Alfredo Cospito. Vivere o morire in carcere

Noi
Buona sera a tutti sono l'avvocato Ferrante Domaso del l'esecutivo dell'Associazione Nazionale giuristi democratici Noemi
Ringraziamo innanzitutto l'onorevole Grimaldi per aver reso possibile questo nostro incontro tanto più importante dopo le parole del ministro della Giustizia che per giustificare la permanenza della sottoposizione di Alfredo Cospito regime carcerario dell'articolo quaranta e visto dall'articolo quarantuno bis dell'ordinamento penitenziario
Ha parlato di piena convergenza delle opinioni dei magistrati e riguarda bene facendo so facendo ciò a in realtà ha mentito perché il parere del procuratore dottor Milillo della Direzione nazionale antimafia aveva lasciato aperta chiaramente la strada
Dell'alta sicurezza
Una visione che pare essere stata fatta propria dal procuratore generale presso la Corte di Cassazione per quello che è dato sapere in previsione della prossima udienza del ventiquattro febbraio
Chi è oggi è qui al di là della diversa posizione
Rispetto alla norma di quell'articolo quarantuno bis circa cioè la necessità di una sua abrogazione ovvero anche solo di un ripensamento ripensa rispetto all'attuale formulazione o altro
Ritengo possa dirsi portatore di una sensibilità rispetto alle ragioni del diritto che è quella che poi ha spinto tutti coloro che si erano questo tavole anche di fronte a me a firmare il primo degli appelli
Quello che ha di ha ricevuto una la più ampia partecipazione
Appunto di sottoscrittori
E che appunto una sensibilità rispetto alle ragioni del diritto che certamente non è selettiva quale appare invece essere quella barcone pare invece essere quella del ministro che negli scorsi giorni si è detto molto impressionato della dalla fragilità emotiva dimostrata in dibattimento dei soggetti meno abbienti bene ne abbiamo una sensibilità come dire a tutto tondo ed è per questo che abbiamo invitato qui i nostri illustri Simi relatori e lascia ora la parola alla nostro Presidente
Roberto la macchina grazie
Un gruppo di giuristi di intellettuali a fronte delle notizie nel sempre più preoccupanti sulla vicenda di Alfredo Cospito si è interrogato sul fatto se fosse possibile e giusto assistere inerti e silenti alla morte imminente anche se evitabile di un uomo
Il risultato di quell'interrogarsi è stato la redazione di quell'appello di cui parlava
Collegante Tommaso del quattro gennaio se trovato molte condivisioni
Oggi siamo qui per cercare di dare un seguite un senso quell'iniziativa confit che però la situazione rispetto a quando abbiamo elaborato quel primo appello e ulteriormente peggiorate giorni di sciopero sappiamo sono arrivati a centosedici le condizioni di salute di Cospito si sono inevitabilmente aggravate e soprattutto il ministro Nordio ha ha respinto la richiesta di revoca del quarantuno bis
Conseguentemente la nostra iniziativa diventa ancora più urgente
Quali erano e quali sono le ragioni dell'appello che avevamo impostato siamo ben confische sulla questione si intersecano piani diversi tra di loro come il dibattito di questi giorni ha dimostrato alle ragioni umanitarie sono certamente presenti si aggiungono considerazioni su un piano prettamente giuridico cui vengono sovente contrapposte valutazioni di natura politica
Ciò che i sottoscrittori dell'appello intendevano ribadire con forza
Era che non è possibile rendersi complici di una morte di un suicidio di un soggetto detenuto e come tale affidato alle cure dello Stato
Dunque la prima domanda fondamentale che ci dobbiamo porre e possibile che lo Stato lasci morire un detenuto senza cercare soluzioni che evitino quella drammatica fine
Sotto questo profilo si chiedeva nell'appello l'intervento immediato dell'autorità giudiziaria del ministro Nordio del governo purtroppo
Prima bocca della Presidente del Consiglio e poi del ministro Nordio si è chiusa ogni strada almeno per il momento a quelle nostre richieste
Ad oggi le speranze di evitare la morte di Cospito facendo cessare per lui era il fiume in regime di quarantuno bis sono affidate esclusivamente alla decisione della Cassazione
Chiamata a decidere il ventiquattro febbraio su ricorso della difesa
E dico esclusivamente perché è vero che gli atti sono stati trasmessi alla Corte di cassazione della corte d'appello di Torino per vedere se in presenza di fatti anche di lieve entità
Sia necessariamente irrogabile solo la pena dell'ergastolo
Ma teniamo che questo giudizio della Corte di Castel di costituzionale sia ritardato nel tempo ancora ad oggi risulta solo fissato il non fissato ma registrato il procedimento ma non è ancora stata fissata l'udienza
Dobbiamo dunque fare affidamento solo in questo momento sulla decisione della Corte di Cassazione o se vogliamo forse anche del ministro sul ricorso alla Corte di Cassazione le previsioni erano assai ridotte su un esito positivo
Ora alla luce del parere espresso dal procuratore generale presso la Corte di Cassazione forse si apre uno spiraglio per una soluzione positiva occorre peraltro ricordare come già in passato il procuratore nazionale antimafia avesse affermato come sarebbe compatibile per Cospito e per il controllo della sua pericolosità anche un regime di alta vigilanza regime che certamente di impatto notevolmente inferiore a quello del quarantuno bis
Anche sotto il profilo delle condizioni di salute del detenuto appare evidente commesse
Siano oggi incompatibili qua la necessità di una misura come quella applicata al costituito ora anche prima della decisione della Cassazione ben potrebbe il ministro nell'ambito dei suoi poteri di gestione amministrativa
Sospendere provvisoriamente in regime di quarantuno bis inattesa della recupero di condizioni sanitarie accettabili e della decisione definitiva degli organi Cassazione e Corte costituzionale
Cui spetta ancora il compito di decidere sul caso
In altri termini occorre un provvedimento che può venire nell'immediatezza dalla Corte di Cassazione e prima ancora dal ministro
Che consenta l'interruzione o quanto meno la sospensione dello sciopero della fame salvando così la vita di costruito
E consentendo di esaminare senza condizionamenti di natura politica anche la legittimità del regime di cui all'articolo quarantuno bis
E in particolare delle sue modalità di attuazione
Un regime trasformatosi di fatto da strumento atto ad evitare collegamenti dei detenuti di particolare pericolosità
Con l'associazione di appartenenza in una aggravamento inumano delle condizioni di detenzione
Ribadisco ancora una volta come non sia qui in discussione la gravità dei reati commessi da costruito si tratta invece di dare concreta ed effettiva attuazione ai principi costituzionali che pongono la vita e la dignità della persona in cima ai valori che lo Stato deve tutelare e dunque in questa prospettiva di coinvolgimento dell'opinione pubblica e delle forze politiche che abbiamo ritenuto di organizzare questa conferenza stampa in cui sentiremo pareva i provvedimenti da settori diversi della società
Magari anche composizioni differenti sulla legittimità del quarantuno bis
Ma tutte caratterizzate dalla forte richiesta di salvare una vita umana e di non rendersi corresponsabile della morte di Cospito e ciò nel pieno rispetto dei valori costituzionali grazie
Grazie Roberto la parola ora al professor Flick
Ma io credo se potrò essere molto rapido per che la mia opinione no sulla vicenda specifica e concreta col quale non intende intervenire ma i principi che regolano questa come le altre situazioni di quarantuno bis
L'ho già ho già avuto occasione di esprimerla più volte
Il sintetizzo per ragioni di comodità
Premettendo doverosamente che non sono più giurista continua a essere democratico ma le due cose insieme non lo show e non intendo maestro
Dunque proprio alla luce della mia esperienza l'ho sempre visto con un estrema attenzione e interesse l'articolo ventisette della Costituzione il quale prevede due condizioni finalità
Per la reclusione
La prima e che non sia in contrasto consenso di umanità rispetto del senso di umanità la seconda che la reclusione deve attendere alla rieducazione del condannato
Questo discorso avuto uno sviluppo notevole per fortuna anche se solo direi più di diritto che non di fatto perché tutti sappiamo come non lo sanno anche il Papa il presidente della Repubblica che lo hanno rimarcato più volte che la condizione dell'esecuzione della pena in carcere in Italia e molto problematica come lo è in altri Paesi ma da noi comunque a me interessa questa io l'ho verificato molti anni fa quando nella preistoria sullo stato ministro della giustizia
Ho avuto occasione di verifica l'allora e vedo che la situazione non è sostanzialmente cambiata
Perché la reclusione legarlo a un altro problema profilo poetici hanno rapidissimamente
La reclusione con un sovraffollamento di fatto delle carceri
Porta a una situazione di invivibilità dal punto di vista fattuale della condizione carceraria e bisognerà o prima o dopo affrontare questo problema questo il primo discorso
Il secondo discorso e legato alla differenza fra all'esecuzione della pena che sotto le due garanzie
Previste dalla Costituzione
Ed è sotto anche la necessità di garantire quelli che la corte costituzionale ha chiamato residui di libertà cioè quelle libertà o quegli spazi di libertà compatibili con una detenzione legalmente inflitta
La corte ha avuto occasione di occuparsi dell'articolo quarantuno bis mi pare colpirne occupata anche quando io ne facevo parte
Sottolineando che la finalità della pena e essenzialmente la rieducazione o meglio la rieducazione la risocializzazione della persona questo il primo discorso importante
Il secondo discorso altrettanto importante e che non si può caricare la pena della reclusione della privazione della libertà personale
Con uno ulteriore aggravamento cioè renderla più dura attraverso l'applicazione del quarantuno bis di una serie di limitazioni che tutta rendono più difficile che rendono la pena più pesante da sopportare e che noi non possono essere finalizzata non possono essere realizzate attraverso le modifiche del trattamento questa la parte giuridica per la quale occorre tener presente che il introduzione dell'articolo quarantuno bis nasce per impedire evitare le ribellioni o gli stati di emergenza nel carcere nasce cioè con chiare caratteristiche di temporaneità
E di eccezionalità
Solo in questi casi
Era previsto nell'originario articolo quarantuno bis una sospensione generalizzata del trattamento per singoli istituti dopo la strage di via D'Amelio giri di capire di Capaci e di via D'Amelio si è introdotto una disciplina diversa in parte e cioè si è trasformato quarantuno bis da regola generale per gli istituti regola specifica per alcune persone detenuti condannati per certi tipi di reati primo momento quelli per mafia poi quelli per
Terrorismo
Ecco questo discorso
Poteva funzionare forse nei limiti in cui la corte costituzionale aveva ricordato più volte che non può essere utilizzata questa forma riduzione d'imitazione del trattamento
Ne per
Rendere più difficile più duro il regime carcerario né per
Spingere il detenuto alla collaborazione quando non interverrà questo discorso primo discorso da tener presente
Il secondo discorso la differenza che
Molte volte si verifica tra la situazione di diritto e la situazione concreta di fatto in cui il detenuto può trovarsi
Ed è anche il fatto che via via
Questo regime si è quotidiani usato che comunque reso protratto nel tempo
Andando contro il principio della temporaneità oltre che il principio
La eccezionalità
E questo discorso la corte ha sempre cercato di fermarlo e intervenute in alcuni casi sottolineando inutilità e quindi da incostituzionalità di alcune misure che apparivano vessatorie rispetto al fine originale lui fino a Linate al fino al fine introdotto nel mille novecentonovantadue nell'istituto non più la situazione di emergenza
Temporanea ed eccezionale ma la situazione di pericolosità e di necessità di reagire per la sicurezza dello Stato nei confronti di persone condannate per delitti di mafia con condanne
Questo vuol dire che
Fine unico che può essere caratteristico del quarantuno bis per la legge e per la costituzione prima di tutto secondo la corte io fatto parte della corte per nove anni
Deve essere la impedire i collegamento va comunicazione tra di detenuto e i concorrenti esterni nei reati comuni
E vicino chiamiamoli complici le persone che comunicano con lui per ristabilire un contatto altrimenti difficile in vista dell'esecuzione di Rea
Tutto qua
La corte infatti intervenuta ad esempio eliminando alcune direi vessazioni tra virgolette come divieto ritenere le fotografie dei parenti in carcere divieto di cucinare perché c'è un divieto di comunicare e di scambiare oggetti con gli altri detenuti
E tutto questo non riguarda immediatamente diretta né traduzione della possibilità di comunicare tenendo in piedi il legame di retta eccetera chi è dentro e chi e fuori
Questo è il problema fondamentale che abbiamo di fronte si sovrappongono vari piani il primo dei quali e la la difficoltà di distinguere ma può e si deve distinguere tra l'intervento dei giudici
Giudice del Tribunale di sorveglianza e sul reclamo del detenuto cassazione sulla legittimità del provvedimento
Questo provvedimento è stato adottato legittimamente o no e mi pare che da questo punto di vista io non voglio assolutamente anticipare pro previsioni su quello che farà le decisioni della magistratura della corte in tassazione in particolare credo che la Corte debba verificare
Sì il reclamo del detenuto contro l'ordinanza del tribunale del riesame delle accurate dell'arte Tribunale di sorveglianza che nega la revoca del provvedimento per legittimità perché non ritiene illegittimo quel provvedimento il detenuto ha ricorso in Cassazione detta la Cassazione dedicare la limita giudicare della sua legittimità
Altro e diverso problema è quello della responsabilità del ministro
Perché il ministro e l'autorità amministrativa di vertice del sistema penitenziario amministrativa e politica
E l'autorità di vertice del sistema penitenziario che deve valutare come ha fatto la predecessore del ministro Nordio
Se fu richiesta la direzione nazionale antimafia del corpo delle procure antimafia sia
Si possa disporre il quarantuno bis cioè il divieto
Lapilli detenuto di comunicare con l'esterno e con alcuni suoi complici all'estero
Abbiamo due elementi da questo punto di vista il primo la possibilità del ministro di revocare un procedimento provvedimento di questo tipo che è un provvedimento amministrativo
E stata era disciplinata esplicitamente dalla legge nel novantadue è stata rimossa dice
Non pronunziandosi e vi sono due correnti qualcuno dice che non occorreva
Intervenire ed ha già un è un principio fondamentale del del del diritto amministrativo che i provvedimenti ministeriali possono essere revocati quando cambia la situazione allora il primo problema è di vedere se la situazione di fatto sia cambiata non spetta a me dirlo non spetta a me
Esporre valutazioni di questo tipo perché non ho gli elementi non conosco la vicenda specifica
La possibilità di revoca a mio avviso può esservi è anche se la persona che sta in di quarantuno bis abbia delle situazioni di deficit servì salute molto pesanti allarmanti anche qui io non posso sapere come stia detenuto di cui stiamo parlando posso solo dire che il dovere del ministro come di tutta l'organizzazione penitenziaria e quello di garantire la vita e la salute delle persone che ha incluso
A questo punto sarà il ministro a valutare se la situazione di quel detenuto giustifichi commenta
Già in parte è stato fatto ad esempio il trasferimento da un carcere privo di adeguate attrezzature sanitarie a un carcere in cui invece vi siano quelle attrezzature o all'interno o attraverso un reparto ospedaliero carcere ecco credo che sia stato certamente dovute positiva il trasferimento del detenuto dal carceri di Sassari ove non vi erano queste possibilità altri
Carcere di Milano dove vi era intanto Tore sanitario specifico
A quel punto quanto i medici hanno ritenuto che fosse opportuno necessario il lo i trasferimenti in ospedale d'accordo è stata effettuata attraverso conservando regime di quarantuno bis
Io prescindo completamente dalla valutazione delle pressioni esterne che sono totalmente inaccettabili perché non si cambia una legge con la violenza per le strade e lo Stato deve intervenire ho tutte le ragioni con tutte le forze che invita la legalità per impedire situazioni di questo genere
Io la penso così
Credo si appropri effettivamente l'altro problema e il comportamento del detenuto che ha deciso di adottare lo sciopero della fame quasi finito voglio rubarvi troppo tempo ha deciso di adottare lo sciopero della fame
Non tanto per ottenere la propria scarcerazione la propria l'eliminazione nei suoi confronti del quarantuno bis ma per ottenere l'abolito abrogazione della legge su quarantuno
Tesi rispettabili martedì che lo Stato non può accettare perché non può cambiarci una legge ecco la violenza sulle strade né con un problema di rifiuto del trattamento
Un rifiuto del cibo da parte del detenuto
Ricordo a questo proposito che chi che spetta allo sciopero della fame anche in carcere esercita un diritto preciso che è stato riconosciuto con la legge duecento diciannove del due mila diciassette
La legge che prevede terapie palliative prevede interventi eccetera eccetera
Non sto a ricordare in tutt'
Qualcuno dice ma il detenuto perde questo diritto dal momento in cui entra in carcere cui è affidato alla tutela dello Stato e al dovere dello Stato di tutte di proteggerne la vita e la salute e quindi è subordinato comunque
Al trattamento cosiddetto trattamento sanitario portico trattamento sanitario obbligatorio
Non mi pare che la legge che ha garantito a ogni persona il diritto a rifiutare un trattamento medico sanitario come quello rappresentato dall'alimentazione quarta non ha alcuna previsione che giustifichi un comportamento di quel genere aggiungo anche per chiarezza che io non credo che il comitato bioetico ossia lente ideale per interpretare una legge e infatti non può aver fatto impegnabile alla legge e vedere se la legge consente di vedere
Oggi come oggi la legge non consente deroghe a mio avviso poi sbaglierò probabilmente al diritto della persona anche quando è intervenuta quando è limitata alla sua libertà a rifiutare un trattamento sanitario obbligatorio
Uso la parola impropriamente perché il trattamento sanitario obbligatorio quello che si interviene nei confronti delle persone prive di capacità di intendere e di volere e per pericolose per sé e per gli altri non mi pare che rispetto dopodiché io non non intendo assolutamente esprimere valutazioni nessun comportamento del ministro né sulle previsioni sulla magistratura ritengo estremamente positivo
Il famoso principio che non è l'altro uomo per la legge bella legge per è un principio non solo di San Paolo ma dell'identità fondamenta
Quel principio immagino che possa avere chiarito l'intimo aiutato l'interpretazione che è stata prima avanzata dal procuratore nazionale antimafia e poi seguita e approfondita più specificamente dal procura dall'avvocato generale della Cassazione
Il primo aveva detto che in fondo la situazione avrebbe consentito anche una sottoposizione a misure censura controlli tecnici che impedisce la comunicazione quel tipo di comunicazione e ha esaminato a fondo quel tipo di comunicazione esprimendo perplessità sul fatto che potesse arrivare a un certo momento a confondere la comunicazione come attività criminosa di collegamento coi complici la manifestazione delle proprie idee di disse
Che l'articolo ventuno della garantisce come ci ha ricordato il recente Festival di Sanremo grazie professore grazie loro solo voglio dire che la la pareva l'avvocato generale ha dato ha fatto un passo in più perché non ha lasciato aperta l'alternativa ma chiesto la revoca
Provvedimento porrà farà la Cassazione è un problema quale non posso non voglio assolutamente entrare grazie grazie io passo la parola immediatamente all'avvocato Paola Savio membro della giunta delle telecamere
Grazie buonasera a tutti
Il presidente Caiazza è stato uno dei primi firmatari dell'appello di giuristi democratici e la sua Giunta di cui mi onoro di far parte
A immediata ha immediatamente colto l'occasione stante appunto il progredire il sempre peggiorare di giorno in giorno dello stato di salute del signor coscritto
A far propria e quindi ad esprimere ferme con fermezza la solidarietà all'iniziativa per l'oggetto della protesta di quest'uomo
L'oggetto della protesta che ha mosso Alfredo Cospito ad iniziare un lungo sciopero della fame di cui tutti noi siamo a conoscenza
Ebbene la solidarietà e proprio per l'oggetto di questa di questa protesta questa protesta pacifica e l'oggetto è quello di sensibilizzare nuovamente tutti
A fare delle riflessioni serie e non demagogiche sul regime duro dell'articolo quarantuno bis dell'ordinamento penitenziario
Allora se una persona sceglie una forma forte di protesta una forma drammatica di protesta ma non violenta come quella che è stata scelta da Cospito
Mettendo in discussione la propria salute addirittura la propria vita ebbene questo merita attenzione da parte di tutti merita attenzione da parte di una società che si è tutti civile
Non tocca certamente a noi entrare nel merito se ne stanno occupando benissimo i suoi difensori quello che è importante e invece tornare e l'Unione camere penali vi torna sempre con fermezza e determinazione
Circa l'incondizionata contrarietà a regime di quarantuno bis posizione che si ferma però sulla compatibilità costituzionale di questi enti istituto
E questo per invitare ad un serio dibattito come dicevo prima sull'umanizzazione della detenzione
Alta sorveglianza e quarantuno bis son due sistemi molto diversi
Sum quarantuno bis si c'è qualche riflessione in più da fare
Compatibilità costituzionale ne ha parlato il professor Flick e ovviamente non vi non non torno sull'argomento
Ma importante ricordare perché non tutti sanno se non noi operatori del diritto
E questo regime a delle connotazioni molto particolari che nulla hanno a che vedere con le finalità oggi che non l'hanno che vedere oggi con le finalità per cui è stato pensato inizialmente quest'istituto esattamente come c'è stato da poco ricordato il presidente Caiazza all'inaugurazione dell'anno giudiziario dei penalisti italiani ha fatto un'affermazione forte
Uno Stato non si vendica
Ebbene
Questa è una riflessione che deve guidare come dicevo prima la società civile ad uscire dalla demagogia e anche a cercare di capire
Effettivamente quello che può succedere sono già stati ricordati i divieti di appendere quadri di appendere fotografie dei propri qua di propri familiari questo non annulla Pieve
Bere con la sicurezza pubblica
Le visite mediche personalissime anche davanti alle guardie penitenziarie senza che come dire il il pudore la dignità umana possa avere il suo spazio anche questo non assolutamente nulla a che fare con la tutela della sicurezza
In pole impedire di poter leggere dei libri o di seguire dei corsi di studi anche questo non ha nulla a che fare con la sicurezza generale
Ed infine ci sono persone che sono al quarantuno bis da dieci quindici vent'anni che non possono toccare la mano del loro figlio ancor meno del loro nipotino ebbene neanche questo
Ma che fare con la sicurezza generale
L'Unione camere penali e contro il quarantuno bis non contro i grigi mi differenziati di detenzione a prescindere ne capiamo
La la ragione
Ma non si deve mai dimenticare l'umanizzazione della pena perché anche in questi regimi e possibile anzi si vede prestare attenzione all'umanizzazione della pena
Ecco che allora si torna alla corrispondenza di di queste misure al dato normativo
Che parla di pericolosità ma anche di attualità e di concretezza ed è proprio questo lo spunto che si può ricavare no dal dal dal parere che è stato espresso dal procuratore generale della corte di cassazione che come dire ci fa ben sperare rispetto atout una interpretazione non solo secondo Costituzione ma anche secondo la lettura corretta della legge ordinaria ed allora l'attenzione deve tornare
Sul Fox della legislazione dell'emergenza ma anche su questo non mi ripeto perché il professore è stato molto preciso nel ricordare come siano state le le come sia stata l'emergenza stragista Acco portare ad un istituto eccezionale che è oramai diventato la regola ed allora
Parlare grazie anche a questa diciamo alla vicenda del signor Cospito che ha portato a sensibilizzare un po'tutti gli operatori del diritto ed è per questo che ci troviamo qui non solo anche la cultura a parlare di questi temi
Ebbene e importante anche perché è un diritto per noi poterne parlare
Senza essere considerati fiancheggiatori di qualcuno se non delle nostre idee
Ebbene un'ultima considerazione un'ultima notazione Mela sia mi sia consentito di farla
I fatti di Torino e di Milano degli ultimi giorni non aiutano
A procedere con la parlo dei disordini che ci sono stati
Non aiutano a concentrare il focus del ragionamento su quello che veramente importante che la società civile comprenda perché noi lo comprendiamo ma devono comprenderlo anche gli altri
E quindi solo la strada civile e lo si ribadisce quella della non violenza
Può continuare a farci parlare di temi così delicati senza rischio di strumentalizzazioni perché le strumentalizzazioni soprattutto in questi momenti così particolari e così delicati non hanno come dire non non giocano a favore di questo delicatissimo tema
Ma soprattutto vanno anche contro quelli che sono gli interessi l'oggetto del ragionamento e del discorso che ha sostenuto signor con scritto grazie per avermi permesso anche all'Unione delle camere penali italiane di poter esprimere la sua riflessione su questo delicatissimo tema
Grazie grazie a voi o chiamo mi scuso perché dovrò essere più inflessibile visto che purtroppo abbiamo veramente soltanto pochi minuti ancora a disposizione
Con i con i tempi giallo l'avvocato il collega e amico Gianluca vitale copresidente del legal team italiani grazie Cesare grazie tutte tutti per essere qui grazie per affrontare questo tema
E ovviamente non parlerò del processo non parlerò della situazione specifica in cui si trova l'accordo cospicuo che pur conosco bene ma vorrei fare alcune brevissime riflessioni
Siamo nel luogo della politica qua ma credo che non sia un caso problema non è eminentemente politico
Anche se la richiesta che oggi facciamo una richiesta al piano politico una richiesta al ministro
Di agire subito
Credo che non si tratti qui di ricatti
Faccio una breve riflessione terminologica in questi giorni si è spesso sentito parlare di ricatto e di carcere duro credo che non ci siano termini più lontani dalla situazione che stiamo affrontando che non ricatto e carcere duro
Alfredo Cospito non credo il detenuto Alfredo Cospito non credo che stia utilizzando il ricatto sta utilizzando un'arma
Assolutamente non violenta benché il ministro ritenga l'utilizzo le parole uso il mio corpo come arma come significative ma credo che la letteratura non violenta parli da decenni dell'arma della non violenza
Il detenuto Alfredo Cospito sta operando una protesta assolutamente non violenta democratica e legittima
Per se stesso e per il regime del quarantuno bis come ricordava la collega precedentemente
Il regime del carcere duro in Italia non esiste e non può credo che il professore me lo insegna costituzionalmente esistere il quarantuno bis non è il carcere duro e credo che sia grave che in alcuni comunicati anche dei massimi organi politico-amministrativi si parli di carcere duro
Credo che a questo punto il discorso sia molto semplice Cicci dovremo trovare sicuramente successivamente per parlare di quarantuno bis
Dovremo affrontare il problema del quarantuno bis della sua legittimità della sua compatibilità di cosa riteniamo che sia necessario senza feticci che poi si chiami carcere di ha di serie A di serie B. quarantuno bis l'articolo novanta non credo che sia quello il problema
In questo momento il quarantuno bis dove lo lo ricordava anche il professor Flick ha forse si fosse allontanato troppo da quelle che erano le motivazioni che la avevano determinato la sua introduzione del mille novecento novantadue
Dicevo Alfredo colpito usa il suo corpo come arma non violenta
Credo che il corpo di Alfredo Cospito non debba e non possa essere utilizzato al contrario per punire azioni che chiaramente non dipendono da lui che chiaramente non hanno nessun collegamento con la sua volontà o che in o con le esternazioni che mesi fa perché è da maggio che in quarantuno bis e che quindi è è impedito nella sua comunicazione
Di idee nella manifestazione del del nell'esternazione la manifestazione al diritto di avere delle idee
Ai sensi dall'articolo ventuno e Nesi che non può comunicare quindi chiaramente quello che sta succedendo non dipende in alcun modo da Alfredo Cospito il suo corpo non può essere utilizzato per chi è fuori non può essere utilizzato per chi commette dei reati all'esterno e che nulla hanno a che fare con lui
Faremo questa riflessione ma credo che oggi convintamente tutti insieme dobbiamo assolutamente chiedere al ministro
Di tornare anche ad essere un giurista di esaminare la situazione di tenere conto delle parole della direzione investigativa antimafia di tenere conto delle parole dell'avvocato dello Stato
E della procura generale che hanno riservato come questo provvedimento non abbia probabilmente ragion d'essere o come comunque la motivazione del provvedimento sia assolutamente apodittiche carente e che quindi questo provvedimento debba essere rivisto e quindi sospendere immediatamente l'applicazione del regime del quarantuno bis nei confronti del detenuto Alfredo Cospito
Quantomeno per consentire alla corte di cassazione di arrivare alla sua decisione perché realmente credo che sia un problema di urgenza realmente credo che sia un problema di giorni
Chiudo solo ricordando come il collega Ezio menzione pochi giorni fa ricordava un'altra situazione completamente diversa
Ma che ha delle delle connotazioni simili la morte di e Putin tic in un carcere turco dipinti Caravà una una collega un'avvocata condannata processate non processo chiaramente ingiusto
Venezia menzione ricordava due cose che quand'era morta è blu lui mai più avrebbe pensato di poter assistere a una morte in carcere in Italia di un detenuto in sciopero della fame
E morto per il suo uso pro della fame come potrebbe succedere ad Alfredo Cospito ricordava come il processo riguarda la fase della decisioni ma riguarda anche la fase dell'esecuzione il diritto va applicato anche durante l'esecuzione
Noi chiediamo di poter giungere serenamente col detenuto in vita all'applicazione di questo diritto
Grazie Gianluca che amo parlare la nostra copresidente Aurora D'Agostino subito dopo il dottor Silvestri per Magistratura democratica
Allora io sarò veramente telegrafica perché credo che dopo gli interventi che ho già sentito soprattutto la per quanto riguarda la situazione di Alfredo Cospito l'appello che ha adesso ribadito l'avvocato vitale ci sia veramente poco da aggiungere io volevo aggiungere soltanto questo mio contributo il titolo tra virgolette del mio intervento che era molto più lungo
Sarebbe stato indubbio pro reo perché c'è una è un principio uno dei primi che ho imparato quando quando ho affrontato diciamo gli studi giuridici e che io ritengo sia veramente assolutamente necessario sia assolutamente imprescindibile come diceva giustamente adesso l'avvocato vitale sia nella fase della giudiziale sia nella fase dell'esecuzione pene quindi io di fronte ai tantissimi dubbi che la vicenda di alto di Alfredo Cospito
Sta incrociando tantissimi dubbi che non sono dubbi
Da zecca garbuglio di non sono dubbi procedurali c'è in mezzo una questione di costituzionalità che viene riproposta nuovamente rispetto all'articolo sessantanove del codice
Penale e alla trattamento sanzionatorio obbligatorio che di fatto è imposto da questa norma una norma che è stata oggetto di della dolcezza di otto sentenze se non sbaglio forse ce n'è qualcuna in più ne dimentico qualcuna della Corte costituzionale che ha dovuto diciamo rimediare molte il ridefinire i termini appunto
Della interferenza della recidiva rispetto alla alla pena posto Cirielli oramai già otto volte ridefinirla continuativamente e e sotto tutte le profili angolazione rispetto alla alla al la materia di stupefacente rispetto a tantissime
Disposizioni
Quindici acquista
C'è questa questione sicuramente non di lana caprina
Ci sono cioè la questione del quarantuno bis è un'altra questione che non mi ripeto non ripeto quanto c'era già spiegato egregiamente il dottor Flick è sicuramente una questione tutt'altro che peregrina tutt'altro che infondata tutt'altro che inattuale anzi più attuale oggi
Che che nel passato rispetto alla al anche alle modifiche che ci sono state legislativamente
Il rideterminazione del quarantuno bis come strumento veramente eccezionale veramente eccezionale ma non carcere duro come giustamente ha sottolineato l'avvocato vitale perché
Non esiste non può esistere nel nostro ordinamento il carcere duro non deve esista il carcere duro il il carcere e la pena devono essere comunque tendenti alla rieducazione del condannato
Se questo ci il motivo per cui ci può essere un quarantuno bis forse è la tutela della collettività della sicurezza ma individualizzata
Con determinate pratiche previsioni con determinate prescrizioni questo è quello che fino a questo momento è stato detto rispetto al quarantuno bis ed è stato aggiustato rispetto al quarantuno bis
Ma la vicenda cospetto denuncia giustamente quello che è il invece la situazione
Di applicazione generalizzata di applicazione non legittima di applicazione continuativa di aprì quasi di applicazione in eterno uno e via dicendo che ha caratterizzato le che caratterizza il quarantuno bis all'interno del nostro ordinamento io sono d'accordo e sono contrario al quarantuno bis e lo dico
Ma
In ogni caso mi pare chiaro che di fronte a tutta questa serie di dubbi
Che giuridicamente Nonino ma persona ben più autorevoli di me hanno posso in in dubbio hanno possono in essere hanno determinato e hanno spiegato egregiamente io credo che almeno la politica almeno al ministro abbia il il dovere di ragionare
E di mettere in atto quella principio minimo indubbio pro reo vediamo chi ha ragione e chi ha torto e lasciando che Alfredo cospicui a questa dice costruito a questa decisione ci arrivi invita perché è
Sia stato bravissimo
I Kojo a fare parlare tutta Italia tutti i giorni per settimane nelle prime notizie mainstream di un tema come il quarantuno bis e il carcere che ostico è antipatico è impopolare
Ma è assolutamente necessario
Grazie Roma dottor Silvestri esecutivo a Magistratura democratica
Buona sera
Da centosedici giorni Alfredo Cospito rifiuta di alimentarsi chiedendo l'abolizione del regime penitenziario speciale previsto dall'articolo quarantuno bis cui lui stesso si trova sottoposto dal quattro maggio due mila ventidue
E dell'ergastolo ostativo regola tutta l'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario
Il primo istituto sospende il regime carcerario di Mario che comporta una serie di stringenti limitazioni delle libertà è facoltà del detenuto disciplinate dalla legge e da un Regolamento del DAP e viene applicato da ministro della giustizia con lo scopo di impedire contatti con l'esterno del condannato per reati associativi di criminalità organizzata eversione
E terrorismo qualora sussistano gravi motivi di ordine e sicurezza pubblica che vi siano elementi tali da far ritenere che sussistono collegamenti con l'associazione il secondo istituto ha recentemente riformato con decreto legge cento sessantadue del due mila ventidue prevede che alle tenuto condannato all'ergastolo all'ergastolo per analoghi reati possono essere concessi benefici penitenziari
Permessi semilibertà lavora all'e sterno libertà condizionale solo se lo stesso abbia reciso e contatti con ambienti criminali di riferimento o con la collaborazione o con la dissociazione unita la dimostrazione della mancanza di collegamenti attuali
La protesta estrema di Alfredo Cospito pone al centro del dibattito temi da sempre oggetto di attenzione da parte di Magistratura democratica
Il dovere costituzionale di uno stato democratico di farsi carico della salute psicofisica dei soggetti in stato di detenzione fa cento quanto possibile per prevenire il compimento di gesti autolesivi
Il dovere costituzionale di uno Stato democratico di saper rispondere conflitti siano essi politici o sociali senza derogare ai principi fondamentali della Carta e nel caso di soggetti detenuti a quelli dettati dagli articoli tredici e ventisette
Il principio di legalità il divieto di trattamenti contrari al senso di umanità la finalità rieducativa della pena
La consapevolezza che non è uno Stato debole ma una democrazia forte quella che anche di fronte a chi l'aggredisce non rinuncia a praticare un diverso paradigma basato sul diritto che sui diritti capace di smontare un rapporto basato sulla violenza la situazione di Alfredo Cospito merita in quest'ottica l'immediata attenzione da parte di ciascuno dei soggetti chiamati a decidere da parte del ministro come da parte della magistratura
Il tema che si pone non è la legittima
GT Mita e l'efficacia del quarantuno bis ma la sua adeguatezza disciplinare trattamento penitenziario di Alfredo Cospito nello specifico della sua storia criminale e delle peculiarità dell'azione preventiva riguarda Luís e la galassia anarchica l'offerta del suo corpo come segno di contraddizione al di là delle sue intenzioni da prescinde dei suoi scopi costringe la comunità dei giuristi ad interrogarsi sulla rigidità di un regime detentivo
Certamente efficace è necessario ma sempre a rischio di un'esondazione non necessaria delle esigenze di insicurezza pubblica sui diritti individuali
Come sempre si tratta di trovare un equilibrio tra valori e questa vicenda ci spinge a sondare la possibilità di individuarne nuovi pur muovendo dalla consapevolezza della necessità di un regime speciale come il quarantuno bis specie per il contrasto alle mafie storiche
Come più volte affermato la Corte costituzionale Corte europea dei diritti dell'uomo il regime carcerario
Dettato dall'articolo quarantuno bis non viola la Costituzione alla convenzione
Peraltro le corti in ogni loro pronuncia si sono soffermate sulle concrete modalità di attuazione richiedendo proporzionalità tipicità provvisorietà garanzia dei diritti umani fondamentali
E così cito alcune di queste sentenze l'amministrazione penitenziaria in ordine all'adozione delle modalità d'esecuzione della detenzione non deve mai oltrepassare il sacrificio delle libertà della libertà personale già potenzialmente imposto al detenuto con la sentenza di condanna
Restando i provvedimenti soggetti
Ai limiti e alle garanzie previste dalla Costituzione in ordine al divieto di ogni violenza fisica e morale o di trattamenti contrari al senso di umanità
E quindi non possono essere adottate misure incidenti sulla qualità e quantità della pena vuote intaccare il regolare trattamento di rieducazione e osservazione del del detenuto
L'applicazione del regime consentite squisitamente ove ricorrano concrete esigenze di ordine e sicurezza esterna al carcere che diversamente non potrebbero essere garantite
Specifiche limitazioni di diritti fondamentali sono costituzionalmente legittime soltanto in quanto appaiono funzionale rispetto della pluralità
Dal cui alle finalità del regime che mira non già ad assicurare un surplus di punizione per viottoli di reati di speciale gravità ottenere la loro collaborazione
Bensì esclusivamente a contenere la persistente pericolosità di singoli detenuti in particolare impedendo i collegamenti di detenuti appartenenti alle organizzazioni criminali tra loro e con i membri di queste che si trovino in libertà
Il trattamento deve essere proporzionato però temporaneo ancorata agli elementi concreti le attuali che tengono conto delle attuali condizioni del detenuto e la sua persistente capacità di tenere i contatti con l'associazione e necessario così che possa escludersi che possono che siano sufficienti le limitazioni previste per il diverso regime di alta sicurezza
Ferma la legittimità costituzionale costituzionale dell'istituto in oggetto sulla base di questi principi oggi possibile sostenere la praticabilità di una sospensione del regime speciale di cui l'articolo quarantuno bis per Alfredo Cospito
Depongono in tal senso le attuali condizioni di salute del detenuto che richiedono la gente presa in carico per stabilizzare il suo equilibrio psicofisico la prossima decisione della Corte di Cassazione fissata per il ventiquattro febbraio
Sul ricorso avverso l'ha deciso ove è stato già depositato il prete la procura generale della Cassazione favorevole all'annullamento con rinvio
La prossima pronuncia della Corte costituzionale costituzionale sull'eccezione di illegittimità costituzionale dell'articolo sessantanove
Avanzata dalla difesa di costo è rilevante per la determinazione della piena in relazione alla condanna per il reato di quell'articolo duecentottantacinque e di conseguenza per la proporzionalità del regime carcerario cui è sottoposto il parere della Procura nazionale antimafia favorevole all'applicazione del regime di alta sicurezza
Grazie
Grazie mille otto sì persino mi scuso veramente con gli ultimi relatori abbiamo questi ultimi dieci minuti cercano di di dividerci per quanto possibile e chiedo scusa viene tutti al professor Pasquale Bruni docente di procedura penale diritto penitenziario grazie
Salve buonasera sarò brevissimo si dice che il caso Cospito sia una buona occasione per
Rivedere per riformare il quarantuno bis io per la verità
Non è Surrey sicurissimo perché
La drammaticità della situazione secondo me rende difficili ragionamenti a freddo che invece sarebbero necessari sul fatto che il quarantuno bis sia da ripensare sia come struttura normativa
Ma sia soprattutto nell'applicazione pratica è fuori di dubbio ma non non vuol dire non è non è questo il problema quello che oggi ora probabilmente si deve fare come discutere del quarantuno bis ma ragionare sulla applicazione del quarantuno bis ad Alfredo Cospito e quindi il punto fondamentale in questo caso è vedi ficcare chiedersi se il quarantuno bis in questo caso sia una misura necessaria come esige l'articolo comma due dell'articolo quarantuno bis
Del resto lo sappiamo il quarantuno bis da sempre
Un istituto che sfida come pochi altri uno stato nella sua capacità di bilanciare interessi confliggenti siccome esistono vari meccanismi di contenimento della pericolosità
Con diversi livelli di affettività il quarantuno bis come dispositivo avanzato di sicurezza riceve la giustificazione vera non tanto dalla dall'esigenza di ordine e sicurezza quanto l'ha detto
Il presidente Flick dalla esigenza di rescindere i legami coloro che le azioni di appartenenza ora Alfredo Cospito fa parte
O è artefice o ispiratore ma a questi fini cambia poco
Di un metodo criminoso decisamente molto distante da meccanismi che il regime del quarantuno bis chiamato interrompere la la galassia anarchica
è un fenomeno sideralmente differente dalle organizzazioni di stampo mafioso e di quelle terroristiche da quello che è dato leggere ospitò
Per esempio non è mai stato terminale di comunicazioni occulte o segrete che sono quelle che appunto caratterizzano sono tipiche delle soluzioni mafiose che la griglia fitta delle limitazioni del quarantuno bis mira ad impedire cospira il mittente è stato sempre il mittente di comunicazioni palesi lo dice bene l'avvocato generale della Corte di Cassazione comunicazioni palese genericamente dirette ad così allarga cosiddetta galassia anarchica quindi non teneva i fili di una Rete
Criminosa in carcere dal carcere faceva proselitismo esternando eventualmente il proprio pensiero violento e anti statali allora se predispone bisogna diciamo verificare che se davvero il quarantuno bis sia davvero conforme a un principio di minimo sacrificio necessario alla libertà personale alla libertà già compromessa
Dalla pena detentiva che invece deve guidare nella scelta del regime del regime
Detentivo il quarantuno bis a a una contrasta una figura pericolosità penitenziaria specifica peraltro il quarantuno bis si porta dietro le si sono evocate delle limitazioni
Che anche se non vogliamo definire ispirate a era crudeltà
Sono restrizioni che sono a volte non a evitare a rescindere legami ma a evitare l'acquisizione di posizioni di prestigio interno né al carcere che è un'esigenza tipica della mafia
Se vogliamo anche del terrorismo ma soprattutto della mafia totalmente assenti nel caso di costituito quindi cioè c'è da pensare che tribunale di sorveglianza Possa ritenere adesso all'esito di l'eventuale annullamento da parte della cassazione ritenere sufficiente l'alta sicurezza ponte centrale della corrispondenza come come aveva suggerito il dottor Melillo si dirà
Che il circuito di alta sicurezza fra già anche con la misura della censura della corrispondenza consente colloqui con maggior larghezza e soprattutto a una socialità Interna diffusa non c'è la socialità limitata alle quattro persone
E perché dico questo perché una sezione anche di alta sicurezza di trenta quaranta persone potrebbe consentire eventualmente a ospitò di servizi dei con Cellino i dei compagni di sezione per eludere la censura della della corrispondenza ma all'ordinamento non è privo gli antidoti
A questo tipo di rischio specifico rischio che succeda una che ci siano manovre elusive di questo tipo è contra stabile attraverso lo strumento disciplinare
Che c'è da sempre che serve proprio a reprimere queste condotte diciamo intra carcerarie e quindi la la la diciamo non c'è motivo per ritenere inadeguato se da accuratamente dotata il regime dell'alta sorveglianza il problema nel tempo perché sentivamo che le condizioni
Dica ospito potrebbero precipitare i tempi di risposta del tribunale di sorveglianza di Roma normalmente non non sono per forza di cose brevissimi nel frattempo cosa fare
Si sarebbe alzato la possibilità di ricorrere a un differimento della pena per motivi di salute in astratto si ai sensi dell'articolo centoquarantasei
E peccato però che ostacoli sul tipo di provvedimenti secondo me quella giurisprudenza che nega
Questo tipo di differimento quando il detenuto a concorso a determinare lo stato di malattia ci sono dei precedenti che dicono che depongono chiaramente in questo senso quindi effettivamente come appunto si dice nell'appello giuristi democratici la alternativa eh o la sospensione sarebbe inedita sarebbe che a che risulti il primo caso di sospensione dell'efficacia di un decreto di sottoposizione a quarantuno ha visto o una revoca e che il ministro come qualsiasi attività può sempre fare
Del decreto bisogna vedere se appunto ci siano se non ci sono le condizioni giuridiche per il differimento della pena se non ci sono le condizioni politiche per una provvedimento di sospensione o di revoca c'è solo da sperare che diciamo l'articolazione di questo digiuno che adesso da un paio di giorni apprendiamo dai giornali perché pare che cospicuo abbia accettato almeno di prendere gli integratori insomma scongiuri
Che questa vicenda abbia all'epilogo drammatico che che che ci auguriamo proprio non no non debba venire gravi
Grazie professore Patrizio Gonnella chiedo scusa anche a te
Ma io ti do l'occasione per lo meno di portare avanti il discorso che già intravede già intrapreso ieri sì
Grazie grazie grazie giuristi democratici a tutti voi rapidissimo sito nel senso che ieri finalmente la Corte costituzionale ci ha dato la possibilità di presentare l'ho fatto l'intervento perché finalmente ieri a un
Numero l'ordinanza di rimessione davanti alla Corte è uno dei temi sollevati dalla questione Cospito
Dal caso Cospito e quello della demolizione della Cirielli e quindi noi ci interveniamo in giudizio per demolire quel l'ultimo ultimi risibili quella legge del due mila cinque che ha determinato fra l'altro la pena dell'ergastolo diciamo
Rapidissimo una cosa sola
Perché non ovviamente speriamo ci ospitiamo che il ministro il suo è un atto politico politicamente decida con un atto politico che sicuramente nel rispetto della magistratura di quello che la magistratura sta dicendo è anche di ragioni umanitarie
Revochi il quarantuno bis
Subito perché non c'è tempo
Una sola questione è anche un atto oltre che di politica criminale questo perché non tutto è uguale non possiamo dire che è uguale Cosa Nostra
Alla diciamo all'effetto alla io non sono un esperto di anarchici per cui a a quella roba lì ma non possiamo neanche dire
Perché sta uscita diciamo stiamo alla fine legittimando l'idea che il carcere una passeggiata
Che il carcere tutto sommato Wylie gli operatori alla fine non controllano il carcere così un luogo dove tuttora scorre amabilmente del tempo dove chiacchiericci anni chi ti pare fai quello che ti pare
E poi perché c'abbiamo bisogno del quarantuno bis perché il carcere una passeggiata e gli operatori io se fossi operatore penitenziario Mendini aerei
E perché dico ma che che siamo tutti una massa di corrotti e incapaci che non possiamo gestire Alfredo Cospito
Le esigenze di controllo Alfredo sospeso allora Ceccuti ordinario ma ne parlava prima il professor bronzo Pasquale
In realtà la S un po'più articolata di come diciamo viene descritta la S C H tre sotto diramazioni
Dunque di queste e hanno numeri tantissimi
Consentire però una socialità limitata perché può essere la esse si dividerà S uno S due S tre allora togliamola S due che crimine organizzato andrebbero ingressi e uno scelta per quel punto it discrezionale dell'amministrazione penitenziaria & S uno ci sono lì derubricati da quarantuno bis che non sono tanti
Perché se fossero tanti vuol dire che ci sarebbe diciamo un attico attività così
Non rigorosa del ministro o dei ministri che si sono succeduti un solo tanti quindi diciamo quelle un terreno dove tu in realtà potresti stare in Circuiti con poca gente ma anche la STM non sono tanti
E solo io radicalizzata i tendenzialmente o terrorismo internazionale più poca roba di terrorismo interno ormai ecco anche lì sono secondi nostre rilevazioni precetti sono un'ottantina in tutta Italia
Quindi in realtà la collocazione in S uno S tre garantisce separatezza una seria e profonda separatezza perché allora e chiudo abbiamo più paura di Cospito di terroristi internazionali radicalizzata i eh io penso che a questo punto diciamo pure di radicalizzata in carcere questo punto penso che qui oltre del ritorno alle ragioni di politica criminale c'è qualcosa che non torna
Simile io ringrazio tutti voglio soltanto ringraziare oltre all'onorevole Dima alti gli altri deputati che ci hanno raggiunto la l'onorevole Francesca e direi deputati Nicola Fratoianni
E e Franco Mariella capogruppo Alleanza verdi e sinistra Luana Zanella il capo della segreteria della senatrice vicepresidente della Commissione giustizia Ilaria Cucchi Gianluca Peciola grazie davvero a tutti
A presto