Ai liberi e forti, un secolo dopo

La
Ha inizio la tavola rotonda dal titolo ai liberi e forti un secolo dopo
Prende la parola il professor Nicola l'Antonietti presidente dell'Istituto Luigi Sturzo
Signor Presidente della Repubblica
Signor presidente del Senato signor ministro dei Beni culturali amici eredi del popolarismo Scozia no sono metto e onorato di accoglieva in questo istituto di ricerca e di formazione
Che conserva le carte di Luigi Sturzo
Carte dalle quali abbiamo avuto importanti lavori importanti ricerche prima con Gabriele De Rosa Mario D'Addio Pietro Scoppola ed ora oggi con Francesco Malgeri Francesco Traniello e altri studiosi che sono qui presenti
Amici la vostra presenza conferma l'importanza della nostra iniziativa
Volta a far memoria che quell'appello a tutti agli uomini liberi e forti lanciato da Sturzo proprio qui a Roma giusto un secolo fa
Come sapete si tratta di poche pagine
Che segnarono l'inizio della breve e tormentata esperienza del Partito popolare
E che ormai appartengono di diritto alla migliore letteratura politica di matrice liberaldemocratica quella del Partito popolare è stato un esperienza che l'intera storia della figlia
Poco da punti di vista diversi e con finalità diverse ha sempre considerato straordinaria
Non solo per il cattolicesimo politico italiano bensì per la storia intera del nostro Paese immerso dopo la Grande Guerra nella gravissima crisi sociale e istituzionale che avvolgeva l'intera Europa in un solitario
Sturzo personalmente impegnato nella scrittura del testo istitutivo e del programma in dodici punti affido al suo partito l'inedito compito di affermare e difendere l'idea che la politica intesa come esercizio delle libertà
Nel istituzioni non doveva essere considerato un limite ho una sorta di zona vietata né per i cattolici né per tutte le forze popolari che intendessero operare contro le oligarchie di ogni tipo per trasformare in senso democratico lo Stato liberale
L'idea era quella di fondare in quel dopoguerra un partito che si ispirava come è scritto nell'appello ai saldi principi del cristianesimo
E rimaneva rimanendo pur pur rimanendo a confessionale come si crede cioè impegnato a non coinvolgere in alcun caso caso la chiesa nelle sue scelte
Nelle scelte politiche
Questa idea maturata fin dall'inizio del Novecento essenzialmente sulla base di considerazioni culturale politico ed espulso ricavavate personale intense esperienze sociale e amministrativa la prima nasceva dalla percezione che la riproposizione da parte dalla sociologia cattolica dello stesso Leone tredicesimo di una visione organici sta armonica e non conflittuale della vita sociale
Non rispondeva devo tutto alle esigenze
Di interpretare e governare quello che Sturzo stesso nel mille novecentodue nel pieno d'una stagione di scioperi violenti aveva definito il dinamismo del conflitto sociale
Che era divenuto ormai ineliminabile una società complessa nella fase della purulenta modernizzazione industriale del nostro Paese
Un'altra considerazione che a mio avviso ispirò Sturzo era originato dalla diretta esperienza in Sicilia
Dalla quale era emerso che la generosa attività dei cattolici nell'amministrazione locale nelle associazioni sindacali e professionali non colma va fatto la frattura che si era aperta dopo l'annessione di Roma al Regno di tale tra i cattolici e legittimo potere dalle rappresentanze parlamentari e del Governo
Chiave di volta dell'appello di cui discuteremo oggi e richiamo alla libertà e alla responsabilità intese come elementi costitutivi della vita pubblica
Libertà e responsabilità che appartengono come si legge nell'appello a a coloro che possiede un senso del dovere
E la capacità di agire senza pregiudizi e preconcetti e senza imporsi alla sopraffazione
Ma nei contesti democratici che sono per loro natura
Plurale e pacifici
Inoltre come è scritto ancora nell'appello se la libertà e la responsabilità non sono disponibile a tutti diventano odiosi privilegi e oppressione degli uni sulla in tale ottica il programma del partito popolare prima lo spazio a una cultura ispirata al realismo politico
E si sottraeva agli indirizzi delle grandi ideologie del secolo
Rifiutava l'individualismo liberale può assumere tutto in pieno i principi giusti liberale della democrazia rappresentativa
Rifiutava insieme il classismo allo statalismo economico del socialismo
Il fine del partito era quello di trasformare in modo completo costato liberale
Attraverso un grande un largo decentramento regionale dei poteri dello Stato attraverso il rinnovamento delle rappresentanze politiche
Attraverso il rinnovamento ad opera dei partiti di quel principio fondamentale della legalità che fino ad allora
Era solo elemento giuridico più che politico
Che legittimava il potere di un ristretto ceto dirigente
Attraverso soprattutto una serie di riforme che garantissero il lavoro con nessuna concreta e nomi cursori e giustizia sociale
In sostanza Sturzo affidava un sistema plurale di partiti quindi non solo al Partito Popolare
Al sistema purea di partiti e al Parlamento il compito di stabilire un circuito virtuoso per regolare i rapporti delle frazioni e degli interessi tra città come istituzione dello Stato
Egli si riferiva e i corpi intermedi e nove associazioni sociali economiche poi ti dagli stessi partiti ovviamente
Al contrario rifiutava ogni riferimento ammassi elettorale anni borse numeriche indistinte o a interpretazioni giacobine il collo splendido termine rivoluzionari che il termine popolo la cui identità unitaria fosse da ricavare unicamente dal suo essere o considerarsi maggioranza politica
E in quanto tale indisponibilità al confronto democratico il rischio per Sturzo che le masse indistinte venissero sempre finissero per essere etero dirette e quindi utilizzabili per aver esazioni strategie politiche e di obiettivi autoritari
Da parte di soggetto di un leader singoli o collettivi che la ragione di tale rifiuto fosse fondata divenne chiaro rapidamente
Con l'avvento del fascismo e la fine del sistema dei partiti
Adesso diamo avvio alla tavola rotonda intento la parola
No
Ai presidenti si danno applausi di cortesia di l'acqua dunque andiamo secondo collezione poleman quindi do la parola al professor Malgieri testimone dal studioso distorsione forse importante che abbiamo
Scusate
Grazie
Signor Presidente della Repubblica signora Presidente del Senato signore e signori cento anni fa nel clima carico di tensioni e di attese che il trauma della Grande Guerra aveva provocato in Italia in Europa
Luigi Sturzo fondò un partito che si presentò come organismo nazionale espressione di un pensiero di una cultura di un programma che si caratterizzava per l'attenzione ai problemi di cui il dopoguerra inquieto per il richiamo ai valori della pace della giustizia della democrazia
Proponendo profonde trasformazioni istituzionali politiche e amministrative sociale
Con la nascita del Partito popolare
Prese corpo una cultura un pensiero politico il popolarismo che rispondeva ad una precisa ispirazione sociologica e politica
Il popolarismo diventava non solo l'esito di un patrimonio di lotte idee che avevano accompagnato i cattolici nei decenni precedenti ma anche una presa di coscienza dei grandi problemi dello Stato e della società civile
Sturzo mirava a recuperare e reinserire nell'ambito dello Stato nazionale
Un'ampia area sociale dal mondo operaio e contadino alla media e piccola borghesia facendo sì che portavoce dei loro problemi delle loro attese delle loro rivendicazioni e aspirazioni
Sociali autonomistiche
Si tratta di uno strumento politico al di fuori da esasperazioni ideologiche che si poneva anche l'obiettivo di guidare il mondo cattolico verso l'accettazione piena di una Democrazia dinamica e partecipativa
Una democrazia viva non soltanto come un complesso di norme che regolano la vita dello Stato attraverso libere istituzioni rispetto della volontà popolare
Ma anche come continua ricerca nei contrasti nel divenire della storia Ri rifiutando il monismo sociale e l'idea dello Stato etico del grande Moloch come contro cui Sturzo ha combattuto tutta la vita
Pur ispirandosi al pensiero e ai valori del cristianesimo Sturzo costituì un partito laico confessionale
E ha raggiunto da tempo alla distinzione tra momento religioso il momento politico che responsabilizzano ai cattolici nelle scelte politiche sociali è un problema antico che ha già un secolo prima coinvolto uomini come Rosmini Ventura Manzoni ed altri la cui speculazione non aveva torto trovato terreno fertile
In una chiesa arroccate in difesa dagli assalti delle Cismon liberale da un lato e delle emergenti dottrine socialiste dall'altro
Con il popolarismo le matrici del pensiero cattolico liberale vennero a saldarsi con il frisone cristiano sociale e democratico cristiano che aveva segnalato la presenza cattolica nella vita
Ne pubblica nazionale tra la fine dell'ottocento e l'inizio del ventesimo secolo
Siamo di fronte a un partito che non nasce a tavolino dall'oggi al domani ma alle spalle una storia un pensiero che venivano da lontano
Che trovo le sue basi sui quadri periferici nella fitta e capillare rete di organismi di associazioni cattoliche
Prese preesistenti alla sua nascita le organizzazioni sindacali bianche le leghe contadine
Le cooperative le casse rurali le associazioni professionali i circoli cattolici sociali culturali giovanili sparsi in tutto il Paese
Una base un retroterra sociale che favorì i successi elettorali del mille novecento diciannove del mille novecentoventuno
Facendo del partito l'arbitro del quadro politico italiana è indispensabile in quel momento per la sopravvivenza del governo anche se Sturzo avrebbe preferito un gruppo parlamentare più ristretto omogeneo di stimolo a sostegno di una politica riformista senza un'assunzione diretta di responsabilità governativa la crisi del partito maturò con l'avvento del fascismo che ravvisò nel popolarismo il nemico da combattere
Nel suo discorso al congresso di Torino dell'aprile mille novecentoventitré Sturzo volle ribadire gli orientamenti ideali del partito e il contrasto con le ideologie
Emergenti del fascismo la breve stagione del Partito popolare si chiudeva dopo sette anni e mezzo di vita nel quadro della crisi che ha investito il sistema politico italiano sotto l'urto del fascismo il Partito popolare venne travolto dalla spregiudicata politica mussoliniana ma anche dall'abbandono di una parte del mondo cattolico dalla collusione tra fascismo e apparati dello Stato dal debole atteggiamento della monarchia nella difesa
Delle garanzie democratiche sancite nello Statuto Albertino
Su Bin Al tre parole la sorte di tutti gli altri partiti democratici pagando anche esso la sua parte di errori di attendismo mi di miopia destinati a travolgere liquidare lo Stato liberale
Ma il patrimonio politico sociale e culturale del popolarismo non andò disperso
Lo difese ero fino al sacrificio personale quegli omini che come Sturzo scelsero la via dell'esilio
Lo difese ero con una eccezionale forza morale quegli omini che rimasti in patria non si piegarono continuarono a coltivare con coerenza un pensiero in grado di recuperare al Paese dignità e democrazia
Insomma siamo di fronte a una cultura politica che ha lasciato segni profondi nella storia nazionale e che dopo gli anni bui della dittatura e della seconda guerra mondiale
Ha contribuito al ritorno del nostro Paese alla democrazia
Fissando nelle regole alla luce di una Carta costituzionale scritta e condivisa con altre forze politiche nella quale i valori e le istanze del cattolicesimo democratico hanno trovato spazio in rilievo
Proprio negli anni del suo lungo esilio di fronte ai totalitarismi al razzismo e alla violenza che avvelena umano la convivenza europea
Sturzo accolse l'esigenza di una nuova democrazia espressione della persona umana dei suoi diritti dei suoi doveri quindi fondata sulla moralità
Non più espressione dello Stato onnipotente che non vede al di là delle frontiere che nemici e avversari auspicando una Unione Europea europea decentralizzata federata
E anche alla luce dei valori presenti in questa cultura politica che uomini come De Gasperi Schuman e Adenauer hanno posto le basi per la costruzione di una nuova realtà europea destinata a garantire al Vecchio Continente oltre settanta anni di pace superando le antiche esasperazioni nazionalistiche che avevano insanguinato il Vecchio Continente nella prima metà del Novecento
Ecco prima di concludere il mio intervento mi sembra anche doveroso in questa ricorrenza in questa sede esprimere un grato ricordo a Gabriele De Rosa la cui opera sul Sturzo sul affollatissimo
Le cui opere dicevo su Sturzo il popolarismo restano a fondamento della storia politica e sociale del nostro paese grazie
Signor presidente signor presidente del Senato priorità signore e signori
Tutto iniziò come noto con la Rerum Novarum che diede avvio ad una profonda esperienza democratica del movimento politico e sociale del cattolicesimo italiano per quella lì esso fu portato ad entrare nella vita politica dello Stato nazionale
Divenendone poi con l'avvento della Repubblica per quasi un cinquantennio la guida
La nascita del Partito popolare che oggi celebriamo fu l'esito di un processo assai lungo e travagliato di maturazione politica dei cattolici
Tale processo corre parallelo all'altrettanto lento consumarsi del ruolo centrale svolto dalla classe dirigente liberale nei primi cinquant'anni di esperienza unitaria
Sono due i momenti che vanno soprattutto ricordati dei quali matura questa parallela ed inversa parabola
Il primo è costituito dalla crisi politica e sociale degli ultimi anni del secolo decimo nono che determinò una profonda frattura nella classe dirigente liberale
E pose nei suoi reali termini sociali e politici il problema della democrazia avviando su questa strada la maggioranza del movimento politico dei cattolici
Del ventinove dicembre del mille novecentocinque il discorso in cui Luigi Sturzo preconizza che i cattolici si mettano al riparo degli altri partiti nella vita nazionale
Così che cattolici e socialisti liberali o anarchici moderati e progressisti tutti si mettano sul terreno comune e lotti no con le armi della politica
A prima in tal modo la strada a un progetto nuovo di organizzazione e partecipazione del mondo cattolico
Valutando il tempo che ancora occorreva per superare gli ostacoli e cogliere infine l'occasione decisiva dopo la guerra lo divideva da quella che era stata l'esperienza di Murri un senso realistico è radicalmente diverso della storia e della politica
Da Meda che aveva un angolo di visuale più moderato e tuttavia si affacciava allora dei quale prospettiva Sturzo invece era separato soprattutto dall'idea stessa di democrazia
Che in luglio assumeva un afflato quasi religioso e insieme era veramente moderna proiettata oltre gli sviluppi già in corso della società italiana
Ed è quanto inoltre lo metteva profondamente in contrasto con Giolitti
La cui opera di governo storicamente giudicata come la prima compiuta mediazione politica dei conflitti determinati dalle incipiente trasformazione economica e sociale
Una deviazione che tuttavia trovava il suo equilibrio principalmente nella classe politica liberale
Il Patto Gentiloni volenti o nolenti che fossero i cattolici che vi presero parte preconizzava il loro ingresso appunto in quell'equilibrio politico il secondo momento che va ricordato e il modo in cui si determinò l'entrata in guerra
Fu indubbiamente un colpo di Stato spinto dalla corona dalla piazza contro il Parlamento
Fu anche la fine della mediazione giolittiana attraverso una profonda spaccatura interno alla classe dirigente liberale
Si verificano storicamente come sappiamo nelle società
La cera azioni che investono idealmente il modo stesso di concepire l'agire politico le quali anche se in un momento cruciale sembrano superate rimangono segnate per sempre
E difficilmente col tempo sono destinate a ricomporsi
E ciò si doveva verificare dopo la guerra
Dopo che la guerra ebbe reso inderogabile il passaggio che già prima di essersi mostrava necessario dallo Stato alla democrazia liberale
L'idea di democrazia su su cui Sturzo avrebbe fondato il Partito popolare era volta proprio a realizzare un equilibrio nuovo tra partiti democratici
Egli infondendo in essa parte dell'intransigenza che l'arresto con altri intenti era implicita nella stessa rerum nuova
Il contesto delle forze democratiche di allora non riuscì a generare l'equilibrio necessario che portasse alla realizzazione di questo processo
E questo fu anche l'elemento di fragilità intrinseca del popolarissimo
Il Partito Popolare si era presentato tuttavia come partito democratico e nazionale
Avendo la larghissima maggioranza dei cattolici italiani aderito consapevolmente ai doveri che la guerra aveva comportato
E nei dodici punti del suo appello ai liberi e forti enunciava
La traccia di quella che può dire sì la prima organica e compiuta configurazione di un programma riformista
Sono non poteva dirsi allora dei socialisti in cui l'ala riformista fino alla sua scissione che poi però subiva la maggioranza massimalista volta piuttosto che aderire all'Internazionale leninista
Su questo punto poi il mondo liberale a sua volta aveva dato ed avrebbe dato ancora contributi importanti
Allora quelli più moderni furono suggestive suggestioni intellettuali e politiche di Francesco Saverio Nitti
Ma nel loro complesso furono tuttavia esiti non della sua maggioranza
Del resto una piena democrazia liberale sarebbe stata realizzata solo con la Repubblica ed avrebbe avuto per principale artefice l'ultimo segretario del Partito popolare Alcide De Gasperi grazie
Avete notato che ho messo Tito Vieri ferimenti dei nostri relatori li considero del tutto noti a questo pubblico
Adesso la parola va dal collega Agostino Giovagnoli grazie a questo
Signor Presidente della Repubblica signor presidente del Senato signor ministro
Illustri ospiti e cari amici
L'appello ai liberi e forti si apre con un deciso impegno per allontanare ogni pericolo di nuove guerre nel vincolo o solenne della Società delle Nazioni l'appello cioè indicava già le linee di fondo di quell'internazionalismo che poi è stato ripreso e sviluppato da Luigi Sturzo negli anni successivi
Benché lanciato pochi mesi dopo la fine della prima guerra mondiale
E mentre già si cominciava a parlare di vittoria mutilata l'appello non conteneva riferimenti alle rivendicazioni italiane e auspicava soprattutto una maggiore cooperazione fra gli Stati
E ieri Nolte un internazionalismo che non riguardava solo le questioni di politica estera dall'appello emerge già un nesso profondo fra politica estera fra politica interna e più precisamente tra pace e democrazia
Per un certo tempo queste internazionalismo sembrò ore restare una mera posizione di principio ma in un certo senso è stata la storia stessa ad incaricarsi dimostrare la sua rilevanza
Dopo la marcia su Roma Sturzo sentì il dovere di ribadire con forza perché non era più scontato che l'Italia doveva rimanere pacifica e pacifista
Qualche mese più tardi il Partito popolare si trovò sul banco degli accusati con i fascisti che gli rimproverava una politica internazionale pacifista interpretata come tiepidamente nazionale
Sturzo dovete spiegare che i popolari non negavano nella patria nella nazione meno ma contraria la concezione della Nazioni impero egocentrica esasperante soprattutto fuori dalla realtà
Ilie del Partito popolare a quel tempo era però ancora convinto che le sue prospettive potessero essere comprese raccolte proprio in quell'occasione lancia UDACE mente la prospettiva dell'unificazione europea entro la più ampia cornice della Società delle Nazioni in un'ottica federalista lasciata la segreteria del Partito popolare suo malgrado Sturzo affrontò apertamente il pericolo nazionalista
Che chiarendo la profonda differenza di questo pericolo tanto rispetto all'amor di patria quanto rispetto del principio di nazionalità che nel diciannovesimo secolo
Aveva presieduto la fondazione dello Stato italiano dentro un comune movimento europeo per la libertà
Dei popoli ma anche per il loro affratella mento
Perché
Il patriottismo ottocentesco vedi appunto popoli fratelli e non contrapposte
Entrambi queste concezioni l'amor di patria
Il principe nazionalità erano entrambi estranea l'assunzione operata dei nazionalisti
Della nazione come un assoluto un bene a se stante un idolo sono Prodi Sturzo un egocentrismo nazionale insomma qualcosa che proiettato verso il predominio economico e politico sulle alterazioni
In questo modo
Aggiungeva non poteva che crearsi un contrasto permanente insanabile fra gli stati e l'Europa diverrebbe sempre più pericoloso il terreno che apre la strada a contese e a lotte anticivile
Per Sturzo
Quindi azionismo costituiva una reazione cieca alle trasformazioni del mondo contemporaneo
E in particolare alla spinta che oggi chiameremmo di globalizzazione e cioè quella spinta che della storia che spinge verso un indebolimento dei confini nazionali rendendo ogni paese sempre più legato e dipendente dagli altri
Sturzo notò in quegli anni le norme spostamento di ricchezza e di economie provocato a livello mondiale dalla guerra
L'impoverimento dell'Europa noto esaspera va tutti distinti e tutte le passioni portava a sgretolare le antiche compagini politiche solo parole mi pare molto attuale
Nazionalismi correnti reazionarie culto della violenza
Erano tutti anacronismi di popoli vinti e poveri sempre parole sue in azionisti in particolare andavano contro la storia muovendosi come se le elezioni fossero realtà fisse e assolute mentre in realtà proprio lo stesso nazionalismo Suma suo malgrado della dimostrazione di quanto fossero forti le spinte a superare le barriere nazionali ed economiche i attendere verso più larghe unità internazionali
Oggi più che mai giungeva ogni politica interna ed economica è subordinata alla politica estera
E concludeva che la politica internazionale dovesse una politica di convergenza fra i popoli di cooperazione economica di elevazione morale allargando così la cerchia dei confini umana
La solidarietà fra tutti i popoli europei fra di loro e la solidarietà dell'Europa con l'America e legge di salvezza che presto o tardi con gravi sacrifici di tutti nonostante gli orgogli nazionali si imporrà
Il mondo fra le due guerre è andato in una direzione opposta
Ma la seconda guerra mondiale ha confermato la validità delle parodie Sturzo
E dopo quella tragedia come sappiamo si è cercata la salvezza proprio nella solidarietà fra i popoli europei e fra Europa e Stati Uniti
Le generazioni lo struzzi hanno come accennato non era solo una prospettiva di politica estera
Il nazionalismo notava il fondatore del Partito popolare non era solo stile alla pace ma anche alla democrazia lo si vedeva chiaramente in Italia notava dopo un anno di fascismo al governo ma il caso italiano non è isolato Sturzo vedeva la scena politica europea ormai dominata dal duello fra democrazia e nazionalismo
In uno scontro tragico tra la moralità della prima la democrazia e l'immoralità del secondo il nazionalismo
Essere contro la democrazia significa essere contro il popolo quest'ultimo infatti veniva sottomesso all'idolo dell'azione dietro cui notava Sturzo si nascondevano molti interessi economici e politici molto concreti
La nazione scriveva è un'unità etnica storica che può coincidere con lo Stato non coincidere ma l'organismo vivente operante è lo stato in quanto esso è società organizzata illegittima ed è intorno alle istituzioni
E intorno allo Stato che si forma il popolo un'affermazione decisamente controcorrente ma molto profonda ed efficaci
Contro il nazionalismo insomma Sturzo prendeva le difese sia del popolo sia delle istituzioni ben sapendo che l'uno e le altre che si sta sostengono a vicenda e che aggredire le istituzioni significa anche colpire il popolo
E viceversa e quanto gli egli vedeva cadere in Italia in quegli anni sotto la spinta di uno spirito totalitario espressione che Sturzo fu fra i primi ad usare per indicare la patologia politica che poi segnato tutto il secolo breve
In conclusione credo si possano e si debba sottolineare lo stretto rapporto fra pace e democrazia come una delle principali eredità che ci ha lasciato Luigi Sturzo grazie
Grazie
Signor presidente Repubblica signora
Presidenza del Senato
Istituzioni amici
Che siete presenti
Prendo la parola con una certa commozione
E in questo luogo
Così pregno di ricordi
Ma di documenti che riguardano direttamente Partito popolare ma che riguardano una parte rilevante della storia della cultura italiana
Della cultura civile oltre che di quella di ricerca accademica
Se consideriamo la messe imponente di studi
Che che dopo la seconda guerra mondiale fino ai nostri giorni
Si è focalizzato sul Partito popolare
Sugli uomini e sui gruppi che ne hanno costituito il tessuto connettivo
A livello centrale e periferico sulla sua collocazione contesto politico sociale religioso italiano europeo e soprattutto se prestiamo attenzione
All'ampiezza dello spettro ideologico alla varietà dei moventi analitici
Che né i trascorsi di cent'Vedat un trascorsi decenni hanno dato alimento travalicando l'ambito strettamente storiografico alla ricerca e al dibattito sul Partito popolare
Ci verrebbe da dire che questa ricorrenza centenaria
Segna mi e merita sei di più di una semplice commemorazione celebrativa
Penso invece che la ragione profonda deve trovarci riuniti in questo giorno in questo luogo
Ma la presenza del Presidente della Repubblica che ci onora così qui
Consiste in ogni conosci mento collettivo e infine largamente condiviso
Del fatto che in quell'evento
Verificatosi diciotto gennaio del secolo scorso
Stava iscritto un disegno di grande portata
Volto a conferire un impianto genuinamente democratico carico di valenze anche istituzionali e costituzionali
All'intero assetto politico civile per religioso della nazione
E a prefigurare e a prefigurare una linea di sviluppo della società del sistema politico dell'ordine internazionale poi radicalmente ha sovvertito a dalla dittatura fascista
Ma destinate a riemergere in condizioni mutate nella base genetica della Repubblica
E penso in particolar modo alle proposte formulate dal Partito popolare per esempio di estensione del suffragio del diritto di voto cioè all'universo femminile
All'adozione del proporzionalismo nel sistema elettorale alla riforma della Camera alta vinse il selettivo di potenziamento demo anti burocratico deve Autonomie locali
De l'introduzione di un sistema fiscale rigorosamente proprio proprio dalla progressi progressivo
E a ed è così e così via
Sotto questo profilo la ricorrenza che stiamo celebrando riguarda dunque per molti aspetti un momento non Aubry terabyte di quella che vorrei finire la pre Historia dell'Italia repubblicana e come tale può assumere un suo preciso significato nella congiuntura che stiamo attraversando
Quando una coltre d'oblio sembra di comprendere le origini dei sistemi di valore e delle culture politiche di cui si sono alimentati di istituti negli ordinamenti della nostra democrazia repubblicana un punto su cui vorrei fermare l'attenzione riguarda il fatto che quell'ambizioso programma di rinnovamento a cui ho fatto cenno non era tanto dedotto da un sistema da un rigido sistema ideologico costituendone una proiezione sul piano politico
Ma era il frutto di un articolato un'articolata analisi storica e fattuale
Ancorché sorretta com'è ovvio da taluni specifici per i supporti di natura culturale ed etico religiosa
Un'analisi dico di quanto la grande guerra aveva mutato nelle condizioni basilari della vita collettiva nei rapporti tra i popoli su scala europee planetaria
Sotto questo profilo sotto questo profilo la giustificazione dell'Appello ai liberi e forti
E della correlativa proposta programmatica stava già iscritte argomentata in ampia misura in un precedente discorso tenuto da Luigi Sturzo a pochi giorni dalla fine della guerra e questo impressionante al Circolo della cultura di Milano
Un testo che a mio modo di vedere andrebbe considerato uno dei più memorabili interventi pubblici di tutta la la la storia dell'Italia unita come lo metterei in un'antologia di grandi interventi da
Negli anni interventi cavo Viani permettetemi nel Parlamento subartico vino fino a quelli Degasperi anni
Di Togliatti eccetera
Massi portante di quel discorso che è qui impossibile analizzare ovviamente consisteva nell'idea dominante che la guerra avesse segnato la fine di un mondo e ha aperto nel contempo un'epoca tumultuosa di crisi per i vinti come Brad vincitori
Tale comunque da trascendere per Inc pure includendola a pieno titolo la sfera degli ordinamenti politici
Il senso di quel discorso spulciando il cui chiari risuonavano ben evidenti nell'appello del diciotto gennaio di cui stiamo parlando in particolare
Stava dunque in un'analisi dei miti esitante ma premia
Di spunti propositivi del fatto che la guerra aveva dischiusa o nuovi orizzonti nella vita dei popoli e nella relazione tra gli stati suscettibili tuttavia di esiti diametralmente opposti
E di non non c'è nulla di deterministico in quest'appello
Di esiti diametro potenzialmente opposti di natura catastrofica porsi anche come prorompe vedi una diffusa violenza di rischio distruttiva generatrice
Di tirannidi di nuovo con il portatrice di nuovi conflitti c'è un cenno alla possibilità che da largo era dalla guerra e dal modo in cui si è conclusa posso nasce un'altra guerra
O di natura positivamente Palin genetica quel che è il termine che usa Sturzo se e nella misura in cui i valori seminari e cristianesimo
Diffusi nella coscienza dei popoli europei avessero accompagnato e convalidato l'anelito alla libertà individuale e collettiva che della guerra era sgorga atto con intento irreprensibile
La condizione perché questa seconda alternativa si verificasse e questo mi pare fosse il senso del discorso de dell'appello che poi era stato scritto in grande misura lassù oltre come sappiamo consisteva nella messa in atto di un'effettiva e operante libertà religiosa
Qui l'occhio distrusse si volgeva esplicitamente al contesto nordamericane statunitense
Che implicava l'abbandono di una concezione panteistica dello Stato è già stato ricordato
Inteso come norma legge morale potere in cui erano CBE lo definisce Sturzo sintesi unica di volontà collettiva ma richiedeva parimenti l'abbandono
Delle istanze di un potere Hierro Crati Co esercitato eventualmente anche attraverso l'uso di uno strumento di di un partito di natura confessionali Istica che certo non potevano dirsi estinte
Queste istanze nel corpo della Chiesa cattolica e particolarmente in Italia
In sostanza Sturzo la schiera non molto numerosa degli uomini che vi erano più vicini vorrei rimarcare questo aspetto perché anche un po'facile poi dire tutto e rappresentava il mondo cattolico
Non erano secondo me numerosissimi gonne nemmeno forse buonismo alcuni di quelli che avevano messo la firma sotto la diverranno più vicini aveva partecipato facendone una ragion d'essere del nuovo partito è una fonte della sua legittimità
Aveva percepito scusate che la guerra aveva introdotto un nuovo più compresso antagonismo così si esprimeva tra il vincolo statale e la libertà individuale
Il cui equilibrio andava ricostruito su nuove basi
E che in tal senso non poteva più essere trascurato il patrimonio etico cristiano
Della nazione italiana i punti qualificanti ma essi messi a fuoco dalla cultura sociale del mondo cattolico cui come è stato detto l'appello si rifaceva ampiamente collocando in questa nuova cornice
Conferendo al nuovo partito anche in ragione del suo radicamento della sua natura pluriclasse il ruolo di stabilizzatore
Ma in un senso progressivo dinamico di un ordine sociale politico minacciato da opposte quanto oggettivamente convergenti forse laceranti si pone allora il problema delle ragioni interne
E di contesto dello sgretolamento di questo disegno
Che conteneva senza dubbio anche un'istanza per così dire pedagogica
Nei riguardi della sua del dell'articolato e tartarughe e per taluni versi contraddittorio tessuto della sua base organizzata quell'appello e secondo me
è il va letto anche appunto come ho un tentativo di introdurre una pratica pedagogica e di educazione politica di aree che sono ancora largamente
Così arretrate da questo punto di vista ma inoltrarsi su questo terreno significherebbe naturalmente riproporre uno dei nodi più complessi e controversi della storia nazionale un compito che francamente non mi sento di affrontare in questa sede sulla base delle mie modeste competenze e grazie
Concludiamo questa rapidissime introduzione al dibattito con intervento del professor Matteo truffe
Signor presidente della Repubblica signor presidente del Senato autorità e amici tutti
Come prima cosa desidero ringraziare l'Istituto Sturzo per avermi invitato in questa occasione solenne invito che ritengo mi sia stato rivolto non solo come piccolo studioso di Sturzo ma anche come presidente dell'Azione Cattolica Italiana
Un'associazione a cui come sappiamo è legata in maniera indissolubile la vicenda personale politica di don Luigi Sturzo che approdò alla costituzione del Partito popolare proprio nelle vesti di segretario della Giunta centrale dell'Azione cattolica dell'epoca
Ho voluto ricordare questo dato storico non per compiacimento ma perché già da solo richiama l'attenzione su un aspetto decisivo dell'iniziativa politica struzzi analizza citato più volte ma su cui vorrei un centrare il mio breve intervento il fatto cioè che con l'Appello ai liberi e forti si realizzò dopo un travagliato e non del tutto compiuto cammino il primo effettivo approdo dei cattolici italiani e la democrazia
L'assunto l'assunzione cioè del metodo democratico come forma legittima e anzi auspicabile di confronto politico
Una posizione che come sappiamo il magistero farà proprio in maniera esplicita solo molti anni più tardi e solo dopo aver vissuto la tragica esperienza dei totalitarismi
In modo parziale con il radio messaggio natalizio del quarantaquattro di Pio dodicesimo in forma compiuta con il Concilio Vaticano secondo sarà il Consiglio infatti ha con per un passaggio decisivo per pensare per e praticare la democrazia l'accettazione potremmo dire
Del principio del pluralismo un principio che non era affatto semplice da metabolizzare per il pensiero politico cattolico del Sturzo ne era pienamente consapevole e lo aveva già spiegato con assoluta chiarezza fin dal mille novecentocinque Celebre discorso di Caltagirone che è già stato richiamato quando aveva affermato che per incidere nella vita politica del Paese i cattolici avrebbero dovuto accettare l'idea di divenire parte
Di collocarsi cioè sullo stesso terreno delle altre forze politiche assumendo l'onere cinto di confrontarsi connesse con le armi moderne della propaganda della stampa riorganizzazione della scuola delle amministrazioni della politica
Occorreva in sostanza adeguarsi sino in fondo alle regole del confronto democratico con tutte le conseguenze che questo comporta cogliendo nel valore intrinseco e sapendo si fa il promotore e custode DS per la battaglia che Sturzo condurrà con il Partito popolare prima nel tentativo di rendere più democratico lo Stato liberale e poi nello sforzo di difendere lo svuotamento delle istituzioni democratiche operato dal fascismo
Una lezione potrebbe sembrare inutile di cui potrebbe sembra inutile sottolineare la validità e l'importanza ma che invece almeno a giudicare da molti o diversi aspetti del confronto politico e culturale dentro cui ci troviamo immersi anche oggi non pare affatto di poter considerare una lezione da dare per scontata non è mai così
Vi era poi nella cultura politica cattolica dell'epoca un altro aspetto per il quale il principio del pluralismo chiedeva di essa raccolto con implicazioni forse ancora più cariche di significato e anche più difficile accettare
Si trattava cioè di ammettere che all'interno del corpo ecclesiale potessero legittimamente esista le posizioni tra loro divergenti pur se limitatamente all'ambito politico
Una prospettiva resa praticabile della consapevolezza che l'impegno politico appartiene per sua natura al piano della laicità anche sotto questo profilo Sturzo seppe esercitare uno sguardo lungimirante sulla realtà capace di anticipare i progressi del magistero
Era questo l'è stato già detto il terrore il terreno su cui si è radicata la convinzione struzzi Anati dover dar vita a un partito di natura a confessionale
Solo una formazione politica che avesse stabilito fin dalla propria nascita di non rinchiudersi dentro il perimetro dell'identità confessionale
Pur ammettendo di ispirarsi ai saldi principi del cristianesimo avrebbe potuto come si legge nell'appello
Chiamare a raccolta quanti senza attenuare senza attenuare delle proprie convinzioni religiose da un lato e senza nemmeno meno Mazzoni esterne nella vita politica e civile dall'altro
Potessero convenire in un programma e in un pensiero politico non di semplice difesa ma di costruzione fine della citazione
Non a caso l'appello lanciato diciotto gennaio di un secolo fa era rivolto non è solo i cattolici ma appunto a tutti gli uomini di per i forti
Cioè a tutti quei cittadini che venivano definiti moralmente liberi e socialmente voluti che sentivano alto il dover di cooperare ai fini supremi della patria senza pregiudizi né preconcetti
Un'altra grande lezione di particolare attualità possiamo scegliere la consapevolezza cioè che per realizzare ideali di giustizia e libertà occorre cooperare con tutti coloro che hanno la stessa ambizione
Occorre mettere insieme energie risorse morali aspirazioni ideali e capacità operative di tutti coloro che mirano alla costruzione di una società migliore
Come si è accennato del resto questo non comportava per Sturzo e per ripopolare i alcuna rinuncia a interpretare la propria azione politica come un tentativo di tradurre in scelte concrete il patrimonio ideale e morale rappresentato del principio evangelici
A contrario era proprio questo che rimuoveva
Tutto ciò attualmente comportava il generarsi di una inevitabile tensione tra il piano dell'ispirazione ideale e quello delle realizzazioni storicamente contingenti
Tra la natura cogente dei principi morali a cui ci si sentiva ancorati e l'inadeguatezza delle concrete scelte possibili
Si tratta come sappiamo di una condizione che di tutti credenti un'esperienza perenne che si radica nella natura paradossale dell'esistenza cristiana ma questa costo questa condizione acquista indubbiamente ancora più pregnanza con chi vive la propria fede come sorgente di impegno politico
La volontà di mantenere alta la tensione ideale e la coerenza praticare la propria azione e contemporaneamente ineludibile necessità di districarsi nella complessa trama dei condizionamenti
E nelle limitazioni che la politica inevitabilmente a frappone
Non possono che dare vita hanno scarto drammatico e per molti versi mai del tutto superabile
Tanto le testimonianze di chi fu vicino Sturzo quanto i suoi scritti pubblici e quelli privati lasciano chiaramente trapelare in che misura egli sperimenta se questa drammatica tensione
E come essa venisse assunta alla luce di una fede solida incarnata e consapevolmente coltivata
Nella vita di Sturzo infatti dimensione religiosa e dimensione politica potremmo dire le sue due vocazioni quella presbiterale quella sociale si fusero tra loro
Rimanendo inestricabilmente connessa anche quando fa talmente entravano tra loro in contrasto anche negli anni del più intenso impegno pubblico in fondo Sturzo rimase sempre innanzitutto un prete rigorosamente fedele dover del proprio ministero e fortemente ancorato a una vita di preghiera curata con rigore
Il suo impegno pubblico dunque fu sempre nutrito dal costante radicamento una fede vissuta in profondità
Presto significò anche in più occasioni accettare di pagare un altissimo prezzo personale per la propria fedeltà alla chiesa dalla coscienza
Anche in questo credo come negli altri aspetti del suo pensiero che sono stati richiamati oggi
Penso che si possa intravedere il profilo di un insegnamento di enorme attualità per il nostro tempo praticamente di oggi e più in generale per tutti i cittadini e gli uomini politici italiani grazie
Alcune autorità dovranno lasciarci e quindi inizierà immediatamente il secondo giro però approfitto per ricordare a tutti che domani alla chiesa dei Santi Apostoli c'è una messa celebrata dal presidente della Cei cardinale Bassetti che ricorderà don Sturzo la nascita del Partito popolare cioè c'era una concelebrazione
Chi potrà sarà benna corto grazie intanto ringrazio
Scusate
L'idea è il programma è quella di continuare
Con interventi
Altrettanto premi per un secondo giro
Della tavola rotonda
Perché
Avevo costretto il colleghi ed amici restringere loro intervento dato la limitata disponibilità di tempo da parte del presidente della Repubblica
Quindi adesso io riprenderei il discorso
E incomincio io se volete così riusciamo a
Dunque io mi limiterò scusate ha qualche rapida annotazione ulteriore su contesto istituzionale nel quale nasceva e iniziava ad operare il Partito Popolare
Il partito questo partito con i suoi caratteri sui programmi che sono stati molto ben illustrati
Dai
Dai relatori di questa mattinata ribadito dicevo nasceva in una crisi dei regimi rappresentativi che investiva l'intero e non solamente del caso
L'affermarsi tra l'evoluzione sovietica
Fu in vario modo all'origine di una forte ondata di scioperi in tutta Europa
Tutti gli scioperi e tutti orientati a superare se non a distruggere gli assetti istituzionali
In nome di una de di una rinnovata democrazia ad un nuovo modello democratico c'è l'esempio della Baviera il consiglio della Baviera alte della Baviera ci sono i consigli di fatto genitale su cui ragione Gramsci
Si trattò di un fenomeno dichiarando estensione tanto imponente che indusse nel mille novecentodiciotto
Uno dei maggiori intellettuali europei un sociologo ed economista Max Weber
A intervenire in uno dei suoi ultimi scritti morì nel diciannove i voti sono più vi siete a a a denunciare il pericolo che nel dopoguerra in quel dopoguerra la democrazia è il Parlamento finissero per non clinici non coincidere più il vero problema dopo dopo il conflitto mondiale che Democrazia e parlo c'è la democrazia parlamentare stava finendo nel contesto qua avevo accennato prima
Ed è in questo contesto che il partito popolare si presenta
In maniera identica
E quando si dice il Partito popolare si dice lo diceva credo amico Craveri
Bisogna fare è una fetta limitata deve non solo della presidenza poi ma dalla reale connessione con la società
Partito popolare l'ala riformista
Che era minoritaria nel partito socialista la lettura piana
Parte la parte più in illuminata della classe dirigente liberale era quella quel Gioppo
Che aveva prodotto la proporzionalità legge proporzionale passò perché ci fu questa convergenza
Tra popolari socialisti Turati anni è il partito popolare allora corsi la proposta dal punto di vista costituzionale che fece il Partito Popolare
Riguardava la legittimazione contestuale del partire dal sistema dei partiti e delle dei deve istituzioni destinata ad accogliere una rinnovata rappresentanza politica
E cioè la straordinariamente importanti un Sisto moto sempre su questo in quel gennaio del diciannove quando con un parlamento i Taviani esautorato dei gabinetti di guerra lunghi governi di guerra Bonomi
Che viveva sempre su gli stati di eccezioni e quindi la produzione legislativa e una produzione limitatissima
In Parlamento quindi esautorato da ogni funzione di controllo e di Indirizzo
In quella situazione in Italia si sviluppo
Tra movimenti e partiti un grande dilemma costituzionale
Se mutare profondamente i meccanismi di selezione
Del personale parlamentari cambiando composizioni regole funzioni delle Camere oppure se muoversi ecco qui un influsso del contesto europeo in modo rivoluzionario verso la globale poi ci citazione dalla società
La Global e politicizzazione ma io parlo dei futuristi parlo dei fascisti parlo dei nazionalisti cioè parlo d'una fetta consistente di opinione pubblica nazionale
Quindi o se muoversi appunto in modo rivoluzionare avverso la globale poi citazione della Società degli interessi economici essendo venuta assolutamente meno la fiducia nello strumento parlamentare
Quindi vi erano due commutare diciassette democratizzare le sette pagamento oppure poiché eliminando il Parlamento politicizzare
La società nel primo caso nel caso della trasformazione della democratizzazione del Parlamento rimanevano garantite in libertà e salvaguardati i principi Giuggioli Behrami che regolavano i rapporti tra la società è un'istituzione
Nel secondo caso che un caso prorompente siamo nel biennio rosso
Gli interessi collettivi e indistinti assumevano in modo diretto cioè esclusivo e non mediato tutti i poteri divenendo il se stesso costato ed era allora che venne fuori il termine democrazia diretta tratto fu un filosofo un giurista filosofo cattolico Giuseppe Capograssi che spesso vengono importantissimo nel ventidue la nuova democrazia diretta che è stato uno dei fondamenti poteva cultura giuridica
I Taviani
Al contrario e finisco subito tutto il programma
Di Sturzo era permeato dalla convenzione
Che mantenere era che per mantenere una qualificazione democratica e riformatrice
Bisognava tener ferma saldamente da unità e la distinzione tra la società posta
Mentre il modello di democrazia e di emettere un moderno in cui si assommano alla Società costata con il predominio per la società sulle garanzie dello Stato
In una in una nella qual nella mantenendo unità distinzione tra se lo Stato perché bisognava mantenere questa distinzione e sorse UDC e siccome in maniera splendida
Lo Stato e la società non si identifica anomali
Ma lo Stato in tante perfetto in quanto rappresenta esprime gli elementi vari e diversi costituenti la società e mi aiuta a sviluppare le insite energie in continuo sforzo progressivo
In tale orizzonte in queste Orizzonte secondo Sturzo tutto il popolo partecipa in virtù del principio di rappresentanza
All'atto formativo del regime cito trascorse e costitutivo dell'ordine legislativo ma non diviene ipertesto fonti d'autorità esso devi operare perché il popolo
Perché l'Autorità si esprima e si concretizza in una società organizzata
E quindi deve muoversi nella identificazione dei propri problemi in ordine alla gestione e la giurisdizione dello Stato ora non devo sottrarre tempo nessuno e quindi io credo che qui sì racchiudesse il Progetto io definire il sogno costituzionale di Sturzo
Cioè di riuscire con il Partito popolare a coniugare il riferimento la tradizionale attenzione dei cattolici per l'autonomia libertà sociali
Con i principi relativi alla necessaria distinzione delle responsabilità e dei luoghi del sistema costituzionale
Il fascismo non fu alto non fu fu anche altro ma il fascismo di fatto hanno luogo rapidissimamente
Tali distinzioni con il partito unico ecco la sua forma di governo autoritari
Fallito il progetto del partito il popolare il mostro siano rappresentate io credo rappresenti ancora oggi un'eredità di che ed idee sempre disponibili per la affermazione
La difesa della nostra democrazia
Basso sì adesso cedo la parola rifacciamo Egitto nel giro Francesco
Grazie io vorrei soffermarmi rapidamente
Nel confronto e nel rapporto che il popolarismo ebbe con le altre grandi correnti politiche presenti nel Paese cioè il liberalismo il socialismo e il fascismo
Attorno a un tema come la concezione dello Stato della Società dell'economia della persona
Con il quale i temi con i quali Sturzo si confronta e naturalmente si confronta anche con queste correnti politiche che caratterizzano la il quadro del nostro Paese in questi anni
Rispetto al liberalismo il popolarismo condivideva certamente il regime costituzionale rappresentativo e giudicava
Le libertà civili e politiche elementi necessari sia come istituto istituti giuridico politici sia come istituti storici ma Sturzo rifiuta però la concezione liberale che adegua la Società con lo stato dello Stato con il regime
Rifiuta l'idea cioè di uno Stato liberale comma un quid assoluto etico giuridico economico e politico
è un altro ulteriore discriminante
Andava ricercata nella Teoria della sovranità popolare la quale secondo il liberalismo
Diventava fonte assoluta di autorità e di sovranità quale principio etico giuridico allo stesso modo che lo sia il monarca o l'imperatore scriveva Sturzo
Per il popolarismo secondo Sturzo nessuna ragione assoluta risiede nel popolo come unica fonte del diritto e come principio etico dello Stato
Così come non era ammissibile che lo fosse il monarca con l'imperatore
Per noi lo Stato scrisse Sturzo
In quanto società organizzata politicamente è diverso dalla società e non si confonde con il regime
Non vi è quindi uno Stato liberale uno Stato fascista o simili ma vi è uno Stato a regime liberale a regime democratico ora regime assoluto e così via
Quanto al socialismo Sturzo ne rifiuta in primo luogo i Monopoli nel campo delle organizzazioni sindacali assieme alla propaganda anticristiana materialistica e al metodo della lotta di classe
Al socialismo italiano Sturzo
Rimprovera in quegli anni in particolare tre errori compiuti nel primo dopoguerra il credere di poter inquadrare assorbire nelle sue file alla massa dei malcontenti gli eredi UCI di coloro che esprimevano disagio e disillusioni
Il credere che fosse possibile non dei dittatura economica del proletariato proprio dove la proprietà effrazione attivissima le classi sono numerose e l'economia media ben radicata
E il credere che la dittatura economica fosse un mezzo per arrivare alla dittatura politica mentre osserva Sturzo è il contrario attraverso la dittatura politica si può tentare la dittatura economica
Ma Sturzo rimprovera al socialismo italiano anche un'azione teoricamente costantemente anti statale sia che prevalesse la corrente riformista sia che prevalesse quel rivoluzionaria
Ecco questo atteggiamento a suo avviso aveva impedito al socialismo italiano di portare il suo contributo il suo sostegno nella difesa delle istituzioni democratico parlamentare negli anni del dopoguerra
E del fascismo del popolarismo rifiuta non soltanto i metodi violenti e legali
Ma lei esasperazioni del centralismo sta sale che porta a concepire lo Stato come un Leviathan Hoecke assorbisse ogni altra forza che diviene espressione di un'incombente panteismo politico
Non c'è più posto per l'uomo individuo libero fine fine dello Stato e della società è invece lo Stato fine dell'uomo la verificazione dello Stato ora si dice nazione scriveva Sturzo e complete
In altre parole lo stato organico del popolarismo era l'antitesi dello stato totalitario costruito dal fascismo
Nella relazione al congresso di Torino del dodici aprile ventitré che o ricordato anche nel mio precedente intervento Sturzo
Affermò che compito dei popolari era di realizzare entro la vita pubblica e con l'esercizio delle attività civili il suo programma in antitesi al liberalismo laico al materialismo socialista lo Stato quante in lista
E alla nazione dei ficcata che formano nel loro compresso scrisse la grande eresia che abbiamo ereditato nel secolo diciannovesimo e che giganteggia negli spasmi del dopoguerra
E aggiunse con forza cito un brano ben noto
Ma che
Direi resta una definizione fondamentale della di quella che era la concezione dello Stato da parte di Sturzo per noi lo Stato e alla società organizzata politicamente per raggiungere fini specifici
E se non sopprime non annulla non crea e diritti naturali dell'uomo della famiglia delle classi dei comuni della religione solo li riconosce li tutela li coordina nei limiti della propria funzione politica
Per noi lo Stato non è il primo etico non crea l'etica la traduce in leggi e le conferisce forza sociale
Per noi lo Stato non è religione
Esso la rispetta ne tutela l'uso dei diritti esterni e pubblici per noi le nazione non è un ente spirituale assorbente la vita dei singoli
è il complesso storico di un popolo uno che agisce nella solidarietà della sua attività
E che sviluppa le sue energie negli organismi nei quali ogni azione civile è ordinata
Ecco il cemento su cui sì basta poi basa poi le sue fondamenta del Partito popolare era presto Urso il programma che viveva che veniva a costituire l'aspetto più qualificante
Non c'è IMI Luís una originale concezione del significato e della funzione di un programma politico che deve confrontarsi scrisse con la vita
Per usare un'espressione Louis care e deve adeguarsi ai processi politici sociali ed economici diventare strumento di lotta e di progresso un programma politico affermò nel ventuno
Non si inventa si vive per viverlo si deve seguire nelle sue fasi evolutive
Pre correrne le attuazioni determinarne le soluzioni nel Complesso ritmo sociale attraverso i contrasti e le lotte nell'audacia delle affermazioni e nella fermezza delle negazioni
Ecco la vita a cui fa riferimento Sturzo non è altro che il riflesso delle diverse articolazioni sociali civili politiche dei contrasti e delle lotte che segnano la storia dei popoli da qui il profondo rapporto del partito con la società per comprenderlo
Per comprenderla nella ricchezza delle sue articolazioni delle sue manifestazioni delle sue istituzioni nella pluralità delle sue forme e delle sue classi sociali e da qui il ruolo del partito come strumento di mediazione
Sturzo intese costruire cioè un partito di centro partito di confluenza delle categorie o classi sociali e quindi per sua propria essenziale vitalità passato sulla libertà
Il ventisei agosto del ventitré all'indomani delle dimissioni del segretario politico nel clima aspro che segui la discussione sulla legge elettorale Acerbo Sturzo affermò
Il nostro centrismo non è una linea mediana Frey destri e sinistri come dire un colpo alla alla botte e uno al cerchio ovvero una specie di giudizio di Salomone un'altalena di teoria e di pratica politica atta a scontentare tutti e accontentare un po'per uno per noi il centrismo è lo stesso che il popolarismo in quanto il nostro programma è un programma temperato e non estrema dal primo all'ultimo punto del nostro programma ogni affermazione non è mai assoluta mere elettiva non è per sé stante ma condizionata non arriva agli estremi ma tiene la via del centro e infine il partito di di Sturzo non intendeva questa è un'altra aspetto che va tenuto presente restare all'interno delle sue sezioni della sua attività politica parlamentare
Ma intendeva aprirsi e permeare del suo pensiero della sua cultura vari settori della vita sociale civile e culturale del Paese
Occorreva disse Sturzo recuperare il campo della cultura superare le barriere delle università creare una propria letteratura
Ma Sturzo affida al suo partito anche un'altra funzione portare i cattolici italiani a d'un'adesione piena e convinta del metodo democratico non va dimenticata l'ampia realtà del mondo cattolico
Che aveva sempre guardato con sospetto verso il Parlamento giudicato spesso al centro delle il cinismo di basse manovre anticlericali e massoniche
Ma non va non va dimenticato che l'elettorato cattolico era in parte lo stesso che favorite i successi elettorali clerico moderati in età giolittiana più per fronteggiare i pericoli di avanzate
Dell'estrema sinistra che nella prospettiva di un progetto politico di forte respiro Democratic possiamo dire che l'avvento del fascismo svelò appunto quanto fosse arduo il compito di Sturzo grazie
A prego tira no no domando se si insomma perché in effetti destra ma molto brevemente io oh scusa
Propongo dei
Ah va bene come
Ha va be'Epifania cinese va bene no ma io seguivo per cui
Voglio soltanto brevemente soffermare
Sul programma
Sui dodici punti perché uno può essere dimentica le corsie poi quando se le varie leggere uno diceva perbacco
Niente c'è già tutto cioè perché se guardate bene tutto quello che si è fatto poi nel secondo dopoguerra stalla
Se realizzato dopo ma fallace ma però fino a una certa data si è seguita quella strada poi certo alcune cose erano cambiate il fascismo aveva fatto l'economia mista eccetera se
Brevemente voglio sottolineare alcuni punti
In primo luogo
Sono i riferimenti
Al costituzionalismo liberale perché questo è un punto cruciale insomma cioè insomma il mondo cattolico col concorso fatto propri alcuni fondamenti insomma che fanno parte fanno in parte parte della tradizione lo Stato liberale che non fu mai liberale fino in fondo basta pensare
A acqua a quanto diceva un liberale come inaudito
Però comunque l'affondamento
Diciamo il viola oggi giuridico
E anche qua insomma è interessante perché sulle libertà fondamentali Sturzo ne distingue naturalmente due la libertà religiosa e la libertà di insegnamento che forse l'unica cosa che si realizza
Nel periodo prima dell'ingresso al fascismo che comunque si realizza relativamente ma insomma sì fare
L'esame di Stato
E la libertà religiosa io vorrei
Perché Sturzo euro era uomo neanche in questo straordinario cioè il dosaggio delle parole mica come usiamo voi perché non siamo ancora cause per quanto edotti siamo parecchio approssimativo lui dice che è libertà degli individui
E della chiesa
Degli inchini ma dicendo degli individui naturalmente vuol dire che insomma lo Stato non è confezionano no no non c'è nemmeno quella peraltro storicamente esatta coca nella Costituzione italiana c'è che il l'Italia è un Paese a maggioranza cantò come dice la Costituzione insomma dice che
Per cui da cui nasce l'articolo cieco no insomma qui c'è c'è in qualche modo legato quando dice agli individui fa riferimento alla libertà religiosa quindi alla pluralità anche nelle fedi possibili religioso
L'altra con uno lascia da parte la politica estera perché naturalmente laddove le cose del resto gli ha fatto in termini generali riferimento Giovagnoli
Ed è anche quello su cui ha continuato a lavorare struzzo penso per esempio tutta la polemica sull'ONU per farne nel secondo dopoguerra tutte cose importante non si è mai fermato il il cervello di di Sturzo
Ma vengo agli aspetti più propriamente economici perché questo lo trovo abbastanza straordinario
E ho detto accennato prima
Che il primo
Compiuto programma riformista nel senso che quello dei riformisti del riformismo socialista per esempio che è una star è una con una stagione importante quella del riformismo socialista nel primo decennio del secolo
Però come dire l'attenzione dei socialisti e rivolta alla premesse ideologica e dottrinale che quella marxista
E quella della del dalla lotta di classe del conte de della Rile va azione sociologica del diciamo del del del contrasto tra due classi sono sostanzialmente e quindi è un riformismo che innanzitutto è rivolto alla ridistribuzione del reddito e delle condizioni sociale no non è un riformismo che investe il il i capitali diciamo l'assetto e la struttura della società economica quale si presenza di un'economia di mercato se non posticipando la la prospettiva socialista soggiunse no posticipando ma mai rinunziando alla prova la prospettiva socialista
Qui invece insomma l'approccio di Sturzo e molto più più complesso da questo punto innanzitutto
Non non sto a sottolinearlo detto la fa tanto netti già
Vanno di pari passo alla riforma istituzionale e il programma economico perché Berenson problema dicevo trascinato che ancora ci trasciniamo adesso no
Perché la la premessa istituzionale anche funzionale a effetti non essendoci determina eccetera ed è un problema ancora va bene
Ma poi al la l'accennava mi sembra Giovagnoli cioè
Il Sturzo la l'intuizione
Del mutamento
Dei rapporti di potere finanziari sul sul piano del di quello che il capitalismo internazionali in quel momento presto questo ce l'ha chiaro anche i miti cioè che molto del potere finanziario se trasportato dall'altra parte dell'Atlantico
Faccio questo cenno perché
Comunque diciamo questa trasmigrazione di primato e poi lenta diciamo e comunque si compie con la seconda guerra mondiale però l'asse transatlantico rimane l'asse fondamentale cioè quello con l'Europa
L'asse fondamentale del potere finanziario
Fino all'ultima crisi perché se voi vedete le analisi dopo l'ultima crisi d'Europa passa al terzo posto e l'America e gli Stati Uniti non si sa se sono al primo al secondo sono fuori se sono il primo lo sono ancora per poco
Quindi anche questa sensibilità interessante
Ma vado voglio andare non voglio tirarla per le lunghe
Innanzitutto cioè come c'è il problema di che cosa deve fare lo Stato
Perché il fondamento e liberista e è lì e liberiste libero scambisti da innanzitutto le per esempio c'è un accenno l'attività del mezzogiorno è chiaro che quelle sulla scia
Di quella che era la posizione
De dei navali De viti De Marco dove c'era la tradizione libero scade liberista in quel Settis liberista del senso di libero scambisti annulla il senso di dolore gioia di di di di decomposizione del mercato
Però
C'è una funzione di intervento dello Stato amplissimo
Ed è nel non so il dodicesimo in quel lo attorno al nono punto
Lo Stato va be'c'è la presidenza l'assistenza cioè cioè lo stato sociale
C'è un accenno allo stato sociale chiaro perché tra la scuola la previdenza e l'assistenza sociale se la legislazione del lavoro
E poi dice che
Lo Stato deve provvedere all'incremento delle forze economiche sono tra le funzioni dello Stato
E l'aumento della produzione
E quindi voglio dire
C'è questa duplicità e più avanti di un di un di un semplice schema di un semplice schema liberista
E poi c'è la riforma agraria
Perché c'è la colonizzazione del Toti fondo e naturalmente c'è l'idea della piccola progettato contadina si può discutere nel senso del porto quello è un problema una una linea che funziona fino a un certo punto soprattutto nel Mezzogiorno a cui lui guardava prossimi
Per non funzionare
Come anche il discorso vizio tutto il discorso istituzionale sul problema dello Stato che due analizzato giusto perché insomma il problema è proprio quello
Diciamo così di rovesciare rovescia rovesciare di integrare il rapporto tra società ed è stato certe partendo penetrare la Società dallo Stato e viceversa
E però naturalmente i fondamenti organici che ci sono nel problema sono alla famiglia sono sono le classi sociali e quindi i sindacati
E cioè purtroppo sono riferimenti quegli organici su quali possiamo incominciare a dubitare che siano realmente dei fondamenti
Però insomma l'insieme voglio dire di quelli queste è ancora una cosa che oggi non solo attualità ma comunque è il punto da partire per riflettere sui cambiamenti che oggi si sono verificati
E sono grato di essere stato invitato perché ho dovuto rileggerlo il il proclama Liberia forti veramente neo neo tratto un un
Insomma la la la centralità sarà presente nelle riflessioni sulla nostra storia grazie scusate
Ma
Vengono
Presa va bene facciamo un po'di varie introduciamo delle variazioni sul tema
Anche perché io francamente no moltissimo ancora altro da dire
Mi sono preparato sapendo più o meno come il nostro incontro sarebbe andato avanti che c'era un secondo una seconda parte dalla partita in un secondo tempo
Questa secondo tempo volevo far dedicarlo pensavo di diventarlo soltanto un paio di osservazioni che si connettono però ovviamente ma senso ibridi tra mio intervento precedente
Che riguardano il modo diciamo un po'il il destino
La vicenda della
Storiografia lassù sul Partito popolare è successo Sturzo che mi pare interessante
Come indicativa di un'evoluzione che è venuta su su un altro piano va be questo Campania convinzione tenuta la la storiografia distese riflette la struttura storia anche nel senso che nella scelta dei temi soprattutto le angolature con cui vengono affrontate sono molto dipendenti
Dalle congiunture storiche che da cui questi angolature derivano ora schema ti manca schematizzando al massimo mi sembra che si possa dire che Sturzo per moltissimo tempo
Mi riferisco ad esempio ai diari della mia giovinezza
Non non più vicinissima e è stato considerato il Partito popolare soprattutto mi pare nell'ottica dell'evoluzione del movimento cattolico della trasformazione del movimento cattolico
E in in una forza o dalla possibilità non realizzata allora
Di di realizza di ricavare da da questa tradizione
Unità movimento politico anzi un partito Renault
Che non fosse dello stesso tempo
Si potrebbe dire lontano
Collocato nera nella tradizione della della della dell'anticlericalismo agnostico eccetera e quindi ieri ricavasse che incarnava se queste forze si erano accumulate alla base dello stato dello Stato liberale
Vero ma nemmeno guidato dalla gerarchia ecclesiastica Cerqueti insomma per farla breve
Il tipo il problema Sturzo era il problema dell'autonomia politica
Del movimento cattolico detta improprio in termini di un po'brutali esca e schematici per moltissimi Molteni per un certo tempo questo
Era il problema ora mi sembra
Che non saprei dare dire una data ma da una certe bocche avanti si e anche la tavola rotonda questa tavola rotonda di oggi e questo centenario se posso dirlo dimostra ora si guarda partito popolare il con altri occhi
Si guarda con altri occhi benché il problema Sturzo e Partito popolare
è quello che in definitiva Sturzo stesso vano porta al centro la sua attenzione perché risultato risulta abbastanza chiaramente anche per esempio dalla dalla presentazione di dei punti qualificanti del Partito popolare questi famosi punti calcolata undici dodici punti no che accompagnano
L'appello è ai libri info forte che quel problema che dicevo prima è sostanzialmente riassunto nel nel punto ottavo
Che interessante certo ma al a cui non credo che venisse attribuito da Sturzo un po'un carattere così strategico come forse anche per ragioni tattiche naturalmente non aveva nessun interesse Sturzo e distruzione anni insisto su questo
Non stare attento a non confondere il Partito Popolare con il gruppo prussiano nel senso che ne fu il promotore ma poi ad non pochi problemi a controllarlo e comunque il problema molto più ampio molto più compreso è si riassume è in realtà in quello che sostanzialmente estruso aveva individuato in quel discorso che che ho citato nel mio intervento e che non è il il di fronte all'Arci famoso discorso di Caltagirone del mille novecento cinque
No non è quello dove invece il problema è il problema dell'autonomia e qui è la guerra che cambia in un certo senso la dimensione del di questo possibile trasferimento di di queste forze sul piano politico organizzato il problema lì è il problema del rapporto per dirla in cui popolo antico interni sicuramente tranchant
Vero della libertà con la però con la giustizia del per del della adulti come far convivere i principi di libertà individuare e non solo individuare quindi collettiva anche organica con organizzata dovremmo dire
Vero con un sistema che ebbe in un certo senso covare attiva libertà individuale è una libertà diciamo senza limiti e senza controlli
Considerata giustamente avere di questo poi e dire diventato un luogo comune di tutto il pensiero riformistico no verde dello Stato sociale eccetera eccetera del Dandi dopo la guerra ma dopo la guerra ci offre ancora una volta la guerra che spinge in quella direzione e ne siamo in un certo senso ancora gli eredi siamo qui alle prese con problemi che non sono poi riso stati risolti definitivamente
Ma questo Nadir discorso ulteriore che ci porterebbe lontano quello che però volevo dire concludendo
Proprio su questo terreno anche se si si si si è verificato questo spostamento diciamo così di asse ottico di osservazione della posizione di Sturzo grazie anche al lavoro di noi studiosi qui a questo tavolo esistono gli studiosi che in questo senso è andato di contributi importanti
Proprio in questa direzione il troppo nel mutare diciamo lassi di di di interesse che non è naturalmente soltanto un un fatto di di diciamo di cambiamento di Modena un un fatto di cambiamento di cultura secondo quelle in cui certi problemi sono diventati meno attuale però questi ne apre secondo me un altro che forse a questo punto dovremmo cercare di affrontare perché è giusto anche dare qualche compito al prossimo centenario no
Fashion prossimo eccetera
Ecco ecco sarebbe quello di considerare se non c'è in realtà una contraddizione in strutturale non soldati ideologia Interna
A questo doppia anima chiese emerge chiaramente da questi dodici punti tra uno stato che deve essere limitato
Controllato non so prevaricare in nessun modo non a vere un dal ruolo di diciamo prevaricatore rispetto all'autonomia delle forze ci si muovono nelle viscere della società ha incominciato a quelle che sono ISPI religiosamente ispirate erano e viceversa la entità Dei comunque ti che vengono attribuiti a questo benedetto è stato cioè questo secondo me problema nel prossimo secolo
A conto che riaprendo le getta in un certo senso riapre il problema della libertà rispetto alla giustizia o o o comunque alla garanzia di ecco
Esatto perché ecco perché il torso queste è chiarissimo è è anche se andate a vedere tutte le polemiche poiché stuprati via Sturzo fu ampiamente dopo la seconda guerra mondiale considerato no un pericoloso o sulle uscì di fatto dalla dal dal coro diciamo della della politica che contava sappiamo benissimo lo abbiamo è stato rivalutato entro certi limiti
Ma questa diciamo un po'un'altra storia ma certamente in Sturzo eh palpabile secondo me e da questo punto di vista l'autore ulteriormente e e Partito popolare che che in un certo senso ne rifletteva
La la l'oggettiva nero di innovazione anche dal punto di vista culturale
Rifletteva questo problema che è rimasto lì cioè e tre polemica antistatalista ma sono stato a cui su cui si caricano
Che non possono School compiti che no badate bene non possono essere svolti da altri perché si nel momento in cui si affronta per il libro provvedeva da tribù del della sistema Sissi fiscale Tevere quello è è un paio una questione che riguarda esclusivamente il potere lo Stato definitiva a meno di non introdurre il dei file dei sistemi finita
Attualmente sotto bordo proprio degli enti locali eccetera però chiudo veramente i mi sembra che questo sia un punto uno snodo che su cui varrebbe la pena di varrebbe la pena di continuare a riflettere grazie
Agostino
Le settecento
Bene in questa mattinata
A pezzi
Tornata ti aspettiamo
Finalmente
Agostino Giovagnoli
Venezia anch'io sarò breve volevo riprendere e alcune cose del tutto che avevo accennato precedentemente un po'anche forse collegando che questo dibattito che si viene sviluppando perché morì perché anzitutto Francesco Canella ricordava prima l'importanza della prima guerra mondiale nel pensiero di Sturzo no
E questo è verissimo anche per il temi che riguardano la politica estera le reazioni internazionali perché Sturzo interventista
E questo è un problema perché alla luce di tutto quello che poi è venuto dopo
è interventista e
I risultati del conflitto mondiale
Gli dettero torto questo l'ho detto Gabriele De Rosa
Grande come dire studioso e ammiratore anche del tutto ma le riconosce che la guerra dato storto Sturzo e ragione a Giolitti che una affermazione molto interessante diciamo
In qualche modo Sturzo
Si è reso conto io credo della necessità di mutare le sue convinzioni rispetto alla guerra e alle relazioni internazionali
E si capisce da vari accenni che li fanno i suoi discorsi successivi la l'importanza della nota di Benedetto quindicesimo che e afferma appunto l'importanza della pace e quindi viene fuori una chiesa che è intrinsecamente questo lo dice Sturzo in incompatibile colle il conflitto perché è una struttura sovranazionale internazionale
E ha dentro di sé la Chiesa stessa una come dire spinta a favorire l'UA la pacificazione dell'intera umanità
E io credo che questo sia un pensiero che espulso ha poi applicato a campi molto concreti perché il la sua riflessione sulle questo internazionali euro di pensione molto concreta
E non è anche se c'è diciamo un grande respiro ideale c'è anche questa capacità di proporre delle questioni che sono dentro il grande dibattito dello del suo tempo
Quando lui afferma non l'ho già detto non non insisto che il nazionalismo è una forma di anacronismo
Fa l'affermazione che è una frase di realismo non è un'affermazione di idealismo pacifista diciamo no
Ed è sempre questo realismo che lo li farà poi sviluppare più avanti questa riflessione perché questa riflessione poi a un salto di qualità qui andiamo un po'sullo struzzo successivo dopo l'esilio
In quanto a Londra si trova stimolato da un ambiente intellettuale che vuole vuole sapere da struzzo che cosa è il fascismo sostanzialmente questo
Il problema che tutti i circoli londinesi a Chatham House dall'invito da per tutto perché deve spiegare che cos'è il fascismo
E naturalmente che cosa interessa a agli inglesi ma e per imperialismo fascista cioè l'aggressività
Dance dell'Internazionale perché evidentemente quella che dal loro punto di vista ritocca più da vicino
E quindi c'è tutto un ulteriore riflessione che appunto si sviluppa a partire da Italia Under fascismo che punto il primo libro che lui scrive nel in esilio
Per poi andare alla al talk show volume più importante su questi temi che la comunità internazionale
Il diritto di guerra che da anche quello quindi prima edizione inglese perché appunto è concepito nel nel contesto di un dibattito che il dibattito con il pacifismo anglosassone che e che poi è il grande filone
Del pacifismo che è stato all'origine della Società delle Nazioni anche se poi la proposta di pervenute da parte americana ma la grande tradizione culturale quello del pacifismo anglosassone nel contesto dell'esperienza del del dell'Impero britannico che era ovviamente un uno una grande esperienza di ampiezza internazionale
Ora il nella comunità internazionale diritto di guerra destrorso propone l'abolizione del diritto di guerra
Ma ecco è molto interessante che questo discorso è costruito con grande preoccupazione di concretezza e di attenzione alle tematiche della storia
Chiaramente stolto non propone l'abolizione della guerra ma propone l'abolizione del diritto di ricorrere alla guerra per risolvere le controversie internazionali
E e lo fa a dispetto mondo cattolico che era molto ostile a questo tema tante che il suo libro
Non ha l'imprimatur lui chiede l'imprimatur gli venne rifiutato l'imprimatur perché perché il pacifismo come dire e troppo ottimista questi era un po'l'idea e quindi contraddice la visione
Tutto sommato pessimista no del il peccato originale e via dicendo e quindi dà sulla guerra non si può abolire bisogna convivere con la guerra e quindi e qui si apre tutto lo spazio all'idea della guerra sacra
Che nella tradizione ed cristiana anche cotto cui Sturzo combatte apertamente negando la stessa possibilità di una guerra sacra mettendo in discussione anche le Crociate
Nel senso che in realtà Luís dice il che si è sì un primitivo era fortemente ostili alla guerra poi l'idea di giustificare la guerra è venuta dopo e anche l'idea della guerra giusta della guerra legittima
In qualche modo è figlia di una concezione della guerra sacra che però radicalmente sbagliata si capisce che al mondo cattolico reagisse perché andava a toccare dei temi anche se lui lo fa sempre con grande i cui libro con grande attenzione a non esprimersi come dire sul terreno più logico che se rimane al di fuori di questo ma comunque va a toccare dei dei punti di vista molto molto consolidati
La cosa interessante di questa posizione che poi tra l'altro la posizione vincente perché l'articolo undici della Costituzione italiana sostanzialmente recepisce questa idea che la guerra non può essere lo strumento normativo e soluzione dei conflitti internazionali
E e che quindi anche per questo l'Italia è disponibile a come dire mi mette in discussione la propria sovranità ai fini di una collaborazione per la pace eccetera eccetera come come sapete
Quindi questa posizione di Sturzo non è una posizione ideologica
Insisto su questo punto tant'è vero che lo Sturzo degli anni trenta e uno struzzo che prende posizione sulla guerra di Spagna
E ovviamente su questo è un altro punto cruciale naturalmente anche per quanto riguarda il mondo cattolico che nel mondo cattolico molto
Diviso sulla questione per España e la posizione sul c'è uno dei più significative nel far schierare il cattolicesimo democratico che comincia a prendere una forma anche internazionale
Mi Maritain e via dicendo sulla questione della Guerra di Spagna
Sulmona coi ugualmente critico cioè si rende benissimo conto del Polo il pericolo costituito dai le e quindi della necessità di ricorrere alla guerra che è una necessità di autodifesa l'unica guerra dice don Sturzo che accettabile alla guerra di autodifesa sostanzialmente ma nulla toglie Judith lo ripete sempre che si possa anche abolire superare la la diritto querele come autodifesa nel momento in cui ci sia una organizzazione internazionale veramente efficace ricordava prima Piero Craveri rivela tutto tutto il la tensione all'ONU nella nel secondo dopoguerra e via dicendo
In questo con testo che
Concludo
Focalizzando la la questione d'atteggiamento nei confronti dell'Europa perché è veramente interessante che che Sturzo finché primi anni venti abbia avuto una fortissima convinzione della necessità di dell'unità europea
Sostanzialmente e ed è anche qui molto interessante come lo indica che
Quel che crea l'Europa non è la geografia vista su carte da diversi colori ma una tradizione una storia una cultura e un sistema economico cioè la visione di unità europea anche qui è e realista
Nella visione di Sturzo quindi benissimo la tradizione dell'Europa figuriamoci a tradizione che siano tutto quello che vogliamo ma al dunque dice lui le le federazioni non si costruiscono sulla carta si costruiscono se c'è un interesse vero
E qui ecco tutta la capacità ricordava prima anche Piero cioè di e leggere gli spostamenti del del potere finanziario
Che hanno modificato radicalmente gli equilibri dopo la prima guerra mondiale e che hanno posto le premesse di quello che poi l'Europa ha fatto molto molto più tardi cioè quello di darsi una struttura unitaria dal punto di vista economico monetario diciamo ma questo è arrivato molto dopo ridente mente ma in realtà le l'esigenza da cui si partiva c'era già tant'è vero che Sturzo la percepisce
E voglio conclude su questo perché secondo me questo è una grande attualità
Oggi noi parliamo molto dell'Europa no e sappiamo quanto è forte l'euroscetticismo o o peggio diciamo l'euro
L'odio per l'Europa e via dicendo
E tutti come dire ci sforziamo di spiegare che l'Europa importante perché a garantirle l'Unione europea perché ha garantito settanta anni di guerra eccetera tutte cose molto importanti ma come se la questione dell'Europa economica fosse una questione che ci imbarazza un po'tutti no perché poi c'è il rigore c'è questo quell'altro cioè però io credo che questo è molto pericoloso io o di qualche ai miei amici federalisti che anche oggi sono giustamente attivi per propugnare idea d'Europa e fanno benissimo per carità però il ring loro rischiano continuamente di dire che l'Europa è qualche cosa di incompleto di incompiuto perché solo è stata costruita sul terreno della il mercato comune
Prima ancora di unioni doganali e poi eccetera eccetera no se noi riporli partiamo da Sturzo ci rendiamo conto che una narrazione storicamente realista dell'Europa
Deve consiliari tutta la sua importanza questo perché è la grande risposta ai fenomeni globalizzazione che sono cominciati nel primo dopoguerra si sono bloccati perché sono prevalse le politiche isolazioniste parte protezionista del primo fra le due guerre che però hanno portato al disastro seconda guerra mondiale
Sono la globalizzazione e ripartite al secondo dopoguerra in un modo tutto sommato organizzato perché il gli Stati Uniti si sono posti il problema Bertoluzzo e via dicendo
Dopodiché questo ordine è andato in pezzi varie fasi diciamo no partita partirà ai primi anni Settanta ma insomma adesso ultimamente anche con le guerre dei dazi e via dicendo ma comunque questa è la grande sfida anche della sovranità delle sovranità degli Stati nazionali
E questa grande sfida si può affrontare soltanto io credo assumendo gli strumenti utilizzati a Sturzo cioè comprendendo perché c'è bisogno di Europa non come dire dicendo che l'Europa che abbiamo costruito
A partire padri fondatori è un'Europa incompiute uno sì certo si può fare di più si deve fare di più si deve fare di meglio cinese il l'Europa anche politica
D'accordo ma attenzione a non fare il diciamo di questi limiti una conto narrazione che alla fine diventa negativa per la stessa causa europea perché io invece ripeto le le basi materiali e quest'ultimo faceva così grande attenzione
Su ci spingono H sottolineare l'importanza dell'unità europea
Io o dovrà dire la verità poco da aggiungere sia quello che ho detto nell'intervento presente sia soprattutto alle tante cose che sono state dette
Autorevolmente prima di me e nuovo della difficoltà diciamo non solo di essere l'ultimo dei divi questo dopo duplice Giro ma anche appunto dalla consapevolezza che tante questioni sono già state molto ben articolate allora
Prova a ripartire dalle cose che dicevo nell'intervento precedente per cercare di di di sottolineare diciamo quello che stava tra le righe del mio intervento che potrei dire le le rischio del del centenario scorze hanno in qualche modo giustamente professor Traniello diceva
Che dei centenari sono occasioni buone occasioni per ride rilanciare declinare le riflessioni c'è anche al rischio che in tutti i centenari ma che in qualche modo vedo in modo particolare in questo centrale esporsi hanno per il contesto culturale politico sociale
Nel quale che ci troviamo che è quello di fare essa deve far Directa Sturzo ciò che Sturzo
Non è stato un onesto fino in fondo voi non ha detto quindi c'è una necessità di ritornare sullo Sturzo storico rimettere sottolineando alcuni elementi che sono notti forse fin troppo noti agli studiosi sul notti sicuramente ai presenti ma che invece nel dibattito
Culturale sia rischia di di perdere qui tornare l'importanza di tornare allo Sturzo
Per programma diciamo dei punti programmatici illustri appunto sotto minaccia di tanti no al tema dello Stato il tema della della crisi della rappresentanza il tema della libertà il tema della pace e così via tra questi
Mi sembrava appunto che valesse la pena e dire anche la l'estrema attualità della lezione strozza nascose attorno al tema della democrazia in quanto tale perché è il tema delle democrazie in quanto tale come dire richiede sempre una nuova metabolizzazione
E penso che da questo punto di vista Sturzo abbia tanto da tanto destinata alto più in un contesto come quello attuale in cui viviamo sostanzialmente un paradosso per cui
Siamo in un contesto di pluralità estrema visti gli strumenti per come dire dell'attualità sono enormi
Viviamo in un contesto culturale in cui ciascuno in fin dei conti dice quello che vuole pensando quello che vuole senza a cercare un'autentica interlocuzione
In un contesto così gli diamo anche come dire un un un progressiva insofferenza verso chi esprime posizioni idee elaborazioni differenti allora penso che ripartire anche da questo punto di vista dare lezioni struzzi Anakin riuscì a far metabolizzare a una cultura politica
Diciamo estranea al senso del del confronto democratico il valore un sente le regole della cultura del delle procedure
Del della democrazia credo che poi dogma appunto sia una prima aspetto che valesse la pena sottolineare
Così come e chiudo perché appunto volevo essere molto veloce una seconda sottolineatura credo che valga la pena recuperare da Sturzo è quello della inevitabile come dire e direi quasi
Provvidenziale inadeguatezza della politica
La è dunque frutto della democrazia stessa cioè il saper come dire collocarsi totalmente dentro una dimensione politica sapendo né sempre coglierne i la incapacità di esaurire era K la capacità di organizzare le proprie promesse anche da questo punto di vista penso che in Sturzo ci siano lezioni importanti e che valgono ancora di più forse oggi in cui come dire o si recupera il senso
Di quello che potremmo chiamare il limite della politica o non si può che aveva tre sbocchi di natura anti antipolitica credo che questo possa essere un'altra lezione che Sturzo ci ci consegna
Ecco
USA questa tavola rotonda continuo a ricordare che nella giornata di domani che poi diciamo genetliaco del del Partito popolare ci sarà una messa alle nove e trenta i Santi Apostoli sarà seguita poi da un Breve incontro illustrativo della novità proprio dall'albergo Santa Chiara dove fu diffuso il programma del del partito qua se non ricordo male Sturzo non stava bene giornata bevete che sempre quindi quindi sarà molto importante tengo a precisare che queste solamente la prima dell'iniziativa di un istituto si propone su Sturzo e spero che il programma è abbastanza ambizioso speriamo di tutte nel rogo
Di riuscire ad attuarlo il nei prossimi mesi in fondo abbiamo tutto il mille novecentodiciannove quindi accanto a queste ci saranno altre iniziative da altri enti dal tessuti come ci sono già in atto adesso a Palermo si sta già facendo un altro convegno c'è un'iniziativa domani a Caltagirone dei dei popolari noi terremo sempre iniziative che sono collegate
Alla alla ragione sociale di questo istituto qua che una ragione preminentemente culturale altre ovviamente sono libere di fare secondo le proprie ragioni sociali
Io vi ringrazio ancora arrivederci