Rassegna delle riviste di politica e storia

Un saluto agli ascoltatori ecco c'è anche questo settimana questo spazio di radio radicale dedicato ad alcune segnalazioni su temi di carattere storico storico-politico tratte dalle riviste specializzate su questi argomenti anche segnalazioni molte in la verità questa settimana la maggioranza saranno tratte dai quotidiani partiamo però da una segnalazione che abbiamo tratto dal sito della rivista del bulino un articolo Di Marzio Barbagli che ci parla di Mario Mieli il dodici marzo del mille novecentottantatré
Appunto si ricorda questo anniversario parleremo diversi avversari in questa puntata un nuovo strumento a volte criticato dagli storici ma a livello divulgativo è davvero utile per cercare di ricordare fatti del passato fatti storici allora diciamo del dodici marzo mille novecentottantadue
è il giorno in cui Mario Mieli si tolse la vita nella suo appartamento di Milano aveva quasi trentun anni giovanissimo e Marzio Barbagli ricorda alcuni passaggi
Della vita di Mario Mieli nell'ottantuno un monologo in cui scrisse alcuni di cui scrisse insomma in cui scrisse di Termini interessanti entrano in scena in abiti femminile omosessuale Mario Mieli a Luís sono state dedicate sono dedicate molte attività su questi argomenti e si parla appunto della sua vicenda era un omosessuale in una società in un tempo nel quale Chissi innamorava di una persona dello stesso sesso correva il rischio di nuocere alla sua immagine di perdere la stima e l'affetto dei tropicali di subire insulti e discriminazioni racconta
Barbagli da parte di conoscenti di estranei di giungere a disprezzato Siad odiarsi una società nella quale la stigmatizzazione subita poteva condannare gay e lesbiche
A uno stato di stress continuo nel quale l'omofobia poteva essere interiorizzare il palco
Si ricordano alcune delle vicende personali appunto di Mario Mieli un una personalità di cultura
Molto varia spiccata e la sua partecipazione alla Fondazione
Del fuori e l'organizzazione è radicale che negli anni settanta è stata all'avanguardia per il riconoscimento dei diritti
Su queste questione diciamo dei diritti delle persone su queste sì da questo punto di vista si ricordano poi alcune invece delle conquiste che ci sono state nel nostro Paese alcuni dati del due mila undici secondo un'indagine Istat il quarantasette virgola sei per cento degli italiani
Considerato inaccettabile che una coppia di uomini che passeggia per le strade tenendosi per mano si scambi un rapido
Bacio ma poi si ricorda anche un fatto più importante l'undici maggio del due mila e sedici il Parlamento italiano ha approvato la legge sulle unioni ci insomma un ricordo di Mario Mieli e che si tolse la vita del dodici marzo del mille novecentottantatré la sua dicendo una vicenda personale
Davvero complessa difficile per ricordare anche le attività del fuori del partito radicale su queste questioni
Andiamo le segnalazioni dai quotidiani che sono molte appunto come come dicevamo come abbiamo detto in apertura e partiamo da una segnalazione dalla lettura del Corriere della Sera del sette marzo roghi di libri e di anime questo è il titolo cioè di questo articolo che di stiamo segnalando di Michaela Valente ma in realtà è un'intervista è un'intervista arricchisce hard Owen da non è che un bibliotecario presumibile carico autorevole della prestigiosa
Voto a lei gli ha un Lai dovrà Dio Oxford che parla dei roghi di di libri perché il titolo di questo saggio su cui appunto o ebbene intervistato da Valente bruciare libri e che sarà pubblicato che è pubblicato anche in Italia in italiano da Solferino uscito proprio in questi giorni cioè questa intervista sulla lettura del Corriere della sera i roghi di libri sono anche in qualche modo ruvidi anime persecuzioni
E dei depositi del sapere e le correnti anti conformiste le correnti spirituali anticonformiste subiscono da sempre attacchi si legge nel sotto sì titolo o intende spiega le biblioteche gli archivi sono oggi più preziosi che mai perché assicurano l'accesso gratuito alla conoscenza all'incontrario dei giganti digitali che ricercano solo il profitto netto
Il bibliotecario di Oxford fa questa distinzione naturalmente la grande rivoluzione
Della reti ed è il social perché consentono di accedere a contenuti
In modo davvero incredibile in inimmaginabile fino a qualche decennio fa però con questi risvolti questi aspetti che debbono essere naturalmente tenuti in considerazione questa storia di bruciare i libri viene ripercorsa in questo saggio quante antica questa pratica di bruciare i libri che tra l'altro anche un aspetto rituale spiega
Spiega o venderne nella distruzione deliberata del sapere e antica quando la quanto la creazione del sapere stesso troviamo prove in Mesopotamia
Cinque mila anni prima di Cristo quando nacquero biblioteche e archivi identificati come tali dagli archeologi una tendenza ad aggredire la conoscenza si vede nella storia anche della biblioteca di Assiria
Che è nell'Iraq moderno distrutta nel seicentododici avanti Cristo c'è una scheda appunto con qualche tappa di quelle che vengono descritte
In questo libro seicentododici avanti Cristo lo abbiamo detto poi nel trecentonovantuno dopo Cristo la biblioteca di Alessandria distrutta dall'imperatore Teodosio
E poi mille cinquecentoquaranta roba il salto in avanti la a Oxford
La Bodega Nava ai propri distrutta dagli anglicani poi mille ottocentodieci mila ottocentodiciassette gli archivi vaticani portati a Parigi Napoleone e poi andati infarcite distrutti mille ottocentoquattordici Washington Hawaii bravi Hobbit Congress distrutta dai britannici
Poi nel mille novecentoquattordici e biblioteche universitarie di Lovanio incendiata dai tedeschi mille novecentoquaranta ancora la Biblioteca Universitaria di lo via di Lovanio bombardata dai nazisti del mille novecentonovantadue darle comincerà a essere molto vicine a noi la biblioteca di Sarajevo incendiata dai serbi Duemila tredici la biblioteca
Il ditino tu in Mali distrutta dai jihadisti due mila quattordici la biblioteca di Mossul in Iraq e distrutta
Dall'ISI su cui si sono alcune dell'età tre che è del racconto bruciare i libri ma della del lavoro della ricerca di Richard ora indenne e che appunto responsabile della all'agrari Bodega l'avrai di Oxford intervistato
Sul Corriere della Sera
Andiamo avanti parliamo ancora di archivi di conservazione di documenti documentazione di materiale divulgativo in particolare parliamo della Storia siamo noi straordinario
Programma di Giovanni e Mino su cui
In qualche modo
Per tutti hanno avuto un primo contatto con alcune questioni che riguardano la storia recente del nostro Paese la storia siamo noi ma non per la RAI viale Mazzini rischia di perdere il tesoro è una vicenda che riguarda appunto la conservazione di queste puntate
Registrate di del programma di Giovanni Minoli l'intera Lai Baleari della storia italiana raccontata raccolta da Giovanni Minoli ne parla Paolo Guzzanti sul quotidiano
L'altra voce cogliamo del sud dell'undici marzo ecco
E inattesa che la RAI questa la inattesa che la RAI faccia quel che deve per riportare in archivio uno dei suoi tesori più pregiati ma la RAI nicchia
E di che cosa si tratta lo abbiamo chiesto Giovanni Minoli scrive Guzzanti che ha risposto fatto un contratto con la RAI quando sono diventato responsabile dei diritti per la celebrazione di centocinquanta anni dell'Unità d'Italia nel due mila undici spiega il creatore di Mixer
Scrutatori di radio radicale ricorderanno la straordinaria intervista con Marco Pannella
Di altri cento programmi che hanno fatto grande la RAI si trattava di un contratto che arriva fra le altre cose una clausola in forza della quale dopo dieci anni tutti i diritti della Storia siamo noi su tutte le piattaforme sarebbero diventati niente spiega Minoli e così è accaduto quindi io sono proprietario tormenti redditi centinaia di ore della nostra storia e questo è quello che è successo ma avendo ottenuto questo contratto al ribasso per la sua direzione delle attività televisive RAI del centocinquantesimo all'Unità d'Italia fece inserire questa clausola e poi sono passati questi dieci anni siamo due mila ventuno la RAI non ha fatto alcuna mossa per riavere indietro questo cotte sono
Ma con un'equa trattativa menti sono fatte avanti alcune Meggie ore europee americane che hanno fiutato l'affare un affare che i minori non ha alcuna intenzione di mandare avanti però spiega in cui esiste questa intervista visto che considera questo
Lavoro il lavoro dell'intera sua vita comunque limoni della RAI commenta il problema che adesso non sanno come fare
Per recuperare questa situazione e che per colpa loro o distrazione non è smontabile perché si tratta appunto di un articolo del contratto quindi che cosa intendono fare
Dire che non gli interessa questa è una situazione bloccata il valore di nel quesito
La patrimonio naturalmente davvero alto
Ideata la storia siamo noi da Renato Parascandolo nel mille novecentonovantasette sotto il giudice di Minoli ha vinto quattro Oscar della televisione del due mila dodici
L'Emmy Award americano come migliore programma di divulgazione storica nel mondo sono
Davvero diciamo
Cioè preferenze come dire obiettivi raggiunti da minori davvero straordinari vedremo come proseguirà questa dice parliamo ancora di termini che riguardano la storia la sua divulgazione anche il suo uso uno dei problemi che cerchiamo di porci
Sulla Repubblica del nove marzo scorso si racconta di una vicenda se lo Stato a riscrivere la storia che cosa è successo al Consiglio regionale del Veneto
Tagli ai fondi agli studiosi che non si adeguano alle cifre ufficiali delle vittime delle foibe chi mette in dubbio che fossero dodici mila è considerato negazionista e poi con questo provvedimento col giudice
Che vengono tagliati i fondi alla ricerca una una situazione complessa c'è un appello a Mattarella presidente ma per duecento studiosi della rete degli istituti di ricerca sulla resistenza teorie senza basi storiografica sono queste secondo i sensori di questa lettera descrive appunto Simonetta fiori può esistere una verità storica di Stato
Sancita da un organo legislativo punto di domanda nell'anno che celebra ora vuol è toccato assistere da una riproposizione in piccolo del suo Ministero della Verità scrive
Che riscrive la cronaca e la storia secondo i dettami di chi dove di chi governa e poi si racconta nei particolari questa vicenda che non sappiamo ancora se ha avuto un a uno sviluppo vedremo di aggiornarvi naturalmente
Nei prossimi appuntamenti l'appello di cui di dicevamo per la libertà di ricerca per il libero dibattito scientifico più in generale per la libertà di espressione nel nostro paese questo uno dei passaggi che viene punto evocato in questo articolo di Simonetta Fiori è firmato tra gli altri da Filippo Focardi
Giulia Albanese Carlo fulminea Anna e cinque società storiche quarantanove istituti per la resistenza e altri duecento studiosi tra i quali Carlo Ginzburg Mario Isnenghi insieme di Andrea Giardina già Caglioti Enzo oltre a verso Giovanni De Luna Nicola alla banca e Simone levi sul ma questore appunto
Quanto abbiamo segnalato dalla Repubblica del nove marzo abbiamo ad alcuni
Alcune date che questa settimana vengono ricordate sui quotidiani per parlare appunto di fatti
Storici marzo mille e novecento lenti mille e ottocento ventuno marzo mille ottocento ventuno
Parliamo del Risorgimento il Corriere della Sera nella lettura ancora del sette marzo che già abbiamo segnalato
Dedica un
Ampio articolo fa questa ricorrenza e il Risorgimento due secoli fa venivano repressi nel marzo del mille ottocentoventuno immotivate di ottici celebrati inversi tra l'altro dall'autore dei Promessi sposi Alessandro Manzoni che vengono riproposti anche alcuni versi
Che aprirono questi modi la lunga stagione dei conflitti destinati a sfociare nell'unità d'Italia tutto cominciò nel mille ottocentoventi a Napoli dove il sovrano
Ferdinando primo di Borbone accettò di concedere la Costituzione per poi smentirsi
E sollecitare l'intervento della a in Piemonte venne coinvolto il futuro re Carlo Alberto di Savoia che però si tirava indietro significativa la partecipazione alle sommosse
Del basso clero in nome di una riforma religiosa è il clima dell'Ottocento del Risorgimento italiano che viene ricostruito anche nei particolari in questo articolo
Di Gian cristiano desiderio molto interessante al tra le rivoluzioni borghesi scrive
All'inizio desiderio dal mille Stradiotto novantanove al mille ottocentosessanta sessantuno passarono per il quarantotto L'Unità d'Italia ce n'è una che sembra essere considerato un evento minore ma non lo è affatto giungiamo nuovi moti del mille ottocento
Venti ventuno forse perché troppo vicina all'avventura napoleonica che mise a soqquadro l'Europa
Forse perché quel rivolgimenti sono legati alle società segrete oppure perché i moti di liberazione presero spunto dalla Spagna il cui sovrano terminando selettivo di Borbone fu costretto il mille ottocentoventi a richiamare in vigore la costituzione di Cadice del mille ottocentododici parrebbe di nuovo revocato
Insomma motivi sono con molti si ricordano alcuni passaggi denunciamo solamente a titolo di esempio il due luglio il tenente
Michele Morelli appunto parliamo del del Regno di Napoli c'è la situazione anche di un lavoro di Giuseppe e Galasso che ha raccontato questi fatti in maniera molto molto ricca
Tenente Michele Morelli sottotenente Giuseppe sylvatica Nola disertarono concerto ventisette sottufficiali e soldati guidati dal prete carbonaro Luigi Menichini essi diverso ero verso Avellino il vero capo del movimento rivoluzionario costituzionale era il generale Pepe e appunto si ricordano alcuni dei passaggi di lì in avanti scrive desiderio le tappe furono bruciate sì innesco il movimento la trasformazione della società delle istituzioni del nostro Paese
Sì al mille ottocentosessantuno molto
Portate molto bello questo articolo di già cristiano desiderio che ci parla del marzo mille e ottocento ventuno parla dell'Ottocento e dell'unità d'Italia ricorderete nel due mila undici per i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia ci furono molte iniziative abbiamo parlato anche nella vicenda che riguarda Gianni e minori dei centosessanta il le ricusazioni sono naturalmente tono minore anche per il difficile contesto nel quale siamo in me sì in questi giorni ma comunque se ne parla in qualche modo sui quotidiani in famiglia Cristiana sui giornali
E Famiglia Cristiana del quattordici marzo il giorno in cui l'Italia non più non fu più utopia interessante questo articolo perché ritorna
Su famiglia Cristiana una lettura da un punto di vista familiare per chi ha ascoltato
Negli anni gli interventi le letture interpretazioni di Marco Pannella del Risorgimento dalla dal dal suo punto di vista perché diciamo questo parte il ricordo
Del di alcuni dei protagonisti del Risorgimento Vincenzo Gioberti oppure Antonio Rosmini ecco che nel affezionato ad Antonio Rosmini al al suo pensiero al suo ragionamento Marcello c'è su famiglia Cristiana sì sì sì scrive questo furono uomini coraggiosi ad esempio Rosmini e Gioberti perché i preti che pagano
Le loro posizioni di cattolici liberali con l'isolamento talvolta con la messa al bando di alcune loro opere e la vicenda di Cosmi mi fu particolarmente difficile
Sì perché la storia dell'unificazione anche Storia di una profonda ferita e di uno scontro tra poli opposti scrive famiglia Cristiana da un lato le posizioni conservatrici
Delle gerarchie ecclesiastiche ecclesiastiche e dall'altro l'anticlericalismo di cui era imbevuto il primo Stato italiano nel mille ottocentosettanta si giunse al punto di non ritorno che decretò di fatto la fine dello Stato Pontificio
E di una certa idea di chi la presa di Roma la breccia di Porta Pia la prigionia di Pio Nono il non expedit cioè il divieto per i cattolici di intervenire nella politica nazionale furono una lacerazione
Per migliaia di credenti ma si scrive questo articolo di famiglia cristiana firmato ebbene sappiamo di libri
Sia l'autore ma lontano dei vertici romani ricorda
Si ricorda appunto in un saggio che viene citato qui vi fu anche una chiesa molto più accogliente verso il processo di unificazione spicca un ragionamento che viene presentato come un paradosso la comune fede cattolica fu tra i principali collanti del neonato
Popolo italiano nelle interessante perché appunto si ricordano questi temi che sono molto molto efficaci nella lettura nel contesto generale che naturalmente comprendeva tante e tante altre sfaccettature Famiglia Cristiana centosessanta anni fa L'Unità d Italia
Il il giorno in cui Vittoria non fu più utopia
Parliamo di una questione
Che guidato un po'il ragionamento che ha portato a questa trasformazione e lo facciamo con un articolo Di Maulo Zanoni no
Sul foglio dell'undici marzo e che cosa scrive Zanoni in Francia si fa strada una pazza idea cancellare Napoleone Napoleone sessista
Razzista colonizzatore ma il francese più famoso del mondo
E per alcuni scrive Zanon sarà il discorso più importante dell'anno per altri addirittura il più importante del quinquennio perché negli occhi di francesi ci sono le presidenziali del due mila e ventidue
E tutto ciò che può condizionarne quindi anche la gestione di questo anniversario mille ottocento ventuno prossimo cinque maggio e il giorno della morte
Bicentenario della morte di Napoleone il presidente Manuel macro sarà chiamato un grande esercizio di equilibrio per commemorare il primo imperatore di Francia
Che è finito però al centro di una spietata guerra memoriale che oppone Napoleone visti pronti a celebrarlo con libri mostre documentari e quelli che lo ricordano soltanto per aver ripristinato
La schiavitù
E appunto si raccontano un po'questi duetta partiti che si sono creati in conclusione appunto
Quello che ha fatto di buono come si dice ma appunto è la questione della storicizzazione non si ferma quello che oggi può essere considerato come un qualcosa di buono è un lavoro più Complesso di lettura
Della trasformazione della Società delle istituzioni aggiungiamo Laurenti Gioffrè gli ex direttore di Libération scrive sarebbe ridicolo cancellare Napoleone dalla memoria nazionale dato che il francese più famoso del mondo la sua gloria
è una gloria universale come è possibile
Come è possibile organizzare nulla recita CUP come Parigi dove tutto ricorda del consolato dell'impero sì punto evocano agli aspetti monumentali è un terreno scivoloso per matrona ma dimenticare tutto ciò dice ancora l'ex direttore liberazione sarebbe significherebbe comportarsi come Stalin
Che cancellava la storia dei suoi oppositore quindi naturalmente la rilettura la consapevolezza delle contraddizioni
Della storia non non può portare dice anche l'ex direttore e di liberazione a confortarci come stadio andiamo avanti
Parliamo di nuovo di leggi razziali
E lo facciamo con intervista del Corriere della Sera del dieci marzo io che fui cacciato da scuola oggi racconto agli studenti l'orrore delle leggi razziali ed è una intervista Dooku Foa Ugo Foà appunto che racconta la sua vicenda napoletano
Classe mille novecentoventotto lo intervista a Paolo Conti sul Corriere della Sera uno degli ebrei che vengono definiti scampati
Scampati allo sterminio perché sfuggiti alla deportazione ha vissuto la cancellazione dei suoi diritti l'espulsione dalla scuola
E lo racconta in un libro per ragazzi il bambino il bambino che non poteva andare a scuola Storia della mia infanzia durante le leggi razziali in Italia Manni editore arricchito tra l'altro da puntuali schede storiche sull'ebraismo alle spalle una lunga vita professionale nelle assicurazioni neanche una militanza nel Pci e familiare e due figli
Mettere i nipoti e Tripoli pronipoti più una quarta in arrivo dal novanta fa parte del progetto memorie nelle scuole
Un'istantanea domanda un'istantanea Dolfi tre in visita a Napoli il cinque maggio del mille novecentotrentotto
Il dittatore che avrebbe condotto allo sterminio sei milioni di ebrei lei Ugo Foà bambino ebreo di dieci anni dov'era e come si comportano
La risposta abitavamo al Vomero e con tutta la famiglia scendemmo via Caracciolo per fare festa e ammirare le luminarie c'era un balilla e mio fratello Mario era avanguardista per noi il saluto romano era normalissimo
Non riuscivo a vedere Hitler ma anche noi Foa applaudiremo come tutti napoletani perché noi ebrei a Napoli ridevamo come tutti in più eravamo pochi non come a Roma a Milano così io
Ugo Foà ebreo di dieci anni festeggiati Itinera pochi mesi dopo sarebbe iniziata la tragedia delle leggi razziali e ha definito con l'odiare
La mia patria l'Italia perché mi toglieva ogni diritto e dopo finita la dittatura e la guerra sono sempre stato orgogliosissimo di essere italiano da assessore alla cultura di Radicofani indossato con fierezza la fascia tricolore amo il mio paesi profondamente poi proseguo proseguì intervista altre domande passiamo a un'altra domanda come essere bambini ebrei a Napoli prima delle leggi razziali a una condizione
Normalissima per questo l'arrivo delle leggi razziali fu un trauma enorme alle elementari qualche rara domanda volto bambino mi chiese perché non partecipasse all'ordine Ligier perché sono ebreo rispose e Luisa ebreo come chili dall'accisa Gesù ma la cosa però finì lì
Per il resto studiavamo giocavamo insieme come racconto nel libro ci scambiavamo le figurine con i generali che avevano conquistato l'Africa Badoglio Graziani debbono la razza
Una parola che non aveva non avevamo mai sentito
è una testimonianza che poi il ricordo
Di fatti successivi tutela consigliamo perché appunto su questi queste testimonianze sono molto molto importanti intervista adduco Foa che io che fui cacciato da scuola oggi il racconto agli studenti l'orrore delle leggi razziali
Il Compasso d'oro o il Compasso d'Oro ne scrive il Corriere della Sera sulla lettura Liberty l'inaugurazione di uno spazio uno spazio uno museale
Di storia industriale della città di Milano chiedere è stato trasformato per ospitare la collezione del più importante premio di design celebrare l'eccellenza della creatività dell'impresa questi
Questi tipi di documenti diciamo così come percorsi museali sono davvero interessanti per rileggere anche la vicenda del nostro paese
Da un altro punto di vista con un'altra prospettiva la storia del Compasso d'Oro dei premiati prima c'è anche un elenco dei premiati per esempio Olivetti diffuso tra i più premiati
E
Questo questo spazio sarà per vedere appena sarà possibile chiudiamo con una segnalazione dal corriere della sera dell'undici marzo
Con un tema che avete visto siamo arrivati alla fine un po'anche attraverso gli argomenti che tentiamo questa pubblica parlare di nuovo della situazione attuale che viviamo
Sì la solitudine e storia e politiche questo è il titolo è il titolo di questo articolo di Marco Demarco che rileggiamo perché è uscito un libro uscito un lavoro storico storia della solitudine
Sale della suite richieda riscossione ad Aristotele ai social network e scritto da Aurelio Musi che è stato preside di Scienze politiche a Salerno membro della rally Reale accademia della Historia
E la sua idea è stata quella di storicizzare la solitudine che torna scrivere Marco De Marco oggi
Con forza anche a ad essere una compagna invece i nostri vite con le chiusure che stiamo vivendo da un anno a questa parte i fenomeni di riflessi di queste
Difficili decisioni sui più giovani sui giovanissimi ma anche sugli anziani allora questa idea di scrivere una storia della solitudine in questo momento forse può essere utile perché spiega Marco De Marco perché studiare il fenomeno nel tempo storicizzare ecco la soluzione
Coglierne le mutazioni come famiglio logico il coronavirus sentirsi più sollevati constatando che anche gli antichi ne soffrivano e come in una condizione di solitudine prima di noi prima del Welfare State prima della biopolitica
Hanno vissuto i marginali
I bambini le donne gli esuli io andanti i fogli e prima ancora furono soli Prometeo capimmo Orfeo e Narciso per volere decide mentre dopo per volere del capitale secondo Marx lo furono gli operai Serfin delle macchine storicizzare scrive ancora Marco Demarco storicizzare vuol dire anche distinguere
Anche questo può aiutare a scomporre il problema e a renderne meno gravoso il peso a rendere meno gravoso il peso della solitudine è vero che le solitudini non sono tu
Per uguali più avanti molto più avanti scrive ancora De Marco tutte le riflessioni sul tema però l'autore
A tutte le riflessioni sul tema dottore preferisce quella di Hannah Arendt che identifica la solitudine con il senso di estraniarsi umidi sradicamento
Di superfluità tutti aspetti amplificati da una quotidianità in di incontri negati zone rosse scrive
De Marco pertanto chi volesse passare ai fatti
Santità che è già tardi
Il venti maggio del mille novecentoquarantacinque sull'Unità Cesare Pavese scriveva
Noi non andiamo verso il popolo andremo semmai verso l'uomo perché e questo l'ostacolo la crosta da rompere la solitudine dell'uomo
Parole di Cesare Pavese citate da Marco De Marco ci avviamo davvero alla soluzioni rubiamo un minuto per un'ultima intervista di Francesconi Gattelli sulla stampa del nove marzo
A Giuseppe Bedeschi filosofo noto un saggio sui maestri del pensiero liberale in Italia di Bedeschi
E città appunto alcuni passaggi di questo saggio il titolo in cui sui maestri del liberalismo nell'Italia repubblicana edito da Rubbettino appunto Giuseppe Bedeschi però segnaliamo
Anche per il titolo
Che molto significativo piace
Molto anche noi liberali liberali in Italia liberale spesso in Italia viene accompagnato da un suffisso
Prima del mille novecentododici quando Giolitti propose il suffragio universale c'era un un regime illiberale ma non democratico con il liberaldemocratico si intende sottolineare questo passaggio e poi si analizza il liberalsocialismo il che toglie il cattolico liberale come Cossiga come esempi ce ne sono anche molti altri liberal-conservatore illiberale sempre liberista Croce si corrono liberale ma non liberista ad esempio risponde risponde dei rischi qualifica rivendicare invece da Einaudi che tra l'altro quei rischi dice noi dobbiamo liberismo deve tornare a Einaudi e quindi è un libro importante tra liberare liberale con le distinzioni con quanto avviene fuori d Italia per tornare a croce in conclusione risponde Bedeschi suo capolavoro il crono di di crociere sta alla storia d'Europa del mille novecentotrentadue
Che mette al centro della vicenda umana la libertà può essere oppressa ma prima o poi trionfa poi domanda fu Salvemini l'antico voce sì un grande storico
Di cui vanno letti magnati e popolani la rivoluzione francese scrissi schierò contro il PCT finendo Togliatti sagrestano distali
Liberal socialista moderno grazie lettura di Tocqueville rientri croce veniva visto come un possidente insensibile insomma ecco centri sfumature che Bedeschi racconta naturalmente con grande
Precisione che
Furono molto evidenti le contrapposizioni tra queste personalità tra questi protagonisti ma era possibile secondo anche la vettura di Marco Pannella
E pensare a un progetto comune trae dopo alcuni degli spunti da queste personalità sicuramente
Sicuramente sì non lo dice Bedeschi lo diciamo noi ma vi consigliamo vi consigliamo questo libro I maestri del liberalismo nell'Italia repubblicana Rubbettino
Giuseppe Bedeschi intervista di Francesco quasi Gattelli sulla stampa del nove marzo che ci fermiamo qui anche per questa settimana