Dialoghi sul Diritto 2021 - La sfida alla vita e alla salute

Buonasera ecco sci al terzo dialogo sul diritto ed eccoci con un tema di grande importanza centrale il diritto alla salute
Al tema che affronteremo come al solito sia nel sistema attuale quindi il diritto di oggi ma sia nel futuro diritti del futuro e quindi la salute rispetto alla alla tecnologia alle tecnologie
Devo ringraziare gli organizzatori quindi la Fondazione Musica per Roma l'editore il Mulino devo ringraziare i nostri sponsor la banca blu per ed ENEL e lo sponsor tecnico Agorà abbiamo sul palco gli studenti di Roma Tre
Ci hanno preparato anche una serie di contributi una serie di domande e che ci aiuteranno nel raccogliere domande che avremo da voi da voi che ci ascoltate a distanza ci seguite a distanza quindi con domande anche indiretta
Prima di iniziare presento i nostri ospiti i nostri ospiti di questo dialogo sono ancora una volta un tecnico è un giurista la giurista è la professoressa Daria Depretis e professoressa di diritto amministrativo a Trento
Giarre Trichet dell'Università di Trento ed è peraltro giudice della Corte costituzionale attualmente la ringraziamo molto per il suo contributo e poi abbiamo il professor Walter Ricciardi che professore invece di igiene all'Università Cattolica di Roma ed è anche fra fra le tante cose consigliere scientifico del ministro della sanità
Prima di entrare nel vivo del tema e di ascoltare anche la lettura la lettura introduttiva che sarà come al solito di ghiaia messe Springer
Abbiamo il video introduttivo prepara messe Springer abbiamo il video introduttivo preparato dei nostri studenti
Ecco che negli ultimi dodici mesi come ben sappiamo il diritto alla salute è tornato alla ribalta nella sua duplice versione posta dalla Costituzione diritto fondamentale della persona quindi l'unico diritto ad essere fondamentale ma anche interesse della collettività partiamo proprio dall'Assemblea costituente con la nostra Gaia
Aprile mille novecentoquarantasette l'assemblea costituente discute sulla tutela della salute e dell'igiene pubblica onorevole meriti
A me pare che sia intuitivo che le condizioni sanitarie della popolazione devono essere considerate come realmente dei diritti sociali
Ma c'è anche un'altra cosa che bisogna considerare a proposito della libertà cioè che per me e forse per molti di noi la salute e il primo requisito essenziale per la libertà dell'individuo
Un individuo malato omino Rato nelle sue capacità fisiche intellettuali indubbiamente non è più un uomo libero
Ecco perché noi volendo che il problema sanitario entri nella Costituzione italiana intendiamo anche attenerci ad un principio di libertà fondamentale dell'individuo
Onorevole Nitti
L'articolo fissa gli obblighi della Repubblica la Repubblica tutela la salute promuove l'igiene e promuove l'igiene e garantisce cure gratuite agli indigenti
Voglio bere ripeterlo perché non credo ai miei occhi
Voi sapete qual è la situazione dell'Italia voi sapete che cosa sono gli ospedali in cui manca e per parecchi anni mancherà un po'di tutto
E noi assumiamo proprio adesso improvvisamente l'impegno di assicurare tutte queste cose che non potremo per parecchi anni assicurare credete che sia una buona procedura promettere in nome della Repubblica ciò che non si può mantenere
Impressionano le parole del mille novecentoquarantasette perché da un lato ci fanno vedere quanto il costituente stato presbite guardando lontano e creando un diritto sociale che all'epoca quasi non esisteva però anche la consapevolezza di tanti problemi
Per quella che allora era solo l'igiene non l'igiene pubblica
Professoressa
Cosa pensa lei a risentire quest'impianto costituzionale
Il libro il microfono per favore certa penso che sia scritto quell'articolo aveva ragione
E che quell'articolo va letto proprio come una promessa proprio con un obiettivo proprio come un Progetto quindi certo l'italiana del quarantasette quando fu scritto era un'Italia dove la povertà era diffusissima come le disuguaglianze l'idea di poter a vere cure gratuite era un lusso inimmaginabile
E però in quello in quella situazione la Repubblica si impegna a garantire la salute come libertà come diritto dell'individuo da un lato ma anche come interesse della collettività
Quindi c'è la dimensione su solidaristica anche della nostra Costituzione che richiede l'adempimento dei doveri oltre che riconoscimento di diritti quindi e c'è anche un dovere di stare bene e lo vediamo in questo in questa fase dove gliele il benessere di ciascuno alla salute di ciascuno poi anche la salute degli alla condizione per la salute degli altri poi c'è tutto il tema del del diritto sociale cioè del Fabio mio un diritto che richiede soldi per essere garantito
La Costituzione garantisce solo agli indigenti che era già molto per la verità noi sappiamo che poi la nostro ordinamento ha scelto una strada molto molto lungimirante e generosa
Che è quella dell'universalità del servizio e della Garanzia di cure per tutti
Certo questa su questa apertura forse anche il professor Ricciardi ci può aiutare per ricordare l'evoluzione nota igienista come si è passati dall'igiene alla salute
E bisogna ricordare che cosa c'era in termini sanitari all'epoca all'epoca c'era una legge Bismarck sostanzialmente cioè la Germania nel mille ottocentottantotto aveva per la prima volta organizzato la sanità in modo moderno come aveva obbligato di fatto tutti i cittadini a stipulare un'assicurazione
E quindi aveva detto tutti i cittadini nel caso tedeschi ma coi pian piano quel sistema è stato copiato
Prima dalla Francia anche dall'Italia la creazione di mutue cioè sostanzialmente di
Soggetti che mettevano un po'di soldi da parte un'altra parte li rimetteva il datore di lavoro e quando il lavoratore si ammalava attingevano a questo per pagare appunto le cure e che erano gli unici che se le potevano pagare perché i poveri invece o morivano o andavano
Dalle associazioni caritatevoli soprattutto religiose molto a Chiesa cattolica che dava questo tipo di assistenza
In Gran Bretagna l'anno dopo nasce il primo servizio sanitario nazionale che quello che in qualche modo sia mediche miti credo
Avessero intende ottocento mille novecentoquaranta mille novecentoquaranta si locali e e e il primo servizio sanitario nazionale pubblico al mondo
Churchill perde
La le elezioni vince il partito laburista facendo una campagna elettorale incredibile dicendo basta lacrime e sangue noi ridiamo diritti bigamo diritto alla salute diritto alla scuola diritto all'educazione
Il diritto alla salute dello tuteliamo attraverso un servizio sanitario nazionale pubblico finanziato attraverso le tasse gratuito al momento dei Brusca
Non gli credette nessuno si chiamava bevanda il ministro all'epoca dovette fare milioni e milioni di manifestini da distribuire in tutte le stazioni delle scuole medie da domani nasce il servizio sanitario nazionale e gratuito per voi
Non ma non è una camuna carità
Beh lo pagate voi attraverso le tasse derisi Twin chez i soldi che voi avete pagato contribuenti nel momento del dolore nel momento della difficoltà nel momento della malattia queste parole da noi sarebbero diventate realtà trenta anni dopo nel mille novecentosettantotto
Certo questo il punto perché noi manteniamo comunque un sistema del genere fino alla regionalizzazione del mille duecentosettantotto e poi passiamo al sistema universale
Che ancora abbiamo ma ha proprio su questo è la base del nostro sistema cioè e l'idea di tutelare la dignità umana luogo non libero ma anche di dare queste cure gratuite però la Costituzione dice meno no perché la Costituzione come ricordava professoressa parla solo degli indigenti quindi stato un un gesto di grande generosità no
è stata una scelta chi è nello spirito della Costituzione per ottanta e che poi questa riforma la la legge autotreno settantotto è una legge che si fonde con la Costituzione ormai con nota disse anche l'articolo trentadue per cui nostro
Sistema sanitario nazionale con la sua universalità con la sua globalità le le è espressione di di di di di di di principi di fondo della Costituzione
Quel Trentadue come come diceva lei prima giustamente è un diritto che che è un articolo che fonda anche la libertà di cura cioè la possibilità di scegliere la cura la possibilità di rifiutare intorno certa misura la cura è un diritto di libertà e è un diritto così protetto dalla Costituzione che la Costituzione pur prevedendo la possibilità di trattamenti sanitari obbligatori
Però li condiziona alla alla legge forse forse questo un tema che è di grande attualità no ricordiamolo anche ai nostri ascoltatori a tutti quindi si possono imporre trattamenti per legge
Tanti lui pensò Baccin ovviamente certo certo la Costituzione lo prevede però l'occulto subordinata una previsione di legge
Naturalmente questa legge deve essere una legge ragionevole
Spesso legge che hanno previsto trattamenti sanitari obbligatori sono finite davanti alla Corte costituzionale che è abbagliata e le ha vagliate in applicazione del principio di ragionevolezza naturalmente di proporzionalità
E anche delle risultanze scientifiche delle risultanze
Della della scena ed il rispetto della persona umana come recita poi innanzitutto l'articolo trentadue c'era otto c'è da dire che poi sullo sfondo di tutto questo cioè questo principio
Intoccabile della dignità umana perché l'articolo trentadue finisce dicendo
E in nessun caso questi trattamenti possono essere posti in essere in contrasto anche la dieta della persona anche lì va ricordato che si veniva dalla guerra e i nostri costituenti erano rimasti scioccati
Per esempio dei trattamenti fatti dai nazisti il che il processo ai medici nazisti che avevano sottoposto a terribili sperimentazioni a terribili trattamenti nei campi di concentramento ma non solo
Che avevano eliminato soggetti disabili erano rimasti sconvolti per cui hanno un voluto mettere per la costituzione tu puoi essere obbligato a un trattamento soltanto se come dice la professoressa se in quelle condizioni o soltanto se l'interesse pubblico come i vaccini come delle vaccinazioni che il trattamento individuale ha una ripercussione sulla salute collettiva lo stiamo vedendo adesso
Ma questo forse conviene ricordarlo già esistono vaccini obbligatorio certamente certamente allontana insieme
E e c'è da dire un'altra cosa che la Corte costituzionale ha anche detto che il vaccino obbligatorio può in determinati casi a determinate condizioni nel rispetto di quei principi che dicevo prima essere imposto ma che lo Stato si deve accollare anche l'onere di eventuali danni che possono derivare a chi ha su subito questo trattamento obbligatorio quindi gli indennizzi per le ipotesi in cui indennizzo sono dovuti non soltanto nel caso del dell'acino obbligatorio ma anche nel caso del bacino del trattamento sanitario
Fortemente raccomandato dallo Stato cioè lo Stato raccomanda
Uno si fida dello Stato se succede qualche cosa è giusto che lo Stato certo questo è un tema che questo molto ampio che voi abbiamo anche le trasfusioni faccine tutti i danni più tutta una serie di leggi e di intervento allora i trattamenti sanitari operatori possono essere di molti tipi naturalmente il costituente pensava a quello che diceva il professor Ricciardi pensava a queste pratiche assolutamente contrario alla ricerca
Dell'uomo che furono messe purtroppo in atto in quel periodo lì peraltro il costituente non a caso sceniche
Un linguaggio particolare lo scrive negativo l'articolo trentadue secondo comma nostra nessuno può essere sottoposto se non può per ribadire che si tratta di un'eccezione
Cento assolutamente assolutamente le egli è un articolo che ha ispirato a un'idea di libertà da un lato e di interesse pubblico dall'altro lato
Questa libertà poi ha tante facce alla faccia per esempio della libertà di non subirà un accanimento terapeutico però
Alla libertà di poter scegliere da chi farsi curare anche di no farsi curare per questo i temi importanti sempre tornato anche negli ultimi anni
La libertà di scegliere di non farsi curare o anche a libertà pure a fronte di un vaccino obbligatorio di non vaccinati sino questo un grande valore di libertà
Cioè no le si mese vaccino obbligatorio la libertari non vaccinarsi è una libertà limitata limitata sanzionata frazionata però nessuno certamente cioè se lui preso rimane cumano militari ed essere
Macina c'è questo questo è un altro tema molto importante però su questo volevo sentire anche il professore la la sua opinione o sul bilanciamento
Perché poi c'è un altro bilanciamento di fondo che dobbiamo sempre ricordare che la Costituzione si accorge di una cosa di cui poi ci siamo accorti oggi individuale e collettivo sì
Ma bisogna anche ricordare le conoscenze tecnico scientifica dell'epoca i vaccini erano quasi agli albori nel senso c'erano stati
I vaccini nel mille ottocento quelli storici di genere di Pasteur
Però all'epoca veramente dello sviluppo e proprio negli anni quaranta e cinquanta il vaccino per la poliomelite viene sviluppato in quell'epoca ed è un vaccino che effettivamente soprattutto i primi aveva una certa possibilità di effetti collaterali perché era un bacino a virus viventi attenuato e che quindi poteva provocare in casi delle paralisi
Posto vaccinali allora la lo Stato si fa carico
Perché chiaramente le di casi erano eccezionale però per quella famiglia che aveva subito quel danno era terribile la situazione per cui era giusto che lo Stato si facesse carico oggi lo Stato è molto avvantaggiato dalle tecnologie sofisticate vi dico soltanto un dato
Oggi il carico antigenico di tutti i vaccini obbligatori o comunque di tutti i vaccini che noi possiamo offrire per esempio i nostri bambini sono inferiori al solo vaccino antivaiolosa
Cioè allora si dava con un solo vaccino molto molto di più di carico in una Gerico di tutti da Cini oggi
Presenti un bambino che balla sulla spiaggia si metta nella sabbia in bocca a un'esposizione anti igienica di gran lunga superiore per il per farvi capire
Come sono oggi sofisticati facili però pur tuttavia anche in questo caso
Quando i vaccini sono obbligatori lo Stato si fa carico gesto l'interesse solidaristico in questo è molto importante perché lo Stato bilancia sempre però
Su questo anche volevo ancora tornare con la professoressa perché a me stupisce vedere come il costituente in un'epoca in cui la medicina era così indietro
In cui non c'era ancora questa coscienza dei diritti sociali perché i diritti sociali anzi pentì socialisti come si chiamava allora nascono proprio in quegli anni per il quasi solo per i lavoratori eppure il costituente si accorge quello che leggevamo che non solo l'individuo non è libero se è malato ma anche l'interesse alla collettività no
In questa la la lungimiranza
Giù giustissimo da un lato per la la salute è un bene di base perché condiziona l'esercizio di tutte le altre libertà quindi parlare di altre libertà senza senza cioè negando la l'al quella fondamentale adesso restano poco sensato dall'altro lato c'è un interesse collettivo e qui è giusto vedere anche la dimensione un po'egoisti cari questo interesse collettivo cioè il fatto che garantendo la salute di una persona si garantisce poi la salute collettiva nel caso
Le malattie contagiose questa è talmente evidente che non ha bisogno di essere spiegato
Ma di in realtà occorre pensare sempre che questo tipo di prestazioni questo tipo di diritti sociali richiede prestazioni da parte dello Stato richiede prestazioni che costano e naturalmente è uno Stato Riccò o uno Stato che si trova in un momento ricco della sua storia può permettersi di fare queste cose
Nel momento in cui le risorse diminuiscono e questo è successo da noi ma è successo in tutta Europa pensavo prima quando i professori ci avvicina contava la vicenda inglese a quello che poi è accaduto nella stessa in Inghilterra
Sul finire degli anni ottanta e novanta con le privatizzazioni ma anche noi abbiamo vissuto un momento nel quale livelli alla scarsezza delle nostre risorse ha imposto uno tagli e quest'Italia e naturalmente
Impongono di rivedere anche le la dimensione delle cure che vengono prestate perché forse un'altra cosa che si può ricordare il fatto che nella nostra Costituzione
Nessun diritto assoluto neanche quello più importante giustamente professor Celotto ci diceva che è l'unico per il quale la Costituzione riserva al l'espressione fondamentale quello alla salute ma nondimeno neanche quello vive da solo
E lo vediamo anche in questo periodo di cover no diritto alla salute importantissima ma poi c'è il diritto a muoversi a circolare a riunirsi alle attività svolge le attività economiche e le attività culturali ecco il bilanciamento fra tutte questi diritti una operazione molto complessa
Tutta questa operazione a quelle risorse sono una variabile
Purtroppo senza certa perché sì proprio su questo va ricordato da una parte
E la spesa pubblica italiana oggi ancora previdenza al primo posto con circa duecentocinquanta miliardi la seconda voce di spesa pubblica è salita con circa centotrenta miliardi e poi vengono debiti interessi del debito pubblico stipendi e così via
Quindi sono sono cifre comunque veramente importanti che l'Italia utilizza su questo veramente importanti però inferiore rispetto ai nostri diciamo competitore senso Sydney paragoniamo la Germania alla nostra spesa
Rispetto al prodotto interno lordo braccia e mani quasi il doppio la francese sia per il cinque per cento a noi e lui diciamo totale intorno al sei per cento e sei per cento del PIL in Germania e oltre dieci inoltre quasi il dodicenne in Francia il dieci del prodotto interno lordo tedesco e francese
Che superano socie per far capire come però quello che diceva la professoressa delle risorse importante servizio funziona nella misura in cui tu logistici bene ma gli dai anche le risorse sufficienti
Se tu non hai medici ed infermieri faccio un esempio in questo momento se noi volessimo avere gli stessi parametri di assistenza infermieristica
Della Germania dovremo assumere cinquantatré mila infermieri è chiaro che nei nostri ospedali significa che invece in che in Germania in Italia attuali un'infermiera lotte magari per venti trenta quaranta persone che in tempo di pandemia significa che molti muoiono perché non riescono ad essere assistiti per capito la differenza a differenza che tu ci devi credere nella garanzia di questo dicono può esprimere solo a parole per risorse richiede evitare e poi le devi gestire bene
Va tutto devi averle perché naturalmente un paese ricco può mettere a disposizione anche della sanità
Risorse più consistenti di un Paese povero indebitato
Ma questo è al tempo stesso come giustamente diceva
Innanzitutto son diritti che costano perché tante volte lo diciamo a cui siamo parando i diritti uno elenca i diritti dimentica i doveri spesso ma dimentica dimentica anche il fatto che molti diritti sopra tutto tutti questi diritti sociali
Sono diritti a prestazione per cui lo Stato se investe sulla sanità
E potrà investire meno sui trasporti inevitabilmente no e loro diventano scelte importanti
Cioè queste sono le scelte della politica che scelte dopo sceglie dove allocare le risorse nella sanità nella formazione nella digitalizzazione nell'ambiente nelle infrastrutture e via dicendo e la ricerca
Va detto che i solisti menti salita sono tra quelli che anche gli economisti ci dicono sono quelli che hanno il maggior ritorno per cui tu eri chiaro che se investi dei soldi soprattutto se l'investitore pensione perché eviti la malattia
Tutti ritorna tanto di guadagno non soltanto in termini di salute ma anche in termini proprio di produttività certa l'impossibilità di svolgere altre attività e di concentrarci su quello poi c'è un intreccio con la scienza che proporrei con la formazione che anche molto importante
Però non posso evitare la domanda sull'attualità hanno innanzitutto al professor Richard direi ma il nostro sistema sanitario
Che come abbiamo visto generoso Inc creato con lungimiranza al costituente sta reggendo in questa primavera grande crisi dalla Costituzione in poi
Ma se sta reggendo sta reggendo soprattutto per l'abnegazione degli operatori nel senso gli operatori si sono sacrificati soprattutto i medici e infermieri sia nella prima che in questa fase perché onestamente ebbe c'è stato un cambiamento molto importante che va segnalato nel due mila uno la Costituzione cambiati e a un certo punto quello che erano delle prerogative soprattutto statali sono diventate soprattutto prerogative regionali e qui la domanda è dipende da dove vivi nel senso che se dipende esibiti in una regione che ha creduto nella sanità ci ha investito
La sanità e l'ottanta per cento delle bilance delle Statuto e su questo punto molto importate da giocatore avrei Dario quegli ottanta per cento quali enti si può dire che il presidente di una Regione
E il suo assessore sono alla sanità sono le persone più rilevanti nel bilancio se c'hanno creduto e se c'hanno investito tu vivi in delle regioni in curai
Sanità pubblica prevenzione e diagnosi tempestive assistenza domiciliare cedere sei Birindelli e regioni in cui per una serie di motivi
O non ci hanno creduto oppure sono state commissariati o hanno avuto
La crisi della sanità pubblica perché la crisi è dipesa dalla pubblica amministrazione e tu non è proprio servizi e tant'è vero che questo è un dato che proprio dal mio gruppo di lavoro ha studiato dal due mila uno in poi si è divaricate all'aspettativa di vita tra regioni per esempio del Sud più povere meno organizzate del nord oggi una persona che nasca a Napoli a Palermo ha un'aspettativa di vita inferiore fino a quattro anni rispetto a una che nasca Trento per citare Trento che una
Nelle città che alla maggiore aspettativa di da che dipende questo dipende dal fatto che non c'è prevenzione non c'è diagnosi non c'è trattamento adeguato molte cose sono dei miraggi per cui tu
Non c'è neanche di migrare effettivamente per averle allora lì la differenza importante quindi noi ci dobbiamo credere di più della nostra sanità pubblica sta reggendo
Però regge proprio per l'abnegazione degli operatori che molto spesso si trovano anche un po'demoralizzati a vedere queste continue ondate che poi soprattutto in questo momento diventeranno altre pressioni sulle terapie intensive sulla sanità
E un po'diciamo della indifferenza non della del Governo ma nell'indifferenza dell'opinione pubblica ieri sera parlavamo distruzione no ed il tema di riferibilità distruzione e abbiamo detto come in fondo anche il sistema dell'istruzione italiana
Era zoppicanti in alcuni versi la pandemia è risultato essere in fondo un amplificatore no
Di problemi già esistenti che sono emersi e quindi probabilmente ci dovremo anche interrogare sul futuro se un sistema Consiglio regionale e e adeguato oppure se tornare a un sistema più statale o se bilanciare meglio anche i livelli essenziali e Touré tutti interventi no
Questo è un punto boh su cui dovremo riflettere fra qualche mese credo che sia il bilanciamento Lazzi no certo mi ha colpito da quello che ha detto adesso il professor Richard a proposito delle persone perché poi è la stessa cosa che succede anche nel mondo dell'università della ricerca della formazione
Noi investiamo molto meno come stato di molti altri Stati però abbiamo risultati strepitosi spesso anche nella ricerca perché c'è un capitale umano che evidentemente non soltanto è competente efficiente ma è anche appassionato e si dà con abnegazione
Detto questo che non è che si può poi contare soltanto su questo ammette l'altro tema introdotto e qui siamo in un lungo discorso da fare proprio quello delle disuguaglianze legate a gestioni differenti e della della sanità a uso delle risorse è diverso
Mi si la certo ci sarebbe poi da fare anche tutto un discorso definanziamento perché le la la senta regionale è finanziata salvo che per alcune eccezioni direttamente dallo Stato
Quindi c'è questo grande flusso di denaro che passa alle Regioni aprile regione lo gestiscono autonomamente facendo scelte differenti perché poi questo è il senso del regionalismo di differenziare un senso buono da un certo punto di vista è temperato dalla esistenza di livelli essenziali di assistenza che sono garantiti dallo Stato ma noi sappiamo che quello proprio il minimo no il minimo di ciò che non può non essere riso tant'è vero che viene reso anche agli stranieri che sono presenti sul nostro territorio
Però poi cioè dal livello essenziale di assistenza alla sanitari alta qualità che può in molti casi viene anche resa c'è uno scarto che produce disuguaglianze
Che sono incompatibili naturalmente con il sistema costituzionale assolutamente però questo tema delle diseguaglianze nello riserviamo anche la seconda parte di di questa specie di salotto come questo sembravano ferendo un salotto in cui discutiamo con grande serenità di un tema difficile
Che però adesso passeremo
A ragionare proprio anche sul futuro della sanità tecnologica con rischio del diseguaglianze ma prima di questo volo un po'capire se sia dalla Rete che dei nostri studenti c'era qualche domanda per i relatori
Sì sì c'è una domanda web cosa ha imparato il sistema sanitario italiano dalla pandemia
Ma ancora non ha imparato sta imparando diciamo ai
Forse si è illuso dopo la prima ondata che questo sarebbe stato un fenomeno molto breve chiuso e quindi non ha fatto per intenderci tra aprile settembre ottobre quello che doveva essere fatto cioè per esempio rafforzare il sistema di tracciamento cioè tu un virus non lo devi far scappare nel momento in cui identifichi un caso positivo
Vivi circoscrivere intorno a quel caso in maniera tale che quello non trasmetta più questo non è stato fatto questo potenziamento non è stato fatto
Non ha imparato per esempio la lezione della telemedicina cioè che le persone vanno curate a casa perché l'ospedale diventa un posto pericoloso perché si concentrano i casi e poi gli si trasmettono
E la telemedicina soltanto adesso si comincia a ragionare pensate che non è un livello essenziale di assistenza cioè Loretta rifatto per quello che lo faccio lo fa Agrati sei chiaramente questo non è non è possibile
Non ha imparato l'importanza per esempio di far specializzare i propri medici noi in Italia abbiamo tanti laureati in medicina che non riescono ad accedere alle scuole specializzazione qui diciamo deve ancora imparare molto
C'è sicuramente un un tentativo di apprendimento però ancora deve deve continuare
C'è qualche altra domanda
O forse da
Vorrei porre una domanda la protesse emersa viste e considerate le parole dell'onorevole Nitti
Possono ritenersi attuali al giorno d'oggi disse considerata alla lotta difficoltosa contro il virus e anche come in questo virus testo sta colpendo i cittadini italiani
Vogliamo prima risentire le parole diritti eventualmente
Ma mi pare di ricordare che fossero parole che mettevano o in come direi in luce la la la prospettiva futura no cioè era un impegno della Repubblica ma la Costituzione opera si esprime in questi termini la Repubblica si impegna a fare queste cose
Se la domanda è
La Nepal quelle parole funzionano oggi anche per questa situazione drammatica
Io penso che valgono alla stessa maniera cioè la Costituzione è un Progetto come dicevo all'inizio è un progetto che deve essere realizzato e questa pandemia Cini fa percepire ci fa rendere consapevoli anche della complessità no delle cose
Vediamo come in fondo la reazione a questa malattia non è solo cura ma è sono misure che limitano tante libertà la libertà di muoversi la libertà di uscire la libertà per voi di andare a lezione la libertà insomma libertà di fare le cose che abbiamo sempre fatto senza pensarci prima
Ecco
Abbiamo consapevolezza di questa complessità dobbiamo impegnarci per certo a chi ci dobbiamo affidare ci dobbiamo affidare a chi prende le scelte a chi fa le scelte alla politica ci dobbiamo affidare naturalmente anche alla scienza che ci offre soluzioni che devono indirizzare poi le scelte politiche
Grazie mille sì peraltro l'articolo trentadue vive in mente intitola tutti questi compiti non allo Stato ma alla Repubblica che molto più ampia no
E l'idea di una comunità di una collettività che si articola poi in tante il tanti
Modelli organizzativi in tanti luoghi organizzativi in tante forme che non sono soltanto quelle del pubblico ma anche del privato
Che che che contribuisce al benessere collettivo no l'articolo centodiciotto cioè la possibilità che anche i cittadini organizzando si tassa assolvano funzioni
A funzioni pubbliche e questo si è visto anche in queste occasioni perché c'è stata anche una mobilitazione non so penso a a vicende che si sono realizzate in più nel campo della formazione per esempio dove ci sono organizzate le famiglie atte a sopperire a questa mancanza di trascorrerlo a casa quella che noi chiamiamola sussidiarie
Professor richiamando in quello che colpisce delle parole Dini tiella il senso di responsabilità del della politica di allora senza dice siamo proprio sicuri
Di poter mantenere quello che promettiamo mentre invece oggi un po'si fanno tante promesse essendo sicuri che non le si mantengono invece io credo che quelle parole dette da quei politici ci devono far riflettere la stessa cosa che disse De Gasperi a proposito della ricerca cioè stiamo parlando di persone che avevano vissuto la guerra mondiale avevano combattuto il fascismo avevano un senso di responsabilità enorme io ricordo perché io sto noi siamo ricercatori e quindi mi colpiva moltissimo uno che secondo me più grande politico italiano
Per lo meno diciamo di questa di questa di queste epoca cioè De Gasperi che a chi gli domandava
Presidente dobbiamo mettere la ricerca come una delle priorità del Paese lei c'era
La ricerca è un lusso che non ci possiamo permettere dobbiamo sfamare gli italiani dobbiamo ricostruire gli italiani quello c'è rimasta come una maledizione in Italia perché la ricerca che invece oggi presupposto per la sopravvivenza alla sostenibilità
Lo sviluppo per molto tempo è stata vissuta come russo come qualcosa che si poteva fare dopo aver soddisfatto i bisogni primari
E anche per la sanità devo dire che c'è stato un po'questo c'è stata un po'la riluttanza a investire adeguatamente no in sanità
Quando si sapeva che tagliare in sanità è un po'come volare su un aereo
E tu se tagli motori poi l'aereo prima o poi crolla e come stiamo vedendo adesso la sanità se non ci fosse un sistema sanitario anche come in qualche modo il più debole di quanto vorremo però forte comunque non saremmo nei guai veri cioè avremmo avuto tanti più morti tanti più malati invece avere un servizio sanitario nazionale pubblico
Dato ci dà questi padri costituenti e poi realizzato nel mille novecentosettantotto è vero che sia veramente una cosa che dobbiamo tutelare
Sì però i padri costituenti hanno buttato il cuore oltre l'ostacolo inabissarsi dopo otto hanno detto sì certo non ci sono le risorse in questo momento però non è che questo ci deve impedire di sognare di arrivare al momento
Cioè variare la scienza sono libere e libero Aniene insegnamento sta scritto nell'articolo trentatré della Costituzione però proprio Racco ricordare solo per gli studenti chi era diritti che era De Gasperi
Cioè perché Nitti è stato presidente del consiglio anzi più ministra come si chiamava allora a nel mille novecentodiciannove quindi veramente in un'altra epoca allora si spiega questa prudenza a di De Gasperi ma qui per vado a cose vicino alla professoressa
E De Gasperi è stato deputato della minoranza italiana Vienna no prima ancora che politico italiano quindi son veramente persone che hanno vissuto un'epoca un passaggio
A proposito di passaggi devo parlare di tecnologie nella sanità quindi abbiamo una nuova vettura di Gaia
La medicina del ventesimo secolo si prefiggeva di curare i malati quella del ventunesimo secolo sempre più si pone l'obiettivo di migliorare chi è in salute
Curare i malati era un progetto egualitario poiché assumeva l'esistenza di uno standard di salute mentale e fisica di cui ciascuno poteva e avrebbe dovuto godere
Se qualcuno si trovava a vivere in condizioni inferiori a questo livello era compito dei dottori risolvere il problema e aiutare Luís Holley a essere come tutti gli altri
Al contrario potenziare chi è in salute è un progetto liti sta poiché rifiuta l'idea di uno standard universale applicabile a tutti e cerca di dare a certi individui un vantaggio sugli altri
Le persone vogliono memorie più potenti un'intelligenza sopra la media di vita sessuali di primo ordine
Se queste forme di potenziamento diventano così economiche e comuni al punto che chiunque potrà permettersela semplicemente costituiranno il nuovo standard che la prossima generazione di trattamenti si sforza era di superare di conseguenza entro il due mila e settanta i poveri potrebbero godere di un'assistenza sanitaria assai migliore di quello attuale ma la differenza che li separa dei ricchi potrebbe tuttavia essere ancora più grande
Tratto da Omodeo s'di Harari
Per Harari lo conosciamo è uno dei grandi futuro orologi di di questa nostra epoca come Asimov può esserlo lo è stato fatale fra le guerre mondiali
E Harari ci apre tutta un'altra prospettiva di questa medicina totalmente differente non per curare ma per migliorare e lui stesso si rende conto che ovviamente questo apre la forbice del divario no una medicina sicuramente molto più efficiente che però potrebbe ampliare quelle differenze che abbiamo professoressa lei che idea neanche questo
Ma il tema delle uguaglianza delle differenze grande tema della nostra società e non c'è dubbio che grandi cambiamenti e grandi sviluppi ci sono accompagnati a un'accentuazione purtroppo
Delle differenze non è vero che
Il l'avanzamento della scienza l'avanzamento della tecnica l'avanzamento della nostra società sotto molti profili automaticamente porti a un livellamento a un'uguaglianza nostra sperimentiamo il contrario e le difficoltà di questo momento ce lo fanno sperimentare ancora di più vediamo che le differenze si accentuano
Che le debolezze diventano ancora più forti invece si rafforzano le condizioni
Di potere
Credo che la la la grande sapienza dovrebbe portarci a a da un lato favorire la lo sviluppo e l'avanzamento della scienza
Che anche nella medicina del su questo CDA di più il il professor Ricciardi ma da quello che Mombu
Poi ricordo dalla mia esperienza di di studiosa multidisciplinare nel senso che vivendo in università per fortuna poiché è un richiamo anche delle cose di altre discipline
Il futuro della medicina proprio quello vero di una medicina
Riferita alle differenze dell'individuo quindi personalizzata anche nella terapia non soltanto nel portanza mento come diceva
Ecco la NASA la grande sapienza e coniugare queste grandi questi grandi sviluppi con un'attenzione alla garanzia dell'uguaglianza che non ha prodotto automatico dello sviluppo
Ma è frutto a sua volta di scelte che devono continuamente riportarci a interrogarci su garantisce questo l'uguaglianza no e allora dobbiamo lavorare produrla artificialmente
Quello che a di nuovo richiamo la nostra Costituzione perché quello invece il mio campo l'articolo tre impegna la Repubblica a attivarsi per produrre una situazione di uguaglianza proprio dove c'è la differenza dove c'è la differenza bisogna lavorare sulla differenza e prendere atto della differenza e trattare differentemente situazioni diverso e perché solo così dissi guai si garantisce l'uguaglianza
Anche lì l'articolo tre assegna alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono sottolinea che l'eguaglianza confine mobile
Perché non si è mai uguali o diversi in assoluto ma anzi noi continuiamo a riscontrare che si accentuano sempre di più uguaglianza e se noi non lavoriamo per ridurle e lavorare per ridurre vuol dire riconoscerle impegnarsi
A compensare sì questo è uno dei grandi compì della Corte costituzionale perché leggevo che metà delle questioni della corte costituzionale riguarda eguaglianza e ragionevolezza Sperto perché poi sul tre e si radica anche la la ragionevolezza in quanto che le il trattamento differente
è tollerabile proprio perché è ragionevole riportare le situazioni a una condizione di uguaglianza
Volevo sentire presto Ricciardi sulla parte più tecnica di questa medicina del futuro che ci affascina e ci spaventano ma in realtà li dopo dipendiamo solo da voi
Senza in realtà sì perché guardate che la tecnologia già c'è per favorire che le persone vivano una vita lunghissima e sana nel senso noi oggi già abbiamo tutta una capacità di predizione
Potenzialmente sappiamo una persona di che si ammalerà quali sono i fattori di rischio soltanto che non l'applichiamo non l'applichiamo perché abbiamo tutta una serie giusta di ostacoli
A realizzare in maniera diffusa super tutti in questo parte discorso disuguaglianza
Ma noi sappiamo certe tendenzialmente noi oggi abbiamo le conoscenze per fare un'analisi genomica
La persona dire quella persona che tipo di vita avrà e come si potrà intervenire diciamo a parte e malattie genetiche diciamo da prevenire ma poi ci sono tutta una serie di malattia multifattoriale
Su cui noi potremo intervenire molto precocemente evitando a quella persona di ammarare però il problema è quanto di vinti
Essere intrusivo
Nella vita di questa persona ecco e soprattutto per essere in qualche modo egualitaria cioè dare a tutti la stessa possibilità
Come fai a garantirlo per tutti e non soltanto per i privilegiati che in qualche modo questo tipo di analisi
Se le possono Agata che sono ovviamente molto costosa no no in questo ma ma saranno sempre più economiche quello che mi spiego oggi abbiamo la possibilità di sequenziare un intero genoma di una persona con meno di mille
Euro quindi siano ancora il problema è proprio quello della consapevolezza ASI perché noi Papi faccio soltanto un esempio per la cura del cancro cioè noi abbiamo sappiamo oggi
Che
Una un paziente che abbia una determinata patologia oncologica sentire quel farmaco quel farmaco a quella persona non funziona perché il suo genoma è tale oppure di produce degli effetti collaterali sono più entrano lo facciamo
Some spie comune perché non lo facciamo perché devi entrare in una intrusione diciamo di analitica che chiaramente è condizionata uno dalla disponibilità tecnica diciamo secondo dà la possibilità di pagare o di finanziare questo tipo di analisi e terzo dalla cultura dei professionisti di abbracciare questo tipo di
Quindi per allora o quello che voglio dire e che la scienza la tecnologia già ci sono cioè applicare le tecniche che noi già abbiamo
Già sale il problema è come
E come giuridicamente farlo come organizzativamente farle come finanziariamente Falco né a livello di Commissione europea stiamo mettendo le premesse perché questo venga fatto in tutti e ventisette Paesi perché naturalmente da qualche parte si sta già facendo però per alcuni e non per tutti noi vorremmo che tutti i cinquecento milioni di cittadini almeno dell'Unione Europea che condivide questi valori no dell'universalismo della copertura lo ha
Al terreno veramente molto difficile in cui dipendiamo da voi se siete voi giuristi che ci dovete dirci fa sentire importante in questo modo che è fondamentale pensavamo di essere invece dipendenti no no no si accorgono fondamentali perché la scienza giaceva vi faccio l'esempio dei dati cioè la la scienza la medicina moderna è basata sui dati e basato sulla condivisione dei dati da quelli genomi scia quelli clinici
E di chi sono questi dati ovviamente dei cittadini ma i cittadini da soli non se ne fa niente se i cittadini non li condividono con i professionisti con il gestore e chi deve gestire tutta questa roba qui cioè problema
Da solo il problema lo Stato le Regioni con che banca dati la sicurezza in Italia o sul server esteri son tutti i problemi che arriveranno
E poi sui problemi giuridici no la riservatezza avere segretezza e le le grandi companies che gestiscono i dati che noi garantisti chiediamo nel momento in cui fui diamo dei servizi no va be'di dal buco della Mason
Certo sono sono grandi temi dove anche il confine fra il pubblico il privato un confine che è mobile dove vediamo che il potere è un che c'è un potere privato che è un potere che si sostituisce quasi al potere pubblico per poter privato sul quale non abbiamo controllo
E i dati come come come è stato detto sono sono un po'un enorme capitale potenziale che anche anche nella nella vicenda attuale nome della medicina sul sul sull'arco sulla malattia sul come da vediamo la potenzialità di questi dati che ormai vengono raccolti a livello globale elaborati a livello globale producono risultati faccia a livello globale pochettino per esempio
Preferiamo continuare a stare in questo stato di incertezza di impoverimento dopo ore
Vorremmo cedere un po'della nostra privacy per vivere una vita normale c'è questo
Dilemma se fa la domanda precisamente la domanda e sono costituiti in primavera su il Mulino Zanda è arrivata la Samp le le due tesi
Da una parte il no i dati sono miei non voglio far sapere allo Stato o dove sono stato grazie sui muri ha però al tempo stesso non ci rendiamo conto e questa era tema anche di stamattina
Che ne continuamente stiamo cedendo ad Amazon sciagurate molto molto di più dove sei consente eccessi non si sente entra
Getto accetto con grande leggerezza con grande leggerezza e poi questo è il tema di stamattina verità c'è un c'è un grande tema anche di fiducia di
Di di scarsa fiducia nell'istituzione Italo
Sarebbero Staderini delle istituzioni pubbliche
Andiamo alla cieca su su questi grandi Moloch privati dei quali non sappiamo nulla e che non controlliamo e non ci fidiamo invece di di noi stessi cioè dello Stato che ci rappresenta e che
Che ci governa per non sfasciare certe in cui siamo totalmente consumatori sudditi di tutti questi grandi sistemi ma su questo penso che forse il prossimo Ricciardi
Ci può anche aiutare a ricordare tutta quel che è la ricerca su Watson no tutto questo grande sistema mondiale di di condivisione di dati evitare difficoltà enormi però io giudice allora noi o loro aveva poco azionarsi allora diciamo chiaramente
Noi abbiamo la possibilità di e ogni giorno ne produciamo Milia miliardi negli ospedali mentre i medici di dati che rimangono inutilizzati quello che fa l'intelligenza artificiale utilizzati per migliorare la diagnosi la cura
E già abbiamo visto che in molti settori funziona molto meglio dell'uomo cioè presente della diagnostica per immagini cioè quello che vede sostanzialmente i risultati delle delle lastre dell'Atac il computer e molto migliore dell'uomo riesce a trovare già diciamo o per lo meno nel gioco degli scacchi assolutamente per cui poi perché noi non facciamo questo tipo di dinamica perché c'è tutto un problema di dati di regolazione Napoli che si sbaglia
Chi paga diciamo chi è il responsabile dell'errore
Cioè sono tutte nuove frontiere che dobbiamo affrontare quello che volevo dire che a livello europeo noi per esempio stiamo ipotizzando un grande spazio digitale di condivisione dei dati in maniera tale che una persona che sta a Cipro si può curare con una persona che sta declino capite bene che a Cipro non ti puoi curare come a Berlino perché non ai medici non è le tecnologie però quest'oggi lo rende possibile ma come fai a
Condividere questi dati come fai a gestirli la paura che vengano utilizzati ecco il paradosso è che questi dati di Cipro come di Berlino sono già in mano a queste grandi multinazionali
Ma per curare sarebbe forse meglio che piuttosto che vendere
E però non riusciamo a valicare questo tipo di Ostia anzi peraltro io da utente di orologi sportivi
So bene che tutti i dati biometrici che del reggiseno continuamente sono stati ceduti a qualcuno che ne farà i suoi usi commerciali vediamo buoni appunto speriamo guadagnare soldi l'avvocato per la somma soldi fanno soldi su questo cioè
I dati sanitari nostri di chiunque abbia un dispositivo vengono oggi memorizzati e venduti diciamo con grandi profitti quindi sappiamo questo alla alle banche per darsi Mubarak assicurazioni paradossalmente non riusciamo a utilizzarli per far vivere le persone meglio e più a lungo
Questo è il dilemma che in qualche modo anche l'abbiamo detto al caparbiamente europeo come siamo andati
Li abbiamo detto guardate che il regolamento attuale non ci consente perché protegge troppo la privacy
Non consente la condivisione dovete trovare un nuovo equilibrio sempre questo discorso del bilanciamento Nocella a trovare un equilibrio fra la tutela di diritti
Per la tutela dei diritti e contrapposti e il punto di equilibrio
D'altro canto il problema che spesso il punto di equilibrio non lo trova in pubblico ma lo cerca il privato o loro quindi c'è un bellissimo esempio che mi ha colpito molto che l'esempio Striano grazie a una serie di
L'iter lì oggi i dati di tutti i cittadini australiani sono dei cittadini australiani che però automaticamente per una legge vice dono allo Stato
Possono sempre ritornare indietro però nessuno ho pochissime dei ventiquattro milioni di australiani e tornato indietro perché lo Stato li utilizza per il loro bene per la loro è salita per la loro salute sapete che un grande paese non paese molto grande
Per condividere i dati che uno sta in mezzo alla giungla vostra Eliana allora fa la condivisione quello un modello che secondo me dovrebbe essere imitato c'è una legge che automaticamente
Lasciai lì i diritti ai cittadini però li cede allo Stato perché lo Stato tutela i cittadini infatti facciamo una domanda al regolatore su questo
Quindi al giurista però io credo il problema si anche la nostra sfiducia carica verso lo Stato no
A nostra sfiducia di cittadini perché poi il tutto questo lo Stato può regolare questo o addirittura lo Stato non può regolare bisogna guardare a istituzioni più ampia
No certo la sfiducia nell'istituzione pubblica esiziale in un in in questa logica perché
è chiaro che tutto nuovo deve partire da una spontanea cessione noti dati allo Stato e dalla fiducia che sia come nel caso anche delle cure dei dei vaccini
Il professor cerotto però introduce un altro argomento lo Stato è sufficiente oppure problemi hanno una dimensione tale che si deve pensare a delle regolazioni sovranazionali a che livello
E chi le controlla e qual è il controllo democratico di questa istituzione ecco sono tutte grandi domande però già il fatto che cominciamo a porci Elea percepire la complessità del
Delle questioni cinici avvia su una strada di possibili soluzioni questo avviene nel caso dei dati sanitari ma viene anche per tantissime altre vicende perché in un mondo interconnesso come come il nostro è evidente che molto spesso la dimensione statale per regolare certe certe certi fatti certe situazioni è insufficiente
Il confini i confini immateriali degli Stati sono ormai
Lo vediamo anche ma i contanti o no sono ormai insignificanti sono sono
I più che penetrando Illy e quindi ci sono le solo le grandi isole riescono a fare una politica differente sul contagio nozze il raggio di naturali nove
Sì volendo anche i grandi continenti perché pensavo la Cina voglio dire chiaro che quello è un contesto giuridico del tutto particolare però ci sono paesi democratici
Come la Corea del Sud il Vietnam la Mongolia pure di sono paesi che per carità non stiamo parlando degli Stati Uniti e dell'Europa però stiamo parlando di Paesi grandi che in questo senso sono riusciti per esempio della pandemia serale di russo
Qui sono Paesi che oggi vivono normalmente cioè non hanno mascherine vanno allo stadio questo sta questa stanza sarebbe piena di persone che si abbracciano e si bacio la differenza qual è nella città dei governi
E della condivisione dei dati nel tracciamento tecnologico
Non non sono neanche vaccinati perché voi di quei Paesi non ce l'hanno ancora la vaccinazione di massa e quindi inattesa del vaccino che non è diciamo la panacea perché a tutta una serie di problemi anche se è una strada obbligata e possibile
Però c'è bisogno appunto di questo equilibrio sì sì perché ci vuole sempre anche un margine di accettazione per politiche di questo tipo non è che si possono semplicemente calare dall'alto certo l'accettazione richiede comunicazione richiede formazione richiede
Cultura richiede capacità di recepire i messaggi
E poi si Duccio nelle istituzioni alle quali
Se ci sia dovremmo fare un altro dibattito professoressa su capacità di decidere e comunicare le decisioni segue i grandi temi la nostra democrazia in questo momento sicura minuziosamente sono a suo tempo in particolar modo della pandemia
Perché la pandemia non è fatto soltanto di soluzioni tecniche ma è fatta di informazione chiara i cittadini
Di spiegazione di quelle che sono le evidenze di partecipazione attiva da parte dei cittadini cioè indici
Ma tu vorresti fare un sacrificio limitato del tempo per poi tornare rapidamente alla normalità o preferisci vivere in questa privacy per anni che non ti fa andare a scuola non ti fare aprire il ristorante non ti fa andare a teatro non ti fa visitare un museo
Essendo chiari nella comunicazione io credo che la maggior parte dei cittadini Rebbe
Preferirei fare un sacrificio limitato nel tempo tornarono chiediamolo ai nostri millenni al sinistro qui con noi di qua di là
Non sono pronti a rispondere perché non rispondo solo su vista gran no il tema è questo ma a voi pensate voi pensate che questa gestione della della pandemia come diceva il professore no a rispettosa delle nostre libertà bilanciate è una gestione corretta come la come l'avete vissuta come la sentite
Potete avvalermi della facoltà di non rispondere essendo giuristi e
Sinceramente abbastanza bene credo che lo Stato faccia qualcosa per proteggere la mia salute quindi per me assolutamente tutto punto positivo anche
Sì Settat Miniati personali soprattutto il corso di diritto costituzionale che ha fatto l'università è stato molto positivo l'eros si legge nel referto occupa assolutamente precisi no ah quindi ritenere giusta questa tipo di regolazione ovvia aspettate altro dallo Stato sulla salute su siamo curiosi no dai tengo assolutamente è già stata mi aspetto sente alti e quindi qualcosa di più
Sì
Sì anche una giusta il sana divulgazione scientifica aiuterebbe cioè spiegare le cose anche dal punto di vista scientifico in un modo possibilmente chiaro che credo sia possibile
Ecco credo che sarebbe molto molto importante vogliamo sentire anche gli altri studenti per cui una su questo
Siete soddisfatti di come è stata spiegata questa pandemia da quella stiamo vivendo io sono soddisfatta però come Giada anch'io mi aspetterei e altro altre tutta da parte dello Stato
Va sono studenti hanno già sostenuto il mio esame quindi sono liberi le loro opinioni
Ma non sicuramente quello dell'informazione quello d'altra parte è stata coniata proprio una parola nuova per questa pandemia info di mia cioè sostanzialmente c'è una tale e Di Luzio di informazioni e di dati che la gente non ne capisce più niente anche perché poi vengono da da da persone che ha apparentemente sono competenti cioè sono medici sono giornalisti insomma tutta una serie e quindi mi rendo conto della difficoltà forse quello che Peace bisognerebbe aspettarsi per lo Stato è questa
Capacità più perso pervasiva della comunicazione insomma cioè non non affidare essere un po'più approvativi
Ma anche spiegare il fatto che la scienza non dà sempre risultati certi che la scienza è fatta di tante cose che si combinano
E che proprio perché spesso sono in contraddizione fra loro portano un avanzamento non delle la scienza mettersi sempre in discussione le sue ricerche danze quindi questo
Spiegare queste spiegare che poi dopo ci sono delle scelte da fare che quelle scelte vengono fatte alla luce delle risultanze scientifiche a mano
Sono la traduzione in concreto necessitata delle risultanze scientifiche perché possono essere ecco tutte queste cose qui spiegata secondo me
Favorirebbe favorirà ebbero sicuramente anche l'accettazione di decisioni difficili
Forse anche la nostra Gaia voleva tazzina semplicemente
Io ad esempio ho vissuto mi mondi con grande difficoltà la mancanza di coerenza sia nella diffusione dell'informazione ma anche le misure che sono state prese si vede ogni giorno che c'è un'incoerenza talmente evidente per cui io credo che quello sia il motivo per cui può il cittadino
Perde la fiducia allora si chiede
Quale cioè se non c'è diciamo un ottica di un disegno chiaro quindi l'obiettivo è questo certo con tutte le difficoltà e col fatto che la scienza non è perfetta quindi ci possono essere delle contraddizioni però c'è un obiettivo chiaro e un disegno chiaro che porta l'obiettivo ma se questa chiarezza non c'è diventa difficile affidarsi alle istituzioni in un momento così Complesso
Vero è devo dire che forse quella che c'è riuscita meglio ma non è un caso perché una scienziata di formazione la cancelliera tedesca
Cioè la cancella tedesca e il leader insieme ad altri che sono politici puri quello che riscuote la più grande fiducia da parte la propria popolazione perché fa dei discorsi coerenti che non nasconde mai
Voglio dire la onerosità delle decisioni dice con grande anticipo rispiega bene
Cioè la
La curva esponenziale dei contagi spiegato dalla Merkel una cosa è un capolavoro cioè le mani ma noi siamo una Repubblica parlamentare con tutte le difficoltà quindi di di di credere poi cambi di governo quindi
Però è un tema interessante come poteva anche non sono nate pubblicazioni almeno tale più federale di voi peraltro però
Tale ma anche in tutti anch'io la seguo sempre perché è chiarissima e io per non sono una scienziata capisco quello che dice proprio perché è così limpida nello spiegare anche concetti tecnici
Il il suo visuali sono sempre discorsi scritti solo se a mercati che partono dal fatto che poi sulle regioni i Laender che decidono perché le competenze sono davvero dei lender però ecco anche lì si è trovato un sistema di cooperazione e di coordinamento delle politiche dei lender
Funzione
Sì ma forse siamo arrivati anche non volendolo a a scoprire una cosa molto interessante che anche il diritto alla salute in un'epoca così difficile ha come corollario l'informazione perché nella società della troppa informazione se tu l'informazione qualificata di Stato
Sei ancora più confuso incerto
Sì qualcuno che ti insegna selezionare l'informazione devo dire che fare informazione scientifica non è facile perché voglio dire io faccio per esempio l'esempio della formazione epidemiologica cioè
Peraltro io dirigo l'unico master in Italia universitario l'epidemiologia che ottenuto da vent'anni
A grande con grandi sacrifici non finanziato da nessuno prece per far capire quanto è difficile fare la formazione epidemiologica la formazione viene logica capire di diffusione dei determinanti di salute di malattie quantificabile un'impresa difficilissima
E oggi ne parlano tutti capito per cui ha di fatto la cultura epidemiologica in Italia molto bassa per cui tue chiaro che ai tutta una serie di persone che parlano aprono la bocca gli dà fiato gli danno fiato e quindi le persone sono confuse
Quando tu invece hai dei paesi che hanno addirittura i leader che hanno una forte cultura scientifica è chiaro che la questione è diversa però ci dobbiamo provare non ci dobbiamo rassegnare ecco questo
Ma infatti con grande ottimismo c'è forse un'ultima domanda
Da parte dei Sudeti ecco sì volevo porre la domanda il professor Ricciardi che volevo chiedere una volta uscì dall'attuali pandemia il sistema sanitario italiano sarà preparato per fronteggiare una nuova emergenza
E dipende nel senso allora ci sono le premesse nel senso così parlavamo prima di finanziamenti devo dire che il ministro della salute insieme ovviamente al precedente governo ma che immagino anche con questo ha trovato tante risorse da mettere a disposizione per assunzioni per il potere quindi le risorse ci sono e ci saranno e probabilmente ci sono anche nel Della ricoveri falda ci vuole un salto culturale ci vuole un bilanciamento tra Stato e Regioni perché i virus non gli interessa niente dei confini regionali
E ci vuole una capacità di realizzazione e che in questo momento è piuttosto scarsa quindi ci sono le premesse però dobbiamo dargli seguito insomma
Benissimo io
Vorrei ringraziare i nostri ospiti saluto dibattito veramente ricco su un tema difficile e spero sia stato utile almeno per dare degli spunti di riflessione
Su un tema così centrale io ringrazio la professoressa Depretis e ringrazio il professor Ricciardi gli studenti di Roma Tre
La nostra Gaia Messer Klinger
E ci vediamo fra non molto col prossimo dibattito su un altro tema centrale il lavoro
Grazie