Commemorazione della strage di via D'Amelio

Allora buon pomeriggio crebbe ritrovati
Iniziamo questa fase pomeridiana come da programma gonna gli incontri appunto istituzionali
Iniziamo con salutare Hill onorevole Carolina Varchi vicesindaco di Palermo
Il dottor Michele Shishio li capodipartimento quelli a Giovan giovanili al servizio civile universale il commissario straordinario Feria Celestini campanari che interverranno adesso verrà dei saluti istituzionali
Per introdurre il pomeriggio
Volevamo comunque i introdurre quello che sarà il tema dell'incontro con ai rappresentanti istituzionali che ci raggiungeranno a Brea e iniziamo dicendo che come stamattina abbiamo anticipato gli hanno anticipato sia intervenuto stamattina siamo qui a Palermo per ricordare un a una giornata fondamentalmente da un lato tragica ma dall'altro l'altro lato che deve restare nella memoria per il sacrificio di Kim
Di uomini e donne come il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta a hanno dedicato a a per difendere quelli che sono i valori della legalità
E rappresentare quella che oggi noi e anche grazie al vostro contributo vogliamo fare emergere come cultura della legalità quindi siamo qui per ricordare questo giorno ma siamo anche qui per ricordare a loro memoria
L'intento è l'obiettivo di questo pomeriggio è quello di avere tra voi che siete comunque
Le generazioni e comunque devono portare avanti quelli che sono i valori che appunto chi ha dedicato un sacrificio comunque a alla nazione
è ha dato devono comunque aree devono continuare nella per proseguire quello che appunto un percorso che è stato iniziato è partito anche qui dalla Sicilia ma è comunque ormai è un discorso che vale per tutta per tutta l'Italia
Quindi
L'obiettivo è quello di stabilire un rapporto tra quello che sono le vostre prerogativa è quello che per poi imporre la legalità e quelli che sono le istituzioni e il lavoro che ognuno fa
All'interno della propria della propria attività quotidiana in questo caso istituzionale
Per rappresentare al meglio quello che sono i nostri valori l'agenzia italiana della gioventù crede che sia molto importante che ci sia una sinergia tra quello che il vostro pensiero quello che voi stamattina avete elaborato e che poi presenteremo al ministro è quello che il rapporto con le istituzioni del che ci sia un rapporto molto più diretto
Che porti comunque a far sì che tutte quelle che sono le battaglie che voi pensate o che comunque le istituzioni portano avanti
Abbiano un filo comune tra chi sta nelle istituzioni e chi rappresenta la società fondamentalmente anche tutto il mondo giovanile quindi lascio la parola loro per i saluti istituzionali e poi passeremo al dibattito con gli altri
I rappresentanti istituzionali l'interverranno grazie buon pomeriggio
Grazie grazie a tutti grazie a a chi ha pensato a chi ha immaginato a chi ha costruito questa splendida manifestazione nella nostra città io sono sempre molto orgogliosa quando Palermo viene scelta come meta per le organizzazioni che vedono il coinvolgimento di tante persone in questo caso tanti giovani che arrivano da tutta Italia perché credo che per noi sia l'opportunità anche di raccontare una Palermo diverso a una Palermo probabilmente migliore rispetto a quella che nell'immaginario collettivo alberga
E dunque credo che siano occasioni che non vadano sprecate
Oggi peraltro avete scelto un un contesto che a parte diciamo il caloroso benvenuto in tutti i sensi che la città abbia riservato questo posto uno dei più dei più belli che ci siano in in città
Ma la giornata che avete scelto ovviamente è per noi fortemente evocativa il diciannove luglio del novantadue in via D'Amelio a poco più di cinquanta giorni dalla strage di Capaci che aveva sconvolto l'Italia
Un'altra automobile carica di trio di tritolo fu fatta esplodere per uccidere il giudice Paolo Borsellino gli uomini e le donne perché ricordo che in via D'Amelio c'era anche Manuela Aloi primadonna far parte di un ufficio scorte che accompagnava magistrati antimafia con i tuoi colleghi furono uccisi dicevo in in via D'Amelio
Devo dire è quella è una strage sulla quale sia ben stanno ancora molte nubi
Una strage per la quale sono stati celebrati molti procedersi alcuni sono ancora in corso e noi riteniamo che questo sia il momento opportuno affinché tutte le istituzioni nella loro complessità facciano la propria parte affinché piena luce piena verità sia fatta su quello che accadde
Paolo Borsellino rappresenta per noi tutti sicuramente un modello lui pur consapevole del rischio che correva lo spiegò chiaramente ai suoi familiari ancor di più questo rischio si è acuito dopo
L'uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino era chiaramente
Preoccupato per per la sua vita ma ciò nonostante non arretro di un millimetro rispetto a quello che era il suo lavoro di ogni giorno
Secondo me nell'etica del dovere che Falcone e Borsellino portarono fino alle estreme conseguenze per perde perdendo poi la loro vita c'è
La chiave di lettura di quella stagione terrificante per la nostra Repubblica l'etica di fare il proprio dovere costi quel che costi è vedete ciascuno di noi ovviamente non tutti
Sono magistrati antimafia quindi non tutti combattono la mafia in prima linea ma la mafia è un
Cancro è veramente quanto di peggiore del genere umano possa possono aver immaginato è una lente che distorce tutto quello che si vede
Attraverso la lente dell'Amati acidi convince che ciò che è un diritto come il lavoro come poter esercitare liberamente la propria attività imprenditoriale diventa un favore che dobbiamo pagare per avere chi paga il pizzo in fin dei conti lo fa perché è convinto di non essere libero come la nostra Costituzione dice di esercitare un'attività commerciale di esercitare un'attività imprenditoriale quindi si convince
Di dover chiedere un favore a qualcuno proprio perché l'Amati è una lente che distorce il tutto allora ognuno di noi nella nella propria vita da studente da figlio dei propri genitori da allievo ha soltanto una
Una bussola da seguire che è quella di fare il proprio dovere quindi credo che il messaggio più grande che loro abbiano potuto lasciare sia guai sto noi che siamo cresciuti con con questo mito voi dovete pensare che
Io che sono del dell'ottantatré
Bah appartengo all'ultima generazione di bambini nati e cresciuti a Palermo che hanno visto scoppiare delle bombe nella propria città
Quello che è per chi non ha vissuto a Palermo si vedeva soltanto nei telegiornali che rappresentavano magari lo scenario la guerra del Golfo queste città bombardata e noi bambini di Palermo lo abbiamo ho visto nella nostra città quindi queste sono cose che inevitabilmente segnano il percorso di ciascuno di noi nel mio caso hanno segnato non solo il percorso umano la volontà di studiare
Diritto come avevano fatto loro ma anche il percorso politico quindi un impegno nelle istituzioni per ribadire che la legalità
Non può essere un concetto astratto ma la legalità deve appartenere ad ogni spegnimento dell'attività amministrativo istituzionale di chi comma nel mio caso in questo frangente della mia vita è chiamato a a rappresentare i cittadini nelle istituzioni a vi racconto soltanto un aneddoto per darvi la misura di quanto l'Amati abbia creato situazioni paradossali
A Palermo c'è un cimitero che è diventato tristemente famoso negli ultimi due anni che il cimitero dei rotoli sicuramente avrete visto anche voi le oltre mille bare accatastate in quel cimitero per oltre due anni
Quando l'amministrazione di cui io faccio parte si è insediata abbiamo capito che era un'emergenza talmente grande da poter risolvere soltanto con l'aiuto dello Stato quindi nella mia duplice veste di vice sindaco e parlamentare nazionale mi sono subito attivata con il ministro per la Protezione civile per
Realizzare una struttura commissariale bene cominciando a lavorare su un cimitero abbiamo scoperto che circa quarant'anni fa
Delle famiglie mafiose avevano costruito dentro un cimitero comunale oltre settanta sepolture abusiva
La cosa ancora più surreale e che il Comune spesso per fronteggiare questa emergenza utilizzato quella sepoltura abusive
Quindi reiterando un messaggio di illegalità diffusa reiterando un messaggio di capacità di far vincere le regole sulla
Un civismo che secondo me è devastante per i cittadini ecco perché proprio questa settimana abbiamo voluto avviare con diciamo questa settimana che per noi è dedicata al ricordo del del giudice Borsellino l'abbiamo iniziata lunedì con la picconata della legalità perché finalmente dopo quarant'anni quel simbolo di malaffare è stato abbattuto quindi quelle costruzioni abusive dentro un cimitero non ci sono più oltre al fatto non ci sono più le bare accatastate perché
Perché la sepoltura che dovrebbe nella normalità delle Coop Esselunga diritto era diventato quasi un favore una elargizione che si faceva ecco io credo che un ragazzo che guardi queste scene non può avere fiducia nelle istituzioni
E allora io penso molto semplicemente potrà apparire scontato ma vi assicuro che dove la mafia è riuscita a penetrare in ogni in ogni aspetto della società civile qui a Palermo in Sicilia per lunghissimi anni la normalità è quello che bisogna affermare
La normalità la legalità principi che non possono essere generali ma che devono essere concreti la trasparenza dell'azione amministrativa perché sono tutte cose che favoriscono secondo me la credibilità delle istituzioni
E io penso che per un ragazzo che guardi al comune vere che governa la propria città alla Regione al governo della nazione la prima cosa debba essere la credibilità cioè poter avere fiducia nelle istituzioni Paolo Borsellino ha avuto una fiducia smisurata nei confronti dello Stato Case sesto rappresentava essendo un magistrato quello stato rappresentato dalla bandiera tricolore che io vedo tratteggiata in quel murales
Lì in fondo quella bandiera tricolore che poi
Ce n'era vicino alla sua alla tua bara il giorno del funerale quindi è secondo me un messaggio molto potente un messaggio culturale estremamente incisivo quello che voi avete scelto per dare il titolo a questa manifestazione
Vediamo le il consenso se ciascuno di noi avrà la forza di dire no alla mafia no al malaffare la mafia come tutti i fatti umani dovrà avere una conclusione però è importante che tutti capiamo che la mafia pub era mente schifo rispetto alla mattina non si può arretrare di un solo millimetro perché la mafia è quel meccanismo per cui ci viene sottratto ciò che ci appartiene solo per poi restituirlo facendoci credere che sia un favore che sia una cortesia che sia una e l'argentino e per la quale dobbiamo essere quasi grati ai mafiosi ecco questo paradigma culturale va sovvertito allo potete fare voi lo potete fare voi giovani affermando una nuova cultura un nuovo respiro
Di libertà Paolo Borsellino è certamente un è stato certamente un magistrato molto bravo magistrato dalle intuizioni eccellenti ancora oggi gran parte della legislazione antimafia ispirata
All'attività fu guardi Giovanni Falcone dei magistrati del pool io sono da palermitana molto orgogliosa di poter dire quando mi capita di essere fuori anche all'estero
Mi chiedono da dove
Provengo istintivamente tutti dicono spalliera musici li ammazziamo ecco noi io sono orgogliosa di potere dire Palermo Sicilia Falcone e Borsellino grazie
Grazie
Andare via
Ah lascio la parola commissario straordinario che ci dà un saluto così poi andiamo avanti iniziamo anche il dibattito successivo
Allora passeremo chiudere il capo dipartimento allora intanto ovviamente io sarò brave perché ci siamo già visti questa mattina onorevole ne abbiamo fatto insomma workshop questa mattina con ecco i partecipanti e quindi ovviamente abbiamo già avuto modo di di confrontarci su foto svita Michela lotta alle mafie e della cultura della legalità
Ci tengo a sottarco soltanto a a anche a a lasciare un messaggio personale non soltanto uno dell'agenzia come ricordava l'onorevole varchi anch'io appartengo a quella generazione l'ultima generazione insomma crea che ha visto che ha un ricordo diretto delle delle grandi stragi di mafia
Nel novantadue anch'essi anche io ero ero a scuola roncola le alle scuole elementari quindi somaro ancora una bambina da un ricordo molto vivo è il primo fatto storico il primo avvenimento storico che ricordo in maniera dire attacca e proprio perché è il primo lo ricordo in maniera molto vivida
Ha ne siamo oggi a Palermo non soltanto per ricordare Paolo Borsellino ma perché vogliamo fare della sua vita quindi quello che dicevano anche questa mattina non non del modo in cui è morto del perché è morto ma del modo in cui ha scelto di vivere delle scelte che ha fatto nella sua vita personale nella sua carriera dell'esempio che Luis
Ha lasciato e quindi fare oggi in questo giorno in in questo momento specifico del suo esempio memoria viva perché appunto crediamo che fondamentale soprattutto per le giovani generazioni il concetto di educazione educazione alla legalità educazione al rifiuto di quello che Borsellino chiamava il puzzo del compromesso morale la la con la connivenza con la criminalità organizzata con le mafie
E soprattutto diciamo promuovere la bellezza di quello che il giudice Borsellino chiamava il fresco profumo di libertà
Credo che questo sia fondamentale e ed è il ruolo insomma che in questi giorni vogliamo vogliamo raccontare ieri rispetto al lavoro che può fare nel caso specifico l'Agenzia italiana per la gioventù ma tutte le istituzioni nazionali e locali
Palermo ovviamente per tutti noi la città di Falcone e Borsellino
Da italiana lo dico con orgoglio perché spesso onorevole non soltanto perché si diano da Palermo marchi viene dall'Italia ed è abituato ad andare all'estero spesso ci sono tanti luoghi comuni legati appunto alla mafia perché questo secondo me anche in maniera un po'insomma un po'creativa e anche quello che ha raccontato il mondo del cinema che ha raccontato allievo do quindi insomma questi italiani questi italiani tutti un po'conniventi con con la criminalità organizzata invece orgogliosamente questa è una risposta importante per le istituzioni ma per i tanti giovani che hanno deciso di venire da tutta Italia oggi qui in questa caldissima giornata a Palermo
Appunto per dire a gran voce che l'Italia altro
Gli italiani carità Alitalia bellezza Alitalia tutto ciò che rifiuta appunto la mafia ma che ancora la capacità di educare i propri figli alla bellezza della vita la legalità
Io ringrazio l'onorevole varchi vi ringrazio non tornerà un sul palco ormai siete abituati a vedermi quindi lascio la parola al capo dipartimento del persistere che ringrazio di non credere la sua presenza
Che insomma può un po'chiudere questo questo primo momento di confronto anche rispetto magari a quello che già successo nella mattinata grazie
Buon pomeriggio come va come sono andati i workshop
Bene
Son contento son contento sapevamo che i facilitatori erano bravissimi e quindi avrebbero stimolato al meglio
In mattinata parlavo dell'importanza della memoria attiva rispetto alla memoria passiva proprio perché sulla scorta dei ricordi possiamo impegnarci
E avere l'entusiasmo che ci dà la possibilità di di cambiare e di segnare il passo rispetto al passato
Mi fa piacere vedere che lavoro dicono sta andando avanti
Da questa prospettiva poi tra l'altro si notano dettagli che da vicino è difficile è difficile cogliere
Io
Tra l'altro a breve avrete dei rappresentanti istituzionali di livello altissimo e arriverà il ministro Bondi che come sempre è pronto al confronto ad ascoltarvi e come vi dicevo in mattinata la nostra presenza qui oggi proporrà vuol dire che chi si occupa di giovani chi si occupa di nuove generazioni e qui a Palermo sulla scorta della memoria attiva per ascoltarvi e darvi risposte
Dall'altro lato quello che voi noi vi chiediamo
E quello di impegnarvi
Proprio nell'opera che sta portando a termine i rigorosissimi si nota sempre di più il concetto di Scelta la scelta tra impegnarsi
O essere indifferenti o addirittura girarsi dall'altro lato
Mi permetto di citare
Un gruppo italiano
Solo di si sporca le mani sola che si sporca le mani e concesso il privilegio di avere la coscienza pulita
Noi ci siamo
Non vogliamo deludermi
Siamo a disposizione per ascoltarvi rispondervi e coinvolgerli però dall'altro lato abbiamo bisogno
Che anche voi faccia davanti perché altrimenti non sappiamo che ci siete non sappiamo dove venirvi a trovare quindi la presenza di così tante associazioni che come è già stato detto vengono
Da tutto il territorio nazionale
E già una dimostrazione importante di partecipazione ed è una grande risposta chi dice che i giovani non hanno voglia di impegnarsi quindi grazie perché mirate grande entusiasmo nella nell'affrontare le mie giornate al lavoro
Buon pomeriggio a tutti quanti
La grazie a tutti il tempo di fare un cambio di palco
Lascio la parola al direttore del TG uno Giammarco che oggi le modererà il dibattito
Allora cominciamo
Intanto grazie a tutti gli ospiti grazie a tutti voi che siete qua oggi insomma è stato detto e ridetto ma lo ripetiamo ancora
Sono trentuno anni
L'abbia la meglio dalla Barbaro uccisione il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta
L'undici diciannove luglio è stato per tanti di noi per tutta l'Italia uno spartiacque che è stato un prima c'era stato un dopo anche con la morte di Falcone
C'è stato un primo dopo per il Paese per tutti noi
è stato
Diciamo così anche il momento più alto della guerra fra lo Stato tra l'anti Stato nello Stato
E quindi diciamo la giornata di oggi è una giornata non solo del ricordo ma anche di una profonda riflessione perché si dice sempre a parole bisogna non dimenticare bisogna tenere vivo la fiamma del ricordo
Oggi insomma nono giornata un po'diversa perché comunque è un'occasione unica per affrontare
Un tema importante che quello del dialogo tra voi giovani e le istituzioni molti di voi diciannove anni fa
Sì diciannove mila trentuno anni fa nemmeno erano insomma erano nati
Molti di voi hanno recepito questo spirito antimafia nel tempo lo hanno coltivato
Però oggi grazie a queste persone che hanno chiedere insomma che si trovano sul palco dobbiamo capire esattamente cosa può fare e cosa possono fare istituzioni quali sono le vostre richieste su temi importanti quali la legalità
La cittadinanza attiva la la partecipazione dei giovani alla vita pubblica
Quindi
Il rischio è sempre quello di parlare un po'tra addetti ai lavori di dire sempre le stesse cose
Specie oggi cerchiamo di andare un pochino un pochino oltre
E lo facciamo cominciando da la più giovane presidente la commissione antimafia
Chiara Colosimo giovanissimo quando
Quando ci fu bionda meglio aveva credo se gli anni la presenta Commissione antimafia la prima donna dal sessantadue la Commissione antimafia
C'è stata anche la Dorothy sì da Rosi Bindi scusami
Volevo cominciare da da lei Presidente
Dal suo ruolo
Di presidente appunto la Commissione parlamentare antimafia cosa si può fare esattamente quali sono gli strumenti per condurre per far capire ai giovani di oggi cosa è stata quell'esperienza e cosa ancora oggi è perché oggi la mafia è cambiata
Oggi la mafia si è trasformata
E quindi come possiamo come può lo Stato aiutare i giovani a capire e accresce
Sì grazie a un buon pomeriggio a tutti
Permettetemi innanzitutto di dire di fare i complimenti all'agenzia al commissario a tutti coloro che hanno lavorato a questo evento perché quando mi hanno spiegato che le persone che sono qui hanno partecipato semplicemente volontariamente sono rimasta da molto favorevolmente colpita da questa notizia perché esattamente la narrazione che noi cerchiamo
Io non sono la prima donna ma sono certamente tra uomini e donne
Il presidente della Commissione antimafia più giovane che c'è anche sì giovane non mi considero perché solo in Italia trentasette anni si è ancora giovane direttori vi permetterà e quindi però
Credo che questo potrebbe essere in realtà il tratto di pista istintivo e come ho detto anche nel mio insediamento una delle missioni del mio ruolo da presidente della Commissione perché perché noi abbiamo tutti conosciuto io personalmente sono cresciute esattamente come diceva prima
Il vice sindaco varchi con il mito degli eroi senza armatura quelli che sono perfettamente identificati no nel giudice Falcone nel giudice Borsellino che oggi ricordiamo
è però quegli eroi tante in tante tante occasioni ci hanno detto
Che solo la gioventù
Le potrebbe veramente negare il consenso a questa mafia e allora davanti a questa opzione noi abbiamo un'unica altra opzione quella di partire proprio da chi abbiamo davanti oggi perché il lavoro che le forze di polizia alle procure
I magistrati tutti compiono su questo tema è sotto gli occhi di tutti ed è quotidiano lavoro costante che porremo riporta nelle casse dello Stato miliardi ma che allo stesso tempo non può e non deve fermarsi a quel tipo di attività
Perché io ho detto e credo che sono molto convinta che il primo passo per fermare Cosa Nostra fra camorra Alhambra anche ETA la quarta mafia insomma
Tutto quello che conosciamo come criminalità organizzata e tagliargli le casse
Ma per tagliargli quelle casse che permettono alla criminale organizzata di essere ancora oggi e permettetemi ancora in questa città
Molto molto più
Performanti è molto molto più attrattivi per il Delle giù per le giovani generazioni rispetto allo Stato e alle istituzioni è il fatto che hanno una grande disponibilità economica
Allora quella grande disponibilità economica le istituzioni devono fermarla quella grande quelle disponibilità economica noi possiamo fermarla in su questo palco ci sono esempi di persone che lo hanno fatto con molto coraggio ma qui a quello si arriva soltanto se intorno non c'è quella che il procuratore De Lucia ha chiamato alla borghesia mafiosa o peggio permettetemi se non c'è quell'omertà
Perché bisogno di rizzare le parole corrette quando si parla
Che ha permesso e continua a permettere ad intere città di chiudere gli occhi davanti a presenze di persone che sono la ti tanti noi abbiamo questo dovere morale prima ancora che il dovere di raccontare e ricordare
Il dovere passa dalle scelte quotidiane di ognuno di noi e inizia nelle scuole e arriva fino alle istituzioni il primo studente di qualunque città italiana che va
In una piazza di spaccio bene sapere che i soldi che da allora spacciatore arrivano nelle mani della criniera organizzata perché narcotraffico il primo grande un posto dove la mafia fa cassa
E queste cose vanno dette con chiarezza e noi dobbiamo raccontare
E voi le dovete rifiutare non c'è un'altra strada non possiamo conoscere un'altra strada e guardate io in questo primo periodo o
Letto molto ogni persona che mi viene a trovare mi porta un libro e tra questi libri c'è il libro dove vengono riportate
Le parole di di Fiammetta di Lucia e di Manfredi Borsellino
E mi ha particolarmente colpito una frase di di Fiammetta Borsellino che dice questa storia ha comunque il potere di rigenerare
Ecco io credo che questo sia il grande lascito del giudice Borsellino credo che sia il grande lascito perché oggi è qui e che deve raccogliere come se fosse un testimone diretto di quegli anni anche per chi come me in quegli anni era
Molto piccolo ma quell'immagine del telegiornale stampata negli occhi
Ci sono cinquantasette giorni cinquantasette lunghissimi giorni tra la morte del giudice Falcone e quella del giudice Borsellino
In quei cinquantasette giorni
Noi abbiamo il dovere morale di sapere che cosa è accaduto che cosa non è stato fatto e che cosa si poteva fare
Ma in quei cinquantasette giorni deve poter nascere e crescere anche l'esperienza di ognuno di voi che è qui presente e di tutte le persone che domani sarete in grado di contagiare
Contagiare noi abbiamo questo può questa unica possibilità
Contrapporre agli eroi negativi quelli che spesso sono più facili da avvicinare perché è più facile molto più facile fare soldi facili
Piuttosto che costruirsi un percorso ma chi si è costruito un percorso e per quel percorso sia sacrificato editato perfino la vita
è rimasto nella storia di questa nostra nazione gli altri sono spariti o sono stati sommersi dai loro soldi
Quello che va segnato in modo assolutamente incontrovertibile è il coraggio di essere di versi da una narrazione che ci vuole per forza
Piegati al piccolo compromesso cercare una strada più facili dunque tedesco ITA si stia a in questo momento vuol dire in qualche modo aver perso quella battaglia di poter camminare a testa alta fino al nostro ultimo già
Torno e raccontarci che abbiamo fatto sempre delle scelte per il bene
Noi abbiamo una grande responsabilità quiz come ci sono due commissari della Compaq l'antimafia e credo e sono sicura che così sarà che questo questo tratto distintivo potrà fare la differenza direttore noi abbiamo disimpegno di dire
E allora
Non possono essere enti o tentennamenti
Avanzare contro la criminalità organizzata è un dovere di ogni persona che su questa terra cammina e vuole crescere e lo deve fare con la consapevolezza del fatto che non è solo per lui
E c'è un solo modo per farlo scegliere la CRI
E cita nelle zone dove mi raccontava il senatore Russ
Re è più facile e più ora è molto facile anzi comprare crack cinque a uno nelle zone in cui purtroppo alcuni esempi non riescono a passare ma nelle zone anche tanti dell'Italia dove noi sappiamo che e la mafia che diventava una grande holding cammina
O il tuo molto molto veloce
Forse fa meno rumore purtroppo fa meno rumore perché noi non siamo capaci di raccontarla è comunemente come questi servono per raccontare il male che può fare la criminale organizzata ma servono soprattutto per raccontare il bene che alcuni hanno fatto all'Italia e che tutti quanti noi abbiamo il dovere di fare
Grazie
Non regole Provenzano
Parlamentare da siciliano si è discusso tanto in questi anni anche di antimafia
Di come fare antimafia o anche adesso diciamo in questi ultimi giorni si è dibattuto di nuovo di un'antimafia di Tutino antimafia di parte
Può esserlo dal momento finalmente per non dividersi più dopo tanto tempo il combattere tutti uniti e marciare tutti editi proprio per dare una speranza ai giovani
Anzitutto direttore grazie grazie di questa occasione grazie dell'invito all'agenzia della gioventù
Io ho accettato di partecipare a questo incontro proprio per la presenza di tanti giovani e perché
E io avevo di quasi dieci anni quando sono scoppiate le bombe di Capaci e di via D'Amelio e spesso mi è stata raccontata la mia generazione come una generazione senza traumi una generazione insomma
Quelli che avevano dieci vent'anni più hanno usato spesso molti Vito TMC e dico sempre che quelle bombe c'hanno segnato hanno segnato la rigenerazione come le come i bambini nati sotto le bombe di qualunque guerra
Perché noi abbiamo vissuto una guerra qui in Sicilia e proprio nella scuola nel confronto che poi nei processi giovanili nelle realtà giovanili è nato dopo quella stagione in molti di noi è nato il primo impulso di impegno politico racconta molto spesso anche la presidente Meloni Dio
Ho una storia simile da questo punto di vista
Io
Vorrei dire che
Con molta onestà e serietà
Se guardiamo i trentun anni che ci separano da quelle stragi dobbiamo dire che quel moto che si è generato
Dopo quella stagione si è un po'spento e che c'è stato un calo della tensione politica nella lotta alla mafia che ha riguardato tutte le forze politiche di ogni colore politico
E invece non c'è sufficiente consapevolezza del fatto che la mafia oggi la principale minaccia la nostra democrazia alla nostra libertà alla nostra economia
Mi ha colpito in Commissione Antimafia l'altro giorno l'audizione del procuratore nazionale antimafia che ci ha spiegato come oggi le mafie
Sono inserite in grandi network networking internazionali e che offrono sistematicamente servizi all'economia cosiddetta legale al punto che non è detto più che nemmeno che si possa parlare di infiltrazione
Ma noi sappiamo che interi settori interi comparti dell'economia anche nella nostra regione dai rifiuti a le energie rinnovabili eccetera esiste una domanda di mafia
E allora lì noi dobbiamo agire nella consapevolezza che la lotta alla mafia oggi significa innanzitutto lotta per i diritti lotta per un'economia giusta per uno sviluppo sostenibile per la trasparenza per le istituzioni con le carte in regola
Come diceva Piersanti Mattarella
E allora diciamo in questo giorno in cui ci sono state anche un po'di polemiche io vorrei dire questo
Io penso che la politica non solo si debba unire nella lotta alla mafia ma abbia il dovere di essere unita lotta alla mafia
E però diciamo con altrettanta chiarezza io vorrei dire che la politica anche il dovere di unire
Le parole ai fatti
Si deve unire la politica ma la politica deve unire anche le parole ai fatti
E si dice che fai la lotta alla mafia sedici che vuoi fare la lotta alla mafia con le parole poi i fatti devono essere conseguenti
E allora su questo coi ci dobbiamo confrontare dobbiamo discutere io penso per esempio che l'innalzamento del tetto del contante lo abbiamo visto con la latitanza di atti a Messina denaro favorisce purtroppo le organizzazioni criminali
Che aumentare la discrezionalità agli appalti pubblici rischia di esporre i nostri amministratori locali a un condizionamento maggiore
Per fortuna oggi io voglio dare atto in particolare al partito della presidente Colosimo
Di aver bloccato quest'idea del ministro Nordio di rivedere il concorso Esterno perché era preoccupante perché noi dobbiamo invece agire proprio su quella zona grigia di cui ha parlato
Mattarella e quello è uno strumento che consentiva di farlo
E poi bisogna fare un grande lavoro nelle nostre amministrazioni pubbliche io cito sempre questa storia di versanti Mattarella perché hai bisogno di investimenti in tecnologie le Marche sono molto molto più avanti di noi sulla frontiera tecnologica e noi non solo negli strumenti di contrasto ma anche
Negli strumenti di prevenzione siamo molto più indietro e lo dobbiamo fare con le nuove generazioni che hanno le competenze che dobbiamo tornare a fare entrare nella pubblica
Amministrazione
E poi però ci sono i comportamenti direttore qui non possiamo farla lunga però cioè io credo che per rendere omaggio alla memoria e onora la memoria dei nostri martiri in questa lotta alla mafia abbiamo tutti il dovere di dire le cose come stanno
E adesso non entro nelle indagini in corso
Male direttore a la la Presidente parlava della
Anche in questa città della del traffico di droga
Noi abbiamo saputo ce lo ha spiegato anche il procuratore De Lucia
Che le organizzazioni criminali che stanno cercando di tornare a controllare il territorio anche riprendendo vecchi traffici si interessano di nuovo gli appalti ma riprendono per esempio anche il traffico della droga e ovvia
Occupano del tra che quello del crac quello lo lasciano alla mafia nigeriana alle mafiosi sì occupano per esempio della cocaina
Essendo riscopriamo senza entrare nelle indagini in corso su cui lavorerà la magistratura
Che diciamo la cocaina entra esce dai palazzi della nostra regione e che arriva ai vertici delle istituzioni qui non è moralismo
Ma significa compenso dalla nostra classe dirigente si espone al ricatto poi delle organizzazioni criminali che governano questi traffici questo è un pezzo diciamo di quella coerenza di quell'unione tra le parole i fatti che poi se la politica deve cercare di avere quando dice di essere tutto unita nel contrasto alla criminalità organizzata
Uniamoci allora e abbiamo terreni enormi su cui unirci sul PNR R. io dal ministro ho fatto una battaglia sulla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie ci sono dei ritardi ma lavoriamoci tutti insieme per superare questi ritardi lavoriamo sull'educazione che è la cosa fondamentale
Lavoriamo sulla scuola
Lavoriamo sull'antimafia e portiamo a non solo diciamo dove l'abbiamo portata fin qui con dalle organizzazioni e Colle
Gli antimafia che hanno fatto un lavoro straordinario in questi anni e che devono anche loro reinventarsi in questo momento ma portiamo la negli MBA della finanza dove si formavano la classe dirigente
E oggi è lì nell'alta finanza che si inserisce la mafia e che offre servizi insieme al loro e io chiudo questo breve saluto
Con me
Fare oggi ricordando o le parole di Paolo Borsellino che
In quei giorni di corsa forsennata contro il tempo un tempo che probabilmente mi sapeva già essere scaduto per se stesso dopo
L'assassinio la strage di di di di di capaci quindi la morte di quello che era su compagno di di il suo collega Davigo suo fratello Giovanni Falcone mi ha sempre colpito che ha trovato quella domenica mattina perché la domenica il tempo di rispondere a un Ale
Sa che non aveva a cui non aveva riposto perché separa perdute lui voglio chiudendo più nel chiudere leggendo alcune parole di questa lettera perché a me hanno sempre molto colpito riguardano le nuove generazioni mi diceva
Avevo scelto di rimanere in Sicilia
E a questa scelta dovevo dare un senso i nostri problemi erano quelli dei quali avevo preso occuparmi quasi puzzle mente ma siamo avo questa terra di essi dovevo esclusivamente occuparmi non ho più lasciato questo lavora da quel giorno mi occupo presso sicuramente di criminalità mafiosa
E sono ottimista poiché vedo che verso di essa i giovani siciliani e no alloggi un'attenzione ben diversa da quella colpevole indifferenza che io mantenne sino ai quarant'anni
Quando questi giovani saranno adulti avranno più forza di reagire di quanto io e la mia generazione ne abbiamo avuta ora siccome le mafie si mettono sempre in discussione
Riprendono sempre ad agire io diciamo alle nuove generazioni chiedo davvero di spingere di spingere noi di incalzare ci di contestare la politica quando è necessario per fare quello sforzo in più per sconfiggerla una volta per tutte
Grazie
Onorevole Barbagallo prima insomma Provenzano ha citato
Giustamente l'esempio di Piersanti Mattarella
Ricordo male con lei era stato promotore di una scuola di formazione della politicamente da da Piersanti Mattarella ecco quindi questo è un tema che insomma che ci porta anche all'impegno in politica dei giovani
Questo può avere uno sbocco in questo quadro insomma di rigenerazione come come diceva presidente Colosimo somma di uno spirito antimafia vero di una cultura nuova
Buonasera a tutti ma certamente così in una giornata come il diciannove luglio in questa città io credo che la riflessione non può partire dagli esempi che servono in questo tempo
Sulla buona politica sul valore della legalità
E come questi esempi vanno trasferiti alle future generazioni
Io appartengo a quella generazione che
Il periodo che va dalla metà degli anni ottanta al maxiprocesso fino arrivare
All'uccisione di Paolo Borsellino di tombino pugliesi
La vissuta con una consapevolezza vera erano gli anni dell'adolescenza dobbiamo avere la consapevolezza che quella stagione
E i valori di quella stagione che ancora oggi sono vivi e fervidi vanno trasferiti compiuto forza e maggiore vigore alle giovani generazioni
Soprattutto nel Mezzogiorno soprattutto in un Mezzogiorno che purtroppo in alcune realtà e permeabile nelle periferie
Dove la criminalità la criminalità organizzata riesce
Ha per lucrare
Truppe
Per i disegni criminosi e quindi dal tema del dimensionamento scolastico alla valorizzazione delle formazioni sociali perché in questi anni credo che siano venute a mancare in alcune realtà proprio le formazioni sociali la scuola come presenza fisica
Parlerà dopo di noi il ministro Bo dirlo sporto tradizionalmente nel Sud avuto sembra un ruolo di centralità propria vera e propria formazione sociale anche nello spirito
Della carta costituzionale e credo che in questo tempo il rapporto da un lato con i dei grandi
Esempi del passato nella città
Dove purtroppo è stato trucidato Piersanti Mattarella e Pio la Torre non ci possono non essere esempi così forti e modelli di vita da trasferire appunto alle giovani generazioni ma anche lo Stato deve fare la sua parte
Non solo lavorando per lenire sempre di più e sempre meglio le diseguaglianze ma centrando quelli che sono i centri nevralgici dove la criminalità organizzata riesce a incidere
Nella disperazione di ogni giorno nel modello di vita di alcune famiglie io credo che lo Stato deve incidere concretamente né da questo punto di vista appunto dando una speranza anche dove spesso
La speranza non si vede
Guardino in Sicilia abbiamo alcuni dati che continuano a essere preoccupanti CP preoccupano ancora di più dopo il corretto il tasso elevatissimo di dispersione scolastica credo del questore soprattutto nelle periferie e nei dieci quindici comuni più poveri della Sicilia anche in relazione alla popolazione il tasso Dennett che altissimo e vede la Sicilia insieme con la Campania intestato
Nelle classifiche e il tasso di disoccupazione femminile dopo il Covent in Sicilia hanno verso il lavoro tre donne su quattro
Sono dei segnali allarmanti in cui su cui dobbiamo concentrare le risorse e l'attenzione anche come seduzioni a prescindere
Dalla colore politico dalla responsabilità di governo perché veramente un riscatto di questa terra e possibile se
Come dire nella azione di ogni giorno lo Stato fa sentire forte ma suoceri riesce come ci ha insegnato Pio la Torre a colpire i nemici gli avversari i criminali della mafia puntando il dito negli occhi
Grazie io in modo irriverente dobbiamo fascino abbiamo il celebrazione in via D'Amelio quindi Quasimodo sgradevole dobbiamo abbandonare un problema lavoravo purtroppo ce
Due comunicazioni servizio una e che lei arrivata proprio adesso la notizia che hanno confermato l'ergastolo per Matteo Messina Denaro crearle come mandante delle stragi
E l'altra è che purtroppo per questioni legate ai voli insomma c'era un po'i problemi questo periodo Caterina Chinnici da europarlamentare restando visiva Fondazione Falcone non potranno essere con noi
Chiedo alla regia se è pronto se ci possiamo collegare con il capitano Ultimo
Se mi date un segnale
Sergio De Caprio
Dopo dopo va bene
Io andrei a personaggio
Diciamo
Molto particolare
Sa quanto voci
Protagonista
Protagonista diciamo in prima persona di quella che è una lotta alla mafia vera
Dura ha rischiato diciamo
Sulla sua pelle
E ha dimostrato che quei fatti si può combatte la mafia a diciamo interrotto
Con tutta la vicenda dei Nebrodi tutto ciò che è un finanziamento europeo alla mafia ma soprattutto un grande merito che lo IAI chi ogni giorno fa su e giù per l'Italia a raccontare la sua esperienza che l'esperienza di vera lotta alla mafia lotta alla mafia con i fatti
E parla in tutte le scuole tutti i licei nelle università
è gettonatissimo adesso capirete perché
Grazie grazie direttore intanto grazie Commissario per per per l'invito e soprattutto fatemi dire beh io mi sento un po'a casa
E e volevo anche spiegare perché
Ieri proprio un tentando di venire qui oggi ho chiesto di farmi un po'così un un conto di quello che del di di quanti giovani proprio sui giovani incontrato da settembre a giugno in fondo per scuole università bene è venuto fuori un dato che supera i duecentotrenta mila studenti in un anno
Allora mi sono da un lato mi sono reso conto perché non riesco a trattare disfare la valigia
E poi di farlo ma dall'altro lato pensato questo titolo
E ho pensato a questo di donne diamole il consenso e quindi il consenso cioè il consenso dei giovani verso chi è
E siccome io penso io avere la presunzione di poter dire di aver un osservatorio privilegiato io dico che il consenso dei giovani non è per la mafia perché questi giovani ai quali consentitemi ragazzine dobbiamo anche smettere di dire che sono il futuro del nostro Paese perché sono assolutamente presente nel nostro Paese
Questi ragazzi su questo tema ci sono
E allora quale e la chiave
La chiave è quello di dimostrare loro
E attivare una parola di piaceva molto il giudice Livatino quella credibilità cioè la credibilità
Di
Anche commemorare giornate come queste perché guardate il miglior modo per commemorare i morti e rispettare le loro azioni
E rispettare l'azione si vive a rispettare quello che hanno fatto e quindi le norme antimafia di questo Paese che non vanno sfiorate
Perché quell'applicazione di quelle norme dobbiamo ricordarci ha trasformato le strade di Palermo e non solo in pozze di sangue e di sangue innocente di servitori dello Stato
Penso a Pio la Torre ma penso anche ad altri che proprio per attivare l'enorme
Sono state fermati
Secondo questi signori tra virgolette puniti e poi invece non si sono resi conto che non hanno ucciso nessuno
Perché Pio la Torre lo hanno ucciso
Perché Falcone Borsellino Impastato non li hanno uccisi che hanno solo trasformati in centri sono dei perdenti noi dobbiamo trasferire questo messaggio
Questi qui non hanno capito nulla perché trasformò lo i morti in piante in radici quelle radici che necessitano un per mantenere a volte questo terreno che sbotta su questi temi
E noi
E essi l'unità sulla lotta alla mafia
E basta atto pensando che diciannove luglio ventitré maggio siano ogni giorno ed è quello che
Che che trasferiamo anche in Coppa incontrandoci arricchendoci
Non c'è stato mai una volta che io sono uscito da un incontro
Di cento ragazzi duecento di mille di Duemila dove io sono uscito deluso perché la verità
Che la la lotta mafia praticata Noemi questo è un mondo dove ci sono tante prediche ce ne vogliono perché è giusto però noi dobbiamo parlare anche di pratiche e le pratiche direttore ce lo siamo detti sono quelle che
Fanno anche danno anche l'idea che noi dobbiamo partire anche da un'antimafia sociale
Cioè noi dobbiamo avere anche la forza e il coraggio di prenderci cura di Caputo il la fortuna o la sfortuna di nascere cinquanta metri primo cinquanta metri dopo la periferia di una città se non riparte non ripartiamo dall'antimafia sociale e dall'Antimafia del giorno prima guardate e ve lo dice uno qui c'è Elvira Terranova che la la notte della sentenza del maxiprocesso Nebrodi che uno dei maxi processi più importanti della storia la lotta alla mafia che ha condannato a sei secoli di carcere le famiglie mafiose
E e che e e questa vicenda non è terminata
E si dire tutti regole messe
Quella sera ci siamo chiesti se avevamo vinto
Guardate
Quando arriva la magistratura arriva alle operazioni di servizio arrivano le condanne c'è un pezzo di pacchetti che ha già perso noi dobbiamo pensare al giorno prima
Altrimenti continuiamo a fare i complimenti alle forze dell'ordine per le attività che fanno e non capiamo che c'è un problema
E allora il tema del consenso sta in una parola che prima la presidente Colosimo ha citato che la Scelta allora guardate nove il tema è la scelta che vale per ognuno di noi perché vedete
Noi abbiamo la migliore normativa antimafia d'Europa e del mondo ma guardate
Che il miglior testo antimafia del nostro paese la Costituzione e il dovere di cittadinanza dal quale nessuno Dinoi
Può sentirsi esentato e allora lì partiamo da questo dal dovere di cittadinanza ripartiamo da Porter raccontare che ci sono delle partite che loro perdono
Però per farlo bisogna attivare quella scelta e chiudo dicendo
Io sono comprendo che per scegliere bisogna capire da c'è di chi c'è da un lato chi c'è dall'altro
Vorrei fare un piccolo esempio per farvi capire chi c'è dall'altro lato e e e vorrei anche allontanarmi e la Sicilia e parlare un po'delle mafie nostro paese
Ad Aversa
Alla fine l'anno scolastico scorso inaugura una scuola
E
All'affitto evento
Un il comandante provinciale dei carabinieri mi dice Presidente ci sono i genitori dei bambini morti a causa di tumore per la terra dei fuochi che la vogliono salutare e io certo il salutai e due genitori papà e mamma
Di Aurora cannolicchi io la quale è nata poi un'associazione bellissima il coraggio dei bambini che collabora
Su mi dicono presidente fa Aurora si è ammalata ad otto anni ed è morta dieci e prima di morire c'ha detto papà mamma non dovete piangere quando io morirò dovete solo impegnarvi affinché non accada mai più nessun altro bambino quello che è accaduto a me
Uomini tono
Atitech capito chi c'è dall'altro lato Schiavone Zakaria direttore vent'anni fa nelle intercettazioni telefoniche dicevano Masi versiamo poi fra vent'anni moriamo tutti c'è questa gente di là
Di là c'è quella gente che ha fatto il diciannove luglio quello che ha fatto il ventitré maggio di lacci e quella gente che vuole affermare con un'altra strage di mafia MC quattro padri di famiglia poliziotti della polizia di Stato e quella notte mi hanno salvato la vita
Questa gente c'è di là e noi da questa gente dobbiamo stare lontani e così o che insieme a voi ci staremo lontani loro troverà o io sono uno che fa ponti nella vita ma loro da e al Nori insieme a voi troveranno muri errori e imbarco
Dici
Presidente conosca o di replicare una
No assolutamente non voglio replicare voglio però dire una cosa perché questa storia di Aversa mi mi ha molto colpito
A fine giugno è stata confermata la sentenza di sequestro dei vinti duecentoventidue milioni di Euro sequestrati alle aziende che hanno avvelenato quelle terre e queste sono vittorie per Aurora ma non solo per Aurora per tutti quelli che oggi su quei temi continuano a temere la barra trita e per questo io non solo condivido tutto quello che ha detto Giuseppe
Ma rilancio la Scelta perché non ci rendiamo conto purtroppo non ci rendiamo conto come ogni fatto legato alla criminalità organizzata non hanno avvelenato soltanto il territorio di Aversa
Ma tutta l'Italia e purtroppo oggi dobbiamo dire
Che la holding della 'ndrangheta
Avvelena tutto il mondo e davanti a questo noi non possiamo che alzarci in piedi con il coraggio che qui abbiamo sentito per fare un unico muro contro chi ha scelto la morte alla vita
Grazie alla regia mi dicono che è pronto questo ha contributo video delle tessere Standa Clemente da Fondazione Silvia Ruotolo
Ci siamo
Salto tutti grazie grazie soprattutto quindi Celestina il commissario straordinario dell'agenzia se tale privilegio diritto che ha avuto questa importante iniziativa e chiede indicato Atene esserci antenne anch'io giornalistica io il mio contributo eroina passo soltanto con grande gioia ma soprattutto con la consapevolezza che la lotta contro le mafie Simone ha bisogno dei livelli di una lui siamo distanti io sto provando a Napoli ma vicini e che voi nessun'altra domanda che cosa bene perché i giorni venire Palermo insieme a lui oggi cadute di godimento ragioneria in questo caso della cucirsi maltese quindi organizzato questo viaggio ma non mi ricordo soprattutto non vanno insieme dal partecipare senza ma raccontando di quanto venerdì costante che ci sia richieste di contro il voto giustizia vale
Selettivo
Differenziazioni monzese nel nostro Paese oggi sono impegnati in politica sono un consigliere comunale sottoposto tanti anni della necessità di quel giudizio figlia e cittadina che ha assunto la nella questa tecnica dov'è inutile Lehman Brothers sono soltanto ventinove anni quando è stato ucciso tratto può capiamo canna della mia città
Che quel giorno hanno deciso di sparare all'impazzata era l'undici giugno del mille novecentonovantasette
E mia mamma che aveva soltanto trentanove anni
Stava rientrando a casa con il fratello Francesco erano mano nella mano e quella terribile sparatoria non soltanto chi ha sporto la ditta manufatto sotto gli occhi di mio fratello Francesco miei che sentendo tanti rumori nero affacciata al balcone di casa
Avevo soltanto dieci anni mio fratello che aveva soltanto cinque eravamo una famiglia normale e pensavamo forse che l'aderenza delle organizzazioni criminali non ci appartenessero
Da quel giorno invece
è cambiato molto non soltanto la nostra crescita senza di lei ma soprattutto un grande senso di rabbia è una forte ingiustizia
Che è diventata nel tempo una volgare di dare il proprio contributo di non mollare mai di non gettare la spugna affinché non accada ad altri quello che è accaduto a lui è quello che è accaduto a mia madre Silvia Ruotolo
Affinché insieme possiamo determinare il nostro diritto ad essere la prima generazione a vivere senza camorra senza mafia senza 'ndrangheta nelle città e nei quartieri nei luoghi dove siamo nati e da oggi c'è una fondazione che porta il nome di mia madre sosteniamo concretamente perché ci siamo costituiti parte civile nel processo penale
Progetti che dando opportunità di riscatto a giovani detenuti I ragazzi della via penale affinché appunto possano spezzarsi
Quell'eredità criminali che tante volte sono povertà educativa crescita e contesti senza opportunità ma altre volte sono anche culturali
E quindi c'è tanto bisogno di sensibilizzare e soprattutto di in prima persona metterci la faccia e in modo chiaro dire da che parte stare
è un onore per me portare la memoria di mia madre in una giornata così importante per il nostro Paese
E per le bellissimo anche se con un breve rinvio incontrate a distanza ma nel distante il mio sentimento di riconoscenza e di gratitudine
Non soltanto perché so voi da che parte stare
Ma soprattutto perché insieme davvero possiamo dare il nostro contributo sempre nelle piccole e nelle grandi cose affinché non ci siano più pagine di violenza di soprusi
Di prepotenza e di ingiustizia grazie e a presto spero di incontrarlo presto anche nella che a Napoli e perché no quanto prima per raccontarci i tanti progetti concreti che mettiamo in campo le nostre iniziative
Un forte abbraccio
Allora presente Colosimo le volevo dire che siccome le accise
Poco prima di entrare ha detto che vuole sentire in Commissione
Adesso ha detto questa cosa
Avere la conferma dell'ergastolo per l'ultimo grande stragista per noi motivo di grande soddisfazione con una volta lo scorso citato la sua potestà punitiva in non possiamo che essere soddisfatti del risultato
Con la sentenza di oggi benché ancora non definitiva ma è un passaggio importantissimo la stagione corleonese può dirsi
L'avvocato Trizzino
L'avvocato Trizzino
La persona che in questi anni in nome e per conto dei figli di Borsellino a seguito punti i processi che hanno riguardato la la strage è la persona che credo conosca le carte meglio di chiunque e il sapere da Luigi che questa sentenza chiude un capitolo per me una una straordinaria notizia che dobbiamo accogliere tutti conferma che notavo che era confermo che la che confermo che San Macuto è la sede istituzionale per tutti i parenti delle vittime e che l'avvocato Trizzino può avvenire assolutamente quando vuole perché mio dovere raccontare e andare a fondo su quella che evidentemente ormai una verità storica grazie
Avvocato Cannella
Questo signore qui accanto a me insomma massimo studioso possiamo dire così del famoso giudice Livatino giudice ragazzino una storia incredibile che adesso ci racconterà lui me mi ha dato lo spunto prima torce quando lo ha citato ecco qual è l'esempio che possiamo veramente concreto dare ai giovani con l'esempio del giudice Livatino che poi tra l'altro anche insomma ce lo vuole raccontare una storia particolare perché il killer poi non solo si è pentita montavo ha fatto un'opera
Un percorso importante intanto ringrazio l'agenzia per l'occasione che ci mi ha dato di raccontare di parlare di Rosario Livatino
Ossario Livatino oggi beato era un mio vicino di casa
Io giovane ginnasiale lui giovanissimo studi magistrato tutte le mattine tra praticamente alla stessa ora uscivamo di casa
Lui con la sua Ford ammalata ma Maranto si portava verso Agrigento io salivo verso il liceo e di Luino ricordo è il ricordo di un uomo ordinario di un giovanissimo ordinario che poi non era così ordinario perché ad esempio al liceo i nostri professori
Ce lo indicano come uno dei più bravi allievi che il liceo classico di Canicattì aveva avuto e anche il mio parroco me lo indicava come una delle persone
Più preparate tant'è vero che si faceva di tutto per poter richiedere di fare degli interventi in parrocchia piuttosto che al liceo
Piuttosto che all'interno delle associazioni
Qui era molto restio
Ricordo solo qualche intervento aveva scuola della parola un intervento al liceo poi ho studiato successivamente che era stato invitato Rotari
Ma Rosario era una persona ordinaria che pure nella sua ordinarietà
è stato un errore a me ha molto colpito nello studiare il perché io quanto il ventuno settembre del novanta e stato ucciso Rosario mi trovavo all'università a Milano
Stavo frequentando giurisprudenza alla quale ero stato in qualche modo indirizzato da lui più che altro che ho chiesto a lui anche dei consigli
Quindi quando ho saputo della morte sono stato particolarmente colpito tant'è che negli anni a seguire insieme alla professoressa di latino e greco del liceo vita batte che è stata quella che più di tutti ha fatto conoscere la figura di Rosario Livatino abbiamo iniziato ad andare nelle scuole e nei licei un popolo ci raccontava prima
E abbiamo incontrato già allora tantissimi ragazzi siamo negli anni a cavallo in cui ai miei poi si verificano le due stragi di Falcone e Borsellino ma l'ordinarietà del ma di Rosario Livatino
C'era c'era racconta bene il Papa
Che viene intervistato subito dopo la morte eredi chiedono chi era ossario e lui dice ma Rosario è una brava persona Rosario è stato un bravo figlio Rosario è stato uno che faceva bene il suo dovere
Rosario non era un eroe o per il Papa incalza e dice se invece in questo stato fare l'errore
Significa fare il proprio dovere fare bene il magistrato allora Rosario era un errore
Quinti Rosario quella anti-eroe
Che in realtà è un errore perché fa il suo dovere
Poi andando a scavare meglio nella vita nel quotidiano di Rosario Livatino che cosa scopriamo
Che il tratto che aveva caratterizzato tutta la vita non solo professionale ma tutta la vita di Rosario era stato il no connettersi mai con il compromesso
In una terra quella siciliana quella della provincia di Agrigento quella di Canicattì in cui il compromesso
Era la quotidianità
Il vero tema è questo la sconnessione dalla cultura mafiosa
E un percorso molto più difficile della lotta alla mafia quella visibile quella che può essere svolta che svolgiamo con gli strumenti giudiziari
Perché la lotta alla cultura mafiosa non può che essere che una lotta culturale discetta da che parte stiamo e questo deve passare attraverso tutte le generazioni deve essere intergenerazionale
Io ero un giovanissimo ragazzo liceale quando è iniziato il primo grande maxiprocesso di Palermo
E noi al liceo tutte le mattine attaccavamo i giornali quotidiani che parlavano di quel maxiprocesso era la prima grande vittoria alla mafia
Quella culturale di fronte alla morte di Rosario Livatino di Falcone dopo di Borsellino per la mia generazione era stata la sconfitto l'inutilità
Ma la questo bisognava recuperare una cosa ci insegna ancora oggi Rosario Livatino che la Chiesa ha deciso anche di portare sugli altari di noti fatti di beatificare lo ci insegna che non bisogna cadere al compromesso
A me ha colpito molto una lettera giovanissimo Rosario Livatino appena laureato una sua amica di discrimini cento egli annuncia il proprio matrimonio o quindi dice sono molto contento per voi che vi spogliamo che vi siete sistematiche avete trovato lavoro
Io sono qui che studio che mi preparo i miei concorsi
Rosario Livatino ventiduenne in quella lettera e capite bene per noi che non accettiamo compromessi quali sono le difficoltà a trovare un posto nato
Rosario Livatino primizie sul Rossella G. sono alloggi strati
Però lui stesso dice nove che non cerchiamo di compromessi nel solare abbiamo raccolto più testimonianze possibili della vita di Rosario Livatino opere la prima biografia la professoressa la scritta già nel mille novecentonovantadue abbiamo raccolto testimonianze di persone semplici che raccontarci queste testimonianze si meravigliava quasi considerando il margine va bene sta io appunto Poseidone tutto cosa arriva di nuovo e voleva un consiglio eccezionale sempre lì al servizio dei genitori spalmarlo per fare la richiesta la visita specialistica
C'è una figura immensa sì ieri partirà come tutti gli altri un funzionario addetto allo sportello della ASL non riconosce badando ai dirigenti dottore anche lei vacilla ma no vicino a me vincente ce la facciamo passare avanti
E Rosario Livatino in modo deciso vicino perché dovrei fare la fila come tutti gli altri peraltro Licio Gelli molto anziana che il parlamento dello sono giovane quindi questo è il tratto di Rosario Livatino in realtà poi Rosario Livatino questo in qualche modo ci spiega anche in questa giornata
E stata prima sono morti eloquente
Spesso la professoressa batte raccontava questi cioè
Rosario è stato più eloquente nella lotta alla mafia da morto che da vivo
Perché questa per solo questo questo giovane accussì
Tento non non so a non esporsi a quant'altro
Con la sua morte
Raggiunge quell'effetto dirompente un giovane magistrato
Entra in magistratura ventitré anni muore trentatré anni e quel giovane magistrato in cui poi si chiarisce che non non era rivolto al Boeing Presidente della Repubblica parla di nuovo del Giudice ragazzino immaginato che la la generazione dei giovani non potevano condurre una lotta così importante contro la mafia
Invece noi sappiamo dalle cronache per tutto quello che abbiamo studiato che Rosario Livatino fu il primo a fare i primi provvedimenti in in materia di misure di prevenzione colpi i beni dei mafiosi e quant'altro
Io volevo concludere se era possibile
La barbarie non ha non ha avuto limiti nei confronti di Rosario Livatino contratti averlo ucciso in quel modo barbaro peraltro ecco lì c'è un fatto eccezionale che chi materialmente irrigui uccise successivamente si è pentito
Portando avanti anche lungo il percorso personali di avvicinamento anche che
Purtroppo dopo sette mesi che era stato ucciso Rosario Livatino nella notte tra il ventidue e il ventitré aprile presso la tomba venne sostanzialmente distrutta la tomba di Rosario mila
E quindi il Comune si fece carico di costruire una nuova pompa e fu trasferito quella di cento cerco alcuni di quei ricordano della condotta eccessi che inizio un vero e proprio pellegrinaggio a Canicattì eleganti dove molti giovani
Venivano a visitare la tomba di Rosario Livatino
No questi giovani molti portavano piove molti lasciavano dei
La professoressa prevarrà
Poi
Suma bene anche questa
Ventuno settembre mille novecento novantatré del sangue dei martiri insieme di uomini nuovi
E a noi tocca di esame terreno fertile sul un sacrificio e su quello di quanti altri sono disposti ad andare
Attualmente presuppone no Giorgio allora
Che crescenti può capitare
Crediamo che questo valga partenza tutta la Champions stasera sa e crediamo in questa terra di Sicilia o che genera un nuovo mini commette
Grazie
Gabriella e Angelo da Milano
Viene da e Claudio da Milanello un grazie particolare Commons
Verosimilmente
Quattro di tanti tante scolaresche che anche quello avevo iniziato questo spuntati repubblicani Gio presso la tomba di Rosario Livatino riconoscendo che che quel se necessitava di un terreno fertile che eravamo tutti nuovi questo martoriata terra di Sicilia comunque dato molti in che sono stati insieme
In questi anni
Sei mila richiami confermo abbiamo collegato capitano Ultimo
Sergio De Caprio
Buona sera decapaggio
Si sente
Contro eccoci
Si sente De Caprio
Ecco ci ecco ci si è lei mi serve sì sì sì
Ok insomma Capitano Ultimo non ha bisogno di presentazioni e l'uomo che insomma che catturò Totò Riina poi insomma ha fatto di tutto ma non
La mafia
Senza fermarsi mai dopodiché a un certo punto l'anagrafe impietosa ci si deve fermare ma lui ha continuato imperterrito a combattere la mafia e la combattuta anche attraverso la sua casa famiglia ai volontari del capitano Ultimo dove veramente ecco oggi parliamo di giovani Luís aiutato e continua ad aiutare tantissimi giovani in difficoltà tantissimi giovani che hanno preso strade pericolose a te la parola
Ma io vi sentite sentiamo benissimo
Ma intanto io non sono qui per alcune della Sicilia
Per amore di una legalità che prima di tutto lotta di mutuo soccorso
Ho combattuto insieme ad altri
Credendo in uno stato fatto di persone
Uno stato fatto di persone che ha combattuto una mafia fatta di persone
Quindi
Con questa semplicità oggi aiuto altre persone
E faccio quello che credo sia un dovere di tutti ridono per gli altri senza volere nulla in cambio oggi
Insieme a voi ricordiamo e ricordo
Il giudice Paolo Borsellino
La sua lotta
Gli uomini e le donne della scorta accaduti isolati circondati come diceva lui come disse lui da un nido di vipere
E chiedo a voi di combattere contro quelle libere
Vi sanarle
E di portarle via dalla società civile e dalle istituzioni
Oggi mentre sono accanto a voi ho appena avuto notizia che una mamma un'imprenditrice una donna figlia della Sicilia simbolo della lotta di libertà della della del popolo siciliano
Che si chiama Valeria Grasso a questa persona è stata tolta la scorta a Roma
E credo che sia un problema di tutti noi
Sì è un problema che al e chiediamo alle istituzioni di dare una spiegazione ai nostri figli non ha non hanno e non è certo che non sono nessuno
Rotta la mafia si fa con azioni concrete il resto è propaganda non dobbiamo sostenere la propaganda di nessuno
Tutto qua
Sergio cosa si può fare cioè Polo fare tutti i giorni ma cosa si può fare concretamente cosa può fare lo Stato le istituzioni per promuovere sì di legalità e partecipazione tra i giovani
Ma io credo che abbiamo il dovere di mettere al centro delle politiche amministrative e sociali i giovani credo che se non chiediamo il loro parere prima di adottare un provvedimento credo che ci troverà ci troveremo e ci stiamo trovando da soli
Credo che devono avere un ruolo anche formale nei consigli comunali
Credo che i rappresentanti degli studenti delle scuole superiori
E delle università devono avere una presenza e chimica nell'iter amministrativo e politico a ogni livello questo è il primo passaggio è una cosa anche facile banale
E dobbiamo ascoltare il loro parere quando vengono fatte le leggi quando vengono adottati provvedimenti amministrativi quando si progetta il territorio questo credo che sia forse ci siamo distratti no viaria aspettiamo per portarli e trascinarli nelle fazioni politiche per manipolarli invece no abbiamo il dovere di farci guidare dai nostri figli dai nostri giovani
La loro talento nelle scelte
Per amore perché siamo un popolo
Speciale questa nostra Italia un Paese speciale abbiamo praticare una politica in maniera diversa
Dobbiamo particolare la politica del bene comune si rassegnarsi a Roma le fazioni del dominio mai vogliamo il bene comune e il bene comune lo costruiremo insieme ai nostri studenti ai nostri figli
Grazie grazie grazie grazie
Allora c'ha raggiunto il ministro ha bordi magari se ci vuole aggiunge qua
Sul palco
Sport
Buon pomeriggio dei giovani sono
Imam prima del ministro sommo vorrei parlare un attimo Maria Cristina Pisani Presidente Consiglio nazionale dei giovani possiamo fare un primo bilancio e tutte queste cose insomma che sono state stabilite dette insomma cosa che ha colpito
Allora innanzitutto anch'io ci tengo a ringraziare l'agenzia ai tenera per la gioventù con la quale collaboriamo ormai da quasi di molti mesi da quasi un anno e il commissario Federica Celestini campanari perché hanno con una grande passione attenta su una giornata che c'ha permetto permesso di riflettere insieme alle istituzioni sul valore della legalità
è stato detto tanto soprattutto si è parlato molto della necessità di coinvolgere i giovani all'interno dei processi culturali
Ma credo che sia mancata anche un'analisi però di quelle che sono le difficoltà nelle quali molto spesso la criminalità si muove che invece lo Stato dovrebbe affrontare per tentare maggiori opportunità questa generazione
Dico questo perché noi facciamo il ministro Rosa tantissimi studi i dati che mi hanno più colpito nell'ultimo anno sono stati quelli riferiti ad esempio alla e percentuali altissime di Giovanni
Che sono costretti ad accettare non soltanto lavori sottopagati ma addirittura lavori in nero i dati che mi hanno colpito sono quelli della dispersione scolastica ne parlava prima forse l'onorevole
Provenzano che aumentano nelle regioni del sud soprattutto nelle aree interne nel nostro Paese i dati che ancora mi hanno colpito sono però soprattutto quelli della povertà educativa che continua ad essere ereditaria
E soprattutto quelli della Banca d'Italia relativi ad una generazione la nostra che dal due mila dieci al due mila venti ha perso sei volte la ricchezza delle generazioni precedenti
Ecco tutto questo mi porta a riflettere che in realtà accanto ad un percorso culturale che questa generazione sicuramente ha intrapreso sebbene chi come me è innato a ridosso di quei tragici eventi non ha vissuto in prima persona
Le storie di cui oggi parliamo tuttavia questa è una generazione che consapevole lo fa quotidianamente attraverso il racconto e l'esperienza e l'attività dell'associazionismo giovanile che oggi e uno strumento fondamentale straordinario
Di inclusione sociale soprattutto nei territori più difficili ed esposte anche questa la ragione per la quale noi dovremmo accanto ad un percorso educativo e formativo supportare questo lavoro costante quotidiano che le organizzazioni soprattutto giovanili svolgono nei nostri territori
Perché sono dei prestiti dei veri e propri presidi di legalità perché riescono ad offrire opportunità alla dove i ragazzi opportunità non riescono a trovare ne perché riescono anche ad intraprendere percorsi di formazione a contaminare a contaminate e contaminarsi nei territori in cui lavorano ecco oggi noi siamo però un Paese che queste tutte queste attività fa fatica supportarle ministro Rosa ne abbiamo parlato e ci stiamo lavorando siamo uno dei pochi Paesi in Europa che ad esempio non riconoscere i finanziamenti
Alle organizzazioni giovanili oggi la maggior parte delle organizzazioni immagino tantissimi ragazzi che sono qui ne fanno parte stanno di cosa parlo fanno fatica davvero anche due Cani tali attività territoriali a mantenere aperti e strutture perché anche strutture sportive perché solo oggi gli strumenti fondamentali e straordinari di inclusione di recupero
Di chi realtà vive in quelle difficoltà di cui parlava in apertura
Per cui forse e davvero concludo la il messaggio che oggi va lanciato soprattutto alle situazioni e quello di aiutarci ad affrontare queste criticità perché la mia generazione che come dicevo sicuramente ha vissuto questi tragici fatti attraverso il racconto della storia è una generazione che però ha ben chiari i valori per i quali Falcone e Borsellino sono morti a una generazione che di quei valori affatto sicuramente l'asse portante della propria vita e della propria attività anche lavorativo
Ecco accanto a questo abbiamo però ha bisogno di uno Stato forte che ci permetta effettivamente di contrastare tutti questi fenomeni di illegalità che nascono soprattutto dall'assenza di opportunità in tanti territori purtroppo soprattutto io lo so perché sono nata al sud dei territori del Mezzogiorno nel nostro Paese
Grazie
Allora prima di sentire intanto volevo ringraziare tutti gli ospiti io devo restare con le con il ministro e con il commissario cestini se può venire
E neanche i commissari verso rimaniamo soli ma siamo in compagnia
Ecco c'è
Allora ministro intanto cominciamo da insomma una curiosità che abbiamo detto in molti anche dei nostri giovani sì e no neanche erano nati trentun anni fa quel diciannove luglio hai un ricordo particolare di quel giorno
Sì la radio
La radio perché ero piacevolmente in quel momento in spiaggia
Però c'era la radio
Arrivò questa terribile notizia ancora detto contorni indefiniti
Poi piano piano sempre di più e poi uscì fuori il nome Paolo Borsellino Paolo Borsellino peraltro non era solo Paro Borsellino ma c'erano anche
Gli oneri della scorta
Fu dopo diciamo in qualche modo lo sconvolgimento di qualche mese prima il rinnovo di uno stordimento
Rispetto al fatto che è un valore purtroppo non soltanto materiale ma anche simbolico
Sembrava quasi il senso della resa
E invece se Dio vuole oggi in piccola parte tutta questa giornata ma non solo in queste giornate c'è il senso invece Grassina
Che credo sia la cosa più importante perché quello che si voleva era annientare in qualche maniera una capacità di risposta
E acquisire una capacità di consenso segnato dalla paura
E invece questi trent'anni ci hanno accompagnato tra alti e bassi
Invece nella capacità proprio di reagire
Ma diciamocelo chiaramente che al di là del fascino di al di là del fascino di questo titolone diamole il consenso
Qui c'è il problema è togliamo il togliamo dello spazio
E lo spazio si toglie io vado un po'avanti oltre la tua domanda perché comunque dal bar sembra che siamo nell'informalità di una cosa di risentimento e non di forma di sostanza interiore
Colti il consenso si acquisisce quando si offre la possibilità per mancanza di
Proposta di far fare a loro le proposte proposte indecenti composti criminali
E quindi tutto parte dalla nostra capacità nelle nostre diversità di ruolo di essere presenti di occupare lo spazio di offrire una capacità di ascolto di incontro e di confronto di risposta
E quindi di opportunità come ho detto prima quindi lo sport aiuta prima lo sport è certamente un formidabile strumento di lo dirà anche la Costituzione no di promozione anche del benessere psicofisico un'opportunità di carattere culturale e sociale di un'attività in tutte le sue forme
Ma quello che conta il gioco di squadra dei contenuti e il gioco di squadra tra le persone perché la Rete si affitta e perché comunque offre delle opportunità di soddisfazione o meglio offra delle opportunità per ricominciare a me coltivare fiducia e speranza
Ma la fiducia e la speranza non possono essere determinate soltanto dai buoni proponimenti
Dalle delle parole nazista scusa ma vista la la sua delega insomma sulla quali sono concretamente le azioni che il governo insomma intende fare a questo punto sulla sui giovani sul tema della legalità naso del presidio del territorio
Ma sul tema della legalità allora io penso che una caratteristica di questo governo poiché non dovrei dirlo io perché ne faccio parte quindi non vorrei sembrare di parte
Non parlo sono e che lavoriamo bene insieme
E questo penso sia un primo livello
Diciamo di comportamento esemplare al di là del fatto che ognuno può avere poi il suo pensiero potenziare che faccia bene faccia male ma certamente il metodo di lavoro quello che ci vede collaborare è un primo buon segnale perché il presupposto per vincere certe battaglie
Il presupposto è quello della collaborazione
Non non l'ho mai vista forse aveva una visuale da un'altra prospettiva troppo esterna ma dall'interno c'è questa voglia di stare insieme
L'altro aspetto è l'interdisciplinarietà che non è soltanto legata al tema della relazione tra le persone ma la relazione tra i contenuti ho trovato una delega
Diciamo ben gestita tutto sommato
Ma ho immediatamente pensato che non bastasse gestire bene le cose che erano già configurate e quindi Erasmus Erasmus plus esporto il giovane possiamo e dobbiamo fare di più con l'agenzia la nuova Agenzia italiana per la gioventù abbiamo programmi ambiziosi non per noi ma per quelli che dobbiamo servire e quindi per ragazzi e ragazze che aprono la loro mentre
Il loro cuore esperienze sempre più intense e profonde sistematica aperte
Il servizio civile universale
Per cinquant'anni ha fatto il suo percorso ma non ci siamo e non ci stiamo accontentando stiamo uscendo dalla logica del contenitore generalista stiamo cercando di rendere tematico il servizio civile
Abbiamo lanciato in queste settimane quello per digitale quello ambientale
Stiamo configurando quello turistico quello agricolo
Stiamo facendo molto di più credo stiamo riprendendo i contatti con centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze che hanno fatto il servizio civile
E che una volta finita quell'esperienza si sono persi nella società e ne abbiamo perso le loro tracce io penso che la cosa importante e fare in modo che diventi un patrimonio di non soltanto di relazioni umane ma anche di informazioni umane possiamo offrire loro delle opportunità possiamo avere da loro dei suggerimenti delle sollecitazioni
Siamo riusciti ad ottenere una cosa molto importante che non trasforma il servizio civile in parte delle politiche attive del lavoro ma certamente fa diventare il servizio civile l'anticamera delle politiche attive il quindici per cento
Dei posti disponibili nei concorsi pubblici verranno messi a disposizione di chi ha fatto con profitto il servizio civile universale
Sto cercando di ristabilire un rapporto anche con le aziende quotate a partecipazione pubblica per anche lì venga riconosciuto il valore morale delle persone che svolgono questa funzione
Del molto spesso siamo abituati a pensare ad una selezione sulla base dei titoli ed è giusto peccato che non tutti i titoli sono presenti
E quindi un buon curriculum per carità quando si inizia peraltro un curriculum scolastico universitario qualche esperienza lavorativa un buon compito scritto un questionario un colloquio però manca qualcosa la valutazione dell'anima
La valutazione dello spirito che non si riesce a immaginare immediatamente se non sa interrogare gli occhi e siamo se guardare dentro e quindi noi siamo convinti che chi decide di donare un anno della propria vita per il servizio civile
Dimostri di avere moralmente qualcosa di più
Di cui la pubblica amministrazione ha bisogno ma forse anche il sistema delle imprese in generale alla prima siamo riusciti in qualche maniera renderlo obbligatorio cercando di fare in modo che oltre all'obbligo ci sia anche la sostanza del risultato ai secondi offriamo l'opportunità di valutarlo perché possano essere considerate anche queste caratteristiche per farlo
La fortuna delle organizzazioni del lavoro
Ma ce ne abbiamo ancora tante quindi nella logica dell'occupazione degli spazi dell'offerta di opportunità questo sarà il compito che insieme a tutti i colleghi del ministero delle dipartimento delle politiche giovanili l'agenzia CNG ve cercheremo di mettere in moto stabilendo ulteriori relazioni perché quello che ho ho compreso magari era già stato compreso e che di opportunità di per i giovani non è vero che non ce ne siano
Non ce ne saranno mai abbastanza per carità sicuramente non c'è ancora un patto intergenerazionale stabilito vissuto praticato e dimostrato però ce ne sono ho scoperto una cosa caro Giammarco che stanno nelle pieghe dei provvedimenti
Che non riescono a fare emergere il valore per i giovani
Allora quello che stiamo cercando di immaginare adesso è un cassetto delle opportunità comunque un portale una piattaforma che consenta al di là poi degli strumenti che già esistono delle politiche attive del lavoro i centri per l'impiego e quant'altro
Di capire quante possibilità ci sono che cosa speriamo succeda anche nella collaborazione con la Scuola quindi istruzione merito con l'Università università e ricerca
Che si ripristini la cultura del lavoro in quanto tale non della col del lavoro che ci piace del lavoro che viene pagato quanto vogliamo del lavoro che ci fa lavorare quanto vogliamo e non troppo il sabato e la domenica magari no che finisca a una certa ora perché poi dobbiamo andare a divertirci
Questo non è per tutti
Fanno rumore queste questi numeri di quelli che dicono no e che poi ci portano a cercare altrove
Qualcuno che svolga certe funzioni
Però dobbiamo anche trovare una modalità per riconoscere qualcosa quelli che dicono sì tu sei un uomo di comunicazione di formazione e mi insegni che purtroppo le buone notizie non fanno notizia
Dobbiamo anche secondo me ripristinare una cultura dell'informazione che valorizzi il buono e che dia informazione sul cattivo
Ma non lo faccio diventare un fatto pruriginoso non se vogliamo dare una buona notizia che magari facciamo dei grandi investimenti per i giovani magari occupiamo perché allora la buona notizia che posso darmi
Magari piccola e ed è importante che le buone notizie siano costanti
Ma poche ma sistematicamente però mille seicento Playground in mille seicento comuni sotto i dieci mila abitanti del Sud Italia
Che abbiamo finanziato che iniziano a essere realizzati nelle prossime settimane è una buona notizia sassi perché offrire delle opportunità
Anche a chi non si può permettere magari una palestra una piscina un campo di calcio io penso che sia una buona coppia opportunità nella logica dell'occupazione degli spazi no
Quindi di negare il consenso non perché non ti do la parola ma perché non ha bisogno di parlare con te perché ho già lo Stato che mi dà le risposte
Perché ce lo stato presente chi ascolta che mi aiuta ora questo capisco che possa sembrare utopico un parte un po'lo è è un sogno che però dobbiamo coltivare e che dobbiamo trasformare in piccoli fatti quotidiani mille seicento Playground mille seicento comuni
Ho solo come se posso dare una buona notizia c'è qui una c'è una o lusso e che si chiama di Visano
Che mi sembra che abbia un nome evocativo
E qui a Palermo all'ottavo Municipio
In un in una zona davanti abbia da meglio anche questo ha un valore simbolico realizzeremo un campo polifunzionale
In pochi mesi quindi quando celebreremo il trenta volte ventunesimo anniversario della strage via D'Amelio
Davanti a via D'Amelio ci sarà un impianto polifunzionale dove bambini e bambine faranno sporta socializza era hanno e vivranno insieme la dimensione appunto
Dello sport è fatto in comune
Sono queste le cose che dobbiamo produrre opportunità ai giovani e spazi di socialità per i più piccoli grazie
Commissario cestini
Le conclusioni percorre qua
Allora intanto ovviamente ringrazio il ministro per la sua presenza so che oggi è una giornata molto particolare a Palermo e quindi
Insomma davvero per noi è importante che lei sia qua un messaggio per l'Agenzia italiana per la gioventù lo atterra i ragazzi che stanno partecipando da questa mattina le attività ma l'UE è in indubbiamente
Perché la sua presenza testimonia l'attenzione del Governo e della politica in questo momento rispetto alle tematiche più care ai giovani
A Annio questa mattina abbiamo fatto di workshop quindi SAP che a lei piace molto il confronto con i giovani
Non c'è stato ampiamente la possibilità di di dialogare direttamente con loro ma ne abbiamo fatto una sintesi delle proposte che sono emerse che io le consegnerò
Deve mente le le posso dire che è un po'quello che lei ha già detto nella appunto nel suo intervento ma in generale nelle tematiche che più volte ci siamo trovati a discutere insieme a me quindi il Tammaro
Del o chiaramente del dello sport come strumento anche di recupero delle nostre città delle aree più disagiate l'esempio che faceva adesso della
Del centro polifunzionale di via D'Amelio ma in generale il tema della povertà educativa quindi di come a questo lasciare i giovani un po'soli un po'abbandonati poi
Per certi versi faciliti la penetrazione di appunto di messaggi come quelli che possono essere messaggi legati appunto la mafia e che può dare la criminalità organizzata sono tutti temi che sono emersi quello che chiedono
Appunto i giovani italiani di cui oggi abbiamo una rappresentanza sono
Circa centotrenta ragazzi che vengono da tutta Italia quindi non ci sono soltanto organizzazioni rappresentanti di questa bellissima terra che alla Sicilia ma ci sono ragazzi abbiamo da tutta Italia perché più volte io oggi abbiamo ricordato che la mafia non è un fenomeno siciliano non è un fenomeno del sud ma drammaticamente a un fenomeno appunto
Che riguarda tutta la nazione in realtà che ha sì anche fuori dai confini nazionali
E quindi voglio insomma che vogliamo lasciarle che vogliamo consegnare nelle sue mani sono delle delle raccomandazioni per le istituzioni appunto di di come si può favorire non soltanto la cultura della legalità non soltanto la lotta alle mafie ma educare abituare i giovani alla bellezza
E attraverso questi strumenti di riqualificazione questi strumenti
Educativi questi processi educativi e formativi e quali i giovani intanto ne vogliono continuare a partecipare far sì che come diceva
Appunto il giudice Borsellino la gioventù possano in gare il consenso alla mafia e quindi che questa possa svanire come come un incubo quindi io gliela consegno qua e quindi vedete che ufficialmente sto consegnando i lavori i lavori i risultati dei lavori che voi avete fatto altri al ministero ovviamente se vorrà l'Agenzia italiana per la gioventù sarà a sua disposizione per per lavorare per lavorare insieme come come se allora sono contenta che vorrà
Realizzare con noi gli obiettiva ambiziosi che questa mattina ci sono stati indicati nel percorso di lavoro che abbiamo fatto condiviso con quei ragazzi
Quindi io la ringrazio davvero per la sua presenza
Voi
Ringrazio il direttore del TG uno tra Marco Chiozzini per avere un moderato il pomeriggio ringrazio il presidente nella Commissione Antimafia Chiara Colosimo che ancora qua con noi ringrazio l'avvocato della fondazione del giudice Livatino ringrazio il capo dipartimento per le politiche giovanili e ringrazio soprattutto tutti voi intanto per la pazienza perché ci sono giornata caldissima ministra ne siamo qui da questa mattina certo passò parole lei
Posso chiudere in modo non rituale
Perché una cosa che ne è sempre venuta in mente pensando a Paolo Borsellino
Anche Giovanni Falcone ma non perché voglia fare una graduatoria rispetto a tutti gli altri ma perché forse sono quelli che mi sono rimasti più nel cuore per tante ragioni
Quando
Quasi quarantotto anni fa
Ho iniziato a a fare politica
Pieno di ideali che ancora questo disco
Pieno di ideali che ancora questo disco
Uno dei pensieri che era presente nel nostro mondo
Il mio mondo era al Fronte della gioventù
Era un concetto molto semplice molto marziale molto solenne
Che essere esempio
Per essere esempio nomi
Non viene ogni essere per essere esempio non viene bisogna essere qualcuno
Bisogna solo avere il senso di responsabilità nella società
Ma se se qualcuno magari perché qualcuno ti ha affidato una delega come quella che mi ha affidato Giorgia Meloni così come quella che ha citato tutti i miei colleghi essere esempio non è soltanto come dire un richiamo ma è un dovere
Ed essere esempio è soprattutto ascoltare
Osservare
E in qualche maniera preservare difendere promuovere e accompagnare a migliorare le situazioni perché l'unica cosa che dà un senso al nostro impegno e anche al nostro sacrificio oltre l'onore che portiamo
E quella di migliorare la qualità della vita delle persone e di fare in modo che anche la nostra nazione viva lo stesso destino delle persone nel senso positivo del termine
Quindi che sia chiaro definitivamente
Quindi anche per me è un dovere un piacere quello di ascoltare ma lo sarà ancor di più considerare queste vostre considerazioni
Scusate il gioco di parole un contratto un patto un'alleanza di sentimenti di impegni e di soddisfazioni reciproche
Grazie ancora al ministro boria grazie alla Presidente del Consiglio Nazionale Giovani Maria Cristina Misani è davvero a tutti voi per aver partecipato ci sono solo posti in chiavi quindi credo che sia davvero un bel messaggio per Totti