"Il 18 aprile voteranno SI"

Il diciotto aprile si voterà anche per dire sì o no all'abrogazione delle norme repressive della legge sulla droga
Con il referendum sulla legge Jervolino Vassalli viene richiesta l'abolizione delle sanzioni penali per i consumatori di sostanze illegali l'abolizione del criterio della dose media giornaliera e la restituzione ai medici dell'Out uomo mia terapeutica con la vittoria del sì al referendum dunque succederà questo il tossicodipendente potrà farsi curare dal proprio medico d'fiducia il quale potrà scegliere la terapia migliore caso per caso e non sarà più obbligato a segnalare ai servizi che abbia fatto uso di sostanze proibite
Chi fa uso personale di sostanze proibite non subirà più solo per questo motivo una condanna penale ma soltanto la sanzione amministrativa
Sarà restituito al giudice il diritto dovere di punire il reato di spaccio sulla base dei fatti a Nonda dell'assurdo automatismo della dose media giornaliera
L'amministrazione della giustizia sarà infine liberata dal peso e dei costi di decine di migliaia di processi e le forze dell'ordine potranno concentrare l'adorazione contro il crimine
Loro voteranno sì don Ciotti
Perché abbiamo sempre sostenuto che non è la strada della punibilità e del carcere in particolare una strada da applicare grasso delle persone che sono già estremamente in difficoltà fragili
Perché io credo che con questo referendum bisogna andare oltre quindi trovare delle modalità degli interventi dare una mano le persone che sono in difficoltà anche per creare quei servizi che permettono alla gente di di comperare la loro dignità dalla tensione
Meno male che ci si può fermare a riflettere portare strade nuove quindi referendum è necessario un sì che bisogna gridare con forza e usi l'attenzione alle persone in difficoltà ben chiusi per creare delle condizioni diverso
Vale come risponde a chi sostiene
Anche tra animatori di altre comunità e che però le maniere forti hanno dato dei risultati
Sostengo dopo ventisette anni che come gruppo lavoriamo su questo come su altri problemi
Che dove si è lavorato nel rispetto della persona con l'investimento di operatori attenti competenti preparati
Con delle strutture non totalizzante un lavoro con il servizio pubblico e con il territorio d'i risultati anche se la prova che non mi piace hanno dimostrato che è possibile e poi non è la violenza né fisica né psicologica neve le maniere forti
Che schiacciano contro le persone già fragili che dare una mano la gente per trovare una strada sono i fatti che l'hanno dimostrato e quindi non vorrei che si continui a prendere le scorciatoie ma d'altra parte io vorrei che la gente che va a votare mi auguro tanti
Prendano coscienza che importante modificare l'attuale legge
E che non si può essere superficiali diverso di sentito dire ma essere lucidi nel vedere i danni che ha creato le modalità che questa legge lo scarcera il sono aumentati come popolazione servizi che arrancano insufficienti
Alla magistratura che intasata il ruolo dei prefetti che rincorrono le persone
E quindi essere molto molto concreti queste modalità come sia già annunciato non non funziona non fanno un aiuto alle persone e quindi con umiltà bisogna fermarci a riflettere trovare altri percorsi altre strade
Don Pierino Gelmini sei mesi di carcere sono peggio dei sei mesi di proroga
Danilo Poggiolini presidente della Federazione nazionale dei medici parlamentare repubblicano
E la legge va corretta proprio in questi due punti niente carcere depenalizzare e soprattutto evitare che il l'operatore sanitario che aiuta che vive aiuta e che deve curare questi tossicodipendenti si diventi un gendarme c'è uno che poi debba segnalare o sono lo segnala Luís lo stesso se lo segnala anche che so lo sportellista che quel tale tossicodipendente ha assaltato due turni o due appuntamenti ecco questo non deve venire deve esserci una completa libertà di cura e questo credo che sia anche per tornare all'inizio ho una linea giusta anche come ordine dei medici infatti non l'ha fatto la Federazione nazionale ma alcuni ordini dei mezzi come quello di Milano come quello di Torino hanno di cui sono io Presidente hanno rivendicato la libertà terapeutica del medico don Vinicio albanesi voterò sì e farà votare sì perché
Da sempre abbiamo detto che la legge centosessantadue sulle tossicodipendenze alla legge primo che non ha risolto e poi pensiamo che sia stata scritta in Ohio e tossicodipendente e a chi è anche tra i gli stessi suoi colleghi operatori ancora dei dubbi se votare sì oppure no cosa dice basta guardare i fatti dopo tre anni dentro già la legge le carceri sono piene la il consumo di eroina non è di merito quello di cocaina o mentale da quindi la legge ha fallito l'obiettivo primo
Che si prefigge che attraverso la Rete Alleanza si poteva in qualche modo combattere del però
Giovanni devastato della comunità il pioppo di Napoli ma
In coerenza con quanto la mia comunità e il gruppo di operatori perché ha avuto negli scorsi anni e anche in relazione all'adesione al cartello nazionale educare non punire quindi anche coerentemente con le battaglie che ne abbiamo svolto nel passato proprio per eliminare la le il manifesto sulla punibilità e quindi anche sul ricorso alle sanzioni contro i tossicodipendenti Nushi esprimeremo per il sì per l'abrogazione della legge Jervolino Vassalli perché crediamo che rispetto alla droga più che manifestare o mostrare intolleranza intransigenza indifferenza bisogna invece cercare di offrire risposte di accoglienza offrire risposte di aiuto permettere a chi vuole uscire dal problema di avere i tempi e la possibilità per farla che di avviare politiche di riduzione del danno che sono fondamentali anche per contattare tutta quell'area del sommerso che oggi è distante del servizio e non riesce a porsi il la possibilità di uscire
Massimo Barra direttore della Fondazione villa Maraini io sono per la libertà per aver grave Medeiros
Sono per l'impiego dei farmaci sostitutivi sono per la non criminalizzazione dell'osso in Romania sono per il partito della così detta modica quantità
Mauro Zaccarelli medico di unità di strada mio sia scontato secondo me
Bisognerebbe passare a una legislazione sicuramente che rispetti il né per la libertà dell'individuo è sicuramente molto più diciamo libera o liberale di quella anche di quella che potrebbe uscire dal referendum don Gino Rigoldi della Comunità Nuova di Milano
Ma io sarò
O a favore del referendum uno europeo nero contro questa legge la trecentonove già prima invece inizia ho fatto delle battaglie che erano che non c'era da fare in quell'occasione e quindi proporre il referendum quelli che pensano che che si voglia la la coazione ecco io mi chiedo che metodologico cattive abbiano in testa insomma perché non io non riesco a immaginare un metodo educativo che non parta da un rispetto sia pur iniziale della libertà e poiché punti a a esaltare la libertà della persona mi pare che ci sia un un un punto di partenza una una cultura dell'educazione che io faccio fatica
A anzi io non racconto per niente insomma
Con il referendum sulla legge Jervolino Vassalli viene richiesta l'abolizione delle sanzioni penali per i consumatori di sostanze illegali l'abolizione delle criterio della dose media giornaliera e la restituzione ai medici dell'autonomia terapeutica
Se vinceranno i sì succederà quanto segue il tossicodipendente potrà farsi curare dal proprio medico di fiducia del quale potrà scegliere la terapia migliore caso per caso e non sarà più obbligato a segnalare ai servizi che abbia fatto uso di sostanze proibite
Chi fa uso personale di sostanze proibite non subirà più solo per questo motivo una condanna penale ma soltanto la sanzione amministrativa
Sarà restituito al giudice il diritto dovere di punire il reato di spaccio sulla base dei fatti e non dell'assurdo automatismo della dose media giornaliera
L'amministrazione della giustizia sarà infine liberata dal peso e dei costi di decine di migliaia di processi e le forze dell'ordine potranno concentrare l'adorazione contro il crimine
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