Eccellenze Afrodiscendenti - Intervista a Gabriella Ghermandi, scrittrice, cantante e performer italo-etiope

Radio radicale fino a che non verrà approvata una legge sullo ius soli
Tutte le puntate di fortezza Italia trasmissione sulle chiusure della politica e dell'informazione sull'immigrazione e non solo saranno dedicate esclusivamente alle italiane e italiani afrodiscendenti attraverso lo spazio curato da Marilena del di un Monza sulle eccellenze
Afrodiscendenti che sono tante e per lo più misconosciuto e dall'informazione mainstream
Questo il contributo che come trasmissione vogliamo dare alla battaglia per un diritto sacrosanto di cui si discute da decenni e su cui la politica continua a non fare niente
E non è oggi come ospite di eccellenze afrodiscendenti abbiamo Gabriella di Hermann dei scrittrice cantante e performer Italo etiope benvenuta su radio radicale
Grazie pervenute grazie del del dell'accoglienza dell'invito
E benvenute tutte i radioascoltatori
Molto bene allora come Sempre diamo la parola Marilena Deliu Monza che conduce le danze apriamo le danze allora grazie mille Andrea grazie a chi ci ascolta
Beh ho deciso di intervistare Gabrielle anche Hermanni di portarla qui con noi eccellenza fra discendenti perché lei è un'artista eclettica che spazia dalla scrittura al teatro alla musica
Raccontando con orgoglio il suo straordinario bagaglio etiope e italiano autrice del romanzo regina di perle di fiori in cui tratta il tema dell'occupazione italiana in Etiopia attraverso i ricordi di una famiglia patriarcale il tema dell'immigrazione in Italia Gabriella è stata anche tra le fondatrici di esigibili prima rivista on line di letteratura ideata e gestita da scrittori migranti nel due mila e dodici dà vita a al sette otto Ross un Progetto di ricerca musicale
Tra Etiopia Editalia
Nature comperando testi etiopi di vecchie canzoni cantate durante la guerra contro l'esercito italiano Ida archivi musicali di radio private di Addis Abeba il suo ultimo album ma chieda uscito lo scorso ottobre
è dedicato alle figure femminili della storia e Mitologia etiope di nuovo benvenuta Gabriella e grazie per essere qui con noi
Grazie Marilena sono molto onorata
Grazie a te
Onorati restiamo noi senti Gabriella vorrei partire come facciamo sempreché eccellenza afrodiscendenti della tua storia personale quella che che ha visto lasciare l'Etiopia può tordi Ciani per raggiungere Bologna città di tuo padre sa che non è stato facile per te ambientati ho letto una Center vista per Treccani dove raccontati
Quando sono arrivata in Italia ho vissuto un forte spaesamento nulla era come avevo immaginato mancava il senso della comunità la solidarietà tra vicini di casa un certo tipo di accoglienza ospitalità almeno al Nord
Dove io ero capitata e la cultura popolare del racconto quella cultura che rendeva
Sapienti anche i contadini era stata eliminata e la gente pareva tutta spenta per condividere con noi anche questa esperienza
Sì allora alla negli anni deve dire che ho pensato e ripensato molto a quel minimo prima spaesamento con sono sentita un cercato anche di capire il motivo
Innanzitutto voglio dire che io sono partita dall'Etiopia con grandissime aspettative sono partita dall'Etiopia è un anno dopo che è morto mio padre che era bolognese
Perché lui non sarebbe mai venuto in Italia lui diceva sempre voi non lo sapete non lo capite poi un giorno vi sarà chiaro
Ma l'America è qua
E mia mamma che invece reti ottiche cresciuta con il mito dell'Italia quando poi papa non c'è stato più un anno dopo ha pensato che era arrivato il momento ossia di realizzare il suo sogno di vivere nella terra
Del Paese che ha debba che aveva occupato l'Etiopia che aveva insomma dato un'impronta molto sporca la sua storia personale eh sì anche perché inneggia più in quel momento ne avevano delle difficoltà economiche che sono a sopravvenute dopo la morte di mio padre quindi siamo arrivati qua
E io sono cresciuta un po'farcita con il mito dell'Occidente
E poi quando sono arrivata qua ho trovato una grande contraddizione su come l'Occidente narrava se stesso su ciò che invece era nello specifico su che cosa fosse l'Italia e come invece si racconta verso l'esterno
Ma cosa che mi ha colpito moltissimo era il fatto che
Io pensavo che l'Occidente avesse molta cultura e molto a conoscenza e invece mi sono trovata in una comunità dove questa cultura e questa conoscenza nella maggior parte dei casi mancava
Per esempio i miei compagni di classe io ho fatto un istituto
Commerciale IMI compagni di classi dei loro genitori erano tutte persone che diciamo raramente erano andati più dalla stazza media e avevano perso invece tutta la conoscenza della cultura popolare
Che deriva anche dalla cultura contadina quindi stavano in questa terra di mezzo turbe erano passati da una cultura contadina a una cultura industriale senza però alfiere anche un passaggio oltre che di benessere economico di quello che poteva essere invece il benessere culturale che poi è fondamentale
Pensandoci ad assoluto con tanti anni mi rendo conto che quello che mi ha scioccato era arrivare da una cultura con una costituzione economica di stampo rurale
Ha una cultura con una situazione economica di stampo industriale moderno
E uno proprio due sistemi economici di versi e questo sistema economico che poi è quello che in qualche modo sta prendendo sempre più piede in tutto il mondo
è un sistema economico che si avvale del fatto che ci siano personalmente che guadagni non sufficientemente per spendere perché tutto ciò che si si basa tutto sul movimento economico
Ben ben della della Offerta della domanda ecco
Gabriella io ho letto con interesse un'intervista firmata dall'autrice italo-somala Cristina Ali Farah che tra l'altro abbiamo avuto a ospite qui eccellenza afrodiscendenti
Ecco tu prima menzionati tua madre no lei era una donna mixtape mista come me anche per questo il tuo racconto mi ha particolarmente coinvolte dicevi mia madre mi ha cresciuta facendomi credere di essere bianca in quanto bianca
Mi erano concessi dei privilegi che agli altri bambini non erano riconosciuti come per esempio la possibilità di sedermi a mangiare quegli adulti dice che alla fine degli anni Cinquanta gli autobus Eritrea avevano riti divisorio per cui bianchi stavano davanti e i neri il mix no dietro e per questo motivo che mia madre è scappata da Asmara verso di sapeva
Perché lì si viveva di meno e razzismo ha sofferto durante tutta la sua infanzia il fatto di essere mista alle suore l'anno cresciute come se fosse bianca quelli della comunità
La escludeva mo'per essere bianche giustamente lei aveva questo modello del bianco che credeva vincente
Da trasmettermi
Ecco io vorrei chiederti di approfondire magari questo pronto se vuoi
Sì nella leciti lei che in
Durante la la colonizzazione Eritrea c'è stata dell'Eritrea c'è stato a una progressiva
C'è stato un altro Cristina chiusura nei confronti degli eritrei da parte degli italiani e fino a quando il popolare sopravvento del fascismo
Sono nati sono iniziati ad esserci le leggi razziali che sono durate fino a mille novecentocinquantadue
Perché le pur essendo pur avendo l'Italia ha perso e colonne nel mille novecentoquarantuno
E inserire diventate questa ex colonie italiane e dei protettorati inglesi temporaneamente gli inglesi hanno mantenuto le leggi razziali cosa che non c'era invece in Etiopia c'è stato una grossissima differenza tra il misti
L'Italia il tiro tennistica dei paesi perché l'Italia ha detto eritrei erano
Allontanati sia dalla comunità nelle tratte dalla comunità italiana
E mentre i misti Italia etiopi invece non erano allontanati dalla comunità etiope e quindi insomma c'era una un altro modo di vivere anche perché
All'Etiopia sempre a adduttore un senso di superiorità molto forte rispetto all'Occidente che è ancora viva ecco
E Gabriele io vorrei parlare anche di tuo padre che in Etiopia che aveva trasmesso la sua lingua l'italiano popolando lo come hai detto tu sempre per tre cani di storie che aveva ascoltato da bambino
Nelle notti d'inverno trascorse nella stalla Spano chiare qua non è la fiamma tremula della lampada ad olio e nelle lunghe ombre proiettate sul muro si infilavano gli spiriti italiano di quei racconti era popolato da parole in dialetto bolognese
Per contarsi di tuo padre anche di come oggi italiano e amare ecco convivano intervistato che lei definite le due gambe dello stesso corpo che si alternano nel passo
Sì
Io non pagherà di origine bolognese andò in Eritrea gestire un'azienda di trasporti di cui era socio
Scrissi M a suo cognato il cugino del cognato e poi rimase di tutta la vita
E devo dire che
Lui amava l'Etiopia in maniera ossessiva ingannevole venire via con la SS Pelliccioli e quando io sono arrivati in Italia che così sola alla fine l'unico luogo in cui abitare era la lingua
E la lingua
Che per me era il luogo in cui poter ricostruire i paesaggi culturali del Paese che avevo lasciato che avevo pensato il per tanto tempo della ninfa anzi della mia adolescenza come un Paese inferiore scoperti invece
Che aveva molti lati per i quali era superiore alle culture occidentali
Gabriele tu hai dato vita a un vibrante progetto musicale oggi siamo qui per parlare soprattutto di questo
Ah se Theodoros che si prefigge di diffondere in Occidente in particolare in Italia e la musica etiope e sostenere i musicisti etiopi chi suonano strumenti tradizionali
L'ultimo album Lamacchi da che vede la collaborazione di artisti etiopi italiani e dedicata lo dicevamo all'inizio le figure femminili della storia e mitologia etiopi una delle canzoni che più apprezzato è lussi dedicata al primo
Ominide della storia
Molto bella che era appunto donna e di Tivo per ecco puoi parlarci di questo album straordinarie di recente elaborazione
Allora prima devo parlare un attimo del gruppo per cento Renato dietro una richiesta degli ultimi
Altri oggetti epiche hanno combattuto contro il fascismo gli ultimi vivi cioè fece uno spettacolo nel due mila e dodici ad Addis Abeba e loro mi chiesero di fare questa cosa
Di portare i canti della Resistenza nel mondo dicendomi perché dicendomi perché anche i nostri giovani quasi non si ricordava più di quello che noi abbiamo fatto e
Però il pensiero è stato subito che quando si parla di libertà si può parlare e cantare tutti assieme per questo abbiamo deciso ho deciso che e il gruppo sarebbe stato un gruppo metà italiana e metà etichette
E così è nato questo progetto io non avevo idea che fosse una follia perché avevo un gruppo musicale che sta a cavallo tra due continenti dove metà dei componenti e residenti in un continente metà nell'altro è una roba da pazzi scatenati ecco
Ma anzi addosso continua ad andare avanti quindi abbiamo fatto il primo disco e poi io ho pensato a questo concerto sulle figure femminili della storia intelligenti e trema la suggestione nemmeno arrivata da una roba che mi ha dato molto fastidio
E perché mentre stavamo facendo il nostro primo album in Etiopia ritmo
La Knight Foundation insieme alla lotteria britannica portando cinque sei milioni di pound per fare un gruppo che deve rappresentare le Spice Flores d'Etiopia e parlare di crescita femminile con dei modelli occidentali e mi son detto no cavolo cioè stanno solamente costruendo il mercato a cui vendere le prossime scarpe questi esatta
La cosa più dava molto fastidio è che veniva a parlare di crescita femminile venivano a parlare delle culture che rifanno la propria etica fa figure maschili quando in tutta la picchetti età invece legati a figure femminili
Dalla regina di Saba le regine Kandahar cioè
E una cosa che vorrei dire per esempio e che fino alla guerra di ardua
Tutte le le regine anche quando erano consorti
Dei regnanti avevano il loro esercito e andavano in guerra
Quindi cucù una una potere femminile molto diverso da Acquachiara mentre con anche tutte le cose che si raccontano qui in Occidente ma con tante altre
Da cui l'Occidente potrebbe invece trarre ispirazione
E quindi io ho cominciato a sognare di fare questo disco dedicato alle figure femminili storie mitologiche tiene ma insomma
Noi pensiamo alla Knight Foundation in più ovvero un progetto mi pare Pagliaro mentale si entra in Italia è molto difficile perché non
Ricerche non hanno
Spazio nel senso che nella musica tradizionale siamo previsti
Nella musica italiana non sempre visti nella musica jazz non siamo previsti cioè la una vita
Che nasce dal fatto che esista una commistione tra musiche etniche di persone che vivono pappe oppure persone che fanno parte della storia d'Italia non sono previste dalla dalla produzione culturale e quindi abbiamo sempre fatto molta fatica però fortunatamente vincendo un bando immigrati l'ultimo
Qui sta abbiamo potuto iniziare a lavorare su questo progetto ce l'abbiamo lavorato per quattro anni andando in giro a lavorare nel sud dell'Etiopia con lettini e con le donne ma ben cosa volete dire
E allora che ritmo usiamo e quale scala tempo tonico funziona e quali no
E quest'anno siamo riusciti ad andare inizia per registrare il disco perché poi oltre tutto cosa successe quella pandemie in musicisti etiopi che appartengono ai Paesi della lista e non potevano più muoversi
E e spettato
Una situazione migliore siamo andati noi
E questo per questo disco in quanto Stato tantissimi soldi chi ha delle realtà come la nostra
E devo dire ancora una volta che che è stato il realizzato grazie in buona parte a dei fondi privati di una famiglia che ha deciso di sostenere oltre la metà del Perugia
E senti che Brighella va be'intanto complimenti per aver realizzato questo album che noi ci auguriamo possa ecco vere raggiungere più persone possibili
Ecco io so che tu se cresciuta con Sound Diversi musica etiope italiana con con le Isen Diana e canta le tazze di tua madre che gestiva un negozio d'abbigliamento da di sapeva c'era un negozio di dischi gestito da una donna greca
Per contarci questa storia e spiegarci tutte le influenze musicali che hanno poi contribuito a creare il tuo personalissimo gusto musicale
La questo negozietto anziché arrivata Bennardi
Ed è in realtà il balzo della mia madrina di battesimo che in realtà era una minimo anche si sposo un signore Greco si chiamava Kiska s'Maria Teresa
E è lei AVEPA dischi di tutti i generi dalla zona baccano imparato a ballare nel suo negozio dovrebbe detti quo
Coi e lì intorno a dovrebbe alle cose mia mamma c'erano tutta una serie di di negozi era la piazza di Addis Abeba quella che adesso si chiama Piazza di fronte c'era negozio di abbigliamento
Italiano poi dopo più in là c'era un negozio indiano al Grand Prix pieno di e una comunità abbastanza internazionali ma tutti i piccoli negozi non immaginate di che fosse chissà che cosa non erano boutique
E alla fine c'era una sorta di selezione della strada sulla musica da ascoltare
E quindi ognuno voleva ascoltare qualcosa che piace Sassa e quindi in questo in questo negozio si ascoltava di tutto e poi mia mamma e l'amica con una
Signora congolese che quindici portava la la musica con quelle presenti
In mio papà aveva una passione per Domenico Modugno e quindi in caso si ascolta Domenico Modugno e poi ecco il doppio c'erano le mie cugine le ragazze che lavorava a casa nostra
Le amiche della strada eccetera che invece ascoltavano moltissimo musica etiope che non passava venne consentito East Coast Maria Teresa
E c'erano alcune tutte quelle situazioni che si leggono in quelle sì tutti in quella comunità mescolata come la mia dove c'erano i matrimoni si andava e si ballava
E si balla musica etiope
Fino a spaccarsi la rossa che se non c'era il matrimonio alta nemica c'era un'altra cosa che si faceva a un circolo italiano anche Walter danzante delle c'era un gruppo
Di giovani musicisti armeni che veniva messo una mano musica di tutto il mondo eliche io ho sentito ballate per la prima volta Bob Marley
Senti Gabriella sempre rimanendo sul tema della musica dovrà vuol dire che noi non abbiamo perché questo nuovo disco abbiamo deciso di aprirci ulteriormente e
Non li è un gruppo il nostro gruppo costituito dai otto musicisti quattro un ritiro i tre italiani più io
E quattro musicisti etiopi sono musicisti che suonano strumenti tradizionali musicisti italiani sono batteria basso è un pianista un un piano prevalentemente Chavez
Ma in questo nuovo disco iniziano in diciassette
Al Sonetti ci sono delle altre cantanti italiani quel con cui abbiamo fatto il sì ci sono dei musicisti senegalesi
C'è una bolognesi Jean perché tutt'al più sì la
Pensando con il compositore che mi ha aiutato a ispirarmi abbiamo pensato che dovessero essere suoni legati al corpo perché perché lingua poteva avere russi se non nella lingua dei suoni cioè del battito del cuore
Dei rumori della natura e quindi abbiamo nessuno basso e una chitarra però tutto raster fatto solamente con voce e corpo
Sentir Biella sempre quindi rimanendo su questo tema vorrei riflettere con tessuto un'altra tua frase che io ho molto amato
Credo che la musica debba essere impegnata la musica un modo per dare spazio volume a voci altrimenti inascoltate musica non vuol dire politica mandare al cuore delle politiche della società della vita delle persone
Ma profondità e per noi
Allora ci sono persone che ripensano play la scrittura la la musica non debba necessariamente essere impegnata io non faccio politica
Con una volta mi ha detto l'unica cioè estromette ho sentito che era uguale per me
Io non faccio politica che faccia parte che entra nella vita delle persone e porta dei pensieri porta delle voci che non vengono espresse
Porte delle nuove possibilità ecco a me piace pensare di la cioè non son capace di lavorare se non in questo modo qua lavoro nell'arte perché o delle cose da dire
Che non è solamente nella forma ma è anche nel contenuto
E dai guai ma è una cosa che volevo dire e che per ci saranno delle presentazioni questo disco perché disco ma che dava non è un disco che attualmente abbiamo distribuito ma abbiamo deciso di tenere in autoproduzione
E faremo prossimamente per le presentazioni di cui due a Roma una il ventiquattro di novembre
Alla Casa della storia della memoria e una il venticinque di novembre alla Libreria Griot tutte e due un alle cinque e mezza l'altra alle sei e mezza
Era una a
A Milano il quattro di dicembre a go go allo stallo
Fantastico Andrea volevi intervenire oppure beh diciamo allora intanto diciamo anche il tempo che ci rimane che sono diciamo sette minuti circa
Se tu vuoi andare avanti vai avanti pure ma rimane ok grazie ma io volevo parlare anche di del romanzo
Regina di fiori di terreno per cui sei se molto conosciuta Gabriella che ai pubblicato nel due mila e sette che a un lungo viaggio nel tempo e nello spazio in cui scorrono vite le vicende di una famiglia Etiopia nel periodo della dittatura
Di M&G STU ai le Marianna e nel decennio successivo dell'immigrazione un romanzo che percorre oltre cento anni di storia che non riguarda solo il passato etiope ma ci spinge a interrogarci sull'identità della memoria coloniale italiana visto che tu sei un artista e così e che l'etica
Eccitare ricrescere se parlasse anche di di questo tuo importante lavoro
Sì allora devo dirvi che io amo tantissimo la scrittura e mi dispiace tantissimo di aver pubblicato sul romanzo
E neanche ne sta scrivendo un secolo in realtà ne ho uno nel cassetto che però andrebbe sistemate in questo momento sento l'urgenza di scrivere quest'altro
Mi dispiace molto perché la scrittura e forse la mia
Venne più profonda creò questo progetto della musica è stato il proprio un progetto che ha richiesto tutte le mie energie per essere spinto e quindi non ho potuto andare avanti
Però
Il romanzo
Io non pensavo di scrivere un romanzo che si occupasse della colonizzazione italiana detti a firma è un romanzo che è avvenuto nel momento in cui mia mamma capito la sua storia ha deciso di fare pace con
La sua terra ed evoluti e tornare nel villaggio in cui era nata dopo settant'anni che non era più statali
E io mi sono sentita finalmente autorizzata a parlare di quel pezzo di storia che ha travolto tutta la nostra vita avanti indietro
E e e fino alla mia generazione fino a me a me adesso acconto e anche alle generazioni anche successive alla mia
E
Però l'idea era di fare un romanzo che contenesse più storia perché questa
E ancora punto che io porto spesso che noi pensiamo che il colonialismo italiano possano essere ridotto a un concerto perché tu ce ne sono due
Una uno dei due vice Borussia stati dei colonialisti è l'altro noi siamo stati delle bestie e culminata nella distanza molto ampia per questi due concetti c'è la storia della gente che ha vissuto quella situazione
E sono storie una così diversa dall'altra che implorava appartengono tutti a quel tempo
E volevo che questo romanzo contenesse più storie possibile per quello che è stato scritto in questo modo alla fine ci sono una serie di storie che nascono da racconti orali da racconti da interviste eccetera ecco
Tra l'altro sono passati praticamente quindici anni no dall'uscita in quel romanzo Fini ed è un un testo tradotto studiato lungamente soprattutto in ambito accademico Earth anticipato la domanda che volevo farti e cioè se alimenti di produrre un altro must
Io vorrei chiederti se potresti si si potesse darci qualche anticipazione su su questo prossimo lavoro che noi Kia auguriamo di pubblicare molto presto
Allora questa è un'autobiografia ha pensato che dovremmo raccontare una storia di cui non parla nessuno che la storia dei meticci
Tra un po'non ci saranno più quelli della generazione di mia mamma e dopo che hanno subito le leggi razziali che sono già usciti gettati con me
Fatto un dentro agli orfanotrofi che hanno sofferto
E che hanno e le cui vicende sono passate da da allora i loro figli
E hanno avvelenato la vita di varie generazioni
Sono quel gruppo di persone che nel momento in cui sono terminate le ostilità tra i Petrali già peritale radicchio tra l'Eritrea e l'Italia
Quando gli eserciti sono tornati a casa e e le popolazioni hanno ripreso le proprie abitazioni son quelli che sono rimasti senza terra
Quelli che non appartenevano a nessuno quelli che son rimasti in trincea
Radio sì sì sì Andrea Navarra il non ordini fai la tua considerazione poi no semplicemente che non vedo l'ora di leggere questo in questo prossimo lavoro Gabriella tutto qua ecco sì no questo argomento importantissimo l'ultimo abbiamo già portato radio radicale va rivolto insomma con testimoni appunto di questa situazione io vorrei concludere ringraziando ovviamente Gabriella Germani una un Flash ti volevo chiedere Gabriella sulla situazione del il tuo paese d'origine l'Etiopia che negli ultimi due anni ha avuto una guerra in corso con il Tigrai adesso c'è stato un po'ma non pare una un accordo di pace dove cessata la grande speranza del Presidente abbiam da chi ha avuto pure premio Nobel invece poi si è truffato diciamo in una guerra come in un flash hai preso tutto questo
Allora innanzi trascinanti difficile perché bisogna fare tutta una serie di considerazioni
è la prima considerazione è forte che voglio condividere con voi e che le cose che succedono in un Paese africano non sono mai semplicemente africane sulla cima più ci sono degli interessi internazionali fortissimi
Che spingono da una parte e dall'altra ma non è solo una cosa di oggi noi quelle qui si in Occidente quando si parlava di guerra fredda da noi era calda perché il terreno su cui si combatteva erano i Paesi africani e ancora adesso le chiavi purtroppo è un paese che vive delle pressioni politiche molto forti
E quindi
Diciamo che
La situazione che si è trovato a gestire il primo ministro etiope è una situazione
Molto difficile non possiamo io non assolutamente non penso che sia facile liquidare con due parole dicendo il come ho letto su tanti articoli di giornale il premio Nobel
Per la pace muove guerra al proprio Paese ecco la Cosa nostra così ma penso che ci vorrebbe un'intera intervista per
Non dire e colpa di quello del corpo e di quell'altro ma per illustrare un attimo qual è la situazione
Molto bene io ti ringrazio ringrazio Gabriella Hunger mandi che è stato ospite d'eccellenza pro discendenti ringrazio ovviamente Marilena degli un Monza e appuntamento a una prossima puntata di questa importante trasmissione
Grazie mille alzava grazie a voi tantissimo grazie a tutti gli ascoltatori e insomma aspettiamo tutti alle nostre presentazioni