Il vero volto di Dante Alighieri. L'avventura di un quadro: intervista a Giuseppe Della Fina

Radio radicale qual è il vero volto di di tante Alighieri noi ne parliamo con Giuseppe della fin anche ha allestito una in mostra molto interessante in cui viene esposto un quadro del sedici è della fine del sedicesimo secolo
Dipinto da credo da un ignoto perché ho visto che non con ignoto
In cui si viene raffigurato Dante Alighieri in un in un profilo diverso da quello che noi conosciamo allora ci spiega dottor Della Fina come nasce l'idea di questa muterà e soprattutto
Che cosa c'è in questa mostra oltre a questo ritratto curioso importanze
La mostra nasce attorno a questa tela che appunto raffigura Dante con la barba in una maniera insolita è una tela come lei ricordava databile tra
Il il mille cinquecentosettanta e il mille cinquecento novanta quindi due secoli dopo la morte di Dante è pratica ciò qualcosa qualcosa di più però trecentoventuno
E la probabilmente il committente e o il pittore conoscevano
Il trattatello Hill House di Dante di Giovanni Boccaccio il quale punto descrive Dante con la base ma quindi vedente mentre era un committente e come dice un pittore colti cadono letto Boccaccio e decidono di rassicurarlo in questa in questa maniera è una rarità perché i testimoni anzidetto ETA con la barba sono veramente veramente rare nonostante appunto la testimonianza autorevolissima Di Giovanni di Giovanni Boccaccio
Poi abbiamo cercato di intorno a questa tela Dini mettere delle opere Carlo una qualche coerenza allora abbiamo aggiunto una tela di Petrarca che sempre conservata nell'ufficio del sindaco di Orvieto e che sembra della stessa mano o comunque della stessa della stessa epoca
Qui dobbiamo immaginare un committente magari un letterato che per il proprio studiolo far realizzare un ritratto di Dante è un ritratto di di Petrarca
Il pontificie con il pare Dante Alighieri e delle maggiori problemi a come è ben noto Bonifacio suonava per cui in mostra ci sono anche due è stato di Bonifacio ottavo realizzate nel mille duecentonovantasette quando il Pontefice venne ad Orvieto e il Comune
Di Orvieto fece realizzare in tutta fretta
Un palazzo per il pontefice e queste due è stato del perdono poste nelle due anni d'ingressi principali della del della città e poi uno spazio ulteriore è stata data la fortuna di Dante con la barba
E arrivo foto all'agosto due mila ventuno quando uno speciale del fumetto martellista raccoglie un Dante raffigurato con la con la
Senta
Questo quadro
Che è di ignoti è stato dipinto diciamo sulla sulla base della testimonianza di Boccaccio
Oppure osservando altri disegni che raffigurano Dante con la barba ne esistono sì senta allora esistano precedenti a al nostro al nostro quadro in codici trecenteschi
Quindi pittore potrebbe aver visto questi codici ma la diffusione di questi codici questi era veramente limitata per cui è più probabile che il committente ripeto o il pittore
Abbiano letto Boccaccio localmente aveva una diffusione maggiore in questa fondò il primo biografo di Dante Alighieri
Senta questo ritratto di tante è nell'ufficio delle del sindaco ad Orvieto da Guanda quanto tempo fosse sicuramente dal mille novecentosessantasette perché un articolo dell'Osservatore Romano l'opposizione lì
Ma probabilmente possiamo andare ancora più indietro nel tempo ed arrivare al mille novecentoventisette
Senta io ho ho visto che voi avete messo anche documenti d'archivio del Comune di Orvieto
Dopo documenti firmati anche dal potestà di Orvieto
Cosa c'è in questi documenti allora praticamente spiegato il tragitto che ha fatto questa tela sì abbiamo cercato di ricostruire il sottotitolo della mostra L'avventura di un quadro abbiamo cercato di costruire questa avventura
E sembra che questo quadro insieme ad altri quarantuno sia stato acquistato dal sindaco che poi divenne podestà solo qualche mese dopo nel mille novecento ventisette d'in occasione della soppressione della sottoprefettura di Orvieto queste dovranno essere lei quadri scadevano arrecato la residenza del sottoprefetto gli uffici della sottoprefettura e che poi lo stato italiano il Regno d'Italia all'epoca aveva acquistato da alcune famiglie orvietano
Senta
Io ho visto che c'è scritto sopra Alighieri adora nella copertina non c'è scritto però c'è scritto sì allora lei sa quali sono state le reazioni delle persone
Che conoscono la figura di di Dante perché molti magari non non immagino che tanta avesse o meno la barba allora però si presume che nella stanza del sindaco
Entrino anche persone che hanno una certa conoscenza culturale allora
Che tipo di reazioni ci sono quando vedono questo questo ritratto Santa io questo adesso proprio l'esperienza se volete o potrebbe chiedere al sindaco dove vediamo cosa deciderà in genere c'è un certo stupore perché
Dante con la barba non siamo abituati a a vederlo Silvio schede bianche le ecco che appunta marzo scorso quando presentammo questo quadro fu una completamente
Notevolissimo senta c'è il timore che un quadro del genere possa essere trafugato
Speriamo speriamo di no adesso esposto al Museo c'è un un impianto d'allarme anche al Comune conservata con grande attenzione quindi speriamo proprio di no si
Volevo sapere insomma rispetto all'anniversario di di Dante segni e pensare di essere arrivati un po'in ritardo
Dunque non credo che siamo arrivati in ritardo nel senso che la presentazione del quadro viene fatto in occasione del di dèi quindi in primavera
Poi studiate a volevamo anche presentare un diciamo in maniera seria la Latilla ed in cui l'apriamo il quattordici settembre proprio settecento anni dalla morte di Dante Alighieri che morì nella notte tra il tredici e il quattordici settembre del mille trecento ventuno
Senta
Le voglio chiedere o un'ultima
Un'ultima cosa per quanto riguarda questa
Questa tela di di tante quante quotata pressappoco cioè esiste una sì io non sono la persona più adatta ad per dirle queste ma dal punto di vista pittorico non è un pittore eccezionale ecco non è un pittore eccezionale
La singolarità è data proprio dall'iconografia
Bene io la la ringrazio molto ringrazio Giuseppe del della Cina che ha curato questa bella mostra che io naturalmente invito tutti a ad andare a vedere
Ad Orvieto dal titolo il vero volto di Dante al Alighieri la vettura
Di un quadro mostra che non consiste soltanto in questo quadro ma anche in tutto quello che la mostra è ospitata nel Museo Claudio Faina che proprio di fronte alla facciata del Duomo d'Orvieto quindi piazza del Duomo la mostra affida il quattordici settembre resterà aperta sino al quattordici novembre
Grazie