Presentazione del libro di Marcello Flores "Cattiva memoria. Perché è difficile fare i conti con la storia" (il Mulino)

Allora buonasera benvenute benvenuti a tutti grazie di essere qui
So che
Stare davanti al computer la vocalità abbiamo creduto in passato tutto il giorno davanti al computer un altro impegno quindi grate mi fa il piacere di vedere che siete in tanti
Incomincio a ringraziare gli ospiti di questa sera che sono qui con noi intanto ringraziamo
Valentino abitanti e David Bidussa aspettano qui con noi per discutere questa terra il drago ieri Marcello Lorenza e cattiva memoria ne parleremo diffusamente intanto qui lo vedete o i ne parleremo con lui
Grazie anche a Marcello Flores di essere qui e ne parleremo con i nostri ospiti io incomincerei presentandomi in modo poi da non interrompere la conversazione quando si avvia e poi dando qualche piccola indicazione pratica per perché ci sta seguendo iniziamo da Valentina Pisani che insegna semiotica all'Università di Bergamo e ha scritto saggi sulla semiotica interpretativa sulla fiaba sull'umorismo sul discorso pubblico sulla retorica del razzismo verso la memoria
Cioè tra le ultime pubblicazioni segnalo educare all'odio la difesa dell'annata mille novecentotrentotto quarantatré per morta on line e poi un altro volume pieni guarda molto da vicino quello di cui parleremo questa sera
Che i Guardiani della memoria e il ritorno dell'est del delle Vesperae se no come è uscito proprio l'anno scorso per Bompiani
Grazie a professoressa Pisanti grazie anche diceva David Bidussa che lo storico sociale delle idee
Consulente editoriale di Fondazione Feltrinelli collaboratore del domenicale del Sole ventiquattro Ore
Nel due mila nove
Ha pubblicato per Einaudi dopo l'ultimo testimone nuovo un altro tema di cui si discuterà stasera
E ha scritto la voce uso pubblico della storia per il volume lì edito da Feltrinelli sinistra attento a sinistra nel due mila otto
Per entrambi ha scelto solamente una minuscola parte dei lavori delle pubblicazioni quelli che sono più vicini al tema che affronteremo questa sera ma di invito naturalmente
A
Leggere anche altre al al risale già grafico di che hanno scritto su questo e su molti altri temi
E ho lasciato per ultimo perché è il protagonista un po'della serata
Marcello Flores che ha insegnato Storia comparata e storia dei diritti umani nelle università di Siena di Trieste all'università di Siena garantito anche il Master europeo in human rights generazionale in strade
E ha pubblicato oltre al volume appunto di cui parliamo questa sera cattiva memoria
Mille novecentosessantotto un anno spartiacque e il vento della rivoluzione la nastro del Partito comunista italiano con Giovanni Contini
E per ed resistenza con Mimmo Franzinelli anche per lui sono proprio una piccolissima parte dei dei lavori storiografici che ha scritto nel corso dalla sua lunghissima
è importante carriera e ringrazio anche Tano D'Agnese che segue la nostra diretta su Facebook credo che abbiamo qualche problema da mettere a punto ma lo farò dopo quando incominceremo il la presentazione dò solamente qualche informazione pratica ai docenti alle docenti che ci stanno seguendo
Ci sarà uno spazio per le domande l'invito a scrivere le domande nello spazio che avvenga ordito
Domande a risposta o questo nastro dipende dalla dalla versione del vostro Zuma ormai penso che siate tutti e tutte più che e l'ha trovata in basso nella barra
Che avete in fondo
E gli attestati e verranno inviati direttamente a tutti coloro che si sono iscritti
Tramite e mail e che fanno partecipando questa sera all'incontro quindi nei prossimi giorni gli arriverà la pestato dovette passare una settimana avete ancora ricevuto niente scrive con il cuore alcolico ingerito
I dati cacche oggi alla Fondazione il vero punto it e dello stile disco
Allora perché abbiamo scelto di presentare il libro di Flores intanto naturalmente ci perché ha un bel libro c'è piaciuto è un libro che è leggibile che è molto utile per il lavoro anche anche in classe
Abbiamo scelto questo libro perché ci sembra importante riflettere sulla previdenza anche ingombrante come vedremo stasera della memoria nello spazio pubblico
E soprattutto nello spazio pubblico che sono le scuole
Scuole che sono stati abituati sempre di più negli ultimi anni a lavorare sulla storia
Proprio in una scadenza
Di giornate della memoria e del ricordo quindi questa idea della memoria del record entrata potentemente anche nella didattica oltre che nella storiografia nella nello spazio dal padre pubblica e quindi
Pacini delle domande su questo aspetto ci sembrava fondamentale ci sembrava importante anche riflettere sulla differenza
Tra un passato ricostruito raccontato attraverso la memoria e tra un passato ricostruito raccontata attraverso la storia non per creare delle gerarchie ma per ragionare
Capire sui diversi strumenti sui diversi approcci il soprattutto per capire
Le conseguenze che questi diversi approcci hanno conseguenze che hanno e rischi anche in qualche modo che hanno soprattutto per quanto riguarda appunto questa massiccia Couto ma massiccio utilizzo della memoria
Ma nel discorso pubblico
Il RIS dicevo che hanno non solamente sulla ricostruzione del passato
Ma anche e direi forse soprattutto sulla costruzione delle nostre identità di cittadini all'interno di una democrazia che quindi il modo in cui la memoria in realtà partecipa nella nostra nella costruzione della cittadinanza democratica
Che
Ci sembrava che il libro di Marcello Flores forse è un buon modo per introdurre questo è bene che ci sembrano fondamentali anche in un discorso alla relazione a questa nuova disciplina di educazione civica nuova tra virgolette diciamo che è nuovo il modo in questa provincia stata realtà
Di cittadinanza a scuola si parla da sessanta anni ormai ma un un un approccio che interessante appunto anche ragionando su su questo questo tema del duca tredici dica della cittadinanza Fini questi
Su cui ha ragionato molto Valentina qui davanti non solo in quest'ultimo libro che erano che ho menzionato prima i guardiani della memoria
Proprio anche in relazione a questo tema della cittadinanza e della validazione di discorsi pubblici come quelle delle destre se no come che reclamano una parte di cittadinanza inciderà lei poi è anche credo forse ragionerà anche su questo
Quanto sia corretto questo mettere sullo stesso piano in qualche modo discorsi diversi quindi lascerei a lei intanto la parola e grazie ancora buon lavoro scelte
Grazie grazie mille e sono molto contento e le librerie del gusto lungo dialogo con Marcello Flores che ogni tanto possiamo riattivare anche grazie a queste iniziative questi incontri
E cominciamo col dire cattiva memoria si inserisce in un filone ero una costellazione non so come definirlo civili in più o meno polemici nei confronti degli attuali politiche torna con la memoria
Esistono solo nei luoghi alcuni famosi in questi questi comunicazioni ci rendiamo conto che o meno il fenomeno sia abbastanza cospicuo
Dall'analisi di memoria intorno alle logiche l'obiettivo dell'International sette uomini dimenticare riallinearsi manda contro il giorno della memoria viene dal figlio più recenti storie senza torni Walter Barberis Pierre Bourdieu
Di Palmieri sicuramente che stabilisca parecchi ecco tutto questo ci fa pensare e questo filone che si ridisegnano sintomatici di una generale sofferenze saturazione nei confronti degli USA e degli abusi alla memoria
Che gli storici e gli altri autori inglesi
Avverto nei palazzi analizzare interpretare quesiti pur molto diversi tra loro anche perché non gli consentì la stessa cosa sono accomunati dall'impressione che negli ultimi decenni
La proliferazione di iniziative commemorative che è un solo ricordo noi grandi traumi del Novecento a cominciare dalla Shoah questa proliferazione abbia ceduto
Anche alle Camenzind in una tonica celebrativa anche a interessi logiche tipo commerciale incompatibili
Orlandini in speciale istituzioni negli impianti secondo questa è tolta ormai familiare egemonie
Prima in America poi in Europa dopo la caduta del muro di Berlino secondo Flores interessante anche dopo la banda delle dittature militari in America Latina dopo la fiaccolata Sudafrica
La commemorazione dell'Olocausto è stata nelle netta evento simbolo il corpo di un evento dovrebbe unire la parte buona della comunità lombare che si identifica provenienti nel regno dei giorni giustizia una comunità globale comunque che si impegna a diffondere i valori inalienabili delle democrazie uccide incidentale libera al giudice però intimando giustizia sociale eccetera qui idea questo forse è il problema
Incomincia persona inizio degli anni novanta in questi Pagnoncelli successivi di costruire vorrei dire quartiere capolino una memoria cosmopolita sufficientemente Astra territorializzata bah delegare intensi miglior virtuosismi loro Luccichenti in cerca di identità in un periodo storico in cui zampate lasciate alle spalle dei grandi dove ieri oggi novecento sì avvertiva un vuoto ideologico Vito andarli cinto per costituire un'identità collettiva che se anche lui fare progetti
Questo grande progetto pedagogico e punto consisteva ma nei fatti una relazione martellante di alcuni slovena ma e anche attraverso una produzione ipertrofica di testimonianze rimane secondarie punto attraverso anche ossia culturale cinematografica
Sulla restituire primariamente lo scopo dirli traumatizzati generazioni nuove continuo secondo linee che l'esposizione altra ovvero la sua rappresentazione potessi immunizzare contro eventuali clandestini gli elenchi potessero
Però tutto questo progetto universalistico promosso dall'alto attraverso politiche che oggi chiameremmo no da impegni istituzionali
Paradossalmente si è visto che ha generato degli effetti collaterali e andavano in direzione essenzialmente opposta
Per esempio una proliferazione di memorie taroccati spesso in conflitto tra loro per esempio pensiamo al caso della ex-Jugoslavia
Dell'anonimo in cui parla anche conto trovare sfogo in condizione di farlo fatto studi approfonditi nell'area nella storia dei paesi della blocco sovietico
Per gli altri Paesi del mondo vi sono particolari lui dice commemorativi sono particolarmente esemplari sentite rispetto alla trovare sto sollevando teso a militanti
Ed è quello che succede in quel gesto una memoria locale sia troppi grassi della memoria Cosmopolitan viabilità sotto forma lotta grossi emanati imperniato sul conflitto tra infine quarantenne esigente poi adattare questa commemorativi normali anni proprie esigenze come accadesse adesso come cardine sempre con nel mondo quindi in realtà lo schema vediamo morire cosmopolita alla narrazione unilaterale
E solitamente autoassolutoria piloni gruppo rivendica il ruolo di vittima assoluto
Ora permise Bari decenni ormai tredicenni miti l'adesione pressoché puntare una informate della memoria CIAN delitto di prendere atto degli insuccessi richieste
Di queste politiche liberiste forti perché mentre si celebravano i fasti l'animo intanto le destre di Senofonte alzando la testa come sappiamo prima davanti a sfruttare contenere ideologico di una memoria assunta appunto Airoldi grande azioni cambia insegna siccome dice surrettiziamente
Nei ruoli solo diritti ma percorrono genere senso di questi limoni
E analisi per assecondare le necessità contengono turritani intimistiche importantissimo inutilmente dati Simone se questo è il contesto in curva inquadrato il libro dislocati su un libro
Che nonostante non sia lunghissimo estremamente compresi Moroni esaustivo nella mobilità questo
Argomento suddiviso Naomi lucida internet dieci Saracini ciascuno dove più giorni si traccia una cartografia
Dei conflitti e degli altri che suscita negli ultimi anni fa politica e della compiuto una prospettiva compare artistica la razionale con esempi che vengono attratti non solo dalle musiche dal Mondo che lasciano anche gli altri Massa inviati stelline genocida dei noti domandarsi funzionale Menni
Questioni Follini istriani cinque
Anche il vero lottando confondendo siano credibili elementi storici meno no termini Anna come per esempio e il massacro di buoni duecentoquarantatré parte degli azionisti mai contro cittadini ora non sappiamo ben poco massacri compiuti e i francesi durante la guerra d'Algeria penna dice e ferocemente combattuto in Francia tempo anche la distruzione della annerita rovescio invero centonovantadue e hanno ridotto il non forse inutile ma anche rispetto agli interessi nazionali
Nell'impatto la difficile assimilazione della memoria del fascismo intanto per con questi temi commenta a trattati
Flores mostrare molto come lungi dal proseguire lo schieramento dei conflitti attivo uso della memoria undici gli unici saranno attizzare Drama-CD imprese siderurgiche arricchire le posture nei pressi Palmieri loro eredi
Rinfocolare antichi rancori in molti casi produrne gli immobili anche quando ne iniziative si sono mossi dalle migliori intenzioni vorrei dire
Noi propositi lei fasi e tendenzialmente consumi vissuti in particolare venerdì in senso astratto di una ricostruzione storicamente ampie
Complesse Enzo Bianco reso le vittime vittime milanese anni ecco questo finisce per produrre esercenti appunto posti rispetto penali
Ora del visto che posso vagamente tempo però uno dei casi citati da Flores controversa Risoluzione del Parlamento Europeo
Il settembre del due mila diciannove settori importanti sull'importanza della mondo a per il futuro dell'Europa fatto una risoluzione perché ha citato molti privati sia e quindi nane e problema perché nostra però in questa risoluzione individuale atto non la Coffa indietro Panettella trentanove come causa determinante dello scoppio della seconda allora molto da discutere e gli orrori prego concludere entro per forse considerarli tendenzialmente sono d'accordo con quanto credo che lo avesse dice in questo libro logico perché è uno dei pochi casi lui forse le nostre interpretazioni non solo perfettamente
Il che ho troppa stima di Marcello per invitare dargli ragione
Sostituzione per il Nordest che critico nei confronti dei tentativi di accomunare
I totalitarismi del Novecento come esempi negativi attorno ai quali costruire per opposizione un'identità europea comune
è anche critico nei confronti di alcune reazioni indignate di alcuni indici italiani
Mi hanno accusato la risoluzione europea di equiparare comunismo e nazifascismo
E sorriso serio come in questi intrighi ci siano talvolta gli stessi che altrove pendono a minimizzare il cuore storico del comunismo per salvare gli ideali il cinesi sovietico a quell'orrore grave in questo aspetto della discussione quest'ultima più interessante però mi sembra che il problema questa risoluzione europea ma volti a vedere quali sono le politiche livello evidenzi dell'armonia
Secondo il domino europeo i problemi dice ossia che nell'individuare patto Molotov e Stalin pensò come unica a casa dello scoppio della seconda guerra mondiale
Il risoluzione omette ogni riferimento alle responsabilità delle democrazie liberali di fronte alla politica espansionistica
Dunque nel tentativo di costruire una memoria europea inclusiva condivisa est e a ovest si finisce per accelerare presunta innocenza delle democrazie occidentali rafforzando così l'idea che l'unica forma possibile di società lombardi totali l'amnesia ma guarda un po'quella liberalismo europee allora a questo punto mi viene la domanda che vorrei rivolgere altrove specie portaparola sa
Mi dice
Quando era ragionevole o quanto viceversa era velleitario lindo l'oggetto negli anni Novanta a cui abbiamo partecipato in qualche misura anche tutti i nomi di creare una memoria cosmopolita che non veniva Barbara per così dire centralità dalle fonti stesse importi investiremo individuali eliminare dalle istituzioni europee per costruire un'identità che evidentemente non era abbastanza forte da energia spontaneamente potere americano in questo progetto e in generale il progetto di costruire comuni in una sorta di ingegneria sinottico sociale minimo ieri da ancorché nella cittadinanza cinta allora promuove un senso di coesione sociale e il generale c'è un modo migliore diverso fare memoria quanto meno di fare storia
Che sudore tutte queste contraddizioni e oggi stanno udendo evidentemente alla luce spiega che gli ultimi capitoli del libro Marcello se hanno un buon inizio per cominciare a rispondere
A questi domande risolvere diciamo propositivi lui Flores innanzitutto nega il problema siano rimanendo problema di nel fare storiacce dare più spazio alla storia nei programmi scolastici come alcuni hanno sostenuto il problema è come fare storia in maniera diversa rispetto a quanto si è fatto ultimi anni un po'o tutti vede automatizzare sì eventuale della memoria era e poi di avviare un dibattito secondo consegnati
Nessun quale potrebbe non essere così il nuovo minimo stimo
Www
Grazie mille come ci aspettavamo è stato un intervento estremamente interessante e stimolante non vorrei essere al posto di Flores che deve rispondere a questa domanda
E ci aggiungerei anche una domanda che forse un po'ingenuo ma mi chiedo
Abbiamo bisogno di una memoria collettiva per costruire coesione o ci sono altri pilastri su cui costruire una questione poiché parliamo molto
D Europa giustamente è stato citato annessa opacità hanno anche la vittoria il Parlamento la risoluzione europea con cui su cui ha chiuso la conferenza abitanti
E in realtà lavoriamo a scuola in contesti
Che vanno ben oltre la i confini europei
E quindi diventa sempre più complessa anche perché appunto le memorie con cui ci troviamo a ad avere a che fare con la memoria sempre più anche sempre più differenziate e quindi è un processo che
Diventa sempre più complessa naturalmente a scuola cono ma questo si vede particolarmente bene grazie ancora adesso allora lasciamo la parola ad armi Linux sta
Buonasera diciamo così non metto non mi prende corpo non più di dieci minuti preceduto da femmine uno stop perché credo sia anche giusto che Marcello del tempo di rispondere e magari ci sono anche altri se vogliono fare domande o che intervengano che siano discussione ovvero la possibilità di farlo diciamo
Allora partono per un parto da un dato che mentalità Pisa già già sottolineato molto e cioè che questo è un libro che era due vantaggi secondo me è un libro corto
è importante perché
Tutti noi sappiamo che alle volte libri spaventa numero nove è un rinvio corto
è un libro chiaro
E soprattutto va al centro di tanti problemi che stanno esattamente sulla partita che promette c'era un titolo per cui contenuto
Non è tradito
Qui non tradisce le attese
Avete già grande pregio secondo me volgesse scritto ma era molto chiaro diretto non pesante comunque è importante dirlo perché alle volte
Libri sono anche come dire chiedono senza voce quindi lo deve sapere se il proprio tempo questo bene oppure no bene io secondo me se uno sinergico di Marcello questo venne quasi può avere essere d'accordo non d'accordo questa è un'altra partita diciamo però attenta alle questioni centrali che stanno al centro
Ma questo è il rapporto tra memoria storia
A mio modo di vedere
Un medico solamente due o tre punti su cui in parte sono d'accordo in parte chiedere magari di magari di precisare alcune cose non importa se io sia d'accordo o meno però preme buttarli
La prima questione su cui sono totalmente d'accordo e che è la premessa del ragionamento che Marcello Flores propone già nelle prime pagine del libro
è quello che
Memoria non è il contrario di oblio
Memoria un processo in cui alcune cose io le dimentico altre le conservo altri loro ordine c'è quindi la memoria tanto è risultato l'operazione
Non è semplicemente il bianconero è molto più lì mediato per certi aspetti è un processo che contiene vari passaggi non è semplicemente io scatto io prendo
Secondo aspetto su cui
Insiste molto Marcello io su questo sono già un po'meno d'accordo c'è o quanto meno sono più perplesso mettiamola così
E che c'è un rapporto
Come dire frontale fra storia e memoria
Pizzeria
Un ruolo che gli storici devono avere in questa partita
Che forse non hanno allora io provò a proporre un un tipo di percorso a cui sono molto affezionato diciamo così secondo me esiste
Una pratica degli storici per come li abbiamo conosciuti nel secondo dopoguerra diciamo
Che a lungo è stata una pratica fra virgolette della intellettuali che stavano dentro una stanza
Avevano documento devono libri andavano ridotte che producevano invitato altri libri che finivano su il mercato librario la loro avventura
A un'avventura lenta di diffusione
Poi c'è stato un passaggio in cui gli storici
Io mi metto con loro c'è perché fare questo mestiere faccio cioè qui non è che mi tolgo la questo mestiere
Hanno avuto una funzione pubblica
E lì secondo me si sono aperti dei vivi molto importante
Su cui non gli storici dobbiamo fare una riflessione anche autocritica molto seria
Mi spiego meglio cosa voglio dire
Riprendo due tipi di storici molto diversi tra loro non tanto per passione ideologica perché poi nelle scelte della vita hanno fatto delle scelte abbastanza simili di campo
Ma per lo stile e quindi ostile a me interessa sottolineare
Il primo storico cui vuole riferire Franco Venturi il secondo storico cui vuole riferire Renzo De Felice
Tutte e due sono storici che nelle loro biografie diverse però nella maturità
Franco Venturi se volete già nell'adolescenza con quantomeno nella prima giovinezza
Renzo De Felice nella maturità dopo in in trent'anni dopo cinquantasei con lui ormai ben a circa trent'anni matura un'ipotesi di uscire dall'arco politico in cui si è collocato il figlio nettamente una ma il punto che distanza secondo me non è
L'esito politico loro appartenenze o delle loro scelte politiche
Quello che li differenzia sostanzialmente il rapporto dell'uomo con il loro pubblico
Mi spiego meglio
Quando Franco Venturi vuol comunicare con il pubblico
Che segue la sua produzione storiografica o si interessa del rapporto fra modernità e contemporaneità il prodotto che li fornisce
Un testo sintetico corretto
Di tipo saggistico
Cioè quello che gli sta proponendo è un laboratorio della sua riflessione
Quando Renzo De Felice vuol comunicare
I contenuti della sua ricerca
Si fa fare un libro intervista
Che diventa il sostituto sostanziale del contenuto
Dei volumi che introduce per cui la maggior parte delle Torri di Renzo De Felice non oggi anziché leggersi le circa cinque mila pagine della biografia di Mussolini gli basta leggere Intervista sul fascismo e lo seguirà penso così di aver risolto il problema
E io penso che il rilancio del felici abbia fatto un errore strategico forte va fatto funzionale a un mercato ma dal punto di vista storiografico sia un errore
E dal punto di vista delle conseguenze che derivano da quel tipo di prodotto nasca anche un degrado della produzione storiografica
Chiedo una mano nessuno stop fino rimane dentro un sano il problema è se la storia sia quando propone dei prodotti si fa delle domande e al lettore ecco alcune delle domande masse la sto per finire
Facendosi le domande alla a come preoccupazione
Di fornire essenzialmente solo e unicamente delle risposte allora il lettore da quelle risposte imparo a memoria solo quelle risposte convalida rifiutare risposte ma non imparerà una procedura le analisi allora io credo che una delle crisi della storiografia negli ultimi quarant'anni Dini da questo moderno
Credo anche e qui terra e qui ha perfettamente ragione Marcello cioè che l'ipotesi di come è cominciata ragionamento sulla memoria nasca anche da quella crisi della storiografia
E proponga un rapporto con la storia che non fa domani
Esattamente perché è in linea con quel tipo di produzione storiografi
Che ha il compito semplicemente di stabilire se tutti d'accordo no
Ma solamente il compito di creare tifoserie non ha il compito di creare riflessione
Ma quella riflessione non ne dubito che debba nasce da un libro di storia può anche nascere da un altro prodotto
Ma è importante che ponga domande si è invece quello che cone sono semplicemente un'offerta di risposte non produce crescita produce solamente ripetizione d'un contenuto lista la crisi oggi se la storia secondo insieme ci stava indubbiamente anche una dinamica dell'apporto di quindi dell'uso quindi la costruzione delle memorie in cui c'è una crisi politica in cui quelle dati sono state scelte in cui si se volete se è stato sostituito un calendario pubblico attraverso il collega
Quelle carte
Negli ultimi trent'anni
Nascono se volete da una crisi delle identità nazionali
Che sono pensate in gran parte per ripensare un altro modo
Di raccontarsi però passa
Ma sono anche un prodotto che alla fine difficilmente produce universalità nonostante che valgono proposte con me dei contenuti che vogliono proporre una riflessione su degli universali
Ma in realtà ogni volta quelle date compreso ventisette gennaio
Sono un modo in cui degli attori o dei soggetti che fino a quel momento si sentivano fra virgolette trascurati dalla storia propongono la loro storia come centro una narrazione storica pubblica e quindi in quella partita voi capite che il problema della memoria non diventa più organo di una costruzione della memoria pubblica il che non vuol dire una memoria condivisa
Ma vuol dire che io devo assumere come viene proposto di assumere la storia di un gruppo come qualcosa che deve spiegare anche la mia storia
E lui c'è la crisi dei giorni dalla memoria oggi c'è anche l'incremento di giorni che si guardano i fan certi confliggono tra di loro perché ciascuno vuole avere uno spazio pubblico ma lì c'è anche una incapacità una difficoltà degli storici a uscire da quella della singola a mettersi fuori da quello scontro e a proporre forse delle altre piste d'indagine su cui lavora e qui c'è sicuramente concludono oggi la difficoltà degli Stones
Secondo me vuol dire che una delle sfide che si sono aperti negli ultimi trent'anni non è serio fra virgolette faccio un repulisti un riordino delle varie date di memoria nel frattempo insomma curatrice di qualcuno e faccio un ordine
Oppure li propongo altre che in un qualche modo mi permettono di superare ordini includere Oddi allargare oggi a essere più esaustive delle date che io il problema è quanto io riesco a
Attraverso quelle opportunità didatta quale tipo di ragionamento propongo che tipo di riflessione a o che tipo di indagine chiedo se quello che mette in discussione semplicemente il fatto che io parlo e chi diciamo che rivolgo quella memoria
Che diventa discorso pubblico come una sorta di retorica contro qualcuno cos'è per me che a me e a questo qualcuno di crescere non qualche modo lì c'è una suite enorme a seconda
Perché dico questo perché vuoi che mi fermo perché penso che già superato ampiamente il tempo che il metodo stabilito in testa
Perché secondo me
Nessuna cose su varie cose ha ragione non c'è la ragione su come si sono costruiti luoghi di memoria su quella significato come dire
Il conflitto su questo son meno d'accordo con le cose che ha detto Valentina Pisanti quando ha ragionato su cosa significa il valore della dichiarazione europea del due mila diciannove sul il giorno dell'impatto molto fredda insomma
No perché io sono d'accordo con quel tipo di risoluzione ma semplicemente perché mi interrogo su un'altra cosa
E cioè come che avreste in Europa
Interroga del passato è diventato tutte le volte assume la visione vittimistica disse rispetto alla storia
Senza mai discutere se stessi nella storia
Perché la domanda sul passato è è sempre un modo per cui quello che tu difendi è il tuo costrutto priorità la tua identità
Perché tu non sei in grado di discutere di bassa allora questo però è anche un pezzo dall'alto perché in Occidente non solamente in Polonia Ungheria
Perché io penso che uno dei difetti del giorno a memoria per esempio
Sì a pensare che Prosecco resti della memoria siano vittime io penso che il protagonista di una memoria siano la donatrice
Siano come si sono comportate le società
Sia la capacità di farsi delle domande su se stessi ora negli anni settanta e banalissimo chiudo
Una delle cose che invece diciamo su i meccanismi di sterminio no è che complessi sociali
O le società
Sono fra virgolette
Scusabile info si scusano o penso di avere il territorio in cui nulla in un anno culpa su dei fenomeni a cui hanno assistito di cui hanno partecipato perché in qualche modo il tema è io quel quel tipo dinamica mi ho visto dei pezzi magari si erano sì mi soffermavo rifilò analizzavo potevo capire cosa stava per accadere però non l'ho vista non la vedevo cioè quindi o qualche modo nemmeno mi rendevo conto
Va benissimo prendiamo per buono questo dato
è una domanda molto semplice minori io tutti noi che siamo questa scena
Dove eravamo il nove luglio mille novecentonovantacinque
Per chi non se lo ricorda il nove luglio mille centonovantacinque quel giorno in cui otto mila persone venti mila persone tentano di correre lungo una collina dalle parti di sembra in lizza rimangono molte auto voi
Bonelli c'è una televisione indiretta che la trasmette noi siamo andati al mare
Siamo andati calma
Allora probabilmente che raccontare i momenti conflittuali distrarci e di sterminio su quindi da parte stemmo regione la memoria vuol dire fare dei conti anche partendo dalle proprie condizioni non voglio passare sotto la lente di bassa vuol dire riuscito analizzare i meccanismi che ti fanno agire si è faccia qualcosa segreto non lo faccia
Del perché delle motivazioni che ideale non delle scuse delle motivazioni fetida
Nella scala valoriale che
E allora forse la funzione civile di quel momento servirà se invece quel tipo di scadenza serve semplicemente allargare per due ore la parola qualcuno
Il quale sostiene che la parola non vi è stata mai da casa voi capite che quella una lettera una celebrazione in cui si esce d'obbligo ma da qui non si impara assolutamente
Allora il problema io per smontarlo uno dei prezzi delle azioni indubbiamente anche se volete
Costruite di quello che si chiama oggi del suo ex offre che erano sul vittimismo esattamente svoltare la macchina la quale cultura una relazione un sistema di giudizio delle categorie valoriali un rapporto fra chi siamo noi ci sono i nostri nemici Kimmeridgiano qui non merita cioè se volete una mentalità vittimismo non è una condizione sovente di chi ha perso
è una mentalità spesso di qualcuno che anzi e che chiede di vincere ancora
Grazie gratitudine anche a David Bidussa penso che sia piuttosto chiaro perché abbiamo invitato questi due studiosi a discutere della Libra di Flores perché anche negli USA ha già dato mi sembra una qualità di spunti e anche una per IVA molto diverso da cui ragionare su su questi temi oltre al fatto che così abbattuto anche il baluardo della storia per cui dopo Parma dopo aver parlato di cattiva memoria ci ha parlato anche di cattiva storia quindi proprio spietatamente ci toglie ogni punto di di sicurezza no a parte le a parte insomma questa questa battuta ma insomma mi sembra molto interessante questa idea di ragionare su d'arte in termini di sui meccanismi portano a reagire ognuna reagire davanti a e gli enti che non sono solo i denti del passato lontano non a caso Vidoz ha parlato di Jugoslavia nel libero di incorre nella memoria nel gennaio pure la la Jugoslavia in una nel libro di trovare si parlasse delle guerre Infostrada come di un altro modo
Quindi ed enti che non sono poi così lontani dal nostro passato quali spesso abbiamo partecipato
E riflettere anche veramente se non per atteggiamenti nei confronti di questi eventi mi sembra sicuramente allettante Stella d'Oro in classe per esempio
Ma lascio finalmente la parola anche a Marcello Flores che mi sembra che due o tre spunti su cui
Importare il suo intervento ne abbia avuti da questi due precedenti interventi e intanto invito tutti coloro che ci stanno seguendo a scrivere le proprie domande
Che coi presenteremo a al professor Fiore grazie
E intanto voglio ringraziare dichiara Fondazione ISEC per questo incontro incentrato sul mio libro
Che ringraziare naturalmente Valentina il David
Perché non solo hanno letto ma hanno
Contribuito già a ad andare oltre nella discussione che si è aperta di arresto con loro da danni forse da decenni proseguiamo a discutere di queste cose ma e e io non vorrei che e se l'ho fatto evidentemente un errore che nel libro venisse fuori questa idea
Che la storia contro la memoria significa gli storici contro i testimoni o i propagandisti della della memoria e io sono ben convinto che gli storici
Sono stati tra l'altro nel tempo spesso i principali fornitori di una memoria collettiva statale nazionale parziale di parte eccetera
E che quindi la loro responsabilità nella memoria nel ruolo che la memoria ha avuto estremamente forte
I il problema è credo quello che è stato messo in evidenza sia dalla ventina che da David
La questione della memoria che è diventata la memoria delle vittime e quindi con tutti i limiti che loro hanno già
Indicato
Io ho cominciato a occuparmi e potrei dire anche a entusiasmare mi in qualche modo della memoria a metà degli anni novanta
Quando mi sono occupato
Per alcuni anni poi continuate a seguirci della Commissione sudafricana per la Verità e la riconciliazione
Perché quello era stato un momento e
Andando lì più volte seguendo me ne sono accorto un esperienza di memoria collettiva ma che diventava nel momento stesso storia
E e identità a un
Livello
O Ca'andava oltre
A quello della rivendicazione delle in memoria delle vittime certo c'era anche quello spesso era la base anche quella emotivamente più forte ma era la ricostruzione Attraverso le memorie della storia collettiva ecco questo è il a rapporto interessante che tra storia e memoria ci deve stare allora da questo punto di vista il
Il documento del Parlamento europeo la risoluzione
Io è vero ho polemizzato con certe reazioni perché mi sembrava che in Italia
Tra l'altro sono l'Italia ci sono state quel tipo di polemiche
C'era
La reazione che nascondeva una profonda rimozione della memoria del comunismo nel nostro Paese
E indirizzata in una
Modalità che
E quella della vera e propria remoti rimozione di tante cose di tanti aspetti del comunista ma il problema è che e l'errore fondamentale anche se e in piena buona volontà dell'Europa proprio quella
Di cercare di costruire una memoria europea
La memoria europea e quindi la creazione di una identità europea non può avvenire se non attraverso l'Unione l'unità delle esperienze che ci sono state che allora io mi domando perché non si è cercato cosa che si era iniziato a fare ma se abbandonata subito di fronte alla prima difficoltà
A costruire per esempio una storia europea
C'era stato un tentativo di costruire un manuale di storia europea per le scuole che poi era diventato un manuale franco tedesco perché ovviamente Francia e Germania nella storia nella memoria europea sono stati quelli più cuore conflittuali
Ebbene qualcosa e poi è scomparsa subito perché sembrava troppo complicato e difficile mentre era lì che sarebbe stato possibile anche mettere a confronto
Le diverse memorie ma facendolo diventare parte di una ricostruzione che poi doveva dare una storia più
Complessiva
Perché altrimenti
Il rischio è quello di
Identificare nella memoria dei momenti delle date o anche che dei dei temi
Io non credo che sia sbagliato da parte dell'Europa dire se vogliamo
Reintegrare la memoria dell'est Europa nella memoria collettiva europea dobbiamo attribuire all'intera Europa
La memoria del comunismo che per loro che per questo fino adesso è propria solamente dei Paesi dell'Europa orientale
Però questo
Deve avvenire poi in una modalità che porti non Nava contrapposizione astratte di ditemi o anche di valori in qualche modo valori che poi sono nell'esperienze diverse il innervati di di emotività e quindi questo rende le cose particolarmente complessa
Ma nella accettazione della complessità della storia
Che è qualche cosa che va contro le politiche della memoria
Io ho fatto più volte come ricordava Valentina il caso della Polonia perché conosco bene che
In poi in Polonia oggi le politiche della memoria ufficiali del governo Congo ricadute anche penali sul versante legislativo e che non si può
Ricordare se non nel modo in cui il Governo presente non si può ricordare che in Polonia come in tutta Europa ci sono stati i collaborazionisti del nazismo perché in questo modo si rischia di finire in in galera o non si può a ricordare che nel comunismo polacco ci sono state figure eccezionali che sono quelle che hanno messo inizialmente in crisi proprio con le loro accuse critiche il sistema di potere comunista perché l'insieme della esperienza comunista che va condannata
Ecco allora
Come si può o riuscire a a recuperare una storia europea
Facendomi vivere le diverse memorie ma cercando anche lentamente in modo non facile che avrà bisogno di gradualità ma di recuperare quei dati di realtà storica su cui
è necessario
Avere una condivisione perché sono fatti realmente accaduti cioè cominciare a costruire i mattoni della consapevolezza storica partendo da dati che ormai non si possono negare perché sono effettivamente provati da tutti gli storici da tutta la documentazione
E lasciando poi su questa base che evidentemente si scontrino anche interpretazioni diverse ma questo avviene in ogni paesi da noi sulla storia italiana le interpretazioni che si hanno
Dell'Italia liberale o dell'Italia fascista o dell'Italia repubblicana degli storici sono spesso diametralmente opposte opposte come lo sono le memorie quindi da questo punto di vista non è la conflittualità
Che è quella pericolosa ecco quindi il problema è che certamente sei come vere come ha ricordato soprattutto poi Davide con insistenza le giornate della memoria sono quelle che spingono a
Avere una identità di vittime per chiedere la parola in quanto vittime questo fa per dare il proprio la complessità del momento storico in cui le vittime non esistono
Senza i carnefici ed entrambi non esistono senza quella che Davide chiamava la zona grigia senza cioè quella grande parti degli ex della società che è quella
Più interessante forse oggi da a capire che sta al momento di congiunzione tra alla storia e la memoria
Non tanto cosa facevamo forse tutti noi nel luglio del mille novecentonovantacinque ma che facevano i cittadini francesi quando i
Loro connazionali perché l'UE io erano o che venivano dal Maghreb erano buttati nella Senna perché protestavano perché
Rivendicavano una loro presenza e una loro identità all'interno
Perché non si può parlare di collaborazionismo quasi da nessuna parte e così via torna i
I ritardi della memoria in Italia di conosciamo li conosciamo bene ed è
Soltanto da pochissimo tempo che è possibile e non
A livello pubblico più ampio parlare di tutti i crimini che sono stati commessi
La memoria che l'Europa ci propone questa era la domanda anche che era stata fatta è una memoria
Che aveva senso porre in qualche modo dall'alto per cercare di costruirla
Ecco io credo che come memoria è un errore perché qualsiasi tentativo di costruire una identità diventa poi qualche cosa di
Di appiccicato con o qualche cosa di geologico diventa e quindi il rischio è quello che ricordava Valentina che diventi poi l'ideologia del liberalismo democratico che sembra che l'unica identità che possiamo avere tutti e che dobbiamo avere tutti
E che significa però anche guardare con un occhio estremamente parziale non solo al presente ma anche al passato
E invece quello che si sarebbe dovuto costruire che c'è ancora tempo e necessità di costruire il proprio
Il tentativo di
Una conoscenza storica ampia che vada al di là di quello che è la storia la storia nazionale nelle nostre scuole questo avviene credo abbastanza perché la storia del dell'Italia
Sempre più indotta
In più dobbiamo pensare che ormai vivendo in un mondo globale e avendo in Europa per esempio milioni
Di
Cittadini ormai europei però provengono da esperienze diverse sarebbe interessante importante capire come inserire nella memoria collettiva non soltanto quello che è avvenuto in Europa ma anche quello che è avvenuto
Nel resto del mondo
Se
Lei bengalesi io i pachistani sono delle minoranze enormi in Europa da un punto di vista numerico ma perché non bisogna fare in modo che almeno una minima conoscenza di quella che è stata la partizione tra India e Pakistan nel quarantasette che è stata
Una tragedia alla base delle loro memorie che ancora adesso a degli Effetti e noi invece lo
Lo ignoriamo e in fondo ci pare del tutto naturale ignorarlo perché qualcosa che non riguarda il nostro ambito
Europeo quindi le cose sono complesse proprio perché sia sul versante della memoria che su quello della storia il mondo si è ampliato e noi dovremmo tenerne tenerne conto
Da questo punto di vista non credo che il loro ruolo degli storici in quanto categoria
Sia
Necessariamente più importante di quella di altri importanti è il modo in cui storici oppure gli insegnanti oppure anche i divulgatori oppure anche i giornalisti se facessero
Un una divulgazione storica lei nel loro ambito fatta bene e hanno la stessa funzioni ma deve essere
Una modalità di pensare al passato che e
Tenga insieme le memorie quindi tanti punti di vista diversi con quello del tentativo di dar conto della complessità della storia
Di raccontare per spiegare per comprendere e non per giudicare che la spinta invece enorme che da una parte la memoria ma soprattutto oggi la logica dei social media
Spinge affari bisogna qualsiasi evento anche nel passato giudicare subito per schierarsi non si sa bene da che parte perché la storia non ha delle parti ma ha una sua a realtà molto
Molto composita e quindi queste che io ho cercato di mettere in luce in questo libretto sono le difficoltà le domande a cui tutti
Dobbiamo e possiamo dare delle risposte non c'è qualcosa qui esperto che può dare delle risposte maggiori ma è quello di trattare sostanzialmente il passato
Con serietà riconoscendo cioè al passato tutta la sua complessità
Che va ricordata quanto quella delle memorie di gruppi sia che siano stati dimenticati sia che non lo siano stati ma che hanno la
Diritto naturalmente di per poter fa sentire la propria voce certa una proliferazione di giornate della memoria non è la soluzione migliore perché poi
A un certo punto quando tutti i giorni avremo la memoria di qualcosa difficilmente poi ci sarà una selezione dell'importanza anche degli eventi che nella storia passata
Hanno avuto un senso e continuano a vederlo
Ancora oggi per per tutti noi perché fare storia ma fare anche memoria e una selezione del passato una selezione che è finalizzato a qualcosa
Per la memoria spesso è finalizzata proprio a rafforzare la propria identità per la storia dovrebbe essere selezionato alla conoscenza degli aspetti maggiormente fondamentali maggiormente costitutivi del nostro passato per comprendere meglio il rese
Grazie grazie Milan creare il professor Flores che mi sembrava ce l'abbia abbia chiuso su un'indicazione che qualcuno indicazione anche in pratica di lavoro nelle classi
Sono apparentemente semplici poi forse non così semplice da restituì erano l'idea di raccontare la complessità della storia fondamentalmente quindi
Insegnare in quel modo trasmettere mostrare come non sia sempre così fondamentale giudicare schierarsi da una parte o dall'altra e quindi è uno dei modi in cui la poi
La storia educare alla storia vuol dire anche educare alla capacità critica la cittadinanza questo
Credo che di docenti dell'UDC infatti non venne in parte lo facciano e sicuramente credo che siamo nel un elemento che dobbiamo dobbiamo ricordare tenere presente
Ora non vedendo domande
Non so se qualcuno o qualcuna ci sta pensando e vuole fare qualche domanda
Direi che è il momento o spero che non vi abbiamo travolti con la complessità effettivamente anche di questi di questi punti di vista di questa ma di questa discussione
Io un mi sono segnata una mi ero segnato leggende libero un ogni tanto che magari qualcun altro pensa alle proprie domande
Una frase che mi aveva un mi ha un po'colpito perché scrive come folklore dimenticare in genere è più facile quando si è vinto di quando si è stati sconfitti
Mi ha fatto un po'riflettere perché lampo contro i tecnocrati fare la scrivono i vincitori
E anche qui e abbiamo parlato un po'è anche qui dell'idea della memoria come collegato a un processo di vittimizzazione
è uno schema così precisa cioè i vinti cui esprimo la storia possano abbandonare la memoria e i vincitori scusate scrivono la storia e quindi possono fare a meno della memoria
E i vinti invece sono costretto ad aggrapparsi alla memoria
Spero di non avere cogliere banalizzato troppo questa questione ma ecco cioè alla fine le vittime rimangono aggrappate alla memoria perché nel loro modo per per darsi una voce
Ma anch'io un polo banalizzato in quella frase ovviamente ma tutto è un tentativo garantito si può cercare di di capire anche quando
Dicevo che per i i vinti hanno più facilità a dimenticare tendono a dimenticare tutto tranne che la loro vittoria
E e quindi e non sono o spesso le figure migliori neanche per capire perché hanno vinto e perché gli altri hanno perso perché in genere il vincitore ritiene di esseri vincitore perché è il migliore perché se lo meritava perché non ha mai sbagliato
Hanno invece le cose
Va normalizzata in una maggiore in una maggiore complessità
Nello stesso tempo però o è vero che il lasciare
La memoria soprattutto ora ai limiti
O anche
Alle vittime perché poi ci sono anche le vittime di chi poi sta dalla parte tutto sommato dei dei vincitori perché in qualche modo la sconfitta del nazismo
Porta che poi le vittime del nazismo sono state dalla parte dei vincitori però sempre vittime di quel momento
Rimangono e e
E le vittime però sono anche quelle che se noi andiamo a vedere bene le memorie che c'hanno ho lasciato
In realtà ci hanno insegnato un sacco di storia c'hanno insegnato diversi passaggi in cui hanno potuto diventare vittime ci hanno ho spiegato perché non hanno compreso le modalità in cui il potere e le stava facendo diventare delle vittime
Noi spesso invece
Della memoria attendiamo nelle giornate in queste ricorrenze così qua come vengono pubblicamente dibattuto non non parlo quindi di quello che avviene nelle scuole causa imprigionate nel genere nelle manifestazioni pubbliche diventano solo l'emblema del bene contro il male e questo è il limite profondo ormai e che lascerà
Completamente insoddisfatti della ripetitività di queste di queste giornate perché e le memorie invece sono anche distruttive enormemente dal punto di vista della storia però o non vengono utilizzate a quel fine
Benissimo grazie nel frattempo sono arrivate due domande che le leggo e il professor Giovannetti scrive e mi sembra che rimanga aperta la domanda sulla necessità di una memoria pubblica ne abbiamo proprio bisogno
O non dovremmo puntare soprattutto o sulla mente sul educazione storica centrata sulla crescita di consapevolezza della complessità
E la seconda domanda per la potenza ma è stato così chiedete nel libro si parla anche della memoria italiana del fascismo ed è possibile approfondire questo argomento
Ma e la memoria pubblica esiste di fatto anzi ne esistono più d'una
Alla memoria pubblica da da quando soprattutto si sono e ma insomma basta andare nel passato anche più lontano ma da quando esistono gli Stati-nazione gli Stati nazioni si sono costruiti anche attorno a una memoria pubblica che si è costruita a volte questa memoria è in contrasto con la realtà della storia e quindi è giusto e possibile metterla in discussione altre volte e solo lei falsi emotiva morale o moraleggiante per rafforzare l'identità
Certo se non ci fosse bisogno di identità non ci sarebbe neanche fosse bisogno di memoria ma questo è abbastanza difficile credo che il lavoro critico della storia deve essere quello continuamente però di mettere in discussione le memorie la memoria pubblica quando questa memoria tende a diventare qualcosa che
Che non dà conto davvero della storia quando cioè una riduzione della storia ha un aspetto soltanto o è una riduzione della complessità o è una riduzione al giudizio storico riferito i diversi attori e non invece alla sua comprensione
La costruzione della memoria è qualcosa che che avviene comunque e di fatto anche se oggi come oggi per esempio nei paesi G. antica democrazia diciamo così come quelli europei e molto meno forte
A livello collettivo ci sono altri Paesi in cui invece estremamente più forte o è forte in quelli
Perché viene costruita in questo senso in quelli più autoritari pensiamo a tutto il lavoro di costruzione della memoria per esempio di ricostruzione della memoria che sta facendo Putin in Russia i violerebbe vedere poi
Gli effetti che questo ha sulla
Popolazione russa però vedendo i dal successo che lui continua ad avere come politico fosse qualche effetto dal suo punto di vista positivo c'è la
Per quello che riguarda la memoria del fascismo cioè sì c'è un capitolo nel libro dedicato alla a alla memoria del del fascismo e il problema della memoria del fascismo credo che gli fosse non sia neanche tanto un conflitto tra storia e memoria ma tra
Una storia complessa poco conosciuta e poco approfondita nelle sedi pubbliche a partire dalla scuola e una storia ridotta all'osso ridotta a ideologia ridotta a giudizio di condanna o di giustificazione che in realtà diventa un modo per non ma
Comprendere il passato nel nel modo migliore però lo anche su questo credo che forse
Stiamo vivendo una fase nuova di passaggio in cui circa fra essere la possibilità di
Affrontare meglio il tema del fascismo
Grazie intanto abbiamo rotto il ghiaccio adesso le domande si fanno arrivando numerose vi ricordo a tutti descriverle nello spazio questa latitanza zoo domande e risposte che trovate in fondo correttamente trincea rischiano di sfuggire a me
Allora la propria terrazza Longoni
Bene
Nell'ambito della complessità della lettura degli eventi storici
Qual è il modo di valorizzare sul piano didattico i testimoni abbiamo parlato molto di testimoni e quindi lei dice be ma c'è un modo in cui efficace nel lavoro didattico
L'incontro con il testimone quale
Ma sicuramente credo che che è fondamentale ma intanto i dato bisogna vedere se uno Osoppo usare un testimone ancora vivente o se invece per esempio si prendono testimoni e lo sono stato ma che non sono più osano i
Levi è ancora un testimone il fatto che loro sì proponga leggere continuamente de non li toglie questo valore ne aggiunge sicuramente altri beh intanto il valore dei tempi dei testimoni e quelli quello di riuscire a portare un elemento di G. empatia e di emotività anche che nella racconto storico
Spesso non non è possibile avere immediatamente e che può essere quindi un un mezzo un primo passo per coinvolgere l'interesse degli studenti
Da questo punto di vista credo che ormai per tutti i grandi eventi almeno del passato novecentesco
Ma forse anche più indietro trovando delle altre forme di memoria soprattutto epistolare e
Testimoni sei ce ne abbiamo fin troppi che si possono trovare nelle nelle banche dati nelle documentazioni nelle antologie lei documenti cinematografici e quindi sicuramente credo che sia uno strumento importante però deve essere un punto da cui partire per poter o o da inframmezzate all'interno del discorso storico che e che non può mancare perché altrimenti il rischio per chi un ragazzo giovane ascolta un testimone che poi identifica quel momento storico solo nella voce del testimone
Sì è vero che è molto difficile poi lavorare sui due piani certo un piano che ha così fortemente emotivo e poi su una razionalizzazione delle degli eventi con dei ragazzi e delle ragazze anche molto giovani che spesso si lasciano giustamente anche molto coinvolge sul piano emotivo diventa poi difficile
Fare un discorso equilibrato Maxima verso questa è una riflessione che Miceni vanno ad alcune esperienze
Che ho fatto ma lascio la parola ai docenti che ci seguono la professoressa Araki chiede mi sembra che nel proliferare di giornate della memoria del ricordo a volte anche nella scuola
Prevalga la dimensione moralistica della storia dell'educazione civica in un'ottica di prevenzione cioè perché certe tragedie non si ripetano senza preoccuparsi invece di comprendere come voleva andare anch'abbiamo paura forte dell'affermazione di Primo levi ciò che è avvenuto per il fatto stesso che è avvenuto può accadere di nuovo ma questo mi sembra interessante quest'idea di voglio fare prevenzione con la storia
Guardi c'è qualcosa sul no no io sono pienamente d'accordo con questa riflessione perché purtroppo il rischio è quello di di fare ma non una costrutto che se si facesse un'educazione morale sarebbe già di per sé un'educazione civica ma invece il rischio è quello di fare un po'un moralismo sentimentale proprio perché diventa dei comportamenti che diventano il l'emblema del bene e altri che diventano l'emblema del male
Senza che ossa essere compreso perché quel male è stato possibile lì in quel momento in quelle condizioni da parte di quegli attori che l'hanno commesso ed altre parti invece non succede o succedono
Altre cose quindi è proprio questa mancanza di possibilità
Di un approfondimento storico
Che è nella natura
Di queste giornate che sono giornate del ricordo della memoria della celebrazione e della ricorrenza poi per fortuna tantissimi insegnanti e in quelle occasioni cominciando prima preparano
E cercano di vedere che cosa poter ricostruire di analisi storica attorno per fare emergere meglio quelle memorie ma diverse in queste giornate
Hanno proprio questa caratterizzazione di tipo di tipo moralistico che intrecciato con quella del vittimismo che ricordavano David il Valentina
Le rende magari emotivamente anche significative dal
Per una parte di chi ascolta ma
Di
Poco interesse per la conoscenza e l'approfondimento delle prove
E anche la ripetitività poi tende anche a supportare questo aspetto li coinvolgimento ombre emotivo forse quindi ancora più problematica la questione ancora due domande che il professor Restivo chiede
Su quali elementi dovrebbe puntare il tentativo di costruire una memoria condivisa a livello europeo
Mentre la professoressa Fumagalli chiede un approfondimento visto che anche le le date
Spingono in questo senso sulla giornata della memoria e come è possibile rendere questi momenti rilevanti non solo didatticamente nella pratica pedagogica quindi se avete
Se ha il professor però nessun suggerimento anche come dire rispetto all'attività pratica lavora in classe che comprendere significativa questa significative queste giornate della memoria
Ma sulla prima domanda veramente
Una domanda di difficilissima risposta
Da una parte noi abbiam visto che le generazioni più giovani
Hanno iniziato ad avere una identità europea non attraverso la memoria ma attraverso la pratica di andare in giro per l'Europa di scambiarsi
I paesi da questo punto di vista l'esperienza dell'Erasmus è stata al credo fondamentale
E andrebbe assolutamente ampliata e per quanto possibile credo anche
Estesa alle scuole superiori questa è la cosa fondamentale perché poter stare
Un mese in una alla famiglia di un paese diverso e quindi capire dentro nella realtà che cosa significa dei riferimenti
Di memoria a esperienze diverse dalle nostre aiuta sicuramente già di più
Che non
Per il resto io credo che bisognerebbe fare questo sforzo
Nella costruzione di un tentativo di storia di storia comune se insegnanti di diversi Paesi
Si mettessero di buona volontà approvare non per arrivare a un risultato definitivo perché magari non ci si può arrivare mai ma a capire come provare a costruire una sorta di
Manuali di storia per i giovani che possano rappresentare tutti quanti anche esperienze molto dire se però poiché riguarda
Suggerì ma io credo che gli insegnanti molto più capaci di me a inventare qualche cosa per il Giorno della memoria io suggerisco solo un libero che anche se forse non è semplicissimo ma anche gli insegnanti possono aiutare appostare nelle scuole
A un rapporto diverso da quello che hanno avuto tante testimonianze
Del passato di testimoni del passato è il libro i senza memoria di Geraldine FAS della di false e una giornalista scrittrice giovane che che è di famiglia francese e tedesca e che racconta attraverso le esperienze dei nonni non solo il conflitto che c'era stato tra i due Paesi ma anche un conflitto di memoria tra
Mi
La storia del nonno che aveva approfittato o della cacciata degli ebrei prendendo una loro fabbrica che poi non gliela vuole ridare dopo il dopoguerra e c'è questo intreccio di memorie che lei ricostruisce qualcosa che fa capire la complessità delle memorie la possibilità anche di superarle e di trovare poi una sintesi quindi
è solo un suggerimento
Neanche mi viene in mente il il mille novecentoquarantacinque un primo ungherese proprio racconta della ritornò in paese di due ebrei sopravvissuti allo sterminio e del modo in cui vengono colti paese allora il POR allora io leggera lei l'ultima domanda che è arrivata e e poi inviterei naturalmente del professor Clò il sale espone o è anche David Bidussa e Valentina P. tanti se vogliono anche loro chiudere con un commento un osservazione su quello che è stato detto
Allora leggo il canto la domanda
Non c'è un problema a monte di eurocentrico nell'impostazione della storia
A nostra Società dipinto un mondo in cui alcuni sono più esseri umani di altri si condanna giustamente il nazismo Manzelli primato qualcosa di molto simile a quando nel periodo coloniale sono stati perpetrati nei crimini
Contro i popoli non europei
Con dei risvolti non solo di ordine politico economico e sociale ma anche culturale sì con logico
Ancor più se si pensa che l'indipendenza politica dei Paesi africani non ha comportato una decolonizzazione linguistica e culturale inoltre libri come come Uranium Traiano l'impostazione di fondo che ancora coloniale insomma un altro rimosso
Sicuramente da fare italiano
Ma sicuramente questa realtà euro Centrica
In cui
Stiamo pesantemente stati educati
Continua ancora adesso anche se per fortuna ora a molto meno anche se adesso sono molti più frequenti
La possibilità di avere strumenti che non lo sono o perché sono il risultato
Di culture altre non europee non euro centri che che propongono villa loro punto di vista e questa cosa era invece quasi impossibile per esempio quando io
Io ero giovane o era al rarissimo poterlo poterlo avere
Io è vero che per certi aspetti per esempio da un punto di vista Musio grafico rimane questa impronta è anche vero che ci sono tantissimi Musei in giro per l'Europa che stanno proprio cercando di cambiare modificare e ristrutturare in un'ottica diverso da questo questo aspetto
Poiché i il rischio che diventi anche qui solo
Un momento magari di battaglie di memoria attorno ai simboli restato eccetera e non a
La complessità di
Riformulare un nuovo paradigma che tenda a
Escludere definitivamente la a preferenza e la priorità attribuita ha uno sguardo eurocentrico come di per sé migliore e più capace più interessante così
Grazie mille alla professoressa affidanti se vuole magari commentare o aggiungere qualche osservazione voi David Bidussa
No io inidonei graziare a questa quelle battute domande sono emersi pensanti e anche la risposta
Le le risposte molto equilibrate e stile di Marcello onesti contento rumena
Sì però volevo comprendere soltanto osservando che forse questa motivo per cui una sta anche adesso sto commenta una crisi al modello ignora c'è una incentrata sulla l'esperienza vissuti delle vittime e ci rendiamo conto che o durante le critiche che abbiamo fatto questo formato non sia dice a rendere intelligibile rendere comprensibili clienti
Diversamente drammatici che noi oggi abbiamo confrontare quando forzature si possano portare Anna spiega vittime e carnefici quest'anno ad esempio già atto insieme c'è una forza con quanti si possano cercare di ribaltare questo schema
Le situazioni difficili che noi dobbiamo affrontare oggi non si lasciano tradurre lei quelle motivo per cui se noi a un sempre un risvolto nei così pragmatico di uso spedito ai problemi del presente ecco non ci sta collettivamente rendendo conto che in quell'anno i morti così come l'abbiano martirizzata messa in forma era montata non ci aiuta a capire Lovely chiamiamo adesso non sono d'accordo con quanto suggerito anche da tanti giusta che forse c'è ancora qualche cosa da salvare la no la divisa in tutta quella aree la collaborazionismo più o meno attivo o passivo che forse potrebbe dirci qualche cosa in più riguardo anche a cosa siamo cosa vogliamo
Rispetto possibilmente anche dur
Ringrazio femminile anche per questo apertura al al futuro dall'imminenza prego
Presso diciamo intanto grazie il
La cosa che duri
Come dire dell'ultima domanda qui son d'accordo con le cose che ho sentito Marcello Flores anche di risposta io lo prenderei
Mi suggerisce la voce tutti noi
Di riflettere su un dato importante
Ed è questo
Forse su come dire dove siamo alla fine di un ciclo
Non perché i giorni della memoria siano in crisi
Perché penso che semplicemente a questo punto si è creata una cannibalizzazione di storia per cui ognuno si rivendica al suo e quindi non riusciamo assolutamente a superare il proprio particulare alla fine della fiera
Ma perché forse dobbiamo tentare di riflettere anche sulla seconda stagione di cosa significa pensare al passato irosa ci lascia nel presente
L'esempio dell'ultima domanda Nello e la magari rinviarlo una questione che non sono in grado di chiudere ma ove la pongo semplicemente con un interrogativo
è verissimo che esiste una permanenza del Codice diciamo culturale coloniale nella cultura europea ma allo stesso tempo secondo me esisteva un nazionalismo culturale dei Paesi ex colonia che non riescono a uscire da se stessi
Nella stessa maniera in cui l'Europa e non riesco a uscire da se stesso per quel problema non è semplicemente se io
Due memorie
In cui una deve render conto della
E in questo caso l'unica soluzione in un qualche modo sarebbe tentare di battere una strada di reciprocità cioè per cui
Conte veramente io in quell'nel territorio dell'Europa o una metamorfosi di culture e di intercultura generazionali
Che non sono più semplicemente gli europei di cinquant'anni fa
E allo stesso tempo ci sono delle culture dei paesi ex colonie che anche loro devono fare dei passaggi Pisano il risultato di quel tipo di rivendicazione che corre per certi aspetti mi dal per con ipotesi fondamentalisti con nazionalista
Perché è uguale
All'ipotesi nazionalista delle stesse xenofobe europee risponde lo stesso tipo di linguaggio
Si struttura su tre soste sullo stesso tipo di grammatica
Quindi
E mi fermo qua per ora che ruotano vuole far più lunga però il punto non è semplicemente si rivendico un allargamento della cultura degli europei ci deve essere anche da insieme un percorso che supera l'identificazione della cultura bastante a se stesso
Dominante nelle ex colonie
E viene un po'difficile chiudere dopo questo carico da undici che ha dichiarato David inoltre però credo che anche l'ora Cini imponga
Di allocarci diciamo che penseremo a un altro incontro in cui magari affrontare anche questa questione si assuma la responsabilità questa corda dunque io infatti è in arrivata nel frattempo la la domanda che di cercare un nuovo appuntamento su quest'ultimo tema ecco quindi siamo già pronti
Per per il prossimo e allora io veramente l'invito credo che le cui additati annotate molte vi invito veramente a leggere il libro di Marcello lo allora cattiva memoria
Perché nonostante abbiamo detto molte cose ce ne sono anche molte altre
In genere tardi che secondo me possono essere anche utilizzate poi il lavoro Quotidiano in classe e ringrazio moltissimo
Valentina pedante David Bidussa creano molto generosamente discusso il il lavoro accettato il nostro invito ringrazia Marcello Flores per essere stato qui con noi e ringrazio tutti voi che avete partecipato questa sera
Grazie alla prossima
Arrivederci
Grazie elegante adamantina
Ho
Intanto entrata arrivano anche ringraziamenti ed in giro
Però