Sono stati discussi i seguenti argomenti: Rassegna Stampa.
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Rubrica
Commissione
09:00
09:30
9:31 - SENATO
8:30 - Parlamento
8:30 - Parlamento
8:30 - Parlamento
10:00 - Camera dei Deputati
11:30 - Camera dei Deputati
14:00 - Senato della Repubblica
10:00 - Roma
10:15 - Roma
giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Cari amici di Radio radicale benvenuti a stampa e regime la nostra rassegna stampa vi parlo Alessandro Barbano sono le sette e trenta nove di martedì quattordici giugno vediamo subito il sommario di giornata
Il centrodestra vola spinto dalla Meloni che supera il talvolta doppia la lega in molti comuni il centrosinistra
Sconfitto a Genova Palermo e L'Aquila ma conquista Lodi e Taranto del Bal ballottaggio a Verona e Parma Corolla il Movimento cinque Stelle buona affermazione dei centristi
E il Bilancio questo della bottoni novecento settantuno comuni e non si fanno attendere le reazioni dei partiti noi la forza trainante dice Giorgia Meloni gli alleati escano dal governo invito cui Salvini e Tajani rispondono con un secolo il leader leghista
Incassa e lancia il pressing sul governo Berlusconi rivendica il successo dei moderati letta
Rivendica invece il ruolo di prima forza e difende l'alleanza con i cinque Stelle ma nel Pd cresce il fronte dei contrari al campo largo Conte ammette la sconfitta e Calendar Renzi dicono c'è una area riformista chi rifiuta le due coalizioni queste le reazioni dei partiti e poi dopo il flop al referendum riparte il cammino
Della riforma sulla giustizia oggi Oggi vertice di maggioranza l'obiettivo e arrivare al voto in Senato entro giovedì ma la lega e Italia viva non ritirano i referendum
E intanto è scusatemi gli emendamenti e intanto sì apre il dibattito sul fallimento della consultazione popolare
E e ed è scontro tra il fronte referendario e il presidente delle camere penali Caiazza che aveva criticato l'alleanza con la lega e le modalità dei quesiti e la magistratura associata torna in campo
Contro la riforma Cartabia poi la guerra salta l'ultimo ponte sul fiume la città disse vero d'onestà e assediata
Lungo i novanta chilometri
Del corso d'acqua si gioca la battaglia decisiva fra russi e ucraini e Draghi intanto incontra a porte chiuse a Gerusalemme il capo dello Stato Herzog in un colloquio riservatissimo di fatto si prepara l'inizio dei negoziati dopo l'esito di questa ultima parte
Della guerra sperando che sia l'ultima naturalmente
E poi le borse sotto attacco la BCE
Si corregge su tassi sui tassi e prepara lo lo scudo anti-spread pensano le critiche espresse dal Consigliere di Draghi Giavazzi
In questi in queste ore e poi una fatto di cronaca all'avvio alla vita di Fabio con la sedazione profonda dopo la vana attesa
Del farmaco per il suicidio assistito questi sono i titoli del nostro sommario di giornata adesso vediamo invece i titoli dei principali quotidiani il Corriere della Sera centrodestra avanti spinto da Meloni
La Repubblica crollo di Salvini e Movimento cinque Stelle
La stampa Meloni sfida Salvini spariti i Cinque Stelle
E poi ancora abbiamo il Sole ventiquattro Ore in caduta le Borse di tutto il mondo lo spread arriva fino a quota duecento quarantotto libero lette Conte fanno flop è l'ora del centro destra
Il mattino
Sorpasso Meloni il crollo Movimento cinque Stelle l'avvenire non voto di sfiducia e poi il Messaggero Meloni traina il centrodestra e il PIL Dinoi primi crollo Movimento cinque Stelle
Il domani Fratelli d'Italia marcia sulle macerie della lega ma il PD e il primo partito e poi ancora il dubbio questo floppy non è solo figlio della congiura del silenzio l'intervista di Giandomenico Caiazza
Sul referendum il fatto quotidiano gli sconfitti Conte Salvini il governo logora chi ci sta
E poi il manifesto spopolarsi respinti dall'astensione i referendum della lega sulla giustizia milioni di cittadini scelgono di non votare
Il tempo il centro destra maggioranza e poi il quotidiano del sud il nostro tallone d'Achille sono i partiti
La verità via le maschere restano i pagliacci a tempo scaduto speranze Bianchi si Bianchi si arrendono stoppa l'obbligo a scuola
Il Riformista referendum hanno vinto i pm lo Stato di diritto è una chimera
E poi c'è la notizia fatto il referendum facciamo la buona giustizia
E da ultimo il foglio un editoriale del direttore Claudio Cerasa intitolato Re Mida al contrario il voto certifica che il vero dramma del centrodestra
E l'Autore sionismo di Salvini questi i titoli dei quotidiani in edicola adesso entriamo nel cuore delle notizie e partiamo dal centrodestra che come vi dicevo vola spinto dalla Meloni è doppia in alcuni comuni addirittura la lega un'ampia fetta
Di in un'ampia fetta dei novecento sta settantuno comuni al voto scrive
Claudio bozza sul Corriere della Sera in particolare nelle città più grandi Fratelli d'Italia ha superato gli alleati della lega che cede il passo anche al lordo Forza Italia
Rimane stabile mentre a Palermo il protagonista di un exploit affermandosi come primo partito
E decisivo nella elezione di Roberto Lagalla sul fronte opposto si registra un consolidamento generale dei consensi per il Pd che però perde il capoluogo siciliano mentre per i Cinquestelle è arrivata un'ulteriore débâcle
Forse è ancora presto per segnare un radicale ribaltamento dei rapporti di forza del centrodestra ma la tendenza nei comuni più rilevanti appare piuttosto chiara
A Verona una delle roccaforti del Carroccio il partito di Giorgia Meloni
Conquista l'undici per cento staccando di almeno cinque punti quello di Matteo Salvini a Genova nonostante Marco Bucci fosse stato coperto dalla lega nel due mila diciassette Meloni arriva in doppia cifra
E stacca il Carroccio di tre punti all'Aquila Fratelli d'Italia mantiene il diciannove per cento e la lega arriva a quota dodici tra vari fattori politici si evidenziano anche i risultati di azione di Carlo Calenda che ha presentato il singolo il simbolo in pochi comuni
Ma in diverse occasioni laddove azioni riuscita a farsi promotrice di un progetto centrista scrive Claudio Bozza con un candidato forte accentrato ottimi risultati
A L'Aquila Catanzaro a Parma appare a Palermo
Calende insomma conferma ancora una volta in più di essere più incisivo di Italia viva dice
Il Corriere della Sera
E poi
E poi
Il il voto nei grandi comuni come abbiamo visto si può sintetizzare con nome al centrodestra tre al centrosinistra al centrodestra va a Palermo strappato la sinistra con Roberto galla Gadola al centrosinistra
Va
Lodi con Andrea Furet Gato
Poi il centrodestra conferma Marco Bucci a Genova e Pier Luigi Biondi all'Aquila e anche Alessandro Tommasi a Pistoia il centrosinistra conferma
Sergio Giordani a Padova mentre a Taranto Rinaldo Melucci manda a casa il commissario volando al sessantuno per cento
C'è anche Belluno dove il centrodestra vince con Oscar De Pellegrin a Messina al primo turno vince Federico Basile con la sua vita Lista civica appoggiata dalla lega va per quanto riguarda i ballottaggi del ventisei giugno saranno necessari in tredici città del capoluogo quaestor il
Risultato del voto amministrativo
E e il non si fanno attendere come vi dicevo le reazioni dei partiti la prima vediamo è quella di Giorgia Meloni che dice
Si vince con un centrodestra non ondivago chiaro alternativo agli avversari
Questo gli elettori ci chiedono e sfida gli alleati a staccare la spina al governo il cui primo partito dice Giorgia Meloni il Movimento cinque Stelle ormai non esiste più nella nazione e di cui il premier
Dice ancora la leader di Fratelli d'Italia sembra aver perso il tocco magico la teoria che Draghi ci avrebbe aiutato sui mercati finanziari e in Europa visto lo sto aprendo oggi non è più sostenibile la conclusione dell'analisi per la Meloni è ovvia
Non da ultimatum agli alleati ma dice io lo farei è le risposte
A questo invito a staccare la spina di Salvini e Tajani arrivano subito
Non se ne parla la Meloni si dice convinta che si stia assistendo al ritorno di un sano bipolarismo e questo risultato
Dovrebbe dissuadere una volta per tutte chiunque anche nel centrodestra prende Sassia una legge elettorale proporzionale così
Paola Di Cara il cavolo sul Corriere della Sera riassumendo le dichiarazioni di Giorgia Meloni la replica di Salvini se per i referendum tutti ci avessero messo la stessa passione della lega il risultato sarebbe stato diverso dice il leader commentando il flop e il risultato però spinge Salvini
Alla rimonta mente mettendo sotto pressione il governo il leader leghista scrive Marco Cremonesi sul Corriere della Sera ha già iniziato al mattino prima ancora che inizi lo spoglio nelle città
Dà mandato ai suoi fidi non soltanto di mettere a punto la risoluzione di maggioranza che sarà presentata il ventuno giugno dopo il discorso del premier
Soprattutto chiede che entro una quindicina di giorni siano pronti tutti i dossier da lasciar cadere sul tavolo di Palazzo Chigi mentre annuncia che gli emendamenti alla riforma
Della giustizia della ministra Cartabia non saranno ritirati di questo parleremo più avanti
Non è tutto Salvini scrive ancora Cremonesi sul Corriere della Sera a pagina sette chiede al ministro dell'Economia Daniele Franco di prorogare gli sconti sulla benzina
E per finire rilancia forte ciò che nei giorni scorsi aveva accennato l'adeguamento di stipendi e pensioni al costo Della vita poi una puntura nei confronti di Mario Draghi evidentemente non basta
Il prestigio del premier se lo spread cresce la BCE non compra più il debito italiano è il giorno dopo la Borsa perde il cinque per cento questa la reazione
Del
Leader
Di della lega che dice ci danno per morti ma abbiamo venti sindaci e io spero che diventino ventisette e poi sul sorpasso della Meloni dice un possiamo avanti mo'noi un po'è avanti lei ma non conta
Chi stava anti conta la vittoria del centrodestra una dichiarazione con la quale evidentemente copre lo smacco per un esito del voto amministrativo che certamente non lo premia e mette in discussione la sua leadership poi ci sono i moderati
Silvio Berlusconi che
A da a a a Palermo una un'ottima performances fa registrare a Palermo un orti ma performances
E e soprattutto
Attiene nei comuni c'è un'intervista di del coordinatore di Forza Italia
Antonio Tajani noi il primo partito a Palermo dice il centrodestra in maggioranza ora uniti alle politiche il premier lo vedremo dopo deciderà il Quirinale questa la dichiarazione un po'tattica oserei dire salomonica di di Tajani quando gli si fa notare che la Meloni
A surclassato i suoi alleati
Nelle elezioni amministrative poi non è che queste elezioni li chiede Paola Di Caro che lo intervista
Spingono a federare a unire lega Forza Italia per creare una forza che arrivi prima rispetto alla Meloni
Non pensiamo dice Tajani a nessuna federazione nessuna fusione nessuna lista unica non c'è nulla di tutto questo in vista noi pensiamo a rafforzare il centro
Sia sincero mi tenta il proporzionale no dice il centrodestra vince con il sistema maggioritario comunque non mi sembra che ci sia il tempo o le condizioni per discutere di legge
Elettorale
Il governo deve durare fino alla fine della legislatura vanno portate a termine le riforme come vedete la legge elettorale
Di fatto l'ipotesi di un cambiamento della legge elettorale viene escluso da tutti da Giorgia Meloni che non lo vuole da la fratelli da Forza Italia che non lo vede possibile anche da Letta che come vedremo
è scettico sulla possibilità di cambiare la legge elettorale eccola la reazione
Di è unico letta A pagina nove sul Corriere della Sera parla lo riassume il suo pensiero Roberto grezzi che l'ho intervistato il PD dice letta il primo partito in Italia frutto di una linea chiara di un partito unito
Questa destra la battiamo con la con le alleanze
Difende la prospettiva del cosiddetto campo largo ma soprattutto dell'alleanza con il Movimento cinque Stelle
E manda ancora un messaggio a Calenda dice lo dico soprattutto a Calenda che è stato eletto con il Pd più volte c'è una destra competitive forte vinciamo solo se uniti per avere successo serve un'alleanza grida guidata da un grande
Partito poi
Dice con questi referendum la lega e non solo ha cercato di strumentalizzare i cittadini sono stati promossi
Con uno spirito di vendetta nei confronti della magistratura questo il pensiero di Enrico Letta noi abbiamo tenuto la posizione giusta le riforme le deve fare il Parlamento poi ancora l'appello a Calenda noi vogliamo collaborare con Calende in molte città abbiamo collaborato serve un progetto comune per vincere non ci sono piani B è vero
Ci sono coalizioni affaticate ma guardiamo questa amministrative sempre centrodestra contro centrosinistra nient'altro le ambizioni centriste hanno un senso se Simba
Insieme insomma Calenda sveglie che Calenda si è svegliato perché avuto dei risultati
Molto lusinghieri nei comuni in cui ha presentato una lista egli risponde in maniera molto netta
Dicendo un po'il contrario smentendo quanto sostiene letta sull'appello alla collaborazione il PD ha infilato dice Calenda forza nell'alleanza del Movimento cinque Stelle anche al lordo dove debolissimo
La cosa che colpisce e che il partito democratico non ha aperto nessun canale
Di discussione con noi ha costruito questa alleanza
A partire dai cinque stelle io non ho mai sentito letta in queste amministrative vedete quanta distanza c'è
Tra le due posizioni dietro il tatticismo cioè un'assoluta incomunicabilità checca lenta mette sul tavolo
Una miopia totale dice risponde dopodiché fatti loro non cambiano mai idea
Perché
C'è un mondo in quell'area dice Calenda che cerca di muovere guerra i riformisti faccio un esempio si trova un nome che va bene anche a noi per le Regionali Lombardia quello di Carlo Cottarelli
E dopo due minuti l'ala massimalista del PD insieme i Cinquestelle cerca di smontare quella candidatura preferiscono il populismo dei Cinquestelle ormai quella saldatura purtroppo è irreversibile
E poi ancora il leader di Azione quello che abbiamo capito con queste comunali e che anche con un sistema superbi popola le al bipolarismo usato
Un'area terza c'è comunque funziona
Se noi alle prossime politiche prendiamo il risultato delle città dove siamo andati peggio cioè Parma
Non si forma un governo né a destra né a sinistra è questo il nostro obiettivo per poter avere invece un governo di larga coalizione che tagli le estreme e prosegua con Draghi questa la strategia di Calenda
E con Renzi che farete gli chiede
Maria Teresa Meli che lo intervista sul Corriere della Sera a pagina dieci la disponibilità a discutere dice Calenda con Italia viva ovviamente c'è però faccio notare che nelle quattro città dove c'era un terzo polo
Al di là delle chiacchiere Italia viva sempre
Scelto di stare con la sinistra o con la destra quindi Renzi faccia meno dichiarazioni sull'area Draghi piuttosto pensiamo a costruirla sul serio
E cosa risponde Renzi a questa prospettiva lo vediamo sulla Repubblica dove Renzi viene intervistato a pagina nove da Emanuele Lauria il centro riformista dice il leader di Italia viva
è il vero vincitore di queste elezioni
Letta deve porsi il problema vuole Iacolare dialogare con noi o vuole limitarsi ai grillini
Calenda gli fa notare Emanuele Lauria si arrogano i fatti la leadership di un'area che dice rappresenta il venti per cento la leadership in politica risponde Renzi non si prenota si costruisce con umiltà intelligenza coinvolgendo quelli che la pensano come ente io dico che questa aria c'è chi la guiderà e un problema che ci porremo dopo dove andiamo noi forte azione più Europa vanno peggio e viceversa segno che siamo complementari
E poi ha messo da parte la possibilità quindi di lavorare su un terzo polo dice
Emanuele Lauria no tengo aperte tutte le ipotesi basta che abbiamo ben chiaro il quadro
L'area Draghi oggi è più forte i sovrani misti sono più deboli da ultimo Renzi si esprime sul flop referendario dice basta con le ipocrisie
è sceso un silenzio per mesi sull'argomento si sono cancellati quesiti che potevano appassionare italiani e portarli alle urne
Da anni un referendum non arriva al quorum e solo ora si parla di flop io dico che ci sono dieci milioni di italiani che sono andati a votare
Sette milioni hanno scritto sì sulla scheda critichiamo Salvini ma non a scapito di chi chiede una giustizia migliore chiunque voglia vincere le politiche da oggi non può considerare la giustizia un tema di serie B
Così Matteo Renzi ci resta da analizzare il risultato dei Cinque Stelle ci sono le dichiarazioni di Giuseppe Conte
Le leggiamo dal Corriere della Sera a pagina otto Conte ammette la sconfitta dice alcune resistenze interne anche durante le lezioni per il Quirinale hanno rallentato la nostra azione così come fattori esogeni come la vicenda del ricorso del al tribunale di Napoli che nei prossimi giorni avrà come sappiamo un'evoluzione la mia figura e quella del movimento non combaciano
Dice Conte è un processo di integrazione che si sta completando
Il movimento proverà a correggere il tiro da dentro il governo non è che per torna cornuto elettorale stacchiamo la spina questo il pensiero di Conte li fa un po'eco
In in senso opposto però
Pizzarotti Federico Pizzarotti sindaco uscente di Parma intervistato da Alessandro Trocino dice Parma è un laboratorio
Serve un'alleanza larga il Pd con la sinistra il centro d'Italia vive gli ambientalisti la formula ereditata da Jing eretti e Bettini
Il campo largo del Pd con i cinque Stelle non funziona più lo dice anche l'aritmetica
Questi le dichiarazioni dei partiti e adesso vediamo un po'l'analisi che del voto fanno
I quotidiani a cominciare da
Antonio Polito sempre sul Corriere della Sera e Francesco Verderami con le loro analisi
Poi vedremo quelle di folli di Bay su Repubblica e anche le altre Orsini Zagrebelski Cerasa Padellaro Feltri ce ne sono moltissime
Su tutti i quotidiani Polito dice questa consultazione ha premiato la coerenza è punito l'ambiguità le forze politiche che provano a stare un po'di qua e un po'di là
Come la lega di Salvini cinquestelle di Conte che sostengono il governo ma gli mettono i bastoni tra le ruote ogni volta che possono escono sonoramente ridimensionate il partito di Meloni sembra stabilmente avanti
Alla partito di Salvini in quasi tutti i comuni e
Accettare di perdere la guida del centrodestra a vantaggio della Meloni
Anche in caso di federazione con il partito di Berlusconi dice Antonio Polito sarebbe la fine dell'epoca Salvini Anna la crisi definitiva del Progetto di partito nazionale attrazione personalistica
La coalizione di centrosinistra
E poi passa all'esame del editorialista del Corriere della Sera in effetti quell'alleanza altrimenti detta campo largo dice Polito in pista non s'è neppure vista se non con qualche eccezione come Lodi cita strappata alla lega il PD ha tenuto bene le sue posizioni a conferma del fatto che la coerenza del sostegno al governo appagato ma il suo problema è che l'ipotetico alleato Cinquestelle non porta più abbastanza voti
Da consentirgli una competizione col centrodestra anzi il risultato del candidato di Calenda L'Aquila
Che se la gioca con Pd e centrosinistra fa pensare che la politica del rifiuto di ogni accordo con Conte cominci a venire ad avere una sua valenza e proiezione nazionale e che forse serve un altro centro sinistra
Più centro che sinistra
La domanda di pragmatica in queste occasioni eh questo voto indebolisce la forse il Governo si chiede Antonio Polito dubitiamo si risponde che gli elettori abbiano scelto pensando
Alla guerra o al salario minimo però è un dato di fatto che i due leader
Più acrobatici su Ucraina e spesa pubblica più critici col Governo Conte Sorvino oggi non cantino vittoria che movimenti centristi della cosiddetta area Draghi hanno mostrato di esistere elettoralmente
E che la sostanziale tenuta del centrodestra del PD
Non giustificano fibrillazioni tali da mettere in difficoltà l'esecutivo e la sua maggioranza si direbbe che dopo il voto di domenica l'unico vero elemento di instabilità politica possano venire da una crisi interna alla lega
Se e quando si apparirà così Antonio Polito sul Corriere della Sera
E poi l'analisi di Verderami dice Verderami il contemporaneo indebolimento di Conte Salvini non solo dimostra che e controproducente fare parte dell'opposizione stando in maggioranza
Togli anche Pato ossa i prossimi passaggi parlamentari che alla vigilia delle urne sembravano mettere in dubbio la tenuta dell'esecutivo in realtà non era così sulla giustizia infatti chiusa la parentesi referendaria
Proseguirà già oggi il lavoro per chiudere un'intesa sulla riforma Cartabia nel documento che il ventuno giugno accompagnerà l'intervento alle Camere di Draghi in vista del vertice europeo è previsto un uso massiccio di riferimenti alla pace ma nessun impedimento l'invio di armi all'Ucraina
E per il provvedimento sulla concorrenza è stata approvata da settimane una formula per qui ettari l'anima ambientalista grillino si darà il via ai termovalorizzazione poi o assoluzioni equivalenti insomma il governo Obama
E fino ad agosto non sono previste nuvole su Palazzo Chigi questa la previsione di Francesco Verderami dice i problemi si porranno dopo l'estate però dice Verderami
Perché allora le forze politiche che si prepareranno alle elezioni
Chiederanno a Draghi di sciogliere i cordoni della borsa
Proprio quando invece Draghi dovrà cercare di Tevere i conti in ordine perché le pressioni dei mercati potrebbero crescere
Questo il l'analisi di Francesco Verderami poi c'è Stefano Folli anche folli si concentra sulla Repubblica sulla crisi della Lega
A pagina quarantuno la sua consueta analisi oggi e incentrata ovviamente sull'esito del voto amministrativo e anche sul l'esito del referendum lui dice domenica dodici giugno
Potrebbe essere il giorno in cui è morto l'istituto del referendum
Su ucciso dall'indifferenza generale ma soprattutto dal mediocre cinismo di chi ha lanciato i quesiti come bengala nella notte senza poi sentire il dovere di spiegarli agli italiani di avviare un'adeguata campagna
Detto questo i risultati invece del voto amministrativo dice Folli sono interessanti
Destinati a cambiare forse degli equilibri a destra e a sinistra il voto dimostra
Che tanto il leader della lega l'aria di essere giunto pressoché al termine della sua avventura dall'altro lato cela il famoso campo largo di letta erede dell'asse privilegiato
Con i cinque Stelle di Conte ora si è visto che i cinquestelle sono ridotti a una presenza marginale come vedete le analisi coincidono crisi della Lega
Messa in discussione del campo largo ancorché il PD
Si conferma primo partito e tiene
Si tratta di capire dice Folli sei leghisti quelli che detengono il potere nelle città e nelle regioni del Nord accetteranno di farsi guidare fino alle elezioni da colui che gli americani che amerebbero un'anatra zoppa
Quanto all'altro sconfitto Conte le sue mosse sono meno prevedibile è chiaro che l'alleanza con il Pd può esistere solo se lui accetta un ruolo subordinato tipico di un partito minore
Ma il personaggio irrequieto e chi lo consiglia lo spinge a cambiare tattica magari per tentare la via solitaria rompendo l'intesa col Pd
Tocca letta dice
Stefano Folli e al Pd avviare una riflessione sul voto e a decidere cosa fare
Il campo largo è un'illusione perduta ma altre strade vanno considerate ad esempio Calende più Europa talvolta Italia viva hanno dimostrato di saper raccogliere consensi ancora pochi certo ma abbastanza
Per rappresentare un'ipotesi da non scartare questo l'appello
Che fa Stefano Folli al leader del partito democratico Enrico Letta e a conferma di come la Repubblica sia un giornale dove la sinistra si misura con tutte le sue anime quella più riformista ma anche quella
Più vicina alle posizioni diciamo
Storiche della sinistra massimalista
E c'è a fianco del editoriale di Stefano Folli un editoriale di Francesco Bay proprio collocato a fianco chi dice il contrario di quello che dice Stefano Folli
L'aver consolidato il suo Premana primato si parla del PD
Francesco be'in chiusura di questo dito reale
Il assi gli assegna dice una responsabilità in più quella di far dialogare due aree che finora si sono soltanto presa a sassate il ruolo baricentri code il Pd impone all'età di fare da arbitro
E facilitatori di questo dialogo possibile fischiando in chi fallì ora di finirla con i veti il tempo stringe letta lo deve far capire a Conte a Calenda
E a Renzi paradossalmente risultati delle amministrative abbassando un po'il Movimento cinque stelle e irrobustendo i centristi
Hanno portato un riequilibrio di forze che potrebbe dare stabilita una futura coalizione ma si tratta di costruirla dal nulla tra forse che si sono duramente contrapposte fino a ieri
Un complotto un compito improbo e tuttavia indispensabile
A meno di non dare già ora per persa la partita e consegnare l'eredità di Draghi ha una delle destre più estreme dell'Unione Europea
Una destra che guarda caso guardavo Orban come alleato e conta su un ritorno alla Casa Bianca del golpista Trump insomma
La prospettiva di Bay e coincide però con quell'attuale di Letta mentre assai meno quella di folli
L'idea che alla fine il Pd convincerà Calenda e Conte a sedersi sullo stesso tavolo e forza a far parte dello stesso governo magari dopo le elezioni e questo ovviamente
Con lo diciamo induce il leader
Del PD atterrerà aperte tutte le porte rischiando però di Solar sì soprattutto rischiando
Di far sì che il centro si costruisca come una prospettiva al il centro riformista alternativa lo slittamento del PD verso l'alleanza con i cinque Stelle
Però il futuro è aperto e quindi chissà che cosa sarà per intanto vediamo questa contrapposizione
E poi ci sono ancora altri un altro Littoriale che si muove sull'analisi politica molto interessante è quello di uno studioso del centrodestra
Giovanni Orsina che
E analizza
Il la la crisi del partito di Salvini la lega titola la stampa non è più partito nazionale
Trarre conclusioni generali dice Orsina da una tornata parziale di elezioni amministrative è sempre un azzardo le specificità locali contano molto
Ovviamente Conte disuguale radicamento territoriale dei partiti e pesa infine l'impatto differente dell'astensione
Quel quindici per cento di elettori che non si scomoda a votare per il consiglio comunale ma Cisco modera per il Parlamento con le cautele del caso tuttavia è possibile sostenere che questo primo turno di elezioni municipali
Abbia sostanzialmente confermato quel che ci segnalano da mesi sondaggi nazionali
In un panorama molto frastagliato c'è un blocco elettorale di destra centro
Che vale quasi la metà dei votanti sei partiti di riferimento riescono a mobilitando in solido per gli altri concorrenti la gara si fa difficile
Quel blocco si è sempre dimostrato più omogeneo
Del dirimpettaio blocco progressista lo è per paradosso anche perché e meno politicizzato meno raffinato meno educato meno ideologico meno interessato alle mille sfumature della politica e perciò meno propenso dividersi
In altrettanti fiumi torrenti e rigagnoli
In questi ultimi anni poi il blocco di destra è stato attraversato solo in minima parte dalla nuova frattura emergente fra establishment e protesta
Nella loro grande maggioranza quegli elettori non si sono mai sentiti e stabili messi in establishment infatti nemmeno quando votavano per un partito della famiglia popolare europea come il popolo delle libertà
Le forze politiche di destra infine malgrado dissidi tutt'altro che secondari sono in definitiva riuscite a tenersi più unite della coppia Partito Democratico Movimento Cinquestelle
Come evidenziato un'analisi dell'Istituto Cattaneo sui centoquarantadue Comuni con più di quindici mila abitanti che sono andati al voto
Se a destra troviamo un blocco elettorale più coerente e un'alleanza relativamente più solida che a sinistra scrive Giovanni Orsina
Rimangono tuttavia aperte le questioni relative all'identità di quell'alleanza e alla sua capacità di sostenere una proposta credibile di governo del paese
A che punto fosse
La competizione fra Matteo Salvini e Giorgia Meloni era una delle domande cui si pensava che queste elezioni potesse corrispondere la risposta in effetti e arrivata
Il sorpasso di Fratelli d'Italia sulla lega che i sondaggi segnalano da mesi è stato confermato al dalle urne anche al Nord almeno in parte questo sorpasso può essere spiegato
Guardando cause congiunturali e in particolare ai tanti errori che Salvini accumulato a partire dal due mila diciannove spallate manca dal governo Conte due elezioni del Capo dello Stato improvvide iniziative di politica internazionale scommessa fallimentari sui referendum e
Alla linea cauta invece è coerente che ha ha seguito invece la Meloni
Ai fattori congiunturali dice Orsina però è possibile aggiungere pure una spiegazione un po'più profonda forse la lega un robusta e radicata sì ma pure segnata da un irrinunciabile vocazione padana
Era inadatta fin dall'inizio a riempire il vuoto elettorale politico aperto sia a destra
Con la crisi del berlusconismo
E l'appassire di Forza Italia approfittando del clima populista ovvero di un movimento di un momento di caos relativa sospensione delle logiche politiche
Salvini ha cercato di far svolge da quel partito un compito che non gli apparteneva e considerando che lo strumento era appunto inadatto avuto fin troppo successo la pandemia il conflitto Ucraino però uniti al semplice scorrere del tempo hanno restituito spazio alle logiche politiche tradizionali
Togliendo ossigeno all'operazione tentata da leader leghista i cui errori degli ultimi anni possono forse essere spiegati anche in questa chiave
Come effetto di una crescente ipossia politica
Simmetricamente Mammano che ci si è allontanati dallo Zenit della stagione populista
Ed è apparsa sempre più evidente l'insufficienza della lega quale strumento di conquista dell'egemonia della destra italiana
Ha guadagnato spazio la tradizione nazionale rappresentato da Fratelli d'Italia
Un partito di piccole dimensioni in origine una tradizione che come ben sappiamo non porta con sé un'eredità soltanto positiva e tuttavia una tradizione che ha radici profonde nella storia d'Italia che per definizione
Non soffre di limiti regionali e che può per giunta apparire particolarmente adatta ad affrontare una stagione di relativa dei global di Zazie o né come la nostra il cammino verso la definizione di una destra post berlusconiana è ancora lungo queste elezioni sembrano però confermare come Salvini e Meloni
Si trovino di fronte a due sfide assai diverse la lega dovrà capire
Che spazio ci sia se c'è per continuare a lavorare su un progetto nazionale magari in alleanza con Forza Italia o se non o se non le convenga invece tornare all'originaria vocazione padana Fratelli d'Italia dovrà dimostrare di saper gestire dicevo sino alla tradizione nazionale
Con le sue luci
E le sue ombre ingombranti e di saperci costruire intorno un progetto di governo adatto ai tempi non facili che ci attendono insomma c'è in questo sito reale molta carne a cuocere
Ma mi mi sia consentito anche di segnalare una contraddizione e se il centrodestra vince perché meno ideologico come sostiene Orsina nella parte iniziale poi però
Sostenendo l'ipossia cioè la fatica respiratoria
Della la mancanza di ossigeno della lega perché di fronte alla complessità dei problemi evidentemente manca proprio di ancoraggio ideologico poi invece
E la dimensione del so benissimo di Giorgia Meloni l'ancoraggio alle tradizioni di una destra conservatrice diventano vincenti però a quel punto il la zavorra ideologica il centrodestra se la porterà avanti e bisognerà capire se questa torsione verso questa prospettiva
Più smaccatamente tradizionale sopranista non sarà un fattore di implosione del centrodestra perché all'interno di questo contenitore
Ci sono ancora residui ed energie liberali che forse non accetterebbero
Una leadership così caratterizzata quindi anche questo è un campo in evoluzione
E la crisi della leadership di Salvini potrebbe essere l'inizio della crisi di una unità del centrodestra che peraltro è stata fin qui
Sempre
E diciamo declamata sostenuta ma i fatti contraddetta moltissime volte poi quando si tratta di trovare convergenza perfino sulle candidature staremo a vedere e poi c'è l'analisi
Le analisi e successive di cui vi parlo sono quelle che sono più volte al referendum e quindi
Le le le spostiamo in avanti invece vi voglio leggere dalla foglio di Claudio Cerasa un il suo il suo editoriale che si collega anche al dibattito presente all'interno della lega sulla leadership di Matteo Salvini il giudizio che il direttore del foglio da dell'esperienza staliniana e sostanzialmente liquidatorio dice Cerasa Salvini ha sbagliato veramente tutto
Il non ha più l'egemonia sull'elettorato settentrionale non ha più l'egemonia sulla sua coalizione
Dice avrà l'ultima parola sulle liste chissà non ha più l'egemonia sulla lega fino a quando i governatori potranno mordersi la lingua e qui vorrei dire che c'è qualcuno che non se la morde affatto la lingua
Perché nello stesso
Nello stesso
Prima pagina del Foglio Cerasa del dice Lhasa si riportano nell'articolo di Valentini le dichiarazioni di Massimiliano Fedriga governatore del Friuli-Venezia Giulia e diciamo astro nascente
Della politica leghista che molti vedono come una possibile alternativa fra l'altro presidente della conferenza delle regioni e in dialogo fattivo con il Governo Draghi
Fedriga nelle scorse ore
Dice Valentini andato ripetendo che il lavoro di governatori e sindaci e ministri non solo non viene valorizzato
Ma perfino mortificato da chi ingaggia gente come Antonio Capuano per farsi spiegare la geopolitica un attacco frontale
Al leader leghista quindi probabilmente questa resa dei conti all'interno
Di questo universo politico è già iniziata
E e poi dice ancora Cerasa nel suo editoriale che citando il disastro sul Quirinale la guerra con il PUTT Putin Isma'travestito da pacifismo insomma il problema del centrodestra riguarda
La presenza di eletti incapaci di rappresentare degnamente gli elettori e si chiede da ultimo toc toc cara lega c'è nessuno ecco forse la risposta c'è la lo stesso foglio in un altro articolo staremo a vedere nelle prossime ore
Come evolverà questo dibattito e che protagonismo decideranno di giocare i governatori come Fedriga e anche lo stesso Zaia che però sembra più defilato in questo momento così il dibattito all'interno della lega poi e il lei sito
Fallimentare comunque non pari alle aspettative certamente del referendum riapre le polemiche
E rimette sul tavolo però anche la riforma della giustizia che si era fermata inattesa appunto di questo verdetto delle urne vediamo
Questi processi Cometti evoluzione hanno avuto
Anzitutto vediamo il percorso della riforma della giustizia che come vi dicevo sia rimessa in cammino il Corriere della Sera a pagina sedici ci racconta oggi di un vertice di maggioranza
E della obiettivo della ministra Cartabia di portare all'approvazione in parlamento il in Senato il
Disegno di legge entro giovedì
Domani il dovrebbe iniziare la discussione generale e chiudere con dichiarazioni è un voto di voto giovedì in Senato
Per ci sono duecentosessantaquattro emendamenti però ci racconta Virginia Piccolillo A pagina sedici su Corriere della Sera e nella lega e ve l'avevo detto
Salvini attratto partire subito il pressing sul governo né Italia viva li hanno decurtati
E quindi i riflettori sulle riunioni di maggioranza che si terrà proprio stamattina forse menta visto parlando per difendere la prospettiva di portare all'approvazione questo provvedimento
Tornano a circolare le voci su un possibile voto di fiducia che secondo però alcuni parlamentari non sarebbe possibile perché si dovrebbe
Votare la fiducia ogni singolo articolo del disegno di legge comunque l'obiettivo di tenere le elezioni del CSM con le nuove regole a luglio e già sfumato si andrà a settembre
E poi come vediamo ci sono le reazioni alla diciamo all'esito del referendum c'è la magistratura associata che scende già in campo il presidente dell'Anm Giuseppe Santa Lucia parlando di quesiti inutili e Das dannosi fa chiedere ai magistrati modifiche anche alla riforma quindi è ovvio che c'è una reazione in particolare sulla parte relativa alle separazioni delle funzioni di giudici e PM come vedremo
Non su questo i magistrati vogliono che venga eliminata la previsione che sta nella bozza Cartabia che consente un solo passaggio nei primi dieci anni di carriera da una funzione all'altra e mentre oggi ce ne sono quattro
Intanto c'è chi si spinge a giudicare l'istituto del referendum
Giuseppe Conte loro
Lo lo lo lo ha criticato almeno nel in questo caso specifico
Ma i radicali Maurizio Turco Irene Testa che hanno l'hanno promosso rivendicano non siamo di fronte riusciti a riformare queste cinque leggi con i referendum ma siamo riusciti a iscrivere la questione giustizia nell'agenda
Politica vediamo che su questo fronte ci sono molte polemiche ma intanto vi segnalo che Giulia Bongiorno conferma la posizione Di Matteo Salvini sulla volontà di votare tutti gli emendamenti alla riforma Cartabia lo fa in un'intervista sempre al Corriere della Sera
Sempre a pagina sedici con Virginia Piccolillo
E poi dice l'assordante silenzio che ha avvolto questi referendum o non ha precedenti il paradosso è che prima ci oscurano
E poi ci accusano di non aver fatto abbastanza questo dispetto un po'alla diserzione che la lega ha giocato però la Bongiorno dovrebbe interrogarsi su che cosa ha fatto Salvini nell'ultimo mese per i referendum che cosa ha fatto invece
Per qualche show
Sulla geopolitica internazionale peraltro mal riuscito
Come vi ho detto
Questa l'esito del referendum ha lasciato anche una scia di polemiche
E il il il fronte referendario si è spaccato c'è
Una presa di posizione molto dura oggi della appunto dei referendari contro il presidente delle camere penali Giandomenico Caiazza che aveva criticato ieri in un'intervista al Corriere della Sera la volontà di costruire il referendum in un accordo sulla lega non consultando le camere penali sulla qualità dei quesiti
L'articolo di Valentina Stella sul dubbio parla di triste spettacolo dello scontro tra Partito Radicale Unione delle camere penali a poche ore scrive
La stella dall'esito referendario anni di battaglie fatti insieme si polverizza no Assocond interviste comunicati ha iniziato il Presidente dei penalisti Giandomenico Caiazza
Che in un'intervista di ieri al Corriere della Sera ha parlato di improvvisazione criticando aspramente la decisione
Del partito radicale di appaltare esclusivamente alla lega la scelta e la scrittura dei quesiti e ha stigmatizzato anche lo sciopero della fame di Roberto Calderoli
In una nota
La Giunta dell'Unione camere penali aveva aggiunto che si è trattata di una scelta incomprensibile politicamente insensata
Perché è un percorso referendario così complessa e così prevedibilmente osteggiato avrebbe preteso l'esatto contrario cioè la più larga condivisione delle scelte delle responsabilità delle energie
Il rischio che il Paese possa pagare a caro prezzo questa scelta improprio incomprensibile avevano detto
I penalisti
E
E arriva una nota di
Maurizio Turco Segretario del Partito Radicale Irene Testa tesoriera
E che esprimono la solidarietà in particolare a Roberto Calderoli per l'attacco ricevuto dal Presidente delle Unione Camere penali ma altresì ai penalisti dell'Unione camere penali esposti da loro presidente a cancellare decenni di rapporti del partito radicale nonché anche personali con i presidenti Giuseppe Frigo
Ettore Randazzo Valerio Spigarelli infine ben Emilio Bellucci con il quale abbiamo promosso e raccolto insieme le firme sulla proposta di legge costituzionale per la separazione delle carriere ma non finisce qui perché ad alimentare la polemica
E arrivata anche l'analisi di Simona Giannetti penalista e consigliere generale del Partito Radicale e imbarazzante
Dice la Giannetti il comunicato della Giunta dell'Unione delle camere penali si arroga il diritto di attribuire ai promotori il disastro di una cittadinanza astenuta perché i penalisti non sarebbero stati coinvolti
Rivendico il metodo radicale che da sempre quello di fare le battaglie sui contenuti con chiunque voglia affiancarli invece tanti avvocati non hanno raccolto le firme perché c'era la lega e chi avrebbe dovuto stare con noi pancia a terra come l'Unione non l'ha fatto
Non era la battaglia di un partito e sarebbe dovuta essere prima di tutto quella dei penalisti che spero rime entra non sul campo i problemi della giustizia e la necessità delle riforme insomma volano davvero gli stracci
Tra Partito Radicale
Le camere penali che però ribadiscono la loro posizione
Giandomenico Caiazza è tornato a ribadire le critiche che aveva espresso ieri con un'intervista al dubbio questo sempre quae a Valentina Stella questo flotta dice non è solo figlio della congiura del silenzio
Per il presidente delle camere penali sono molteplici le cause che hanno portato al fallimento della campagna referendaria non solo la disinformazione ma soprattutto l'aver messo tutto in mano alla lega per quanto ha riguardato la scelta e la formulazione
Dei quesiti quindi rincara la dose Caiazza
Si sarebbe dovuta coinvolgere una platea più ampia di soggetti interessati alle tematiche del diritto penale
Noi abbiamo Espresso dice fin dal primo momento dubbi sulle modalità di questa iniziativa
Politica decisa a tavolino con un appalto esclusivo ad una sola forza politica spiega
Il presidente delle camere penali poi critica anche la decisione della Corte di aver azzoppato i referendum più popolari che avrebbero potuto fare da traino
E poi dice occorre ora che l'impegno politico dei liberali di questo Paese dice Caiazza per una giustizia più giusta sappia trovare da subito la forza per rilanciare le propri idee e le proprie battaglie replica alla senatrice
Del PD
Amaro Rossomando responsabile giustizia del partito di Letta che dice che i cittadini hanno scelto le riforme giuste non condivido dice Caiazza minimamente questa analisi perché gli italiani non hanno scelto proprio nulla il crollo dei voti per il referendum è frutto della non conoscenza
Dell'oggetto della convocazione alle urne
è poi riconosce che esiste un problema di adeguatezza dello strumento referendario su questo come vedremo si esercitano molti costituzionalisti ma restiamo sul fronte della riforma della giustizia del tema del merito del referendum
Ovviamente
A Giandomenico Caiazza fa da contraltare la posizione della magistratura associate che invece dice non è vero l'elettorato ha ha compreso bene i quesiti
Ma scelto consapevolmente di non andare al voto per la loro marginalità e inadeguatezza così
Si pronuncia Giuseppe Santa Lucia presidente dell'associazione penale magistrati che ovviamente adesso fa un appello lancia diciamo le sue truppe
Alla pressione verso il Governo affinché la riforma sia modificata che cos'è che non va bene in particolare a
A Santa Lucia e naturale la separazione delle funzioni tra carriera
Dal PM e giudicanti
Il corpo elettorale dice ha dato una precisa indicazione politica oggi come nel due mila non vuole la separazione delle funzioni
Tra carriere di pm e giudicati bisognerebbe ricordare però al presidente Santa Lucia che il corpo elettorale ancorché non ha tenuto il quorum su questo quesito si Espresso e chi è andato a votare ha votato per i tre quarti per la separazione delle carriere
Comunque la separazione delle carriere
Sta all'interno della riforma Cartabia timidamente come il divieto di fare più di un passaggio nei primi dieci anni di carriera
Mentre ferendo avrebbe voluto vietare qualunque passaggio staremo a vedere se
L'obiettivo della magistratura associata sarà conseguito e la campagna come si vede è già iniziata sulla stampa il partito che vuole accompagnare la riforma si è data già da fare anche in tv ieri c'è stata una trasmissione su questo fronte molto agguerrita molto aggressiva
Il consueto rapporto che affatto sostanzialmente una intero attacco alla riforma
Chiedendone l'abrogazione
E poi i vi dicevo
Ci sono prese di posizione che riguardano proprio lo strumento referendario cioè si discute
Dello strumento referendario però ancora restiamo ce anche ancora voglio segnalarvi
Oltre a Santa Lucia anche per dovere di completezza la presa di posizione di un altro dei riferimenti della magistratura associata che Nello Rossi
Che fra alto il
Presidente de il direttore della rivista di di Magistratura Democratica questione giustizia che dice sostanzialmente la stessa cosa cento spazio per migliorare il testo legislativo ce n'è bisogno
Mi piacerebbe che la ministra il Parlamento si misurasse Ronconi meditati consenti consensi e le critiche argomentate sin qui ricevute
Sconfitto il populismo referendario ora le riforme devono avvenire dice Nello Rossi senza strappi cioè con un accordo con la magistratura corporativa che non vuole rinunciare alla unità delle carriere
Nelle quali poi i pm rappresentano l'intera magistratura anche perché i giudicanti poco parlano e poco si esprimono
E poi ci sono come vi dicevo
Le prese di posizione
Di
Sul sul sul sulla validità del referendum o meglio sulla sui meccanismi
Che oggi impongono il cosiddetto quorum del cinquanta per cento in una congiuntura nella quale l'astensione e diventato un fattore molto forte di tutti i ricorsi al voto per cui c'è chi sostiene che questa
Misura debba essere modificata c'è per esempio l'intervista che fa Stefano Ceccanti sulla su Italia Oggi il quorum dice formula del passato
Penso che dovremmo trovare sui referendum un equilibrio diverso dice il costituzionalista della sapienza e parlamentare del
PD
Ossia essere più rigorosi in entrata aumentando il numero di firme e delibere nei Consigli regionali per avere richieste più rappresentative e poi avere un quorum più ragionevole
Il quorum più ragionevole per Ceccanti sarebbe quello del venticinque per cento
E poi dice quando non c'è
E come dei referendum costituzionali
Si raggiunge il quorum perché tutti sanno che contano solo i sì e inno quando c'è i
E non lo si raggiunge perché la sua soglia del cinquanta per cento più uno che è troppo alta fa sì che l'elettorato sì s'mobility cioè se il quorum dice Ceccanti di questo referendum
Fosse stato per esempio il venticinque per cento probabilmente di italiani sarebbero andati a votare
Nella convinzione che comunque il voto sarebbe stato valido e quindi era necessario esprimere la loro posizione poi avrebbero vinto i sì avrebbero vinto i no ma comunque sarebbe stato una esercizio di democrazia
Diretta e effettiva che invece non si è prodotto perché la soglia del quorum lo ha impedito
E nel campo internati vola destra dice
Ceccanti il Pd e il soggetto con molti più consensi degli altri
Halloween quindi spetta l'onere e l'onere di impostare la costruzione di una coalizione di continuità dinamica con l'esperienza Draghi
Sarà questo criterio a verificare i possibili alleati come sappiamo Ceccanti e diciamo parte di quell'ala riformista del PD che
Produce molte ottime l'analisi ma poi sul piano politico incide assai poco però da costituzionalista il parere che Ceccanti da e autorevole e de merita una riflessione perché effettivamente il referendum concepito con il quorum del cinquanta per cento in una stagione in cui la percentuale di votanti in Italia e arrivava al novanta per cento oggi probabilmente merita una rettifica
Il la gli fa eco in qualche modo il
Costituzionalista Azzariti che però dice il problema non è solo quello di abbassare il quorum ancorché
Non è contrario però dice nessuno troverebbe ragionevole farlo scendere sotto la soglia del venti per cento e infatti Ceccanti parlava del venticinque sì però il la partecipazione
Alla voto in questa circostanza è stata del venti e nove ma secondo quello che dice Ceccanti è stata così bassa property e la gente sapeva
Che era inutile o comunque che non andando a votare la maggior parte probabilmente non sarebbe andato a votare quindi ha rinunciato a recarsi alle urne c'è stato un effetto di trascinamento dell'astensione
Ma Azzariti dice non entro nel merito dei quesiti dico che non sono materia adatte
Per un referendum
E credo che si debba evitare di usare il referendum in termini troppo disinvolti questa la posizione di Azzariti che per esempio fa lascia intendere che le norme che ordinamentali che regolano la l'elezione del CSM non sono propriamente norme sulle quali si può chiedere al cittadino di intervenire questa la posizione del costituzionalista Azzariti Gaetano sul Corriere della Sera
E e poi i con questa con questa posizione diciamo si esaurisce il dibattito sul referendum ma non le analisi dei
Dito realisti
Presenti sulle pagine dei quotidiani ce ne sono diverse Cesare Trebeschi sulla stampa che come sappiamo Ladinico è un giurista insegne e anche lui critica l'uso del referendum dal suo punto di vista dice
L'uso improprio dei referendum a pagina ventinove il suo commento sulla stampa
Eccolo qui
Il fallimento degli ultimi referendum e particolarmente significativo intanto dice i quesiti erano incapaci indicare una chiara valenza politica
Alla collaborazione tra lega difficilmente assegnabile al campo garantista e il gruppo di radicali da sempre garantisti per la raccolta delle firme necessarie a dare inizio alla procedura referendaria
E poi le firme ottenute non sono state utilizzate depositati in Cassazione
Per i loro controllo mente referendum sono stati introdotti da cinque Consigli regionali a maggioranza variabile a mente di destra ma a parte questi elementi capaci di intorbidare il senso politico dell'iniziativa
Erano i quesiti stessi essere inidonea invogliare gli elettori ad esprimersi ci vuole altro per cambiare come si diceva la giustizia nulla dei quesiti deferente Arizzi anche fossero stati approvati
Avrebbe avuto la benché minima capacità di incidere sui problemi che affliggono la giustizia dice Zagrebelsky e qui ci sia consentito
Di dubitare di quanto sta dicendo l'insigne giurista perché
Mi chiedo per quale motivo la la la riduzione dell'abuso della custodia cautelare non sia un problema della giustizia italiana quindi per Zagrebelski
Le percentuali di custodia cautelare del trenta trentadue trentacinque per cento che l'Italia ha fatto registrare in questo decennio non sono un problema della giustizia e allora probabilmente della giustizia abbiamo due visioni completamente diverse
Per quale motivo ancora l'impatto che la la la l'azione della giustizia ha su molti Issime giunte in seguito alla legge lei così Severino non sia un problema della giustizia può lasciamo perdere se si è favorevoli o contrari
Ma chi questi impatto sia un dato di realtà che moltissime giunte siano stati dimissionati da sentenze di condanna poi ribaltata in appello in Cassazione è un dato di fatto
Allo stesso modo mi chiedo per quale motivo non sia un problema della giustizia la separazione delle carriere quando purtroppo come constatato da e certificato da moltissimi
Risultanze spesso all'azione
Del Gip risulta parallele coincidente a quella del pm adesiva sulle richieste del pm mancando quel filtro che è garanzia di terzietà e quando vediamo per esempio casi come quello della procura
Di Milano e non solo dove le prove a discarico che il PM dovrebbe cercare vengono addirittura occultati e quindi la funzione di terzietà e di parte contemporaneamente che questa ambiguità che il Codice
Di procedura penale oggi vigente ha in atto perché è un Codice incompiuto che ha tradito lo spirito della riforma del mille novecentottantanove perché questa ambiguità non sia un problema della giustizia italiana
Magari percepibile ai cittadini se debitamente spiegata e mi sia le lecito e consentito concludere
A a conclusione di questa di questo piccolo commento che anche quelli che vengono considerati quesiti di difficile comprensione come per esempio il voto nei consigli giudiziari sulle presta sulla performances dei magistrati da sulla valutazione dei magistrati
Da parte degli avvocati perché non sia spiegabile ai cittadini che la valutazione di chi esercita la giustizia sia necessarie giuste sia e debba essere ancorata alle carriere perché non sia ammissibile che il pm possa valutare
Il giudicante e che la difesa non posso valutare il PM
E da ultimo perché non si possa spiegare che il quesito delle venticinque firme forse inadeguato forza insufficiente ad eliminare le correnti però si muovesse dello spirito di garantire una partecipazione più diretta più immediata e sottratta alle pressioni delle correnti e quindi alla politicizzazione del Consiglio superiore della magistratura il problema e che di questi questi si è parlato troppo poco se ne è parlato
In momenti
Molto marginali della del discorso pubblico sulle televisioni i quotidiani hanno completamente ignorato ovviamente il partito del Ninno ha mobilitato le sue truppe per indurre all'astensione i grandi partiti ci sono disimpegnati sicuramente l'alleanza
Radicali lega ha fatto scattare a a tagliola diciamo un
Un atteggiamento di chiusura per isolare Salvini e ottenere un dividendo politico del fallimento di questo referendum da parte per esempio del PD e questo è stato un esito che forse non era stato previsto
E e anche probabilmente l'inadeguatezza
Della lega a sostenere uno strumento referendario sia perché la lega non è un partito garantista sia perché Salvini sia totalmente disimpegnato negli ultimi due mesi hanno avuto un peso
Macché questi referendum
Fossero astrusi e non potessero essere sottoposti al giudizio degli italiani è una Bugia clamorosa che ci sentiamo di smentire che poi non fossero la panacea a tutti i mali della giustizia è evidente ma
La giustizia meriterebbe
Una costituente che si riunisse per tempo indeterminato per ridisegnare
Completamente tutti meccanismi euro ordinamentali ma anche quelli legislativi quelli presenti le leggi di diritto sostanziale e processuale che negli arco degli ultimi venti venticinque trent'anni hanno subito una torsione giustizialista senza precedenti portando il diritto verso la morale
La prova verso il sospetto
Il la colpevolezza verso la pericolosità sociale la pericolosità sociale espressa con un giudizio soggettivo e non più come un giudizio del fatto il diritto penale dal fatto al reo in uno slittamento
Tardo positivista che non è una garanzia per ora una democrazia liberale quindi il referendum è stata una battaglia giusta
Terza
E ma ha messo in campo energie ha aperto un dibattito che e necessario continuare a tenere in piedi e anche ad alimentare ciascuno con i suoi punti di vista questo il
Dibattito presente sui quotidiani sul referendum se ne occupano ancora come vi dicevo
Padellaro che critica sul fatto quotidiano il referendum
Rispolverando
Richiamando addirittura
Pannella dice non s'Pannella non avrebbe commesso questi errori
Ho fatto un sogno dice Padellaro Marco Pannella che torna sulla Terra e prende a pedate in quel posto i presunti discepoli che hanno ridotto
L'istituto referendario un insignificante relitto almeno Pannella saputo valorizzare questo strumento fondamentali democrazia diretta
E infatti a parlare di fallimento della consultazione perquisire in ballo ancora Giandomenico Caiazza delle camere penali che ha criticato le modalità
Di costruzione del referendum e poi se ne occupa anche per dovere di completezza dobbiamo citare tutti anche chi la pensa diversamente da noi
Se ne occupa Stefano Feltri sul domani quale sostiene
In maniera un po'singolare che al referendum sono andati a votare soltanto IRPEF i referendari cioè il fronte referendario e gli avvocati
E come se in Italia ci fossero dieci milioni di avvocati
Componenti del comitato referendario e in realtà al referendum è andata una minoranza d'italiani ma il venti per cento e una minoranza che ha
Una sua dignità e che peraltro si è espressa con cinque sì voglio ricordarlo a Stefano Feltri garantisti all'italiana dice Feltri che tanto amano dipinge si comuni belli contro il sistema sono minoritari perché difendono le ragioni di un potere che dica lama impunità e la gente di solito l'impunito lì alla gente di solito l'impunità del potere non piace qui però ha ragione Feltri perché la retorica dell'impunità di cui lui è uno dei protagonisti Louilt sul giornale è uno dei protagonisti ha vinto si è imposta la consapevolezza collettiva
Perché spiegare che il Reef che la diciamo il garantismo e un valore della democrazia purtroppo
Non è stato possibile non est non non si è riuscito a far diventare prevalente maggioritaria questa coscienza perché la propaganda dell'impunità che Feltri e i suoi diciamo alleati
Esercitano sulla democrazia italiana ormai da vent'anni e Louie uno l'ultimo allievo di questa propaganda di questa torsione giustizialista
E ha permeato il quadro sociale rappresenta una egemonia nel discorso pubblico di cui dobbiamo prendere
Atto
Poi andiamo su la guerra come vi dicevo
La guerra e in un momento decisivo perché ci racconta il Corriere della Sera è saltato il ponte che circonda la città di Severo d'onestà la città e assediata e lungo il corso d'acqua che corre per novanta chilometri
Sì gioca
Il destino di questo conflitto
Nei prossimi giorni si deciderà se
Le truppe della Russie russe che continuano a bombardare
Ma avranno la meglio e completeranno l'occupazioni di quest'area questo potrebbe determinare un un nuovo equilibrio e probabilmente anche facilitare in negoziati oralmente non c'è da auspicare che i russi vincano perché
Non si può auspicare che ho una
Paese occupante con una ferocia come quella che ha messo in campo Putin possa prevalere però è un dato di realtà
E quindi è probabile che come è stato detto all'inizio si può parlare di pace quando una delle due parti prevale le analisi che l'Intelligence britannica
Riporta il Corriere della Sera fanno capire che su questo asse su questo fiume si gioca il destino della guerra e e questa tesa impegna le cancellerie a mobilitarsi per cercare di infilare le ragioni del negoziato dentro questa
Drammatica situazione e con spiegato il faccia a faccia di quarantacinque minuti che il premier Draghi ha avuto con il capo dello Stato di Israele Herzog Isaac Herzog e a porte chiuse
Ieri a Gerusalemme il Presidente del Consiglio ci racconta Marco Galluzzi inviato a Gerusalemme del Corriere della Sera dopodomani sarà Kia vinse ma Macrone Scholes
Gli israeliani hanno informazioni che per densità capillarità e capacità di interlocuzione sia con i russi sia con gli ucraini che sono altamente sensibili e necessaria
Hai tutti gli autori della trattativa Senussi ottengono vittoria ecco questo il passaggio che vi dicevo prima Senussi ottengono vittorie programmati nei prossimi giorni
E il dato che si raccoglie nello staff di Draghi l'inizio dei primi negoziati potrebbe avvenire nel breve periodo
Non è non si tratta di auspicare la vittoria dei russi purtroppo i russi stanno prevalendo in quell'area e questo può consentire l'avvio di un negoziato è una prospettiva rassegnata perché è ovvio che in parte vuol dire che la campagna di occupazione feroce Barbara che il regime di Putin ha messo in atto avuto un suo primo successo e spicci può si può sperare che da questo punto si Possa riaprire
Un negoziato e quindi Draghi va a Gerusalemme per avere dagli israeliani che come sapete non hanno
Perduto la loro interlocuzione col regime solo russo tant'è vero che non hanno applicato loro la Turchia le sanzioni per avere informazioni utili alla trattativa perché poi Draghi andrà a Kiev
Non va solo dai di a Gerusalemme ci va anche in queste ore Ursula modello Lionel la presidenza della Commissione europea sarà ricevuta oggi da Bennet
Premier per qualcuno non è una coincidenza si viene dal capo del governo di severe per confronti e scambi di informazioni che sono necessari a tutta l'unione europea e Mosca fa sapere
Che guarda con favore all'iniziativa di pace promossa dal Vaticano questo è un primo segnale anche qui qualcosa forse sotto il la cenere devi ancora di fuochi delle delle bombe
Si muove
Lentamente speriamo che così sia
Questo la guerra i riflessi
Della guerra
Come di dicevo PEC riflessi economici della guerra sono quelli
Che hanno indotto anche la BCE in questi giorni ad assumere delle posizioni che sono state però oggetti fronte alla all'inflazione provocata dalla crisi energetica
Posizioni che però sono state criticate e si registra dopo l'annuncio dello stop alla quantitativi Issing e l'annuncio dell'aumento dei tassi di interesse
Si registra un ricca allibramento di posizioni anche perché a questa ma questa scelta di quindi del riservisti Lagarde
E c'erano state non poche critiche una in particolare veniva proprio dal nostro governo e dal Consigliere più autorevole economico di di di Draghi Giavazzi che
Aveva attaccato attaccato espressamente la Lagarde dicendo la BCE sta facendo sostanzialmente una sciocchezza promette di alzare i grassi
Per rispondere all'aumento dell'inflazione con uno strumento sbagliato
Noi non abbiamo un'inflazione da domanda come negli USA c'è un'infrazione che determinata da una ripartenza dell'economia e quindi da una domanda di consumo la nostra inflazione dice Giavazzi
è legata all'aumento del prezzo del gas non si fa scendere rallentando l'economia ma riducendo il prezzo del gas come per esempio in vorrebbe fare l'Italia con un tetto
Proposto alla all'Unione Europea che ancora però risulta indigeribile ad alcuni paesi del Nord a pronunciare la critica più forte registrati in questi giorni nei confronti
Delle scelte di Christine Lagarde dice racconta la verità a fare il suo inserto affari che ieri hanno fatto bruciare altri quindici miliardi apparsa affari e duecentotrentacinque miliardi nei mercati Ue non è stato un passante
Quelle parole sono del professor Francesco Giavazzi che sicuramente un fine economista e libero pensatore ma è anche consulente ufficiale a Palazzo Gritti Chigi del premier Mario Draghi Giavazzi è una delle due sole persone di cui il Presidente del Consiglio si fida l'altra è la sua storica segretaria personale
Ed è impensabile che lei se ne sia uscito con una critica così forte motivati Sima senza averne fatto cenno prima al suo amico premier i due sono così uniti da rendere difficile capire
Di chi chi di volta in volta sia il ventriloquo dell'altro evidente che non commetterà mai le mosse non commenterà mai le mosse BCE chi l'ha guidata prime della Lagarde ma è assai probabile che Draghi la pensi come Giavazzi questa l'analisi che fa Franco Bechis sulla verità fatto sta che ieri nuova caduta delle Borse in tutto il mondo lo spread che arriva addirittura a quota duecento quarantotto
Da Tokyo New York dice il Corriere della Sera passerelle scusate dice Il Sole ventiquattro Ore passando per l'Europa gli indici sono andati giù con cali superiori al due per cento Milano ha fatto il due virgola otto per cento
E come effettuo di queste fibrillazioni e anche di queste polemiche c'è una correzione di linea da parte della BCE
La quale sembra orientata a anzitutto a ridurre l'aumento del costo del denaro da mezzo punto a zero venticinque a settembre
E che si corregge appunto sui tassi prepara la sfida anti-spread
Del parlato né Mastro buoni
A
A dare sulla Repubblica a pagina venti la BCE dice ha capito che deve correggere già nelle prossime ore
Una comunicazione in parte sbagliata che ha innervosito gli investitori i banchieri centrali sottolineerà hanno dice la Mastro buoni con maggiore enfasi rispetto all'ultima conferenza stampa di Christine Lagarde di essere pronti a farlo di nuovo varando un nuovo programma di acquisti sul modello di quello anti pandemia oppure sfruttando l'enorme quantità di titoli che la BCE ha in pancia per scambiare titoli tedeschi con quelli italiani insomma sono pronti a lanciare se ce ne sarà bisogno un nuovo ombrello anti-spread
Come era stato anticipato all'inizio di giugno dal financial times quindi il bazooka del quantitative easing sostanzialmente però viene rimesso in campo
Basteranno questi messaggi a stroncare
La sfida dei mercati agli anni alti di Francoforte non si aspettavano una reazione così violenta sui listini
Come rivela una fonte a microfoni spenti ieri i rendimenti sui titoli di Stato italiani hanno superato il quattro per cento il differenziale con quelli tedeschi ha raggiunto quota duecento quarantacinque punti
E i titoli bancari sono crollati di nuovo in profondo rosso soprattutto a Piazza Affari
Ci sono
Ovviamente posizioni diverse c'è quella di Bini Smaghi interroga interrogato intervistato a Repubblica la Repubblica da Uggeri occorso il quale dice l'Italia purtroppo paga questo prezzo e non per colpa della BCE ma perché
Non ha utilizzato il tesoretto dei bassi tassi accumulato dal due mila e qui quindici con il quantitativi Singh per aumentare gli investimenti a ridurre il debito cioè non ha fatto la spending review
Al contrario di altri ora e in una situazione più difficile
Si deve lavorare sulla politica italiana dice Bini Smaghi smettere di tendere scostamenti di bilancio e dare Bono support pioggia solo per guadagnare consensi un appello che
Cade nel clima preelettorale che aspetta
Draghi e il Governo in autunno dove sarà molto difficile raccogliere l'auspicio della spending review
In un contesto in cui i partiti cercheranno di tirare i cordoni della borsa per ottenere piuma ricette elettorali possibili e cercare di blindare il consenso di minoranza organizzati di riferimento questo è il clima politico che si respira
Tuttavia l'appello alla spending review viene anche da un altro economista Veronica De Romanis fra l'altro moglie di Bini Smaghi in un editoriale interessante
Sulla stampa che non vi leggo ma vi segnalo per gli amanti del tema e qui
Antichi riflessi economici della guerra li abbiamo analizzati resta da ultimo di segnalare una notizia di cronaca importante che si lega anche a una battaglia civile quella per il suicidio assistito
Ieri
C'ha salutato il morto Fabio il
Paziente che si trovava immobilizzato a letto incapace di muoversi e che comunicava con un puntatore elettronico che aveva chiesto
Il suicidio assistito e che avevo ottenuto dal tribunale il diritto di esercitare questa sua facoltà ma i tempi lunghi per las
Determinazione del farmaco per l'invio da parte dell'Asl del farmaco lo hanno indotto a rompere gli indugi e a fare ricorso a un metodo diverso quello attualmente garantito da una legislazione
Di qualche anno fa del due mila diciassette cioè quello della sedazione profonda nelle sue condizioni la sedazione profonda avuto sostanzialmente lo stesso affetto
O quasi perché in poche ore Fabio si è spento
Vicino ai suoi familiari in casa quarantasei anni il suo cuore ha cessato di battere non in hospice ma in casa si era arreso all'idea di lottare per il suo diritto a morire con il suicidio assistito
Scrive Giusi Fasano sul Corriere della Sera
Aveva chiesto di essere addormentato di andarsene dal mondo così dormendo cioè nel modo che avrebbe voluto evitare per non far vivere alla sua famiglia lo strazio dell'attesa ma l'attesa è durata solo poche ore per fortuna
Avrebbe voluto avere la forza per resistere fino al sì definitivo Fabio gli avevano già detto
Che aveva tutti i requisiti e quindi il diritto alla dolce morte ma la sofferenza si era fatta insopportabile
E mancavano ancora le indicazioni per il farmaco e le modalità della sua somministrazione e così ha rinunciato al suicidio medicalmente assistito e ha imboccato la via più breve della sedazione profonda
Dall'associazione Coscioni che ha sempre seguito il suo caso ieri sera
E è stato emesso un comunicato per confermare la morte oggi vogliamo innanzitutto unirci al dolore della famiglia di Fabio
Scrivono da domani continueremo a batterci affinché non si ripetano simili ostruzionismi e violazione azioni della volontà dei malati così l'Associazione Luca Coscioni
Che
Di questa battaglia fatto diciamo la sua ragione e con questa notizia io ho concluso la mia rassegna stampa
Ci sentiamo domani mattina però alle sette e trentacinque per un'altra puntata di stampa e regime D'Alessandro Barbano una buonissima giornata a tutti voi
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