Festa nazionale de l'Unità 2021 - Gli ultimi, più soli di prima

Allora buona sera tutte
Io potrei dire tre
Per a Terza festa dell'Unità Berg quale
Mi chiedono
Questo splendido regalo Milano vi regalano questo splendido incontro con don Luigi
Abbiamo parlato le altre due volte a Modena Ravenna
Di tanti temi
Cioè l'occasione che nel suo libro abbiamo parlato molto di Luigi del suo impegno
Questa sera parlare ma di qualcosa che
C'è addosso
Soprattutto per chi lo vuole la vedere senza
Le sorprese
Di chi Luigi con grandi poche sia si è accorta in questo anno e mezzo che in Italia c'è la povertà
Però che strano in Italia ci sono i poveri ci sono i fragili e ci sono gli emarginati ci sono
Quelli che
Più di noi
Hanno sofferto la pandemia
Non personali erano
Ci hanno
Avuto il problema di stare a casa problema di chi non ha la casa pro non è propria di chi corre il rischio corre il rischio di lavorare a lungo da casa
Ma chi lavoro non ce la
Non bambini che
Sono seguono la scuola con la Dharma bambini che a scuola non ci vanno non ci sono mai andati ecco Luigi
Fin dall'inizio fin dai primi giorni Libera Gruppo Abele ma anche altre associazioni hanno denunciato come assieme alla pandemia del virus ci fosse un altro virus un'altra pandemia una pandemia sociale
Che per qualcuno ha fatto scoprire ma per
Voi
Che con queste realtà ci vivete da da tanti anni non era uno scoprire era una conferma di quello che voi avete denunciato per tanto tempo ecco sia d'accordo con me che c'è stata una grande ipocrisia nella nello scoprire che l'Italia è anche questo
Be'buonasera buona sera a tutti
Fa piacere essere qui me fa piacere sempre Conte
E mi fa soprattutto piacere potere riflettere insieme
Vi prego è una riflessione per me anche molto difficile e molto scomoda
E difficile perché parlare di povertà e di esclusione di marginalità
Credo per me ma credo anche per voi
Ci sono i volti le storie dei fatti che le speranze di tante persone
Allora il primo impegno che chiedo bene chiedo a voi
Mentre noi ci poniamo delle domande delle riflessioni
Di fare lo sforzo di metterci noi nei panni degli altri
Perché se non ci mettiamo nei panni degli altri forse c'è difficile capire alcuni passaggi
Sì al posto di tante storie
Fossimo noi in quelle situazioni in quei contesti
Cerco di portare quindi mio piccolo contributo natura sollecitazione
Dicendo innanzitutto non diamo
Tutta la colpa al codice
Perché è diventata un pochettino una libri una giustificazione
Ove sarebbe troppo facile è troppo comodo
Il compito voi lo sapete bene ma dobbiamo riti ce l'ho con forza
Il compito
A
Non ha fatto che mettere a fuoco problemi molto antichi
Mai affrontati a sufficienza alla radice prima questo bisogna dirlo con onestà ecco chiarezza
Perché il primo diritto che abbiamo il diritto alla verità non verità manipolate oppressiva azione di verità verità anche difficili e scomodi perché solo così si può costruire guardare avanti
Ad esempio
Problemi che c'erano già private esempio alla presenza delle mafie
Nel tessuto sociale ed economico c'erano già ben prima
Penso alle ingiustizie sociali penso alla distruzione dei diritti
E allora smantellamento avvenuto negli ultimi anni dello Stato sociale
Allora voi capite che ci sono dei problemi che non possono
Essere solo più tamponati oggi si paghi Tamponi c'ho dei problemi che non possono essere più solo tamponati
Richiedono delle strategie complessive
E lungimiranti lungimiranti
Allora oggi è necessario un pensiero nuovo radicale rigeneratore
Che l'attuale politica salvo eccezioni
è molto lontana da elaborare
Allora qui se la mia preoccupazione perché non passare a queste attese di denaro che arrivano dall'Europa
Se non c'è una visione chiara concreta
E se non c'è una scaletta assoluta di precedenze che devono essere date occorre oggi una nuova visione
Un approccio sistemico la realtà
Che chiedere un nuovo pensiero
Proprio rispetto alle situazioni che dico erano già pregresse prima
Voi lo sapete molto bene che prima del Covent d'Italia aveva cinque milioni di persone in povertà assoluta
Prima del codice lista ci parlava John milioni duecento mila bambini in povertà assoluta
Prima nove milioni di povertà relativa nel nostro paese
Allora è un dato di onestà
Il prendere coscienza di quello che prima
Avevamo toccato compagno
Che il coprite Bitola poi le ultime proiezioni ufficiali a amplificato certamente è continuerà nei prossimi mesi ad amplificare
Però c'era un prima
Un prima a cui chiediamo che aveva delle responsabilità che cosa ha fatto prima ma dobbiamo chiedere anche a noi cosa abbiamo fatto prima
Per evitare una situazione così forte paradossale
Tra cui quest'ultimo Paese in negativo l'Italia e in Oropa pena povertà educativa agli ultimi posti per la dispersione scolastica
Un giovane su tre in Italia prima che si pensò si perdeva
Nei primi
Anni delle scuole superiori
Il quaranta per cento si perde nel percorso dell'università prima ecco allora che questo prima
Questa ipocrisia
Che giustamente non c'è un'altra parola per don terre chiamarla in causa ma riconsegno gli ultimi dati di un organismo ufficiale dello Stato da prendere sempre con i giusti criteri ma certamente da non pomposo della situazione lista
Allora ci dice l'Istat
Occhio ai numeri che ho dato
Prima
Lista ci dice in questi giorni che nel primo anno della pandemia
I poveri a assoluti povertà assoluta sono aumentati di un milione
Prima avevamo quasi cinque milioni
Adesso ci avviciniamo ai sei milioni ai sei milioni
Ma siamo nei primi mesi i primi mesi di questo nuovo percorso ancora siamo intatto con delle situazioni di estrema fragilità e precarietà
Allora dobbiamo chiarirci
Ma son cose che voi mi insegnate
Che cosa vuol dire povertà assoluta
Da quella relativa perché la povertà assoluta con questi numeri nel Paese che io hanno e so che voi amate il nostro Paese che l'Italia e alzare la voce questa sera insieme
è un atto d'amore è un atto per prendere maggiormente coscienza ma anche perché ognuno di noi deve interrogarsi
E degli assumersi la propria parte di responsabilità per chiederci
Che dobbiamo lottare lottare perché ci siano di cambiamenti veri non degli adattamenti
Degli aggiustamenti
Divisioni chiare chiare ma lo diremo dopo
Povertà assoluta Bonello insegnante significa
Perché è questo il dato di fatto una disponibilità di spesa minima
Che non copre i bisogni necessari di una persona
O di una famiglia
Vuol dire che non ce la fai pagare l'affitto e il CIPE insufficiente il vestiario i farmaci povertà assoluta
E parlare che siamo da soglie di sei milioni di persone nel nostro Paese
Be'abbiate pazienza
Anche la questa festa dell'Unità no vogliamo dire alle forze politiche della sinistra datevi una mossa di più senza sconti per nessuno rispetto a tutto quello sto
Non si possono fare giochi di equilibrismo
Ci vuole chiarezza determinazione è in gioco la vita delle persone
Se non ci prendiamo in giro tutti ci prendiamo in giro tutti reggiseno originale qui sembra che bastino dei soldi Thule detto no
Allora essere poveri assoluto vuol dire vivere sotto la soglia della Trinità umana
Ma dove sta il problema
E il problema voi lo conoscete molto bene il problema sta
Che è tanto più grave
Ecco Luigi suo credo identificazione
Era
E che l'Italia come Paese
E fra le otto nazioni più ricche del mondo
Uno dice va come mai parliamo di povertà assoluta
E l'Italia è tra gli otto Paesi più ricchi del mondo questo è intatto sul quale noi dobbiamo cercare di spiegare perché la povertà assoluta e la povertà relativa perché sta qui il problema
Se il benessere complessivo
I n
Malgrado le ripetute crisi economiche
Quella legata al Coritiba
E solo l'ultima in ordine di tempo
Perché allora uno si chiede interrogativo perché la povertà di determinate fasce di popolazione continua a crescere
La risposta è solo una
E la parola disuguaglianza disuguaglianza
A metà del due mila diciannove
Secondo gli ultimi dati disponibili ci ma ancora in questo senso quello dell'anno scorso
Il dieci per cento della popolazione italiana più benestante
In termini patrimoniali
Possedeva
Parlo dell'Italia
Possedeva oltre sei volte la ricchezza per la metà più povera del nostro Paese
Questo è intatto da una parte siamo per il patrimonio dei ricchi all'ottavo posto metà curatoria mondiale dall'altra parte noi diamo la situazione
Di questa disuguaglianza
Allora capite per me per me
E vi ringrazio a quest'ora della vostra presenza su temi così scomodi difficili
E il dovere della conoscenza
Di prendere coscienza nei termini giusti perché se lo abbiamo delle semplificazioni delle generalizzazioni è invece il meccanismo
Ha una sua logica devastante no quello qui non siamo per giudicare nessuno per semplificare periti che puntare ma siamo per prendere conoscenza
Ecco allora in questo senso
Io credo e la disuguaglianza che colpisce particolarmente dei gruppi innanzitutto
Di questa povertà estrema no che vuol dire essere sotto la soglia della dignità umana di un Paese culla della civiltà con una grande storia
E allora noi siamo anche qui umilmente per dire forza
Dobbiamo ognuno per la propria parte
Esserci diventare di più lottatori per la vita per la libertà per la dignità di tutti si dice per il bene comune per perché occuparsi del bene degli altri vuol dire occuparsi un po'anche del nostro benessere del nostro ecco è il più in difficoltà sono proprio gli stranieri
Sono le donne e sono i minori e i giovani
E se guardiamo alle famiglie composte
Esclusivamente da stranieri
Da pigra anti
L'incidenza della povertà assoluta
E pari
Al ventisei quasi il ventisette per cento
Ma scende
Di pochissimo ma scende se in quel nucleo familiare c'è almeno un componente straniero che lavora
Ma adesso non è la povertà perché non è insufficiente tutto questo ecco
Allora
Ma c'è anche il problema delle donne
Le donne
A parte che le donne sono sempre state e continuano ad essere quando ne parliamo delle mafie ce lo diciamo sempre che
Se ci sono delle protagoniste oggi della lotta alla mafia ad esempio che stanno rompendo dentro le organizzazioni come fosse un pugno che si spacca dentro l'organizzazione
è la meraviglia della ribellione di molte donne di molte mamme che si ripete si ribellano quei codici mafiosi
Che per amore per i figli ma anche perché essa stanchi stanche si ribella le donne sono le grandi protagoniste della storia
Abbiamo visto che in questi giorni la loro forza il loro coraggio
Allora
Le donne sono state le più colpite dalla pandemia la maggior parte dei posti di lavoro persi erano femminili in Baggio Ranza
Nel due mila e venti il tasso di occupazione femminile ha registrato quasi il tre per cento in meno
A fronte di un calo dell'occupazione maschile molto più bassa non siamo qui a misurare in questo senso
Ma qui vogliamo dire
No che una donna su due dichiara oggi dite verrà per via del Lavoro
è il tasso di occupazione femminile nazionale
E distante da una marea di punti rispetto a quello maschile
Ma ci sono anche i minori e ci sono i giovani tu su questo batti svende
è difficile per noi pensare ai giovani poveri
Il giovane non lo vediamo sempre lanciato verso il futuro con una speranza Meggetto ci racconti di giovani che la speranza quasi non ce l'hanno più
Cosa sono i giovani poveri adesso
Ora ci arrivo devo trovare gli appunti sempre
Bravissimo anche erosione ma ritrova attenzione
La domanda che lui pone una domanda importante
La risposta è diviso in due parti
La seconda parte dico qual è il fondo che l'Europa ci dà e come in Italia
è stato scelto di spenderlo
Con due parole chiave
L'istruzione e lavoro rispetto ai giovani ma ci diremo fare un istante dove stati il pericolo ora vediamo rispetto a questa povera di povertà la vera fotografia dei minori e dei giovani
Allora si scopre questo
I figli
Di genitori
A basso reddito
E a bassa istruzione
Frequento non meno
I servizi per l'infanzia
Hanno meno
Probabilità di proseguire gli studi
E rischiano maggiormente di cadere in povertà
Questo è tutto frutto di ricerche molto serie
In Italia il tasso di abbandono di istruzione e formazione
L'abbiamo detto molto elevato ma è elevata la percentuale in quei tassi di situazioni di questo tipo
Allora vediamo che le persone tra i diciotto e ventiquattro anni faccio un esempio
Che hanno conseguito
Di questa fascia che si perde un po'per strada
Hanno conseguito solo la licenza di scuola secondaria di primo grado
E non soldi inseriti
Mio un programma di istruzione o di formazione
Quindi a pagare ancora un prezzo in questo senso
Emergono tutta una serie di situazioni di cui c'è alle spalle già una fragilità
Della famiglia
E di quello che la famiglia
Vive su quei territori
Ora trova il posto una domanda molto importante
Ecco
Ecco io voglio rispondere
Premetto
Che io sono una piccola persone
è veramente molto piccola
Però cerco di studiare i documentarmi ma soprattutto il privilegio
Come molti altri amici io sono uno dei tanti e di questo ringrazio l'ho sempre io
Ma anche i miei genitori
E anche tanti amici che vanno aiutato nella vita
Ho avuto il privilegio di vivere e di coltivare in forme diverse
A vivere contro realtà
Che si spendono tutti i giorni Conchetta fa più fatica
E quindi i centri pone la pancia nella vita delle persone
Ma la domanda che dobbiamo porci per rispondere al posto di citazione rispetto ai giovani
E questa
I piani
Europei
Di ripartenza
Posso colpite
Sono pieni di buoni propositi sulle nuove generazioni
Ma davvero bastonano più istruzione
E lavoro
Per riempire attenzione
Il vuoto dissenso di un'adolescenza sempre più avete visto in varie manifestazioni aggressiva
Fragile e ansiosa
Basta da solo quei finanziamenti
I segnali
Chi di noi i riferimenti dei ragazzi
E vedo degli amici che qui ci vivono presenti
Insegnanti
Che lui cogliamo
Di un malessere
Provengono anche questi da lontano
E a non rigidi compresse
Se non si prende coscienza di tutto questo
Diventerà come prima
Adattamenti
Ci riempiamo la bocca di denaro pur importante
Ma qui ci vuole Isabella sordità di un cambiamento di rotta
Che non pacchi non sentiamo parlare sempre un mondo per i giovani ai giovani
Ma che dà voce anch'giovani e che insieme si crea una nuova forza generatrice si costruiscono dei percorsi insieme
Dall'inizio del nuovo secolo
E chi ha più anni qui mille testimoni di tutto questo
L'adolescenza
E schiacciati no
Da una missione sociale
Ed ha un peso psicologico
Inediti negli ultimi anni
Perché quel paradigma tecnocratico che ha creato proferita da agitazione disuguaglianze
Chi quelle quella prestazione
Questo avere esserci chiaro tappate vergine più sapere che l'essere tutto quello che ci siamo sempre detti non la lettura più ampia
Che ricaduta voluto sulle persone strutturalmente più fragili in costruzione della loro vita per la loro personalità
Perché se parliamo di povertà di cattiva
Esibizione scolastica via degli altri elementi
E di tanti che sono lontani dai nostri contesti oggi
E diamo visto accrescere aggressività fragilità ansia
Allora dobbiamo fare
Una riflessione che va indietro
Anche sull'ansia sociale
E sull'elemento psicologico
Che erano inediti
Ma che hanno schiacciato negli ultimi decenni
E tutto questo
Amplificatori problemi tipici di quell'età
Ecco
E quindi
Ha fatto rissa dire
Un forte senso di inadeguatezza e di soddisfazione
Perché c'era la retorica che l'abbiamo vissuta
Che esaltava il successo personale la prestazione
No quanti ragazzi
Che
Si sentiva a Roma dove all'altezza
E hanno cercato usando tre forme di mediazione di sentirsi all'altezza anche di quei bombardamenti che entravano di più nelle nostre case con pubblicità
Risparmio alcuni figli ce ne sono alcuni meravigliosi ma ci sono anche delle porcherie che hanno esaltato il tutto questo
Forme di pubblicità trasmissioni c'è stato un bombardamento
Che ha semplificato che ha esaltato che ha avuto delle ricadute già di un contesto più ampio e immaginiamo sulle fasce più fragili perché i ragazzi
E i giovani per natura sono fragili perché stanno costruendo la loro struttura la loro professionalità
Ecco ora la violenza verso gli arbitri
E verso se stessi
Ho detto anche verso se stessi
Il più delle volte
Non è che il sintomo di un bisogno e diventato in molti contesti anche il desiderio di essere i rischi
Gli esseri importanti di non essere almeno
Dialettica
E di sentirsi dico una cosa paradossale e di sentirsi vivi
E di sintesi visiva
Perché non basta accorgersi che i nostri ragazzi esistono attorno al no
Dobbiamo veramente sentirli dentro di noi
E quindi ci se c'è il rischio che si sono fatte delle scelte delle politiche degli interventi che sono arrivati così
Che non hanno visto la che essere il costruito insieme
Non amò mai generalizzare mai semplificare
E allora voglio spenda una parola la positività
E alla gratitudine
Che io sento per molti giocatori
Per molti maestri e professori la scuola
E anche la mia stima la mia ammirazione
Per il mestiere più difficile perché rischierei non ne e lo voglio dire come un segno di vicinanza
Ai papà e alle mamme
Perché essere genitori la cosa è più difficile che esista
Questo non toglie le loro responsabilità sia ben chiaro
C'è anche però un contesto
Che ha permesso che ha calamitato
Che ha
Inondato di tutto dal sedere venti
Che hanno agito
E che hanno creato situazioni certamente non semplici e non facili
Ma dicevo penso molti professori educatori penso a maestri
A cui veramente quando li vedi che cercano di fare di tutto
Pur contesto con bar da mento che ci ha accompagnato
E quando farli sempre percorso la regalità eccetera eccetera
Io lo dico sempre
Non lo fanno solo per professione
Lo fanno anche per vocazione
Perché c'è qualche cosa che gli porta
E che è un atto chiede amore verso i nostri ragazzi
E quindi è doveroso questa sera
Leggere dove stanno i limiti e le fragilità i numeri inquietanti che per noi sono volti storie
Dite di persone
Ma anche
Che ci sia nella nostra coscienza
La voglia di cogliere questi dati positivi che ci sono
Anche se sono schiacciati
Da più da più
Di tutto questo
Ha ragione papa Francesco che è anche ci ha ricordato il gioca abbiano il paradigma
Quel paradigma di e un targa li chiama che ha schiacciato la dignità la vita di tante persone
Dobbiamo avere un atto paradigma che rimetta al centro i valore la persona la vita la libertà la dignità di tutti
Allora fateli tutti
Allora aveva ragione don Tonino Bello un santo
Pensate nel mille novecentonovantadue un Vesco un uomo di chiesa
Tra l'altro era diventato presidente di Pax Christi
Il movimento per la pace per la giustizia
Per le cose che faceva che diceva
Veniva attaccato da tutte le parti
Anche l'interno della chiesa
Perché quelle parole erano scomode
Ma necessari
E Tonino Bello nel mille novecentonovantadue
Un profeta morto giovanissimo mangiato dal cancro
Nel novantadue disse questa profezia
Che aveva Barretta visto un'Europa
Più cassa comune
Invece di casa comune
E aveva ragione
Perché i nostri si sono incontrati alcuni mesi fa
Cassa comune
Per chiedere come sportive questo denaro e per venga
Se viene spartito nel modo giusto
E la spartizione così e colà
Vi porto l'esempio
Per me è inquietante
L'Italia
Ha dato l'Egitto l'anno scorso
E in armi Ilardo aventi i valori gli ottocento novantuno milioni di euro a un dittatore
Che non citano la verità suggerito nei geni e tengono questo meraviglioso ha pagato in carcere Zacchi
Ma noi tendiamo a Rimini noi vendiamo armi ma non sono c'è una promessa all'Egitto in mano a un dittatore
Di affari per nove miliardi
E dobbiamo stare zitti
Dobbiamo far gli spettatori
Dobbiamo permettere che noi
Vendiamo armi miliardi che fabbrichiamo
Ci sarà un modo diverso di convertire
Ma anche di convertirci
Allora io mi pongo delle domande
E quando l'altro giorno visto che sono delle cifre impressionanti che l'Italia sta investendo con l'Olanda e la Svezia
Per un uomo sesto di sesta generazione bombardiere dopo l'F trentacinque due miliardi per questi progetti
Mi permetto di alzare con amore per chiedere che non siano queste la strada che deve prendere il nostro Paese
Perché il denaro deve andare a costruire politiche innanzitutto innanzitutto e se c'è una spesa militare da fare venga fatta per la sicurezza
Per rimettere in grado quegli uomini che nell'istituzione per la sicurezza si spendano per il corpo e che abbiamo visto
Che generosamente fanno un servizio
Perché rare condizioni
Dove c'è una violenza per costruire la difesa delle persone più fragili e delle vere testimonianze delle modiste in questi giorni anche da parte de uno stage Sir cito che ha compiuto i gesti di pace
Stando vicino quelle popolazioni tutelando le persone
Quindi quella direzione deve andare via esperienze
E non in altre direzioni
Allora no dobbiamo alzare la voce in questo senso anche l'uso e l'abuso di droghe sempre più diffuso puoi entrare in questa dinamica ma non se ne parla più della droga
E invece i feriti più di prima e più diffusa a nuove modalità a nuove sostanze
Meno male che il Governo ai ha voluto questo è un segno positivo
Era dodici anni che non si rispettava la legge che c'era e c'era una legge che stabiliva che ogni tot anni
Mi pare ogni tre anni ci fosse una conferenza nazionale promosso dal Governo per fare rispetto un problema grave come quello delle dipendenze il punto della situazione
Per dodici anni non si è fatto nulla
Sulla pelle di tanti ragazzi masse favorito anche indirettamente i traffici
Però a parole siamo tutti contro la corruzione e contro le mafie poi intanto il Bugli alcune cose con il tempo vengono un po'dimenticati
Era una legge che non è stata rispettata
Allora è tutto questo senso io credo
C'è la riflessione che tu poni e poni in questo modo
Ma parata dei ragazzi mi permetto solo di portare un dato
Come hanno vissuto i ragazzi il complice
Chiedo la reazione di ragazzi in Europa e quelli di casa nostra
Sono ricerche belle positive fatte da persone serie
E che Dinoi ci lavori mentre i ragazzi
Sente la serietà di questa responsabilità
Allora nell'Europa cosa è successo
Si è quadruplicato il senso di solitudine
E nei giovani dei diciotto ai trenta e più anni
La solitudine
Con due volti
Il cittadino dell'Unione Europea
Un cittadino gli europea su quattro
Ha riferito
Di essersi sentito solo
Durante i primi mesi della pandemia di coronavirus
Mentre nella fascia
Dei quella fascia di giovani che ho detto
Questo sentimento è stato quattro volte più diffuso
Di quanto non fosse solo pochi anni fa
Ma anche qui è necessario
Partire dall'atto prima sollecitazione
Perché il tema della solitudine
Dell'isolamento sociale
C'erano già prima
Ma c'era meno consapevolezze pubblica di tutto questo anche qui coronavirus se fortemente amplificato
Mora andiamo vedere questo eccesso di ragazzini più giovani nel nostro paese
E quindi
Il fatto che si è per varie ragioni
Premi Veggiato i rapporti virtuali
A quelli in carne ed ossa nelle varie ragioni siamo qui ecco
Avrebbe
Emerge dal ricerche attente
Ha rinchiuso quindicenni sedicenni quindi la fascia ancora più fragile
In una bolla
Aumentando il rischio
I depressione e di vari tipi di disturbi
Nella città dove vivo io a Torino
Solo in un pronto soccorso quello delle Molinette
L'aumento del trenta per cento di più di ragazzi
Con crisi di ansia i depressione e di paura
Non so gli altri ospedali
So solo che la ricerca ci consegna
Che in quella bolla
In quella bolla
No in quella bolla tecnologica solitaria
Ci sono rinchiusi tanti dei nostri ragazzi
Allora c'è anche il pericolo oggi che noi vediamo
Della dipendenza di quegli strumenti
E negli ultimi anni è nato e cresciuto il numero di dipendenti
Da internet da telefonini
Tanto è vero che il gruppo Abele dove vivo io abbiamo aperto un centro
Per dare una mano i genitori ma anche per accompagnare in accordo con l'ospedale
Questa nuova forma di dipendenza
Che ha delle conseguenze non indifferenti
Anni fa aprì
Due anni fa non l'avremo mai detto
Allora oggi quando si parla di quale visioni di quali interventi
Di quali protagonismi dobbiamo costruire insieme a chi
O lo facciamo insieme ai nostri ragazzi
Giovani adulti insieme
E anche tutto questo emerge dal ricordo delle persone
Perché voi mi insegnate
Che i colpi parlano allora abbiamo visto i corpi dei nostri ragazzi che parlano
E che ci hanno raccontato veramente storie
Che è molto importante ascoltare
O meglio
Non solo ascoltarli Cosima sentirle
Entrando più in profondità
Per chi oggi molti ragazzi difficilmente
Riescono a raccontare le proprie sofferenze
Al mondo degli adulti
Se noi non facciamo che non lo sforzo
Di più distruttivi sintonizzarsi
Con loro
E lo so
è un impegno di tutti dalle più grandi
Per creare le condizioni
Allora questa politica questo denaro ovviamente Rizzato
A tenere conto anche di altri elementi non basta dire lavoro quale lavoro no
E non basta dire istruzione
Ma c'è da chiedersi cosa andiamo offrire e di che cosa devo tenere conto
Di quello che oggi bussa a quella porta
Vedi tu hai accennato alcuni passaggi è già parlato del del tema dell'immigrazione ricordato come i primi poi a subire le conseguenze anche in termini lavorativi nel nostro Paese in sé ma le donne sono state gli immigrati
è ricordato
Senza citarlo ma tutti abbiamo capito il dramma dell'Afghanistan
E il ruolo che l'Italia avuto queste settimane per
Cercare in qualche modo di strappare
Ha un intestino
Sicuramente molto rischioso
Delle persone che avevano fatto delle scelte importante di cambiamento
Per un po'di giorni abbiamo sentito tutti di reale accogliamo lì petto porte aperte
Dopo e poco fa hai ricordato
Che ne diamo siamo abbiamo venduto recentemente così un molto del passato soldi all'Egitto ecco non so se non tutti sanno oggi a Reggio Calabria è arrivata una una barca con centocinquanta immigrati quasi tutti egiziani
Da metà minorenni
Invece ieri sempre calabre ne è arrivata un'altra con centoventi persone
La metà afgani
Di questi sessantacinque afgani quarantasette minorenni
Poco fa leggevo su un sito calabrese che nel quartiere di Reggio Calabria dove sono stati portati
Una parte di questi immigrati è scoppiata una rivolta è un quartiere che tu conosci bene Arghillà è un quartiere difficilissimo quartiere sicuramente non di lusso in quartiere
Di emarginazione
Il quartiere dove c'è anche un carcere
Ecco una rivolta
Contro l'arrivo degli immigrati
E comunque dopo i primi giorni della cogliamo gli afgani abbiamo già cominciato a sentire i distinguo e riprendiamo qui non li prendiamo cui e se li prendano anche gli europee eccetera
Ecco tu è già detto e gli immigrati sono sempre in coda
Mi sembra che
Dopo un attimo di emozione sull'Afghanistan siamo tornati nuovamente a a sentire gli stessi linguaggi
Se
Qui si fa veramente volto a fatica prenda la parola
Io lo dicevo proprio
Al campo di Isola Capo Rizzuto cibi centocinquanta giovane parti d'Italia
Abbiamo chiuso domenica in terra di Calabria
Ragazzi da tutte le parti d'Italia
Per cinque giorni rifletterà interrogarsi
A porsi delle domande
E anche degli stupori
Lo dicevo loro chiudendo che siamo chiamati oggi veramente a disinnescare
La miccia uso questa immagine
Avendo l'immagine di queste guerre che ci circondano
Ma perché anche noi continuiamo la guerra l'Italia contribuisce la guerra avvertendo armi
E comprando armi la spesa degli acquisti di armi che ripeto se servono per chi deve fare un servizio deceduti per un discorso
Se poi andiamo a acquistare altro
Mi disturba quando vedo
La disperazione la povertà veramente di tanta gente
Parlo di casa nostra
E poi non posso dimenticare lo scenario nel mondo dobbiamo disinnescare anche noi vi prego la miccia
Perché a volte ci sentiamo fragili disorientati
E legittima anche a volte è una sorta di paura che ho visto in tanta gente se non viene messa in grado di poter conoscere bene e l'apice della rassegnazione
Quell'appello pericolosissima della delega che tocca sempre agli altri fare
E bisogna insomma
Disinnescare la miccia per riportare al centro della società
I valori positivi
Profondi
Che sono che ancora sono presenti
In molte delle nostre persone perché c'è una marea di gente bella
Ci sono delle belle realtà
Che a volte vengono un po'soffocate da tutto il resto ma ci sono ci sono dobbiamo farle conoscere e tu lo fai spesso col giornale
Nel quale ti spendi
Per dare anche Cindy speranza di forza di coraggio e vento e per dimostrare che è possibile
Allora noi dobbiamo riportare al centro della società i valori positivi
Ancora presenti
Occorre agire tutti insieme
Ognuno per la propria parte e per la propria parte di responsabilità
Allora siamo chiamati all'ottavo
Lo ripeto perché un passaggio per me è importante
Chiamati a lottare contro l'impunità
Per i diritti umani calpestati
Perché c'è l'impunità per quelli che scommettono come
Perché non c'è un tribunale nel mondo che chiede conto realmente
A cui sono impuniti
Chi colti calpesta i diritti umani vengono calpestati
Sulla faccia di questa terra e sono in politica
Dobbiamo anche colpire ripulita economica
Di quell'economia assassina
Come l'ha chiamata proprio Francesca Francesco
Anche qui bisogna distinguere dall'economia sana da quanti professionalmente e generosamente si spendano perché orario di lavoro uno economia pulita
Ma bisogna colpire anche quindi pulito impunità economica quella che perpetui ingiustizie e disuguaglianze che usa che sfrutta
Che permette forme di sfruttamento di lavoro nero
Dobbiamo dirci quindi che la povertà è un crimine contro l'umanità
è il più grande crimine
E noi respingiamo
E non glieli spingiamo
Dobbiamo
Dire no
Anche
A una immunità quelli che si sentono i muri
Come
Illeso o nero
Di quei doveri e responsabilità dove Coppito medio io sono immune
Da quei doveri da quelle responsabilità
Ma quei doveri quelle responsabilità rappresentano
L'ossatura
E la linfa di una comunità di un Paese
Allora bisogna passare
Dal paradigma del Likud dell'impunità
Degli hub unità in questo senso
Ai principi di comunità dobbiamo lavorare di più per fare comunità
Unire le nostre forze le nostre energie
Dobbiamo passare all'etica della condivisione
Non dimenticando che l'etica
è il primo acide
Al mille illegalità
Oggi al di là delle dei proclami diede delle parole
Nel nostro Paese chiamiamo
Dovevamo visto delle cose bellissime
E non le vogliamo dimenticare anzi incoraggiare e sostenere
Ma è ancora molto vasta
L'emorragia di umanità
C'è tanto emorragie di umanità Anco
è una terribile Martucci
Perché a parole abbiamo visto quelle immagini che ci toccavano da vicino
Ma passa tutto molto in fretta
Abbiamo visto che molti ha detto Dordogna accogliamo noi li accogliamo noi
Io mi sono permesso l'estensore dire e tutti gli altri
Che continuano
A chiedere una mano
A sbarcare i nostri territori e disperati dei nostri consensi
E che cosa facciamo con tutti gli altri
Allora tu capisci
C'è chi parla di guerra contro il virus
Ma perché troppi hanno taciuto e continua a tacere
Di fronte alle guerre che continuano a spargere sofferenze nel mondo
E sono tanti
E la guerra è un tema è un tema quasi assente dalla riflessione pubblica
Macché canalizzate quello che tu hai detto
Che che analizza in mille modi la vita di tutti
Perché quelle guerre quello prenderne coscienza
Ora prendiamo quando tocca un po'i nostri affari o qualcheduno delle persone a noi care
Direttamente o indirettamente
All'una ricaduta in casa nostra
Anche in casa nostra
Perché dico questo
Perché influenze sono
L'economia globale
Perché pesano sui bilanci degli Stati
Le spese
Perché c'è un'influenza quelle guerre e su Cortina i governi che diventano
Tiepidi
Complice a volte
Perché vanno magari gli arbitri
Desta Pelizzoli continenti queste guerre
Terrorizzano le popolazioni
Devastò nei territori
Tanti morti e feriti
Provocò non milioni di profughi
I persone costrette a lasciare la loro terra
E la maggior parte sono persone condannate a vita
Dal proprio luogo di nascita
Perché c'è non c'è l'acqua ce la siccità
C'è stata la distruzione
I loro ritirare di molti di questi
Lo sappiamo bene tutti
E deportazione indotta
Che continua a produrre un olocausto
Il mar Mediterraneo
è l'un per cento degli oceani
A noi sembra l'immenso invece l'un per cento dello c'è
E nel mar Mediterraneo sta venendo l'Olocausto
Di cui non sappiamo il numero di morti risotto
Rimbalzano le notizie ogni tanto
Però
Abbiamo visto apparire anche con delle belle fotografie le prime pagine di alcuni giornali
Qua di Turchia un bambino quella tutina rossa
Trovato morto sulla spiaggia
O un agente che l'ha appreso può in braccio
Per portarlo morto nel modo più dignitoso
Così le immagini
Dimenticandosi degli altri migliaia di bambini
Morti
Non solo nei nostri mari
Ma in questa fortezza che l'Europa ha creato
E abbiamo visto che in questi giorni che aumentano la costruzione dei muri
E pensavamo che quando caduto il muro di Berlino
Si aprisse una stagione nuova
Non era l'ultimo muro a cadere in Europa
Perché l'ultimo muro a cadere è stato quello di Gorizia
In Italia
Ma dopo Primoli
Voi sapete
Che erano scaduti segno di libertà di dignità un'Europa che cominciava aprirsi
è cominciato il processo indietro un'Europa
Che continua a chiudersi
Il rischio in Europa oggi
Non è solo l'Europa
Ci sono dei segnali di caduta di democrazia di forme di democrazie pallido
Che sono inquietanti
Ma abbiamo visto d'accordo democrazie tanti presidi al mondo
Questo è un dato su cui riflettere
Oggi
E così ha ragione papa Francesco quando ho parlato troppo e Redipuglia pochi mesi dopo che era papà della terza guerra mondiale a pezzi
E come è giusto parlare anche questa sera
Che ce lo mettiamo testa rispetto alla catastrofe catastrofe ecologica
Non usciremo mai fuori
Perché questa catastrofica più ecologica ci coinvolge tutti
Allora mi dispiace sentire parlare
Di transizione ecologica
Ma transizione da che cosa
Da quello che c'era prima
Non voglio dimenticare delle positività
Cominciando vi ad avviare
Ad arrabbiarmi
Perché avevamo una meraviglia lungo può forestale dello Stato
Che aveva formato
Migliaia di uomini e di donne
Specializzandosi
Per la tutela dell'ambiente
Poi
C'è stato uno che sapeva tutto lui
Che sa tutto lui
Che ha messo tutto
Son passati erano dei carabinieri forestali
Dove ci sono persone che legge
E c'è anche lui è un grande servizio che viene fatto e ci tengo a suggellare il valore di tutto questo
Ma dirà si era formato e stava crescendo una super specializzazione
Mai
Mai
Così necessaria che si sviluppasse in quella direzione
Ora c'è tutto questo percorso da incoraggiare da sostenere
Ma ne vediamo le fragilità
E allora non transizione ecologica per piacere
Ma conversione ecologica come ci ricorda papa Francesco
Verso un'ecologia integrale che non ci fa dimenticare che disastri ambientali e i disastri sociali non sono invece diverse non unica crisi socio ambientale
Ecco allora
Allora si hai ragione
L'Afghanistan
Ma perché lo abbiamo ricordato la guerra dello Ieo
Ti ricordi
Cinque anni di guerra duecentocinquanta mila morti venti milioni ridotti alla fame
E allora possiamo ricordarne altre guerre che vanno che vengono non fanno notizia
E dov'è l'Europa
Che ITA dei miliardi a utilizzatori in Turchia per tenersi televisioni di poveri cristi migranti se ritenga Lovino
Se ritenga lo
Allora noi ci troviamo logico muoviamo però
Per il bambino
O quando c'è un grande balcone tutti che gridano
Ogni giorno arrivano barche barchette perché Tine
Ma da noi da quei Paesi che abbiamo sottratto l'abbiamo colonizzatori
Il diamo soltanto i patrimoni continuiamo sottrarli
E poi respingiamo
Io dopo la formuletta in tasca
Sono solo che mentre l'Europa comincia a dire sì
E i parchi giochi
Che ha coinvolto tanti Paesi del mondo il settantacinque per cento soldi distribuiti io Europa
E gli intrighi d'America
E nell'Africa solo il due per cento
Ora tutti annunciano che bisogna dare di più
Però c'è una parola che deve essere detta
L'urgenza
Perché se ne facciamo delle affermazioni Apple Tassoni immensi Passoni mesi
Di urgenza
L'urgenza
In Africa solo il due per cento all'accesso a tutto questo
E comincia a diffondersi
E nipotine strage
Ma intanto la lì parliamo solo quando
Cita un pochettino Comotto
Ma noi non possiamo questa sera
Noi non possiamo questa sera
Venti anni
Di stragi sono venuti dal Pakistan eccetera
Che lascia da un Paese ancora più disastrato
Coi diritti delle donne che avevano subito ricca testati
Allora per piacere
Noi vent'anni fa
Eravamo a Genova
Qualcuno ci aveva definito i no global
E realtà
Si dicevano dei noti alle cose che dovevano essere dette dei no
Ma lì si erano detti dissi
Si prospettava allora una visione diversa del mondo
Tant'è vero
Che proprio venti anni fa no
E successo
Quella che registra una guerra infinita
Perché pochi mesi dopo questi test dicendo dei no global con
Con tutto quello che ne è conseguito
Dove si faceva bere proposte dove si parlava dell'ambiente dove si denunciano i traffici delle armi dove si parlava di cooperazione eccetera
Poco dopo
Lettore gemelli
E quindi improvvisamente si è parlato della guerra infinita
E ora i risultati di quella globalizzazione contro la quale
Si era mobilitato il movimento di Genova
Non solo denunciando le iniquità
Del sistema
Che poi sono vistosamente cresciute
Ne avevamo proposto delle alternative
E poi la guerra dell'Iraq
Ti ricordi dieci milioni centodieci milioni di persone siamo scesi in strada
Per dire che non si doveva fare quello
Non si doveva fare quello
Che ci sono altre strade
Ma anche lì si è aperta
E io mi ricordo
C'era un governo di sinistra in quel momento governare il Paese
Eh io piccolo piccolo
Ma veramente piccolo piccolo ieri come oggi
Mi sono trovato a parlare
A più di cento mila persone
Insieme a un grande uomo
Lori che aveva l'autorevolezza per poterlo fare e io piccolo piccolo con Pietro Ingrao
Con Pietro Ingrao
A dire che non era quella la strada
Che non era quello il percorso
Ma era tutto è stato l'architetto nuova
Eppure questo arroganza
Questa forza arrogante che veramente
Ci ha trascinati continua a trascinarci
Errore ragione
Noi
Oggi sciogliamo rischiamo di respingerli
Voglio mandare un saluto quelle navi che soccorrono
Che sono lì in Mali a volte bistrattate etichettate denunciate ma meno male che ci sono delle ONG o Ang
Che fanno la loro parte
Meno male
Meno male
Meno male
Sono orgoglioso
Anche se è una piccola cosa
Io sono orgoglioso di avere la tessera
Ma non è crescere la tensione
E questione che ci sono dei momenti della vita
In cui bisogna anche dare un segnale da che parte si sta
Io sto dalla parte della nave mediterranea
Dell'altra emanare il che è partito da Milano non come nave ma come persone
E tante altre navi straniere
Alcune
Promosse anche dalle Caritas internazionali Dalla Chiesa
Dalla Chiesa
E allora lasciatemi ricordare ancora don Tonino Bello
Quando un giorno disse al suo credo
Sapete nella chiesa ricca vero eccetera
E al suo consiglio pastorale che l'organo
Pastorale della Chiesa in una diocesi
Tonino Bello
Io ero presente quel giorno che disse queste parole immaginata al clero
Disse non mi interessa
Sapere chi si attiva
Detto da UNESCO
Nove interessa sapere chi sia di mi basta sapere da che parte sta
Dio sarà
Io
Dio
Dio sa Polonia dio sta Bologna in quelle case delle persone più deboli più fragili
Di Holstein per la famiglia dove c'è una persona anziana è una persona malata
Dove c'era il professore di diversamente Ap
Dio salvi i nostri territori
Dove c'è la ricerca la fatica
E Dio il posto di Dio voi l'avete capito corrompe si al vostro il ferimento
Dio sa sempre agli ultimi posti
Dio sta dove c'era fragilità la pratica delle persone
La Chiesa deve stare lì quelli che partono parole e che fanno Pacetti alla Madonna tutti santi devono stare lì
Devono stare dove c'è la fatica la sofferenza delle persone
Perché i riscatti io no riviste attivo e tiro Sasso per le navi
D asta su quelle navi sapete
Dio abita i nostri territori
Dio sta in plenum che questa sera
Parlando della fragilità della sofferenza della tattica
Delle persone
Degno
Qualunque sia il nostro riferimento
Io dico sempre che Dio non è cattolico
Perché Dio ma tutti Dio di tutti
Sentiti di tutti
Abbracciati tattile
Grazie Luigi
Infatti abbiamo sentito parlare poco di mafia ma non era non è che abbiamo perso molto credo
Che
Dei geni ci regala sempre delle delle riflessioni
Che poi portiamo a casa che magari
Su cui poi torniamo a riflettere nei prossimi giorni
Quando tu
Citavi ero sicuro stavo per farti la domanda qual niente ci vado
Quando è citato don Tonino Bello non mi importa sapere chi è Dio
E mi viene in mente un'altra frase che tu citi sempre
E tu sei quanto io sono mi sono innamorato
Del del piccolo giudice di Rosario Livatino
Che disse scrisse una frase che tu ricordi che tu sei convinto che abbia letto anche Giovanni Paolo secondo prima Della sua famosa invettiva nella Valle dei Templi
Per la frase che
Per me è un evento parallelo di quello di don Tonino Bello
Dopo la nostra morte non ci sarà chi è stato chiesto
Tanto siamo stato credenti ma credibili io credo che è è la risposta che a tutto quello che tu ci hai regalato stasera è questa la parola credibilità così come il piccolo giudice
Ora beato martire per la Chiesa ma così come don Pino Puglisi così come non siamo convinti per Don Peppe Diana ma come don Tonino Bello come don Milani quanti nel suo mini
Credibili sicuramente credenti ma sicuramente credibile io credo che stasera come al solito abbiamo avuto un un don Luigi che
Credente lo sappiamo qua ancora una volta dimostrato di essere credibile e che ci regala ogni volta
Oggi ha fatto il bis del ricchi non c'era prima ante è intervenuto parlare dei beni confiscati nella nella libreria
Ci rivediamo con Luigi
Leader continuiamo il nostro giro tra pochi giorni venerdì siamo in Sicilia a parlare
Ma non so forse parleremo di mafia quella volta
Da qualche giorno fa eravamo col procuratore Cafiero De Raho in un piccolissimo paese d'Abruzzo
A parlare
Anche lì di legalità ma di impegno e di credibilità
E questo
Credo che
Dobbiamo solo fare un altro applauso don Luigi per quello che ci ha regalato
E come sempre non me la voglio dimenticare uniamo nell'applauso anche
I ragazzi un po'cresciuti perché contava dopo Dante anni avevo dei devo dire che attira asciutti che lo accompagnano e che fanno in modo che Luigi sia con noi ancora per tantissimi tantissimi anni