Proiezione del docu-film "Ricordare, portare al cuore" prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia a cura di Paolo Valerio

Prego prego buongiorno a tutti grazie
Buongiorno a tutti ne vedo diversi parlamentari insalate sottosegretari vi ringrazio Borgonzoni
Vi ringrazio molto
Il maxi porta pazienza ringrazio molti amici che sono qui oggi
Ringrazio gli alunni e docenti che le scuole delle scuole che hanno partecipato al concorso indetto dal ministero dell'Istruzione
Per il giorno del ricordo e quale i quali poi verranno premiati
Ringrazio agli alunni delle classi quinta del liceo scientifico Aristotele di Roma delle classi quarta e quinta del liceo linguistico dell'istituto Sacro Cuore di Trinità dei monti
In vista del Giorno del ricordo
Per me una grande responsabilità è un dovere onorare le vittime della tragedia delle foibe e dell'esodo coatto di centinaia di migliaia di nostri connazionali dalla Venezia Giulia dall'Istria e dalla Dalmazia
Tra i tanti drammatici eventi che in quegli anni fune stavano l'Europa e l'Italia
Questa è sicuramente una delle pagine più buie ed orribili della storia
Il massacro iniziato nel mille novecentoquarantatré
Si protrasse per ben due anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale
Furono colpiti per lo più civili
Giovani ed anziane anziani donne e bambini le cui famiglie per secoli avevano pacificamente convissuto in quelle terre felici con altre etnie e cultura
La Camera dei deputati ha deciso quest'anno di celebrare il giorno del ricordo proiettando il toccante docu-film ricordare portare nel cuore
Al prodotto prodotto nel due mila e ventuno da il Rossetti Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e proposto ancora oggi nelle scuole ai cittadini
Ricordare significa etimologicamente portare al cuore
Ovvero farci rivivere con il sentimento oltre che con la mente vicende terribili che per troppo tempo sono rimaste vive solo nella coscienza dei sopravvissuti e dei loro familiari segnati da una ferita insanabile
Il giorno del ricordo istituito con legge dello Stato nel due mila e quattro si interroga non solo sulle cause della tragedia ma anche su quelle che la tennero nascosta
Come ci suggerisce il docu-film tutto si riconduce al fanatismo ideologico e politico che è stata la vera cifra del secolo scorso fosse il più cruento della storia
Secondo lo studioso americano offre il fanatismo di massa nasce per sfuggire alle responsabilità della vita
Dunque l'unico rimedio efficace per contrastarlo e coltivare quotidianamente i valori della democrazia del dialogo e della tolleranza
Non solo
Il giorno del ricordo rammenta anche a tutti noi che soltanto lo Stato democratico e capaci di porre rimedio agli errori del passato
Mi piace anche ricordare ne parlavamo poco prima
Come questa pagina sia stata in particolare dolorosa anche perché per anni è stato mantenuto un colpevole silenzio
E in quelle terre che sono state anche terre venete parlavamo prima del fatto che si parlava proprio anche il nostro il nostro dialetto la nostra lingua veneta il pensiero che tante persone che sono dovute e poi sono state esiliate
E purtroppo ci sono stati alcuni casi in cui non hanno trovato quell'accoglienza che magari si aspettavano mi fa in questo momento chiedere scusa a tutte quelle persone che hanno sofferto a nome mio
E anche per quello che rappresento perché penso che in un momento difficoltà come quello che hanno avuto queste famiglie
Non trovare
Hanno trovata sicuramente intanto intatte le zone però purtroppo in alcuni casi così non è stato punto non trovare quell'accoglienza
Che che probabilmente si aspettavano deve essere stata una delle ferite più dolorose che hanno provato questi nostri connazionali quindi a nome mio mi sento veramente di scusarmi per quanto accaduto chiaramente
Il fatto che oggi noi ricordiamo questo penso sia abbia un valore molto significativo e ringrazio tutti coloro i quali portano avanti questa Memory la memoria storica così importante per il nostro Paese Derain grazie
Grazie grazie Presidente Fontana
è un grande onore essere qui oggi la ringrazio le sue parole per l'invito
Al sottoscritto
E ringrazio cuori ragazzi ringrazio voi perché è importante che di testimone della storia passi alle giovani generazioni
Perché sono qui
Perché sono un figlio di Trieste
E soprattutto forse perché sono nipote
Io non ho però mai conosciuto che si chiama Ezechiele nipote di un info e Balto che è stato portato via nel quarantacinque a guerra finita quando la mia la nostra città era occupata dal nono confuso
Il maresciallo Tito portavano via gli italiani non aveva fatto niente di male nessuno non aveva neanche partecipato alla guerra perché era un problema di salute e sono figlio di un sulle che aveva la vostra età
Quando ha dovuto lasciare tutto con la sua famiglia
Dal centro o dell'Istria
E forse anche per queste storie familiari e per questa storia di confine
Trieste è stata per tanto tempo una città di di confine adesso per fortuna questo confine non c'è più
E i nostri cugini vicini sloveni croati fanno parte tra famiglia europea
Forse proprio per tutti questi motivi sono diventato fatto la scelta di essere un giornalista di guerra e da quarant'anni ho scelto di raccontare guerre raccontarle fino in fondo il lato oscuro del dell'umanità
Racconta le fino in fondo anche perché questa tragedia che derivata dalla seconda guerra mondiale la tragedia delle foibe dramma per l'esodo
E rimasto rimasta per lungo tempo per almeno mezzo secolo
Un tabù
Un tabù di Stato per motivi di Realpolitik internazionale Tito la Jugoslavia era diventato uno Stato cuscinetto fra Est e Ovest è anche per motivi di politica interna perché avevamo Partito Comunista più forte dell'Occidente
Nel mondo o libero
Questo tabù è crollato con la legge sul giorno dal ricordo per questo siete qua voi oggi siamo qua noi e quindi invito l'amico il Presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a prendere la parola
Grazie la mia presenza qui oggi vuole essere innanzitutto una test una testimonianza del rispetto delle istituzioni per tutte le vittime delle foibe e dell'esodo Giuliano state dalmata
A loro e le loro famiglie va il nostro pensiero nostro ricordo a cui questa solenne giornata come Moratti IVA ha restituito la giusta e due porte doverosa ma memoria
Per troppo tempo le pagine da storia del confine orientale sono state e l'uso del tutto o in parte con l'inaccettabile intento di piegare i fatti storici alla difesa di una o dell'altra ideologia a distanza di oltre settant'anni scrivere una storia comune comprenderne appieno il significato è un processo di responsabilità che dobbiamo compiere nei confronti delle future generazioni affinché il passato lo si faccia presente
Un processo è un processo di conoscenza il vocazione storica necessaria affondare basi solide per affrontare le sfide di pacifica convivenza in una società complessa che una società complessa ci impone la memoria comune
Degli esiti nefasti che ideologie fondate sulla contrapposizione razziali religiose sociali ebbero subito sull'Oropa di settanta anni fa è necessario ad allontanare la tentazione di innalzare nuove minacce nuovi muri
Quanto sta accadendo da un anno nel cuore dell'uomo dell'Europa ci dimostra che la lezione la storia non è stata colta e che rischia di portare i nostri paesi nell'oscurità è ancora troppo vicino
La storia del Novecento dovrebbe ricordarci che l'estremismo ideologico in questo caso quello comunista di Tino
E culla di oggi no e che la pace europea è stata possibile solo con il dialogo e la collaborazione con il progetto condiviso di un'Europa unita che costruisce ancora l'unica garanzia di prosperità sociale e culturale per tutti
L'esodo istriano dalmata fu una ferita che rimase aperta per decenni foriera di ulteriori sofferenze che pesavano sulle spalle di oltre trecento mila esuli ricordare questi concittadini i luoghi della nostra terra quel Friuli Venezia Giulia che mi onoro di amministrare è un dovere verso noi stessi e mi impegno alla costante costruzione di un futuro di pace
Non bisogna dimenticare che proprio il Friuli-Venezia Giulia lungo confine orientale
Do e si svilupparono veleni ideologici dei nazionalismi e totalitarismi del ventesimo secolo che hanno scritto delle pagine feroci di storia e tragiche della vita delle singole persone
Dove ho avuto modo di incontrare singole testimonianze di persone che venivano infoibati legati uno all'altro al primo veniva fucilato gli altri che scavano una Ford ancora vivi insieme a queste persone
Purtroppo anche questa storia cruda bisogna raccontarla per essere consapevoli delle difficoltà umane e delle tragedie familiari che sulla nostra terra si sono sviluppate
Desidero ringraziare anche a nome della Regione finezza Giulia il presidente della Camera imputati Lorenzo Fontana che ha voluto questa come Moraz Simone in questa sede che la massima espressione della nostra democrazia
Possiamo superare quelle ferite solo attraverso un reciproco riconoscimento la condanna delle violenze inflitte in nome di un biologia totalitaria o di una mostruosa disumana logica di bonifica etnica
E non solo etnica perché voglio ricordare come farà penso anche Sardos Albertini dopo di me
Le persecuzioni Titina son venute anche dentro territorio così la più verso gli oppositori politici che vivevano in quelle terre che sono stati trattati con la stessa ferocia che sono stati trattati gli italiani nella nostra terra
Possiamo apprezzare la città di quelle nostre giovani generazioni adesso vivo
Solo riflettendo sul tragico passato recente di queste terre
Voglio qui richiamare l'impegno alla riconciliazione svolte in prima persona dal nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal presidente dell'allora Presidente da Repubblica slovena Borg pacco
Che con un gesto sostanziale ancorché simbolico si sono stretti la mano alla faida di Basovizza
Il confine che in tempo di guerra contribuito enfatizzare le complesse dinamiche della sovrapposte ideologi di quest'di quel periodo
In tempo di pace può e deve divenire un punto d'incontro per progettualità nuove condivise che facciano da stimoli in primis amministratori ad immaginare un rinnovato spazio di cooperazione crescita
è questa l'occasione che ci dell'offerta dal riconoscimento di Nova Gorica e Gorizia capitale europea della cultura due mila venticinque
Una grande opportunità di trasformazione di un ex confine in un ambito di collaborazione che si sta concretizzando con la stretta sinergica tra l'istruzione italiana e slovena
Sì dagli anni dell'immediato dopoguerra il Friuli-Venezia Giulia ha saputo immaginare costruire uno spazio comune guardando al futuro assieme la Repubblica di Slovenia e di Croazia quando ancora appartenevano alla Federazione jugoslava
Ha saputo guardare oltre le tragiche contrapposizione della guerra attraverso un'intensa collaborazione transfrontaliera che ha permesso di rendere permeabile la cortina di ferro
E di anticipare così di molti anni l'allargamento dell'Europa che dal primo febbraio include appieno con Schengen ovviamente anche Zagabria oggi finezza Giulia rappresenta un originale modello di convivenza tra minoranze che può essere indicato
A modello europeo e tra i Paesi europei
Da sempre Mosaico di popoli di culture un modello in cui la diversità non è considerato un limite una minaccia da cancellare con la violenza ma una ricchezza che si alimenta incessantemente con il dialogo il confronto
Nell'esercitare ancora una volta il dovere della memoria il nostro sguardo deve essere rivolto al futuro
Solo la conoscenza della storia e anche dei lati più oscuri di questa storia ci permette di mantenere salda la rotta di operare perché siano confermati ogni giorno i valori della democrazia e della libertà basate sul rispetto della dignità della persona umana grazie
Grazie grazie Siffredi Federica dovremmo avere il coordinamento Paolo Sardos Albertini da Trieste e per introdurlo presidente della lega nazionale sempre ha difeso l'italianità ansie delle battaglie degli esuli negli anni in cui cui appunto come ho detto prima
Queste vicende condannate annullino
E vorrei coglie l'occasione di una di riprende una parte dell'intervento Federica
Spiegarvi forse un altro lato oscuro e dimenticato di questa tragica vicenda
Migliaia gli italiani furono in poi
Bati Maastricht bensì era chiara
Colpirne uno per terrorizzando i cento quindi in prima regione italiana servivano poi a far scappare un popolo farlo fuggire fanno puntare consiglieri come disse
Tempi primo Sindico sindaco di Trieste
Nel tipo Guerra in duecentocinquanta mila istriani fiumani e dalmati hanno lasciato di fronte a queste violenze soprusi a questo terrore le proprie
Ma se sono stati bersagliati italiani infoibati
Maresciallo
E ha usato il ferro ancora più pesante col suo pop con di Slovenia
E diplomati i serbi che impatta avevano combattuto in gran parte con combattuto per la parte sbagliata
Che furono sterminati però una debolezza che si era come prigionieri da di guerra non solo loro ma anche le loro famiglie
Compresi in bande
E una parte di questi oppositori e di Tito aveva combattuto mi riferisco ai partigiani Cetnici serbi sia contro tedeschi sia contro i comunisti talvolta siamo alleati anche con Italia
Ma proprio perché rappresentava una possibile opposizione politica la pulizia etnica contro gli italiani sia giusto polizia politica ancora più terrificante l'eliminazione sistematica di qualsiasi
Opposizione
I numeri sono ed è sempre incerti riguardo per tanti anni
Questi temi sono stati strappati dalle pagine di storia
Però si parlava di un quarto il milione di persone Assante dalle armi senza ai
Un processo degno di questo nome
A guerra finita nel mille novecento quarantacinque pochi sanno che la Slovenia adesso e più grande cimitero in cui una commissione governativa a individuato dall'indipendenza imporlo dove c'è o settecento ottocento forse comuni però Foibe dove sono sepolti altre vittime dimenticate
Per oltre mezzo secolo
Le popolazioni Dislane
Che facevano parte del Regno di Jugoslavia mantenuto devono far parte
Dello idee della Juventus l'aria giunto e quindi passando la parola se collegato collegato sale grosso
Sì sì sì sì ecco perfetto strappata creato quindi
Caro Paolo perché passati la parola
Comma se sedici racconti anche questa parte della storia che riguarda ma non solo il nostro popolo ma anche il popolo slalom grazie
Grazie grazie dell'invito grazie innanzitutto presidente Lorenzo Fontana per questa iniziativa l'iniziativa che estremamente
Opportuna e importante
Perché va effettivamente a sanare quel vuoto di notizia che per tanto tempo altro lato su queste due vicende
Tanto che proprio mentre aspettavo stavo ragionando che bisognerebbe parlare di foibe esodo ma anche del muro di silenzio e che su questi tre temi bisognerebbe cercare di ricordare per capire ci sono dei giovani presenti Dio quando parla ai giovani sottolinea soffro soprattutto questo secondo aspetto e giusto ricordare ma se ci limitiamo a questo e non ci sforziamo di capire il perché di lavoro e quasi inutile
Capire
Credo che ci sia una promessa quello che ci troviamo di fronte nove frutto semplicemente di quello che può essere la cattiveria umana che c'è esiste sicuramente diciamo quantomeno dei tempi del peccato originale
E qualcosa di altro
E un fenomeno che risponde a una logica ben precisa logica ben precisa quella realizzata da Tito
Titolo doveva voleva costruire un nuovo Stato lo Stato comunista e voleva farlo lo stanno facendo con lo strumento della rivoluzione
E la rivoluzione comunista e un qualcosa che dai tempi di Levin quanto meno ha delle regole ben precise
Non è affidato allo spontaneismo dev'essere un qualcosa di rigoroso di scientifico rigoroso e scientifico perché richiede come ingrediente fondamentale il terrore
Il terrore che ha accompagnato la nascita in tutte le parti del mondo di qualsiasi Stato comunista perché grazie a quel terrorismo iniziale poi si potrà governare nei decenni successivi
Tito a rigorosamente applicato questo criterio del resto Quito all'epoca era il seguace il più rigoroso più ortodosso distali le rotture avevamo successivamente
Per regola quindi quale doveva essere terrorizzare perché con questo strumento governano nel nel futuro
E il terrore ha una sua dei suoi meccanismi nati cioè deve colpire coloro che nel nuovo Stato potrebbero darmi fastidio
Deve colpire coloro che in qualche modo sono già avversari ma potrebbero diventare ed è significativo che gli uomini di Tito cercavano di metter le mani sugli esponenti del CLN sia a Trieste che a Gorizia
Che non erano certo fascisti ma proprio per prevenire un loro ruolo politico della nuova Jugoslavia terrore significava colpire quelle categorie che in qualche modo aveva una continuità con lo Stato precedente
Quindi i finanzieri carabinieri posti di con funzionari pubblici
Ma terrore soprattutto ed è un elemento essenziale doveva colpire anche persone che non avessero niente a che fare con tutta la vicenda
Perché solo così il terrore funziona perfettamente se nessuno si sente indenne dalla minaccia
Se nessuno può dire io non ho fatto niente e quindi niente mi succederà il terreno che questa l'episodio familiare che ci ha riferito costruito slargo e tipico perché tutti devono sentirsi sotto questa cappa
Ed è quanto è successo in parte durante la guerra dove lo strumento del terrore certamente ha accompagnato il processo di conquista del territorio da parte degli uomini di Tito
Ma soprattutto a guerra finita a guerra finita assieme estrinsecato in maniera completa a Trieste nel giro di poco più di quaranta giorni quarantadue giorni di occupazione della città sono scomparse oltre quattro mila persone quattro mila persone quarantadue giorni è una cifra veramente notevole in una città sola
A buona parte di queste cose Compass
Sono venuto sulla base di vecchi che lo la polizia segreta di Tito aveva preparato preventivamente
Arrivati primo maggio insita gli uomini dello strada va a prelevare Tizio Caio Sempronio e spariva
Ti militi della guardia di finanza che si erano collocati in una delle due caserme tristi sono stati prelevati il tre Baggio mentale incolonnati con la motivazione dobbiamo fare dei controlli e sono spariti sono spariti finiti tutti nella foiba di Basovizza perché questo che il sistema persone sparivano non è che sia assisteva pubblicamente alla loro esecuzione
Il terrore efficace proprio se accompagnato da questa incertezza
No
Quale e il sistema trasparire le persone
Katia
Per sparire le persone e con questo ottenere il risultato
Un mio amico che si è interessato recentemente della scomparsa di un sacerdote
L'uomo di falso mi diceva che a distanza di tanti anni andando sul posto a chiedere notizie
Katia
Sul sulla patiti allora accompagnata costruzione
Aveva riscontrato una estrema difficoltà nelle persone a distanza di tanti anni per il la Jugoslavia sono il tema più il comunismo non esisteva più
Avevano sempre timore di parlare perché il terrore General questo
Parlavo che la logica del terrore
Via guidato questo comportamento di Quito
E che è stata sicuramente efficace e che si è estrinsecata alcun particolare pesantezza in quelle aree dove prevedibilmente il titolo la sua Jugoslavia comunista avrebbero trovato maggiore difficoltà
Io sono vecchia per una che era sicuramente caratterizzata politicamente in senso anti comunista era una fortissima presenza cattolica e conservatrice
E questo Slovenia cattolica e conservatrice andando al dunque punita più che mai andava bonificata perché fosse omogeneo al nuovo sistema
Il regno poco totalmente interrogo manifestato ai livelli più elevati
Non si sa non ci sono dei numeri ancora ma sento che come ha ricordato foto Bill un altro sono tantissime le foibe che si sono
Beh scomparse e che si continuano superiore
Ma in Croazia è successo l'altro tanto i numeri totali Davis trovati assassinati a guerra finita da Tito probabilmente superiore anche perché una popolazione maggiore
Alcuni sloveni io amo ripetere che le stragi di Tito hanno colpito migliaia di italiani
Decine di migliaia di sloveni e centinaia di migliaia di Cordova
Tutti assassinati il nome del terrore comunista
Questo per quanto riguarda le foibe o di altre forme di assassinio Inter Mazzi ad esempio l'assassino si realizzava mettendo una pietra al collo al nemico del popolo e buttato in acqua
Peggio dicevo per quanto riguarda gli assassini per quanto riguarda l'esodo discorso va fatto un po'diverso l'obiettivo di Quito restava sempre la sua Jugoslavia comunista che dovrebbe essere costruita la sua preoccupazione era che certe zone erano chiaramente abitate da una stragrande maggioranza di popolazione non omogenee al suo stato fondamentalmente di tre miliardi
E quindi non voleva correre un rischio che a guerra finita le nuove frontiere della Jugoslavia comunista venissero messe in discussione da ragioni di tipo etnico come era stato dopo il primo conflitto mondiale
Perciò la sua occupazione che fa pulizia etnica di cui reale a ridosso del confine che potevano essere a rischio
Questa è l'altro caso Zadra cita da sempre clamorosamente italiana che anche quella dava bonificata preventivamente
Quindi una pulizia etica non ideologica patito non interessava niente di le le nazionalità una pulizia etica esclusivamente preventiva
Ed è significativo che mentre Paolo Carignani ancora un minuto comunque abbiamo in tempi contingentati
E concludo è significativo che le aree più vicino al confine fossero state rigorosamente ripulite mentre in altre zone più lontane dal confine
Tito addirittura era pronto a importare nuovi cittadini italiani a una condizione però precisa che fossero comunisti
Ecco questo questo quadro complessivo
Che permette di capire il primo che la causa di tutto ciò è stato il comunismo di Tito secondo che ha coinvolto tre diverse nazionalità
Terzo che l'aver vissuto alla stessa tragedia insieme italiani sloveni croati e un motivo per guardare insieme con solidarietà al futuro
La visita di due presidenti alla foiba di Basovizza è stata la premessa tempio speed-check intervenga anche al più presto il presidente croato grazie
Grazie
Grazie all'avvocato Sardos Albertini che ha accennato a al muro di stile al muro di silenzio questo muro di silenzio
Che ha favorito il tabù sulle foibe risolutore per mezzo secolo stavo anche in qualche maniera alimentato da un insieme di intellettuali
Di storici
Di docenti universitari e non solo universitari
E quindi è per questo che mi fa piacere introdurre e fra poco dare la parola Paolo Valerio che attore regista e direttore artistico del Teatro Stabile
Friuli Venezia Giulia perché lui anche il coautore
Del docu-film che vedremo o più tardi
C'è stato quindi un ostracismo anche dell'intellighenzia come si si diceva e voi adesso grazie anche alla al giorno ha ricordo avete risposto un po'a questo ostracismo del passato
Assolutamente sì
Io intanto volevo ringraziare il presidente
Per questo momento prezioso di riflessione un grazie Autorità un grazie
Agli insegnanti un grazie particolare
Agli studenti
Assolutamente sì
Questo assordante silenzio
è stato terribile
Per moltissimi anni questo lato oscuro
è rimasto nascosto
Ed è giusto come ha fatto molto bene pochi minuti fa il presidente chiedere scusa
Introduco
Con qualche parola
Il lavoro che abbiamo
Costruito questo docu-film
Il giorno del ricordo istituito grazie alla legge novantadue del trenta marzo due mila e quattro
Ha rappresentato per molte persone che avevano mantenuto un doloroso silenzio
La spinta necessaria
Per trovare il coraggio e la forza di parlare
Delle loro storie
Storie collegate agli eventi del confine orientale
Proprio grazie alla testimonianza di Renato Campaci Maris mai la che vissero questa pagina di storia dovrà purtroppo sono
Nacque nel due mila e quattro il testo teatrale per non dimenticare
Che scrissi con Marco Ongaro e che fu portato in scena dal Teatro Stabile di Verona
E poi Circuit atto nel bene
Anche questo primo spettacolo non sarebbe in atto
Se non avessimo potuto parlare con
I testimoni
Il nuovissimo quel potuto raccontare
Attraverso il teatro questa storia dolorosa
Questo testo è stato la base per
Ricordare
Portare al cuore
Il docu-film della durata di cinquantacinque minuti che è stato realizzato nel due mila e ventuno dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Principalmente con intento didattico per creare un materiale utile al pubblico ma soprattutto alle scuole
Mentre le sale teatrali e le scuole erano chiuse per la pandemia
è un grande onore
Per il nostro teatro che il nostro video sinora proiettato in questa prestigiosa occasione
Trieste
Segnata dalle più profonde lacerazioni del Novecento è in assoluto il luogo della memoria
Non avremmo potuto girare altrove questo docu-film
Con gli attori della nostra compagnia abbiamo attraversato i luoghi simbolo di quelle vicende
La Foibe di Basovizza
Il Centro raccolta profughi di Patricia no fino al Magazzino diciotto nel Porto vecchio di Trieste
Domani
A Trieste al Teatro Rossetti torna dopo dieci anni Magazzino diciotto
Di e con Simone Cristicchi
Uno spettacolo molto import
Per tutti noi
Storie che aiutano a percepire oggi il vissuto di chi dopo il conflitto lascio le proprie terre
E a ricordare ciò che è accaduto
Ricordare
Dal latino re
Corre
Perché il cuore era ritenuto La sette
Della memoria
Atmosfere
Documenti storici e iconografici testimonianze interviste compongono
Ricordare portare al cuore
E mantiene una dimensione poetica
E si conclude
Con queste parole
Ci voleva
Un popolo che se n'è andato
Che rinunciasse
Al contagio della vendetta
Altrimenti saremo ancora tutti
Ascoltarci
Siamo italiani della pace
Chi ha vinto la guerra non lo sappia
Pace
L'abbiamo vinta noi
Per non dimenticare sì
Per ricordare che abbiamo spezzato la catena dell'orrore
A nostre spese
Grazie grazie Valerio e adesso tocca a voi ragazzi tocca a voi giovani che vi siete distinti del ricordare le foibe il e e le sordo e il presidente della Camera
Consegna
Le targhe del ministro distruzione del merito alle scuole che hanno ottenuto la menzione speciale per il concorso nazionale celebrare
Ventidue ventitré marzo ricostruire l'esistenza dopo l'esito fare un pianto forse da in collaborazione ovviamente ecco le associazioni degli
Si procede ora alla consegna delle targhe alle scuole che hanno ricevuto una menzione speciale per i lavori presentati al concorso dieci febbraio amate sponde
Ricostruire l'esistenza dopo le sodo tra rimpianto e forza d'animo
Ritira la targa Francesco D'Aloia
Scuola primaria dell'istituto comprensivo
Italo Calvino di Galliate Novara
Attraverso il testo della famosa canzone la casa cantata dal cantautore istriano Sergio Endrigo
è stato realizzato un video in cui vi sono testimonianze raccolte confrontandosi con esuli istriani fiumani e dalmati
Ritira la targa Matilde Zappaterra scuola secondaria di primo grado Cristoforo Colombo
Dell'istituto comprensivo San Giorgio di Piano Bologna
è l'arte grafica lo strumento attraverso il quale la classi ha decifrato le impressioni
E le riflessioni suscitate dal confronto con alcuni esuli Giuliano dalmati di prima generazione che hanno trovato una nuova sistemazione nel territorio bolognese
Ritira la targa Adele o Berti Liceo artistico statale e Giacomo e Pio Manzù di Bergamo
La strage di Verga Rolla il filo conduttore di un lavoro realizzato in maniera efficace ed approfondita in cui emerge la figura nobile Veronica del dottor Jack Pino Micheletti
Tira la targa Matilde Quintiliani
Visti istituto magistrale statale Margherita di Savoia di Roma
Poi si è di Hunt di autori antichi e contemporanei Act accompagnano le immagini e le riflessioni che il tema del concorso amate sponde hanno suscitato negli studenti
Ritira la targa Nicola Frontera
Istituto Superiore istruzione Pertini di Lucca
Gli studenti trasformano la Nostalgia per le terre native abbandonate e la conoscenza finalmente diffusa di una pagina di storia nazionale
A lungo dimenticata in un'offerta turistica sospese a tra ricordo Nostalgia e nuove attese
Ritira la targa Dimitri Reuters
Scuola secondaria di primo grado Graziadio Isaia Ascoli dell'istituto comprensivo Gorizia uno
Un lavoro manuale di grande impatto emotivo costruito materialmente dagli studenti che oltre alla preparazione specifica hanno avuto anche la possibilità di confrontarsi direttamente con Egea Haffner la bambina la RAI la con la valigia diventata icona dell'esodo Giuliano Dalmata