Due Microfoni - Franco Manzitti racconta il suo libro "La rinascita di San Giorgio" (De Ferrari) a Genova

Radio radicale non appuntamento con due microfoni il nostro programma settimanale che dedichiamo ai libri in questo caso torniamo a parlare della ponte Morandi del fu ponte Morandi
Lo facciamo con Franco Manzi ittica intanto saluto e ringrazio gli do il bentornato a Radio Radicale
Grazie grazie mille felice di essere tornato e mai contenti di averti ancora con noi Franco Manzi ti giornalista scrittore alla
Vado in tante relazioni a giovani e in Italia diretto il lo storico la storica testata gloriosa oserei dire del il lavoro poi la Provincia di paese a Geller è stato capo redattore al Secolo decimo nono per tanto tempo e ai lavorato anche come curatore alla Repubblica per quanto riguarda le pagine liguri e Pai scritto tanti libri non le sto a ricordare tutti ricordo solo quello che hai presentato qui da noi cara giusto un anno fa era o i pro per Mondadori pm cronaca di un crollo annunciato e Licci raccontavi chi vuole voli per scarsi con l'intervista al nostro sito si racconta che un po'perché quello era un crollo
Un crollo annunciato tuttologa successo non soltanto negli anni mai decenni prima in nella storia il ponte del ponte Morandi adesso ai sei da poco uscito un nuovo libro che forse Franco è un po'la prosecuzione ideale dell'altro si chiama la rinascita di San Giorgio gli uomini e le donne che hanno ricostruito il ponte ed è edito da De Ferrari editore io partirei da qui era come dire una inevitabile seconda parte del primo c'è un crollo c'è una ricostruzione stavolta evoluto hai voluto raccontare tutto il cantiere è per cantiere intendo o il macrotema del cantiere
Di rinascita di del Ponte San Giorgio
Beh c'è una seconda parte in qualche modo era come un dovere farlo dopo aver raccontato nel primo libro il dolore la sofferenza i danni incommensurabili di quel crollo soprattutto dispiegati nella nell'incoscienza di non aver posto riparo l'acqua una tragedia annunciata
No non avere fatto nulla per impedire che accadesse quello che è accaduto lo ricordiamo tutti in quel giorno di di agosto due mila diciotto sotto la pioggia al ponte che ci sperso alle macchine che cadono allora quando si è rifatto il Ponte Nuovo demolendo quello che restava del vecchio e soprattutto lo sia di fatto con una modalità straordinaria sia nelle procedure sia nella velocità sia per l'impegno di chi chiaramente si era impegnato di e uomini personaggi da darci sta Renzo Piano è grande ingegnere ai grandi ai grandi costruttori ha detto qua compra anche questa storia l'ha raccontata anche per diciamo cucire del tutto quella ferita che non è una ferita che si può cancellare ma va be'si può ricostruire allora per raccontarono diciamo in un modo non non solo tradizionale ho pensato che era giusto farlo
Raccogliendo l'esperienza di tutti quelli che avevano collaborato che sono tanti
Alla fine addirittura
Io elencati all'inizio del libro e
In un grafico che incomincia a colare finisce con l'atleta in cui ci sono mille quattrocento nomi sono mille patogeni nome trecento da Renzo Piano al manovale esaltano vale immigrato che trasportava i pezzi di legno sotto il ponte
De come un po'la rappresentazione grafica del fatto che quel ponte è stato ricostruito con l'apporto il supporto con due mila compiti DiVersi di quelle mille quattrocento persone così ci sono i mille quattrocento nomi in in testa al libro gli uomini e le donne che hanno ricostruito il nuovo ponte di Genova tu l'hai elencati uno per uno son disegnati come un grande ponte distese le prime sei pagine
Del libro quindi c'è una dote ricostruzione quel ponte e quella delle figure dei ruoli delle competenze che hanno permesso un'operazione che insomma non pochi hanno definito miracolosa il libro
Risponde anche alla domandano come è stato possibile ricostruire il ponte così rapidamente che nel libro due racconti un po'racconti gli uomini e le donne che fecero l'impresa possiamo dirla così
Perché è un'impresa fuori dall'ordinario intanto per una ragione formale forte
Che c'è
Una procedura eccezionale il commissariamento della ricostruzione un decreto legge e velocizza le procedure una struttura commissariale con un commissario che il Sindaco il famoso Marco Bucci sindaco di Genova commissario ricostruzione
E delle regole che velocizzano tutto
Eravamo tutti coscienti quando è incominciata l'operazione di ricostruzione che sarebbe avvenuta in maniera più rapida rispetto ai tempi elefantiasi che che che Eric ne siamo abituati a vedere di fronte alle opere pubbliche però nessuno avrebbe mai immaginato che questo ponte
Sarebbe stato ricostruito i praticamente in meno di un anno perché se sottraiamo alla al tempo impiegato per la per la demolizione dazio ponte che era crollato per un'ampiezza di duecento metri su nome tutto il resto non stava in piedi se troviamo quel tempo
All'insieme viene quasi in meno di un anno e in meno di un anno
Sono state tirate su quarantatré pile
Pertanto è stato costruito tutto il rinviamo tutto lì impiantato del ponte
In ferro acciaio
Nel suo insieme collaudato ultra tecnologici tradotto e il traffico c'è passato sopra
Se sei veramente un miracolo in Italia s'è così non si era mai vista Solaria avviene a me è venuta la curiosità di chiedere ovviamente non potevo chiederlo a tutto il mille quattrocento responsabili
Dei diversi settori di questa grande missione come era stato possibile che ciò avvenisse
Però però allora come me lo hanno raccontato in interviste dialoghi ricostruzioni sì sì sì io vorrei dire che leggendolo sia proprio l'impressione che questa sia una
Faccenda molto genovese senza nulla togliere ad altre capacità ricostruttive di di di di insomma di di di altri casi di altre Regioni dopo
Eventi drammatici eccetera anche in altri Paesi del mondo però mi mi pare che ci sia forte l'idea di Genova visita
Di capacità di fare squadra di capacità di essere collettivo di capacità di superare tutti le i propri limitino e credo che questo sia stato poi anche il un po'il miracolo che non è un miracolo ma come dire un attrezzarsi
Per una straordinarietà la racconta bene fra le tante voci son tante interviste molto interessanti perché tu non è che interessano solo Renzo Piano ha intervistato praticamente tutti cioè insomma i i demolitori muore i controllori di smalti tori insomma tutti io però partire se la cosa vota abbiano uno dei capitoli secondo me più bello gli ha fatto a Parigi l'intervista e lui attacca dicendo quella tragedia mi rimasta in testa ancora son passati quasi due anni pure sono quelle cose che ti sconvolgono la vita quando ci penso e accade spesso resto ammutolito
Non ho pensato subito a disegnare il ponte la prima reazione è stata una reazione di buonsenso cioè a dire al sindaco che ci voleva un ponte che chiedesse il permesso
Di passare attraverso quella valle che non è una valle normale
è una valle abitata vissuta non è un ponte che passa su una vallata voto su un fiume questo passo su una valle alluvionale ampia larga un chilometro abitatissime avviso da tempo immemore da secoli quindi la prima riflessione è stata questa trovare con la soluzione che andasse appoggiare i piedi là sotto ma chiedendo il permesso
E come siccome diventa voi architettura e ingegneria questa questo assunto filosofico
Lo diventa attraverso una figura come il piano
A me hanno raccontato che il giorno dopo il crollo
In quell'atmosfera apocalittica che c'è AN la valle che tu hai descritto adesso piena di case strade sottovia sottopassi eccetera in questa ferita mensa Renzo Piano a bordo di un motorino
Era andato a ispezionare il terrena il territorio sotto il ponte crollato
Non aveva ancora nessun incarico non aveva aveva solo la sua spinta personale di i architetto di genovese
Di uno che tra l'altro aveva aveva vissuto anche in quel pezzo di città sotto il ponte dove suo padre lo portava a passeggiare quindi non era già lì
A calcolare Sergio sorte e poi avrebbe avuto lui contento di farlo ma per un istinto proprio fisico un istintivo di di di di un cittadino architetto di di di come fare a sanare quella ferita questo spiega poi
Lo spirito con cui lui spiega con cui lui racconta come come andava costruito lui usa un termine genovese che si può tradurre mentre lui dice agli incendi in cioè il piano piano si
Disegnano doveva entrare nella Val piano nel semipiano del tour del Progetto non nel senso di Renzo Piano
Doveva entrare nella valle
Chiedendo quali permesso come ricordavi
Cioè tenendo conto di tutte quelle realtà sulle quali andava interferire e per quello che quella mattina lo è andato a vedere col motorino seduto Schietroma
Un amico con lo portava col casco in testa nera da vecchio comunista ma l'ha raccontato una fonte attendibile
Avevo lui misurava come si poteva fare unico entrato così vuol dire che aveva in testa l'idea che sarebbe stato comunque in qualche modo coinvolto
Il rapporto con questo ponte crollato con quello da costruire attribuire è stato una cosa intima quasi lo si è capito in questa intervista e poi lo si è capito anche quando il ponte è stato inaugurato quel giorno lì sul sul ponte finalmente finito il quattro di agosto scorso
C'erano tutte le autorità dello Stato come mai nella storia della repubblica nonostante la una del capo dello Stato Presidente del Consiglio il presidente dalla Corte costituzionale i presidenti delle Camere
Cinque o sei ministri e quindi una cosa mai vista della vera orazione sono usciamo abbiamo ma è così si apparta Renzo Piano Sears dicendo c'eravamo smarriti
Ci sentivamo spaesati dopo il crollo di questo ponte
E ora l'abbiamo fatto bisogna amarlo che fosse serissima cosa retorica in realtà era il modo di dire bisogna accettarlo in questa in questa valle che ha sofferto così bisogna inserirlo bisogna insomma
Era e lì è allegato un po'tutto
Tutta la sua opera ma anche la sua sofferenza dell'accaduto io credo che lui sia ancora adesso sconvolta sito dice nell'intervista tra l'altro nella catastrofe una piccola fortuna Genova ce l'ha avuta cioè di
Avere una risorsa qualcosa più libri di anche una di un archistar cioè una risorsa come Renzo Piano che ha Saburo tenere
Un po'insieme i meccanismi dell'ingegneristica d'architettura del cantiere e quelli anche di dare un un segno di un valore a a quel punto e di un indirizzo quasi spirituale e filosofico diciamo primo ecco diciamo che non è che son tantissimi nel mondo e Renzo Piano grazie a Dio era di Genova se no forse sui ventiquattro Roma diventavano quarantotto non lo sa pur
Che in tutte queste interviste che compongono il libro io ho verificato un legame che si era creata da questo grande architetto che sembra un po'sembra sembra famose mi sembrava molto utile
Esso è il ponte e tutti gli altri poteva sembrare un rapporto distante invece erano tutti letteralmente affascinati
E motivati anche se magari il rapporto con con con l'architetto non erano l'apporto quotidiano salgariano rapporto distante lui però tutte perché in quasi tutte le settimane col casco
In testa la pettorina andava a vedere Danese dovunque fosse nel mondo cercava di tornare perché quella era una cosa una cosa a cui tenevo io credo che sia il cantiere che a cui lui è più affezionato nella sua infinita Bensaia adempiere ricostruzione
E per forza infetta il segnale forte che ha dato poi c'è anche la spiegazione tecnica non è mica non è mica male nel senso che adesso passiamo adesso il libro perché il libro non è mica solo Renzo Piano accederanno al Soriano e è il comandante della nave diciamo ci sono due cantieri per questo poiché i tempi sono abbreviate c'è un cantiere di diciamo di edilizia dove si farà logistica
è un'altra parte in un cantiere navale dove si lavora
Dove si lavora l'acciaio no in modo che mentre c'è la parte logistica cioè le fondazioni le pile eccetera dall'altra parte si preparano i tronconi di di questa nave questo anche molto interessante perché insomma è a digiuno di di di di di faccende di tecniche di questo tipo
Capire proprio come è nata l'opera come si è sviluppata come è cresciuta però Renzo Piano si è avvalso di come dire no una una formazione sul campo particolarmente non solo agguerrita ma competente cioè ognuno aveva un compito e tutti hanno bruciato i tempi in questo compito senza mai come dire
Omettere nulla sul fronte sicurezza sul fronte accuratezza sul fronte velocità
E e tu racconti tante delle storie di questi protagonisti ovviamente non tutte mille quattrocento loro insomma ce ne sono diciamo una una quindicina che danno proprio il senso dell'opera
Sicuramente perché
L'opera era ritmata fortemente da uno spirito di coesione che era parte spiegabile con un col fatto che c'era nel testo una struttura commissariale con questo sindaco
Che non è Genova diciamo sindaco che grida al sindaco che crea perché tutti i venerdì riuniva il gruppo di comando del del del cantiere e urlava se i tempi non erano rispetto
Lì però si costruiva questo spirito di coesione per cui non si poteva sgarrare il nulla degli impegni che venivano sottoscritti ogni venerdì mattina bisogna arrivare a costruire tanti piloni bisogna trasportare tanti pezzi bisogna saldare tanti conci come si chiama tecnicamente questo diciamo nella nella fase costruttiva poi c'era anche la fase distruttiva cioè c'erano quelli che smontavano Roberto che è stata un'operazione più delicato e più difficile a immaginarla
Ah immaginava quasi impossibile perché come abbiamo detto all'inizio si tratta di un cantiere nel cuore di una di una valle industrializzata infrastrutturata abitata
Fondamentale nei collegamenti i cittadini e non solo quindi quindi un nuovo luogo sensibile in questo luogo sensibile
Questi mille quattrocento hanno lavorato h ventiquattro nove si dice con quell'orribile espressione non sempre tutti i giorni compreso il giorno di Natale
Affrontando
Difficoltà enormi ce n'è una che che ci colpisce ancora oggi e che era pandemia il Comité arrivato anche lui e non ha fatto perdere un giorno nonostante ci sia stato qualche caso in qualche caso di di di di direzione anche tra i Rai tra le migliaia di lavoratori che erano impegnati è questo veramente ha del miracoloso perché in
Non ce la ricordiamo cosa sono stati il mese di marzo ad aprile sensali e nel mondo sto fermo
In questo caso la città silenziosa spenta lena ma invece era tutto spento il silenzioso meno la zona del cantiere dove si costruiva dove c'era questa illuminazione quasi surreale non
Notturno del sentiva dei rumori che salivano al cielo e dove continuava a lavorare come come se niente fosse rischiando
Perché hanno probabilmente dei contagi però senza mai smettere con con una determinazione
Che in quei nomi quei momenti terribili che abbiamo vissuto perché in parte siamo continuando a vivere Serse Cosmi sembra sembrava impossibile ai fatti hai fatto benissimo a ricordarlo perché è un'altra
è un'altra medaglia al valore come dire un testo così perché ovviamente un cantiere fattosi di protezione caschetti mascherine ma anche di di di estrema vicinanza no e quindi il livello di di di rischio comunque resta alta anche perché ci si frequenta per per per tante ore con turni molto lunghi eccetera
Sì il problema del delle mense mi hanno raccontato certa perché cosa enorme gli operai hanno a centinaia che
Che entravano in questura era era una piccola cantiere una piccola città insomma no quindi con tutte le poteva diventare un cluster micidiale esattamente bloccare tutto emersa sono riusciti
A
Inventarsi dei protocolli che può esser inventato tutto il resto del Paese per altre situazioni per restare separati ebbe per continuare a lavorare in quelle condizioni che è qualcosa di
Eccezionali miracolosa
Allora quelle quelli insomma l'ingegneria e gli architetti gli e Sperti e che ci ascoltano a questi sembra domanda stupida avranno la facciamo perché siamo sicuri che è utile che io ti chieda e Renzo Piano spiega bene perché il ponte in acciaio e non in cemento lì c'è un problema di affidabilità hanno tanti anni fa negli anni quaranta cinquanta si pensava che il cemento fosse più affidabile dell'acciaio in realtà però e l'acqua la la salsedine l'ambiente marino complice il vento eccetera consentono invece purtroppo a quel cementerie degradarsi per questo stato scelto l'acciaio Renzo Piano spiega molto bene la sua intervista
Infatti il la chiave la chiave del di questa nuova costruzione proprio il materiale e non solo l'acciaio saldato a regola d'arte
Abbiamo visto come faceva nell'era impressionante
Ma anche il sistema di controllo sulla sulla tenuta sulla qualità di questi pezzi che vengono messo perché il ponte costruito comunale non è una un'immagine inventata da Renzo Piano per affascinare tra affabulare come sa fare lui visto che siamo a pochi metri dal mare
Che pezzi erano costruiti dalla Fincantieri che costruisce navi
è proprio la forma di killer perché sotto
Sotto l'asfalto sotto sotto l'impianto utili ITO del del ponte ci sono tutti i sistemi tecnologici che si controllano
Contro le condizioni della struttura in in maniera con dei robot con dei con un sistema informatico
Credo che non ha eguali credo al mondo a meno che non i i cinesi giapponesi non abbiano già costruito così
Quindi il materiale
Era fondamentale anche per questo perché sarà una costruzione permanentemente sotto controllo sotto monitoraggio sotto monitoraggio costante esatto con la possibilità di farlo in maniera costante continua soprattutto
Molto molto affidabile molto solida
Fra e fra le tante personalità che tu interviste c'è anche Luigi Attanasio presidente alla Camera di Commercio comma Linda imprenditore due racconti avevano stabilimento rido di ci mila metri quadrati lei per lui da presidente scorreva quella che nelle sue parole la vena giugulare di Genova dei suoi traffici della vita economica così quando quella vera sia drammaticamente tranciata col crollo
Di quel quattordici agosto il presidente ha pensato che era come se avessero messo in discussione la sopravvivenza di Genova della sua storia vissuta fino a quello momento e qui torna la questione genovesi tra c'è sempre un come dire no un valore aggiunto che Genova da alle cose agli stabilimenti agli imprenditori e agli uomini e che tu hai tirato in ballo in questo libro
E si è lì nelle parole del presidente alla Camera di Commercio che erano solo quello ma anche un imprenditore coinvolto come danneggiato dal crollo cella diciamo
La ragione per cui si è creata questa unità che è quella che ha poi spinto tutto al di là della capacità tecniche al di là delle abilità delle delle della storia dell'applicazione e questo spirito di opinione genovese
I genovesi si tirano su le maniche reagiscono reagiscono alle alluvioni quando vengono
Va il
Bersagliati dal maltempo come è successo tante volte la loro storia reagiscono alle mareggiate che distruggono la corsa in questo caso hanno reagito al crollo unendo le forze
La protagonista di questa operazione di di unione che è stato che ha voluto anche dire mostrare i denti al governo nel chiedere certe cose piuttosto che altre e nel non sentirsi mai abbandonati ma nel marcare diciamo marcare il
Il tempo delle operazioni dei finanziamenti delle degli allestimenti la Campari come Cernuto questo ruolo
Ho e poi duri guardi anche il ruolo dei capi Progetto sia per quanto riguarda la prima fase di demolizione sia quella della della ricostruzione
E anche qui insomma svelti storia personale che chissà perché poi in qualche modo riconducono Sempre a a quel luogo il luogo della ricostruzione del nuovo ponte San Giorgio come a una specie il destino
Sì
Perché
Tutto si svolge miei momenti drammatici io risolutivi si svolgono su quello scenario
Molti di quelli che ho intervistato hanno raccontato al momento clou della distruzione che è stata l'esplosione non sorse
I tuoi ascoltatori hanno mai visto la scena diventata una scena cultore del diciamo della storia del ponte Morandi e del del del del del Ponte San Giorgio quella della grande esplosione che ha demolito il resto del ponte dopo le dopo che le sue strutture incominciata essere spolpato e dai lavori di smontaggio c'è stato un giorno che dal ventotto giugno nel due mila diciannove nel due mila diciannove in cui nelle cariche
Quindi esplosivo hanno fatto saltare per aria quello che era rimasto e quello è stato il momento in cui la scena
Del ponte è diventata una scena risolutiva drammatica da una parte perché l'esplosione abbatteva tutto quello che era rimasto all'altra parte
Risolutiva perché demolendo quello il ponte che stava nascendo sotto avrebbe potuto essere costruito del tutto perfezionato nei decenni l'hanno una sirena bastona la pelle
Davamo all'abuso ma non la ricordiamo in tanti tutta l'altro la la raccontata diversi media proprio in quelle ore raccontato anche hanno insomma sia demolizione che poi il giorno della della riapertura qualche giorno prima della dell'anniversario due anni
Io vorrei chiudere con con qualche racconto che magari è rimasto un po'in ombra sui grandi mezzi di comunicazione c'è anche il capitolo molto bello della della Fincantieri con Walter Zotto che spiega come pezzo per mezzo pezzo per pezzo per mare e per terra si ricompone grande puzzle del del ponte c'è questa parte anche molto interessante
Di dove nascono questi pezzi del puzzle no negli stabilimenti negli di Valeggio sul Mincio di Castellammare di Stabia di Sestri tutti che lavoravano come dire ad altissimo regime regime per tradurre in realtà quelle che erano immagini immaginazioni di di Renzo Piano nella sua grande idea della idea non è una roba che si fa proprio diciamo no con con facilità ecco
Soprattutto contestualmente che loro lavoravano in parallelo mentre quelli alti vediamo Libano calavano le le vecchie e vecchie tra medio del ponte
Quelle che non potevano più stare in piedi dopo il dopo il crollo
A a centinaia di chilometri di distanza altri costruivano quelle che tecnicamente vengono chiamati con l'ANCI sì e li incoraggiavano le saldavano e poi li caricavano sulle nel caso di Castellammare di Stabia le caricavano su sulle chiatte queste chiatte partivano da centinaia di chilometri più a sud risalivano l'Italia arrivavano nel porto di Genova rischiando a volte tempeste c'è stato un caso in cui una chiatta rimasto a otto giorni dietro un'isola dell'arcipelago toscano perché c'era una mareggiata tale che che non poteva il trasporto non poteva andare avanti Cisco arrivavano nel porto di Genova
E lì venivano scaricate di notte con trasporti eccezionali portato sotto il ponte comma
Eh vedi lady che qui però l'immaginazione di di piano ci ci vede lungo perché dei pezzi del ponte diventa un pezzi che hanno navigato davvero
Essi e quindi la nave la nave Anna alle
E allora sembra un caso infatti Del Zotto spiega molto bene quello che tu dicevi dovevano essere preparati dei fondi a carena come gli aveva immagina di Renzo Piano la sua grande idea di chiglia di nave
Quattro metri e ottanta di altezza con un fondo di quattro lamiere dieci metri per quindici il fondo dovrà essere curvato e all'interno longitudinalmente piatto
Poi finito il pezzo si carica sulle chiatte telematico rimorchiatori si spediva verso Genova verso la foce del Polcevera
Cioè ormai arrivato in poche settimane a carattere e poi da lì ovviamente trasportati ancora verso il cantiere insomma quindi poi
Sì ho assistito diverso di questa operazione l'operazione ciclopiche cesti millimetriche cioè con gru gigantesche che non ho mai visto che tiravano suoi poi tutto doveva essere con le collegato in modo millimetrico se no non funzionava quella sonda Turano
Romana Setti raccoglie tutte le storie che non facciamo in tempo a raccontare ci sono i trasportatori ci sono insomma davvero un po'dei fare un libro di mille cinquecento storie ciascuno si meritava la prove perché ciascuno davvero lo diciamo senza retorica ciascuno è stato un mattone del per la costruzione del ponte qual è la storia che ti ha più spiazzato fra quelle un po'più nascoste ecco magari quelle meno sotto i riflettori no al di là dei nomi importanti che abbiamo fatto
Ma guardi
Per per ricordare la parte fondamentale tutta questa storia quello che mi ha ricordato che mi ha colpito di più la storia di un parente di una delle vittime
Io ero un ragazzo colombiano che è stato l'unico a salire sul ponte costruito perché il Comitato delle vittime non lo aveva voluto fare perché gli sembrava non non consono alla loro dolore e questo ragazzo colombiano figlio di un fratello fartelo dice fratello con un fratello caduto e morto nel nel nel ponte
Lì che fa la sentinella dal primo giorno
Della del del del crollo poi ha seguito tutti gli tutte le varie fasi perché vuole testimoniare tutto per arrivare alla verità lui vuole la verità della tragedia vuole che i responsabili
Di questa sciagura che come tra l'altro le cronache degli ultimi metri ancora ci dimostrano a dei responsabili dell'individuabili
Quelli che hanno lasciato il ponte Morandi cadere in quelle condizioni e questo ragazzo con una lucidità e una presenza inesorabile
è stato l'unico che ha stabilito sul Ponte Nuovo
Per dire io ci sono e voglio vedere fino in fondo tutta tutta questa storia e aspetto che sia fatta giustizia perché quello che manca tutto aperto per ora tutta questa grande storia di dolore lutto e poi di disperante ricostruzione la verità
Allora Franco Vanzetti ci ha raccontato
Alcuni alcuni passaggi sono solo qualche elemento quale qualche spunto del libro che però insomma non si può raccontare valletto non non solo credo per il genovese per Ligorio ma per chi ha come dire seguito con poi l'attenzione questa vicenda e comunque la vicenda italiana non solo genovese ovviamente quella del del ponte di Genova del ponte Morandi che non c'è più chi vuole capire meglio cosa è successo due anni fa può recuperare il libro per Mondadori PM cronaca di un crollo annunciato che ha scritto Franco
E invece Franco basiti oggi ci ha raccontato qualche pagina della rinascita di San Giorgio gli uomini e le donne che hanno ricostruito il ponte e il libro che trovate in libreria e anche credo disponibile coi sulle piattaforme consuete sul web per editore e Ferrari
Così chi vuole può credo facilmente recuperarlo allarme tenga siamo davvero molto grazie rancore anzi e ci risentiremo per assoluto colto grazie davvero per essere stato con noi ci sentiremo presto e poi nel libro trovate ovviamente anche tutte le a parte delle carte un'ampia documentazione fotografica un vero e proprio dossier e poi anche ovviamente fino all'ultimo giorno quello della cerimonia di inaugurazione di qualche mese fa grazie ancora a Franco graffiti dal robot lavoro con l'ascolto