Presentazione del libro graphic novel di Gabor Tallaie e Attila Futaki "L'angelo di Budapest. I giorni della rivolta" (Ferrogallico)

A tutti
Grazie per essere presenti io a nome di ferro calli con l'editore di questo di questo libro ora innanzitutto salutare ringraziare
I relatori
Di questa di questo pomeriggio a partire con ringraziamento di cuore alle l'ambasciatore Coface che ci ci onora della sua presenza in questa in questa giornata non ne peraltro giornata priva di come dire una certa importanza anche simbolica perché siamo il nel nove di ieri
Di novembre quindi insomma anche
Ricorre anche la l'anniversario della caduta del muro di Berlino poi ringrazio in particolare il senatore Ignazio la Russa che grazie alla sua iniziativa siamo qui oggi è ovviamente la ringrazio tutto il gruppo di Fratelli d'Italia
Alla mia destra estrema ci si trova Umberto Maiorca chele d'autore della prefazione di questo di questo libro Enzo in un certo senso in questa breve introduzione poi lascerò la parola relatori volevo semplicemente introdurre questa questo progetto editoriale questa pubblicazione
Partirei da Umberto nel senso nelle mie Miché ricollego al fatto che qualche anno fa due anni fa ferro Calico pubblicava il fumetto alla biografia a fumetti dedicata a Jan Palach e in quell'anche in quella in quel frangente in quella in quella con quelle pubblicazione
C'era la presenza di Umberto Maiorca che introduceva con una introduzione storica in effetti il il fumetto perché lo dico perché in un certo senso questa in questa pubblicazione dedicata alle deputate sta
Alla rivolta di Budapest mille novecentocinquantasei innanzitutto e non ci teniamo insomma questa questo aspetto una un'opera multimediale in senso multiforme ecco Percassi una presenza storica un'attitudine introduzione storica quell'appunto scritta da da l'amico Umberto Maiorca
Però è ovviamente soprattutto un fumetto quindi è c'è una parte centrale consistente quella che appunto attraverso le immagini poi racconta racconta la storia e poi c'è una una terza parte che è una sorta di rassegna fotografica una sorta di
Di
Racconto per immagini immagini strepitoso Veglie originali che vengono dagli archivi gli archivi di Stato ungheresi e che in un certo senso appunto rendono ancora più multiforme ultime diale questa quest'opera la graphic novel che il il fumetto è stato realizzato cinque anni fa in in in Ungheria per il sessantesimo della rivolta e disegnato da un dati lamentati che un artista che poi nel sarebbe diventato in un certo senso anche sarebbe affermato a livello internazionale perché fu tacchi autore disegnatore moltissimi ha disegnato per vuol disadattamento fumetti di Percy Jackson neri gli dei dell'Olimpo ladro di fulmini e poi aveva realizzato anche negli anni in una copertina la copertina di una una prima pagina ingorghi New York Times qui negli anni poi e in questo fumetto che c'è effettivamente una soprattutto un racconto è una Sean fiction come viene detto una quasi sospeso tra il fumetto e le film d'animazione in un racconto che è un po'ovviamente un continuo rimando alla storia e ad una storia invece più piccola se vogliamo che è una storia di fantasia cui il personaggio più il protagonista rievoca i giorni
Della rivolte quindi tornano a Budapest che evoca illusoriamente ricordi di quei giorni mitici nelle drammatici ovviamente al tempo stesso della della della rivolta quindi i killer la parte invece di rassegna fotografica
Perché sic ancor di più lo rende la conviene al l'idea in multimediale il multiforme di quest'opera per esempio noi abbiamo deciso di trasformarlo anche in una mostra vera e propria questa sera la inaugureremo ci sarà una rassegna in una in Fondazione Alleanza nazionale quindi qui vicino in via della Scrofa la sede storica fondazione e viene presentata verrà presentato non solo il il fumetto ma anche anche i pannelli sedici pannelli di tratti da queste fotografie queste foto che a loro volta ovviamente nel libro sono una selezione delle di questi artifizi straordinari l'archivio forte panche un archivio aperti in un certo senso
E che ovviamente
Ha reso questo libro se vogliamo anche il catalogo della mostra cioè la fine questo quest'opera diventa da un lato una una introduzione storica se vogliamo alla un ricordo storico riferito alla rivolta il fumetto quindi questa questa forma diversa e poi appunto ricordo i attraverso i Maldini in catalogo un vero colpo catalogo e della mostra chiudo questa brevissima introduzione sulla sulla su questo progetto
Ricordando solo una cosa in queste foto le vedette alle nostre spalle ci vedo si vedono spesso i voti dei ragazzi dobbiamo nelle nel nella nella nella sede la scelta di queste foto abbiamo privilegiato infoltire la rivolta di molti di questi ragazzi e ricorda inevitabilmente ci riporta un po'alla viene alla mente anche quei giovani che anni dopo la Primavera di Praga appunto facevano un certo senso un percorso di sacrificio analogo c'è un re
Un curioso paradosso la fine che emerge da queste queste fotografie da che emerge da questa storia
E che è quello della di questa gioventù di questi giovani che giovanissimi appunto
Ovviamente sono motivati dal futuro nel senso che pensano che il il loro obiettivo è quello di ottenere libertà ottenere determina autodeterminazione sovranità quello che in quel momento negato ma il paradosso curioso che in fondo
Quella quella
Fiducia nel futuro e quella motivazione del futuro
Di fatto si scontra col col sacrificio in un certo senso stanno sacrificando quindi stanno destinando loro stessi hanno raggiunto nullo individualmente personalmente a non avere un futuro
è il paradosso più bello se vogliamo perché questi giovani ci danno danno quell'esempio l'esempio di regalare un futuro alla propria comunità
A prescindere dal fatto che possono in un giorno successivo esserci o non esserci
Questo è credo il il vero
Il vero significato di questi giovani che hanno animato le strade a Budapest nel mille novecentocinquantasei il desiderio di regalare un futuro motivati da un futuro che forse non avrebbero nemmeno più
Dice non avrebbe nemmeno avuto ecco ma non avrebbero ma che hanno regalato alla propria gente questo è il il forse la cosa più bella che traspare da queste da queste immagini sia pure nel fumetto e poi appunto nella rassegna fotografiche
Grazie
Io a questo punto passerei la parola
A chi buone in più alla ecco io devo veramente dire poco semplicemente a ringraziare interroga leggo ringraziare il mio Capogruppo di Fratelli d'Italia
Aiutato a offrirmi l'ospitalità e ringrazia l'ambasciatore chiudere essere qui con noi testimonianza di un'amicizia tra l'Italia e l'Ungheria che oggi è forte ma che nei cuori di chi come me ha militato a destra negli anni e sempre diciamo in quegli anni in particolare anche se ero molto piccolo in quegli anni
Non è mai venuta meno io credo me lo diceva prima la nostra parlamentare che saluto e ringrazio
Venuta appositamente da Brussel per partecipare all'inaugurazione della mostra oggi pomeriggio alle ore diciotto e mia
Della Scrofa nel su una nazione come l'Italia a in qualche modo partecipato col cuore al dramma dell'Ungheria nel mille novecento cinquantasei e non ha dimenticato
Quella rivoluzione quel sacrificio io dicevo prima ma lo ripeto pubblicamente che sicuramente è stata perché l'animo ungherese e in qualche modo molto simile alla agli italiani anche per il gusto di di di improvvisare di vivere spartana mente o oggi gioiosamente
Ma un motivo più politico c'è stato perché in quegli anni a dispetto dei numeri parlamentari
La destra politica italiana a livello giovanile colla
One ecco la Giovane Italia era in testa nelle elezioni universitarie studenteschi era la maggioranza e furono questi meravigliosi giovani miei fratelli maggiori e lo dico perché anche mio fratello maggiore
Vi partecipo me lo ricordo benissimo organizzarono in tutte le università in tutte le scuole manifestazioni cortei di solidarietà perché vedevamo nella sacrificio dei giovani ungheresi
Quello che avremmo voluto ci fosse ovunque per bloccare
La forza comunista che in Europa teneva separato il continente è che in Italia minacciava anche già in quegli anni
A essere troppo in mano invasiva ed invadente per cui la la le anche le canzoni non solo quella che tutti conoscono avanti ragazzi Niebuhr davanti ai ragazzi di pesca ma una di Leo Valeriano che si chiamava proprio Budapest e che più che un inno
Lo era al magiaro
Che così ribellava era un atto di accusa l'Occidente che in atti non sente fare nulla per aiutare concretamente coloro che si rivoltarono contro la schiavitù marxista perché evidentemente era un Occidente ancora schiavo
Della divisione del mondo in due che si era determinata agli alta è con noi in quelle manifestazioni dico noi ripeto io ero piccolino a Cerro
Veramente piccolo piccolo
Vedevamo non solo il sacrificio
Dei giovani ungheresi alla volontà di ribellarsi ma vedevamo anche alla pavidità dell'Occidente che aveva accettato di consegnare metà Europa
All'orzo rosso così come lo chiamavamo noi per cui sono estremamente felice di poter contribuire un minimo un minimo a dare voce a questo magnifico fumetto cioè ormai non si chiama più fumetto e quelli della mia generazione andiamo ancora fumetto
Non è offensivo non è offensivo perché aiuta i giovani a conoscere
Questi eventi più di tante parole più di tanti documenti più di tanti saggi paludati è un'opera di divulgazione di verità e di amore
E che lo dico H ruggine che ringrazio a Marco
Che ringrazio che fa onore alla casa Editrice che l'ha voluto e chiede prosegue nella sua opera di divulgazione di episodi del Novecento che sono stati o travisati o dimenticati grazie ambasciatore di essere qui con noi a lei la parola
Grazie volasse da tutti cioè tutto permettetemi di delegazioni per l'invito vorrei salutare vicepresidente
La nostra euro eurodeputata venite gliele che è venuto apposta per questa per questa iniziativa Vorrei ringraziare veramente di cuore tutti quelli che hanno cercare usi editore tutti quelli che hanno che hanno contribuito a ma le gli autori
A fare Cametti quelli ungherese anche a far a far a far nascere questa questa questa versione che che che King uscì nel nel nel due mila sedici è che che in Italia esce esce esce adesso
Perché è fondamentale
è fondamentale perché si tratta della storia uno uno degli episodi più importanti della storia dell'Ungheria
Il fatto che come l'onorevole amministrato prima abbiamo visto in queste fotografie il viso di questi ragazzi giovani e meno giovani devo dire
Sicuramente il fatto che un dire che l'Ungheria oggi sia una nazione libera sovrana indipendente e anche grazie a questi a questi ragazzi che hanno combattuto questa rivoluzione
Devo dire che il messaggio che possiamo trarre e che abbiamo ereditato da loro
E che è sempre valido anche oggi
E che se un popolo decide di di prendere in mano il proprio destino scegliere l'identità l'autodeterminazione
Può dimostrare una grandissima forza
Anche anche contro e poteri oppressivi
Questo questa rimozione auto affetti sia sulla politica chiaramente interna dell'Ungheria ma anche affetti sulla politica internazionale
E sicuramente è stato un segnale fortissimo contro un contro un blocco sovietico
Per avere la libertà
Che poi insomma è finito nella caduta del muro di Berlino
Perciò o a unire ha un'importanza fondamentale
Non so se voi ve lo ricordate però fare faccio dopo la colazione con il con il fumetto
Il Time la rivista Time del mille novecento cinquantasei che uscire cinquantasette
Sceglieva dagli anni Venti l'uomo adesso si dice la persona più importante a quel tempo ecco l'uomo più importate se la persona più importante dell'anno
E e quell'anno è stato un cartoccio è stato il praticamente il filosofare per ungherese disegnato come un cartone animato e questo è questo correlando al al fumetto è importantissimo perché i giovani di oggi devono conoscere la storia devono conosce la proprio delle la propria storia del Paese
Gli avvenimenti
E e devono sapere che gli eroi
Esistono e sono esistiti
E non ci sono solo eroi del Marvel di oggi ma ci sono abbiamo tutti noi i propri errori che che erano super devo dire supereroi a quei tempi perché dei giovani che vanno incontro a dei carri armati sono stati soppressi in questo modo vuol dire che che c'era comunque una volontà di avere libertà autodeterminazione che comunque può essere sicuramente un esempio per i giovani di oggi grazie ancora per l'invito
Passo la parola a questo punto io vi ringrazio ancora di cuore per i vostri interventi la vostra
Silone anche a questa
Questo però e
La parola giornalista Ristori comparto Maiorca che appunto a firmato le le prime pagine la parte più storica uno di quest'opera
Grazie io ringrazio ferro Callipo per l'opportunità che mi ha dato di scrivere questo testo ringrazio l'ambasciatore il deputato
Ungherese per poter rinnovare questo questo incontro di culture e di popoli nel segno della storia nel segno della storia che è stato ricordato oggi il nove novembre l'ottantanove cade il muro di Berlino
Trentatré anni prima il popolo ungherese aveva provato a scrollarsi di dosso il il gioco è sovietico lo aveva fatto nel segno del
Permettetemi di dirlo tra virgolette del nazionalismo perché il simbolo della rivolta è il tricolore ungherese privato dei simboli dell'oppressione
Sovietica e nel nome dell'unione del dell'Ungheria a tanti giovani studenti operai
Intellettuali si sono sacrificati in quei tredici giorni che sconvolsero il mondo parafrasando un po'quelli che vengono indicati per la rivoluzione russa
Gli ungheresi cosa chiedevano chiedevano il ritorno del pluri partiti Isma'la restituzione della terra ai contadini che erano state collettivi Zarate chiedevano il ritorno dei sindacati che degli operai e la libertà di stampa è una democrazia parlamentare di fondo questo
Perché avviene perché nel cinquantatré Crush of legge il famoso rapporto segreto
Con il quale denuncia i crimini di Stalin nelle sue intenzioni non c'era di smantellare il regime sovietico ma né i popoli oppressi dall'Unione Sovietica sembra questo sette viene condannato a Stalin e viene condannato tutto il comunismo mentre da Krusciov intendeva condannare solo Stalin ne che aveva interpretato male l'idea del socialismo marxista sovietico
Quindi anche quelle quelle piccole riforme che il premier correggetemi se sbaglio immaginati come si pronuncia aveva iniziato a fare e aprono una breccia aprono una breccia nel popolo che inizia a chiedere di più ci sono casi raccontati di come si inizia a non parlare più di collettivizzazione delle terre ai contadini che fanno si dividono le terre in Comune si dividono gli animali gli attrezzi e iniziano a coltivarle per conto loro nelle industrie lo stesso
Perché perché l'Ungheria pure sciagure stando uscita privata di molti territori dopo la prima guerra mondiale con una buona parte
Di terre che fanno nell'attuale Romania
Aveva un'economia molto forte e un'economia in crescita dopo la seconda guerra mondiale con i piani quinquennali la collettivizzazione l'industrializzazione forzata
Impostata Ra così
Tutto questo viene meno
Nel senso che il popolo ai cittadini vivevano in povertà ci sono tantissimi studi che raccontano di come insomma il venti per cento della popolazione diverse in assoluta povertà il quindici per cento non aveva di che comperare neanche i vestiti ma questo anche nel saggio e ci sono diversi passaggi
Dopo il rapporto segreto di Krusciov nel mondo dell'est iniziano a esserci i primi moti chiamiamoli rivoluzionari a Berlino Est a Lipsia nel cinquantatré in Polonia cono con multe hanno ha sempre nel cinquantatré e in Ungheria si arriva al
Ritorno al potere di di di rapporti poi viene richiamato e Nagy è la fine nel cinquantasei
Gli studenti iniziano a muoversi iniziano a muoversi chiedono riforme
Chiedono più libertà di di di studio anche considerate che in quegli anni il il best Sellers pubblicato in Ungheria era una storia del Partito comunista sovietico ecco quello era quello su cui dovevano studiare molti
E studenti quindi
Il casus che fa scoppiare la rivolta il la richiesta di riabilitazione e di Laslo Reich una politico che era stato condannato a morte e ne giustiziato per degli azionismo borghese di fatto ma perché era in contrasto con terrà così gli studenti scendono in piazza gli operai danno manforte
E si arriva ai giorni del di fine ottobre del ventitré ottobre quando anche l'esercito inizia a parteggiare per per i rivoltosi plus of cerca di prendere tempo cerca di prendere tempo e fa finta di ritirare
L'esercito russo si
Cosa che verrà ripetuta anche nel l'invasione della la primavera di Praga
Sostituisce buona parte delle truppe russe con soldati che vengono dalle parti più lontane dell'impero sovietico che non hanno conoscenza delle dinamiche politiche e dell'Europa centrale quindi
Sì fingono di ritirarsi nel frattempo la situazione politica internazionale peggiora perché certe il caso di Suez nazionalizzazione di Suez da parte degli egiziani Francia Inghilterra che danno l'ultimatum intenta entrano di ripristinare militarmente la situazione e quindi la Russia ne approfitta per incassare il sì di tutti gli alleati del Patto di Varsavia e anche del capo dei comunisti italiani Togliatti che chiede a a Krusciov di riportare l'ordine in Ungheria
E l'esercito russo sovietico del con duecento mila soldati quattro mila carri armati nuove sul sull'Ungheria
Stringe in una morsa di ferro e inizia l'attacco considerato che Budapest viene bombardata con l'artiglieria e con i caccia addirittura
Alla fine i dieci giorni di di battaglia avrà più distruzione che durante la Seconda Guerra mondiale
I i rivoltosi i rivoltosi ragazzi di Budapest resistono resistono per giorni
Ci sono tantissimi racconti di di eroismo ma anche di stratagemmi lo stop sproporzione di forze e di armamenti è abnorme ma gli ungheresi
Tendono agguati da dalle fogne dai tombini infilano dei pali di acciaio nei cingoli dei carri per fermarli o spargono le strade di prima stendono la seta e poi del sapone liquido perché i carri si bloccano che che scivolano poi aprono
Le portiere rinascono anche con il sì dei carri poi e tutta una serie di battaglie
In cui logicamente escono sconfitti la sola Budapest conta oltre due mila cinquecentodue mila settecento morti alcune stime parlano di quaranta mila ungheresi morti in quei giorni in tutta l'Ungheria venti mila feriti
La cosa che lascia ancora più
Da nel senso di questa di questa rivolta che duecento mila ungheresi sono esseri su dieci milioni di abitanti
Duecento mila sedici milioni abitanti e altri cento mila erano i prigionieri politici prima dei giorni della rivolta
Secondo delle stime della CIA in subito in quei giorni e subito dopo ci sono almeno mille duecento esecuzioni sommaria senza processo
E settantacinque mila deportati in Unione Sovietica otto mila dei quali mai
Mai tornati poi c'è il triste epilogo di il dei capi politici dei rivoltosi anche se non sono riconosciuti da tutti Nagy si rifugia nell'ambasciata in Jugoslavia
Viene tradito consegnato a all'Unione Sovietica e
A chi
Fa il lavoro per i sovietici in Ungheria e viene dimenticato insieme a male terre e altri esponenti del sedici giugno del e cinquantotto questo poi grandi linee quello che succede ma la storia della rivolta di Budapest in Ungheria
Riccardi di episodi da analizzare volevo concludere solo con due appunti
La rivolta d'Ungheria a livello politico soprattutto in Europa occidentale per i partiti comunisti segna un punto di svolta segnò un punto di svolta che fortemente Poli portò lentamente verso la la discesa e la fine solo solo in Italia si parla di qualche centinaio di migliaia di iscritti che non si scrissero più Partito Comunista inglese per quanto di poco conto inizia a contare sempre meno e infine vorrei concludere con il fatto che dall'Unione Sovietica s'mentre Gorbaciov fa chiese scusa al popolo cecoslovacco per la l'invasione bisognerà aspettare Boris Eltsin nel mille novecentonovantadue perché un russo chiedo scusa al popolo inglese
Direi che se domande chiudere qui questa conferenza stampa invitando diciamo alla alla inaugurazione della mostra che ci sarà fra fra poco insomma alle diciotto in Fondazione Alleanza nazionale grazie
Grazie grazie terra