Le riviste di cultura italiane nella storia d’Italia (1945-2022)

Venerdì non soltanto la nostra Presidente del Consiglio ha ricordato nel suo discorso prima donna che ha ricordato Cristina di Belgiojoso in vernice giornalisti foglie cerca un addetto ma quanti parlamentari sanno chi era Cristina di Belgiojoso
Beh Cristina di Belgiojoso nel mille ottocentosessantasei nel primo numero della rivista pose un problema importantissimo il ruolo della donna nella società italiana
Con articolo quel testo così bello che non era fatto da una femminista ma una persona che denunciava lo Stato è assente pensate che me l'hanno chiesto dalla Comunità europee l'ho mandato a Bruxelles per la sua attualità brucia è un problema che in parte è stata risolta cioè per le donne grazie a Dio non sono nelle condizioni del sessantasei ma tutti i giorni diciamo che quel problema venti e quindi è stata una rivista dimettere scienza carte cioè quelle dette di varia umanità
Che spesso oggi vengano attacca perché anche in campo universitario si ci deve essere la specializzazione ottanta storia tutta scienza tutta letteratura non è zero
La variamente la società è intrecciata
è interdisciplinare il nostro maestro ricordiamolo Giovanni Spadolini ha scritto il libro gli uomini che fecero l'Italia comprese le donne naturalmente dove non c'è Mazzini Garibaldi e Vittorio Merloni e basta
Ma c'è fattori pittore cioè Collodi cioè Salgari cioè il De Amicis perché hanno influito al nostro il divenire di oggi alla società di oggi come come i grandi protagonisti della politica italiana
Quindi i vari settori questo è stata una rivista che negli anni
Prima della guerra dopo guerra ha raccolto le corsie degli intellettuali che maggior intellettuali
Messi a confronto per risolvere i problemi del momento con questa diciamo semplice parametri rispetto della memoria storica
Applicata e tenuta presente per i problemi dell'attualità si parla del dopoguerra bene dopo quella rivista che superò indenne il fascismo
Perché era fascista non a caso il presidente era Federzoni presente del Senato ma il redattore capo quello che faceva tutto Antonio Baldini
Tanto era fascista che dopo la Liberazione Antonio Baldini rimase redattore capo con Mario Ferrara personaggio della Resistenza e rimase fino alla morte nel cinquantasei perché aveva garantito quella certa diciamo
Ippolita della rivista anche sotto il fascismo
Pensate tanti scrittori trovarlo riparo la patologia Bacchelli ha sempre detto che se non avesse pubblicato a puntate il mulino del Po che certamente romanzo fascista non era non l'avrebbe mai fatto il libro sotto il fascismo se non riusciva a puntate sulla Nuova antologia
Prevista che con oltre momenti di crisi come tutte le riviste italiane negli anni Settanta proprio quanto le riviste sembravano fuori moda
E fu lì che Spadolini era la ripresa in mano perché era della Confindustria con un accordo con Carlo Micheli dette la testata per una lira simbolica
E Spadolini si trova questa testata che era legata alla sua persona penso che non era poteva morire con la sua stessa vita attorno da casa pensato di creare una fondazione quella che c'è oggi la Fondazione Nuova antologia che spesso è quella quella robustezza quella spalla di cui ha parlato Baldo se non si riesce a coprire le spese nonostante numerosissimi abbonamenti
C'è dietro alla Fondazione che le copre e quindi era garantita la libertà economica e soprattutto la libertà intellettuale di che scrive sopra Nuova antologia e quindi questa rivista
Non rimane antica per il suo per il suo passato
Sì a volte soprattutto i giovani e lo facciamo una politica oggi più giovani
La facciamo attraverso impianto i fascicoli nelle scuole grazie all'apporto di banche che debbo dire sono molto sensibili su questo e grande anche a tutti i mezzi socia
Che sono stati accentuati dalla Fondazione dalla rivista nel periodo la pandemia perché ovvio allora non c'erano più le scuole poté Manila confrontarsi a dibattere bisognava raggiungerle con questi mezzi come abbiamo fatto
Quindi amici miei per concludere
Che senso ha una rivista come occhio rimessi hanno bisogno hanno bisogno abbonamenti ha detto bene Pato avevo bisogno soprattutto di essere conosciute la diffusione una volta Balto l'ha detto si trovavano
Alla Feltrinelli si fallito oggi non li accettano di tenere una rivista
E questo è un danno enorme perché in libreria quanta gente passa cinque alle venti e dobbiamo fare tutto ma voi di farci conoscere e guardate ci conoscono quasi più all'estero che all'Italia perché noi come Nuova antologia abbiamo
Dai sessanta settanta abbonamento
Le maggiori biblioteche istituti del mondo
La prima è quella del Congresso degli Stati Uniti se per caso per posta mi arriva un fascicolo ci tempestano hanno tutta la collezione completa come ce l'hanno in Israele ce l'hanno a Malta in Germania è un simbolo la bandiera di italianità
Non è un caso se contatta la Crusca Firenze
L'Accademia della Crusca la sua biblioteca
Le riviste la Rizzo prevista numero uno e la Nuova antologia appunto perché ci accompagnato anche un esempio di lingua allora che senso ha una rivista come la Nuova antologia oggi
Rispondo quindi non rispondo con le parole di uno dei nostri grandi collaboratori ed amici che Claudio Magris credo che il maggiore ispettori
Oggi vivente che abbiamo in Italia è una palestra preferisce ridurre la libertà nel senso più ampio del termine
è rimasto al luogo in cui la parola scritta riesce a risuonare e ad essere ascoltata anche nel frastuono dei vari ordini del giorno proprio prezzo una rivista scevra di sterili nostalgie del passato e ancor più spero di rifiuti del presente
Proprio per questo ingrato senza cedere alla società dello spettacolo
E senza volere di affidamento di reagire
Si svolgerà il punto in cui la signorilità la propria funzione oggi è una vera cura con una liberalità è il sale della democrazia
Nuova antologia un centro di quella politica cultura di cui parlava Bobbio non a caso nume tutelare della rivista vi ringrazio
Grazie grazie lei direttore Antonio Fanelli che dirige la rivista Lares
Grazie grazie dell'invito la rivista la res nona gli stessi anni della Nuova antologia ma la sua veneranda età è stata fondata del mille novecentododici
La rivista l'avesse la più antica rivista di studi antropologici in Italia e l'occasione che mi viene offerta oggi è preziosa per valorizzare anche il ruolo o meglio la sinergia che di stata per molti anni
Fra un approccio di tipo scientifico
E una collaborazione con la società civile quindi rivista di cultura e lavoro scientifico in questo specifico campo per molti anni sono andate di pari passo forse quest'oggi invece un nodo scoperto un modo problematico perché il folklore uno dei temi al centro della rivista come ci ha insegnato Antonio Gramsci va preso molto sul serio
Perché perché è una costruzione dello sguardo degli intellettuali ed è un punto di osservazione molto importante
Per vedere in che modo è stata costruita l'identità nazionale in che modo sono state è stato declinato il rapporto fra le piccole patrie le parti locali e l'identità nazionale
Con questo spirito nasce a Firenze nel mille novecentododici il fondatore Lamberto Loria
E per darvi
Un dato dell'importanza di questi studi in quella fase storica mille novecentoundici a Roma festeggiamenti per il cinquantesimo anno della Unità d'Italia c'è un padiglione interamente dedicato alle tradizioni popolari italiane
Da questo padiglione poi è nato il museo delle
Quindi la fase del positivismo la scienza positivista che come dire si impegna a classificare a studiare le realtà periferiche la rivista Lares a differenza della Nuova antologia
è stata fascistizzando è stata facile strizzata perché il fascismo
Servito di questi studi e aveva bisogno delle tradizioni popolari per creare consenso
Il direttore degli anni trenta lo studioso Paolo Toschi viene declassato vicedirettore un gerarca dell'Opera Nazionale dopolavoro assume la direzione della rivista
Riviste rischia come dire di diventare uno strumento anche la campagna laziale razzista viene sì a un un gemellaggio forte con una omologa di vista tedesca
Di queste cose se n'è parlato molto poco nel nostro settore di studi soltanto oggi si sta affrontando questo tema tant'è vero che l'avesse sta per pubblicare
Un monografico sulla fascisti frazione di questi studi nel dopoguerra la rivista mantiene un profilo filologico letterario non è implicata nella nuova stagione
Meridionalista portata avanti da Ernesto De Martino nome di Gramsci
Però questa funzione filologico letteraria permette all'altezza
Di imporsi anche nel panorama internazionale come una delle riviste più apprezzate dagli istituti di italianistica lo studio delle fiabe lo studio dei diritti del teatro della letteratura popolare
Permette a questa rivista di espandersi e soprattutto di avere anche una serie di referenti locali e territoriale
Bene questa ricchezza
Negli ultimi anni
L'adeguamento della rivista gli standard scientifici fa sì che questo retroterra di presenza di Lares nelle biblioteche
Delle città medio-piccole vada ad affievolirsi una una rivista scientifica oggi come l'avesse segue altri criteri come quello della pizza Review è una rivista di antropologia culturale e quindi
Ha perso quella dimensione di classificazione di storie raccolte da eruditi locali da un punto di vista scientifico non c'è più spazio per questo gli ha ed è un paradosso un paradosso perché l'antropologia culturale ha sostenuto la
Promozione della convenzione UNESCO sul patrimonio culturale in materia mentre l'UNESCO con l'unione europea cercano di valorizzare
Le intellettualità locali definite come comunità patrimoniali queste comunità patrimoniali non hanno più la possibilità di dialogare con la ricerca scientifica
Ecco il problema che Lares vive oggi è quello dei
La crisi in qualche modo degli abbonamenti storici
Tutte le piccole biblioteche avevano Lares perché in molte realtà locali il cultore di tradizioni popolari scriveva si aggiornava attraverso questo dialogo ecco il dialogo centro-periferia credo sia un grande tema che il crick e che noi come riviste di cultura ci dobbiamo porre
E
Chiudo con questa riflessione riviste scientifiche che per il loro statuto per essere riconosciute come tali non devono e non possono più fare divulgazione questo è è un problema è un nodo scoperto e credo che anche di questo si debba discutere grazie
Grazie a voi non lo non lo do fa ogni volta ma grave gestito quanti temi stanno emergendo è e quanta ricchezza sia tra le tante riviste ed esperienze culturali Guido Melis professor Melis le carte e la storia
Devo ancora sì grazie grazie infinite
Allora uno squatter una riflessione rapidissimamente lo spot le carte la storia
Nasce nel novantaquattro e un semestrale dal novantasette pubblicato dal Mulino è una rivista che si direbbe accademica perché nasce negli ambienti universitari ma a una particolarità cioè è fatta da archivisti oltre che da storici delle istituzioni Darki viste soprattutto è da protagoniste dell'amministrazione o delle istituzioni pubbliche che ci scrivono frequentemente
E che sono molto vicini alla rivista quindi si pone in una dimensione che è un po'diverso dalle altre ma al tempo stesso e anche diversa dalle riviste strettamente accademiche disciplinari questo ci tengo molto a dirlo
Perché è un po'caratterizza la nostra presenza nel dibattito culturale perlomeno almeno all'interno del e cerchiamo di essere aperti a tutte le
Le spinte e le prospettive credo che indici potrebbero dimostrarlo
Una riflessione
Cercato prima di venire qua se esistesse un numero
Un censimento di tutte le riviste italiane dal mille ottocentosessantuno ad oggi
Non esiste almeno Google il nostro grande Dio
Che ci dà ci dice ormai tutto quello che non sappiamo non porta questo numero c'è un'enorme massa di informazioni che mi sono guardato con attenzione ci sono per esempio ho scoperto che il Mulino ci fa più di ottanta riviste solo il Mulino fa più di ottanta rivista
Gran parte delle quali non si potrà più Balbo ma questo è colpa del mulino non colpa
La nostra e visto cioè fin dall'inizio ho scoperto che ci sono riviste generali sparse nelle regioni che ci sono molte riviste che hanno una dimensione territoriale molto importante
Cioè c'è una vivacità anche che è dimostrata dalla presenza di questi soggetti ma non sono in grado di dire questo numero tanto meno di dirlo sull'arco temporale dal mille ottocentosessantuno ad oggi sarebbe bello
Se si facesse un domani chissà magari cricche troverà un rifinanziamento
Ma strabiliante da parte del del del del ministero e potrà fare questo censimento sarebbe molto molto interessante un dizionario delle riviste italiane perché è interessante perché io ho la sensazione che se noi facciamo una mappa
Con quei grafici che io non so fare
E vediamo mettiamo gli anni e mettiamo le lì il numero delle riviste scopriremo che le riviste si addensano negli anni di crisi
Cioè c'è una vivacità
Delle riviste nella storia d'Italia che si può facilmente intuire solo guardando quei pezzi di storia d'Italia che si susseguono l'un l'altro tra letali Berardi il fascismo e l'età repubblicana le riviste in genere nascono sorgono sono vitali
Poi magari di Van
Siamo in altri periodi nei periodi di grande intensità culturale cioè quando esiste un problema che può essere dato da due cose o sta cambiando qualcosa l'età giolittiana
Il dopoguerra
Il fascismo
Il centrosinistra si potrebbe continuare forse a elencare sono stato sommario o sta cambiando qualcosa e quindi c'è bisogno delle riviste perché la rivista devono dipanare la matassa e preparare pesante che il Mulino
Per dire una rivista molto importante affatto come forse molti di voi sanno un incontro segreto
Negli anni precedenti il centrosinistra con una delegazione americana mandata la Chennedy capeggiata da da da da dai esponente d'amministrazione Kennedy al massimo livello c'è anche un libro del Mulino che ricostruisce di recente perché loro hanno tutti i verbali di questo incontro un incontro in cui gli americani son venuti a chiedere al mulino cosa com'era l'Italia
è incredibile no ci siamo rivolti a una rivista non ha non ha un gruppo scientifico a un'accademia a uno di questi compassati istituti che esistono in Italia siamo andati dal
Perché a Tripoli non avevo una vivacità all'ora forse oggi un po'di meno ma dovevo una vivacità e anche una linea politica che forse piaceva Chennedy per cui lui ha pensato di andare lì ecco questo ruolo delle riviste che si condensano in questi anni blu
è molto importante e io ho la sensazione che stiamo andando verso uno di questi momenti
Certo con tutti i problemi che sono stati evocati prima di me da tutti quelli che hanno parlato e cioè
Che noi non siamo più nell'età della carta e quindi le riviste cartacee ma ci sono anche le riviste on line ben s'intende
Ci sono delle autorevolissima rivista che escono solo on line la nostra esce e cartaccia ma qui si pone un altro problema che riguarda la fattura delle riviste perché un tempo la rivista era dalla prima pagina all'ultima uno prodotto unico
Tu compravi la rivista è terra dei germi tutta se non per la regia di tutta leggeva i tre articoli e il resto lo conservava i dallo scaffale perché ti poteva essere utile
Oggi c'è un commercio degli articoli cioè la nostra rivista viene o o i dati consolidati adesso ma insomma li ho visti da poco viene comprata non tanto per il fascicolo ma per gli articoli
Quindi questo vuol dire tutto quello che noi facciamo
Facendo una fatica del demonio per accostare tutte le varie partire vari per fare un mosaico che abbia una sua godibilità anche no che si si si si offra a un pubblico diciamo così master più vasto possibile lo interessi lo lo lozioni e tutto umano perché in realtà il Pubblico compra quell'articolo che li serve in quel momento
E poi chissà cosa ne fa forse lo conserva nel suo computer speriamo speriamo che non lo butti
Mentre le riviste stavano com'è noto nelle collezioni
Vede i privati no io ho ereditato da mio padre che era un avvocato di provincia colto delle intere ska scaffali per soft ingombrano il mio studio di riviste degli anni cinquanta e sessanta
Il ponte tra si è cominciato a tutta la collezione del ponte fin dall'inizio oggi oggi chi è che si compra il ponte ad annata io dubito uno comprende molte persone c'è un articolo del ponte che in quel momento l'interessa questo è un punto che è molto
Delicato perché riguarda come noi pensiamo però è vero quello che è stato detto che questo tema della frenetici scade il tempo della politica si sta dimostrando il tallone d'Achille della politica
E quindi c'è un bisogno io credo di averlo colto anch'io in qualche segnale c'è un bisogno di riflessione
Di no di rallentamento dal tempo della politica almeno di un di un background che in qualche modo aiuti
E potersi che venga anche una classe politica meno incolta che sia si si appella alla politica l'altro giorno
Ho rivisto un'intervista fatta da noi al povero Manin Carabba che è stato un intellettuale importante
Socialista del del dopoguerra ma lei diceva che lui aveva scritto non mi ricordo su quale di socialista è una cosa che ha avuto la sorpresa giovanissimo di sentire Togliatti in uno dei suoi ultimi interventi da sessantaquattro a dire
Un giovane socialista scritto cioè Togliatti legge ma anche le riviste le più de più sparute presenza editoriali lo interessavano le raccoglieva e poi ne facciamo oggetto nella sua riflessione ma questo togati ma tutti forse i leader di allora non sarà stato diverso
Moro non sarà stato il verso Fanfani non far sapere al suo Nenni
Non sarà stato diverso sarà grazie quindi il tema
Della della
Del del del dell'influenza sulla politica si si pone e io credo che le riviste abbiano adesso una grande occasione se riesco in qualche modo
Come dire a offrire materiali non immediatamente politici ma
Che appunto si auto perfino non immediatamente politici ma di tipo come dire di tipo prego prego
è un prerequisito ecco noi dobbiamo costruire il prerequisito della politica cioè la politica deve avere due nelle riviste tutte le riviste a qualunque siano loro Barrow l'oroscopo a loro fattura
Devo bevono offrire idee non necessariamente idee già politiche sistematica intendiamoci alcuni di noi qui al tavolo producono idee politiche
Noi per esempio non produciamo idee immediatamente politiche utilizzabili direttamente nel dibattito politico però insomma la storia dell'istituzione di radio e la storia lo Stato no
Una cosa importante il digitale ma italiano ha detto come diceva Umberto Eco che devo a distruggere il cartaccia
Digitale può accompagnarsi no per esempio noi come carte storione stiamo faccia abbiamo già fatto una una
Collezione di quaranta interviste sui capi di cui ai capi di gabinetto del passato che ha avuto un certo una certa circolazione adesso stiamo facendo con l'Archivio centrale dello Stato la prima la faremo
Tra qualche giorno la prima giornata di interviste
Stiamo facevo delle interviste sulla memoria
Di coloro che sono vissuti in qualche modo nelle istituzioni e prime tre sono ma casualmente Marta Cartabia
Rosa Oliva
Rosolino è la prima donna e ha cercato di fare un concorso di prefetto e che è stata bocciata e poi ha vinto però alla Corte costituzionale è vero che è un avvocato che si chiama portati giudizio ma
C'erano anche le premesse per vincere e il terzo sarà Giorgio Macciotta che un personaggio meno noto ma è stato un personaggio chiave nella macchina dal Parlamento perché mi è stato parlamentare per tre legislature sì occupato moltissimo del bilancio
Valdo certamente sa di sto parlando
E poi proseguiremo anche Valdo sarà sarà toulousain nasce già nell'elenco dei futuri testimoni perché noi vogliamo raccogliere e questa memoria digitale perché ci sono interviste fatte col mezzo tu col metodo della telecamera
Va da accompagnarsi puoi alla rivista perché poi diventa diventa scritta in qualche misura
Non del tutto perché il digitale le il video non è totalmente trasferibile da costi
E quindi io penso che il digitale debba allearsi col e poi e forse una una delle strade di accompagnare le nostre riviste ognuno per il suo specifico a raccolta di testimonianze a
Momenti di dibattito ripreso chiedevo se questo dibattito fosse ripresa sarebbe stato meglio se fosse stato ripreso registrato perché tutto quello che si dice in qualche modo poi può essere oggetto un futuro in futuro di di ricomposizione della memoria quindi diciamo così bene il Cretti benissimo avere promosso questa giornata e e e bisogna adesso però lavorare molto perché perché è necessario che tutto questa questo patrimonio non si disperda grazie
Grazie professor Melis
Sandra Federici che dirige Africa e mediterranea a te la parola
Ecco buongiorno a tutte tutti grazie mille per l'invito a questo momento che ci aiuta un po'anche a rafforzarci nel nel nostro lavoro io dirigo Africa e Mediterraneo che questa è una rivista semestrale Xie da Bologna e volevo iniziare questo piccolo intervento con un imeni che ho ricevuto due giorni fa mi ha scritto The caste negarci che è uno storico originario del Corno d'Africa professore emerito
Università svedese mi scritto cara Sandra un quarto di secolo fa ho scritto un piccolo articolo per Africa e Mediterraneo
Da allora ho seguito il giornale e sono sempre stato impressionato dal fatto che il suo sopravvivenze
Altri capiteranno non ha dietro un consorzio di università o una grande casa editrice lo spazio tu e alcune altre persone ecco in queste poche righe che ho detto va bene
Sono una bella riflessione sono utili per la defezione di di oggi c'è un po'il la situazione di una rivista come Africa e Mediterraneo che appunto e non ha dietro università
Ma lavora si avvale del contributo di tantissimi accademici cult e accademiche italiani i nonna
A livello internazionale e ha dietro una piccola casa editrice la cooperativa Naima Omo che è stata fondata a Bologna nel novantacinque per acquisire questa rivista Africa Mediterraneo che era stata fondata da una ONG nel novantadue
Quindi attacca meritano a trent'anni
E e che stava per essere chiusa per carenza di fondi e non abbiamo creato questo gruppo
Che voleva continuare a pubblicare la rivista
Ma anche lavorare con progetti che andassero oltre quindi convegni corsi per insegnanti esposizioni
Su quali temi i il tema era soprattutto l'espressione culturale e artistica contemporanea dell'Africa
E le modifiche culturali e sociali che la presenza dei migranti stava portando nella nostra società
Erano i tempi diciamo da metà degli anni novanta in cui in cui l'Italia cominciava davvero rendersi conto di essere tentata da un paese di emigrazione un paese di immigrazione c'era molto interesse c'era molto bisogno in particolare tra gli insegnanti di capire come affrontare queste nuove presenze i tempi erano cinquecento mila milione adesso
Come sapete i siamo oltre i cinque milioni di cittadini di origine straniera però c'era questo bisogno di capire come come cambiare come la Società doveva cambiare
Io ricordo facemmo un convegno dal novanta al sei dal titolo intercultura scuola cui si a Bologna si scrissero duecento insegnanti in cui invitammo tra l'altro il professore a Mohammed alcun algerino teologo algerino dell'Islam
Razionale moderno che venne che il superamento momento molto bello molto importante
Africa Mediterraneo a a quindi lavorato muovendosi su due sistematici che in quei tempi erano spesso pionieri c'è per la prima volta veniva affrontato un certo tempo ad esempio il cinema africano la dossier letterari l'arte contemporanea africana il fumetto africano il teatro
E così avanti negli anni erano anni ripeto in cui si trattava pochissimo questo tema le riviste rattoppi son Cerami imperizia qualche rivista missionaria coi serafica dell'Isiao e altre riviste cadente come terra d'Africa ma c'era davvero pochi stranieri di le case editrici che pubblicasse euro i introduce estero gli autori del continente africano si contavano sulle dita di una mano c'era la festa del Cinema Africano
Di Milano che era l'unico in cui si riuscivano a vedere i film dei ti registi del continente da allora le cose sono completamente cambiate e dopo dirò qualcosa anche su questo comunque il nostro modello a quei tempi e a cui ci ispiriamo era re primo anno una rivista francese
Che pubblicava dalla fine appunto degli anni novanta e l'inizio del due mila e durata qualche anno dei dossier tematici sul panorama artistico contemporaneo dei diversi Paesi africani c'era un'équipe che faceva delle ricerche di terreni e non e pubblicava questi d'Ursi è che però sconvolgere una tutti perché per la prima volta l'arte africana contemporanea veniva pubblicata su carta patinata e invenzioni di lusso dandole quindi lo statuto di arte contemporanea tout-court e nord di questione missionaria uno da cooperazione allo sviluppo
Però loro erano finanziati con Budget scandalosi dalla Cooperazione allo Sviluppo francese si parlava allora
Di cento milioni di lire andrebbero ovviamente finanziando la ricerca di terreno che durava mezzi eccetera non ci spieghiamo così nel nostro piccola questa cosa per portare avanti il nostro lavoro
Che si è concretizzato poi anche in progetti nei Paesi africani collaborando con le associazioni di artisti in particolare di fumettisti non è vero lavorato moltissimo corso metto africano promuovendo la prima ricerca parla africana
Cioè sul fumetto Pan africano cioè velare araba anglofona francofone l'uso o forse non era mai stato fatto finora infatti nell'archivio
Di altri che presi terranno esiste la più grande collezione al mondo di originali di fumettisti africani è una cosa molto specifica però esistenti a Sasso Marconi infatti veniamo contattati espresso dai musei che si chiedono
Prestiti o collaborazioni per questo tema sul quale ora c'è moltissimo interesse il fumetto del Global Salus perché il fumetto di per sé è un medium che
Potentissimo per l'unione di testi e immagini è sempre più innovativo ed esso anche in Italia sta sempre più prendendo piede
E c'è questo interesse al fumetto appunto degli altri continenti questo segue un po'tutto il filone
Dell'apertura verso le arti l'arte dei mondi c'è stato proprio un passaggio che noi abbiamo seguito cercato di documentare Africa Mediterraneo è il
Si tratta con soprattutto con immagini di artisti africani contemporanei in particolare sempre questo ultimo numero che sul razzismo
Illustrato tutto con opere di autori autrici presenti per esempio la Biennale di Venezia di quest'anno dove c'erano tantissimi padiglioni africani de nate ad padiglioni nazionale africani quindi ormai anche il mondo dell'arte è diventato policentrico e Africa e Mediterraneo ha seguito un po'questa evoluzione gli Autori e le autrici si sono inseriti
Nelle
Disposizioni internazionali
Sempre più i musei a livello internazionale il seguono e arruolano curatore curatrici del continente africano
Perché c'è bisogno di questo sguardo altro che sta rileggendo anche la nostra storia europea era storici dentale
E quindi adesso sempre più siamo impegnati in tutto questo non più come pionieri di nicchia ma inseriti in un in un ambiente culturale più ampio
E che vede adesso come novità che invece in questi ultimi anni
Una un grande protagonismo dei nuovi italiani delle nuove generazioni di intellettuali scrittrici scrittore antropologo che sociologi che di giornalisti nati in Italia o crea arrivati in Italia molto piccoli purché non sia più quelli che hanno sono si sono laureate nelle nostre università che stanno assumendo un grandissimo protagonisti mo'non solo le scrittrici l'ispettore ma anche appunto questi studiosi e ci sono alcune associazione ancora non si sono viste almeno io non le ho viste riviste che ci sono state dei tentativi celebri o mancata una rivista on line che sta andando abbastanza avanti c'è stato anti Razzini un'iniziativa della Fondazione Feltrinelli
Però ci sono dei gruppi culturale della società associazioni creati da queste persone che stanno veramente dando una forte scorsa cambiando secondo me la nostra cultura
E spingendoci a a cambiare a rileggere la nostra storia sulla base di una storia che prima non ex
Ricordate insomma la storia coloniale razzista che fa parte dell'Italia
Concludendo con un fatto pratico volevo Franco fare anche un'annotazione condivido il tema della del problema adesso lavorare con l'Accademia perché con questa a un tour questo tema che avviso Richet quindi gli accademici devono pubblicare riviste che siano qualificati e quindi anche noi comunque adesso siamo rivista scientifica e adottiamo la peer review perché altrimenti un accademico purtroppo non può diciamo dedicare il proprio tempo affronta contribuire a una rivista se non gli dà poi dei crediti per la sua carriera l'altro tema che volevo porre era quello dello pena dell'accesso libero tante riviste
Sono in accesso sul scroto accademiche sull'accesso totalmente libero e io ho avuto anche perché è una persona che era il nostro gruppo di collaboratore che ha ceduto al tram insomma attivista
Gruppo in access non possono figurare nei vostri e le vostre elenchi ed è uscita perché c'è anche un po'questo attivismo con noi non possiamo facciamo l'accesso libero
Dopo due tre anni questo sì ma un po'di Abu acquirenti ci servono e anche ancora non ha non abbiamo pensato a questa trasformazione che però è un tema che su un tema che era stato molto aperti scomode verso grazie
Craxi grazie dottor Gabriella pirolisi della rivista Prometeo
Cosa grazie Ewald grazie a tutti per per quest'invito io sono una due interventi nella nel gruppo del cricket
Lavoro a promettevo da molti anni ma sono il direttore da da un anno e mezzo la testata compie quest'anno quarant'anni
Ed è una testata che è rimasta molto simile a se stessa per per tanto tempo dallo scorso l'abbiamo un po'cambiata
Questa questa mia riflessione è da a dall'altro una fortuna e una sfortuna la fortuna che io se non c'è stata chiamata nella primavera scorsa al Festival di scienze
E filosofia di Foligno può al a fare un po'il punto sulla sull'assetto culturale degli ultimi diciamo del dopoguerra
La sfortuna che non mi ricordo così niente di quello che avevo scritto per cui ho chiuso il giornale ieri e stanotte mi sono messa a riprendere un po'di di materiali capito alcune così
Alcuni cioè mi su allora Prometeo nasce nel ma non non voglio per non parlerò del mio giornale che comunque è questo forse l'avete visto ciprioti che
Ed è
La prima cosa che ho rintracciato stanotte guardando come diceva come è stato detto poc'anzi e che per lo meno Google come motore di ricerca non rileva il concetto di rivista culturale ovvero la trascrive come rivista letteraria
Il la la dimensione culturale così come la riteniamo noi oggi che è per sua natura interdisciplinare e riguarda appunto la letteratura ma anche la filosofia la fisica
La le geografia la storia ecco questo non viene rilevato le prime dieci quindici referenze est
Trascrivono rivista culturale come rivista letteraria benissimo io l'adoro peraltro letteratura però Laboragine grandissima
Poi o o anche la piccola fortuna di avere sentito tutti interventi che sono stati fatti finora e quindi di poter aggiungere delle cose
Promette a una rivista di un grande gruppo editoriale
Dopo di che non non facciamoci illusioni grandi gruppi editoriali
Sono su altri di diciamo sono su altre sponde ci lasciano vivere e qualche volta sopravvive nell'editoria storica e in una crisi economica verticale
Che ha attuato un meccanismo espulsivo a partire dal due mila e otto
Anche se io penso di essere a questo tavolo uno dei poche persone retribuite su come come da contratto diciamo
Contratto FMS dissidente
Allora e che Masi blairiani che peraltro pensavo di avere un un aiuto dalla mia casa editrice
Valdo c'è un tema il tema è la burocratizzazione della vita economica di questo Paese le librerie
Non possono tenere le riviste se non hanno la licenza perché nei giornali perché sono tenute a noi non l'abbiamo mai abbiamo il Codice a Barre ma l'abbiamo diverse di AN che sono che è la scintilla che tiene i libri allora noi non possiamo portare le riviste non è che non ci tengono perché non ci vogliono tenero perché nel pensano di venderne poche ma solo le le librerie che hanno questa licenza apposto
Vale anche per i Musei questo discorso attenzione perché una serie di riviste che sono qua potrebbero legittimamente ampia di stare in un museo ma non ci possono stare quindi una delle prime cose
Che a me sembra onestamente modesta a chiedere alla politica e di rimuovere questo problema trovassero una soluzione ma è evidente che nelle librerie nei musei la stampa culturale di qualità di alta divulgazione ci deve poter essere
Esattamente per questo mio primo su e e questo è il mio primo suggerimento o io faccio un piccolissimo a brevissimo excursus quando è nato promette mille novecentottantatré
La vita culturale europea non dico italiana europea era profondamente segnata
Da un fenomeno che non c'è più fenomeno è quello di maître à penser ce l'avevamo ancora nel mille novecentottantatré
Abitavamo e sono passò sono tutti il giorno che avete sono qui fondatori comitato scientifico internazionale poi professor Castronovo che mi ha messo in piedi prometto ci teneva da morire ce l'abbiamo tutti
Da Giulio imperterriti Tiscali italiana da Giulio Giorello Umberto Eco Claudio Magris ma poi abbiamo che ne so le Goff
Beh avevamo inetta secche polarizzata vanno il nel bene e nel male il dibattito culturale europeo queste figure non ci sono più anche a qui aggiungo ancora nel bene e nel male c'è una specie di ed è un fatto molto positivo anche se mette un po'in difficoltà alle riviste ma insomma c'è un'intellighenzia diffusa
Che rilevantissima nel mondo e anche in Italia Guido così giusto per suggestione
Da anzi faccio una domanda quanti sono i ricercatori nel mondo qualcuno lo sa io mi sono preparata perciò la furba ma stoppa
I ricercatori nel mondo tra università e centri di ricerca pubblici e privati sono quasi nove milioni
Sono otto virgola sei milioni
E sia Camassa consistente è unificata linguisticamente perché parlano tutti l'inglese quindi questo è un dato sul quale noi potremmo anche fare il pressioni ma anche in Italia facendo invece una proiettando un focus comunque in Europa sono quasi due milioni di ricercatori cioè tanta roba ragazzi
Facendo un focus su quella che potremmo definire un'intellettualità di massa e che quindi non può che coinvolge i docenti universitari associati ricercatori e diciamo insegnanti delle scuole medie superiori ma stiamo comunque parlando di centinaia di migliaia di persone
Ma non unificate
Io qui ho sentito parlare di bisogno culturale è una nostra supposizione che ci sia un bisogno culturale
Di diciamocelo con qualche spietatezza
La politica secondo me il bisogno culturale non c'è la speriamo che gli venga ma non è governata da questo interesse da questi episodi i provvedimenti che pure sono stati fatti perché vi ricordo che i Consigli scolastici avrebbero la facoltà di fare appartamenti semi gratuiti al novanta per cento che storico me lo dica qualcuno che più Ferrazzo di me
Non lo stanno facendo eppure nelle scuole ci sono libri più Téchiné
Ci sono i dipartimenti delle facoltà che hanno un portafoglio e possono fare delle spese allora ci sono degli strumenti che potrebbero darci un po'di di di tipo di sostegno o noi troviamo un modo per interloquire con questi soggetti e con i loro coordinamenti oh se no
Todos caballeros non so come dire però non non non arriva non andiamo da nessuna parte
Io credo davvero sono qui per questo credo davvero nella necessità e anche dell'opportunità davvero di fare squadrati fare rete tra noi
Siamo un mondo e sfruttato un'occhiata più alle alla al a questa riconsideri guardare è stata preparata dal cricket credo
Sopra ed avere un mondo plurale molto molto bello molto interessante siamo tanti facciamo cose diverse
Qualcuno segue un solco della propria tradizione io ho deciso di cambiarlo Prometeo perché mi sono ho deciso di misurarmi col fatto che
La critica in quanto tale
Forse è oggi meno diciamo di prima linea rispetto all'Inter adesso
Di quelle che possono essere i nostri targhetta mentre l'informazione qualificata l'alta divulgazione secondo me è un tema molto importante
Nelle scuole superiori e nelle università le quali a mio modesto avviso dico lo dico da boomerang secondo me hanno un livello degradato rispetto ai ai livelli culturali che ha che c'erano ai tempi miei per cui
Facendo comunque tutte le concessioni del caso però all'impegno vi prometto io è di tenersi su attenersi sul livello di divulgazione altissima
Che prevede anche delle griglie linguistiche e consapevoli non ce l'hanno e se le facessero ma comunque io penso che noi dobbiamo fare rete dobbiamo individuare degli strumenti
Che ci consenta no perché il tema non è il sostegno a Novi il tema è il sostegno alla lettura Terna bisogna cambiare come dire l'ordine dei fattori
Io penso che questo non è il ruolo che lo possiamo fare
Salvaguardando come dire tutte e tutte queste sta tutti tutti noi e tutte queste esperienze esattamente come dire nel nel solco lei anche nel rispetto di chi ci mette impegno e tempo semi gratuito grazie
Grazie grazie molto Davide Romano direttore di coscienza libertà
Desidero ringraziare desidero ringraziare come è già stato fatto ma va assolutamente fatto ancora
Il presidente Valdo Spini perché da innumerevoli stimoli a questo gruppo di cui faccio parte da qualche anno di cui facciamo parte come velista coscienza libertà ormai da alcuni anni
E naturalmente l'amico Claudio
Avanti perché appunto a contribuito a sviluppare questa preziosa iniziativa e tanti in altre preziose iniziative in altri in altri momenti in altri contesti
Rappresento coscienza e libertà una rivista nata nel mille novecentosettantotto e desidero
Appunto cominciare questo piccolo intervento con due citazioni
Vi dirò dopo di chi sono
Abbiamo già
Inizia la citazione abbiamo già implicitamente confessato e mettiamo ora più esplicitamente che nell'intraprendere questa pubblicazione ci proponiamo di sostenere un determinato ordine di idee niente infatti più dannoso alzano svolgimento degli studi di quel malinteso il sentimento di tolleranza che fondo indifferenza e scetticismo per il quale da molti si fa largo nelle proprie riviste vedute diverse e discordanti e purché si abbiano articoli in copia e magari firme di scrittori noti e simpatici non si pensa al risultato ultimo
Alla traccia che bisogna
Proposte di lasciare nelle menti dei lettori il nostro proposito che può sembrare di esclusivi istmo pare hanno invece un omaggio alla libertà
Fine della prima citazione la seconda citazione perché aggiungere una pubblicazione a tante altre
Per tentare di far fronte alla crisi del mondo moderno si parla molto dei diritti umani sono essi veramente sempre e dovunque rispettati
La nostra associazione non rappresenta né una chiesa particolare né un partito politico essa si è data il compito di chiamare a raccolta
Tutte le forze intellettuali per combattere l'intolleranza e il fanatismo in tutte le sue manifestazione
Orbene la prima citazione era
L'incipit appunto l'introduzione al rivista la critica di Benedetto Croce quindi un brano di Benedetto Croce a questa sua rivista del mille novecento tre
Dove parla di questa impresa come un omaggio alla libertà
E la seconda era invece la citazione di Pierre la nave perché appunto inaugura il primo volume di coscienza libertà nel mille novecentosettantotto
Qui in Italia perché la rivista a un coscienze libertà a una presenza internazionale era presente in Francia in Belgio in Svizzera
In Germania eccetera eccetera oggi lo è di meno diciamo l'esperimento italiano ha funzionato un po'di più
Ed è organo di stampa della IBL R che l'Associazione internazionale per la difesa della libertà religiosa quindi ecco credo che effettivamente
La rivista coscienza libertà abbia sin dall'inizio interpretato già proprio anche nel suo nome un po'questa necessità di
Schierarsi di militare a difesa della libertà in un certo senso si potrebbe dire tutti vogliono la libertà ma non è così la libertà va capita compresa va protetta quattro mostra e quindi
E quindi le l'input piace pensare che nell'insieme l'impresa delle riviste dal punto di vista appunto culturale sia un'impresa volta alla libertà di per di pensiero e di espressione e di ricerca
A far emergere come è già stato autorevolmente detto poc'anzi a fare emergere questo tessuto di idee plurali di stanze plurali che certo potrebbero emergere ed emergono anche attraverso altri canali non bisogna avere la pretesa di essere gli unici a presidiare un perimetro ma
Credo che le riviste lo facciano da sempre con un dinamismo con una curiosità
A volte aggirando quegli steccati diciamo accademici almeno un tempo era così che non consentivano Halliday più giovani di affiorare nella società e quindi le riviste erano invece quel porto sicuro dove approdavano anche i giovani ricercatori appunto ancora
Che non avevano ancora un nome che non avevano ancora una una veste diciamo accademica riconosciuta
Certo oggi il
Le riviste come è stato detto vivono in un contesto diverso
Anche la nostra rivista coscienza e libertà che appunto si avvia a ad avere i suoi quarantacinque anni di vita cerca di ricollocarsi restando sul cartaceo ma anche con alcune esperimenti in digitale effettivamente come è stato detto
Un po'i nostri editori sono i nostri lettori oggi nel senso che appunto acquistano singoli articoli e magari lasciano lì altri articoli
Però ecco
Guardo con grandissima invidia glielo dico qui a Giacomo Botto sa ai suoi diciamo i dialoghi di Pandora che sono una cosa spettacolare chi non li ha visti faccio anche un po'di pubblicità ma non è non ne hai bisogno perché sono appunto occasioni noi facciamo del web in arma più sporadici ma devo dire che i vostri sono un eccellente esempio di come una ricchezza diventa appunto organizza occasioni on line con interventi in diciamo interviste su Rocco con autori con nuovi libri ecco e quindi mi sembra un'interessante il modo in cui la rivista approva appunto a
Impiegare nuovamente se stessa attraverso un altro strumento attraverso un altro format che non sia quello tradizionale qui le riviste tendenzialmente sono abituate io credo credo che
E io credo che ci sia ancora tanto bisogno delle nostre riviste le sedie vuote qui non devono scoraggiarci non sono necessariamente rappresentative
Di uno diciamo di scarso interesse Evo ovvio che
Noi godiamo di una posizione privilegiata è stato detto la difficoltà di arrivare in libreria è una difficoltà oggettiva concreta
La nostra rivista ISDN ma quando ho provato a collocare la rivista su Feltrinelli mi hanno detto devi avere un destino tore purtroppo come Valdo Spini dice tante volte diciamo l'imbuto della distribuzione e tremendo
Per cui
Forse vi dobbiamo inventarci qualcosa no no io non saprei un distributore unico per tutte le riviste io no ecco non davvero sul piano della proposta però ecco bisogna interrogarsi
Perché credo che anche per le librerie sarebbe comunque importante avere un un ambito nel quale le nostre riviste insomma le riviste Diano insieme ai saggi ai libri
Alla musica eccetera diano un contributo alla conoscenza le riviste hanno dato un contributo alla conoscenza
Conoscenze libertà è una rivista che si è concentrata nel dar voce a il stanze di tipo appunto relative alla libertà religiosa era libertà di coscienza facendo un patto con i propri lettori
Noi di parleremo di tutte le minoranze religiose e civili perché i diritti di libertà religiosa si declinano come espressione qualificata poi della più ampia dimensione dei diritti e quindi dei diritti civili dei diritti politici nella nostra rivista che è una rivista diciamo di derivazione protestante avventista nel secondo numero c'è un articolo di Giovanni Paolo secondo io dico come direttore oggi avrei difficoltà però allora il mio predecessore avevano un coraggio
Spudorato perché fa e non
Appunto però ecco si è deciso di investire su un fatto quando voi difendere la libertà non può difendere la tua libertà
O la tua dignità devi difendere la libertà di tutti
Questo è un tema che ancora oggi con la politica dicono i al nostro diciamo è un tema di prima grandezza non è affatto metabolizzato e definitivamente come posso dire acclarato per cui credo che
Ci siamo dedicati per esempio che ne sto alle minoranze degli uiguri in Cina Delia Zinedine in in Iraq
Alla minoranza caldea in Turchia appunto ci in Italia conosce può conoscere a volte certo non attraverso i grandi
Diciamo canali DTT informazione può conoscere le vicende così travagliate in ordine alle minoranze religiose culturali nel nostro Paese o in altri Paesi concludo dicendo che la sfida rimane ancora davanti a noi il tempo il mondo è cambiato ma in ultima analisi io credo che sia pure
Ripeto certo in un contesto modificato
La la la la sfida di
Raggiungere uomini e donne giovani che possano capire incuriosirsi per la vicenda dell'altro degli altri sia ancora largamente
Davanti a noi e credo che le riviste da questo punto di vista possono ancora che devono ancora svolgere un compito di prima grandezza grazie
Grazie direttore Romano
Come vedete dal programma direttore seriosa carpito essere con noi l'ho già detto all'inizio
C'è una cosa da ricordare dirige la rivista molto importante che si chiama testimonianze fondata da padre Ernesto Balducci siamo a cento anni dalla nascita di pretesto Balducci quest'anno particolare per loro e quindi per tutte tutti noi
E l'anno di celebrazioni di ricordo insomma stanno non solamente pubblicando ricordando e sviluppando questa memoria ma anche facendo tanti incontri quindi seguiamo lì
E se possibile sosteniamo li abbiamo tra noi Sala il direttore Pinelli direttore di Mondoperaio Acqui chiederemmo un saluto
Un piccolo intervento qua se vuole in piedi ci fa piacere ma anche da seduto se preferisce come preferisce
Fra porre una domanda cioè parla come direttore di Mondoperaio pure come
Colui che ha assistito a questo dibattito direi siccome minuti sono pochi pochissimo la prima cosa un po'di più la seconda che mi sembra più più interessanti
E dunque io sono direttore da un anno e mezzo
Però ero condirettore da più tempo e ho trovato una situazione nella quale la parte politica della rivista è importante ma non è assolutamente l'unica insomma no c'è una parte di approfondimento di tanti temi che sfuggono al dibattito soprattutto sui giornali
L'idea del mese è e complicata no perché il mese ne sai se se ne è parlato non è il giorno tanto meno aerei sono i tempi rapidi che ci sono adesso
Ma non è neanche tanto non è neanche una dimensione di approfondimento più lunga e quindi mi barca meno con queste difficoltà però devo dire che queste difficoltà forse sono minori
Di quelle che temevo perché perché credo che ci sia un grande bisogno e qui vengo soprattutto al all'intervento e di Capella Piroli Piroli
Lei parlava se non è una cosa che può interessare molte delle riviste presenti dell'alta divulgazione ecco io credo che qui ci sia un enorme buco
Nella apprendimento
Diciamo di quello che va dalla notizia fino al al fatto culturale importante in Italia perché perché le università sono troppo specializzate e la media dei giornali è troppo da contenuti informativi troppo poveri da questo punto di vista quindi l'alta divulgazione cioè faccio un esempio
Divulgare
Quello che dice ferito Mauss
Sullo stato di democrazia nel mondo del due mila ventidue è una cosa di estrema importanza chi lo fa chi è che si occupa del rapporto della Caritas no è l'ora noi facciamo questo anche perché penso che sia molto importante
Però credo e concludo quindi quindi l'istituto occupato sta già finito Sister perché c'è un altro un altro aspetto che è la stessa critica cioè voglio dire
Uno strumento formidabile per
Fare sì che noi che siamo anzitutto italiani siamo un po'meno italiani del solito privi di fretta ci italiani che sono quelli di fare ognuno gli affari nostri perché siamo riviste di cultura abbiamo bisogno di fare circolare
Le il dibattito di oggi è stato di per me ma credo per tutti di un interesse straordinario cioè io apprezzo delle cose che non sapevo e di cui vi ringrazio ma non so penso che forse la cosa a valle vale anche per gli altri
Quindi come qual è il modo che adesso c'è la cricca naturalmente ma una la la vorrei riprendere la proposta di Guido Metis perché secondo me quella è la strada
Cioè la strada di so che è difficile perché c'è bisogno di finanziamenti
Ma la strada di una e ricerca sulle sulla storia di vista italiana
è una cosa importantissima perché quello ci metterebbe veramente tutti insieme cioè quello davvero ci consente di andare oltre le nostre specificità
Forse si potrebbe cominciare da quarantotto se non ci sono i soldi e poi si va indietro faccio una tanto per dire
Sì potremmo cominciare così ha voglia un modo per per mettere in comune tutte le le bellissime esperienze che io di cui ho avuto o ha preso qualcosa solamente oggi ma credo che questo è un discorso che possa andare molto molto
Grazie
Mentre salutiamo e ringraziamo gli amici dei miti radio radicale che stanno riprendendo sancendo la diretta grazie di cuore ancora una volta al per il vostro lavoro
Chiediamo ancor più saluteremo il direttore di parole chiave Francesco Riccobono e Aghemo di tempo presente dateci un vostro saluto si fa più c'era ovviamente prego prego
Abbiamo a me casta
L'abbiamo una proposta dal nostro consigliere faccio spoglie
E poi concludiamo col presidente Spini
Bene prego grazie
Ringrazio il presidente Spini
Il coordinatore paga partire per aver dato così molta sostanza
A questo dibattito a a questa presentazione parole chiave la nuova serie dagli anni Novanta di problemi del socialismo
Quindi è una rivista politicamente connotata fiera di essere politicamente connotato
Oggi il sunto
Questa di spiegazione politica un momento di crisi
Conseguente alla crisi mondiale
Negli anni Novanta
Dove le due anime possiamo dire di parole chiave che sono l'analisi e la critica sono state declinate diversamente cioè riferire in un momento dell'analisi per sapersi mo'meglio che orientale rispetto a situazioni cambiata situazioni in mutamento
Ora forse è il momento di ritornare a un momento di critica e su questo la direzione si sta interrogando un momento di critica riappropriandosi in un momento politico così difficile
Di quelle che sono indicazioni politiche in senso stretto
Vi sono però del come dire
Per le contrarietà da affrontare questa concreta riguardano soprattutto una frattura generazionale che secondo me si è prodotta in questo tipo di riviste una struttura generazionale per cui non sempre i linguaggi delle direzioni che si sono succedute nel tempo e dei direttivi hanno incontrato l'esigenza di giovani studiosi
E questo è secondo me un discorso che dovrà portare necessariamente a uno svecchiamento delle delle direzioni per poter accedere al linguaggi ma anche a temi ma anche a conoscenze
Che non sono più a disposizione delle vecchie generazioni chiaramente un discorso contro me stessa ma sento l'esigenza di farlo un secondo argomento che bisognerà trattare che Federici mi sembra abbia già tratteggiato l'abbraccio mortale dell'università su questo genere di riviste un abbraccio mortale perché quelli che sono i criteri a un voto per la attribuzione della Classe A sono criteri burocratici controproducenti ha una bella ricerca
E nello stesso tempo sono criteri che hanno portato le nuove generazioni ancora una volta ad allontanarsi da questa riviste se non rientravano I uno schema burocratico di attribuzione di fascia ove è difficile coniugare questo tira e molla tra queste cose secondo me
Bisogna avere il coraggio disse pagare
Le due i due ambiti
Il coraggio portato anche da vogliamo dico un'altra cosa le le classificazioni Hamburg sono molto punitive per le riviste che non si identificano in un ambito disciplinare del cioè le riviste Fluvi disciplinare come la nostra per esempio ha difficoltà a collegarsi tanto con la rivendicazione tanto come contributi che vengono dati io uno piuttosto che nell'ambito nell'altro ambito è questo può essere un motivo per cui in molti hanno difficoltà a contribuire è anche un motivo per cui non rientra poi nell'acquisto da parte di biblioteche
Universitarie specializzate
Vi ringrazio direttore Grazioli grazie lettone
Aperto abbiamo prego il tempo presente
Amiche e amici buongiorno un ringraziamento sentito ovviamente all'autore all'amico Claudio e a tutti gli autorevoli
Presenti inizio con l'esordio solitamente gradito dei convegni sarò breve
Sono fedele al mandato
Poi il l'onore l'onore di dirigere Tempo Presente la rivista che fu fondata è lontano mille novecentocinquantasei da da due giganti facciamo dei nani sulle spalle dei giganti e cioè Ignazio Silone e Nicola Chiaromonte e che attraverso numerose alterne vicende che adesso non sto qui a riassumere continua comunque imperterrita a vivere sopravvivere
Nella logica dei piccoli numeri ecco perché non mi spaventa la Parenti dalla platea non particolarmente ampio siamo affezionati ai piccoli numeri viviamo nella logica del piccolo è bello ma evidentemente guardiamo ha un futuro corna occhio ambizioso e speriamo che in questo la preziosa attività perché che ci possono aiutare e supportare e noi siamo a nostra volta disponibili a supportare le iniziative del cricket e vengo qui alla alla sostanza delle questioni che sono state affrontate oggi e cioè intanto della convivenza tra le edizioni cartacee l'edizione on line noi abbiamo entrambe le cose
Non ottimizzate perfezionate come sarebbe giusto ed opportuno però ecco l'esempio pensavo che sarebbe bello
Dando ciascuno di noi un contributo se il criterio uscisse ha a fare quello che fa già laici in qualche modo cioè a essere anche una vetrina allarme per l'uscita delle diverse e testate in modo da offrire né il il sommario piuttosto che non i punti vendita eccetera un'altra questione estremamente interessante sulla quale potrebbe essere utile poi un approfondimento collettivo e partecipato
Affrontare il tema drammatico veramente impegnativo della della distribuzione ci abbiamo provato anche noi con tutte le difficoltà che sono emerse che sono note
E non so se non non sia possibile studiare a questo punto sono una sorta di consorzio che faccia capo a a cricche che conta la partecipazione al contributo di tutti i colori posso effettivamente avviare un canale di distribuzione nazionale naturalmente poi dal punto di vista distributivo siamo presenti su Roma perché se guardiamo ogni volta che esce il numero a portarlo in un un numero ristretto di librerie convenzionate ma chiaramente
è una situazione di tampone che non non risolve alcun problema
Allora decrittare e grande vive volte insieme a noi e quindi noi siamo pronti a dare il nostro contributo perché tutto questo posso darmi qualche voto concretizzarsi e i centri incentivare
Come dire uno strumento culturale la rivista di fondamentale
Valenza culturale e scientifica politica ideale e noi siamo qui ha testimoniato grazie
Ma De Castro voi salutarci anche tu ci vorrebbe un sacco becere
Però
Mandamento Tirelli al microfono così grazie
Allora io faccio parte del comitato di direzione di economia dalla cultura canali di sta del cricket e purché abbia un parlato più volte ho sentito parlare dalla lettura come si dice a salvarsi
Penso che vi interessi il fatto che quand'era la cultura sta pubblicando proprio in questi giorni un numero monografico dedicato alla lettura alla lettura ed è un numero che curato
Da me in quanto comitato evidenziante la rissa e e da Gianni Peresson che è il direttore
Dell'ufficio studi dell'Aia dell'Associazione Italiana Editori Lara questo ibrido scesi evidente nel nel soggetti stessi serviva ed è servito credo a guardare la lettura con uno sguardo connettivo non da specialisti non da addetti lavori ma
Guardandola attraverso i in modi diversi i luoghi diversi le persone diverse che Poggi leggo no e non leggo non necessariamente nei libri né né cartacce
Ma per esempio leggono tutti noi leggiamo molto più le riviste secondo io non ho mai letto
Tanti articoli di riviste da da tutti quelli che stanno qui perché Melli tra l'altro listini Petrucci Facebook cioè la mia comunità su Facebook li cita cita gli articoli delle riviste io ci vado
Quindi articoli che non avrei mai letto oggi leggo eccola ventisei questo numero e cerca di mettere a fuoco questo periodo di transizione
Che sicuramente inquietante per la profondità e l'estensione del cambiamento ma anche richiede veramente uno sforzo uno sforzo nuovo eh appunto uno sguardo connettivo albore sentiamo a più libri più liberi
Il dieci dicembre nella sala Albus a mezzogiorno
Solo per poco e e poi eventualmente con diventeremmo anche i risultati con le riviste e i risultati di questo di questa ricerca a cui partecipano profili professionali diversi quindi sguardi
E culture diverse e che tocca poi alla fine la fisionomia del Paese perché alla fine i caratteri dello sviluppo degli paese derivano anche forse sopra dalla quello che si è detto quindi dalla divulgazione che potremmo anche chiamare diffusione delle conoscenze che sta negli statuti di tutte degli Università dell'istituzione cultura quindi diffusione delle conoscenze e e quindi è la lettura ovviamente è un mezzo è un mezzo principe di questa diffusione quindi spero che possiate essere alla presentazione poi anche
Accedere all'anno la lettura delle
Grazie
Senz'altro Economia della cultura ma adesso basta siamo in conclusione se queste giornate avvengono e per la partecipazione di tante persone che ci lavorano preme ricordare come vedete dal logo in basso la locandina
Che hanno partecipato abbiamo avuto il sostegno della direzione generale dell'istituti culturali del ministero della cultura stona molto importante demoralizzato come critica Roma capitale d'élite loculi in alto adesso l'abbiamo già ricordato e l'impostazione che è stata così apprezzata da così tanti e tanti di noi
Queste persone storica che vuole ricordare dal quarantacinque ad oggi cominciare un percorso di riflessione e di e di studio la Samp deve anche a chi ha avuto inizialmente ritirati col presidente Andrea Mulas che vogliamo ringraziare per il lavoro fin qui svolto
Somma ancora una volta riprova la persona di grande cultura che perché scrive ragiona analizza questo è anche frutto della sua del suo apporto molto prezioso
In conclusione la consigliera medito a un minuto per chiudere alla grandissima e rilanciare e col presidente Valdo Spini
E ringraziamo tutti e tutti voi per essere qui e ci ho dimenticato di di citare i colleghi e colleghe
Grazie Claudio grazie a tutti gli intervenuti grazie appunto a chi c'ha ascoltato io vi vi ringrazio molto di cuore anche perché questa giornata è stata molto a e ricca di di spunti di contenuti e anche dal punto di vista personale diciamo io parlo anche come
Donna giovane di una generazione nuova che non non è solita leggete riviste che forse non ha vissuto nemmeno nel mondo degli intellettuali come noi voi siete abituati a intendere gli intellettuali eppure comunque una persona che cerca sempre di approfondire quando gli è possibile in questo mondo che va un po'alla velocità della luce
E gli spunti che mi avete dato sono molto interessanti diceva la dottoressa Piroli del fatto che oggi la politica non avverte questo bisogno culturale io le dò molto ha ragione perché
Anche diciamo i percorsi politici dei vari partiti ecco non non faccio distinzioni
Solitamente si distinguono ovviamente sulle carriere sui nomi sui leader non si distinguono mai per contenuti però una cosa possiamo dire che invece la cultura e la politica avrebbe bisogno di maggiore culture
Fare sì che si possa restringere un'alleanza di fatto tra politica cultura intellettuali
Se non lo può fare la politica sicuramente lo possono fare le istituzioni
Io dal mio percorso politico che parte molto dal basso perché sono stata consigliera
Di un Municipio di Roma e possono approdare in Campidoglio ho imparato una cosa che bisogna farle camminare le corse nei territori e tra le persone quindi la mia proposta in questo senso per ragionarci insieme ovviamente non è una promessa e magari anche di farlo con l'assessore contornati appunto oggi ricordo non è potuto essere pesante ma anche ci ha mandato chiaramente i suoi saluti
è quella di cercare di portare le riviste sui territori Tor far tornare le riviste a parlare nei quartieri anche della capitale e di farlo magari come diceva il presidente Spini nelle biblioteche della capitale ecco potremmo pensare magari lo intitoliamo Parri come diceva prima il dottor Botox
Un progetto chiamato Comunità pensanti perché no di portare la presentazione di una rivista in ogni biblioteca di Roma e farlo coinvolgendo le tante associazioni che su quel territorio dal punto di vista culturale o altro
Insomma lo vivono e possono li appassionarsi invece proprio all'approccio con la rivista all'approccio con chi scrive e soprattutto ai temi assolutamente di attualità che ogni rivista come avete voi raccontato delle vostre può esprimere e io penso che questo questo lavoro invece può portare dei risultati
Perché la politica non cerca la cultura ma forse siamo noi periodo storico in cui la cultura deve tornare a cercare la politica
Lo dico e lo ricordava pure Melis quando appunto ha detto che la rivista può essere un prerequisito della politica questo questo è assolutamente vero e però spetta anche a noi far sì che questo avvenga
Lo possiamo fare come istituzione non non come appunto
Politico di turno passante però lo abbiamo anche il dovere di farlo per per le future generazioni perché poi invece lo sviluppo di un pensiero critico e di fermarsi a pensare ogni tanto con degli approfondimenti
è assolutamente fondamentale per per per cambiare il mondo io lo dico sempre perché poi questa è la verità io sono in Campidoglio da un anno
Mi passano tra le mani centinaia di carte centinaia di informazioni
Faccio un'enfatica enorme
Affermarmi ogni tanto a pensare invece c'è bisogno di questo e non possiamo farlo sì appunto si stringe questa alleanza che ha bisogno prima di tutto di voi che ci lavorare tutti i giorni quindi speriamo di poter lavorare insieme su questo Brin grazie
Grazie innanzitutto naturalmente è chiara coordinate collaborato a mettere su questa giornata Claudio parlavate Andrea Mulas
E devo dire conoscendo essendo stato per molti anni in politica devo dare un ringraziamento particolare Antonella Melito perché qualcuno che verrà a dare il saluto e che poi rimane fino alla fine guardate che merce rara anconetana che
Genere si vede arrivare un signore o una signora molto trafelata
Che dice alcune cose magari ottime eccetera però poi saluta e poi si ripromette di tenersi al corrente premette di tenersi al corrente ma poi magari tenersi al corrente non avviene invece i credo che la consigliera ci abbia fatto una proposta concreta
Quello di portare di uscire da una certa torri d'avorio di portare le riviste delle realtà urbane che potrebbe partire da un'esperienza romana da un esperimento romano
Che si è poi riesce potrebbe poi generalizzare sì attraverso lanciò attraverso altre cose anche in altri comuni quindi diventare in qualche modo un fatto nazionale credo che nessuno
Possa fare questo se non i comuni e quindi credo che questa acquisizione sia molto importante
Come si diceva prima credo che tutti abbiamo con visto che siamo di fronte a delle sfide più che delle occasioni delle sfide globali così importanti che se le riviste hanno qualcosa da dire e forse questo è il momento in cui possono rilanciarsi
Chi avrebbe previsto
Una situazione come la guerra scatenata dalla Russia e l'Ucraina qualche anno fa
Oppure chi è in grado di prevedere cosa succederà dell'ambiente pensiamo alla misera rete esito della coppia ventisette l'altro giorno
Chi è in grado di prevedere come andrà questo confronto sui diritti
Quando abbiamo visto ieri i il a nazionale iraniana
Che rifiutava di cantare l'inno nazionale sapendo quali conseguenze avranno questi singoli giocatori speriamo di anzi dovremmo credo porsi il problema di influire su questo senza le donne iraniane e così via come andrà questo confronto sui diritti allora ci rendiamo conto non faccio altre numerazioni
Che bisogna andare al fondo scavare
Sia rivalutando la storia nel senso che
Diciamo che le radici storiche di queste vanno rivalutati
Ma sia soprattutto scavando sul presente e sul futuro per un'analisi non di facciata non d'occasione di questi grandi fenomeni che stanno riguardando tutto il mondo e che arrivano poi sia pure per fortuna noi modo attenuato arrivano anche ciascuno di noi quindi riviste effettivamente sono chiamate a creare quei luoghi di sì evidente azione di riflessione
Chiedeva vivi non la politica
E che evitino quello che sta avvenendo l'abbiamo assistito in questi anni la politica italiana alla nascita di tante stelle
E la caduta di queste perché tutti hanno pensato a delle risoluzioni diciamo così che poi non si sono verificate fino a che non qualcun altro non ti proponeva qualche cosa di analogo COO di diverso ma che sembrava risolvere il problema
Allora io credo che
Deve venire un maggiore dialogo un dialogo più stretto fra cultura e politica
E in questo caso le riviste di cultura debbano sfidare anche la politica nel senso che questi nostri dibattiti e queste nostre riflessioni devono essere portate al mondo politico questo è assolutamente necessario
E necessario per il nostro Paese e quindi chiamiamo tutte le riviste ad avere questo ruolo di sollecitazione e di stimolo di pensieri che non siano sobriamente di attualità ma che possono guardare al lungo periodo a quello che avviene nel nostro mondo e nella nostra società
Qui sono emerse tante cose che cercherò di richiamare brevemente ma una la vorrei aggiungere
Come diceva qualcuno famoso Dubrovnik Consoli Tour Sagunto espugnato noi
La scorsa legislatura aveva una legge per la lettura
Che non ha potuto concludere il suo iter
Ma mi dicono che l'associazione delle degli editori dai la risollevata e l'attuale Governo sempre minato a riprendere in mano il problema
In questa legge sulla lettura leghista proprio non è non
Quindi forse la prima cosa che dobbiamo fare
Cercare di riprendere in mano questo aspetto e produrre contenuti che dovrebbero entrare dell'eventuale legge della lettura quindi io magari anche senza pubblicità a carattere seminariale di riconvocare lei apre con il testo del libro della legge sulla lettura in mano e vedere che cosa vogliamo proporre poi c'è dieci di interlocutori sia del governo sia nei parlamentari che possono essere più sensibili in questa direzione
Pertanto dobbiamo fare uno sforzo come acidi puntualizzare le cose verso le istituzioni che sono emersi
E poi fare anche una proposta non so se troppo ambiziosa che tutte le nostre riviste socie pubblicasse lo un piccolo riassunto di queste cose
Cioè laici chiede ABCD scusate Lai cricche chiede perché ciò due presidenze N e quindi possiamo l'età si sente quindi sia per volta le confonde
Il cric chiede ABCD essendo diciamo tutte le riviste disponibili pubblicasse lo un piccolo una piccola paginetta
Sicuramente è una cosa diversa
L'ideale sarebbe addirittura che le riviste pubblicasse lo
Questo dibattito ma insomma questo sarebbe un po'lungo edifici ma un riassunto credo che se noi riusciamo a produrne assunto convincente si potrebbe chiedere a tutte le riviste di poterlo portare avanti perché i problemi sono quelli che sono stati qui assolutamente solleva
Il primo il problema della distribuzione sia dal punto di vista del di scienza che occorre per portare le riviste delle possibilità di vendita sia per quanto riguarda il vero e proprio collo di bottiglia distribuzione
Io naturalmente Ciro a leggere a comprare i giornali e se non altro per far piacere a
L'edicola in cui vado a distribuire
A comprare nei giornali di cui sono un buon cliente perché ne compro diversi
Se non altro per far piacere a me ma loro dicono per interesse vero la mia rivista verrebbe
Ma non è la porta a nessuno e quando si cerca di dire al distributore di portarla il distributore e porta un numero talmente in ritardo
Invece di portare quello che che non vale più la pena
Questo vale per la mia edicola questo vale anche per la libreria che io frequento dalle parti di casa mia
La quale cerca di avere riviste ma proprio non si riesce più a vendere al distributore quindi questo è un punto che noi magari dovremo sollevare un incontro con l'associazione distributori che è assolutamente necessario
Però è assolutamente necessario che il Centro per il libro e la lettura
Apro davvero un interesse sulla rivista nel passato ci s'd'sapete com'era le cose che
C'era il ministero della dei beni culturali che si occupava della vettura poi hanno sull'esempio francese
Costituito un organismo apposito ma nei primi anni questo organismo apposito ha detto e noi abbiamo talmente pochi soldi che già tanto se ci occupiamo dei libri non ci vogliamo occupare di riviste ora devo dire con la nuova gestione qualcosa si è fatto
Per esempio la collaborazione ha più libri più liberi col celebre però non c'è dubbio che ossia il ministero ossia il celebre qualcuno delle riviste si deve occupare
E darebbe quasi appena di
Trovare un modo di far vedere una volta un filmato sul Salon de la Revue francese per dire ma perché in Italia non si fa una cosa di questo genere veramente inammissibile che non ci sia evidentemente una cosa di questo genere
Poi l'altro aspetto è quello dei contenuti parte che abbiamo
Credo che gli studenti no che hanno forse intenzione di fare una rivista giovanile speriamo che di una baby scoraggiati dal anzi di averli speriamo di averli del tutto il coraggio e se la faranno avranno un posto
Diciamo di dibattito nel cricca perché se ci interessa moltissimo di valorizzare queste esperienze ma certo c'è il vaglio mi ricordo io ho fatto nell'ottantesimo di Rosselli un bellissimo convegno a Parigi
E con questo fatto che chi dava
E naturalmente l'abbiamo pubblicato nei Quaderni del circolo sei
Il dispiacere di penalizzare chi citava l'articolo perché chi ci dava l'articolo rinunciava diciamo così alla
Pubblicazioni una rivista invece che superasse il problema dell'Ambar e che quindi disse di crediti universitari beh insomma questo è un problema che dobbiamo assolutamente proporre e così via
C'è il tema che ha proposto Guido Melis ripreso anche da Cesare Pinelli qui ci dicevamo così nel sussurrando che forse potremmo trovare un dipartimento universitario che in collaborazione con nuovi si prende
Poi cerchiamo di appoggiarlo a livello ministeriale accende rapper un finanziamento straordinario però certamente il cric male forse ma se potesse fare una collaborazione con il Dipartimento qualificato questo potrebbe certamente portare credo che sarebbe assolutamente importantissimo
E in gabella Piroli ci ha dato delle cifre e diceva che non si era preparata accidenti se non si è preparato
Ci ha dato delle cifre sulla potenziale di nella dimensione di una potenziale utenza
E qui credo che effettivamente occorre avere la collaborazione di tutti i ministeri dell'Istruzione e quello della ricerca dell'università dobbiamo trovare il modo noi per esempio parlavo ora con Claudio credo che abbiamo fatto trecento copie di questo bel ma se dovessimo distribuirle non so alle biblioteche ai dipartimenti universitari
Non dico a tutte le scuole medie superiori perché son veramente tante ma almeno a dipartimenti universitari che alle biblioteche dovremo farne evidentemente molto di più
Per farne molto di più ci vorrebbe affettivamente un sostegno però non credo che ce la facciamo anche perché in tutti i ringraziamenti forse per pudore Claudio non ha ricordato che un finanziamento cospicuo si diede all'otto per mille della chiesa valdese cioè si è la parola partecipazione
Ha più libri più liberi sia anche la pubblicazione di questo oltre alle contributo che ci della direzione generale del ministero a coltura
Ci viene un contributo consistente dall'otto per mille della chiesa valdese che come sapete non utilizza l'otto per mille per la Chiesa quello devono pensarci i fedeli ma l'utilizzavo però preso Chailly operò per la cultura
Però questo felice incontro in qualche modo deve essere di stimolo d'altri dare insomma credo che facciamo una funzione positiva di darci una mano
E quindi di vedere se queste comunità di volontariato che stanno intorno alle riviste che scelgono i temi che animano il dibattito beh non dico che abbiano un riconoscimento come chi fa volontariato sociale per carità cose molto più importanti
Ma queste comunali volontariato un sostegno ed è un crescendo perché fanno effettivamente un'azione è un'opera pubblica
Allora
Credo che nessun dottore obbliga iscriversi Acri e magari riviste prestigiose che hanno dietro delle case editrici che si arrangia per conto loro non lo fanno
Però cecchino non ha delle riviste delle case editrici così forte
E quindi noi dobbiamo incrementare lecco tempio nel catalogo non troverete Prometeo perché come ha detto Gabriel un anno new-entry di cui
Fa molto piacere via via che diventiamo di più
Ed è via via che si allarga la nostra partecipazione intanto si smentisce che le riviste sono a morire che sono a perdere perché si sa aumentar evidentemente ci sono e dall'altro lato aumentiamo anche la nostra forza d'urto anche la nostra capacità di farsi sentire pertanto io ritengo questa mattinata
Forse senz'altro trascurato di riprendere qualcuno degli spunti che sono venuti Giacomo Botto sa spiegato come il loro rivista sia poi il centro di una serie di altre attività che diventa poi una rivista centro culturale
Di fatto e anche vocato e l'unico che si è avuto il coraggio di misurarsi sui social e anche vocato in momenti di crisi carri società attuale
Ora non perché noi dobbiamo gioia di questi uniti per carità ma forse vuol dire che la sottrazione forse più articolata e più complessa di quella che possiamo vedere
Allora se questa rivide riviste hanno perso questa caratteristica di avere un tempo fissato fra quotidiano ellittico perché li propose più veloce della rivista il quotidiano poi e poi anche la rivista può avere un sito però il di dischi la funzione di essere il centro di aggregazione di riflessione
Per una affonda per affrontare un problema in modo non banale nel modo ragionato in modo collettivo
E se del caso anche come qualcuno suggeriva o operare un'alta divulgazione un'altissima divulgazione che oggi manca
Beh io credo che se ci mettiamo tutti insieme questa funzione delle riviste italiane possono rivista di cultura italiane possono effettivamente esercitarla non so qual è il meccanismo per costringere Google
A prendere atto della categoria rivista culturale come noto veniamo mandati nella rivista letteraria quelli son meritati davvero una dizione su Google forse anche una serie di richieste
Ce la facciamo a dire tutto il nostro mondo andate su Google chiedete rivista culturale potrebbe essere anche questo perché mi dicono che per quel poco che so che se google regista numero consistente di richieste poi ne prende atto beata dei bene informati anche quella potrebbe essere una cosa che chiediamo a tutti i nostri soci di fare andate su Google e cercate di stimolare perché certo il fatto di che la categoria rivista culturale non è nemmeno prese in considerazione dal sito Google indubbiamente qualcosa di preoccupante certo noi abbiamo una certa idea della cultura una certa idea dell'Italia su questo non c'è dubbio
E anche di una certa particolare vocazione italiana
Se no ci saremmo scoraggiati però devo anche dire che se ha ragione Gabriella Piroli
I ricercatori del mondo sono circa otto virgola sei milioni Europa circa due milioni
E l'alfabeto comune dei ricercatori inglese forse uno sforzo per delle sintesi inglese dello sforzo per una presentazione inglese dei contenuti
Questo dove molti già lo fanno e molti già lo fa
Ma dovrebbe essere generalizzato
E anche su questo forse si potrebbe chiedere un sostegno
Perché potrebbe far parte della proiezione della cultura italiana all'estero venditori all'estero e allora bando io credo scusa se ti interrompo già ci tengo da morire mi sono dimenticata di dirlo
Noi non abbiamo solo come interlocutore credito le istituzioni italiane credo che le istituzioni europee dovrebbero fare un piano di sostegno generalizzato europeo delle riviste di cultura e comunque di di quello che noi di quello che queste espressioni editoriali focalizzati in modo verticale od orizzontale sulla cultura dovrebbero avere un sostegno europeo scuso potremmo fare anche un programma che non sia troppo ambizioso cioè
Un seminario mensile per ciascuno di questi grandi al governo
Partecipa che vuole
Un seminario mensile con sull'Europa cerchi di avere il parlamentare europeo disponibile certi di avere o il funzionario europeo disponibile per esempio a livello europeo so che si sta cercando di fare una legge quadro cornice sulle fondazioni
Molte fondazioni hanno anche riviste potrebbe essere anche un'occasione interlocuzione ma forse senza volere ripetere una cosa di questo genere così ampio in ogni momento non è possibile niente
Ma forse fare un una costante azione seminariale mensile in cui ognuno di questi problemi cominciando dalla legge sulla vettura perché se non entriamo nella legge sulla lettura molte delle cose che ci siamo detti qui
Sono ottima cultura ma non hanno incisività questo effettivamente lo potremmo fare
Chiudo dicendo quello che diceva Cesare Pinelli il quale Ciampi
Sottolineato come ciascuno di noi che abbia imparato delle cose che non conosce
E se così è se è così questa giornata questa seminario avuto veramente successo e ci può dare a tutti in qualche modo una spinta prossimo appuntamento è una una seminario che organizziamo durante più libri più liberi mi ripetibile la data se abbiamo deciso il nove dicembre quindi appuntamento sotto la nuvola e poi abbiamo la nostra
L'assemblea annuale il sedici dicembre diciamo la verità e molte le nostre assemblea
è in remoto quindi non c'è scuse per non partecipare non c'è che sappiamo bene che prendere un treno sostenere spesi a volte difficile ma se facciamo il remoto credo che tutti quelli che son qui possano impegnarsi ad esserci magari a segnalare atti conoscono agli amici di poterlo fare
Credo che potremmo poi in questa Assemblea del sedici approvare magari un testo riassuntivo delle cose che ci siamo dette e prendere l'impegno che lo vorrà fare che ogni rivista nostra associata pubbliche questo testo grazie veramente e buon lavoro
Franzo arrivederci