Udienza pubblica della Corte Costituzionale

Vie è aperta ripeto l'udienza pubblica e prima però di iniziare la discussione delle cause
Compito ingrato di ricordare Giuseppe Tesauro abbiamo saputo ieri sera
Che è venuto
A mancare
Il Presidente emerito della Corte Giuseppe Tesauro una personaggio dalla straordinaria carriera la straordinaria rilevanza
Culturale e non solo per il nostro paese nominato dal Presidente della Repubblica professore ordinario di diritto internazionale è stato avvocato generale della Corte di giustizia delle Comunità Europee
In cui si è fatto particolarmente apprezzare e ha rappresentato l'Italia ai più alti il rispettati i livelli
Pestato polpa dissidenti dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato dell'Associazione italiana di giuristi europei e soprattutto soprattutto giudice costituzionale
Nell'esercizio di questa funzione sa lo sappiamo tutti lo sanno non bello bene Dinoi gli avvocati che hanno avuto l'occasione di incontrarlo nell'udienza di quante importanti sentenze
Sia stato
Relatore
Ma soprattutto mi piace ricordare il ruolo da lui svolto come avvocato generale ruolo che ha esercitato nel modo più degno e autorevole possibile il suo ricordo è ancora vivo presso presso la corte di giustizia naturalmente il suo impegno non si è limitato quello il giudice o di presidenti delle varie i vari enti
Il presidenza dagli e dagli enti che ha svolto ma anche un intenso rilevanti e impegno di tipo scientifico
Sul piano umano io personalmente e i colleghi che all'epoca c'erano lo ricordano come una persona di straordinaria umanità oltre che di straordinaria professionalità
Vogliamo fare un minuto di silenzio per ricordarlo
Grazie
Presidente chiedo scusa so che sono l'avvocato Sclafani scende a me posto non dire due parole naturalmente a titolo personale ma anche stanza dell'istituto
Per Giuseppe per gli amici Betti Tesauro e io non sono in condizione di a parte che lei ha già detto tutto non sono in condizioni di tratteggiare come si conviene una la figura di Giuseppe Tesauro e non lo sono per due ragioni la prima è che sono profondamente commosso e quindi oggi non non so se riuscirò a discutere
Come avrei dovuto perché ho saputo la notizia adesso io avevo un rapporto personale molto stretto con Giuseppe Tesauro avuto l'onore
Di avere di essere stato un suo allievo e anche di conoscerlo umanamente e in secondo luogo perché ho avuto la notizia così da poco che non sono in condizione di di fare un una ricostruzione della sua lunga carriera comunque lo ha già fatto lei da un punto di vista professionale
Sappiamo tutti chi è stato Giuseppe Tesauro vorrei sottolineare una cosa che mi ha sempre colpito di Luís una suo profondissimo senso istituzionale aveva proprio questa caratteristica in tutta era un uomo delle istituzioni
In tutti i ruoli che lui ha ricoperto e che lei ha ricordato
Ha sempre sottolineato questo aspetto e sotto il profilo umano come lei ha già detto io direi che forse l'espressione che più gli si attaglia e quella di esso una persona amabile lui era veramente una persona amabile una persona con una umanità straordinaria con questa sua splendida napoletanità con l'umorismo diciamo del napoletano
Simpatico è che era una persona simpatiche riusciva a stare vicino a tutti anche nei momenti in cui Luís e se citava tende e funzioni che lo ponevano in un ruolo istituzionale elevato grazie
Grazie a lei avvocato
Detto questo possiamo dare inizio alla la discussione delle cause possiamo chiamare la prima
Ordinanza centocinquanta del due mila venti ordinanza quattro aprile due mila venti Tribunale di Genova Rossana Ferrari contro ministero della giustizia
Per Rossana Ferrari avvocato Vincenzo Marino avvocato dello Stato Francesco Francesco Sclafani
Prego la relazione
Grazie presidente discutiamo tema relativo ai compensi dei magistrati onorari
Abbiamo una questione sollevata dal tribunale ordinario di Genova che dubita della legittimità costituzionale l'articolo tre bis comma uno lettera di un decreto legge del due mila otto nella parte in cui apporta modifiche
All'articolo quattro di un altro decreto legislativo dell'ottantanove il boom uno due sette tre che appunto detta i criteri per il compenso da riconoscere ai giudici onorari di tribunale e ai viceprocuratori onorari
Di fronte al Tribunale di Genova pende un giudizio che è stato introdotto da un da un soggetto da una giudice onorario già Gotto presso il tribunale di Genova sin dal due mila cinque
E il tribunale rimettente espone che questo tutta grotte è stata assegnataria di un ruolo di cause civili
Relativa all'espropriazione immobiliare per le quali celebra odierni varie udienze svolgeva ogni compito del relativo nella della materia compresi numerosi ha detto adempimenti atti da svolgersi fuori udienza
E per svolgere queste attività sarebbe stata impegnata Sumer rimettente fuori dell'udienza
Per almeno quattro giornate al mese oltre cinque ore si che per questo tempo avrebbe dovuto si ritiene conseguire il compenso spettante per l'esercizio delle funzioni onorarie finti dalla data del conferimento dell'incarico
E avanza appunto questa pretesa di fronte al Tribunale di Genova però questa domanda
Urtati frontalmente contro il dettato dell'articolo quattro del decreto legislativo dell'ottantanove come appunto modificato dalla disposizione censurata
Secondo cui ai giudici onorari di tribunale spetta un'indennità di euro novantotto per le attività di udienza svolta nello stesso giorno è un ulteriore indennità di euro novantotto
Ove questo specifico e complessivi impegno lavorativo superi le cinque ore
Il rimettente osserva che invece in base allo stesso articolo quattro ai viceprocuratori onorari la stessa indennità giornaliera con possibilità di raddoppio spetterebbe oltre che per la partecipazione ad una o più udienze in relazione alle quali sia stata conferita loro delega anche per ogni altra diversa attività loro delegata
Purché questo impegno venga attestato dal procuratore della Repubblica quindi è una questione che viene sollevata in termini di articolo tre di confronto
Perché vi sarebbe una ingiustificata disparità di trattamento tra le due figure di magistrati onorari
Quanto alla rilevanza della questione il giudice a quo previene in qualche sorta un'eccezione che poi l'avvocatura dello Stato solleva
Secondo cui l'attrice avrebbe già indicato nei prospetti mensili per la liquidazione dei compensi di aver quasi sempre tenuto udienze di oltre cinque ore tutti i giorni lavorativi della settimana
Sì che non potrebbe conseguire nessun risultato utile dall'accoglimento della questione perché avrebbe già ottenuto il massimo riconoscimento possibile
Rimettente dice che questa era eccezione che poi viene sollevata ma il rimettente osserva già che all'esito dell'attività istruttoria svolta sarebbero elementi sarebbero emersi elementi tali da far presumere un margine di incremento di possibilità alla indennità riconosciute da tutto ciò la rilevanza della questione
Quanto alla non manifesta infondatezza rimettente parte dal presupposto secondo cui l'articolo quattro di questo decreto legislativo dall'ottantanove getterebbe appunto due distinti criteri di determinazione dei compensi
Prevedendo che i Gotto siano compensati a differenza di Lippi o in relazione alla sull'attività di udienza
E il giudice a quo rileva che questa differenziazione destinata ad essere superata dal decreto legislativo due mila del due mila diciassette centosedici la riforma Orlando che contiene una riforma organica della magistratura onoraria però queste disposizioni censurate oltre a conservare vigore attuale certamente conservano valore per i fatti di causa che sono relativi interamente al passato
Esplorare il rimettente la possibilità di un'interpretazione costituzionalmente orientata
Così la definisce che sarebbe nel senso di estendere anche ai Goti alla disciplina asseritamente dettata per il dipinto per i di Pio ma la esclude esclude questa possibilità
Affermando che questa differenza di trattamento è chiarissimamente voluta dal legislatore ed espressa testualmente in una forma del tutto incompatibile con qualsiasi interpretazione adeguatrice
E allora proprio in questa inevitabile lettura sia mi verrebbe la lesione ai parametri costituzionali evocati
Dato innegabile sarebbe che il lavoro del giudice e del pubblico ministero onorari si svolge sia in udienza che fuori udienza sì che questa discriminazione nei compensi non sarebbe giustificabile alla luce del tre
Rimettente poi aggiungere una considerazione che credo sia importante
Per delimitare anche un po'il tema gli argomenti della nostra discussione cioè
Dice priva di pregio sarebbe l'obiezione secondo cui l'indennità liquidate giudici onorari non avrebbe natura retributiva
E quindi non vi sarebbe applicabilità dell'articolo trentasei della Costituzione parametro
Che imporrebbe al riconoscimento di un pari trattamento economico a fronte di una prestazione lavorativa equivalente
Il giudice a quo si libera di questo argomento dicendo che un trattamento che costituisce un bene della vita quale indennità
Non potrebbe essere non non potrebbe vedersi assegnato
Non potrebbe essere assegnato dal legislatore in presenza di presupposti identici in modo indifferente a tali identità e di fatto difforme
Sì che nel caso di specie questa norma censurata sarebbe conflitto con l'articolo tre senza necessitare le necessità di transitare per il attraverso l'articolo trentasei della Costituzione
Cioè in realtà questo è un invito a considerare che questa questione tutta interna ai compensi dei magistrati onorari a prescindere dalla natura di questo compenso non ha importanza stabilire se si tratti di una semplice indennità o se vi sia una natura retributiva
E il rimettente solleva poi altre due questioni
Sono strettamente legate a questa prima in particolare mi sarebbe addirittura violazione dell'articolo centosette terzo comma della Costituzione perché considerato che sia il gozzo e che i di Piola svolgono le funzioni giudicanti e requirenti al medesimo livello
Questa norma censurata che viene giudicata di favore per i viceprocuratori onorari lederebbe il principio di pari considerazione dei magistrati a parità di funzioni appunto presidiato dal centosette terzo comma
E infine sotto altro aspetto
Ritiene che vi sarebbe in contrasto con l'articolo novantasette della Costituzione
Nella misura in cui evidentemente incoraggerà ebbe il sistematico trasferimento dei magistrati onorari in servizio dai posti giudicanti e quelli requirenti perché il trattamento dei compensi sarebbe migliore vi è stata costituzione dell'avvocatura generale dello Stato e della parte
Che espongono varie considerazioni ma essendo presenti credo che sia opportuno lasciar loro la parola pare opportuno anche a me i grazie
Per la parte l'avvocato Marino
Avevo avvocato il microfono
Avvocato
Ha già consumato parte del suo tempo bocca
Allora
Troppo o finalmente
Sì tutto no all'ENEL
Il capo Cati deliberò spaccio al poi la perdita del professor presa
Detto questo blocca causalmente
Cercherò di essere molto breve avendo già ampiamente scritto in memoria di costituzione e di memorie illustrative
L'insegnamento più antico di protesta Corte che terrà per più significati che è una legge o avete re
Fa privilegiato quello che la rende compatibile con il dettato costituzionale e allora io mi permetto di osservare perché il comma uno del dell'articolo quattro del decreto duecentosettanta tre dell'ottantanove che cosa rinunce
Dice che spetta un'indennità di novantotto euro per le attività di udienza
Quindi usando il plurale quando l'attività di udienza è per definizione una poiché sia svolta davanti al giudice di pace o si è svolta davanti alla Corte costituzionale l'udienza e l'udienza tanto è che il comma due per il PPI o a differenza perché per il Gotha
Parla esplicitamente della partecipazione alle udienze mentre il comma uno parla delle attività
Di udienza
Questo induce a ritenere che le attività di udienza siano per il legislatore qualche cosa di più dell'avvenire la partecipazione farvi Enza di cui alla lettera comma e per il loro compenso utilizza il mentre esimo
Il il il il il il medesimo ucciso la medesima dicitura che usa per esempio parla di complessivo impegno lavorativo per le attività di cui al comma
Ebbene e
Non l'ufficio legislativo ma qualunque
Una qualunque persona che avesse dovuto dettare la legge
Nel significato elenchi redatto e cioè se l'udienza durerà fino a cinque ore tu hai un'indennità di quanto di novantotto Euro se no l'indennità viene raddoppiata che cosa avrebbe detto avrebbe puramente e semplicemente letto se la norma se la rende se l'udienza superò il cinque ore esperta in un anno invece ha usato queste diverse terminologiche allora a me sembra che una lettura costituzionalmente orientata porti avviene che le attività di udienza
Non sono costituite da una mela partecipazione all'udienza ma tutto anche si estende
Questa dicitura tutto ciò
Che
Sussidiario complementare preparatorio esecutivo della miniera partecipazioni sa e in questo senso valletto anche comma uno bis laddove parla di complessivo impegno lavora
Quel
Se essi sempre i Lince umore tra
Le Turra aderente alla lettera della legge sì pongono indiscutibilmente tutti i profili di illegittimità costituzionale che il giudice remittente ha sollevato e che in questa sede la difesa della dottoressa permanenti ha sostenuto nelle su due Marmo
Ma forse possibile
Una sentenza interpretativa che di casa che complessivo impegno lavorativo è quello che il Gotha alla stessa stregua del Vittorio è esplicata ed attuale per giungere per l'esercizio della funzione giurisdizionale che copie cui di questa norma intende premiare remunerare con persa
Tutto l'impegno del cotto alla stessa stregua di quanto previsto per il Vittorio quindi
Per ogni attività che diviene delegata dal presidente del tribunale e che svolge nell'esercizio delle sue funzioni se questa pesi interpretativa non fosse accolta evidente che ci sono dei profili di incostituzionalità che sono stati ampiamente evidenziati
Qui mi permetto di rilevare due otto telegraficamente quanto all'articolo tre
Cosa costringe
La difesa questo impianto legislativo dell'articolo quattro come riformato
Dopo dalla dalla riforma del due mila otto
Costringe avviare allo Stato all'Avvocatura generale che l'attività buoni in udienza e un'attività marginale e ora l'attività svolta fuori udienza
Contiene ma e il caso di dire perché tutta l'attività del giudice e finalizzata al provvedimento decisorio anche l'attività preparatoria delle udienze ma vogliamo dire anche diciamo anche la funzione giurisdizionale da parte dal Gotha esercitata anche mediante l'immissione della sentenza del provvedimento deciso ora questa attività per sostenere questo impalcato legislativo si è costretti a dire che è un'attività marginale
La violazione dell'articolo tre nella Costituzione da parte dell'articolo quattro del decreto legislativo duecentottantatré non potrebbe essere più manifesta incongruente
Per richiamo qui quanto ha indicato il giudice remittente in ordine all'attività del pubblico
Che prudente ha per redigere il capo di imputazione svolgere l'attività preparatoria dell'udienza il giudice sul calcio che su quel capo di imputazione è chiamato a decidere per quella
Per quell'attività
Non va ricetta nasce quanto all'articolo trentasei mi permetto direi che iniziare che è intervenuta nelle more della sentenza sedici luglio due mila venti della corte di giustizia e indubbiamente alla luce del pronunciamento deriva più della della della corte europea appare difficile sostenere che non ci sia una improntare riduttiva nel trattamento che attribuito a pubblico e augurio in ogni caso cognitivo in pieno
La l'indicazione apprezzo che il relatore la gli accolta per il del giudice remittente per cui qui è evidente la disparità di trattamento perfino a prescindere dalla natura retributiva del compenso e quindi sulla base dello stesso articolo
Grazie avvocato l'avvocato dello Stato botta
Grazie presidente io mi limiterò a fare tre considerazioni la prima riguarda la rilevanza in quanto noi abbiamo eccepito l'inammissibilità della questione per difetto di rilevanza non ho bisogno di ricordare
Che secondo la vostra giurisprudenza il sindacato sulla rilevanza avviene attraverso un controllo esterno che si effettua con riferimento ad un parametro di non in plausibilità della motivazione e nella fattispecie ci troviamo di fronte ad una motivazione un po'particolare
Come è stato ricordato dal relatore il Tribunale di Genova si è posto il problema dell'esistenza di uno spazio espansivo diciamo della retribuzione della dottoressa Ferrari
Che secondo quanto risultava dagli atti aveva già raggiunto il massimo ottenibile nell'esercizio delle sue funzioni e allora
Per valutare la rilevanza ha dato un incarico al prestito ai sensi del duecentotredici CPC al presidente del tribunale
Mi affidato un incarico per illuminare il giudice sull'effettiva consistenza delle attività svolte dalla dottoressa i qui
Il presidente del tribunale esordì tanto anche dalle funzioni che gli erano state demandate mediamente informative
Sia inventato letteralmente una singolare interpretazione della norma censurata affermando che
Facendo riferimento alla articolo trentuno del decreto legislativo centosedici del due mila diciassette
In tema di riforma della magistratura ordinaria si potrebbe ricavare dall'ordinamento in chiave empirica
Che ogni udienza comporta un tempo pari al cinquanta per cento di essa mediamente cito testualmente per le attività di preparazione studio degli atti redazione deposito dei provvedimenti successive quindi ogni qual volta il Gotha ha tenuto un'udienza per almeno tre ore e venti minuti si troverebbe presumere che abbia lavorato per più di cinque ore giornaliere quindi attraverso questa interpretazione
Fatta in sede di informazioni della pubblica amministrazione ai sensi del duecentotredici
E la soglia delle cinque ore al di là della quale scatta la doppia indennità è stata ridotta a Trigoria
Il tribunale di Genova ha fatto propria ha condiviso questa singolare interpretazione peraltro immotivata e quindi a ritenuto rilevante la questione questo è il ragionamento
Ora questa interpretazione a me non sembra possibile quindi basta un sindacato esterno non chiedo che sia condivisa nel merito
Beh però si tratta di una interpretazione assolutamente illogica che si basa su una disciplina non ancora entrata in vigore
Che fa riferimento ad una presunzione che non è assolutamente prevista dal dettato normativo che si sostanzia in una vera e propria manipolazione della norma che oggi la Corte è chiamata a giudicare cioè in buona sostanza il giudice remittente si è costruito ad hoc la rilevanza
Attraverso un'interpretazione della norma censurata che si sostanzia in una inammissibile manipolazione e non è un problema di prove questo è un problema interpretativo
Oltretutto dichiarare rilevante la questione significherebbe avallare questa interpretazione e consentire al Tribunale di Genova di decidere il giudizio sulla base di una soglia più bassa di quella prevista dalla norma
Seconda interpretazione sull'interpretativa di rigetto sulla quale insiste la difesa della dottoressa Ferrari anche in udienza
E a me non sembra che vi sia spazio per un interpretativa di rigetto perché la norma si riferisce espressamente a complessivo impegno lavorativo per le attività di cui al comma uno cioè le attività di udienza svolte nello stesso giorno la norma fa riferimento
Alle attività svolte durante l'udienza
E il criterio di calcolo è e chiaramente riferito alla durata delle sole attività dell'udienza ed è un criterio come spiegherò poi quando esaminerò il merito di carattere forse Dario che è diretto a retribuire a indennizzare tutte le attività che in qualche modo sono collegate all'udienza quindi le attività preparatorie e le attività successive e quindi tutto quello che sta intorno all'udienza è retribuito con un'indennità forfettaria calcolata sulla durata dell'udienza a prescindere dalla durata della che stanno intorno e a prescindere dalla complessità della questione
è evidente che se il legislatore avesse voluto commisurare l'indennità anche alle cosiddette attività che stanno intorno all'udienza connessi o strumentali non solo lo avrebbe detto espressamente ma soprattutto le avrebbe individuate gli avrebbe individuate e avrebbe anche indicato in base a quale criterio devono essere commisurate quindi non penso che questo silenzio del legislatore possa essere riempito dall'interprete perché non si tratta di applicare una rima obbligata
Si tratta invece di fare una scelta su una pluralità di soluzioni e questa scelta spetta al Parlamento
Terza e ultima considerazione mi avvio a concludere
Devo devo dire che la sentenza della Corte di Giustizia sui giudici di pace non c'entra assolutamente nulla se c'entra c'entra
Nel senso che la corte di giustizia ha detto chiaramente che i giudici di pace sono qualcosa di diverso dalla del giudici professionali
Quindi questa pronuncia non smentisce ma anzi conferma che il contesto nel quale deve essere valutata la questione di consiglio costituzionalità non è quello del rapporto professionale che caratterizza la magistratura togata
E quindi non assumono rilevanza tutti i parametri di legittimità relative al trattamento retributivo questo ovviamente Coop come è stato già sottolineato dal relatore non significa che le indennità essendo indennità sol perché indennità debbano essere individuate in maniera arbitrario però questo significa che il confronto tra l'indennità dedotto e l'indennità dei VPO non deve avvenire con il bilancino del rapporto sinallagmatico tanto lavoro tanto mi paghi
Ma deve avvenire secondo il criterio più elastico della ragionevolezza basato sulla comparabilità delle sue funzioni e allora sul terreno della ragionevolezza la scelta del legislatore non è censurabile
E questo perché perché per entrambi i giudici onorari
Il primo parametro è esattamente lo stesso e cioè novantotto europea una udienza che non supera le cinque ore questo vale sia per i i VPO sia per i GOT e questa indennità così commisurata vale a retribuire ad indennizzare tutta l'attività che sta anche intorno all'udienza per entrambi i giudici tant'è che e io l'ho citata nell'atto di intervento il ministero della giustizia ha fatto una circolare in cui dice che ai gruppi io non viene retribuita non viene indennizzata l'attività di preparazione di studio tutta l'attività di collaborazione svolta nell'ufficio del procuratore
Della Repubblica ma solo le attività del diciassette cioè quelle delegati allora qual è la differenza l'unica differenza a fronte di questo primo parametro esattamente identico è che per i VPO
Diviene retribuita anche una indennità commisurata alle ogni altra attività diversa da quella svolta in udienza purché delegabile ora questa differenza però
Ha una sua precisa giustificazione
Nella diversità delle due funzioni ora mentre la funzione giudicante è una funzione super partes e che quindi passa inevitabilmente attraverso il contraddittorio prima o dopo e quindi attraverso l'udienza
La funzione requirente svolta dei V Pio è una funzione di parte che si sostanzia nell'esercizio dell'azione penale per cui la partecipazione in udienza è solo una delle varie fasi di lavorazione dell'attività inerenti all'esercizio dell'azione penale l'esercizio dell'azione penale si distingue dalla funzione giudicante per una maggiore quantità e onerosità
Delle attività estranea all'udienza non parlo di quelli commessi o collegate anche di quelle che non hanno nulla a che vedere con l'udienza
Per esempio coordina e dirige le indagini avvalendosi della polizia giudiziaria interroga le persone indagate e quelle informate sui fatti per raccogliere prove formula la domanda attraverso la richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione
Dispone la consulenza tecnica chiede l'adozione di misure canali tutte attività che ha indotto non fanno tutte attività fuori udienza
Che possono essere anche molto più onerose delle attività di udienza quindi c'è una precisa diciamo razionalità in questa in questo distingue in questa diversificazione dei due criteri indennitari considerato che le attività del V Pio della magistratura requirente si svolgono addirittura prima delle siccità e l'inizio del processo e possono non dar luogo neanche Annone quindi non ci si arriverà mai all'udienza ma il WP o ha comunque lavorato
La verità vera secondo me è che l'attività della magistratura requirente non può essere assimilata a quella della magistratura giudicante in realtà andrebbe assimilata a quella della difesa che si confronta con la diciamo con l'accusa di fronte alla magistratura giudicante e analogamente a quanto svolge la difesa ci sono tutta una serie di attività in cui non si sostanzia l'attività di udienza
Grazie avvocato sarà deciso
Si chiami altra causa
Dinanzi a quattordici e ventinove del due mila ventuno ordinanza sei novembre due mila venti Corte d'Appello di Lecce ppm
Ordinanza undici dicembre due mila venti Corte d'Appello di Lecce abbi e altri
Per ppm avvocato Antonio Bolognese ordinanza quattordici del due mila ventuno per abiti e Bucci avvocato Ladislao Massari ordinanza ventinove del due mila ventuno avvocato dello Stato Maurizio Greco
La relazione diciamo rosso prego grazie presidente la corte d'appello di Lecce
In due vicende processuali molto simili con due ordinanze pressoché coeve
Solleva questioni incidentale di legittimità costituzionale l'articolo cinquecento settantotto della Codice procedura penale nella parte in cui prevede che quando è pronunciata sentenza di condanna
Da parte del giudice di primo grado e il la il giudice d'appello o anche la Corte di Cassazione ma nostro caso e quello del giudice d'appello
Deve dichiarare il reato è estinto per prescrizione oltre che per amnistia in tal caso decidono sull'impugnazione ai soli affetti delle disposizione di capire la sentenza che concernono gli interessi civili e questi sono i due casi all'esame della corte d'appello di Lecce investita dell'impugnazione nei confronti di due sentenze
Rispettivamente il tribunale di Lecce del tribunale di Brindisi di condanna
In un caso di un imputato condanna di un imputato per il reato di calunnia
Con riconoscimento del diritto al risarcimento del danno in favore della parte offesa costituita parte civile nell'altro caso una vicenda più complessa perché riguarda una sequenza di truffe legate alla questione delle quote latte
Sono venti capi di imputazione per il seicentoquaranta più associazione a delinquere ma anche in quel caso c'è una condanna
Di cinque imputati con varie pena diversamente graduate e il riconoscimento
Del
Diritto al risarcimento del danno da liquidare sei poi in separata sede ma con l'attribuzione di una pre professionale a favore delle parti offese costituite anche in quel caso parti civile in entrambe
I Processi
Venuti quindi all'esame della Corte d'Appello di Lecce matura il termini prescrizione
Dopo la sentenza di primo grado ma prima della prima udienza davanti alla corte d'appello che quindi deve dichiarare
Non doversi procedere per estinzione del reato per prescrizione non sussistendo la prova evidente della della della non del non averlo imputato commesso il fatto insomma non sussistendo i presupposti dell'articolo
Centoventinove del Codice di procedura penale quindi in applicazione del cinquecentosettantotto alla Corte d'Appello dovrebbe decidere deve decidere a sull'impugnazione
Rispettivamente del di un imputato e degli altri cinque imputati nel caso della della Tribunale di Brindisi ai soli affetti
Del ai soli affetti degli anche civili cioè i capi della sentenza che riguardano gli interessi civile la corte d'appello di Lecce considera la giurisprudenza della cassazione in particolare a sezioni unite che si è ripetutamente pronunciata su alcuni aspetti che hanno riguardato i rapporti tra
L'azione civile esercitata nel giudizio penale e il l'esito del giudizio penale quando appunto o c'è un proscioglimento una pronuncia di assoluzione o una pronuncia di estinzione del reato per
Per prescrizioni in particolare la Corte d'appello ricorda quella giurisprudenza che si è formata secondo cui il giudice dell'impugnazione deve
Nello pronunciarsi sui capi della sentenza che riguardano gli aspetti civili deve prendere in esame i motivi della impugnazione
Considera anche sono due pronunce delle Sezioni unite che hanno risolto dei contrasti di giurisprudenza sul punto
Considerata anche la giurisprudenza anche questa alternante ma che poi si è radicata in due pronunce soprattutto alle sezioni unite una recentissima della di quest'anno sulla sulla disciplina dell'articolo seicentoventidue del codice di rito quando è la Cassazione che a annulla la sentenza e rinvia al giudice civile in grado d'appello per lei statuizioni civili anche qui si era formato un contratto di giurisprudenza ma il l'arresto più recente è nel senso che il rinvio al giudice civile sia anche quando il la ragione dell'accoglimento del ricorso
Legato al governo delle regole dello processo penale e non soltanto alla disciplina
Del quantum ode anche Dell'Anna del risarcimento del danno quindi anche la violazione di norme
Diciamo penalistiche processuali ma penalistica
Dal luogo comunque al passaggio alla binario a quel punto del giudice civile ricorda ancora la Corte d'Appello di Lecce la un'altra pronuncia delle Sezioni Unite in tema di revisione della sentenza resa dal giudice penale soltanto
Con riferimento agli affetti civili della della pronuncia penale e il le sezioni unite della Cassazione hanno ritenuto applicabile
A una pronuncia che quindi concerne soltanto gli effetti civili
Della del comportamento diciamo inizialmente addebitato come reato
Hanno ritenuto applicabile l'articolo seicentotrenta e quindi la disciplina della revisione nel Complesso la corte d'appello ritiene che il giudice dell'impugnazione
Anche quando ormai la vicenda penale deve considerarsi esaurita perché appunto è maturato in termine di prescrizione nondimeno Asper questi vari aspetti
Deve entrare nel merito della responsabilità penale e quindi si pronuncia il sì sui campi
Civili delle sentenze impugnate ma si pronuncia affermando
Laddove poi riconosca la sussistenza della ragione risarcitoria affermando la responsabilità penale dell'imputato quindi la responsabilità piena
Su questo presupposto interpretativo la corte d'appello ritiene che ci sia
Dubbio non manifestamente infondato di legittimità costituzionale con riferimento a due parametri entrambi
Europei l'articolo sei comma due dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo evocata per il tramite dell'articolo cento diciassette primo comma quindi come parametro interposto che prevede la presunzione di innocenza
E la stessa presunzione d'innocenza è prevista dall'articolo quarantotto della carta
Europea dei diritti dei diritti fondamentali dell'Unione europea la Carta di Nizza articolo quarantotto da leggersi unitamente al gli articoli tre e quattro della direttiva del due mila sedici sulla presunzione di innocenza articolo tre in particolare ribadisce la presunzione di innocenza che poi è affermata come ben diciamo valore costituzionale dalla articolo quarantotto entrambe queste disposizioni sarebbero insofferenza secondo la Corte d'Appello di Lecce la prima in particolare perché la giurisprudenza della Corte di Strasburgo ha dato una lettura diciamo ampia della presunzione di innocenza del secondo comma dell'articolo sei la Corte d'Appello ricorda in particolare la sentenza e la Grande Camera del due mila diciassette
Nel caso Allen contro il Regno Unito che fa un po'il punto della Garanzia iscritta nella secondo comma dell'articolo dell'articolo sei e poi ricorda in particolare un'altra pronuncia della corte di della corte di Strasburgo più recente del due mila diciassette il caso Pasquini contro Repubblica di San Marino non della Grande Camera ma di una sezione semplice ma maggiormente significativa perché riguarda e mentre il precedente nei confronti del Regno Unito riguardava il problema del riparazione per ingiusta detenzione
E invece la sentenza Pasquini riguarda proprio un caso in cui il giudice penale dell'impugnazione è chiamato a statuire solo quanto agli effetti civili quindi a pronunciarsi sulla domanda di risarcimento del danno
Questo perché la
Il Codice di procedura penale vigente nella Repubblica di San Marino eh
Da ultimo per una riforma piuttosto recente uni fu e diciamo parametrato al nostro codice di procedura penale proprio quanto alla regola
Dell'articolo cinquecentosettantotto che è stata introdotta in termini del tutto analoghi
Quindi anche il giudice d'appello in nel caso Pasquini si è pronunciato
In un'ipotesi in cui era stata dichiarata
L'estinzione del reato
Per prescrizione dopo una pronuncia di condanna da parte del giudice di primo grado il giudice d'appello si era pronunciato solo sull'azione risarcitoria e aveva riconosciuto
Il la fondatezza dell'azione risarcitoria condannando appunto
L'imputato al risarcimento del danno questa pronuncia è stata ritenuta dalla Corte di Strasburgo in contrasto con l'articolo sei è secondo comma
Quindi il contrasto con la presunzione d'innocenza perché il giudice d'appello del del Repubblica di San Marino
Nella sua pronuncia in realtà aveva affermato la responsabilità penale
Del dell'imputato ancorché il reato fosse da considerare estinto in ragione dell'intervenuta prescrizione
In una e e di dando questo contenuto alla presunzione di innocenza l'articolo sei secondo comma la corte
D'appello di Lecce ritiene che ci sia un contrasto tra il cinquecentosettantotto e appunto il parametro interposto analogo contrasto ci sarebbe con l'articolo quarantotto della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
I
Parametro invocabile secondo la Corte rimettente perché la direttiva del due mila sedici sulla presunzione di innocenza è stata adottata in forza dell'articolo ottantadue del trattato sul funzionamento dell'Unione europea che prevede non solo l'ipotesi della transnazionalità del reato ma prevede anche che il la e la possibilità di di di di un
Diritto europeo derivato per stabilire condizioni minime del trattamenti reati quindi al di là della transnazionalità
In ragione di ciò anche essi la vicenda pentì in tram delle vicende penalistiche sia la calunnia che la truffa sono strettamente nazionali secondo la Corte rimettente sarebbe invocabile la direttiva del due mila sedici
E e quindi entrerebbe in gioco l'articolo quarantotto della della della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e con l'articolo quarantotto anche il l'articolo cinquantadue terzo comma che parametrare la garanzia data dalla dalla Carta europea alle sì garanzia cioè non deve essere minore delle garanzie previste dalla carte i riti fondamentali Unione europea e quindi in questo caso dall'articolo sei secondo comma ci sarebbe pertanto anche quest'ulteriore violazione non solo l'articolo sei secondo comma ma anche l'articolo otto chiamato in gioco via in in applicazione della della direttiva trecentoquarantatré del due mila sedici
è intervenuta l'avvocatura dello Stato in entrambi i giudizi e in sostanza ma dirà poi
Magari l'avvocato più diffusamente in sostanza contesta il presupposto dal quale muove
La Corte d'appello ossia l'affermazione di una responsabilità penale affondamento del riconoscimento Def
Della della della ragione risarcitoria
Nell'uno e nell'altro e nell'altro caso dall'Avvocatura dello Stato rileva che e la fattispecie
Risarcitoria come fondamento l'illecito civile che ancorché parametrato all'illecito penale
è ontologicamente diverso ed è diverso anche quanto alcuni aspetti come il un solo elemento soggettivo il il nesso di causalità e l'onere della prova insomma ci sono aspetti differenziati e quando il giudice
Penale si
Ma il giudice che si pronuncia sui capi CIPE sì Capri della sentenza che attengono alla pretesa civile
Questo giudice in realtà compia un accertamento
Della illecito civile e non già dell'illecito penale pertanto viene meno il presupposto spesso della asserito contrasto coi due parametri interposti di qui la ritenuta non fondatezza della questione sollevata
Si sono costituì rispettivamente l'imputato condannato al Tribunale di Lecce
In un caso e i due degli imputati condannati dal tribunale di di Brindisi ed entrambi a pur con una memoria successiva hanno aderito alla prospettazione della corte d'appello
Insistendo quindi per l'accoglimento della questione e questa questi sono i termini della questione
Esposti in modo estremamente ampio e chiarissimo avvocato bolognese
C'è da aggiungere qualcosa
Da approfondire qualche aspetto
Presidente grazie all'acqua
Abbiamo avuto la possibilità di pone con la quale abbiamo capito
Oppure spetti avvocato che i colleghi da remoto non la sentono veda un po'di lei
Spero che adesso mi sento fanno è possibile
Sì va meglio grazie va davanti
No
Ho depositato presente il signor ci siamo permessi di illustrare alcuni astemi della vicenda specificare il processo all'esame della Corte d'Appello di Lecce proveniente dal Tribunale di Lecce
Nel caso specifico la barboni impone sabato istruire la presunzione d'innocenza il BA rivisto alla luce della della sentenza più recenti
Ricordo nella memoria la sentenza fare installata Shambala l'acqua
Chiarendo ove in assenza dovuta
Poco pronuncia di condanna il giudice non può e disporre la restituzione viene quindi non procedendo alla lista
E questa circostanza nel a dà un senso più concreto a quella Susan innocenza e sicuramente la o questa coppia avrà modo di Linate nel modo più giusto
In un nella valutazione con
Cinquecentosettantotto omicidi in procedura penale il vuoto quindi alla memoria e ne chiedo l'accoglimento Grassia
Grazie a lei avvocato
Dunque avvocato Massari prego
Sette per la grazie presidente molto brevemente in ragione della davvero della completezza della relazione del due punto giudice relatore la le due ordinanze quella per la quale la parte privata che assisto si è costituita partono
Solo attraverso la lettura della sentenza de della Corte europea nel caso Pasquini contro San Marino solo al fine di trarre degli spunti
Interpretativi rispetto ad una vicenda e quella dell'articolo cinquecentosettantotto che ha costituito argomento di approfondimento e numerose decisioni richiamate anche da parte del giudice relatore sia di questa cortesia della corte
Di Cassazione a Sezioni Unite mi fa peraltro piacere che e ci si sia confrontati in sede di relazione proprio con l'ultima sentenza delle sezioni unite quella depositata il quattro giugno
E del due mila il ventuno sul seicentoventidue che evidentemente non era oggetto della interpretazione e della pensiero della riflessione della corte remittente e devo dire che e il percorso seguito nell'ambito del procedimento che ha riguardato la sentenza Pasquini è un po'il percorso inverso e di cui si chiede oggi alla Corte e volersi fare interprete perché Hill articolo centonovantasei bis del codice di procedura penale di San Marino
è il frutto di una modifica operata nel corso di qualche anno orsono proprio per effetto dei dubbi che venivano rappresentati in quell'ordinamento nella mancanza di una disposizione normativa analoga rispetto al nostro articolo cinquecentosettantotto e proprio per effetto della modifica dell'articolo centonovantasei vizio operata proprio nell'anno mi pare due mila quindici che si è posto poi il problema nel ricorso rappresentato alla Corte europea dei diritti dell'uomo percorso inverso nel senso che si ritiene da parte e della corte territoriale salentina ma direi anche della difesa
Del parte privata il percorso secondo il quale non è accettabile che si possano valutare la responsabilità penale
In sede di appello a fronte
E di una declaratoria di prescrizione sia pure ai soli fini e della valutazione delle pretese risarcitori ora la Avvocatura dello Stato nell'atto di costituzione ritiene dell'atto di intervento ritiene e che si possano parlare e nel caso di specie in una sorta di censura da parte della Corte europea solo al linguaggio utilizzato da parte del giudice in quella determinata vicenda cioè si dice in sostanza e che si possono superare i gruppi rappresentati dalla corte territoriale
Di frizione con i parametri
E testé indicati semplicemente attraverso l'utilizzazione di un linguaggio e che sia diverso in cui non si parli di colpevolezza in cui non si parli di responsabilità penale ma in cui semplicemente si affronti solo il discorso del risarcimento del danno
Ora proprio la lettura di quelle sentenze
E per anche delle sezioni unite della Corte di Cassazione mi permette di dire anche questa ultima dell'anno due mila ventuno settecentoventidue ci dà invece una indicazione netta di come sia assolutamente impossibile per uno giudice penale che deve valutare le pretese risarcitorie pure a fronte di una declaratoria di prescrizione quindi pura fronte
Della rinuncia da parte dello Stato la sua pretesa punitiva sia impossibile non affrontare il profilo della responsabilità personale dell'imputato e quindi della responsabilità penale
Ora c'è forse l'unico punto su cui sono d'accordo con quanto riferisce l'Avvocatura dello Stato e cioè che la proiezione del giudice relatore della corte di appello è esclusivamente in chiave convenzionale in chiave di diritto
Europeo non tenendo conto che Parma dobbiamo partire dall'articolo ventisette secondo comma e così come dice l'Avvocatura dello Stato per vero anche la corte remittente
A pagina venticinque almeno dell'ordine la seconda ordinanza di rimessione si rende conto che il profilo della presunzione di innocenza e il presidente filo della presunzione di non colpevolezza
Che già patrimonio
Del dei nostri valori costituzionali ma al di là di questo aspetto in cui probabilmente l'articolo sei
Comma secondo della core della Convenzione europea si sposa perfettamente con l'articolo ventisette della Costituzione al di là di questo profilo come dire di connessione rispetto ai principi interno mi pare che non si possa che condividere quel percorso che viene seguito da parte del della corte di appello io richiamo solo per una filo ripe ritengo davvero e di connessione esistente tra la questione oggi all'esame e la sentenza pur richiamata dal giudice rimettente che la sentenza di questo a corte
La centosettantasei del due mila diciannove ora credo che proprio riferendosi ai principi in cui anche in quella sentenza si sottolinea come l'articolo cinquecento sulla sia una eccezione rispetto alla regola
Anche la Corte di Cassazione lo ha detto più volte siamo di fronte ad una eccezione rispetto a quella che è la regola che quella contenuta nell'articolo cinquecentotrentotto del Codice
E di procedura penale e in quel caso pesi disse in quella sentenza che quella deroga era una deroga possibile in ragione di una situazione peculiare che evidentemente di verza
Rispetto a quella in esame cioè quando gli interessi civili entrano in gioco e nei confronti di un imputato mi quale nei confronti del quale è stata pronunciata appunto una sentenza di condanna anche generica alla restituzione
Ed e o al risarcimento del danno
A fronte della sentenza centosettantasei del due mila diciannove interviene come ho detto la sentenza depositata lo scorso quattro giugno
Che però si pone in una logica di diritto vivente di interpretazione del giudice di legittimità indiretta direi consecuzione logica con la sentenza delle sezioni unite del due mila tredici la sentenza Sciortino che credo di ancora una volta di criteri ermeneutici che portano a ritenere fondata la questione rappresentata dalla corte e di appello di Lecce ed in particolare il riferimento va proprio lo si coglie nella sentenza delle sezioni unite del due mila ventuno a quella indicazione secondo la quale la volontà deve essere per l'ordinamento quella di escludere
Leggo testualmente la perdurante attrazione delle pretese civili nel processo penale una volta che siano state oramai definite le statuizioni di carattere e penale tra le quali rientra certamente anche quella che dichiara la estinzione del reato per prescrizione
Costringere
Il giudice penale all'applicazione dei criteri tipici del processo penale ai soli fini della pretese delle pretese risarcitorie appare assolutamente illogico non a caso proprio nella decisione del quattro giugno del due mila ventuno
Sul seicentoventidue il caso un caso emblematico in cui ancora una volta si era di fronte al problema della rinnovazione della prova dichiarativa da sentenza di assoluzione di primo grado a fronte della impugnazione della sola parte civile
Quindi non del Pubblico ministero nonno della parte pubblica che impugnava ma appunto della parte civile
In quel caso le le sezioni unite della Corte di Cassazione dicono che sarà il giudice civile a dover riassumere la prova dichiarativa sarà il giudice civile che dovrà evidentemente utilizzare gli strumenti tipici
Dell'accertamento della responsabilità aquiliana in concerto gli strumenti tipici del processo penale l'ultimo aspetto davvero terminato Presidente ma che credo sia anche questo emblematico anche in ragione formidabile proiezione di questa corte verso e io gli ordinamenti stranieri azione comparativa
La vicenda deve essere posta in collegamento con quello che è il diritto statunitense in cui la parte civile è sconosciuta e in cui addirittura noi abbiamo esattamente il contrario cioè noi andiamo una condizioni in cui è il giudice civile che nell'ambito dell'accertamento
E del danno in sede civile valuta anche le condotte che siano penalmente rilevante siamo nell'ambito del cosiddetto dei cosiddetti punitive del mentis
Cioè siamo di fronte alla prospettiva in cui il giudice civile che può anche censurare la condotta e di chi ha posto in essere
Il danno arrecato arrecato danno nell'ambito però di una valutazione civile allora è concludendo credo che aderendo anche a quella prospettiva de iure condendo lo dico nell'ambito della memoria illustrativa la recente indicazione che viene dalla Commissione Lattanzi
In cui si è detto espressamente ancora una volta citando proprio la sentenza Pasquini contro Italia e si dice da parte della Commissione Lattanzi che siamo di fronte e ad un ordinamento in cui deve essere necessariamente in sede penale limitato lo spazio delle pretese risarcitorie della parte civile non perché non si riconoscano queste pretese ma perché insisteva su asset esiste la sede naturale che quella davanti al giudice civile e si è detto e che si è nell'opportunità di poter prevedere che l'appello sia proposto direttamente davanti al giudice e civile chiamato ad applicare le regole probatorie del giudizio a e quello diciamo tipico e del giudizio anche vento al mente del processo penale perché l'approccio del giudice civile e ho terminato nella rivisitazione dell'innocenza dell'imputato
Asserita in punti in primo grado potrebbe evitare considerazioni apparentemente lesive del principio della presunzione innocenza e quindi in questa logica e di proiezione di quella che è anche la riforma prospettata dalla Commissione Lattanzi e richiamando le parole della sentenza Pasquini e chiedo che la corte voglia accogliere la questione così come rappresentata dalla Corte di Appello di Lecce grazie
Grazie avvocato greco
Buongiorno innanzitutto per ritengo che ci siano stati un paio di spunti nella discussione dei colleghi mi hanno proceduto nel
L'azione del suo giudice che mi impongono alcune puntualizzazioni brevissime puntualizzazioni
Giustamente
Sì giustamente è stato evidenziato che ci troviamo nomi dinanzi a questa Corte sulla scorta lucrose posso Inter pratico per la corte d'appello di Lecce da alla normativa di cui è questione e alla conseguenza che
Di AN per così dire introdotta sulla scorta di una ricostruzione che omette di considerare a mio parere quello che il diritto vivente non solo in ambito nazionale ma altresì in ambito sovranazionale è stato puntualmente posto redivivo questo proposito che
Chiedere una lettura della sentenza
Barbara che del una una sentenza Pasquini sarebbe erroneo
Innanzitutto o la prima decisione non c'entra assolutamente nulla perché lì siamo ogni ipotesi di confisca
E la confisca come sappiamo come voglio ricordare a natura affatto diversa rispetto all'ipotesi restitutoria risarcitoria reintegrato Oria del soggetto danneggiato dal reato
E che fa valere in ambito penale la prova pretesa civilistica la confisca è un istituto affatto diverso
Per ciò che concerne poi il discorso ecco appunto della decisione Pasquini il relatore ha giustamente evidenziato e in sede europea non è stato stigmatizzata
La circostanza della omologazione in questo senso qui è stato ricordato che
Il
Codice di San Marino è sostanzialmente omologato il mutuato
Sulla nostro la circostanza appunto della scelta del legislatore di inserire l'azione civile in ambito penale con le conseguenze che questo comporta come avviene è stato anche sottolineato per esempio in tema di riparazione dell'ingiusta detenzione che è un'azione prettamente civilistica che però soggiace
Alle norme e alle procedure
Del codice diritto penale
Pur essendo la giurisprudenza e univoca e assolutamente conforme nel senso un'azione civile a tutti gli effetti
E anche qui appunto
E qui non ci dobbiamo dimenticare una cosa quando parliamo della responsabilità non dobbiamo confondere i profili della responsabilità come in mi pare faccia ecco l'erroneo presupposto interpretino della corte d'appello
Un conto è la responsabilità penale un conto è la responsabilità civile ora l'accertamento della responsabilità civile la conseguenza che l'accertamento
A in campo a una l'autore dell'illecito sia esso penale sia esso civile soggiace appunto a delle regole in base alla quale il legislatore ha scelto che se l'azione civile DNA portata avanti al giudice penale le regole dell'azione sono quelle appunto del giudice penale ma questo non significa che l'accertamento di responsabilità e questo giustamente è stato richiamato ed è stato ricordato il principio espresso dalle sezioni unite della Suprema Corte
Con riferimento speciali otto alla revisione anche nell'ipotesi di condanna al risarcimento del danno nella
Sussistendo un proscioglimento per prescrizione perché appunto l'accertamento della responsabilità civile viene condotto comunque dal giudice penale
E questo è una scelta del legislatore attribuire al giudice penale
La conoscenza del fatto anche sotto il profilo delle conseguenze civilistiche di quel fatto ma con profili che sono peculiari e diversi
Tante che comunque il danneggiato è diverso per esempio dalla persona offesa
Perché ecco non ci dimentichiamo che nel nostro codice esistono due soggetti diversi che possono prendere parte al processo e propone due soggetti che fanno valere due azioni assolutamente diverse è proprio questo legittima
La presenza appunto e la possibilità da parte del giudice penale quando uno di questi soggetti è il danneggiato
Di valutare sotto il profilo esclusivamente del danno la sussistenza di una responsabilità completamente diversa polvere presupposti analoghi prendere le mosse dalla conoscenza e dalla ricostruzione del fatto
Ribadisco su presupposti analoghi taccuini che soggiacciono alla valutazione la responsabilità penale ma comunque il giudice fa compie una valutazione
Con dei lei
Posso dire strumentalità dell'azione
Che gli sono portate all'attenzione solo ed esclusivamente appunto affini civilistici la scelta del legislatore guidare questa possibilità al soggetto danneggiato di esercitare il punto l'azione civile in ambito appunto del giudizio penale e al nostro modo di vedere assolutamente ragionevole
Così come non può una questione terminologica determinare una illegittimità costituzionale di una norma
Grazie
Grazie a lei avvocato sarà deciso
Ricorso novantaquattro del due mila venti il Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Toscana Presidente del Consiglio dei ministri avvocato dello Stato Giovanni palati hanno per Regione Toscana avvocato Marcello Cicchetti sulle su delega dall'avvocato Lucia Bona
Grazie presidente
Il presidente del Consiglio di ministri ha impugnato i commi uno due e tre dell'articolo due della legge della regione Toscana numero ottantadue del due mila venti
Che in materia di installazione degli impianti fotovoltaici a terra hanno introdotto rispettivamente tre nuovi commi uno bis uno ter e uno quater
All'articolo nove della legge sempre della regione Toscana numero undici del due mila undici
Il vulnus costituzionale lamentato riguarda l'articolo centodiciassette terzo comma
Relativamente alla materia produzione trasporto e distribuzione nazionale dell'energia Kospi Cizico differimento ai principi fondamentali della materia contemplati dall'articolo dodici del decreto legislativo trecento ottantasette del due mila tre
In particolare il comma uno bis dell'articolo nove prevede che nelle aree rurali e ammessa alla realizzazione di impianti fotovoltaici a terra fino alla potenza massima per ciascun impianto di otto mila chi lo batte elettrici
La norma secondo l'avvocatura generale si porrebbe in contrasto con l'articolo dodici comma sette del citato decreto legislativo
In quanto contemplerebbe un divieto generale il che non sarebbe è consentito in questa materia alla Regione a questo riguardo vengono richiamati alcuni precedenti di questa corte
In particolare la sentenza tredici del due mila quattordici riferita le distanze minime
Dunque questa previsione regionale secondo il ricorso non consentirebbe un'adeguata tutela dei molteplici e rilevanti interessi coinvolti ponendosi in contrasto con il principio di derivazione europea della massima diffusione degli impianti
Da fonti di energia rinnovabili
La Regione che si è costituita con atto depositato il diciassette novembre del due mila venti su questo punto ha rilevato che in realtà la norma regionale
Non imporrebbe un di dietro Generali astratto di collocare impianti fotovoltaici in aree rurali mi avrebbe voluto di menzionare il singoli impianti ponendo un tetto che viene anche ritenuto particolarmente
Elevato
In ogni caso si rileva anche che la norma regionale avrebbe per così dire voluto concretizzare la previsione nazionale che non detta un criterio di compatibilità assoluta fra gli impianti fotovoltaici a terra le zone rurali ma richiede l'ubicazione tenendo conto delle disposizioni che tutelano le tradizioni agroalimentari locali la via bibliodiversità il patrimonio culturale il pensare tutela del paesaggio
L'avvocatura generale che a sua volta depositato memorie il quindici giugno del due mila ventuno a osservato in replica che l'articolo dodici al comma dieci del citato decreto legislativo trecentottantasette rinvia al linee guida che sarebbero vincolanti per le regioni che sono state contemplate con il decreto del mise del dieci settembre due mila dieci
E che il punto diciassette due di queste linee guida
L'attività diciamo di di lancia al mento fra i vari interessi in relazione alla natura dei luoghi e con l'attenzione per le esigenze di tutela che richiamavo prima sarebbe stata affidata ad un procede al procedimento amministrativo di pianificazione e di programmazione e non potrebbe essere
Previsto in una disposizione legislativa
La seconda questione riguarda il nuovo comma uno ter sempre dell'articolo nove della legge della Regione Toscana undici del due mila undici
Secondo cui nelle aree rurali di cui al comma uno bis per gli impianti fotovoltaici a terra con una potenza superiore a Milo mille chilowatt elettrici l'autorizzazione unica la costruzione e l'esercizio R. rilasciata previa intesa con il Comune comuni interessati questa la dizione della norma
Qui di nuovo si ravvisa un vulnus rispetto all'articolo dodici comma tre quattro linee guide anche al decreto legislativo ventotto del due mila undici che poi rinvia
All'articolo dodici dove sarebbe previsto un procedimento di autorizzazione nei unica ispirato a regole anche di semplificazione amministrativa e celerità nell'ambito del quale il coordinamento il bilanciamento fra vari interessi sarebbe affidata alla conferenza dei servizi su questo punto la regione rileva che in realtà il riferimento all'intesa non dovrebbe essere interpretato come estranea alla conferenza dei servizi ma si potrebbe può intenti intendere la norma come finalizzata a sottolineare il ruolo del Comune in ragione delle sue competenze in materia urbanistica e tutela ambientale ma diciamo riportando la previsione nella cornice della norma statale
Punto sul quale la un po'cattura generali dissente della memoria perché ritiene che invece sarebbe evocato un autonomo in adempimento non previsto dall'articolo dodici
L'ultima censura riguarda introduzione del comma uno quater che con riferimento alle disposizioni dei commi uno bis è una terra prevede che la l'applicazione di tali disposizione anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del del presente comma e qui la diciamo la censura dell'Avvocatura generale nel senso che questa norma diciamo repliche Rebbe gli stessi vizi contestati agli articoli commi uno bis sei uno terra in qualche modo amplificando anche il pregiudizio perché andrebbe anche a ledere delle legittime aspettative degli operatori
Sul punto la Regione rileva che non sarebbe non rilevabile
Alcun affidamento rispetto alla fattispecie contemplata dalla disposizione siccità riguardo la giurisprudenza del Consiglio di Stato
Secondo cui la norma sopravvenuta costituisce diritto applicabile da parte dell'amministrazione nel caso in cui la fase istruttoria del procedimento non si è ancora conclusa e comunque prima dell'adozione del provvedimento finale
Questo è quanto
Grazie grazie dottore
Avvocato dello Stato prego grazie presidente ora
Secondo la vostra giurisprudenza che ho cercato di riassumerei nei suoi passaggi essenziali in memoria
Il regime abilitativo della degli impianti alimentati da fonti rinnovabili rientra nella materia di competenza concorrente della produzione di energia ai sensi dell'articolo centodiciassette comma terzo della Costituzione
Rispetto alla quale spetta allo stato esclusivamente allo stato di salute principi fondamentali
Con specifico riferimento alla materia fare appunto le fonti di energia rinnovabile questi principi fondamentali sono dettati dallo Stato con l'articolo dodici
Della decreto legislativo trecentottantasette del due mila tre in combinato disposto con le linee guida contenute nel decreto ministeriale dieci settembre due mila dieci
E qui viene rilievo in particolare ai fini dell'assunzione della presente controversia il paragrafo diciassette punto due ora in questo contesto ordinamentale che ho riassunto anche nella memoria
Le Regioni possono individuare aree e siti non idonei in relazione per esempio a specifiche tipologie di impianto in relazione anche al dimensionale anzi alle dimensioni e quindi la potenza
Degli impianti ma questo deve inderogabilmente avvenire mediante l'atto regionale amministrativo di programmazione che è previsto espressamente dall'articolo diciassette paragrafo due
Della delle predette linee guida il quale atto di programmazione regionale deve deve essere adottato all'esito di un procedimento amministrativo
Nel quale mediante adeguata istruttoria debbono essere valutati e ponderati tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti e soprattutto debbono essere valutati in concreto i luoghi tutto questo nella fattispecie non è avvenuto
Perché la Regione toscana
Con nell'articolo due comma uno della legge impugnata a gettato in via astratta
In tutte le aree rurali del territorio regionale l'installazione di impianti fotovoltaici a terra di potenza massima superiore a otto mila kilowatt elettrici
Ora nel descritto quadro ordinamentale riteniamo che la illegittimità costituzionale di questa norma non sia seriamente Contestabile
Perché la Regione Toscana a introdotto in via legislativa
Un divieto valevole in via astratta per tutte le aree rurali
Non previsto dalla legislazione statale e soprattutto l'ha fatto al di fuori di quelli ineludibile necessario procedimento amministrativo di programmazione che è prescritto
Dal paragrafo diciassette punto due
Delle linee guida che ricordiamo si impongono
A tutte le regioni italiane e quindi è mancata la concreta istruttoria procedimentale e quindi è mancata la concreta valutazione
Degli interessi coinvolti e soprattutto è mancata la concreta valutazione
E delle aree e che appunto rispetta le quali viene inibita l'installazione di impianti di potenza superiore ad una determinata soglia veniamo poi all'articolo due comma due della legge impugnata ora sempre ve secondo la vostra consolidata
Assolutamente consolidata giurisprudenza e Hillary le regioni il il il legislatore regionale non poi introdurre nell'ambito del procedimento di autorizzazione previsto dall'articolo dodici
Del decreto legislativo due mila trecentottantasette del due mila tre nuovi o diversi adempimenti
Che invece e quanto ha fatto nella nostro caso la Regione con l'articolo due comma due
Perché con questa disposizione regionali censurata la regione Toscana ha previsto che per gli impianti fotovoltaici a terra di potenza superiore a mille chilowatt elettrici l'autorizzazione unica richieda
Viene rilasciata previa intesa con il Comune Old comuni interessati dall'impianto ora se vogliamo dare un senso compiuto a questa disposizione regionale che deve essere ovviamente interpretata secondo un criterio secondo un criterio di interpretazione utile è evidente che questa intesa
E qualcosa di diverso di ulteriore rispetto agli assensi che vengono acquisiti nella conferenza di servizi prevista
Dalla legislazione statale perché altrimenti la norma regionale non avrebbe alcun senso
E allora da questo punto di vista riteniamo che questa disposizione abbia violato
Il la le e la legislazione statale in particolar modo l'articolo dodici che appunto disciplina il procedimento unico e per questa via si ponga in cui si ponga in contrasto anche con l'articolo centodiciassette comma terzo
Per quanto invece riguarda il comma terzo dell'articolo due e mi avvio a conclusione questa disposizione sconta gli stessi vizi di legittimità costituzionale che abbiamo denunciato a carico del comma del comma uno
Oltretutto rilevo che la l'auspicabile declaratoria di illegittimità costituzionale il del comma uno e del comma due ovviamente non potrebbe che travolgerà anche il comma tre perché sarebbe rimarrebbe privo di contenuto normativo
Per cui per tutte queste ragioni insisto per l'accoglimento del ricorso grazie grazie avvocato Cicchetti
Sì presidente Bongiorno lo indurrà a lei
Allora
Dall'impugnativa dal ricorso dalla memoria dell'Avvocatura dello Stato e anche da quello che abbiamo ascoltato oggi
Si comprende che diciamo il punto di vista del ricorrente è che la vostra consolidata giurisprudenza renderebbe inesorabilmente incostituzionale
Queste disposizioni impugnate e quindi come dire c'è poco da Addis in realtà il punto di vista della regione o almeno il mio compito è quello di provare a far vedere la corte che lavo pur a accettando la vostra consolidata giurisprudenza forse le disposizioni impugnate non sono incostituzionali non lo sono necessariamente forse non lo sono tutte almeno
Per fare questo vorrei partire diciamo da un ordine inverso di complessità partendo da Laterza disposizione impugnata e poi risalendo alla seconda e alla prima perché c'è un ordine diciamo di difficoltà
Evidentemente differente partiamo dalla cosa più se la terza questione la terza questione censura una disposizione intertemporale di diritto intertemporale ci è stato detto anche oggi per fortuna c'è stato ribadito che questa disposizione agli stessi vizi replicati dipendenti consequenziali dalle altre due disposizioni e qui ci fermiamo
Perché nel ricorso invece e nella memoria si fa riferimento anche e si adombra la sussistenza di ulteriori vizi cioè il fatto che il legislatore regionale non avrebbe previsto come gli sarebbe stato imposto una disciplina transitoria
Atta a salvaguardare i procedimenti in corso dall'applicazione della nuova disciplina ora questo profilo di censura
Non non è ammissibile innanzi
Perché non stava nella relazione di accompagnamento della delibera di impugnativa del consiglio dei ministri
Quindi non può essere oggetto di scrutinio in ogni caso noi ci siamo difesi anche su questo perché il principio generale non è quello dell'obbligatorietà di una norma transitoria ma semmai il principio opposto del tempus regit actum il legislatore regionale non ha fatto altro che come dire
Esplicitare che la nuova disciplina si applica evidentemente anche ai procedimenti in corso comunque su questo non c'è materia del contendere oggi
L'avvocato dello Stato ci dice che la censura è solo dipendenti consequenziale dalle altre due e quindi sgombriamo il campo dalla a da una possibile autonomia della terza questione
Seconda questione la seconda questione riguarda quella disposizione introdotta con questo comma
Uno Terna
In cui si dice che nelle aree rurali degli impianti fotovoltaici a terra di potenza superiore a mille chilowatt elettrici l'autorizzazione unica rilasciata previa intesa con il Comune
Il presupposto interpretativo del ricorrente è chiarissimo c'è stato esplicitato
L'unica interpretazione utile di questa disposizione sarebbe a quella per cui l'intesa questa intesa prevista con il Comune va deve andare il procedimento autorizzatorio unico
Come disciplinato dalla legge duecentoquarantuno del novanta a cui fa riferimento il legislatore nazionale
Ora mi permetto di dire che questa in tempo alla diciamo che l'utilità di questa interpretazione hula univocità
Di questa interpretazione utile lasciamola come dire al legislatore regionale
Il quale sarà libero di valutare l'utilità di proprie disposizioni il punto qual è il punto è che questa interpretazione non è l'unica possibile
Legislatore regionale con questa disposizione si è limitato a introdurre l'intesa col Comune ma la legge duecentoquarantuno all'articolo quattordici lo ricordo ma non dovrai farlo questa corte
Dice esplicitamente che il procedimento autorizzatorio in conferenza di servizi vale convenire a ricomprendere tutti i nulla osta pari ieri intese e qualunque altro atto di assenso sia necessario per il rilascio del titolo abilitativo quindi anche questa intesa
La norma regionale in altri termini non deroga ha fatto la disciplina statale non dato va in alcun modo e in ogni caso è sicuramente suscettibile di un'interpretazione adeguatrice che magari non sarà quella utile che ritiene il ricorrente ma è sicuramente un'interpretazione conforme a Costituzione
La norma regionale introduce un'intensa che andrà nel regime della conferenza di servizi decisoria prevista dal legislatore nazionale se il Comune non si pronuncia l'intesa si considera acquisita
Quindi non mi pare che ci sia alcuna deroga ristretto al regime previsto dal legislatore nazionale la questione può essere dichiara altri da infondata con una semplice e anche abbastanza facile agevole interpretazione adeguatrice
Vengo alla prima questione la prima questione è quella diciamo più difficile sicuramente
La vostra giurisprudenza che ha sappia conosciate è la giurisprudenza sulla indie interpretazione in particolare dell'articolo dodici comma dieci e del sistema legislazione nazionale linee guida con riferimento specifico all'individuazione di aree e siti nun idonei all'installazione di specifiche tipologie di impianti su questo la vostra giurisprudenza
La conosciamo benissimo la giurisprudenza che è costruita fondamentalmente sulla riserva di amministrazione
Riserva di amministrazione perché le linee guida al punto diciassette i seguenti indicano un preciso
Procedimento istruttorio che la Regione deve seguire per potere individuare queste aree siti non idonei per determinate tipologie di impianti ora mi permetto di dire
La la questione Stato tutta nella possibilità un'impossibilità di ricondurre la disposizione impugnata a quelli storici
Cioè dei ritenere un meno che la disposizione con la disposizione impugnata la Regione Toscana abbia individuato creare dei siti non idonei per specifiche tipologie
Ovviamente se la risposta è sì la norma incostituzionale
Ma se la risposta è no come noi riteniamo allora le cose stanno diversamente perché io mi permetto di mister Hare a questa Corte che la disposizione censurata in realtà non individua fatto dei siti o delle aree non idonei per gli impianti fotovoltaici non è così la norma stabilisce un limite di targa
Perché gli impianti fotovoltaici atterrerà in aree rurali il che significa banalmente che in tutte le aree rurali è possibile installare impianti fotovoltaici Hutter
In tutto il territorio regionale quindi non c'è l'individuazione di un'area non idonea
Tutti i siti sono potenzialmente idonei tutti gli impianti fotovoltaici attenda possono essere installati in Regione Toscana
C'è un unico limite un limite di tali cioè io la produzione ha capacità di otto mila kilowatt che significa banalmente per dare una misura un'estensione di dodici ettari sbadati però per ciascun impianto
Cioè significa che ogni impianto potenzialmente su tutto il territorio regionale non può nere più di dodici ettari di estinzione
Ma questo non significa né individuare aree non idonee né individuare siti non idonei per specifiche tipologie di impianti allora se si segue questa interpretazione cioè sì ammette come noi riteniamo possibile che la Regione non è ampia dato attuazione a norma del comma dieci dell'articolo dodici
Del decreto trecentottantasette con il sistema delle linee guida siamo fuori dalla riserva di amministrazione ed era una norma che come dire non contrasta con i parametri interposti invocati dal ricordo
Sì ovviamente si ritiene che invece questa disposizione valga a come dire realizzare attuare quello che quelle norme statali come dire vincolano al modello procedimentale delle linee guida allora evidentemente la norma incostituzionale
Per le ragioni che ho detto anche qui l'interprete il criterio dell'interpretazione conforme a Costituzione dovrebbe portare a mio parere anche in questo caso a rigettare la questione a ritenere che la norma regionale non individui
Le aree non ridono i siti non idonei per determinate tipologie di impianti come imposto dal legislatore statale nel sistema delle linee guida per questo sia fuori dalla vita da anni di amministrazione e per questa ragione sia costituzionalmente conforme
Per queste ragioni chiedo ovviamente insisto perché il ricorso si ha rigettato grazie grazie a lei avvocato
L'udienza è chiusa grazie possono cura
Temi