Presentazione della Relazione semestrale 2023 sul Pnrr della Corte dei conti - Sezioni riunite in sede di controllo

Relatore son tutti arrivati io chiederei al presidente che almeno se
Non si sente
Atti unici va però adesso non tocca a me parlare quindi barra dal proprio saluto al presidente che ha
Sì buon pomeriggio a tutti vorrei primati essere il mio intervento leggere il messaggio dall'onorevole Fontana Presidente della Camera dei deputati
Desidero rivolgere il mio saluto più cordiale a tutti i partecipanti alla presentazione della relazione semestrale due mila ventitré della corte dei conti sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e residenza
Si tratta di un importante documento attraverso il quale la magistratura contabile fornisce al Parlamento una valutazione di sintesi
Tanto sullo stato di avanzamento delle riforme e degli investimenti legati al piena Ferrer piano nazionale complementare quanto sull'efficacia degli interventi attuati
Ritengo che da tale relazione emerga indiscutibilmente il ruolo fondamentale della magistratura contabile
Chiamata oggi ad affiancare ai tradizionali compiti che la Costituzione e le leggi ordinarie gli attribuiscono
A garanzia dei conti pubblici e della corretta gestione della finanza pubblica la verifica del rispetto degli impegni assunti con il piano nazionale di ripresa resilienza
Essa ci offre infatti un solido quadro di informazioni sull'attuazione dei programmi di spesa
E quindi sul tempestivo ed efficace utilizzo delle risorse del PNR indispensabile per conoscere i progressi nonché le difficoltà incontrate nel raggiungimento degli obiettivi prefissati sia a livello europeo e nazionali
Il piano nazionale di riprese resilienza costituisce un'opportunità straordinaria
Per avviare quel processo di ammodernamento del Paese da tempo atteso e per superare i divari territoriali generazionali che non sta con lo sviluppo e la crescita anche la corte dei conti è chiamata a contribuire a tale sfida
Garantendo con le sue strutture centrali e territoriali il controllo sull'andamento del piano di Ugo
Quindi i miei più fervidi favorite migliore esito dell'iniziativa Lorenzo Fontana Presidente della Camera dei deputati
Ringrazio il presidente della Camera dei deputati per lei espressioni di apprezzamento che ha voluto riservare alla corte dei conti e per la squisita ospitalità concessa ci in questa prestigiosa sala il mio cordiale saluto va anche ai rappresentanti del Parlamento del Governo e tutte le altre autorità che oggi ci onorano della loro presenza ringrazio tutti coloro che hanno accettato di intervenire nel dibattito che seguirà la presentazione alla relazione
Ascolteremo infatti il ministro per gli Affari europei sud delle politiche di coesione che nel fare l'onorevole Raffaele Fitto il presidente della quinta Commissione bilancio della Camera dei deputati
Onorevole Giuseppe Tommaso Mangialavori il componente della quinta Commissione bilancio della Camera dei Deputati onorevole Luigi Martina il presidente dell'ANCI Antonio Decaro che saluto tutti con vero piacere
Desidero
Salutare e ringraziare sentitamente i presidenti di coordinamento
Di magistrati il personale amministrativo delle sezioni riunite in sede di controllo per il grande impegno con cui hanno curato la stesura della relazione che presentiamo oggi
Ringrazio anche i presidenti i magistrati delle altre sezioni di controllo per l'attività da essi svolta nell'esercizio delle specifiche attribuzione di controllo sul pianeta
Attività che illustra dalle relazioni allegate al rapporto che oggi si presenza ringrazio in particolare il presidente Enrico Flaccadoro e il consigliere Angelo Querini per avere assunto l'onere di presentare in questa sede la relazione sullo stato di attuazione del PNR
Il referto previsto dall'articolo sette comma sette del decreto legge trentuno maggio due mila ventuno numero settantasette in linea con quanto indicato nel programma dei controlli per l'anno due mila e ventitré
è espressione del ruolo cruciale rivestito dalla Corte dei Conti
Chiamata istituzionalmente a sorvegliare scrutinare l'attuazione e lo stato di avanzamento degli Obiettivi del PNR sotto diverse angolazioni e a verificare
Informandosi a criteri di cooperazione di coordinamento con la corte dei conti europea che le risorse vengano correttamente impiegata
Fornendo un quadro d'insieme del processo di realizzazione nel quale vengono messe in evidenza difficoltà incontrate in queste prime fasi
Il referto è un'opera corale predisposta secondo metodologie specifiche indicate dalle sezioni riunite in sede di controllo che dà ampia testimonianza della unitarietà delle funzioni di garanzia della corte
Unitarietà alimentata proprio dalla sua articolata struttura
Nella relazione confluiscono di fatti gli esiti del controllo sull'attuazione del PNR perché impegnato indistintamente tutte le sezioni della corte sia centrali che regionali
La cui vicinanza al territorio per quest'ultima costituisce un punto di osservazione privilegiato della ricaduta a livello locale dell'uso delle risorse relative ai programmi di investimento
La corte nello specifico esercita il controllo sulla gestione anche in corso di esercizio
Controllo concomitante circa l'acquisizione l'impiego delle risorse finanziarie provenienti dai fondi del PNR
Svolgendo in particolare valutazione di economicità efficacia ed efficienza sulle attività gestionali svolte
Relazioni periodiche come questa con cui riferiamo sui risultati dei riscontri eseguiti sono la massima espressione del rilievo del ruolo di ausiliarietà che la Costituzione con l'articolo cento ha voluto fortemente attribuito al nostro istituto
E mantengono aperto un'essenziale colloquio continuativo con le Camere
Alle quali siamo legati da un filo diretto
Nella veste di magistratura al servizio dello Stato comunità che agisce come garante imparziale dell'equilibrio economico finanziario dell'intero settore pubblico e della corretta gestione delle risorse collettive
La posizione costituzionale di ostilità consente alla corte di svolgere una indispensabile funzione di cerniera tra il Parlamento è il governo il primo
Sede della rappresentanza democratica e il naturale destinatario della specifica attività di controllo referto della corte
Per il secondo l'esito dei controlli offre suggerimenti per le attività di impulso correzione dell'azione amministrativa permettendo di intervenire con tempestività e di evitare ritardi inefficienze e regolarizzato attive
Il documento che oggi torniamo nelle mani dell'Assemblea legislativa del governo entra nel vivo del processo di attuazione delle riforme e le linee di intervento per lo sviluppo sostenibile
Previste nelle Corderie tranne con l'intento di offrire elementi di conoscenza dell'intero ciclo dell'attività svolta
E di valutazione circa gli effetti finanziari ed economici delle misure previste nel tirare hanno sul sistema economico e dunque di riflesso sul benessere della collettività
La visione d'insieme sul grado di realizzazione degli obiettivi prefissati esposta
In tale quadro conoscitivo permette al legislatore di cogliere gli aspetti rilevanti per individuare le migliori idee redazionale al fine di indicizzare l'economia verso un percorso di crescita
Capace di arginare disparità e di creare nuove opportunità per il nostro tempo e per il futuro
Nel ringraziarvi per l'attenzione invito il presidente Flaccadoro a presentare la prima relazione del due mila e ventitré sull'attuazione del PNR per poi ascoltare dal Consigliere Angelo media Quaglini alcune considerazioni di sintesi
Vi ringrazio per l'attenzione prego presidente cadono
Grazie Presidente grazie buongiorno a tutti mi associo naturalmente alle parole di ringraziamento del presidente Carrino
Prima di passare la parola relatore quelli niente di questo lavoro ai nostri ospiti
Il mio compito è illustrare brevissimamente la struttura del lavoro che presentiamo oggi
Relazioni che oggi presentiamo si pone in un quadro di continuità strutturale rispetto alla precedente e sta tuttavia sposta l'angolo visuale
Una la ricostruzione dell'impostazione generale del Pnr
E del Piano complementare all'analisi dei primi elementi emersi in merito all'attuazione delle misure e dei progetti
Relazione mantiene l'organizzazione precedenti in due sezioni
Nella sezione uno
Si torna ad affrontare aspetti generali legate alla struttura e l'organizzazione del piano
Che sono stati oggetto di aggiornamento in quest'ultimo anno si fa in particolare riferimento al tema della governance e a quello dell'articolazione delle risorse finanziarie
Sia nella prospettiva del crono programma sia in quel della contribuzione ai vari obiettivi trasversali cui gli investimenti e le riforme devono concorrere
Ad un aggiornamento di questi aspetti si aggiunge un primo inquadramento del sistema degli indicatori comuni sviluppati in ambito europeo per monitorare la performances dei piani nazionale
La seconda parte della sezione trina
è diretto a una verifica dell'attuazione del piano sotto molteplici prospettive in primo luogo è stato valutato il progresso verso il conseguimento degli obiettivi sia di quelli concordati a livello avendo a livello europeo sia di quelli stabiliti in ambito nazionale e dal cui adempimento dipende il procedere dei Progetti secondo la tempistica prevista
Come in passato tali analisi si è incentrata sul semestre concluso
E sull'andamento delle realizzazioni effettive in quello in corso al fine di dare una panoramica di quanto già realizzato e degli ostacoli emersi nei primi mesi dell'anno
In secondo luogo il monitoraggio dell'attuazione ha riguardato i flussi finanziari che lo stesso movimenta prendendo in considerazioni sia quelli legati prevalentemente ai nuovi progetti
Sia quelli relativi ai progetti cosiddetti in essere USA ossia le iniziative distesa già previsto a legislazione vigente ma poi ricomprese nel quadro delle risorse del Pnr
I primi flussi transitano attraverso i conti tesoreria appositamente accesi per tale scopo
Secondo quanto stabilito dal quadro regolamentare in materia i secondi invece seguono le ordinarie procedure contabili del bilancio dello Stato nel quale rimangono appostati relativi stanziamenti di spesa
Infine i progressi nell'operatività del sistema Regis per la gestione e monitoraggio e rendicontazione delle misure ha consentito di prendere in esame oltre all'aggregato tra spesa sostenuta dalle amministrazioni centrali titolari
Anche le informazioni di dettaglio relative ai singoli progetti avviati
Ciò ha permesso da un lato di tratteggiare un primo quadro descrittivo delle iniziative attivate dall'altro di sviluppare approfondimenti tematici
Che hanno ad oggetto le risorse ripartite territorialmente e in particolare quella affidate ai Comuni che rappresentano in quest'ambito
I la categoria principale di soggetti attuatori
Si tratta di una sfida importante per le amministrazioni locali sia per l'ingente ammontare di risorse che sono chiamati a gestire sia prima ancora per rilevante capacità progettuali e competenze tecniche richieste
Oggetto della relazione come si è detto è anche piano nazionale complementare l'acqua attuazione da una prima analisi evidenzia ritardi che hanno portato a una riprogrammazione di obiettivi e risorse
Essi sembrano doversi attribuire fra le varie cause alle tensioni inflazionistiche osservate durante l'anno
Appena trascorso e ai vincoli derivanti dal regime comunitario degli aiuti di Stato
La Sezione seconda del rapporto contiene tre temi di approfondimento
Il primo contributo riguarda gli interventi per la coesione territoriale uno degli obiettivi fissati dal regolamento europeo che istituisce il dieci del dispositivo per la ripresa e la resilienza
Per l'Italia e per l'Obiettivo spinto ad utilizzare il Pnr R. anche per rafforzare l'intervento pubblico a favore del Mezzogiorno
L'approccio scelto è stato di prevedere per le amministrazioni titolari un vincolo di destinazione a favore del Mezzogiorno a pari al quaranta per cento delle risorse
Un vincolo ex ante che interviene fase iniziale della programmazione ed è quindi condizionante per la realizzazione dell'intero piano
Sul punto il focus è finalizzato ad offrire una prima riflessione
Su come il ricorso a una quota di riserva possa contribuire ad interrompere l'arretramento meridionale a ricondurre l'economia italiana su una traiettoria di sviluppi oppure più omogenea
In questo ambito una particolare attenzione è dedicata al digital device individuato tra le cause dei divari di produttività e quindi del ritardo delle aree meridionali
La relazione è presente un esercizio di ricostruzione dell'indicatore dei sia a livello regionale e di censimento delle misure dalle quali è atteso un contributo al miglioramento delle differenti dimensione dell'indicatore europeo
Anche in questo caso appaiono particolarmente impegnative già nell'anno in corso le sfide poste per la realizzazione dei progetti previsti
Il secondo contributo riguarda l'esame delle altre due dimensioni trasversali del piano il superamento dei divari generazionali
E di genere da diversi anni l'economia italiana presenta una differenziare un differenziale negativo di crescita rispetto alle principali economie europee tra le ragioni che contribuiscono a spiegarlo
Di sono le maggiori difficoltà di giovani all'ingresso nel mercato del lavoro
E dei minori opportunità per le donne
Il contributo mi era dare una prima valutazione dell'AG in
Azioni militari distorsioni e del peso del piano nel piano delle misure volte ad affrontare queste due aree problematiche
Poco meno di cinquanta miliardi per il divario di genere e di cinquantacinque miliardi per interventi a favore della questione giovanile
Un terzo profondimento incentrato sul settore delle costruzioni il piano è basato su una politica di rilancio degli investimenti
Che punta al rafforzamento della dotazione infrastrutturale del Paese allo scopo di aumentare il tasso di crescita dell'economia nel medio termine
Una parte significativa delle risorse mobilitate va pertanto ad attivare la filiera delle costruzioni
In questo quadro assumono rilievo i possibili vincoli dal lato dell'offerta e i problemi di reperimento della manodopera che possono ridurre gli effetti attesi
In allegato alla relazione sono fornite due ulteriori approfondimenti volta ad analizzare il complesso delle attività svolte in attuazione del Pnr R. dalle singole amministrazioni centrali titolari di intervento
L'analisi è sviluppata in una duplice prospettiva una disamina di dettaglio degli obiettivi europea e nazionale del secondo semestre due mila ventidue del primo semestre ventitré ricadenti nella sfera di competenza dei singoli dicasteri
Una rassegna dei contenuti degli atti del piano assoggettate al controllo preventivo di legittimità della competente sezione centrale della Corte nonché dei principali esiti prima di passare la parola al collega quel Dini che ha coordinato la predisposizione della relazione
E che Nespor fra i principali risultati mi preme sottolineare come il lavoro delle sezioni riunite così come di tutte le sezioni di controllo della corte i cui contributi sono allegati
Vuole rappresentare uno stimolo e un ausilio allo sforzo comune cui pochi giorni fa il Presidente della Repubblica ha chiamato noi tutti
Per una piena attuazione del piano da cui dipendono in prospettiva lettere la crescita del nostro Paese
Grazie
Rancio dunque Dini adesso illustrerà
I contenuti della relazione arance
Grazie presidente
Mi unisco naturalmente anch'io ai ringraziamenti in favore del presidente della Camera dei deputati per Hospital ci oggi in questa sede
E ai saluti a tutte le altre autorità intervenute al Ministro Fitto agli altri relatori e a tutti coloro che con la loro partecipazione odierna manifestano interesse per la presentazione della relazione della Corte dei conti sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa resilienza di cui mi accingo appunto ad esporre in sintesi i contenuti
Come anticipava il presidente Flaccadoro il piano entrato ormai nella che a notte nel vivo della fase di realizzazione e ciò ha imposto una prospettiva che analisi necessariamente orientata agli aspetti attuativi
Tra questi rientrano sicuramente i profili organizzativi delle amministrazioni centrali titolari di interventi quale passaggio preliminare ma di assoluto rilievo
Ai fini di un'efficace gestione delle iniziative di investimento di riforma al termine del due mila ventidue avevano trovato completamento le strutture le unità di missione soprattutto in termini di dotazione organica
Con oltre mille unità di personale dirigenziale amministrativo ed Esperti superando così le difficoltà riscontrate nella copertura per le posizioni già rilevate dalla Corte nella precedente relazione
Tuttavia le modalità di reclutamento del personale dedicato con formule non stabiliti hanno fatto emergere non poche lidi fichi difficoltà per le amministrazioni le quali devono garantire la continuità operativa delle strutture
Che invece necessiterebbero di un quadro di risorse certo per tutto l'orizzonte temporale del piano
In tema di governance del Pnr R innovazioni rilevanti sono state recentemente introdotte dal decreto legge tredici del due mila ventitré prevedendo la possibilità di stabilizzazioni etiche organizzazioni strutturali
Non può al riguardo non rilevarsi come l'importante azione di riorganizzazione richiederà un'attuazione senza soluzione di continuità contrattuali con gli attuali moduli organizzativi
Ciò al fine di evitare che la fase di avvio delle nuove strutture sia caratterizzata da tempistiche le difficoltà simili a quelle già segnalate con riferimento alla costituzione delle attuali unità di missione
Con conseguenti rischi di rallentamenti nell'azione amministrativa
Proprio nel momento centrale della messa in opera di investimenti e riforme
Nei primi anni di attuazione il Pnr arrestato oggetto di revisione nella programmazione delle risorse ferma restando la dimensione finanziaria complessiva
Rispetto alle previsioni iniziali la nuova pianificazione contempla una transazione in avanti delle stesse originariamente assegnata al triennio due mila ventidue mila ventidue per oltre venti miliardi complessivi
Il recupero del trenta distesa avrà luogo a partire dal due mila venti tre esercizio nel quale è prevista un'accelerazione di oltre cinque miliardi
Al termine dell'anno in corso nonostante il recupero il livello della stessa cumulata dovrebbe rimanere inferiore di quasi quindici miliardi rispetto al quadro finanziario iniziale
Nel successivo biennio Apple stimato il picco distesa con valori annuali che supereranno i quarantacinque miliardi
Alla luce del crono programma finanziario rivisitato e delle regole di contabilizzazione dei flussi recentemente sviluppate da Eurostat va delineandosi l'effetto della stessa perché hanno RR sull'indebitamento netto
Pari rispettivamente a zero virgola tre è un punto percentuale di PIL nel due mila ventidue nel due mila ventitré
L'impatto cresce progressivamente e diviene maggiormente intenso nell'ultimo triennio raggiungendo in via cumulata quattro virgola tre punti percentuali di prodotto
Nel due mila ventidue appreso piena forma il quadro comune di valutazione espressamente previsto dalle disposizioni regolamentari che disciplinano il dispositivo per la ripresa e la residenza
I progressi nell'attuazione dei piani vengono ora monitorati in modo omogeneo è comparabile anche attraverso quattordici indicatori comuni riferibili all'impatto delle misure su sei pilastri europei tale sistema muove nella giusta direzione la possibilità di collegare direttamente l'evoluzione di un indicatore i finanziamenti del Pnr F è sicuramente una novità importante all'interno dei sistemi di monitoraggio consentendo valutazioni in termine di voti termini di evoluzione temporale di contributi del singolo Paese e di raffronto tra costi e risultati
Non mancano tuttavia margini di ulteriore sviluppo
Nella scelta degli indicatori risultano privilegiati solo alcuni degli aspetti del dispositivo dando così copertura parziale ai relativi obiettivi generali
Le disaggregazioni attualmente contemplate per indicatori riguardano prevalentemente classi di età genere e tipologia di impresa trascurando per esempio il profilo dell'articolazione geografica
Nell'ambito del PM RR italiano peraltro solo centocinquantacinque a misure poco più della metà del totale sono raccordate ad indicatori non possono d'altra parte non sottolinearsi le criticità legata alla scelta di introdurre un nuovo sistema di indicatori che appare almeno al momento non immediatamente riconducibile ai quadri di misurazione disponibili
Sebbene alcuni degli indicatori si riferiscano a fenomeni che sono già oggetto di analisi statistica a livello europeo
Da ultimo se da nell'Obiettivo del dispositivo sia quello di attenuare l'impatto economico e sociale della pandemia
I piani nazionali presentati e il sistema degli indicatori appaiono non ancora integrati con il framework dello sviluppo sostenibile
Quest'ultimo costituisce invece uno dei tratti caratterizzanti la documentazione del semestre europeo e in particolare dei campi per porta
In questa prospettiva l'esperienza italiana di raccordo tra misure del PNR R.
E gli indicatori di sviluppo sostenibile definita da Istat dalla Ragioneria generale dello Stato potrebbe rappresentare una best practice
Nella direzione di migliorare la scelta degli indicatori utilizzati dalle amministrazioni italiane con benefici anche all'interno del monitoraggio del teste del semestre europeo
Spostando l'attenzione sui profili di attuazione del piano il progresso delle iniziative di investimento e riforma può essere scrutinato attraverso la verifica del rispetto delle scadenze concordate a livello europeo e di quelle con valenza meramente nazionale
Secondo le rilevazioni a sistemare agisse di fine anno risultavano tutti conseguiti i cinquantacinque Obiettivi del secondo semestre due mila ventidue
In esito a tale avanzo amento trentotto iniziative avrebbe esaurito gli obiettivi europei per le stesse fissati
Si tratta di trentuno riforme segnando un progresso del quarantanove per cento sette Investimenti pare ad oltre il tre per cento del totale della categoria
Queste trentotto misure non possono naturalmente considerarsi ultimate in quanto potrebbero necessitare distratta realizzativi ulteriori rispetta gli obiettivi concordati in sede europea
Per i cinquantadue obiettivi nazionali la ricognizione effettuata dalla Corte dei Conti evidenzia un tasso di conseguimento più basso pari al sessantadue per cento
Ancora intenso lo sforzo profuso nello scorso semestre sul fronte delle riforme strutturali in particolare nel settore della giustizia civile e penale in quello della concorrenza delle politiche attive del lavoro
è proseguito il percorso riforme riformatore che investe la pubblica amministrazione
Nella prospettiva della semplificazione procedurale del miglioramento del sistema di riscossione in particolare nella direzione più volte segnalata dalla Corte dei Conti di favorire la compliance di contro dei contribuenti
Nonché nel miglioramento dell'efficienza della stessa attraverso le tecniche di analisi e valutazione
Avanzamenti legislativi importanti hanno interessato anche il settore dell'istruzione in particolare grazie all'approvazione della riforma degli istituti tecnici e professionali e all'istituzione del sistema terziario distruzione
Tecnologica superiore tutti i passaggi in grado di incidere sulla capacità di generare figure professionali ad alta occupabilità
Idonee a superare che ridurre mismatch tra domanda e offerta di lavoro in settori altamente specializzati
Nel semestre in corso l'avanzamento del piano impone ulteriori ventisette obiettivi europei
Di questi solo un target risultava già conseguito al momento dell'approvazione della relazione
Sulla base della ricognizione effettuata dalla corte la valutazione delle amministrazioni titolari in merito al grado di complessità di tali obiettivi restituiscono un quadro in cui tutti i traguardi e i tacchetti in scadenza
Sono classificati con gradi di difficoltà passi commenti
I possibili ostacoli alla relativa realizzazione sono stati identificati nelle tempistiche di adozione dei provvedimenti normativi e regolamentari
Nella chiusura di eventuali procedure di Care aggiudicazione dei contratti
Nel rischio di partecipazione ai bandi di un numero di soggetti inferiore a livello atteso nella rendicontazione dei progetti nonché in criticità di carattere settoriale in particolare nei progetti in materia di idrogeno
Nel corso del due mila ventitré nel sempre nel primo trimestre semestre il quadro degli obiettivi da conseguire comprende anche ulteriori cinquantaquattro scadenze nazionali di cui dodici oggetto di riprogrammazione dei venti obiettivi italiani di più immediata scadenza nel primo trimestre due mila ventitré nessuno viene considerato dalle amministrazioni titolari come a complessità elevata
Altro angolo di visuale da cui osservare il progresso del Pnr R è quello della sua attuazione finanziaria guardando come anticipava il presidente falcata coro ai flussi che transitano nelle specifiche contabilità di tesoreria per i progetti nuovi e a quelli di bilancio degli investimenti in essere
Sul primo versante l'analisi condotta sulle movimentazioni dei conti di tesoreria mette in luce come a febbraio due mila ventitré ammontino a quattro virgola otto miliardi i fondi che le amministrazioni centrali titolari Dini interventi
Hanno trasferito ai soggetti attuatori e ai realizzatori
Trattasi di circa il settanta per cento di quanto ricevuto indisponibilità dai conti centrali su cui transitano le foto le somme del fondo di rotazione Next Generation you Italia considerando anche i trasferimenti diretti a valere su tali due conti centrali il complesso dei pagamenti delle contabilità di tesoreria agli attuatori e ai realizzatori raggiunge il totale di sei miliardi interessando novantasette misure
Un esercizio di confronto trattando i flussi il crono programma finanziario
Sì confesso delle risorse per nuovi progetti del Pnr R. porta ad evidenziare come oltre la metà delle misure interessate dai flussi mostre ti tardi ossia ancora in una fase sostanzialmente iniziale dei progetti
Per quanto concerne le iniziative in essere i dati ancora non definitivi di consuntivo mostrano un livello di pagamenti di competenza di due virgola quattro miliardi nel due mila ventidue superiore al dato del due mila ventuno
Tale andamento denota un tasso di finalizzazione degli stanziamenti in crescita nel triennio ma ancora fermo al quarantuno per cento
Particolarmente a rilento l'avanzamento dei pagamenti nelle missioni di bilancio legata alle politiche agricole all'istruzione scolastica e agli interventi per l'esigenza valorizzazione del territorio ed efficienza energetica dei comuni
I progressi registrati dal sistema Regis consentono inoltre di approfondire l'esame dello stato di avanzamento del piano anche con riferimento ai progetti attivati nelle singole misure
A fronte delle iniziative in corso ed in mancanza del tatto effettivo relativo alla quota di utilizzo della misura superbonus a carico del pianeta per la stessa fosse mutato alle amministrazioni può essere stimata a fine due mila ventidue inoltre ventitré miliardi
Circa il dodici per cento della dimensione complessiva del piano
L'accelerazione rispetto al cronoprogramma che prevedeva nel primo triennio un livello di spesa sostenuta di oltre venti miliardi è dovuta Sos
Attualmente alla misura dei crediti d'imposta del piano transizione quattro punto zero nonché all'intervento di rafforzamento dell'ecobonus si sbattono sta in entrambi i casi si è registrato un livello di spesa molto più elevato di quanto previsto
Al netto di tali misure il livello fittili d'attuazione finanziaria scende al sei per cento ad esclusione della missione tre legata alle infrastrutture per una mobilità sostenibile
Caratterizzata da un rapporto tra spesa sostenuta e totale delle risorse di oltre il sedici per cento tutte le altre missioni si attestano ben al di sotto del dieci per cento
Tre missioni non raggiunto ma non raggiungono nemmeno la soglia del cinque per cento tale situazione mette in evidenza l'importante sforzo finanziario richiesto nei prossimi anni per assicurare il pieno utilizzo delle risorse stanziate nel piano
I dati disponibili il regista consentono di approfondire il tema della territorializzazione del piano con l'obiettivo di descrivere le modalità con cui il programma di investimenti si dispiega sul territorio
Attraversa i provvedimenti di riparto territoriale che hanno interessato circa un terzo delle duecentottantacinque misure del piano sono stati assegnati oltre settantadue miliardi di finanziamenti
Una quota che rappresenta il trentotto per cento del plafond complessivo dei centonovantuno miliardi
La mappatura del riparto evidenzia che il trentanove virgola due per cento delle risorse si è concentrato al Sud e nelle Isole poco meno del trenta per cento al nord e il quindici per cento al centro
Circa il sedici per cento delle risorse si riferisce a misure il cui riparto non è riconducibile in maniera univoca ad una regione specifica
Trattandosi di provvedimenti che rinviano la localizzazione puntuale ad atti successivi
La distribuzione regionale delle risorse risente in parte della variabile demografica mai emerge con evidenza la corsia preferenziale attivata per il Mezzogiorno
Atteso che in tutte le regioni del sud e nelle isole la quota di risorse assegnata supera il relativo peso in termini demografici
Una condizione che si evidenzia anche osservando il valore pro capite dell'importo di partito
Tutte le regioni del Sud presentano valori superiori a un migliaio di euro valori riscontrabili nelle altre aree solo per le Regioni di mezzi di dimensioni demografiche di minori
Più del cinquantatré per cento dei progetti e il quarantadue per cento del finanziamento delle misure ripartite vede come soggetto attuatore i comuni la loro massiccia presenza fra gli attuatori del piano ha giustificato un approfondimento particolare sui progetti di loro competenza la quasi totalità degli enti comunali risulta coinvolta nelle iniziative del piano
Il livello elevato di partecipazione alle procedure di selezione e l'esito favorevole delle stesse evidenzia tre aspetti da valutarsi positivamente
In primo luogo la capacità delle amministrazioni comunali di cogliere la portata del Pnr R. come opportunità per il rilancio e la crescita del sistema economico locale
In secondo luogo l'efficacia dell'azione amministrativa e tecnica messa in campo proprio dalle amministrazioni comunali che nonostante la complessità delle procedure connesse alla presentazione delle candidature
Ha consentito di superare positivamente la fase di selezione
Inter in terzo luogo la diffusione capillare del PNR su tutto il territorio nazionale
Attraverso la lettura dei dati per missione componente area geografica classe demografica settore d'intervento la relazione offre poi un quadro descrittivo delle principali caratteristiche degli investimenti comunali
Tra le sfide trasversali poste dal piano il riequilibrio territoriale è quella che in misura più evidente intercetta i progetti dei comuni
Se la lettura dei dati per aria territoriale in Regione da evidenza dello sforzo attivato in risposta al dell'obiettivo di riduzione del gap di sviluppo tra nord e sud del Paese
La classificazione in base al grado di urbanizzazione e alla strategia nazionale delle aree interne consentono di rilevarne la reattività rispetto agli obiettivi di questione tra zone più o meno avvantaggiate sotto il profilo dei servizi
Delle modalità della mobilità e del sistema produttivo
Circa il quarantasette per cento del totale dei progetti si riferisce a comuni delle aree interne cui corrisponde la quota del ventisei per cento in termini di dimensione finanziaria
Considerando il profilo di un dell'urbanizzazione gli enti comunali più svantaggiati risultano affidatari di oltre il cinquantacinque per cento dei progetti assorbendo il ventidue per cento delle relative risorse finanziarie
Ne emerge un'articolazione degli investimenti coerente con l'obiettivo strategico di favorire gli enti caratterizzati da condizioni territoriali di marginalità i quali essendo prevalentemente di dimensioni piccole sono impegnati nella realizzazione di iniziative di taglio più contenuto
La valutazione dei costi associati e progetti affidati ai Comuni permette di elaborare una stima del potenziale impatto finanziario sul bilancio di tali enti la maggiore spesa connessa alla realizzazione del piano è pari per il complesso dei comuni all'ottantatré per cento dei pagamenti per investimenti fissi lordi
Del quadriennio due mila diciassette due mila venti
Un impatto che si differenzia significativamente in base alla fascia demografica di appartenenza si tratta di una maggiore spesa per progetti di investimento tesi ad affrontare soprattutto il gap infrastrutturale che affligge alcune aree del Paese
Pur non potendosi trascurare i timori sull'effettiva capacità di spesa delle amministrazioni comunali
E in particolare di quelle che negli ultimi anni hanno mantenuto livelli bassi d'investimento non solo per mancanza di risorse ma anche per difficoltà gestionali che per carenza di competenze tecniche
I dati dei pagamenti ceo per investimenti fissi lordi nel biennio ventuno ventidue appaiono comunque rassicuranti
I comuni hanno registrato una spesa media annua di oltre undici miliardi contro circa nove del precedente quadriennio il livello annuale dei pagamenti è superiore in tutte le classi demografiche
Un andamento che sembra rispecchiare l'immissione di nuove risorse e l'avvio di una stagione progettuale fuori dall'ordinario
Per esigenze di tempo mi soffermerò ora sulle considerazioni desumibili da due dei tre approfondimenti monografici della relazione che ha sintetizzato il presidente Flaccadoro partendo dal tema della riduzione dei divari territoriali
Nella declinazione italiana del dispositivo europeo questo obiettivo viene sostanzialmente a coincidere con un ampliamento dell'intervento pubblico a favore del Mezzogiorno
L'area meridionale ha infatti la precipua caratteristica di registrare condizioni di svantaggio relativo in pressoché tutti gli indicatori economici che sociali
Tra il novantacinque due mila ventuno la quota del Mezzogiorno sul valore aggiunto nazionale è scesa di due virgola sei punti percentuali
Ciò si è verificato a fronte di aumenti cumulati dell'uno virgola sei per cento nel Meridione ma del tredici per cento nel dato italiano
Il differenziale di crescita sia aperto alla fine degli anni Novanta essi approfondito in occasione della crisi finanziaria mondiale del due mila otto due mila nove e poiché la crisi del debito fra soprano del due mila undici e due mila e tonici
La contrazione pandemica del due mila venti è stata invece meno pronunciata nel Mezzogiorno che nel resto d'Italia ma di minore intensità è stato poi recupero registrato nel due mila ventuno
Le tendenze declinante del Mezzogiorno non sono state contrastate da una composta mento in aumento degli abitanti del bilancio pubblico
Al contrario sia dal lato della spesa per consumi finali sia in riferimento agli investimenti le quote di risorse indirizzata a mezzogiorno si sono ridotte
Il relativo peso sulla spesa pubblica per consumi finali è sceso sotto il trentasette per cento dopo il due mila e quattro percorro carsica al trentaquattro virgola sei per cento a fine due mila venti
Sul fronte degli investimenti pubblici si rileva un tendenziale calo dopo la crisi finanziaria che al di là dei picchi estemporanei legati alla cultura alla chiusura dei vari cicli di programmazione dei fondi europei
Ha portato a un minimo del ventinove per cento nel due mila diciotto
Da cui ci sta solo parzialmente appronta nati nel biennio successivo quando si è tornati sulla stessa quota di inizio periodo del ventinove virgola tre per cento
L'innalzamento della quota di riserva a favore del Mezzogiorno nell'ambito del piano apre trova quindi giustificazione in dinamiche dell'accumulazione pubblica
Che nel difficile decenni aperto dalla crisi finanziaria mondiale avrebbe mancato di compensare idriche pressi divari territoriali l'analisi delle procedure con cui le singole amministrazioni stanno dando attuazione al piano porta il dipartimento per le politiche di coesione a considerare pari al quarantuno per cento la quota di risorse formalmente assegnata al Mezzogiorno
è superiore al quarantacinque per cento la parte di tali appostamenti riferibile ai progetti identificati ossia con certezza di destinazione
Ciò significa e ciò costituisce comunque è condizione necessaria ma non sufficiente per il conseguimento dell'obiettivo di riduzione dei divari territoriali
Occorre verificare la capacità distesa delle singole amministrazioni
Il problema rimanendo sempre quello della messa a punto di adeguati strumenti di gestione dei programmi in un contesto segnato da tempi di realizzazione delle opere pubbliche sistematicamente superiori a quelli medi nazionali
Resta poi aperta la problematica relativa alla natura addizionale dei fondi mobilitati dal pm RR per il Mezzogiorno
Rilevano qui in primo luogo i tempi ristretti in cui il piano deve trovare attuazione che inevitabilmente hanno portato a ricomprendere di misure la cui realizzazione era già prevista
Il tema è però più generale e attiene alla capacità di assorbimento di ulteriori risorse da parte di un territorio con bassa dinamica economica
Si consideri che tenendo conto del rilevante ammontare dei finanziamenti ordinari
Ed europee già stanziati il Mezzogiorno verrebbe a beneficiare nei prossimi anni di disponibilità superiori a quelle registrate negli anni dell'intervento straordinario
Ciò significa che la questione dell'addizionalità non si pone solo nel senso di evitare che i fondi perché Anna R. R. vadano a sostituire i finanziamenti ordinari rischio peraltro rispetto al quale il legislatore sia tutelato
Ma anche nel senso di non superare una dimensione ottimale dell'intervento
La volontà di intervenire a compensazione dei divari merito Agnalik in terza età pertanto i grandi obiettivi del Piano RR tra i quali Massimo rilievo riveste la transizione al digitale
Una questione che si pone e quindi se anche in questo caso vi sia un ritardo specifico del Mezzogiorno che il piano possa aiutare a colmare
Tale profilo d'indagine è stato sviluppato attraverso la costruzione di un indice testi regionale replicando la metodologia adottata dalla Commissione europea per gli stati membri
L'analisi in primo luogo ha confermato che anche in questo campo il Sud presenti ritardi significativi rispetto alla media italiana
Un secondo tema ha messo in luce è quello della grande eterogeneità che caratterizza le regioni meridionali in fatto di dotazioni digitali
Queste ultime non hanno lo stesso posizionamento all'interno delle varie dimensioni dell'indice non presentano uno scostamento omogeneo rispetto alla media Run nazionale
E registrano in alcuni casi ritardi ma anche posizioni di vantaggio esclusivamente riferibili alla specifica realtà regionale
Ciò sta suggerisce l'opportunità di definire politiche che seguano un approccio verticale con cui si selezioni non le misure più adatte a completare le dette le dotazioni digitali delle diverse aree meridionali
L'architettura del piano tuttavia non appare allo stato sposare in pieno questo approccio
Nel piano infatti l'obiettivo di riduzione dei divari territoriali
Viene perseguito prevalentemente con la fissazione del vincolo di destinazione sulle risorse identificando di fatto un approccio di tipo orizzontale che si mostra efficace nel preservare il Mezzogiorno da un dirottamento delle risorse verso altre aree
Ma non determina un impatto differenziato sugli elementi specifici del ritardo digitale
Da questo punto di vista l'effetto potrebbe essere più che di ridurre i divari territoriali di impedirne un ulteriore ampliamento
Si prospetta quindi la necessità di assicurare uno stretto coordinamento con le altre stazioni che saranno intrapresa a favore del Mezzogiorno a cominciare da quelle rientranti nelle politiche di coesione
Che seguono invece un approccio ben più selettivo
La presenza di ritardi digitali seppur territorialmente differenziati può essere associata agli ampi divari di produttività che penalizzano il Mezzogiorno nel confronto sia italiano che ancor più che in quello europeo
La capacità del Pnr R. di incidere sulle dimensioni meridionali del desti potrebbe quindi sostenere un recupero della produttività relativa in questa prospettiva un esercizio di associazione delle iniziative del piano alle quattro dimensioni del Dessì porta di identificare settantuno misure del Pnr in grado di avere incidenza nel sull'indicatore ad esse si associa una dotazione finanziaria complessiva di oltre quarantuno miliardi di questi sono riservati al Mezzogiorno poco meno di quindici miliardi corrispondente ad una quota del trentasei virgola tre per cento ancora inferiore al dettato normativo
Considerando le singole dimensioni del desti le quote del Mezzogiorno non appaiono rispettare sempre il vincolo di destinazione la dimensione integrazione delle tecnologie digitali quella legata all'intensità digitale delle imprese risulta ancora lontana dalla soglia del quaranta per cento che invece è molto vicina per la dimensione capitale umano è superata per le altre due dimensioni
Nella valutazione di impatto sulle dimensioni Dessì sono proprio gli investimenti riconducibili alla dimensione dell'integrazione delle tecnologie digitali a concentrare nel due mila ventitré quasi il quarantacinque per cento della spesa programmata
Più distribuito nel tempo è profilo distesa riferibile alle altre dimensioni ma il due mila ventitré resta anche in questo caso l'anno che dovrebbe dare avvio all'effettiva messa a terra degli investimenti programmati
Passando poi al secondo approfondimento un'attenzione particolare è stata dedicata nella relazione al settore delle costruzioni data l'enfasi del piano sulla dotazione infrastrutturale e la quota significativa di risorse destinate a tale filiera proprio la filiera delle costruzioni è stata o a quell'epicentro della doppia recessione che ha colpito l'economia italiana dopo il due mila otto investimenti in costumi
John in Italia avevano registrato dalla metà degli anni due mila un crollo di quasi il quaranta per cento svolgendo un ruolo determinante nello spiegare le difficoltà dell'economia in Italia in questo periodo
Basti ricordare che tra il due mila sette hanno di massimo del PIL italiano e il due mila diciannove ultimo anno pre pandemia la domanda nazionale risultava ancora inferiore di centododici miliardi di cui ben settantaquattro concentrati negli investimenti in costruzioni
Il biennio due mila ventuno ventidue ha rappresentato un banco di prova interessante per esaminare la capacità del settore delle costruzioni di raggiungere livelli produttivi più elevati un testo importante
Tenendo conto dell'esigenza di portare a termine nei prossimi anni un programma di investimenti ambizioso che richiederà un contributo levato alla filiera delle costruzioni
Nel biennio ventuno ventidue a dispetto della difficile situazione che ha caratterizzato il complesso dell'economia il settore è stato invece interessato da condizioni di domanda estremamente favorevoli
Tra la fine del due mila diciannove e il secondo trimestre due mila ventidue investimenti in costruzioni hanno registrato una crescita del ventinove per cento pari a dieci miliardi a tre Mestre
Su tale andamento hanno inciso oltre alle condizioni favorevoli di contesto gli incentivi fiscali particolarmente generosi in parte proprio finanziati dal Pnr R. dal Piano nazionale complementare nella prospettiva di favorire la transizione ambientale
L'andamento positivo del settore ha tuttavia sollevato dubbi riguarda la sostenibilità di una crescita così accesa da parte della filiera si sono registrati significativi incrementi occupazionali sfociati in problemi di reperimento di manodopera
Tali tensioni cui si aggiungono quelli ampliate dalle dinamiche dei mercati internazionali sul fronte dei prezzi segnalano come scomparto si approssimi alla situazione della capacità della alla saturazione della capacità produttiva
Necessitando esso stesso di investimenti di allargamento della base produttiva per tenere il passo degli obiettivi ambiziosi perché Anne R. R.
Il flusso di opere attivato da quest'ultima dal piano complementare rapportata al periodo in cui andrebbero realizzati gli investimenti corrisponde a circa venti miliardi all'anno di cui oltre la metà avrebbe le caratteristiche dell'aggiuntività
Il rischio evidentemente è che in mancanza di una capacità produttiva adeguata investimenti attivati procedono a rilento
Questo naturalmente ne depotenzia dei degli impatti attesi sulla crescita dell'economia e potrebbe anche mettere a rischio i finanziamenti dell'Unione Europea al nostro Paese
In alternativa gli investimenti del Pnr potrebbero anche venire realizzati divenendo una sorta di canale prioritario rispetto alle altre attività
Con conseguente effetto spiazzamento di queste ultime ed un'attenuazione comunque dello stimolo atteso del Pnr sulla crescita
Va inoltre tenuto presente mi accingo qui a concludere
Che i settori come l'edilizia caratterizzati da occupazione con Schillaci ridotte rivestono scarsa attrattività per i più giovani dato anche il progressivo aumento del tasso di scolarizzazione all'ingresso del mercato del lavoro
Non è un caso che da diversi anni anch'le costruzioni abbiano visto un progressivo incremento della presenza di lavoratori stranieri
Di fronte alle difficoltà di reperimento di manodopera emersa negli ultimi due anni si pone quindi la necessità di assecondare la domanda di lavoro delle imprese garantendo un adeguato flusso di lavoratori in ingresso nel mercato
Politiche specifiche per l'occupazione in edilizia legate anche all'inserimento di lavoratori stranieri possono agevolare la realizzazione del piano RR
Un aspetto poi da considerare che la filiera delle costruzioni è composta in prevalenza da settori caratterizzati anche per motivi fisiologici legati alle mansioni da svolgere da forti disparità di genere
Un aumento dell'attività dell'edilizia e negli altri comparti dell'indotto rischia quindi di aumentare le distanze di genere esito questo certo non coerente con gli obiettivi trasversali del piano
In definitiva la crescita delle costruzioni non appare risolutiva dei divari di genere e poco incorre solo limitatamente alla riti dalla riduzione dei gap generazionali in Italia
Un contributo potrà invece derivare dalla maggiore occupazione richiesta negli studi professionali caratterizzati questi sì da una quota più altra di giovani e donne con titoli distruzione elevati
Avrei con questo ho concluso bene grazie
Grazie al collega quel Dini né in terra
Aver rispettato pienamente i tempi che ci eravamo dati
Ora passerei la parola al presidente De Caro che ci ha chiesto per motivi di gli altri impegni istituzionali intervenire per primo e ovviamente presidente dell'ANCI e quindi rappresenta che rappresenta i principali soggetti attuatori del piano e in questa veste ci può dare
Ha un ha una caratteristica di osservatore privilegiato sia delle potenzialità ma anche nelle criticità nella realizzazione del PM
Prego presidente
Grazie saluto il presidente Carlino i ministri gli onorevoli deputati e gentili consiglieri che sono presenti vi ringrazio per l'invito in qualità di presidente dell'Ance a questo
L'importante appuntamento di presentazione anche di discussione della relazione semestrale della corte dei conti sul Pnr R.
è un momento di verifica importante del lavoro che è stato svolto da tutti noi ancora più importante credo
In un momento particolarmente delicato è difficile per la concreta attuazione poi del piano di investimenti pubblici che il nostro Paese non aveva mai visto forse solo nel dopoguerra
Come riporta un ricordo spesso i Comuni lo dico in tutti i convegni ai quali partecipò sono i principali investitori pubblici del Paese con una capacità di spesa superiore rispetto ad altre ogni altro livello
Il governo non non lo dico io però utilizzo delle statistiche una dalla Presidenza del Consiglio dei ministri l'altra è proposta la statistica della corte dei conti che certifica che il venticinque per cento delle risorse nazionali per le opere pubbliche
Sono spesi sono investiti ogni anno proprio dai Comuni e anche i dati più recenti che abbiamo visto adesso lo confermano undici virgola cinque miliardi i pagamenti nel due mila ventidue
Ci fanno vedere un aumento della spesa soprattutto rispetto al due mila diciassette che non era stato un anno particolarmente fortunato c'è un aumento del PIL quarantacinque per cento c'è un riequilibrio anche territoriale abbiamo visto perché nel centro e nel Nord
C'è una una crescita rispetto al due mila diciassette tre quarantacinque cinquantadue per cento nessun comunque c'è una crescita del trentacinque per cento e il sud spende il trenta per cento oggi tende risorse complessive del totale nazionale credo siano dati incoraggianti dai quali partire sui quali lavorare per incrementare la la spesa queste cifre sulla mole degli investimenti dei comuni
Non è strana perché i comuni oltre a offrire servizi ai propri concittadini fanno Investimenti per offrire quei servizi no
Per noi l'istruzione quando parliamo di asili nido di scuole dell'infanzia l'edilizia pubblica la mobilità e trasporto pubblico locale welfare l'assistenza alle persone in difficoltà il verde i giardini Playground all'aperto
Sono attività servizi che offriamo i nostri concittadini va a monte c'è un investimento c'è una spesa di investimento è una fetta così ampia dei finanziamenti del PNR R.
è stata assegnata ai Comuni stiamo parlando di quaranta miliardi di euro proprio perché i comuni svolgono delle funzioni e dei servizi che sono in linea
Con le grandi direttrici che sono state individuate dalla Commissione europea per ridurre che no perché in tanti dicono perché hanno dato quaranta miliardi confuso stati bravi comuni con i governi a farsi dare quelle risorse no
Svolgiamo quelle funzioni realizziamo quelle opere pubbliche che servono a ridurre proprio quel piatto pensate di nuovo agli asili nido alle scuole ai parchi giardini periferia la mobilità sostenibile non solo le piste ciclabili corsie preferenziali
Per il trasporto pubblico locale quaranta miliardi su un totale di duecento miliardi che compongono il PNR e siamo quindi il venti per cento del totale lo voglio specificare perché spesso leggiamo
Alcuni dati come se ci fosse una sorta di campagna che sembrava far dipendere cui tutto il PNR dal dai Comuni sicuramente
Rappresentiamo una percentuale del venti per cento è importante e soprattutto quelle risorse non li abbiamo mai visti e siamo anche preoccupati
Della spesa di quelle risorse qualche giorno fa abbiamo presentato una città metropolitana di Bari i progetti del Pnr R. eravamo quarantuno sindaci
Da un lato sorridevano dall'alto eravamo preoccupati rispetto al fatto che noi eravamo entusiasti qualche anno fa ordo
La Ragioneria dello Stato rispetto al fatto che avevano partecipato a un bando eravamo arrivati Pini quaranta milioni di Euro per il piano periferie da distribuire tra quarantuno comuni
Adesso di PNR abbiamo un miliardo e trecento milioni da spendere entro il due mila venti si sono risorse importanti che però ci devono far riflettere rispetto al fatto
Che non possiamo mantenere lo stesso passo che abbiamo tenuto in questi anni
Per il solo motivo che sono aumentate notevolmente
Quelle quelle risorse
La relazione semestrale è uno strumento fondamentale di accompagnamento e di monitoraggio riferimenti ai e i passaggi che sono contenuti nella relazione
Sono interessanti sul piano politico istituzionale e confermano quello che io dicevo da tempo citerò brevemente no il primo punto i Comuni hanno colto la portata straordinaria dell'opportunità offerte dal pianeta R.
Al punto due nonostante la complessità delle procedure connesse alla presentazione delle candidature i comuni hanno dimostrato capacità tecniche organizzative punto tre
L'ammissione a finanziamento di progetti appartenente alla quasi totalità dei comuni italiani assicura una capillare diffusione del PNR su tutto il territorio nazionale
Aggiungo che dietro ai numeri dei finanziamenti del PNR R. in favore delle città ci sono delle opere concrete
Investimenti importanti per le nostre comunità dalle metropoli dalle grandi città metropolitane comuni più piccoli fino ai piccoli borghi che si stanno spopolando non sono siamo abituati a guardare soprattutto sui giornali come delle tabelle hanno dove ci sono dei testi
E titoli e al fianco ci sono dei numeri ma quelle sono opere che miglioreranno la condizione di vita
Dei nostri concittadini tre mila autobus elettrici nei comuni capoluogo sedici mila cinquecento alloggi popolari di qualificati messi a disposizione delle famiglie più fragili
Duecentosessantaquattro mila posti di asilo nido un più di quegli asili nido serviranno a a recuperare un gap sono anche un modo una forma di emancipazione sociale per quelle famiglie che magari hanno la possibilità di trovare un lavoro
è e non lo cercano perché hanno la non hanno la famiglia originare che può fare da ammortizzatore sociale mille trecento interventi di riqualificazione sociale e culturale i piccoli borghi per contrastare
Lo spopolamento per adottare quella che qualche volta abbiamo chiamato l'agenda del controesodo conti diversi governi
Che si sono alternati il passaggio atteso è quello due mila ventitré due mila ventiquattro è quello più delicato ed è quello più difficile
Le risorse assegnate adesso si stanno trasformando in cantieri è in pagamento anche degli stati di avanzamento
Abbiamo un problema con il personale ne abbiamo parlato qualche giorno fa a Treviso con il ministro rispetto
A all'assenza di personale qualificato che partecipa ai concorsi noi riteniamo sia dovuta al fatto che un giovane professionista un ingegnere un architetto un avvocato un economista perché bisogna sì progettare i lavori eseguiti però bisogna fare l'esproprio diciamo familiare
Non vengono a lavorare per il Comune se sanno che nel due mila e venti si devono andare via
Quindi va bene che devono stare a tempo determinato con i fondi del PNR R. anche qui guardata generica dello Stato però senza usare soldi dello Stato con i soldi del Comune se c'è un turnover se nel mio Comune va
In pensione l'ingegnere devo assumere uno perché devo rifare un'altra volta il concorso e magari diventa più attrattivo nel prossimo concorso perché partecipano giovani professionisti che sono attratti dal fatto che lavoreranno fino al due mila venti sia a tempo determinato però qualcuno potrà restare a tempo indeterminato abile i primi delle graduatorie
Abbiamo un turnover e soprattutto in questo periodo abbastanza alto stava andando in pensione
Molte persone poi c'è anche il tema legato ai trattamenti
Economici accessori questo il tema legato al persona re noi crediamo che bisogna dare a questi giovani la possibilità di impegnarsi sapendo che non devono andar via necessariamente nel due mila ventisei Pucci un tema legato a anche a questioni
Come Id le difficoltà di alimentare Regis ne parlavo prima con il ministro Fitto il meccanismo degli anticipi
Gli anticipi di risorse che sembrano condizionati al caricamento il Regis delle fatture quietanzate cioè come se il Comune dovesse anticipare con risorse proprie poi quietanzare può chiedere
Una sorta di il rimborso vogliamo lavorare su questa parte finanziaria
Perché vorremmo un processo più snello e privo di strozzatura nonostante
Le semplificazioni che sono già arrivate dal due mila ventuno con
Il decreto centocinquantadue la puntualità dei pagamenti è un problema di tutti
Di tutti noi perché se la stazione appaltante riesce a cambiare passo riesce a progettare ad affidare le opere a realizzarle e poi non paghiamo e credo che la pubblica al sistema dalla pubblica amministrazione non sia nel suo insieme non sia più
Credibile nei confronti dell'impresa che lavorano e poi non ottengono il ristoro per il lavoro che hanno fatto più in generale
Pensiamo sia necessario parlare anche chiaramente dalla questione dei ritardi ora io non voglio smentire una convinzione diffusa che la capacità di spesa sia un problema
Che che non risolveremo il
Credo che lo risolveremo e non deve essere un un problema italiano veniamo spesso additati come quelli che non riescono a spendere credo che bisogna fare squadra e accettare tutti insieme una sorta di assunzione di responsabilità altrimenti ci ritroveremo tra poco sui giornali
A fare gli addebiti reciproci l'incapacità di ritardi inadempienze una sorta di scaricabarile noi sindaci non vogliamo restare col cerino in mano sicuramente però siamo i primi a dire nel momento in cui ci accorgiamo che ci sono dei comuni che non vanno avanti lo diremo in maniera trasparente cercheremo di trovare delle soluzioni insieme per accelerare supportando le aiutandoli destinando quelle stesse risorse a qualche altra opera complementare all'interno dello stesso Comune all'interno dello stesso territorio però
Già oggi dire che i Comuni sono in ritardo non c'è nessuna statistica
Che lo dice per il solo fatto che non abbiamo ancora cominciato a spendere siamo nella fase in cui siamo ancora firmando le convenzioni
Dopo le convenzioni passeremo alle fasi autorizzative e poi cominceremo la spessa potremo dire se un Comune in ritardo lo potremo certificare tra un anno è chiaro che non dobbiamo aspettare un anno
Ma se rafforziamo il sistema Regis dobbiamo verificare all'interno di quel sistema
Le procedure tutti insieme magari non solo per il pm vere ma anche per le altre specie de degli enti locali per cercare attraverso il monitoraggio
Di dare una una spinta
Proveremo a fare la la parte nostra partendo dal presupposto che siamo partiti in una condizione di grande difficoltà lo ricorderete tutti
Non c'erano risorse umane e non c'erano risorse economiche per andare all'esterno per fare i progetti per partecipare ai bandi dei ministeri tutti dicevano
I Comuni non ce la faranno
E invece si chiama siccome siamo quelli che spendono il venticinque per cento delle risorse per opere pubbliche alla fine ce l'abbiamo fatta nel senso che l'avete visto da quelle tabelle abbiamo ottenuto le risorse
E abbiamo partecipato per bandi da quaranta miliardi di euro con progetti da ottanta miliardi di euro quindi abbiamo avuto una capacità di progettazione doppia rispetto a quelle che ci veniva chiesta
E si sono impegnati di più però che i comuni del Sud perché i Comuni del Sud lo ricordo hanno il quaranta per cento delle opere complessive hanno dovuto fare uno sforzo maggiore Reggio Calabria aveva finanziamenti per asili nido maggiori rispetto ai finanziamenti
Di Reggio Emilia per il solo fatto che Reggio Emilia ha già un numero di posti di asilo nido in rapporto ai bambini zero tre anni che si avvicina quel trentatré per cento
Che e la la la percentuale che prevista dalla Commissione europea questo significa che abbiamo avuto capacità progettuale magari
Quegli altri progetti per altri quaranta miliardi possono essere utilizzati dal governo delle regioni
Per fare altre attività siamo come ho detto prima la fase più complicata che quella delle autorizzazioni sovrintendenze valutazioni impatto ambientale impatto paesaggistico anche qui stiamo ragionando con il Ministro Fitto quando
Ci vede parlare vicino stavamo parlando dalla Puglia altrimenti avremmo chiamato il viceministro Sisto anche stavamo parlando della necessità di fare ulteriori semplificazioni anche sulle autorizzazioni perché sono state fatte in questi anni anche da questo governo con l'ultimo decreto semplificazioni singole per singole procedure la valutazione impatto ambientale l'autorizzazione paesaggistica
L'autorizzazione della Soprintendenza sono singole
Potrei andare a lungo è capire che riporta l'agenzia del demanio agenzia marito te perché ci sono opere vicino al mare e io una città di mare dove le autorizzazioni sono tantissime chiediamo di ottenere un'unica procedura autorizzativa semplificata e non stiamo chiedendo una cosa da inventare esiste già per l'edilizia scolastica sull'edilizia scolastica
Esiste la possibilità di fare un'unica conferenza di servizi con tempi certi e tutti partecipano ognuno esprime il proprio pari senza chiedere l'autorizzazione paesaggistica quella dello sovrintendenza la valutazione di impatto ambientale semplificate sì ma sempre singole è sempre
Da sommare
Una con l'altra cerchiamo di stare lontani dalle polemiche collaborare lealmente affrontare i problemi che ci sono allontaniamo anche quella italica tentazione come dicevo prima dello scaricabarile potrebbe arrivare tra poco io spero di no collaboriamo lealmente perché è un'occasione che penso non si ripeterà più non potrà più capitare che otteniamo almeno come Comuni quaranta miliardi di euro per migliorare le condizioni di vita
Delle nostre comunità e credo anche che dobbiamo cercare soluzioni per evitare quella diffusa di confermare quella diffusa convinzione che circola fuori dei confini nazionali soprattutto alimentata dai paesi detrattori che l'Italia non sarà in grado di farcela non siamo sicuri che se lavoriamo insieme ce la faremo
Fatemi affrontare anche il tema nel concludere
Fatemi soffermare sul tema legato alla sistema dei controlli al tema dei controlli anche per evitare fraintendimenti lo dico nuovamente qui l'ho detto davanti al Presidente della Repubblica
A Bergamo qualche mese fa durante l'assemblea nazionale dell'ANCI noi sindaci non cerchiamo nell'immunità e nell'impunità
Chi sbaglia paga che il sindaco dovrebbe pagare anche più degli altri perché come dire svolge quel ruolo
Anche grazie al consenso che gli arriva dai cittadini però abbiamo bisogno di norme che siano chiare di confini che siano delimitati precisi perché altrimenti ci ritroviamo indagati
Per qualunque cosa succede nel nostro comune in qualunque settore
Si svolge l'attività di un sindaco e sappiamo lo sapete anche voi soprattutto voi che il sistema è complesso articolato ci sono competenze sovrapposte che secondo noi rischiano di rallentare gli investimenti lo dico al legislatore
E lo dico alla massima autorità di controllo dalla SPISAL occorre un sistema di controlli più chiaro forse una sezione centrale appositamente costituita è competente per tale scopo in modo da dare e formulare indirizzi unitari uniformi
Dovremmo evitare interpretazioni pronunce differenti sui territori anche sui controlli concomitanti come purtroppo avviene con le sezioni regionali delle Coop della
Di controllo della corte noi crediamo nel rafforzamento dell'attività di interpretazione unitaria
Da un lato da parte della sezione delle autonomie questa attività sicuramente avrà potrebbe avere una funzione deflattiva rispetto alla richiesta di pari via le varie sezioni regionali di controllo della corte
E pensiamo che sia un aspetto importante allo stesso scopo noi siamo convinti l'ho chiesto prima al Ministro Fitto col quale ci incontreremo tra qualche giorno che la piattaforma Regis l'ho detto diventi lo strumento unico di monitoraggio e di controllo del PNR sotto il profilo P. finanziario e di rispetto delle regole del piano e questo deve valere più in generale per tutti i finanziamenti
Degli enti locali questo sistema a gravi lacune noi pensiamo che sia un problema che deve trovare una soluzione sappiamo tutti
Lo dico soprattutto al Presidente Carlino che
Il successo o meno del PNR di da successo del PNR dipenderà anche il destino del nostro Paese da un lato per la credibilità e la forza dell'Italia in Europa credibilità
è forza che in questi anni per forzuto per fortuna abbiamo recuperato dall'altro lato dipenderà anche la qualità della vita quotidiana
Delle nostre comunità dei nostri concittadini la possibilità per i giovani di progettare e costruire un futuro migliore per loro reperito i toni dove sono nati sono cresciuti e magari vogliono lavorare perché credo che è un giovane ha il diritto di andare a lavorare fuori ma deve essere una scelta non deve essere un obbligo perché sul proprio territorio non ha trovato opportunità per questo grande Obiettivo nei Comuni lavoriamo per questo grande obiettivo siamo pronti
Alla massima collaborazione come abbiamo fatto sempre con le parti sociali e politiche con tutti i livelli del governo soprattutto con la corte dei conti grazie
Allora grazie molte presidente do la parola onorevole Fitto perché
Appunto come responsabile del piano i rapporti con la Commissione europea credo che bizzarro l'onere maggiore
Grazie ancora grazie presidente Flaccadoro grazie al Presidente cambino consigliere Quaglini un saluto tutti presenti al ai colleghi parlamentari chiedevo presenti al presidente De Caro e anche cava
I colleghi varati in che interverrà successivamente Mangialavori mi scuso se al termine del mio intervento dovrà andare via ma oggi giusto per stare in tema dopo il Consiglio dei ministri diamo la cabina di regia quindi
La giornata è ancora piena proprio per affrontare questioni alle quali e ci riferiamo mi ha fatto molto piacere ricevere nei giorni scorsi copia della relazione che ho approfondito in modo molto attento e ascoltare oggi anche la sua illustrazione perché trovo che nell'ambito di questa reazione ci sono molti spunti
Utili innanzitutto e soprattutto e che possono aiutare al percorso che stiamo cercando di mettere in campo proverò a fare due tipi di riflessione la prima collegata direttamente alla relazione semestrale la seconda collegato ad alcune valutazioni di carattere più generale di prospettiva
Sulla prima parte mi sento di poter dire sono su diciamo voglio sottolineare positivamente il fatto che mi sia stato evidenziato questo aspetto che sostanzialmente all'interno del decreto legge numero tredici che è in discussione in questo momento in sede di conversione al Senato ci siano diversi aspetti che sono inserite all'interno nella relazione
La con concomitanza dei due provvedimenti fa intendere e voglio sottolineare un aspetto positivo nel senso che
Le preoccupazioni rilevanti che emergono nella reazione sono senza aver le lettere alle relazioni avendole praticate nei primi sei l'azione di governo sono diventate e per quanto ci riguarda un elemento fondamentale tante che trovano appunto una risposta all'interno di questo decreto mi riferisco in modo particolare
Alla parte relativa al personale
è evidente che la considerazione sulle difficoltà che nella organizzazione di questo di armi attuazione del piano rappresenta la debolezza della struttura è un elemento di fondo che rappresenta uno dei problemi principali
Ne abbiamo avuto modo di verificare come all'interno delle unità di missione singoli ministeri Lele i funzionari chiamati appunto a tempo determinato
Abbiano con il tempo piuttosto che raggiungere l'obiettivo per il quale si era ci si era prefissati col precedente governo di ottenere questo risultato abbiamo invece colto l'occasione di avere ulteriori opportunità di andare con il tempo via
Per diverse altre opportunità questo a indebolito strutturalmente le unità di missione e a allontanato l'obiettivo per il quale questi temi siano state messe in campo
Quindi nel decreto legge e c'è un provvedimento specifico che riguarda la stabilizzazione di questo personale per avere
Un momento di consolidamento delle strutture che non è solamente un dato di sicurezza di chi opera all'interno ma anche un dato collegato all'elemento fondamentale che è quello della competenza
E della professionalità da acquisire su questi determinati temi perché non è che
Si fa un concorso si acquisiscono delle competenze e si mette in moto l'azione per attuare una programmazione così complessa no è un tema nel quale perdere due anni perché si fa una scelta diversa è un elemento di gravissima preoccupazione che indebolisce l'impianto complessivamente questo lo dico
Soprattutto perché e circa un terzo la quota di persone che non hanno che non hanno ritenuto
Coerente affidabile il permanere all'interno di questa struttura quindi questa prima risposta all'interno del decreto legge prova appunto una soluzione
La seconda questione collegata al tema dell'attuazione e più in generale ebbene qui c'è una questione che riguarda la governance ora io capisco che nella semplificazione ogni volta che si sposta un bicchiere c'è una polemica però ecco io qui con la sede penso più giusta per poter e svolgeva alcune riflessioni di carattere tecnico specifico per poter anche spiegare il senso anche rispetto ad alcune critiche si accentrano le strutture
Si immaginano all'interno di questo decreto delle soluzioni no la la la vostra reazione fotografa bene il quadro e io diciamo ne sono assolutamente
E convinto perché perché abbiamo affrontato due questioni relative alla governance del decreto legge non solamente quella relativa al pieno avere voi l'avete richiamato dalla reazione è stato puntualmente sottolineato e penso che sia doveroso il tema della questione
E inimmaginabile che due programmazione di questa dimensione che si modo dello stesso periodo possano così come stava accadendo non dialogare addirittura sovrapporsi e in molti casi contrastare questo ente il quadro che oggi esista
Aver voluto con un decreto legge intervenire innanzitutto sulla governance seppie nere a tema in modo coordinato anche sulla governance e la questione è un altro elemento che rafforza la capacità di governo di questo aspetto perché per chiudere questo tema ci pone un'altra questione rilevante
Che quella collegata anche all'utilizzo delle risorse la questione perché non lo so per quale ragione che ne deve non ha misure di assistenza tecnica pur essendo un programma così rilevante
Voglio sottolineare a differenza di quanto invece abbiano i programmi della questione il tema è
Evitare di continuare a immaginare di programmi di questioni siano un'una tantum
Che tanto per chi capita ma che diventino invece un momento di formazione di gruppi dirigenti che possono acquisire quella specializzazione per supportare l'attuazione dei programmi di coesione per utilizzo di queste risorse
Lo dico perché dopo qualche decennio di risorse la questione noi oggi possiamo dirlo abbiamo una organizzazione su questa dimensione che non è quella di uno dei Paesi come il nostro che è uno tra i principali beneficiari delle risorse da collezione e che ogni se segno gestisce
Decine e decine e decine di miliardi di euro in questa direzione quindi questo è un aspetto molto rilevante ed importante che all'interno della programmazione con
La il programma Catto coi capacità della questione iniziamo a mettere in moto e che sicuramente deve trovare un coordinamento nell'utilizzo di tutte le risorse dell'assistenza tecnica perché solo lì si possono individuare le soluzioni rispetto anche alla copertura finanziaria utilizzando appunto le risorse messe a disposizione esattamente per questo tipo di intervento la seconda considerazione è collegata alla rapporto tra piano nazionale di riprese resilienza e questione ci viene dalla corte dei conti europea nella sua relazione cilindrica in modo molto chiaro quanto sia fondamentale
Mettere insieme in relazione questi due programmi
Il governo non lo sta facendo casualmente ma lo sta facendo con una scelta ben precisa perché nei primi mesi dell'azione di governo abbiamo avviato una fase di monitoraggio sull'utilizzo delle risorse la questione e né derivata una relazione
Che il Consiglio dei ministri su mia proposta ha approvato e che è stata oggetto lo sanno bene i colleghi qui presenti di un dibattito all'interno delle Commissioni Bilancio e Politiche comunitarie comuni congiunte di Camera e Senato
Perché perché è evidente
Poche cifre per intenderci duecentoventi miliardi di piano nazionale di ripresa resilienza
Rispetto ai sei anni circa meno che sono immaginati come spesa devono essere paragonati a quello che è accaduto per comprendere dove intervenire se nella programmazione due mila quattordici due mila venti e questo tema
In molti casi non vuole essere compreso
Noi abbiamo dei dati che non sono dati opinabili cioè non è un'opinione del ministro Fitto che sarebbe discutibilissimo ma una relazione che poggia su tre elementi
Il primo è quello della ottavo rapporto di coesione della Commissione europea
Che indica in modo molto chiaro l'Italia come uno dei principali beneficiari e dei peggiori dei paesi che ottengono dei risultati sul diritto di queste risorse e la Commissione europea che lo dice
Il secondo dato e la vostra redazione dello scorso gennaio che fotografa puntualmente tutte queste criticità e dato il contesto e da ragioni di tempo non ritorno il terzo elemento sono i dati della Ragioneria generale dello Stato cioè la spesa
E quindi la diamo cento ventisei miliardi di euro che sono composti alle risorse europee
Dalle quote di cofinanziamento nazionale e regionali e dalle quote del fondo di sviluppo e coesione quindi dalla somma di questi fondi centoventisei miliardi di euro che oggi hanno una percentuale di spesa dopo nove anni pari al trentaquattro per cento questo è il dato allora centoventisei miliardi nove anni duecentoventi miliardi circa sei anni dobbiamo porci qualche domanda perché sullo sfondo E partita la programmazione della questione due mila ventuno De Mita ventisette siamo già al terzo anno sostanzialmente iniziato e
Evidentemente il programma deve ancora muovere i suoi primi passi perché questa è la situazione parliamo di oltre quaranta miliardi di risorse europea più le quote di cofinanziamento
Tra di fronte a questo di dimensione perché abbiamo bisogno di avere questa fotografia
Perché se no noi inseguiamo ogni volta
Giustamente la data di scadenza dell'obiettivo del prossimo del mensile del mese prossimo si è giusto e dobbiamo farlo
Poteva anche un attimo alzare lo sguardo per una visione d'insieme
Per cercare di capire come e dove intervenire su un sistema che non produce dei risultati perché sono i numeri che ahi noi ci confermano questo e tutto questo è vero ma ancor più vero quando parliamo del mezzogiorno
Il mio accento non tradisce l'appartenenza territoriale quindi ne parlo con il grande la grande il senso di appartenenza del territorio ma anche quella grande consapevolezza delle cosa che vanno cambiate
Noi non possiamo immaginare se questo risultato di continuare ad avere una programmazione simile a quella precedente
Con una parcellizzazione della spesa che ne polverizza totalmente l'efficacia e la possibilità di dare dei risultati rispetto a quei dati economici che giustamente indicata all'interno la relazione tra la base della possibilità di una ripresa economica la crescita strutturale del Mezzogiorno d'Italia RAI in questo contesto tornando al decreto abbiamo un altro aspetto molto importante sulla fase d'attuazione per la semplificazione il presidente De Caro ha citato
Una serie di norme sul fronte della semplificazione e io voglio su questo raccogliere il suo invito sottolineando il lavoro che stiamo cercando di mettere in campo costino di responsabilità
Perché il decreto legge numero tredici ha ottenuto in conferenza unificata il parere positivo delle Regioni delle Province e dei Comuni
Perché è stato un'occasione di un confronto serio che stiamo continuando in fase di conversione del Parlamento
Ma anche di un dialogo che deve portare alla individuazione di ulteriori misure di intervento dal punto di vista legislativo per poter affrontare quelli che sono i nodi che oggi bloccano la spesa
Questo aspetto della relazione sulle politiche di coesione collegato al decreto legge che noi abbiamo approvato rientra anche se mi è consentito e dovrà strategia ed una scelta precisa che il Presidente del Consiglio dei ministri ha voluto nel momento nel quale ha individuato l'assegnazione l'attribuzione delle deleghe
Perché non per sottolineare le mie responsabilità ma se il presidente Meloni ha voluto mettere in campo
La delega degli affari europei insieme la delega sulla questione insieme alla delega sul piano nazionale di ripresa resilienza già indicato quelle che sono le linee programmatiche del governo a quello che è un obiettivo sul quale è necessario intervenire per affrontare anche le criticità di fronte alle quali ci troviamo le criticità sinceramente io lo voglio dire
Anche qui perché e chi mi conosce sa occasioni come queste sono le occasioni nelle quali Pablo diversamente non avendo mai
Fatto una intervista da quando sono stato nominato ministro preferisco diciamo limitare impegno a ottenimento all'ottenimento del risultato e non al lancio di obiettivi e di programmi
E su questo terreno è molto delicato diciamo il margine di manovra perché le cose che sono state indicate rappresentano delle difficoltà oggettive
Delle difficoltà strutturali che sono frutto anche e soprattutto di una programmazione
Perché ora se se se quello che dirò viene interpretato come io mi auguro in senso costruttivo e allora abbiamo fatto un passo in avanti
è evidente che una programmazione duecentoventi miliardi avrebbe avuto bisogno di scelte dell'ambito settoriale
Che non fossero limitate alla raccolta di quello che era disponibile
Ma che era necessario mettere in campo rispetto ai singoli ambiti di intervento delle scelte strutturale strutturate che potevano dare anche delle logiche di risposta dei singoli ambiti non entrerò nel dettaglio perché sarà oggetto del lavoro che faremo però
Noi sappiamo
Che ci possono essere anziché ci sono diverse scelte che vanno ragionate non in ottica del trenta marzo trentuno dicembre trenta giugno e via dicendo fanno ragionate in ottica prospettica perché
Perché ci possono essere una serie di scelte che rischieranno di essere dei moltiplicatori di spesa corrente
Però non è che noi possiamo immaginare di finanziare con l'una tantum del PNR delle scelte che poi dal giorno dopo diventeranno dei moltiplicatori di spesa corrente verso i quali rischiamo di non saper dare una risposta perché non ci sono le condizioni per dare delle risposte
Questo è il primo punto sul quale bisogna ragionare in modo efficace la seconda questione altrettanto importante quella collegata all'orizzonte visuale della legislatura
Perché adesso anche qui lo voglio dire senza alcun intento polemico questo governo non si pone il problema della scadenza immediata inevitabilmente deve porsi il problema della legislatura quindi a noi interessa capire quello che accade non al trenta marzo al trenta giugno trentuno dicevano quello che accadrà a giugno del due mila ventisei data di completamento del piano nazionale di ripresa residenza e allora è evidente che in questo contesto c'è
La opportunità che viene data con l'approvazione del regolamento le pago Riu di aprire una fase di confronto che abbiamo già aperto
Depaoli Juve lo strumento che ci consente di poter individuare delle scelte per dare una risposta al tema importante al tema della crisi energetica
Con interventi investimenti di carattere strutturale
E al tempo stesso affrontando le questioni collegate alla grave crisi che il nostro Paese ha subito come conseguenza per famiglie imprese in modo particolare che pesano e pesano non poco per via di queste scelte di carattere
Delle difficoltà di carattere energetico cioè della mancanza di autonomia strategica su un settore fondamentale come quello dell'energia su questo noi abbiamo la necessità di dare una risposta perché cito solo un dato
L'ultima legge finanziaria fronti trentuno miliardi di euro disponibili ne ha utilizzati ventinove per dare una risposta in questa direzione
E sondati sono risorse con le quali si sarebbero potute fare tante altre cose quindi il tema della soluzione strutturale
Rispetto alla urgenza occasionale che è fondamentale sono in ogni singolo settore il re paura questo obiettivo diventerà un capitolo aggiuntivo del Piano nazionale di riprese l'esigenza e qui c'è un'altra riflessione da fare molto importante
Che spesso non si comprende io non non raccontò con entusiasmo la dimensione del nostro PNR perché il più grande d'Europa
Io ragiono sulle motivazioni per le quali il nostro pianeta verde più grande d'Europa e le motivazioni sono quelle collegate
Ai numeri economici ai dati economici negativi del nostro Paese ma non abbiamo ottenuto tanti soldi lo dico con rispetto per tutti perché siamo stati bravissimi ma abbiamo tutto coi soldi perché abbiamo delle condizioni drammaticamente
Più negativa rispetto ad altri Paesi a questo aggiungiamo un'altra considerazione che l'Italia è il Paese che ha utilizzato al cento per cento per scelta
La sua quota di indebitamento su Next Generation
Quindi quando parliamo dei grandi numeri mettendo da parte i trenta miliardi fondo complementare che sono risorse nazionali e guardando ai sessantotto miliardi ne sono risorse a fondo perduto per l'abbiamo altri centoventidue che sono addebito
E a debito dobbiamo tutti porci qualche domanda no nel senso che il materna questa materia va utilizzata con un ulteriore senso di attenzione perché sono risorse che non è che ci vengono come spesso si dice regalate non si nega a nessuno perché anche di risorse la questione apre chiudo questa parentesi che spesso pensiamo ci vengono date e non le sappiamo spendere che peccato la situazione
E anche peggiore perché non siamo fai contributori più importante di cui dodici ritornando risorse che noi diamo quindi diciamo di sui regali io sarei sempre molto attento a capire bene l'origine per avere una un quadro ancora più chiaro del di quello che è lo scenario che li determinano ed è che su questo tema importante fare delle riflessioni dei difensori che sono collegate
Anche al fatto che noi oggi nella predisposizione delle paure io a differenza degli altri paesi non possiamo utilizzare una quota debito dobbiamo capire come poterlo fare
Perché la parte residua di debito del Next Generation sarà in via preliminare utilizzata da tutti quei Paesi quasi tutti
Che hanno utilizzato quasi niente debito perché hanno solamente preso la quota a fondo perduto
E hanno utilizzato debito poco o niente e che oggi su una partita fondamentale quale quella degli investimenti per l'autonomia strategico sul fronte energetico utilizzano da parte addebito che gli spetta
Noi abbiamo due miliardi e settecento milioni a fondo perduto della quota Ets abbiamo la possibilità così come indica il Regolamento le paure di utilizzare fino al sette e mezzo per cento delle risorse e la coesione dobbiamo poi individuare all'interno del che ne avrebbe come collocare come capitolo aggiuntivo e le paure you facendo una disamina attenta e torno
Al richiamo sull'orizzonte temporale delle risorse
Che possono essere realmente spese perché se no io oggi
Capiamo
E lo possiamo capire e voi oggi avete dato molti spunti per capirlo sui quali non siamo già al lavoro che alcuni interventi da qui a giugno del due mila ventisei
Non possono essere realizzati e matematico
E scientifico dobbiamo dirlo con chiarezza perché se invece immaginiamo di dire
Corriamo verso questi obiettivi non poniamoci il problema con i paraocchi e poi nel due mila e venticinque del due mila ventiquattro abbiamo un grande dibattito per capire di chi è la colpa
Di chi non soldi perché non sono state spese quelle risorse no questo non ce lo possiamo permettere l'orizzonte temporale di questo governo non consente questo porta invece oggi a fare una valutazione attenta per capire come
Recuperare le risorse di quei progetti che sono all'Inter perché nel reale ma che non hanno la capacità di spesa entro il due mila venti se quindi il riallineamento con la questione con il fondo di sviluppo e coesione svolge un ruolo importante perché se andiamo a guardare ciò che viene la questione non troveremo progetti
Io invito tutti a leggere i quarantotto programmi dell'accordo di Prodi parte avariato troveremo delle valutazioni delle analisi degli obiettivi Pancho per i progetti
Tra l'idea e quella che siccome la questione a una scadenza di rendicontazione al trentuno dicembre due mila ventinove
Si può immaginare laddove invece abbiamo la certezza di non realizzare i progetti e penetrante
Di giocare sullo spostamento per avere dei programmi che abbiano un tempo di rendicontazione coerente con la tenuta del progetto ma soprattutto con il rischio da evitare di perdere risorse che ne avverta
E completare questo ragionamento anche con il fondo di sviluppo e coesione che mi consentirete deve tornare alle ragioni originarie
Perché è vero il tema che il consigliere Quaglini ha citato rispetto al Mezzogiorno
Ma leggendo la reazione che ne abbiamo fatto troveremo una e un elenco che non finisce più che negli ultimi anni ha visto utilizzare il fondo di sviluppo e coesione come il fondo dove trovare la copertura per qualsiasi emergenza
Non è possibile
Non è possibile perché viene meno il principio ero ottanta venti tra le due aree territoriali su del nord non è possibile perché e preferibile immaginare un fondo più ridotto ma blindato abbiamo la certezza che venga utilizzato per evitare decidere un fondo che
Generale ampio nel quale magari
Ci risparmieremmo una bellissima conferenza stampa dove diremo che daremo settanta ottanta novanta fate voi quanti miliardi di euro sapendo che può alla fine fatto l'annuncio per le risorse sostanzialmente non saranno specie ecco io penso che vada interrotto questo meccanismo
E il nesso fra i diversi programmi assolutamente coerente perché nel verde la coesione e le le risorse del fondo di sviluppo e coesione e lo dico anche perché c'è un'altra considerazione molto importante che è quella
Collegata al Mezzogiorno d'Italia
Alle risorse della coesione
E vero che noi abbiamo questa opportunità ma non è per sempre
C'è io vengo da una esperienza europea di questi anni che mi ha visto impegnato all'interno della commissione preposta quella politica regionali e o ho partecipato anche come relatore spesso ai regolamenti della questione
Guardi che in Europa c'è un grande dibattito che e quello che stiamo ritrovando in questi giorni che abbiamo trovato sul Next Generation che c'è sul fondo sovrano e che ci sarà sulla questione cioè di quei paesi che dicono stop basta
Noi non siamo disponibili a finanziare delle scelte addebito o all'interno del bilancio europeo che non trovano poi devi delle risposte adeguate dal punto di vista la capacità di investimento di spesa e un dibattito in corso questo ed è un dibattito molto importante per un Paese come il nostro ha visto la dimensione della politica di coesione di cui noi beneficiamo e quindi c'è la necessità di intervenire anche in questa direzione
Lo dico perché
Magari ci sono ogni tanto delle polemiche no sbloccate ci soldi dei prossimi anni ma cerchiamo di capire perché non abbiamo speso
Prima i tanti soldi negli anni passati prima di sbloccare quelli dei prossimi anni cerchiamo di capire come poter utilizzare magari con una concentrazione di queste risorse quelle che sono le realizzazioni fondamentali per le quali queste risorse sono state assegnate perché i fondi strutturali
Non è che sono stati chiamati strutturali casualmente no c'è l'idea che siano risorse che possono strutturalmente modificare il contesto socio economico di un territorio quindi dobbiamo cercare di evitare che quella polverizzazione
Porti gradualmente
Al superamento della logica dell'investimento e alla sua sostituzione collegati queste risorse possano costituire all'interno dei bilanci la capacità possibile sostituzione delle spese della spesa corrente
Più perché anche questo rischia di essere un una tantum secondo perché la finalità per utilizzare queste risorse l'opposta di quella alla quale purtroppo stiamo andando a finire quindi queste sono
Le considerazioni che noi portiamo avanti sulla base anche di un dato che è quello
Sicché frutto anche del lavoro che si sta facendo a livello europeo un lavoro non semplice sono arrivato le domande sono collegate al tema dei cinquantacinque aggettivi della rata la terza rata il nostro approccio è un approccio assolutamente costruttivo e collaborativo
Non si tratta di immaginare polemiche perché non ha senso peraltro per chi si è insediato a fine ottobre del due mila ventidue sarebbe singolare no immaginare che gli obiettivi del trentuno dicembre c'è di poco più di due mesi dopo potessero essere incarico a chi si era appena insediato ma al di là di questo evidente che ci sono delle visioni che non sono emersi fino ad oggi che sono emerse adesso che riguardano provvedimenti e scelte precedenti sulle quali noi
Non abbiamo da polemizza l'abbiamo dato i soldi perché Dante che abbiamo concordato con la Commissione europea un ulteriore mese di proroga dell'affare tutte le verifiche specifiche e trovare una soluzione per questi problemi sapendo però e quindi abbia veramente alla conclusione che
No abbiamo di fronte una sfida molto importante e giusto il lavoro che la corte dei conti ha questa funzione fa rispetto all'analisi della situazione esistente
Come ho detto prima voglio ribadirlo sottolinearlo positivamente il fatto che le vostre considerazioni dei principali rispetto a quanto accaduto trovino per molti versi all'interno del decreto legge che abbiamo proposto una risposta importante quindi una coincidenza
Oggi si tratta di cardi comprendere anche rispetto al tema della rimodulazione complessiva del programma se continuare in modo statico sulle scelte fatte o se come abbiamo detto valutare in modo oggettivo
La necessità di modificare alcuni obiettivi e di cambiare una situazione che in molti casi noi sappiamo che con certezza ci portano spendere risorse perché faccio un ultimo esempio se ne abbiamo una capacità di spesa di tot miliardi in un anno
Su le infrastrutture assenso immaginarne il triplo dello stesso anno come spesa oppure già sappiamo che stiamo dicendo qualcosa che non potrà essere realizzata dobbiamo analizzare queste questioni in modo serio capire con chiarezza quali sono le capacità
Che un paese a di spendere queste risorse e mettere in campo un meccanismo per il quale salvaguardare l'obiettivo della realizzazione di queste risorse utilizzando i diversi programmi avendo anche per stati di avanzamento
Delle opportunità che possono consentire il completamento di delle infrastrutture immaginando anche degli allegati
Ai provvedimenti nel senso che la logica del programma genetico non può andare avanti ma la logica del del programma specifico si cioè immaginare anche la individuazione con le tempistiche un coro programma della realizzazione di quell'intervento
Immaginare anche lo abbiamo fatto rafforzando molto per la fase di attuazione i poteri sostitutivi
Che non solo una discussione tra i diversi livelli istituzionali anzi sono un coordinamento funzionale tra i diversi livelli istituzionali perché tutti i livelli hanno delle responsabilità e tutti i livelli amministrativi hanno bisogno di essere rafforzati e se vogliamo anche stimolati perché il fattore tempo come abbiamo
Ascoltato nella relazione non è un dettaglio ma e fondamentale rispetto a tutto ciò che noi ci siamo dette siccome gli obiettivi del piano nazionale di resilienza sono obiettivi individuati con una strategia specifica collegata appunto al momento nel quale sono state scelte c'è un un ulteriore fattore che va considerato che quello collegato a ciò che la Commissione Europea aveva previsto
C'è l'articolo ventuno del re che prevede a condizioni particolari la possibilità di modificare il Piano e che magari in Italia può creare destare nei mesi scorsi agitazione discussione ma invece la Lituania anziché la Germania hanno già attivato per esempio per fare degli esempi concreti con l'approvazione dell'Ecofin delle proposte fatte
Alle questo articolo e fatto perché si immaginava si tenevano delle condizioni che nessuno aveva immaginato quali potessero essere
Perché al momento dell'approvazione nessuno poteva immaginare che qualche mese dopo il ventiquattro febbraio scoppiasse una guerra che oggettivamente insomma fa i fattori che si potevano immaginare certamente quello più drammatico che assolutamente codini immaginabile ma che sicuramente
Per le conseguenze oggettive l'aumento del costo delle materie prime e per le conseguenze reali il cambio delle priorità appunto il tema energetico Cinti fa oggi una strada molto chiara che lo dobbiamo cercare di portare avanti perché abbiamo una partita in questi giorni molto importante il consiglio europeo ha deliberato nello consiglio straordinario febbraio su proposta del presidente Meloni un aspetto molto importante è quello della flessibilità nell'uso delle risorse esistenti
Questo ci può consentire di utilizzare le risorse rispetto alle esigenze che abbiamo di fronte soprattutto ci può consentire utilizzare queste risorse anche come leva
Per sostenere il nostro sistema economico anche rispetto alla maggiore capacità fiscale che altri Paesi come per esempio la Germania giusto per fare un riferimento hanno
Nell'utilizzo nell'attuazione di quel l'allentamento che è stato già deliberato del sistema del regime di aiuti di Stato
E quindi abbiamo giocare una partita che rischierebbe di far tirare fuori dei dati sconcertanti nei prossimi mesi dei prossimi anni non avendo da una capacità fiscale l'utilizzo efficace efficiente di queste risorse
Poco sostituire utilizzando quella flessibilità una grande opportunità
E anche questa così come il tema regia è un'altra linea di marciapiede dobbiamo seguire per rimettere insieme dal punto di vista della programmazione queste scelte e dare un indirizzo che non è semplice perché la sfida certamente da far tremare i polsi però posso sottolineare la determinazione e la convinzione e la voglia di riuscire in questo obiettivo da parte di questo governo e il sottoscritto e del Presidente del Consiglio grazie buon lavoro
Grazie ancora ministro Fitto è presidente De Caro
Do la parola onorevole Martin
Poi
Sì grazie grazie alla corte dei conti per l'invito grazie a tutti voi
Molto difficile avete sentito due generali
Schierati in campo generalissimo nel quartier generale il PNR R generale De Caro perché come sapete
Come ha ripetuto lui stesso i Comuni sono la parte centrale attuazione del piano io sono un soldato semplice nelle retrovie del PM per e lo stesso campo di battaglia come dirò fra un attimo perché il fatto di essere un parlamentare dell'opposizione non mi mette in un campo diverso mi metti in questo stesso campo di battaglia ma non ho avuto niente di particolarmente interessante da giungerà quanto lo ha detto il ministro Fitto il presidente De Caro Ministro Fitto che ha detto cose interessanti guardate perché quando dice lo ha già ripetuto in audizione
Come ha ricordato che la sinergia è fra fondi di coesione pian RR dice una cosa ovviamente giusta
Io credo ci sarà molto bisogno di discutere nel momento in cui si capirà esattamente che cosa vuol dire quello che ci ha detto anche prima cioè sfruttando il fatto che l'orizzonte temporale dei fondi di coesione più lungo
è quello il PNR R. più corto se abbiamo difficoltà di attuazione finanziaria spostiamo i progetti del PNR R ai fondi di coesione sfruttando l'orizzonte più lungo mi mi ricorda un po'uno dei grafici che è stato mostrato ma noi dobbiamo continuamente spostato in avanti la palla della dei pagamenti lo si vedeva bene in un grafico prima questo costituisce un ulteriore sta mossa della stessa strategia cioè spostiamo avanti addirittura cambiando strumento perché non riusciamo a spendere sarebbe interessante però sapere se questa è la strategia che succede dei fondi piena RR
Perché se io ho un progetto da cento che esposto sul sullo strumento del fondo di coesione
Immaginando che ci sia di una capacità di spesa residuata utilizzare che succede ai cento euro che il pm RR mi ha dato
Prima domanda che
Io avrei voluto fare seconda domanda che avrei dovuto fare
Forse non è chiaro
Che ci torno fra un secondo me sono molto più breve di chi mi ha preceduto
Che il Pnr sostanzialmente
Serviva
A aggredire un problema
Il problema è che nei vent'anni precedenti ricordi d'
Il tasso di crescita medio del PIL di questo Paese
è uno dei più bassi del mondo
Lo zero virgola quattro per cento
Se allarghiamo l'analisi ai trenta mi precedenti ricordi d'
Ciao Vittorio ai trent'anni precedenti ricorre di tasso di crescita medio dell'economia italiana non aumenta molto perché lo zero otto
Questo accade per un motivo solo
Mentre alcuni nel dibattito politico dicono che è colpa dell'euro colpa della BCE colpa dei mercati eccetera la colpa vera e che questo è l'unico Paese al mondo occidentale dove la produttività intesa come priorità totale dei fattori è allo stesso livello di inizio anni settanta
E quindi il PM RR nasce per aggredire questo problema
C'è da dire guardate che dopo tre crisi in quindici anni in crisi finanziaria crisi pandemica anzi crisi finanziaria crisi dei debiti sovrani e crisi pandemica
Non possiamo più permetterci una così scarsa resilienza dell'economia europea e in particolare quella italiana tant'è vero che siamo quelli che ha hanno la parte maggiore
E allora in piena Renna chez per dire guardate che va aggredito questo problema perché se quando usciamo dalla pandemia torniamo ad avere il tasso di crescita medio di cui sopra con un debito che nel frattempo abbiamo avuto il Paese va a gambe all'aria
C'è il PNR R. a come obiettivo innalzare strutturalmente il tasso di crescita potenziale dell'economia perché altrimenti il debito
Che abbiamo accumulato che già per noi era alto prima ma ancora più alto adesso non rende sostenibile il Paese
Allora se noi facciamo quella cosa che c'ha detto il ministro Fitto già adesso badate bene in la stima di crescita la stima dell'impatto del PM RR sulla crescita nel non ce l'abbiamo sul tasso di crescita sulle o sul livello del PIL
Ma abbiamo la stima che il PNR R. fa aumentare di tre punti il livello il PIL a mia conoscenza non c'è una stima invece il vero obiettivo c'è innalzare la velocità di crociera il tasso di crescita per questo il punto
Però anche se non c'è quella stima quello che ha detto il ministro Fitto oltre a porci il problema che ho detto prima cioè che ce ne facciamo del finanziamento PNR alle che andiamo a caricare sul fondo di coesione mi fa sorgere un'altra domanda
E questo che conseguenze a sulla sequenza di tassi di crescita effetto moltiplicatore sul PIL
Perché ricordiamoci l'obiettivo del PM RR e far sì che la velocità di crociera di questo Paese torni a un numero non lontano so compreso fra l'uno e mezzo il due per cento del PIL altrimenti noi avremmo bisogno di accumulare avanzi primari in rapporto al PIL per far scendere il debito che non siamo in grado di fare
Allora io faccio parte di un nucleo di persone che sono convinte che la classe politica di questo Paese sia in corsa in una serie di fraintendimenti su cosa fosse il PNR
Fraintendimenti che solo molto gradualmente sono stati assorbiti la prima impressione è stata è un regalo
C'è un bancomat che ci danno
Perché noi siamo stati più o più bravi e qui ha ragione scritto ricordare che non c'entro nulla la bravura o perché noi siamo sfortunati ci devono dare una mano
Poi mi hanno fatto un passo avanti la classe medica no no va be'non è un regalo però praticamente un grande fondo strutturale
Dove ti puoi permettere a tre anni dalla fine del ciclo programmazione dello stesso trentaquattro per cento e in fondo non ti dicono niente fanno qualche articolo sul Financial Times prenderci in giro
Poi devo fatto un passettino avanti abbiamo detto ma no ma sono Investimenti che ci fanno fare con attorno delle riforme
Io credo che tutte e tre queste cose siano sbagliate perché il PM RR non sono gli investimenti con attorno le riforme son le riforme economiche furono Investimenti
Cioè l'obiettivo del PNR doveva essere e deve ancora essere forse doveva quello di innalzare il tasso di crescita e la produttività che avrebbe consentito di innalzare il tasso di crescita del PIL che avrebbe consentito di rimediare al fatto che il reddito medio pro capite degli italiani
Sostanzialmente non è diverso da quello di trent'anni fa
Che il problema dal quale discendono altre conseguenze anche politiche che ha vissuto questo Paese trenta
Allora è successo questo no perché la genesi del PM RR in Italia è stata di gran lunga su Bucchi ma iniziamo con un convegno a villa Pamphili
In cui bisognava discutere
Venne fuori da lì un PM RR diciamo problematico ci fu un cambio di Governo il nuovo governo il governo Draghi ha dovuto metterci mano in in tempi ristretti
è quello il PNR da che fu approvato a Bruxelles ora abbiamo ovviamente un altro governo ancora quindi la genesi non ha consentito il respiro
E la calma necessaria per affrontare il trema da questo punto di vista ora se vogliamo provare a risolvere il problema ecco perché dicevo non mi sento un un soldato di un campo avverso l'attuazione del PNR aveva sottratto alla polemica politica
Perché quando la corte dei conti ci viene a dire che al netto delle misure automatiche cioè dei crediti d'imposta sostanzialmente edilizi
Di industria quattro punto zero transizione quattro zero come si chiama formazione lo stato d'attuazione finanziaria il sei per cento
Quando il quadro è questo
Non c'è tanto da dire a va be'ma tanto stiamo facendo più investimenti rispetto alla media diciassette venti c'è da prendere atto che la situazione è complessa
E va affrontata non nella passo tratto al dibattito politico
Se il dibattito politico si può chiamare quello che c'è in Italia e ho qualche dubbio
Ma sottratto Elisa cercato d'una soluzione un pochino più più chiaro allora il fatto che le uniche misure che abbiano funzionato sia dei crediti d'imposta
Ci suggerisce una via per la modifica perché il Ministro Fitto ragione non so se se la Lituania all Estonia ma Estonia Germania Lussemburgo realtà anche se il loro è un pm RR di poche decine di milioni di euro hanno già modificato il piano
Perché tutta questa discussione su modificare il piano ha sofferto di un'ambiguità di fondo
Nessuno ha mai detto che il piano non può essere modificato ad esempio che faccio parte di una forza politica che da tempo dice guardate che proprio perché le uniche misure che funzionano sono i crediti d'imposta automatici
Va convertito tutto quanto possibile in crediti d'imposta automatici
Non tutto ovviamente ma tutto quanto possibile va convertito in quelle misure ma cerchiamo di capirci anche di sciogliere l'ambiguità di fondo che cosa si intende per modificare il PNR
Si intende questo si intende spostare le fonti di finanziamento da Pier fondi di coesione ricordando quello che ho provato dire prima o si intende rinegoziare le condizionalità
Io le riforme tendo chiamarle condizionalità perché questo si tratta
Perché fra le condizionalità del PNR R. ce ne sono alcune che non sono neanche nel radar del dibattito politico
C'è quella sulla riduzione del tax Gatta
Sono quelle sulla concorrenza
Ci sono quelle sul federalismo fiscale che se non ricordo male un target di amarena milestone di quest'anno e che è stata tolta dal disegno di legge delega sulla riforma del fisco
Quindi quando si parla di riformare di rivedere il PNR si parla di rivedere la cadenza degli obiettivi o si parla di rinegoziare le condizionalità macroeconomiche periti queste si tratta ma proprio a me che non in termini i saldi di finanza pubblicamente armi di politica economica in generale
Un'altra cosa giusta detta prima misto titola chiamava moltiplicatore di spesa corrente
I comuni
Insomma
De Carlo ci dice che non è vero che sono in ritardo lo vedremo però
Il bando asili nido che ha fatto scuola perché abbiam dovuto rifarlo tre volte
Perché credo che la risposta sia solo una me non convince la motivazione al Sud non servono gli asili nido a me convince la motivazione che è stata detta prima noi qui stiamo cercando
Di eludere un problema molti degli interventi del PM RR sono Investimenti che richiederanno in futuro spesa corrente per manutenere non solo gli asili nido ma anche le case della salute ad esempio allora è evidente che in mancanza sugli asili nido realtà è stato risolto il problema in teoria perché sono stati appostati dei fondi sino a circa un miliardo l'anno a regime
Ciò nonostante c'è qualche discorso da da fare su questo c'è anche perché è andato via De Caro poi abbiamo una lunga storia ma
Cerco un po'di diplomazia che notoriamente mi manca
Diciamo così uno storico che guarda all'Italia ai Comuni ma non solo dovrebbe chiedersi se la preferenza della spesa pubblica italiana è stata per gli investimenti per la spesa corrente
Se le assunzioni
Di personale in corso degli anni sono stati rivolti ad accrescere la capacità tecnica per fare investimenti oppure sono stati assunzione della funzione affari generali del Comune
Un politologo si dovrà chiedere se si pensa che il consenso si faccia con la spesa corrente o con gli investimenti
Mi fermo qui su questo punto le uniche le ultime due cose che dico sono queste anzi si
Uniche due ultime due
Io non credo che le divisioni politiche attuali siano quelle vere in seno alla società alla politica italiana
Ad esempio il fatto che
Sì attribuisca alla spesa pubblica la funzione esclusiva di guida dello sviluppo economico è una cosa che non ha né destra né sinistra
Questo Paese è profondamente
In basso dalla cultura secondo cui gli per risolvere i problemi in fondo bastano solo un bel po'di soldi pubblici
Io spero che la storia di successo del PM RR perché di questo spero che si tratti ci insegnerà che è ora di rivedere questo giudizio
Perché nei colpi e nel Real restiamo riscoprendo l'importanza cruciale dei vincoli di offerta
Quando la Banca d'Italia ci segnala che mancano trecento mila lavoratori per l'attuazione del PNR quando abbiamo un problema di saturazione delle capacità produttive dei settori che devono attuare il piano RR stiamo dicendo che tu puoi avere tutto quando parliamo del trenta per cento di spesa dei fondi di coesione
Dopo qualche anno dalla conclusione di programmazione stiamo dicendo che non è vero che bastano dosi massicce di spesa pubblica per risolvere i nostri problemi
Stiamo dicendo che le caratteristiche di offerta di un Paese sono quelle che alla fine sono muro contro cui anche la cresciuta disponibilità di spesa pubblica
Va a sbattere e io spero che questa vicenda del PNR R. una volta che l'avremmo conclusa con successo ci insegni anche soprattutto questo è l'ultima considerazione è questa qui
Che questa diceva già il ministro Fitto
Il PNR e non è solo cruciale per i motivi che ho provato diverse finora il PNR anche cruciale perché è un teste
è uno stress test dei futuri steppe dell'integrazione europea
Io non lo so in questo caso saranno gli storici a decidere se senza alcol vide noi avremmo avuto l'accelerazione che abbiamo avuto in merito al fiscal risk sharing la Merkel qualche messe prima del Codino ha detto dove non emetteremo mai
Debito comune in proporzioni sostanziali perché questo implica una redistribuzione del rischio fiscale fra gli Stati dell'Unione
è arrivato il compito e l'abbiamo fatto non sapremo mai quanto ci sarebbe voluto senza il compito fatto sta che ce l'abbiamo ma adesso il dibattito è
Continuiamo dopo o no perché lo sappiamo benissimo che la creazione di una capacità fiscale comune accrescere il bilancio comunitario e per finanziare i beni pubblici europeo strategia industriale europee con una spesa centralizzata ancorché demandata agli Stati nazionali
E prossimo steppe dell'integrazione europea vale a dire l'aumento del grado di condivisione del rischio fiscale
Ma non è il segreto di Pulcinella che tutti in Europa dicono aspettiamo di vedere come spende del PNR
E poi vediamo se possiamo fare un passo avanti strutturale
Quindi il fallimento del PNR R. non ha solo le conseguenze che dicevo prima sulla sostenibilità delle nostre finanze pubbliche anche come diretta conseguenza il fermare immediatamente l'incerto cammino del prossimo sta per integrazione europeo perché è quello il punto non è lo scambio del Mesco l'unione bancaria
Lo scambio vero e riuscire a instradare l'integrazione economica Rotella sulla nome unicità dello strumento del PNR Erna
Perché e quello il prossimo step che ma anche assieme la riforma dell'architettura istituzionale del processo legislativo dell'Unione eccetera tutto secondo me dipende da come gli Stati europei
Attueranno il pm RR che siccome su settecentocinquanta miliardi neanche tutti
Utilizzati duecentonovantuno virgola cinque sono nostri questa domanda in realtà è tutto dipende da come Italia attuerà il Pnr quindi io spero che questo venga sottratto al dibattito politico senza
Alla contesa politica
Che negli ultimi anni in Italia assomigliato molto a
Qualcos'altro crono dibattito politico vero e la situazione possa essere affrontata per quella che e per quanto mi riguarda il dato che mi porto a casa da oggi
E che al netto delle misure automatiche l'attuazione finanziaria che maggiore media oggi al sei per cento io credo che da questo dato dobbiamo iniziare a discutere in maniera Serena fra le forze politiche fra
Le istituzioni di questo Paese e forse anche nella società se qualcuno ascolta grazie
Garanzie molte aperti in adesso del Presidente Angelo Rumi
Grazie grazie al Presidente Flaccadoro grazie presidente fra Carlino un saluto a tutti i colleghi a tutti i partecipanti
La seconda relazione della corte dei conti sullo stato di attuazione del PM RR giunge in un momento essenziale del percorso di realizzazione degli investimenti e delle riforme della del piano sono infatti trascorsi due anni era il trentuno gennaio del ventuno quando la Camera concluse l'esame della prima proposta del piano e un mese dopo venne presentata alla in alle istituzioni europee
La prima relazione della Corte presentato lo scorso anno quindi solo potuto dare conto dei primi otto otto atti attuativi del PM RR
E si era giustamente concentrata sull'impianto complessivo del piano
E delle strutture preposte alla sua realizzazione mentre era ancora in corso la definizione dei contenuti di molti molte delle misure da parte delle amministrazioni titolato
A partire da quest'anno il piano invece entra nel vivo della sua realizzazione
In quanto per la stragrande maggioranza degli interventi si sta completando la fase di completamento delle procedure per l'aggiudicazione dei contratti per la ricezione degli investimenti e il conseguente affidamento dei dei lavori e in questa fase quindi che l'opera di monitoraggio e di approfondimento svolto dalla Corte dei Conti
Riassunta nella relazione che è stata presentata oggi risulta particolarmente preziosa perché mette a disposizione del decisore politico quindi del governo del Parlamento
Se dati e valutazioni che consentono di verificare gli esiti di questa prima fase di attuazione del PNR
E ciò al fine di poter valutare anche possibili misure correttive
E integrare con
Punto correttivi ciò che è stato fatto fino ad ora
Il momento è particolarmente importante che sono in corso almeno due processi che possono avvalersi del patrimonio di valutazione conoscenze messo a disposizione dalla Corte dei Conti
In primo luogo le valutazioni della Corte potranno essere utili per interventi di messa a punto della normativa che disciplina l'attuazione del piano
Già nell'ambito dell'esame in corso presso la commissione bilancio del senato del decreto legge numero tredici del due mila ventitré
Che realizza un intervento ad ampio spettro sulla governance della Pnr
E
Produce ulteriori misure di semplificazione di accelerazione degli interventi contenuti nel piano di riprese resilienza e nel piano nazionale degli investimenti complementari tenendo conto anche delle finezze sinergie fra questi due piani della programmazione delle politiche di coesione
Purtroppo per noi della Camera questo provvedimento non sarà possibile modificarlo qui in questo ramo del Parlamento per quella sorta di monocameralismo alternato che ormai caratterizza l'esame dei decreti legge sarà sicuramente possibile però intervenire in Suriname in futuro
Anche considerando che presto si dovrebbe torna ad affrontare il tema delle risorse di personale necessari all'attuazione del piano
Il personale le competenze come sappiamo rappresentano infatti fattori strategici per assicurare la buona riuscita del PNR non è un caso che sin dai primi provvedimenti volti a supportare la realizzazione della del piano sia per si sia perseguiti rafforzamento delle capacità amministrative degli enti coinvolte
Nelle procedure attuative a partire dagli Enti locali
Anche attraverso l'attivazione di forme di assistenza tecnica e di supporto tecnico-operativo
Avvalendosi a tal fine anche delle società a prevalente partecipazione pubblica che potevano appunto dare una mano a tutti gli enti attuatori
Sul punto però la strada da percorrere ancora lunga specialmente negli enti territoriali del Mezzogiorno anche il mio accento palesi a tutti
E quindi non nasconde la mia provenienza per conseguire un livello che assicuri a regime servizi all'altezza dei bisogni della cittadinanza del sistema produttivo
L'obiettivo è innanzitutto quello di accelerare nei prossimi mesi il ritmo della stessa che nel ventuno e nel ventidue
Ha registrato come è venuto fuori anche precedentemente dei livelli assolutamente inferiori a quelle che erano le aspettative
Le valutazioni della Corte rappresentano un insostituibile strumento di supporto anche con riferimento alla nuova fase che si sta avviando in queste ultime settimane
E che porterà all'ascolto alla scrittura del nuovo capito del PNR Kent che si concretizzerà poi nel alle paure io
Secondo le previsioni il Regolamento europeo numero quattrocentotrentacinque ventitré approvato sul finire della messe di febbraio
Si tratta di una nuova opportunità
Che pur potendo contare su risorse finanziarie
Decisamente più limitate rispetto a quelle messe a disposizione nel Pnr consentirà di programmi di riprogrammare interventi essenziali per superare la dipendenza energetica
Con azioni volte a garantire da un lato la deve diversificazione delle fonti di approvvigionamento e dall'altro a commuovere la diffusione delle energie rinnovabili e l'efficienza energetica
Grazie
Anche attraverso il ricorso a tecnologie innovative
In occasione della Senussia Sura di questo nuovo capitolo si potrà procedere anche alle revisioni da alcune misure del Piano nazionale scusate
Del piano l'azione di imprese resilienza entro i limiti previsti dalla normativa europea in relazione obiettivi ghette traguardi che non sono più raggiungibili per ragioni oggettive
Ed è tutto evidente quindi che la valutazione della corte dei conti poterle valutazioni potranno essere una guida importante in entrambi questi processi
Anche al fine di valutare ex ante
Le possibili criticità da affrontare nell'ambito del piano le parole di Hughes alla luce dell'esperienza maturata nei primi semestri l'attuazione del Pnr
Spetta alla parlamento raccogliere le indicazioni autorevoli e indipendenti che vengono dalla corte mettendo la sistema collo Dukas con la documentazione messa a disposizione dal governo
A partire dalle relazioni semestrali dell'atto sull'attuazione del PNR e dalla relazione sulle politiche dei quali dei coesione che il ministro Fitto ha precedentemente illustrato
In questi mesi abbiamo tutti compreso che il PNR non è un programma di spessore analogo a quelli che abbiamo conosciuto fino ad ora per misurare la successo infatti non contano solo i dati di carattere finanziario che pur restano centrali
E rispetto ai quali il nostro Paese ha fatto segnare in passato risultati complessivamente in sospeso in soddisfacenti penso in particolare ritardi per la spesa per le politiche di coesione
Il pm RR e il correlato piano nazionale degli investimenti complementari sono strumenti di programmazione che richiedono il solo il conseguente di precisi obiettivi quantitativi e tra quarti qualitativi in tempi certi imponendo di mettere la cultura
Della programmazione al centro dei processi della pubblica amministrazione
è un approccio che sollecita una riflessione sul ruolo che il parlamento può esercitare rispetto
Agli interventi del piano il ruolo delle Camere non può infatti esaurirsi nella fase iniziale del pro procedimento con la dizione di indizi
Riferite ai contenuti delle diverse misure ma richiede un lavoro costante di approfondimento accompagnamento che consenta di dare indicazioni al Governo per superare gli snodi più problematici
Innanzitutto agli organi parlamentari assegnato un ruolo centrale nell'attuazione delle riforme richiedendo sì l'adozione di interventi di carattere legislativo secondo un calendario ben preciso e con precisi vincoli di risultato
Ma il ruolo probabilmente più importante e innovativo rispetto alla tradizione parlamentare italiane ritengo che sia quello relativo all'esercizio della funzione di controllo
Con il morale monitoraggio e la verifica in tempo reale del raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi prestabiliti e la possibilità di stabilire i indirizzi all'esecutivo
In sostanza il PNR
Ci richiede sollecita una cambio di mentalità che anche rispetto alle riforme e provvedimenti legislativi del passato c'è stato al momento dell'approvazione di una riforma deve essere chiaro l'obiettivo
E il Parlamento poi dovrà verificare se quell'obiettivo
Viene affrontato nei tempi e nei modi giusti
In questo contesto per il Parlamento oltre una puntuale informazione sui dati relativi all'Avana all'avanzamento finanziario del piano comunque che resta fondamentale
Anche per IMI misurare eventuali ritardi appare particolarmente interessante la possibilità di utilizzare indicatori di risultato significativi
Collegando la loro evoluzione dinamica dell'andamento degli interventi e delle spese effettivamente sostenute
L'importanza di disporre di questa sfida efficace pannello di controllo per verificare l'evoluzione degli interventi e il progresso del conseguimento degli obiettivi
Ad essi collegati era stato del resto sottolineata già negli atti parlamentari di Indirizzo adottati nell'ambito delle procedure di esame della proposta del PNR si è presentata alle Camere nel marzo ventuno e quindi condivisibile il rilievo attribuito dalla relazione della Corte all'introduzione a livello europeo dei quattordici indicativi con il mio indicatori comuni collegati alle finalità del dispositivo di riprese resilienza
Va inoltre accolta con soddisfazione l'esperienza intrapresa a livello nazionale volta definire un quadro analitico all'interno del quale le misure del Pnr R. sono ricondotti agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda due mila e trenta adottata all'ONU dallo uno sforzo particolare dovrà essere rivolto anche alla misurazione dell'effettivo contributo del piano al perseguimento delle priorità trasversali
Alle diverse missioni riferite alla riduzione dei divari territoriali
Generazionali e di genere
In questo contesto particolare rilievo assume la verifica del rispetto della clausola che richiede di destinare alle regioni del Sud del Mezzogiorno almeno il quaranta per cento delle risorse allocabili territorialmente
A questo riguardo la reazione la relazione sottolinea giustamente l'esigenza che gli investimenti diretti al Mezzogiorno non siano esclusivamente finalizzati a garantire una compensazione dei divari
Maturato sul piano dei flussi finanziari aspetto comunque importante ma sicuri soprattutto un'effettiva capacità della spesa di aggredire gli elementi strutturali alla base degli squilibri territoriali
Ci sarebbero moltissimi altri spunti da approfondire approfondire rispetto ai quali la relazione offre elementi di valutazione di lire sulle riflessioni di altorilievo
Penso per concludere che il Parlamento dopo dovrà avvalersi di tutti questi elementi di valutazione e di informazione per esercitare al meglio il proprio ruolo
Di indirizzo e di controllo sull'attuazione del Pnr R. e delle programmazione ad esso connesse per maturare un'esperienza che sarà essenziale se nell'ambito della riforma della governance economica dell'Unione Europea
Si muoverà nella direzione di adottare programmi programmazioni pluriennali con specifici obiettivi in termini di riforme ed investimenti grazie
Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato naturalmente in primo luogo gli oratori che c'hanno onorato la loro presenza
Grazie