Riscoprire la Pace: l'umanità e il dialogo come risorsa

Sì
Maggio
Buongiorno a tutti
Se
Pezze mi sentirei direi di cominciare a
L'incontro di oggi a affronta un tema per me molto importante
E mi ha colpito notare che proprio ieri diciassette ore fa circa sulla counter del è stata difesa ucraina uscito un un video molto particolare di ringraziamento al nostro Paese
E dove sulle note di funi polifonico la Cantarella Pavarotti si intervallando le immagini di caffè pizza a città
A immagini di missili artiglieria carri armati M e appunto il ministero della Difesa lanciava questo grazie al nostro Paese per per tutte le sue bellezze compresi appunto i missili l'artiglieria pesante
Ecco questa diciamo che non è l'immagine del mio paese al netto dei cliché su la pizza e Caffa
L'immagine che vorrei che questo Paese avesse nel mondo
E per questo credo che un evento come quello di oggi sia ancora più importante
Per ribadire appunto la necessità di riscoprire la pace perché c'è una consapevolezza che sia un'alternativa valida ma probabilmente è il termine giusto va riscoperta
E c'è molto importante perché le persone che sono qui come oggi hanno una visione di costruzione di pace attestante il concetto che utilizza le aste dei costruttori di pace
E questo mi fa venire in mente una frase che viene attribuita questa in Church che dice appunto che gli italiani vincono le partite perdono lapsus freudiano perdono le guerre come fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre
E in questo tema penso che la partita più importante decisiva non sia ancora stata giocato forse il nostro Paese non abbia ancora investito davvero per giocarla fino in fondo
Che è appunto quella di una prospettiva di pace di una prospettiva non violenta
E che non non si basi semplicemente su un'opzione belligerante anche perché il contesto internazionale sta diventando sempre più multipolare quindi non possiamo chiudere lo spaccio d'osservazione soltanto al conflitto Caino
A abbiamo visto che tra gennaio e febbraio gli scontri anche israelo palestinesi sono aumentati per non fare dello scenario indo Pacifico dove comunque il tema dite quando era stanca ma pressante prerogativa per gli Stati Uniti
E quindi tutto questo si deve portare credo proprio a cambiare le categorie concettuali con le quali attrezzarci a questi problemi da un punto di vista umano appunto il titolo di oggi anche l'umanità il dialogo come risorsa quindi richiamando parafrasando Aristotele punto l'uomo è un animale sociale da dove partire se non dal dialogo
E quindi partirei a proposito di dialogo via passando la parola Simone Romagnoli che è il coordinatore nazionale dei giovani delle ACLI e nella domanda
Chi ti farei la domanda delle domande innanzitutto perché siamo qui oggi questo non è un intervento puntuale ma a una prospettiva qual è la prospettiva quali sono gli scenari gli obiettivi che si hanno a partire da oggi
Grazie mille grazie anche a tutti voi che siete siete qui oggi ringrazio i parlamentari presenti onorevole Silvestri Pretto Zingaretti gli altri procace raggiungeranno e anche l'onorevole Conte per per l'utilizzo della della sala perché siamo qui oggi oggi siamo qui perché nasce questo percorso nasce un percorso che vedrà più di cento incontri in giro per la nostra nostra case nostri circoli atti e non solo in Italia e all'estero
Nasce in realtà non dà nulla nasce da un percorso di oltre quarantacinque tappe in giro per l'Europa ha fatto lo scorso anno l'abbiam provato a raccontare ai giovani di importanza da Nostra Casa comune europea e l'importanza di essere tutti cittadini europei abbiamo concluso questo percorso a Bruxelles a novembre
Concludendo i giovani che erano presenti hanno deciso di scrivere un documento ché schiava giovani strumento di pace
A partire da questo documento abbiamo letto cosa vogliamo fare quest'anno come giovani delle ACLI qual è in nostro focus per quest'anno e non poteva che essere la pace ce l'hanno chiesto i giovani ce l'ha chiesto il mondo attuale e ce lo sta chiedendo
Ogni giorno ogni ragazzo che vede difficoltà nel sognare un futuro in questo clima riscoprire la pace quindi nasce per perché per troppo tempo abbiamo visto la parola pace con una cosa lontana com'è una cosa sì da raccontare però erano poche associazioni che davvero raccontavano l'importanza della pace
Poi è arrivata una guerra arrivata una guerra tra l'altro che c'è stata l'invasione dell'Ucraina il giorno dopo di parliamo lanciato nostro percorso sull'Europa quindi l'anno scorso è è stato cambiato un po'il tutto
Strada facendo però ecco davvero crediamo che il tema della pace debba essere centrale
Anche per le nuove generazioni o meglio soprattutto per nuove generazioni a partire dal dialogo dall'umanità
Troppo spesso in questi giorni e lo citavi tu in apertura quando si parla di pace si parla solo di armamenti
Chi a favore chi è contro né crediamo che i giovani non possono parlare solo di chi a favore chi contro le armi giovani devono parlare di futuro per parlare di futuro bisogna parlare di dialogo noi l'anno scorso in uno dei nostri campi eravamo a Ruvo di Puglia che perché conosce don Tonino Bello era stato un luogo luogo simbolo per lui e l'altro giorno
Scala chiacchierando con con Daniele mi diceva alla fine per me pacifisti il Papa diventa il nostro in in in nostro nuovo leader
E il Papa l'altro giorno ha detto che giorno per giorno bisogna essere artigiani di pace Juan abbiamo detto questa quando ho letto questa questa dichiarazione non non poteva che tornare in mente la frasi don Tonino Bello che accompagnato anche in nostro campo dell'anno scorso in piedi costruttore di pace
Ne vogliamo cogliere l'invito con questo percorso per andare nelle scuole soprattutto ma in generale in questi nostri percorsi proveremo a mentre come tema centrale quello di essere i giovani che voglion costruire la pace il percorso data già partire partito pochi giorni fa nel Molise ed è parte delle scuole elementari o come non so come siamo adesso un bosco elementari tanto trionfante scuole mentali
In è pazzesco elementari perché crediamo che dai piccoli dai piccoli gesti delle piccole e dei piccoli del nostro Paese del mondo si possa costruire un futuro di pace allora abbiamo chiesto di disegnare cosa fosse per loro la pace ed è bellissimo vedere le risposte questi giovani giovanissimi danno nella nel raccontare quasi al per loro la pace
Noi concluderemo questo percorso a Parigi concludeva questo percorso a Parigi a novembre doveri ci piacerebbe qui ci sono tante associazioni nazionali internazionali giovanili con le quali collaboriamo
Ci piacerebbe costruire una conferenza internazionale di pace per i giovani
Perché crediamo davvero che si debba mettere al centro del dialogo
Il fatto che i giovani insieme possono costruire un futuro inizio dimostrano tantissimo equi ringrazio davvero i nostri ai nostri ospiti soprattutto Maria Cristina Pisani e Federica cestini campanari per il patrocinio che saldato l'Agenzia italiana per la gioventù del Consiglio nazionale giovani a questo percorso perché loro davvero ci insegnano come con le loro attività che fanno tutti i giorni come Consiglio come agenzia che dal dialogo
Dentro la nostra azione Ford a nostra azione si può davvero costruire il futuro noi su questo vogliamo puntare perché la nostra volesse una proposta di riflessione e azione quindi non solo parlare di guerre parlare di pace siamo scesi tantissime volte in piazza siamo sì tutti in piazza
La piazza va bene ma non ci possiamo fermare la piazza dopo aver protestato possiamo essere scesi bisogna riflettere bisogna farle azioni e troppo spesso si pensa che la pace e sembra cosa troppo alta nel mille non parla di politici non parla agli adulti di pace Devon parlare i bambini
Perché parlando di pace i bambini piccoli gesti se davvero siamo capaci di far capire ai giovani e piccoli che siamo tutti parte di una sola famiglia umana allora esser partiva famiglia umana vuol dire che la pace si costruisce anche banalmente se non sono un tavolo quindi davvero la il messaggio che vogliamo far passare che la pace si costruisce quei piccoli gesti e in questi oltre cento incontri in giro per per il nostro Paese non solo volevo davvero far capire Agazzi che parlare di pace lo posso fare loro forse devono farlo loro più degli adulti perché il futuro è loro e non può esserci futuro senza appunto
Bene dire assolutamente che non può rimanere la facciamo
Allora passerei la parola
No no no
Quindi io parlo con tutti e due ma non solo con la stoccata fa perfetto OK quindi passo la parola a Federica felini campanari commissario straordinario dell'Agenzia italiana per la gioventù e in particolare che abbiamo citato l'Europa si pensava i Trattati di Roma cinquantasette vitale con compensi ai fondamentali nella costruzione anche dello in dell'unione europea
Voi
Avete sviluppato i fondamentali programmi anche a livello europeo pensa era mostrasse in che modo
I giovani anche attraverso questi programmi possono diventare dei costruttori di pace e quali sono le prospettive di questi programmi alla luce appunto di un percorso che metà la passa al centro come concerto e non come ideale kantiano regolativo ipotetico
Allora io intanto ti ringrazio per la domande ovviamente ringrazio Simone Romagnoli giovani delle ACLI per l'invito è un piacere per l'agenzia italiana per la gioventù potere patrocinare questa importante iniziativa
Anche ovviamente come diceva Simone non non nasce e non si esaurisce nella giornata di oggi ma insomma ci ci vedrà protagonisti e soprattutto vedrà protagonisti voi le associazioni giovanili un percorso molto lungo nei prossimi mesi
O o ovviamente diciamo che la storia del mondo purtroppo a lungo si è basato sulle guerre ne siamo in un certo senso fortunati l'unione europea come ricordavi tu prima si ha comunque regalato molti anni di pace e quindi diciamo che anche la guerra in Ucraina ci ha un po'ha sconvolto
La guerra è qualcosa che nel mondo è sempre esistita non è magari la vediamo poco ne parliamo poco ma faccio un esempio banale in Africa ci sono guerre che vengono combattute tutti i giorni tutti gli anni
Come dire da quando esiste l'uomo quindi il fatto che dove si abbiamo una percezione diversa di ciò che accade nel mondo perché l'Europa rispetto a questo è un po'allontana non significa che le guerre non esista
Tu prima parlavi dell'immagine dell'Italia nel mondo io su questo vorrei provare a dare una prospettiva diverse parlerò alla domanda che mi hai fatto indubbiamente c'è stato un grande dibattito su quanto l'Italia dovesse e potesse come dire da dare armi all'Ucraina o preferire dei percorsi diplomatici e di pace
Io ritengo che la strada che le strade debbano essere percorse entrambe lo so che sembra un po'controcorrente rispetto a quello che direte oggi e non sono sicuramente qua per difendere le scelte del governo Meloni
Anche perché come dire quello di dare armi all'ucraina è stata una scelta fatta anche nei governi precedenti venire al Governo contro il Governo tragica
Questo perché la pagina fondamentale è una precondizione fondamentale per lo sviluppo dell'umanità allora per la libertà per la democrazia ma ne dobbiamo ricordarci o almeno secondo me dobbiamo ricordarci
Che dobbiamo avere una pace giusta
Non possiamo dimenticare ciò che è giusto per poter avere semplicemente la pace
Quello che ci siamo sentiti ripetere nel tempo in questo hanno ormai più di un anno anche sistema aggredito esistono aggressore e questo è un dato di fatto
Quindi noi dobbiamo perseguire in tutti i modi possibili la pace dobbiamo certamente a mio avviso preferire
La cooperazione la cooperazione tra Mondeo delle organizzazioni la cooperazione tra Stati la diplomazia
Ma dobbiamo ricordarci che c'è un popolo che è stato aggredito che oggi vede il proprio territorio oppresso da qualcun'altro e che quindi questa pace non può prescindere da ribadire la libertà la dignità e diritti del popolo ebraico
Questo ci tengo a dirlo perché secondo lei il presupposto per poter ragionare anca ad un tavolo di pace
Rispetto a quello che mi chiedevi sul ruolo dell'agenzia
Come sapete l'Agenzia italiana per la gioventù ha ereditato che ha insomma una neonata agenzia eredità il lavoro che l'Agenzia nazionale per i giovani ha fatto in questi anni sul programma Erasmus
Noi gestiamo il capitolo gioventù gestiamo il capitolo sporta e gestiamo più il programma esca che appunto il programma del del volontariato della del della mobilità dei giovani
Quindi ovviamente il ruolo che secondo me hanno questi progetti ha grandissimo immaginiamo per avere un'idea di di cosa stiamo parlando che spesso questa generazione viene anche definita generazioni Erasmus
Perché appunto quella che ha cresciuta in un'Europa senza confini in cui era possibile
Aggirare conoscersi non dover necessariamente avere un passaporto per superare una frontiera potersi trasferire per studiare potersi trasferire per lavorare ed è e sarà la scelta di molti dei nostri giovani della della nostra generazione della dei giovani di oggi che vediamo sempre più andare via che ovviamente mi auguro invece possano tornare presto in Italia laddove riuscissimo a vedere le condizioni giuste per per ridare Lorenzo ma la prospettiva di una vita degna di essere di essere vissuta ovviamente è l'agenzia sta promuovendo molto i progetti anche di cooperazione con l'Ucraina nel caso specifico stiamo cercando di lavorare anche con le altre agenzie quindi per provare intanto ovviamente a sostenere le le le organizzazioni della società civile che in questo momento sono impegnate nell'aiutare i giovani e nell'aiutare la popolazione in difficoltà
Un'idea che avevamo condiviso anche con la presidente Ghisani che ha qui accanto a me quindi quella di provare a lavorare tra agenzie nazionali e con il supporto fondamentale dei consigli nazionali della Gioventù appunto per creare un ariete per dare supporto
I progetti sono sono tanti ci siamo ci stiamo lavorando
Ovviamente il programma Erasmus come sapete non è un programma di cooperazione allo sviluppo e non non costruiamo non diamo fondi quindi non diciamo non non costruiamo ponti reali ma sicuramente costruiamo ponti tra i popoli quindi questo mi sembra fondamentale perché come diceva il presidente Romagnoli prima è chiaro che per costruire una pace stabile Solinas assolutamente bisogno di dialogo c'è assolutamente bisogno di incontrarsi
Quindi questo è un po'l'augurio e la speranza che io anche Simone rispetto al pregiato e voi andrete a fare quindi quello di non escludere dal dialogo ma cercare di includere
Ci sono tanti giovani che vivono in Paesi che oggi sono in guerra non necessariamente nei paesi aggrediti ma magari anche nei Paesi aggressori che realtà avrebbero tanta voglia di pace
E io trovo che a volte alcune misure adottate anche in Europa non siano state propriamente idonea perché arrivato a mio avviso sessanta il bisogno di aprirlo il dialogo non di chiudere di trovare punti comuni e non punti di scontro
Prima Simone citava citava papa Francesco se non sbaglio questa è la settimana di Pasqua quindi io insomma vorrei ricordare a tutti quello che invece quello che ci è stato insegnato
Nel discorso delle Beatitudini e che Abbiati gli operatori di tipo di pace perché saranno chiamati figli di Dio quindi mi auguro davvero che tutti noi saremo in grado di poter continuare su questa strada e soprattutto come dire di farlo in maniera concreta l'Agenzia italiana per la gioventù su questo ci sarà Hassan premio impegno personale quindi contare sempre su di noi grazie
Appunto perché citare anche la vostra collaborazione avrete esso la domanda per Maria Cristina Pisani che presidente servizi le considerazione dei giovani
E volevo capire dato che comunque è una realtà molto eterogenea che unisce al suo interno varie forme di attivismo piattaforme diverse
Ora io credo moltissimo nella teoria della cresta alta psicanalitica per cui il tutte maggiore della somma delle parti però c'è da dire che nell'eterogeneità
Le tematiche sono magari più difficili poi da da coniugare da sviluppare quindi voi in che modo è riuscita a mantenere
Questo pluralismo declinato sempre a partire dalla tematica della pace e quali sono anche le prospettive e gli obiettivi
Per i prossimi anni
Grazie a te ringrazio anch'io Simone per averci coinvolto in questo o hanno lungo percorso di fili di riflessione
Che è un percorso che ne abbiamo già avviato a partire dalla dallo scorso anno dallo scoppio della guerra in Ucraina l'abbiamo fatto nella è che ero già vita di cui tu parlare di ma starà l'intraprendenza e forse anche la lungimiranza giovanile il processo di cooperazione anche interno al Consiglio nazionale dei giovani c'ha permesso in modo unitario
Di mettere in campo attraverso anche la stesura di un documento quelle che erano le priorità
Dei giovani italiani e le azioni da intraprendere a favore dei giovani ucraini
Tanto che ho avuto delega da gran parte delle associazioni a dialogare con il Consiglio dei giovani ucraino
I la notizia è che gli ospiteremo in Italia per la realizzazione di alcune parte delle attività
Che riguardano la città europea dei giovani voi sapete che le ho poi di è stata proclamata lo scorso anno città europea che Giovanni c'hanno chiesto in che modo può testimoniare periti supporto anche alla realizzazione di attività per loro fondamentali non ci siamo offerti abbiamo messo a disposizione dei nostri spazi la fortuna di vivere in un paese di pace per poter realizzare gran parte del loro progettualità ma allo stesso tempo
Ci siamo interrogati e questo ha realizzato a farlo già tantissime
Associazioni giovanili che io ringrazio ci siamo interrogati in che modo poteste realizzarsi il nostro contributo fattivo e concreto all'interno dei territori anche oggi
Oggetto di guerra lo abbiamo fatto non soltanto grazie alla straordinarietà poi delle associazioni di volontariato provando a supportare apportare in quei territori tutto ciò
Che Poste indispensabile anche semplicemente per mantenere
Questo clima di dialogo e quindi anche di cooperazione internazionale
Ma l'abbiamo fatto anche soprattutto con l'obiettivo di portare in anche i ragazzi a capire che sono la mia generazione una generazione fortunata e non cedere azioni che non ha conosciuto
La guerra per cui anche presentarsi avere conti in condizione concreta di che cosa accade in quei territori che poi sono anche con noi confinanti
è un modo anche per far capire ai ragazzi quanto sia importante garantire la pace non dare nulla per scontato neppure nel ventunesimo secolo
Aggiungo soltanto pochissime pochissime cose io credo che
La pace sia una scelta molto spesso viene confusa con una posizione di neutralità
Non è non è così scegliere di adoperarsi per la pace e un percorso che richiede tanta collaborazione tanta cooperazione
Non l'abbiamo fatto da sente anche nei paesi ricorderanno vedo molti esponenti delle associazioni
Anche nei Paesi del Nordafrica abbiamo provato a creare dei ponti di dialogo attraverso dei processi continui di dialogo penso all'euro
All'euro mette dei processi Contini dialogo siamo riusciti anche in quei territori approvare a creare degli organismi di rappresentanza democratica che consentissero ai giovani di poter esprimere anche rispetto a quelli che erano i processi decisionali in campo e anche le grandi rivoluzioni in atti in quei Paesi
Provare a capire effettivamente in che modo le giovani generazioni attraverso attraverso un presto di cooperazione che per un processo
Di dialogo concretamente e di anche supporto reciproco in che modo potessero essere potessimo anche essere uno strumento utile
Per sostenere delle generazioni che non hanno avuto la fortuna di nascere un po'in un Paese come il nostro
E concludo soltanto dicendo alcune cose credo sia importantissima
L'idea che Simone proponeva di creare una conferenza internazionale di dialogo tra i giovani io credo Simone che anche come organo consultivo del governo
Sarà importante visto l'appuntamento che ci aspetta anche il prossimo anno con insistette provare anche a fasti che questa possa essere una priorità anche degli Stati degli Stati membri provare a
ANCI nere e a far capire quanto in realtà una riflessione complessa su come anche soprattutto la cooperazione giovanile pasta essere uno strumento di sostegno e di supporto per avviare i processi di pace
E processi anche di collaborazione fattiva
Sia fondamentale per cui l'appello che io faccio se posso la questa conferenza stampa che
I trattini appuntamenti internazionali come il G7 che ci aspettano passa alle streghe locazioni in cui coinvolgere le organizzazioni giovanili anche
Come strumento fondamentale per affrontare quelle che sono ormai delle urgenze anche soprattutto per il nostro Paese perché
I giovani tra ucraini non sono lontani da noi fanno parte di una generazione che è la nostra per la quale noi abbiamo necessità di continuare a batterci non soltanto per riconoscere maggiori opportunità come accade nel nostro ma il Paese ma anche per garantire l'avvio laddove non esistono
Diritti anche per i nostri coetanei per cui io sono contenta di di ricevere questo invito tu sai che all'Inter la nostra piattaforma sarà la capacità dei giovani siamo sempre riusciti a trovare nella eterogeneità delle nostre divertita posizioni in comune
Su questa sicuramente troveremo anche l'appoggio di tutte novantuno le associazioni giovanili nazionali che ci aiuteranno in questo percorso costine lungo ma io mi auguro concreto di riflessione su suo l'individuazione di e il protagonismo soprattutto di villa dei giovani all'interno dei percorsi così importanti per il futuro del nostro Paese soprattutto della nostra Europa grazie
Allora quindi grazie per il suo intervento passerei la parola a Daniele Taurino Boyle membro glielo Piaia ora ma e anche Barcelloni
E direttivo nazionale del movimento non violento ecco quindi quanto abbiamo detto alla tematica della pace in che modo si può declinare al contempo su un piano europeo ma anche su un piano nazionale e ancor più a territoriali di attivismo quotidiano
Grazie Rebecca grazie Simone alleati gli allievi per questo per questo invito dati i i due cappelli partirò da dalla risposta degli stimoli istituzionali che son venuti da Federica
E Maria e per prima cosa voglio dire che ovviamente rispetto al al dialogo con i giovani alla ai percorsi di riconciliazione tra i giovani ucraini russi aggiungerei bielorussi che vogliono la pace
Al al tutto il lavoro che si sta già iniziando a fare vere libbre Leopoli capitale euro europea dei giovani doveva venticinque Lorito dell'informo è in prima linea io personalmente come Born membri su questi temi da tutto il supporto tenta l'istituzione le organizzazioni giovanili giovanili italiane
E aggiungo su questo anche l'importanza di sviluppare anche in Italia visto ci sono anche morti parlamentari qui dei percorsi
Finanziati per l'implementazione finalmente anche in Italia dell'agenda giovani pace e sicurezza delle Nazioni Unite per quelle a un meccanismo istituzionale che ci dice chiaramente che dove i giovani sono protagonisti di percorsi di baci inclusiva
Lì la pace diventa veramente sostenibile non diventa pace negativa ma pace positiva e questa responsabilità in primo luogo delle istituzioni perché come abbiamo visto le organizzazioni giovanile i giovani sono ben pronti a raccogliere queste queste opportunità e queste proposte
Ora passiamo invece nel merito della proposta delle arie del e del campo e del campo della non violenza oggi siamo un po'giocando alle citazioni di papa Francesco che proprio nelle sue intenzioni di aprile addio ha dichiarato
Che bisogna previa pregare per la diffusione della cultura della non violenza
Giuro non l'abbiamo scritta noi però dice che diffondere la cultura della non violenza significa trovare tutti quei modi per ridurre la circolazione delle armi
Armi no altre cose le armi e della violenza tra i cittadini e tra gli Stati no questa è un'intenzione di preghiera ma anche un'intenzione politica per come la la la leggiamo noi perché per essere credibili costruttori di pace non si possono tenere i piedi in due scarpe
E la coerenza un punto fondamentale che ci chiedono i giovani e in Italia noi col movimento non violento ma anche insieme alle anche a tante altre organizzazioni che sono qui
Dentro la Rete italiana pace disarmo c'è anche lo saluto il coordinatore Sergio Bassoli
Abbiamo attivato prova all'indomani della guerra percorsi di coerenza per dire che l'Italia col suo grande patrimonio di pace stavo citato don Tonino Bello potremmo citare Capitini dolci e tanti altri
Deve essere un attore terzo di pace e per fare questo deve prendere una posizione chiara che non è la posizione dell'invio delle armi non è la posizione di limitarsi a dire retoricamente c'è un aggressore ce l'ha aggredito perché è una banalità lo si fa cioè ma invece di trovare tutte quelle vie concrete di pace di costruzione della pace è stato detto più volte
E ci sono un po'di bene questo che vengono capo dei giovani tra l'altro e che dobbiamo riscoprire
Come il discorso come il percorso delle armi cioè ci invita a fare all'indomani della guerra abbiamo lanciato dall'Italia proprio quel movimento non pianto la campagna obiezione alla guerra ma non l'abbiamo fatto
Da soli l'abbiamo fatto proprio in collaborazione con il movimento pacifista Ucraino sì anche in Ucraina ci sono dei pacifisti con il movimento degli obiettori di coscienza russi
Sì anche Russia c'è chi si oppone con mezzi della non violenza a regime di bulli
Con le organizzazioni per i diritti umani gli attivisti non violenti della Bielorussia che non scordiamoci l'altro attore geopolitico di questo conflitto noi rischiamo che dall'abito russa si apra un nuovo fronte di guerra contro l'Ucraina e dobbiamo evitarlo proprio promuovendo e supportando questa organizzazioni che lavorano in esilio in territori europei per la pace
Quindi supportare concretamente questo organizzazioni dare voce alla pace non questo in particolare i giornalisti e giornaliste dare voce alla pace non significa creare una falsa contrapposizione tra chi preferisce
La guerra perché perché cattivo idealisti pacifisti buoni da una parte ma significa valorizzare quelli che sono dei percorsi
Concreti cioè quei percorsi che veramente trovano delle soluzioni alternative perché noi ci con ogni volta ci arrabattiamo Cini
A arrotoliamo su un su un dilemma falso quello di pensare la difesa o la sicurezza solo in termini militari
E invece un'altra difesa è possibile cioè esistono tantissime forse forme di difesa civile non armata e nonviolenta
Che non solo vanno sperimentale sono già state sperimentate nella storia ieri era l'anniversario della morte del Martin Luther King semplici dovrebbe accendere le lampadine su questo
Ma che vanno però finanziate a cui va dato spazio una ricerca dimostra che nei primi tre mesi di guerra in Ucraina ci sono state duecentotrentacinque episodi
Di resistenza civile non violenta che poi sono andati via via sparendo
Perché proprio perché è aumentata la forza della propaganda bellica anche la solitaria solidarietà internazionale diventata principalmente solidarietà armata e tutte queste organizzazioni o cittadini non hanno avuto più lo spazio l'agire l'agibilità
Politica per fare qualcosa di diverso
Questa è la grande responsabilità per noi che non siamo con loro adesso sotto le bombe quindi abbiamo anche il privilegio di poter costruire no con lucidità percorsi diversi di mettere insieme chi vuole costruire la pace lo ripeto in Ucraina e Russia e in Bielorussia
E dire la nostra obiezione alla guerra senza ambiguità che cosa vuol dire senza ambiguità senza continuare a votare
I stessi bilanci militari che alimentano le guerre senza scordarci che questa non è l'unica guerra che noi continuiamo a diventare la guerra Hichemen i conflitti in Siria con quelle che sono state chiamate a inizio eccellenze militari
E che invece diciamo le armi sono strumenti di morte perché vengono prodotte per essere usate anche questa è una banalità ma ce la dobbiamo ce la dobbiamo ricordare invece se vogliamo essere diversi veramente costruttori di pace dobbiamo finanziare quelle che sono gli strumenti di pace che ci chiedono di stare insieme con gli altri concorrenza continua convinzione per la non violenza io sono davvero contento che le ACLI giovani in particolare abbiano lanciato questo percorso spero con voi di essere in alcune di questo censimento tappe sicuramente voi per la conferenza internazionale daremo tutto il supporto possibile anche dall'Europa grazie
Grazie Daniele io ringrazio anche l'onorevole Giuseppe Conte che intanto Sanza raggiunto per la sua presenza qui non so mini sopra quota grazie a lei che questa sala oggi parla di base se vuole
Aggiungere qualche altra d'accordo quindi quando rappresenti per ringraziare gli altri onorevoli e prima delle domande qualora ci fossero
Passerei la la parola appunto Simone Romagnoli per attirare un quali filare aggiungere qualche dettaglio su quali sono appunto le iniziative che intende portare avanti
Io ringrazio davvero i tra interventi che abbiamo toccato tantissimi tantissimi punti e poi riparte reputa i punti che che si dicevano in in chiusura rende dell'intervento di Federica
Se si vuole essere costruttore di ponti noi crediamo che si debbano fare azioni concrete
Gli abbiamo raccontato un poi il a livello alto cosa vuole fare questo percorso
A livello concrete in queste tappe a noi piacerebbe andare da una parte ad informare i giovani su cosa sia la pace cosa sia la guerra come dicevo l'inizio siamo tornate parlare di guerra perché c'è una guerra vicino a noi ma vorrei sfiderei anche le persone in aula partirà anche dal sottoscritto a citare tutte le guerre che ci sono in questo momento nel nel mondo
E quindi davvero
Il nostro obiettivo vuole essere quello di prima di tutto informare i giovani su cosa sia la guerra
Su quella sera guerre su tutte le dinamiche che che le guerre fanno nascere invece il secondo punto come dicevo prima ecco di partire soprattutto coi più giovani a insegnare la cultura della non violenza
La cultura la non violenza è la cultura del dialogo costruttivo tra le persone
Troppo spesso e su questo non è un lancio un attacco alla politica presente però anche la politica spesso non ci fa vedere
La capacità di un dialogo davvero costruttivo tra le persone le crediamo che i giovani soprattutto possono e devono tornare a parlare di non violenza tornano a parlare in modo
Non solo costruttivo ma anche
Da un certo punto di vista nuovo di una cultura di pace essere costruttore di ponti quindi per me vuole essere da una parte informare informare con attività che possono essere convegni
Poi ogni territorio deciderà perché questi cento queste cento tappe lo sanno cento momenti spot ma sanno cento percorsi che sui territori verranno avviati a partire dall'informazione poi da azioni concrete soprattutto nelle scuole
Noi crediamo e questo rilancia invece un assist alla politica che qui per provare a parlarne anche in altri in altri contesti che la politica ci debba e ci possa accompagnare in questo percorso sulle su sui vari territori tanti gli onorevoli che sono che sono qui presenti lo fanno già nell'attività però crediamo davvero che se la politica fosse capace nella sua interezza di avvicinarsi giovani per parlare di matematica come questa di pace
Ma non delle cose che dicono in aula di pace con parole
Con le loro posizioni però con parole nuove abbiam fatto qua abbiamo Brown posizioni completamente differente anche su alcuni temi abbiamo visto eppure abbiam parlato con un tono che è stato un tono che ha costruito ponti di dialogo perché siamo d'accordo tutti che senza costruire questi conti con un dialogo vero non si potrà mai parlare davvero di pace perché se nel dialogo inizia lo scontro allora la pace non si potrà mai costruire quindi ecco queste rompo le
Nelle nostre intenzioni
Invito che faccio a tutti i presenti è di accompagnarci sia dal punto di vista di informazione
Che era il punto di vista politico che ai giovani della tassazioni in questo percorso invito tutti a esserci invece a Parigi alla chiusura di questo di questo cammino che facciamo insieme
Ovviamente con i presenti che sono qui che sono qui al tavolo ma anche anche tutti voi
Noi crediamo che questo debba essere un piccolo seme che come giovani delle ACLI vogliamo gettare ma speriamo che tutte le associazioni presenti e quelle che non esistano seguendo anche anche la casa possano loro volta lanciare dei percorsi
Per insegnare la non violenza è la cultura della pace e del dialogo questo crediamo se davvero importante perché ci siamo accorti con la pandemia che non possiamo pensare di salvare il mondo da soli e sicuramente questo nel nostro obiettivo e quindi noi abbiamo lanciato un seme speriamo che possano coglierlo tutte le associazioni possibili come hanno fatto l'agenzia il Consiglio nazionale giovani e costruire insieme un futuro diverso
Quelle questo monte dire se ci sono domande o interventi anche per le ripresa
Che vogliono insomma commentare quanto detto fin qui o se avete domande verso l'organo parlato o se voi avete qualcosa da aggiungere
Dire che vadano sufficientemente esaustivo per cui vi vi ringraziamo per essere stati qui comunque oggi perché è una presenza importante e di presenze sono fatte poi di piccole tappe che costruiscono ponti
E quindi vi ringrazio
Appuntamento a Cassino alta seguiteci per i prossimi per i prossimi appuntamenti sulle sui nostri canali ci vediamo a Parigi ai clienti che hanno
Sì