Presentazione del libro a cura di Stefano Anastasia, Franco Corleone e Andrea Pugiotto "Contro gli ergastoli" (Futura)

Allora buonasera a tutti per ora pochi speriamo un politico fra un po'prima di cominciare ringrazio radio radicale che segue questo questo incontro
Che abbiamo voluto per presentare a distanza di un po'di tempo ma a Firenze credono forse ancora avvenuto il volume contro gli ergastoli curato da Stefano Anastasia Franco Corleone che qui accanto a me Andrea Pugiotto che qui insieme a noi
Spiegherò di cui ha un attimo per quale ragione riteniamo che la lettura di questo libro e provare a raccontare cosa c'è in questo libro sia fortemente raccomandabile consigliabile
Però intanto presento le persone che sono qui accanto a me innanzitutto io sono è giusto che comincino a me sono Michele passione per gli amici Mimmo riserbo il perché ma insomma mimo passione faccio l'avvocato
Penalista qui a Firenze
Mi sono occupato e mi occupo di criminalità organizzata e dunque anche di vicende che interessano la pena terribile dell'ergastolo ho avuto e la chiudo subito sul mio conto perché non mi pare neanche particolarmente interessante però diciamo l'occasione di misurarmi con uno dei temi che sta dentro questo volume cioè l'ergastolo ostativo
Di cui poi i nostri amici vi daranno qualche coordinata di dettaglio
In occasione di una vicenda processuale finita davanti alla Corte costituzionale con una sentenza a tutt'oggi storica seppur non priva di problemi pratici
Derivanti da quella lettura del giudice delle leggi
Con la quale la duecentocinquantatré del due mila diciannove si è aperta una prima breccia nel muro della ostatività
Il nostro spiccio credo di poter parlare anzi sono certo di poter parlare al plurale e che questa piccola crepa nel muro si tiri dietro pro futuro una serie di conseguenziali vorrei dire pronunce che ci aspettiamo dal dal giudice delle leggi
Sono quindi dicevo qui con me
Maria bloccarli ringrazio tutti naturalmente sono dei cari amici Maria Bruca alle che è una boccata del Foro di Roma e che da sempre si occupa di cattivissimi
Di persone detenute in regime differenziato naturalmente fa anche processi normali ma diciamo la sua particolare
Consuetudine e con persone che sono detenute per reati di particolare gravità e spesse volte al regime differenziato del quarantuno bis
Naturalmente ognuno dei presenti parlerà di quello che vuole ci mancherebbe altro però diciamo mi aspetterei qualche indicazione su questo tipo di detenzione che spesso e declinata nella forma della pena perpetua aggravata dall'ulteriore
Fardello della ostatività
C'è Roberto Bartoli
Che è ordinario di diritto penale presso l'Università di Firenze e tante altre cose con Roberto avuto la il piacere il privilegio di condividere un'esperienza in una Commissione ministeriale che non è finita benissimo
C'è un
Per colpa della politica non per colpa nostra e ci auguriamo che l'esperienza abbiamo appena vissuto similare ma questa volta distinti forse anche perché distinti possa essere un pochino più fortunata foriera di risultati migliori
Mentre attendiamo Marcello Bortolato che il Presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze che poi di cui vi dirò meglio quando arriverà saluto e ringrazio Andrea Pugiotto che è ordinario di diritto costituzionale presso l'Università di Ferrara e che lo dico perché è la mia opinione è una delle persone diciamo che più si è speso a per levare una voce alta per cercare di illuminare il buio che connota la pena perpetua di un qualche fascio di luce costituzionale
Che diciamo fa un po'fatica a farsi strada su un tema così così oscuro e così mi premeva dire da oscurantisti e poi c'è Franco Corleone
Che i fiorentini conosceranno ricorderanno non so se il dire per fortuna o per sfortuna ma insomma è stato per tanto tempo prima garante comunale poi garante regionale anche lui e tante altre cose è stato sottosegretario alla Giustizia
Adesso vive in una specie di esilio dorato a Udine fa il garante dei diritti delle persone private della libertà personale in quella bella regione dove ogni tanto ci capita di incontrarci
Solo una annotazione e poi i comincerei ascoltando i nostri amici chiedendogli per ragioni di tempo di contenere il loro intervento se possibile più o meno in un quarto d'ora venti minuti in modo da poter garantire ventrale
Altro breve piccolo giro o auspicabilmente qualche suggestione qualche domanda
Dal pubblico
Diceva Pietro Ingrao sono contro l'ergastolo innanzitutto perché non riesco a immaginarlo che è sempre una cosa che mi ha mi è piaciuto molto leggere ricordare perché fa venire in mente che è una cosa talmente orrende talmente fuori dal dal come dire dal panorama delle cose che una persona dotata di senso può immaginare soprattutto accettare che spiega tutta la forza di questa affermazione e tuttavia in questo libro
Dell'ergastolo si danno nozioni e informazioni assai di dettaglio perché si parla del suo contrasto del con la costituzione e con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo lo si racconta in vita e morte in pochi miracoli
Si danno cifre siti lo si mette in relazione con quel che accade anche in paesi hanno i vicini
Si racconta di quel che accade nelle aule di tribunale
Si racconta di quello che è stato nel nostro Paese una stagione di possibili riforme e si cerca di immaginare altri tipi di riforme lo si mette in relazione con la Costituzione
E insomma ne esce un quadro che è poco rassicurante e soprattutto poco edificante per un Paese che insomma dovrebbe avere un altro tipo di considerazione delle vite degli altri anche quando quegli altri sono persone
Detenute io l'ho fatto anche troppo lunga comincerei con il chiedere a Roberto Bartoli di dire quello che vuole ma se possibile di cercare di spiegare ai presenti da un punto di vista del penalista del teorico penalista Roberto non fa l'avvocato
Che cos'è l'ergastolo e diciamo provare a raccontarlo non solo da un punto di vista teorico ma quali sono i principali problemi che pone anche in relazione alla pena l'istituto della pena per come immaginato dal nostro legislatore
Innanzitutto grazie grazie
A i partecipanti e grazie a a Mimmo passione per avere organizzata questa presentazioni che la grande capacità di Mimmo è proprio quella di animare animare il confronto tenere
Viva la la il pensiero insomma con varie occasione questa senz'altro un'ottima occasione
Due parole ma proprio Brevi di di spiegazione così assolvo al mio compito
Sugli ergastoli l'ergastolo di questo plurale degli ergastoli perché ormai un plurale degli ergastoli perché in realtà appunto esistono più ergastoli a rigore c'è sempre un solo ed esclusivo ergastolo che è quello di una privazione della libertà personale e non solo che coincide con la durata della della vita ma ormai si tende a distinguere varie tipologie di ergastolo in particolare si differenzia tra ergastolo cosiddetto comune
E il tasto l'ostativo
Perché Hess l'ergastolo si confronta
Con istituti che la impongono in qualche modo una differenziazione ma io credo che può alla fine l'ergastolo sia quello entrerò poi in questi piccoli dettagli di differenziazione
Che ci fanno parlare appunto di ergastoli ma la cifra ultima è una privazione della libertà personale che ha una coincidenza con la durata della vita
Vengo immediatamente a a questo nostro volume che è un libro un volume preziosissimo ma è preziosissima direi tutti i vari libri che ormai da da da più di dieci anni
Vengono pubblicati
I libri della Società della ragione insomma che guidati ovviamente soprattutto direi da da Franco Corleone
Libri felicissimi perché appunto con una scadenza direi quasi annuali si sono occupati portandole alla ribalta di ergastolo
Di carcere
Di pena di morte di o PG guardandolo anche da prospettive direi di verze con la particolare figura ovviamente femminile soprattutto per quanto riguarda il carcere
E poi anche istituti come la clemenza alla fin fine connessi al carcere davvero una collana
Prestigiose ma di utilità estrema direi una collana che si inserisce nel grande filone della della della civiltà ecco e del costituzionalismo
Per quanto riguarda più nel dettaglio questo volume
è un volume io direi appunto che si inserisce su questa scia felicissimo pere trattare gli ergastoli mi sembra di ricordare che tra l'altro la collana
Esordì Issey con contro l'ergastolo un primo volume nel due mila nove ritorna
Rinnovando alla luce di quanto è passato da allora e già si registra elementi di grande importanza perché si registrano diciamo progressive incrinature
Su cui dirò a breve ma e sul volume c'è da dire che stavolta sì sì fa un un quadro direi davvero complessivo dell'ergastolo da tutte le prospettive
E mi limito se mi permettete ma proprio per avere una funzione davvero divulgativa
Ergastolo in Parlamento quindi tutto il tema che da tempo
C'è stato fino alla grande occasione mancata negli anni alla fine degli anni Novanta inizi due mila fine anni novanta di un tentare di a brucare a livello legislativo l'ergastolo appuntamento superato che appunto abbiamo perso l'appuntamento con la storia che forse non si ripresenterà
La
Il la ricostruzione di di Andrea di Andrea Pugiotto su la giurisprudenza costituzionale tutto l'orientamento che c'è stata la giurisprudenza costituzionale ha dato contributi fondamentali uno per tutti poi torneremo la eliminazione dell'ergastolo
Per i minori ma poi ovviamente la possibilità la legittimità legata alla liberazione
Condizionale e tutto il tema dell'ergastolo ostativo su cui torneremo
La giurisprudenza di Strasburgo che ha avuto una funziona altrettanto fondamentale e qui mi permetto di dire tornerò
Lo spostamento centrale
Verso la il problemi di prevenzione speciali
Risocializzazione e pericolosità che ha consentito poi di aggredire l'ergastolo ostativo perché e eliche abbiamo il grande spostamento sul fronte della pericolosità sociale
E poi appunto altri profili son già stati ricordati ci sono numeri l'ergastolo esiste e direi
E ha conosciuto un un un notevole incremento per cui oggi è realtà l'ergastolo finisce con la morte quindi ci sono effettività un ergastolo effettivo felicissimo anche ergastoli altrove la dinamica comparativa
Istituto chiave della liberazione condizionale che la luce buttata sulla liberazione condizionale consente di vedere quanto questo istituto tuttora sia realtà molto problematico presente ma da un punto di vista
Applicativo problematico sicuramente su questo ci potrà dire qualcosa di interessante
Anche il presidente Bortolato e poi felicissima anche l'idea al posto degli ergastoli cosa avviene dopo la prospettiva futura insomma un libro davvero
Punto di riferimento di di diciamo per noi studiosi ma non solo ecco io
Vorrei
A partire da alcune in realtà piccole considerazioni che forse rischieranno di essere un po'tecniche cercherò di non essere tecnico ceco o quanto meno insomma di di di non chiudermi in tecnicismi
Ma vorrei affrontare ovviamente con con con l'uditorio e anche con i prestigiosissimi relatori
è alcune questioni di fondo questioni di fondo che mi sono state proprio ispirate da questo libro la prima ma siamo sicuri che questo che il Los platino dita indipendentemente dal suo collegamento con l'ergastolo quindi quattro bis tout-court
Ecco che l'ostatività sia costituzionalmente legittima
Cioè noi abbiamo un po'dimenticato questo tema questo problema che io però ce lo vedo
Prima degli interventi della Corte questo è addirittura paradossalmente prima dell'intervento e la Corte costituzionale questa illegittimità tout-court dell'ostatività era a mio modesto avviso molto più chiara perché perché io ritengo che l'ostatività tout-court abbia una componente direi addirittura di tortura è riconducibili a trattamenti di tortura perché che cosa dice in sostanza
Diceva prima ma lo dice in parte ancora o collabori o non ti libero
Se hai commesso alcuni reati mentre gli altri sono suscettibili di essere liberati non ti libero certo c'era prima la presunzione
Assoluta quindi a a mio modesto avviso una strada di questo genere una battaglia immagino fortissima chiaramente forte ma danno un tra scuse
Secondo profilo con lo spostamento che è avvenuto attraverso la giurisprudenza europea e anche la Corte costituzionale
Che ha poi legato l'ostatività soprattutto dell'ergastolo alla prevenzione speciale insomma si è aggredita questa presunzione assoluta che c'era la mia domanda è resta ancora un po'prendendo ispirazione dalla da da questi racconti di di un Parlamento che fu illuminato e direi coraggioso la mia domanda è ma davvero la mancata collaborazione
Sì Webber considerare è costituisce un indice di pericolosità perché alla fin fine l'impianto con il quale abbiamo noi a che fare e questo ma davvero il non collaborare
è indice di pericolosità cioè io c'avverto un salto logico che alla luce sempre della giurisprudenza costituzionale sulla pericolosità mi fa dire guardate attenzione che con molta probabilità
Colui che non collabora
Non è necessariamente pericoloso per quale motivo ci deve essere questa diciamo in permanenza di automatismo poi di si apre la stura
Andrà accettarla in concreto ma io ancora a monte continua a dire che ci sono
Profili in qualche modo di legittimità
Di legittimità
Ed ancora pongo sempre problematiche di questo tenore
Io ho l'impressione che nel nostro ordinamento oggi
L'ergastolo che i diciamo così in astratto può essere durata tutta la vita si è considerato legittimo alla luce del fatto che si può applicare in sostanza semplificando al massimo dopo sei anni la liberazione condizionale
Sì ventisei come ha detto no penserebbe ed è rimasto il venti ne ne in gola e ventisei anni allora il punto che a me viene da su quale viene da riflettere lo lo allora è il seguente no e quindi abbiamo in sostanza un ergastolo che funziona così
Fino a ventisei anni di età di ergastolo poi liberazione dicembre assioni no
Sì sappiamo che si apre l'opportunità la chance vera senno
Sì puro tranne ecco io mi voglio soffermare su questo ergastolo effettivo de facto perché a me pare che questo ergastolo effettivo de facto continua a porre problemi di legittimità costituzionale e per che se noi consideriamo ancora appena qui abbiamo un quid pluris oltre i ventisei anni che però si giustifica sub la base di che cosa sul fatto che il soggetto non Sierri socializzato e quindi alla fine la risocializzazione
Diventa
Uno strumento da imporre nei confronti del re perché dal ventisei H anno in poi si dirà Tiberi socializzare
E tiri bene però se tiri socializza era e allora c'è un profilo di prevenzione speciale che diventa in qualche modo ancora una volta quella prevenzione speciale che ha in sé gli strumenti gli Effetti strumentalizzando il
E quindi per certi aspetti illegittima non solo
Ma
Sennò proviamo a cambiare prospettiva e a ritenere che dopo ventisei anni quel quid pluris non è legato più alla prevenzione speciale alla pena ma è legato alla pericolosità sociale
Da quel prete quid pluris mi diventa una misura di sicurezza
Io sto avendo a che fare con la misura di sicurezza e cui si pone l'enorme problema delle misure di sicurezza applicabili agli imputabili un invito ai nostri autori facciamo un nuovo volume sulle problematiche delle misure di sicurezza applicabili agli imputabili
Perché io Licci avverto ancora una volta un problema di legittimità costituzionale quasi tout-court
A cominciare dal giudizio di pericolosità sociale nei confronti degli imputabili ma soprattutto un problema di proporzione quando dopo la pena
Si va ad applicare un'altra misura di sicurezza il cui contenuto molto spesso è identica a quella della pena
Per arrivare poi a una considerazione ulteriore
Che tutto questo determina uno spostamento dal disvalore del fatto al disvalore alla persona cioè da da qui quel quid pluris da ventisei anni in poi
è tutto calibrato sulla persona si è dimenticato il disvalore del fatto e come dire i ventisei anni sono di disvalore del fatto da ventisei anni in poi è è un giudizio sulla perciò è né norme problema sto per chiudere con altri quelle o direi un'altra ultima considerazioni che possono apparire delle provocazioni ma ritengo che non lo siano
Cioè forse c'è un problema di legittimità costituzionale anche dell'ergastolo astratto e provo a compiere ma proprio due
Rapidissime considerazioni alla luce della nuova recente giurisprudenza alla Corte Costituzionale sulla proporzione e dico questo
Lei gastro guardati a una pena fissa
Non ci facciamo i astrattamente parlando non ci facciamo ingannare da un profilo di di di di di vizio prospettico credendo che non è fissa perché muta sulla base della vita delle persone ma è il considerazione va fatta in astratto
Ero appena fissa che non è quantificabile
Quindi si pone un problema di legittimità costituzionale in ordine alle pene fissi noi dovremmo avere davvero il coraggio di aggredire le pene fisse perché non consente una commisurazione in concreto
E ancora e finisco
C'è forse direbbe Viganò con la sua nuova giurisprudenza una irragionevolezza intrinseca ma perché intrinseca che apre a parametri un po'diciamo empirici ma scusate
Proviamo a è molto puro affrontare il tema Cosima Maspero abbastanza esemplificativo ma proviamo a immaginare questi due ergastoli
L'ergastolo tutti effettivi che
Deve scontare il sessantenne
In una prospettiva di vita di altri venti anni altri trent'anni è l'ergastolo di un ventenne
Questi sono realtà che alla luce della durata di vita
Implicano una afflittività che finisce per essere un afflittività totalmente diverso è legato ad un profilo di durata di vita ciò son profili di verrebbe da dire davvero irragionevolezza in qualche modo intrinseca da ultimo e chiudo davvero
Mi viene in mente un ulteriore argomento e è quella frase Tecce noi abbiamo il divieto della pena di morte
Ecco ma io davvero mi domando ma la morte deve essere identificata davvero soltanto come la morte biologica anche qui prendo spunto da alcune considerazioni che erano nel lavoro di di Corleone oppure morte e anche la morte esistenziale
Ma allora lavoriamo su un'interpretazione di morte di questo tenore che ha prima a un costituzionalismo davvero di respiro personalistico umanitario ecco io
Ho tratto questi spunti nella speranza di aver fornito ulteriori argomenti nei confronti di una appena che davvero pone Problemi in un nostro ordinamento
Caratterizzato di fortissimamente dal costituzionalismo considerando che se noi sa ascoltassero i venti che purtroppo sono fuori ma sui quali soffia strumentalmente una politica a mio modesto avviso davvero irresponsabile forse si tornerebbe rapidamente non solo alla pena di morte ma anche purtroppo alla tortura viva il nostro costituzionalismo grazie
Grazie a Roberto io non voglio grazie veramente non voglio rubare altro tempo mi limito solo a raccogliere l'ultima suggestione quella della morte
Visto che Maria alla quale adesso passo la parola si occupa ha come ho detto prima spesso di persone che sono detenute anche regime differenziato da decenni e decenni di consegna un dato che sta nel volume non mi ricordo esattamente quale sia il l'arco temporale preso a riferimento se non ricordo male due mila otto ma comunque c'è un arco temporale fra la data che si prende come parametro di riferimento alla fine del libro di me lo che non c'ho gli occhiali due mila otto dovere aventi i numeri vado a memoria perché il libro l'ho letto
Erano trentatré persone uscite liberazione condizionale centoundici morte nello stesso arco
Questo vuol dire che di ergastolo si muore al di là delle fesserie che vengono dette per cui tanto dopo ventisei anni se fuori non è così io qualcuno dei presenti lo riconosco in sala come persona che queste cose le sa ma c'è Radio Radicale
Che le diffonde anche a chi forse presa un po'meno comunque dobbiamo riguadagnare un po'di tempo Maria Broca al
Ecco mi grazie anche io mia aggiungo ai ringraziamenti a voi e a Mimmo passione naturalmente
Parto dalla morte perché ho una suggestione che vi racconto io scendo sul piano pratico da quello squisitamente teorico perché appunto sono
Una frequentatrice assidua delle delle carceri e delle carceri di massima sicurezza
Lo spunto che vi offro è di un mio assistito che difendo dal due mila uno e da allora è ininterrottamente al quarantuno bis il regime di massima afflizione
E mi ha chiesto di avviare per luglio e procedure del testamento biologico cosa che abbiamo fatto con estrema fatica perché ci sono una serie di sistemi e di meccanismi al quarantuno bis che rendono anche le cose più piccole estremamente
Difficili
C'è un ufficio che censura la corrispondenza e quindi c'ho messo un bel po'di tempo per riuscire a fargli compilare questo modulo perché lo censurava una Sempre scrivendo che nell'Inter con l'azione del testo si potevano nascondere messaggi di contenuto criminale non sappiamo bene quali comunque
Quando finalmente è riuscito a fare questa registrazione del suo testamento biologico poi mi ha detto perché avvocato sto pensando Cai quando proprio non ce la faccio più
Abbiamo la procedura per l'eutanasia legale avendo sentito sommariamente la vicenda Cappato Antoniani eccetera e quindi pensando che fosse possibile
Però io gli ho sorriso con amarezza e gli ho detto Bach non so se hai i requisiti e lui mi ha detto sono malato terminale
Non ha nessuna speranza
Vivo una sofferenza che percepisco come insopportabile
La mia volontà sarebbe a quel punto ferma nel prendere una decisione del genere e gli ho detto ma ci sono anche i trattamenti di sostegno vitale e lei mi ha detto mi tengono qui a Milano da mangiare
Ecco questa ve la do come premessa di quel mondo perché quando questo bellissimo libro parla di ergastoli
Parla di un ergastolo che quello che apre a un certo punto la porta alla speranza che già nel settantaquattro veniva definito come l'unico costituzionalmente orientato perché dopo ventisei anni la persona poteva dimostrare di essere cambiata e accedere alla liberazione condizionale e poi ci sono questi ergastoli
Quelli che oltre all'assenza di speranza perché i reati in ragione dei quali vengono comminati sono reati che alla speranza non danno accesso ancora oggi
Ma anche delle condizioni di vita che sono completamente e privative
Ora naturalmente la cosa più facile da dire se sei finito in quel regime un motivo ci sarà
Questo è naturalmente i reati sono reati gravissimi
è però il regime esiste non per punire con particolare crudeltà esiste per far sì che quelle persone che avevano ruoli di comando nell'ambito associativo smettano di averli non abbiano più facoltà di comunicare all'esterno
Il loro volere perché la Costituzione non può ammettere una fascia di detenuti che non accede nessuna misura alla speranza all'attività la aspettativa di rieducazione all'aspettativa di reinserimento la costituzione non lo ammette e la convenzione europea dei diritti umani neppure però viene da dire però perché è questo regime oltre alla sostanziale esigenza che tutti condividiamo di impedire che i capimafia continuino a esprimere ordini ai sodali in libertà o ai sodali in carcere in circuiti più miti eccetera
Hanno una vivono una sostanziale assoluta privazione di ogni attività trattamentale
Di ogni sostanza affettiva di ogni possibilità culturale di ogni possibilità di vita in generale basti pensare che io ho iniziato a seguire i processi di mafia nel due mila uno due mila due così eh stavo in video conferenza collegata con le varie sedi processuali e spesso mi capitava di stare in una saletta con i capi di Cosa Nostra
Che vedevano come i processi che si celebravano nel frattempo a Catania a Palermo eccetera
Era strano vederli tutti insieme in una saletta perché tra loro dovrebbero esserci impossibilità di incontro naturalmente con noi c'erano gli agenti di polizia penitenziaria ma loro parlavano di come riuscivano ad ovviare per esempio l'assenza del forno nella cella
O di come riuscivano a ricavare dal siero del fico
Le è quell'arte che serve per creare la ricotta e quindi sovrapposizione di padelle pane per attaccarne i bordi per creare una una caffè isolata per fare appunto il forno la crosticina parlavano di queste cose perché veniva negata loro appunto questa sostanza vitale e ideativa minima che alle persone serve per campare
Proprio per sopravvivere quasi e io facevo una piccola disobbedienza civile quando andavo in udienza con loro perché è una volta uno di loro mi confessò quanta sofferenza gli provocava non avere più avuto tra le mani un rametto di basilico
Di rosmarino diventa e quindi nel Meridiani di Rebibbia io raccoglievo rosmarino menta eccetera e consegnavo questi lamenti in udienza che loro passavano il tempo a ad annusare come se avessero ritrovato una felicità ora questo c'entra poco con la sicurezza così come c'entra poco quello che vivono nel contatto con i minori perché molti detenuti al quarantuno bis sono genitori
E allora possono incontrare i loro bambini durante la sola ora che hanno di colloqui al mese che si svolge con un vetro a tutta altezza che li separa dai loro familiari i bambini hanno la possibilità di stare tra le braccia del genitore detenuto
Però a consegnarli non può essere la mamma che li ha accompagnati o o la sorella o la zia deve essere l'agente di polizia penitenziaria la mamma viene allontanata
E quindi immaginate di questo bambino che si trova davanti a un illustre sconosciuto perché non ha la possibilità di creare un rapporto con questa persona vedendo la dietro un vetro il luogo terribile per un'ora al mese
Que viva questo strazio violentissimo ed è uno strazio che non si interrompe col nulla perché è solo di recente si sta mettendo la possibilità che il genitore detenuto faccia trovare questo bambino un regalino un dolcetto una piccola cosa che deve essere naturalmente nell'imballaggio della polizia penitenziaria controllata fino all'ultimo
E poi consegnata ma ancora oggi si discute dobbiamo impegnare la Cassazione per discutere della possibilità che il detenuto Lodi all'inizio del colloquio questo piccolo dono
E per farvi capire davvero cosa il quarantuno bis e vi racconto un episodio recente ulteriore
Un genitore detenuto aveva avuto la possibilità gli era stato consentito
Di regalare alla bimba nipotina di due anni quando andava da Luigi un dolcetto che le faccette percepire quell'incontro così violento con una nota di dolcezza
Ecco i il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha chiesto la sospensione di questo provvedimento lo ha impugnato sostenendo che la bambina potrebbe con un rumore prodotto ad hoc con la masticazione o toccando la carta della merendina fare in modo di coprire il colloquio tra i familiari che potrebbero dunque trasmettere messaggi di mafia quindi questa bambina di due anni
Deve essere proprio sveglia ma tanto sveglia e insomma perché il quarantuno bis è un luogo dove vivono tutte le negazioni più piccole dove ogni cosa avviene
Vessata contratta resta resta difficile ben al di là delle nostre la sicurezza e perché tutto questo discorso che naturalmente rido quei minimi termini è importante anzi essenziale in questa in questa sede perché ci dice
Giustamente
Il nostro amico
Ti devi Ristuccia Lizzani
Chi deliri socializzare eccome se non posso studiare se non posso incontrare nessuno se non posso
Svolge le attività minima rieducativa riso teorizzando e se non parlo con gli educatori se non parlo col personale se non parlo con nessuno se mi è vietato anche parlare col barbiere mentre mi taglio i capelli perché c'è la sanzione disciplinare o col portavitto mentre mi consegna il cibo
Se anche il saluto determina una sanzione disciplinare perché non possono dire Buongiorno ce l'ergastolo della parola il divieto assoluto di comunicazione come se ogni comunicazione ove senza un carattere deviato
E deviante ecco queste persone come Siria educano che speranza hanno di riso travisarsi quindi quelle un ergastolo davvero fino alla morte
Perché nel momento in cui un giudice fosse investito di una istanza qualsiasi di valutazione del comportamento di queste persone che cosa potrebbe osservare
Se loro non hanno avuto modo di fare nulla
Come si nutrono queste note poi i rapporti con i compagni di detenzione i rapporti con gli agenti intra murari
Lo studio le attività lavorative eccetera le misure di sicurezza le misure di sicurezza vengono applicate alle persone in quarantuno bis la Corte costituzionale ha detto che va bene
Che è possibile dare la casa lavoro a una persona che ha finito la penna nel quarantuno bis
Quindi sostanzialmente mantengono il quarantuno bis a persone che hanno espiato per intero la loro Carena
E che non possono lavorare perché lavora le metterebbe relazione ad altre persone e non possono avere relazioni con le altre persone
Quindi insomma quelle una materia davvero di di morte ti dello spegnimento del del cervello lo spegnimento della vocazione di restituzione una sorta di agonia perché proprio una morte per pena
E la pena fino alla morte
Però appunto
Senza la la speranza di un cambiamento minimo adesso questa norma che c'è sul tavolo del legislatore che dovrebbe cambiare le cose in materia di ergastolo ostativo rispondendo all'invito della Corte costituzionale della Corte europea dei diritti dell'uomo
Esclude espressamente il quarantuno bis le persone detenute in quarantuno bis da quelle che possono sperare che possono aspirare un giorno alla restituzione con una formula che io ho trovato assai strana perché dicono
Non quelli restano al quarantuno bis non potranno mai dicono potranno se gliel'hanno tolto così eh no
Potranno accedere se non hanno più il quarantuno bis in sostanza che è una suggestione che mi piace quasi perché dall'io potrei e vorrei poter dire che allora tutti quelli che non hanno il quarantuno bis già per questo non hanno non sono gravati dal sospetto di avere ancora collegamenti con l'esterno e quindi possono e invece lì poi si inventa una formula nuova perché la dimostrazione anche di quel tassello è difficilissimo
Io mi rendo conto che posso darvi soltanto appunto una suggestione su questa materia così difficile che io non esito a chiamare torturano proprio tortura codificata perché
L'articolo uno della convenzione ONU dice parla di tortura quando sono sofferenze non solo fisica ma anche psichica inflitte a qualcuno perché lo si induca arrendere informazioni e qui chiaramente è un un impeto di collaborazione cioè io ti tengo in questa situazione
Terribile in cui vedi soffrire la tua famiglia in cui li vedi giorno dopo giorno negata ogni possibilità perché la censura della corrispondenza che ha una cosa in astratto giusta perché naturalmente se queste persone non devono veicolare i messaggi devono poter essere controllate
Però si traduce pian piano
Nell'esigenza avvertita dai familiari di non scrivere proprio più
Perché se proviamo a immaginare una comunicazione di famiglia nelle sue trame ordinarie
Sai caro nostro figlio è andato da suo fratello sai quello che è l'amico di insomma qualunque riferimento qualunque
Specificazione fattuale diventa evocativa di chissà quale messaggio occulto o nascosto e quindi naturalmente pian piano è capitato a tantissime
Delle persone con le quali sono in relazione perché sono fratelli figli mamme
Delle persone in quarantuno bis mi dicono no avvocato io non scrivo più scrivo un telegramma stiamo bene
E questa è una cosa che man mano interrompe radicalmente i rapporti fino a far desiderare a far pensare all'eutanasia legale una persona che è stata venticinque anni al quarantuno bis
Io vi vorrei leggere
Una frase della prefazione
Di questo bellissimo libro Ca'
è del compianto presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida che ci ha lasciato da poco seconda una sintesi perfetta
Quella che deve venire meno è la logica di un sistema per cui condannati per delitti di criminalità organizzata erano vincolati ad un'alternativa secca o collaborare o vedersi senz'altro negati in ogni caso i benefici si trattava di una logica di tipo militare quella del nemico catturato e condannato che poteva liberarsi dalla prigionia solo passando senz'altro nelle file dell'avversario a sua volta armato lo Stato che lo aveva fatto prigioniero
Ma la durata delle pene e loro termine in esito ad un percorso di risocializzazione non possono in base ai principi costituzionali e di umanità
Conformarsi a questo tipo di logica di mendica dimenticando che reati pene e percorsi di recupero riguardano persone no un pettine di un esercito grazie
Io ringrazio molto Maria perché io scherzo sempre dico che è una mia creatura ma perché ha proprio questa capacità orgoglio cerchiamo questa capacità di trasferire le cose di cui parliamo quando ne parliamo in modo molto alto che a volte siamo un po'distaccata dalla realtà
Invece molto molto attaccato alle cose di questo mondo
E pensare alle cose di questo mondo chiedere ringraziandolo per averci raggiunto a Marcello Bortolato che come vi anticipavo il Presidente del Tribunale di sorveglianza
Di restituirci un po'se possibile anche quella significato del suo ruolo di magistrato di sorveglianza attorno ai temi di cui stiamo parlando
Perché
Nel mille novecentonovanta La con una sentenza che io continuo a ma pensare sia straordinaria la trecentotredici del mille novecentonovanta la Corte costituzionale aveva ricordato a legislatura quando scrive una norma al magistrato ricognizione quando deve applicare quella norma al magistrato di sorveglianza di esecuzione alla polizia penitenziaria a chiunque si occupi di pena che la pena deve come dire sempre assolverà quella funzione costituzionale primaria che è quella della risocializzazione che sta scolpita nell'articolo ventisette con quanta di quella quanto di quell'insegnamento costituzionale poi si trasferisce nelle aule del tribunale di sorveglianza tenuto conto anche di quei dati che abbiamo ricordato prima che Marcello arrivasse cioè nell'arco temporale due mila otto due mila venti
Trentatré persone hanno avuto la liberazione condizionale centoundici sono morte in carcere quindi forse non troppo forse non era possibile fare di più
Ma certamente credo che il ruolo del magistrato di sorveglianza che più di ogni altro si occupa dell'uomo piuttosto che del fatto dell'uomo nel suo cambiamento sia un ruolo impegnativo che lo vede necessariamente stare accanto a questi temi grandi e nei limiti del possibile cercare di di risolverli Marcello
Buona sera a tutti grazie Evelyn vietò sono molto contento di di essere qui a parlare di questo libro interessantissimo allora entro subito
Nel merito del dell'argomento delle domande che mi ha posto vivo passione allora il magistrato di sorveglianza si imbatte sulla pena dell'ergastolo fin da subito in realtà ovviamente tratta una serie infinita di casi di persone di pene bevi piccole lunga e misure di sicurezza però ovviamente chi ha l'occasione di avere a che fare con un carcere
Con una casa di reclusione generalmente si imbatte nell'hangar stonano inevitabilmente e quindi se ne occupa io ho avuto l'occasione lavorando prima nel Veneto in con la Casa di reclusione di Padova dove appunto al di là di numeri che vengono sbandierate c'erano sessanta ergastolani
Cioè non sono pochi sessanta ergastolani in un carcere
Quindi mi è capitato di occuparmene
Diciamo nella nella fase precedente della della fase fiorentina e oggi me ne occupo perché ovviamente anche in Toscana ci sono ergastolani nelle case di reclusione che che conosciamo sparse sul territorio della regione
è quale il il la prima considerazione che che viene a un magistrato di sorveglianza che come si ricordava si occupa della persona e non del fatto nonché il fatto sia irrilevante perché si parte sempre dal fatto quindi si parte dalla condanna per ragionare oltre cioè si parte dal fatto non per per guardare il passato come fa il giusto e la condizione con le sapere
Come avvenuto quel fatto perché avvenuto se la persona che ha davanti che è l'imputato lo ha commesso ovviamente si parte dal fatto per vedere se c'è la possibilità di conferire a quella pena la finalità che la stessa Costituzione che attribuisce cioè il fine rieducativo cioè il reinserimento sociale allora la prima considerazione che che si fanno
è che non bisognerebbe usare il singolo come mezzo per finalità
Che prescindono dalla sua persona quando noi trattiamo dell'argomento dell'ergastolo ostativo che ci occupa ormai da moltissimi anni e che finalmente è arrivato
Ad una svolta perché ora da questo imbuto bisogna uscire in qualche modo la corte l'ha già detto che non è costituto compatibile con la Costituzione ergastolo ostativo
E e e e quindi o ci penserà la corte o ci pensa il Parlamento vedremo come però bisognerà uscirne quindi la prima cosa che si fa quando ci si imbatte per i reati associativi che comportano la pena dell'ergastolo Emma perché cioè è legittimo usare la persona e le sue prospettive di reinserimento che non possono per Costituzione essere negate a nessuno
Usare quella persona per scopi che prescindono Daloui e cioè la repressione del fenomeno criminale gravissimo della mafia delle associazioni terroristiche
E dei poteri criminali quindi la la diciamo il il dramma che che ovviamente vive chi si occupa a seconda del ruolo che svolge l'avvocato il giudice l'operatore penitenziario direttore di carcere come rendere compatibili
Il compatibile la giurisdizione rieducativa che si applica a tutti
Di fronte a persone che sono destinate in base all'ergastolo ostativo a non uscire mai salvo prestino la collaborazione questo il punto
Ovviamente nella mia esperienza mi è capitato
Di chiedere all'ergastolano ostativo perché non hai collaborato perché non collabora e hai ancora la possibilità di collaborare perché adesso non possiamo entrare tanto nel tecnico ma ovviamente questa collaborazione non è richiesta al momento
Nelle fasi processuali precedenti o meglio e se viene in quella fase meglio ancora
Ma può essere data in qualunque momento anche dopo la condanna quindi qualunque momento è buono per prestare la collaborazione che eliminerebbe
Quella ostatività che rende quella pena
Un una tela senza speranza
E le risposte sono sempre state le più varie nessuno si è mai sottratto a rispondere a questa domanda
Perché devo barattare la mia libertà con quella degli altri
Perché devo esporre a rischio
I miei familiari perché della mentalità carceraria nulla è peggio dell'infame infame chi collabora perché tradisce il patto criminale
Che dovrebbe legare nelle associazioni
Mafiose fino alla morte il compartecipi
Oppure semplicemente perché la scelta morale
Che un soggetto fai che è libero di fare quella di non servirsi
Della propria condizione di ergastolano strumentalmente e quindi della collaborazione che può prestare per ottenere un beneficio questo scambio può essere moralmente inaccettabile
E allora di fronte a questa impossibilità di valutare le ragioni della mancata collaborazione il magistrato di sorveglianza impotente
Perché qualunque percorso rieducativo è irrilevante cioè la persona può arrivare a una rimeditazione del proprio vissuto a quella che di nicchia a quello che viene chiamato il sicuro ravvedimento che è il presupposto dell'unica misura che può eliminare la pena dell'ergastolo è nostro di lamento cioè la liberazione condizionale seppure dopo un consistente tempo e cioè di ventisei anni bene qualunque percorso rieducativo anche estremamente positivo è irrilevante di fronte alla scelta non collaborativa
E questo ovviamente impedisce questo apprezzamento poi la possibilità di appunto concedere i benefici permesso premio e appunto la liberazione condizionare allora qual è la riflessione
Che si fa si fa come giudice io ho fatto prima giudice la condizione poi il magistrato di sorveglianza la riflessione che anche emergere chiaramente da questo libro è che l'ergastolo
Nasce per appagare un ancestrale bisogno di sicurezza che prima veniva soddisfatto dalla pena di morte non dobbiamo dimenticare che beh Caviglia
E contro la pena di morte mai a favore dell'ergastolo perché ritiene in quell'epoca che lo Stato non posso accogliere il diritto supremo alla vita alla persone quindi non la può sopprimere
Ma gli può sottrarre in alternativa alla vita la libertà personale anche per tutta la durata della vita
E guardate che che l'ergastolo sia alternativo alla pena di morte è dimostrato dal fatto che nei paesi in cui ancora sopravvive la pena di morte non esiste la pena dell'ergastolo
La pena dell'ergastolo esiste nei Paesi in cui non c'è non c'è mai stata o non c'è più la pena di morte quindi è chiaramente una tela alternativa poi si può discutere
E io penso che lo sia è peggio lo diceva Aldo Moro dal del resto la la pena dell'ergastolo in certe condizioni è molto peggio
Della della pena di morte
Allora se nasce da questa esigenza e nasce ma duecento tre tipi anni di storia
è perché soprattutto a una valenza simbolica enorme cioè si ritiene che per certi fatti
Non vi sia alcuna risposta migliore che sottrarre la libertà personale una persona per tutta la durata della sua vita
Ma noi che ci poniamo il problema della finalità della pena ci chiediamo spesso ma posto che anche a prescindere dall'evoluzione alla quale ormai è arrivata la Corte costituzionale per cui dalla teoria polifunzionale della pena per cui la pena soddisfaceva varie finalità a adesso si dice che sono legittime tutte le finalità della pena ma non possono mai
E non non possono mai oscurare quella che la finalità principale che la Costituzione assegna all'articolo ventisette che alla rieducazione quindi fa bene la retribuzione il fatto di punire il male con il male
La prevenzione generale prevenzione speciale la deterrenza e così via Mahler la rieducazione deve rimanere la funzione principale
Che non può mai essere subordinata alle altre allora se noi pensiamo alla pena dell'ergastolo
Dobbiamo dire ma queste funzioni se le funzioni tradizionali le soddisfa pensiamo alla funzione retributiva no cioè sì più grave è il fatto commesso più grave è la risposta ma prima è stato spiegato benissimo dal professor Bartoli
E questo è un cenno la la retribuzione non è soddisfatta perché se per Gaston lo prende un ventenne è una pena enorme perché si allunga per anni e anni decenni se la prende un sessantenne è una pena che non è proporzionata al male che ha commesso perché comunque una pena che durerà meno rispetto alla pena che si eroga una persona più giovane di lui quindi dal punto di vista retributivo la trielina dell'ergastolo non soddisfa non è proporzionata non è fisso non è proporzionata al male proprio perché dipende dalla vita di una persona dall'età della persona
Allora si dice le altre funzioni la funzione di deterrenza e cioè il fatto che se io spavento la collettività cioè coloro che ancora non hanno commesso il reato con un male gravissimo quale l'ergastolo questi non i reati non li compiranno beh questo è smentito dal fatto che nei paesi in cui c'è la pena dell'ergastolo
Addirittura anche dove c'è la pena di morte i reati gravi non diminuiscono abbiamo purtroppo testimonianza ogni giorno anche in questi giorni reati gravissimi continuano a essere commessi perché anche la pena dell'ergastolo non spaventa questo è un processo
Psicologico sociale che io non sono in grado di affrontare in questa sede ma di fronte a un impulso che non puoi eliminare di fronte anche un reato gravissimo nessuna pena spaventa non si pensa alla conseguenza se si pensasse la conseguenza
Il reato non si commetterebbe è evidente no forse dico una banalità quindi nemmeno la deterrenza Dine soddisfatta perché comunque anche nel anche noi
La mafia continua a esserci nonostante l'ergastolo ostativo quarantuno bis trent'anni di Régis speciali
Quindi la deterrenza non funzioni
La prevenzione speciale non esiste nei confronti del singolo
Diciamo il limite a compiere analoghi reati essendovi la convinzione che ormai si è raggiunto il massimo dell'affettività della sanzione
Per cui più di così non è possibile essere condannati qualunque cosa si faccia e quindi anche la prevenzione speciale cioè il fatto di limitare una persona privandola della libertà della possibilità di fare del male eliminata dal fatto che ormai ha preso la pena massima
Che esiste
Ma poi viene la funzione più importante che cioè la funzione rieducativa
E e qui la Corte costituzionale ha fatto degli sforzi enormi per cercare di giustificare la pena dell'ergastolo perché è evidente che non si può pensare che una persona possa reinserirsi eri socializzare sì se lo tieni fino alla morte in carcere
Cosa vuol dire reinserimento nella società se tu parti già col presupposto che fino al momento della morte non uscirà mai allora la corte
Non so se ne avete parlato prima ha detto l'ergastolo è legittimo questo l'ho già detto tantissimi anni fa in quanto non sia tale cioè siccome è possibile che non sia tale
Perché esiste la liberazione condizionale c'è la possibilità di guadagnarsi sul campo il premio per uscire allora vuol dire che quando non esistendo
è è una pena legittima dimenticandosi che poi invece abbiamo avuto l'ergastolo ostativo e che poi la liberazione condizionale subordinata a una serie di requisiti che non tutti dipendono necessariamente poi dalla volontà della persona
Quindi di diciamo di fronte a queste
Difficoltà
Noi ovviamente abbiamo cercato e la magistratura di sorveglianza non si è mai sottratta allo sforzo di solleticare anche la Corte costituzionale in materia dell'ergastolo
C'erano regala storie giustamente il libro si chiama contro gli ergastoli perché ci sono tanti ergastoli nella legislazione tanti nascosti cioè quello del cinquantotto quater nell'ordinamento penitenziario che per fortuna la Corte ha tolto
C'è l'ergastolo del minore che la corte ha tolto c'era l'ergastolo bianco che forse non c'è più ma forse c'è ancora
Se l'ergastolo ostativo che forse sparirà ma non lo sappiamo e poi c'era il Castro comune quindi gli ergastoli sono sono tanti
Allora
Dicevo
Cosa cosa succede adesso
Adesso abbiamo la corte che ha fatto la questione la la l'aveva esaminata la sospese a perché di fronte come dire a questo non so se vi ricordate quando la sentì la Corte costituzionale ha fatto la sua prima pronuncia dell'ottobre del due mila diciannove c'è stata una sollevazione
Generale ma non della pubblica opinione che forse non sapeva nemmeno che cosa stesse parlando ma
Di coloro che hanno pensato che questo fosse un attacco alla lotta alla mafia
E quindi diciamo molti dal Parlamento alla stessa corte costituzionale hanno pensato che la questione era molto delicata e che bisognasse trovare una soluzione non dico di compromesso ma comunque che potesse non da far pensare che la lotta alla mafia perché quando si parla di Arias ostativo si parla di lotta alla mafia
Potesse subire degli dei dei tentennamenti e quindi si è optato con questo termine di un anno
Per concedere al Parlamento di intervenire
E oggi però ci troviamo a un nuovo rinvio al fatto che la corte nuovamente non avendo il Parlamento in un anno esercitato quello che la Corte gli aveva detto di fare siamo siamo siamo daccapo
Allora io devo dire le proposte che sono state fatte sono complicate sono difficili per noi per la magistratura di sorveglianza perché che cosa si chiede al all'ergastolano ostativo cosa si chiederà probabilmente se questo testo di legge
Bene o male rimarrà per come l'abbiamo visto forse con qualche modifica non lo sappiamo
Si chiederà la dimostrazione di una sorta di fatti
Futuri
La cui dimostrazioni in sede
Processuale perché poi noi dobbiamo pensare che noi stiamo parlando di gente che viene davanti a un giudice il giudice ha degli strumenti che sono limitati cioè io non più io anche come magistrato di sorveglianza non posso entrare nella testa delle persone
Allora nel momento in cui mi si chiede di dimostrare l'assenza del pericolo
Del ripristino di collegamenti in futuro c'è un fatto futuro ed incerto
Dal punto di vista della prova processuale perché anche nel nel procedimento di sorveglianza i fatti devono essere dimostrati incerto come libertà di forme
Al di là del rito deve dire della condizione però sono fatti che dovranno essere dimostrati allora per poter vincere questa ostatività è richiesta una serie di oneri dimostrativi
Che vanno dalla dimostrazione dell'assenza di collegamenti attuali e del pericolo del ripristino di futuri collegamenti ma anche si richiedono una serie di adempimenti che ripara attivi che sono uguali se non di più
Rispetto a quelli che si richiedono nel momento in cui si concede il beneficio maggiore che la libertà condizionale
Cioè per avere un beneficio minore perché senza l'ostatività il condannato non può avere cioè tolta la strada senza toglierle condannato non può avere nemmeno il permesso premio polvere appunto sulla base di questa sentenza dalla Corte così male che ha un po'aperti
Ma poi ci sono vari passaggi ci sono varie altre
C'è la semilibertà chissà articolo ventuno altri passaggi prima di arrivare alla liberazione condizionale ora se si chiede fin dall'inizio
La dimostrazione di un sicuro ravvedimento
La dimostrazione di un adempimento di una serie di oneri ripara attivi dal pagamento delle sospese risarcimento del danno le azioni riparati vive la giustizia riparativa la mediazione lavori di pubblica utilità tutta una serie di adempimenti che dovrebbero dimostrare il sicuro ravvedimento
Si omette che
E questa è come dire il pane quotidiano della magistratura di sorveglianza che alla liberazione
Finale al beneficio piante ossia si arriva attraverso un percorso graduale e progressivo
Che è insito nella natura stessa del concetto della pena rieducativa non puoi avere tutto subito perché è qualcosa che devi guadagnare sulla base di un'osservazione
Progressiva e graduale che una serie di operatori fanno su vetture condotte cito i comportamenti
Quindi diciamo sarà una norma se sarà Cuesta della della riforma
Una norma non voglio dire inapplicabile ma sicuramente di difficile applicazione che eliminerà del tutto la Regione spessa per cui si è ricorsi alla Corte costituzionale
Lo sforzo quindi che si richiederà perché la corte ovviamente ce lo diranno i inesperti e sono qui presenti molto meglio di me la corte non può legiferare
E non può neanche sostituirsi al giudice nel merito la Corte dice che è una norma è incostituzionale cioè dice che la norma non regge con la con la Costituzione non è compatibile con le norme costituzionali
Ma poi l'applicazione della norma
Quella che farà il Parlamento oppure quello che resta dopo che quella norma è sparita perché la corte la dichiarata incostituzionale la fa il giudice
E quindi bisognerà misurarsi con la valutazione in concreto che il giudice in questo caso il giudice di sorveglianza farà di quello che sarà dopo gli interventi normativi o giurisdizionali della Corte costituzionale quindi sarà veramente un'impresa ora questo libro ci aiuterà
Aiuterà a tutti aiuta gli operatori ma aiuta anche voglio dire il cittadino che vuole sapere qualcosa di più su come nasce la pena dell'ergastolo
Qual è la sua storia con le le quali sono le sue
Aporie le sue la sua utilità quindi voglio dire io
Siamo qui a presentare questo bellissimo libro nel consiglio la lettura perché è un libro tra l'altro che a parte che si apre con questa splendida senza nulla togliere gli autori
Vi siano i veri di questa splendida prefazione di Onida persona che tutti ricordiamo come un grandissimo giurista e soprattutto un grande uomo
Quindi va la pena leggere leggerlo anche per l'arte la prefazione di venire a e apre questi scenari ci fa capire di che cosa stiamo parlando al di là ovviamente delle cose che ci vengono dette le informazioni che ci vengono trasmette sei sul fatto per esempio
Che non è dimostrato che una persona esca da una compagine associativa solo attraverso la collaborazione ma guardate basterebbe un esempio
Semplice io faccio spesso nessuno è capace di replicare ma il fenomeno dei falsi pentiti l'abbiamo dimenticato cioè ci sono state persone che sono state condannate all'ergastolo sulla base di collaborazioni
In base alla quale le persone che hanno reso le collaborazioni hanno avuto dei benefici che poi sono state ritenute totalmente false e strumentali e quindi c'è stata la revisione del processo le persone condannate all'ergastolo
Sono sono uscite e quelli che avevano fatto le false dichiarazioni sono state condannate a pene gravissime per calunnia
Allora allora non vuol Dino non è vero che chi collabora dimostra di essere uscito perché quella collaborazione una collaborazione falsa totalmente strumentale resa al solo scopo di ottenere dei benefici oppure per altri scopi che non sappiamo
Quindi già questo dato diciamo smentisce quel dato che viene divulgato spesso nella dalla da una certa stampa Lara e e cioè che si esce solo con la collaborazione dalla dal vincolo associativo questo non è vero e questo libro lo spiega molto bene
Grazie Marcello
Come dire il i confini che hanno gli orizzonti ridere Zonta che hanno contraddistinto gli interventi che si sono finora
Succeduti sono proprio di di del professore dell'operatore pratico del magistrato adesso io do la parola al e quindi sono riversi anche se le sensibilità sono comuni
Io do la parola Andrea Pugiotto al quale mi guardo bene di dal raccomandare di dire qualcosa perché soggette farebbe il contrario giustamente perché so anche che ha delle cose nella testa e non solo nella testa che ci che ci dirà che come al solito
Ascolteremo con grandissima attenzione solo una cosa lo ringrazio oggi lo ringrazio in particolare perché anni fa
Luís ha scritto come spesso fa è un costituzionalista eppure si occupa non eppure eppure non sbaglio e si occupa di cose terribili non si occupa di quelle cose magari un po'più o redditizie da un punto di vista anche accademico
Ha scritto dicevo una quaestio contro l'ergastolo conto larga solo comune non contro l'ergastolo ostativo l'ergastolo comune rischia di restare un po'sullo sfondo
Perché la Corte europea dei diritti dell'uomo ci dice che questo è compatibile con con la convenzione europea dei diritti dell'uomo purché si diano a quel diritto alla speranza in particolare ha fermato con la Pinter contro il Regno Unito ma dicevo ha scritto questa queste o che consente agli operatori pratici e di sottoporre al giudice al loro giudice agli operatori parte ci sono gli avvocati come me Maria
Dei dubbi di costituzionalità e per l'appunto oggi anzi ieri mentre guidavo tornando da una città dove mi trovavo
Tornando a casa mia mi è arrivata la fissazione dell'udienza per omicidio premeditato che ha come conseguenza laddove venisse provata la premeditazione il fine pena mai
E dunque io dovrò tornare davanti a quel giudice con la correzione di Andrea Pugiotto di volta in volta affinata
Dalle peculiarità del caso come dire rafforzata da ulteriore riflessione che in tanti in particolare Andrea
Vanno facendo in questi anni che si susseguono con la speranza che prima o poi un giudice si trovi che dubiti di nuovo della legittimità costituzionale dell'ergastolo comune che io considero indegno della nostra carta costituzionale a prescindere dalle indicazioni di compatibilità che arrivano secondo quel meccanismo veramente bizzarro mi metto zitto secondo il quale lo ha ricordato prima Marcello Bortolato lire all'ergastolo costituzionale in quanto tende a non esistere attraverso il paracadute della liberazione condizionale
è un'affermazione ipotetica che è un meccanismo che la Corte censura ogni qual volta viene prospettata una questione di legittimità costituzionale accompagnata dalle ipotesi
Perché la corte normalmente credo di non sbagliare ma insomma Andrea se vorrà lo confermerà al di là delle cose che ci vorrà dire la corte considera inammissibile questioni che sono Anci PT ipotetiche
Non attuali cioè che non sono legate al dato che si pone nel processo ma che si pongono in relazione all'ipotesi futura e non rilevante per la vicenda
Che viene prospettate devoluto al suo giudizio questa considerazione è semplicemente il lo strumento per passare la parola ad Andrea Pugiotto è ascoltare quello che vorrà dirci
Grazie
Sono una persona educata o almeno cerco di esserlo e quindi consentitemi di ringraziare tutti per l'incontro odierno su un volume
Borderline vuole dire un volume d'evasione in un senso però particolare non per il genere letterario cui appartiene non è la prima volta che il volume viene presentato
L'abbiamo presentato a dicembre la Camera dei deputati e lo ricordo volentieri presente anche Sepulveda nel motto il professor Onida
Che già stava arrivando al capolinea
Lo si capiva dal viso dalla voce dagli sforzi che faceva ma il suo pensiero fu lucidissimo come sempre anche in quell'occasione
Dunque presentato la chiama i deputati a dicembre poi seguire lo abbiamo presentato a Trento a Pisa Napoli a Torino oggi tocca a Firenze prossimamente sarà Ferrara ma se dovessi indicare data e luogo del battesimo del fuoco di questo libro non avrei dubbi
Nove ottobre due mila ventuno Roma corso Italia sede nazionale della CGIL
Ricordiamo tutti la devastazione di quella sede l'opera di un branco di Novak se guidati da un manipolo di neofascisti
Le azioni vandaliche nei locali della CGIL non si sono limitati a distruggere computer oggetti mobilio hanno per gli mila quadri
Perché c'è uno straordinario
Patrimonio pittorico di artiste agli anni in quella sede e libri e nelle immagini televisive aventi che restituivano l'Effetto della devastazione
Era facilissimo riconoscere vietato Bertelè calpestato il nostro volume
Pubblicato da e di essere futura che la casa editrice del sindacato
Quella della sua copertina
Lascio copertina riproduce un olio su tela dipinto nel cinquantasette da Gastone Novelli
Che abbiamo scelto non solo per le sue qualità cromatiche ma per il suo titolo
Quest'olio su tela si intitola per la libertà
E come ha scritto Franco Colleoni sull'Espresso è stata una coincidenza da fare venire i brividi
Sono state dette molte cose generoso e ringhiere se posso dire sul nulla questo non so fatica editoriale
Le voci ascoltate sono le voci che restituiscono tutti i profili possibili non l'avvocatura
La dottrina la magistratura Franco Corleone chi ha diritto l'ultima parola porta dal punto di vista del politico del Garante dei detenuti
Io quindi ho preso sul serio e compiti per il caso che Nino passione ci ha dato cioè semplice che a te di essere semplici senza essere semplicistici in un fatto è una lezione accademica ma ha fatto una cosa che sia di alta divulgazione chi Mimmo così
Ci provo a Necci proprio con quattro telegrammi non uno di più ma neanche uno di meno
Ecco il primo telegramma
Perché pubblicare un libro contro ER Gastone
Io vorrei essere molto chiaro approfittando anche della presenza di radio radicale
Io non voglio bene agli ergastolani ed o no in particolare simpatia i condannati a vita
E ciò per identica ragione per cui non voglio bene maestri di violino e non ho particolare simpatia per gli ufologi o i tassisti non postini
Perché la Regione e la stessa non si porrebbe in una categoria di persone
Ci può voler bene a singoli individui col nome e il cognome in carne ed ossa
Certo la vita nelle sue fantasie può permettere a qualcuno dicono cioè lega Storaro e magari di coltivare con una relazione personale a me è capitato ricapitato Abu Carmelo Musumeci
Con il quale scrissi una monografia nel due mila quindici sugli ergastolani senza scampo quando nel due mila quindici così no dissi non sapevo nemmeno cosa era tasto prospettive c'è una cosa che si mangiava se era un un titolo di un film non si sapeva proprio perché il costituzionalista erroneamente appaltato al penalista i panni del sta l'ha fatto agli studiosi dell'azione penale tutto il problema della pena
Però è evidente luci scrivono libri così per amicizia
Né si scrivono libri così
Per partito preso o no in una sorta di automatismo ideologico da Robin Hood dei detenuti o come qualcuno mi dice con affettuoso rimprovero perché ti occupi del diritto degli sfigati
Anche qui vuole essere netto chi vi parla è un giurista
E quindi sa perfettamente che il principio della responsabilità penale personale è imprescindibile per una convivenza pacifica fra le persone
E quindi la sanzione penale resta una risposta necessaria condotti legali tanto più cioè quei reati sono partito lamenti efferati
Nessun buonismo dunque dietro questo libro e nemmeno nessuna confusione fra buoni e cattivi che vi assicuro so distinguere perfettamente
E allora perché si scrive un libro così
La mia risposta è questa
La nostra Costituzione ammette la forza di cui lo Stato ha il legittimo monopolio ma ripudia la violenza
Ovunque la dignità dell'uomo subisca la mortificazione dell'assoggettamento fisico la tu in potere sto citando una sentenza della Corte
Ecco perché quando una pena
Travalica il confine tra forza e violenza
è la legalità costituzionale che violata cioè violentata
E siccome costituzionalista quali io sono crede né il diritto come violenza domata ha il dovere di dire qualcosa di fare qualcosa
L'ergastolo in tutte le sue possibili varianti porre un problema di legalità costituzionale Cuesta eh permanente l'autentica ragione per cui questo libro sottoscritto
Secondo telegramma
Se le parole hanno un obbligo di verità abituiamoci a parlare di riga studi al plurale questo è il sottopancia del titolo di questo libro
è già stato detto dal presidente Bortolato e un po'anche da Roberto Bartoli esistono forme diverse di carcere a vita
La lega solo comune l'ergastolo con isolamento diurno nel gas ostativo alla liberazione condizionale per le folli Ray se condannati per delitti puniti con Italgas tono abbiamo convissuto fino a ieri con altre forme di ergastolo quello per i minori
L'ergastolo senza scampo per il reato di rapimento aggravato con la morte dello stadio cinquantotto quater di qui citava prima il presidente Bortolato
Fortunatamente rimossi dalla Corte costituzionale perché illegittimi
Così come ed è stato detto CERGAS Taulant ergastolano
Perché è vero esce condannati a vita vent'anni non è come se come capita sessant'anni così come essere condannati all'ergastolo comune non è scontare un ergastolo al quarantuno bis come ci ha raccontato prima l'avvocato buccale
Ecco Piceni cinquanta pagine del nostro libro mettono in fila tutte le criticità
Degli ergastoli criticità costituzionali convenzionali giurisprudenziali oserei dire anche pensando al saggio di Stefano Nastasia sull'agonia dell'ergastolo anche esistenziali
Perché nel gastro non è la soluzione ma il problema da risolvere per citare papa Francesco a cui frase fa da sotto da sottotitolo al nostro volume
E con lei volume ha la pretesa spero riuscita di offrire argomenti per zittire il Coro dominante secondo il quale de iure o de facto l'ergastolo in Italia non esiste in ergastolo non ci sta nessuno
Non è vero l'ergastolo esiste eccome se esiste il contributo di Marietti
Fatta sulla base di una ricerca empirica di dati ministeriali ci dice la cifra degli ergastolani che io oggi sono in grado anche di aggiornare perché è il garante dei detenuti da prove dichiarate nazionali detenuti la prossima settimana in Parlamento ci dirà che alla data del ventidue marzo due mila ventidue
I condannati a vita sono mille ottocento ventidue tra di loro gli ergastolani istotipi sono mille duecento settantasette
Molti dei quali anziani marathi con un progresso detentivo più che trentennale mi domando stanno o lo stanno scontando una pena perpetua
Tra due mila otto due mila venti questo ce lo dice il nostro libro cento undici loro sono morti dietro le sbarre vi domando
Serve altro per dover dimostrare che il carcere a vita è una pena fino alla morte
Chimica l'effettività dei neri gastro gioca con la vita degli altri e chi lo giustifica legittima l'inaudito
Questo poteva essere la frase in esergo nottolino se mi fosse venuto in mente prima di ieri
Ai commi terzo telegramma
Presso gli antichi romani
Ergastolo è la parola che indicava il sotterraneo dove durante la notte venivano rinchiuse incatenati sotto sorveglianza gli schiavi
Quest'etimologia sopravvive in altre lingue ad esempio in spagnolo ergastolo si traduce in catena perpetua
A vedere la sostanza di questo rapporto di totale sottomissione sussiste tuttora nel regime del carcere a vita
Voglio dire che trova manifestazione nelle concreti dinamiche delle relazioni tra lega stonano e autorità pensateci un attimo
I condannato a una pena temporanea
Conserva il diritto alla libertà che guadagnerà una volta che la pena sarà scontata
E in ragione di ciò anch'può anche rinunciare a quelle che chiamiamo benefici penitenziari misure alternative alla detenzione perché comunque nulla libertà scontata la pena recupera
Non è così per il gastronomo comune
Condannato a vita egli è privato del diritto alla libertà salgo che non gli venga concesso il beneficio della liberazione condizionale
Avendo dimostrato il sicuro ravvedimento dopo ventisei anni di detenzione e se riga dritto per altri cinque anni di Berta vigilata
Ritorno in libertà
Proprio come gli schiavi
Che attraverso quel beneficio che si chiamava Man ci passivo dell'antica Roma in cui stavano la libertà
E poi chiede benefici extra murali dei Castellano comune non può fare a meno la sua condizione di sottomissione titoli anche la libertà di non chiedere nulla
Se poniamo ergastolano ostativo chi ancora fa peggio
Pecchia relegano stratega strano sto attivo è preclusa precluso liberazione condizionale e negato anche il diritto alla speranza
In nome di quel manicheismo che esiste ancora benché incostituzionale secondo cui o collabori ti mettiamo fuori o stai dentro finché campi
E così ha ragione Roberto Bartoli
L'ergastolo ostativo prima era la sua natura ibrida di pena di morte intrecciata alla tortura
Perché della pena di morte in replica alla fine ed era tutto una replica infine
Dunque gli ergastolani ostativi siano colpevoli due volte
Per aver commesso un reato gravissimo e per aver collaborato alle indagini
E poiché spesso il quattro Bisset la porta di entrata del quarantuno bis del gas non ostativo finisce così per subire un fenomeno di triplice schiacciamento
Espropriato della vite in quanto riga stonano
Privato di ogni residua speranza di libertà in quanto ostativo stralciato dalle normali regole del trattamento penitenziario in quanto sottoposto a regime speciale ed è in carcere duro
Ci può dire anche così
Per le loro
E solo per loro
Ogni giorno di galera hai un giorno in più e non in meno di detenzione
E se noi non sappiamo quando e dover morire nuovo loro sanno dove
Ecco perché il mio ultimo telegramma a un indirizzo preciso questo
Palazzo della Consulta piazza del Quirinale quarantuno zero zero uno otto sette Roma
è stato già ricordato
Un anno fa la Corte costituzionale ha accertato l'incostituzionalità dell'ergastolo ostativo ordinanza numero novantasette del due mila ventuno ma lo ha formalmente dichiarata
Ha regalato così un anno di tempo al Parlamento perché modificarsi in senso si spera costituzionalmente orientato il quattro bis
Trascorso inutilmente questo anno dove sono la camera approvato un disegno di legge ma non anche il Senato la Corte costituzionale ha pensato novità inedita assolutamente né dal suo giurisprudenza di primordiale di sedere di altri sei mesi la dichiarazione di incostituzionalità dell'ergastolo sportivo ordinanza centoventidue del due mila ventidue a quale scopo
Regalare al Parlamento
Il tempo di approvare in via definitiva la legge di riforma
Come Severini parlamentari che sono Malgieri taglierà camere pensionato poté sotto Sanasi d'incanto in Eumenidi
Mi permetto di dubitarne ma non per partito preso perché si omette infida i provvedimenti in tema approvati in questa diciottesima legislatura debbo ricordare che questo Parlamento aveva steso un regime ostativo all'ordinamento minorile
Ha incrementato l'elenco dei reati ostativi pretendendo ne ha detto un'applicazione illegittima i fatti pregressi con la famosa legge spazza corrotto
Ha precluso l'accesso a giudizio abbreviato per i delitti puniti con l'ergastolo eliminando così in quella fusibile che trasformava la pena perpetua in trent'anni di detenzione
E si è arrivati addirittura per superare l'inconsueta dell'ergastolo sportivo a proporre badate bene non la modifica della legge ordinaria Sodalitas ostativo no no la modifica costituzionale dell'articolo ventisette terzo comma sulla finalità della pena
La realtà anzi aggiungo sulla l'unica consolazione tecnica che mi concedo che se anche il Parlamento cioè il Senato approvasse il disegno di legge della Camera in questi sei mesi
Questi disegni di legge che è peggiorativo dell'attuale regime non pagherà applicazione nel giudizio di costituirsi nel giudizio acquoso speso
Perché vige un principio di retroattività penale che la corte esteso anche al regime delle liberazioni condizionale
Per cui tutto a questa manfrina di regalare un anno e mezzo
Al Parlamento
Si tradurrà nel fatto di una stasi rispetto a una norma che comunque la Corte dovrà giudicare nella sua incostituzionalità
La realtà è che procrastina andò la propria udienza alla Corte costituzionale secondo me ha tutelato non la discrezionalità del legislatore
Ma la sua persistente inerzia perché non è vero che il Parlamento avuto un anno di tempo per fare la riforma la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia Pendergast urto attivo in quanto pena perpetua non riducibile
Che è un bacio firma pena perpetua non riducibile ecco
E qui la sentenza di condanna che obbligava lo stato italiano a modificare il regime degli associativo risale a due anni e sette mesi fa
Trascorsi inutilmente
In questa never ending story di un gastro ostativo capaci di sopravvivere alla propria illegittimità
La Corte costituzionale sta dissipando irrisi nuovo tempo vitale di ergastolani senza scampo con continua ad applicarsi una norma incostituzionale
E ogni giorno di rinvio in più è un giorno in cui si allontana sempre di più lo scopo ultimo della giurisdizione costituzionale che impedire l'applicazione di una norma illegittima
Qualcuno ha detto
Che la l'ordinanza con cui la Corte ha rinviato di nuovo
La dichiarazione di incostituzionalità di Castro ostativo è prova di saggezza
A me sembra invece che sia quella saggezza di cui parla la canzone che troppo spesso non è altro che la prudenza più stagnante
La la collina dei ciliegi Lucio Battisti testo di di nuovo perché non ha riconosciuto il poeta Marco
Mi auguro che a Palazzo la Consulta tornino esercitare il loro ruolo
Che è quello di giudicare ciò che legislatore affatto o non ha fatto non ciò che potrebbe fare e che forse farà anche per questo abbiamo regalato quindici copia di un alto volume ai quindici giudici della Corte costituzionale buona lettura a loro e buona lettura a tutti voi
Grazie si
Cento
Sì sì DIGOS Lord lordo sull'Andrea dico solo una cosa il carcere l'unico luogo credo al mondo dove si entra sanno e ti aprono una cartella clinica cioè il carcere un luogo patogeno fa male alla salute
Qualcun'altra
Seguendo il suo ragionamento io dovrei dire che milioni di ebrei morti nella sua morti in più nei campi di sterminio non sono morti per il regime nazista sono morte bevendo in per aver inalato del gas
Franco Corleone
No comunque questa
Questa domanda
Ci pone un un problema in affetti perché si potrebbe dire ma sono quei cento undici sono morti dopo i pentiti cioè ventisei anni perché spesso Filippo mo'però diciamo che è un esercizio che possiamo coltivare sì
E però cioè il fatto che le morti diciamo naturali e anche prima di avere scontati ventisei anni hanno relazione anche con la situazione carceraria
Ma io devo dire che anche il tempo
Che abbiamo utilizzato molto bene mi consente d'essere telegrafico
La accennato
Pugiotto
Il fatto che di fronte a una cosa così clamorosa come Corte costituzionale che dichiara l'ergastolo ostativo incostituzionale questo era il comunicato stampa
Ma una classe politica dovrebbe essere turbata
E dire ma cosa abbiamo combinato con il quattro bis con non so no
E invece
Questa
Figura che è ormai esaltata come una l'iter indiscussa e potenzialmente addirittura a capo del governo
E fece una dichiarazione a mio parere che avrebbe dovuto suscitare scandalo dicendo ma qual è il problema cambiamo l'articolo ventisette della Costituzione
Ma credo che siamo stati in poche a rimanere turbati a dire che era ma addirittura ha dato incarico a un suo deputato della Commissione giustizia per scrivere il nuovo articolo ventisette
Tende ora voi capite che di fronte a questo noi abbiamo un abisso davanti abbiamo un abisso nel senso e stamattina per caso in una trasmissione televisiva ho sentito il comizio in spagnolo Dick della suddetta
Che era una cosa paragonabile a i discorsi appunto della Germania degli anni Trenta
E credo che andrebbe fatto ascoltare diffusamente quella comizio di pochi giorni fa in Spagna perché dall'idea di dove il Paese e avviato bene
Allora se e così
Non voi possiamo comprendere come la Corte Costituzionale
Si affida al Parlamento
Ha un parlamento che
In condizioni di grave debolezza
Perché è un Parlamento in cui la politica e la cultura sono scomparse questo è il dramma
E lo dico sulla base del fatto che voi potrete leggere nel libro il reso il racconto di quello che accadde nel al Senato nel mille novecento novantotto con la discussione che portò alla approvazione di una legge di cancellazione dell'ergastolo
E il livello di quella discussione e talmente alto profondo con nomi che vanno da quello del relatore Salvatore Senese fino a tantissimi giuristi ma anche a un filosofo come Aldo Masullo che in quell'occasione pose il problema della differenza fra la vita e l'esistenza e contestata
L'ergastolo come una violazione della esistenza umana e non della vita meccanica o animale e quindi un livello così straordinario di dibattito che viene da dire
C'era una volta il Parlamento
E noi invece la corte costituzionale si affida oggi al Parlamento che non c'è più cioè il Parlamento e in quell'occasione voi pensate che dopo quella discussione
Che veniva
E vent'anni dopo l'omicidio di morte
Quella discussione nel novantotto
Che l'uccisione di Moro rappresenta il culmine della vicenda della lotta armata in Italia
Veniva dopo la strage
E l'assassinio di Falcone Borsellino
Che sono stati evocati
In questo hanno
Come la ragione per non affrontare la questione dell'ergastolo ostativo
Nel novantotto quei discorsi sulla tipicità dell'Italia
Colpita dal terrorismo unico in Europa come fatto unico così nelle sue dimensioni nelle sua portata eccetera
E della presenza della stragista della mafia
Non ne erano state messe in primo piano tant'è che il Senato approvò con centoquarantotto voti a favore e cinquantotto contrari quaranta ter astenuti
L'abolizione dell'ergastolo
Non c'era quell'ostativo
O se c'era non era conosciuto no
Come
Sì pochi minuti
Quindi e questo per dire che qualcosa è successo in questi anni se nel novantotto si poteva in Italia affrontare la discussione di abrogazione dell'ergastolo tout-court
Come non c'è in Norvegia di fronte a una strage come quella di Breivik
E noi invece siamo bloccati
E in questo fatto così incredibile per cui nel due mila e nove come ricordava il professor Bartoli noi facemmo volume contro l'ergastolo
E non affrontammo la questione dell'ergastolo ostativo perché era così minoritaria
E invece in questi decenni in cui paradossalmente sono diminuiti anno dopo anno gli omicidi per cui sono rimasti quasi solo quelli degli uomini contro le donne
Per cui siamo a quattrocento credo in un anno già una delle eccetera gli ergastoli invece sono rimbalzati verso l'alto e in più con mercato storico ostativi
Nel novantotto prese la parole in Senato il ministro della Giustizia allora io ero sottosegretario alla giustizia ministre la Flick e fece un intervento in cui metteva un dubbio sulla scelta abolizionista
Sapete chi gli rispose con una durezza estrema leopoldo Elia
A nome dei dei dei senatori
Della popolari ma della tradizione democratica cristiana rifacendosi evidentemente ad Aldo Moro
Che nelle lezioni che ha all'università due anni prima d'essere sequestrato assassinato messo condannato a morte parlava siti contro la pena di morte e ancor più contro l'ergastolo
Ecco e questa mi pare una vicenda esemplare
Come si chiuderà stato ricordato la figura di Onida ma vedete quando si toccano certi temi la censura è implacabile
Come Moro ogni anno viene ricordato
Ma non viene mai detto che era contro l'ergastolo così Onida avute i tributi meritati ma nessuno ha ricordato che il suo ultimo scritto e questo contro l'ergastolo ostativo la censura e tremenda sempre quando si è contro
La Menzogna convenzionale perché qui siamo alle menzogne convenzionali
Io
Dobbiamo chiudere mi pare
Ebbene io mi limito a dire questo
Che il
Noi oggi è difficile pensare appunto
Che si possano affrontare questa battaglia in Parlamento bisognerà ricostruire cultura politica forse bisognerebbe non isolare
Questa questione ma affrontare
La questione del codice
Penale e del Codice Rocco che ormai ha festeggiato i novanta i novant'anni
E la colpa grave della politica è stata quello di non approvare o un Codice repubblicano
Noi ancora se sia per il Codice qualcuno se apre le prime pagine trova ancora che il Codice firmato da Vittorio Emanuele terzo da Mussolini ed Alfredo Rocco è una vergogna civile
Si sono fatte quattro cinque Commissioni ormai io le ripeto così no
Pagliaro
Grosso Nordio Pisapia e primari se non si è riusciti a fare un Codice repubblicano ecco io penso che questa questione delle pene del senso anche della prospettiva dell'ergastolo
Può aprire una via politica se si inserisce all'interno della ricostruzione del sistema
Dei delitti delle pene e dei diritti altri e delle garanzie altrimenti dobbiamo affidarci alla corte costituzionale alla CEDU con quelle manovre che abbiamo
Sentito
Condannare con con nettezza l'ultima annotazione una volta quando ero sottosegretario il direttore del carcere di Tolmezzo mi disse
Sa ma hanno chiesto i detenuti al quarantuno bis se possono avere il peperoncino
Io gli dissi va non mi pare che ci sia un problema
Che non è che cucinando col peperoncino si trasmette con un messaggio papà all'esterno e quindi ah va be'ecco questo per dire come si è costruita una visione di accanimento anche su cose banalissime
Eppure pigliamo sul serio la questione della mafia
Cioè della lotta a un'organizzazione criminale
Il problema non può essere tutto ridotta a questa questione della collaborazione è stato ricordato il più grande depistaggio della storia Scarantino eccetera ma anche il fatto che quelli che hanno fatto azionate hanno fatto saltare le auto
Sono stati premiati invece quindi e anche questo è un problema su cui riflettere no su i collaboratori i pentiti ecc va be ma affrontiamo la questione di come si sta in carcere
Cioè per applicare noi abbiamo un paradosso che vogliamo applicare l'articolo ventisette della risocializzazione a quelli che in carcere non dovrebbero entrare
Cioè tossicodipendenti poveri disgraziati che sono più del cinquanta per cento allora
Noi ci esercitiamo a usare l'articolo ventisette per quelli che in realtà non dovrebbero entrare in carcere e che se sono fortunati hanno la messa alla prova
E quindi perché il problema è risolto un paradosso questo di classe su cui dovremmo riflettere di più
Ebbene il
Il tema e
Io penso che l'articolo ventisette sia stato pensato per un carcere
Serio per chi ha spessore criminale
Invece si è scelta la strada per i condannati di mafia dell'isolamento assoluto
Ma come possono rimeditare o di vedere
Per quanto riguarda l'esperienza del terrorismo in Italia
Si fece una scelta politica di costituire le aree omogenei nelle carceri per far discutere
Gli esponenti della lotta armata perché ha ragione Krystle Tesser o su quell'esperienza rimedi tasse euro la riconsiderata se ero abiurano zero la scelta della violenza
Imbraccia s'era addirittura in alcuni casi esplicitamente la non violenza questo all'interno non l'isolamento cellulare
Ma quello di giocare la sfida della discussione all'interno
Dice ma in questo caso ma anche i terroristi davano messaggi all'esterno no non è che non c'è questo problema
Eppure si è scelta una via tutta politica rischiosa forse macché apportate invece a risultati qui invece c'è l'idea dell'isolamento appunto fino a che si arrivi alla scomparsa
Con la morte
Io penso che se noi vogliamo giocare la carta
Non tanto della risocializzazione ma bella opporre possibilità della riflessione della riconsiderazione
Delle cose enormi fatte forse bisogno offrire la possibilità di parlare con
Qualcuno che vada
Per il terrorismo
Andava ad hoc tanti intellettuali
E politici
Sì abbiamo finito abbiamo fin abbiamo visto entrare delle persone ma allora
Entravano persone fra cui Padre Turoldo entravano intellettuali ecco e lì si è mossa una prospettiva forse anche su questo terreno dovremmo avere il coraggio di non negare al almeno la presenza di un educatore
Nelle carceri altrimenti appunto il destino è quello che dà ostativo diventa proprio finale grazie
Grazie alla Libreria Libraccio radio radicale presenti intervenuti a quelli che hanno intrattenuto i presenti intervenuti speriamo di riuscire a discutere in un altro occasione perché di queste cose bisogna continuare a farlo grazie