Presentazione della collana editoriale del Senato "Biblioteca di storia del diritto" in occasione dell'uscita del volume "Lo statuto del Comune di Roma del 1469 emanato da papa Paolo II" a cura di Anna Modigliani e Sandro Notari

Preliminare il direttore della biblioteca ci deve salutare
E e
Dottor Francesco Falardeau
Buon pomeriggio come vedete non ero previsto quasi quindi in qualche modo cerchiamo di organizzarci
In realtà l'apertura era prevista da parte del presidente Marcello Pera che prova un po'essere presente fuori Roma
E quindi cortesemente mi prega di portare quelle che si chiama i saluti istituzionale cioè saluti da parte delle istituzioni come sapete la biblioteca a un
E vigilata in qualche modo tra virgolette ma siamo abbiamo un buon vigilante è vigilata da alcuni senatori che formò una commissione che impliciti ci guida in qualche modo e si lascia guidare fortunatamente ma più che saluti istituzionali voglio portarvi i saluti dell'amministrazione io sono qui da cinque anni
E quando sono nato cinque anni fa mi hanno parlato i due cose a questo statuto che danni doveva essere pubblicato quindi che dovessimo dieci anni allora nella mia memoria lo statuto di Roma è qualcosa di di presenti Simone e e desidera ovviamente che la sua pubblicazione prima che io andassi via
La seconda cosa era la frequentazione
Degli storici del diritto
Da appassionato dilettante fui contento
Ha passato dilettante indizione del diritto fui contento cinque anni fa appena arrivato ripagato en all'inizio di aprile subito dopo ci fu uno degli incontri col professor Ascheri quegli altri storici quindi nella mia memoria l'inizio della mia permanenza qua eh gli storici del diritto e lo Statuto di Roma e quindi ritrovarli entrambi oggi è per me motivo di sarete diedi gioia insomma di soddisfazione dopo cinque anni siamo ancora tutti qui prende di questa è già una cosa carina
Ora presentiamo questo libro che si inserisce in questa collana che è aperta da poco di biblioteca di Storia del diritto
La storia di diritto e non è un qualcosa di qualificante di importante da nostra biblioteca che è specializzata in questo argomenti e tra l'altro adesso siamo al terzo volume se non sbaglio come sapete
Sono pubblicati anche on line entrando siamo una cosa significativa perché mette a disposizione degli studiosi non soltanto testi che normalmente non si trovano perché sono esauriti o perché non sarebbe stato facilmente consultabile come appunto questo Statuto di Roma ma anche perché chiunque può fruirne appunto grazie alla pubblicazione on line
Quindi preso atto di queste cose consegnato il tempo passato una che siamo qui questa Reminiscenza Nera l'arte
Che si ricordi che ho io sono ben lieto di avervi qui di salutarvi a nome sia dalla parte istituzionale sia dell'amministrazione e vi auguro buon lavoro
Bene
Come moderatore io mi limiterò a dare un'informativa generale su questa biblioteca perché questa occasione
Che è un punto d'arrivo importante anche nelle biografie di Monti occulti di voi
E al termine di un processo che è iniziato nel mille ottocentosettanta
E che processo io anche un Progetto deliberato motivato
Che di diciamo di commissione di vigilanza in commissione di vigilanza di bibliotecario bibliotecario si è tramandato da allora
E quindi ni fa piacere vedere come siamo arrivati a questo punto
Cioè la biblioteca nel Senato del regno
Ancora a Firenze
Era biblioteca molto limitata
Non particolarmente specializzata probabilmente c'era una base
Importante di legislazione a stampa degli antichi Stati
Cosa analoga tutte le biblioteche degli organi parlamentari degli Stati preunitari
Ma non c'era
Nulla di particolare
Fu Atto Vannucci nome che dobbiamo ricordare insieme e con la collaborazione di Enrico Poggi due senatori del Regno entrambi toscani entrambi insieme
Alla
Grave fosse l'ottava legislatura
A Firenze capitale
Qualche mese prima del venti settembre
Decisero l'acquisto del fondo Francesco Ferro che sono il primo nucleo del ministro ma lo decisero pensando a un futuro che nel eccoci qua
Ci sarebbe stato offre
Fare una biblioteca
Strano e singolare loro dicono in cui fossero raccolti
Tutti i testi statutari e tutte le storie municipali
Stiamo parlando di una unità di dargli appena fatta quindi l'idea era quella nel Senato di raccogliere
La storia d'Italia formata dalle singole storie pubblicitari dalle singole legge questo processo è andato avanti ed anche abbastanza velocemente comunque si propaga fino a oggi ancora oggi si fanno acquisti d'antiquariato perché tutto questo è stato
Fatto grazie al recupero degli statuti sia libraio per libraio ossia con alcune donazioni quello che ho citato di ferro e importante come anche quella che viene da monsignor Adamo russi famoso paleografo che ha venduto anche lo statuto qui
Qui riprodotto
Questo è molto importante anche perché la capitale pochi mesi dopo siamo nel febbraio del settantuno si trasferisce a Roma
Il panorama senza dal panorama culturale di Firenze
E a quello di Roma
Cioè
Firenze ci sono le biblioteche
Già dei medici Amalia Biljana che poi diventerà una nazionale
Sono biblioteche pensato era mi diceva un renziana
Sostanzialmente di tradizione umanistica
Laica
E a Roma c'abbiamo The Beat e biblioteche ecclesiastiche labile che nazionale che sarà poi istituita
Nel se non ricordo male nel settantasei poi col diritto di stampa dieci anni dopo
Formata all'inizio da tutti i fondi provenienti agli anti ecclesiastici soppressi cioè lo Stato italiano
Laico
è un borghese
Anticlericale che pensate a Stresa di Roma
Non ha una sua biblioteca
A Roma
A Roma c'è la Casanatense sta qui noi stiamo nell'isola dominicana vi ricordo
La Casanatense era Brionvega dove si diceva
Nell'Indice dei libri proibiti
Tanto che si può deve libri non censurati dalle Casanatense perché per studiarli e per motivarli extra non sono e fu stati esponga anzi va be c'erano Vallicelliana evangelica bellissime biblioteche ma sicuramente non non erano il riflesso della ideologia di chi avrà questi c'è non so tutti i senatori molti sono ex garibaldini persone di cultura che hanno un'altra concezione ecco la rivede grazie tanto è stato il primo nucleo Della prima biblioteca laica del nuovo Stato l'altra era grande perché la Camera dei deputati
C'è sempre stata questa divisione di compiti e avremo dati il diritto vigente e noi retrospettivo
Quindi la creazione questo nucleo è fondamentale
A questo si affiancò anche
L'intervento della raccolta ovviamente legislazione antichi Stati e soprattutto mi preme dire che c'è una bella filo rosso che collega
Da lei commissioni di vigilanza sulla biblioteca perché io ho citato Atto Vannucci attorno Gino personaggio importante
Era uno storico o c'è stato Terenzio Mamiani c'è stato un marco da Berrini che stava anche presidente del Consiglio è stato spesso ci sono queste figure di magistrati che sono anche persone molto colte che sono anche studiosi poi abbiamo miss Italia un economista statistico Pasquale Villari storico politico Ministro Pubblica istruzione
Con la Repubblica abbiamo ancora altri nomi De Rosa Maria eletta Martini Aldo Masullo
Da ultimo presidente venire uno importanti filosofi
Della della scienza e filosofia generale italiani che ha portato a termine questa vedove che a questa sala stava voluta da luglio quand'era presidente del senato quindi
Ridurre il piacere l'obbligo di ricordarlo e di ringraziarlo perché a quei tempi io ero il direttore che abbiamo costruito un po'insieme tutte queste cose
Quindi voglio dire
Come ricordava con la sua consueta simpatica ironia
Il direttore e le la cui significanza che in realtà punto vigile anche facendosi vigilare facendosi suggerire le cose e questo ha stabilito un un filo rosso che
In tempi recenti ha visto colmare la grande lacuna che questa bibliotecaria nelle fonti della Storia del diritto italiano
E cioè il diritto comune
Il tuo comune io io chiesi Ennio Cortese perché mai ci fosse stato questo ritardo nell'inizio sinceramente ma
Rimani Galasso non c'era questa chiara
Consapevolezza e quindi operi vizio comune prima del fondo vassalli del fondo cortese sono minime ecco voi potete apprezzarne il il significato
L'altra considerazione
Importante è meglio fare e tener presente e questo lo dico con orgoglio di bibliotecario
Perché questi fondi tutti quanti insieme
E costituiscono credo il panorama più completo sulla Storia del diritto italiano sono accompagnati da una serie di cataloghi sia cartacei che digitali assai importanti ora e questo è un pubblico molto qualificato li conoscete
Ma qui coloro i quali non ricordo eventualmente non lo al sistema vedo qualche faccia di potrebbe essere di qualche studente qualche studioso e va quante diciamo di di per piacere sue non professionale
Basta andare sul sito della biblioteca e troverete
E di innalzato tutto qualche
Considerazione importante
C'è il catalogo foto cortese che è il più recente il fondo Cortés acquisizioni sono pretese statale come voi ben sapete la acquisizione più importante né nel campo del diritto comune trattandosi di cortesia
è un catalogo costruito considerando tutto
L'ha scritto la la relatore Alessandra Casamassima che non è potuta venire oggi mai presente in spirito
E tenendo presenti anche
L'individuazione dei possessori
Cioè si è scoperto per esempio che
Non mi ricordo che opera fosse
Di Bernardo Tanucci proprietario ma conserva Bernardo Tanucci sia una marea di importantissimi operatori del diritto che erano
Possessori di questi libri cioè Ennio Cortese con la sua
Acutezza accademica ha individuato dall'ingiusta
Perché
Ricostruendo la rosso con grafia dei proprietari si capisce l'importanza di queste opere cioè il catalogo
Del fondo cortese conferma da un punto di vista bibliografico
Ciò che è noto
Che cortese a elaborato in dottrina
Quindi insomma l'orgoglio del Veneto ieri ce ne sono alcuni presenti c'è bisogna anche considerarlo Sapri ragazza l'ha sempre fornito molti strumenti non Vieri e numero stanno nel sito tenete presente che ci sono è presa perché osserva che arrivano neanche sa il fondo Marinuzzi di antico diritto siciliano
E a stampa so poiché l'occhio cioè si recupera che calarono generale programmi
Eccetera eccetera
Quindi io
Direi che a questo punto dò la parola
Alla prima
Delle nostre dei pratici
E
Ecco
Non mi pare di documenti sui di dover dire altro grazie grazie ai sensi del giallo allora la professoressa fiori
Della della Sapienza ci parlerà della collana che oggi presentiamo che fatta questa piccolo quadro storico dobbiamo fotografare del concreto esatto infatti
Io qui oggi o il lieto il compito del quale sono onorata
Semplicemente di presentare la collana Biblioteca del Senato i Beatles Biblioteca di Storia del diritto
Che è una pubblicazione del Senato della Repubblica e io sono qui in rappresentanza presso il Comitato scientifico che è presieduto da Francesco Pappalardo ed ha composto oltre che da me
Dalle Sandra Casamassima Emanuele Conte e Luca lo stiamo e proprio per questo il mio intervento sarà molto breve e sarà un po'un quadro degli intenti della collana di finora abbiamo fatto senza entrare nel merito del volume che invece viene
Qui oggi presentato e del quale si parlerà successivamente
Che la collana
In Suma nei suoi intenti specialmente quelli iniziali mette a disposizione on line delle opere di particolare importanza per gli studi storico giuridici
Normalmente si tratta di di pubblicazioni che sono ormai libere da vincoli di contratti editoriali e perlopiù si tratta di opere quasi introvabili persino sul mercato antiquario i volumi sono ripubblicati con la sola aggiunta di brevi introduzioni in formato pdf adesso anche informato IPAB questo significa che sono perfettamente facilmente
Ricerca vivi nel testo questo ossia quando l'impaginazione viene rifatta come nel caso delle prime due opere che abbiamo pubblicato sì anche quando come accadrà ci c'è una ristampa anastatica perché comunque ovviamente si utilizzerà una digitalizzazione che essi che si serve del sistema di riconoscimento ottico dei caratteri il famoso C.R. che quindi consentire consentirà la libera consultazione del tema tra l'altro questi volumi
Vera viene in una un bacino d'utenza ancora più ampio di quello nazionale sono anche accessibili liberamente attraverso quella risorsa straordinaria che internet arcaica non sarebbe serio
Vi dica che cosa sia ma è una biblioteca digitale senza scopo di lucro che conserva il rende accessibili a tutti
Documenti di vario genere tutti in formato elettronico ma che possono riguardare siti web fa il multimediali oltre che numerosissimi libri
Come il dottor Bulgarelli già anticipato la calza prossima della nascita di questa collana che noi oggi presentiamo è la creazione presso la biblioteca del Senato di un fondo diritto comune un inizio assalto nel mille novecentonovantanove la donazione del fondo di Filippo Vassalli ma poi come giustamente ricordava tutto Guidarelli Progetto ha preso maggior invita a partire dal due mila quattro
Con l'acquisizione della biblioteca privata di Ennio Cortese prima del fondo antico poi anche del fondo moderno che da solo contiene più di cinque mila volumi di dottrina storia giuridica
La vocazione storico giuridica della biblioteca sia così andata modificando perché come abbiamo sentito fino ad allora il Senato era specializzato soprattutto nelle raccolte di fonti statutarie
E legislazione degli Stati preunitari una cosa che mi interessa è che era nato sin dagli anni di formazione del Regno d'Italia e come sapete come testimoniali importante evento scientifico che si tiene qui oggi la biblioteca del Senato possiede la più importante raccolta di fonti normative locali italiane dal tardo Medioevo fino alla fine del diciottesimo secolo
Ora per dire qualche parola sui primi volumi della collana
è chiaro che l'incontro tra la biblioteca del Senato e la figura scientifica di Ennio Cortese è stato un incontro scientificamente secondo e ha stimolato in chi ha letteralmente curato il fondo cortese nel senso che come è stato detto ne ha fatto anche il catalogo cioè Alessandra Casamassima
Sì anche negli agli anni di cortese l'iniziativa di ripubblicare la sua opera più importante cioè i due volumi della norma giuridica
Un testo che ha considerato un caposaldo della storiografia giuridica italiana e che ben rappresenta quella che ho definito la vocazione storico giuridica della Biblioteca del Senato anche pubblicato tra il mille novecentosessantadue e il mille novecentosessantaquattro nella collana nostrum diretta dal suo maestro Francesco Calasso questo testo conserva intatto tutto il suo valore
Perché nei sessant'anni che separano la sua prima pubblicazione dalla nostra ristampa i lettori della norma giuridica hanno avuto modo di scoprire che si tratta di un vero e proprio tesoro
Per la conoscenza del mondo giuridico medievale
E una miniera come ben sanno gli storici del diritto e anche il suo ricchissimo apparato di note
Ognuna delle quali contiene osservazioni densissima e su una molteplicità di problemi e questioni istituti giuridici tutte corredate da fonti e accurate indicazioni bibliografiche
Tanto che quasi ognuna di queste note potrebbe essere la base punto di partenza per lavoro monografico
La norma giuridica con una nuova introduzione scritta dai suoi allievi
Compreso lo scomparso Mario Montorsi che vorrei qui ricordare
è stata ripubblicata grazie al grande lavoro e alla credibilità di Alessandra Casamassima e di Paola magia nel due mila venti
è stata per noi una grandissima soddisfazione vedere a venire alla luce questa pubblicazione
Una soddisfazione in parte attenuata dal fatto che a causa del Co-lead non abbiamo potuto organizzare un'adeguata presentazione che poteva anche servire come festeggiamento per l'autore cosa che ci avrebbe fatto un grandissimo piacere
L'opera di cortese indirettamente collega la biblioteca del Senato anche all'insegnamento di Francesco Calasso di cui cortese è stato il primo allievo Romano
Una figura quella di Calasso che ha fatto la storia della nostra disciplina che consentitemi anche la storia della mia Facoltà perché condannato a morte dal regime fascista nel mille novecentoquarantaquattro
Francesco Calasso è stato chiamato ad insegnare nella facoltà giuridica romana l'anno seguente come prima chiamata antifascista diciamo così
E e poi della facoltà è divenuto preside tale stato fino al momento della morte prematura nel mille novecentosessantacinque
Alla Sapienza
Calasso ha creato una biblioteca che oggi porta il suo nome
E che è specializzata in testi di diritto comune e che si trova in ideale congiunzione con il fondo di diritto comune della Biblioteca del Senato anche perché anch'essa è stata in gran parte formata dalla scelta compiuta volumetto il volume de prima ricordava il dottor Bulgarelli della stessa persona cioè di Agnolo stesa
Per adesso la scelta delle di pubblicazioni della nuova collana si sta quindi prevalentemente muovendo nel solco del diritto comune e dell'insegnamento cala siamo no
Che poi dei suoi allievi è stato spesso interpretato contratti personali originali talvolta distaccando se ne sotto alcuni aspetti come il caso di Ennio Cortese perciò la seconda opera pubblicata è anch'essa di un allievo di Calasso
Ed è quella di Manlio Bellomo profili della famiglia italiana nell'età dei comuni pubblicata per la prima volta nel mille novecentosessantasei
E anch'essa adesso ripubblicata nel mille duecento iscritti le società nel cui ecco nel due mila ventidue formato PDF e anche il pub si trova sul sito del Senato
Mi fa piacere ricordare in questa sede che il più anziano tra gli allievi Francesco Calasso Piero Fiorelli che ancora nel due mila venti
Ha curato l'edizione di un testo contenuto nella raccolta degli statuti del Senato proprio oggi compie un secolo di vita vorrei da qui farle gli auguri
Allora per concludere perché ripeto la mia era solamente una una presentazione della collana vorrei fare una considerazione
Dopo la tremenda esperienza della pandemia sanitaria noi tutti abbiamo sperimentato quanto sia importante l'accesso on line alle opere scientifiche
Quasi tutte le nostre università con istituti di ricerca
In quel periodo hanno incrementato moltissimo la nostra possibilità di accesso attesti on line ha la possibilità di consultare i testi su piattaforme editoriali periodici online come gesto Moro va in on line
E di scaricare il bus
Tuttavia è facile constatare come le opere italiane nello specifico possiamo dire quelle di Storia del diritto ma in realtà vale per moltissime discipline a paragone di quelle straniere
Sì mi hanno netti un difficilmente accessibili soprattutto se pubblicate nella seconda metà del secolo scorso
Perciò si verifica mi viene purtroppo che gli studiosi spesso preferiscano citare letteratura anglo americana
Semplicemente perché non trovano traccia su internet di opere italiane anche molto importanti sul tema nel quale si stanno occupando
Si è il mondo accademico da parte sua circa promuovere iniziative il più possibile iniziative volte alla messa in rete dei lavori di ricerca
Sì e gli enti nazionali e internazionali che danno finanziamenti alla ricerca pongono come condizione che i risultati di de di queste ricerche siano pubblicati in modo differente in open access
Se le le tecnologie digitali per fortuna evolvono molto rapidamente purtroppo sul piano normativo restano enormi vincoli che non possiamo non auspicare siano resi più elastici per quanto riguarda specificamente le opere scientifiche
Ad ogni modo con gli strumenti oggi a disposizione quindi nel pieno rispetto dei vincoli vigenti ottenuti i necessari permessi dagli autori qualche volta anche facendoci invitare veramente o anche dall'euro evidenti
Naturalmente la collana di cui stiamo presentando i volumi rispetta tutte le regole ma cerca di colmare
All'interesse di colmare questa lacuna con le grandi opere della storia del diritto
Quindici o cliniche ci poniamo l'obiettivo per il futuro di proseguire mettendo a disposizione di tutti ma specialmente della comunità degli storici del diritto e dei giuristi altre opere di grande valore scientifico ampliando il più possibile i temi e gli autori ma sempre privilegiando quegli amori che come questo
Si fondano sullo studio accurato delle fonti storico giuridica
Ti ringrazio
Grazie perfetto anche i tempi
Io mi scuso ma
Senza precauzioni somiglianze Rob allora una professoressa attorno sì Università di Milano insomma fatto siete tutti molto conosciuti occupi Oronzo qua sicuro presenta e
Di che cosa mi pare che cosa sui metodi parla e allora devo dire che quando mi ha telefonato a un mese trionfa Alessandra Casamassima ritornano avviene ed abbiamo vieni anche tu quasi ci troviamo parliamo di questi due razioni perenti una importantissima pubblicazione degli statuti del mille quattrocentosessantanove di Roma Dick Sandro notare immagino anche Mario Ascheri e l'altra ipnotica Carbide attenta e la non si sente mi avvicino così
Allora una alla questa edizione degli statuti di Roma e l'altra questa l'implementazione e la continuazione
Zone di questa pubblicazione di testi fondamentali della storia del diritto
Degli anni passati e allora ho detto basta cosa parlo dell'uno o dell'altro
Dentista tutti non mi sembrava il caso ci si più Moise senza però notare sì allora ho pensato a una intersezione
Un'intersezione tra i due temi
Come si mette in connessione la pubblicazione di certe pubblicazioni di Maestri della Storia del diritto
Con la pubblicazione degli statuti
Tenendo conto che negli ultimi settanta anni e lo sappiamo bene la storia del diritto avuto una Forte vivacità e vitalità
E non solo nel numero delle pubblicazioni e quella sarebbe forse la cosa a minore ma proprio nella scelta delle prospettive d'indagine
Negli ultimi settant'anni sono stati percorsi delle degli itinerari di Storia del diritto che prima non erano neanche pensabile
E questi ultimi settant'anni hanno
Lasciato un segno indelebile
Non solo sulla storia del diritto comune ce ne ha parlato
Antonia fiori
Ma anche sulla storia del pluralismo sull'organizzazione delle istituzioni e della società medievale nel suo complesso
A partire da una fonte
Gli statuti
Che ancora negli anni cinquanta sessanta settanta lusso anche un po'per esperienza
Erano neglette Issime neglette Issime da chi sia dagli storici stare il ci generali perché si trattava di fonti di diritto quindi non si toccano sono inutili lo dice ancora qualcuno anche norme non italiano e poi naturalmente dagli storici del diritto perché perché le fonti importanti per la storia del diritto erano quelli della sapienza giuridica
E quindi nonostante tutto e adesso proseguiamo dirò qualche cosa non so se vi convincerò ma magari poi se ne può discutere quindi l'idea era proprio di capire come si interseca questo sviluppo della Storia del diritto con questo sviluppo di fonti e
Ancora negli anni cinquanta sessanta eccetera nonostante l'importanza negli statuti avevano dato di unificatore innocente
Li unificatore italiani erano poco costa e quindi questo ma così mi fa pensare un po'da dove veniamo considerando che per tanti anni la ricerca storica è stata influenzata sì certo dagli interessi di chi studia anche dallo spirito dei tempi
E adesso purtroppo lo spirito dei tempi sta un po'decadendo perché abbiamo l'Amburgo e quindi uno strumento di valutazione della ricerca che non sempre ci consente di fare quello che lo spirito dei tempi ci
All'inizio degli anni cinquanta
E qui mi ricollego proprio Calasso perché essa centro un punto importante a due studiosi
Una Giuseppe Ermini e l'altro il Francesco Calasso che hanno sicuramente dato un'impronta indelebile allo sviluppo delle nostre ricerche di storia della sapienza giuridica ma anche di storia dell'Istat
E all'inizio degli anni cinquanta
Proprio con questi due studiosi che cosa vediamo un distacco un distacco dello storico del diritto e quindi del giurista storico
Da una tendenza dominante nella diritto nei giuristi positivi
Che era quello del tecnicismo giuridico della dogmatica
Della ipervalutazione non della Storia del diritto italiano ma del diritto romano perché era stato il diritto dell'iter rinnovato Schioppi accollato alla conquista del ritiro
E quindi vediamo questi due studiosi che compiono un passo fondamentale nel tentativo di superamento di tutti quei limiti del positivismo giuridico del test ucciso molti giuridico che considerava continuava a considerare lo sappiamo bene la legge dello Stato come l'unica fonte del diritto
Il giurista come quello che avrebbe dovuto essere l'esegeta e lo stesso il giudice volendo
La Costituzione democratica tutto sommato molto ingombrante
Molto ingombrante perché staccava il sistema delle fonti dal sistema mondo forse legislativo e tecnicistico che era
Dedurre che è stato in vigore per tantissimi anni
E allora
Per il momento il momento fondamentale di questi due giuristi Cultraro cenno e proprio quello quello di rifiutare questa da storici quindi da ma turisti anche da storici
Rifiutare il tecnicismo giuridico intanto alla ricerca storica un'impronta del tutto diversa sulle fonti del diritto su tutte le fonti del diritto diverse anche dall'audizione
E vediamo che le date sono anche abbastanza significative perché se pensiamo allarme devolve il diritto di Calasso del cinquantaquattro
Nel cinquantaquattro ancora non era entrato in vigore non aveva cominciato funziona nascono e costituzionale che era bloccato tanta quei giuristi che diceva no no alla costituzione cosa programmatica
Chissà l'applicheremo un giorno all'altro quando avremo cambiato tutte le norme no
Senta un po'questo collegamento poi dopodiché il ministero ha sbagliato direzione siano equivocato comunque citavo diceva adesso molto bello fare questa storia della storiografia di tentare una storia storiografia giuridica delle degli ultimi anni dalla
Istituzione democratica in poi grazie anche al dizionario biografico di giuristi italiani anche grazie al supporto del Senato
Ennio Cortese
Italo virò ottima due nemici lenti sono riusciti a fare quindi ritroviamo un sacco di notizie che prima sui su tutti i turisti che anche su questo ha visto che il delitto che prima no era molto difficile
Allora facciamo primo cenno al al primo giurista che mi è venuto in mente che Giuseppe Ermini
Letta mini non dimentichiamolo è stata anche costituente
E poi è stato anche ministro della pubblica istruzione nel cinquantaquattro prima piumati deputato poi senatore
E aveva iniziato i suoi studi negli anni Trenta già su temi piuttosto eclettici rispetto alle tendenze dominanti e quindi
Sui comuni sol diritto comune soprattutto quello pontificio
Ma voi negli anni successivi anche oltre allettanti studi su Bartolo da Sassoferrato ricordo il diritto internazionale diritto internazionale ancora studiato lui pubblica il
Fatati di Giovanni da Lignano che sono stati fondamentali che poi la la la storia del diritto internazionale preso a sua volta matrigna specifica allora perché Giuseppe Ermini tempestivi toglie lo storico del diritto dall'isolamento rispetto starci
Quando fonda a Spoleto prima Perugia e poi a Spoleto il Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo gli storici del delitto nessuno quasi riprendeva usi per azioni l'alto Medioevo era sicuramente la materia fondamentale era quello che si insegnava di più nelle facoltà di giurisprudenza per in materia di storia del diritto ma lo inserisce lo storico del diritto nel circondario generale di tutta la storiografia di tutti gli storici e è straordinario se leggete i primi volumi delle settimane di Spoleto vedere come
Litighiamo con veemenza
Perché sono pubblicate tutte le le cose primo volume quello sui Carolingi ma nella parte sulle discussioni
Tra storici italici del diritto e altri specialisti se ne dicevano di tutti i colori
Veramente in maniera molto
Quindi primo togliere lo storico del diritto dall'isolamento anche solo sei dal punto di vista dell'Alto Medio e dico
E quell'isolamento che
Denunceranno fortissimamente
Ennio Cortese Paolo Grossi
Nel momento in cui il fondo suoi Quaderni Fiorentini c'è uno scambio di lettere anche tra i due sono d'accordo lo storico del diritto è un po'fuori dal tutto perché perché non è un vero storico ma non è un vero giurista
E allora bisogna togliere lo storico del diritto dell'isolamento e sappiamo che adesso ancora qualche problemino in qualche facoltà di giurisprudenza a questo proposito che gli storici del diritto c'è
Arriviamo a Calasso
Ricordata Calasso ricordava di Calasso Antonio signori lassù atteggiamento antifascista cui le sue cronache le sue pubblicazioni degli anni quaranta
Sono state pubblicate mi sembra soltanto nel mille novecentosettantasei
Ma mi interessa prima di tutto fare due notte bloccato in quanto quanto alla
Non tutte due no adesso la d'altre terre tutti gli ultimi il prezioso price prezzi descrizione
Dure lotte sul suo Medioevo del diritto l'ha ritrovato
Ho scoperto che molti di noi abbiamo hanno deciso di proseguire gli studi Storia del diritto perché
Ancora negli anni Settanta il libro di testo delle facoltà di giurisprudenza piena vecchio tipo di tiri definito che cala
Ho letto la sua introduzione
In cui voi una paginetta cerca di spiegare perché il Medio Evo del diritto
Allora dice subito dal Medioevo una categoria storica così inventata
Diritto diritto scrive Calasso metto tra virgolette il diritto si dice è una cosa che i giuristi cercano ancora di definire
Quindi che cos'è il diritto oltre che cosa il Medioevo evitasse andava avanti perché col Medioevo di Calasso stiamo al Basso Medioevo mentre prima si studiava soprattutto nelle università nato
Allora il e quindi e qui comincia una grossa storia di Calasso alla storia del diritto è innanzitutto alla storia delle fonti del diritto
Lo storico e il naturalista che deve capire quali sono le sorgenti di queste fonti deve capire che ecco che in che cosa consiste il processo creativo del diritto
E guardando al Medioevo qual è il processo creativo del diritto beh certo non è la legge calata dallo Stato nell'organizzazione
Sono le comunità sono le collettività
E nelle conclusioni altro punto importante
Considerando che il suo
In testa sul diritto comune ma una grossa parte eh
Riservata anche allo ius proprio e quindi agli scarsi del
Agli statuti il diritto comune è la vita stessa degli ordinamenti giuridici è un fatto di civiltà
La studio medievale
Del diritto in tutta Europa qui collegamento tra l'Italia tra la civiltà fatto di civiltà italiano il fatto di civiltà europea va
è che lo studio del diritto in Europa man mano che si è diffuso in Europa
Si è diffuso a partire dallo studio dei giuristi italiani e quindi molto così di orgoglio nazionale ma in quel momento forse ci voleva dopo lo sfascio della seconda guerra mondiale
Il diritto comune europeo fatto originale e creativo della storia dita
Allora piccole osservazioni estratte qua e là probabilmente Calasso aveva molto sottaciuto nell'esprimere tutto questo nel nel dare questi lineamenti di carattere generale e gli ho detto sono essenziali Simone
Ma
Il
Cita un po'ci spiega un po'questa atteggiamento di Francesco Calasso ce lo spiega bene Ennio Cortese naturalmente
Ennio Cortese in quelle quelle voci del dizionario biografico dei turisti italiani ma poi confortato anche dall'opinione chi altri
Storici del diritto che hanno affrontato che hanno studiato l'opera di Francesco Calasso
E dice cortese in fondo quella di Calasso è un lavoro di Smith tipizzazione di alcune concezioni che si erano afferma
Sulla storia sulla tradizione sulla nostra coscienza non so come dire
Di italiani durante il potere durante il periodo fascista e nella prevalenza del potere autoritario e totalitario che aveva così anche a scopo simbolico anche in certi casi propagandistico ma anche per dare un'immagine alla proprio potere in un certo senso operato molte distorsioni
Introdotto delle distorsioni nella considerazione della storia e uno per esempio è il mito del diritto romano quel su questo punto interessante quello che dice
Cortese di Calasso
Pittrice
Lari nasce lancia nascita del diritto romano nello studio nuovo del diritto romano nel all'inizio del Medio Evo non è una lama
Non è una rinascita del diritto romano al contrario è una vera e propria nascita
E non appunto come specifica cortese non un'antistorica rinascita di un vecchiume
Che lui dice Calasso continua continuava a ripetere dobbiamo considerare lo studio del diritto romano ad inizio del Medioevo proprio come una vera e propria nascita una sorgente nuova
Il l'altro punto importante
La revisione critica delle concezioni statuali svolte nell'immediato MOT dopoguerra sappiamo
Bertagna
Ripartite dal quel fascismo nell'idea della continuità dello Stato era quello che volevano anche gli alleati danno voi
E quindi con questo peso forte di tutto una legislazione pesante di una legislazione che si che ostacolava il progresso verso alla democrazia
E dice cortese di Calasso Calasso rievoca le idee medievali sul significato del potere
Sulla autonomia dell'individuo sulle equilibrio necessario tra pubblico e privato anche al proprio in senso contrario a quello che era il trend della continuità è ancora osserva a proposito degli studi sugli ordinamenti giuridici del quarantasette che di Calasso che poi fuori ha lavorato nel quarantanove dice questo questo studio sugli ordinamenti giuridici ripresenta nella cornice di una grande ondata storico sociologico Rita un moto associativo caratteristico dei primi secoli del nuovo millennio
Il quadro della nascita spontanea dell'organizzazione autonoma di in numeri comunità che ovviamente dissentiva anche della tradizione Santi Romano sappiamo delle sue pubblicazioni
Nei primi decenni dei due
E ancora
Sempre secondo cortese con riguardo a storie sistema del trentasei all'elogio della polemica del cinquanta
Cortese osserva che nel sottofondo dell'opera di Calasso c'è sempre la polemica contro il positivismo e un fitto che egli riteneva avesse fatto scempio della storicità del diritto
E contro una dogmatica che Calasso con Arturo Carlo Jemolo considerava buonista perché sganciata dalla concreta realtà un
Quindi emancipazione della Storia del diritto da certe idee nominanti è nella state dette ritrova anche estratto
E se ci troviamo di
Ci troviamo nelle nella premessa
Di Ennio Cortese alla norma giuridica che è stata accettata anche proprio una continuità da questo punto di vista nella premessa cortese dice
è necessario
Spiegare la nascita della norma giuridica
Ma non dal punto di vista della legalità della formazione di una legge ma dal punto di vista dell'individuazione appunto della causa l'eclissi del primo volume che
Impone sempre a chi fa le norme di ingiustificati l'esercizio del potere normativo nei confronti di chi governa
Inoltre il contrario
Evitare questa autoreferenzialità del legislatore che deve sempre tener conto e giustificare l'esercizio del suo potere di fronte a Bari governanti
E questo ci porta gli statuti eccetto solo un libro che mi è sembrato molto importante in questa sorta di itinerario che è l'interpretazione dello Statuto di Mario Sbriccoli chiede sessantanove
Interpretazione dello Statuto di Mario Sbriccoli perché perché inserisce proprio il primo che effettivamente inserisce
Attraverso l'esame di tutte le tecniche interpretative sotto titola il contributo al ruolo della lo studio del ruolo del giurista nella nell'età medievale alla funzione del giurista nell'età comunale inserisce lo statuto proprio in questo meccanismo delle fonti del diritto comune che Calasso aveva aveva presentati in maniera così potente politiche suoi allievi avevano continuato in maniera decisa quindi eleva lo Stato otto dall'Adda invenzione puramente normativa
E lo proietta nel sistema generale delle fonti del diritto dell'interpretazione sappiamo poi dopo il libro di Mario Sbriccoli quanti studi tutti noi hanno fatto sull'interpretazione
Delle norme tra sta tutto diritto polmoni e così via
Ultimissimo punto che voglio ricordare un'altra iniziativa antistorici che è quella di insieme a cui noi tutti siamo stati legatissimi e che è stato un po'alla palestra di tutti noi e ho visto che nelle origini del design del gruppo intervenuti interuniversitario per la storia dell'Europa mediterranea
Fare un'azione capillare assenti da
E da chi c'era ancora George attitudini scontatissimo Mario Del stretto era Pierangelo schiera Mario Tangheroni ma c'era tra ancora giovanissimo anche Mario Ascheri naturalmente prendeva
Poi c'era Giuseppe Sergi insomma tantissimi nostre tantissimi storici e hanno alla storia della nostra storiografiche
E anche quaestor questo gruppo interuniversitario anche lì ci si trovava trattanti storici di specialità diverso abbiamo litigato tantissimo mi ricordo
Ci sono stati dei momenti anche di forte contesa un po'come all'inizio del CISEM
Per perché per per capirci per capire che cosa stavamo studiando per capire come andare avanti che cosa sviluppare che cosa valeva la pena di continuare sviluppo
E poi e poi sulla storia degli Stati Uniti da quei no è successo ottanta penso additando statutaria di io cartoni
Al problema dei Silenzio degli statuti non solo di quello che gli Statuti dicono ma anche di quello che non dicono
Al problema delle riedizioni degli statuti che adesso sentiremo testi statutari magari del Trecento magari non modificati
Ho in pochissimo a parte che continuano a essere riedita tenne quattro cinque sei cento e che assumono un valore simbolico del tutto differente che quello dell'autonomia
E quello del potere di contrattazione di certi ordinamenti nei confronti dei dominanti in questo continuo continuo gioco di specchi che è stato la storia italiane medievale e moderna dove qualsiasi assetto si è stabilito innanzitutto sulla base della contrattazione
E naturalmente chi erano i i centri che avevano maggior potere contrattuale beh non solo i più ricchi
Ma anche quelli in posizioni più politiche particolarmente rilevanti quelli che godevano di un certo clima
E sappiamo che la contrattazione apportato certi ordinamenti addirittura stabilire dei rapporti di diritto internazionale con la dominante
Perché erano centri minori ma comunque in una posizione di soggettività anche se di diseguaglianza rispetta eccentrico
Ma queste poi diventati antichi e scusate se sono stata troppo lunga
Altrimenti gli imminenti estivo nei interessante quindi non c'è stato
Allora
La parola
Sì appariva Aschieri
Che
Intanto destra tutti
Io sono intanto o interessi oggi riposa sul suono degli statuti sul presidente la del ed il Comitato per l'edizione di insieme teme quindi far riguarda tutti
Non
Vennero immatricolate due in particolare
Grazie Sandro buona sera a tutti e e Claudia Storti è
A
Non dico grazie presenti non dico provocato ma quasi io ero qui soltanto per fare un saluto un ringraziamento questa da una parte ufficiale un ringraziamento ai suoi collaboratori
Del dello Statuto di neve grazie a tutti quelli che in questi anni hanno fatto veramente un gran lavoro e il pubblico in parte sa bene cosa sono le edizioni di fonti
Cioè sono cose a cui in genere non ci si può dedicare a tempo pieno perché ci son tante altre cose da fare nella vita normale più che pubblicare statuti
Quindi è è chiaro che sono testi sono lavori di lunga durata assurdo sui decenni
Io sono stato a a Palazzo Vecchio a parlare dello statuto di Firenze
Ed era cominciato avevano cominciato venti anni fa
Salvestrini negli altri a fare lo statuto di Andrea Lancia quello del mille trecento cinquantacinque ci siamo trovati in quel Bellante bellissimo ambiente azzardiamo oggi uno sulla testa firmi inutile nella Firenze
è un po'imbarazzante ma insomma devo dire che è stata una bella cosa perché si chiudeva nel capitolo di storia
Statutaria fiorentina importante a Siena stiamo
Proprio notizia freschissima Andrea Giorgi ha finito almeno il testo dello Statuto del buongoverno cioè quello che si redasse negli anni in cui Lorenzetti dipingeva il buon governo qui dello statuto lo dicono all'importanza
Anche perché a rimasto poi per due secoli in vigore con tutte le modifiche del caso il cento per cento però uno statuto però indubbiamente importante
Luigi
Non si offenda rassegne ricorderò poi all'olimpico
Che ha cominciato anche prima di vent'anni fa quindi vedete il sole non questioni di lunga durata ne parlammo arriva forse Luís i pantaloni corti del suo bar però perché perché si fa tutti
Molte molte altre cose e quindi anche questo ha richiesto i suoi tempi
E naturalmente è stato complicato perché
Sì si doveva anche soltanto
Decidere come presentarlo perché questo è un testo che ha richiesto molto elaborazione ad esempio Biondi una Volvo che si fa questa è la traduzione
Un testo
Che di cui c'è un'origine alla stampa questo del Lincoln apologhi in cui è andata a riproduzione c'è la
Copia digitale io non ho ancora visto perché ho aperto libero il libero oggi e o il piacere anche di lì a ricordare che c'è il manoscritto capitolino cioè c'è il
L'originale latino dell'archivio capitolino con quella bellissima
Meglio puro
I fogli questa mi pare no che
Che si può vedere in originale un testo ufficiale graficamente perfetto insomma no quello dell'archivio storico capitoli quindi
E siamo di fronte attesti di grande importanza che non si possono e qui il
Questo è un testo di cui si incominciò a parlare
Quando Fini volantini agli anni a Roma tre quindi siamo intorno buoni dieci ecco diciamo così dieci del due mila novelle al mille novecento del cinque due mila e ci fu l'idea e si chiacchierava di lavori appunto impossibili praticamente si incerto questo è un lavoro impossibile Daniela Stanzione zero uno del mille
Consiglio amici diciamo più già allievo perché giocavamo ma in politica secondo ha fatto un altro meeting radio
E disse Cicchitto il Bioparco che è un appassionato
Delle lingue classiche a Napoli e io Mambo sarebbe contento di lavorare a un testo così insomma
E Silvano Stanzione sì lancio in questa impresa è e francamente che ha ribattuto le sue ovviamente difficoltà poi per uno che non è il giurista è chiaro che le difficoltà certe difficoltà aumentano ovviamente e quindi dopo il suo primo
Come dire la sua prima bozza di di traduzione naturalmente c'è punto ci sono voluti degli interventi tecnici sul testo c'è voluto tutta una serie di collaborazioni che sono ricordate puntualmente nel
Nell'edizione e e quindi è inutile che vi faccio perché in parte poi autori appunto certamente Anna Esposito lì ricorda perché hanno lasciato del saggi importanti all'interno del volumetti a avrei considerato quella bozza di traduzione e ha nominato in modo sfondo sul testo e e sull'epoca qui è un libro che ci
Parla dello Stato ci dà lo Statuto
Del quattrocento però ci fa quattrocento romano c'è un po'adesso sentiremo Anna in particolare però è chiaro che qui ci sono dei saggi che riassumono
Anni e anni di lavoro di storia romana chi è presente e questo in questo libro
Anna Modigliani Sandro notare Alessandro Pontecorvi Alessandro Albani tutte persone con altre come è
E a Andrea sarebbe Righetti e vedo saluto continua a chiedere qui presente è un altro degli
Storici studiosi degli statuti di Roma quindi e quindi devo dire c'è sì sì sì a raggiungere un punto ottenendo negli studi statutari un punto importante statutory Firenze tattico
Di Roma starnuti insieme insomma sono queste altri sono stati pubblicati recentemente insomma abbiamo questa società degli statuti che
Si riunisce se ben ricordo a Roma quindi &
Tono giugno Interview vero abbiamo proprio la riunione qui in biblioteca perché questa è la biblioteca storicamente deputata proprio ad a vere
Quanti anni fa ci siamo visti Sandro Penna fiorentino
Hanno un po'in biblioteca giorno dopo quella
Ho sposato no ecco era tre ventinove quando tua concessi perché interessati devono eravamo e non lo so collego insomma sicuro Rossettini riprendeva finalmente la pubblicazione del catalogo degli statuti giusto
Giusto né di cui duecento riproduzione resta quella nuova S messe insieme alla svelta sì sì allora recupero
Con De Rosa quello dei messaggi & quello di Gabriele dell'incisione saggio io lo raccomando perché è
Un messaggio allora eh
Al all'inizio del volume congrua ex
Del Sayyaf dialogo del settimo volume on line on line c'è il saggio di Gabriele De Rosa sulla
Che era il presidente gira sì sul mondo normato dagli statuti era una specie di grande affresco di grande interesse a mio avviso perché è riuscito a sintetizzare i vari livelli di normatività e di realtà considerata dalla normatività di statuti capitolini accordi vari consuetudini eccetera consuetudini che l'altra categoria che ha avuto degli approfondimenti
In questi ultimi
Ultimi anni prima ed era un po'negletta poi anche qualche polemica aiutato ecco a far metterà a fuoco la consuetudine anche la consuetudine da tutte le parti c'è anche oggi che siamo sommersi
Dalla legislazione naturalmente e quindi ci sono dei ci sono dei delle aree meno illuminate della normatività che tuttavia sono anche più efficace di queste sono sotto di campioni quindi questo è un un tema questo della normazione locale che ha ripreso a livello europeo ecco adesso siamo in un momento in cui abbiamo avuto quel libero di curato da avvisarla Grossman
Ormai dieci quindici anni fa de statutari loro che è un libro internazionale perché è un fenomeno dai furie rosse espanso sogni del dal Portogallo a alle né tradizioni consuetudinaria dell'Oriente europeo ci sono delle
Basi normative locali che dobbiamo tenere presente sempre nella ricostruzione
Dei contesti
E che il primato un gol a un certo punto della dottrina Nothing is comune eccetera poi il primato della legislazione eccetera eccetera avevano fatto dimenticare insomma si pensava
Che fossero delle normative marginali per così che
E dovevano cedere invece alle normative nazionali e così via
Per evitare anche conflitti
Sì di normazione che
Che sarebbe bene evitare e che invece adesso ci rendiamo conto che forse sono inevitabili insomma no le la normazione europea
Unità alle altre normazione internazionali sta creando questi e questa pluralità di livelli normativi
Che impone delle questioni di coordinamento
E dei criteri di coordinamento che avevamo all'interno del sistema di diritto comune cioè e l'illusione codificata Oria che è crollata cioè è durata due neppure due secoli
è un fenomeno quello della codificazione è stato un grande per carità grande fenomeno grande aspirazione grandi ambizioni politiche per carità giostre
Un illuminismo fantastico è giustissimo però però e poi ci si è resi conto
Io ricordo sempre quei massimali del
Consiglio di Stato francese già prima dalla metà dell'Ottocento voi invio vendevate conto che senza i commenti
Dottrinali e giurisprudenziale non si arrivava da nessuna parte cioè il mito della semplicità chiarezza
Coerenza tutto quello che le che volete della codificazione era già di fatto era già di fatto superato non si diceva per decenza serietà
E così via anche perché i codici bisognava trasferire allo Stato italiano unitario notti è stato un fatto importantissimo di unità per carità come lo sono ora dal punto di vista naturalmente della normativa diritto di famiglia diritto di successione no nei codici ci sono ci si si sono fatti delle delle dei progressi enormi però si diceva proprio stamane col col Stefano amore che direttore di nove itinerari
Come si siano create
Delle stratificazioni in cui
Dalle quali e difficile uscire senza qualche a Marco perché non
Non non è facile districarsi in questa situazione se voi prendete
Un libro di diritto comune del Settecento fedele cioè tipo di stratificazioni appunto ci sono una io in io raccomando sempre per rendersi conto perché e anche utile dal punto di vista
Del lavoro proprio dello storico normale
Il tocchi touchdowns
Dedizione Mario Julius buona diventa un affare così decisione un Prati dunque questo
Geronimo mi pare che il cardinale che concorsi anche per diventa papà
Poteva essere Domenico tossiche un modenese
Che ha fatto questo dizionario alfabetico
Della
Boh delle dottrine consiliari diciamo per cui voi andate alla voce alfabetico Vaiana voce romana e trovi perché Roma è stata considerata dai giuristi
Roma sul Tevere per viaggiare Roma può essere considerata ci sono tutto con una citazione del giurista che ne ha parlato poi ai le fonti
Per fare una storia di Roma dal culto di lista come ormai razzista nel diritto comune lì
Nel dai testi applicativi del diritto comune quindi non soltanto per l'aria come si insegnava nelle università ma come
Quali problemi di Roma in concreto venivano fuori nelle corti e quindi insomma è una sintesi di fantastico interessa ho capito quando uno guarda l'orologio oltre al ministro che sono già arrivato a un punto dolente quello che dovevo dire
Dello statuto l'ho messo in alcune paginette introduttive
Che riassumono un un po'alcune regole
Di cautela ecco dallo statuto non si deve trovare tutti
Io mi meraviglio quando qualcuno si meraviglia che non ci sia un po'più la costa tutto si fa per per fare cose
Che servono di nuovo è chiaro che non smettono che cos'è la dote che cos'è l'usufrutto è ovvio perché non sapevano tutti no chi doveva applicare
Lo statuto cioè ci sono lo statuto è un diritto frammentario per definizione diritto incompleto per definizione non cercate delinque delle strade
Ma trovate delle cose di urbanistica interessantissime perché basta in uno Statuto
La notizia
E siamo andati ho capito basta una notizia
Di una strada dove c'è la fonte Davy sistemare e avete subito turbamento non un'idea assicura in quell'anno si farla di questa colui poi può darsi che cinque anni dopo non ci fosse più niente naturalmente lo statuto di fotografa un momento
Un momento quello in cui distratto Utari hanno lavorato ho chiesi ha ripreso sul posto a tutto precedente a pensato di varare lo statuto nuovo compito rattoppi eccetera eccetera quelli di donare ente uno statuto
Che sia mai uno specchio della realtà lo statuto e filtrato dacci lo redige
Dai testi che i redattori hanno trovato pronti per redigere gli il nuovo Statuto quelli bisogna essere sempre prudentissimo non è la verità è un testo che però ha passato il vaglio della curia pontificia
è stato stampato è stato distribuito anche gli ha già un problema numero soltanto del del questo naturalmente andarci illuminerà su questi dettagliate Marciano dettagli importanti perché mi fanno vedere com'è dura la vita degli degli statuti
E come e dura la vita di chi deve stare a sentire di sta tuttologi grazie signor
Io comunque mi permetto solo se l'operazione celeste Anna l'autonomia dei giudizi secondo prima di dare la parola dalla professoressa Esposito che ebbe di ristampe mostra degli ordini
Normanni due mila e non mi permetto una piccola osservazione nati dieci elementi stabili allora
Non potevo vicaria rispondiamo Pechino Sergio noi consentire quando si ha una nel Triassico istituzioni allestitore di Bossi vincono però ed era il rivale sul ruolo che quando al saluto alle scolaresche non altri studiosi lo presentava mo'diciamo vedete assomiglia proprio a una tessera per l'attacca Vadacca sarebbe grazie a un concorso dev'essere la decade degli anni Settanta grosso modo nel senso Patumi confermerà i che esistono vero
Miniature punto più verde fatti non l'avete messa in copertina già arrestato in questo caso è stato problema col grafico per fare non lavorerei anche per il funzionamento mentale se ne andrà Luis bene allora la parola alla medievista no
Allora buonasera e grazie l'invito a presentare questo documento così importante comincio subito
La riforma degli statuti di Roma del mille trecentosessantatré portata a termine nel mille quattrocentosessantanove
Per volontà del pontefice Paolo secondo appare un tema di grande interesse nella complessa vicenda storica delle fonti normative municipali romane
Più di quanto la storiografia abbia generiche generalmente ritenuto in passato il volume che oggi presentiamo e i particolari saggi che introducono la traduzione italiana dello Statuto riformato promossi lo chiaramente lo vedremo a breve
Prima però voglio soffermarmi proprio sul lavoro di traduzione che già Ascheri ci ha introdotto in qualche modo ecco la traduzione di un testo giuridico complesso come quello di uno statuto municipale
E particolarmente quello di Roma
Non vi è dubbio che si è trattato di un'impresa di grande spessore anche per le difficoltà incontrate dal traduttore il professor Silvano Stanzione
Nell'affrontare il testo del più antico testimone dello Statuto del mille quattrocentosessantanove a noi pervenuto ovvero incunaboli o pubblicato a Roma dal tipografo bavarese Ulrich Man
Tra il mille quattrocentosettanta e il mille quattrocentosettantaquattro
E oggi
Conservato in pochissime copie tra cui l'esemplare Miniato presente nella biblioteca del Senato appunto
Per inciso si tratta del più antico esemplare a stampa della raccolta statutaria di questa biblioteca probabilmente della prima stampa statutaria italiana in assoluto
Il testo delinquono ha pure molto scorretto per cui si sono dovute integrare parti mancanti e ovviare ai non infrequenti errori di stampa
Ne erano ben coscienti già i contemporanei che reagirono in modi diversi ad esempio e l'esempio è tratto dal saggio di Alessandro Pontecorvi nel novembre del mille quattrocentosettantacinque
Cito nell'ambito di una lite con i frati agostiniani di Campo Marzio un ignoto personaggio aveva negato in toto l'autenticità della turbativa vigente
Cito perché diceva che non era autentico lo liberò degli statuti perché era forma
Alimentati dalle inesattezze e dall'inusuale veste la stampa dell'ordinamento i sospetti erano prevalsi e il priore del convento aveva dovuto chiedere aiuto al Pronto notaio del senatore affinché rilasciasse
Cito la fede degli statuti Deroma Pecci che Foro prodotti
Come sottolinea nella premessa Sandro Notari che insieme ad Anna Modigliani ha curato il volume
Si tratta di un progetto editoriale intrapreso con ambizioni scientifiche e insieme con un intento divulgativo finalizzato ad avvicinare un pubblico più ampio di lettori alle normative comunali
Romane medievali
Non è stata un'impresa facile
Per ottenere una tradizione adeguata infatti occorreva conoscere oltre al latino medievali al diritto del tempo il contesto storico istituzionale e ambientale della comunità per la quale quelle norme erano state concepite
Veramente aggiunge Notari un simile patrimonio di competenze si trova riunito in un unico studioso anche per questo la traduzione di uno Statuto è un'operazione complessa che richiede un impegno collegiale di équipe soprattutto per un testo molto ampio come questo che stiamo esaminando che conta oltre settecento capitoli
Frutto di una stratificazione normativa risalenti a periodi differenti
E per l'assenza di un'edizione critica del testo che priva il traduttore di un sicuro punto di riferimento
Da qui la necessità di avvalersi dell'apporto di studiosi con competenze diverse che hanno collaborato anche a scrivere i saggi introduttivi al volume
Utili per un inquadramento dello Statuto quattrocentesco nel contesto della storia cittadina romana
Mi sembra doveroso ricordarli soprattutto per coloro che non hanno ancora preso visione del volume
Dopo una breve introduzione di carattere generale subì statuti comunali da parte di Mario Ascheri Anna Modigliani si è concentrata sulla figura di Papa Paolo secondo il committente della revisione statutaria del sessantanove
E sul suo rapporto con la società cittadina le sue istituzioni
Sandro Notari nelle sue puntuali note storico giuridiche relative alla prima riforma pontificia dello Statuto
Pone invece l'attenzione sui contenuti normativi
In un serrato confronto con quelli emanati dal comune popolare del mille trecentosessantatré li affronta seppure in estrema sintesi le questioni più significative poste dal testo statutario Paolino
A sua volta Alessandro Pontecorvi esamina i due testimoni del testo degli Statuta del mille quattrocentosessantanove
La preziosa ma scorrette edizioni una bolla di Anna
E il manoscritto conservato nell'Archivio storico capitolino ornato da stemmi decorazione a Bianchi G. rari e iniziali Noro scritto nel mille quattrocentottantasei dal copista brabantino Oddo de becca
Che contiene oltre alle disposizioni aggiunte presenti nell'incunaboli o nuovi documenti e riforme successive fino al mille cinquecentonove allegati nel tempo da mani diverse e spesso su istanza dei pontefici
è probabile Quintili entrambi siano derivati da un manoscritto perduto perché in entrambi si rilevano molti errori comuni ma comunque il manoscritto capitolino è più corretto degli incunaboli
L'ultimo saggio introduttivo e di Alessandro Dani
Che ci offre qualche nota comparativa tra lo Statuto di Roma
Del sessantanove e quelli di altre città laziali del tempo osservazioni che permettono di fare emergere con ancora maggiore evidenza i caratteri specifici della normativa municipale romana
Entriamo ora in medias res dato il tempo limitato non starò a ripercorrere la storia della legislazione statutaria medievale del Comune di Roma nei caratteri dello statuto del regime di popolo
Che si trovano efficacemente presentati nel saggio di Notari ma mi concentrerò sullo Statuto riformato da Paolo secondo cercando sulla scorta di quanto proposto nei saggi prima citati di metri luce in primo luogo le ragioni che spinsero questo pontefice a promuovere la riforma
Ogni generazione e tutti gli esseri viventi sono propensi al male sin dall'adolescenza e per tutto il corso dell'esistenza inclini al piacere pendenti edilizi e facili a scivolare nei delitti
Per l'eliminazione di tutto questo è inutile emanare nuovi statuti per l'Arma Città di Roma e per il suo illustre popolo e riformare quegli antichi e migliorarli in base al cambiamento dei tempi e secondo l'esigenza del Santissimo Signor nostro Paolo secondo e dello Stato della Chiesa romana
Eliminare quelli simili inutili contraddittori accelerare i processi sollevare le parti in causa dall'onere delle spese
Così nel prologo degli statuti del mille quattrocentosessantanove ma anche nella bolla di conferma di questa riforma del trenta settembre dello stesso anno che ha integralmente è edita in appendice al nostro volume
Viene il riferimento al tempo trascorso a generiche esigenze del Papa e dello stato ecclesiastico all'opportunità di razionalizzare le norme preesistenti
Più significativo come ha osservato Anna Modigliani è il richiamo agli statuti del vecchio regime popolare che potevano costituire un pericolo per la libertà della Chiesa e che erano stati in vigore troppo a lungo
Da qui una critica abbastanza esplicita nei confronti dei pontefici precedenti
E cito sempre nella dalla traduzione
Che non avevano avuto il coraggio di rompere con il passato e di dare piena pubblicità restauro della signoria pontificia su una città continuando a confermare statuti ormai in adattabili agli avvenuti mutamenti istituzionali
Infatti dopo la conclusione nel mille trecentonovantotto dell'esperienza dell'autonomia del Comune romano gli statuti del mille trecentosessantatré rimasero in vigore anche se non tutti i precetti continuarono ad essere attuati
Vi furono poi delle riforme come la soppressione della milizia popolare dei balestrieri e palesati
La nomina papale del senatore forestiero l'assoggettamento della Camera Urbis alla Camera apostolica eccetera riforme che però non si tradussero in nuove norme dello Statuto
I predecessori di Paolo secondo preferirono emanare norme in deroga senza modificare il testo statutario
Dunque papà Bourbon fu il primo che decise di intervenire affermando anche in questo modo la sua concezione fortemente monarchica del ruolo del Pontefice
In conformità scrive la Modigliani anellini è ideologiche Costantini anni e ha una concezione del potere temporale del Papa in continuità con quello degli antichi imperatori
La riforma statutaria da lui promossa in nome della specifica sovranità esercitata sulla città di Roma da parte del Pontefice e costituisce la prima revisione ufficiale dello Statuto comunale nel mille trecentosessantatré segnò dunque l'atto di adeguamento dello statuto comunale romano alla mutata forma di governo da parte di una commissione di giuristi alcuni erano avvocati concistoriale nominata
Da Paolo secondo e supervisionata dai padri della Reverenda Camera apostolica
Ciò non toglie però aggiunge Notari
Che Paolo secondo sottopose la riforma del testo statutario all'approvazione dei consigli cittadini nel rispetto quanto meno formale dell'ordinamento comunale come indicato dallo stesso Pontefice nella bolla di approvazione
Vediamo ora quali furono gli interventi più significativi attuati dai riformatori
A questo proposito è bene premettere che in tutto lo Statuto riformato si possono rilevare caratteri di continuità e discontinuità con lo statuto del Trecento apparentemente vengono apportate solo poche modifiche
Identica resta la struttura in tre libri dei quali il primo e il secondo dedicati rispettivamente alla legislazione civile criminale tre con il maggior numero di emendamenti
E i rimaneggiamenti mentre il terzo dedicato all'organizzazione comunale sembra contenere solo poco e di tutti
In realtà vengono cancellati i capitoli che contenevano riferimenti all'esperienza politico istituzionale del regime popolare fermare o e contemporaneamente si cercò di limitare la facoltà di elezioni dei magistrati da papà dal parte del popolo romano che secondo i precedenti statuti avveniva tramite impulso l'azione ad esempio viene eliminata l'importante rubrica dedizione senatori is con le complesse procedure elettorali atte a garantire una scelta corretta e senza condizionamenti esterni perché ormai da tempo il senatore era di nomina papale
Le cui principale competenza riguardavano soprattutto l'ambito giudiziario
Al suo posto Legnano inserita una nuova relativa alle competenze dei capi regioni diretti collaboratori dei tre conservatori questi ultimi di solito esponenti di famiglie dell'aristocrazia municipali
La magistratura dei capi Regione per l'ampiezza delle funzioni attribuite diviene ora e lo ha fatto notare a suo tempo Paola Pavan un efficace strumento di controllo sociale economico e militare decentrato ciascuno per il proprio rione
Il tribunale del Campidoglio continuo a mantenere la competenza civile e penale sui cittadini abitanti di Roma
Ad eccezione dei membri del clero e dei cortigiani pontifici la cui immunità peraltro era già stata sancita da papà Beoni stralcio nono all'inizio del Quattrocento
Anche sotto il profilo simbolico si evidenziano cambiamenti significativi
Dallo Statuto riformato si emenda la rubrica del Ferries che elencava i giorni di sospensione dell'attività giudiziaria nella Curia capitolina
Colpisce infatti la sostituzione del Sestu onde in qualsivoglia dei presenti is status ovvero dello Stato popolare
Che si celebrava il venti maggio con la Messa dello Spirito Santo nella chiesa dell'Ara Coeli chiaramente improponibile ai tempi di papa Barbot con la festa di San Bernardino da Siena
Le cui predicazioni a Roma erano ancora vive nella memoria dei cittadini più anziani
Perché come ha osservato alla Modigliani anche per le feste come per le leggi è sempre opportuno mantenere per quanto possibile una linea di continuità ed evitare drastiche cancellazioni altri alimenti però sono da mettere in evidenza quelli che Sandro Notari definisce tratti distintivi della città i quali presenti nell'anno vestiva trecentesca si conservano nei secoli successivi e in particolare nello Statuto di Paolo secondo il primo è il legame ideale con la comunità città e la comunità cittadina vista però con la Roma classica il secondo il carattere popolare e anti nobiliare dell'ordinamento comunale
Temi molto presenti negli ultimi anni nella storiografia romana
Sintetizzando al massimo limitatamente ai riferimenti statutari
Viene ricordato in relazione al primo punto come il richiamo alla romanità sa venisse espressa in varie forme ma soprattutto nel recupero della tradizione giuridica Romano giustinianea
Un recupero scrive Notari che si tradusse nella preferenza riservata dallo statuto cittadino allo ius civile romano nella graduazione delle fonti integrative e sussidiarie rispetto al diritto canonico
E nell'adozione nella Curia capitolina ovvero la massima espressione della Libertas municipale romana
Di un perito peculiare stile usi giudicanti segretamente obbediente alla legge che continuerò per secoli a caratterizzare questa corte
A distinguerla dalle corti papali operanti in città
Il secondo elemento distintivo del Comune romano che permane negli statuti del mille quattrocentosessantanove e la sua fisionomia anti nobiliari
Presente marcatamente in quelli trecenteschi la ritroviamo senza variazioni anche in quelli di Paolo secondo infatti se sia Cola di Rienzo sia il successivo governo del bando e resi avevano voluto controllare la conflittualità baronali
Escludere gli esponenti di quei lignaggi dalle magistrature capitoline e possibilmente allentare i legami passa all'ATC
Anche Paolo secondo e i pontefici del quattro il primo Cinquecento si fanno sostenitori della volontà anti Magna tizia del popolo romano
E quindi della conservazione dell'osservanza delle norme che furono emanate a questo scopo nel Trecento con l'obiettivo di arginare la forza delle grandi famiglie baronali
Orsini colonna Savelli eccetera capitale
Che mettevano a rischio la pienezza del potere papale sulla città
Perciò non diversamente da altre legislazioni comunali anti Magnetic sì e Alessandro Daniele fornisce qualche esempio per le città laziali
I baroni romani scrive Notari era un'esclusiva alle cariche pubbliche e sotto stavano in ragione del loro status a specifiche sanzioni pecuniarie
Il cui ammontare oscillava fra il doppio il quintuplo di quello stabilito pere i
Militaresca Valle rotti a cui a loro volta era applicato una sanzione doppia rispetto ai pay di Tess o populares
In questo modo lo Statuto dava formato normativo alla tripartizione cioè popolari cavalli e rotti e baroni
Dei membri del corpo sociale cittadino
Inoltre di particolare rilevanza appaiono i capitoli anti Magna tizi da cui emerge l'interesse pubblico ovvero del Comune cittadino a contrastare le forme violente di giustizia privata
E i tentativi di sottrarsi agli apparati di giustizia da parte dei baroni
Contro cui Paolo secondo aveva emanato già nel mille quattrocentosessantasei la bolla
Dirò sanguine o se doloso sono chi è presente tra le disposizione aggiunte sia nell'incunaboli o e quindi sta lì sia nel manoscritto capitolino e in traduzioni anche del nostro volume
Oltre agli aspetti politico-istituzionali lo Statuto del mille quattrocentosessantanove e le disposizioni aggiunte offrono molti spunti per illustrare la vita della città di Roma
Ampio spazio è dato qui come altrove alla legislazione penale e al sistema punitivo che riprende come abbiamo accennato quasi senza variazioni e quello del Comune trecentesco
Vi sono inoltre riferimenti alle attività economiche alla vita sociale alle feste quelle religiose in primis ma anche con particolare insistenza quelle laiche relative al Carnevale che Paolo secondo accrebbe con l'istituzione di sei nuovi pali insomma quasi per ogni tematica relativa alla vita cittadina Ayala società municipale
è necessario fare riferimento allo Statuto che del resto è quasi sempre richiamato ad esempio negli atti notarili soprattutto per quanto attiene alle successioni e agli stipendi totale
Non è certo possibile in questa sede entrare nel merito dei tanti settori su cui legifera lo Statuto Paolino
Ma vorrei almeno fornire un esempio in base alla mia esperienza di studiosa della società romana rinascimentale e lo vorrei fare esaminando una problematica che anche recentemente ha tirato l'attenzione della storiografia
La legislazione suntuarie no che è strettamente legata all'evoluzione della società cittadina e almeno per quanto riguarda le dovuti anche alla normativa statutaria in materia
Nell'incunaboli o che stiamo esaminando compare tra le disposizione aggiunte allo Statuto nel mille quattrocentosessantanove e l'abbiamo in traduzione anche nel nostro volume
E lei cala personale impronta di Paolo secondo oltre al fatto che ne dà all'approvazione e quando gli fu sottoposto dai cinque ex redattori
Legiferando sul lusso questa la notazione di Pontecorvi Paolo secondo era ricorso a un mezzo di organizzazione e controllo sociale già sperimentato da altri Pontefici
Ma vorrei aggiungere con obiettivi più mirati rispetto ai predecessori
Infatti a partire da Martino quinto nel mille quattrocentodiciotto
Anche a Roma vennero proposte dei Consigli comunali delle norme che per seguivano l'intento esplicito di limitare le spese superflue
Non solo per l'abbigliamento ma anche per due circostanze di grande rilievo sociale i funerali alle nozze con particolare riguardo all'entità delle quote totali
E alla Foster vita a fastosi età dei banchetti
In realtà un secondo e forse più importante obiettivo era quello di impedire agli strati inferiori della società in periodi di rapido sviluppo economico e sociale la possibilità di emulare lo stile di vita dei ceti eminenti di antica tradizione
Queste norme pure elaborate in privato e generali Urbis consigli is dalle magistrature municipali potevano essere oggetto di significativi interventi pontifici e questo è un elemento che va tenuto sempre presente infatti era il Papa che doveva approvare in ultima istanza questi decreti cosa che faceva dopo averne sottoposto il testo a un'apposita commissione da lui nominata ecco facendo a volte anche degli interventi molto importanti
Infatti ecco è un testo questo questa legislatura interessante per evidenziare i reali obiettivi del Pontefice ogni ratificare la normativa e al contempo la capacità contrattuale della municipalità nel difendere le proprie istanze
Infatti mentre le magistrature cittadine oltre a contenere le spese superflue cioè eccetera avevano come finalità primaria la salvaguardia dell'identità municipale tutelando la tradizione sia per le feste nuziali e per quelle funebri sia per l'abito tradizionale delle donne romane
Vediamo il Pontefice cui queste preoccupazioni erano del tutto estranei operare per accentuare le distanze tra le diverse componenti della società romana in particolare tra i romani da una parte e dall'altra i baroni che hanno sempre rappresentato un gruppo elitario a sé stante i forestieri e i curiali
Questi ultimi già sottoposti alla giurisdizione municipale
Ah scusate già sottratti alla giurisdizione municipale da Martino quinto e costituendo quasi un mondo a parte
Ed è proprio con Paolo secondo che per la prima volta si possono rilevare importanti integrazioni variazioni alle disposizioni suntuarie proposte dai magistrati cittadini
Tralasciando quelle relativa vesti ornamenti voglio richiamare l'attenzione sulla problematica adottare su cui interviene non a caso il primo capitolo di questa legislazione che fissava per tutti
Tanto maschio quanto Femina de qualunque stato grado condizione o preminenza sia sia romani o forestieri Roma abitanti le quote totali a ottocento fiorini correnti e la Concio nuziale a seicento
Peraltro cifre del tutto fuori mercato in quanto in quel periodo le somme erogate dai nobili e servili per le doti delle loro donne e non è in genere il doppio
Per costoro e cito dal nostro in funambolo
Piacque a sua Santità aumentare il valore delle doti maggiori così che sia possibile stabilire senza alcuna pena una dote fino a novecento Fiorini e così la contro fino a settecento
L'osservanza di queste norme era vincolante sia per i cittadini di Roma che per gli abitanti del distretto
Mentre per quanto riguarda i baroni ci si rimetteva c'è scritto allarga il tiro del Pontefice quasi a voler sottolineare che Paolo secondo avrebbe potuto sarebbe potuto intervenire anche nei loro riguardi in questo campo
Non si fa cenno invece a coloro che facevano parte della Curia papale in gran parte non romani e ai forestieri non stabilmente residenti in città di fatto esentati e dunque liberi di comportarsi come meglio credevano è evidente perciò soprattutto per quanto riguarda l'Istituto totale
Che per mettere i forestieri a coloro che operavano nella Curia di dare alle figlie doti di qualsiasi entità
Molto superiori a quelle fissate per legge a cui erano costretti cives romani era certamente un incoraggiamento adesso premia per un gruppo come quello della nobiltà cittadina tradizionalmente chiuso al suo interno
Proprio quel ceto sociale che i pontefici cercavano in tutti i modi di snaturare per addomestica lo meglio termine addomesticato e tratto da un famoso saggio di Arnold esce che mi fa piacere ricordare in questa sede
Naturalmente valeva anche per quei però per quei tempi il proverbio fatta la legge trovato l'inganno
I nobili romani che pure avevano contribuito a elaborare i capitoli suntuarie dovettero presto rendersi conto che nei fatti molte disposizioni erano inattuabili di certo quelle relativa alle quote totali
Come si legge in una supplica rivolta a Papa Innocenzo ottavo da Lorenzo Leni inabili romani se avessero dato doti conformi alle leggi alle loro figlie queste sarebbero rimaste incompiute zitelle
Perciò o si o non si curavano affatto della normativa e continuarono a dotare le figlie consommé adeguati al loro livello sociale ore corso un appunto alla supplica al Pontefice per essere esonerati dalle norme vigenti
In questo modo il Papa in qualità di signore della città
Mostrava verso i suoi sudditi liberalità e benevolenza ma soprattutto il suo potere concedendo una licenzia dispensazione mette indulto che permetteva
Seppure a caro prezzo da pagarsi alla cancelleria vaticana uso uxorio induce re et coniugali legge detti neri con una dote superiore alle leggi vigenti
Solo due parole a chiusura di questa breve nota
Come viene sottolineato in quasi tutti i saggi che introducono il testo degli degli statuti
E come ho cercato anch'io di evidenziare il pontificato di Paolo se conto risulta centrale nella storia della città di Roma soprattutto per il rapporto che il Pontefice stabili
Non solo con il popolo romano ma anche con le minoranze che ormai erano presenti a Roma sempre più numerose ebrei compresi
Il fatto stesso che abbia messo mano primo tra i pontefici del Quattrocento alla riforma dello statuto cittadino mostra senza ombra di dubbio la volontà di affermare il suo ruolo il signore assoluto della città
E lo dichiarava esplicitamente nel prologo degli statuti e nella bolla di approvazione
Aveva però anche cercato di conquistarsi il favore dei cittadini con feste e banchetti tanto apprezzate dai romani che ne vennero coinvolti ad ogni livello sociale cercando anche in questo modo di avere la loro fedeltà e il loro appoggio
Come notava prontamente l'oratore Agostino Rossi scrivendo nel mille quattrocentosessantasei al duca di Milano
Senta eletta sua beatitudine molto in fare del teste qua secondo l'i tempi e Cribari Pastura al popolo come ho prudentissimo signore che lei per gratificare sennò et mandassero tanto più del voto il velivolo
Terminò tornando sulla questione della committenza della stampa degli statuti riformati dunque sull'incunaboli al centro della nostra attenzione
Se n'era già occupata nel lontano mille novecentonovantanove Anna Modigliani in un articolo pubblicato sulla rivista nella rivista romani Rinascimento in cui aveva analizzato il decreto reperito degli archivi della Camera apostolica con il quale il sette giugno
Mille quattrocentosettantaquattro il cardinale latino Orsini camerario di Papa Sisto quarto obbligava i professionisti del diritto
Cioè avvocati procuratori sette Notari
Ad acquistare una copia dei nuovi statuti mi sembra opportuno perciò concludere con le sue osservazioni peraltro riproposte da Alessandro Portelli coordina il suo saggio
Secondo la Pomigliano il documento chiarisce come sia la riforma del sessantanove sia la stampa dello Statuto da parte di un ricambio fossero stati decise da Paolo secondo realizzate dalla Camera Apostolica suo principale organo di governo tali decisioni e cito terminando erano state prese in anni precedenti superiori bus Annis non meglio precisati rispetto al giugno del mille quattrocentosettantaquattro la prima come si è detto da Paolo secondo quanto alla seconda
Non è possibile sapere allo stato attuale delle ricerche se sia stato lo stesso Papa Barbot a stabilire la stampa
Dei nuovi Statuti oppure Sisto quarto in un momento successivo e non troppo distante dall'effettiva realizzazione dell'edizione a completamento dell'iniziativa presa dal suo predecessore
Per
Grazie
Non finisce qua perché a questo punto i due curatori penso debbano dire qualcosa
Dentro ci possiamo pensare
Carlo nato a cena preparata io
Bene grazie ai santi
All'arrivo anche della professoressa
Sì che vuole accomodarsi anche lui pronti a picco fate in stereofonia
Ai ai curatori compete esclusivamente ringraziare ringraziamenti doverosi uscito ringraziamenti assolutamente non non formale si
A coloro che hanno contribuito a Chieti i lavori di questa giornata si svolgessero e anche alla realizzazione del volume
Su Roma il suo statuto di Roma del mille quattrocentosessantanove che abbiamo appunto presentato
Mi rendo conto che ha visto che sto percorrere perché presentare un elenco degli enti e delle persone che hanno dato questo contributo fa correre il rischio di dimenticanze e quindi di caffè ma correrò proverò a correre questo questo rischio
Sapendo appunto a cosa posso andare incontro il primo ringraziamento naturalmente va alla commissione biblioteca gli archivio storico del Senato
E e al presidente Pera che ha dato naturalmente il suo assenso affinché tutto ciò potesse avvenire naturalmente
Ci ha onorato del suo saluto e della sua presenza e quindi va anche a luglio su nostro ringraziamento il direttore della della biblioteca ci tengo però a fare uno speciale ringraziamento alla dottoressa Casamassima
Senza il cui apporto senza il cui contributo noi non avremmo avuto probabilmente ne questa giornata di lavori
Ne il volume
Ne il volume nel volume sinistro intervenire
Ringrazio sempre insieme naturalmente alla professoressa Modigliani con la quale insieme abbiamo curato anche faticosamente per un lungo periodo questo
Ma con piacere credo di entrambi questo questo volume ringrazio volevo dire last
Sezione Roma nel Rinascimento e la presidente che qui che qui tra noi la professoressa fa venga che ha creduto fin dall'inizio in questa in questa impresa che è stata anche molto paziente nella spendere diciamo insieme a tutti gli altri questo decennio che quasi quasi decennio più o meno di un tempo che è intercorso fra l'inizio del del delle operazioni e la conclusione del lavoro e quindi ci tenevo
A ringraziarla
Volevo ringraziare anche la professoressa la professoressa chiamò se sa chi Abbot che ha dato chi chiede Totti prova a nascondersi ecco io la definisco la la ma se posso un mutuare un un
Sintagma
Definire la mano invisibile dell'operazione di la mano invisibile lo dell'operazione di di edizione e quindi mano invisibile ma concretissima anche aiutato molto affinché questa operazione potesse andare potesse andare in porto
Ringrazio il comitato scientifico della collana editoriale del Senato comitato scientifico che stato oggi qui rappresentato dalla professoressa fiori per aver accolto il nostro del nostro volume
E per avere all'interno di questa collana della quale ci ha parlato e tenere inaugurato ci tengo a precisarlo per aver inaugurato con questo volume una nuova sezione dedicata alle fonti
Gli altri due volumi precedenti riguardavano di grandi lavori degli storici del diritto eccetera noi inauguriamo con questo con una nuova sezione dedicata alle fonti in maniera particolare la fonte così importante degli incunaboli dirà del quale abbiamo
Testé
Parlato
Ringrazio naturalmente gli illustri illustri relatori che hanno raccolto che hanno accolto con generosità il nostro il nostro invito e con con grande squisiti sa
La professoressa
Professoressa sposa Esposito la professoressa storti e ci tengo a fare un ringraziamento speciale al nostro presidente di oggi a Sandro Bulgarelli all'amico Sandro
Ci tengo a dire in questo diciamo così
Sì giudice Gino vicolo cieco se non c'è scritto ci tengo a dire che l'amicizia con Sandro
E un'amicizia
Differenti nate cioè precedenti al mille novecento ottantotto vendetta disputa fra ammette le prove sulla scheda credo addirittura di un decennio precedente ma non andiamo troppo in là con gli anni che dovrebbe essere potrebbe essere compromettente
Lasciarono sto tutto il piede dall'avvocato da Ventimiglia
Va be'
Un ringraziamento sentito ma naturalmente agli autori dei saggi oltre a me e alla professoressa Modigliani e cioè il due Alessandria Alessandro Manzoni Alessandro danni e il dottor Alessandro Alessandro Conte Pontecorvi
Un ringraziamento ultimo ma l'ultimo
Prima di parlare
Del professore Stanzione con in grazia mento ultimo ma non ultimo a tutti i partecipanti presenti fisicamente in questa sala che hanno avuto la cortesia di venire ad ascoltarci
E anche a coloro che sono collegati gridare al mondo attraverso la guerra CTV del del Senato
No sì
Tra questi c'è anche il professor Rolando Dondarini che non è potuto intervenire professor Rolando Dondarini e il presidente della distratti fisse
Society
E approfitto di questa circostanza per ricordare come faceva già professore a schemi di Mario Ascheri
Il ventitré di di giugno ci sarà sempre in questa prediletta sa semmai questa prediletti istituzione della segreteria del Senato l'Assemblea annuale della società di statuti se society che si occupa appunto di statuti da incerto periodo di tempo diciamo così quindi con molti di voi sarà anche con alcuni di voi si tratta non solo di un saluto ma anche di una arrivederci
Per questa per questa data del ventitré di giugno a questo punto io non so sì professore Stanzione che l'autore della pregevole traduzione vuole dire qualcosa
Saremmo ne saremmo naturalmente Felicis grazie
Hanno
Bennet liste stia
Pubblico proclama
Otto punti ecco
Io vorrei innanzitutto ringraziare una professoressa Esposito perché ha tracciato una sintesi
Chiarissima precisa di quello che è stato di lavoro di équipe che ci ha permesso di arrivare a questa edizione
Vorrei per quanto riguarda poi il aggiungere che per quanto riguarda le fonti
In base a quanto è stato detto dalla professoressa storti che indubbiamente l'orientamento attuale o quello che è subentrato alle precedenti precedenti orientamenti di una legislazione fondata su criteri generali è importantissimo e fondamentale
Perché naturalmente dalla esperienza diretta che viene citata è sottintesa dagli statuti che si possono formulare delle leggi no non delle situazioni teoriche che non hanno nessuna valenza poi ai fini dell'applicazione della norma
Volevi alla fine concludere dicendo che a mio avviso quella che sa dall'esperienza personale
C'è da augurarsi che tutti gli studi successivi relativi alla alla realizzazione di opere come quello che salta eredità con la con la donazione ripeto di tante persone
Sia fondamentale perché per arrivare a uno studio serio ed effettivo
Delle delle realtà normative bisogna partire da una fonte quindi occorre sicuramente una base legata alla traduzione della fonte
Da cui possano Escadrille successivamente la considerazione generale
Legata alle varie questioni specifiche
Non ho altro da
Prima di concludere
Nunzio vobis dolore
Conservare della dimenticanza
Grave riguarda il professor Ascheri che è stato magna pars del dell'opera come ho scritto nella premessa deus ex machina di tutta questa operazione e quindi ci tengo scusandosi ma dulcis in fundo diciamo così quindi
Rifare in questo modo alla dimenticanza precedente chiedo un intervento regolatorio
Quindi il via libera appena fatto bene a fare antimafia
Verrà nonostante questo dibattito no veramente voli
Citare ringraziando ovviamente dell'ospitalità il tutto volevo però approfittare di questo momento di corale degli romanisti tra virgolette degli studiosi di Roma ecco perché mi è venuto in mente che da qualche parte
Viene fuori che il Salon Morbio
Intorno al mille cinquecento che vedo che c'è chi lo conosce Mario salomonica intorno al mille cinquecento
In segno gli statuti viene fuori da qualche parte questa notizia che non è che sia consigli pacifico che si insegnasse Rollo era un giurista professore dello studio e viene fuori da qualche parte che proprio intorno all'anno mille cinquecento lui insegna agli Statuti allora alla pregevole dotta riunione di romanisti vorrei lanciare il l'invito se date un'occhiata alle vostre carte schiene eccetera sarebbe estremamente interessante trovare una serie di uno che ha fatto una report Anzio delle qualcosa di queste lezioni sugli statuti pensate come potrebbe essere interessante trovare lo studente Due tu lo studente
Diligente diciamo ecco che ha preso appunti un manoscritto che si può trovare come come sapete meglio di me ovunque un bando scritto con il perché uno apre un bar stand bello notarile ed entro ci sono gli appunti delle lezioni sugli statuti di Roma
E quindi dovete appunto cercare di essere direi attenti la cosa che volevo ancora raccomandare mi e poi veramente non faccio altre raccomandazioni è tenete presente che sarebbe io avevo fatto qualche sollecitazione al Comune
è una questione che potrebbe essere molto simpatico va bene degli incontri forse a livello giornale non so bene come i docenti delle scuole perché appunto questi testi fanno toccare con mano cos'era
Una fonte medievale considera scegliendo perbene i passi cos'è una e l'aroma del Quattrocento insomma no ecco può essere anche opportuno è facile confrontare adesso abbiamo la traduzione Mendoza cioè l'edizione
Della anche dello Statuto del mille trecentosessantatré che ricordato giustamente molto spesso ecco lì il fare durante queste riunioni non so chiedere ad assessori ecco a questa di fare degli incontri perché credo che sia un modo di entrare a contatto diretto con la storia di Roma quindi grazie e buon lavoro grazie quasi
Una brevissima comunicazione come dicevo prima annunzio tanto la mente questo Nunzio vobis gaudium magnum
Sta uscendo come si diceva allora è sotto torchio l'undicesimo volume del catalogo degli statuti dedicato a Venezia una splendida monografia di nuovi laboratori a casa passiva perché anche questo fattore
E però questa è un sottoprodotto del coronavirus perché il telelavoro ha consentito la concentrazione
All'autrice alla fuga attricette della raschia ideatrice quindi che a Roma un buon rientro assisa dello fuori non può e per eppure e indizi l'ideale sarebbe riuscire a fare una presentazione in occasione della giornata statutaria anzi possibile è è dipendente dalla dall'introduzione a qui siamo arrivati proprio ventitré giugno siamo arrivati osservanza al ventisei giugno però entro l'anno sicuramente cioè il volume è pronto manca realtà sulla sulle
Quindi
Ah sì sì va be preservare un'idea saggia alza finale D'Alessio bene rivolgersi sostanzialmente Certosa indovino può Venezia uguale quindi
Hanno
Certo ciascuno si era uguale sia per far sì Torino guarda il ventisei quattro ricevono
Ecco
Poi divenuto il sì
Quindi ci guardiamo avere inizialmente se all'inizio dell'estate
Alla grazia ridotte Franca presto
No il suo banco iscritto contesti