Festa nazionale de l'Unità 2021 - "Le guerre delle donne". Presentazione del libro di Emanuela Zuccalà (Infinito Edizioni)

Una buona sera a tutti i diritti i partecipanti quelli che si ci sono in quelli che si aggiungeranno speriamo per la presentazione di questo libro e importante ci sono Francesca Paci del quotidiano la Stampa
Dico un libro importante non soltanto perché lo è eleggendo lo vedrete
Ma perché a dimostrazione di quanto il tema le guerre delle donne le guerre al plurale
Delle donne al plurale tutte diverse
Sebbene sulla stessa e trincee in qualche modo e quando sono stato a un invitata
Da da Bologna
Non pensavo che dopo poche settimane caduta a Kabul il avremmo avuto i riflettori accesi sulla condizione delle donne afgane
Come paradigma come cartina di tornasole di una situazione chiaramente complessa anche per l'uomo finì in Afghanistan per l'intero Paese e e però poi rileggendo e prendendo appunti adesso nel venire qui a Bologna a distanza di tre settimane dalla caduta di Kabul e quindi da questo tema tornato alla ribalta dei media nei dibattiti
Mi viene da pensare a come le le le donne le storie che racconta Emanuela Zuccalà che è una collega giornalista ma è molto di più perché è una narratrice
Che non si limita soltanto l'approccio giornalistico quindi alla alla alla storia in quanto notizia ma la segue troverete in questo libro
E dei rincontrerà di di di donne che arriva conosciuto in precedenza e che poteva ritrovare quindi per vedere come quel filo è andato spesso per fortuna avanti non sempre sempre avanti e anche indietro anche con storie critiche mi veniva da pensare come le donne di cui noi parliamo oggi in Afghanistan sono le donne di cui parla lei ci sono c'è un filo rosso che accompagna
Paesi differenti condizioni differenti lei io mi sono appuntato ha soltanto ci porta per mano attraverso storie che vanno dal Messico al Brasile dall'Algeria Torino Barcellona in Sicilia in Mozambico e in Liberia in Liberia la storia che racconta della Liberia la scuola della foresta
Personalmente a me un una di quelle che ha dato più credo anche lei raccontando la più più più gravità ecco da anche perché ha una bambina che s'aggira adesso con comparire acqua che a nove anni e mezzo
E diciamo è inevitabile che si guardi diciamo a ai ritardi orlate a tutte le età violate ma insomma i tabulati in quel modo come la storia che racconta della Liberia delle mutilazioni genitali in una maniera molto forte
Per la cosa bella di questo libro ce ne sono tante dire bello e sembra quasi un ossimoro diversità però la cosa il valore aggiunto di questo libro dal mio punto di vista e che le storie sono tutte diverse sono tante ed hanno tutte un'identità speciale ciascuna di queste per quanto mi riguarda è molto importante perché l'impressione spesso che
L'idea della causa femminile come una macro causa chiamo che diciamo ormai è diventata il centrale l'empowerment femminile il G venti delle donne da Santa Margherita Ligure la settimana scorsa ero lì il Pnr con le quote per le per la valorizzazione delle capacità femminile c'era insomma ci sia un gran parlare di questo tema talvolta ho l'impressione io producendo una sorta di assuefazione
Come fare non parlarne per niente no bisogna parlarne ovviamente però c'è questo rischio quindi io volevo cominciare dal domandare Emanuela
E perché aggiornare molte delle storie che lei aveva già raccolto in passato è raccontato in passato perché farlo in questo momento in cui obiettivamente è un tema di cui si parla si parla di femminicidi si parla di tetto di cristallo mai veramente rotto
E perché farlo in questo momento in cui tra tante informazioni bisogna farsi largo affermando identità la personalità di queste storie
Che si impongono
A forza col sequestro
Sì in effetti
Me ne ero accorta poco in passato perché io mi sono sempre occupata diciamo di tematiche femminili in senso lato lavorato sempre per i giornali femminili quando i giornali femminili erano dei veri e propri news magazine non avevano niente da invidiare no a ai grandi giornali d'attualità per qui diciamo anche i grandi eventi dell'attualità internazionale del sempre trattati dal punto di vista delle donne progetto punto mi sono svegliato una mattina e tutti parlavano di queste tematiche che è bellissimo assolutamente è giusto e importante perché importante perché perché la parità di genere non non esiste non c'è nessun Paese al mondo che la che l'ha raggiunta quando parliamo di parità di genere soldi tra indicatori fondamentali Nora partecipazione al mercato del lavoro la rappresentanza in politica il diritto all'istruzione
Paesi scandinavi si avvicinano ma non esiste la parità di genere nel mondo per un argomento di cui bisogna bisogna sicuramente continuare a parlare
Io mi sono ritrovata con tutte queste storie diciamo raccolte in tanti anni di giornalismo sul campo e mi sembrava importante non lasciarle vivere nello spazio esiguo e nel tempo effimero di un articolo di giornale che purtroppo poi appunto tutti dimenticano come anche normale fisiologico che sia per l'influsso delle notizie come scrivo nell'introduzione mi sono ritrovata con queste storie che alle quali non sono non solo sono affezionata umanamente ma secondo me ognuna di loro
Mi piace che tu abbia subito individuato questo fatto che sono storie di di persone no perché poi spesso leggiamo le notizie e difficilmente capiamo che parliamo di persone come noi fondamentalmente ma sono tutte storie che individuano delle tematiche diverse
Sempre nel macro ambito della lotta diciamo delle donne
E per i loro diritti quindi sono tutte molto significative secondo me sono ed importanti da da raccontare per questo
E quindi mi sono inserita anche in questo flusso diciamo di mi ha di di di notizie di narrazione e sui diritti delle donne sperando come dire di fare una cosa
Un pochino diverso essa cioè appunto raccontando storie storie di persone fornendo al lettore dei volti delle storie in carne ed ossa con le quali io spero che i lettori e le lettrici possano impatti Zare molto e alcune di queste donne sono riuscita a risentirle quindi ad aggiornare diciamo l'articolo che ho scritto
Tempo prima altre no chiaramente perché ci sono tante storie che che riguardano poi le conseguenze delle guerre quindi i profughi donne che ho incontrato in campi di rifugiati lì ovviamente era
Era impossibile rintracciarli anche se di alcune avevo i numeri di telefono e poi chissà che che fine hanno fatto no con le donne siriane che ho incontrato in Giordania nel campo
Di Zavattari e diciamo che poi mi sembrava anche bello il fatto di dare una sorta di mappatura quasi geografica perché sono trenta storie in quasi altrettanti Paesi del mondo quindi abbiamo Sudamerica l'Africa
Qualcosa di Medioriente Italia naturalmente Europa sono tutte storie diverso è però c'è questo filo rosso no che ci fa sentire che poi alla fine le battaglie delle donne
Fare battaglie tutte nuovi si sono tutte diverse hanno chiaramente delle declinazioni completamente diverso e dei contesti diversi cioè è ovvio che l'Italia non può essere paragonata la situazione della Repubblica Democratica del Congo però insomma diciamo se se vogliamo proprio semplificare al massimo in questa corsa in questa in questo cammino verso la parità di genere che non c'è alla fine insomma siamo tutte siamo tutte unite dobbiamo dovremmo essere tutti uniti
E dunque
Allora e
Cibi come racconti nella prefazione prefazione che mi fa molto piacere dire e accompagnata da un intervento di Emma Bonino che a proposito di quando si spengono e si accendono i riflettori
Quando voi nel due mila e uno molti Dinoi hanno scoperto che le donne afgane venivano lapidata negli stadi Emma Bonino
Lo raccontava già da tempo non da giornalista ma da politica nel novantasette era stata arrestata proprio per il suo progetto vizio delle donne di Kabul era lì in un momento in cui diciamo questo tema era meno
Meno coperto ma la situazione delle donne era assolutamente la stessa idea
E
Allora io adesso vorrei quei domandare cioè ovviamente siete liberi di intervenire ma io identificato degli spot e vorrei sollecitare adesso Marilena Pilati Siviero Gianni le altre due amiche che sono qui con noi che hanno un approccio non giornalistico come me Manuela ma più politico e Marilena che ex sindaco e ex vice sindaco e consigliere regionale
E
E Silvia che è segretario del Pd metropolitano di Milano e che viene anche nell'esperienza di scienze sociali
Le guerre chiaramente parliamo di guerre quindi parliamo della situazione più estremi storie che tra tutta
E Manuela non sono tutte di guerra dirà di rapina cioè non sono tutte quante di trincea di bombardamenti nel senso sono anche state di guerre quotidiane
E sono spariti i traumi che non è che avvengono in maniera estemporanea che hanno una storia cioè che arrivano dall'ONU
Da lontano
Penso all'educazione
Ed è su questo che vorrei sollecitare ecco io ho sempre pensato
Che quando ne portiamo l'accento sull'educazione delle bambine e delle ragazze
Parlo dei paesi più lontani e parlo anche dei nostri con un'enfasi forti importante assolutamente una figlia femmina lo sento ma forse poniamo poco accento sull'educazione dei bambini
Senza la quale cioè diciamo senza quinte educazione il percorso un percorso a metà perché nella migliore delle ipotesi si riesce nel dare una consapevolezza le donne che magari finisce per provocare una frustrazione se l'altra parte non è consapevole alla siccome queste cose non le vediamo nelle nostre scuole voi avete esperienza politica di lavoro sul territorio e non è una cosa che c'è molto lontana perché dicevamo prima di di quando lo stupro è stato considerato è stato considerato lo stupro di guerra è stato considerato un crimine in tempi molto recenti ma anche altre cose cioè in Italia lo stupro non è più un reato contro la morale ma contro la persona nel novantasei cioè ieri
E dall'ottantuno
Abbiamo detto addio al matrimonio riparatore e a e al delitto d'onore matrimoni riparatori in questi giorni sulle donne afgane approvato cercare Franca Viola che la prima in Italia nella Sicilia degli anni sessanta che dice no al matrimonio riparatore e non voleva parlare perché sta anche anziana però ho sempre pensato che Franca viola
E chi conosce la storia italiana di
Della lotta per l'emancipazione è una donna è stata rafforzata anche da suo padre Bernardo cioè da un nuovo che incassa ha detto ti aiuto tutti sostengono ecco allora nella nostra esperienza nell'Espérance dica a che punto siamo su questo chiaramente parlo dell'Italia nella Repubblica democratica del Congo non è l'Afghanistan partiamo da situazioni diverse però quando parliamo di femminicidi parliamo di uomini che non amano le donne presumendo di cominceranno a qualche in qualche momento a scuola ci sarà
Non è una domanda ma è una sollecitazione a una riflessione per la vostra storia
Intanto davvero grazie intanto da bolognese voglio dare a tutte voi è un caloroso benvenuto e poi davvero un ringraziamento Emanuela per le storie che ci regala
Storie davvero
Che ho trovato molto forti molto commoventi ma anche storie che ci consegni hanno però il coraggio delle donne quindi sono storie che in qualche modo
Ci restituiscono anche la speranza che c'è un cammino che non abbandonano nemmeno le donne che rispetto a quelle con cui abbiamo rapporti quotidiani dicono davvero una condizione di violenza e di sopraffazione molto molto più forte c'è un'immagine molto bella delle donne in del Sud e Centro America in cammino verso gli Stati Uniti attraverso il Messico che
Sono consapevoli del fatto che lungo quel cammino potranno e molte di loro saranno stuprate ma questo per loro non è importante loro accettano questo ma si rialzano ogni volta che riprendono il loro cammino questo per me è un'immagine davvero molto bella che in qualche modo ecco accomuna queste storie ciascuna unica ma in qualche modo davvero legata attraverso il filo rosso di cui ci parlava Francesca tutte le altre
E queste storie io credo
In parte molto lontane non nel tempo ma nello spazio in parte perché alcune storia realtà sono storie anche di donne italiane
Mi hanno fatto molto riflettere anche su quello che viviamo in una terra come questa Bologna all'Emilia-Romagna dal punto di vista dell'emancipazione femminile è una realtà che anche in Italia e particolare
Il protagonismo delle donne è stato davvero determinante nella nella crescita e nello sviluppo di questo territorio che ha segnato alcune cose davvero molto importanti
Nella davvero in quel cammino verso la parità quindi stiamo parlando forse di un contesto che rispetto a quelli che Manuela ci descrive nel libro
è molto lontano rispetto diciamo a alla al alle tappe fatte eppure cui esattamente come Francesca non si aspettava che diciamo ci fosse un'attualità no così forte così vicina a quello che
Viene descritto nelle tante storie del libro ecco allo stesso tempo io potrei dire che non mi sarei mai aspettata di trovare un nel due mila ventuno a parlare
Di queste cose avendo di recente proprio qui in questa terra in questa città in questa regione
Vissuto
Delle storie terribili
La storia di Saman a Reggio Emilia la Storia di Chiara una ragazza di quindici anni che in un comune vicino Bologna è stata uccisa da un suo coetaneo e la storia
Di Emma una giovane studentessa dell'ateneo di Bologna
Che è stata uccisa e fatta Pessi apprezzi il suo corpo gettato in un cassonetto dei rifiuti il carnefice il il suo compagno
Allora sono storie davvero che ci fanno capire purtroppo che c'è ancora molta strada da fare anche qui anche in una terra che davvero lavora quotidianamente costantemente non solo sul contrasto e alla violenza
Non solo diciamo
Ad nel tempo diciamo nelle azioni di affiancamento alle storie terribili che
Diciamo anche il libro racconta e che sono purtroppo sempre più frequenti nel nostro territorio anche a seguito della pandemia lo sappiamo i numeri ci dicono che purtroppo le violenze domestiche
Sono aumentate
E dunque diciamo quell'isolamento a cui questa
Crisi sanitaria c'ha confinato
è un isolamento che davvero a colpito a ancora di più tutte le situazioni di fragilità anche quelle all'interno delle mura domestiche
Anche nel libro ci sono molte donne
Che in qualche modo
Nelle loro storie si osserva il fatto che la violenza in realtà e dentro i contesti familiari e dentro i contesti amicali e quindi anche diciamo rispetto a questo no la crisi ci ha fatto fare qualche passo indietro
Ma
Ci sono anche
Altri aspetti noi abbiamo in questa in questa terra penso anche alle azioni che fanno i Comuni ma anche la Regione il grande lavoro che si fa
Diciamo nella nel versante della prevenzione una delle tv della convenzione di Istanbul io personalmente ho lavorato proprio perché fin dalla prima infanzia vi fossero Progetti che
A disposizione delle delle scuole e di ogni ordine e grado proprio per lavorare
Con bambini e bambine ragazze i ragazzi alla
Lotta agli stereotipi lavorare alla
Diciamo a promuovere una cultura di rispetto delle differenze certamente però non possiamo dimenticare che sono percorsi e processi lunghi non possiamo in nessun modo pensare che se i risultati non sono veloci allora non arriveranno perché in realtà c'è una cultura che va sradicata c'ha un linguaggio ci sono comportamenti che forse a volte derubrichiamo anche come meno importanti ma che non lo sono
Se pensiamo per esempio
Anche a certi episodi che hanno avuto i riflettori puntati certe violenze verbali nei confronti delle donne
Uno tra tutte le le violenze contro calore Carola racchette
Ho perso anche a qualche video di qualche personaggio che giustifica in qualche modo attivazioni nei confronti
Di presunte violenze nei confronti delle donne o forse anche come dire un atteggiamento che porta
Diffusamente a ritenere che certi linguaggi o certi comportamenti non siano lesivi della dignità delle donne qualcosa che ci deve far riflettere la cultura del Silenzio
O la l'accettare
Che poi in fondo le donne non siano come gli uomini è qualcosa che attraversa anche la nostra la nostra società e ne abbiamo esempi davvero frequenti una delle cose su cui davvero dobbiamo lavorare
L'educazione ma lo dobbiamo fare cercando di andare davvero a capire quali sono le cause che generano e che mantengono perché diciamo oltre che generare si mantengono
Questi stereotipi
Penso per esempio al fatto che
Si ritiene che alcuni di questi episodi penso quello di Saman ma anche quello
Di Emma siano in qualche modo giustificati da culture diverso e quindi che in qualche modo siano la conseguenza del fenomeno migratorio
In realtà dobbiamo essere davvero consapevoli e agire con delle politiche conseguenti che queste sono cose che hanno origine dalle diseguaglianze dalle disparità
Di genere e da un modello culturale che ancora vede una fortissima simmetria
Tra il maschile e il femminile tra il potere attribuito diciamo ai generi ecco ecco io credo che la politica debba a continuare a lavorare su più versanti soprattutto nella consapevolezza che e il libro lo sottolinea le norme non cambiano la cultura e non riescono appunto a rompere quel tetto di cristallo ci sono Paesi dove le leggi sono davvero molto più avanzate ma è è è singolare ci sono situazioni molto simili di sopraffazione di stupro uso che le donne di Q alcune di quelle donne hanno subito in contesti dove ne le norme sono molto diverso
E dunque non è sufficiente non è sufficiente importante ma poi ci sono tanti esempi nel libro davvero significativi del Silenzio
Che a volte accompagna leggi test sanciscono diritti Matthys non sono fatte rispettare o perché chi dovrebbe farlo si volta dall'altra parte
O perché i killer dovrebbe far rispettare viene corrotto o perché semplicemente si volta dall'altra parte ecco noi dobbiamo fare in modo che le leggi ci siano che stabiliscano i diritti
Che stabiliscano
Però anche la scusate la politica deve anche mettere in campo delle politiche che davvero rendano quei diritti esigibili perché altrimenti davvero purtroppo le le leggi restano rischiano di restare lettera morta quindi davvero io penso che il ruolo della scuola dell'educazione ma anche leggi una educazione diffusa
E che sia sempre più rischi diciamo rispettosa dei il del linguaggio debba accompagnare le azioni importantissime
Diciamo di contrasto e di lotta
Sì infatti io volevo solo aggiungere infatti penso che le legge ovviamente sono fondamentali ma gli esempi
In cui non si è tornati indietro sono quelli in cui il cambiamento culturale della società
Non solo è andato di pari passo in qualche caso addirittura anticipato la legge c'è penso oggi in Italia Kissin Maggini Chissi segnerebbe di rimettere in discussione il divorzio
Perché
Esatto ma ma lì è un tema di donna il divorzio che è un tema che che cosa tant'è vero che io ho l'impressione che per esempio sul dibattito che ha non ha che vedere solo così minime maschile con tutti sull'eutanasia si stia andando verso la situazione in cui ciascuno nel proprio diciamo la legge sta già per tarda fin troppo a a rispondere a un'esigenza che già maturata
Silvia
Grazie innanzitutto voglio ringraziare anche tantissimo Emanuela Zuccalà per questo libro e per queste storie che ci ha regalato sono storie durissime
L'alcuni momenti sinceramente leggere il libro andare avanti nell'edizione del libro è stato difficile
Perché sono stare che da un lato pensiamo lontane
Ma come come si diceva prima non riguardano solo continenti diversi dall'Europa non riguardano solo Paesi diversi dall'Italia sono state che succedono ogni giorno anche qui
Lo raccontava prima la sindaca sono storie che a volte arrivano sui giornali poi scompaiono penso all'Afghanistan che progressivamente vediamo in questi giorni
Da che occupava tutti i telegiornali da che occupava tutti i giornali quasi in tutti i giornali pian piano questa tragedia che comunque assolutamente ancora in corso e che riguarda in questo caso tantissime donne ma in realtà popolazioni intere
Noi come si diversi ma sui fatti dalla nostra quotidianità e quindi in qualche modo tutte le tragedie
Forse anche per sopravvivere li mettessimo un pochino un pochino ai margini e mentre questo libro ci riporta quanto queste tragedie a quanto la violenza sì ancora diffusissima e colpisca soprattutto le donne in tutto il mondo e anche qui da noi
E io voglio dire due cose molto brevemente perché poi vorrei anche ascoltare ancora Emanuela
è ovvio che non non è solo un tema di leggi lo si legge dalle storie del libro ma lo vediamo tutti i giorni in quello che accade che accade sugli stupri che che accade sul fatto che le donne non vengono pagati come gli uomini che accade
Rispetto anche a la possibilità di avanzamento e di conciliazione che una donna i cui che dovrebbe essere condivisione io vorrei abolire la parola conciliazione sostituirla la parola condivisione ma anche qui poi arrivo al tema delle parole
Che i oggi impossibile perché mancano i servizi quindi certamente c'è un tema di avanzamento della Società su cui l'Italia non è ancora a un punto di arrivo in termini normativi e anche in termini fattuali appunto sul tema della condivisione e quindi della garanzia di servizi che possono mettere ciascuna donna nella condizione di poter scegliere se avere o meno dei figli scegliere se avere o meno una famiglia scegliere se continuare o meno a lavorare papà c'è un grandissimo tema culturale
Che per me a tanto a che fare anche con il linguaggio che ha che fare come noi raccontiamo la Società si parte dalle scuole ancora oggi nel due mila ventuno assistiamo a libri dove compilare a me associa i verbi alle frasi la mamma cucina stira il Papa lavora perché così perché ancora oggi nel due mila ventuno ci sono dei io vuoi prestabiliti che vengono riconfermati in un racconto di in cui noi siamo immersi
Nelle pubblicità di ogni giorno in cui la donna spessissimo viene utilizzata nel nella propria bellezza nel proprio quando tra l'altro una bellezza spessissimo stereotipata che deve corrispondere a dei canoni
Per pubblicizzare cose che nulla hanno a che vedere la macchina questa macchina un po'meno perché adesso ci siamo siamo passati ai panorami sulle auto però su tantissimi altri qualcosa di indifferente ci i dentifrici c'è sempre la donna che era tramonti mostra il sorriso cioè c'erano un'oggettistica azione dell'Adone del corpo femminile
A cui i bambini i ragazzi sono tutti i giorni esposti guardando la televisione leggendo i giornali c'è un tema è enorme che a a me ogni volta angoscia
Di quasi con l'età
Perché nel momento in cui viene raccontato uno stupro poco una violenza un femminicidio spessissimo si va a indagare nella vita delle donne in modo morboso
Sicuramente c'è un tema per cui sono le persone che vogliono legge voi ne informò almeno queste notizie perché altrimenti i giornali non li pubblicherà ebbero però anche questo ovviamente contribuisce al fatto come se noi dovessimo in qualche modo spiegare quella violenza spiegare quel femminicidio che invece una spiegazione non ce la e non ce la deve avviare perché altrimenti davvero contino a far passare questo messaggio per cui comunque quella donna ha fatto qualcosa che il fondo non doveva fare ed è il motivo per cui non lo raccontiamo per cui per cui tu non leggi
Prima c'è anche un grandissimo tema di linguaggio che so che in tante dicono che non non è un un tema fondamentale e certamente leggendo le storie del libro
Uno dice va be siamo di fronte la violenza te che te ne importa oggi la declinazione al femminile della della tua professione
Però io su questo invece penso sia importante perché è un anzitutto non faccio parte dei denari tristi che dicono oggi facciamo questo quindi non possiamo fare quello penso che tra l'altro siamo donne su questo ci possiamo vantare
Di avere nel DNA la capacità di riuscire a fare almeno una decina di cose insieme forse perché la vita sopportato anche nei geni a sviluppare questa cosa è e io penso che finché noi non raccontiamo il mondo
Anche dicendo dando il nome alle cose il nome giusto e non pensando che dando un nome maschile perché è questo che poi si annida
E io lo vedo perché faccio la segretaria metropolitana del PD e anche dentro il partito progressista come quando democratico indietro a come segretaria alla segretaria e la segretaria quella che scrive come se in italiano non ci fossero mille parole
Pesca
Che significa due cose potrei andare avanti
A N perenne mila nomi ok atti di richiamare segretari perché segretaria più autorevole
è il più autorevole perché maschile la stessa cosa vale col sindaco il sindaco no sindaca non sta bene architetta non ne parliamo
Perché architetta suona male perché ti rimanda delle cose e io mi domando ma scusate ma quando io non seguo il calcio manco i mondiali
Fallo di rigore non ci rimanda nulla invece come mai
E io sogno un mondo in cui una bambina possa anche leggere
Le professioni le storie quello che le che può sognare immaginare che sul futuro con una declinazione al femminile perché è per me si parte dal linguaggio e anche qua mi chiudo con questa cosa
A volte nascono dei movimenti oggi anche al divario digitale che ci raccontano un pezzo di realtà
Facendo anche dell'ironia però l'ironia magari ci consente di fare dei passi avanti scrisse nominata una pagina da una donna milanese che si chiama la donna a caso
Alla donna caso racconta ogni giorno guarda i giornali
E vede che tutti titoli funzionano così
Francesca mamma e grande professionista vince loro ai mondiali
Fichera uomo quindi cognome
Vincere loro alla scherma ora uno perché mi devi dire che quella e mamma e intanto lavora quando stiamo parlando del fatto alcun altro e padre uno ne padre così resto mi sorge spontanea la domanda secondo come mai non viene mai usato il cognome
Le donne sono sempre Francesca Maria Pina invece gli uomini comunque vi consiglio di seguirla perché effettivamente racconta anche qui un pezzo di linguaggio per cui è come se ci fosse sempre un modo di sminuire quello che le donne fanno o di dover raccontare un altro pezzo di realtà da appiccicare alla notizia che io penso non non ci aiuti
E su questo se posso dire l'ultima cosa proviamo a partire anche da noi
Che a volte siamo nelle stesse io me ne rendo conto su tantissime cose vittime di degli stereotipi che manco pensiamo di avere invece l'abbiamo talmente interiorizzato i perché fanno talmente parte della nostra società che li utilizziamo grazie
Grazie aggiungo che c'è di più non c'è soltanto Francesca Maria Rosa senza senza cognome dei giornali ma aggiungo che talvolta che è una cosa che va combattuta dal di dentro quando parlavo prima del rischio dell'assuefazione perché il tema è diventato mainstream adesso dopo tante di metà cioè tema delle parti quindi bisogna che ci sia e quindi succede anche di peggio succede anche non abbiamo storie femminili
No no femminili nel senso cioè non ci sono abbastanza donne cioè tu dici B ma ma non è questa una l'altra formaggi perché si è agito più storie di uomini e meno di donne e va be andare così oggi domani sempre no non ce ne sono abbastanza perché rispetto a
Il riflettore che oggi in questo momento questo tema va affrontato va affrontato devo affrontare lo devo affrontarlo affrontare e diventa e altra piccola notazione quando dicevate degli automatismi e quindi anche la vittimizzazione chi subisce violenza che ancora ancora ancora è una roba che doveva essere superata nel senso che
Diciamo dicevo prima anche
Lo stupro come reato contro la persona che è stato sancito ieri ma insomma comunque un dato di fatto ma anche qui ci riporta agli stati di Manuela mi viene in mente un certo punto credo se non sbaglio e una storia in Sierra leone
Dove io non avevo associato cioè vi racconto di una situazione molto grave di morti di parto e e cioè ci sono queste donne una donna che potrebbe essere salvata con il Cesario ma c'è la riluttanza a farlo perché il Cesario
C'è partorire di Cesario e quasi un non essere
Capaci non essere adatta come donna patto quindi anche una criminalizzazione di quella di quella di quell'intervento di quella di quella procedura che salverebbe la vita quindi questo mi faceva pensare e io adesso volevo fargli una domanda la faccio anche me stessa comincio da Emanuele vorrei dirlo anche a voi e berretto mandarlo anche voi Manuela pronunciato da da tanto tempo e tanto tempo che si occupa di donne
Io ho l'impressione magari è sbagliata che c'è stato un momento
E non abbiamo tutte la stessa età però c'è stato un momento e lo possiamo guardare dietro
In cui si è avuto l'impressione che si andasse molto avanti sempre avanti ogni giorno di più ogni giorno di più e citavo prima Franca viola perché io che sono nata nel settantuno quando ho cominciato a pensare a da guardarmi intorno eccetera pensavo
Accidenti lì Franca Viola papà Bernardo un caso oggi mio papà che farebbe e e e avevo delle risposte intorno a me e c'era un di più un di più di più
E
O niente e poi sono arrivati appunto l'abolizione del delitto d'onore il riconoscimento dello stupro reato contro la persona fino ad arrivare ad oggi che sembra che appunto su un giornale se non si parte empowerment femminile non si può uscire la mattina dopo
E eppure io ho l'impressione
Che siamo in un momento dis tallone cioè non voglio dire che c'è una battuta di arresto cioè io mi chiedo se non c'è qualcosa che anche noi
O se non noi
Abbiamo sbagliato potevamo fare di diverso o intorno a noi è stato sbarre se io oggi dopo aver fatto questo percorso arrivo nel due mila e ventuno
E guardo mia figlia che sta là dietro e che ci ha dieci anni e comincio a pensare io oggi
Arriva in sport no a rischio della del del del suo autore avvilimento fisico
Ecco io non so voi come perché chiaramente noi nel libro Emanuela parla delle altre ma parla di Noemi
Perché le altre sono qui è perché noi siamo le altre e perché diamo per scontato che tutto rimanga per sempre così e non è mai detto
Quindi parla in questo caso Dinoi guardando anche ai nostri figli se ci avesse voi avete l'impressione che ci sia dopo un per Corona strada sembrava andare dico in discesa ma insomma
Sì c'è stata una battuta adesso se non se non c'è stato un punto dove noi avremmo potuto non so tutto l'affare più squadre insieme avremmo potuto dare meno cose per scontate
Se voi avete l'impressione che ci sia questo e e se sì che cosa poteva essere fatto meglio e lo dico per
Sì non è vero vero sicuramente c'è stato
Sono stati due stalle secondo me uno la pandemia
E perché la pandemia ha fatto venire a galla delle cose che già sapevamo dei problemi che già sapevamo
Essere gravi e urgenti da risolvere ma si riappropria sbattuti in faccia che per esempio la la conciliazione lavoro famiglia cioè in una situazione di smart working
Marito e moglie a casa questo l'hanno detto che degli studi delle delle ricerche è un sacco di articoli di giornale era scontato che fosse la madre a preoccuparsi di far fare la didattica a distanza i figli cioè le le donne si sono ritrovati in questa doppia trappola di smart working e stare dietro la data d'dei figli perché era scontato che erano loro e non e non il marito
E e quindi ha fatto venire fuori questa questa cosa insomma perquisiamo siamo ancora molto indietro perché comunque in Italia i servizi per la famiglia sono sono pochi sono scarsi e finché non ci sono quelli le donne non avranno pari opportunità nel nel partecipare al mercato del lavoro e il crearsi la loro indipendenza
Come vogliono e nello stesso tempo avere avere una famiglia quindi la pandemia sicuramente come tutte le le tragedie planetarie Daverio la paragonano guerra va be'ma insomma è stata paragonata una guerra Scoma
è un paragone molto giusto perché chiaramente uno sconvolgimento
Di di di una setto pacifico prestabilito Giada da anni
E quindi come tutti gli eventi dirompenti sicuramente fa venir fuori poi quelle che sono le problematiche anche anche quotidiane sociali eccetera
Come dicevi tu è vero c'è stato un altro un'altra battuta d'arresto un po'di anni fa
Perché si è cominciato a questo è la mia impressione non è una cosa scientifica ma insomma lo dico da da da giornalista che si occupa di di tematiche femminili va be'da donna insomma per quanto senza figli quindi senza le problematiche della conciliazione
Ma c'è stato un punto dove si è cominciato a parlare moltissimo di parità di di empowerment di soffitto di cristallo da da frantumare cominciavano le prime donne nei consigli
Di amministrazione delle società quotate in Borsa si parlava Tanzi facevano fiumi di intervistare donne manager perché bisognava far vedere che c'erano anche e poi però nel tuo ambiente di lavoro io all'epoca lavoravo in una redazione di un giornale in Terna nell'ambiente di lavoro vedere le donne con posizioni di potere mio era l'ambiente totalmente femminile
Che chiaramente essendo diciamo fra le prime donne in posizioni di potere
Avevano introiettato dei modelli relazionali sul lavoro maschili e quindi non ci sta cioè era un abito che non ci stava ed erano a disagio e quindi alla fine era era un ambiente difficile cioè ci si dava The coltellate per dirla per dirla così molto molto semplicemente per una cosa che poi notavo anche nelle situazioni di di mia amiche che facevano tutti altri lavori e si è parlato molto di questo cioè del fatto che le donne al potere hanno dovuto costruirsi da zero un loro modello di di di potere di leadership però per i primi tempi non ho potuto fare altro che scimmiottare passatemi il termine orrendo ma insomma imitare il modello maschile e e quindi sbagliare sostanzialmente quindi secondo me c'è stato quel momento in cui in cui le donne non hanno fatto squadra sostanzialmente qui era difficile fare squadra davvero anche anche a livello quotidiano sentirsi parte di una una comunità femminile che che lavora insieme verso un obiettivo comune che sia piccolo quindi la la serenità né propriamente di lavoro che poi sia grande no sia di un afflato più neanche il più ampio quindi si sicuramente ci molto lavorare io spero che insomma questa pandemia non non rappresenti veramente una battuta d'arresto terribile perché poi noi
Ci stiamo raccontando queste cose
A Bologna comunque nel Nord Italia dove le donne lavorano molto io sono sempre convinta di questa cosa c'è più lavorano di più
Più lavoriamo e più possiamo essere indipendenti perché alla fine è questo no ma nel Sud Italia la disoccupazione femminile ancora altissima disoccupazione significa che ho banalmente che una donna che è vittima di violenza che viene picchiata dal marito non lo può lasciare perché non ha dove andare non sa che fare per cui non denuncerà mai e non farà che reiterare questo modello che magari poi passerà anche alle proprie figlie per cui l'occupazione femminile è una cosa una cosa fondamentale e bisognerebbe lavorare secondo me tantissimo su questo
Mari
Allora molto velocemente io sono molto d'accordo con quello che ha appena detto Emanuela rispetto alla fatto che la pandemia diciamo come tutte le grandi crisi fa diciamo ha fatto esplodere
Delle
Delle dinamiche
Che hanno sono rappresentato una vera e propria battuta d'arresto penso in un territorio come quei sto al fatto che la nostra è la realtà una delle realtà con il tasso di occupazione femminile più altro d'Italia in realtà quello che è avvenuto è stato davvero un
Una retrocessione incredibile non solo perché proprio qui dove i servizi di uguali farci sono non solo quelli rivolti all'infanzia ma anche agli anziani o ai disabili sono venuti meno perché
In questo momento particolare
Appunto la differenza si sente di più dove i servizi ci sono
Ma è anche vero che è venuto fuori in modo evidentissimo diciamo questa disparità nella distribuzione no del del del lavoro nei vari settori e anche delle cariche caratteristiche di maggior diciamo precarie tavolo comunque diciamo di minori tutele
In misura maggiore diciamo nel
Per le donne rispetto agli uomini
Io credo però come dire che questa abbia fatto esplodere la situazione quindi c'è stato forse più che una battuta d'arresto io penso insomma
Che abbiamo fatto dei passi indietro
Però credo che
Già prima una situazione diciamo gli grande incertezza nei confronti del futuro che ha generato anche altri fenomeni io ricordo quando ero una giovane studentessa universitaria mi immaginavo il futuro
Del mio Paese dell'Europa
Come un futuro davvero di di di di conquiste ripetute di
Di di
Cose di grande emancipazione no nella vita delle persone nella e quindi immaginare o la vita delle mie figlie molto diverso dalla mia e e e pensavo davvero che
Il cammino fosse fosse tracciato in questi ultimi anni c'è stato a mio parere prima ancora della pandemia un ripiegamento no
Verso gli stati e all'interno delle delle comunità nomade della società anche verso
Alcuni modelli
Diciamo più antichi e se penso per esempio a a tutte le alle cose che si diceva prima
Francesca diceva chi ha che mette in discussione il il divorzio ma sull'aborto ci sono davvero moltissimi interrogativi
E e quindi ho come la sensazione che il la crisi che ha attraversato un po'le nostre società la grande incertezza nei confronti
Di un futuro legata anche a cambiamenti così repentini legati alla globalizzazione va anche alla trasformazione del mercato del lavoro
Hanno generato davvero un aumento delle paure che in qualche modo
Affatto ricercare no anche i modelli di società somma che che appartengono più al passato
Dei riferimenti sicuri no anche il proliferare di alcuni movimenti pro life in questi ultimi anni come dire precedono anni il le l'emergere de della pandemia ma sono comunque diciamo dei fenomeni che in qualche modo
Cercano in qualche di di portare il cammino
Non solo delle donne ma di tutta la società verso una direzione un po'diverso da quella che è stata per molti anni
Una strada che sembrava tracciata ecco e quello che sembrava in qualche modo
Cambiare era il ritmo con cui si marciava verso una direzione no
Ci sono momenti ci sono stati momenti negli ultimi anni in cui la mia sensazione è stata anche di
Una direzione di marcia che qualche volta ha fatto o passi indietro passi di lato quindi credo davvero che anche
Come dire un libro come quello che Manuela ci regala ci possa aiutare a a riprendere consapevolezza di quale deve essere la nostra stella polare come donne
E
Lavorando davvero a diciamo nelle nostre
Nelle dei nostri contesti di vita quotidiana proprio per
Fare in modo che nonostante appunto i momenti di difficoltà la direzione sia quella giusta ecco le donne devono continuare a lavorare insieme e credo che questo insomma sarà grande aiuto quello del libro che ci ha consegnato grazie
Brevissimamente io ho trentasette anni penso di far parte di quella generazione e come me probabilmente anche quelle che sono venute dopo
Nate da mamme che hanno in qualche modo lottato nell'epoca delle grandi lotte femministe che poi è come se ci avessero consegnato
Un mondo dicendoci in qualche modo che loro le battaglie devono fatte avevano anche conquistato dei diritti che prima non c'erano e che invece noi avevamo
E quindi
Io mi interrogo spesso su questo e come se ci fossero tante generazioni che in qualche modo hanno interiorizzato
Il fatto di avere dei diritti che qualcun altro ha conquistato e che quindi non c'è la necessità di quella lotta perché qualcun altro l'ha già fatta qualcun altro ci ha già detto di averla fatta so che non è così
Non è così per la porto io vivo in Lombardia
Al di là dei disastri che avete visto e letto tutti sul corrida sulla porto cioè lombardi hanno una delle regioni forse la Regione con più medici obiettori d Italia
Eppure non c'è non c'è questa spinta generale di scendere in piazza per questo diritto perché è come se si ma nella legge c'è e questo vale per tantissime altre cose perché noi abbiamo acquisito soltanto una norma una legge un diritto che però non esigibile e forse dobbiamo trovare lo dico senza soluzione cioè nel senso che mi rendo conto che magari c'è un pezzo di analisi ma poi manca tutto un'altra parte costruttiva che oggi non ho in testa magari mettendo in comune qualche idea ci viene che ci dovrebbe spingere di nuovo farne delle altre lotte che non sono più le no le lotte delle nostre mamme ma sono altre lotte che pure ce n'è tantissimo bisogno
E allora io torno sul tema degli uomini che ruolo hanno in questo cammino perché anche nel nel libro di Emanuela gli uomini compaiono ovviamente le guerre delle donne non non è che viviamo in un mondo esiste l'altra parte cioè il il fuori scena
E gli uomini compaiono ma compaiono là dove compaiono perché ovviamente le protagoniste sono sono le le le ragazze le legioni donne le donne più grandi che lei ha incontrato e che ha raccontato
E
Però compaiono degli uomini che che diciamo sono hanno un ruolo c'è il c'è l'ex cliente che sposa OPA c'è il chirurgo in Francia una storia bellissima che che che per primo comincia a lavorare sulla ricostruzione degli organi genitali mutilati e e che quindi porta avanti da un uomo diciamo una battaglia ci sono dei racconti che sono su questo sì molto duri perché ci dicono anche la diciamo la difficoltà ce li una donna che dice io ho capito che ero mutilata quando per la prima volta ho visto il corpo di un'altra che ho capito com'era il mio e c'è quest'uomo che lavora alla ricostruzione che ha trovato questa chiave cioè e
E
Che ruolo hanno gli uomini in questo percorso delle donne che tu hai trovato che ovviamente si trovano accanto dei di di dei compagni degli aiuti altrimenti da sole non si andrebbe ma che in queste guerre sono sono spesso il danno collaterale di di una violenza non non
A quella qui non hanno dato alcun contributo quindi e gli uomini dove sono e cosa fanno in questo libro chiedo atti
E poi ancora atti passò anche a loro la parola e che posso gli diamo gli uomini che questa in questo cammino che stiamo facendo che ha evidentemente avuto degli intoppi che ha bisogno di essere costantemente ribadito ripreso
Ma che io credo personalmente non possa essere condotto in solitudine perché appunto l'altra metà è poi quella che
Ce ne ci fu
Ci chiede il conto
Sì naturalmente le battaglie secondo me si fanno insieme cioè le guerre delle donne del mio libro non sono guerre contro gli uomini sono guerre contro assetti societari patriarcali a cui partecipano tutti donne e uomini nella stessa misura cioè anche le donne hanno contribuito in certi casi a costruire delle società nemiche delle donne allora una mi fa piacere che citato il dottor Rucker fol destra che appunto un chirurgo francese che ha inventato la tecnica chirurgica di ricostruzione del clitoride
E in tutti questi anni ha operato moltissime donne africane vittime di mutilazione genitale femminile e quindi insomma un po'un mito diciamo da questo punto di vista la storia delle mutilazioni genitali femminili avvolte emblematica da questo punto di vista allora la mutilazione genitale femminile molto brevemente è una tradizione prettamente africana anche se poi troviamo in qualche Paese asiatico ma insomma è proprio una tradizione africana una tradizione ancestrale preislamica quindi non c'entra niente con l'Islam anche qui stereotipo no nel Corano non c'è nessunissima
Indicazione che l'organo femminile vada vada vada tagliato sostanzialmente è un modo è un modo di controllare la sessualità femminile perché chiaramente Tagliati i genitali esterni ci sono varie forme più o meno cruente si vuole negare la donna il piacere sessuale nella convinzione che così sarà una moglie fedele e non avrà tentazioni
Chiaramente questa questo tipo di mutilazione che avviene in maniera sempre rituale quindi senza anestesia con la strumenti di fortuna coltelli pezzi di vetro eccetera perché anche la sofferenza no il fatto di soffrire fa parte del rito
Di passaggio che è un rito di passaggio dall'infanzia all'età adulta per la donna comporta una serie di di complicazioni di infezioni
Di di complicazioni anche in gravidanza e al parto
E io me ne sono occupata moltissimo in vari Paesi africani anche questo un caso emblematico perché in quasi tutta l'Africa la mutilazione genitale femminile e illegale tranne in cinque Paesi su cinquantaquattro
Però anche dov'è illegale e quindi è un crimine ovviamente e si continua a fare perché è una tradizione talmente radicata è una tradizione che sono le stesse mamme le stesse nonne vogliono infliggere questa cosa le bambine perché è un modo di di farli accettare socialmente cioè la bambina se ha il clitoride è una cosa una cosa sporca non troverà marito quindi sono le stesse donne di famiglia che portano la bambina
Dalla dalla tagliatrice che che esegue poi questa cosa
Me lo spiegate in una giornalista liberiana anche a una giornalista molto molto agguerrita Liberia dove la mutilazione genitale femminile e legale
Lei ha scritto i primi articoli contro questa pratica è stata molto minacciata dovuto mandare la figlia negli Stati Uniti per dire quanto quanto questa tradizione importante e viene difesa da chi la vuole mantenere da me lo spiegava mi diceva le donne sono convinte che sono loro a volerlo fare quindi sono convinti che sia una una specie di empowerment femminile fare la mutilazione genitale detta si rendono conto
Che sono è è un volere degli uomini perché alla fine sono gli uomini che da secoli dettano questa legge perché vogliono che la donna abbia questo tipo di mutilazione per qui c'è un inganno sostanziale che va che va scardinato le ha scritto tutte queste cose sui giornali un po'come dire ha avuto seguito un po'è stata è stata minacciata quindi per dire che poi in realtà quei Paesi che stanno superando questa pratica penso al Kenya per esempio che è un grande campione nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili le ha ridotte moltissimo
Ci sono state delle condanne ci sono addirittura dei un pool di procuratori che va per i villaggi a a cercare di capire se si fanno eccetera
E le battaglie sono state fatte quando sono stati sensibilizzati gli uomini cioè quando gli uomini hanno combattuto al fianco delle donne
A partire dai leader religiosi che sono quelli sempre che quando aprono bocca vengono ascoltati da tutti
Ma anche gli uomini insomma vede dei villaggi una volta coinvolti loro la battaglia è stata vinta io ho parlato con tanti uomini sia in che linea che in Somalia anche in Etiopia che m'hanno detto adesso che non facciamo più questa pratica le donne sono più in salute
E tutta la comunità ne beneficerà quindi insomma alla fine è stata una battaglia combattuta insieme questo per dire che si secondo me gli uomini ci sono in questo libro perché parlo anche di di queste battaglie e la battaglia verso la parità non non si può vincere se non la facciamo
Insieme agli uomini che hanno tutto il vantaggio che alla fine insomma appunto una società più Chris salute se le donne sono più in salute in senso chiaramente lato anche metaforico e più in salute tutta la società perché siamo la metà dalla società
Ma sono d'accordissimo con Emanuela faccio una battuta
Lei dice di e io lo condivido appieno la battaglia per la parità la si deve fare insieme
La guerra
No no non si può vincere
Se non vede coinvolti anche gli uomini
Mi ecco è talmente vero che
Quello contro cui tutte le donne quelle del suo libro ma anche le tante che
Che conosciamo che
Ingaggiano una lotta quotidiana non è una lotta contro gli uomini ma contro una cultura maschile o maschilista
Che
Ecco forse dovremmo chiederci
Se a volte appunto non è più non sono le donne stesse che sono portatrici di questo di questa cultura alcune ovviamente
Pensavo a una battuta che ha fatto Silvia e che condivido molto quando diceva prima vorrei che non parlassimo più di conciliazione Marco di condivisione
Allora se quando pensiamo alle battaglie per la parità pensiamo anche a tutti diciamo quelle azioni e quegli strumenti che ci aiutano
A realizzarla
Ecco dobbiamo però lavorare con uomini e donne
Per diciamo rimuovere questa idea che
è un problema delle donne quello di conciliare
La vita e il lavoro è un problema delle donne è quello di
Difendersi da le violenze dagli stupri penso
Davvero alle tante situazioni nelle quali sono le donne stesse che alle proprie figlie
Suggeriscono di non vestire in un certo modo di non uscire dopo una certa ora di non rientrare da sole
Perché il pericolo che viene diciamo dal maschile in realtà è qualche cosa che si vede arginare no lo devono arginare le donne e
Ecco
Lo dico pensando alle donne della mia generazione o delle generazioni precedenti ecco noi stesse dobbiamo in qualche modo comprendere e capire che
Se la battaglia è contro un modello patriarcale se la battaglia contro un modello culturale
Lo dobbiamo fare insieme e chiunque come dire
In qualche modo abbia
Non abbia le idee chiare rispetto a dove dirigersi ecco deve essere in qualche modo aiutato a a percorrere questo cammino quindi
Facciamo l'insieme
Uomini e donne tutte
Della tua generazione nota Daccico c'è una maggiore consapevolezza c'è
Ma
Adesso mentre mentre parlavate pensavo a questa cosa che almeno trentasette anni non ho figli combatto ogni giorno con questa cosa per cui il fatto di non volere avere figli alla fine nessuno ci crede che non li vuole
Cioè perché tutti dicono impossibile cioè tu sei nata per fare sì cioè e quindi questa da questa cosa diciamo EUR tante ma anche questo pensavo che proprio in questa in questa fase di mente perciò trentasette anni pensate Lignani che invece che i fili di vogliono giustamente perché io sogno sessantuno possa decidere scegliere senza barriere se fare o non fare utili se diventare madre mentre il padre adesso questa cosa che il cognome dei figli e dell'impossibilità per una donna di dare il proprio cognome
è un fatto allora io ingaggiato una sorta di battaglia personale per cui cerco di convincere tutte tutti i miei amici ma anche tutte le mie amiche perché
Punto non è solo un tema di donne del fatto che c'è disegnata il doppio cognome che certe una rottura perché poi bambino assume la bambina sa due cognomi quindi codice fiscale quelle firma
Se segnasse lascia il doppio cognome lungo così non prima però io dico ma
Finché a un certo punto il nostro obiettivo sarà quello di dare la possibilità a ogni famiglia di scegliere quale cognome mette è questo il nostro obiettivo e allora perché non iniziamo a farlo perché già quando uno va a registrare e Sheridan il doppio cognome
Comunque dopo ma consiglierei di mettere prima il cognome della donna perché sta sempre in fondo quindi sonoro dei piccoli me ne rendo conto però adesso mi veniva in mente perché
Sul fatto che siamo proprio in crisi
Di una cultura per cui certe cose sono giuste così
E invece non sono giuste così sono frutto di un modello
Culturale io dico patriarcale a qualcuno questa parola non piace però è un fatto
E siamo noi per primi che ciascuno in qualche modo in un'alleanza tra donne e uomini perché la cultura si cambia tutti insieme e ci sono uomini a tantissime donne avanti stimo ma i tuoi coetanei come stanno
Un po'così così si sentono molto bene no e senza che non è non è diffuso c'è
Non vedo una grandissima allora detto un po'più differenza negli uomini nel senso che avendo da donna abbastanza giovani che sembra più giovane di quello che
In più mi offrì il mio fisico non mi aiuta quando a che fare con uomini sessantenni ecco quello del dramma più grande ma anche
Uomini sessanta in importanti che non citerò sempre indiretta
Ma chi nessuno si immaginerebbe mai perché sono di sinistra sono progressisti hanno delle posizioni importanti e pure Celli proprio il maschilismo della maschio alfa sessantenne Sire S.p.A. ecco queste lo respiro meno tra i miei coetanei
Va be'e no la curva proprio proprio è una meraviglia
Allora io credo che siamo per chiudere volevo soltanto prima di ringraziare domandare se tra chi ha assistito pochi ma buoni c'è qualcuno che ha una curiosità credo che sia oltre all'invito a leggere il libero
Di cui abbiamo parlato che come capite spunto per per appunto la destra geniale noi guardiamo loro e in in gola e ci interroghiamo Noemi un'altra domanda bella mi sarebbe piaciuto fare come loro vedono Noemi
E quindi non so se qualcuno ha una curiosità
Sì Manuela vuole aggiungere qualcosa punto magari se l'impressione che ha avuto di come loro guardano noi io aggiungere qualcosa
Su un su quello che ti resta sì
Come loro guardano noi io va be'ero sempre uno sguardo diciamo più globale no perché mi sono occupata di tante situazioni fuori dall'Italia quindi quello che dice Silvia e non non saprei dire ecco come loro guardano noi sul lavoro eccetera però vedo in tante parti del mondo un po'quello che dicevamo prima cioè quando le donne ingaggiano queste battaglie per i loro diritti vanno fino in fondo si mettono assieme
Gli uomini spesso cambiano testa cioè si rendono conto che sono che sono cose importanti da fare per cui ho sempre visto in tante situazioni è questa che alla fine diventa diventa una collaborazione
Suma quindi sono molto ottimista da questo da questo punto di vista
No una precisazione volevo farmi adesso abbiamo parlato di tante cose interessanti molto molto come dire importanti temi molto grandi no molto amplia qui abbiamo cercato di dare e delle direzioni
In realtà non vi spaventate perché questo libro non è come dire un un saggio su questi temi c'è appunto come dicevamo all'inizio sono delle storie individuali singolari attraverso le quali poi si può riflettere su tutto quello si deve riflettere spero adesso tutto quello di cui abbiamo parlato questa sera però ecco sono sono vicende
Vicende individuali che io vorrei ha cercato di di di come dire non non ho tentazioni romanzesca e quindi non troverete non so delle cose strappalacrime eccetera però insomma spero che che ci possa essere un'empatia ma soprattutto con quelle donne che veramente stanno col perché noi sì è vero in Italia di battaglie che dobbiamo fare e siamo ancora nel pieno eccetera però in tanti altri Paesi veramente c'è tantissimo da fare dei Paesi in guerra se noi pensiamo di essere tornati indietro noi siamo tornati indietro con la pandemia sul fronte dei diritti femminili eccetera ma i paesi dove scoppia una guerra altro che tornare indietro cioè carriere interrotte studi interrotti
Non so per esempio in delle profughi siriani in Giordania mi mi raccontavano loro le loro famiglie che aumentati a dismisura i matrimoni adolescenziali perché le bambine profonde se in una situazione talmente precaria che le famiglie pur di proteggere le fanno sposare quindi sono situazioni veramente
Cioè al limite del del del dramma per cui a me piace insomma quando racconto queste storie mi piacerebbe così nel mio cuore diciamo
Di di di suscitare anche un una solidarietà e anche una curiosità di andare poi da approfondire la condizione femminile
In altri luoghi del mondo l'Afghanistan in oggi è giustamente l'argomento del giorno ma le battaglie delle donne afgane brutalmente interrotta da questa recrudescenza da questa vittoria dei talebani quella scontata insomma con ritiro delle forze militari straniera e cioè quello che succede poi in tantissimi altri posti quindi questo mi piacerebbe anche cercare di capire cosa succede altrove perché magari da certe battaglie poi possiamo trarre degli spunti e farci venire delle idee come diceva Silvia
è un libro di stare un libro di immagini dice nella postfazione
Renata Ferri è un libro di immagini perché ciascuna di queste di queste donne sono raccontate nel raccontata nella sua quotidianità
E con un contesto intorno sentiamo gli odori sentiamo su questo sia un lavoro giornalistico più che
Oltre che narrativo volevo solo aggiungere sulle donne afgane a proposito della loro condizione che mi ricordo nel due mila e uno subito dopo inizio dell'intervento le donne oggi tanto citate della Sicilia della Rawa delle donne rivoluzionarie
E già all'epoca interviste alcune mi dicevano comunque
Non è che il mito Massud il leone del Panshir Esine e i mujaheddin del popolo
Fossero dei volte gli anni in guanti bianchi attenzione perché poi quando voi mitizzato la famosa resistenza non è chiedersi che lo fanno i nomi con me quindi diciamo questo per dire come poi e io a questo punto non so se voi avete qualcosa da chiudere credo che ci siano gli ospiti del panel successivo ringrazio dice ascoltato e invito a a comprare il libro di Emanuela