La libertà che verrà - Luca Coscioni (a quindici anni dalla scomparsa) - Il messaggio di Stefano Corradino

La mia esperienza è anche quella di chi vede quotidianamente violati i diritti fondamentali a partire da quello del rispetto della dignità della persona
Sono le parole di Luca nel l'ultima intervista che gli feci il diciannove marzo del due mila cinque per Metropolis l'inserto umbro del il quotidiano il Manifesto
Pochi giorni prima il premio Nobel José Saramago aveva inviato a Luca un messaggio con delle parole molto importanti
Attendevamo da molto tempo che si facesse giorno scriveva Saramago eravamo sfiancati dalla tesa ma ad un tratto il coraggio di un luogo reso muto da una malattia terribile ci ha restituito la nuova forza
E con coraggio e forza se c'è un uomo che ha incarnato queste due parole queste due qualità il proprio Luca che ha trasformato la sua malattia in un caso politico in una battaglia collettiva per la libertà di ricerca scientifica
Luca aveva sei anni più di me entrambi si interessava a mo'di politica ad Orvieto e non sempre eravamo d'accordo anzi spesso avevamo opinioni diverse ma sui temi importanti come quelli
Nell'etica come quelli della libertà alla pensavamo
Allo stesso modo ed era sempre un piacere confrontarsi con luci ed era un un arricchimento costante
E Luca era un grande corridore era un maratoneta e io qualche volta approvavo stargli dietro nella corsa ma era impossibile
E lui certe volte si fermava per farmi riprendere fiato e poi ripartire allora Luca mi piace
Continueremo a girarlo così come un un po'Turan un nato per correre con i piedi ben puntati per terra ma con la testa piena di sogni lo sguardo avanti verso il traguardo asino
Non era un traguardo quello che
Che lo inseguiva quello che cerco non è il mio ego o un porto sicuro ma una rotta verso quella terra così lontana dove abitano amore e speranza parole belle parole due grazie di tutto Luca