale quindi questo significa e per questo significa quindi una serie di di supporti molto complicata e su questo c'è una sfida su questo c'è una sfida che in qualche modo bisogna raccogliere rilanciare quindi
Ripeto faccio sono apparente se poi termino rapidamente io credo che l'allarme che non abbiamo lanciato con quell'appello è giustificato anche dal contesto in cui si dibattono oggi altre questioni che riguardano il disagio ed emarginazione
Penso per esempio al problema della prostituzione
Anche qui si parla sempre più spesso di politiche di stretto controllo sociale di discriminazione io ho dato uno uno sguardo ai progetti di legge presentati in Parlamento sul tema della prostituzione
Invece che di interventi per la riduzione del danno che sarebbe resterà ugualmente efficaci proprio risparmi rispetto del rischio delle DS si parla invece in quasi tutti questi Progetti di sottoporre le prostitute attesto obbligatorio e addirittura al ricovero coatto si inserisce il principio del trattamento sanitario obbligatorio per parecchie sessuali
Addirittura nella proposta di alleanza nazionale c'è l'arresto immediato per la prostituta che trovata malata quindi non ho tempo di soffermarmi ma capite bene cosa significa questo proprio dal punto di vista di mutamento anche di concezioni e diritti di fondo dei cittadini è e va be quindi per tornare gli obiettivi politici
Io il una delle proposte del Forum ma era la presentazione da parte dei parlamentari che lavano sottoscritto di un Progetto Obiettivo sulla riduzione del danno che doveva appunto
Supportare poi no la scelta dei tempi definanziamento dei precedenti
Io
Chiederei che su questi parlamentari che l'abbiano sottoscritto e possibilmente anche oltre quelli che l'avevano sottoscritto facciano su questo una battaglia anche in sede di discussione di questo decreto credo poi che noi non non si può lasciar passare sotto silenzio che la Commissione giustizia della Camera ha già iniziato e poi mollato lì la discussione su un'altra serie di provvedimenti
Che tendono come dire a limitare il danno penale in questo caso e quindi a superamento delle sanzioni amministrative per il consumo
E diciamo a cominciare a distinguere fra droghe leggere e droghe pesanti su questo informava già pro ha promosso qualche mese fa un incontro se ne è discusso molto liberamente con proposte diciamo molto differenziate alcune delle quali inizialmente anche molto semplice probabilmente accettabili questo è importante soprattutto pensando al consumi giovanili e come dire ha come non aumentar il rischio sociale per i giovani
Ma comunque sono già il fatto politico più importante è al di là della discussione di merito e che questo hanno già iniziato la discussione
Sarebbe un segnale politico molto grave se e rimanessero insabbiate nella discussione parlamentare quindi su questo io chiederei un di nuovo un impegno perché escano diciamo dalle sei che e vengano discusse
Dominici albanesi intanto chiedo a tutti coloro che vogliono parlare di di farlo informalmente o di segnalarlo insomma così cioè organizziamo meglio
Ma il mio contributo è abbastanza schematico quindi breve
Un primo quadro di politica non generale ma di politica sui servizi
E portò la tesi che sostengo e questa c'è una difficoltà generale diciamo alla coscienza collettiva nel clima sociale nell'opinione pubblica a proposito di servizi e cito tre forti
Il primo nella cordolo della notte tra sindacati Berlusconi non c'è nessun accenno ai servizi
Evidentemente Rondò responsabilità per carità di Dio
Ai sindacati
Però che in quella in quel patto diciamo di quella notte non non sia venuto fuori
Una un minimo disegno dei servizi prescindere che siano pubblici o privati secondo me è un segno significativo
Secondo elemento la famiglia
E stata riposta al centro dello schieramento opinionista
Cattolici e non cattolici con l'accentuazione alla famiglia accanto attorno incontro questa famiglia non si sono sottolineate servizi adeguati perché poi questa famiglia riesca ad esprimere
Il meglio di sé
Sono stato così colpito dalla notizia che ho letto che nel che era la Svezia Norvegia Ramallah i socialdemocratici hanno vinto per il per il voto delle donne
Perché in quel programma in quel loro programma era erano previste le tutele della per le famiglie per i figli e asili eccetera e ci
Questo fatto che cosa porta portare a senza per assurdo ma non è un assurdo a rimettere al centro la famiglia ma a destabilizzare i servizi
Per cui pur volendo salvare la famiglia la si carica poiché di maggiori responsabilità
Esempio classico sono le malattie mentali
Le nuove malattie mentali quasi totalmente scaricate sulla famiglia
Il terzo elemento di questo clima difficile la crisi della della proposta assistenziale
C'è stato per per sette otto dieci legislature se è stata troppo sono state proposte delle riforme poi si è bloccato in tutto ai soci stanno più banco le proposte
Ma perché la crisi ancora più profonda perché non c'è una lettura un obiettivo preciso che riesca a dire noi vogliamo la tutela io ad esempio sono dell'idea della tutela dei diritti minimi
In campo sanitario in campo distruzione in campo assistenziale in campo previdenziale però che sia un obiettivo possibile
Invece abbiamo oscillato dalla dalla dal sogno del salario minimo garantito e l'ultimo documento credo che ce l'abbia uno due mesi fa con una spesa di quaranta mila miliardi o immaginate sette ottocento ma il mila lire garantite
Tutti in una famiglia del Sud
Faceva qualche milione
Stavano tranquilli sette otto
A abbiamo oscillato paurosamente tra la tutela dei diritti minimi ai invece a questo sogno che in realtà poi non non è fattibile e questo credo che sia Nana la nostra responsabilità sia del mondo cattolico del mondo
Laico e progressista oggi nemmeno in termini di elaborazione mentale c'è una proposta seria sui servizi assistenziali ci sono bloccati persino i pensatori
Voi andate a chiedere di Sociologia quelli che lo fanno di mestiere mi rispondono vi facciamo le analisi ma non riusciamo a fare la proposta e questo è molto grave
Questo il clima generale clima generale chiudo questo quadro dicendo questo clima generale è un clima di difficoltà rispetto ai servizi quindi la risposta è successo
Per andare invece al al al cuore del problema
Della della tossicodipendenza
Io credo che ci sia una stanca
Sia nei servizi che nelle comunità
Una stanca derivante non so se è un fenomeno di burnout se ha invece una mancanza di flessibilità e di duttilità
Lui qui io non m'per chi mi conosce sa bene che non faccio distinzione tra servizio pubblico e servizio privato però girando per l'Italia
Ci sono standardizzate alcune risposte
Le tossicodipendenze sono cambiate queste risposte non sono adeguate se non bisogna dirlo molto pubblicamente però bisogna dirlo
Non si può curare tutte le malattie Eco con con l'aspirina
Questo che cosa ha portato ha portato a uno sbandamento o lo sbandamento di risposta per cui all'interno stesso delle risposte non c'è un messaggio molto chiaro
Perché non si ha afferrato il concetto della pluralità della risposta quando sento anche in imposti così raffinati la la Polemica tra servizi diurni o residenziali certe comunità sono sono suicidi sono coltivi di impugnare golosità da solo creandosi delle ferite
Che il problema non è questa il problema di non avere risposte adeguate per tutte le Fenomenologia della tossicodipendenza questo è il vero unico clone
Terzo passaggio
Le politiche governative io credo che il governo sia bloccato lo so da fonte diretta
Non vi dico il nome perché
Questo per sapere tutti
Io non ho detto che era
è bloccato dalla presa di posizione della destra al governo questo ormai è un fatto risaputo e abbastanza chiaro
Il governo sulle tossicodipendenze non ha detto nulla
Ah sopravvissuto ha ritirato io London giudizio così netto
Ha ritirato quell'unico decreto oramai dopo dieci reiterazioni ha fatto dei piccoli aggiustamenti ma Capello che siano quelli dell'oste quelli del di chi c'è una piccola trattoria non il problema non è quello problema che il Governo è bloccata
Bloccato supposizioni che sono da una parte minimamente attenti e sensibili dall'altra invece radicate io una presa di posizione
Che e che sponsorizza in fondo l'istituzione totale per quello che possiamo girare intorno quando ci pare
San Patrignano è l'immagine non è la stessa cosa mai l'immagine del marito
Bene
Io non dico c'è c'è la a corrisponde Lanza non mi fate dire cose che io non non dico chi lo vuol dire l'elica pur io parlo di istituzione totale
Come erano le istituzioni totali nove del mondo cattolico ne sappiamo qualcosa perché per tanti anni ancora oggi qualcuno di noi è specializzata
Però l'istituzione totale da e passo al quarto passaggio dà una risposta rassicurante
Parlare di riduzione del danno o di interventi a bassa soglia care io non so chi è che ha inventato questa terminologia sarebbe come minimo da mandare a San Patrignano per un paio d'anni perché è un messaggio riduttivo
è un messaggio non di salvezza è un messaggio parziale come se uno come se io così non faccio un toccate ferro se io avessi un male incurabile e andassi da una parte e il medico perché mi mi dicesse ma sì
Ti facciamo sopravvivere
Per il tempo possibile
Scusate
Adesso se questo lo fanno i i silenzi e in Olanda in in Danimarca che hanno una mentalità molto pragmatico Tiga me sta bene ma in un in una cultura latina che si dica che ci sia la riduzione del danno interventi a bassa soglia sull'immaginario collettivo
Io credo invece che il messaggio non non vi impaurite vero degli occhi terrorizzati
Ma sto sto così parlando ecologici da il messaggio è quello della salvezza comunque se poi in una determinata situazione la salvezza è un intervento parziale è un intervento dei piedi
Vede da dalla e dal dal dalla cordata converrà la i DS che siano intervento possibile
Questo credo che lo faccia qualsiasi persona compreso
San Patrignano lo stesso dolciumi perché poi questo fanno tutti
Quindi io credo che il messe che me io io vi esorto a cambiare non ci esortiamo reciprocamente se siamo d'accordo a cambiare questo slogan che è perdente
Che frustra anche fusti grande che M ve lo dico mai perché per i nella voce la nostra stima che è meglio vale
Cioè di dire a sì ti stai perdendo la vista rigidi faccio l'intervento poi però la pista dura perdi quindi come il calvo che ora gli dice
Facciamo tutto sta sta manovrina dette rimangono tra i capelli
I capelli rifaccio rivale tutti se poi questo non perché non si possa non si debba dire che cosa sia possibile non poté ma io dico come messaggio generale globale e certamente un messaggio
Da un punto di vista pubblicitario certamente sbagliato su questo non ci sono dubbi
Che poi poi si possa intervenire con strumenti adeguati proporzionati alle situazioni su questo io quindi concludo questo mio intervento dicendo io concordo pienamente a Palermo c'ero
Mi sono esposto o con tutta la federazione abbiamo accompagnato la politica inizio del danno
E degli interventi a bassa soglia chiedo però che l'intervento che la il messaggio che ne deriva sia un messaggio totalmente positivo
Lo è anche la riduzione del danno
Però e all'interno di una negatività
Questo in termini logici io credo che sia un enorme terrore
Allora Giancarlo Now
Ma devo volevo dire due parole su Muccioli però questo questo discorso che ha fatto
Nemico con Vinicio ha mi mi stimola un po'perché e mi sembra che sarebbe fa avere chiaro un concetto
Che dal punto di vista farmacologico sociologico grave epidemiologico quello che noi sappiamo fino adesso dopo decenni di di esperienza in questo campo non si può assolutamente dire quello che peraltro dice pure Muccioli cioè che il tossicodipendente è destinato a morire
Un tossicodipendente non è destinato a morire nella maniera più assoluta quindi vuol dire che se noi riduciamo il danno
Diciamo il danno dell'overdose che la cosa ingenera la causa di morte più frequente ed è relativamente semplice ed evitare un'overdose e basta per esempio che uno non si Bukit over dose sì il rischio dell'odio diventa limitatissimo
Basta che si elimina questo il vento suo dipendente dalla possibilità di sopravvivere fosse male fuoco no con un sacco di problemi ma comunque non è condannato necessariamente a morte quindi attraverso la riduzione del danno posso essere d'accordo sulla sul messaggio sul sulle parole però va be allora cerchiamo qualche altra espressione cerchiamo qualche altra parola io leggevo ieri
Su una rivista di Liverpool che vive l'inglese che mi è arrivata proprio ieri in cui si parlava non di riduzione del danno marmi di minimizzazione del danno ma io qui a questo punto non è credo un grandissimo un grandissimo progresso perché Saint-Paul sempre di danno si parla quindi può star bene uno uno un termine diverso però e anche essenziale avere ben chiaro che quando noi proponiamo riduzione del danno proponiamo anche la che i tossicodipendenti sopravvivano a tempo indeterminato
E sopravvivendo hanno anche la possibilità eventualmente o di essere recuperate tra suo intervento esterno oggi ricco di recuperare per contorno per conto proprio perché non dobbiamo dimenticarci che esiste
Una variabile molto importante nel quadro della tossicodipendenza di cui si parla pochissimo cioè esista una percentuale notevolmente elevata de che è stata valutata tra il venti e il trenta per cento di tossicodipendenti che escono dalla loro condizione senza bisogno di un intervento esterno che è una cosa che mi sembra che sia abbastanza importante è un'altra variabile importante che poi comunque da un punto di vista statistico tossico dipendenza a un suo cicorie tende poi a ai Volver si a concludersi
Chiudo con questo è l'ora due parole su su Muccioli io credo che quello che è successo ora da San Patrignano sia molto importante per tre ragioni
Primo perché Muccioli è stato per anni per decenni il simbolo di un certo tipo di
Di occuparsi del problema della droga un certo approccio alla alla al problema dalla droga ed è stato poi in pratica la bandiera del proibizionismo più rigido
Ed è stato un singolo che non a caso è stato contrapposto alla strategie la riduzione del danno e voglio ricordare che nel luglio del
Di di quest'anno fu presentato in una conferenza stampa a Roma una grossa ricerca fatta dentro la comunità di San Patrignano che io poi sono andato a leggere
Da cui risultava secondo i giornali
L'idea che i tossicodipendenti di San Patrignano guarivano nella percentuale settanta per cento io ho ho mi sono guardato questo libro me lo sono letto non dico tutto perché è di settecento poderosi Issime
E devo devo dire anche parlo di Issime pagine di questo dato non se ne parlava assolutamente è stato uno dei tanti falsi che sono stati fatti va bene
E però comunque questo a questo questa si ricerca è stata presentata dalla dalla colf Davide dell'ufficio stampa di San Patrignano come la prova lampante non del fatto che a San Patrignano in qualche modo a qualcosa si fa che poteva anche essere ragionevole
Ma dal fatto che la la strategia del riduzione del danno non serve assolutamente a nulla e che quindi va cancellata dalla faccia non dalla terra ma perlomeno dei programmi del governo italiano secondo Muccioli ovvietà se questo per dirvi ha rappresentato papà la saldatura tra le forze con la saldatura tra la la cultura proibizionista
Abbiamo avuto un grosso miglioramento nella Prima Repubblica nonno non possiamo dimenticarci quando il conto di Muccioli veramente era
Massiccio e c'era solo qualche eccezione nel nel Manifesto è un po'ma neanche tanto nell'unità tutti gli altri giornali erano schierati a suo favore
Muccioli è stato poi praticamente l'eminenza grigia di del del del legislatore italiane sulla droga è stato l'eminenza grigia della legge Vassalli Jervolino è stato poi un considerato da sempre ultimamente un po'meno ma comunque come il il l'esperto che veniva chiamato in televisione la radio eccetera eccetera è stato proposto last but not least ricordiamoci come ministro della Sanità dalla alla Guardia Nazionale nell'ultimo governo ora in questo processo abbiamo avuto una serie di abbiamo fatto chiarezza su diversi punti
Abbiamo fatto chiarezza su diversi punti alcuni dei quali sono molto chiari devo fatta chiarezza sulla violenza che su questo qui inutile che stiamo qui a parlare
Abbiamo fatto chiarezza e questa è un punto un po'più sottile su cui forse vale la pena di richiamare l'attenzione e chiarezza sull'ideologia che sottende San Patrignano abbiamo visto come Muccioli parla dei tossicodipendenti
Per Luigi sono tutti dei poveri degli zombie che non hanno diritto di parlare non hanno di tre diritto esprimere opinioni se non quando sono favoriti dall'Ulivo abbiamo visto come sono stati trattati testimone dell'accusa
Non solo da Muccioli ma anche da una serie di commentatore in un ultimo Biagi quando hanno hanno scritto degli articoli sul processo queste queste persone che che accusavano Muccioli per il solo fatto di essere stati tossicodipendenti praticamente non avevano diritto di parola
E quindi questa ideologia del tossicodipendente come essere inferiore della Gia che io mi ricordo ritrovati con molta sorpresa e riportare poi in un mio libro in un'intervista che una un ex tossico ricoverato a San Patrignano negli anni negli atti che hanno anni ottanta aveva aveva racchiuso in questo slogan in questa in questa piccola fragile
E a una domanda dell'intervistatore Luigi ripete perché ci si droga ci si deroga perché la droga c'è cioè praticamente tutta l'ideologia che tutte che che veniva messa in queste in queste feste era semplicemente che siccome c'era droga uno si deve drogare quindi l'unica possibilità di non drogarsi e quella di costruirsi un muro attorno opposero
O in alternativa una comunità Lager come quella di San Patrignano questa mi sembra molto indicativo che ebbe questa mi sembra che sia venuto fuori anche nell'ultimo processo ma ultima cosa molto importante
Se noi andiamo a ricordarci di quello che è successo con Muccioli nel negli ultimi anni gli ultimi venti anni
Praticamente è l'accusa che veniva fatta ai critici di Muccioli era queste il quadro della situazione da queste da una parte c'era c'erano i sociologi quelli quelli quelli che scrivevano i libri quelli che facevano ideologia quelli che si riempivano la bocca di belle parole che però non capivano niente dall'altra c'era San Patrignano c'era Muccioli che le cose le facevano c'era il la la la diciamo da una parte il pragmatismo dall'altra la chiacchiera
E allora a questo punto e questo è un punto di cui si è parlato ancora troppo poco io credo mi sembra che sia molto importante che cominci a venir fuori
Quelli che sono i risultati pratici di di San Patrignano
Il che cominci a esserci un'analisi dei costi benefici delle dell'Est delle delle metodologie di trattamento Taveggia
Una richiesta già è già stata accennata dallo che buffo
Perché questo mi sembra che sia una cosa fondamentale perché non si può continuare
A basarsi sulla sperimentazione che poi basarsi sulla sperimentazione vuol dire poi basarsi sulle chiacchiere basarsi sulla potenza
Sui media sappiamo che Muccioli ha una potenza sui media talmente grossa tale per cui i suoi due mila e durò due mila cinquecento
Ricoverati in comunità terapeutiche nella nella nell'immaginario collettivo contano enormemente di più
Degli altri almeno quindici mila che ci sono in altre con comunità terapeutiche di cui non si parla assolutamente per niente non se ne parla ma si dice che cosa fanno quindi sembra che Muccioli se i praticamente Muccioli si è identificato con la metodologia delle comunità terapeutiche cancellando tutte le altre esperienze
Ora io ho fatto un articolo che qualcuno forse avrà letto sull'Unità da cui analizzando le cifre che sono state date
Dai lì dagli stessi organizzatori di San Patrignano da da questa ricerca della dell'Università di Bologna che è chiaramente apologetica rispetto a San Patrignano da cui risulta che i risultati certi di Ricupero
Di di soggetti che sono stati San Patrignano si riducono a settecentoundici Soggetti sugli ottomila che Muccioli dice che capì di aver ricoverato in in San Patrignano negli ultimi quindici anni questi otto mila poi secondo voci che ho sentito ultimamente sarebbero quattro mila secondo i dati visto che ci sono lì comunque questo non interessa vuol dire che Muccioli ha dimostrato una volta di più di di più di essere di essere un bugiardo ma comunque ciò non cambia la sostanza delle cose non cambia la sostanza delle cose che noi dal punto di vista dei risultati di San Patrignano di mi sembra ignara non abbiamo nessun dato la la valutazione che ho fatto io grossolana
Era che almeno tre tossicodipendenti su quattro
Vanno via da San Patrignano senza averne avuto nessun vantaggio tre tossicodipendente su quattro che non sono l'espressione di una fatalità
Diventerà Biondi un qualche cosa che va al di là del della responsabilità oggettiva di chi conduceva la la la la la comunità io ricordo che nelle nelle negli studi sulla sulla validità e sulla funzionalità delle terapie per la tossicodipendenza che si fanno nella letteratura internazionale si parte sempre
Dal numero di persone che sono entrate nella comunità e le persone che sono uscite che purtroppo sono molto in genere sono in bilico tra una percentuale che va tra cinquanta settantacinque per cento che abbandona prima
Sono considerati degli insuccessi allora per concludere noi abbiamo avuto per le ne abbiamo avuto un'offensiva massiccia e continua anche ultimamente sul fatto che il fine giustifica i mezzi abbiamo discusso cento mila volte sui mezzi abbiamo detto che i mezzi fra sono repulsive di che non non non sono ammissibili che sono al di fuori della legislazione italiana della civiltà dell'etica eccetera eccetera
Però non ci siamo mai ammessi a discutere sui fini infiniti e lì il fine che anche è stato raggiunto dalla comunità di San Patrignano
Probabilmente quando sarà analizzato in maniera concreta e seria risulterà essere probabilmente molto ma molto inferiore a quello che in media a quello che gli assaggi è stato fatto immaginare in tutti questi anni grazie
Grazie eh Annalisa la parola Corleone parlamentare verde
Ma vorrei essere molto molto prese
Per dire
Solo alcune cose in più rispetto a quanto è già stato detto in parlamento noi abbiamo una situazione di
Abbandono di questo di questo tema che ha un valore a mio parere proprio perché su questo vi è stato una legge come quella del novanta poi un referendum poi la conferenza di Palermo questo è un tema che ho assumere un valore di trasmissione di un messaggio di impegno su un tema sociale che non può essere abbandonato questo mi pare che è il per quello che ci dobbiamo dire rispetto all'appello che è stato fatto dal Forum
Rispetto al decreto legge
Ultimo riproposto dal ministro Guidi
Alla abbandono delle proposte di legge che non riescono a avanzare in Parlamento ora sul decreto legge di Guidi
E io credo che le modifiche certo che sono apparentemente sono poca cosa a mio parere nel momento in cui si aumenti alla discrezionalità
Del ministro
Di un ministro che manifesta nelle sue dichiarazioni
Una sfiducia ho una concezione della politica di riduzione del danno
Molto limitata e di contrarietà
Alla erogazione di farmaci sostitutivi
E testualmente dice che il
Non si può sostituire la droga con il metadone sarebbe come passare dall'whiskey al cognac
Ecco questa concezione
Ci fa ci fa comprendere che quindi non ha capito nulla io questo merita un altro dibattito quello che ha sostenuto don Vinicio Albanesi cioè su se questa parola d'ordine
Trasmette sufficientemente una una speranza
Io non dico una salvezza ma una speranza
Se trasmette bene l'idea di una speranza di vita e di possibilità di vinta
Ma credo che la concezione però della limitazione del danno il contenimento del danno per per consentire le condizioni di vita
Perché il soggetto autonomamente riconquista i poi le condizioni di una vita non dipendente questo mi pare che il progetto ora questo progetto
Proprio nel momento in cui con i precedenti decreti c'è stato un impulso all'avvicinamento ai servizi ai SerT
E viene messo in discussione
Con queste dichiarazioni credo che siamo di fronte a un rischia allora quando sita discrezionalità di uso dei mezzi a un ministro che pensa queste cose della politica di riduzione del danno questo
è una messa in discussione di un fondamento
A parte la cosa pittoresca ma anche queste da ricordare che in questo decreto vengono ogni a ogni reiterazione aggiunti dei vagoncini l'ultimo e quello che non c'entra nulla
Ed è per una norma sulla Commissione parità uomo-donna
Che e poi si va a vedere qual è la modifica che viene messa ed è quello che io definisco l'emendamento CISNAL perché nella sostanza oltre a dare soldi a gettone di presenza che prima non c'erano
Viene aggiunto nella Commissione parità uomo donna oltre ai tre sindacati maggiormente rappresentativi che a me una forma che non è mai particolarmente piaciuta ma adesso diventano quattro
Quattro sindacati maggiormente rappresentativi questo è il modo di fare i decreti è un altro capitolo ma anche questo mi pare ci deve
Interessare quindi io penso che
Noi dobbiamo in parlamento riprendere questa capacità di iniziativa facendo diventare questa battaglia una battaglia se ci le
Serale non so come dire siccome qui siamo tormentati
Dal fatto che si dice che c'è un governo che ha come primo principio la liberal democrazia illiberale lirismo non so di che cosa
Beh noi credo che abbiamo invece la possibilità di dimostrare che qui c'è una questione sociale che simbolo di altre
Come è stato ricordato bene noi dobbiamo fare una battaglia che è di di libertà
Per ottenere degli esiti che sono corrispondenti a quello che il referendum e la conferenza di Palermo hanno stabilito
Credo che noi non dobbiamo dobbiamo superare il problema della contrapposizione pubblico privato che nelle migliori esperienze non cede dobbiamo superarla dicendo che il il conflitto c'è fra i progetti
Confessionali o ideologici e quelli che invece non sono tali questo mi pare che è la frontiera che noi dobbiamo mettere in questo senso una battaglia di libertà e liberale liberando per perché non non dobbiamo assolutamente privilegiare il pubblico a discapito del del privato quando in questo caso privato
Vuol dire in realtà non speculazione va vuol dire impegno sociale e quindi se c'è impegno sociale da una parte e dall'altra l'importante è che sia basato su concezioni
Non ideologiche confessionali o autoritarie un'ultima notazione su Muccioli è già stato detto molto
Gasparri e gli altri dicono non ci si deve sorprendere di quello che accade a San Patrignano perché d'altronde gli ospiti
Non sono tipici esponenti o partecipanti di un collegio svizzero
La verità e che la forza di San Patrignano
E che il nucleo
Di potere che ha costituito la base del potere di San Patrignano è stato proprio che erano ospiti che venivano non da collegi svizzeri ma da case che per Chet classe erano italiane ma di livello sociale alto perché sennò non si spiega questa sua reti di rapporti che poi hanno prodotto questo se non il fatto che lui ha avuto invece in affidamento e probabilmente non li ha trattati come ha trattato Maranzana e gli altri ma ha avuto in affidamento persone che venivano proprio dal collegio svizzero e quindi questo credo che sia un'altra
Visione questa classista di Gasparri che anche questa meriterebbe d'essere a
Battuta allora su questo in Parlamento forse come gruppi parlamentari dovremmo decidere cosa fare per spingere le leggi ma anche per quale iniziativa prendere verso il ministro Guidi
Nessun atto a mani nude solo è pregno netta
Ma io vorrei innanzitutto esprimere consenso nei confronti delle cose che sono state dette finora
Un non ami formazione questa mia che non è ne dialettica nel rituale
Però vorrei fare un discorso complementare rispetto alle cose che lo state dette adesso e mi pare che se facciamo il punto io posso fare soltanto asse dal di fuori
Constatiamo una sorta di impasse mi pare rispetto a questa questione
Il rischio che corriamo e quello di parlarci addosso
Non che non siano stati fatti
Dei progressi culturali
Il sondaggio di cui parlava Gloria Zuffa nella sua introduzione ne è un segnale
Ma forse non sono decisivi questi progressi culturali
Può darsi che siano anche un po'ambigui
E io vorrei direi che
Fondamentalmente ci misuriamo subito con due fatti
Fra i quali forse c'è un certo legame di interdipendenza
C'è una crisi dello stato sociale e dire crisi e uno del femminismo un attacco allo stato sociale
Che toglie risorse che sono essenziali anche perle gli approcci interventi dei quali vi parliamo
E d'altro lato c'è una cultura della coazione sorvegliare e punire
Che
Assai più larga della cultura di San Patrignano
E che spiega il successo il grande successo dalla cultura di San Patrignano
Consensi più larghi dicevo a questa cultura la colazione anche della cultura di San Patrignano
Perché l'illusione repressiva
è molto estesa
Anche nei campi di coloro che magari poi son critici nei confronti di Muccioli
E c'è una spinta sia o della colazione anche a sinistra
C'è storicamente
Altre volte mi è capitato di parlare dello schiaffo dica il vero
No non so se ricordiate quel film di Chaplin luci della ribalta c'è una persona paralizzata una Bari ballerina paralizzata per una psicosi
Cal vero la manda ballare sul palcoscenico dato uno schiaffo
Con la violenza
Questo si applica al vero
Molti anni fa
Esterno teorizzato come una tecnica di intervento politico a sinistra
Ora in qualche modo partiamo qualche cosa io penso possa essere
Rimasto auto per la cultura e molto vischioso
E d'altra parte la pressione delle cose io credo che sia terribile ecco io
Con uno sforzo di fantasia provo a mettermi in casa un tossicodipendente penso io credo che la tentazione di dire facciamo qualsiasi cosa purché la smetta questo stato in questa situazione sono De Pace c'era
Tentazione forte
E allora io credo che non
La nostra impresa nome tanto convincerci reciprocamente di qualcosa di cui siamo già convinti
Ma di convincere invece convincere fuori
Delle nostre cerchie e come diceva appunto nella sua introduzione Gloria Zuffada riuscire a cominciare una politica che parli
E allora io credo che il tema che ci siamo dati oggi sia un tema giusto
A patto però che la riduzione del danno sia inserita
E con convinzione non soltanto come una delle tante Jo cura giaculatorie che pronunciamo spesso
Si è inserita in un quadro più ampio
Che è quello della liberazione dalla dipendenza dalla droga liberazione collettiva dalla dipendenza dalla droga io credo che senza questo obiettivo o non siamo tanto creativo
Ho lasciato c'è una priorità di fatto della riduzione del danno che un mezzo rispetto a un fine
Però io credo che nel nostro e non soltanto e non soltanto per aver dei consensi
Io credo io credo che il nostro orizzonte estrattori sta nel nostro orizzonte strategico debba essere sempre presente quella che don albanesi chiamava salvezza io non so se può essere chiamare salvezza perché non soci sì se ci si salvi mai vero almeno almeno in questa terra almeno in questa terra ma da qualche cosa ci si può salvare da qualche cosa ci si può salvare da qualcosa ad averlo cos'altro no e allora e allora io io credo io credo che guai se nel nostro orizzonte strategico non c'è noi non offriamo questo
Puntualmente son d'accordo sulla riduzione del danno sul governo dalla dipendenza esso quando sul fatto che la dipendenza non si possa cancellare non si possa rimuovere perché i fatti hanno la testa dura però guai se ci limitiamo a razionalizzarla se il nostro obiettivo cioè quello che noi offriamo alla gente il razionalizzare alla dipendenza
Guai se ci limitiamo a derogare la dipendenza però
Io credo che la tentazione di molti
Anche nell'ambito di queste acquisizioni culturali che noi segniamo con un fatto positivo e lo sono
Che la tentazione modi sia quella di di liberarsi dal pensiero e cioè di rinchiudere i tossicodipendenti nuovo ghetto in una nuova solitudine magari riducendo il danno
Con una infelicità un po'cambiata forse anche meno forse anche meno ma no io credo che di questa riduzione del danno della infelicità noi non dobbiamo accontentarci
Io non vorrei essere frainteso
Io non dico che tutte le politiche di riduzione del danno non si debbano intraprendere io dico che si debba non rendere credibili
Assegnandoci non
Con convinzione punto ecco non non per modo di dire
Un obiettivo è un'ambizione molto più alti e allora si tratta di agire in profondo di agire sulla cultura
Nazione che molto lenta credo ma io credo che la politica
Sia perdente se non fa assegnamento anche
A tempi lunghi presents così ambizioso
E allora
C'è una cultura che genera bisogni droga perché ci si droga per le prove ci sono ma anche perché se ne ha bisogno
Perché le droghe sono
Rappresenta una grande
E crudele magari ma grande maternità
E ecco
Siamo per per constatare quanto siamo distanti da una cultura che ci porti fuori dalle droghe
Ecco basta considerare quanto il sostantivo austerità che a un certo punto ha cercato di qualificare una politica e forse ancora cerca di qualificarla
Sì all'istante non soltanto alle nostre pratiche ma anche la nostra comprensione non si capisce che cosa possa voler dire austerità
Al contrario si cade in un eccesso di tolleranza badate quando parlo decesso e talora anziano intendo eccesso di tolleranza verso le persone perché nei confronti le persone io sono convinto che si debba essere
Non si sia mai abbastanza tolleranti nei confronti della persona
Però noi siamo eccessivamente tollerante io credo verso una corruzione che una corruzione molecolare
Non per sugli erranti ma perso questo genere Hierro
E verso una sì e distacchi dalla realtà
Mentre la realtà e dura è sporca graffia taglia
E qui io volevo concludere dicendo che soltanto consigli sono se facciamo
Nostra questa grande ha ragione
La ragione passa e passa non episodicamente anche per quanto riguarda gli obiettivi che ci proponiamo giustamente per primi e che sono quelli della
Riduzione della illusione repressiva oltre che dei danni
Della
Acquisizione di risorse e di mezzi e strumentazioni R.
Picnic esistenziali il che ci proponiamo
E acquista rilievo sì riconosce quella cosa funziona più importante rilievo soggettivo al tossicodipendente
Che non è una cosa ma che una persona senza il consenso dalla quale si riesce a oltre a nessun risultato
Allora anni ho letto io chiederei al coloro che intendono parlare di magari farlo sapere qui a me così ecco così ci regoliamo posso i tempi
Nanni
Grazie io prima di tutto
Volevo comunica una cosa che mi sembra importante
Ci sono i librai che non vedo che molti non li hanno ritirati alla fine di marzo in Italia vi sarà la sesta Conferenza mondiale sulla riduzione del danno
Con un comitato promotore che oltre la lira legge italiana per la lotta contro RAI se che rappresento c'è il gruppo Abele Magistratura democratica l'Osservatorio epidemiologico del Lazio
Attorno a questa conferenza mi sono già stati tantissime adesioni
Il nostro obiettivo è che non sia un appuntamento unicamente per tecnici abbiamo inserito il fianco preclinica Contract psico sociali
è un tre legare noi vogliamo costruire nel mese di marzo una grossa discussioni in Italia
Sul significato delle strategie di riduzione del danno e chiediamo ai diversi interlocutori
Politici sociali culturali di intervenire di pronunciarsi su questo andiamo alla costruzione di un evento che ha un percorso siamo impegnati in incontri e dibattiti in tutte le regioni
E credo quindi che si importante prenderla come un'occasione grosso Lecce
La seconda osservazione
Facevo parte formalmente faccio ancora parte perché non non c'era ancora dimesso
Thelè coordinamento per la lotta alla droga e della presidenza del Consiglio e del gruppo in particolare che aveva elaborato il decreto attuativo
Sulla riduzione del danno
Il ministro Contri non immise quel decreto più terminammo quindici giorni prima delle elezioni quel decreto è nel cassetto io credo che sia necessario anche sul piano rammentare i riprenderlo aprire una discussione chiedere comunque dei risultati dei lavori di quella Commissione commissione ufficiale che era stata installata anche perché si faceva un ragionamento
Credo non riduttivo ma estremamente terza questione io ho un dubbio qua parlo agli operatori con cui però ci vediamo tantissime volte
O mi rivolgo soprattutto a chi ha organizzato il PDS e allora io scelgo questo secondo ipotesi come occasione
E lascio sullo sfondo alcune cose i cui poi invece tra noi potremmo riprese
Allora io vorrei dire questo
Io non colloqui la riduzione del danno me nell'anti proibizionismo nel proibizioni
Do Corvo con una scelta pragmatica ma che ha tutte le dignità di Escher pragmatica
Che non è riduttive in termini di valori
Perché se sullo sfondo c'è la salvezza di vite umane
E una miglior qualità di vita
La oggettivo pragmatico non significa esattamente salutarlo ma tutta la sua dignità morale
Credo però che se una forza politica grossa come il pidiessino investe su questo terreno se è giusto che si confronti anche su quelle che sono le regole
Il fondo della costruzione del consenso di una forza politica e quindi fare i conti anche con questo altrimenti diamo i comitati di quartiere forse si sente più vengo da Milano che poi sorgono
E allora Dole cui motivazioni primo qui ce ne Prato poco c'è una motivazione sanitaria ma di sanità pubblica non solo di solidarietà al tossicodipendente perché allora ci troviamo d'accordo in questa sale in disaccordo forse con molta della popolazione italiana c'è un problema di sanità pubblica
Se è vero che il sessantaquattro per cento dei malati di Haiti sono ex tossicodipendente
Qual è la fase avanza
Se è vero che il cinquanta per cento dei malati di Hayez che hanno contratto il virus per via eterosessuale hanno contratto il virus tramite partner tossicodipendenti
Se è vero che tra questi la grande maggioranza sono giovani donne cioè la popolazione trenta un ruolo di Bridget di passaggio di ponte e la diffusione del dio se è vero stiamo ragionando su grandi cifre
Che se la mortalità a parità di età e di condizioni sociali di un tosco dipendenti dieci volte maggiore di un proprio coetaneo maschio
Il cinquanta per cento di questo alterità non è connesso con l'uso semplicemente dell'eroina ma con le modalità di utilizzo dell'eroina
L'ha insignito carpiti asettici mie non voglio fare il medico qui ma questi sono gli elementi
Allora abbiamo un problema di garanzia della salute del tossicodipendente ma quello che credo una forza politica deve interessare di più come strumento di battaglia politica
Abbiamo un problema di salute pubblica
Non si blocca la diffusione del virus H ivi se non si blocca la diffusione anche tra i tossicodipendenti
Dopodiché dopodiché credo che sia banale dire che una patologia che si diffonde permisero sessuale non può essere che limitata a o altro che attraverso un intervento che costruisce consenso
Non possiamo mettere cineprese davanti a tutti per ventiquattro ore al giorno
Allora non è così riduttiva l'inizio del danno
Io vorrei no io io vorrei che ci capissimo perché io so che trascenda colma qua parliamo con una forza politica che io credo abbia possibilità Anita di spostare una serie di cose allora se abbiamo un qualche vissuto di paura di lo trasmettiamo cioè cosa voglio dire
Voglio dire che se l'orizzonte dentro tutti i cui noi lavoriamo è la liberazione dalla dipendenza e io non mi considero culturalmente antiproibizionista o un'altra formazione è la liberazione da ogni dipendenza noi dobbiamo dire oggi che se ho la possibilità che Totta Sco dipendenti rimangano in vita perché quando decideranno riusciranno saranno capaci trovarla l'opportunità di percorrere un percorso di disintossicazione non si troveranno sieropositivi
E non avranno sullo sfondo Lights e la diminuzione del tempo di vita
Per è una grossa cosa in termini di investimento non è una cosa piccola dopodiché lavoriamo per uscire dalla dipendenza non c'è dubbio
Ma non è che mi vergogno perché di per sé non parlo automaticamente salvezza tarlo di questo percorso ma restituisco la dignità anche a quelle che sono tappe intermedie ma signori tappe intermedie che possono salvare la vita
Quando l'Orsa Minore maxi dicono portando esibendo i loro gioielli in televisione di duchesse non toccato il fondo non saresti uscito io dico tu lo puoi raccontare e va bene ma quanti hanno toccato il fondo e sul fondo ci sono rimaste orizzontale
Questo è fondamentali dirlo
Dopo di che personalmente ma l'orizzonte dentro cui nasce la conferenza mondiale è che la riduzione del danno non è la nuova salvezza non è la sanatoria
Non ho acciacco risolve tutto è una strategia inserita tra comunità psicoterapie ergo terapie interventi farmacologici psico sociali eccetera eccetera per una fetta di tossicodipendenza in una fase della loro vita questo mi sembra importante importantissimo
Altro passaggio
La riduzione del danno non è solo la riduzione del danno individuale anche in termini di quello che oggi è una grossa questione credo sociali c'è il binomio tra solidarietà e sicurezza
La lega Forza Italia insistono su gli elementi di insicurezza chiamata all'Unione contro gli untori di volta in volta individuate in alcune fasce di popolazione e io dico le strategie di riduzione del danno se scientificamente correttamente applicata riducono i reati
Producono l'insicurezza di stigmatizzazione sociali
E quindi danno un terreno dove poi forze politico-sociali possono intervenire per costruire dei percorsi
Nel senso che se la riduzione del danno e con essa anche con me distribuzione di metadone supporto psicosociale Gabon in poi tutte le statistiche ci dicono che c'è una diminuzione norme di reati
E di sicurezza sociale certo se facciamo diventare questo l'unica lamenta allora perfettamente cadiamo nel rischio che Vinicio spiegato bene
Se abbiamo costruito esigenza di costruire una vomito ma guardate che non è secondario cioè io abbiamo come dire ha condotto la prima esperienza e rozza del danni Italia chiudiamo i tre anni di esperienza San Giuliano Milanese finanziata dalla Provincia di Milano
è partita con contestazioni da popolazione oggi abbiamo il consenso quasi totale della popolazione ma appena chiuso una ricerca presto supersonica perché sono dimezzati del cinquanta per cento le stringhe per terra sono diminuiti i reati
E allora poi questa importante perché poi al problema giusto e corretto credo della col bel conoscerci altro aspetto l'elemento fondamentali importantissimo che è stato accennato nell'introduzione la costruzione di meccanismi divaricazione di efficacia altrimenti ricadiamo in un dibattito ideologico
Noi dobbiamo andare a Mino a monitorare queste cose
Alla B come medico dico che se riusciamo a realizzare degli stati generosa del danno su spazi Lu aperti e su tempi lunghi andiamo a misurare anche qual è la TC e l'incidenza cioè la sì ero conversione hanno nella popolazione quanto diminuisce
Andiamo ad individuare degli indicatori tramite i Tribunali e via dicendo di quanto diminuiscono i reati
Andiamo a vedere come quanto di Michel mortalità dei tossicodipendenti
E via dicendo oltre a una serie di indicatori più psicologiche si possono anche andare a verificare ma mi sembra importante su una proposta proprio per uscire dalla contrizione di qui al San dell'anno di lari comunità no non è vero
Per lo stesso tosco dipendenti oggi può essere utile se del danno domani un percorso in comunità cioè credo che su questo ci integriamo però dobbiamo imparare a valicare lì altrimenti rischia di di contrapporre parole però e chiudo con due osservazioni
La prima è questo strategie di riduzione del danno non significa solo questioni di droga
Io credo che da un punto di vista politico bene Pavarini poneva su un arco ma che il dibattito la riduzione del danno automaticamente non nasce da sinistra ma delle origini anche all'estero
Ah dell'originale extra dove si rinuncia delle strategie Pitti mi ha preceduto speciale di politiche sociali complessive e in qualche modo si va a costruire dei ghetti
Allora noi dobbiamo invece ribaltare e riempire di contenuti
Oggi dove il disagio sociale non è possibile cancellarlo con la bacchetta magica bisogna creare quel condizioni per ridurlo ma per convivere con le situazioni di fatica che ogni giorno ci sono riducendo danni individuali e sociale
E allora voglio dire la prostituzione
Insomma aderire qui ci rendiamo conto che in uno due cinque anni non la cancelliamo
Lavoriamo per cancellarla lavoriamo cioè perché non sia comunque mai più una scelta obbligata
Lavoriamo perché vi sono delle alternative agli italiani e gli immigrati
Lavoriamo contro il mercato perché vero col Progetto europea non finanziato dall'Italia materia oltre undici nazioni europa abbiamo visto che viene tolto il passaporto e poi bisogna dare trenta milioni per riaverlo questi son dati concreti visti con le mediatrici culturali sulla strada
Però voi che rendiamoci conto anche che poi siamo noi
Che andiamo a pagare trenta cinquanta cento centocinquanta mila lire per un rapporto non protetto
E poi magari andiamo a votare lega PDS Rifondazione o qualunque cosa cioè voglio dire non è che sono le prostitute in quanto tali c'è una domanda anche che si incrocia con un offre
Allora anche qua
Strategie di riduzione del danno lavoro per strada pulmini distribuzione di profilattici distribuzione materiale informativo e accompagnamento per esempio a centri sanitari che sono disposti anche a curare coloro che non hanno permesso di soggiorno per esempio
Altrimenti ieri cacceremo per forza nel sommerso
E in mano loro sfruttatori oppure molto banalmente siamo in grado di sostenere già oggi è possibile
Che la prostituta immigrata che rinuncia al proprio scrutatore acquisisce ruolo di teste e non può essere espulsa fino a quando non testimoni al processo
Allora andiamo a smontare anche alcuni traffici che tra trattano persone come bestie e che costruiscono la cappa di quel tipo di prostituzione
Cioè queste sono terreni grossi dopodiché lavoriamo tutti perché non vi sia più il mercato a questo livello non vi sia la prostituzione
Ognuno possa decidere liberamente di utilizzo del proprio corpo però questi sono percorsi immediati altrimenti lo spazzerà demagogia alla demagogia che nelle nostre città ha costruito poi grossi consensi traballanti ma consensi
Ultima osservazione queste non c'entra con riduzione del danno ma o questo caso riparlare ascrittile PDS io lo voglio
Domenica l'altra sottoscritto e don Ciotti a conclusione di un convegno sulle case alloggio Polonia hanno lanciato un appello tramite il TG tre
Su un argomento non ancora molto conosciuto
Su cui noi chiediamo un impegno
Ferma ipotesi di investire mille mille cinquecento miliardi per la costruzione di Lazzaretti per malati di Heinze anziani ipotesi piombati su nonché membro della commissione nazionale anch'sul tavolo della Commissione nazionale anche
Lo Polito grosso poi lo potrà riprendere bene questo discorso dove ci hanno chiesto di sottoscrivere un documento che prevede l'istituzione delle cosiddette residenze per cure intermedie dopo malato e Intrastat entro due-tre anni
Fino a quando decenni dicendo che l'assistenza domiciliare le case alloggiano fatto poco
Investimento grosso viene preso da quei due mila e cento miliardi su cui si dovrà costruire gli ospedali per Haiti e non sono stati utilizzati non si dice che sulle case alloggio estense micidiali non sia investito
Non si dice che c'è già un consorzio FIAT pronto ristrutturare io ospedali sotto i cento che Verano dismessi l'idea di vendere il privato del strutturali e comincia una rincorsa mica pubblica e farli Cluny cari per malati dializzati e per anziani queste operazioni precisa così come c'è stata
Illustrata infatti non è passata la commissione due posizioni diverse il venti dicembre dobbiamo decidere
Ma il problema è lo schieramento sociale su questo costruiamo perché altrimenti qui ragioniamo sulle coste del danno e dall'altra parte e costruiamo De Lazzaretti che calpestano qualunque dignità di malati di ex tossicodipendenti direi anche dei familiari dei parenti
Sono recupero ospedali
Sei no l'operazione queste l'operazione molto semplice da una parte dicono le case alloggio l'Amati e e e l'assistenza domiciliare non hanno funzionato invece non son stati foie infatti funziona stanziamento solo cento miliardi dal ministro Garavaglia né prima né niente dopo
L'altro per azione sì dismettere alcuni ospedali quello sotto i cento posti che le regioni decidano di dismettere questi verrebbero ristrutturati
E il dibattito e del pubblico come attualmente c'è scritto pure venduti sottocosto perché non inutile strutturati dal privato
Sono già pronti i consorzi una volta ristrutturati vengono convenzionati con le USL per anziani e per malati diario e il documento presentato parla specificatamente parla specificatamente e è ok e parla specificatamente ci rendiamo conto dice che c'è il rischio di Lazzaretti ci rendiamo conto ma ci sembra oggi il modo più veloce persone sorde sovraffollamento in questo caso Heights dei reparti di malattie infettive
I quali reparti grazie agli scandali insomma è stati costruiti sapete che due mila cento sono fermi mille mille cinque dovrebbero utilizzati per la riconversione di questi reparti ma di lungodegenza separati nel caso della ex le malattie infettive
è ovvio che qua si parla di primariati di appalti di strutture dei Consorzi pronti questa cosa ne abbiamo discusso a quindici giorni fa io piccoli e abbiamo rilanciata domenica scorsa
Abbiamo avuto modo di discutere in un incontro televisivo in cui c'era una regia notti che si è impegnato a portare la croce di Bati Parlamento ma io credo che ci vuole un'offensiva politica ai massimi livelli su questo
Perché poi viene fuori tutto discorso lo dei manicomi e e via dicendo andiamo verso le istituzioni totali è un'appendice ma mi sembrava due minuti corretta utilizzate
Allora Gianni devastante non CNC appaiono altri quattro interventi più quello di D'Alema che forse non sarà l'ultimo ma parlerà un po'prima
Ma non credo che Vinicio abbia bisogno di chi interdetti in maniera che se già eticamente corrette il suo pensiero anche perché appunto lui in qualche modo ha espresso il pensiero generale del CNCA del nostro coordinamento che su questo oltre a produrre un documento diffuso in varie occasioni proprio sulla tematica specifica della riduzione del danno
Appunto abbiamo fatto tante battaglie insieme a partire dalla conferenza di Palermo
Problema era appunto che va sottolineato mi sembra che del resto gli interventi successivi a quelli di Vinicio all'anno sufficientemente così sottolineato di non trasformare poi di nuovo questa strategia come la strategia e quindi come tentativo in qualche modo di ridurre tutta l'impegno sulla tossicodipendenza ad una all'ultima strategia che costruisce la moda del momento
Dimenticando che in qualche modo questo va ad incontrarsi con l'altro polo che come del resto in maniera molto corretta è stato fatto anche nel titolo di questo incontro dibattito
E ridurre il danno ma è anche andare anche oltre la dipendenza
E quindi il nostro sforzo è quello di tenere insieme queste due cose perché appunto quello che diceva Vittorio poco fa e giusto in quanto noi che veniamo come operatori dal mondo in cui il problema perché ci siamo sempre posti è quello di accompagnare soggette ad uscire dalla dipendenza
Evidentemente nel momento in cui dobbiamo confrontarci con i problemi invece di ridurre il danno quindi accompagnare anche soggetti con servizi a bassa soglia o conforme comunque di aiuto che permettono comunque è una convivenza o coesistenza con la droga in qualche modo a noi ecco dobbiamo fare uno sforzo culturale per i primi fuori ne siamo visti qui come gli operatori che portano i ragazzi fuori dalla droga
E quindi da questo punto di vista
Ecco qui il problema della riduzione del danno va compreso comune delle strategie dell'arricchimento dello spettro degli degli interventi e delle offerte da dare e non invece come la strategia per i su questo penso che siamo abbastanza da corde inutile più tornarci e quindi questa era un po'la nostra idea rispetto a questo problema
Porno il discorso che del resto veniva fatto prima rispetto a Muccioli rispetto anche alla cultura della coazione presenta anche un po'nell'ambiente di sinistro che credo che Mannozzi ha fatto bene in qualche modo a richiamare che la difficoltà che spesso anche negli operatori abbiamo avuto nel mondo spesso della sinistra a far sostenere quei percorsi che in qualche modo si confrontassero di più col problema di andare oltre la dipendenza al di là dello strumento strettamente residenziale quindi della comunità e quindi questo credo che come organizzazione della sinistra come partito che in questo momento si sta confrontando con questi problemi
Vada in qualche modo detto in maniera abbastanza preciso perché se non vogliamo far diventare anche questo momento momento puramente rituale in cui è successo un fatto quindi sull'emergenza cioè un omicidio in una comunità
O altri casi di legalità in una comunità su questo chiamiamo ha raccolto una serie di persone ragioniamo su questo però poi finisce qui l'impegno delle organizzazioni di di tutti quanti non dico soltanto di una formazione politica ma di di tutti quelli che in qualche modo sono impegnati in questo problema credo che punto non debba essere così penso che sul problema della droga noi dobbiamo oggi appunto passare dal ruolo della denuncia dal ruolo dell'analisi del ruolo anche se volete
Di quelle che possono essere giustamente anche delle proteste delle denunce
Ma credo che noi dovremmo un attimo appunto confrontarci su quali proposte li facciamo per permettere ai giovani oggi di andare realmente oltre la dipendenza
Perché se è vero che sul problema strategie di riduzione del danno ognuno ci aggiunge il suo e chiarisce sempre di più il tipo e la natura della strategia ne abbiamo delle difficoltà oggi concretamente di dire come impostare delle politiche che permettono ai giovani oggi nel loro complesso anche con politiche di prevenzione e di andare oltre le dipendenze
E il fatto stesso di non aver parlato nel titolo della Mandela manifestazione di stamattina di tossicodipendenze ma di dipendenze in genere la dice lunga rispetto alla complessità del compito che abbiamo di fronte oggi
Perché spesso il nelle nostre comunità vengono persone che non hanno soltanto problemi di tossicodipendenza in senso stretto dai rovina ma di tante forme di disagio
Che attengono appunto proprio alla condizione di soggetti che oggi sono privati loro capacità di autonomia
E che all'interno appunto di questa a condizione evidentemente trovano poco spazio
E quindi qui anche l'affidamento totale ai cosiddetti padri Salvatori o agli eroi salvifici
Che ora alla fine più Rizzolo su questa cosa la necessità anche di togliere qualsiasi tipo di libertà queste persone perché una volta affidati a loro loro sanno come trattarle come curarli
E qualche giorno fa a sempre qui a Roma c'è stato una conferenza stampa del CNCA erano presenti anche alcuni qui
Presente stamattina sul titolo comunità trasparenti io ho
Cambia l'attimo il titolo di ai servizi trasparenti perché qui io direi anche ora di finirla di dire che vanno verificare analizzare solo le comunità andiamo rizzare l'insieme del complesso dei servizi per le tossicodipendenze in Italia sia pubblici che privati di qualsiasi tipo
Tipologia di intervento perché alla fine voi decolla cosa che sta succedendo che mi preoccupa non poco e che tutte le volte che partecipò ad un incontro operatori pubblici e privati
Cominciamo a mettere o a litigare perché il l'operatore pubblico dice io devo controllare il tre l'operatore del privato sociale in qualche modo si difende dicendo sì però voglio dire oltre al controllo facciamo anche delle cose insieme o comunque non vi limitate Bruno d'un ruolo puramente ispettivo
E sta nascendo una forte dialettica anche di conflittualità molti esasperato ora servizi pubblici e privati
Sull'onda del fatto e qui sono d'accordo mi sembra che Arnao lo diceva che il modello comunitario è stato molto frettoloso mente identificato col disco colgo la comunità di Muccioli
Dalle l'esperienza e la capacità propositiva di nuove iniziative che venivano prese che erano completamente opposte al modello comunitario totalitario o concentrazionario specificamente quello di Muccioli
Lì voglio dire ora ci sono delle situazioni che sono chiaramente illegali
E che vanno anche contro alcuni orientamenti che a livello dico varie commissioni istituite dal dalla dall'ex ministro del degli affari sociali
E non vi è non vengono rispettati il discorso del consenso informato ma il discorso del rispetto della dignità della persona e dispetto della deontologia degli interventi c'era una Carta deontologica che noi abbiamo sottoscritto tutti quanti
Del dell'operatore della professionalità dell'operatore che a San Patrignano non è mai stata applicata e questa era una carta una linea guida del comportamento deontologico degli operatori
Che però perché il si muove in una zona di confine dove la libertà soggettiva o i processi di responsabilizzazione soggettiva sono ancora un po'incerti è un operatore spregiudicato in in qualsiasi momento
Può plagiare può condizionare può in qualche modo di saltare e quindi creare queste situazioni allora io dico per uscire anche fuori da questa logica che in qualche modo modo vede anche un po'gli operatori è di nuovo una conflittualità pubblico-privato
Che non giova a nessuno sia perché noi come coordinamento abbiamo sempre riconosciuto la centralità del settore pubblico nel fare degli interventi interni di programmazione coordinamento il servizio
Si era parte in qualche modo degli operatori pubblici di non intende oggi semplicemente il loro ruolo in termini puramente di burocrati che vanno a controllare quello che fanno gli altri senza vedere in casa propria
Si tratterebbe anche di costruire quel vero sistema di pari dignità e di pari opportunità che consentono tutto il complesso del mondo di servizi oggi di lavorare in una logica di programmazione comune di fare degli interventi di Rete di integrazione reale sul territorio
Guardando soprattutto alle politiche giovanili che in Italia non si fanno guardando le strategie di prevenzione che in Italia non si fanno
E cercando di costruire appunto quei laboratori anche sperimentali che in tanti casi vengono fatti ma che poi non c'è non sempre c'è la possibilità di valutarne l'efficacia l'impatto e cose di questo tipo allora credo
Spostiamo un attimo anche il ragionamento su come andare oltre alla dipendenza oggi su quali percorsi costruire come raggiungere link sia me della condizione giovanile oggi Kay
Pone dei problemi e quindi rispetto a questo appunto ricomprendere la strategia della riduzione del danno dentro un progetto globale che sia fondamentalmente appunto di presenza educativa sui giovani di oggi e quindi di rilancio delle forme di accompagnamento di chi è più debole
Allora dovrei no alti vai chiamata ad Alena opere facciamo gli ultimi interventi
Credo non ci sia molto da aggiungere a questi da tutti questi ragionamenti sulla riduzione del danni voglio dire semplicemente con senza cos'è un'altra ragione molto che è venuta fuori molto molto per attivamente
Noi siamo a Milano abbiamo trovato una una serie di persone i quali a salti tante volte in comunità oppure non aveva ancora pensato di andarsi oppure no e avevano si pose i familiari che non gli permetteva andare in comunità avevano il problema della droga
Ci è sembrato assolutamente ovvio occuparsi di loro prenderli in in un posto dove potessero essere tolti la loro solitudine fare iniziative discussioni
Così interessanti per sei compresa appalto dato delle sanitaria è questo servizio è venuto avanti ma per fin banalmente di ordine difatti perché c'era un bisogno serranda risposte dal da da che potevano essere offerte e questo servizio venuto fuori ma così dopodiché io credo che
Ci sono molte declinazione della delle politiche ad andare sulla riduzione del danno
Ma chi sta un po'a guardare ai bisogni della gente a rispetto dei tempi e dei modi delle situazioni intende essere strumento perché queste situazioni di disagio di dipendenza siano superate
Almeno ad per noi è stato assolutamente ovvio per in banale metter su una una struttura di questo genere
Io vorremo fare dire un'altra la seconda cosa che che effettivamente un problema che affrontiamo credo in tutta Italia ed di abbastanza scoperta
Se il tutto il tutto il tema delle nuove droghe che sempre più si esplicitamente si legano alle al disagio giovanile alla condizione giovanile effettivamente disastrata
Andrebbe assunto direi forse non non tanto e anche su su come si fa a a intervenire sotto il profilo più ma
Medico su queste su queste sostanze ma sempre di più pensando la condizione dei giovani soprattutto quelli la contesa regione nelle nostre periferie
Avendo un occhio anche a quella che che chiese che stelle ce ne sia chiamato tanti anni fa la la la dignità e la competenza della normalità e Fini finisco faceva denotato nell'edema potrei farmene un un tot
Periferia di Milano undici scuole medie i presìdi durano mediamente un anno forse due
Parlare di autonomia degli istituti di di didattica sperimentale di di di nuovi interventi assolutamente una fantasia
Le classi sono mediamente superiore ai trenta alunni parlare di tutela dei più deboli di chi non ha il papà la mamma caso con tutta una serie di di requisiti di di supporto è pura è pura fantasia
E così via sono palle Hillel nelle superiori e viltà il trenta quaranta per cento di troppa Audi di espulsione nel biennio le superiori su classi di più di trenta alunni con Ancona insegnanti ricerca recuperati e così via
Direi a un quindicenne tutte di serie dei asciuga il significato anche relativamente al consumo delle delle droghe a fare scelte diverse
Da quelle che noi riteniamo opportuna lo stesso ragionamento dica sì perle Stern per tutte le risorse per l'aggregazione ma anche con anche per il lavoro
Vorrei dicevo ho detto questo soltanto perché mi interessava introdurre un tema in più madre perché mi pare che ragionando di droghe
è certamente certamente utile anche anche indispensabile occuparsi degli eroinomani e dintorni
Mi pare però che questo fenomeno sia in netta di Mou diminuzione almeno in Lombardia per quello che che io vedo mentre degli altri aspetti che diciamo così collegate le così dette nuove droghe sono in espansione secondo me sono in maniera specifica collegate con un tutte le difficoltà che i giovani hanno a crescere a a relazionarsi a stare insieme
A pensare al proprio futuro
Mi pare che potremmo passatemi il termine anche fossero ossigenare un po'di più anche il nostro il nostro impegno i nostri nelle nostre pressioni sul tema delle tossicodipendenze facendo così perché proprio son temi molto legati
Sì ma io Tatoli chiedo scusa ma
Ha chiesto di parlare adesso perché poi debbo effettivamente allontanarmi
Discende giornate complicate
Comunque credo che
Sono per noi è di notevole interesse questo tipo di di di contatto di approfondimento comune
Delle questioni per cercare anche di vedere non soltanto sul terreno parlamentare che di questo ha parlato Corleone che sono d'accordo riprenderò brevemente sulla questione del decreto ma
Ma più in generale come possiamo contribuire voi con il PDS
Un'area progressista
A riprendere
Una iniziativa
Rilevante intorno a queste questioni
Vedendo noi un rischio per la ragione che c'è anche mosso a promuovere un incontro di questo tipo un po'per fare un punto
E cioè che
Dopo il risultato del referendum
Che
E stato secondo me un fatto molto importante
C'è un po'in controtendenza rispetto a orientamenti di fondo
Vi sono secondo me la Società italiana non vorrei dire casuale ma insomma diciamo
Un episodio
E non l'inizio secondo me di un nuovo modo di pensare su questa questione
Beh l'assenza di un'azione politica culturale di governo diciamo che in linea con risultato del referendum
Proponesse efficaci strategie di
Lotta alle tossicodipendenze alla dipendenza
Diciamo di segno diverso
Rispetto ad una politica di tipo repressivo coattivo l'assenza di tutto questo a mio giudizio produce come immediato Effetto una ripresa di una
Visione
Nella più larga opinione pubblica dominata da sentimenti di di paura
Volontà di segregazione ciò è una una nuova spinta a destra
E io temo che quella battaglia culturale politica pure così importante contro la legge Jervolino Vassalli soprattutto contro i diciamo
I suoi conti il suo asse culturale vorrei dire suo asse culturale
Che sfociata nel Successo del referendum Possa poi lasciare il posto invece ad un ritorno divisioni
Che per comodità chiamiamo di destra diciamo paura della maggioranza dei cittadini
Di una posizione di chiusura culturale nei confronti di questi fenomeni indiscutibilmente l'incultura di fronte a questi fenomeni è all'origine poi di una posizione di chiusura di paura
Io sono rimasto abbastanza colpito perché penso che forse gloria è stata molto parca nel citare in gli affetti di i risultati di questo sondaggio che abbiamo fatto fare ma insomma dal modo abbastanza massiccio in cui si esprime un orientamento
Lo spostamento dell'opinione e lentissimo
Verso posizioni più aperti nel senso della depenalizzazione nel senso della liberalizzazione
Che restano posizioni di ristretti avanguardie di di
Di gruppi di cittadini ma non sfondano in una grande massa di opinione e profonda
Io ritengo che quindi
Si tratta di fare un punto e di rimettere in cammino un'azione anche di riforma delle strutture e dei servizi penso anche su sulla base di una nuova cultura riformista che a sinistra dovrebbe far su un po'strada anche dovrebbe essere molto di più una cultura dell'innovazione della sperimentazione della verifica e forse di meno diciamo una cultura dei Grandi Progetti salvifici che poi sinceramente il più delle volte hanno finito per produrre Effetti contrari a quelli desiderati o comunque non sufficientemente efficaci
Io ho ascoltato con interesse ho letto con molto interesse questo documento Emiliano che è stato fatto dai nostri compagni dell'Emilia che
Non so se voi ne avete visto
Che affronta in modo un po'più organico anche cioè finché non lo sforzo abbastanza organico di vedere
Che tipo di azione di innovazione può essere fatta
Sulla struttura dei servizi pubblici che tipo di lavoro di integrazione fra servizi e comunità
E soprattutto quale può essere una cultura diversa nel funzionamento di queste strutture pubbliche
Appunto una una cultura che mette al centro
L'idea di una battaglia per la riduzione del danno in un senso ampio io sono io sono d'accordo con don Vinicio Albanesi quando oltre tutto a posto un problema politico di primissima qualità da uomo politico uguale
No no ma scherziamo
E non c'è dubbio che diciamo politiche di riduzione del danno vanno collocate nel quadro di una strategia di lotta alla dipendenza le tossicodipendenze eccetera e non di accettazione non di
Ma una strategia di di liberazione diciamo così
S'è una strategia realistica
Se si muove con un sufficiente gradualismo se punta alla costruzione del consenso
E una politica di riduzione del danno è una politica che crea consenso che rompe l'isolamento che collega il cittadino tossicodipendente alla struttura pubblica alla comunità che non lo isola che lo attira in un circuito di partecipazione di dialogo e questa è la premessa indispensabile per una
Più complessiva battaglia civile culturale di liberazione dalla dipendenza
Altrimenti al di fuori di una visione di questo tipo c'è a mio giudizio soltanto il grande mito della istituzione totale perché il chiaro l'istituzione totale
Diciamo da una parte liberatoria per la famiglia per la comunità che è colpita dalla
Che vive come una tragedia la tossicodipendenza nel senso che la remissione del proprio un problema guaritore Salvatore al all'organizzazione di turno
E contiene anche questa promessa
Di
Questa promessa di guarigione di questa promessa di salvezza molto spesso diciamo ingannevole
E che comunque nella sua globalità finisce per giustificare ogni mezzo compreso diciamo la schiacciamento di diritti della personalità di chi
Deve essere liberato
Io credo che regredire verso una visione mitica di questo tipo non è accettabile
Penso che il fallimento di questa via repressiva coattiva è sotto gli occhi di tutti
Io ritengo fra l'altro che
Io non voglio entrare nella discussione su San Patrignano forse quella squilla vicenda pone in qualche problema anche a noi dico connotato che in questo documento emiliano ci si ragione diciamo sulla sul tipo di integrazione fra struttura pubblica
E comunità
Sul tipo di di rapporto di di verifica di controlli diciamo non io non penso che sia accettabile ecco in un Paese democratico in un Paese normale civile che esistano
Zone franche zone dove non si esercita una funzione di di verifica di controllo
E quindi giuste giusto rilevare non c'è soltanto un aspetto che ovviamente compete alla magistratura che riguarda i risvolti penali eccetera c'è anche un aspetto diciamo che credo che debba essere ricondotto dentro il quadro della normalità delle verifiche
Anche strutture di questo questo tipo e che forse si si è accettato si è tollerato diciamo invece le la la costituzione di di zone sottratte ad una interazione con con il pubblico ad una possibilità di controllo di verifica di efficacia
Ma detto questo detto che noi riteniamo che bisogna partire dal fallimento
O comunque dal fatto che politiche di questo tipo
Diciamo se possono anche avere un effetto ma hanno un effetto su una massa ridotta cioè non sono la risposta la grande questione sociale e umana della tossicodipendenza sono la risposta ad un numero limitato di casi di persone e di famiglie
Non possono formare diciamo così l'asse di una politica perché non sono la risposta alla grande questione sociale umana nella tossicodipendenza
Io credo che convertire una politica
Contro la dipendenza nel senso della riduzione del danno nel senso della preminenza della cura nel senso della costruzione di strategie di sicurezza e di di di e di dialogo e di consenso nel rapporto con i tossicodipendenti
Rilanciare una preminenza della prevenzione
Insomma muoversi in questa direzione
Avere una grande attenzione alla estrema mobilità del fenomeno per cui diciamo
Pur corriamo il rischio che la struttura è tutta volta a contrastare un certo tipo di dipendenza quindi anche un certo tipo di cultura
Certe sostanze e poi scopriamo che nel frattempo diciamo l'evoluzione del costume del mercato e quindi questo richiede anche una grande flessibilità e se mi consentite una grande apertura culturale che è il contrario della demonizzazione
Che io penso sia
La cultura per cui con la le droghe si deve poter convivere convivere perché la società dovrà convivere per convivere bisogna conoscere bisogna distinguere
E bisogna percepire i fenomeni culturali che si accompagnano altrimenti diciamo una un la pura demonizzazione secondo me non affronta il fenomeno non di questo mutamento di del modo di pensare poi dovrebbe essere il mutamento del modo di pensare non di un'élite politica ma di una struttura pubblica secondo me pone due grandissimi problemi con i quali
Ci si deve misurare come dirò alla fine diciamo parte le questioni che sono più immediati sulle quali credo che noi siamo abbastanza d'accordo cioè che bisogna trarre anche da questa conversazione lo stimolo a riaprire un fronte d'iniziativa parlamentare contro un governo che in sostanza
Colpisce quello che è essenziale in una visione diciamo flessibile io parlerei di una visione flessibile e colta ripete sono i due problemi una struttura flessibile e informata di
E cioè quando si tagliano i finanziamenti per i progetti che erano già previsti di riduzione del danno quando si riduce infine
Intorno alla struttura dei servizi pubblici locali e quando in sostanza si punta tutto sulla promessa del sostegno soltanto alla alle comunità di guarigione salvo poi vedere i criteri clientelari con i quali queste risorse si vogliono dare è chiaro che si fa una scelta fa una scelta politica e culturale spago da fare
Si fa una scelta politica culturale che a mio giudizio va nel senso di una segregazione del fenomeno
E non invece della costruzione di una struttura flessibile in grado di conoscere di dominare di ridurre il danno di costruire un rapporto e un consenso quindi c'è dentro un'idea una cultura che ripropone in termini se volete più addolciti la stessa cultura che fu alla alla base del Jervolino l'assalto su questo bisogna senza dubbio
Riaprire una battaglia politica parlamentare e anche sulla base di proposte efficaci di correzione di rotta ma detto questo spostando sul terreno un po'più di riflessione qual era anche lo scopo di questa mattinata io vedo due grandissimi problemi sulla strada diciamo di una nuova strategia nel senso che è stato qui indicato
Primo grandissimo problema
E che come ha detto Grazia zuffa questa è una linea che richiede un un livello di efficacia
Del delle strutture di supporto
Cioè un livello di qualità dal punto di vista culturale ed umano dei servizi
Che nel nostro Paese non esiste
E che
Io penso si possa cercare di cominciare a costruire
Attraverso una fortissimo decentramento una fortissima responsabilizzazione delle comunità locali qui inteso non senso delle comunità ma
Senso delle degli enti delle
Delle istituzioni locali ecco che sono però anche comunità di cittadini cioè c'è dentro questo un'idea di stato sociale molto meno centralistico molto meno burocratico perché se i servizi alla persona devono assumere diciamo questo carattere insieme leggero flessibile ma qualitativamente elevato io credo che a questo corrisponda soltanto una profonda riorganizzazione
Nel senso del decentramento della responsabilità primaria delle istituzioni locali ed anche secondo me di una fortissima integrazione del servizio pubblico volontariato comunità
Di una fortissima integrazione
Di una integrazione funzionale culturale che è l'unico modo secondo
L'unico modo a mio giudizio di
Pensare di rare anche la la qualità non solo culturale ma se mi consentite la qualità umana del tipo di servizio alla persona che viene offerto da uno stato sociale moderna la seconda questione che risponde ad una mia antica convinzione
E che politiche di questo tipo
Difficilmente risulteranno efficaci se non sono inserite dentro una strategia di tipo antiproibizionista
Io continuo a pensare diciamo e mi rafforzo in questa convinzione che ahimè i sondaggi indicano come minoritaria volte anche essere minoranza uno non può rinunciare alle sue convinzioni
Che e molto difficile
Pensare di portare alla luce di dominare questo fenomeno di di governarlo nei termini della costruzione di un consenso di un rapporto umano
Se noi non ragioniamo nei termini di una struttura pubblica
Che si mette io capisco che sono questioni molto complesse e che sono fra l'altro questioni che richiedono strategie sovranazionali di questo tipo e un'evoluzione culturale
Che incontra ancora serie resistenze ma io ritengo insomma che questo tipo di se noi vogliamo condurre a fondo quel tipo di battaglia per spezzare la connessione fra tossicodipendenza marginalità criminalità rischio gli ai DS tutti quei fenomeni che sono stati descritti
Io penso che
Il vincolo fra mercato nero illegalità tossicodipendente resta un nodo essenziale
E che soltanto nel portare alla luce di questo fenomeno
Il fatto di affrontarlo sul terreno culturale oltre che ovviamente sul terreno medico
Questi terreni
Lasciando completamente da parte
Comprando il campo
Della questione della illegalità eccetera e il modo per potere costruire veramente strategie efficaci di riduzione del danno e di liberazione dalla ditta
Altrimenti sarà sarà sempre uno sforzo lodevole muovere in questa direzione ma io ritengo che questo sforzo incontrerà
Sempre degli ostacoli molto seri nel senso che poi incontrerà soltanto una parte del mondo della tossicodipendenza insomma
Certamente io penso che bisogna allargare questa capacità della struttura della sua della struttura pubblica delle comunità di incontrare il mondo dei della tossicodipendenza ma
Noi non risolveremo sarà molto difficile portare alla luce diciamo vasto mondo sommerso diciamo dove la riduzione del danno è assai difficile se noi non affrontiamo non riproponiamo in termini più coraggiosi almeno questa è la mia personale convinzione il problema di una strategia antiproibizionista
Che resta secondo me una condizione per il successo
Di una nuova idea di lotta alle tossico quindi adesso mi ci sono ben lungi dal ritenere di poter impegnare il PDS posizione di questo genere ma
Sono
Non lo so questo ma sono dell'opinione che il PDS debba tornando a discutere della tornando a discutere naturalmente non in un dialogo con voi insomma è un dialogo con gli operatori non diamo perché è evidente che queste sono questioni che hanno un tasso tecnico s'no decisioni politiche dentro le quali deve entrare un tasso tecnico ed esperienza altissima perché se no diventano di discussioni ideologiche come tali non servono a niente
E quindi io sono personalmente convinto che noi dobbiamo riaprire una discussione fra di noi su questo in un dialogo con voi
Anche se si tratta di questioni difficili però io penso che una grande forza progressista di sinistra
Poi debba avere la chiara percezione degli obiettivi che si Pupo porre oggi e di quelli che forse si potrà porre domani
Ma è realismo politico non significa rinunciare a ragionare anche sulle questioni di domani
Quello non è realismo che le miopi cioè grande forza politica deve anche secondo me il coraggio di ragionare sulle cose di domani e anche di avviare una riflessione su scelte che possono apparire sono in questo momento
Fortemente impopolari sei noi c'è la convinzione che però queste scelte corrispondono diciamo ai esigenze di di liberazione umana e di migliore qualità della vita delle persone grazie
Grazie a lei ma nemmeno gli ultimi interventi Stefano vecchia
Italiane si scusa l'ha già fatto lo faccio anch'io non ne sono se gli altri impegni lo portano via posso scusarmi
Ma questo intervento di D'Alema mi sembra che riapre in qualche modo la discussione
Io chiedo che io sono intanto uno forse dei pochissimi operatori pubblici presenti in in questa sala e vorrei un attimo di rivisitare un poco alcune cose che ho ascoltato
Nel dibattito fino ad oggi alla luce della mia esperienza personale del servizio pubblico appunto
Intanto che legano dovremmo anche a luce di quello che diceva prima D'Alema forse dovremmo un po'ripensare che cos'è pubblico rispetto agli interventi mirati al alla mercato delle droghe
Cioè cercando credo che necessarie capire qual è la relazione che vieta interventi repressivi sul mercato
Interventi antiproibizionisti Cile di cui parlava prima D'Alema che credo che che facessero riferimento al problema di legalizzazione o liberalizzazione
Cioè interventi di controllo del mercato se vogliamo che io considero intermedi tra le versioni del traffico e panorama complessivo intervento dei servizi il circuito dei servizi che rappresenta quella parte del pubblico dello Stato una parte naturalmente non esausti
Allora qui mio credo di di raccogliere in qualche modo la perplessità di Vinicio Albanesi
Tradotta nel mio linguaggio che è un po'questa
Probabilmente non è possibile ridurre la complessità degli interventi e anche delle culture a cui bisogna fare riferimento nella costruire niente i progetti mirati alle al diffusione dei consumi di droghe
E io preferisco parlare di conseguito Replay tossicodipendenze
I non può essere ridotto a una parola d'ordine o comunque a una prospettiva culturale
Ora che le perché uno dei problemi con i quali vorremmo confrontarci e questo e la necessità di comprendere in che modo è possibile se possibile costruire Circuiti complessi di servizi e prestazioni di azioni che dal pubblico al alle agenzie sociali
Costruiscono appunto dei legami del del connessioni in grado di confrontarci a una parte col
Con la necessità di avere soglie diverse di accesso ai servizi alle prestazioni e dall'altra di essere in grado di garantire
A tutto l'insieme complicato complesso diversificato dei bisogni se posso usare ancora questa parola che si manifestano all'interno dei consumatori di droghe e che sono bisogni appunto non sempre strutturati che sono non sono legati
Da quelle diciamo tra virgolette semplici di chi ha il non al problema o non vuole in quel momento scegliere ti mette in discussione il suo rapporto con le droghe ma che ha un problema di salute non le cose che dice Orna Vittorio Agnoletto
Che vanno da questo vanno fino a a chi invece
Vuole tentare deve un aggancio con un servizio non necessariamente di smettere perché anche questo dobbiamo considerare
Avere una culla Avec chiede un rapporto con un servizio non significa necessariamente sottrarsi sottoporsi a un intervento terapeutico può significare anche chiedere di avere di vivere un momento transitorio
Il sospensione della sua esperienza per valutare anche delle scelte future
Ecco qui
Mi sembra che tra una un rischio con cui dobbiamo confrontarci e questo è vero che ne abbiamo in parte superata ma almeno un punto di vista
Di alcuni spezzoni di legge il la cultura della proibizione della realtà anziano nella punizione la realtà diciamo noi molti servizi e molto diffusa sia pubblici che del privato sociale invece questa ideologia
Ma io credo che ne abbiamo di fronte un un nemico più più importante che quello che mi sembra che io ritengo a questo non non smetterò mai di ripetere negli incontri ai quali parteciperà parteciperò
E che quello che a mio parere il paradigma di base su cui si fonda tutta la politica del tossicodipendenza dall'ottanta almeno fino ad oggi e che paradigma dell'emergenza
Questo è un e cioè quella
Quel principio sulla base del quale una politica può essere mirato soltanto agli aspetti più urgenti emergenti del fenomeno
E che quindi ha un risvolto di controllo sociale e ha un risvolto di rimozione delle condizioni di base strutturale su che fonda il fenomeno
Può essere stato l'operatore pubblico mette in evidenza questo ma e a mio parere proprio la il crinale col quale dobbiamo confrontarci anche per evitare che diciamo una certa presenza ma di fu la la una
La introduzione a diffusione della politica della riduzione del danno della cultura della riduzione del danno che ancora siamo sono due cose in dialetticamente non non identiche
Postali entra all'interno di questo paradigma io personalmente sono preoccupato in parte di questa in che senso nel senso che anche il dibattito di oggi noi
La nel in molti interventi è emerso come necessario coniugare interventi di tipo diverso obiettivo di tipo diverso
Interroghiamoci però su un dato su un fatto iniziative legislative
Dell'ultimo perirà anche io tu resisti si sono tendenzialmente rivolte orientate a diciamo dettagliare anche attraverso la giusta riproposizione del decreto Contri interventi la riduzione del danno
E ciò che invece che credo che andrebbe invece ripensato no se vogliamo anche entrare interno dello spirito della conferenza internazionale di quel documento che credo in parte contraddittori ma che perché conta vittorie la realtà nella quale non ci muoviamo
Della necessità e anche di ripensare un po'il nostro sistema di servizio degli interventi
Cioè oggi lo dobbiamo dire io credo con chiarezza che il sistema dei servizi del nostro paese non è fondato sulla cura
Non è fondato sull'obiettivo terapeutico perché
E credo che sia è un dato di fondo da cui partire quando parla del paradigma l'emergenza intendo questo oggi servizi questa divisione che esiste tra servizi pubblici servizi privati un servizio pubblico che diciamo a un rapporto numerico con gli utenti
E il servizio privato che invece alla preminenza
Della intervento di tipo
Diciamo della socializzante o riabilitativo brutta parola questo ne tossicodipendenza è questo quello che accade
Che cosa fa naturalmente sacrifica tutto ciò che invece deducendo intervento socioriabilitativo alle comunità Teleradio al privato fonda il principio per cui chi ampie motivato mette in discussione sull'apporto che dopo lo può fare soltanto in strutture separate dal territorio più o meno chiuse
Perché guarda a mio parere il problema di San Patrignano non è soltanto il problema di Muccioli
Ma anche il problema delle regole che lo Stato il nostro Stato non ha
Determinato per individuare quali sono i limiti al di là dei quali una istituzione pubblico-privata
Non può diciamo può andare non può andare se volesse un'istituzione che finalizzata ad essa dare a prestare erogazione di servizi io mi chiedo se voglio dire San Patrignano non solo santa alleanza Abbagnale un po'la l'Anas perché del del fenomeno ma quando un circuito di comunità come le Comunità Incontro di don Gelmini che pure sono sono piccole diciamo piccole-medie comunità però oggi pur essendo convenzionate
Chiedono i soldi ai loro ospiti
Che coperti dalle convenzioni con le USL ma gli chiede soldi perché sostengo deluso non parlano ci troviamo all'interno di un fenomeno analogo c'è un fenomeno se volete
In qualche modo di Anarchia collegata all'ATO che chi è più forte riesce ad imporre delle regole all'interno del privato sociale
Ora che con Muccioli si esprima nelle istituzione totale con Gelmini si esprima nel fregasse delle regole di utilizzare il disagio del perché ha dei contratti di Cantù Ali io credo che che esprima questo un fenomeno analogo
è chiaro che nel caso di Lucio Ceva c'era c'è il disagio e la sofferenza del problema dell'interrogarci possibile che possa che si possano avere strutture nelle quali
Non ci siano regole interne o esterne che sotto impossibile a sottoporre al controllo un'altra parte perché i servizi pubblici dovrebbero controllare
Io penso che un servizio pubblico deve creare deve garantire che un progetto venga realizzata non attraverso una forma di controllo ebbe esprimere diciamo la la la salvaguardia del diritto un individuo non controllare con la comunità funzioni sulla base degli Hōjō di quel servizio come spesso accade
Ecco allora
Io qui
Dico forse dovremmo spingersi un po'oltre allora io credo che noi dovremmo cercava di capire in che modo
Un processo nuovo culturale cioè se noi diciamo un servizio deve esser traversata più cultura io non sono d'accordo con chi dice la l'obiettivo della riduzione del danno all'interno un servizio è la via di passaggio
Diciamo per la cura per la terapia per la salvezza
Io credo che che le cose siano un po'più complicate credo che un servizio di un circuito di servizi se riesce se deve essere fondato in forma complessa articolata e diversificata debba offrire a chiunque di poter avere un rapporto col servizio
Sia con l'obiettivo ripeto minimale di prevenire la infezione la credi che è anche l'obiettivo di sanità pubblica anche qui dobbiamo interrogarci quando l'obiettivo di sanità pubblica prevale chi però quello del tossicodipendente
Sia chi ha voglia di mette in discussione sull'apporto però se chi ha voglia di smettere che ha voglia di fare di di andare in comunità tra per perché questo accada significa che leggo più cultura debbano ecco diciamo avere la possibilità di vivere insieme senza sovrapporsi null'altro è una Betty con un semplice naturalmente perché oggi è vero che gli operatori hanno almeno una cultura che tenta che tendenzialmente volta verso il recupero
Io di questo ne sono abbastanza consapevole credo che però
La scommessa vada possano in questi termini che non il problema non è tanto di di creare una bilancia che pende dall'altra parte
è vera anche un altro dato che oggi i servizi genericamente intesi non hanno risorse per intervenire nella lealtà territoriale non extra territoriale
Su tutta quell'area
Di utenti che oggi ha non ha risposte che non è soltanto aria sommerse che un'area grigia
Gli utenti guardingo mani comunità non hanno voglia andare in comunità travet vale in comunità tra pratica sarà dieci giorni spesso stanno fanno terapia e CTO di metadone
I quali però rimanda ebbero bisogno di strutture più dolce di centri di accoglienza di strutture dolci sia dal punto di vista di centri diurni sotto riaperte io per suturato Cingano aperti e flessibili territorializzata
Anche a breve residenzialità
Che a loro volta potrebbero essere anche utilizzate contro i compiti e finalità diverse sia all'interno gli obiettivi per la riduzione del danno sia ad obiettivi più socializzanti
Ecco qui
Io personalmente ritengo che
Vi è una delle cose in con intorno a cui dovremmo discutono soltanto questo aspetto culturale ma se oggi non si possa pensare
Che quel Progetto Obiettivo di viva la prima Grazia zuffa
Non possa essere allargato io parlo di Progetto Obiettivo perché penso che oggi è necessario che i servizi abbiano a disposizione abbiano come riferimento un quadro unitario guardare ad una piccolissima parentesi queste linee guida non so chi le conosce che le ha lette sul
Suo fallo sostitutivo
Io non so nel Centro-Nord ma sicuramente nel sud in particolare la mia regione Spence ai capi della Campania
E sta creando una una confusione enorme perché anche se alcuni dei principi sono condivisibili il dato di fondo è che calano su un sistema di servizi che completamente disorganizzato destrutturato che non fa riferimento a principi comuni che una degli indicatori comuni di riferimento che non che non è in grado di gestire attualmente degli obiettivi che calano dall'alto improvvisamente allora probabilmente qui quando penso un progetto perché io penso a qualcosa che dia le linee unificanti
Noi stiamo scrivendo nella regione Campania per l'assessore alla sanità la parte sto per concludere il di che il Regolamento degli oli di organizzazione di quelle che la campagna si chiama unità operative tossicodipendenze dei distretti
Pensando proprio ad un a uno schema di progetto unico per tutti i servizi che non è qualcosa che il che vincola che limita la possibilità un servizio di progetta ma che che ma che individua alcuni principi comuni alcuni indicatori comune cui servizi devono far riferimento
Sì ai progetti tesi all'inserimento la socializzazione inserimento sociale sia i progetti tesi la riduzione del danno
Questo può permettere un anche la possibilità che di intenti a grandi siano trasparenti
Sì ma leggibili da altri e ci si è quel minimo di linguaggio comune consente degli scambi degli arricchimenti nell'esperienza leggibilità di da parte di tutti
Ecco io proporrei che ci fosse qualcosa del genere io alla fine una piccolissima
Riflessione
Io credo che queste forse lo spartiacque no che vieta l'essere pubblica un servizio e la e il contributo del privato sociale che un servizio almeno pubblicamente fondato non può essere appunto costituito su dei principi etici
Io per io operatore pubblico sono sottoposto una scissione
Salare le mie idee anche rimedio logge
E il pensare che bisogna aiutare persona liberasse dipendenze è un altro dato che quello del servizio di non essere condizionato da questo da questo valore morale
Perché il valore fondamentale secondo me su cui secondo il servizio appunto non E.T. è quello di dare accessibilità chiunque ha un problema indipendentemente dalla motivazione che in quel momento
Il problema di fondo e non creare servizi e confondano cioè che dia risposte uguale a tutti cosa che oggi accade servizi perché sono servizi appunto fondata sull'emergenza e che rischiamo di realizzare se noi oggi non creiamo quella strada
Un una cornice di riferimento normativa anche che consente servizi di poter diversificare
Le proprie strutture per obiettivi ora in questo senso può anche non interessarmi se oggi dobbiamo parlare dobbiamo cambiare la parola riduzione del danno perché se ne pensiamo per obiettivi
Quelle oltre un grande obiettivo rispetto al quale abbiamo più strumenti a disposizione tesa a noi
Ha in un house di Napoli abbiamo un servizio pubblico che chi gestisce una struttura intermedia un centro di una struttura residenziale oggi stiamo promuovendo con l'Arcigay un progetto che si chiama Lupo Alberto che somiglia in parte quello fatto da da voi a San Giuliano Milanese naturalmente calato a Napoli e che ha una forte componente di ricerca di apertura perché quando i rapporti o le forze dell'ordine a Napoli preliminare un progetto del genere non sono sentito leso
Leggevo S. cosa diceva oggi da fondo rosso su un vecchio mulino Arconati le madri coraggio magari coraggiosa vedi che a Napoli Anna forzano una capacità contrattuale una capace anche di modificare i saldi
Questo Commissione perciò le risorse al territorio i contesti ma c'è la necessità che si abbia la possibilità di fare tutto questo
Allora cioè allora il problema della cultura più che la cultura epidemiologica mio bisogna con una cultura della verifica al Comune che va ricercata la data io vedo che gli indicatori che vengono individuati oggi di riferimento Inf che utilizza una cultura Epidemiologia e comunque vecchia non sempre sono adeguati a quelli che sono i due obiettivi con cui servizio ma confrontarsi in questo senso dico è necessario qualcosa di nuovo
Che lo dobbiamo dobbiamo proporre Inc interazione tra pubblico e privato sociale fisco sul serio
Io credo che non possiamo solo parlare di integrazione pubblico privato sociale ma noi dobbiamo pensare di rischiare a qualcosa che realizzi delle gestioni miste per pubblicazione socia delle contaminazioni in cui operatore pubblico operatore più lavori insieme io personalmente una piccola esperienza di questo genere che molto positiva anche se naturalmente a mette mette in evidenza una serie di problematiche intorno a cui discutere
Ma su questo è necessario che ci sia un contributo forte
Nostro di degli operatori io dico anche dei parlamentari rimettere in una piccolissima
Non dico critica una sollecitazione acché si possa ricercare in che modo le leggi delle norme possano recuperare tutto ciò
Perché naturalmente non è possibile che tutto ciò possa essere limitato alla sperimentazione di alcune situazioni periferico nemmeno la possibilità di essere con comprese e condivise conosciute gli Atridi pensare a qualcosa del genere credo che lo strumento del Progetto Obiettivo che oggi è stato escluso dal Piano sanitario nazionale io non so perché
E con quale contributo dei progressisti o non contributo forse dall'accordo Stato-Regioni la legge di Piazza Meda Nazario che le così come è stato fatto con la psichiatria per cui l'ex Sensi governo Ciampi fece una legge di Progetto Obiettivo oggi lo dovremmo fare qualcosa del genere che vincoli i finanziamenti che in individui che identifichi indicatori i il limite entro cui servizi si muovono su proponga
Delle convenzioni non solo per le comunità terapeutica ma anche per strutture dolce per intese territoriali da pubblico e privato sociale grazie
Allora è un'ingiustizia non burocratica mai legata alla soglia di attenzione bisognerebbe forse se che gli ultimi interventi fossero sintetici peraltro sono stati anche i primi quindi Elio quando Grasso
Molto velocemente un po'la discussione forse sui compiti di quella che potrebbe essere definito la politica di fase
La difficoltà dello sdoganamento della riduzione del danno mi sembra un dato reale Palermo sembrava la stazione dogana dove l'operazione poteva essere compiuta in realtà siamo andati indietro
Ecco mi sembra che quindi ci dobbiamo muovere tra rilanciare alcune politiche tentare di fare andare avanti altra parte contenere alcuni effetti negativi
Di quelli che sono già risultati alcuni decreti
Allora vediamo prima dove si può impostare la battaglia difensiva beh intanto sulla conversione dei due decreti legge dico due perché uno e quello del della forse qui oggi mi ha un po'sottovalutato però c'è quel decreto Costa che modifica l'articolo tredici dell'Intesa Stato-Regione che semplicemente con una modifica l'articolo tredici azzera l'intero senso del decreto e decreto alla cui intesa Stato-Regioni avevano collaborato faticosamente per due anni gli operatori delle comunità gli operatori dei servizi le regioni stesse
Colora questo va rimesso in discussione una politica di alleanze dove forse l'interlocutore principale qui possono essere le regioni perché proprio le regioni non solo si sono battute per arrivare alla firma faticosissima due anni di lavoro ma hanno poi applicato e trovato la mediazione con le varie comunità
E i movimenti comunità delle varie regioni per fare degli accordi applicativi
Quindi il decreto poi ha avuto una ricaduta nelle varie sedi regionali che vengono azzerati completamente anche questi ecco allora forse su questo meccanismo di alleanze sicuramente si può trovare la battaglia penso in Parlamento possa essere portata conforto e forse non solo in Parlamento
L'altro decreto su cui bisogna opporre resistenza
E la la la decima reiterazione del del decreto che doveva contenere anche le norme sull'edizione il danno che sono che sono di nuovo sparite
Allora qui probabilmente si può in qualche modo legare la difesa di dei vecchi contenuti che non ci sono più ha una proposta
Che parta dalle ultime cose che diceva vecchio adesso cioè dalla valutazione
Dei risultati degli interventi ecco anche qui l'alleanza potrebbe essere con il mondo scientifico
Con l'Istituto Superiore di Sanità in primo luogo ma non solo ma con tutti coloro che nelle varie branche dell'attività non solo medica vogliono corretto
Ha rilanciato con forza il problema dalla valutazione perché solo rilanciando con forza propria valutazione noi riusciamo anche a fermare questo esito selvaggio della nuova politica dei finanziamenti
Amo ancorarla alla possibilità prima di valutare quale è stata l'efficace intervento il cinque parametri gradiamo legale quindi quali programmi
Sono in atto
Con quali strumenti vengono condotti questi programmi perché se abbiamo che Stasi programmi vengono condotti con strumenti molto diversi
Con quali utenti perché sappiamo che ogni programma seleziona un'utenza
Con quale risorse che stanno dietro questi programmi e infine con quali risultati
Ecco se noi riuscissimo a rilanciare un'attenzione su questo piano probabilmente su questo piano che non riusciamo a bloccare finanziamento selvaggio
Non possiamo condurre una battaglia sulla riduzione del danno
Se non in qualche modo andiamo avanti quel processo di sensibilizzazione l'opinione pubblica
Allora mi sembra che
Legarla alla questione ai oggi sia la testa d'ariete
Guardate persino
Le mamme hanno battuto il Papa oggi sulla Enzo sulla questione preservati
Perché lo mettono nella tasca dei loro figli
Ecco allora legare oggi forse la questione dell'Hayez alla riduzione del danno e quello che ci permette di fare un po'vicino un passo in avanti rispetto l'opinione pubblica avere quindi l'appoggio maggio
Tenendo presente che il mille novecentonovantadue è stato l'anno di un tristissimo sorpasso in cui sono morti più così per i perenti per Heiz che non per overdose
E due che continua a essere altissimo
Il dato del sommerso
E quindi vedere anche la riduzione del danno nel senso di servizi autrice cioè che vanno incontro la popolazione e quindi privati pubblici elemento è che non si chiudono delle sicurezze del proprio ambulatorio no
Dato il sommerso è uguale tra l'altro Torino come Roma che ci dice che il quarantatré per cento degli episodi over dose sono di ragazze che non sono conosciute i servizi
Quindi tutto il discorso anche su nuove droghe nuove modalità d'uso di cui faceva di cui dicevo Dorigo
Ecco infine
Dirà il la l'ultima cosa su cui possiamo dobbiamo oggi corrente impattare rispetto la battaglia di tipo difensivo era la cosa che ricorda Vittorio alla fine
Veramente sulla sul su come si struttura la finanziaria e su quella norma che dice che il dieci per cento degli ospedali reparti da dismettere
In realtà il dieci per cento non deve essere dismesso ma deve essere convertito in reparti di cura attenuata
Dove dentro ci stanno gli anziani non autosufficienti e alcuni handicap eccetera
C'è una proposta degli infettivologi e quindi che parte dalla stessa Commissione Nazionale Arezzo
Che dice che questi reparti di cura attenuata vanno compatti in parte per i malati di Haiti in situazione non acuta
Quando comincia a Vittorio i reparti
Per le situazioni acute l'ampliamento di posti non è stato fatto quando oggi in Italia l'occupazione annua di un posto letto Heinze ancora gli ottanta giorni contro i quaranta giorni dalla media americana e nord europee
La veramente andare la costruzione dei nuovi ghetti
Trend presenta prevalenza Soro posizione che c'è oggi ancora tra i tre tossicodipendenza che e quasi ancora il settanta per cento nella il conclamato cosa vuol dire riempire reparti di cura attenuata quindi persone non in fase acuta
Con persone in al conclamato tossicodipendente
Qui si sta compattando stanziamento la maggioranza
Che va da coloro che preferiscono tendenzialmente sorvegliare e punire da una parte e il bis venisse tutto anche ciò che in qualche modo fa capo a una politica sanitaria molto tradizionale che magari semplicemente pensa che avendo il malato di tutti i giorni c'è una migliore compliance tra fare il cuore
Grazie Manconi
Senatore verde in un deputato progressista nomi seducenti sanità sbaglia
Credo che non sia solo un riconoscimento formale
Dunque dei riti diplomatici degli incontri
Sottolineare l'importanza dell'intervento di Massimo D'Alema
Credo che sia proprio doveroso invece farlo perché appunto l'intervento del segretario del Partito democratico della sinistra
In questo intervento a mio avviso c'erano delle novità davvero significative
Che costituiscono un fatto molto positivo per il futuro di una battaglia comune
Oltre avermi dato in qualche circostanza l'inebriante sensazione di essere scavalcata a sinistra da D'Alema che per me un'esperienza indimenticabile però davvero almeno alcuni passaggi
Li cito proprio così
Velocissimamente questo sua richiamo all'essere flessibili e colti nell'affrontare la questione delle droghe
Quella formula che è stata nostra in questi anni che abbiamo fatto sentito fatta sua da D'Alema convivere con la droga che me l'esatto contrario di arrendersi alla tromba come sanno chi quanti questa formula l'usato
E anche quella invito al coraggio delle proprie idee dunque anche dell'essere in minoranza
Che ovviamente non significa sottovalutare il problema a dir poco gigantesco dell'opinione pubblica degli orientamenti del senso comune della mentalità
Però su questo proprio e a questo mi voglio agganciare dicendo che è una lettura statica
Degli orientamenti dell'opinione pubblica
Oggi ci portano a dire ci porterebbero a dire che l'opinione pubblica nelle sue componenti di maggioranza
Non è solo o semplicemente antiproibizionista
Anti antiproibizionista non è solo è semplicemente proibizionista nelle sue componenti di maggioranza l'opinione pubblica è stata e qui sarebbe interessante indagare si tuttora eh
Muccioli anch'
E allora io credo che quanto è successo negli scorsi mese in sia molto interessante
Perché davvero la vicenda di San Patrignano
A consentito di tracciare uno spartiacque molto letto
Che non semplicemente relativo alle terapie alle metodiche agli orientamenti
Pedagogia ma è uno spartiacque ideologico
L'abbiamo detto
Di frequente va ribadito adesso lo spartiacque tratti ritiene il tossicodipendente è un individuo incapace di intendere e di volere
Di cui dunque si può perseguire la salvezza anche senza il suo consenso e contro il suo consenso dunque si può volerlo salvare anche contro di lui e gli altri
Gli altri che sono gli antiproibizionisti ma la gran parte degli operatori dei servizi pubblici ma si può dire la gran parte delle comunità
Chi come me frequenta con curiosità e attenzione le pagine delle lettere dei giornali ha visto come in questi settimane mesi comparivano in continuazione lettere di operatori
Dei servizi pubblici di esponenti di comunità che diceva attenzione noi non siamo d'accordo con la concezione del mondo del tossicodipendente
Che emerge dal processo di San Patrignano ecco
Io credo che davvero questa
Cultura antagonista così radicalmente diverso a quell'ora
Di Muccioli cioè un'idea del tossicodipendente come un individuo dotato di una sua autonomia poco molta ma dotato di una sua capacità di scelta
E dunque una cultura che valuta come positive tutte le terapie che tutela non incentivano valorizzano quel tanto o poco di autonomia che resiste
Anche nel tossicodipendente nero che questi punti di riferimento questi sistema di valori oggi unifica appunto antiproibizionisti
La gran parte degli operatori di servizi pubblici la gran parte delle comunità questo è un'acquisizione importante il problema è di capire ecco ritorno al punto da cui sono partito citando D'Alema se anche questo orientamento e oggi minoritario nell'opinione pubblica oppure se quanto è successo intorno al processo di San Patrignano ha contribuito a io ho molti segnali
Per pensare che abbia contribuito positivamente a cambiare il senso comune su questo argomento
L'idea cioè che il tossicodipendente non sia individuo capace di intendere di volere credo che si sia fatto spazio nell'opinione pubblica sia un importante acquisizione
Ma se in questa è se questa è una idea un'immagine così sostanziato di valori
Di gran parte di coloro che operano in questo campo allora anche i riferimenti che venivano fuori dal discorso di Stefano vecchio ma anche di grosso adesso a mio avviso sono davvero il più importanti
Se c'è cioè una cultura un'idea del tossicodipendente
Che chi insieme che in qualche modo ha punti di contatto tra
Persone che pure operano in campi diversi con competenze diverse
Esiste concretamente la possibilità di quei circuiti complessi di cui parlava vecchio cioè di quella integrazione possibile tra il pubblico e le agenzie sociali come le definiva lui
O addirittura come Luigi indicava esista la possibilità di gestioni miste
Io credo che questo sia un passo assolutamente fondamentale da fare
E che forse siamo abbastanza maturi per poter intraprendere
Una critica che mi sembra lo stesso vecchio faceva ai progressisti e alla loro produzione legislativa io mi sento di condividere interamente nel senso che io sono
A al Parlamento da pochissimi mesi la mia attenzione la mia produzione legislativa in questo campo è stata di tipo in primo luogo antiproibizionista
Perché le motivazioni prevalenti in questa fase lo di questa natura però sicuramente il problema cruciale dei servizi
Del loro funzionamento
Tre di di una loro riqualificazione nel senso che veniva detto va affrontato non lasciato come dire alla gestione
Della maggioranza o peggio all'opera di aggressione che la maggioranza probabilmente intende fare e molti segnali dicono sta già facendo ora anche su in questo campo
C'è effettivamente da operare in una rapporto di collaborazione e cooperazione che dobbiamo assolutamente sviluppare Kim tuttora non non vedo così né tempestivo l'efficace e che non si deve limitare appunto alla battaglia che grosso evocava a proposito dei decreti ecco io credo che come sicuramente ci sono così ancora molte cose in comune e che vanno fatte così come si tratta io questo per me è un come dire un un tema su cui ritorna ossessivamente si tratta di
Allarga
Dunque trovando anche gli strumenti legislativi per farlo
Quell'esperienza che in varie zone d'Italia sono state fatte in questi anni
Quasi sempre nel silenzio se non nella censura
Comunque con un rapporto se non di boicottaggio di comunque non sicuramente sostenga da parte delle amministrazioni pubbliche io penso appunto al lavoro che ha fatto la Lila ad alcune
Esperienze così importante del gruppo Abele allora come si fa a tradurre queste iniziative che appartengono in primo luogo all'azione volontaria anche quando utilizzano pochissime risorse pubbliche o comunque possono usufruire della collaborazione dell'amministrazione pubblica cosa è possibile fare per tradurle in iniziative più solide generalizzabili ecco questo indicazioni che venivano dal documento che ho fatto appena in tempo a scorrere del PDS dell'Emilia Romagna a mio avviso e qualcosa sul quale riflettere e non possiamo pensare e quindi errante rassegnarci al fatto che siccome viene dall'Emilia Romagna dove lo standard di efficienza dei servizi è ovviamente assai più elevato di quello della media delle regioni italiane dobbiamo rinunciare a pensare iniziative analoghe in altre regioni ecco
Io credo che
Senza pensare che si possono risolvere le questioni e norme che sono state sollevate ci sono alcune importanti
Azioni comuni che si possono fare così come io credo che e qui riprendo e concludo il discorso che aveva accennato Massimo D'Alema quando io dicevo mi sento nella situazione inebriante di essere scavalcato da luglio senso lo diceva perché
Massimo D'Alema ha detto poi tutto ciò va inserito in una prospettiva in un orizzonte in un programma che quello antiproibizionista
Siccome e presenti si conoscono sufficientemente tra vicendevolmente credo che sia inutile
Fare la storia ripetere riassumere velocemente le i discorsi mille volte fatti quello che e importante dire
Perché è stato un acquisizione credo non eliminabile del del lavoro di questi anni e che anche in regime proibizionista dunque anche vigente la legislazione italiana attuale che si può operare per attenuare per ridurre per aprirvi dentro dei varchi
Ci sono delle opportunità per esempio la questione che abbiamo spesso richiamata con la formula di sperimentazione quindi è una questione cruciale allora dove è possibile oggi in Italia per esempio tentare quello che da qualche mese stanno facendo in Svizzera cioè centri pubblici dove sotto controllo medico sia possibile la somministrazione controllata di sostanze stupefacenti cioè perché dobbiamo ancora una volta esseri vittima di questa forbice corsi come si può dire mortificante tra l'affermazione di principio della fiducia
In un orizzonte antiproibizionista che richiede tempi e fatiche inenarrabili la dimensione sovranazionale che richiamava da lei mamma figuriamoci i rapporti di forza all'interno dei singoli Stati
E rassegnarci annulla tentare in questa direzione io credo che
L'esperimento appena iniziato ripeto appena iniziato se ne parla esattamente da due anni ma l'avvio dell'iniziativa risale se non sbaglio al settembre scorso
Credo che quella sia una delle piste fondamentali su cui operare e però da tradurre in progetto concreto ora Allo stato attuale
Noi non sappiamo nemmeno dopo dove partire dove metter le mani dove poter iniziare credo che questo sia un compito che se questo lavoro di incontro cooperazione collaborazione e coordinamento va avanti riesce a marciare credo che quello sia un ipotesi concreta da Otter concretamente verifica
Grazie Manconi De Monte
Io ho chiesto e al alcuni sono riuscita chiederò ad altri no se potevano rinuncia all'intervento delle dobbiamo restituire la sala così dopo questo intervento chiuderemmo
Ho modo di partecipare a delle riunioni interregionali come responsabile del servizio delle tossicodipendenze del Lazio
E diciamo ho piacere di apprendere le cose che ho appreso oggi
In questa riunione sono molto presenti nei responsabili dei servizi diciamo pubblici che si occupano anche delle comunità terapeutiche peraltro nell'ambito regionale
Però dobbiamo avere così cognizione che i servizi pubblici
Come quelli privati diciamo crescono in maniera diversa nelle varie realtà per ragioni anche culturali nelle aree centro sud
Si è avuta molta difficoltà ad aprire i servizi e a potenziarle
Si si esser si è stato molto larghi di maniche da parte degli enti locali nel dare diciamo un bene magari a una comunità
Eppure diciamo creando invece andrebbe nel contempo mille una difficoltà per consentire l'apertura di un servizio pubblico malgrado i soldi a volte messi a disposizione
Non si è riusciti a sbloccare la situazione di trasformare o di adeguare minimamente un servizio pubblico che possano dignitosamente accogliere sia agli operatori sia diciamo di famiglia di
Degli utenti
E questo è un dato reale che fa parte della stragrande maggioranza dei servizi del centro-sud
Io ho avuto delle battaglie durissime nel Lazio
In cui quindici Comuni il coordinamento dei sindaci ha votato contro la soppressione di un servizio pubblico per il solo fatto
Che io chiedevo il reperimento di un sito dove collocare più di dignitosamente il servizio pubblico
è mentre diciamo il Ministero degli Affari sociali molto allegramente eroga miliardi a strutture private
Diciamo a fondo perduto i cui risultati nessuno di noi è in grado di andare a verificare io ho visto finanziati a giugno di quest'anno nel Lazio progetta addirittura dove si parla di formare i sindacalisti sul problema della droga
Fa voglio dire
Oppure si erogano fondi a strutture che non sono in grado di offrire nessuna qualità operativa perché non hanno strumenti e personale per farlo oppure per anni si sono occupati di altre vicende quindi loro operatori
Si introducono in questo spazio solo e soltanto perché ci sono delle possibilità di acquisire delle risorse
La diciamo strategia di erogazione di questi interventi non segua neanche una linea diciamo
Media di di sperimentazione Randy terminate realtà territoriali di certe modalità operative di prevenzione di recupero o di riduzione del danno
Viene fatta così casualmente
A volte ci sono solo delle pressioni di coloro che hanno agganci all'interno delle strutture diciamo ministeriali od altro per avere dei finanziamenti su questi vengono riversati o un mare di soldi
Io vorrei che da parte diciamo dei nostri parlamentari ci fosse una certa attenzione nel leggere più in chiaro perché non è messo certamente in chiaro
Quel quella pubblicazione della Gazzetta Ufficiale grossa così dove sono state date copiosamente un sacco di soldi
Ma altro diciamo veicolo non secondario sono quelli che vengono dati ai ministeri
Cosa se ne fa di questi fondi a che servono con quali strategie nell'ambito della scuola del Ministero della ricerca scientifica
Del ministero di Grazia e Giustizia
Voglio dire della difesa ecco quali coordinamenti si possono e si debbono fare perché erano stati anche ben indicati nel decreto ministeriale quattrocento quarantaquattro
Se si creasse quella reti di di i servizi di deviazione tra il pubblico e il privato tra istituzioni che prevedeva quel decreto ministeriale
Noi avremmo senz'altro la possibilità di far marciare una linea non soltanto di riduzione del danno ma una strategia differenziata di di interventi che vanno dalla per
Tutela della salute
Dove si devono diciamo fare delle politiche appunto di prevenzione che riguardano tutte le forme di abuso
Perché noi parliamo della droga intesa prevalentemente come un fenomeno legato all'eroina con tutte le sue modalità
Drammatiche comprese poi delle ricadute
Non secondarie di tutte le forme delle partite ma dobbiamo rigore pensare che nell'ambito dell'uso e dell'abuso
E di e di tutte le dipendenze la combinazione tra Vanni strumenti diciamo di dipendenza notevolissima
Colui che si droga a volte abbina
L'eroina anche alla cocaina e all'abbina all'alcol cioè le combinazioni diventano diciamo ora creano delle forme di di dipendenza che si terrà si interrompo l'uno con l'altra ma si susseguono con modalità e anche comportamenti
DiVersi per cui è difficilissimo già diciamo trattare anche questi soggetti più complesse ed eguali però gravano bisogna anche dirlo qua in questa sede sulle strutture pubbliche perché le strutture pubbliche sui dati ufficiali che abbiamo comunque
Pur con tutte le loro carenze con le loro difficoltà a fare una grande azione sul territorio comunque de nell'ambito dei trattamenti che vengono fatti attaccano almeno l'ottanta e più per cento di tossicodipendenti altra questione dobbiamo parlare del dipendenza in quanto tale il problema dell'alcolismo è un problema che tocca le fasce giovani e anche meno giovani
Ed è un flop fenomeno che a volte
Diciamo si abbina anche forme di droga che non sono in rovina psicofarmaci ed altro e tocca le fasce giovanili lascia dei danni pesante che magari cominciamo a rilevare a distanza su questo si è fatto un decreto non si sono previste risorse
Ogni regione e in rapporto anche alle restrizioni che tocco nella sanità si stanno dando o abbinando diciamo questo intervento
Alla strategia delle dipendenze nel Complesso
Perché certo le metodiche sono in parte diverse ma ai fenomeni voglio dire sono abbastanza contigui e comunque prevedono una tipologia di operatori abbastanza analoga come modalità che di integrazione nel loro operare
E quindi una maggiore attenzione tutt'forme di dipendenza è una revisione dura e drastica del modo di operare del ministero degli affari sociali nove regioni non contiamo niente noi veniamo a sapere solo al al momento della pubblicazione
E in maniera molto cifrata chissà chi è dietro
Gli interventi chi quali enti e non sappiamo neanche chi li ha autorizzati quali riferimenti hanno avuto quindi questa è una questione molto complessa altra questione lo voglio esprimere a nome anche di tutti gli altri colleghi
Quella dei servizi per le tossicodipendenze il SerT hanno stentato a partire hanno cominciato a muoversi secondo una strategia ecco lei era previsto che le regioni
E le Osler facessero le piante organiche e fossero fatte entro certi tempi
Ma tutto questo è intervenuto in una fase di profeta profonda trasformazione delle unità sanitarie locali di cambiamento di amministratori di organi di controllo vedi Coreco che sono spariti e cioè
Per cui gli adempimenti hanno
Ha avuto una diluizione nel tempo
E siamo alla soglia della scadenza di quelli che erano le modalità di intervento previste e tutto tutti gli operatori che avevano delle aspettative quelli che sono rimasti con difficoltà in questi servizi
Di poter fare anche dei passaggi di assumere ufficialmente delle responsabilità nell'ambito di quel servizio
Si vedono in molte realtà italiane tolta questa facoltà perché la data che era stata inserita nella prima stesura quindi dieci decreti legge fa trentuno dieci novantadue è rimasta lì ferme tutti coloro che hanno avuto la riorganizzazione dei servizi dopo se la vedono bellamente
Togliere a fronte anche di una nuovo riordino delle unità sanitarie locali che con prima era notevolmente questi servizi
Perché latte è il primo tentativo da parte di tutti i direttori generali nel Lazio e quello di comprimere i servizi sul territorio perché chiudere un ospedale anche inefficiente inadeguato
E crea reazioni politiche a livello locale e degli operatori molto forti e nessuno vuole mettere in discussione
Scusate
Rispettando il carattere di conversazione non concludo perché erano sovietico ascoltare faccio solo una proposta condividendo lo spirito poi di quello che ha detto D'Alema è anche le cose che diceva anch'io come Manconi contenta di essere stata scavalcata a sinistra per una volta dal segretario del PDS
La proposta è questa in vista delle scadenze tra l'altro che ci sono a partire da quella ricordata da Agnoletto sulla Conferenza mondiale in marzo
Di fare altri due conversazioni questa volta su due questioni più specifiche la prima è come facciamo come incrociamo quello che ci siamo detti oggi
Con la questione dell'opinione pubblica del consenso cioè io farei un incontro specifico su questa su questo a questione tenuto conto che nel possiamo coinvolgere non solo tutti voi
Ma operatori della comunicazione la S. V. G. che ci ha fatto questo sondaggio e altri perché questo proporremo affrontarlo in modo non separare non è una cosa che si può vedere dopo prima fai la politica dopo vidi come la comunichi quindi io prenderei diciamo così il toro per le corna anche rispetto alle cose dette da don Vinicio ed altri su questa l'impatto di questa parola che io manterrei riduzione del danno naturalmente
Tra possiamo vedere come questo almeno è un problema di un partito come il nostro come riusciamo affari intendere fino in fondo diciamo così l'impatto in realtà così rassicurante non solo per i tossicodipendenti ma per diciamo così il contesto sociale in cui stanno seconda proposta proporrei di fare un altro incontro specifico magari visto che hard affrontiamo singoli argomenti io li preparerà lei scambiandoci prima del materiale mi sembra più serio
Prepareremo un incontro su tutto ciò che hanno fatto e potrebbero fare le Regioni e gli enti locali in questa materia
Raccogliendo ossia le sollecitazioni di Grazia zuffa che di Manconi che degli operatori pubblici che negli altri intervenuti
A dire pur nell'orizzonte che almeno per alcuni di noi e quello antiproibizionista tutto ciò che si può fare in termini di innalzamento della qualità dei servizi e anche di sperimentazione come diceva da ultimo Manconi
Di cose che somma non dobbiamo aspettare che venga il migliore dei mondi possibili antiproibizionisti per mettere in campo io ci nascere così tenuto conto che poi c'è l'attualità all'iniziativa parlamentare il decreto Guidi da fermare
Ma tutto questo diciamo era un po'scontato nelle cose che abbiamo detto grazie e quindi io poi ci vediamo presto