Rassegna delle riviste di politica e storia

Un saluto gli ascoltatori ecco c'è anche oggi al nostro appuntamento con questa rubrica di radio radicale in cui parliamo di storia di politica e lo facciamo attraverso le segnalazioni dalle riviste questa settimana ci serviremo un po'di più anche dei quotidiani perché quella che si è appena conclusa una settimane in cui si è parlato molto di memoria di storia abbiamo celebrato il ventisette gennaio giorno della memoria e quindi ci fermeremo abbastanza approfonditamente se ci riusciamo
Sulla questione e del ricordo della memoria della Shoah il giorno della memoria come sapete
Deciso in sede ONU per ricordare il ventisette gennaio del mille novecento quarantacinque giorno in cui nella fase conclusiva della seconda guerra mondiale l'armata rossa impegnata nella offensiva verso la Germania
Libero il campo di Auschwitz in questa settimana partiamo dalle segnalazioni dei quotidiani questa settimana
Sia aperto un tema che in qualche modo si ricollega a quanto vi diremo potrà poco perché sì ha avuto il sì unanime e sulla commissione sull'odio
Arrivato questo sì unanime lo vedete seguito anche attraverso il lavoro in Senato che radio radicale vi ha fatto seguire Inter integralmente è un tema particolarmente caro a Liliana Segre questo tema appunto che
Interesserà il lavoro di questa Commissione perché la la questione dell'odio del razzismo dell'antisemitismo non è una questione è chiusa e il giorno della memorie
Ci aiuta a tornare sulle radici sui veleni diremo anche tra poco citando altri interventi di queste ore
Che ancora circolano nella nostra società partiamo però da una importante iniziativa di cui avete sentito anche parlare Ruben Della Rocca nel suo consigliere consueto appuntamento cura del nostro direttore Alessio Falconio a proposito di Shalom
Conversazione punto in cui si presenta questa importante rivista Rubens Della Rocca ha ricordato un importante Progetto dell'università
La sapienza di Roma è un progetto di cui trovate
Ampia documentazione su questo sito mille novecentotrentotto trattino sapienza trattino leggi razziali punto it è un progetto
Davvero importante vi leggiamo la presentazione Ruben Della Rocca ha già tracciato il quadro di questa importante iniziativa
Della Università di Roma il Progetto intende censire spiega appunto il sito della sapienza selezionata per rendere consultabile
La documentazione relativa alla politica antisemita e all'espulsione degli ebrei dall'università di Roma in conseguenza delle leggi razziali del mille novecentotrentotto
Quindi questa importante iniziativa ci porta nel merito anche di una delle proposte di questi giorni
Di questa settimana che è venuta dal presidente del Senato Ignazio la Russa di ricordare particolarmente appunto con un impegno da stabilire anche il momento della della applicazione della nascita delle leggi razziste del nostro Paese appunto il mille novecentotrentotto questo progetto della Sabyasachi porta nel
Merito di questa posizione continuiamo a leggere la presentazione il Progetto ha preso le mosse dalla mappatura schedatura indicizzazione
Dei fondi conservati presso l'Archivio Storico Sapienza ora a disposizione del pubblico punto è questo portale il portale propone una banca dati di facile consultazione un sito molto
Molto accurato fatto davvero bene visitate lo perché davvero colpisce questo questo lavoro
Ho Open Access è in continuo arricchimento spiega nonché una prima una prima bibliografia di riferimento una serie di percorsi di ricerca destinati ulteriori ampliamenti su fonti sapienza e su altri archivi
In ritardo spiegano
I promotori riterremo potrà poco di che si tratta in ritardo rispetto al più ampio filone di studi sulla Shoah
La Pierce seduzione contro gli ebrei in Italia si è affermata in tempi relativamente recenti come ambito storiografico questo un punto chiaro certa per gli storici siamo in ritardo e in Italia da questo punto di vista l'attenzione si è focalizzata sulle origini caratteri e la specificità dell'antisemitismo fascista
Sulla elaborazione degli strumenti persecutorie il loro impatto sulla società scuola e università mondo scientifico professioni realtà locali il progetto si inserisce nella cornice di questo rinnovato interesse storiografico dei filoni di ricerca che lo caratterizzano
A livello nazionale e internazionale l'apporto sul piano storiografico irrilevante di questa ricerca dell'università
La Sapienza ateneo più grande d'Italia e e ricordano i promotori fiore all'occhiello del regime fascista aggiungiamo tra l'altro anche dal punto di vista architettonico la città università
Universitarie di Roma fu un progetto molto caro a a alla a regime fascista costituisce un caso di studio proseguono di primaria importanza finora in del in adeguatamente studiato
L'obiettivo quello di analizzare il ricostruire da diversi punti di vista l'impatto delle leggi razziali
E in generale dell'antisemitismo sull'Università di Roma il ruolo della governance accademica nell'applicazione delle misure discriminatorie di affetti
Sulla comunità accademica e universitarie le modalità di penetrazione delle ideologia razziste e il conseguenze conseguente adeguamento degli insegnamenti e dei saperi
Gli elementi di continuità e le tele Durance e di lungo periodo la ricerca si è sviluppata a partire dalla mappatura
Delle fonti dell'Archivio storico di Sapienza Università di Roma del Censimento delle vittime uomini e donne studiosi di fama internazionale giovani ricercatori corpo docente personale tecnico e subalterna ciò ha significato imprimono in prima istanza consolidare le conoscenze no
Individuare le nuove ipotesi di ricerca la varietà dei percorsi di vita emersi grazie allo scavo archivistico e la ricchezza degli spunti tematici
Che ne sono scaturiti hanno suggerito di proseguire l'indagine privilegiando l'approccio biografico questa scelta aggiungiamo aggiungo io è una scelta davvero efficace il racconto delle biografie delle vite è sempre colpisce chi legge anche chi non è particolarmente attento o interessato alla storia e alla storiografica
Appunto
L'esame proseguono i presentatori l'esame delle fonti bibliografiche archivistica permesso di stilare un elenco preliminare contenente un centinaio di nominativi di persone vario titolo colpite
Dei provvedimenti razziali l'attività di selezione acquisizione schedatura ha finora riguardato circa tre mila documenti del fondo ufficio del personale
Estratti dai fascicoli individuati sessantasette soggetti espulsi o allontanati dall'università di Roma si tratta di otto professori ordinari
Due i meriti e un incaricato ventisei liberi docenti dodici assistenti aiuto di ruolo incaricati quindici assistenti aiuti volontari due lettori di lingue straniere una tecnica oltre alla puntuale ricostruzione delle biografie di quanti quante furono oggetto di misure persecutori il lavoro svolto permesso anche di riportare alla luce le loro reti di relazioni accademica e scientifica e familiari
E sociali contribuendo così a definire i contesti e gli ambienti di riferimento sulla base delle soldati raggiunti le direttrici per proseguire il progetto sono due ulteriori ricerche nell'archivio storico
Di Roma e in altri archivi Italia e all'estero appunto per mettere insieme i dati
Sintetizziamo un avviamento poi anche dei temi legati all'impatto dell'antisemitismo su università di Roma e ah il tentativo da un lato di inculcare l'ideologia antisemita per esempio con l'introduzione di corsi e di insegnamenti sulla razza
E dall'altro di espungere la cultura ebraica per esempio revoca e annullamento di borse di studio e premi intestati a personalità ebraiche oltre a questa piattaforma che accessibile dall'inizio
Del due mila ventitré se andate appunto sul sito di ripetiamo l'indirizzo
Mille novecentotrentotto trattino Sapienza trattino leggi razziali punto it trovate tutto e verrà poi costantemente appunto implementata tra varie
Nuove acquisito azioni acquisizioni documentali altre modalità di divulgazione dei risultati
Sotto la disse ci sono la disseminazione scientifica mediante pubblicazioni contributi convegni e seminari e questo il progetto e il col coinvolgimento in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah di docenti studenti delle scuole medie superiori attraverso cicli di incontri
E laboratori didattici questa è la presentazione di questo importante Progetto il Tim di progetto Umberto Gentiloni di cui abbiamo letto tante volte interventi e e ricerche Marco Di Maggio
Serena Di Nepi Federico go di Manuele Gianfrancesco Cinzia io ossa Cinzia Iossa mica la banca Stefano Mangold no il team di questo progetto e questo questo predatore partito
Davvero una iniziativa molto molto importante e che punto abbiamo foto utilizzato per aprire oggi il nostro programma sui quotidiani
Di questi giorni ci sono stati molti interventi
Quello di Ferruccio de Bortoli sul Corriere della Sera del venticinque gennaio tra l'altro ho citato anche dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni
Nel suo intervento per questa giornata per questo giorno della memoria scrive De Bortoli
Senza la memoria non può esserci e giustizia la memoria da curare sempre
E la memoria è come un giardino dice de Bortoli questo suo importanti editoriale accurata altrimenti si ricoprirà di erbacce e fiori
Dei giusti scompariranno divorati quei fiori sono persone che hanno lottato anche per la nostra libertà e hanno pagato con la vita per la solo colpa di essere nati quello che siamo noi oggi lo dobbiamo alloro se li dimentica Massimo morirebbero una seconda vostra poi prosegue
Ma sono parole davvero efficaci queste di de Bortoli è il progetto il soggetto dell'università la Sapienza di Roma davvero va in questa direzione crediamo
Tra l'altro vi segnaliamo tutte le risorse di cui oggi fortunatamente disponiamo potete con facilità arrivederci
Importante intervento ancora di Liliana Segre lo ricordiamo sopravvissuta ad Auschwitz è tornata al Binario ventuno di Milano potete rivede on line
Questo importante appuntamento in cui Liliana Segre parla di questioni fondamentali che ci aiutano a capire
Il contesto di cui stiamo parlando mi sono salvata di ciò Mato non riesco a perdonare ma ho il coraggio di non odiare che appunto
Altra segnalazione
Per parlarvi di questo giorno della memoria in questa settimana nella pubblicazione il venerdì del quotidiano la Repubblica c'è un importante anche qui rispetto alla prospettiva di questa rubrica un importante reportage
Del
Di Tonya Mastro buoni e Michele gravino e anche la copertina del venerdì di questa settimana ci aiuta davvero molto entrare nel merito dei temi di cui parliamo quel che resta di Hitler il trenta gennaio mille novecentotrentatré si spieghi ai nazisti conquistarono il potere ma oggi le strade di Berlino della Berlino del Führer
Non rimane quasi nulla non c'è quasi più tracce sicuramente le strade mentre quelle di Roma sono piene di vestigia del dux è un viaggio tra memorie vicine e lontane e qui entriamo nel merito di quella che è poi anche la discussione
E anche molto scesa che conosciamo di questi tempi il discorso di quest'operazione che viene chiamata da alcuni Canzio il calcio e che ha naturalmente molti aspetti ed è uno degli aspetti anche quelli
Della diciamo del nostro rapporto con la la la realtà urbana quello che ci circonda e come vogliamo intendere
Questa realtà e quale significato possiamo attribuire a quello che rimane della passato appunto questi sono i temi la storia dentro Berlino questo il titolo di questo viaggio e anche un viaggio fotografico naturalmente
Terrario non possiamo renderebbero prendere di di Repubblica perché appunto quello di cui si tratta e anche l'Aspen
Tom punto lo scenario l'ambiente urbano
Novant'anni fa sulla via Strasse sfilavano i nazisti oggi ci sono pizzerie che babbani
Monumenti che ricordano le vittime di Hitler e appunto è una città dice Mastro Bonichi rilegge il suo passato per non dimenticare
Cominciamo qualche qualche passaggio un lungo approfondimento e c'era anche una parte storica molto precisa che vi segnaliamo Hitler stravolgerà
La Berlino un Berlino che è un sogno un miracolo dissi disse che perse
Quando arrivò la notizia della nomina del Führer Adolf Hitler a cancelliere del re RAI che il trenta gennaio del trentatré
Il futuro ministro della propaganda nazista esaltato la villa Strasse è nostra il quartiere governativo spiega spiega appunto Mastro buoni e Hitler lo stravolgerà per far posto a una monumentale cancelleria lunga oltre quattrocento metri costruita dall'architetto del diavolo Albert esperto novant'anni dopo di quel cuore del potere nazista che si estendeva fino alla Porta di Brandeburgo sono rimaste poche tracce
All'angolo tra teste Strasse e villa Strasse dove Hitler amava affacciarsi per arringare le folle si affastellano i segni i segni della Berlino unificata liberata
Capitalista è un po'ignaro anche Berlino un po'finale
Prosegue prosegue Emma supponi più a sud resiste
Un edificio sopravvissuto al nazismo è il colossale ministero dell'Aviazione trasformato durante il comunismo nel ministero dei ministeri con la Germania riunificata è diventata la casa di
Wolfgang Schäuble di OLAF Scholz
Christian leader il ministero delle finanze tempio
Dell'autorità teutonica il vecchio quartiere governativo dei nazisti è stato quasi interamente spazzato via dalla guerra e dalle migliaia di tonnellate di bombe che più ovvero
Su Berlino fino al mille novecentoquarantacinque negli anni
Della Germania comunista l'aria intorno alla vecchia cancelleria di Hitler fu inglobata in parte nella striscia di morte creata intorno al muro o di Berlino c'era l'aria appunto della terra di nessuno ma con la riunificazione tedesca del mille novecentonovanta
Quel quartiere cambiato di nuovo radicalmente dietro la fosse Strasse sul retro della vecchia cancelleria distrutta dalle bombe e demolita
Definitivamente nel dopoguerra ci sono anche le immagini che avete sicuramente visto nel giardino del vecchio ministero degli Esteri di Falck Ribbentrop sparito anche sorge oggi il monumento
Delle vittime della Shoah su diciannove mila metri quadrati si estendono nel Duemila settecentoundici stele di altezze diverse che ricordano i i sei milioni di ebrei sterminati dalla furia nazista è una nemesi
Dice Mastrobuono
Segue poi un'ampia ricostruzione storica delle circostanze del mille e novecento trentatré cui vi rimandiamo leggiamo
Nella parte finali alcune delle considerazioni degli autori in Germania contrariamente a Paesi come l'Italia dicono
Dove i fascismi vengono trattati con una certa leggerezza
L'apologia del nazismo e il negazionismo sono puniti con il carcere e l'antisemitismo è considerato un crimine imperdonabile nei sedici anni del suo cancellierato
Angela Merkel ha stabilito una chiara linea rossa
Che arriva dritta la tragica esperienza del trenta gennaio del mille novecentotrentatré in cui i conservatori pensarono di addomesticare i nazisti stabilì che la CDU CSU il partito del Conservatorio si sarebbe mai alleato
Con la F de o con qualsiasi altra formazione dell'estrema destra è una anatema che resiste fino ad oggi dicono io odori che proseguono la dittatura di Hitler aveva profonde
Rafter radici nell'antisemitismo radicali qui naturalmente in termini estremamente negativi
Come ricorda Tommaso specchi R. filosofo Autore libro fondamentale per capire la rielaborazione della nazismo
Nel dopoguerra in Germania Libre questo lo citiamo anche per i nostri ascoltatori la Germania sì che ha fatto i conti con il nazismo stampato da la terz'nel da cui c'è questa citazione antisemitismo radicale tedesco
Nasce nell'Ottocento da un miscuglio di teorie pseudoscientifiche tra cui il darwinismo sociale che si inventa le razze superiori insomma diverso dal vecchio antigiudaismo
Questo incontro tra razzismo e antisemitismo il nocciolo di queste nuove teorie novecenteschi questo è un brevissimo passaggio da questo barocche naturalmente
Importante leggere integralmente andiamo avanti rimaniamo su questo tema sui temi di cui abbiamo sentito in questo momento dedicato alla a memoria alla storia terribile del novecento in questa settimana
C'è una questione sollevata sull'avvenire che ci connette anche sul al con con il tema di cui abbiamo detto in apertura cioè queste importantissime iniziative
Di rendere fruibili negli archivi con tutti i loro contenuti e grazie alle nuove tecnologie c'è qualche rischi anche legato a questo vediamo cosa si scrive sull'avvenire
Del ventotto gennaio quale memoria al tempo degli archivi digitali è un intervento di Francesco ogni bene che scrive possibile nel tempo degli archivi digitali senza limiti di capienza
Possiamo perdere la memoria punto di domanda studiosi di fenomeni mediali e indicatori socio demografici sono concordi nell'avvertirci che si questo appare apparente assurdo logico è probabile ci sono dei rischi vediamo quali sono possibili appunto che questo possa a cadere
è ormai questo fenomeno persino documentato spiega nell'articolo quanto più appaltiamo alle macchine ciò che dovremmo sapere
In conto proprio tanto più facilmente dimenticheremo persino quel che abbiamo vissuto in prima persona figuriamoci vicende che si sono state riferite uno stato di oblio che dilaga che cresce che colpisce figli genitori insidia anche i patrimoni collettivi che si devono si davano per acquisiti una volta per tutte che invece sembrano scolorite per poi dissolversi e l'effetto Cloud dice Francesco Ognibene con la memoria in materiale degli archivi teconologici dove galleggiano i ricordi come in un congelatore
Che conserva tutto intatto ma lascia in uno stato di sospese lontananza la vita vera ecco una Giunta
Che
Che si può fare anche riferimento per esempio alla importanti iniziative l'università la Sapienza quella di costruire dei percorsi che poi invece sono sono molto molto fruibili e quindi ci sono diritti e strumenti per rispondere a questo rischio che va tenuto o presente che segnalato sull'avvenire da Francesco Ognibene che poi prosegue ma la memoria non è solo una navigazione efficiente in un dedalo di informazioni è vita cuore affetti emotività paura ardimento sete di sapere impulso di rimuovere curiosità tensione fuga o indignazione davanti all'orrore prima di tutto è consapevolezza interiore e e giudizio e non c'è tecnologia per quanto sconfinata mente capace di ammucchiare nozioni che possa restituirci la nostra attitudine tutte solo umana a essere memori e conoscenti se nulla nutriamo e naturalmente
Però punto è vero c'è questo questo questo aspetto ma le prospettive di ricerca con le chiavi di ricerca che ci sono grazie alle tecnologie stanno consentendo in realtà delle prospettive dice che prima non erano o non erano possibile per fare delle ricerche di carattere testuale ci volevano inglesi oggi abbiamo davvero un grande Manta giova occorre tener presente
I rischi chiudiamo questa pagina di apertura oggi appunto ci siamo presi un po'più di tempo per parlare di questa importante questione del giorno della memoria con una segnalazione dall'intervento del presidente Repubblica Sergio Mattarella sulla realtà italiana e sulla possibilità prendendo spunto proprio dalle parole del Presidente della Repubblica
Di continuare a documentarci su quelle che sono le risorse la ricerca degli storici su quanto avvenuto detto tra l'altro il Presidente della Repubblica nella celebrazione del Giorno della memoria al Quirinale ci furono nel nostro Paese
In Italia delatori informatori traditori che consegnarono vite umane agli assassini per fanatismo
Ho indire cambio di denaro non possiamo dimenticare ricordando i deportati italiani le sofferenze patite dei nostri militari per esempio internati
Nei campi di prigionia tedesca dopo il rifiuto di passare nelle file
Della repubblica di Salò alleata e complice dell'occupazione nazista furono seicentocinquanta mila ha ricordato il presidente Mattarella il loro no ha rappresentato un atto di estremo coraggio di riscatto morale di resistenza naturalmente
Ampi passaggi Corriere della Sera ne ha pubblicato alcuni passaggi
Ritrovati su tutti i quotidiani di questa settimana ma come sempre potete riascoltare interamente l'intervento del presidente Mattarella sul sito di radio radicale ecco qualche segnalazione facciamo anche noi in chiusura di questo capitolo su questo aspetto questa questione per come era appunto
è stato spiegato anche dal Progetto guidato Umberto Gentiloni alla Sapienza di Roma è un progetto
Su cui bisogna continuare a lavorare c'è c'è molto lavoro degli storici ma ce n'è molto da fare sulla realtà
Della dell'azione del nostro Paese nel periodo precedente anche alla fase finale cioè nel periodo di affermazione del regime fascista cene un libro molto interessante che si chiama Duce tursiope
Di Alberto Vacca che trovate di qualche anno fa stampato da Castelvecchi due mila e undici sì non è già una ristampa Duce Duce insulti barzellette
Caricature l'opposizione popolare al fascismo nei rapporti segreti dei prefetti
E che è una ricerca ancora una certa parte di archivi appunto siamo parlando dei rapporti dei prefetti carte sostanzialmente di questi soggetti dal mille novecentotrenta al mille novecentoquarantacinque e meme erge in questo libero di Alberto Vacca emerge un quadro del nostro paese in cui appunto la dell'azione diventa anche una professione e questo diciamo questo meccanismo come come chiamarlo poi avrà la sua parte più atroce nel periodo del dei rastrellamenti
Nazifascisti un'altra segnalazione
Ancora un libro dello storico Mimmo Franzinelli che si chiama proprio delatori stampato da Feltrinelli che ancora ci ci porta su questi temi
Ecco chiudiamo con queste citazioni questa
Pagina
Di oggi diciamo questa prima pagina del nostro programma di oggi che torniamo
Anche tende la parola radicale nel senso più positivo e lo facciamo segnalandovi
Il numero appena pubblicato il numero sei di proposta radicale che vi segnaliamo per sempre che curato da Walter Vecelio che sentire spesso anche da radio radicale vediamo
L'editoriale di Vecellio per capire anche perché è importante citare questo numero per tornare
Sul valore della parola radicale parliamo un po'di noi dice glielo avete tra le mani numero sei di proposta radicale mentre il Cile Gerge apre la loro preparazione il sette giugno aspettiamo
Rivista cartaccia per ora si sia pure fabbricata dice a Vercelli modi artigianale sembrare cere
Infatti regge in parallelo cioè il formato telematico che curato in particolare da Maria Antonietta Farina Coscioni che vi segnaliamo naturalmente la rivista è per i tanti o pochi che ancora Sinead Brignano al Profumo della carta di cui naturalmente non mi possiamo dire per radio
Ma mano che queste invecchia espande il suo unico odore a quanti ancora usano la matita
Per sottolineare i passaggi che più colpiscono di uno scritto e magari accompagnano il testo con delle annotazioni
A chi a il gusto della lettura e rilettura un sodalizio che non sappiamo quantificare ma che ogni giorno si arricchisce di uno due associati alla cosa confortante a tutti chiediamo dice invece di farci avere i loro suggerimenti consensi o critiche che siano tutti avranno una risposta
E se vorranno saranno pubblicati per ora la cosa ci stimola a meglio fare sono arrivati messaggi di sostegno e incoraggiamento se pensate di possono essere persone che possono essere interessate alla rivista facile fateci avere anche loro
Recapito o postale ne approfittiamo per darvi ancora sua e-mail per
Sonata in Fa punto Vecellio chiocciola gmail punto com perle segnalazioni qualcuno prosegue una volta chiesto aennino Flaiano perché scrivere
Per sconfiggere la morte la sua risposta qui l'obiettivo più modesto per lasciare una traccia
La traccia dei radicali che ci hanno preceduto cui non solo noi ma l'intero Paese delle di qualcosa e anche perché no una traccia nostra ancora oggi radicale la parola radicale tra virgolette a un curioso destino una quasi immani dite malizie stazione il partito radicale spesso volentieri vituperato
Sfregiato dato per morto però tanti di coloro che con il partito radicale non vogliono per nulla a che spartire non disdegnano di essere definiti o percepiti commenta salvo non fare nulla che sia radicale
Così vanno le cose un luogo comune rimpiangere Marco Pannella decantare né l'ODIHR virtù abbiamo migliaia di ritagli stampa dei quali Pannella quand'era tra noi era dipinto come un poco di buono guitto un esibizionista inaffidabile faceva le cose per cui oggi lodato e rimpianto sempre così oggi si rimpiange del radicale di ieri si dimentica che ieri loci demonizzata ma e si rimpiangeva il radicale dell'altro ieri
Facile in magica immaginari che radicale oggi vituperato sarà rimpianto domani e così via un gioco infinito di era meglio prima
Mai una volta che accada che si sia meglio ora allora vi abbiamo letto quanti passaggi del dell'editoriale di presentazione come sempre ci sono moltissimi temi che vale la pena
Approfondire si parla di cambiamento climatico di Iran c'è un intervento di Maria Antonietta Farina Coscioni su Josè Saramago
E poi i Rodolfo Ruocco che parla della realtà politica del del nostro Paese Giampiero Gramaglia che invece sci presenta la prospettiva degli Stati Uniti di questi momenti di queste settimane però vogliamo segnalarvi una parte che riguarda i contenuti
Che ci portano indietro nel tempo come tutti i contenuti che vi segnaliamo in questa trasmissione e di leggiamo qualcosa
Di un intervento di Piero Pastorelli che è uno storico che si è occupato della storia della goliardia
E e lo facciamo il punto con questo contenuto non prima di aver ricordato anche con Vittorio Emiliani abbiamo parlato molto dei cinquantotto inerti e titolo dei Liberty pittori emiliani in cui si parla anche della realtà della con giardiniera leggiamo questo questo passaggio perché molto interessante
Goliardi più goliardico diversi sono i goliardi citati nelle lettere di Giorgio Festi
E appunto di leggeremo alcuni di questi contenuti di queste lettere di Festi ma tra le sono i nomi più o ricorrenti una specie di Itri multibrand Unione colare goliardica italiana del ruggito
Guido Bobo Rossi Sergio Stanzani e Franco Roccella tutti e tre
Del magistrato uscio bolognese l'associazione che ebbe un ruolo decisivo nella costituzione nei primi anni di vita dell'UCI non a caso fu Bologna la sede dei primi tre congressi
Nazionali allora queste sono lettere di Giorgio o fessi che vi leggiamo Stanzani scrive dalla Festi premette queste lettere fessi descritte a Pastorelli
Nell'ambito della ricerca che ha svolto e appunto fessi scrive Stanzani era figlio unico tra l'altro tra poche settimane ricorderemo Centanni disagi in una stanza Stanzani era figlio unico nacque a a Bologna in via Borgonuovo una traversa di Strada Maggiore nel pieno centro della vecchia città frequento le scuole pubbliche e si iscrisse a ingegneria era piccolo Borruto immerso dietro gli occhiali
Possedeva una vitalità straordinaria una vivacissima intelligenza Sergio fu coinvolto nell'avventura goliardica essere appassiono militava nella palla bolognese la partizione cittadina del magistrato se come tanti goliardico
Sì compiaceva di andare contro le regole
E appunto era anche attratto però dei meccanismi delle strutture studentesche fu un componente di rilievo della delegazione bolognese al Congresso universitario di Roma del mille novecentoquarantasei quando aveva ventitré anni
Non ricordo dice festa in questa lettera quando incontrai Sergio la prima volta e come fiorire la nostra amicizia fuori i partiti dall'università ma non fuori la politica dall'università fu il suo primo insegnamento ricorda Festi Sergio vi porto a Roma nel gennaio del mille novecentocinquanta per introdurmi nel gruppo goliardico dell'uno duri
Pur non essendone consigliere candidato dei goliardi alla presidenza dell'umori pretese di conseguire prima la laurea e poi diventa divenne presidente nell'autunno del mille novecentocinquantuno
Rimanemmo profondamente amici dice fessi per tutta la vita consideravo Sergio il mio fratello maggiore è stato deputato direttore di una multinazionale presidente del partito radicale ed altro ancora ma noi goliardi più cordiali disse mi è permesso scrive
Per una volta di dire lo ricordiamo come il grande Presidente dell'ONU
C'è poi un ricordo di Franco Roccella profittiamo anche per anticiparvi che parleremo con Eugenia Roccella e la figlia di Franco Roccella del suo Libero una famiglia radicali romanzo stampato da Rubbettino lo faremo con Walter per esempio ecco Giorgio Festi parla anche di Franco Roccella il suo ricordo in questa lettera a Piero Pastorelli Torcello apparteneva a una rispettabile famiglia siciliana il padre notaio
Era stato podestà e poi sindaco di Jesi
Fu mandato a studiare all'eterea Bologna dentro presto nel circolo ristretto
Degli allievi del professor Carcaterra del gruppo faceva parte anche Ezio Raimondi Franco dava l'impressione di un giovane tutto immerso negli studi non aveva i tratti comportamenti della goliardia festaiolo non ho mai chiesto perché si sia allontanato da Calcaterra molta parte ebbe il suo coinvolgimento
Nella avventura goliardica bolognese non si è più laureato
Il mio primo incontro con Franco avvenne in occasione delle elezioni studentesche la sede che il magistrato Tours occupava per diritto acquisito era una saletta all'interno di un'antica Palizzi Ina dell'università
Che in quel periodo disponeva di un microfono con altoparlanti che comunicavano in strada
Credo ci fosse nella primavera del mille e novecento quarantanove io con ricoprivo la carica di segretario della Federazione giovanile socialista più esattamente socialdemocratica dice Festi
Mi occupavo delle questioni studentesche bolognesi pur essendo iscritto all'università Ca'Foscari Venezia a Bologna i movimenti giovanili dei partiti laici si consultava con una certa frequenza avevamo avevano deciso
E di non presentare più liste proprio all'università ma di appoggiare il magistrato Hussein liberali repubblicani pretendevano dei posti in lista mentre io dissi che i socialisti appoggiamo dei goliardi senza pretendere nulla un mattino
Poco dopo mezzogiorno ricorda feste arrivo Franco con un codazzo di goliardi prese il microfono fece un breve discorso rimasi ammaliato
Folgorato dice sesti mi resi conto che si trattava di un campione assoluto
Piccoletto grassoccio possedeva un fascino straordinario e divenne incontestabilmente il leader maximo e da quel momento comincia a frequentare Roccella e diventa amici questo mi ricordo di resti queste lettere
Da Piero Pastorelli che poi spiegati Stanzani Roccella Festi parla sempre con affetto ed ammirazione furono subito i miei naturali punti di ferimenti di riferimento con Serge Franco
Si compose un connubio puniti con l'uomo dichiara di governo il trascinamento delle
Folle avverti esce della trimurti c'è Guido Bobo Rossi l'ispiratore della nuova goliardia post bellica l'estensione l'estensore della dichiarazione della goliardia dichiarazione ricordata anche da Eugenio Roccella nel quarantasei nel mille novecentoquarantasei Bobo ha trent'anni è docente ed è già una storia alle spalle Ruggero Zangrandi analizzando i gruppi dei giovani intellettuali che tra il mille novecento
Trentanove del mille novecentoquarantatré
Operavano nella variegata galassia liberal socialista cita tra gli altri i bolognesi
Francesco Arcangeli critico e storico dell'arte fratello Gaetano professore di liceo e Guido Rossi professore universitario a Urbino
Si può fondatamente ritenere che Bobo avesse notizia anche dell'antifascista unione goliardica italiana per la libertà non a caso alla situazione goliardica da lui fondata prenderà il nome di libera Unione goliardica dell'ateneo bolognese magistrato sulla Traffic Toni seri che già hanno palesemente l'antica denominazione di Bobo Festi
Traccia un profilo che ne mette in evidenza capacità intellettuale autorevolezza spirito goliardico vi leggiamo anche questo profilo la Curia bolognese aveva alle spalle una solida tradizione consolidata dopo il Risorgimento dall'ottima qualità della vita
Accademica nell'immediato dopoguerra un assistente di storia di diritto italiano erede di proprietari terrieri stava occupando intensamente della vita e dell'eroe delle opere dell'antico studiosi chiamano Guido Rossi ma per tutti era Bobo
Vuole ricostruire la struttura delle rinate istituzioni goliardiche immergendosi con una straordinaria immaginazione con profonda cultura nei costumi degli antichi studenti che erano uomini di religione
Ma avevano un sacro rispetto per la laicità
Gli Statuta furono stesi con il gusto finissimo di Franz Sesti
E così come il famoso preambolo nacque il magistrato Us che raccoglieva i gruppi regionali nel come era stato in passato in breve Bobo divenne il Vate leggendario della goliardia in tutta Italia
Senza mai aspirare ad esserne il capo era capace di fischi ettari concerti Brandeburghesi
Aveva l'abitudine di tornare e da Roma del sulle due di notte
Una volta ricorda episodi una volta restate arrivato nei pressi di piazza nei pressi di piazza maggiore trovai Bobo che dirigeva il famoso Chorus Stelluti disse probabilmente in tournée aveva fatto accomodare i i cantori di fianco allo stato di Nettuno Sukur le seggiole di un bar chiuso ciascuno con un fiasco di vino tra le gambe
Propone il suo repertorio fu qui fatto sedere anch'io mi fu consegnato un fiasco e feci parte del coro quando ci alziamo era già chiaro quando Stanzani si laureò in ingegneria un altro ricordo Bodo occupo
Alla trattoria della Sabina nell'antico Ghetto notori trovo di e studenti cantori veneti assise uno striscione la Fiesta continua facemmo festa davvero e ci ritrovammo verso le tre di notte al locale chiuso Bobo poi propose di salire in macchina di andare alla ventura i sulla sua cinquecento ricorda faremo lungo fummo protagonisti di un lungo
Girovagare poi prosegue questori Cordova
Questa testimonianza Guido Rossi aveva avuto dice più avanti
Pastorelli aveva avuto il grande merito di traghettare la goliardia tradizionale della Democrazia universitari attraverso il magistrato Scrima e Luigi poi ancora di Bobo la definizione che in tre parole spiega tutta la caratteristica dell'UCI goliardia è prassi
Bobo non lascia eredi dell'UCI forse si può accostare
Solo Paolo Ungari dice Sesti per la sua vasta cultura per la sua scelta dell'unità della con gli Hardy Allai che ha come caratteristica diritti Daria non negoziabili dell'UCI
Questo portone Hungaria contrastare decisamente l'ingresso degli studenti comunisti nel Luigi tentare inutilmente di impedire poi recuperare
La scissione della la liberale laico viabilità poi delle altre scelte invece di Marco Pannella vediamo tante volte
Per raccontare abbiamo punto segnalato il numero sei di proposta radicale la rivista
A cura di Walter Vecellio ci avviamo alla chiusura oggi non ci siamo mossi in termini cronologici ma forse cercando di descrivere un cerchio attraverso alcuni temi che vi stiamo segnalando torniamo
Ai quotidiani e lo facciamo con il Corriere della Sera di martedì ventiquattro gennaio un approfondimento di Paolo Mieli come sempre il ricchissimo di spunti vediamo se riusciamo a darvi un qualche saggio di quello che troviamo in questo importante articolo naturalmente lo potete ritrovare
On line integralmente è un recensione di un libro che è uscito proprio in
Questi in queste ore un saggio di Sergio Bucchi la filosofia di un non filosofo Bollati Boringhieri l'errore di Salvemini e questo è il titolo che già fa capire il giudizio di Paolo Mieli ma sentirete è un giudizio articolato che contiene in realtà molte ragioni anche in favore di saltelli scrive Mieli la campagna tra virgolette di Gaetano Salvemini contro Giovanni Julie
Chi durò una ventina d'anni e anche oltre coinvolse il Corriere della Sera di Luigi Albertini la voce di Giuseppe Prezzolini
Fior fior degli intellettuali italiani contro Giolitti Salvemini scrisse un libro che fece epoca il ministro della mala vita
Poi con l'avvento del regime mussoliniano Salvemini fondo il primo periodico antifascista il non mollare di voi altre volte sentito parlare Pannella
Che voi manifesto promosso da Benedetto Croce nel mille novecentoventicinque
Lasciò l'università per l'espatrio a Parigi fu assieme a Carlo Rosselli tra i fondatori Giustizia e Libertà Emilio troppo negli Stati Uniti dove questo alternando l'attivismo politico all'insegnamento universitario
Fino alla seconda metà degli anni quaranta di questa sua complessa attività offre adesso un'eccellente profilo Sergio Bucchi nel suo libro punto
La filosofia di un non filosofo le idee e gli ideali di e Gaetano Salvemini Bollati Boringhieri io rientro scrive Mieli di Salvemini in Italia nel dopoguerra non fu trionfale
Ma ci sarebbe ci si sarebbe come ci sarebbe potuto attendere
In considerazione dei suoi meriti la sua riammissione all'università differente di Firenze sull'entità e assai tribolata
Quando finalmente riuscì a tornare l'accoglienza fu entusiasta tra i suoi seguaci ma ci fu qualche segno di ostilità da parte di Benedetto Croce e di Palmiro Togliatti
Forse per quella lontana polemica anti
Giolittiana ma forse anche per qualcos'altro facciamo un passo indietro dice mia ritorniamo a quando Salvemini era ancora negli Stati Uniti nel mille novecentoquarantatré le lezioni di Harvard che sono state pubblicate da Feltrinelli
Le origini del fascismo in Italia questo il titolo del libro
Fornirono a Salvemini
Scrive Bucchi la cornice
In cui formulare da storico il giudizio espresso da tempo nell'aspra requisitoria del Ministro della malavita Salvemini accusava ancora l'ex presidente del Consiglio liberale di essere stato un tenace e conservatore che voleva comprare l'appoggio riformista col minimo di concessioni possibili
Questa diciamo nello stile tipico di Salvemini molto sintetico punto diretto e di aver ereditato
Dai suoi predecessori il costume di manipolare le elezioni
Gli riconosceva però in termini espliciti di essere stato il primo statista italiano a considerare i sindacati come situazioni illegali
Lo sciopero un diritto dei lavoratori e non un delitto della lotta di classe il primo a sostenere che mi conflitti del lavoro il Governo doveva rimanere neutrale in quello stesso mille novecentoquarantatré Salvemini accettò di scrivere la prefazione la prefazione di un libro di Arcangelo un William Salomone non giovane storico americano di origini italiane allievo
Dell'orientalista Giorgio levi Della vida anche lui fuoriuscito espulso dall'università italiana per aver rifiutato nel trentuno di prestare giuramento
A regime fascista qui torniamo un tema che abbiamo segnalato modo diverso naturalmente il libro Italian Democracy Into My Kind pubblicato qua nel quarantanove in Italia dalla di dall'editore De Silva con il titolo l'età giolittiana riprendeva una considerazione di Piero Gobetti
Secondo il quale quella contro Giolitti era stato una crociata cui Salvemini aveva preso parte con l'entusiastico entusiasmo della posto riportando il passo come piano Salomone tradusse crociata conclusesi e l'apostolo concluse iter un'esclusa ideale che si opponeva al capo del governo secondo Salomone per una forma di incompatibilità psicologica dal tra il tipo dell'italiano ispirato da altri scopi morali dei reali disinteressati al tipo realistico rappresentato dal meglio al meglio da Gobetti mosso essenzialmente da momenti politici il crociato era però un termine che non giovò a Salvini coloro che per ovvi motivi erano rimasti all'oscuro degli sviluppi del pensiero di Salvemini
Nei venticinque anni dell'esilio spiega Bucchi raccolsero questa introduzione come un atto di pentimento e di ripudio delle posizioni
Assunte un tempo spiega Mieli nel quarantanove questo libro quando i libri Salomone fu dato alle stampe in Italia
Con la premiazione appunto di Salvemini uscì in libreria anche il ministro della buona vita stampato dall'Longanesi
Io e di un celebre giornalista Giovanni Ansaldo si trattava di un pamphlet nel quale si tesseva hanno le lodi dell'uomo che aveva guidato l'Italia negli anni precedenti alla prima guerra mondiale dall'alto
Del suo storicismo ricostruisce Bucchi Ansaldo rimproverò Salvemini
Di non aver saputo cogliere tutto l'elemento di necessità che caratterizzò l'azione di Giolitti motivo per cui la condanna dei metodi giolittiano in non fu altro che un fervore di giustizia che lo spinse a a Traminer e a terrà vedere e far medicare sia accusato in sostanza Salvemini di essersi scagliato contro Giolitti sulla base di una sorta di impazzimento ha provocato dall'aver per perso nel mille novecentododici il lume della ragione per le malaugurata elezioni dimostra età Ansaldo spiega Bucchino dimostrava di non averne pure letto il libro Salvemini anoressica presidente di cui si apprestava a fare il controcanto
Sì lascio
Scusi sfuggire gravissime inesattezze appunto lo storicismo che qui poi si dovrebbe discutere la campagna Salvemini Anna contro Giolitti era iniziata nel mille novecentodue e molti anni prima dell'insuccesso elettorale di cui parla il saldo l'otto marzo del mille novecentonove Salvemini aveva pubblicato sull'Avanti un articolo e dal titolo i misfatti del governo a Gioia del Colle in cui si denunciavano le sopraffazioni dell'esponente giolittiano Vito De Bellis
Nelle elezioni del mille novecentonove il Ministro della malavita era stato poi pubblicato nel mille novecentodieci si basava sulle considerazioni riferite alle suddette elezioni del mille novecentonove Salvemini infine si candidò Boffetta nel tredici e dichiarò fin da principio di essere sceso in lizza per poter meglio denunciare i metodi Giolitti anni mai pensando di poter essere eletto era sufficiente tenere a mente questi dati incontrovertibili scrive Mieli per escludere
Che il ministro della malavita fosse stato scritto per il risentimento di un Salvemini trombato alle elezioni in ogni caso le malignità di Ansaldo sarebbero forse passate presso che inosservati se Benedetto Croce che di Giolitti era stato ministro
Nel salutare acidamente scrive Bucchi l'uscita del libro di Salomone non avesse rilanciato le insinuazioni di cui si è detto avvalorando alla tesi secondo cui quello definito quello definito da Croce il violento libello Salvemini a no altro non era che il frutto avvelenato della sconfitta di Salvemini
Alle elezioni di Molfetta adesso secondo Croce dopo una quarantina d'anni con quella prefazione al libro di Salomone il crociato Salvemini era costretto a riconoscere di avere sbagliato i rapporti tra Croce e Salvemini erano improntati da oltre un decennio alla reciproca diffidenza Eugenio di Enzio
Di Rienzo Lino Benedetto Croce gli anni dello scontento mille novecentoquarantatré al mille novecentoquarantotto stampato da Rubbettino
Ricorda quella volta in cui incontrandosi a Parigi in casa Rosselli Salvemini chiese a Kruscev
Di promuovere una raccolta fondi presso gli industriali italiani
Per finanziarie
Il movimento Giustizia e Libertà Croce sostenne di essere il meno adatto
Per compire un atto del genere Salvemini che Salvemini reagì dicendoci dicendogli allora la borghesia merita di andare in fondo un pozzo questo stile di salme
Croce nel resto turbato avrebbe ricordato in seguito io per Salvemini ero diventato l'esponente della borghesia meridionale meritevole di affoga mento
Il banchiere amico di Croce Antonio Dante in coda nelle memorie dal titolo un malinconico leggero pessimismo diario di politiche di banca mille novecentoquarantasei cinquantadue pubblicati nei Quaderni
Nell'archivio storico della Compagnia di San Paolo riferisce che in uno di questi incontri parigini Salvemini disse a croce se alla vostra libertà non unite qualcosa di concreto nessuno vicaria
Croce avrebbe reagito con parole gelide sarebbero queste la libertà è un principio morale e non la fetta di pane di un sandwich in cui bisogna aggiungere il prosciutto
E il formaggio secondo coda Salvemini imputava a Croce di essere rimasto in Italia e di non aver preso la via dell'esilio perché amante
Dei suoi libri e del dialetto napoletano nel quarantasei in un opuscolo dal titolo che cos'è un liberale italiano assai elogiato da Norberto Bobbio Salvemini
Scrisse che Croce era diventato il nume del liberalismo italiano i liberali nient'altro che i conservatori italiani quali portavano in giro Croce in Italia e all'estero come se fosse il Santissimo Sacramento non lunga assai celebre lettera inviata da Cambridge nel Massachusetts il i dieci aprile del quarantasette Ahern mesto Rossi che si può leggere nel carteggio tra i due dal titolo Dall'esilio alla Repubblica Bollati Boringhieri davvero interessante questo carteggio
Salvemini intorno ad accusare lo statista liberale via un po'più avanti popolo italiano
Non era famoso diceva Salvemini
Sotto Giolitti diventò peggiore sotto Mussolini ed è diventato peggiori in questi quattro anni di regime post fascista negli anni intercorsi tra il quarantatré e il quarantasette gli italiani sarebbero dunque peggiorati osserva osserva mia rispetto a quel che erano stati nel ventennio precedente un giudizio ancor più severo andava a colpire l'Italia liberale cinquantennio che aveva preceduto la prima guerra mondiale
Ad assestare un ulteriore colpo a Salvemini oltre appunto le frizioni dure con Croce e che diciamo raccontandomi anche un intervento del segretario del Partito comunista italiano Palmiro
Togliatti da Torino nel cinquanta Sergio Bucchi ricostruisce
Tra l'altro in un altrove in un altro libro non secondo Bucchi non risiedeva nella veridicità o meno dei fatti denunciati a Salvemini vale a dire condotte elettorale giolittiana il nodo essenziale per Togliatti quanto piuttosto nel comprendere che come la contraddizione tra quella politica sostanzialmente democratica di Giolitti rivelasse il tratto specifico
Non di un uomo ma di un tempo di un sistema a conclusione del ragionamento Togliatti non aveva rinunciato a colpire Salvemini parlando di inconsistenza delle condanne dettate da pura ispirazione
Moralistica una condanna destinata dice Mieli e lasciare il segno anche con Togliatti Salvemini aveva un conto aperto in realtà innanzitutto per essere stato c'è rimasto uno dei pochi ad essere ad un tempo antifascista e anticomunista
Poi per un fatto specifico tornato ad insegnare all'Università di Firenze il discorso inaugurale per l'anno accademico mille novecentoquarantanove cinquanta Salvemini ricordo di aver avuto in quello stesso ateneo come alunni ed amici Nello Rosselli e Camillo Berneri il primo con il suo fratello Carlo doveva essere assassinato queste sono parole di Salvemini
Nel mille novecentotrentasette da sicari francesi per mandato italiano il secondo doveva essere soppresso in Spagna dai comunisti nel mille novecento trentasette
Chiusa la citazione su Rinascita prosegue prosegue Mieli Togliatti con lo pseudonimo Roderico di Castiglia accuso sono temi di diabete divulgato una tra le più infamanti calunnie della libelli mistica
Anticomunista in tempi successivi spiega Mieli per Carlo Masini nel saggio il caso Berneri un'appendice a libro dello stesso Berneri Pietrogrado mille novecento diciassette Barcellona mille novecentotrentasette
Il Mimmo Franzinelli in una nota libro di Salvemini dai ricordi di un fuoriuscito mille novecentoventidue milioni centotrentatré hanno dato torto Togliatti e ragione alla ricostruzione San Geminiano all'epoca però tutti o quasi gli intellettuali progressisti non dissero una parola
In difesa in difesa di saltelli poi altre considerazioni
Non abbiamo il tempo di ragione di tutto l'articolo di di Mieli che leggiamo la conclusione
Vi è analizzata alcuni decenni dopo la tesi di Salvemini che Giolitti e Mussolini che tra Giolitti e Mussolini ci fosse stata una differenza solo di quantità e non di qualità non regge dice
Dice Mieli altrettanto lunare la tesi per cui quattro anni dopo la caduta del fascismo e due dopo la fine della guerra il popolo italiano fosse peggiorato
è un limite dice Nieri
In molti intellettuali italiani quello di voler difendere al di là di ogni evidenza attesi che hanno sostenuto in passato accade a Salvemini
Tra la fine degli anni Quaranta l'inizio dei cinquanta era capitato ad altri prima di lui capiterà ancora conclude conclude
Mieli ma appunto è interessante questo libro sono interessanti naturalmente anche i temi che ci portano su alcune specificità di questi straordinari
Salvo tre cose straordinarie personalità della nostra storia politica ci fermiamo con questa citazione via appuntamento alla settimana prossima