La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene alla 8ª edizione dei "Dialoghi Mediterranei di Roma"

Buonasera a tutti desidero
Innanzitutto
Ringraziare i ministri le autorità e i numerosi ospiti internazionali che sono qui convenute voglio ringraziare ovviamente il ministro Tajani
Viceministro Cirielli l'ambasciatore Massolo per la loro ospitalità per questo evento al quale non avrebbe potuto far mancare la mia presenza e cercherò di spiegare perché ovviamente non possono un partire dal congratularmi con con la Farnesina con l'ISPI
Per ai temi che sono stati scelti per questa edizione dei dialoghi sul Mediterraneo di Romano e siamo arrivati
Quest'anno alla ottava edizione di questo evento una continuità
Che dimostra
Quanto per l'Italia sia importante il dialogo
Ed è una riflessione che come dimostra anche il filo conduttore di questa edizione pone sempre al centro fondamentalmente tre concetti interdipendenza resilienza cooperazione
Parto dalle parole del ministro Tajani in Italia fortemente impegnata con questo governo ha rafforzare il suo ruolo nel Mediterraneo noi siamo ovviamente consapevoli di come solamente creando uno spazio di stabilità uno spazio di prosperità condivisa potremmo attraversare in modo efficace le troppe sfide epocali
Che abbiamo di fronte dalla sicurezza alimentare fino alla salute passando per i camper i cambiamenti climatici
L'Italia si è per carità da sempre fatta promotrice di un apporto di un approccio inclusivo un approccio costruttivo di fronte a queste sfide abbiamo raccolto per questo Moffa muore l'adozione da parte dell'unione europea di una nuova agenda per il Mediterraneo
Che abbinata ad adeguati ovviamente impegni finanziari può dal nostro punto di vista rilanciare il partente il partenariato stimolando una ripresa più giusta più sostenibile
Più attenta ai bisogni delle persone ma dobbiamo anche dirci che se vogliamo
L'Italia è stata diciamo un precursore di questa strategia come dimostra molto bene questa conferenza che come dicevamo non è un evento episodico ma è un tassello centrale di una strategia molto
Più complessa di un mosaico diciamo così dell'azione italiana per la promozione di un'agenda positiva nel Mediterraneo allargato i dialoghi sul Mediterraneo di Roma vogliono contribuire e così e per questo nascono per rafforzare i meccanismi di cooperazione regionale per mobilitare l'impegno anche dei nostri partner verso un'area che centrale non solamente per gli interessi dell'Italia ma per gli interessi strategici comuni dialogare sulle sfide del Mediterraneo ovviamente un'occasione di confronto preziosa irrinunciabile poterlo fare qui a Roma
Nella cuore del bacino dove Europride Europa Africa e Asia si incontrano e ovviamente per noi un motivo
Di orgoglio ma è anche fonte di grande responsabilità questa la ragione per la quale ci tenevo ad essere presente a questa dizione noi siamo ovviamente consapevoli che è una
Solida geopolitica del dialogo Possa costruire e consolidare
Nell'Area
Solamente muovendo dalla consapevolezza delle nostre identità culturali delle nostre identità valoriale dalla constatazione che la nostra prosieguo prosperità
Non è possibile se non c'è anche quella dei nostri vicini
Per questo ad esempio all'atto dell'insediamento del nuovo governo di fronte alle Camere io ho parlato della necessità che l'Italia si faccia promotrice di un piano Mattei per l'Africa
Cioè di un modello virtuoso di collaborazione
Che chiaramente di crescita tra l'Unione europea e le nazioni africane che abbia un approccio che prendendo esempio proprio questo grande italiano ma un grande italiano come Enrico Mattei non abbiano diciamo una postura predatoria
Nei confronti delle altre nazioni
Ma invece collaborativa
Rispettosa dei reciproci interessi come efficacemente è stato detto
Fondata su uno sviluppo che sappia valorizzare le identità e le potenzialità di ciascuno ho apprezzato moltissimo le parole l'ambasciatore Marzolo che parlava delle nazioni come il suo oggetto e non oggetto della cooperazione sono assolutamente d'accordo e questo è un approccio che l'Italia può vantare
Ed eventi diciamo favorire da parte ovviamente di tutti gli altri attori su cui noi possiamo diciamo così rappresentare una nazione guida è un po'il ruolo che a questo governo
Piacerebbe dare alla nostra nazione perché è un approccio di questo tipo ovviamente conto consente anche di contrastare più efficacemente il preoccupante dilagare del radicalismo estremo estremi islamista
Soprattutto ovviamente nella nella nell'area subsahariana
Perché vede i dialoghi di questi giorni
Hanno sottolineato sì molte criticità
Però anche delle
Opportunità sorprendenti
In qualche modo con le crisi il destino ci si fida
Ma nel farlo ci mette anche alla prova mette alla prova il nostro ingegno metteranno alla prova la nostra capacità di reazione qualcosa che ci ha insegnato proprio Enrico Mattei diceva l'ingegno e vedere possibilità dove gli altri non ne vedo uno
Così se per esempio il cambiamento climatico è ovviamente causa di Dirty diesel desertificazione e dunque di ulteriore importo un po'l'impoverimento di ulteriore destabilizzazione
Dall'altro lato esistono per paradosso opportunità offerte da territori che sono sempre più desertici ma che sono anche ricchi di acqua
E quindi necessitano di tecnologie che consentono tutti ovviamente sfruttare
Quell'acqua come ha sottolineato molto bene il presidente del Niger ecco noi dobbiamo essere tutti insieme pronti a raccogliere queste sfide
A capire come e più la sfida diventa difficile e più il nostro approccio dovrà pretendere di alzare il livello è per questo che servano confronti di questo genere chiaramente le sfide sono molte lo sappiamo una delle principali di queste sfide affrontate anche dai dialoghi sul Mediterraneo e quella delle migrazioni
Che è un fenomeno strutturale
è un fenomeno globale
Le cui dinamiche nel Mediterraneo hanno ovviamente spesso origine luoghi più distanti a partire dal Sahel dove non a caso la presenza e la collaborazione diplomatica militare
Con i nostri partner sono aumentato in modo significativo voglio ringraziare ovviamente particolarmente per la loro presenza i presidenti
Di Repubblica di Mauritania e del Niger che hanno profondamente arricchito con la loro partecipazione il dibattito in questi giorni il mediterraneo ha bisogno di essere percepito prevalentemente come una comunità di destino un punto d'incontro tra identità nazionali non come troppo spesso è accaduto negli ultimi anni come un luogo di morte causato da trafficanti di vite umane
E allora ovviamente ci vuole più Europa
Ci vuole più Europa sul fronte sud
Come l'Italia rivendica da tempo e come ha rivendicato particolarmente negli ultimi tempi perché noi da soli non possiamo gestire un flusso che ha assunto dimensioni ormai ingestibili
Occorre che l'Europa realizzi per realizzi con urgenza un quadro di collaborazione multirazziale multilaterale
Basato sui flussi
Legali sull'ICE una incisiva azione di prevenzione di contrasto di fronte ai flussi irregolari
Che a che deve prevedere ad esempio anche un tassello indispensabile che quello della europeizzazione nella gestione dei rimpatri
Con oltre novantaquattro mila arrivi dall'inizio di quest'anno l'Italia insieme agli altri Paesi di primo di primo ingresso sta sostenendo l'onere maggiore
Nella protezione delle frontiere esterne europea di fronte al traffico di esseri umani nel Mediterraneo
Di recente per la prima volta la rotta del Mediterraneo centrale è stata considerata prioritaria in un documento dalla Commissione europea
E io considero questa una vittoria non era mai accaduto
E probabilmente non sarebbe accaduto se l'Italia non avesse posto due questioni il rispetto della legalità internazionale e la necessità di affrontare il fenomeno delle migrazioni a livello strutturale
Di fronte a un fenomeno di portata come quello che noi stiamo vivendo che coinvolge sia i Paesi di origine e transito che i paesi di destinazione è necessario un impegno serio e concreto
Da parte di tutti un impegno comune
Gli Stati dell'Unione europea da una parte e gli stati della sponda sud del Mediterraneo dall'altro per questo noi chiediamo che l'UE l'Europa rilanci una effettiva attuazione degli impegni presi
Da troppo tempo
Attraverso una cooperazione migratoria con i nostri partner dell'Africa del Mediterraneo
Che devono essere maggiormente coinvolti nella prevenzione e nel traffico e nella e nel contrasto al traffico di esseri umani noi stiamo assistendo alla definizione di nuovi scenari conflittuali di nuovi schemi di alleanze ovviamente
Come Governo italiano siamo impegnati a promuovere un dialogo attivo con tutti i Paesi del Mediterraneo allargato in modo Franco ma in modo articolato sia sul piano bilaterale che a livello dell'Unione europea e della NATO l'aggressione russa all'Ucraina ovviamente vostri conti costituisce alla luce dei suoi drammatici costi umani sociali economiche uno spartiacque netto
Chiarisce
In maniera irreversibile che per parlare oggi di sicurezza e soprattutto per realizzare sicurezza occorre fare ricorso a una accezione estesa del concetto di sicurezza
Che include sì soluzioni politiche include consolidamento istituzionale include ricostruzione civile ma comprende in misura altrettanto profilata azioni a salvaguardia della dimensione umana
Culturale ambientale energetica alimentare
Non a caso oggi si parla di sicurezza umana
Che vuol dire protezione delle nostre comunità dagli attacchi estremisti significa difesa del territorio al cambiamento climatico ma significa anche un terzo aspetto che è stato sottovalutato in passato ovvero la parte la la tutela del patrimonio culturale
L'Italia non a caso è in prima fila per proteggere in ogni nazione l'eredità lasciata dalle precedenti generazioni senza la quale non può esserci ricchezza per le generazioni future e questo vale in particolare per il Mediterraneo allargato diceva bene scriveva bene
Paul Valéry giammai in uso in nessuna parte del mondo si è potuto osservare in un'area così ristretta in così breve intervallo di tempo un tale fermento di spiriti una tale produzione di ricchezza
Sicurezza e quello che ci unisce
Non quello che ci divide
Perché la sicurezza in definitiva la condizione abilitante la prima condizione dello sviluppo economico e sociale delle Nazioni
La promozione la Pro e la protezione dei diritti umani l'affermazione il consolidamento delle istituzioni democratiche tutto parte da qui
E da tale consapevolezza trae le premesse la postura dell'Italia nei riguardi dell'importanza e la stabilità della sicurezza nel Mediterraneo
Si tratta di interessi nazionali certo a ben guardare si tratta di interessi europei che definiscono la profondità strategica della nostra politica estera
La piena e dico e duratura stabilizzazione della Libia
Rappresenta certamente una delle più urgenti e delicate priorità di politica estera e di sicurezza nazionale
Anche in ragione degli impatti che una protratta instabilità in Libia è successo è suscettibile di avere anche in termini di flussi migratori di sicurezza degli approvvigionamenti energetici per tutta l'Europa noi vogliamo da qui rinnovare
Il nostro invito agli attori politici libici a impegnarsi al fine di dotare il Paese di istituzioni solide e democraticamente legittimata sarà a quel punto possibile finalizzare
Anche un il processo di ritiro dei mercenari
E combattenti stranieri dal paese solo un processo guida libica con il sostegno delle Nazioni Unite
Può portare a una soluzione piena e duratura della crisi nel Paese l'Italia continua a sostenere anche la necessità di una più stretta collaborazione tra i Paesi del Maghreb
Per creare condizioni di sviluppo e di stabilità
Occorre superare il prima possibile l'attuale stato di emergenza in Tunisia individuare un percorso politico chiaro e condiviso che possa col
Sentire il ristabilimento delle funzionalità delle istituzioni a cominciare ovviamente dal Parlamento la gestione delle urgenze economico e economiche sociali l'Italia è stata e rimane vicina alla Tunisia sosteniamo con convinzione l'accordo di delitti delimitazione marittima tra Israele e Libano
Che dimostra come lo sfruttamento in comune delle risorse energetiche Possa e deve vie debba essere anche nel Mediterraneo orientale un volano di crescita economica un volano di sviluppo per tutta la regione
Guardiamo con attenzione al processo di normalizzazione delle relazioni tra Israele e il mondo arabo
E alla necessità di Ray internazionalizzare il processo di pace per raggiungere a una soluzione a due Stati che sia praticabile giusta e direttamente negoziata tra le parti
Dopo anni di polarizzazione assistiamo con interesse a nuove dinamiche cooperative nel Golfo
Rilevante rimane
Il nostro impegno in Iraq dove siamo contribuendo al processo di graduale espansione della missione nato di cui assicuriamo il comando dallo scorso maggio nel pieno rispetto della sovranità irachena in stretta collaborazione con le autorità di Baghdad
Uno degli obiettivi principali dell'azione italiana nella regione euromediterranea
Fare evolvere la dimensione meridionale della politica europea di vicinato trasformandola in un vero e proprio partenariato mediterraneo
Che non si esaurisca nella gestione delle crisi che non si limiti ha rapporti bilaterali tra l'UE e i singoli Paesi dalla sponda sud
L'Italia
E e può essere molto di più cerniera e ponte energetico naturale tra il Mediterraneo e l'Europa
è una delle grandi sfide strategiche che questo governo vorrebbe portare avanti sulle quali stiamo lavorando chiaramente in virtù di una posizione a geostrategica particolare delle sue infrastrutture della sua come dicevamo proiezione cooperativa del prezioso contributo dato anche delle proprie imprese
Vantiamo una diversificazioni ricca sia di rotte gasdotti elettrodotti sia sia di fonti
Fattore che adesso più che mai rappresenta ovviamente una fattore cruciale per la per la comune ricchezza per la resilienza energetica per lo sviluppo di relazioni sempre più strette
Il nostro partito partenariato strategico in particolare con l'Algeria ci ha permesso in questi mesi di agire rapidamente per ridurre la nostra dipendenza dal gas naturale russo il Mediterraneo allargato e la colonna della sicurezza energetica italiana
Dai suo proviene circa il quarantacinque per cento dell'importo di Grass di gas naturale oggi arriviamo a quasi il sessanta per cento con le forniture azere via tappa attraverso Turchia Grecia e Albania
Enormi sono le potenzialità dell'aria il contributo che può dare la sicurezza energetica europea in questa fase di crisi non solo per quanto attiene al gas naturale
Ma anche per lo sviluppo e lo scambio di nuove energie sostenibili convenienti accessibili è corretto
Che la diciamo così che la proiezione che l'ambizione di tante nazioni africane ad esempio debba essere quello di essere protagoniste
Nella transizione ecologica nelle materie della sicurezza energetica
E proprio perché noi siamo consapevoli di questo il sistema Italia è attivo in quasi ogni paese dell'Area nero dal rapido sviluppo di energie rinnovabili e l'avanzamento tecnologico nelle infrastrutture digitali nelle reti intelligenti
Per esempio l'Europa è destinata ad essere uno dei primissimi mercati di importazione di idrogeno verde
Ne parlavamo qualche giorno fa con il presidente della Mauritania
Abbiamo la possibilità di produrlo nel Mediterraneo allargato e scambiarlo a prezzi competitivi quindi l'Energia eh sì un bene nazionale ma è al contempo un bene inclusivo
E dunque è un bene comune
Ed è un tema sul quale ovviamente la cooperazione diventa una cooperazione
Fatta nel bene per il bene per la crescita di tutte le nazioni che vi partecipano
L'unione europea deve creare partenariati basati sugli investimenti su una catena tecnologica
C'è una grande questione europea aperta sulle catene di approvvigionamento
Che noi abbiamo posto molte volte perché l'Italia l'Europa l'Europa finito per non controllare quasi più niente
Ci siamo resi conto quando sono arrivati gli sciocchi di questi ultimi anni oggi ce ne rendiamo conto per quello che riguarda l'Energia ieri con la pandemia per quello che riguardava CIPE semiconduttori ma su questo a un certo punto l'Europa
A allungato così tanto le sue catene d'approvvigionamento da non riuscire a controllare quasi più niente oggi la grande sfida di essere padroni del proprio destino lavorando sulla sulle catene nazionale sulle catene europee ma anche sul Friends orine
Cioè sul rapporto con nazioni amiche e sul mia sciorina
Cioè sulle catene d'approvvigionamento legate a nazioni vicine
Questa è una sfida che ovviamente per quello che ci riguarda compete il tema del del Mediterraneo l'Italia l'Europa deve essere una
Partenariati o doppio senso finalizzato a facilitare lo scambio
Di fonti energetiche ma anche a incoraggiare la produzione di energia dei carbonizzata la transizione verde in tutta la regione mediterranea e necessario dare un segnale
Forte dello spostamento del baricentro degli scambi energetici europei proprio verso il mediterraneo
E l'Italia vuole e può giocare un ruolo preminente in questa strategia
E ovviamente per questo sono fondamentali finanziamenti europee la transizione digitale le sue ricadute in termini innovazione sono ovviamente un altro importante catalizzatore per la modelle per la modernizzazione dell'intera regione
Bisogna favorirne integrazione la crescita sostenibile e ovviamente questo è lo strumento la digitalizzazione può consentire in prese di entrambe le sponde di accrescere la propria con tipi competitività integrare le catene del valore la creazione di uno spazio cibernetico rimane una delle fonti di maggiori opportunità
Per le società per il sistema internazionale in linea con le priorità che l'Unione europea
Assegna la transizione digitale anche sul piano d'azione Esterna l'Italia con la sua strategia di cooperazione promuove la diffusione della digitalizzazione in molteplici settori di intervento
Penso lo sviluppo socio economico la governance istituzionale la sanità l'istruzione e la formazione professionale il turismo sostenibile la valorizzazione del patrimonio culturale
In un'area così complessa e sottoposta sfide
Continue e continui cambiamenti come quella mediterranea
Le donne e i giovani possono svolgere un ruolo fondamentale nella costruzione di società più coese e più residenti e allora e necessario consentire euro consentire loro di mettere a frutto la loro visione
Le loro energie rendendoli protagonisti del loro futuro e di quello delle rispettive società garantendo in pieno
I loro diritti e lottando contro ogni forma di violenza e di discriminazione
E allora voglio dire che non possiamo fingere di non vedere quanto sta accadendo in questi mesi alle donne ai giovani che manifestano in Iraq ad esempio erodere spazi di libertà o impedire alle donne alle ragazze di accedere al lavoro e all'istruzione qui penso soprattutto l'Afghanistan significa porre un'ipoteca sul futuro di quei Paesi
Non c'è avvenire senza il riconoscimento delle libertà fondamentali essenza della la Garanzia della pari dignità tra gli esseri umani
Nel Mediterraneo meridionale e orientale dove il quaranta per cento della popolazione ha meno di venticinque anni la disoccupazione giovanile è tra le più alte del mondo da oltre due decenni nonostante gli alti livelli di istruzione dei giovani in tutti i Paesi dell'area euro-mediterranea
Quanto alle donne non ci può essere sviluppo senza che possano diventare protagoniste della loro società e questo richiede creazione di posti di lavoro
E promozione di un ecosistema locale che sia favorevole all'imprenditorialità giovanile e femminile così come alla partecipazione alla vita pubblica nelle società di appartenenza
E tra le libertà fondamentali che l'Italia censi impegna sostenere c'è ovviamente la libertà di religione e di credo
Un diritto umano fondamentale che troppo spesso viene ancora negato o non sufficientemente garantito
L'Italia è al fianco delle minoranze religiose vittime di attacchi più lenze discriminazioni in ogni parte del mondo e sostiene gli sforzi dei nostri partner nel Mediterraneo allargato affinché queste comunità vengano protette e con essa il valore centrale della libertà religiosa della tutela e del rispetto del patrimonio religioso e dei luoghi sacri
Concludo
Osservando che molte delle politiche europee rischiano di essere incomplete
Se non vengono con le collocate all'interno di una più ampia dimensione euromediterranea
Il presidente Mattarella a definito il Mediterraneo un ambito di grande diversificazione culturale di elaborazione di filosofia di scoperte scientifiche senza uguali
Con apporti preziosi in dialogo fra saperi diversi che hanno dato vita scontri e poi a unioni senza precedenti è una frase che ho trovato molto bella
Per costruire un agenda positiva con intenti comuni a popoli che hanno identità diverse
è quindi necessario ripartire collocando nuovamente la persona
Con le sue esigenze culturali formative sociali al centro dalla nostra attenzione allora io voglio ringraziarvi
Ancora una volta per le idee per le proposte con le quali avete arricchito questo dibattito nei tre giorni
Gli spunti che sono emersi da queste discussioni come ha correttamente ricordato il ministro Tajani saranno Fonte di ispirazione per l'attività dipinti del del Governo per orientare le relazioni collaborazione tra l'Italia i suoi partner nella regione Mediterraneo allargato verso un percorso comune che possa garantire stabilità
Sicurezza sviluppo per le regioni nazioni presenti per quelle future quindi io vi ringrazio
E invito l'appuntamento al posto che l'ambasciatore Massolo alla nona edizione vede alle dei dialoghi sul Mediterraneo di Roma grazie
Benissimo