Non un diritto penale migliore, ma qualcosa di meglio del diritto penale

Grazie pervenute tutti abbiamo appena visto questo breve ma molto efficace video
Racconta come raccontava come diceva Sergio D'Elia una storia ormai lunga decenni di Nessuno tocchi Caino
Sono contento che Sergio D'Elia Elisabetta Zamparutti
Sì segretario e tesoriere di Nessuno tocchi Caino abbiano l'ha trovato il tempo di essere qui a Torino oggi per questo appuntamento pubblico che verso il congresso biennale di Nessuno tocchi Caino che fissato per il diciassette e diciotto dicembre prossimo nella sede del carcere di Milano opera e che insomma ormai è diventata una piccola tradizione di luogo quanto mai significativo per un'associazione internazionale che lotta contro la pena di morte
Conto la pena fino alla morte e contro la morte per pena quindi un
Un gioco di parole che non è affatto un gioco ma è una tragedia è un con una attualità e abbiamo voluto sull'indicazione del segretario fare queste in giornata di riflessione e di dialogo pubblico partendo da uno degli stimoli su cui è stato convocato il il congresso di Nessuno tocchi Caino che appunto lo stimolo con cui terminava il video che abbiamo appena visto cioè questa frase che mi ha suggerito Davide Petrini essere del giurista tedesco Gustav raddoppia ripresa in Italia e diciamo fatta più conoscere a noi diciamo così non giuristi da Aldo Moro dalla insomma sua anche lezione
Di docente universitario che dice appunto non un diritto penale migliore ma qualcosa di meglio del diritto penale è uno dei due filoni su cui si apre questa Assemblea congressuale a Milano opera credo che poteva essere ultimo creduto posso essere una occasione
è uno stimolo importante per riflettere con varie voci istituzionali
Di persone impegnate su questi temi del diritto e i del carcere per in qualche modo arricchire una riflessione e fare un pezzo assieme di questo viaggio della speranza il viaggio della speranza e il libro che è nato dall'esperienza congressuale di due anni fa
Sempre con l'opera di Antonio Coniglio Sabrina renda che ne hanno fatto un volume molto significativo di storie e di interventi ed immagini grazie anche Lorenzo Ceva Valla
Che ha in qualche modo documentato una campagna che è una campagna di di grande attualità un congresso che si svolgerà a Opera dentro in regime di alta sicurezza negli nello spazio dove Nessuno tocchi Caino come in altri istituti a inaugurato alimentato riflessione dibattito e confronto con dei laboratori tematici che insomma tra l'altro proprio oggi arrivate da una esperienza simile al carcere di Parma e quindi somma c'è una non solo una riflessione ma anche una mobilitazione su questi temi molte persone hanno accettato di divenire di portare un contributo una riflessione devo scusare subito Davide Petrini professore di diritto penale l'onestà di Torino che ha avuto una grave il problema familiare siamo si risolva ma che comunque oggi non lo non permettono a lui di essere qui con noi e anche Sergio Rovasio che ha invece un impegno di lavoro
Io mi fermo qui avevo magari occasione di parlare dopo di intervenire dopo
Do subito la parola a Sergio Elisabetta scegliete voi
Sergio Sergio D'Elia segretario di Nessuno tocchi Caino
Su questo fa
Ok
Come fosse Fasani
Volevo
Al bando da fare è stato
Ma intanto per me è un'occasione davvero gradita questa perché so forse l'ultima volta siamo tutti a Torino
Ricordami Mario era aperto la campagna dei tre mila iscritti al partito radicale per una conferenza dalla dal centro che Fonseca possibile forse
E per me l'occasione per ritrovare persone che non vedo
Da molto tempo
Se possibile Bruno vada io non vorrei parlare moltissimo al massimo dodici minuti sedici da dieci minuti quando sono arrivato
E quindi questa è un'occasione per me particolarmente gradita anche perché siamo alla vigilia di un congresso
Che
Sarà sono uno spartiacque
Tra una a proposito di generazioni no dicevo prima
Facendo vedere il video di Giamburrasca Scalia ormai venticinque anni di storia di Nessuno tocchi Caino
Ad una nuova generazione della missione di Nessuno tocchi Caino dopo venticinque anni da quel
Mille novecentonovantatré quando concepiamo questa campagna insieme a Marco Pannella
Per poi arrivare al due mila sette la
Celebrazione della prima tappa della storia di Nessuno tocchi Caino cioè quella di una moratoria universale delle esecuzioni capitali quindi e con il congresso che faremo il diciassette diciotto ce ne inaugureremo una nuova generazione nuova vita di Nessuno tocchi Caino rispetto ad una obiettivo che secondo me è la naturale conseguenza dell'obiettivo originario su cui ci siamo costituisce ricordava Bruno poco fa pena di morte pena fino alla morte
E poi c'è quella condizione propria
Del carcere sicuramente ma secondo me in maniera ancora più radicale direi del diritto penale che porta la conseguenza di una morte per bene cioè della pena come generatrice causa di grave non solo malattie ma anche proprio di di un una condizione io direi quasi dello spirito che porta a mortificato proprio il concetto stesso qui non è poi c'è qui Guido Bertagna non sarei mai invadere un campo padre Guido Bertagna quello di cioè chi giudica e chi chi sono io per giudicare lo ricorda anche Papa Francesco spesso quindi il sistema di giudizio che e direi quasi necessariamente deterministica mente comporta poi il concetto la concezione del faccio un giudizio quindi di una condanna
Possibilmente di un appello poi c'è Fabio Tiberti che invece ci insegnerà fa un po'che spesso la pena consiste addirittura nel tre giudizio cioè nella
Tempo si chiama nella carcerazione preventiva
Peraltro il nostro congresso avrà una piena sessione che sarà proprio da questo dedicata quando prevenire e peggio che poi ma non voglio divagare molto su questo voglio concentrare su un paio di aspetti
Nella storia dell'umanità e delle conquiste nella storia dell'umanità distoglie sempre più alte
Di
Ecco l'inviolabilità della persona
Quindi non soltanto dal punto di vista fisico ma dire anche la la dignità della persona ripeto il concetto di quello che connota
Una persona nella parte più
Direi più che interiore addirittura e gli intima intimamente violata una persona ecco nella soli diritti umani c'è una continua affermazione evoluzione innalzamento che poi un innalzamento dei livelli di coscienza
Verso l'universale per cui siamo Giunti ad abolire sa superare istituti della storia ripeto dell'umanità che riguardano Roma
Dichiarazione del sale ci insegna la sacra triade no il diritto alla vita il diritto alla libertà il diritto alla sicurezza di ogni di ogni persona cos'è la storia dei diritti umani l'evoluzione dei Germani se non una conquista di gravi sempre più alti io dico di coscienza che ci hanno portato ad a formare come inviolabili alcuni diritti e ci siamo liberati per questo
Ci siamo liberati
Della schiavitù ci siamo liberati della tortura chiaro che ci sono s'episodi di schiavitù e di virtù e di tortura anche nel nostro tempo ma solo in aperta violazione non tanto colore ad esempio quelli illuminati dei paesi che hanno abolito sia l'una che l'altra ma ormai quando santificato nel diritto umanitario internazionali il fatto che non si può tornare non si può tenere schiavi eccetera
Ci siamo liberati poi di altri istituti sempre che riguarda questioni della vita della libertà della sicurezza cioè il manicomio lo abbiamo abbandonato
Come idea di contenimento della diversi tali non voglio dire anche della devianza dell'essere diverso da persone poi magari c'è qualcuno Mariateresa Di lascia che abbiamo visto né sordo nello sporco
Che diceva bisogna onorare i pazzi perché forza nel basso c'è qualcosa di diverso da noi e forse di più autentico di più vero no
E non e non è un po'come pazzi stiamo cercando di concepire questa seconda generazione di Nessuno tocchi Caino questa seconda vita di cui dirò dirò troppo poco
Poi so io c'erano gli azeri non so come come luoghi in cui la gente ammalata veniva portata fino all'ultimo istante della sua vita morirà come campo di concentrare abbiamo conosciuto pochi campi di concentramento
L'Olocausto sono cose di cui noi ci siamo libera coloro i quali avevano concepito quella liberazione avevano concepito il superamento di quegli istituti storicamente determinati nella nell'umanità nella storia umana eccetera
Beh e l'abbiamo definiti quando venivano concepiti in questo Bettini appunto dei taxi
Dei dizionari come volete abolire la schiavitù avranno detto ai padrini visionari abolizionisti anti segregazionista di a volere la tortura la tortura è un mezzo iscritti istituzione previsto era era previsto come mezzo per estrarre prova
E magari attraverso la prova non solo affermare la colpevolezza di qualcuno ma anche evitare che altri gravi fatti avvenissero perché se io Turturro per ottenere per sapere dove la bomba dove e serve anch'e Nutella considerato un un istituto della Storia del diritto
Acquisito
Eppure ci sono quelli che hanno concepito quella cosa lì
Franco Basaglia ha concepito poi l'idea di superare d'istituto
Punto quell'istituzione concerto azionaria che era il il il manicomio abolì la pena di morte ormai la pena di morte un ferrovecchio della storia dell'umanità
Talmente arrugginito che fanno attenzione anche al mare giallo quei pochi che sono rimasti
Si contano sulle dita di due mani Paesi che davvero praticano la pena di morte sui quasi duecento Paesi da
Del mondo per cui la stragrande maggioranza la l'abbandona
Di cosa stiamo parlando stiamo parlando quindi di visioni
Dizioni ciò idee immagini che noi progettiamo attraverso la nostra mente di un futuro possibile e poi ci sono i militanti di questi di di questa visione che sono appunto
I missionari
I dizionari
Ma chi sono nazionali se teniamo conto dell'evoluzione della storia umana fosse sempre che progredisce verso livelli sempre più alti di di coscienza non solo di consapevolezza e quindi di acquisizione di gradi di rispetto dei diritti umani di inviolabilità della persona
Sono quelli che hanno creato una nuova realtà
Sa se poi ci sono i realisti no
Ma ecco così facile essere del a Major non sono pessimista sono realista non sono ottimista sono realista ci sono i cultori della realtà sono quelli dello status quo no ci sono quelli dedicare il realismo
No salvaguardiamo ripeto l'evoluzione osserva Rita sono i dizionari quelli che hanno creato nuove realtà
Se può essere anche blasfemo dirlo c'è nel visionario nel visionario qualcosa di divino
Del ecco nel visionario c'è il creatore
Creato ecco il signore che crea che da un vigile
A un mondo nuovo quindi sconosciuto e in inesistente fino a quel a quel momento se noi avessimo avuto una concezione della realtà
Appunto è improntata alla non solo ha politicamente corretto Mark altre ma chissà poi ci sono quelli a che bisogna batterci
Realisti pragmatici no bisogna essere io non so qual è il termine contrario del pragmatismo forse lo spiritualismo il contrario della realtà la visione bisogna essere visionari e spirituali
I poveri direi quasi mistici
Coloro che hanno cambiato le cose nel nostro mondo sono stati
Non di scienziato
Ora va in voga la scienza la scienza e ci sono di come disse a certo ti della scienza del pensiero undici del pensiero scientifico e poi addirittura con la tecnica
A me applicata che traduce ecco nel pragmatismo la scienza beh io dico che
La scienza se non è temperata
Dalla coscienza
Rischia di fare dei danni incalcolabile
Quindi coscienza se c'è un'assonanza e la scienza però c'è un cocktail decisivo c'è questo prefisso Telco
La scienza che tiene conto dell'altro della diversità dello dell'essere insieme dello stare insieme eccetera questa quindi dico senza i vicini visionari non avremmo avuto magari insomma foglio gioco in casa cioè sotto
Io l'unico sono stati visionati Martin Luther King sono stati visionati Gandhi senza le loro visioni non sarebbe stato un mutamento nella storia del Sudafrica e del mondo
Nella storia del l'India e del mondo
E se non ci fosse stato Pannella non ci sarebbe stato un cambiamento nella storia di questo Paese e io dico e del mondo senza la sua dizione quindi sosterrà Ernesto Rossi velocità
A conti fatti evviva in atti cioè il visionario grazie
Grazie a Sergio poterli ritaglio questo ruolo di fare il il il presentatore che che che da che data la parola Elisabetta
Oppure no facciamo come le ho detto prima
Eseguiamo un ordine io chiamo le persone che mi son messo in scaletta poi vediamo insomma chi vuole prende la parola adesso Oddo o dopo io ci tenevo molto a dare subito la parola a Rita russo Rita Russo che il provveditore dell'amministrazione penitenziaria del Piemonte Liguria Val d'Aosta
Perché potremo passare da un livello spirituale e di apertura del dibattito a una saluto questo che ti chiediamo non vogliamo e diciamo metterti diciamo né sulla graticola di di imbarazzo ma come sai sono onorato del fatto che tu hai colto subito l'invito ad essere qui a salutare i tuoi amici legato alla idratare va fa la linea delle direttrice preferito
Nonostante quello peraltro poi nella chiudere la seconda generazione la visione la nuova missione Nessuno tocchi Caino appunto quella il superamento del diritto penale soltanto i visionari possono concepirla e se non abbiamo questa visione guardiamo la realtà
Davvero morti
Dal carcere
Poi c'è la riduzione del danno no ci sono le situazioni c'è la riduzione ci sono dei direttori come Rita Russo canino in tutta la loro missione da direttrice commerciale carico ancora molto più importante che il coordinamento teorico-pratico di istituire lei è una chiara tutta la sua missione la sua funzione istituzionale è stata sempre vent'anni ridurre un danno ma sempre di danno si parla che come
Di un carcere che oltre che inutile e dannoso per questo forse ci dobbiamo liberare quei troveremo una proposta sono
Perché Rita è stata per dodici anni direttrice del carcere di legge e adesso da bolognesi nuovo editore in Piemonte a Torino
Sanna innanzitutto questa devo dire è una
Un'occasione importante anche perché insomma mi ritrovo tra persone
Che mi hanno fatto Brescia senza insomma loro mi hanno vista sia insomma soprattutto Sergio vuol dire l'ho avuto molto vicino in ogni momento nella mia della mia vita lavorativa
Ma così come Rita Bernardini così insomma anche le Elisabetta Zamparutti insomma e anche da se da senatore non se non mi sbaglio da onorevole sa ecco parla da parlamentare
Sì eh perché io la voce molto bassa attacca
E quindi io mi ritrovo qui da amici da col mio nuovo incarico mi trovo accanto a loro ed è per me significativo ma anche emozionante emozionante perché veramente mi hanno insegnato tanto mi hanno insegnato
Anche di vedere insomma il carcere sotto da un punto di vista un po'diverso che non era soltanto quello dell'ordinamento penitenziario ma dal punto di vista delle persone
Forse vedere il carcere con i loro occhi è una cosa che dovremmo imparare un po'tutti affare perché insomma non è e un occhio di qualità non è uno che di quantità che conta solamente quante persone quante il sovraffollamento quante risorse mancano insomma che sono solitamente i dati il i primi dati che chiedono quando una persona viene a visitare il carcere insomma delle personalità
Per cui e o o o perché mia no presente nel mio istituto del vice direttore o Sergio fece una raccolta di firme per un referendum che fu una cosa
Entusiasmante per legge il che è solitamente e aveva un'accezione basato solamente sulla sicurezza e quindi quasi trecento detenuti furono raccolti insomma negli snodi degli istituti delle sezioni per raccogliere le firme
E io me le ricco questi eventi adesso sembra una cosa normale ma all'epoca non era una cosa normale soprattutto per quanto riguarda legge
Diciamo io mi sono ritrovata qui in Piemonte in una situazione che non è quella della del sud insomma innanzitutto perché qui c'è una cultura
Il terzo settore che conosce il carcere cosa che giù non non succede molto spesso per cui un territorio ricco da questo punto di vista ma nello stesso tempo mi sono resa conto che ci sono tanti problemi sono poi di recente sui giornali non è non sono uscite certo notizie entusiasmanti rispetto al carcere di Torino
Però è vero pure che nel carcere di Torino non vivono mille cinquecento persone
In un carcere che non è mai stato ristrutturato per qui mi rendo conto che non è facile presentarsi
Alla città di Torino parlando bene del calcio in generale il carcere brutto e io sono d'accordo con loro che non è l'unica istituzione anche in questo momento diciamo che non è un mistero istituzione necessaria servirebbe altro
Ma soprattutto perché in carcere ora mai le Pertile la pericolosità sociale si sente poco si sente di più la povertà delle persone che c'entrano
Perché qualcuno potrebbe pensare che il carcere contiene soltanto persone perché sono pericolose socialmente che hanno compiuto dei reati gravi ma non è così in carcere ci sono gente c'è gente che non ha non ha una casa dove andare
A stare quindi non può fruire delle misure alternative c'è gente povera che non non riesce a tirare avanti e non riesce neppure a a ad avere una progettualità di vita un pensiero di vita e nella maggior parte delle persone che vivono nel carcere
Mentre soltanto una minima parte diciamo sono i cosiddetti pericolosi socialmente che devo dire sebbene sebbene tutti diciamo che per esempio gli alta sicurezza o meglio ancora insomma sono delle persone che non devono che non hanno tanti diritti quanti ne hanno i le persone
Che rispondono di reati comuni già questo significa dire il falso perché insomma il nostro ordinamento non distingue effettivamente e se il trattamento tocca soltanto agli uni e non agli altri
Dovrebbe essere uguale per tutti insomma l'articolo tre della Costituzione è una un articolo che vale per tutti non vale soltanto per alcuni per cui
Mi ritrovo come dicevo prima in uniti in una realtà in un mondo in un carcere ad affrontare delle problematiche in carcere che che hanno una società completamente diversa rispetto a quella di Lecce
Un territorio povero un territorio senza nessuna prerogativa insomma quella della Puglia se non il turismo che sta pure in mano alla criminalità organizzata per cui insomma non è cosa che invece qui non si ritrova
Per cui insomma le problematiche che mi trova d'affrontare sono nuove e questo da un lato mi fa piacere
Perché
Io sono sono una persona che ama questo lavoro non lo scelto però adesso lo ama non potrei farne a meno anzi forse il distacco da Lecce mi mi fa sentire mi fa sentire male come se avessi tradito le persone con le quali ho vissuto accanto per tanto tempo che sono i detenuti soprattutto nel momento del Covi de dove
Soprattutto nel nel negli istituti penitenziari almeno per quanto mi riguarda la gestione io
Delle varie criticità o delle delle agitazioni che c'erano delle dei tre tra i detenuti
E sono riuscita a gestirle grazie alle mogli dei detenuti perché insomma erano le persone che mi hanno aiutato a tranquillità a tranquillizzare la situazione per cui avevo i loro numeri mi sentivo con loro
Portavamo all'interno gli abolire il compleanno del marito piuttosto che sapere far sentire col mio telefonino viva voce la la insomma la voce del figlio i detenuti che stavano nella sezione che erano un po'agitati insomma ci sono state situazioni che non sono state alzate facili per cui mi ha fatto sentire ancora di più il bisogno di carcere che adesso no non riesco non riesco a supplire facendo il provveditore dovrà insomma non poche è un pochino più di puro burocrazia e bisogna essere un pochino più politici cosa che non mi appartiene
Crisi bisogna essere un pochino più corretti politicamente che non non mi appartiene per cui ogni tanto qualcuna mi fa si deve calmare perché lei non è il direttore il provveditore sì ho capito però non è semplice
Sdoppiare le due vesti soprattutto perché come me
Ha imparato ad amare questo lavoro che è stato soltanto un caso perché io ho fatto il direttore quindi era andato a fare il concorso di segretario comunale e Pegaso al mente siccome nelle stesse giornate c'era anche questo
Ho fatto anche questo questo questo concorso
Che mi ha cambiato la vita ha cambiato la vita le mie i miei pensieri la mia intelligenza quel poco che tengo l'ha cambiata
E anche l'approccio con le persone completamente diverso riesco a vedere al di là al di là dei problemi quotidiani perché ci sono tante persone che stanno peggio e purtroppo la cosa che mi queste e un e un sono dei mie pensieri non parlo molto di di carcere in senso stretto insomma non parla molto di queste di cose più tecniche perché insomma mi ero ripromessa oggi di e di riportare questi miei pensieri perché c'erano qui questi miei amici
Insomma spero di fare bene
Non è facile perché insomma questo articolo di giornale mi ha già colpita sul Sestante però devo dire che l'articolo di giornale mi è servito a conoscere tante persone tante persone della città che mi sono state vicine pur non conoscendo a mi
E questa cosa mi fa sentire che che insomma questo territorio ancora una volta mi dà ragione del fatto che l'ho sempre stimato e l'ho sempre ammirato iniziato qua in Piemonte iniziato qua nel novantasette a Fossano
Dove vi erano già delle leggi regionali che favorivano agli articoli ventuno lavora all'e sterno dei detenuti e nella zona di Fossano mi ricordo c'era la mission Lenna
Che assumeva e ogni anno i detenuti li diamo una casa
Gli dava a insomma un posto dove stare e quindi già mi ricordo che questa non ti agiti così poco insomma dove a per noi è stata una conquista farle ultimamente queste cose però nel novantasette già nel cuneese
Sì si parlava di articoli ventuno di lavoro all'esterno e questa è una cosa importante che fa onore a questo tra l'altro io ho sempre pensato
Che questo Paese fosse un paese silenzioso insomma il Piemonte fosse un paese silenzioso ma silenzioso in positivo nel senso silenzioso che ha il senso che ha una qualità
E che non si fa vedere ma che visibile che si può toccare con mano almeno almeno per nei confronti di chi ha bisogno
Per cui io veramente sono molto contenta di aver iniziato il mio primo incarico qui in Piemonte
Grazie a Rita al primo incarico da dirigente della del ministero e quindi una prova ma sicuramente non non facile quella delle tredici tracce del Piemonte Val d'Aosta Liguria
E poi insomma diciamo i primi i primi voleva isolati al pettine che però son problemi storici su cui somma abbiamo avuto occasione già di di parlare
Io Dado e chiamo smentiamo
Che lei adesso ha detto De Santis che l'avvocato penalista eletto garantisca il presidente della Camera Penali Tonino la Camera penale Vittorino Chiusano e a lui chiedo unità veto sul diritto penale che ha cambiato la vita nostra amica
Rita Russo ma che ovviamente determina la vita di tanti cittadini i quattro mila che sono attualmente in carcere in Piemonte le migliaia che sono in esecuzione penale esterna un panorama davvero molto complicato e che dice l'ultimo la dice lunga su sul sul Paese insomma
Sì grazie grazie Bruno saluto tutti ringrazio per l'invito
Ringrazio Sergio D'Elia per la sua introduzione di profilo molto alto che ovviamente mi far riflettere sulla sulla proiezione ideologica condivisibile o meno ma che proietta Nessuno tocchi Caino una prospettiva molto attenta a superare addirittura il il la pena
Lo stesso concetto di sanzione penale
Mi spiace che non ci sarà Davide Petrini che probabilmente avrebbe potuto illustrarci anche il il profilo più più di riflessione quasi di filosofia del diritto sulla sul suo richiamo giurista tedesco provo immaginarlo io approfittando dalla sua assenza perché così posso anche vi era qualche sciocchezza ma magari ci sta ascoltando su Radio Radicale
E mi chiamerà dopo credo che quel concetto di superamento del diritto penale sia molto orientato a superare appunto la pena non il diritto penale che anche tutta una serie di garanzie
Proprio per il soggetto sottoposto a procedimento penale ecco crebbe una prima distinzione fosse da fare questa qui bene provare a superare la pena
Male secondo me superare concetti come quello di tassatività della norma penale il principio di legalità ovviamente che tutti noi
Amiamo più di noi stessi nel senso del diritto penale nasce invece nell'era moderna ovviamente una prospettiva diametralmente opposto a quello di punire per punire prima c'era solo la vendetta o c'era
La legge del taglione o c'era un forme primitive di di sanzione ma prima ancora forme primitive di accertamento della verità quindi diritto penale
E anche ancor di più poi il processo penale un diritto che prevede garanzie chiarezza della norma
Che viene applicata e in forza della quale qualcuno viene sanzionato fino al punto di entrare in carcere che secondo me va difesa preservata e non superata se mai
Va a ovviamente
Difesa nel senso di sviluppare un'idea di diritto penale sempre più legato alla trascritti vita alla chiarezza della norma incriminatrice sempre meno l'arbitrio e a forme più o meno occulte di di punizione dell'autore del del dell'autore e del nemico politico talvolta o del nemico sociale noi del famoso il famoso diritto penale del nemico così detto cioè orientare il diritto penale in modo arbitrario e per punire fenomeni politici o punire opinioni o punire a fenomeni sociali
Se invece come immagino la frase orientato invece a richiamare un obiettivo differente cioè quello di superare la pena e superare soprattutto il carcere come unica appena possibile allora qui dobbiamo sviluppare però concretamente dell'alternativa perché le utopie sono importanti aiutano a immaginare il futuro aiutano a immaginare un futuro
Appunto senza senza la il carcere come unica soluzione possibile ma dobbiamo pensare senza essere banalmente pragmatici come diceva Sergio ma anche con il giusto scetticismo no al giusto scetticismo verso verso l'uomo io forse da questo punto di vista fatemi giocare sabato pomeriggio non fare solo l'avvocato ma anche fare
L'uomo che pensa sul pensatore la cosa più importante diciamo l'uomo che pensa io sono o un'attitudine culturale che tende allo scetticismo più che al alle utopie e non credo molto all'uomo ma forse perché oppure una scarsa cultura progressista nel mio bagaglio culturale quindi non credo molto all'uomo
Non credendo molto all'uomo non credo molto critiche vi possa essere un mondo senza delitto
E quindi inevitabilmente un un mondo senza una
Reazione a quel delitto
Perché in è pensabile un mondo senza diritto e quindi senza pena ecco questo il primo quesito perché porci il problema della pena e dobbiamo porci il problema anche del delitto
Allora se non è possibile un mondo senza delitto
Dobbiamo pensare appena esterni
Alternative capaci di soddisfare la convivenza sociale i principi di convivenza sociale che che vanno quindi a garantire una forza deterrente di questa reazione al delitto una capacità di reinserimento sociale del soggetto che ha commesso quel delitto e superare se mai sempre più sulla teoria retributiva che poi alla fine nasconde un'attitudine alla vendetta
Perché c'è nel nel concetto retributivo della pena inevitabilmente una percezione netta io sento della della vendetta la vendetta dei consociati verso un soggetto che ha commesso un fatto di reato
Soprattutto i reati più efferati ovviamente portano inevitabilmente a un un sentimento popolare di volontari di vendetta
Allora superare
E affrontare questo problema non è non è di poco conto l'esperienza ci insegna
Che il carcere che dico forse una banalità e a mio modo di vedere criminogeno si entra in carcere e tendenzialmente pensiamo a non non chi entra in carcere misura misura cautelare perché quello un innocente
Pensiamo che entra in carcere
Dopo una sentenza irrevocabile di condanna allora quell'uomo entra
E esce peggiore di prima il più delle volte la netta sensazione che abbiamo noi avvocati e che la prima azione la libertà personale all'interno delle mura di un carcere
Porta inevitabilmente
Quell'essere umano a peggiorare e e anche a vere una netta attitudine alla ribellione sociale e quindi anche verso le norme giuridiche superiore rispetto a quando entra
Allora se si può evitare l'ingresso in carcere
Secondo me
La priorità assoluta che un nuovo diritto penale un posto diritto penale o qualcosa di diverso e migliore del diritto penale deve deve cercare di di raggiungevano alle misure alternative
Per esempio hanno in secondo me hanno dato prova e devono però migliorare da da tanti punti di vista anche tecnico-giuridico anche nella loro esecuzione
Hanno dato prova della capacità
Di avere un effetto deterrente deve inserimento sociale decisamente superata come del caso
E su questo punto secondo me è la battaglia deve farsi sempre più forte insistente
Certo oggi viviamo in in un in un in un in un mondo in un Paese in in una nella nostra Italia in cui l'attitudine
Ha un pensiero giustizialista è fortissima però forse dovremo provare a confrontarci paradossalmente e voi siete ma bravissima confrontarsi tra confrontarvi con l'avversario molto più di tante altre forze politiche
Affrontare quel pensiero giustizialista nel loro territorio nel loro terreno che
Che è quello più insidioso è quello che le tante volte rifiutiamo perché chi ama la Costituzione prima ancora di pensieri libertari ma la Costituzione ama ama un concetto di rieducazione
Di funzionari di cattiva della pena anche non è innanzitutto principalmente orientata
Ha un effetto di riduzione della recidiva c'è una riduzione poi della commissione di nuovi fatti di reato ma è orientata innanzitutto a un concetto umanitario verso un soggetto che ha commesso un fatto di reato e e quindi e orientati innanzitutto a e cercare di recuperare una donna e un uomo che hanno commesso un fatto di reato però dobbiamo sempre più un nel nel nei nostri messaggi nel nostro nel nostro pensiero politico
Nella nostra capacità appunto di insinuarsi nel territorio nemico di spiegare nemico per modo di dire ecco
Di spiegare loro o spiegare coloro che dopo fatti efferati dicono dobbiamo buttare la chiave toppa parametro messo in in cella Tizio Caio Sempronio
Dobbiamo spiegare che quando qualcuno entra in carcere rischia uno di di di iniziare un percorso che difficilmente lo porterà lontano dalla recidiva
Mentre se non entra in carcere e se aiuta con lavori socialmente utili con lavoro e di pubblica utilità con loro un un un un confronto attento con operatori del settore
Riesce magari a migliorare se stesso e quindi inevitabilmente a a recuperare un'attitudine non criminale che che tutti che ha in sé ma che evidentemente abbandonato in una certa fase della sua vita
Allora secondo me la capacità che dobbiamo cercare di di di di trovare e quella di confrontarci con su una certa un certo pensiero
Banalmente giustizialista che porta a sostenere tesi carcere o centri che che che però non possiamo nasconderlo oggi vanno per la maggiore
E la politica è fatta però anche di alleanze fatto inevitabilmente di consenso e quindi dobbiamo cercare di spiegare loro
Il rafforzamento delle alternative al carcere significa maggiore sicurezza la sicurezza si ottiene anche riducendo il carcere come unica sanzione possibile
Questa è la mia personale convinzione dobbiamo però essere capace non è facile di uscire da una logica
Forse troppo utopica e che che e io condivido ovviamente nel nel sua su humus culturale che il mio ma lasciarla un attimo e cercava di confrontarci con loro
è il coniglio cosiddetto nemico per spiegare loro che siamo tutti più sicuri se c'è meno carcere questo è
Il messaggio che mi sento mi sento di dare
Poi magari facciamo un altro giro riflettiamo Ottavio case grazie Alberta De Santis appunto dicevo presidente della Camera penale di Torino adesso chiederei a Guido Guido Bertagna
Padre Guido Bertagna che poi si è molto occupato di giustizia riparativa
Deep oggetti di riflessioni sul tema dell'alternativa
Del del recupero
Grazie io
Ascoltandovi pensavo per fare più breve ho provato a
Rapportarmi alcune citazioni già pronto in modo da proprio fare un brevissimo
Come dire il viaggio
Perché è un cammino quello che stiamo facendo è la battaglia che anche fa parte del cammino non è non è semplicemente una battaglia giuridica cioè su migliori leggi o anche qualcosa di meglio del diritto è una battaglia culturale prima di essere giuridica in senso specifico
Quindi ben vengano i sognatori
Mi permetterei di dire con tutte le ambiguità anche della sua famiglia che Robert Kennedy sarebbe da riscoprire
Quando era ministro della giustizia
Forse varrebbe la pena
Qual è la storia del termine giustizia riparativa
Perché normalmente la si fa la la si riconduce all'ambito anglosassone
Stati Uniti in Italia soprattutto l'ambito appunto anglo-tedesco diciamo
E nel e non è sbagliato
Normalmente l'autore a cui un po'tutti che scrivono così si riferiscono un po'come dire senz'altro giustamente ma un po'anche di fretta si cita sempre a favore Ser
Ha ora serve della
Della del Center for justice sentissi building e in Virginia che che è legato al movimento al dei mennoniti quindi a un gruppo cristiano
A fianco della comunità anabattista
Quindi nasce in questo ambito quindi
In questo centro per la giustizia e il peace building si fa si è cominciato a fare ex perì Enza esperimenti di percorsi alternativi soprattutto cominciando le minorenni e a un certo punto Our zero scrive un libro lo scrive nel novanta quando già molte esperienze sono maturate
Che si chiama Changing lanes SIS cioè cambiare le lenti e poi come sottotitolo aveva new forma on crime and Justice cioè cambiare il modo di vedere la giustizia ma anche il crimine
Perché sono tutte e due le cose che vanno insieme
Allora se si comincia a vedere la la quello che accade nel modo di accostare una una ferita profonda che viene a minare una relazione più che a violare una norma qualcosa comincia a cambiare
Tuttavia awards era che ha tantissimi meriti e grazie a Dio sta continuando a lavorare con frutto non è affatto il primo non è affatto il solo e non è affatto soltanto l'area
Anglosassone quella qui bisogna guardare che pure è andata più avanti di altre aree conclusa la nostra lattina nell'Europa meridionale
C'era già nel settantasette un certo Albert e due
Che ha scritto un libro che si chiama Dinoi & Restitution
Clienti Restitution
Dove lui lavora sul criterio sul concetto di riparazione
E
Quello che noi traduciamo come riparazione nel nel nella nel testo originale e detto come Restitution restituire restituire in modo creativo qual è l'obiettivo di Ed Rush eh mettere i termini che vadano oltre
La semplice si fa per dire restituzione in denaro cioè la la pena pecuniaria diciamo
L'equivalente pecuniaria
Però si va più indietro perché lascia scrive queste cose attorno alla creativo Restitution già nel cinquantotto
Mille novecentocinquantotto dove parla di un fare positivo cioè la pena che cosa non è solo un subire ma è un fare positivo
Creativo usava questa parola no Rieti
Se
Deciso insieme l'istituzione il detenuto quindi autodeterminati cerco costruito eventualmente anche come gruppo
Questo è siamo nel cinquantotto
Contemporaneamente
Che cosa accadeva che
Gramsci nel quando scrive queste robe nel cinquantotto e poi le riprende le settantasette a sua volta non le ha coniate Luís male prende da due studiosi che si chiamavano spray Walks
Non erano affatto giuristi erano biblisti
Studiavano le scritture studiavano le scritture ebraiche in particolare quello che noi ci ostiniamo a chiamare Antico Testamento
Scala io possa scrivono un libro che si chiamando biblico da altri Old Justice nel nuovo
In cui parlano di una fai l'ente Galactica Net cioè di una giustizia che cura di una di una di un percorso di guarigione
In facendo vedere come la prospettiva biblica della giustizia anche nelle pagine che alla nostra sensibilità suonano più indigeribili
Hanno in realtà questo taglio questa finalità perché perché il clima
Con tutte le sue contraddizioni che ci sono il clima biblico eh
Eminentemente relazionale e cosa conta nel cammino di giustizia biblica ricostruire una relazione
Ricostruire una possibilità di vivere sensatamente e possibilmente in pienezza non una vita col contagocce
Va bene ska Awards sono tedeschi quindi a Gramsci
Che non leggeva il tedesco quanto ho capito però non sono sicuro questo da verificare comunque la questa questo studio dei due biblisti arriva attraverso una traduzione inglese
Però veniamo anche in Italia perché siamo vicini al al mille novecento al al due mila ventidue siamo al centenario del ventidue dove sembra che ci si debba soltanto ricordare una marcia invece noi dobbiamo ricordare un cammino perché in quell'anno lì nel ventidue
Il professor Giorgio Del Vecchio giurista esperto di di di diritto piena una prolusione all'inizio dell'anno accademico della della sapienza vorrei leggervi alcuni passi faccio velocissimo
Perché mi sembra val la pena a dire che a sognare non siamo i soli soprattutto non siamo i primi
Cosa s'cosa diceva nel ventidue
Giorgio Del Vecchio
Diventato poi anche questo prolusione di ventotto un un libro che si intitola semplicemente si fa per dire la giustizia
E ieri il il percorso di pensiero di Del Vecchio era sulle possibilità di superare del del la la l'assunto filosofico classico che attinge accanto del del mal d'un passo si Onnis Procter Malù ma azionisti cioè appunto è un male che cosa che in realtà nasconde come Stato appena detto dal dottor De Santis la una qualche forma di vendetta allora del vecchio
Tra le altre cose dice questi questi sono passaggi virgolettati
Ricambiare il male con il male nella stessa misura
Nella maniera più ovvia ma nulla più vera per ristabilire il turbante equilibrio
Il male si ripara veramente soltanto col vento
Perciò da affermare questo principio
Alma lungo azioni s'costituito dal delitto deve sì opporre come l'esigenza della giustizia non tanto ma Lum passioni esso secondo l'antica formula
Quanto bonum azioni esso ossia un'attività in senso contrario dell'autore del delitto medesimo
La quale mi annulli o riduca gli affetti fino a ciò che sia possibile
C'è questa idea che la giustizia e mi pare che il il tutto il lavoro che che che si fa con Nessuno tocchi Caino ma appunto anche quello che stanno il fondamento dei dei percorsi di giustizia riparativa
Desidererebbero anche riconciliare riconciliarsi tutti con un con un con un'idea un'immagine di giustizia che che che che riprenda la sua dignità e anche la sua bellezza se mi è consentito di perché è chiaro che se la giustizia soltanto concepita come
La punizione che arriva giustamente dopo un male commesso
Non non non andiamo avanti
A un certo punto del vecchio parla della riparazione
Dice così
Chiunque desideri senza preconcetti
Nella sua tragica realtà la serie delle aberrazioni succedutesi in tal maniera materia martire della giustizia durante i secoli deve confessare
Che la storia delle pene in molte delle sue pagine non è meno disonorevole per l'umanità che quella dei delitti
Mille novecentoventidue
Non ci di simuliamo che attenendosi ai principi anzidetti la giustizia penale dovrebbe ridurre al quanto il suo campo anche attuale di azione
Modificando più o meno radicalmente non pochi dei suoi istituti e ciò anche presso quei popoli che hanno compiuto in contesto campo notevoli riforme e abolizione
Mica apice
Si andava già
No altri oltre il diritto penale in qualche modo ma lavorando sul senso Pdci il discorso che sta di fondo è sul senso della pena
Oltre che sulle sue modalità
E quindi anche su che cosa ricostruisce un tessuto sociale sensato
E chiudo
Perché Del Vecchio apre già nel suo discorso nella sua riflessione alla al al senso per esempio della riparazione simbolica così importante mi cammini di giustizia riparativa
Che vengono che è una delle cose che venne più male interpretata che che fa dire che la giustizia riparativa alla giustizia dei dei buoni o dei buonisti quindi vedi dei fessi
La riparazione compensi trattrice
Deve accostarsi il più possibile al proprio fine
Ma mirando soprattutto a una equivalenza morale questa era il linguaggio del ventidue ma Mirandola equivalenza morale e salvando in ogni caso la ratio iuris nel significato più alto di questo termine
E perciò pagando si anche di una soddisfazione parziale o indiretta e financo come accennavamo solo simbolica
Quando altrimenti non sia possibile senza una nuova e forse più grave ingiustizia
Critiche tanto per chiudere lettere tenere non lo non mi non non una proposta su questo ma alcune cose del genere che che che dice Del Vecchio delle piccole le dice guardando un altro studiosi si chiamava Gregoraci
Che le aveva scritte nel mille novecento e tre
In Italia dunque abbiamo un bel po'di futuro dietro le spalle come direbbe qualcuno
C'è da riscoprire anche delle fonti che ci appartengono è che non vengono io
Sono molto grato a Grazia Mannozzi Giovanni Lodigiani che hanno sintetizzato in un mirabile capitolo del loro manuale sulla giustizia riparativa queste cose ma credo che sia veramente
Uno dei lavori da fare guardando il future riscoprire quello che c'era già in i picchi più che in germe perché uno che fa la prolusione all'anno accademico alla Sapienza non è l'ultimo arrivato
Nel ventidue
Indicava un cammino che poi è stato distrutto da una marcia
Grazie fluido grazie
Buckmaster gestione adesso tornerei ad un avvocato Fabio diventi se vi sono segnato venga è componente della Commissione Corte costituzionale della Unione camere penali italiane grazie
Grazie molte
Elisabetta grazie a Sergio ho la fortuna di essermi preso qualche appunto
Mentre parlava chi mi ha preceduto io
In dieci minuti premesso che il sistema penale questa sera è l'imputato
Proporrei un allargamento del capo di imputazione
Qualche attenuante per deformazione professionale
E poi qualcosa di visionario secondo la lezione del maestro comune e di Sergio oggi allora
L'evento del reato del sistema penale e la pena e il carcere
E per sua natura il carcere
è una contraddizione in termini perché pretende di educare alla libertà negando la
E questo su questo siamo tutti d'accordo ma ultimamente assistiamo ad un nonché di quei delitti che i giuristi conoscono a consumazione anticipata nel senso che se siamo alla pena fino alla morte siamo anche al processo fino alla morte
Perché noi difendiamo Caino ma bisogna difendere anche colui che Caino non è ancora nel senso che il processo penale può diventare esso stesso una pena per la sua eternità e per le sue contraddizioni
Peraltro una pena che con l'obbligatorietà dell'azione penale pure casuale
Prima ancora che è una pena
Il sistema penale in particolare il processo penale
Ha cambiato la sua natura nel senso che il processo penale nasce per essere una parentesi tra un fatto illecito è una decisione è uno strumento di accertamento della verità
Oggi è diventato con dei drammi con dei drammi
Un autonomo strumento di controllo come fosse già il carcere
Perché è stato infarcito di una serie di strumenti
Dalla carcerazione preventiva che non è una novità
Al sequestro preventivo ai fini della confisca per equivalente
A sequestri di varia natura nei quali facciamo anche fatica ad orientarci fino ad arrivare al diritto
Diciamo criminali in senso lato
Alle misure di prevenzione
E un coacervo di nome e di attività giudiziali
Che sono irreversibili per l'imputato
Sono più gravi della pena
Quando questa viene erogata
Nel senso che
Processi che possono benissimo concludersi con una sanzione che poi ha la condizionale che né evita l'esecuzione possono partire con l'azzeramento totale del patrimonio di una persona
A volte si concludono oppure con la soluzione magari quando costui ha perso azienda lavoro socialità e quant'altro
Quindi bisogna allargare il capo di imputazione e guardare anche a ciò che c'è prima
Della pena e del suo
L'esito finale
Io in questo momento assist una persona cui hanno sequestrato tutto
Tutto tutte le aziende tutti gli immobili tutti i conti correnti non può andare a fare la spesa al supermercato immaginiamoci se costui può avere una difesa tecnica un consulente tecnico
Per proporre delle difese davanti al tribunale che dovrà decidere se il suo patrimonio e illecito o meno
Quindi il capo di imputazione del diritto penale va un po'
Allargato
Fatta questa operazione diciamo dal Pubblico ministero
La
Sindrome del difensore poi prevale e allora se il diritto penale adesso è carino difendiamo un po'Caino o meglio troviamo gli delle attenuanti per capire quali sono le cause di questo fenomeno cui assistiamo e vediamo se possiamo incidere sulle cause magari in modo visionario
Parlare secondo me
Del carcere
O del diritto penale come problema
E come parlare delle terapie intensive in epoca colpite
Nel senso che è ovvio che la terapia intensiva poteva essere migliore ci sarà stata la infermiera che ha sbagliato il casco il primario che ha organizzato male
Ma bisogna evitare che si arrivi lì
Cioè bisogna evitare di crearli Caimi questo è la cosa veramente importante e se è un'attenuante al sistema penale si può dare e che il processo e la pena
Sono un imbuto
Dove finisce lo scaricabarile
Cioè lì arriva arrivano tutte le inefficienze del sistema
E gli operatori poi si trovano noi i pubblici ministeri e giudici gli istituti di pena
Si trovano a gestire delle situazioni che sono praticamente ingestibili per colpa della politica dalla scuola di corpi intermedi dell'autorità di controllo
Vi faccio un esempio banalissimo che viene dalla mia esperienza professionale per dare un po'di concretezza quello che sto dicendo se no
Come dire viaggiamo troppo alto
Il fenomeno criminale
Economico
Più grave degli ultimi vent'anni è stato quello delle quote latte miliardi di euro di danni
Questa roba qua e partita con un ministro della Repubblica che ha invitato i gli agricoltori a violare le norme
Poi gli enti regionali che dovevano controllare hanno mai controllato nulla
I corpi intermedi sono stati ambigui se non agevolatori dell'illecito quando il problema
E esploso è dovuto intervenire il sistema penale
Questa cosa distrutto dei piccoli tribunali di provincia che si sono occupati solo più di questo
Qualcuno dei protagonisti è finito in carcere
Ma è diventato un Caino a partire dal ministro a partire dalla Regione che non ha controllato a partire dal corpo intermedio
Che non gli ha spiegato come si doveva orientare rispetto una nuova normativa europea
Allora è ovvio che poi nell'inefficienza generale in si chiede al processo penale e al sistema penale in generale di non fare più il suo lavoro
Nel senso che poi lo si dota di strumenti come quelli che dicevo prima che sono totalmente incivili
Per fare la battaglia dei fenomeni che tutto il resto del mondo non ha saputo gestire e controllare e gestire in maniera efficiente
è chiaro che poi quando il processo penale diventa uno strumento per placcare dei fenomeni i singoli vengono triturati
Allora se dobbiamo fare
Un po'i visionari
Dobbiamo pensare toglierci un po'dalla retorica
La retorica no ma da un punto di visuale che guarda solo all'imbuto per capire cosa c'è prima
Faccio un esempio banalissimo e visionario e chiudo con questa proposta se noi non fare ad esempio la riforma della pubblica amministrazione
Il Pnr
Diventerà un debito e diventerà una cosa di cui si occuperanno i tribunali
Creando inefficienze creando nuovi strumenti giustizialisti creando dei Caimi
Allora proviamo nelle nostre ragionamenti nelle nostre proposte
A uscire dalla logica del carcere dove ci sono operatori anche molto preparati ne abbiamo avuta una qui prima che hanno a che fare con una situazione di imbuto
Difficilissima e proviamo a vedere se riusciamo a fare qualcosa prima per a vere meno pazienti nelle terapie intensive
Questo è il contributo che volevo dare questa sera
Grazie dall'avvocato diverti riso
Insomma io sono uno storico è scritto a Nessuno tocchi Caino continuato fin dall'inizio da da da quel novantatré a essere parte di questa iniziativa politica culturale organizzativa però in questa fase sono anche il garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte e sono contento che abbiano colto l'invito a intervenire adesso è qui con noi oggi
Alcune colleghe garanti comunali e quindi darei subito che sulla tavola Monica Cristina Gallo chela garante
Del persone private la libertà della città di Torino
Grazie Bruno grazie a tutti
Insomma c'è mi ha fatto molto piacere sentire la parola visionari questa sera e mi ha dato un po'di speranza perché ultimamente come diceva il provveditore
Insomma il carcere Fiorina entrare nel carcere di Torino tutti i giorni come quasi facciamo noi del nostro ufficio è ormai diventata una fatica immensa
Ci si arriva a casa la sera che non si riesce quasi neanche più veramente in quest'ultimo periodo insomma ad essere sereni in famiglia perché è molto faticoso
Non esserlo sovraffollamento e la struttura completamente degradata
è la povertà no che si respira all'interno del carcere e quindi ben venga essere visionari però io chiedo a Sergio D'Elia come si può essere visionari quando le istituzioni con le quali tue ha che fare tutti i giorni no
Hanno ben poco di visionario
Adesso abbiamo questo possibilità di poter interagire forse e e speriamo il la quinto provveditore nel giro di quanti anni tre o quattro un cambio di direzione il segretario sei e direttori e quindi anche soltanto un dialogo visionario o no un visionario diventa veramente difficile e ed è anche stato bello perché tu non hai parlato di direttore o di e di persone illuminante e quindi una visione diversa è veramente una una poetica verso la quale dobbiamo ovviamente andare però
Questo secondo me comporta veramente passare da una giustizia di attese da a una giustizia d'iniziativa una giustizia completamente diverso da e mi chiedevo e l'ho già fatto e ho già cercato di di spiegarmi durante un precedente incontro alle Circolo dei lettori
Come operò con Samuele pronuncia ombrello come poco pronta la nostra città tutto questo perché io ho avuto modo di incontrare i tre ragazzi dei fatti di piazza San Carlo sono molto giovani dai diciotto ai ventuno anni
E e hanno lasciato una città molto danneggiata completamente lacerata certe loro sono in carcere
Se noi chiediamo a qualunque vasi a tutti i cittadini che incontriamo sì giusto questo tipo di pena che loro stanno scontando sicuramente rispondono di sì
Però quei ragazzi bisogna vederli bisogna andare a parlare con quei ragazzi bisogna capire quello che hanno fatto prima di essere lì come sono arrivati lì
E come si sono trovati tutti gli altri all'interno di quel grande recinto io lo so perché da una parte o questi tre giovani dall'altra avevo mio figlio con due amici che sono tornati a casa da quella tragedia
Con delle magliette da buttare perché piene di sangue quindi è stata veramente una tragedia
Però la nostra città saprebbe forse perdonare
Un evento così drammatico
Cioè c'è bisogno di lavorare tantissimo secondo me per una direzione sicuramente queste grazie
Oltremodo
Devo portare qui i saluti anche della neo assessora comunale Gianna Pentenero che è stata già consigliera regionale assessore regionale per cui persona con cui ho collaborato nel precedente ruolo che adesso ha assunto anche ruolo di assessore comunale con delega al carcere avevo inoltrato anche lei è l'invito ad essere qui con noi oggi si scusa per ovviamente l'inizio di una legislatura e di un'amministrazione porta soprattutto nei week-end in particolare oggi c'è una serie di appuntamenti che si susseguono e si sovrappongono per cui era dispiaciuta ci ha detto che ci saranno altre occasioni per Nessuno tocchi Caino adesso chiedo invece a Alice Bolivar do che
La garante comunale via Alessandria e che dall'alto anche operativamente si occupa di carcere perché lavora per il Polo universitario di Torino e di Saluzzo quindi ha una doppia visuale sul sul calcetto se qui come garante tenta
Buonasera a tutti vi ringrazio moltissimo per l'invito
Io sono sono nuova qui
Nonostante sia nuova mi sento mi sento apposto tranquilla ecco di poter esprimere un po'di miele serenamente nel senso che faccio fatica a volte a dire che sono sempre stata affascinata dalle teorie abolizioniste sul carcere
Non è facile sostenerlo in tutti i contesti
è in tutte le situazioni ecco
Però insomma per riallacciarmi un po'aderisca al fine di false diciamo un po'filosofici dell'avvocato De Santis mi scuso se dirò delle delle banalità o delle stupidaggini
Il serial seria
La il titolo di questo di questo incontro mi ha fatto un po'pensare al nostro modello penale in generale al modello penale
E eh io trovo che abbia un grande limite cioè quello di funzionare in una visione quasi della distinzione tra buoni e cattivi cioè il il con il processo si installa questa distinzione netta chi è chi è buono e chi è cattivo
Ecco
Io trovo che appunto il nostro ordinamento penitenziario viaggi in queste in quest'ottica utilizzando per esempio
Delle parole che sottolineano quella separazione tra tra buoni e cattivi quando per esempio si parla di trattamento penitenziario o ancora quando si parla di rieducazione riabilitazione
Oppure ancora quando per esempio l'ordinamento penitenziario e dice di incentivare il il mantenimento dei rapporti con l'esterno che però nella pratica è difficile veramente realizzare quel quegli atti e quei rapporti e ancora la separazione tra buoni e cattivi si vede nella cultura su carceraria ecco
Fin qui c'è un veramente un un codice del detenuto
Cioè regole non scritte a
Che servono appunto al a anche la sopravvivenza all'interno del della del mondo penitenziario però che creano quella quella distinzione tra detenuti e operatori
Ecco io quando entra in carcere realtà cerco un pochino di accorciare questa questa distinzione un po'cerca di cancellare quell'etichetta del della persona detenuta quindi l'irrimediabile oppure nell'altra alternativa il poveretto emarginato e anche l'etichetta sedime della persona buona tenuta lì per far del bene ecco forse un po'a mister del senso che accettò il rischio di di di accorciare quella distanza però mi già centrale lì
E guardare le persone in faccia non farmi
Un po'
Influenzare dal dal dall'etichetta della del del reato del del del fatto commesso è provare ad ascoltare la la persona così così così come si come si presentava come si vuole presentare a me certamente cosa del del luogo in cui sono conosce anche della del male che è stato del della ferita che è stata bloccata ad altre persone anche a se stesso
Però aveva quello che che piace sempre piacerebbe ecco ed è la mia posizione visionaria è già sarebbe fare un confronto iniziare a pensare ad un confronto tra la narrazione della della persona condannata
E come racconta lei il fatto commesso è la ferita che ha provocato netta la confronto con la narrazione invece della della vittima che comunque ha subito quella quella ferita
In modo tale da vedere entrambe le parti per cercare forse di appunto
Evidenziare le ferite per mettere in risalto le esigenze e forse provare a progettare un intervento
Grazie dice
Ricevono in grado che adesso invece sogna Caronni che la garante della città di Biella e da poco da alcune settimane e anche componente della gruppo della conferenza nazionale dei garanti territoriali del gruppo del portavoce Stefano Anastasia
Va bene buona sera io riparto un po'da quello che ha detto Monica e rifacendomi al testo voglia di comunità di Zurigo ma Baumann ha Baumann in quel testo
Dichiara chiaramente è che gli istituti di pena
Sono prettamente funzionali rispetto anche al tasso di presenza degli ospiti all'interno degli istituti di pena
Ad una comunità liquida frazionata incapace di gestire il conflitto
E che legge e interpreta il conflitto solo mettermi di da una parte l'esaltazione e dall'altra parte di giudizio
Ma e di punizione
Quindi partendo da cui io mi colloco proprio tra i visionari
Con un'idea che il lavoro principale e da fare nella costruzione di una comunità educante dove in questa comunità educante quando si usa questo termine
Si pensa alle persone giovani e il ragazzino no no deve essere una pratica che si diffonde a macchia d'olio e che cambia la nostra modalità
Di stare assieme a livello comunitario il modello della Nuova Zelanda ci insegna tantissimo perché hanno una modalità di gestione del conflitto che assolutamente comunitaria
Formando That cher ci
Cosiddette riunioni di famiglia che non hanno niente a che fare con le nostre famiglie in senso stretto ma hanno a che fare con delle dimensioni molto ampie con dei certi che partono dal basso in cui la persona che porta alla dimensione del conflitto
Invita tutte quelle persone quei testimoni che possano essere significativi nella gestione di questo conflitto
Diventa uno strumento assolutamente democratico che parte dal basso che prende in considerazione la relazione e che cambia la dimensione cambia le lenti con cui si può vedere il conflitto il conflitto in quel momento diventa un'opportunità evolutiva per tutte quelle persone che si siedono all'interno del cerchio
Oggi come oggi in Italia le Family gruppo Conference vengono proposte
In Università Cattolica alla professoressa Maci è una grande promotrice di questo strumento di utilizzo soprattutto nell'ambito del penale minorile
Chiaramente affinché possa essere utilizzato deve essere promosso da un assistente sociale di riferimento del Progetto di messa alla prova
Attualmente si sta proponendo anche a livello di adulti
Non siamo ancora pronti perché questo strumento viene utilizzato pochissimo e dove viene utilizzato però a dei risultati immediatamente efficaci
Allora attorno all'inizio
Il lavoro da fare è proprio quello di una promozione di coscienza comunitaria e di cambio divisione rispetto alla gestione del conflitto
Vedere il conflitto come un'opportunità ma di crescita per tutte non solo delle parti coinvolte
Io sento anch'io una come dire un'affezione rispetto a tutte quelle teorica abolizioniste poi devo dire che due anni fa abbiamo invitato a Biella Gherardo Colombo per parlare del suo libro il perdono responsabile
Aula di Città Studi piena cinquecento persone domande dal pubblico
Non una sulla giustizia riparativa
Tutte sul carcere tutte sulla punizione tutte sulla funzione della pena uscita da lì il contesto detta va be'siamo pronti a liberarci dalla necessità del carcere e dalla necessità della pena
E con questa tv da un
Ricordo quella serata che cade collettivamente bellissima perché era now la gremiti sino a bielle poi siamo stati puniti Poli dopo quella serata perché è stata l'ultima qui pandemia San finiti tutti gli arresti domiciliari e quindi quella mancanza di domande in qualche modo l'abbiamo pagate forse magari per rifarla adesso vi potrebbe essere diversa l'esito il e magari la riflessione
Anche le persone
Che hanno maturato in quella sera degli stimoli Lando vissuti diversamente adesso do la parola Mario Barbaro che il segretario della associazione radicale Marco Pannella abbiamo visto Marco Pannella citato
Invidio prima non ce l'ha spiegato
Grazie a Bruno intanto ringrazio Sergio Elisabetta aveva scelto di far tappa a Torino
Prima del congresso di Nessuno tocchi Caino a cui partecipano anche io
Mi ha fatto molto piacere vedere la dottoressa Rita Russo oggi qui perché aveva avuto il piacere di vederla una visita al carcere di Lecce qualche anno fa dove con una briganti giovani Zezza visitammo il carcere
E quando quando si vide il carcere
Si vedono delle cose si respirano delle cose
E in quell'occasione si si si respirava da parte di tutti ma anche dei gli addetti ai lavori il personale i detenuti quanto una persona può far del bene in un ambiente come può essere quello del carcere
Perché era veramente ben voluta è ben vista da tutti non dai fra tutti tutti i componenti della per la comunità penitenziaria e quindi in questo senso
Mi auguro che faccia orecchie
Anche qui in Piemonte nel nuovo ruolo
Possiamo avere quella quello che è stato fatto nel carcere di Lecce la Cacace di recente con tutti i limiti che si hanno in un carcere soprattutto anche al sud era stato fatto un lavoro straordinario e quindi questo si vedeva
Detto questo qui a Torino
La situazione era il carcere come abbiamo ufficializza anche con con Bruno con una garante Monica Gallo durante la visita che abbiamo fatto
Art carcere con Rita Bernardini il due agosto scorso è una situazione molto difficile
Ormai balzata alle cronache
Negli ultimi negli ultimi giorni grazie alla visita della della coordinatrice di Antigone Susanna Marietti
Che ha un po'evidenziato quello che già noi con Rita Bernardini Sergio Rovasio
Durante la visita abbiamo fatto avevano evidenziato anche con una lettera scritta il giorno sei agosto al presidente Cirio
All'assessore Riccardi dalla Regione Gemo
Quindi bene che che se ne parli bene che
Ci ha scoperchiato tutto quello che si scoperchiato anche con gli strascichi siamo sono vuoti con una procura
Ma il tema è che qui a Torino la situazione
Deve deve migliorare
Adesso ci sono le condizioni
Perché
Occorre non lasciare soli nel loro lavori garanti regionali comunali
Perché c'è bisogno di persone che diano
Quel qualcosa in più qualcosa qualcosa in più che si è visto a Lecce che si vede con le persone che sono realmente che hanno quella visione di cercare di andare oltre oltre l'ostacolo
Rita Bernardini comincerà ho visto un uno sciopero della della fame a partire da domani a mezzanotte
Ma il tema
è sempre quello del sovraffollamento
Faceva notare Rita che siamo al centoquattordici per cento diciamo di sovraffollamento a livello nazionale negli istituti penitenziari con una
Con la Consip una stazione molto variegata tra i vari istituti per abbiamo istituti che sono molto scarichi tra virgolette e istituti invece che stanno esplodendo
E quindi c'è molta variabilità anche sul territorio nazionale tre quanto riguarda il sovraffollamento ecco
Quattro Dino c'è da segnalare la l'iniziativa nelle detenuta
Nel carcere di Torino te faranno lo sciopero del carrello dal diciassette dicembre al ventitré dicembre
Uno sciopero del carrello che voluto fra voluto per evidenziare
Quella prestazione del carcere Family Bidente evidenziare i ritardi che ci sono nella
Andare a guardare la proposta che è stata fatta andava Giachetti
Per quanto riguarda la liberazione anticipata speciale quindi
Vedete detenute Vittorio non ha avuto molto coraggio in questo in questo periodo non può contagiato tutti tutto il carcere di Torino con
Una
Compostezza anche straordinaria noi dell'associazione Pannella di Torino dei militanti del Partito Radicale cerchiamo di valorizzare questa iniziativa ed iniziare anche noi una uno sciopero dalla fame simbolico a staffetta Paul per quel periodo in modo da cerca gli accende il più possibile un faro
Per la situazione che abbiamo qui a Torino cioè dovremo cercare in tutti i modi di di cambiare
Qui
Quando quando quando vedo Sergio evento Nessuno tocchi Caino Elisabetta c'è sempre questa parola dizionario quindi è una è una parola che accompagna Nessuno tocchi Caino
Dal mille novecentonovantatré quando nessuno credeva alla moratoria universale sul naso per la pena di morte
Ci hanno creduto imporci alle ci sono voluti degli anni ma alla fine il risultato sia raggiunto
Io considero visionario
Anche soltanto
In questo momento cerca di far rispettare quella che la carta costituzionale c'è sta diventando visionario
Credere che non ci siano trattamenti inumani degradanti
è scritto sulla carta
Credere che nella effettiva educazione dei beni dei condannati
Ci sono state ottime riflessioni questa sera
Da un curioso mio
Il mio contributo
Per cercare di
Di dare forza a questo essere visionari
Ci sarà quindi o in bocca al lupo a a tutti quanti per il congresso di Nessuno tocchi Caino
Grazie Mario hai fatto benissimo a riportare qui la proposta le iniziativa delle ragazze delle Vallette delle detenute del padiglione già in vigore
Ma in parte poi così fedeli battezzate verità devo le ragazze del carcere perché
In qualche modo sono state promotrice già nel momento di Ferragosto di questa iniziativa non violenta e diciamo nel tentativo di bucare un muro di gomma dell'informazione che quando vuole accendere i fari riesce ad accendere i fari in modo eclatante anche fosse accecante rispetto a delle realtà io rispetto a se stante dico solo che c'era una denuncia dell'aprile due mila sedici del Comitato europeo di prevenzione della tortura
Quindi diciamo
La dico solo questo c'era la denuncia sedici
E quindi somma
E forse un po'complicata la vicenda del Sestante e non è così facilmente riassumibile anche per un giornale attento com'è stato sicuramente la stampa in in questa settimana
Però è molto più complessa siccome la vicenda no volevo dire questo che come Conferenza nazionale dei garanti territoriali abbiamo colto lo riunione come ha fatto a Roma un mese fa il lo spunto lo stimolo delle ragazze delle detenute del padiglione di Torino e della manifestazioni che hanno fatto ad agosto che si approcciano a fare adesso
Nelle giornate di di festa per richiamare l'amministrazione penitenziaria ma soprattutto la politica il ministro il Parlamento sulla necessità di una gesto di un segno concreto di risarcimento per questa detenzione al cubo che hanno vissuto le cinquantaquattro mila persone che son stati in carcere impedirgli pandemia con tutte le limitazioni aggiuntive non prevista della pena che che hanno dovuto subire quindi si parla l'avevamo detto l'abbiamo scritto anche al ministro e alla commissione che è stata istituita per in qualche modo operativamente fare delle proposte concrete
A invarianza di quadro legislativo perché chiaramente una necessità di rimborso di Hristo di risarcimento di questa detenzione così complicata sarebbe davvero giusto riconoscerla perché salvo episodi
Gravi ma episodi che si sono verificati nel marzo del due mila venti e che tra l'altro auspichiamo auspico vengano chiariti
Al meglio non si vada all'archiviazione Massi sito approfitti per capire che cosa è successo nelle nelle carceri dove c'è stata la rivolta violenta
C'è davvero invece bisogni di riconoscere alla gran parte della popolazione detenuta un comportamento più che responsabile
Il loro stesse insomma in qualche modo hanno riconosciuto anche la disponibilità degli agenti e della dell'opera degli operatori penitenziari a gestire una fase così complicata l'esecuzione penale
Mi fermo qui chiedo se dal pubblico comunque io avevo questo elenco di di interventi preordinati che avevamo un po'concordato però c'è uno spazio prima dell'intervento di Elisabetta Zamparutti possiamo si può prendere la parola
Se c'è qualcuno che vuole
Intervenire oppure sentiamo Elisabetta e poi abbiamo ancora lo spazio dibattito va bene
Ok Sergio coglie allora Elisabetta Zamparutti abbiam detto era tesoriera
Di Nessuno tocchi Caino me anche la rappresentante italiana in sedo al in sede la commissione di prevenzione della tortura delle pene inumane e degradanti Elisabetta
Grazie davvero Bruno per questa diciamo assemblea quasi precongressuale ma grazie soprattutto a poiché avete deciso di di partecipare ed essere presenti numerosi anche perché devo dirvi che oggi mi sono sentita un po'meno marziana del solito
Ci troviamo a parlare di superamento del carcere di qualche cosa di meglio del diritto penale in un contesto quale il contesto attuale a volte si ha l'impressione la sensazione di essere
Un marxiano
In realtà io ho ma anche ascoltando ripensando
Riflettendo a quanto stavamo dicendo ma quanto anche
Sempre più ascolto frequentando i luoghi di detenzione considero marziani quelle che apparentemente sono i più realisti più il più duri e i più puri
Penso a tutti coloro che stanno discutendo nel modo in cui lo stanno facendo ad esempio di riforma
Dell'articolo quattro bis alla luce di quei fari di luce del diritto che sono state le sentenze della Corte europea prima della corte costituzionale dopo che dovrebbero quasi essere appunto di fari su un'autostrada avendo delineato un percorso così chiaro rispetto al quali invece le forze se vogliamo della reazione o della conservazione si fanno sentire nel modo Stone attori dissonante in cui rispetto ai principi propri dello stato di diritto li stiamo ascoltando i purtroppo anche leggendo nei testi che il Parlamento
Per il momento a arrivato a a scrivere ma come diceva padre Guido in fondo è una questione sempre di punti di vista
Di lenticchie uno si mette per osservare una realtà o o per comunque guardare
E in questo senso guardando e io parto intanto dal carcere
Tutto quello che Sergio descriveva come aspetti superati abbiamo superato la schiavitù abbiamo superato la pena di morte
Abbiamo superato la tortura in realtà tutto questo noi ancora magari in forma diversa però non lo ritroviamo
Negli istituti penitenziari negli istituti penali certo e non non è che ci sono materialmente i torturatori ma strutturalmente gli istituti penitenziari non foss'altro che per il nome che li definiscono istituti di pena istituti penitenziari quindi sono luoghi preposti ad infliggere
Una sofferenza una pena
E quindi accettino una a trattamento disumano un trattamento degradante se non strutturalmente un trattamento di di tortura
Ma il carcere e anche in questo senso la definizione no
Di di reato il luogo in cui c'è esattamente ciò che decidiamo di produrre ciò che produciamo perché il diritto penale viene è è una politica e e e quindi con quello strumento politico tuo Cray il fenomeno che poi pensi di risolverò o dai la a apparenza dissoluzione e con Cogne il carcere noi ci troviamo in un mondo in cui ma io non parlo soltanto del nostro Paese dove ormai il diritto penale ha assunto una dimensione i ipertrofica
E e anzi si va anche oltre poi ci tornerò alla fine parlando delle misure di prevenzione delle interdittive e anche dello scioglimento dei comuni per mafia che fa parte anche di un nostro
Di una nostra sessione
Congressuale ma non è solo diciamo fatto meramente italiano perché poi pur avendo girato con il Comitato europeo per la prevenzione della tortura molti paesi
Del Consiglio d'Europa oltre che ad aver letto rapporti praticamente su tutti i Paesi del Consiglio d'Europa non ce n'è uno che si possa dire
Abbia il carcere ideale abbia realizzato il TAR Ceretti funziona il carcere perfetto questo non non c'è e secondo me non c'è perché il carcere è come è proprio paradigma
è particolare lo ripeto il nome che lo con nota è di per sé esplicativo della natura di questo istituto chiede quindi e proprio volto a a far partire e richiede quindi
Un cambio di paradigma
Io sempre di più penso che il carcere appartenga o un modo vecchio di pensare e che vada come tali è superato e che abbia delle hanno liturgie anche con lo quella che è il cambio di paradigma di cui necessitiamo in ambito ambientale
Perché occorre cambiare appunto le lenti in cui si vede è il modo in cui viviamo il modo in cui affrontiamo i problemi che che esso in cui siamo siamo immersi e Collevecchio il modo di produrre di consumare in cui siamo immersi
Così è vecchio ma il modo in cui pensiamo di fare giustizia ai di e diffuse e di e di trattare chi chi ha sbagliato in una visione che davvero è manichea di divisione tra bene Emanuele quando la realtà e la vita è sempre più o è sempre più complessa
E peraltro frequentando i carceri soprattutto con i laboratori di Nessuno tocchi Caino che sono denominati spes contra spende cioè l'essere speranza contro
La vere speranza quindi incarnare quel proprio quel cambiamento
Che vogliamo vedere nel mondo e che anni mi amo nelle sezioni di alta sicurezza del nostro Paese in cinque carceri quello di Opera quello di Secondigliano di Parma
Di Voghera dove però attualmente e sospeso oltre che in quello di Randy Biancini confrontiamo frequentiamo possiamo dire
Davvero quelli che sonorità Lino ecco i di italiani e e a conoscerli
E a frequentarli ci si rende conto di come appunto la realtà sia sia sia diversa da quella che che viene descritta siamo stati questa mattina
A Parma nel laboratorio che facciamo a Parma dove è detenuto un uomo si chiama Domenico Papalia
Ed è detenuto da cinquant'anni ininterrottamente spesso Sergio fa riferimento ma lì il tempo del lui uomini e delle donne che vivono nel carcere parametrando lì al tempo di una generazione una generazione in linea di massima si definisce quella di venticinque anni ogni venticinque anni
Assistiamo a una nuova generazione ecco Domenico Papalia
è in carcere da due generazione è in un certo senso ha anche generato in questo tempo
Un uomo diverso un uomo nuovo anche una sua nuova innocenza e pensare di vivere in uno Stato che ancora nonostante quest'uomo oggi abbia in questo tempo ispirato anche
Generato un se una malattia forse la malattia che poi esprime il malessere della di una vita vissuta in questi termini è oggi in metastasi e ancora attende di potere
Accedere all'ospedale per evadere quelle cure che
Che potrà speriamo presto a vivere e allora quando uno riflette perché poi la riflessione il pensiero certo è visionario
è visionario ed è
Articolato su il punto se vogliamo più per un verso un più alto per un verso più difficile forse no quello di di Caino
Che è sempre stato il insomma il la l'elemento su cui abbiamo abbiamo riflettuto allora si capisce come
Come il carcere non abbia proprio senso non abbia ma veramente alcun significato oggi come oggi io
Vedere uomini ripeto parlo di uomini non che non ci siano anche donne detenute ma uomini detenuti per venticinque cinquanta anche più anche più anni ti domandi perché ti domandi a cosa serve
Ti domandi quale l'utilità e di un trattamento di questo tipo che riguarda i detenuti ma poi riguarda anche chi in carcere lavorativi in carcere si trova quotidianamente a ad operare e allora Caino dicevo emiri mi ricollego ancora una volta a quella riflessione che faceva
Padre Guido attenendo sia i testi a quello che anche i testi sacri ci ci raccontano e di cui ci parlano penso sempre
A a quello che la Bibbia racconta di Caino che dopo essere stato salvato diciamo dal Signore ed essere anche stato
Lasciato rare per un certo periodo poi nel prosieguo della sua vita diventa costruttore di città e quindi su questo importante riflettere nell'articolazione di questa nostra
Visione tenendo anche presente qual è però l'attualità politica e istituzionale del nostro Paese perché io credo che non dobbiamo dimenticare chi è
Prima parlavo di come stia dato il dibattito parlamentare e di come si esprimono anche alcuni
Noti notissimi magistrati in tema di riforma dell'ergastolo ostativo però non dobbiamo dimenticare chi è oggi ministro della giustizia
E non dobbiamo dimenticare quella lectio magistralis che la ministra Marta Cartabia
A tenuto due anni fa all'inaugurazione dell'anno accademico di Roma treni dove facendo riferimento anche lei ha un testo antico alla tragedia delle
è un memi di all'Orestea
A questo per dire quanto il riferimento anche al mito sia importante perché il mito è sempre fuori dal tempo e come tale è in grado di parlare
Ad ogni tempo ma Marta Cartabia in questa sua lectio magistralis che peraltro abbiamo pubblicato proprio come appendice al libro che facemmo nel due mila e diciannove sul congresso di nessuno
Tocchi Caino in fondo racconta la storia della giustizia perché spiega
Come si sia passati da una giustizia meramente vendicativa e reattiva
Poi a una giustizia che ha trovato nel tribunale un'espressione
Molto più più più più civile e quindi descrive il processo ad Oreste con Atena dea della sapienza e della giustizia che
Arriva ad assolvere in fondo
Oreste
A trasformare le Eumenidi così Kubrat così Man Vicenti nelle
Sì uniti è un Menniti ma a Marta Cartabia conclude questa lectio magistralis
Proprio facendo riferimento a una giustizia riparativa a una giustizia riconciliati IVA
In questo senso è come se prefigurarsi la possibilità di un nuovo modo di fare di fare giustizia una giustizia che abbia anche il il connotato della grazia
Prima quando s'è intervenuta parlando anche di questi diciamo esperimenti di giustizia comunitaria
Qualche cosa che va sicuramente in questo senso ed è molto importante io non posso dimenticare come Nessuno tocchi Caino
Quando occupandoci di pena di morte ci occupammo non solo di Sudafrica
Che arrivò ad abolire la pena di morte i un percorso di elaborazione attraverso una commissione di verità e di riconciliazione
Di di quanto quanto bisogno avremmo noi
Di istituire commissioni di verità e di riconciliazioni
Su quelli che sono i grandi problemi sociali i grandi problemi di ordine pubblico del nostro Paese che invece tendiamo a volerli risolvere
Esclusivamente usando ricorrendo al diritto penale a politiche penali c'è un problema sociale la povertà
Pena per questo c'è un problema sociale nata ostico dipendenza
Pena punizione c'è un problema sociale la criminalità organizzata
Pena la punizione e la chiudiamo lì e anche per quanto riguarda le spesso quante volte mi sono sentita dire sei Nessuno tocchi Caino e Abele Aia da belle chi ci pensa
Qual è qual è lo stato di soddisfazione per chi ha subito un torto
Sentirsi ripagato dal fatto che Kiara commesso il fatto e ha inflitto il danno e il male sia privato giunto a otto di di libertà per per un certo tempo e poi discorso chiuso lì
Io
Ho avuto finora diciamo la fortuna di inviti non subire torti
Danni di reati ma Coop qual è la la soddisfazione in termini intimi
Fissa Peretti qualcuno sarà privato della libertà per un tot di di di tempo non sarebbe forse più come dire
Se soddisfacente
Poter magari vedere una riparazione al danno che io che io ho subito quindi
Io penso che
Forse un deserto
è una visione essi è una filosofia quella che stiamo facendo un pensiero sì è un pensiero ma come diceva uno dei protagonisti del docu-film che abbiamo realizzato con Ambrogio Crespi sulla realtà dell'ergastolo ostativo spes contra spende liberi dentro Roberto Cannavò diceva
Che filosofia non è filosofeggia are eh azionare
Cioè soltanto quando hai una visione allora puoi avere un'azione coerente con quella dizione sono e il combinato disposto
Tra la visione e l'azione che Fassi
Che possiamo dire quello che apparentemente è utopistico o miracolo uso in realtà accada accada per davvero e e si realizzi in fondo la vita di Marco Pannella è sempre stata questa di quasi pre vedere e agire con la forza
Intellettuale corporale anche perché quanto corpo Marcucci ammesso nelle battaglie in cui credeva per poi riuscire a trainare questo Paese è veramente conservatore non per quello che sono gli italiani ma per quello che è
L'aspetto di potere su su frontiere su fronti molto molto più avanzati di questo noi ci dobbiamo fare forza farci forti innanzitutto di un pensiero forte con la generosità di mettere a disposizione
Di questo pensiero forte tutta l'Energia corporale criteri che che abbiamo in questo Rita Bernardini continua a guidarci perché la decisione di avviare un altro sciopero della fame
A partire da da domani a mezzanotte
E è di e di è di grande aiuto a me è piaciuto molto come lei ha motivato questo sciopero della fame
Perché partite innanzitutto da se stessa ha detto che lo fa per ricordare a se stessa per richiamare se stessa
Alla
Necessità di trovare delle soluzioni allo stato attuale in cui versano le nostre carceri oltre che poi solidarietà anche con e in supporto con le le donne appunto delle delle Vallette con una proposta poi anche concreta che quella dell'approvazione della legge sulla liberazione anticipata speciali e di
Di Roberto Giachetti insomma come come vedete come credo possiate a aver capito ma sono sicura che la l'abbiate capito è un insieme
Che che c'è un insieme che siamo io ho davvero vi ringrazio vi invito tutti mi auguro che quello che si è detto oggi si possa ridire anche al congresso del diciassette e del diciotto dicembre che facciamo
Nel carcere di Opera
A a Milano mi auguro che possiate davvero venire tutti divenire come iscritti a a nessuno tocchi Caino a dello chiedo o di iscritti anche alla partito radicali in questo senso
Ringrazio anche l'architetto Cerutti che oggi è venuto
A cui mi ha portato l'iscrizione se al partito radicale che ha Nessuno tocchi Caino quinti grazie davvero
Adesso dobbiamo andare a chiudere perché l'ospitalità ottima del Polo del Novecento di questo Palazzo che doppio il gemello cioè Palazzo San Daniele Palazzo San Celso ha una scadenza e quindi dobbiamo lasciare la sala fra pochi minuti ma le conclusioni a Sergio D'Elia davvero
Faccio parola seduto perché sono un po'stanchi allora
Intanto non è rituale l'appello insomma neanche istituzionale nel senso fatto dal nella veste di tesoriera di Nessuno tocchi Caino quello l'appello alle iscrizioni diedi Elisabetta perché poi in realtà noi ci sono le edizioni c'è il dare corpo e però come tutte le opere si reggono anche sulla sulla sull'obolo dello scellino avrebbero detto no quel di dalla Chiesa calvinista a cui Marco spesso si si ispirava
No io sono passivamente contento del dibattito del dibattito sì anche il dibattito perché realtà erano tutti interventi previsti programmatici e davvero tra di loro hanno costituito
Una
Polifonia un dialogo che a me è servito molto se io sto per dovessi pensare alla relazione che devo fare al congresso
Non posso dimenticare non posso non tenere conto delle cose che oggi qui ho ascoltato
Mio amico
Che insomma ci conosciamo da da poco tempo su due o tre anni credo al massimo come se fosse un tempo molto molto molto più lungo per perché poi in realtà le cose che ci uniscono
Vanno anche al di là della contingenza del fatto di rivedersi fisicamente dell'incontrarsi come se ci fosse una risonanza di pensieri
Che travalicano come dire le connessioni strettamente fisiche locali e cioè mi mi riferisco a Fabio quando che Veltroni ha fatto intanto il tuo intervento è stato perfetto secondo me perché insomma poteva essere introduttivo delle due sessioni
Congressuali perché guarda caso noi abbiamo nel congresso la prevenzione
Titolo abbiamo la quando è prevenire peggiore punire poi anche abbiamo tutto la questione sul superamento del diritto penale ma anche dei Santi Alberto De Santis poi insomma il mio io a questo punto posso dire soltanto maestro e che padre Guido Bertagna che ormai ci frequentiamo da almeno sei anni da almeno sei anni
E Luigi anima il dibattito all'interno di Nessuno tocchi Caino nel modo in cui noi che abbiamo costituito Nessuno tocchi che era il come se Luigi
Ogni volta non ci spiegasse ci illumina se sul perché abbiamo costituito Nessuno tocchi Caino come se noi non lo sapessimo ma è meno così per esempio lui ha fatto una io la definisco far ex magistrali se sul quel passo famoso della Genesi in un facendone una prefazione di uno dei tanti rapporti nostri sulla pena di morte poi di una lectio magistralis al i detenuti in nel carcere di opere poi è ritornato quando compiano noi abbiamo cominciato a parlare
Di speranza sull'onda della visione di Marco e della vita di narco perché Marco Chassey io sono ho una missione eccetera ma io sono un uomo d'azione innanzitutto ragione di sapere quando dice non c'è visione senza saper che una visione sensazione
Puro passatempo e quel sogno a me non piace il termine sognatore cosa c'è visionario invece io
Insomma Godot all'idea che qualcuno dica c'è qui un visionario luglio un visionario parlando anche di tutti quelli che abbiamo citato in questo in questo periodo
Sensazione l'azione fa passatempo appunto un sogno che si può fare cuore della notte o cuochi a occhi aperti ma noi le cose abbiamo fatto gli occhi abbiamo tenuti molto aperte bisogna tenerli aperti secondo me in un Cul in che modo proprio per no ho chiesto poco fa ha dopo il suo intervento al padre Guido Bertagna se quattro mila cinquecento battute in previsione l'abbiamo due uscite sul Riformista da qui al congresso ogni settimana c'è una pagina ospiti di Nessuno tocchi Caino ospitata da rifornito ringrazio Piero Sansonetti ma non l'abbiamo chiesta noi a un certo punto lui riceve tutte le nostre newsletter dice ma come mai queste cose rimangono soltanto nel in cose eccetera
Cioè ma perché non fate una volta alla settimana
Scrivete una pagina subito abbiamo deciso di fare una sul mondo con gli occhi puntati a quello accade pure al nostro Paese dell'altra dei due pezzi che compongono e fra l'altro sul la giustizia in Italia il carcere il carcere siccome ormai siamo in vista del congresso
A a padre Guido per le cose che io ho sentito per la prima volta Daloui su Bobby Kennedy presente poi Del Vecchio che ha citato nella maniera mirabile in cui nulla raccontato siamo nel ventidue addirittura nel mille novecentoquattro per un altro eccetera
Beh questi sono i nostri padri spirituali padri fondatori non so come dire
Quelli che ci hanno ispirato a nostra insaputa della loro esistenza
Perché leggo delle cose che ha detto padre Guido di Del Vecchio c'è né sta nelle cose che diciamo noi non avendole noi neanche sapute
Però c'è questa sorta di cosa di mistero per cui accade perché quelle cose sono risuonate in noi
Per a me non preoccupa molto il fatto se siamo pochi se siamo tra
Dico anche come realtà associativa oppure a pensarla no in un certo modo
Perché quando c'è il fenomeno della risonanza di un singolo del pensiero su un singolo
Ed è ormai un fatto acquisito dal punto di vista anche della pensiero scientifico dall'uso un cento mila virgolette questa cosa non quella del tolgo fuori dalle virgolette pensiero le metto invece scientifico
Così
Cosa sta accadendo per cui davvero non mi preoccupa
Perché basta che ci sia una persona che la pensa in questo modo la racconta in questo modo ha quindi questo modo di pensare
E poi ci mette il corpo ci mette il sentimento ci mette il cuore e poi addirittura ci mette l'azione la il comportamento allora abbiamo abbiamo già creato la realtà chioccia non apparentemente non non non vediamo si innanzitutto tu il cambiamento che voi vedere ma se tu sei il cambiamento e tu hai cambiato quel modo difende il paradigma eccetera tu l'hai già create dalla realtà c'è soltanto da certificato un l'avvenuto ecco il successo
Come tutti i successi
Sono già cosa cadute le cose più importanti sono quelli che devono devono sì cioè allora fate questa sera
Io vi dico io sono stato dodici
Cenni in carcere cioè
Io ricordo i primi giorni della mia carcerazione come un momento momento di liberazione
Sto parlando del carcere come momento non di privazione della libertà ma di liberazione per me per me ho potuto in quel momento non solo capire
Quello che ero e quello che avevo fatto ma soprattutto iniziare il percorso io lo chiamo di una seconda vita
Ma se è un'altra generazione e c'è c'è in tutte le nostre esistenze la seconda magari la terza la quarta la quinta vita
No che sono cosa
Viene in mente la prima la seconda la terza la quarta la quinta la sesta lo settima dose no Setti
Quante vite noi potremmo
Inanellare nel corso della nostra della nostra c'è un momento per cui
Cioè non stiamo licenziando direttori di carcere non siamo lì come dire invitando gli avvocati giuristi e a trovarsi un altro mestiere perché il penale eccetera
Proprio dalle cose dicevi tu Fabio
C'è un libro un saggio piaccia ha ispirato sui quali ci siamo formati sorvegliare eppure ok
Ora accade che quella e non è una congiunzione ma diventa un verbo essere spesso sorvegliare e già punitive
Quello che noi vogliamo su cui voglio riflettere io il momento del contenimento del mettere una persona in condizioni di non nuocere
Al prossimo agli altri va contemplato va previsto poi lo potete pure chiamare carcere ma il momento del contenimento
è il momento del mettere in sicurezza la sacca Triad diritto alla vita alla libertà alla sicurezza io sono il fautore di legge ordine di sicurezza ma non nel Mali e nella maniera in cui quelli della legge
E ordine la legge il diritto il logo rosso
Tutto ciò da cui origina trae origine a cui tutto poi deve per forza ritornare
L'ordine parola bella l'ordine d'armonia universale l'ordine perché lasciarla a quelli di legge ordinata tra virgolette
No e poi c'è la
Sicurezza certo ma sicurezza però scendiamo io dico
Ho sorvegliare opponibile non è che ci mettiamo il sorvegliare il punire in cui spesso di sorvegliare e già e Giappone quindi un momento
Ecco di arresto di fermare di metterlo a perdere una persona in condizioni di non essere più pericolosa per sé e per gli altri questo qui va esercitato va contemplato ma previsto questo
Ma tutto ciò che poi diventa pena
Dal sorvegliare diventa punire e con l'ospedale la sorveglianza per lo stile attento strettamente necessario per porre una persona in condizione di non essere più pericolosa per gli altri Battisti va previsto eccetera
Il supplemento la gradito di Dini dal secondo in in poi
Della messa di una persona in condizione il tono cioè quello diventa appunto qualcosa sono made intollerabile io
Che o mi sono formato se vogliamo nomi sono preparato avendo fatto quell'esperienza di cui dicevo prima no
Io non riesco più a entrare in un carcere senza uscirne con il voltastomaco poco con il senso di nausea
Ma di distrae quella nausea che ti viene nel momento in cui dice ma io dove sono un po'essere fuori dal mondo non avesse perso il senso del tempo della del bene
Della realtà le carceri sono diventati luoghi in cui davvero
Ecco sono il campo di concentramento non sto parlando del canto il concetto sono il campo di in termine proprio lettera di concentramento in tutto quello che non abbiamo abbandonato
Tutto quello che abbiamo abolito i casi sono diventati i manicomi l'incidenza della malattia mentale in carcere e incredibile so l'abbiamo fatto dei manicomi delle carceri avendo abolito i manicomi
Sono diventati dei nosocomi sono diventati dei Lazzaretti
La malattia la malattia i malati di cancro di malati di cuore i gli amputati i soldi li sventati ecco sono tutti lì dentro solo in quel in quel carcere non si può più tollerare questo secondo me tortura questo non è più tollerabile va abolito non può essere più
Davvero
Allora vediamo non la vogliamo vedere da visionare vediamolo da
Da persone ho finito guardiamo l'oggi
Guardiamo all'oggi con gli stessi occhi in cui noi se guardiamo il passato
Cioè guardiamo il futuro che noi vogliamo realizzare con gli stessi occhi con cui guardiamo il passato
E domandiamoci
Ce lo chiede Che chiederanno conto di questo i nostri figli
I nostri nipoti
E ci chiederanno ma voi cosa avete fatto
Fino all'altro a dieci anni fa tenevate le persone in carcere
Le private non solo delle il billing della libertà ma anche della dignità della vita le facevate soffrire
Le avete fatte perdere l'udito perdere la vista perdere i denti perdere le gambe perdere il cuore perdere la mente a come avete fatto a fare questo
Questa è la domanda che ci faranno
Non vogliamo S è questa la essere visionari significa considerare come ineludibile ormai non più procrastinabile quello che
Ecco di cui ci chiederanno conto i nostri figli ai nostri nipoti fra parchi non fa decenni o c'è secoli ma fra qualche anno perché se noi abbiamo la forza di incarnare il cambiamento di essere noi il cambiamento
Questa cosa non la otterremo
La più grande come l'ha definita operazione giudaico-cristiana Nessuno tocchi di no no perché abbiamo in nessun nasconde senza l'accusa sto dicendo
Giudaico perché perché Nessuno tocchi Caino l'Antico Testamento cristiana perché perché nel titolo di un nostro studio sardo messo spesso e con trasparenza dovuto venire un gesuita
Gesuita a Novi laici a dirci chi siamo e io ti ringrazio padre Guido anche per questo continuo contributo che conta che dai viaggiatore
Sono costretto a chiudere qui a ringraziare tutti i partecipanti e invitarli a lasciare con una certa urgenza il palazzo non perché non ci tirino dentro ma insomma
E cioè gli operatori devono sospende la giornata lavorativa grazie grazie a tutti
Quindi vuole inserire immaginava qua e