Pandemia e diritti umani: una prospettiva filosofico-politica

No
No
Barbara sono una conferma è partito tutto
Sia nel senso che
Canta recita
Sì nel senso che camere sì ora un'ora possiamo comunque fare
Eh
Sì chi ecco
Sì senza che
Hanno né
Ok
Allora possiamo incominciare buongiorno a tutti Benvenuti
Sono Daniele Frigerio direttore del cestino cento studi politica internazionale
Che insieme la Treccani Ritanna benvenuto questo primo appuntamento settimanale dedicato a a questo ciclo di lezioni sui diritti umani vs pandemia questa iniziativa nasce appunto da una collaborazione Istituto Treccani e cespi nasce all'interno
Dell'osservatorio sui diritti umani che cesti gestisce da alcuni anni coordinato dal professor Luca Michele Nicoletti che oggi sarà con noi
L'Osservatorio nasce con uno strumento di di analisi di quello che è l'intreccio tra diritti umani la politica internazionale che l'ambito in cui su in cui si occuperà gesti
Diritti umani sono il pilastro dell'Unione Europea sono il pilastro da un pilastro fondamentale delle Nazioni Unite sono un pilastro della Costituzione italiana
E sono sempre stati sullo squalo stanno diventando sempre di più un pilastro anche della politica estera che delle dinamiche internazionali allora all'interno di dei lavori del dell'Osservatorio
è chiaro che quest'anno ci siamo
Scontrati anche lui con una il fenomeno corpi d'la pandemia
Che ha rappresentato un punto di discontinuità sotto tanti punti di vista c'è c'è il tema della drammaticità dei dei numeri delle delle persone che sono deceduti c'è il tema dell'impatto economico che su tutti i giornali il tema delle misure di contenimento
I un tema che si intreccia fortemente in disequilibrio che naturalmente si è venuto a creare tra il tema dei diritti in tema della solidarietà ma la pandemia tutte le misure che che sono state adottate per cercare di di contenere la pandemia
Hanno compresso un l'esigibilità di una serie di diritti pensate diritto all'istruzione per i bambini ma diritto alla salute
Il diritto alla partecipazione sociale politica eccetera
A fronte di un di una richiesta nuovi di di solidarietà importante rispetto a a quello che stava accadendo
Qualcosa in cui qui non eravamo preparati
Vi assolutamente nuovo e su cui abbiamo ritenuto importante aprire una finestra di riflessione di analisi perché perché crediamo importante dotarci di una serie di strumenti non solo tecnici proprio per affrontare queste tematiche ma anche culturali perché chiaro che che tutto quello che si sta accadendo che è accaduto richiede anche una rielaborazione non solo da parte dei tecnici una parte della della società in termini coesione in termini di cultura da qui l'idea appunto di questi ciclo di lezioni che che oggi iniziano
Con esperti della materia e che avrà un po'come come filo conduttore il tema dell'esigibilità visti attraverso due niente munizioni più introduttive sotto il profilo filosofico politico oggi con un professor Nicoletti poi da un punto di vista giuridico con la dignitosa che peschi e poi affronteremo tre aree specifiche legate la vulnerabilità
E all'impatto che la pandemia avuto su soggettivo vulnerabili minori le le persone private della libertà e nell'ambito sanitario
Ecco come modalità appunto abbiamo pensato a una sorta di lezione di lectio per cui ora darò la parola professore Nicoletti
Sarà possibile interagire con con il professor Nicoletti e con gli altri esperti alla fine della della della lezione
Vi suggerisco di utilizzare per comodità per maggior rapidità di utilizzare la Cia perché trovato in fondo nemmeno in modo tale da raccogliere tutta una serie di sollecitazioni i poter dalla possibilità poi il professor Nicoletti agli esperti di di interagire con voi
Ecco io lascio punto la parola a Michele
Dopo la laurea in Filosofia presso l'Università di Bologna ha proseguito la sua attività di ricerca presso l'Istituto trentino di cultura all'Università di Innsbruck di Monaco
Nel novantanove è diventato professore associato di filosofia politica presso l'Università di Padova nel due mila uno professore ordinario presso l'Università degli studi di Trento dove attualmente insegna nella facoltà di lettere e filosofia nella Scuola di studi internazionale
Nel febbraio due mila tredici viene eletto deputato nelle liste del Partito Democratico diviene membro della Commissione affari esteri della delegazione nel due mila e quattordici di Vienna e presidente della delegazione italiana presso l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
Il ventotto settembre due mila quindici viene eletto capogruppo al PSI all'interno della stessa Assemblea del Consiglio d'Europa nel due mila diciotto è stato presidente dell'Assemblea parlamentare del consiglio d'Europa
E dal due mila e diciotto coordina anche l'Osservatorio diritti umani del CESPI
Ecco grazie grazie Michele della disponibilità e ti lascio la parola
Buona sera tutte e grazie a Daniele sui generi diretta del CESPI grazie al cesto alla Treccani per questa belle iniziative grazie dell'invito ad aprire questo ciclo di deiezioni che come scritto il direttore comprende momenti di natura teorica con delle analisi di alcuni settori vive
Ambienti particolarmente colpiti da dalla pandemia e delle sue conseguenze
Io vorrei offrire qualche spunto di riflessione iniziale come tutti di cittadini e cittadine stanno sperimentando in questa evento straordinario ha sconvolto non solo le nostre esistenze concrete Piano della salute innanzitutto ma anche il piano economico e il Piano delle relazioni personali neanche ha sconvolto il nostro modo di pensare alle nostre categorie forse ancora non siamo in grado di capire in che misura questi cambiamenti sono dei cambiamenti
Momentanei dei cambiamenti duraturi certamente a questo evento ammissioni in atto una serie di riflessioni radicali perché radicali è la sfida che la pandemia portato all'interno delle nostre società
Infatti forse per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale possiamo dire che le nostre società stanno sperimentando su scala planetaria
La sfida di un pericolo mortale e cioè il fatto che in qualche modo la morte sia tornata ma popolare la la scena
Della vita non perché prima non fosse presente con i tanti gli eventi luttuosi che accompagnano la vita
Di ogni società ma per il fatto che in tutto il mondo oggi questa notizia costituisce tendenzialmente la prima notizia dei giornali dei telegiornali
E esattamente la contabilità
Delle delle morti che sta accompagnando la nostra vita dall'inizio della pandemia
Non si tratta di numeri fino a questo momento e noi su speriamo diciamo naturalmente che venga scongiurato il pericolo di una crescita ulteriore
Perché se noi confrontiamo questo evento con altri eventi del passato ci accorgiamo che in termini quantitativi gli eventi del passato erano forse più sconvolgenti non parliamo solo della seconda guerra mondiale
Che avuto un bilancio in cinquanta milioni di morti in alla stessa epidemia della cosiddetta spagnola all'inizio del Novecento durante gli anni della prima guerra mondiale
Sembra che abbia portato decine di milioni di morti in qualcuno dice cinquanta milioni di morti anche quell'evento su una popolazione mondiale che allora era di un miliardo ottocento
Quindici milioni di persone oggi la popolazione mondiale sui sette miliardi e settecento milioni
Il numero dei morti legati al copribile di circa tre milioni anche se continua a crescere quindi diciamo non è solo il dato non è tanto il dato quantitativo anche se in questo dato rimane impressionante
Ma proprio il fatto che sia diciamo la morte sulla larga scala la morte
In qualche modo concatenata prima potremmo dire si moriva uno a uno e senza che fosse dato un annuncio sui giornali senza clamore
Oggi invece questa morte una morte di gruppi ogni morte in qualche modo è annunciata con una sorta di monito
Per per ricordare questa questa presenza
E e oltre a questo tema della morte così ingombrante tornato
Il grande tema del contagio che la nostra società si era lasciata alle spalle dopo diciamo che per secoli
Aveva convissuto con questo spettro lo spettro del contagio pensiamo alle grandi epidemie dell'antichità la teste vuole teste appunto del trecento e il seicento che noi tutti abbiamo letto e studiato nei libri di storia
Perché appunto pensavamo di avere eliminato dal nostro l'orizzonte contagio una presenza della morte ancora più inquietante se possiamo dire perché
Non è un evento violento che provoca la morte in a Erbil pura e semplice contatto
Mano addirittura in contatto non conflittuale ma può essere un saluto può essere un abbraccio che porta con sei una conseguenza nefasta
E quindi questo elemento diciamo potremmo dire questo ritorno della morte sulla scena pubblica
Quella che era la grande rimossa dalla scena dell'Occidente molti studiosi molti antropologi hanno scritto in passato dei libri importanti su questa rimozione della morte
Nella cultura dell'Occidente
Tornata presente tra di noi
E ripeto è tornata in questa forma insidiosa per cui si accompagna non nato il venti
Violenti la morte importante da una rivoluzione una guerra civile che è un attentato terroristico che pure spesso ha colpito le nostre società va invece portati ad semplice rapporto il rapporto tra gli esseri umani pensiline è tornata
A legata al contagio l'idea che ci siano altre forme di vita Lirus in questo caso forme di vita non Anna che possano rappresentare una minaccia per la vita umana
In fondo l'epoca in cui noi siamo vissuti stiamo vivendo è stata chiamata anthropos scene
Lei era per così dire che è caratterizzata da questa presenza dell'essere umano così
Ingombrante straripante dominante ormai diventata il punto non più
Non più limitata la presenza degli altri forme di vita
Gli esseri umani hanno sconfitto le altre si è pensiamo per quanti secoli gli uomini hanno convissuto con la paura di altri animali vesti però cinque potessero in qualche modo aggredirli le fiere sono state sconfitte sono state chiusa nei parchi naturali e alcune si sono estinte sono state addomesticate
E oggi di nuovo l'umanità deve stare i conti con questo grande tema i le altre forme di vita non unanime che in qualche modo sono ma rappresentano una minaccia un pericolo per per gli esseri umani dunque primo aspetto inquietante della pandemia è esattamente questo il ritorno sulla scena pubblica della morte con la sua presenza
Ingombrante non solo con la sua dimensione quantitativa ma anche con la sua capacità di mettere
Radicalmente in questione non solo la singola ditta ma invitare e il suo senso dal punto di vista allora dei diritti umani che la in prospettiva che noi abbiamo scelto per ragionare assieme
Sulla bambini e sui suoi versetti è chiaro che la prima sfida rappresentata da che cosa rimane oggi sperando di no dei diritto alla ditta e non solo del diritto alla vita ma anche del diritto a una morte dignitosa
Ecco lei piace sottolineare in questa dimensione perché il primo prezzo che è stato pagato sul piano dei diritti umani dall'avvento della pandemia
Non è solo una limitazione per il diritto alla vita che noi abbiamo così esteso e così anche saputo tutelare attraverso lo come dire una disponibilità cibo e di condizioni di vita incredibilmente più favorevoli che in passato anche attraverso servizi sì di sanitari e assistenziali sono incomparabili rispetto a quello di altre epoche dell'umanità
Non c'è solo una sfida al diritto alla vita ma c'è stata anche un sfida al diritto al morte dignitosa
Ricordo questo punto perché in fondo se il diritto alla vita anche stare in qualche modo con la stessa biologia perché si fonda sull'aspirazione di ogni essere vivente
Di continuare a vivere di difendere la propria vita e per gli esseri umani anche di esigere delle tutte di natura sociali di natura giuridica
Attorno a questa vita perché possa venire protetta dalle dimissioni dalla violenza degli altri e possano anche essere sostenuta e supportata
Dal cura degli altri
Questo un elemento importante la vita umana rispetto a quella di tutti gli altri esseri viventi è una delle forme di vita
Maggiormente dipendenti da pratiche in cura
Negli esseri umani vengono al mondo dopo un lunghissimo periodo di gestazione in cui sono totalmente dipendenti dalle cure di altri esseri umani
E hanno un ring lunghissimo periodo di svezzamento e dice raggiungimento dell'età diventa il che rende la nostra specie rispetto alle specie animali strutturalmente ontologicamente dipendente
Dalla cura gli altri esseri umani in tutto questo e in qualche modo scritto all'interno della nostra Costituzione biologiche AST
Che abbiano sin qui con invece il diritto alla morte dignitosa è qualche cosa che non ha un sfondamento diretto nella biologia ma è una invenzione culturale
Un prodotto potremmo dire della moralità umana qualcosa che noi abbiamo inventato benché abbiamo interpretato per secoli come una delle cinque distintive della civiltà umana quanti autori del passato
Niente individuavano la nascita della civiltà umana del quindici erano diciamo
I bestioni no nullità diciamo della preistoria primitiva nel fatto che gli uomini davano sepoltura vengo bloccato
Il momento della pandemia è stato un momento di di crisi anche in questo atto non perché non s'siano state sepolte le legittime dei Cofide batteriche a queste persone è mancata la possibilità di avere la vicinanza dei loro cari in fase più critica più estrema della vita quella in cui ognuno di noi desiderabile in qualcuno accanto qualcuno di caro e anche la possibilità per i propri cari niente elaborare assieme il momento del lutto di celebrare assieme attraverso i rituali questo accompagnamento
Quindi qui su questo doppia sfida diciamo del diritto alle zitta INVIM diritto a una morte dignitosa io penso che la pandemia abbia di fatto rappresentato la sua passivi al Maggiore dal punto di vista dei diritti umani
E su questo io penso che appunto questa esperienza debba in qualche modo
Essere accumulata all'interno della nostra cultura dei diritti umani
Perché certamente questo ci hanno consentito di concepire il diritto al di il diritto a una morte dignitosa in modo molto più forte che passato alcun valore inestimabile
Però c'è un altro fronte
Su cui la pandemia ha rappresentato un elemento di formidabile compressioni dei diritti una e questo lo ricordava in apertura il direttore Frigeri non è legato Allo scoppio direttamente all'azione dei virus cioè di agenti
Esterni sul sul corpo un anno sul corpo nella società come in qualche modo ma è legato invece al le misure che la società stessa assunto per proteggersi da questa cinta e quindi è stata una indubbia compressione delle libertà individuali e delle libertà sociali a tutti i livelli
Dalle libertà più basilari come la libertà di movimento la libertà di poter uscire dalla propria abitazione circolare
Nel mondo alle libertà di natura economiche abbiamo visto tantissime drammaticamente attività economiche che sono state limitate addirittura proibite in questo periodo
Alle diversità religiose quindi anche le libertà più spirituali quelle che sembrerebbero vere
Meno che stare con la dimensione materiale e che però hanno anche stare con la dimensione sociale con l'accesso a determinati luoghi di culto
Fino alle libertà culturali e alle in libertà politiche
Sono state così forti queste limitazioni delle libertà individuali delle libertà sociali che vi è stato qualcuno che hanno interpretato queste reazioni come delle reazioni
Estremamente negative dal punto di vista culturali anche dal punto di vista antropologico come se
L'umanità impaurita nella preoccupazione di salvarsi la vita avesse dato che intende sei
Cioè avesse in qualche modo sacrificate dei valori più nobili ed più alti in nome appunto della vera sopravvivenza
In ciò secondo questi critici l'umanità avrebbe tradito per così dire impropri ideali di una vita più alta rispetto alla semplice sopravvivenza biologica e le nostre società che si direbbero liberali
E che noi proponiamo come una sorta di modello tutto in tutto il mondo avrebbero tradito questa aspirazione alla libertà in nome del valore della sicurezza è stato soprattutto un filosofo italiano Corneli Giorgio Agamben a lanciare una sfida diciamo la sua sfida provocatoria proprio in questa direzione
Prima di tutto e qui voglio discuterne brevemente nessuno tesi proprio perché per la radicalità che esprimono
Per laddove egli dice che in questa vicenda la società italiana avrebbe manifestato la sua potremmo dire
Il suo non crede dei più in nulla se non nella lunga ditta
La sua disponibilità sacrificare in qualsiasi cosa rapporti sociali lavoro amicizie convinzioni religiose e politiche
Ristretto punto al paura di ammalarsi quindi una pulsione potremmo dire irresistibilmente euristica in cui ciascuno avrebbe cercato di salvarsi sacrificando tutte le cose nobili in cui noi diciamo di credo
A me pare che la lezione della pandemia se io devo rileggere questi immensi diventa della reazione della società italiana
Non si possono leggere in questi terzo certamente Iniesta una preoccupazione di non ammalarsi è una preoccupazione di mettere in salvo la propria vita
Ma in questi mesi sono stati anche Nesi di straordinaria solidarietà straordinaria dedizione e sacrificio
Da parte non solo appunto e soprattutto degli operatori della sanità
Che non mi pare che abbiano dato prova di questo sussulto potremmo dire di egoismo ma al contrario dato prova di una straordinaria capacità di abnegazione
Ma la stessa cosa si potrebbe dire di tanti insegnante io di tanti
Anche operatori del commercio che hanno dovuto tenere aperti gli esercizi commerciali anche esponendoci a rischi di contare zero così via per garantire la sopravvivenza della società allora
Certamente vi è stata una spinta la sopravvivenza ma certamente vie vi è stata anche una straordinaria capacità di solidarietà che si è manifestata all'interno della società italiana quindi quando noi leggiamo questi fenomeni i vediamo quanto della cultura dei diritti umani cioè quanto della cultura della centralità del rispetto della persona che stato punto giustamente ricordato e il pilastro mi delle nostre convenzioni internazionali e del nostro ordinamento costituzionale quando questo rispetto per la vita umana
Sì ancora presente esigo nella nostra società mi pare che la lezione della pandemia fino a questo momento non ciniche che c'è stato
Un momento di appannamento di un suo schieramento ma c'è stato un momento invece di di vitalità di vita e di disponibilità anche me
Grande capacità fino a questo momento pur con delle eccezioni di sacrificio di tanti cittadini va in questa direzione
Un secondo elemento ed è un momento di analisi un pochino più profondo è importante è che in nella critica di le gambe in c'è l'idea non solo che vi sia stato un moto di egoismo
Ma che ci sia un rovesciamento dei valori che in qualche modo la nostra società abbia posto più in alto quello che lui chiama il valore supremo della nuda vita cioè la mera sopravvivenza biologica
Ristretto a qualche cosa di più a tutto
Amen
Non mi pare che diciamo qui proprio parlando di diritti umani vada ricordata una cosa fondamentale uniti cioè il diritto alla vita
Non è una scelta securitaria del governo italiano o di altri governi di privilegiare la sicurezza rispetto ad altre corse
Ma si tratta invece dei ciò che si trova scritto nelle convenzioni internazionali che il primo diritto che viene enunciate nella lista diciamo dei diritti fondamentali e esattamente il diritto alla tra questo è scolpito diciamo nel convenzione europea dei diritti umani come il primo valore fondamentale e questo per una ragione
Bene evidente perché l'esperienza della politica e i regimi totalitari
Del novecento aveva portato con sé una elemento di trasformazioni della vita umana
In alcuni individui in alcuni gruppi umani pensiamo appunto alla vita appunto di coloro che appartengono al popolo ebreo oppure dei mussulmani o degli omosessuali degli zingari
Un giudizio sulla loro zitta come non vita come invitati degna di non essere non degna di essere disciolta
Con qualche volta addirittura come un semplice strumento con una semplice cosa addirittura come il materiale biologico di scarto che si colpiva utilizzare pensare
E questa è la ragione per cui la zitta viene imposta come primo elemento fondamenta
Non solo per il fatto che senza la vita nessun'altro diritto può essere vudù Antonioli il diritto alla libertà il diritto al lavoro non il diritto all'istruzione ma anche perché noi proveniamo da situazioni in cui le società hanno privilegiato
Altri valori valori che l'affermazione della nazione Uhl Pilazza sul quello del rispetto della vita di ciascuna persona
E questo è un elemento che proprio dal punto di vista della cultura dei diritti umani
A me sembra essenziale a me sembra importante ribadire e questo tema della pandemia quindi non mi pare che ci abbia allontanate da questo da questa cultura lascia invece rafforzati
Nel affermare il valore della vita e il diritto alla vita come valori primario tutti noi
Sappiamo che ci sono altri valori e che possono essere e che ci possono essere dei valori più attive ci sono molte persone che sacrificano la loro vita
Per valori più alti ma questo non può essere fatto dalla politica uno dallo Stato
Questo è un elemento fondamentale io personalmente posso decide di sacrificare la mia vita per valori più alti dio Po personalmente posso decidere per me il diritto alla Regione il diritto alla libertà diritto idea politica possano essere così essenziale così profondo da spingere anni a sacrificare la mia vita per questo ma nessuno di noi ha il diritto di imporre ad altri questa gerarchia di valori di stabilire che la vita degli altri falli di meno che la libertà house all'inquilino
Del religione o di un ideale politico questa è una gerarchia di valori di diritti che io posso stabilire per me stesso ma non posso imporre agli altri e quindi lo Stato proprio sulla base di
Questa profonda convinzione non può fare altro che distende rinvii vinto alla ditta per tutti perché tutti possano avere la possibilità di avere questa base per includere poi degli altri di tutti sarebbe estremamente grave sei nostro stanco decidesse appunto una gerarchia di valori
E decidesse quindi che alcune vite possono venire sacrificate per tutelare veniva lui uguali quale potrebbe essere appunto la discussione che si potrebbe aprire all'interno di un paese che abbiamo visto fra l'altro anche alcuni Paesi che hanno tentato di incamminarsi su questa strada pensate
L'Inghilterra il primo momento in sfondo la politica di Boris Johnson era una politica che primo tempo sembrava proprio cavalcare in questa posizione no
La il coraggio di affrontare la sfida della morte di sofferto come se fosse un nemico quasi chiamando
L'orgoglio del popolo inglese alla Resistenza come era stato dalle tensioni nazista
Così registriamo le aggressioni del virus quelli che vengono morire moriranno vanno i disegni hanno uno stile di vita di sentiamo dei valori più alti
Ma lo stesso Boris Johnson ha poi dovuto arrendersi al fatto che i numeri della pandemia il numero di vittime la insidiosità questo pericolo che non niente a che spartire con situazioni di guerra in cui un altro
Nel popolo vuole aggredire lo invade il mio Paese
Ha a che fare con la situazione presente e questo è un elemento punto essenziale quindi non è stata soltanto a mio modo di vedere la volontà di paresi lire la vita biologica rispetto alla vita spirituale mai sa quelli privilegiare la vite il rispetto della vita degli altri il fatto che io possa rappresentare un pericolo per gli altri questo mi spinge a stare a casa non il rispetto della sicurezza dello sta ma il rispetto della vita degli altri il fatto che io possa involontariamente rappresentare una minaccia e quindi una possibilità l'impiego di morte per sia e ancora questo elemento così importante che sta dentro anche la nostra forma di convivenza che riguarda il nostro il modo in cui la società ha cercato di tutelare questi diritti attraverso uno straordinaria organizzazione di servizi istituzione del servizio sanitario soprattutto nel servizio assistenziale che vengono governati dalla mano pubblica
E quindi dentro questo come possiamo poi pretendere di avere un sistema che difenda il nostro diritto alla vita è nostro diritto alla salute senza che siano posti dei Minniti Corbelli rigore all'arbitrio di ciascuno abbiamo avuto delle discussioni importanti sul tema dei dal cinema alla fine tutti noi abbiamo riconosciuto questa necessità di provvedete a Dini limitazioni della diventa personali all'interno di un sistema di cui stesse di cui noi stessi ognuno di noi ha viso che il sistema appunto della sanità
Pubblica
Infine c'è un terzo elemento che immerso all'interno di queste riflessioni che riguarda la trasformazione delle nostre società in Società di emergenza
In cui lo stato di eccezione è diventata una condizione normale
Ed è proprio questo avrebbe rappresentante una compressione delle libertà personali e anche delle i diritti Uma
E questo critiche questa critica certamente una critica seria una critica che va Teresa sul serio perché soprattutto nella prima e gestione della pandemia noi abbiamo visto in numerosi Paesi
Rincorrere avvenne legislazioni di emergenza che hanno comportato non solo delle compressioni delle libertà
Personali ma hanno comportato anche delle compressioni dei meccanismi fondamentali di protezione
Dei diritti umani o di protezione dello stato di diritto e quindi parlamenti che in qualche modo venivano scavalcati Miori spero primati diciamo del loro tutela dei governi che facevano un russo troppo frequente quel dirittura un abuso di strumenti emergenziali come decreti
E così via questo è stato certamente vero in alcuni casi sono stati anche compiuti delle
Sono state assunte nelle misure che potevano essere assunte in modo in modo diverso quindi da questo punto di vista la vigilanza sul tema della abuso degli strumenti nella legislazione d'emergenza
è fondamentale pensiamo soprattutto al all'abuso che è stato fatto da alcuni Paesi governati in modo autoritario
Dove la scusa potremmo dire della pandemia servita lire comprimere delle libertà anche di natura politica possibilità per esempio di manifestare
Ho la possibilità punto beni movimenti di opposizione di esprimere liberamente il loro pareva o la possibilità ancora da parte di un Parlamento di conoscere lei misure che devi votare con dei testi che vengono magari recapitati all'ultimo momento e che quindi non posso essere i soggetti quella lettura e a cui il valutazione approfondita da parte delle assemblee legislativo qui è un elemento questo questa è un re Enzo Oronte su cui la vigilanza e una vigilanza essenziali però anche in questo caso è importante distinguere tra il loro stato d'emergenza che viene utilizzato dai regimi autoritari
Da quelle misure d'emergenza che sono in qualche modo tante di queste qualsiasi ordinamento di tipo liberale il democratico e che hanno esattamente lo scopo di fronteggiare nelle situazioni particolari
Derivanti non tanto da terrorismo o da guerre civili proprietà catastrofi naturali come può essere appunto il caso di terremo
Che anch'esso richiede una gestione magari di tipo commissariale
Di alcuni dico alcune procedure di intervento pubblico ma senza che in quel questo che questo comporti una trasformazione del Governo nella conduzione della cosa pubblica in un comune regime autoritario una oppressione dei cittadini nulla discriminazione di alcuni gruppi sociali quindi da questo punto di vista la distinzioni fondamentali tra stato decisione una situazione d'emergenza e gli strumenti di emergenza una distinzione che va mantenuti
Importante è che in questo mantenere uno sguardo critico ma quando si parla di diritti umani di evitare una
Considerazione generica Gin tutte le situazioni sotto urna condanna diciamo di tipo univoco e prodotta in questo lo sforzo anche in queste quindi espressioni contenute in questo ciclo non è solo quello di offrire delle chiavi di lettura generali ma anche quello di considerare alcuni ambiti importa i diritti umani da un lato sono diritti di ciascun essere umano però sono diritti che sono più strascichi indeterminate situazioni non a caso si parla di gruppi vulnerabili
E quindi quando noi dobbiamo considerare le setto della pandemia sui diritti umani non possiamo fare un discorso generico ma dobbiamo calarci nelle diverse condizioni
Nelle condizioni delle donne ad esempio che certamente hanno partito
Delle compressioni dei loro diritti e pensiamo a quanti episodi di violenza Domestica di sono stati a quanti difficoltà alle donne hanno avuto anche dalle restrizioni comportando dalla pandemia la difficoltà o l'impossibilità denunciare la violenza subita l'impossibilità di allontanarsi di trovare soluzioni alternative
Pensiamo alla situazione
Naturalmente di chi sta in ospedale non solo dei malati di Cofide nati tutti gli altri bisognosi di cure contanti persone che hanno per paura diciamo di Covip per difficoltà di accesso alle cure sanitarie
Hanno dovuto sospendere un rimandare nel tempo dei trattamenti che invece erano doverosi urgenti che magari solo tra qualche mese tra qualche anno ci accorgeremmo ritirato il costo di questi a punto spostamenti mille anni in tempo di queste cure necessarie
O ancora il settore del l'infanzia ed il i studenti gli scolari che hanno partito delle restrizioni
Uno la posizione di chi sta in carcere voi di chi sta in centri di accoglienza
Dove una per una queste condizioni hanno subito certamente ben limitazioni e delle dissi conta questo tema è importante perché il problema dei diritti umani anche se fare non solo con i principi generali ma anche stare convinte concrete con persone Carmine
Indossa e uno dei problemi maggiori della pandemia è stato proprio anche Harrier acuito le disuguaglianze strani esseri
Va non solo la possibilità di accesso alle cure in forma diversa e pensiamo a quello che vuol dire oggi a livello internazionale una possibilità diverso di accedere al traccino diversa mi presi chi rispetto ai Paesi poveri
Aumentando così la forbice strada speranza e dignità dei Paesi ricchi e la speranza di vita vi Paesi poveri
Ma ancora disuguaglianze significative
Per esempio tra i lavoratori di lavoratori dipendenti i lavoratori autonomi che hanno visto diciamo trattamenti diverso in questa situazione di emergenza
Questo militare in una delle elezioni più importanti nel discussione sui diritti umani
Non perdere mai via passione per la dimensione universale dei diritti da un lato dall'altro lato perdere mai lo sguardo sulla concretezza delle situazioni delle persone che sono più vulnera
Vorrei in conclusione poi richiamare due elementi che mi sembrano importanti
In questo rapporto tra pandemia edili prima forse uno degli elementi in più
Enti insidiosi dal punto di vista culturale nel concezione dei diritti umani
Che questa forma di intervento che noi che io ho cercato di giustificare una diciamo in cui pericoli non sottovaluto minimamente da parte delle autorità pubbliche nel campo delle libertà personali
Possono ingenerare il rischio di considerare i diritti umani incontri dei diritti dei ritratti
In fondo ci può essere il rischio che noi incominciamo a pensare che la libertà di circolare che la libertà di muoversi che la libertà di uscire sia qualcosa che ci viene accordato dal Governo
E non qualche cosa che proviene invece dalla nostra natura di esseri umani quindi un diritto fondamentale diritto inalienabile che certamente può trovare delle limitazioni
Là dove si tratta di rispettare altri diritti
Ma che non per questo non smette di provenire
Dalla nostra stessa natura di esseri umani e non dalla benevola concessione di un movente questo elemento forse l'evento più importante niente
Nonostante il fatto che continuino ad esservi dei decreti della presidenza del Consiglio dei ministri che regolano la nostra dite a individuare in collettiva dobbiamo per avere l'idea che appunto i diritti fondamentali sia degli enti che non sono a disposizione e che possono essere ripeto limitati solo tramite un bilanciamento con altri diritti fondamentali
Questo è il primo elemento importante perché di può essere una sorta di assuefazione a una società turche conducente la possibilità di diventai movimenta ai suoi cittadini a seconda appunto delle situazioni la seconda questione ed è la trasformazione della sfera pubblica
Di una cultura dei diritti una anni ed una pratica di diritti umani non si nutre semplicemente di Costituzioni di convenzioni internazionali
Non si nutre semplicemente di una coscienza personali dell'importanza dei diritti umani
Si nutre anche di una sfera pubblica costruita in un determinato modo
Costruita attraverso la libera discussione costruita attraverso un bilanciamento di impotenza diversi poteri dello Stato costruita attraverso lo Stato di diritto e cioè un continuo controllo Sully atti del Governo costruita con un asse forte in presenza dialettica della società civile delle sue associazioni libere delle organizzazioni non governative
Che possano sigillare sui diritti delle persone e che creano quel tessuto diciamo fondamentale di cultura coltura dei di mia vita appunto rispettosa dei diritti delle persone
Ecco non ci dobbiamo nascondere che la pandemia che ha trasferito gran parte della nostra vita sociale sicuri
Mezzi sulle piattaforme tecnologiche che quindi a trasportare discussione pubblica
Fatta di discussioni interpersonali
Fatta di dimensioni sociali stampe di dimensioni istituzionali all'interno di questi strumenti cool
Come dire formidabili che ci consentono di continuare in qualche modo a parlare tra di voi
Abbia conosciuto ossia conoscendo una trasformazione importa ecco io penso che questo sia una avvertenza David certamente le piattaforme tecnologiche che noi abbiamo utilizzato e che stiamo utilizzando nelle scuole nelle università nelle associazioni dei partiti nelle istituzioni
Per continuare come possiamo il nostro lavoro la nostra attività
Non debbano in un possano però trasformare la sfera pubblica in una scena dell'interazione di città
Da sfera pubblica ha bisogno del confronto interpersonale ha bisogno di una mobilitazione personale ha bisogno di piazze ha bisogno di sale ha bisogno di convegni ha bisogno di riunioni
E questo è stato la sfera pubblica che ha prodotto la cultura e la difesa dei diritti unanime diverse società senza questa sfera pubblica e di Sicilia a dire non vera e propria
Cultura dei diritti umani in una vera e propria pratica istituzionale di protezione dei diritti umani
Ecco io su questo penso che un'attenzione particolare debba essere questo debba essere mi sembra da per utilizzare tutte le potenzialità incontro orig discussione che noi abbiamo coperto e anche sperimentato in questi mesi
Però appunto utilizzato come strumento di per potenziare la sfera pubblica nel suo senso più proprio il primo autentico senza questa dimensione di una profonda relazionalità personale la stessa la stessa distesa dei diritti umani potrebbe potrebbe appunto allenta s'io di server e in qui ringraziandovi della posta attenzione credo ci sia qualche nel minuto a disposizione per eventuali domande mo'commenti su ciò che ho detto che sono opulenti
Disponibile rispondere voci grazie
Grazie Michele appunto come dicevo possiamo potete utilizzare la ciabatta se avete domande o anche solo per condividere riflessioni utilizzano questi ultimi cinque minuti per questo questo breve scambio
Carmine raccogliamo ancora qualcuna se poi rinviamo la parola al professor Nicoletti
Che neppure ai vista
L'ho vista posso rispondere volentieri grazie
Di questa domanda sulla fragilità dei diritti io penso che
Diciamo la fragilità dei diritti
Allude a due dimensioni da un lato alla fragilità dei diritti
In quanto diritti nel senso che i diritti sono di per sé qualche cosa di fragile nel senso che non sono qualche cosa che si garantisce per sei ma che trovano la loro tutela solo all'interno di determinati contesti
E quindi hanno bisogno di contesti sociali
Politici istituzionali anche economici per poter essere pienamente
Rispettati e tutelati
è chiaro quindi che sono fragili di per sé non è sufficiente a fermare un diritto all'uguaglianza di donne o di minoranze se non c'è un contesto che è disponibile a rispettare questa parità e se non ci sono anche delle politiche attive a sostegno per esempio appunto dei gruppi che sono possono essere più vulnerabili
E poi c'è una fragilità dei diritti che allude ad una condizione particolare di vulnerabilità i cioè di persone che sono più esposte
Perché appunto possono avere delle disabilità possono aprire una condizione di minoranza eccetera allora io penso che questa secondo il tipo di fragilità ha a che fare con diversi contesti
Anche con testi non solo di natura sociale ed anche con testi di natura storica io penso che la pandemia ci ha fatto capire che ci sono delle fragilità in gruppi che prima non ritenevamo essere Francini
E quindi in questo senso anche l'analisi filosofica come dire antropologica politica e giuridica su quello che è avvenuto sia essenziale per aiutarci a scoprire le vulnerabilità e le fragilità l'osservatorio i team ed eccessi sta cercando di di compiere proprio questo lavoro di monitoraggio sul tutti i settori diciamo della Società per riuscire a capire se oltre alle tradizionali fragilità ne sono emerse altre quindi il primo compito è proprio quello di individuare le fragilità riconoscerle e portarle alla luce
E la seconda questione eccome appunto potere trovare degli strumenti giuridici e politici adeguati ci possono essere degli strumenti tradizionali che vanno appunto però come dire aggiornati alla situazione in parte quello che sta facendo il governo pensiamo per esempio agli ammortizzatori sociali che vengono generalmente utilizzati
Nelle situazioni di una crisi sociale particolare prospettive di disoccupazione e così via
E
Ovviamente questi sono stati ampiamente utilizzati per reagire alla pandemia oppure ci possono essere degli strumenti ad hoc che noi dobbiamo in qualche modo inventare per per la situazione particolare che si è venduta
A creare da questo punto di vista il tema dei vaccini perché la seconda parte della domanda su questo che io penso che in questo senso il lavoro straordinario che è stato fatto da parte della comunità scientifica
Vada nella direzione di una empowerment delle persone perché non è solo un problema di invitare come dire che il pandemia di laghi maggiormente e quindi la pratica vaccinale non è solo una pratica di difesa della società ma anche una pratica di empowerment delle persone
Ognuno di noi no spera di poter essere vaccinato quanto prima e di poter tornare
A muoversi liberamente anche in forza di questi questo è un elemento straordinari in fondo grande sviluppo martire dell'umanità è legato anche questa capacità
Scientifica e tecnica come dire di sfruttare la conoscenza umana
Per potenziare le proprie possibilità di di sopravvivenza il problema è che più cresce diciamo il ricorso alla tecnologia più si possono creare delle disparità tra Chia accesso
A determinati mezzi e chi non ha accesso quindi per questo
Le strategie di empowerment devono essere sempre come dire accompagnati da misure non discriminatoria e quindi da misure che tengano a mente diciamo il problema di un modulo di uguale accesso a alle possibilità offerte dalla società
C'è una riflessione
Dio mai Solis se pronuncio correttamente
Mi pare
Mi pare molto opportune la ringrazio per questa riflessione che richiama il fatto che queste nuove forme di comunicazione siano
Dimezzate appunto tra le fasce più deboli e vulnerabili questo l'abbiamo sperimentato nella trasformazione come dire della
Della scuola e dell'università sulle piattaforme digitali in cui soprattutto a livello scolastico questo differenza questa di accesso ai mezzi tecnologici diverse parti anche del nostro Paese connesse diversamente la disponibilità di avere dei mezzi privati anche la capacità di usarle abbia
Seriamente influenzato e anche naturalmente capacità linguistica perché una cosa è avere la possibilità di stare dentro una comunicazione interpersonale
Magari con la mediazione culturale
Diverso da una comunicazione che invece indifferenziata basata su una lingua sola come appunto l'italiano quindi questo esattamente un caso importante ecco di segnalazione di un problema di vulnerabilità
A cui prestare l'attenzione
E infine ci sono due questione un sul rapporto tra diritti e doveri e l'altra il
Rapporto con gli esperti della di disciplina
Allora la prima di queste i diritti possono sopravvivere senza i doveri naturalmente noto
C'è una bellissima riflessione di si muove il nel suo libro la prima dice che ci ricorda come fin dall'antichità di
Diciamo i pilastri di ogni società umana siano stati prima di tutto degli obblighi espressi diciamo sotto forma di obbligazione io ho ricordato prima appunto parlando del diritto alla vita che questo è legato anche dal punto di vista biologico alla pratica della cura
E e questo vuol dire che noi possiamo avere un diritto alla vita solo se c'è un obbligo
Di cura è un obbligo di nutrizione nel possiamo dire che ogni persona ha diritto di essere sfama tasse solo se c'è un obbligo da parte degli altri esseri umani di nutrire chi non è in grado
Di nutrirsi da solo come sono ad esempio vi lattanti o appunto persone disabili parlare di diritti senza doveri
Evidentemente qualche cosa appunto che
Rischia di rimanere una mera in un cessione verbale e per questo io ho cercato di legare anche all'inizio questo tema del diritto alla vita con il Nitto vere degli altri di rispettare la zitta degli altri e la libertà degli altri senza questo atteggiamento fondamentale
Il discorso sui diritti rischia di essere appunto
Un discorso puramente appunto retorico e d'altra parte se noi dobbiamo pensare a una carta dei diritti importante per il nostro Paese come la carta costituzionale
Noi ci accorgiamo di come sia forte nei primi articoli della nostra Costituzione il richiamo agli obblighi di solidarietà i costituenti avevano perfettamente in mente che una piattaforma così ambiziosa come quella Costituzione italiana in termini di diritto
Non potesse essere realizzata senza un'altra Progetto ambizioso di una società solidale e di un autorità pubblica impegnata nella riconoscimento nella tutela e nel sostegno ai diritti delle persone
Sulla seconda questione i rapporti con gli esperti della medicina la priorità nelle decisioni politiche da loro riconosciuta
Io non direi la priorità direi che nelle il gli gli esperti di medicina come in tutti i settori hanno un valore fondamentale e insostituibile
Noi possiamo fare tutte le polemiche che noi vogliamo nei confronti dello strapotere di medici nudi epidemiologi io vorrei chiedere a chiunque è critico qual è l'alternativa
I i medici non sono degli stregoni
Sono degli scienziati seri nella scienza c'è una pluralità di opinioni ci sono delle conoscenze imperfette
Nessuna prove nessuna misura come dire medica può essere certa al cento per cento può non avere degli effetti collaterali
Con tutto ciò quando noi stiamo male andiamo da un medico così come quando l'automobile rotta andiamo da un meccanico
Quando dobbiamo costruire un ponte una casa andiamo da un ingegnere e questo diciamo se dobbiamo imparare l'inglese andiamo dal professore di inglese
Può imparare a giocare a tennis andiamo da un maestro di tennis questo diciamo
è fondamentale se la politica non si servisse dei medici per combattere la pandemia io sarei terrorizzato Tiki dovrebbe servirsi
Quindi per fortuna che la politica si basa su evidenze scientifiche si basa su dati scientifici che per fortuna la comunità internazionale
Comunica
E non ho una visione idealizzata quindi ci sono errori e ci sono anche manipolazioni talvolta però questa è l'unica strada che noi abbiamo a nostra disposizione
Per esercitare un potere politico responsabile dopodiché
La scelta politica e politica non può essere una scelta del medico come ho detto prima cioè la non è il medico che dice teniamo la la la cosa più importante per lui evitare un numero di morti
è la politica che ha scelto di mettere il diritto alla vita al primo posto nella convenzione internazionale questa è stata una scelta politica non è una scelta medica
Dopodiché il medico ti dice se tu vuoi salvare le vite umane questo se questa è la tua priorità devi fare questo e questo magari qualche volta sbaglia
Questa è stata la scelte politiche e deve sempre rimanere una scelta politica non può essere diversamente quando dico certa politica vuol dire anche scelta di valori etici interne scelta anche come dire di principi giuridici
E in questo senso il problema è quello di riconoscere la necessità
Delle competenze scientifiche da un lato e dall'altro lato la necessità di alcuni principi e per questo i diritti umani a me sembra che rappresentino ancora il il i principi fondamentali la piattaforma fondamentale il faro di ogni decisione politica che le nostre società dovrebbero su
Bene io
Ringrazio tutti
In particolare Michele professor Nicoletti mi sarei lancerà in un prossimo appuntamento il ventitré aprile sempre alle quindici
Con Vladimiro Zagrebelsky
è possibile utilizzare tecnicamente lo stesso l'Inca che avete utilizzato oggi per commenta il mio pure sempre in diretta da fare bocca niente un saluto a tutti un buon fine settimana dieci sentiamo ci vediamo venerdì prossimo
Grazie grazie a voi buona sera