L'Italia è il mare

Buongiorno sono Lucio Caracciolo direttore di Limes evitò la Buona Domenica per questa seconda e conclusiva giornata del mare
Siamo nel centro di Roma nella sede di Confitarma che gentilmente ci ospiterà in questo meraviglioso palazzo siamo a circa tre chilometri dal cimitero degli a cattolici dove fra l'altro ho voluto essere sepolto il grande Gigi Proietti
E dove è sepolto da un paio di secoli il poeta inglese John Keats una delle stelle della letteratura romantica
Sulla tomba John Keats ha voluto che fosse scritto Qui giace qualcuno il cui nome era scritto nell'acqua
Normalmente scrivere nell'acqua non porta un risultato concreto ma pare che molti Stati la pensino abbastanza diversamente
Direi quasi tutti gli stati che si affacciano sul Mediterraneo con la notevole eccezione del nostro Paese che però in tardivo recupero
Appena approvato alla Camera una legge che istituisce una zona economica esclusiva o meglio dà modo alle nostre autorità di istituirne una peccato che arriviamo piuttosto tardi quando quello che una volta era un mare libero
è diventato un territorio ho disputato conteso con una forte presenza anche di navi da guerra e con contenziosi piuttosto aspri persino tra Paesi alleati come turchi e francesi
Ecco scrivere sull'acqua è diventata un'attività abbastanza importante anche per il nostro reparto cartografico la cui leader Laura Canali adesso in un video registrato per questa conferenza ci spiegherà che cosa vuol dire disegnare tracciare delle linee sul mare delle linee di confine
Così come per esempio le Zone economiche esclusive in testa hanno a chi li delimita appunto particolari diritti in particolare per quanto riguarda la pesca
Per quanto riguarda l'ambiente per quanto riguarda le prospezioni
Nei mari che vi ricordo sono dei grandi giacimenti di ricchezza ma all'incrocio di queste linee determina spesso un caos
Che lascia libera la strada a possibili dispute a conflitti
Speriamo non armati fra l'altro nel numero di Limes che trovate in edicola e libreria l'ammiraglio Fabio Caffi o spiega in maniera molto dettagliata
Quelle che sono le poste in gioco nel Mediterraneo e in particolare sul fronte sud italiano lungo lo stretto di Sicilia
Che ci separa da quella che una volta era la Libia e che oggi è territorio spartito non equamente fra turchi e russi
Quindi vi lascio a Laura Canali e poi ci rivediamo immediatamente dopo grazie
Il mare in carta è una mossa fu cartografica formata da sei mappe che ha realizzato espressamente per questa edizione dell'Italia il mare verrà sono presentate nella prima edizione del Festival che si svolge a Roma il quattordici e il quindici novembre
Possiamo vedere la prima mappa
In questa prima mappa io ho cercato di rappresentare pochi elementi certi sui quali poi si cresce il ragionamento per tutte le mappe a seguire il primo elemento importante è la zona di protezione ecologica che questa in questo c'è listino chiaro
Che è una zona è stata istituita dall'Italia per una protezione ecologica e della pesca di queste aree qui
Queste aree sono molto importanti dal punto di vista ecologico e del mare soprattutto quest'aria qua cavallo tra Francia Liguria e qui santone Italia che comprenda anche tutta la Corsica e la costa
Nel nord della Sardegna perché in quest'area c'è un bisogna proteggere molto cetacei e tante c'è tanta biodiversità
Nel senso che confluisce il fiume Rodano che esce dalla da Tolone all'incirca nel sud della Francia
E con una gran forte evaporazione delle acque che avviene in quell'area lì
E anche da un delle correnti sottomarine che emergono si crea un ambiente del tutto particolare per la creazione appunto la riproduzione dei cetacei ed è una zona che dal due mila uno insieme alla Francia
Cerchiamo cerca l'Italia di salvaguardare dall'inquinamento
Questo è un punto di partenza uno degli aspetti principali di questa mappa è da notare che la zona Lazard appieno combacia perfettamente con questa linea arancione che sarebbe la piattaforma continentale italiana
La piattaforma continentale italiana è formata da alcuni punti diciamo in cui ci sono stati degli accordi bilaterali con i Paesi rivieraschi quindi in questo caso è il confine con la Spagna
Qui si vede con la Croazia peggio con la Tunisia numerato da questi numeri in giallo
In questa mappa ho pensato di sovrapporre intanto la Z e a e che sarebbe la zona economica che è stata disegnata espressamente dall'Algeria ed è questa zona orizzontale in azzurro
Che va proprio a confinare quasi con le acque territoriali della Sardegna
Le nostre acque territoriali territoriali sono assegnate con questa linea e sono le dodici miglia nautiche dalla linea di base fino
Intorno diciamo tutta la costa che appunto il il mare territoriale
La linea di base corrisponde alle linee della bassa marea
Vorrei passare la mappa numero due questa mappa racchiude tutte le frontiere del Mediterraneo
Riporta in parte le acque interne come vediamo queste in blu scuro e la particolarità di questa mappa che ne abbiamo considerato acque interne sia il Golfo della Sirte che il Golfo di Taranto questi due golfista uno molto ampi per esempio Golfo di Taranto e sessanta miglia nautiche
Mentre invece il il Golfo della Sirte trecentosei miglia nautiche
E queste non rientrerebbero diciamo nelle regole di di acque interne
De per il diritto internazionale del mare ma siccome sono considerati dei golfisti
Storici che sono quindi diciamo fanno parte della storia di questi paesi ormai da da centinaia di anni sono state Santa sotto il controllo di questi paesi vengono considerate acque interne
Gli Stati Uniti non riconoscono il Golfo della Sirte come acque interne della Libia quindi non è proprio un elemento definito un altro punto molto importante di questa mappa sono i tre punti rossi che si possono vedere nominati d'uno due tre perché sono le tre aree critiche del mar Mediterraneo un appunto è l'AZ economica esclusiva dell'Algeria di cui abbiamo parlato prima
Il punto due invece e l'accordo tra Turchia e Tripoli
E questa zona qua
In sostanza la Turchia ha disegnato una nuova zone economica che combacia con quella di Tripoli perché ovviamente è un accordo che ha stabilito con il governo di Tripoli attualmente la Libia sanno in guerra a due due situazioni completamente diverse ma perché è importante che strategicamente ci siano queste Z e che si toccano perché consentirebbe due Paesi uno scambio e come se è un confine diciamo di contatto che consentirebbe lo scambio diretto fra i due Paesi delle acque perché dobbiamo pensare in queste zeppe ai sono altamente strategiche la stesso equivale dell'Algeria dove attualmente scorrazzano certo dal presepio dei sottomarini
O altre forze militari che servono per tenere il controllo in questo caso del mare il mare come si può vedere da questi disegni che ho realizzato non è solamente a qua quindi frontiera che mobile ma soprattutto è un po'un gioco di scacchi sembra quasi un disegno
Esclusivamente strategico perché non è facile tenere il controllo di questi di questo terreno chiariamolo così molto molto mobile
Eppure è una partita importantissima che ci può neanche lo in una prospettiva completamente diversa nei nostri confini perché siamo abituati a pensare i confini come confini terrestri mentre invece quindi noi dobbiamo considerare i golfini
Di acqua e quindi molto importante il confine ad esempio con Malta
Con la Libia
Con la Tunisia con la Croazia con la Grecia
Poi nelle altre mappe vedremo
Perché l'altro punto importante e questo perché qui ci sono dei giacimenti di gas mediorientali molto il nuovi importanti molto grandi Afrodite Leviatano sono i due principali
Che a seconda di come verranno divise le entrate economiche europea ci sarà lo scortano indetto lo sfruttamento di questi grandi giacimenti di gas Pacha una frontiera
Molto calda marittima qui tra Israele e Libano che contesa ed è un po'uno spicchio di mare che ha ancora bisogno di essere di trovare la sua definizione precisa
Ecco questa è una mappa che ha una nello specifico la zona tra la Sardegna l'Algeria e la Spagna
Per sottolineare l'incrocio di tutte le zeta e dell'aria bisogna pensare che ogni Z è ha diritto a duecento miglia nautiche comprese le dodici del limite delle acque territoriali le dodici miglia nautiche in ogni Paese ha intorno alle proprie cose
Non c'è lo spazio per questi duecento duecento miglia nautiche nessun punto del Mediterraneo quindi sarà necessario trovare un accordò per poterle far combaciare per non creare diciamo delle situazioni di di attrito e di rischio
E in questo caso ho riportato esattamente come ognuno degli Stati vorrebbe la propria Z ai a seconda dei colori vediamo la Spagna in villa
La Francia ritagli d'Italia questa gialla calda De Pace questa zona qui che la zona
E Ovest perché la ricerca di idrocarburi pestare acqua
è stata diciamo allargata da popolo della Tate forma continentale queste aree che sono al di là dei duecento miglia nautiche e SI servono per andare a cercare diciamo no idrocarburi gas macché minerali
Perché fino a qualche anno fa si poteva trivellare fino diciamo a vicino alle coste invece adesso con queste piattaforme petrolifere che sono queste navi che possono trivellare fino a tre mila metri di profondità naturalmente si apre uno scenario completamente diverso non dobbiamo anche dimenticare che il ministro sotto i mari ci sono i cavi internet è il nostro Mediterraneo è un crocevia importantissimo dimenticati che passano dall'ASI al Mar Rosso il canale di Suez entrano nel Mediterraneo per ovviamente irrorare tutta l'area mediterranea un grosso snodo da questo punto di vista è la Sicilia
E passare per Gibilterra attraversare l'oceano
Quindi anche sotto i mari
Ci sono adagiati sul fondale tantissime strutture
Strategiche molto molto importanti in questa mappa si incrociano molti ritagli di mare è stata una mappa molto difficile da rendere il più chiaro possibile e per essere più chiari possibile meglio partire dal confine quello più nitido che l'accordo tra Italia e Tunisia del mille novecentosettantuno che è la linea Arancio che gira intorno a Pantelleria Linosa lampione e Lampedusa
Qui la Tunisia accordato un miglio in più intorno a Pantelleria oltre le dodici miglia nautiche stabilite per legge diciamo
Mentre questo stesso privilegio non è stato dato a Linosa al né all'empio deve a Lampedusa e questo perché perché dell'Italia preferito accettare un accordo con la Tunisia che gli consentiva di per otto anni di pescare oltre diciamo le di confini territoriali della Tunisia perché perché quella zona di importante questa del mammellone questa qui in diagonale da una zona molto pescoso ha in cui era molto importante per noi poter andare a pescare ma in realtà se avessimo la proposta italiana era stata quella di istituire questa linea qui che corrispondeva all'equidistanza appunto tra le nostre isole e le coste della Tunisia
E come si vede dal disegno questa linea passa proprio in mezzo al mammellone quindi avremo comunque raggiunto lo stesso obiettivo cioè di dividere le il mammellone in due avremmo potuto comunque continuare a a pescare in queste zone che ci interessavano dà un tocco negli ultimi anni la partita del mare si è complicata moltissimo
Fino a un certo punto l'Italia ha sempre pensato Tinari fossero liberi di essere navigati e di poter andare a pescare in libertà per questo diciamo non c'è stata mai una definizione chiara di dove delle acque territoriali si è pensato di poter rimanere utile in libertà invece che abbiano tutti i Paesi ne siamo stati un po'l'ultimo paese del Mediterraneo a hanno paia ha cominciato a cercare di stabilire dei confini
Qui si vede quest'aria celeste in orizzontale che ha tutta la zona che Malta considera la sua acqua nelle la sua zona dove poter fare le ricerche di idrocarburi e come si può vedere da questa fetta di mare praticamente va a renderebbe Linosa lampione Lampedusa una in club
Delle isole in cave perché se fosse veramente così le acque di Malta verrebbero chiuse le nostre isole in questo momento è in realtà e con le nostre acque arrivano fino a qui questo è un punto importante di un incrocio di vari divari Lina di confine qui c'è un'altra linea invece che è stata stabilita nel mille novecentottanta Central Malta e in Libia ed è un altro confine diciamo fisso stabilito intorno al quale difficilmente si potrà cambiare un po'le carte in tavola questa diciamo è la mappa che cerca un po'di riassumere la problematica tra l'Italia Malta e la Libia anche se questo limite che vediamo qua questo Meridiano del quindicesimo grado è stata c'è stata una sentenza della Corte internazionale di giustizia che dice
Che prevale nel nei confronti diciamo di un piccolo Stato come questo come quello di Malta tra l'Italia e la Libia privati prevalgono gli Stati che hanno maggiore costa maggiore superficie per cui in sostanza questa sentenza dice che da questa linea il confine del mare sarà tra Italia e Libia e questa è una sentenza molto importante che ci aiuterà a definire anche il confine tra Sardegna e la Z e algerina perché la Sardegna e l'isola più grande del Mediterraneo quindi a una vasta area che può e questo è un buon un elemento per poter contrattare contro l'Algeria guadagnare spazio questa è la quinta mappa ed è come se io prendessi la mappa di prima la spostassi un po'più a est cercando di semplificare un po'la zona del mammellone
Ho tolto una serie di elementi lasciando però diciamo la visione di Malta del suo mare questa linea del Meridiano che è molto importante e qui ci spostiamo nel Golfo della Sirte questa linea tratteggiata blu del diciamo che delinea i dodici le dodici miglia nautiche che sarebbero il limite delle acque territoriali che ed è disegnata e in alcune mappe prodotte da dagli Stati Uniti che non non vogliono riconoscere e lo riconoscono la chiusura del Golfo della Sirte come si vede bene qua
Io l'ho chiusa perché era importante segnalare questa fascia che è di sessantadue chilometri è una fascia di pesca fondamentale per la Libia
Quella dove ogni tanto che arrestano i nostri ma Pescatori insomma ed è la questa zona viene calcolata cui esiste proprio perché il Golfo della Sirte viene chiuso perché altrimenti non potrebbe queste sono le dodici miglia nautiche secondo la Libia non potrebbe essere così alta nel mare in questo contenzioso del del mare della Libia vediamo che si riproduce anche sul nostro confine tra Grecia e Italia
Infatti questa zona qua questo triangolo
è proprio diciamo il cuscinetto che se venisse riconosciuta l'assistente USA o oppure aperta si sposterebbe il confine infatti nel punto tre quattro equidistanza Italia-Libia considerando la chiusura del Golfo della Sirte
Salirebbe se invece l'equidistanza non consente non consigliere considerata la chiusura del Golfo della Sirte si abbassa
Il confine tra Grecia Italia è importantissimo è stato definito già insomma da molto perché la Grecia
Ha bisogno di stabilire la sua Z e in fretta per il problema che ha nelle mante con la Turchia che preme sulle isole di Creta e Castello Rizzo
E lì dove vuole guadagnare più spazio la ZTE per avvicinarsi alla Libia quindi qui c'è tutta un un partita importantissima
Da giocare da definire chiaramente né in questi nuovi confini marittimi ecco qui questa mappa invece è stata concepita un po'come una visione diciamo artistica del nostro mare intanto abbiamo messo resta il lato sud quindi sarebbe tutta la parte africana
Al nord dell'Italia la zona balcanica la Turchia fino alla Spagna partendo dal nord che è diventato il Libano Israele questi sono i flussi del traffico che arriva dal Mar Rosso a passando il canale di Suez si immette nel Mediterraneo come vedete la zona di Sicilia e Malta è molto calda
Debba verso le colonne d'Ercole per andare poi nell'Oceano Atlantico proseguire
Intorno al globo
C'è anche una diramazione verso il Mar Nero che comunque molto un flusso molto importante
E le zone gialle sono quelle evidenzia lo diciamo proprio sulle sono talmente tante rotte che ho preferito mettere una zona ampia di colore per dare quest'idea proprio dell'intensità
Le linee celesti
Sono quelle più diciamo meno meno commerciale meno meno meno fitte meno frequenti ma comunque nostro mare
Da questa mappa si può vedere quanto non c'è più diciamo un centimetro quadrato di acqua libera e tutto completamente
Passato da rotte qui vediamo solamente le rotte marittime perché sotto e altrettanto fitta la rete di cavi di internet che attraverso dei nostri fondali
Disegnare questo mare così intricato e pieno di feeling è sembrato quasi di entrare una spy story
Devo ringraziare l'ammiraglio Cassio per la sua pazienza e per tutta la conoscenza che ho del mare che mi ha dato per poter riuscire a districarmi in questo Ubu Mitolo veramente colorato intricatissima
Grazie a Laura Canali che ci ha dato un saggio della cartografia di Lines che troverete per quanto riguarda questo volume sul mare molto dettagliata e anche molto più ampia no in questo numero di Limes
Passiamo ora dalla
Delimitazione cartografica alla discrezione all'analisi e la discussione
Su quello che effettivamente si fa nel mare e dal punto di vista economico energetico della pesca e così via e quindi fra pochi minuti comincerà la tavola rotonda che sarà moderata da Fabrizio Marotta
Di Limes con Pierre Vergerio che il direttore gas mezzo Stream NRG Management & ottimi session della Edison
Riccardo Rigillo direttore generale pesca marittima cultura del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Massimo Nicolazzi presidente di Saint ex Italia
Michele Ezio usi vicepresidente relazioni istituzionali Europa Africa Medio Oriente Asia Pacifico di CNH Industrial e poi Fabio Caffi ho appena citato ammiraglio esperto di diritto marittimo a fra pochi minuti grazie
Buon giorno a tutti benna ritrovati a questo secondo appuntamento di questa seconda giornata delle giornate del mare di Lina sa io sono Fabrizio maronita modelle però questo dibattito ricco di ospiti estremamente qualificati che andrò a presentarvi mano mano
Che ha come tema il Mediterraneo delle risorse
In che senso quali risorse belle più varie direi
La narrazione così si dice oggi a cui siamo stati abituati studiando sui libri di scuola è quello di un mare che via via perdendo la sua importanza
Culla della civiltà occidentale con la scoperta delle americane quattrocentonovantadue perde il suo primato
Connesso quello delle potenze che vi si affacciano più direttamente tra cui la penisola italiana a vantaggio dell'oceano Atlantico
Poi arriva molto più recentemente parliamo del dell'ultimo secolo il decollo
Economico e geopolitico dell'Asia in particolar modo della Cina che quindi sposta l'asse dall'Atlantico al Pacifico questa un po'la borgata passatemi il termine o comunque
La lo schematismo che sovrintende molto spesso la concezione che sia a dei dei mari
In modo se vogliamo un po'didattico in realtà certo c'è in effetti questo primato terzo per certi aspetti a vantaggio dell'Atlantico prima e del Pacifico poi nel Mediterraneo resta un mare assolutamente centrale e e per l'appunto un ricco di opportunità ma anche chiaramente di sfide da quale punto di vista be'innanzitutto dal punto di vista prettamente
Commerciale
Perché
Il Mediterraneo è il mare attraverso cui passa ancora oggi un terzo del commercio marittimo mondiale e se consideriamo che il commercio marittimo eh oltre il novanta per cento le stime variano decimale più decimale meno
Punto percentuale più o o meno del commercio mondiale
Praticamente stiamo dicendo che circa un terzo del commercio mondiale di fatto passa attraverso il nostro mare e lo fa perché attraverso il canale di Suez e poi lo stretto di Gibilterra
Il Mediterraneo è un canale di collegamento
Uno snodo cruciale nella rotta che dal dall'est dall'Estremo Oriente va verso per l'appunto il mercato europeo e poi ancora più in là
In alcuni casi verso quello americano quanto meno la costa
Este per l'appunto del del continente americano e questo fa del Mediterraneo quello che in una bella mappa di Laura Canali che a corredo del numero di Limes l'Italia il mare da cui prende le mosse a questo Festival
Può essere definito un né di oceano a ricordarci tra l'altro che i mari sono tutti interconnessi e che quindi non ha senso da un punto di vista Jo politico-strategico ma anche Cologgi cosa vogliamo trattarli come universi separati a se stanti anche quei mari come il Mediterraneo che sono dei mari per certi aspetti più chiusi di altri
Ma ci sono altre ambiti per cui il Mediterraneo è un mare per l'appunto ricco e anche piuttosto affollato quindi di attori che vogliono in qualche modo mettervi sopra le mani
La conseguenza diretta di questa ricchezza commerciale del Mediterraneo l'aspetto infrastrutturale nitide tranne un marito ricco di porti e che tra l'altro negli ultimi tempi ha visto affacciarsi attori
Penso presenta al Marocco o all'Egitto che con l'allargamento di Suez ha creato un sistema economico di porti e infrastrutture
Anche logistico industriali a corredo del
Del sistema per l'appunto del Canale di Suez
Porti dicevo per l'appunto che fanno per certi aspetti a gara per intercettare i fossi mariti e portualità vuol dire anche retroporto Rita vuol dire infrastrutture opportunità di sviluppo vuol dire idiozie Perrini
Di direzione amento di flussi commerciali ed economici che possono fare la fortuna o la sfortuna di interi territori
Ancora per un Paese come il nostro in particolar modo che nel Mediterraneo immerso per quasi tutto il proprio territorio ancorché spesso pare dimenticarselo affacciato come invece sulle Alpi guardando quindi al alla sua dimensione soprattutto è prettamente
Diciamo terrestre IMEI terraneo e anche un sistema economico a sé stante Kuhn dei delle dinamiche commerciali economica a se stanti economica e non solo spesso la sponda sud del Mediterraneo è rappresentata ha ragione anche certo mediaticamente come una fonte di problemi fonte di instabilità fonte di guerre di migrazioni
Più o meno incontrollate di pericoli
Soprattutto la fascia Saiano una fascia difficilmente controllabile una zona di traffici
Ma i paesi della sponda sud e anche dire della sponda est in particolar modo l'economia principale di quella parte Mitterrand cioè la Turchia sono anche delle economie con cui l'Italia commercio uscente scambio e attraverso questo interscambio può passare anche una dinamica di stabilizzazione che può eventualmente aiutare a in qualche modo
Lenire le problematiche che per l'appunto dalla sponda sud promanano e poi chiaramente è un mare che ha alberga fonti di diciamo di materie prime minerarie ma anche soprattutto energetiche e questo vale per i giacimenti off-shore soprattutto di idrocarburi quindi gas e petrolio accertati
Penso per esempio al nostro mare Adriatico di cui poi ci parlerà più nel dettaglio uno degli ospiti che vi andrò presentare ma anche e soprattutto negli ultimi tempi nuove ambiti di appunto diciamo sfruttamento potenziale attuale energetico quali per l'appunto il Mediterraneo orientale di cui parleremo più nel dettaglio in seguito quindi per l'appunto l'Energia
E poi di
E poi il
L'ambito prettamente potremmo dire ho già strategico-militare della sicurezza
Il Mediterraneo è un mare che insiste su zone fondamentali una dal punto di vista prettamente Jo politico perché diciamo è attraversato da una faglia che è quella che più volte all'inizio abbiamo rappresentato tra il mondo relativamente stabile il nostro e fu invece una parte di mondo nettamente più stabile quale quello per l'appunto che si affaccia sul Mediterraneo da sud
E quindi la proiezione marittima una proiezione era la proiezione di potenza in generale militare
E che il Mediterraneo rende possibile è qualcosa che interessa non solo alle potenze prettamente mediterranee ma anche a Paesi dalla Russia agli Stati Uniti che invece mediterranea da un punto di vista geografico prettamente non so
Il tutto chiaramente in un mare che un mare stretto potremmo definirlo cioè un mare relativamente piccolo rispetto agli oceani propriamente detti e che quindi conseguentemente vede accavallarsi
Interessi spesso confliggenti e che non trovano sufficiente spazio proprio geografico per esplicitarsi
Ecco da questo ultimo punto vorrei partire per introdurre il primo ospite che abbiamo alla il piacere di avere con noi oggi per questo dibattito
L'ammiraglio Fabio Cassio che oltre a essere una firma di lungo corso di Limes proprio su queste e tematiche è professionalmente titolato a parlarci di questo non solo in qualità di appartenente alle nostre diciamo la nostra Marina ma anche in quanto esperto in particolar modo di diritto marittimo
Ammiraglio che cosa sta succedendo si parla di territorializzazione del mare dei mari in generale ma in parte ho modo di un mare così stretto e così affollato come Mitterrand lei firma un contributo sul sul sull'Italia il mare sul volume di Limes
Da cui ripeto prende le Spurlock punti nostro Festival proprio su questa questione ce la vuole cortesemente illustrare
Bene grazie dottor Marotta grazie all'immerso di avermi invitato qui o meglio alla professor Caracciolo grazie alla signora canali che
Ah con cui ho collaborato per redigere le cartine che la signora ha fatto meravigliosamente grazie alla marina anche con cui non ho mai cessato di aver rapporti da quando sono andato in congedo a questo proposito devo dire che ovviamente io parlo qui a titolo personale i temi marittimi sono molto delicati anche le cartine
Si prestano a essere fonte di polemiche equivoche quindi tutto e attribuibile soltanto a me
Detto questo lasciatemi iniziare ricordando che il mare non conosce confini al di là delle acque territoriali così diceva cavalli smetta
Ciascuno è libero di navigare doveva Luís voglia diceva il famoso giurista olandese Ugo Grozio nel mille seicentonove e vige l'assoluta libertà di navigazione al di là delle acque territoriali questo lo afferma il secondo dei famose o quattordici punti di Wilson
Presentati nel mille novecentodiciotto che sono ancora alla base della politica marittima americana anche tuttora nel Mar della Cina presente fra contestazione di imprese marittime eccessive
Ora
Naturalmente la l'affermazione l'altro l'asserzione che nel mare non ci siano confini non è più valida
Dal dopoguerra in poi dagli anni quaranta quando ancora vigeva alle le acque territoriali di tre miglia quando ancora la Gran Bretagna era la principale sostenitrice della libertà di navigazione per i propri interessi ovviamente gli interessi coloniali la via delle Indie no
Da allora in poi molto è cambiato s'è stato introdotto il regime dalla piattaforma continentale che il fondo il sottofondo del mare che spetta allo Stato costiero
Senza necessità di proclamazione perché cioè una proiezione della terra sul mare piattaforma continentale che
Riguarda lo sfruttamento come diceva il dottor Marotta delle energie
Fossili principalmente idrocarburi idrocarburi liquidi gli usi quindi è uno degli oli idrocarburi gassosi ma anche noduli polli metallici terre rare
Metano idrogeno atto allo stato solido e pare ce ne sia anche nel Tirreno
Dopo la piattaforma continentale negli anni settanta nei recenti anni settanta
è stato in solo per l'istituto della zona economica esclusiva zona economica esclusiva che quindi è la colonna d'acqua sovrastante la piattaforma continentale
Anche qui ci sono dei limiti della zona economica esclusiva che possono coincidere con quella piattaforma continentale ma anche no
Perché il regime della zona economica esclusiva e del tutto differente da quello della piattaforma continentale
Piattaforma riguarda le energie e le le risorse minerarie principalmente la nella zona economica esclusiva invece la protezione delle risorse naturali risorse ittiche principalmente quindi zona economica esclusiva uguale pesca eh
Anche protezione ambientale quindi i due pilastri della zona economica esclusiva sono questi ma c'è anche qualcos'altro qualcosa di molto attuale
Cioè lei energie rinnovabili fuori energie rinnovabili le dal vento quindi immaginate lui in fans nere piattaforme pale eoliche al largo delle coste oppure flottanti anche
Poi Energia dalla marea e dalle correnti qui purtroppo credo che non ci siano grosse novità perché è una tecnologia annunciata da quaranta cinquanta anni che credo non abbia fatto progressi e che tuttavia in Italia di cui in Italia si comincia a parlare ampiamente perché noi abbiamo il piano energetico nazionale che oramai
Considera residuale le energie fossili vero e punta tutto sulle energie rinnovabili ma di questo torniamo un attimo fra un po'perché e è un problema di anche di esercizio dei diritti da parte nostra che cominciano a essere
Carenti inficiati da questa nostra rinuncia nostra rinuncia che purtroppo gli Stati frontisti mal capisco e
Cioè nulla ci impedisce a noi di rinunciare giga fosse ma questo non dovrebbe essere una rinuncia a esercitare le giurisdizioni sulla piattaforma continentale ho letto da qualche parte che i vicini si considero lo dico in punta
Una bambina capricciosa cioè che non si sa che cosa che cosa voglia e credo la la l'espressione figurata rende un po'l'idea vi basti considerare che come poi vedremo la cartina in Adriatico la Grecia aveva dato delle concessioni petrolifere
Di sfruttamento dal versante italiana
E ce ne siamo accorti cominciano a parlare i giornali
Della Puglia dice la Grecia sconfinata perché perché c'era una quiescenza da parte nostra come anch'per non dire della Comazzi a noto che la Croazia il il gas vada come uno solo presente non è chiesta non è che c'è un
Una paratia fissa
Ora il dicevo
Dicevo del dei confini
I confini in mare che in antico non esistevano lo ha detto il professor Caraccio stamattina che i confini ci sono l'ha detto la signora Canali ha fatto vedere una de queste cartine le ha commentate allora in mare ci sono dei conflitti confini che riguardavano il fondo del mare che riguardano la massa d'acqua che possono essere stati concordati dagli Stati quindi confini stabiliti da accordò che posso essere stati stabiliti da una corte internazionale dalla Corte internazionale
Di giustizia al tribunale il diritto del mare a oppure da una corte arbitrale ad hoc come è successo per il Golfo di Pirano
Oppure confini che gli stati reclamarlo unilateralmente perché è proprio dalla piattaforma continentale quella di essere considerata un prolungamento del territorio emerso è e qui e qui
Veniamo a un punto dolente
La nell'ambito della controversia tra la Grecia e la Turchia alcuni esponenti Brera mariti Mita turca tra cui anche l'ammiraglio Robur Deniz Schio oramai di cassare questi vita libertà
Hanno detto che c'era stato
Una forma di discriminazione verso la Turchia e hanno fatto riferimento alla mappa di Siviglia che cos'è questa mappa di Siviglia all'altro
L'Unione europea circa quindici anni fa ha dato incarico a un professore d'università di Siviglia posso dire il nome perché non c'è nessun problema presso il professore Luis de di vero
I geografi a economica di preparare uno studio sulle zone di giurisdizione del mediterranea
Questo studio avuto anche dell'evoluzione ed è disponibile on line perché è uno studio commissionato dalla Commissione marittima dell'Unione
Europea bene in questo studio quindi si fa ci sono delle schede Paese eh quando si va a vedere la Grecia si è riportata una cartina che da
Tutto il massimo effetto a Castellon Rizzo e confina la Turchia nei suoi angusti spazi anatolici insomma non ci non ce l'ho qui poi la vedremo magari quella tanto per intenderci
Che prevede due triangoli sotto la costa Natoli che ha e che inter crudele la Turchia e le vieta di esserlo stato frontista dell'Egitto
Cosa che poi
è stata
E ancora irrisolto perché la Turchia immagina di di contestare l'accordo tra Cipro
E l'Egitto quello del due mila e tre che ha già ipotecato questo confine che dovrebbe essere seguito poi da quello con da cresce venti
Poi siamo alla cronaca degli ultimi siano morenti con questa questione perché è questione che può riguardare direttamente il contestato accordò tra Turchia e Libia anche in parte certo che la risposta
Che la risposta turca queste queste pretese
Allora questa mappa di Siviglia che
Cos'è il termine sembrerebbe riandare a qualcosa del mille quattrocento ovattata o altro fatta un po'
Quale il papa Alessandro sesto stabilirono demarcazione tra le zone d'influenza spagnole quelle portoghesi al largo delle di Capoverde
Questa mappa di Siviglia
Abdichiamo dite riporta anche la zona economica di Malta
E la riporta nella sua massima estrinsecazione l'Italia invece viene confinata viene confinata
A nord
Come se l'Italia non fosse lo Stato frontista della Libia o per lo meno gli assegna all'Italia voi vedete questa cartina soltanto un piccolo un piccolo spazio
Vedete dove termina quella linea mediana che poi va a congiungersi a Italia Grecia cioè ci darebbero qualche qualche meglio e
Allora esiste una forza delle cartine le cartine possono servire molto possono essere arbitrarie possono servire a orientare la politica internazionale
Questo questo caso di una Turchia Allodi mostra e quindi bisogna essere molto attenti
Io c'ho tenuto a chiedere alla signora canali di disegnare bene questa mappa
E questa mappa credo che sia fatta secondo dei criteri oggettivi
Cioè non c'è nulla di un null'altro che non sia dimostrabile ecco
Cioè non non voglio affermare delle pretese italiane in contrasto a quelle maltesi
Ho a quelle tunisine o a quelle libiche dico soltanto che ci sono alcuni elementi oggettivi allora un elemento oggettivo e che Malta reclama questa grande zona questo Lidia
In Jolla violetto che va a Fini che bocche
Come ha detto la signora canali prima chiude le Pelagie Lalli Implant Lampedusa e Linosa va a finire quasi fino al punto triplo con la Grecia
E
Va a finire anche a sud spingendosi anche abbastanza perché qui c'è un problema di equidistanza con la Libia io ho dimenticato di dirvi che il principio dell'equidistanza
In ogni caso il principio di partenza nelle delimitazioni marittima non è l'unico cioè che era l'unico
In confino a che era un forno l'entrata in vigore la convenzione del diritto del mare perché adesso si afferma il principio di proporzionalità vuol dei
Che io parto dalla equidistanza i due Stati stabilisca una linea di equidistanza geometrica immaginate delle linee
Di uguale distanza
Poi si fanno dei calcoli c'è un processo siano free Steps dei calcoli e dire proporzionalità tra le superfici da spartire e le frontiere marittime i le coste degli stati poi bisogna stabilire naturalmente
Quali sono le coste rilevanti cioè quale la costa rilevante libica il rapporto a chi all'Italia il rapporto a Malta ecco sono vari elementi quindi parla ed equidistanza forse anche fuorviante però è uno sicuramente un punto
Di partenza quindi
Pretesa maltese molto molto ampia pretesa che viene affermato dal mille novecento ottanta quindi sono quarant'anni che Malta senza modificare di un punto la sua posizione afferma questa pretesa poi ci siamo noi i dove abbiamo stipulato con la Tunisia quest'accordo del mille novecentosettantuno voi vedete questo questa linea in rosso che circo letta anche le Pelagie
Quest'accordo non ha dato Effetto alle isole Pelagie cioè le isole Pelagie hanno non hanno piattaforma continentale al di là delle acque territoriali e Pantelleria assolo un Miglio allora voi sapete che
Nella contesa tra Grecia e Turchia alle isole hanno grosso su un grosso elemento sono elemento principe del della contesa perché la Grecia pretende che tutte le isole tutte le sue isole abbiano il massimo di zona economica esclusiva di piattaforma continentale
Mentre la Turchia sostiene che
Non è possibile quindi vadano ricercate soluzioni che ne so come le Isole del Canale di stringersi tra Gran Bretagna e Francia cioè facendo delle Antoine François cioè la l'equidistanza tra la Grecia e la Turchia va stabilita tra le coste reciproci reciproca e non tra le isolette greche che sono come sapete sono adiacenti alla costa venti
Nel caso di Italia-Tunisia noi abbiamo dato
Effetto quasi zero alle nostre isole
Contraddicendo quindi quello che poteva essere un principio da sostenere con maggior forza d'altronde qui vedete
Vedete che abbiamo una linea tratteggiata che va sulla sulla sul mammellone sulla zona di pesca tunisina
Il fatto che non abbiamo considerato le isole e le isole Pelagie non vuol dire niente perché il discorso con la Tunisia e ancora aperto come ha aperto il discorso con Malta come aperto il discorso con la Libia diciamo che con la Libia tra l'altro non è stato mai iniziato
Ora due piccole cose e poi poi i passi si continua il la discussione
Allora voi vedete in verde esco e cosa sono quelle quelle sono le zone aperti alla ricerca dalla piattaforma continentale italiana soprattutto voi vedete questa zona ad est di Malta
Che è stata stabilita nel due mila e dodici cioè per la prima volta in Italia il due mila dodici ha fissato una zona che si sovrappone a
Esplicitamente a quella maltese cioè un decreto anche depositato alle Nazioni Unite che cosa vuol dire questo vuol dire che noi siamo in conflitto
Con Malta no vuol dire che quando finalmente cominceremo i negozianti potremmo come comincia lì sulla base di parità cioè la tua pretesa a fronte della miglia
Con la Libia poi ovviamente noi potremmo iniziare anche un negoziato separato con la Libia ecco non lo abbiamo mai fatto ci sono dei problemi con la pesca dovremmo stabilire quali sono le i confini anche ai fini della pesca
Io spero che si vide consigliato si faccia tranche che si faccia Italia Malta Libia
Cioè la la lealtà italiana e a tutta prova cioè noi no non vogliamo giocare su tavoli separati credo che le alla nostra amicizia con la Libia e la garanzia migliore è anche l'amicizia con Malta ovviamente
Allo scritto nel mio
Nel mio articolo noi abbiamo tra siamo garanti della neutralità maltese questo è un accordo ancora in vigore non lo ricorda più nessuno ma vuol dire che c'è una relazione speciale tra Italia e Malta la speranza che poi si tramuti
In risultati positivi
Io sul piano delle delle indicazioni ultima cosa non è che uno Sissi debba per forza
Stabilire delle zone di giurisdizione nazionale esclusiva e questo lo fanno con la Grecia lo pretende la Tunisia la Turchia
Ci sono anche delle zone comuni delle joint phishing zone delle joint Exploration solo di conti né di piattaforma continentale quindi io credo che sia tra l'altro quello alla alla l'approccio migliore per l'Italia quello di ricercare delle soluzioni che non
Dividano presentano i contendenti cioè oramai le risorse si possono mettere in comune a protezione ambientale si mette in comune lo sfruttamento della pesca ma impossibile la la la FAO
La la che il Consiglio delle pescherie del Mediterraneo pretende che mi
Ci siano questo approccio approccio comune
Resterebbe da fare il discorso con l'Algeria magari lo facciamo dopo ma anche il discorso con l'Algeria è simile a quello che ho fatto adesso non vogliamo Rina andare allo scontro con l'Algeria cercheremo di trovare delle soluzioni comuni e ecco la cartina dell'Algeria questa qui vedete l'Algeria si è spinta fino ad Oristano o speriamo che recedente in parte
Purtroppo è stata invogliata a far questo dalla nostra
Minimalismo dal nostro basso profilo noi vedete in quella zona in grigio in
Al nord lì la zona e credo sia aperta la porta
A Lodi Lupo è una meta della nostra piattaforma continentale ed è quasi coincidente con quella a con la pretesa algerina cioè l'altro io Giobbe questi non vogliono fare le ricerche petrolifere beh allora io mi spingo lì
Questa forse in soldoni significa
Poi anche la nostra zona di protezione ecologica non è che si spinge fino all'equidistanza tra l'Algeria
E e l'Italia che poi ha dato dai punti tripli Tunisia Italia e Spagna Italia no sì PM prudentemente al di qua ma la prudenza
La la moderazione
Delle delimitazioni purtroppo è una virtù che non è molto tenuta in considerazione dagli alti ed è considerata elemento di debolezza ecco grazie grazie grazie davvero ammiraglio perché ha saputo sintetizzare
Un problema piuttosto vasto e prima di passare la parola
Al prossimo ospite mi vengono in mente due spunti di riflessione il primo riguardava per l'appunto il discorso del auspicato è auspicabile accordo Italia Malta Libia
E mi viene in mente che ahimè in questa fase storica per quanto riguarda quanto meno la sponda sud del cosiddetta sponda sud del Mediterraneo
L'assenza di confini a come dire riconosciuti e riconoscibili non riguarda solo il mare riguardante alcuni attori terrestri mi verrebbe da chiedere provocatoriamente con quale Libia fare raccordo in questo momento
E questo è uno dei problemi ancorché sappiamo che ufficialmente non lo conosciamo il governo di Tripoli ma ai ne sappiamo poiché sul terreno la realtà è un po'più articolata ma è ovvio che l'ammiraglio si inserisse alla Libia ufficialmente riconosciuta
E e il secondo diciamo spunto lo rimarco più che altro perché è stato benna bene enunciato
L'idea che esistano dei diritti scolpiti nella pietra immodificabili
è un'idea diciamo nobile è un'idea anche per certi aspetti sicuramente auspicabile ma che molto spesso non trova poi i diciamo riscontro una realtà geopolitica sul terreno perché i diritti sono o quanto meno per quanto riguarda diciamo l'esercizio di diritti degli Stati sovrani qualche cosa che ha molto a che fare con l'effettivo esercizio del di una sovranità e quando questa non viene esercitata uno si percepisce da parte altrui che c'è una forma di acquiescenza a forme di erosione di quella sovranità da parte di altri ecco che poi quei diritti di fatto finiscono per non vale di più e questa è una lezione che diciamo sul mare una lezione particolarmente sul mare in senso sopra fisicamente mare per quanto riguarda il mare è una lezione che credo sia molto attuale ed è una lezione peraltro che diciamo richiede quindi oggi come non mai da parte italiana non solo un approccio strategico
Al mare
Noi spesso allineasse lamentiamo la carenza di strategia
Ecco il mare la dimensione marittima è uno degli ambiti in cui in questo momento specialmente in alcuni mari come il Mediterraneo la carenza di un approccio strategico si paga molto cara a questo argomento
è dedicato uno dei saggi di Limes per l'appunto a firma di Riccardo Rigillo che il secondo ospite che vado a introdurre qui
Esperto di questioni strategiche marittime e per questo affermato anche in passato articoli per rimasto sull'argomento è peraltro in una posizione potremmo dire professionale istituzionale che gli conferisce una
Un osservatorio privilegiato di queste dinamiche perché è direttore generale pesca marittima ecco cultura ministero delle politiche agricole alimentari e forestali i pastori in in sigla
E appunto all'Hui vorrei chiedere
Se questo scenario delimiti delineato per l'appunto dall'ammiraglio adesso lo scenario attuale cosa resta annui quindi e come possiamo tentare di giocare le nostre carte per recuperare un terreno che evidentemente siamo andati perdendo negli ultimi anni
Saluto Riccardo rigido lo ringrazio di essere in collegamento come oggi è passo l'una parola per il suo il suo intervento
Grazie dottor ma lontana
Grazie a tutti buongiorno grazie per questo invito
La la domanda che mi che mi poneva una domanda molto articolata per entrare nel tecnico bisognerebbe parlare a lungo
Alcune soluzioni le ho tracciate proprio nell'articolo che lei citava che ho scritto per Limes io partirei qui
A parlare di
Tre questioni un è quella delle risorse accennarla almeno brevemente une quella degli spazi che le risorse sono necessariamente collegati e quindi la gestione degli spazi vorrei puoi fare
Una notazione in merito alla proposta di legge ormai dirittura d'arrivo sull'istituzione di una zona economica esclusiva italiana
Timore in Parlamento una notazione che probabilmente è ancora nessuno di noi ha fatto ma che dovrebbe essere una una notazione importante perché la proposta di legge sci fa porre qualche domanda
A partire dalle risorse ricordando anche quello che ha
Detto ieri l'ammiraglio vicolo riguardo la politica marittime Segrate europea non dimentichiamo che questa politica marittima europea che nasce nel due mila otto ha spinto poi molti stati europei a prendere coscienza e consapevolezza
Dell'esistenza e dell'importanza del mare non ultima fra questi Paesi proprio l'Italia proprio la nostra la nostra penisola
La politica a integrata col dio marittime integrati europea si articola su quattro pilastri che sono la pesca la biodiversità l'energia e i trasporti
Per dirgli molto sinteticamente e come ricordava l'ammiraglio bipolo per questo ci tengo a citarlo lo scoordinamento fra le amministrazioni che si occupano di questi di questi quattro pilastri non è uno scoordinamento solo italiano
Certo è vero che per quello che riguarda il nostro Paese questo scoordinamento è molto più forte
Ed è amplificato dalla mancanza di una strategia come diceva correttamente il dottor Marotta un'assenza in strategia generale e un'assenza di strategia specifica per quanto riguarda la marittimi ITA
Direi di più perché l'assenza di strategia e poi figlia di un'assenza di obiettivi non scherza chiarezza su quello che è l'interesse nazionale
è chiaro che questo porta come una frammentazione in generale ha le che già c'è amministrativamente
E che veniva anche ieri citata mi sembra fosse l'ammiraglio di buffo che diceva che spesso chi si occupa dei singoli settori
Incarico dei vari sette mi marittimi poi manca di visione d'insieme io nella mia esperienza mai decennale posso
Dire che questa cosa l'ho riscontrata annullo riscontrata però in quei colleghi che provengono da un background ad esempio dell'ormai scomparso ministero la marina mercantile
Perché chi viene da quei ruoli ormai quasi tutti i prossimi alla pensione chi viene da quei ruoli conserva una visione sì forse di ambito civile per quanto questo termine possa avere un significato ma conserva una visione di insieme dei temi marittimi e questo credo sia un punto importante perché l'Italia almeno fino a un quarto di secolo fa conservava comunque un'amministrazione che almeno per la parte più civile
Cercava di a vere e di coordinare una visione d'insieme teme probabilmente diciamo così gli obiettivi di interesse nazionale si erano già persi di vista comunque non venivano considerati ma il fatto di avere un un un'istanza unica era sicuramente un vantaggio ed è questo che credo questo credo sia un punto importante per quello che ci riguarda l'avere un un'istanza di pianificazione strategica ovunque di ragionamento sul mare che possano mettere insieme tutte le componenti con devono esser sole componenti civili
E non è un caso che lei negli Stati generali dell'economia che sono tenuti prima dell'estate
Da alcuni settori è venuta della richiesta e l'esigenza di istituzione di un'agenzia del mare di questa agenzia si era parlato
Qualche anno fa era sembrato si potesse concretizzare ma insomma che sia un'agenzia un ministero un'altra struttura è chiaro che è importante avere un qualcosa che sintetizzi che sintetizza una politica chiara sul mare
Non sto Taranto do ce tengo a sottolineare dal punto di quelle che sono le diciamo così gli aspetti più economici civili per così dire ma anche gli aspetti di sicurezza e quindi di proiezione di protezione gli aspetti più tipicamente
Anche geopolitica il fatto di poter a vere
Anche una
Diciamo così un coordinamento con le forze armate e di polizia che si occupano di mare non è sbagliato in questo
Nella in questo numero c'è un interessante Scheda di Alessandro Marino che mette un po'in luce quella che potrebbe essere una struttura una struttura di questo tipo tornando velocemente alle alle risorse quindi le risorse che sul mare
Vengono a essere gestite riportando i quattro pilastri della politica
Integrata europea e che sono poi comunque quattro pilastri assolutamente di buonsenso soprattutto per quanto riguarda come ricordava l'ammiraglio graffio la la non sono economiche esclusiva
Sono quindi diciamo i trasporti che tra la portualità quindi il trasporto marittimo
Ricordiamo ricordavamo che non siamo un Paese ricco di materie prime che il novanta per cento delle merci arriva tramite appare questo per importanza e i trasporti l'energia che non è soltanto Ignazia dentro per muri quindi energia dal suolo e sottosuolo marino
Ma energia che deriva anche da l'utilizzo degli spazi ad esempio appunto per i famosi parchi eolici Battipaglia eoliche
O anche da
Energie derivanti dalle differenze di potenziale delle onde dalle differenze di temperatura del mare tutte tecnologie dice l'ammiraglio Cassio che un po'come i mitologici noduli può limitare gli son rimaste sempre allo stesso punto però nondimeno sono sono tecnologie interessanti comunque con delle prospettive
Non da ultimo la biodiversità e non solo perché tanta biodiversità e tanto patrimonio genetico Marino oggi è breve Tabili e quindi è un aspetto economico ma anche perché la biodiversità ci garantisce la stabilità un ecosistema e comici garantisce soprattutto in momenti in cui l'attenzione cambiamenti climatici ed altri mutamenti
Importante di questa scala la biodiversità conserva un suo valore rilevante
Infine la testa e le risorse ittiche
Che non sono ultime se non altro per due motivi innanzitutto perché la risorsa ittica così come anche l'inquinamento a dir la verità risorsa ittica non conosce confini per quanto ne possiamo tracciata e con le nostre zone linee sull'acqua le risorse ittiche queste linee non lo riconoscono e quindi sono necessariamente risorse condivise su spazi continui
Che ci impongono quindi un confronto continuo di negoziato di coordinamento e anche in qualche volta di contrasto
Con chi gestisce utilizza le stesse risorse
Un secondo aspetto ma questo è un tema che andrebbe meglio approfondito non dimentichiamo e
Dalle Sbarbaro del fino al Mar cinese meridionale la pesca a spesso negli aspetti geopolitici non trascurabili da ultimo non dimentichiamo che uno dei principali sono il principale dossier Breaks sette delle ultime settimane è stato proprio il dossier pesca fra Unione europea e Regno Unito
Quindi
Queste questi quattro pilastri come si è detto anche ieri necessitano una organicità è un coordinamento complessivo che è chiaro che in un momento in cui l'amministrazione italiana è sempre più evanescente per motivi per motivi storici direi la burocrazia è sempre più indebolita e difficile da ricostruire ma credo che sia comunque importante a vere un'istanza centrale di coordinamento veniamo dunque a quelli che sono e quindi pronto al nocciolo della questione ed era della domanda quelli che sono gli strumenti per per gestire per gestire diciamo così le risorse principalmente strumenti giuridici ed è curioso che per tanti anni nel nostro paese non si sia chiarito quale fosse la nostra posizione è il nostro obiettivo in merito allo status giuridico le acque del Mediterraneo
Perché noi siamo partiti come si ricordava da una mediterranea opera tutto acque internazionali quindi fondamentalmente libere condiviso per arrivare il piano piano un processo iter federalizzazione e di Piano piano zone di giurisdizione su ambiti diversi a volte pesca molto ambiente a volte mi sono economiche esclusive che piano piano stanno per così dire erodendo questa questa area di acque quest'aria di acque internazionali per lungo tempo noi abbiamo come
Cioè parlo anche prima di Montego Bay abbiamo
Appuntato alla condivisione delle risorse e alla coordinamento della condivisione senza bisogno di tracciare confini probabilmente questa soluzione era un ottimo era un ottimo fino a qualche anno fa adesso ovviamente
Non è praticabile e terza di Carla anche fino a poco tempo fa ci sarebbero comunque necessitate volontà e forza sufficienti cosa che non abbiamo avuto saputo manifestare
Quello che più singolare che abbiamo messo tanti anni c'abbiamo messo tanti anni a definire un obiettivo al che adesso è chiaro che quello di una suddivisione anche per parte nostra con una zona economica esclusiva
Ci abbiamo messo tanti anni se si pensa che la convenzione di Montego Bay è entrato in vigore nel novantaquattro
Che era stata siglata nell'ottantadue che già da diversi anni almeno da fine anni settanta si negoziava diciamo che il tempo per adeguarci e decidere che cosa fare l'avevamo avuto quindi è sicuramente utile soprattutto per noi che operiamo
Per recuperiamo sul mare per il mare è importante avere chiaro il quadro che
Diciamo così il governo e il parlamento ci assegna fino a poco tempo fa eravamo sempre in un limbo dove non capivamo se dovevamo difendere di più
Un regime interni Diaco internazionale dobbiamo difendere di più
Una zona economica che comunque tardava amo a disegnare questo ovviamente per chi ha responsabilità amministrative era era un imbarazzo notevole tant'è vero che poi le amministrazioni spesso andavamo ciascuna per conto suo a secondo degli interessi o del diciamo che l'obiettivo che si riteneva più pertinente alla al proprio settore poi al di là di quelle che sono le idee di ciascuno dal momento in cui il Governo il Parlamento mettono un segno che è chiaro nostro è nostro compito semplicemente seguire quel segno no ed eseguire
Il percorso verso gli obiettivi che ci vengono delineate e recare quindi è importante
Una importanti che permettono a domanda
Lei ha detto prima perché io sono per ribadire l'ovvio che apparentemente è tale e poi molto spesso non si rivela tale lei ha detto una cosa interessante ha detto fino a un po'di tempo fa e ha ricordato anche la lunga genesi di diciamo della normativa attuale che sovrintende i regimi marittimo in ambito delle Nazioni Unite il lo status diciamo di internazionalizzazione delle acque era un ottimo poi non lo è diventato più non lo è stato più che adesso siamo in un contesto rovesciato
Ma che cosa è cambiato esattamente cioè insomma gli stati hanno sempre avuto bisogno di risorse in mari sono sempre stati diciamo appunto
Ambiti in cui si tracciano linee Napoli risorse in effetti sono mobili perché adesso diciamo questo nazionalismo marittimo che prima non c'era alcune col comunque si pensava di poter arginare
Ma diciamo innanzitutto i processi teorizzazione
Molto antico nel senso che o comunque molto vecchio nel senso che data almeno dalla fine del secondo conflitto mondiale
Da quel momento in poi per una serie di motivi si cominciava ad essere interessati a come dire estende la propria giurisdizione qui importante si tratta e giurisdizione non di sovranità che è cosa ben diversa quindi soggetta comunque ad oneri anche ad oneri oltre che a diritti quindi dovere infiniti
Si tendeva quindi estendere la giurisdizione
Per tanti motivi Franco non ultimi anche gli sviluppi tecnologie che permettevano anche sfruttamento a largo raggio di risorse del
E il tipo più banali
Quando parliamo di ottimo ovviamente parliamo di ottimo in un'ottica di quello che può o poteva essere il ruolo dell'Italia
Allora ovviamente l'aver avuto se avessimo avuto la necessaria forza e volontà per
In tempo utile mutilate realizzare la gestione di risorse Mediterraneo ovviamente avremmo potuto intestarci un ruolo di regia che purtroppo non abbiamo avuto
La zona economica esclusiva non per questo è un male intrinseco un male in sé anzi nel momento in cui avessimo avuto chiare idee ancora fino a pochi anni fa e avessimo deciso che questa suddivisione in zone era comunque diciamo così funzionario poteva essere funzionale a un ruolo centrale dell'Italia nemica gran parte di esso
è chiaro che avremmo dovuto comunque come in un mio articolo su di me si qualche anno fa facevo notare per modulo unico prendere un'iniziativa e quindi magari i poteri d'iniziativa poteva essere una conferenza internazionale sullo stato giuridico delle acque del Mediterraneo dove si decideva comunque sì
Arrivava a sostenere la bontà di questa suddivisione in zone economiche che però prevedeva anche una responsabilità comune verso tutti gli altri Stati rivieraschi anche in questo caso aver avuto un ruolo di iniziative quindi intestarsi anche qui una regia ci avrebbe dato sicuramente una importanza che oggi non possiamo più pretenderlo reclamare ci rimane oggi come oggi ci rimane ovviamente un ruolo più limitato chiudiamo di reazione ormai vediamo che viene ritagliato su iniziativa altrui attorno a noi il mar Mediterraneo certo acquistare quelle trenta o quaranta miglia perché purtroppo le duecento miglia che provocatoriamente
Citava ieri l'ammiraglio Cavo Dragone
Non li abbiamo neanche davanti alle nostre coste
E
Quindi avere queste trenta quaranta gli annunci da un grande grande vantaggio quello che possiamo fare e utilizzare ma mutilati realizzazione quindi la cooperazione con gli altri attori che si affacciano sul Mediterraneo almeno nelle due aree hanno o il più vicine più care anche da Pupi se interesse strategico che sono da un lato l'Adriatico
I Balcani quindi e dall'altro lo stretto di Sicilia che sicuramente vedi una situazione molto più articolata e complessa e quindi richiede sicuramente un'attenzione è una diciamo così un lavoro di fino da non semplice ma che richiede grande grandi contenuti grande preparazione
Questo credo che sia un po'una sorta diciamo così
Di ti soluzione per quello che per quello che può essere il nostro ruolo o per giocare un ruolo che possa avere un valore aggiunto non solo per noi ma anche per gli altri Stati del Mediterraneo da in questo momento
Grazie
Grazie grazie mille vorrei molto brevemente forse se si possono forse possiamo tornarci successivamente tre secondo me importante fare un'osservazione sulla proposta di legge
Soggiorno economica esclusiva assise poi farla in due minuti molto volentieri
Prego che in due minuti la faccio subito perché deve sorgere una domanda allora ovviamente la proposta la proposta sicuramente tardiva ma altrettanto sicuramente meritorie perché come dicevo chiarisce in particolare soprattutto hanno gli operatori diciamo così del mare
Chiarisce la direzione in cui siamo andati lì con l'andare i Parlamenti con andare il governo
Il punto è è una legge del genere che in effetti lascia soltanto diciamo salvi soltanto la possibilità di istituire una zona in esclusiva ci fa interrogare sostegni Ficara
Auto
Inserendole in quella che è un pochino Lalla la Lampre diciamo così l'atteggiamento italiano verso questo tema gareggia in genere c'era bisogno sicuramente da conquista politico forse non c'era bisogno complessa giuridico perché già alla ratifica dell'accordo di di Montego Bay darà un colosso ci permetteva di istituire una zona economica esclusiva
Una legge avrebbe forse potuto delineare nei confini o addirittura sarebbe bastato un negoziato è un trattato
Ratificato dal Parlamento con i confini asseconda diciamo così bella vista di frontisti dunque negozi avevamo quindi questa questa regge
Ci fa vedere innanzitutto è un punto d'arrivo utile ma un punto d'arrivo perché c'è stata molta confusione a monte
E poi i aggiungiamo anche qui sempre riferendoci alla provocazione delle duecento miglia da dichiarare anche qui non ci dimentichiamo che la legge ci dice che comunque sempre dobbiamo negozi che ha ha e che in attesa di negoziato se mai dovessimo dichiarare qualcosa sempre fatto con le dovute cautele per non inficiare negozio quindi comunque anche qui
è un po'una pistola caricata a salve se la se la intendiamo come strumento come segnare certa verso gli altri Paesi questo un pochino quello che che che mi viene come risposta a questa domanda che mi pongo
Certo specialmente in un momento in cui gli altri sembra invece voler scaricare diciamo fra le proprie armi giuridiche con tutt'altro che salva vedevo il l'ammiraglio Cassio che annuiva vigorosamente a Bari passati non so se vuole rapidamente la battuta per la non menzione sua sono perfettamente d'accordo con l'amico riciclo che un pilastro per la sua
Marittimi tra Italia Anna insieme alla Marina militare al Corpo delle capitanerie alla Guardia di Finanza gli operatori marittimi allo Shipping
Tutte realtà al scusate disse non riuscito e poi vorrei anche ringraziare l'Istituto idrografico della Marina che la Casa delle delimitazioni cioè quella che custodisce la scienza dell'imitazione
Ora senza far torto a nessuno quindi Italia esiste una marittimi capo ora per quanto riguarda la la libertà di navigazione in Mediterraneo io volevo precisare questo il Mediterraneo è un mare semichiuso no
Chiuso tra e Gibilterra a Suez gli stretti ma soprattutto Gibilterra e Suez e quindi
è un mare dove non ci sono gli spazi oceanici dove le distanze tra le coste sono inferiori alle fatidiche quattrocento miglia che sarebbero necessari per proclamazioni un'eterna unilaterali duecento miglia da un lato e duecento miglia dall'altro quindi il paradigma del Mediterraneo è quello della cooperazione tra gli Stati che indicato dall'articolo centoventitré questo esclude le proclamazione unilaterale un passo indietro perché noi non abbiamo mai proclamato Lazzeri prima Mazzola zero protezione ecologica nel due mila e sei
Nel due mila e sei l'abbiamo fatto perché la Francia l'aveva già fatto quindi fu una reazione a quella francese
Perché non volevamo ipotecare la libertà di navigazione in nel Mediterraneo temendo che la nostra iniziativa alla nostra iniziativa sarebbero seguite iniziative di altri stati e che altri Stati avrebbero esercitato una giurisdizione improprio che vuol dire
La Slovenia la Croazia per esempio pretendono la notifica preventiva del trans inoffensivo delle nostre navi quando l'Apple la porta il Cavour passato dalle acque territoriali slovene si è stato eccepito che abbiamo sconfinato come se fosse necessario
Nel golfo di Trieste che strettissimo chiedere un'autorizzazione preventiva
Si temeva che la stessa cosa facesse la Siria nella zona economica esclusiva che lo facesse la Libia quindi c'era un problema di come si dice di mobilità delle flotte dell'Italia
Nel firmare la convenzione del diritto del mare mille novecento ottantaquattro enne ratificarla dieci anni dopo
E uno dei pochi Paesi insieme all'Olanda e alla Germania ad aver fatto uno statement una dichiarazione in cui si dice
Nessuna delle disposizioni della presente convenzione può essere perpetrata nel senso che il regime al regime della zona economica esclusiva sia connesso la preventiva notifica
Delle manovre e delle naviga della navigazione delle navi militare barriera un problema a un problema Mili navale
Che poi forse con la fine della guerra fredda venuto non dobbiamo dimenticarlo e non dimentichiamo il ruolo occulto o scuro
Della Marina in tanti anni è qui andiamo alla Sibley Interval Blindness che è stata citata ieri dall'ammiraglio di Buffon cioè non tutto quello che ha fatto la Marina in tanti anni è apparso evidente
Olanda Germania in quel caso poi chiaramente hanno problemi analoghi nel Baltico mare coi diciamo non meno caldo del nostro anche lì soprattutto un punto di vista militare ultimamente
Ma cambiamo leggermente inquadratura ma non più di tanto perché le questioni sono tutte collegate è stato citato soprattutto dal dottor Rigillo
La questione ambientale beh certo faremmo torto alla complessità la interconnessione per l'appunto di tutte queste questioni
Se non citassimo e non ci occupassimo specificamente cosa che abbiamo fatti in passato e facciamo anche in questo volume delle problematiche strettamente ambientali connesse a questo mare che non sono al mare in generale e aumenteranno in particolar modo che non sono solo problematiche rilevanti in quanto tali ma anche perché la loro incidenza pregiudica poi l'utilizzo delle risorse pensiamo per esempio a quelle ittiche sono più ovvia ma non solo
Dunque Novellino e se siamo spesso per i casi i casi di studio perché molto spesso parlare di questo tipo di problematiche modo astratto rischia poi di essere un po'un po'fumoso ed è per questa ragione che abbiamo invitato Michele si osi
Che è vicepresidente di Cnh Industrial ce ne h want non dire molto ai non addetti a lavori perché come spesso succede nell'ambito della grande industria
è un una una realtà che possiede marchi molto noti come per esempio coniò Olanda che leader uno dei leader delle macchine
Di uso agricolo e quindi molto spesso non si sa cosa c'è dietro appunto a marchi che vediamo sulle nostre strade o in questo caso nei nostri campi ma è una realtà estremamente importante una realtà italiana
Ed è una realtà che tra l'altro diciamo compie sforzi di decarbonizzazione composta tutte le realtà che si occupano di questo di questo settore in questo caso diciamo veicoli ma non solo ecco allora io vorrei chiedere a De Rossi che ringrazio di essere qui presente com'è oggi
Diciamo un suo punto di vista come dire documentato sul campo
Di queste problematiche per l'appunto poi anche connesse alla dimensione prettamente Marini
Prego grazie mille grazie mille per l'invito ringrazio al limes del professor Calasso per aver pensato a noi che come dicevi mensa Fabrizio poco fa ci occupiamo di camion veicoli commerciali trattori
Ma che per le costruzioni per la Protezione civile quindi siamo di fatto molto ancorati alle strade siamo votiamo ancorate ai campi siamo ancorati ai cantieri quindi di mare in effetti non c'è sul mare in effetti non c'è una corrispondenza una corrispondenza diretta
Ma in realtà il mare per noi è fondamentale per diverse ragioni la prima ragione è che senza dubbio dal punto di vista della logistica sostenibile la cosiddetta con modalità quindi l'interazione fra la la logistica su strada e logistica sfumare
Sono è fondamentale la compenetrazione fondamentale anche la luce verde della diversa orografia
Del continente europeo e anche alla luce delle diverse modalità
Di diversa efficienza dei singoli
E le singole modalità appunto di trasporto trasporto logistico peraltro o scollato con attenzione gli interventi che mi hanno preceduto e se pensavo che il trasporto su strada fosse complicato sicuramente quello sul mare non è meno complicato anzi il secondo motivo è che tra le altre varie tra i vari attività di CNH Industrial c'è anche la produzione di motori industriali che tra queste moto industriale anche motori
Marini motori marini che sono sempre più nell'occhio delle dittature per quanto riguarda l'impatto ambientale e la riduzione ulteriore sia di emissioni inquinanti che di emissioni di CO due
Terzo mo'terzo punto terzo motivo che sicuramente come è stato detto prima il Mediterraneo Energia e fonte di energia ed è un corridoio delle infrastrutture energetiche
E mai come oggi il tema dei trasporti è interconnesso ai tempi al tema dell'Energia o meglio il tema del trasporto sostenibile Enter connesso alla tema energetico quindi alla geopolitica dell'Energia
Ed è su questo terzo punto appunto ne vorrei soffermare ripreso fermare dando dopo qualche linea Breve di intervento sulla interconnessione fra energia in Mediterraneo la mobilità sostenibile in particolare la nostra specifica roadmap tecnologica una roadmap tecnologica che in azione come le nostre
Avviene sulla base di considerazioni su i principali macro trend del nostro secolo
Quelli che però identificato che impattano quindi sul trasporto su strada sull'agricoltura sostenibile
Sulle settore decostruzione son sicuramente quattro il primo è l'aumento de la popolazione che nei prossimi anni a entro due mila e cinquanta se non ricordo male aumenterà
Di circa due miliardi e di persone
Se mi permetti grosso tra l'altro concentrati in Africa
Tanto per parlare in rete terranno cioè del continente che affaccia coi direttamente a sud certa sul Mediterraneo
Sicuramente l'organizzazione è un elemento che impatta molto sui nostri bisex
Se non ricordo male anche questa volta circa due milioni di persone ogni anno passerà dalle campagne alle città il terzo a protende la connettività quindi un aumento nei prossimi decenni sicuramente dell'e-commerce e quindi del trasporto su strada
E l'ultimo punto l'ultimo macro trend e quello del cambiamento climatico l'undici per cento e popolazione nei prossimi decenni sarà impattata dal cambio dal cambio climatico a livello mondiale
L'Europa dal punto di vista il cambio climatico ed appunto dista dimissioni di C o due rappresenta in totale non solo il settore trasporti ma tutto l'otto per cento IMI Senecio due Mondiali quindi una minima parte se vogliamo ma ovviamente nostro contributo a livello europeo deve essere appunto messo a a in cui in condivisione con tutti gli altri con tutti gli altri settori
Quindi parlando è l'ultimo atto macro trend a cura del cambiamento climatico ecco impatto sono starò ma tecnologica vorrei raccontare qual è il legame tra la nostra roadmap tecnologica e le proposte alternative che abbiamo sviluppato che svilupperemo nel prossimo futuro
E il Mediterraneo
S'
Oggi diciamo che il trasporto su strada può contare sulla sul contributo del diesel i diesel devo dire al di là della demonizzazione che è stata fatta negli ultimi negli ultimi anni
Negli ultimi vent'anni ha ridotto l'emissione di CO due senza che vi fossero legislazioni cogenti il trenta per cento delle emissioni
Questo perché le emissioni di CO due son direttamente proporzionale ai consumi
E son direttamente proporzionali all'efficienza del veicolo stesso quindi che ente finale
In instaura una sorta di circolo virtuoso per indurre i costruttori a mettere sul mercato veicoli sempre più efficienti sempre più pulite dal punto di vista in serie C o due perché rappresenta un costo minore per il l'utilizzatore finale
Ma il lo step successivo di cui per anni siamo stati unici profeti nel deserto e il gas naturale di gas naturale è un un tipo di con carburante con ridotte emissioni di C o due e quasi nulle missione di inquinanti quindi che hanno a che fare con la qualità dell'aria
E oggigiorno diciamo siamo sa son stati front runner e oggigiorno altri competitor stanno seguendo questa strada però per le gli ha tu che questo
Carburante a
Ed è in questo a questo punto che vorrei inserire il tema del legame tra innate nella nostra roba tecnologica e Mediterraneo
Il Mediterraneo è fonte di casa imiterà ne è il corridoio che può portare attraverso infrastrutture i gas sulle nostre coste che successivamente verrà distribuito ai varie stazioni di rifornimento per realizzare veramente un trasporto sostenibile da solo sostenibile in un'ottica dell'utilizzo del gas che anche identificato in diversi provvedimenti della Commissione europea ha accenti anche piovere anche più vecchi in quanto il gas naturale può rappresentare ulteriormente il ponte verso l'utilizzo di casta fonte rinnovabile perché i motori sono compatibili le infrastrutture sono compatibili quindi è una tu su cui investire oggi per il domani
E il Mediterraneo entra in gioco ulteriormente proprio perché Méditerranée soprattutto le coste mediterranea come è stato detto prima su una fonte in quasi inesauribile di energie rinnovabili
Quindi quindi per la produzione Dio metano che può essere messo in Rete è utilizzato i nostri camion
E dei nostri veicoli che in un'ottica cosetta quel Tui Chico completo a un impatto ambientale elevato di C o due pari allo zero se non addirittura positivo perché si evitano certi processi certi processi tecnologici
Il passo successivo a quello del gas naturale per parlare ancora una volta non sarà una tecnologica ed idrogeno e dirò gelo che è chiaramente come tutti sappiamo ad emissioni zero rappresenta il pilastro fondamentale l'intricato recentemente da diversi provvedimenti licenza per come sa europea e ripreso varie volte dal dal vicepresidente Tim Armas in carica per il il green deal
Rappresenta sicuramente l'assoluto una delle soluzioni ma una del principale soluzione tra decarbonizzazione entro due mila e quaranta entro due mila cinquanta e ancora una volta le infrastrutture per il gas e ancora una volta il ruolo del Mediterraneo come corridoio
Entra in gioco perché le infrastrutture del gas sono compatibili
Per cui suppergiù con quelle che saranno le infrastrutture necessarie per l'idrogeno e quindi per il trasporto di Rosa e la miscelazione tra idrogeno e gas che sono fondamentali appunto per mettere e in campo una una una mobilità una mobilità sostenibile che chiaramente l'idrogeno sia però prodotto diciamo in un modo che non produca troppo C o due sardo come sappiamo l'idrogeno una fonte non primaria che deve essere quindi ricavato certamente devo dire che ci sono diverse tipologie di idrogeno disponibili oggi che San disponibili domani sicuramente idrogeno cosiddetto blu che l'idrogeno prodotto da fonti fossili
A una una valenza ambientale
Minore rispetto a idrogeno verde che prodotto da fonti rinnovabili attraverso l'elettrolisi dell'acqua ma è anche vero che i grandi aziende anche italiane
Sta mettendo a punto dei sistemi di cattura e stoccaggio Della C o due d'idrogeno blu che prego renda totalmente compatibile con i più alti standard ambientali in un'ottica di ponte verso l'idrogeno l'idrogeno verde
Quindi queste sono più o meno gli elementi della nostra una tecnologia che si legano alla al Mediterraneo come strumento diciamo così abilitante per creare una una mobilità sostenibile nel settore dei trasporti grazie posso chiedere se solamente avendo voi un'esperienza anche un o industriale nei motori diciamo Marini
Quanto più tutto questo poi è applicabile la proporzione in mare
Ma diciamo che il e il gas naturale in particolare gas naturale liquido è uno degli elementi primari penso dello sviluppo ulteriore della mobilità sostenibile in mare grazie
Grazie grazie anche Ferrara sintesi beh il suo intervento mi apre a questo punto non una porta a dire un'autostrada
Verso l'ultimo inseguimento del del nostro della nostra chiacchierata che quello prettamente energetico quindi siamo non solo nel campo delle risorse ma di una risorsa davvero strategica per eccellenza qual è per l'appunto o l'Energia
E abbiamo gli ultimi due ospiti last but not least ultima nona chiaramente per importanza e competenza
Che mi presento per l'appunto come ha fatto finora in ordine di intervento comincerei da Massimo Nicolazzi che vedo già in collegamento
Definire Massimo Nicolazzi professionalmente parlando in poche parole non è facile perché molte cose ma ci provo
è innanzitutto un docente docente di economia delle risorse energetiche
è ed è stato consulente amministratore
Mi società che opera operano in campo energetico e finanziario penso a PD stanca verso ma non solo quindi a un'esperienza proprio sul campo di che aspetti non solo tecnici ma anche gestionali del del mondo dell'Energia
è autore di diversi libri ma soprattutto dire e è una firma consolidata di massa di cui integra tra l'altro il Consiglio scientifico in questa veste che mi fa particolarmente piacere averlo qui
Massimo grazie innanzitutto di essere di essere con noi su questo ballo sfondo letterario
Anche alle sue spalle
Parlarci un po'di che cosa sta succedendo nel Mediterraneo energetico in particolar modo vorrei diciamo che tu facessi un po'il controcanto
Di ciò di cui si parla di più
Che poi riserverei all'ultimo intervento perché oggi i fari sono puntati sul Mediterraneo orientale
Ma non è l'unico ed è stato anche accennato negli interventi precedenti Mediterraneo utile dal punto di vista energetico sbaglia
Una
In Lazio compreso per la sua introduzione dopo che l'avete ascoltato il mio intervento non potrà che dell'UDEUR di per cui preparatevi al peggio ha voluto materasso
Grazie soprattutto per l'invito fatto tattici Nancy è maturata così qualificata questo evento
Mito da perimetrare il mio intervento mi tocca con l'Italia che è il mare parlare di Castellammare essenzialmente e quindi del ruolo del Mediterraneo rispetto al mercato del
Per capirlo però dobbiamo cominciare a parlarci magari di mercato europeo siti su due prospettive calma piatta per usare un termine frasi nautico
La previsione di medio termine e nel senso di una stagnazione dei consumi europei
Nel medio-lungo se ci mettiamo detta agonizzare a una grande c'è pure la possibilità che la calma piatta si trasmette in declino dei consumi progressivo
Già da qui al due mila trenta se guardate gli scenari ci viene pronosticato in Europa
Un calo cumulativo dei consumi dell'ordine abbiano almeno sette per cento rispetto ai consumi due mila diciannove uso quelli non il due mila venti perché il due mila venti sono determinati dal compito più e da una domanda reale
E quindi con una flessione un po'di vista dei consumi incolume compresa tra cinquanta e circa ottantotto miliardi di metri cubi a seconda per sé e per fare previsioni potete rivolgervi all'International Energy Agency o invece all'International le azioni non
In punto di consumer il grasso
Di cui disponiamo oggi insomma come volumi basta e avanza
Se però la situazione era guardate dall'alto e dal punto di vista della produzione europea
Tutore quadro vi cambia cambia vasta
Nell'ultimo decennio al netto della Norvegia no produzione europea dei gas si è praticamente dimezzata
Il nostro più grande giacimento domestico cioè Groening né in Olanda dopo quasi settant'anni di onorato servizio praticamente in agonia
La previsione International Energy Agency perché il declino continua e che nel due mila quaranta ci ritroviamo in tutta Europa a produrre non più di ventitré miliardi di metri cubi di gas all'anno
Per darvi un metodo di confronto è un anno e mezzo scarso di consumi italiani
Di fatto la prospettiva che e introdurre decenni l'Europa dipenda
Per oltre il novanta per cento del gas che consuma da gas importato
E dunque questo apre uno spazio un contributo mediterraneo
Al mercato del gas europee Massimo scusa al minuto che però potenzialmente
Scusami ma si impone imitano importato da dove se posso
Ci arrivo
Così vediamo l'assassino in prima pagina no lasciamo la luce mandare lasciamolo all'ultima non scherza scherzo oggi noi abbiamo degli assi d'importazione
Che sono essenzialmente via tubo Russia Algeria e Libia
Sempre via tubo Norvegia
Oltre che nord Europa sono i quattro tubi che arrivano in Italia e sono fondamentalmente perlustra coloro che vivevano Norvegia praticati inventano che fortemente l'Europa abbiamo una capacità ricettiva era molto grande
Di gas naturale liquefatto su mi rifarò una battuta in seguito che diversifica molto le fonti della nostra importazione dal punto di vista dei nuovi riproduzioni fisica questo è il quadro di oggi
E questo è il quadro al quale dobbiamo cercare di capire se il Mediterraneo può contribuire in diversi implicazione eroina
Però continuando a fare un passo indietro mediterraneo non solo come potenziale fonte dei nuovi flussi di cassa
Tenete presente in maniera totalmente arbitraria nel mio intervento di oggi fanno finta che Cipro siano extraeuropeo ma mi viene a Sassuolo a disposizione
Ma anche il vice nel Mediterraneo come un luogo che ha un potenziale per contribuire a in qualche modo a rallentare quel declino un brusco per la produzione domestica europea di cui parla dei
Dove e come
Spesso ci dimentichiamo
Che anche mare Adriatico in mare Mediterraneo
Oggi il mare Adriatico ci dà
Come Italia una produzione di circa tre miliardi di metri cubi di gas all'anno
Il settanta per cento della nostra produzione nazionale del quattro per cento dei nostri su di
In una situazione in cui quello che già di fatto
Uno stop a nuove attività di settore condurrà anche questi tre miliardi abbastanza breve era la loro estinzione
Eppure in Adriatico c'è potenziale opportunità didattico non grandissimi interni Roma-C ricadrà in qualche modo importa
Le riserve
Che contiamo oggi se rilanciamo l'attività potrebbero moltiplicarsi e secondo alcune stime addirittura quintuplicata
E la produzione ci metteremmo poco
Ah raddoppiarla
Qui con un piccolo caveat che c'è già rimbalzato addosso negli interventi precedenti una parte significativa del potenziale Adriatico e oltre le dodici miglia
E dall'altra parte dall'Aprea ecco la Croazia sembra molto determinata
Come dire a valorizzare al massimo il potenziale idrocarburi della fetta di Adriatico sua
Quello che si farà
Si farà insomma molto ma a ridosso della linea immaginaria di demarcazione Renzi propone a Zone economiche esclusive che avete benissimo ritratta
Visto benissimo ritratta nell'accattivanti Raul assieme e e con la Croazia che si fa attiva dovremmo ricordarci che qualunque cosa facciano eventuali subsidenza incluse
Sarà per via effetti che avrà come se l'avessimo fatto da noi
E che gli eventuali accumuli più o meno a cavallo delle due zone si prevengono prodotti solo dalla loro parte rischiano di venire da prodotti per interi roba la loro parte cioè di ristrutturarsi anche la parte nostra
Inizialmente potenzialmente divertimento
Questa è una cosa che tendiamo a dimenticare sì perché a volte ci dimentichiamo che gas quando lo si produce
In un giacimento è come il pesce del mare nel senso che in Regione di variazione di pressione il gas come Tecce si muove
Prosperarono
Inizialmente considerazioni dall'ammiraglio mi veniva in mente che in Adriatico per avere qualche speranza
Di avere qualche ulteriore idrocarburo italiano oltre a quelle già in produzione in oggetto forse si farebbe prima a fare un ragionamento esporre Shinzon anziché delle Zone economiche esclusive così bucano i croati
Ma parte della produzione resta anche nostra ma figlia però comma
Tanto come sapete
Nuove attività di esplorazione e produzione vanno sotto la regola del non posso mossa
Anche se io non posso Mussi coi si piega a ragioni a quotazioni a volte quasi clamorosamente fallace
La prima è molto usata se non abusata e che il gas fossile dobbiamo farne a meno quindi non cerchiamo un epico
Come se ci fosse una relazione tra produzione nazionale e consumi nazionali
Che sono invece in realtà due variabili indipendenti
Nell'epoca dall'abbondanza del mercato e benissimo possibile e in Italia si cessi di produrre gas e che i consumi di gas italiano in contemporanea aumentino
Approvati dalla barca spiega
L'altro non posso mosso è che bucava inquina
Dunque lasciamo per un sorso sui depositi al prove che noi ci dimettiamo portarci a caso permettano bello pulito
E lui nell'argomentare ci dimentichiamo magari che un buco ben fa o anche non sporca e chi Bucchi è possibile farli bene
Ma soprattutto ci dimentichiamo che il gas non si trasporta per inerzia
Ma che ha bisogno di consumare Energia per arrivare a destino più a lungo viaggia e più emette in atmosfera
Ai miei tempi voleva dire una stazione di compressione son pipeline in media ogni cinquecento chilometri e amministrazione ecco un grosso modo con sessanta megawatt di potenza installata
Che traguardo lo in termini concreti voleva dire che un dieci quindici per cento per Gasquet partiva l'allarme uscirà veniva bruciato per strada per farlo arrivare qui
Oggi la stazione di compressione sono sempre per le tre sempre meno grasso la situazione migliorerà no ma l'emissione continua a tessere interna della distanza
L'ambientalista informato dovrebbe cercarsi di gas più vicino a casa che può non posso bus mi fermo qui
E senza speranze per ulteriori produzione passo al tema del Mediterraneo come fonte d'importazione in Italia in Europa
Dicevo prima spazio di mercato per crollo della produzione pone ma non sono
E cioè anche alcuni nostri fornitori storici cominciano un pochettino a scricchiolare
A Mazara del Vallo potrebbe essere disponibile sempre meno gas algerino
Un po'perché la giuria comincia ad avere qualche problema di produzione ma anche un altro po'perché l'Algeria un programma di sviluppo basato sull'utilizzo domestico del proprio gas
Gela non è precisamente prevedibile come flussi quando esse la Libia lo diventerà
E daremo non è a prova per domani mattina
I flussi dalla Norvegia si annunciano stampi
Ma a questi prezzi e difficile che suscitino gli investimenti di rimpiazzo necessari a sostituire le riserve consuma e quindi anche lì potrebbe cominciare a declinare
Nel ce ne viene fuori che l'unico fornitore di oggi e con capacità di esportazione affidabili addirittura potenziale intendendo dei volumi in ultima analisi si diventa la Russia
E che il tema per la diversificazione degli approvvigionamenti non è in funzione della dipendenza dalla
Ma si pone come tema in realtà ti diversificazione e parziale sostituzione
Rispetto ai nostri fornitori nove uscì magari mi sembra paradosso by giusto specchio delle capacità produttive correnti
Sì va be'ma il Mediterraneo potete dirmi
Per il gas ormai c'è un mercato quasi petrolifero liquidità e trasparenza
E il gas che viaggia per me non era vincoli di destinazione
Tutto sommato assaporare la
Prina basta stipulare il Gnl che già abbiamo
Sufficiente capacità di ricezione e che chi parla di dipendenza dalla Russia forse non si è accorto che per un mese quest'anno evolute che abbiamo importato in forma liquida sono stati fondamentalmente equivalente a quelli importati in forma gassosa
Dalla Russia stesso
Vero
Però
Nell'approvvigionare gas potrebbe essere prudente diversificare non solo le origini ma anche le modalità
Il gas di terra va dove lo porta il tubo
Il gas di mare insomma il Gnl
Va dove lo porta il prezzo
Qualunque prudente grande operatore se li porta entrambi in portafoglio
E in qualche modo il tubo nel bene e nel male
Gli rende più stabili volumi e tra essi
Se posso fare un'approssimazione molto grossolana e che non tiene conto delle magia dalla finanza il tubo pare ideale per soddisfare le necessità di bei sulla loggia
E la flessibilità che la domanda impone diventa il terreno ideale per giocare con lui
Tutto questo per dire cercare di dimostrare che spazio per un nuovo boh e viene in Europa probabilmente c'è
E per raggiungere perché un nuovo tubo non può che nascere dal mare perché le scoperte delle Easter mere terraneo
Sono l'unica novità di fonte
Mi hanno
Perché dunque ecco c'è voi direte infine
Al ristorante
Se volete è una fuga io di grandi scoperte man Mary di Cipro di Egitto ed Israele
E da un potenziale lì non è incluso sicuramente grande ed ancora pienamente da misurare
UE perché non si parla già
Cento venticinque treni in più sfizio
Di potenziali riserve che sarebbero grosso modo tre mila quattrocentoquaranta miliardi di metri cubi insomma sette otto anni dei consumi euro
Certo le riserve non sono però
Un pezzo importante Ambra ad alimentare lo sviluppo interno penso su politico adottato un modello di sviluppo Galasso già molti anni fa
Però già oggi sono Egitto per non parlare di circolano sono in grado rispetto alle loro esigenze domestiche di essere esportatori netti
E sembra oppure cercare tra loro forme di cooperazione su come esportare
Poi oltre ai consumi domestici e un po'di per gas probabilmente come stanno già facendo So
La capacità di decretazione egiziana lo manderanno liquido fermare anziché esportarlo gli atti
Qui quel che vale per operatore vale anche per un produttore
Diversificare le modalità
Tramare
E tubo è sempre buona politica
E il potenziale produttivo dell'area dell'Est mediterraneo sembra tale
Da poter riempire un tubo senza sacrificare le esigenze di sviluppo in Terna delle opportunità offerte dal viaggiare informati
Se poi quel tubo si farà non potrà ovviamente a vivere qui torna la geografia e torno le cartine convenire sull'in Europa
E logica vuole ammettono lamentele degli ulivi pugliesi che l'Italia ne sia appunto l'approdo
Che vorrebbe dire al di là delle fantasticheria che nel tempo il tiro noccioli anche a Kandahar Vergassola
Che comunque si rafforzerebbe la nostra posizione
E questo soprattutto nel senso di un probabile riavvicinamento
Un grazie insieme da del prezzo del nostro cassa al prezzo del gas il nord Europa
Perché al Nord costa di meno
Ah no costa di meno
Anche perché arrivato a Russia e Norvegia facendo meno strada di quella necessaria per arrivare ad alta voce
La differenza di tariffa di trasporto rende strutturalmente diseguali i prezzi
E ovviamente al nostro disfavore
Il gas che arriva da sud inverte l'ordine dei fattori
Arriva qui
E deve pagare il pedaggio ce lo vogliono con
Tutto quello che arriva prima da lui fa tendenzialmente bene hanno quel differenziale di prezzo
E se volete riprova andate a vedere che cosa è successo colpa non sapeva chiede pipeline
Che ha portato cioè che sta per portare in Italia grassa zero a sconto
Sul prezzo nazionale
Vado a concludere il mercato c'è
I volumi ci sono e Alitalia il gas che viene dal mare dovrebbe oppure fare bene insomma dovremmo aiutare dico qua nasce colpiti
Però perché nasca si devono verificare un paio di condizione che oggi sono lontani dal poter sentire sconta
Va preme politica e si risolve nella necessità di una stabile costellazione tra i produttori regionali
Le premesse ci sono
L'Eastman deterrà neanche Asfor rom ha già ammesso lo stesso tavolo
Il G
I solai
Tristi
Giordani e città
Oltre Grecia Italia come stazione d'arrivo
Per me che sono cresciuto assorbendo quelli conflitti regionali me ne hanno quasi nutrito
E che ai tempi del lager per ci provavano a sviluppare un progetto di P Spy wine dall'Egitto e Israele passando per piazza
Perché ci guardavano distanti all'epoca come pazzi visionari
Quel tavolo cane insieme Egitto Israele Palestina e Giordania
Sembrava in qualche modo sembra ancora un miraggio
E però hanno messo insieme MB avrebbe accettare per mia storia già presa s'e fu chiesto ritrovai sulla Essence
E questo benché pienamente in campo
Impensabile
Ma collaborazione tra quei produttori e diventata condizione realizzabile
Sono i miracoli del commercio che ti aiuta ad essere società Berta
E che però ancora non è stata sufficiente portarti al tavolo la Turchia senza il cui consenso
O la cui almeno benevola astensione
Temo che il tubo avrà qualche difficoltà
Se con condizione vi Economics due mila cinquecento chilometri tubo quanto costa e chi lo paga
Oggi i prezzi del gas sono bassi e sono pure considerati tendenzialmente sta
Si può fare a questi prezzi il tubo come il frutto di una pura attività d'impresa e di rischio
Oppure senza quella cosa gentile ottimismo viene chiamata sostegno pubblico
Neanche cinque minuti
E tema delicato
Il capitale di rischio o se volete liquidi che di di quello che chiamiamo sostegno pubblico
Essenzialmente frutto di tassazione che venga direttamente da un paese o che venga indirettamente dalla collezione europea di tassazione
Il capitano Investor in ultima istanza
è la signora Gina che paga le bollette
Se il sostegno pubblica sia finanziariamente indispensabile cioè si estende a Londra all'investimento nel tuo ci sto io non ci spiega
E termali Economics visto estenda
Se poi oltre che eventualmente indispensabili il sostegno pubblico si è anche opportuno
Come dire sopportabile Daccico regina che lo finanzia
Ed in che forme sostegno pubblico Orsay specifica sì
Diventa poi un tema di costi-benefici
E infine di politica
Ma qui tocchiamo un tema di economicità e di corte benefici del Progetto rispetto al quale mi tocca come dire si le grain munere alieno
E e non posso in questo che affidarmi Pierre Vergerio imparare dalla sua presentazione a prendere appunti grazie Fabrizio l'intervento lo chiudo
Grazie a te Massimo grazie al potere grazie anche per avermi aiutato introdurre quindi l'ultimo gradito ospite di questa tavola più o meno rotonda in quanto in parte fatta qui in presenza in parte a distanza ma non in modo meno efficace da chi sta parlando in collegamento
Pierre Vergerio direttore della divisione Gas miste in meno di management e non si è mai session di Edison quindi diciamo la voce di un di un operatore e grazie innanzitutto dottor da Cirio per essere qui in collegamento
E a lei vorrei chiedere fondamentalmente due cose con l'aiuto anche delle delle strade che ha cortesemente preparato per noi
La prima è esattamente quindi che cosa c'è in questo East mezza in questa porzione orientale del Mediterraneo
E poi la seconda beh la accennata Nicolazzi e con la verve che gli è propria
E la questione del tubo e in particolar modo la questione della Turchia che la Turchia è un po'la chiave di volta di tutto questo ragionamento
Quali sono secondo lei le chance che in effetti Ankara acconsenta ha un progetto di questo genere di condivisione delle risorse in un modo così diretto e stabile nel tempo quale per l'appunto un'infrastruttura fisica quale un gasdotto eh
E che ci consentirebbe consisterebbe Alitalia considererebbe agli operatori che operano in Italia come come quello che le rappresenta quindi effettivamente strutturare un vantaggio competitivo rispetto all'attuale condizioni di mercato durevole nel tempo e che abbia poi chiaramente quindi delle ricadute geo economiche anche in termini di competitività industriale per il nostro Paese di certo non trascurabile grazie
No buongiorno grazie gravi Introna questo pane al poterne parlare is verde ha tutti i titoli che mi ha già attribuito devo dire che oggi il più importante
Quello dissi io di cassa citare i cinque sei gradi
Detenuta al cinquanta per cento da Issan nel cinquanta per cento della gara alte fa che nell'unico sponsor di questo volge allora io non ringraziare Massimo Nicolazzi che mi assale che ha fatto un inquadramento perfetto per la mia presentazione che mi risparmierò a un po'di cose di
Credo che rivolgendomi nel pari la una grande opportunità per mettere l'Italia in un volo uscente alle nel mediterraneo
Che sia la giovane ascetico
Lancio industriale e ovviamente in atto geopolitico
Non nell'ultimo tempo figlio di vietando destra credo che ce in quel modo tanto vi famiglie zero ogni oggetto suo perché eccitato di sviluppo ad oggi
Per poiché favola di quelle sono veramente le opportunità Alitalia sull'atto energetico credo che Massimo già dato quasi tutte le chiacchiere
E apprezzo anche in quello che ha detto il dottore si alzi sul cena al il costo otto Gasperetti asporto nato male il trasporto terrestre marittimo e dunque non tanto passiamo al secondo stanze volete tende
Qualcuna non non lede il gollista
Posso possiamo cortesemente
Passare la seconda frase che io non posso non avere da qui grazie benissimo
La prossima no ok questo quella mandare questo dunque e il e gasdotto che gli itinerari nata nel due mila quattordici Samba para molto ambizioso Masi ditte drammaticamente fra chi vive questa questo casotto dal due mila e cento chilometri
Come si vede si estende delle acque Isaia Necci riottenne finora
Interno Sterpa la senta dalla senza attraversa
Il mare per raggiungere il sud del Peloponneso né cinquecento chilometri al tema in Grecia abbiamo arrivare al Santo finali fa greci alla realtà e Italia attraversare l'Adriatico e arrivare in Curia
In totale due mila e cento coi chilometri che una distanza lunga ma che questi diversi
è infatti ci costano
Dunque il nostro ovalare di arrivare ora condurre anni nelle condizioni una decisione finale intestinale
Cosa abbiamo da fare andiamo d'accontentare tutte le attività di sì gruppo attualmente in corso
Poi definire la struttura Comercial Leo senta feriti il business moderna
Che vuole dire alla fine che la signora Cina pagherai chiesto otto
Che negoziare i contratti Dini fornito allargasse o di giovedì Cagliani ciprioti e lei era opening Agip Mantelli in Italia
Che consentiranno il finanziamento del oggetto
La rende successivo contano
Bene allora perché questo progetto perché corredato di qual è il vero
Se ne ho si deve partire dal primo grafico in alto Siniscola in cui si vede le ieri sera oltre che sono scoperte due volte le dieci ingegneri
Più domande innescare letta male via tanica Istanbul poi cibo conosco dica difensore Columbia Opus
Questo così come lo spazio miliardi di metri cubi possono essere già scontati questi giacimenti
E quando si guarda il quadro anche sotto si vede che in attacchi locali paesi limitrofi
Possono assorbire al massimo venticinque miliardi dunque rimangono le ombre venticinque miliardi di da esportare alto
Quali sono le soluzione sono tre al quadrante alto stavano c'è il pari l'angolo via Mantegna cioè coloro che ci terrà Massimo Monti poca
Verso l'inghiottiti liquefazione esistenti in Egitto tramite amici comuni
E la terza possibilità costruire il mio impegno mio nome impianti di liquefazione oppure lasci o oppure innescare il oppure in Egitto prego fare ancora
Di cui due montavo
In qualche parte del mondo
Ma quello che è interessante comunque nella parte in basso che pertanto cinquanta miliardi meno venticinque in mongolo venticinque
E anche se diciamo che la la volta più naturale sanno deve essere quello dell'Egitto Kim Brown si ma questa volta può assorbire al massimo dieci miliardi dunque quindici miliardi devono rimangono Eurolink aspettando una volta e lo dico dopo comunque con le valutazioni che abbiamo fatto ad ottenere l'ultimo anno
Il gasdotto si pone più competitivo che comunque in cui vive una soluzione Lenci UNG
Tenendo conto della situazione di mercato e di sviluppi di attesi c'è una competizione ora che diventa da feroce sul CNN o a tutto in Asia ma non solo
Che fare un po'scomparire il fatto che il cd Gnl della migliore soluzioni
Passiamo allo stato di sviluppo del oggetto sul sta il successivo aspetto
Allora a sinistra possiamo dire che da tu eri quindici attori tecnici assente abbiamo confermato la fattibilità del concetto che non è ancora occhio
Questi studi sono stati fatti fonde società ingegnere in ghetti che si comportano
è un concetto c'era gente due mila e cento chilometri o fondi tra Antonini duecento metri fa cipolla spetta con salto i dieci chilometri al due mila ottocento metri ma comunque non abbiano trovato quello che ciò stock
Dunque Concento che realizzabili possiamo vantare Rea
Quello che è stato fatto recentemente assunto scrive
O che si chiamava in una sala lustra
E poi a livello però rotte chi lo però però abbiamo ricevuto uno statuto tipo
Sia il cioè poi dicono interessa e inciderà una una via io l'Italia abbia tutte le lettere eccezionali licenza di Lecce
Ad oggi non siamo agli hanno comunque siamo infatti nella fase di sviluppo del oggetto con un po'armadi settanta milioni di euro di cui da vent'lamenta finanziate tardava stornello che vuole dire che la copre l'OPA per dire a questo oggetto dunque abbiamo appena finito i un segnale qui con pacchi di sviluppo per quasi settanta milioni di euro ho la netta qualsiasi società italiane
Lui prospettiamo di Necci stare diciotto ventiquattro mesi per fare tutti questi sviluppi
Sul clima e per Balotelli che rende avvenga nazionali
Nel frattempo dobbiamo mettere a ottenne l autorizzazione
E poi la cosa non più semplice ovale il business model d'accordo o conduttori e
A cui amante sostenere i casi sotto perché senza contratti di lungo termine a o dottori acque anti oggetto ovviamente non pupazzi
Conto interessante adesso alla sostenibilità economica
Il costo del progetto lo confermiamo a sei miliardi di euro questo perché lo confermiamo piene degli studi di fattibilità ma soprattutto Guillermo siamo portati in avanti e sull'ultimo attorno a
E chiamiamo ancora Poseidon alla costa trenta la costa italiana alla Puglia
In cui abbiamo finito le gare internazionali siamo aggiudicando i contratti ieri numeri che sono is
Usciti di queste contatti ci consentono agli conferma che il progetto costa non poco ma costa solo sei miliardi di euro
In termini di competitività dei nostri analisi sono che una soluzione migliore comunque che CNN abbiamo cominciato su questo un discorso col conduttori agli atti ad un nuovo precedente orientò opporsi emostatici antipanico guidano un potere viaggio e in termini di maturità si vede che oggi trovare in avanti è che mandano arriveremo ora destinazione
Faccio solo ricordare che affondi ed è stato ho fatto in a cinque dieci anni fa che si sarebbe parlato discernere il bene con in più il diessino ma e nessun soluzione uncini
Netta intanto chiama dunque questo aveva la fotografia nel progetto e nella sua della sua ostaggio di all'azionariato
Ora passerà Elia quali sono le IPO limitate all'interno la prima è naturalmente la successivo
L'atropina naturalmente alle
Conti
Oggi o che per rapinare naturalmente alle per l'energia Massimo già ha già fatto tante hanno bisogno rischiavamo mi su tutto che l'Italia fabbisogno di gas nato a luci
Per le lunghe qualche sia sono le sviluppi subito a Genova le Valchirie devo dire che a mente affacciato tutta la mia vita questo mondo
Lo vedo assolutamente ovvio non ci sarà non ci sarà ma nucleare in Italia non ci sarò
Cavone dunque l'Iva o è quello che
Dire dipendiamo solo del della innovative che fanno attua interni tante dunque i grassi in Italia c'è bisogno per contiene poi Lima
Solo che delusi chimica con asporto che resta maritino quello che abbiamo che novità coatto aver source muscoli mi dunque questo una a pagina due
Una radio nel penso che o su un attore italiano pagava il pezzo l'esempio ditta
Che o Santevecchi consentiamo avevano Cosimo a ridurre iper apprezzo al nord Europa e l'Italia è una cosa hanno nomi Maranzana e ci aspettiamo che si arriva una spada fonte nel sud a Nova questo potrà idea che Angela questo spade perché no un giorno dire che Clusone Pannella alterazione
Poi a livello ovvero i benefici sono quelli che sono scritti sulla sulla
Sulla sulla rete passo a destra
Questo nella costi beneficio analysis che abbastanza
Harasta abbastanza comincia questo il lato energetico
Passiamo se e venne all'ospedale ok per c'ha già c'erano già sul
La no qui ma
E no slide su l'aspetto industriali avevamo un po'centonovantuno giriamo già sullo sviluppo il grosso
Speso cento milioni però per fare tutti gli studi qui ho già parlato o per coperto falene delle due anime in avanti una bella fetta è stata aggiudicatari delle società italiane
Ma se arriviamo alla fine all'investment e silenzio vedo un enorme opportunità per le società italiani che sono qualificate a livello mondiale come il migliore per rendere una gran parte di questi sei miliardi Piero
Dunque in una opportunità soprattutto nel mondo la o scopi dire no l'operatività che e un con assai importante e poi una volta che tu cosa fa nessun servizio indovina chi cinque si doveva mantenere per almeno venticinque anni portare un contributo importante al e retorico dunque è una Mou opportunità che il sistema industriale italiano è importante
Per minare il quale nuovo della
Dell'aspetto giro politico che neanche Orioles Condi ultimo Snami ce ne
E ha una bella piantina
Che la cantina nell'arena X nelle dichiarazioni in cui a Palazzo Massimo
Su quello che abbiamo rinfacciato
E possibili condizioni questi giacimenti
Le l'Italia in questa storia sarebbe Duarte senza l'Italia cogito is nel non può partire perché non c'è un mercato regionale in paesi limitrofi disc e ci o che può assorbire e malato che ha un tema un po'particolare
Ma dunque in questo momento di grande tentativo di collaborazione ancora tutti questi Paesi in cui ci sono e il centro
Ci o o la Grecia signor morì martire la fiamma dell'intera zona Israele innanzi il due gennaio di quest'anno
Immagino che l'Italia aveva un anche alle sei a giocare un ruolo importante in questa partita diciamo era negli se c'è una domanda sulla Turchia specifica ore o a rispondere anche se non molto facile
Grazie grazie
Grazie grazie a lei notturno Cirio se posso chiederle un'ultima battuta proprio sulla Turchia molto rapidamente diciamo la sua dalla sua posizione
Quanto vede probabile che diciamo infine si possano trovare un accordo con Ankara che consenta per l'appunto la suddivisione dei dei volumi e diciamo l'approdo di questo di questa preziosa infrastrutture in Italia in tempi compatibili per l'appunto con lo sviluppo commerciale del Progetto
Allora direi che oggetto adesso nella sua configurazione popolare senza Tourkya rispondere a questa domanda viennesi quasi impossibile perché io non sono un politico possono dire
Nel mondo del gas quando si fa un compatto Galassi dice Samperi sì ora qua un quelli Inge Selene e un willing varie oggi noto che non c'è uno quelli in diverse che vuole ancora in questi discussione una cosa ora ovviamente un giorno ma dirette devo essere modesta modesto rimanere al mio posto dire vedremo comunque debbano inizia il progetto funzionano potranno funzionare alcunché senza
Senza questa
Un aspetto
La ringrazio la la risposta è stata molto secca e anche molto chiara
Con il dottore Di Serio credo che abbiamo concluso in bellezza ma per la qualità dell'intervento questo nostro ampio giro di tavolo
Che mi sarebbe piaciuto replicare con ulteriori battute sollecitazioni nostre intervenuti ma purtroppo il tempo decisamente tirannico data la anche l'ampiezza
Dei temi toccati anche il il numero per l'appunto dei delle persone che abbiamo avuto un modo con piacere di ascoltare quindi io
Mi fermerei qui vi ringrazio sentitamente per aver ac seguito e vi do appuntamento alla tavola rotonda che seguirà grazie
Grazie a voi
Buongiorno e benvenuti alla nostra tavola rotonda di mezzogiorno delle giornate del mare
Dedicata ai porti i porti italiani come non farsi la guerra che non è operazione facile considerando che in Italia ci sono circa cinquantanove porti divario peso e rilievo ci sono ben sedici autorità di sistema portuale insomma riportare non dico ad uno mamma riportare a un qualche grado di coordinamento in base a ieri gli interessi nazionali comuni un'operazione diciamo che in partenza non si presenta tra le più semplici però prima di entrare
Nel nel merito di questa discussione dare voce est a chi molto autorevolmente sì presta discutere di questo tema
Una considerazione di principio l'idea di fondo di questo nostro incontro delle due giornate del mare di Limes è quella di dare se è possibile il senso di una visione appunto di insieme dell'Italia nel mare e questa visione d'insieme è necessaria perché appunto Italia il mare non siano termini in contraddizione
Ma a termini sinergici
Ora è stato già detto durante questi incontri da più che autorevoli partecipanti
Che è in corso un cambio di paradigma nel Mediterraneo e numero di Limes tra l'altro questo cambio di paradigma viene analizzato in tutti i suoi aspetti
Per esempio nell'articolo di Alessandro Panaro
Il cui titolo dice già tutto in quanto il Mediterraneo descritto con una savana una savana dal punto di vista della concorrenza fra agli attori commerciali economici in quest'area
Mentre l'ammiraglio Cavo Dragone in quanto capo della Marina militare ci ha descritto il cambio di paradigma allora partire da quello che lui ha chiamato l'allontanamento degli americani che l'ingresso di attori che cercano di riempire
I vuoti e lo fanno in disputa fra loro anche magari fra Paesi che partecipano formalmente della medesima alleanza all'Alleanza atlantica
Come si riflette questo nel nostro Paese beh nel nostro Paese ho l'impressione che questo cambio di paradigma
Sia in campo civile che in campo militare non sia stato molto introiettato il particolare non lo ha introiettato la classe dirigente la classe politica italiana
Per cui noi continuiamo a comportarci come se nulla fosse come se per esempio non fosse in corso una guerra non solo commerciale fra Cina e Stati Uniti la Cina fra l'altro è il grande attore che è entrato negli ultimi anni nel nostro mare
Come se non fosse in corso una competizione sulle zone economiche esclusive
E noi adesso abbiamo approvato alla Camera una legge al riguardo ma deve passare al Senato sicuramente verrà modificata tornerà alla Camera
Insomma forse fra dieci anni ce ne avremo una mi domando che cosa resterà di quel poco di Mediterraneo che non è già stato territorializzata insomma siamo un po'in ritardo sia dal punto di vista analitico sia soprattutto dal punto di vista pratico
Come si riflette tutto questo cambio di paradigma nella portualità e soprattutto come i porti possono evitare di ragionare in termini algebrici Mors tua vita mea e come invece possono in qualche modo quanto meno evitare di danneggiarsi a vicenda
Naturalmente questo non è uno sport solamente italiano e non è uno sport solo di adesso pensiamo alle due maggiori repubbliche marinare italiane Genova e Venezia che si sono letteralmente massacrate ma insomma erano anche altri tempi
Vorrei quindi dare adesso la parola i nostri ospiti molto da autorevoli che ringrazio di avere ho accettato il nostro invito da Trieste ci parlerà Zeno D'Agostino
Una cui intervista pubblichiamo su questo volume di Limes il presidente della corte dell'autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale da Geno maggio ecco Paolo Signorini spero di vederlo che porta il presidente invece della Autori piana di sistema portuale del Mar Ligure occidentale
Qui al mio fianco ringrazio Sergio prete presidente dell'autorità di sistema portuale del Mar Jonio alla mia destra l'ammiraglio Giovanni per Torino
Che è l'ispettore capo comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto
Bene
Comincerei nell'ordine che ho letto comincerei quindi con Zeno D'Agostino che è stato più che il capo del porto di Trieste in questi anni è stato un po'anche quasi una star mediatica visto che a Trieste negli ultimi nell'ultimo paio d'anni si sono viste le principali testate internazionali per occuparsi della famosa famigerata vicenda dello sbarco dei cinesi a Trieste che poi non c'è stato almeno finora e che ieri ha detto una frase che mi ha colpito Zeno quando a un certo punto ha detto ma io non rispondo al governo americano io rispondo al governo italiano
Ecco questa frase mi ha colpito perché la risposta presuppone una domanda
Ora la domanda americane molto chiara non fate centrali cinesi a Trieste anzi lasciate ce la libera perché è un porto strategico per la NATO ci serve anche per imbarcare e sbarcare i soldati se va bene
La domanda del governo italiano quale cioè francamente io non ho mai sentita magari ce la dirà oggi il ministro Patronelli che ci farà l'onore di concludere questo Festival però nella sua esperienza diciamo il rapporto Trieste Roma Roma Trieste in che cosa consiste
Insomma allora tanto la la risposta di ieri o l'affermazione di ieri
Era collegata papera me lo stipendio lo pagano in euro per adesso
Non l'ho ancora ricevuto in dollari magari magari che ne so sì
Scusate chiedo scusa ma un un ritorno
Sì c'è qualche problema di collegamento ok
Zeno Tucci senti bene
Sì io mi sento bene solo che sento va bene sentiamo bene la dedica ampio me stesso due volte
Non so
C'è qualche problema con il collegamento
Allora chiedo scusa al presidente D'Agostino sperando che si possa sistemare questo collegamento
Non lo possiamo fare dipende dipende da D'Agostino
Chiedo Zeno se possibile di
Mettere a fuoco questo collegamento e intanto passerei allora al presidente Signorini se c'è
Cioè il presidente del porto di Genova
Va bene allora i collegamenti in questa seconda tavola rotonda sono un poco più no a Zeno ci senti ICI a allora proviamo un attimo ancora fino a Trieste si può parlare perfetto prego prego
Renato disattento l'unico problema è che sento me stesso due volte ieri o ritorno
Va bene facciamo finta di non tanto voi mi sentite una volta su grandi sembrano sentiamo benissimo
Va bene allora diciamo facevo dicevo prima la battuta assomma
Sono sono pagati in euro non sono pagati dollari ma e e mi e mi permetto di dire anche che a questo questo dibattito di oggi è legato al fatto di avere una visione utopica a livello nazionale
Quindi esiste un governo e questo governo deve in qualche modo dettare la linea su quello che farà sviluppato nei orti
E quindi e sarà il mio governo che mi dice di fronte ad eventuali
Aut-aut americani rispetto a soggetti con cui noi abbiamo avviato un dialogo comunque pm al governo non è un dialogo Pieretto Cina Trieste un dialogo che ha mediato
Dal mio ministero e mediato dal ministero degli Esteri è mediato dalla Presidenza del Consiglio quindi
Quindi da da questo da questo punto di vista e tutto ciò che Trieste fa a è fatto in piena impieghi o ha fatto e in piena corrispondenza con tutta una serie di indirizzi che vengono anche a livello romano
Quindi siccome Roma non mi risulta abbia abbia in qualche modo accettato i boicottaggi
Americani e rispetto certe a certe società vedi per esempio il caso specifico di CCC
Noi continuiamo a vedere se ci sono possibilità di sviluppo di quelli che erano i propri progetti che avevamo concordato con CCD CDU esattamente anche esattamente un anno fa
Quindi su questa su questa linea sì rimane prove sul tema chiaramente
Cioè c'è è chiaro che c'è comunque uno sfasamento importante
Ma in generale non è solo sul fatto che c'è un'equazione fortissima
Negli ultimi anni tra mondo trasporti trasporti internazionali trasporti marittimi e la geopolitica
Quindi tutte le mentre fino a qualche anno fa un adattamento fa un anno fa somma si poteva in qualche modo ragionare a livello globale tre senza nessun tipo di ripeto
Perché le nostre relazioni erano a relazioni che erano può erano condizionate elementi sulla a mente ma lo continuava e se per quanto mi riguarda da spetti tipo trasportistico chiaro che invece negli ultimi due anni
Quello che noi facciamo è un settore che probabilmente condiziona fortissimo anche la geopolitica globale vedi l'intervento degli Stati Uniti rispetto a quella che era una serie di relazioni italiane nei confronti della Cina
E quindi è chiaro che l'attenzione totalmente totalmente diversa rispetto rispetto al passato quindi quindi su quello che sto su questo chiaramente cambiato anche tutta una serie di relazioni romane che anche i nuovi presidenti dobbiamo vedere noi oggi chiaramente
A me non abbiamo solamente il ministero dei trasporti come mini ministero di riferimento e queste relazioni entrano pesantemente Presidenza del Consiglio piuttosto che ministero degli Esteri cosa che probabilmente fino a qualche anno fa non non non non non era quindi c'è una una una un sì al tatto tantissimo il livello di quello che ne facciamo
Diventa molto più strategico questo da una parte significa maggiori responsabilità
Dall'altra significa anche che ci deve essere una maggiore capacità di coordinamento probabilmente questa capacità di coordinamento tra porti rispetto a una situazione del Mediterraneo generale dell'Italia in particolare della visione
Geopolitica e quant'altro fino a qualche anno fa probabilmente non avrà bisogno di questo coordinamento
Oggi siamo elemento centrale a livello globale dal punto di vista di par mediterranei generale d'Italia in particolare
E quindi è chiaro che questo coordinamento se non c'è matto ma dire sono tematiche nuove probabilmente fino a qualche anno fa questa questa boh questa già necessità di coordinamento non non non ci doveva essere oggi ne abbiamo ne abbiamo sempre più bisogno quindi le scelte che fa d'Agostino Trieste Signorini a Genova Prete a Taranto diventano di primaria importanza per una visione complessiva
Geopolitica non solo trasportistica del Paese è chiaro quindi che il coordinamento il coordinamento ci deve essere per lo meno per alcuni porti e per lo meno per determinate attività di tipo di tipo internazionale poi prima eccitato che ci sono cinquantanove porta in Italia non penso che tutti questi cinquantanove porti a meno bisogno di un coordinamento e non tutti affrontino tematiche così complesse
Come quelle che affrontano presenti tre Presidenti che chiamato che chiamato stamattina qui via a a questo tavolo poi dopo c'è
L'amico ammiraglio che Torino che insomma invece ha un ruolo più centrale e quindi lui parte il coordinamento di quelle che sono attività delle Capitanerie il suo il suo lavoro il suo lavoro quotidiano
Noi oggi il rischio di diventare un po'repubbliche marinare che ho citato prima probabilmente c'è
Diciamo anche che comunque il modello delle purghe marinare era un modello vincente almeno fino a un certo punto
A un certo punto chiaramente subentra il tema come subentra in tutti i ragionamenti economici
Si deve sempre andare a verificare se ciò che è piccolo e chiaramente diciotto quando sei piccolo sei molto più dinamico si deve però conciliare con la dimensione perché poi quando entri determinati business importante estere
Dimensionalmente rilevanti probabilmente il problema che hanno avuto anche le Repubbliche marinare a un certo punto parroco si scontravano poi Koch potenze marinate che avevano tutt'altro peso rispetto a quello che in qualche modo Genova e Venezia Roma sviluppato
Fino a quel momento e probabilmente la stesso e lo stesso ragionamento di oggi tante
Che mi sembra che il ragionamento successivo ci sia come raggiungiamo questa dimensione questa dimensione che è utile sia dal punto
Dal punto di vista
Diciamo di relazioni internazionali piuttosto che di capacità fino a tirare per poter gestire determinate logiche ecco perché
Da da nessuno da un po'di tempo
Io continuo a parlare di una terza via rispetto insomma quello che può essere il ragionamento da Ovest che arriva da Ovest piuttosto che quello che arriva da Est esistevano Europa c'è un'Europa questa Europa sebbene organizzata ci può dare la dimensione per essere in grado di affrontare certe tematiche e quindi da questo punto di vista ritengo che per non fare la fine delle Repubbliche marinare probabilmente questi porti che oggi sono molto appetiti sul mercato perché sono stati in grado di uscire
Da quella che è la competizione emergendo per capacità per fattori anche esogeni ma soprattutto indo porcini che ha permesso loro di essere importanti a livello globale è chiaro che hanno bisogno di spalle più larghe di quelle che possono avere le singole autorità di sistema
Più larghe anche probabilmente di quella che è una visione solamente nazionale però intanto prendiamoci a quella nazionale le cerchiamo di capire
Che cosa che cosa può emergere apparato ma dire chiaro che non sono tanti i porti che hanno bisogno di essere coordinati e non sono tante le tematiche che all'interno di quei porti hanno bisogno di coordinamento nazionale per il resto il dinamismo che il piccolo può aver Ali e lo a livello commerciale a livello competitivo non è non è da buttare via quindi prendiamo il buono del piccolo sapendo che però siamo entrati
In in un mondo in cui e chi ha le spalle larghe in grado di poter gestire certe dinamiche certe rivelazioni
Certi poteri
Secondo esiste la terza via rispetto a quello di sposa pare chi stava questi sta ad Est quindi la risposta nei confronti anche mi boicotta boicottaggi americani
Capisce anche Turchia era quel senso io dipenda dall'Italia l'Italia mi dirà quali sono i soggetti con cui io devo o non devo dialogare
Molto brevemente Zeno tutti sappiamo che recentemente c'è stato questo ingresso di Amburgo
Sappiamo che Trieste è un porto italiano ma strutturalmente collegato alla Mitteleuropa come viene chiamata appunto dai tedeschi
Secondo te provando ti provando metterti nel panno degli amburghese di che cosa ha portato i tedeschi a Trieste cioè e che cosa può creare questo ingresso dei tedeschi dal punto di vista invece di Trieste
Allora prima parlavo di fattori esogeni ed endogeni allora un fattore esogeno anzi più fattori esogeni sono un anno nuova economia europea una nuova economia europea che chiaramente nasce dalla dalla caduta del muro di Berlino con i maschi ormai da da qualche decennio a questa parte che ha modificato molto
Quelli che sono i motori dell'economia a livello europeo e li ha portati ad essere quelli sempre più a est quindi in qualche modo è chiaro che l'Adriatico in questo caso ma in generale mediterranea diventa fondamentale
Nell'approccio a questi a questi mercati e quindi questo è un primo elemento esogeno totalmente economico che rivela un ruolo a presenta una portualità adriatica che prima avveniva poche possibilità c'è un ulteriore elemento esogeno che quello della cambiamento climatico che citata militarista
Su Limes che ho visto che citato anche tu da qualche parte che oggettivo che i cambiamenti climatici stanno modificando la capacità competitiva del porto e Nord Europa i i video le foto che fanno vedere i canali olandesi o comunque il problema di di accessibilità nautica del porto di Amburgo non ce li stiamo inventando nuovi sono oggettivi e quindi Amburgo perché viene a sud Bucovina sud anche dico a che perché probabilmente da cui ha trent'anni ci saranno problemi importanti di accessibilità nautica
Per arrivare attraverso l'erba al porto di Amburgo che sta facendo piloti dal mare piuttosto che ci saranno problemi importanti di distribuzione delle merci attraverso i porti di abbastanza dirottata anche fanno diciamo dei canali delle vie d'acqua interne una coppa probabilmente la via principale del loro
Successe la conquista della distribuzione delle merci quindi queste sono due elementi esogeni e in qualche modo convincono Amburgo a venire a sud dell'elemento endogeno che di tutto italiano è comunque che in questi anni la portualità italiana e Trieste
Si è mossa molto bene ha sviluppato in maniera efficace ed efficiente quella relazione con il mercato Hill Ambra presenti utilizzando tantissimo la ferrovia
Abbiamo ecco un termine accompagnare oggi a Trieste che utilità al cinquantasei per cento la ferrovia per mi permetto di dire che promette al record mondiale io non ho in mente termina con Tania che utilizzino al cinquantasei per cento e la ferrovia
Bruxelles dal due mila e cinquanta come obiettivo il cinquanta per cento la ferrovia nel due mila diciannove perché ho fatto il cinquantasei per cento quindi questi sono elementi anche endogeni che favoriscono questo tipo di approccio di chi sta a nord verso sud quindi dal porti del Nord Europa non voglio dire sull'in Adriatico che in generale sul Mediterraneo
Ieri ieri dialogava con autotrasportatori ieri avevamo in questo momento criticità nella gestione dei flussi supporti cresta cubista
Dell'autotrasporto mi spiegavano che c'erano dei riserva quindi dei contarne refrigerati in arrivo dalla Polonia per l'export
Quindi chiedo cioè io sono rimasto sapere che esistano conta ENEL refrigerati alimentari che partono dalla Polonia chiaramente
E e tutto traffico lo probabilmente prima guardava solo ai porti nord Europa che stavano arrivando sul porto di Trieste e dovevamo essere in grado di gestire questi flussi quindi quello è stato un segnale
Che in qualche modo sono segnali
Proprio concreti tangibili che ti fanno capire che c'è adesso tutta una capacità di attrazione di traffico verso i porti che stanno a sud che probabilmente fino a cinque anni fa non c'era quindi questo secondo me giustifica l'investimento di Amburgo
Questa fra l'altro anche una buona notizia rispetto al futuro del Mediterraneo perché molto spesso si dice da qualche parte che comunque i porti del nord sono destinati a dominare i traffici fra l'Europa e l'Asia o meglio sempre più tra l'Asia e l'Europa
Che quindi prima o poi anche il Mediterraneo il nel senso dei nostri porti poi sul Mediterraneo verrà messo un po'in secondo la linea ma poi c'è anche un altro aspetto che zero D'Agostino non ha menzionato ma che evidentemente e strutturale del collegamento fra Trieste il mondo germanico l'oleodotto famoso che porta più o meno del quaranta per cento
Del fabbisogno di petrolio alla Germania ma pediatri spostiamoci sull'altra ascella dei nostri mari settentrionali dall'Adriatica la Tirrenica a Genova ne parlavamo prima
Con riferimento al passato ma io vorrei chiedere a al presidente Signorini che cosa è oggi Genova dal punto di vista del porto ovviamente come sta cambiando la situazione intorno a Genova
Che tipo di rapporto cioè tra Genova e gli altri principali porti italiani quindi abbiamo Tree fra i più importanti e quali sono dal suo punto di vista i problemi ma magari anche le le prospettive le proposte
Nell'ambito di una maggiore
Capacità di convivere piuttosto che di appunto di farsi la guerra di competere
All'interno del sistema nazionale perché diciamo noi siamo magari poco Contship io credo della competizione intorno a noi ma mi pare che quanto a competizione nazionale siamo notevolmente aggressivi
Specialmente per quanto riguarda la ripartizione dei fondi che poi molto spesso in questi casi significa tanti rivoli perché poi i non producono mai nulla di veramente forte concreto però io chiedo proprio il punto di vista del presidente Signorini da Genova su questi aspetti
Mi sentite benissimo grazie
Benissimo intanto grazie dell'invito è un'occasione mantello i presidenti delle corti senza dubbio molto interessante perché come si è capito dalla introduzione di Caracciolo
C'è un tema commerciale c'è un tema di competitività ma certamente c'è anche un tema di relazioni internazionali e Jack almeno io personalmente
Non non tratto hanno la competenza di trattare però che incidere ha ripercussioni sull'attività che ne facciamo quindi questa riflessione a trecentosessanta gradi di queste due giornate è certamente utile
Io dirò come come un po'nell'invito anche ore di Caracciolo alcune cose rispetto al titolo no
Come non farsi la guerra quindi cercare un po'di capire racconta cooperazione e competizione qual è la situazione di Genova e credo anche di altri porti italiani
Intanto penso che né tra i porti italiani ci sia più complementarietà che competizione serrata guardiamo ad esempio il caso dei porti liguri
Nel caso di Trieste è stato ricordato anche privata Zeno vediamo che porti liguri sono tradizionalmente molto forti nel servire la Pianura Padana intesa come la struttura produttiva delle regioni province del Paese Trieste è molto più attiva nelle relazioni con i Paesi dell'Europa centrale è orientata
Altri porti come quelli del Mezzogiorno hanno altre specializzazioni quindi da un certo punto di vista non credo che si ponga la un problema di reale concorrenza per i medesimi mercati certamente un Ponce
Ma ci sono anche significative
Specializzazione
Una cosa importante
è capire che importi generano delle relazioni molto forti
Con l'hinterland all'intesa come Investimenti occupazioni valore aggiunto quindi Lunaria territoriale che può essere regionale provinciale interregionale
Ma questi questi valori questi questi cifre anche significative su investimenti e occupazione valore aggiunto sono possibili grazie a relazioni di medio lungo raggio
Questo vale anche per Rotterdam Anversa che non sono certamente due porti al servizio di Olanda e Belgio
A traggono la loro forza dalla capacità di penetrare mercati che sono anche più distanti
Farei una considerazione sempre in chiave di collocazione competitiva nei nostri porti
Alla vicenda europea
Noi abbiamo una situazione una collocazione geografica dei nostri porti per una data situazione infrastrutturale che negli anni novanta nel momento forse più alto
Una della stagione europea con tocco del lavoro con l'avvio a all'Euro e con la creazione poveretti tenti col core network delle stenti di una visione estremamente illuminata di un'Europa dal punto di vista dei mercati integrata e coesa con importi come principali punti di entrata e uscita dal nostro continente dai porti partivano una serie di corridoi che avrebbero reso il continente europeo più efficiente
Cos'è successo in questi venti venticinque anni che corridori nord-sud
Hanno avuto hanno in parte rispettato le aspettative e ci sono stati significativi Investimenti le relazioni Est-Ovest lo vediamo anche il Corridoio mediterraneo no che attraversa tutta la Pianura Padana
Sono un po'più a rilento da questo punto di vista se dovessi tornare al titolo
Guerra come non farsi la guerra penso che ci sia più un problema di capacità dei porti del Nord range di essere competitivi accentuando gli investimenti delle relazioni in terrore più importanti
E un po'più di difficoltà per i porti del Mediterraneo nel creare ad esempio una Gronda ferroviaria che dalla Spagna Prada fino all'Europa orientale contiene benefici per porti come Genova
Edilizia e Trieste
Un tema molto importante su cui spero possano esserci anche delle reazioni di Caravaggio o magari degli altri partecipanti alla Albanese è però quello del grado di concentrazione di alleanze che si generano nel mondo dello sci dei voi sapete tutti che noia assistiamo a un trend costante e gli ultimi anni di concentrazione orizzontale penso le grandi alleanze nelle compagnie di scippi e di integrazione verticale
Abbiamo alcuni grandi player globali sia a livello di compagnie di scippi che di terminalisti che ogni partito trasporto che già il segno di commercio elettronico come Amazon
Questi sono interlocutori delle autorità il sistema portuale voi capite che c'è i di plastica evidenza una simmetria nella forza negoziale tra questi operatori
Ad avere questi operatori importo è molto importante perché questi operatori sono in grado per solidità finanziaria per capacità di stare alla frontiera tecnologica
Per la diversificazione delle rotte dei mercati serviti sono in grado di garantire una presenza stabilendo
E duratura ai nostri scali ma una posizione dominante a livello di singolo apporto di uno di questi operatori
Può generare in quell'eccesso di competizione entra orti che io penso sia molto difficilmente contra stabile o strumenti anche illuminati di pianificazione come ad esempio alla conferenza dei presidenti dei porti questo è un punto molto delicato credo che in Italia lo stiamo vivendo dobbiamo essere bravi nel mixare una presenza di questi operatori che non generi a un eccesso di potere di mercato all'interno di singoli scale questo si riflette anche in un argomento di cui si sente sempre spesso parlare cioè a fronte ad esempio nel gigantismo la competizione tra porti per dotarsi di infrastrutture di accessibilità
Marittima dighe fondali dragaggi e terrestre con l'ultimo miglio ferroviario e stradale con investimenti cospicui che potrebbero portare a eccessi di capacità
Questo è un altro punto su cui io vorrei essere preciso perché il dibattito alle volte confondere investimenti che genera un eccesso di capacità
Che nocivo
Rispetto a Investimenti che modernizza hanno la capacità esistente dove lo possiamo immaginare che un terminal non automatizzato
Di venticinque trenta anni fa assolva la stessa funzione di un terminarla semiautomatizzato o completamente automatizzate non bisogna in questi casi sommare le capacità ma bisogna capire che sono diverso
Un punto velocissimo sulla pandemia ma per dare un'idea di che cosa
Può succedere nel mondo dello Shipping sempre con la lente di competizione e cooperazione
Noi durante la pandemia abbiamo assistito a qualcosa che avremmo considerato io ci mesi fa impossibile
Cioè la il ventisei le cancellazioni dei servizi l'aumento dei noli
Il basso costo del bunkeraggio ha determinato una vera e propria rivoluzione di rotte servizi con nani che non passano più dal suo ex e ad esempio fanno il Capo di Buona Speranza
Questo creati come voi sapete un'alterazione
Ma dei servizi del Mediterraneo alcuni porti pochi sono rimasti porto School di grandi inabili sono aumentati i servizi diffide raggio verso gli altri porti
Ripeto questa è un'ennesima dimostrazione di una vicenda planetaria che ha grandi influenza grandi effettivamente agli affetti sui nostri porti la riduzione del spiega abbiamo a livello mondiale del commercio internazionale la seconda ondata di contagio che stiamo vivendo
E la capacità delle compagnie di Shipping di chiudere gli anni i coniugi di questo anno anche in attivo
Potrebbe non una conferire un carattere transitorio di breve periodo a questa rivoluzione
Ma renderlo un po'più stabile ponendo ognuno dei nostri porti di fronte a sfide di riposizionamento competitivo non indifferenti chiudo
Raccogliendo l'invito di di Lucio Caracciolo dicendo secondo me quattro cose che occorrerebbe fare per rendere più competitivo quindi non per ampliare l'elemento lunedì al venerdì diciamo di guerra dramma di cooperazione dobbiamo riconoscere all'autorità nel sistema anche legislativamente un ruolo più forte di coordinamento dell'intera filiera logistica perché già lo esplicano
Io non posso non guardare cosa succede a Pechino o a Singapore o a Milano ad Amburgo come nel caso di Zeno
Quindi va riconosciuto nel ruolo più già scopo l'altro teste no portuale anche con mezzi amministrativi e tecnici più forti
Bisogna rendere molto più snella la gestione del demanio e delle procedure di appalto dei lavori dei porti in modo da rispondere in modo più reattivo alle richieste degli operatori
Bisogna creare una cabina di regia autorevole io qui faccio una proposta molto secca ma ci sono ovviamente gli persone che hanno più competenza di me una cabina di regia autorevoli tra presidenza del Consiglio Ministero Infrastrutture ministero degli Esteri ministero risulta economico per trattare anche in sede UE
Le questioni di carattere internazionale che incidono sulla competitività dei nostri porti non è possibile firmare venti due accordi commerciali o abbiamo fatto per la Belka road lo scorso anno
Attraversare l'attuale situazione di tensione geopolitica senza avere un luogo dove discutere insieme con ovviamente
Le amministrazioni competenti di questi temi e infine io ho finito bisogna creare un level playing field tra i porti italiani torno al tema ambientale da Giotto tocca prima Zeno
Per l'implementazione di misure grinta Marte e di riqualificazione della relazione cita apporto che fino a cinque anni fa dieci anni fa potevano sembrare semplicemente target obiettivi di sviluppo
Ma che oggi sono diventati un must se io nel porto di Genova o di Savona non rispondono alle aspettative ambientale della città non sarò in grado di continuare a svolgere la mia attività
Marittima come poteva accadere dieci anni fa cioè proprio status salto da questo punto di vista nelle relazioni cita porti di cui dobbiamo tenere conto
Grazie presidente
Hai toccato alcuni punti molto interessanti e uno in particolare riguarda i corridori per capirci orizzontali transeuropee che vanno nettamente peggio di quelli verticali cioè sud nord nord sud
Credo che una delle ragioni sia il fatto che l'Italia stessa è divisa fra Est e Ovest in maniera molto secca cioè se uno al di sotto delle Alpi pensa di costruire un sistema orizzontale Est-Ovest impatta in differenze
Fisiche e culturali storiche fondamentali appunto parlavo prima di Genova e Venezia che ci portiamo appresso da una vite che tendiamo in Italia un po'oscurare
Vedendo sempre il contrasto nord-sud e non vedendo invece che l'Appennino come si diceva una volta parte la penisola di la divide
Voi siete diciamo sul sul due sponde diverse
I ragionamenti che fate sono evidentemente inevitabilmente diversi ma quando in Italia si parla per esempio di Torino Lione mi viene quasi da piangere come se Torino Lione fosse un collegamento Torino Lione è una parte se mai sarà
Ma penso di sì di una di un corridoio che deve andare diciamo dalla penisola iberica fino a la Russia altrimenti di che cosa stiamo parlando
Allora questo è un primo punto il secondo punto e qui vengo a presidente Prete
Perché ovviamente interessante avere anche il punto di vista di Taranto su questa su questa storia la famosa cabina di regia quando c'è un problema in Italia si invoca la cabina di regia
Allora io penso che un po'in un Paese qualsiasi la cabina di regia sia il governo e qui torno alla domanda che facevo prima zero D'Agostino che cosa ti domanda il Governo italiano lo dico che cosa che ordina maggiore che cosa ti domande qui
L'idea di creare sempre nuovi coordinamenti sconta una visione un po'se posso dire assembleare del potere no ci si vede tutti insieme si mangia una pizza e poi ci si mette d'accordo
Il coordinamento contiene la parola d'ordine che vuol dire comando cioè a un certo punto ci deve essere qualcuno che dice si fa questo e non si fa quest'altro
Ieri l'ammiraglio Di Bussolo
C'ha portato un suo punto di vista che mi pare interessante dopo avere parlato appunto della frammentazione dei poteri italiani e se ne potrebbero citare tanti altri non ultimo la magistratura
Che determina la molto spesso dei fatti concreti sul piano economico e geopolitico l'idea per quanto riguarda il mare di un ministero del mare
Non so se arriverà prima la Torino-Lione al ministero nel mare ma insomma diciamo la latte la tendenza dovrebbe essere quella magari passando per degli step intermedi come una sorta di cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio se vogliamo usare questo termine ma insomma qualcosa che implichi una responsabilità e un interesse governativo
Vengo a Taranto perché Taranto è stato il primo porto italiano
Che si è occupato di cinesi o meglio i cinesi si sono occupati di Taranto prima degli altri anche perché i cinesi guardano la carta geografica di colore e siamo al suo ex qual è il primo porto ovviamente più vicino sul continente europeo Taranto
Però la geografia non fa sicuramente da sola la geopolitica e tanto meno il commercio e quindi come sappiamo quella cosa non è andata avanti mentre Taranto è adesso oggetto di una interesse molto pronunciato molto avanzato da parte turca
Nel frattempo la Turchia diventata nostro paese di confine sul canale di Sicilia quindi anche qui le cose stanno cambiando e quello che può essere che poteva essere un arrivo dei turchi dieci anni fa a Taranto non è quello che sarà oggi o domani l'arrivo dei turchi a Taranto e quindi dalla prospettiva della punta meridionale della nostra penisola dalla prospettiva specifica di Taranto presidente come vede questa situazione sui grazie direttore intanto colgo l'occasione
Un po'serve una mia considerazione perché sento da anni questo fatto che per primi i cinesi
Hanno scelto Taranto anni femm e poi sono andati via però vorrei fare una puntualizzazione e credo che i cinesi non sono mai venuti a Taranto perché parliamo
Di una società che l'ha presentata tanto che era composta dai periti niente di Taiwan e da Hutchinson di Hong Kong
Oggi sappiamo tutti che i cinesi che sono interessati al Mediterraneo
Alla Via della Seta alla Beta Lord sono i cinesi di Pechino
E che altrove Iunco mai preso però credo che ci sia come posso dire una differenza anche dal punto di vista delle società di differimento del del Governo
Ha detto questo come posso dire è chiaro che il porto di Taranto si trova in una fase molto delicata a ma fortunatamente finalmente ottimistica ancora oggi sul Sole ventiquattro Ore c'erano due pagine dedicate ahimè alla questione dell'Ilva che ha caratterizzato purtroppo il destino della città e del porto di Taranto negli ultimi anni
E e però è stata la spinta per un'accelerazione ad una diversificazione delle attività portuali tutti gli interventi che sono stati realizzati e che sono in corso di realizzazione tendono infatti ad attuare
Questa diversificazione delle attività e delle funzioni del porto di Taranto soprattutto sotto l'aspetto commerciale logistico e turistico
Noi abbiamo avuto devo dire la fortuna di poter a bere un anno e mezzo fa ormai una domanda di concessione presentata da una società turca una società turca che è tra i primi operatori al mondo del settore e che inoltre e anche proprietario al ventiquattro per cento di una delle principali compagnie di navigazione del settore container mi riferisco alla francese cioè Meacci GM è chiaro che il Mediterraneo e l'Italia al centro dell'attenzione e i miei colleghi mi hanno anticipato su vari punti di vista quindi non tornerò
Su questo argomento ma anche il programma che i turchi di il portano sul Taranto conferma quello che i miei colleghi hanno detto
E conferma anche il fatto che ci può essere una visione non competitiva tra i singoli porti italiani ma invece di collaborazione questo perché tra le le varie funzioni e le varie attività che i turchi vogliono svolgere a Taranto
C'è per esempio una funzione che loro hanno chiamato Riley che prevede proprio un collegamento sia con il porto di Genova che con il porto di Trieste quindi è un po'come un triangolo inverso dove Taranto
Si trova più vicino chiaramente alla Canale di Suez
E più vicino anche consentitemi a quello che probabilmente è inevitabilmente prima o poi diventerà uno dei mercati di interesse maggiore che quello del Nordafrica
E quindi poi ut utilizzare questi collegamenti questa partnership con i due porti che invece hanno una penetrazione maggiore
Nel tessuto italiano da una parte il tessuto europeo dall'altro proprio per creare una sinergia che e veda Alitalia protagonista nel futuro nel porto mediterraneo ma credo che anche la strategia dei turchi posso rinvenirsi anche dalla prima piccola linea che è stata attivata da pochissimo perché la vera fase di start-up del terminale a Taranto partirà da gennaio quando l'operatore potrà contare
Sulle gru di banchina che attualmente sono oggetto di revamping ma nel frattempo voluto attivare insieme ad accennare un primo traffico che vede un collegamento proprio dalla Turchia
Malta che tra l'altro è controllata anche da dai il porta al cinquanta per cento con la Tunisia e Taranto per l'Italia quindi un primo segnale di unione di mercati dell'Est mediterraneo con l'Italia il Centro Mediterraneo e l'Africa tant'è vero che si sta ragionando insieme visto anche i flussi importanti di prodotti in particolare che dall'Egitto raggiungono l'Italia e l'Europa
Di unire un collegamento adesso anche con l'Egitto per completare diciamo questa questa unione di porti in aree strategiche per cui è chiaro che noi come Trieste come Genova ci troviamo in questo momento ad essere un po'al centro di una discussione internazionale Jo politica
Che a Taranto probabilmente acquisisce una rilevanza ancora maggiore considerata l'importanza di Taranto come base navale base militare
Anche se io ho fatto presente che paradossalmente la presenza della più importante base militare italiana una presenza di garanzia non è nelle nostre presentazioni internazionali
Inseriamo la presenza della Marina Taranto proprio come motivo di vanto motivo di sicurezza eccetera la stessa base navale ospita Nadi anche cinesi per esempio
Come proprio per uno scambio culturale e informativo quindi io sono convinto che sul Taranto la presenza della base militare possa essere paradossalmente invece una garanzia di equilibrio e di controllo sempre che come veniva detto in particolare da Zeno D'Agostino e come noi ci regoliamo
Praticamente approcciamo sempre dal punto di vista commerciale cioè è chiaro che un presidente d'autorità di sistema
Guarda solo alle ricadute
Commerciali di lavoro occupazionale economiche che lei e la presenza di un investitore straniero possono avere sul proprio rapporto e devo confermare il fatto che effettivamente da questo punto di vista c'è un coordinamento perché nessuno di noi
A prende iniziative in maniera autonoma ma proprio la presenza del ministero delle Infrastrutture ministero
Degli esteri la Presidenza del Consiglio hanno i creato una cabina di regia anche che in qualche modo cura i rapporti con i Paesi in generale e in particolare con i Paesi asiatici la Cina e quindi quello che viene proposto o portata avanti dalle singole autorità di sistema in maniera assolutamente trasparente viene riconosciuto e condiviso anche dal governo italiano quindi sicuramente
Come posso dire una presenza variegata è importante anche perché credo che per superare quella competizione però minimale che esiste tra i porti italiani occorre appunto creare dei nuovi investimenti dei nuovi insediamenti e non appunto tendere a spostare come accaduto nel negli anni sostanzialmente piccoli traffici da un porto ad un altro solo la presenza di nuovi investitori voto di un insediamento di nuove attività potrà portare questo beneficio collettivo e da questo punto di vista devo dire la verità io sono convinto appunto
Che sono come posso dire tre i fattori che possono portare ad un incremento di traffico
Nel nel porto delle nebbie sistema portuale italiano
E che in qualche modo come posso dire non contrastano perché portano in sé delle specializzazioni e si riferiscono però prevalentemente al settore contenitori perché per gli altri settori c'è un radicamento maggiore nei porti anche nei porti minori
E quindi sono come sta accadendo anche per Gioia Tauro che in crescita
E anche se non è un attività di particolare rilevanza dal punto di vista economico delle ricadute sociali recuperare un un po'di transhipment che invece è stato disperso sia con la chiusura del terminal di Taranto che con la crisi passata della termina di Gioia Tauro poi l'intermodalità l'intermodalità e quindi Trieste in particolare ma anche Genova o i porti liguri ma anche Taranto dal sud vanno prossimo saranno ultimati i lavori di potenziamento dei raccordi ferroviari del porto che consentiranno di utilizzare la dorsale adriatica per andare nel centro nord e anche in Europa
è e poi una cosa importante invece l'incremento dell'attività produttive logistica
E quindi utilizzare al meglio quegli strumenti che possono essere le zone economiche speciali o le zone logistiche semplificate oppure le zone franche
Per incrementare la presenza di siti produttivi e logistici in Italia
E quindi radicare traffici nei porti italiani
Sappiamo tutti che la nave va dove deve prendere o lasciare la merce
Riuscire a incrementare l'attività produttive e logistiche alla presenza produttive logistica in Italia vicino ai porti sì sicuramente potrebbe dare un contributo per un radicamento ed un aumento dei traffici
Grazie Presidente diciamo un punto di vista mi pare più ottimistico
Non dimentichiamo che siamo in un Paese in cui il governo difficoltà a coordinare se stesso insomma di che cosa stiamo parlando un Paese che prima firma un accordo politico con la Cina poi dice che siamo pronti a mandare la flotta nel Mar Cinese Meridionale contenere la Cina prima di occuparsi di coordinare i porti dovrebbe occuparsi di governo coordinare il governo ma questo è un discorso che ci porterebbe troppo lontano e mi rivolgo adesso invece al rappresentante out più che autorevole
Di una autorità nazionale come la Guardia costiera l'ammiraglio Giovanni per Torino per dirci che cosa sono i porti dal punto di vista del vostro lavoro dei vostri compiti e come sta evolvendo la situazione in questa in questo cambio di paradigma di cui parlava l'ammiraglio Cavo Dragone nel vostro specifico settore
Intanto grazie per l'invito a questa giornata un invito
Che accogliamo molto molto volentieri
Perché le capitanerie di porto Guardia costiera poi magari accennerò apprese due componenti
Qual è il corpo della Marina Militare ma anche quale istituzione alle dipendenze funzionali e dei trasporti si è occupata storicamente sempre dei porti e qui c'è un piccolo passaggio storico da dover fare
Dal Codice della navigazione in poi il Codice da la negazione del mille novecentoquarantadue ma anche prima le capitanerie di porto gestivano i porti
Nel mille novecentonovanta fummo condannati dalla Corte europea
Da dall'ago dalla Corte di giustizia europea
Per il monopolio del lavoro portuale e questo porto nel nostro Paese a dover affrontare una riforma che probabilmente non avrebbe fatto in quel momento nel novantaquattro uscì la legge sul riordino del lavoro portuale che colse l'occasione per riorganizzare le ampi l'amministrazione dei porti
In Italia oltre alle Capitanerie prima di questa legge del novantaquattro esistevano no enti portuali con questa legge furono istituite le Autorità portuali nel numero di ventiquattro quindi ventiquattro maggiori porti furono sottratti nella loro gestione alle capitanerie di porto e furono affidati alla gestione delle autorità portuali quindi porti e porticcioli insomma
E diciamo la parte più i porti economicamente più importanti ovviamente furono affidati a a questi enti pubblici non è non economici
Che di fatto fece un grandissimo lavoro perché nel giro di qualche anno la portualità italiana era veramente in grande difficoltà nel giro di qualche anno ci fu un'effettiva ripresa delle attività portuali ora questa legge ha tenuto e ha tenuto per tanti anni senonché arrivati a qualche anno fa al due mila al due mila e sedici è stato necessario produrli non ma sorta di tagliando di di verifica ed è stata fatta una nuova no una norma che si è innestata sulla legge ottantaquattro novantaquattro
Rimodulando la governance rimodulando le quote il queste autorità portuale costituendo le in autorità di sistema portuale
E questo
Ha portato il numero di questi enti a sedici quindi sono sono diminuiti ha modificato le governance ma governarsi te intere interna e ha cercato di avere attuazione ha un al piano nazionale della logistica
E del della portualità un piano che il governo aveva approvato con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri nell'agosto del due mila e quindici e che era stato lo strumento sul quale questa riforma si è poi innestata
Il il piano aveva una grande visione strategica da una visione strategica molto importante perché vedeva i porti innestati alle in un sistema più Complesso cioè non vedeva il porto come a sé stante ma inserito in un contesto dinamico maggiore in un contesto che vedeva la logistica momento di sostegno per ciascun elemento portuale ecco diciamo che questa riforma è ancora in corso di attuazione e questi strumenti oggi che sono stati attuati appunto da pochissimo tempo devono affrontare un mondo mondo economico che in totale velocissimo mutamento
Un sistema economico che cambia continuamente sia per le dinamiche internazionali
Sia anche e soprattutto per quelle dinamiche che accennava prima il presidente Signorini di modifica degli assetti interni ormai ne porti insistono dei player che sarebbero dei soggetti forti che si occupano ormai di tutta la filiera interna al porto cioè ad sono armatori sono terminalisti si occupano anche di logistica questo ha fatto sì che le dinamiche anche in termini di gestione dei porti lo ha spiegato benissimo il presidente di Genova si siano ulteriormente complicate perché gli strumenti regolatori su cui l'organizzazione portuale si basa fondamentalmente sono ancora quelli della mi riferisco in particolare il rilascio delle concessioni quelle quelli previsti dal Codice della navigazione che ripeto a ormai
Per quasi ottant'anni
Rinnovati in parte con la legge sul riordino
Della normativa in materia di porti del novantaquattro e poi del due mila e sedici ma poco riescono a sostenere il ritmo di questi cambiamenti così rapidi e repentini quindi in una dinamica dire di elementi regolatori
Ancorati a norme passate
Spesso e volentieri cessato l'inserimento ad esempio delle autorità amministrative indipendenti nel nella nel sistema regolatorio che regola i rapporti all'interno dei porti o anche delle autorità giudiziaria amministrative
Ho ho altre che in qualche modo hanno surrogato diciamo così dei deficit che sui quali occorrerebbe evidentemente e intervenire
A questo aggiungiamo Boy queste dinamiche di carattere internazionale di cui faceva hanno fatto cenno i presidenti che hanno che hanno parlato prima di me che chiaramente hanno che mutato i connotati alla sistema portuale nazionale che ha bisogno veramente di un aggiornamento e soprattutto ha bisogno di una allineamento a quelli che sono gli indizi che il nostro Paese deve dare a un settore così importante perché il settore dei riporti ricordiamo novità i porti facciamo entrare gran parte delle merci
Che portiamo nel nostro Paese
Una grandissima parte la parte maggioritaria e da porti esce noi siamo un Paese al prevalentemente vocazione manufatturiera de gran parte dei prodotti che la interrompo un altro perché questo aspetto del controllo di quello che entra cresce mi pare interessante anche dal punto di vista
Complessivo
Cioè noi che cosa possiamo effettivamente sapere su questo cioè quanto siamo in grado di controllare quello che esce quello che entra nel corso
De si sono ovviamente delle delle autorità deputate a questo dogane la Guardia di Finanza che effettua controlli
C'è un sistema di controllo di quello che entrare che esce un sistema che ovviamente
Si aggiorna nel tempo e che ha trovato anche negli ultimi tempi dei dinamismi nuovi perché anche le forme di controllo ormai fanno parte dei meccanismi concorrenziali
Tra l'altro ha deciso la domanda c'è un rapporto inversamente proporzionale tra controllo il volume cioè più controllo meno merci momento no perché le modalità volte possono modalità particolari come quella che hanno in questo momento stiamo attuando
Con l'agenzia delle dogane quella del Prix Cleaning cioè dello sdoganamento in mare così come normalmente viene detto consentono anche grosse quantità di volumi di velocizzare i tempi laddove in si sono determinate condizioni che noi insieme all'Agenzia delle Dogane appunto verifichiamo
Quindi questo tema secondo me non è un un tema principale anche se ed è un tema fondamentale invece quello del a mio avviso
Delle modalità con cui ancora oggi devono essere questo su questo si confrontano
Ne hanno fatto punto scendono prima e presidente si quello del tema del rilascio delle concessioni ai terminali termina alla a mio avviso sono da delle porte di ingresso nel nostro Paese
E il
Avere una concessione rilascio di una concessione di terminali importanti dove entrano quantitativi importanti di merci è un tema che non può vedere le autorità di sistema portuale da sole confrontarsi con questi player così importanti che peraltro sono fortemente inserite in dinamiche internazionali molto vivaci come quelle che di cui è stato fatto cenno
Bene ammiraglio abbiamo ancora Brevi interventi volevo riprendere con Zeno D'Agostino sei ancora con noi volevo riprendere un tema e considero abbastanza importante anche per il più vasto pubblico d'ogni genere quando in Italia diciamo porto pensiamo un modo in realtà come sappiamo importa molto di più il porto e soprattutto il collegamento con il suo ambiente urbano regionale
Ovviamente industriale infrastrutturale e quant'altro e all'al proposito di Trieste volevo leggere al presidente D'Agostino e chiedere una sua un suo commento un passo di un libro che probabilmente conosce di Sergio Bologna che si chiama ritorno a Trieste
In cui Sergio Bologna dice parlando del porto di Trieste
Il porto che bene o male un piccolo universo a sé stante produce cultura immaginari identità
Sembra tornare ad interpretare il ruolo di porta d'accesso alla Mitteleuropa cioè ricoprire quella funzione che è stata alla base del mito di Trieste città multietnica il porto oggi dialoga con Austria Germania Danimarca Ungheria Slovacchia Scandinavia Turchia ed anche Italia
Notevole questo anche ma direi in funzione minore
Che sta crescendo un nuovo mito anzi diciamolo una nuova favola di Trieste città globale che si misura direttamente con i
Gli imperi del mondo con la Cina
Torna dunque lo spirito cosmopolita lo sguardo aperto spregiudicato sul mondo ma manco per sogno se il porto va da una parte la città sembra aver scelto la direzione contraria il rinchiudersi a riccio eccetera eccetera allora
Che che riflessione ti suggerisce questo commento disagio Bologna
Sergio che è che era una persona a passare molto intelligente anche appunto
Triestina o è un grande lettore delle dinamiche però c'è c'è un c'è un però che che gli verrebbe quasi da citare insomma nel senso sì è vero è vero che ci sono movimenti cittadini che in qualche modo sembrano non accettare questo tipo di dinamiche di evoluzione che la città e il porto insieme alla città
Soprattutto come motore di cui tutto questo ha creato in questi anni però c'è stato mi permetto di dire Giugno due mila venti
Quello che ha scritto Sergio sono scritti due mila diciassette le mi diciannove sono precedenti
A quella vicenda che mi ha colpito anche a livello personale aggiuntivo siccome quella vicenda mi ha fatto invece capire che c'è una premente la maggioranza se non una voglia di tutta la città non ci mancherebbe altro ma una grande maggioranza della città che invece sta accettando questo tipo di visione che sta arrivando dal forte io penso che
Se oggi Sergio i Parlamenti ci sta anche seguendo fosse qui a discutere probabilmente farebbe anche riferimento
Al fatto che a giugno due mila e venti la città ha dato un segnale fortissimo su quello che e la sua visione di sviluppo del porto in generale di tutto e in generale della città stesse all'interno di questa visione cosmopolita
Grazie presidente Signorini il rapporto fra Genova e il suo retroterra dato che tutti sappiamo anche fisicamente com'è fatto il porto di Genova
Come siamo messi la crisi che è stata provocata dal crollo del ponte Morandi
In che misura è stata sanata cioè in parole povere quanto Genova è connessa con il suo retroterra ma anche con i mercati internazionali dietro il porto
Ma molto sinteticamente siamo messi meglio di come eravamo il quattordici agosto alle undici del mattino nel senso che viabilità cittadina
Molto migliorata abbiamo una sofferenza sul nodo infrastrutturale autostradale noto nota in sole
Direi che con interventi di ultimo miglio ferroviari stradali diari che stiamo realizzando con il programma approvato padre il crollo del ponte nel giro di tre anni avremo una situazione decisamente migliore
Di quella che avevamo prima del crollo del ponte da questo punto di vista quindi le le cose le dire direi che sono uomini ornamento ricordiamoci che Genova serve mercati di corto o medio raggio Mila ni a centotrenta chilometri
Quindi l'impatto della viabilità resterà forte diverso il discorso sulla lungo raggio sapete che il la famosa ferrovia pianeggiante nel corridoio rinnovare tutti è quasi completata lo sarà con la il terzo valico
A quel punto dove stiamo vedendo rispieghi della della modalità ferroviaria su Genova
Grazie al fatto che questi investimenti stanno avvicinando la fatidica data del due mila ventiquattro due mila venticinque gli operatori stanno intensificando
Servizi ferroviari lì va ancora debbano ancora vinte due sfide non sono molto tecnica ma comunque
Tutti quelli che sono collegati le conoscono dapprima nella questione delle tracce ferroviarie
Purtroppo lui abbiano un affollamento delle tracce
Nella nel nell'avvicinamento alle Alpi non da poco e li dobbiamo ancora lavorarci poi delle incentivazioni per rifare il treno norme competitivo con la strada se non incentivato e dobbiamo proseguire sul sistemi di incentivazione che abbiamo approvato padre provvede Morandi con la Commissione europea ma c'è ancora un po'di lavoro da fare
Grazie presidente e invece Taranto che diciamo è comunque inserita in un sistema infrastrutturale molto più penalizzato di quello settentrionale insomma
Ricordo il dibattito sulla valigia da delle Indie ai tempi del ministro Di Crollalanza cioè parliamo
Degli anni del fascismo che non mi pare poi c'è andato molto avanti ecco il il retroporto e il retroterra di Taranto come si presenta
Sì allora Taranto a una caratteristica molto favorevole perché il porto
Pure essendo attaccato alla città ma si espande al di fuori di essa e quindi dal punto di vista della diciamo dell'interferenza tra il traffico urbano e il traffico portuale non abbiamo nessuna interferenza
E con alcuni interventi che sono stati fatti negli ultimi anni è possibile anche facilmente accedere all'autostrada per Bari e poi chiaramente salire così come adesso ci sono gli interventi sulla Ionica per come posso dire andare giù verso la Calabria o molto buona la strada di collegamento verso Brindisi e quindi per andare sull'Adriatico dal punto di vista ferroviario il porto in sé
E già dotato di importanti infrastrutture come dicevo prima Rfi sta realizzando il potenziamento dei raccordi e dei collegamenti ferroviari per il porto di Taranto
Che consentiranno già da fine anno dell'anno prossimo la composizione dei treni anche da settecentocinquanta metri quindi lo standard europeo
Ricordo che il terminal contenitori e dotato di cinque fasci di binari da mille duecento metri
Il problema e la capacità e la parziale congestione della dorsale adriatica
E quindi noi abbiamo un problema che per i emerso in questi mesi del del punto di Termoli lesina che e il ministero dell'Ambiente ha bocciato nuovamente espresso il parere negativo ai lavori di modernizzazione di quella linea così come come diceva il presidente Signorini per noi
E penalizzante la questione tariffaria perché per noi diventa una questione logistica la lontananza dei mercati di produzione e di consumo più importanti che sono chiaramente
Nel nord e nel centro nord Italia un Europa hanno un impatto importante sulla tariffa ferroviaria
E quindi su quello effettivamente bisognerebbe lavorare per incentivare l'utilizzo della trazione ferroviaria rispetto a quella stradale perché altrimenti il costo complessivo del treno continua a essere importante
Grazie io voluto cercare di dare questa visione un po'più ampia del porto perché appunto spesso in Italia lo si riduce a poco mentre è chiaro che la vera partita si gioca dietro i molli
Si gioca nel collegamento con il territorio e anche dei collegamenti ovviamente internazionali allora
Lei invece ammiraglio si occupa se vogliamo così dire così del primo miglio invece dell'ultimo cioè quello immediatamente affacciato sul mare ecco dal suo punto di vista dalla sua esperienza dovendo in qualche modo
Collaborare a questa forma di coordinamento fra i porti italiani quali sarebbe la prima priorità
Io ritengo che egli sullo strumento c'è c'è la conferenza nazionali dei presidenti delle Autorità portuali in una conferenza che ha ha per legge il proprio questo compito quello cioè di coordinare tutte
Tutte le attività che insieme i porti svolgono proprio per evitare duplicazioni per ottimizzare gli investimenti per avere una visione complessiva
Perché il nostro sistema portuale un cessava attuale abbastanza particolare noi
Abbiamo le autorità di sistema portuale e gestiscono cinquantanove porti che sono i porti
Dal sotto il profilo commerciale più importante in verità i porti in Italia sono molti di più
Infatti negli altri porti la cessione comunque permane in capo alle Capitanerie ma proprio perché questo è un sistema così complesso
Non può essere affrontato settorialmente bar di questo non l'abbiamo fatto per tantissimi anni
Quando ancora prima
Dei della legge novantaquattro
E poi anche negli anni immediatamente successivi dice c'erano le finanziarie ogni finanziaria usciva con finanziamenti a pioggia per ciascuno di questi porti e così è accaduto che nel negli anni lo Stato ha investito tantissimo ma investito in maniera molto diffusa e poco puntuale
Proprio perché non c'era una visione complessiva oggi questa visione possibile recuperarla per cui è importante poter poter mettere insieme tutte le capacità tutte le conoscenze per ottimizzare
Sì agli investimenti perché non possono essere dati a pioggia
Soprattutto in tema di investimenti quando invece investimenti sono molto importanti proprio perché nel gioco delle dinamiche portuali entrano questi player forti e necessario che ci sia una visione superiore a quelle a anche superiore a quella delle autorità portuale che come dicevo prima in determinati frangenti non possono essere lasciate sola
E poi questi investimenti e queste dinamiche devono camminare di pari passo con lo sviluppo di una logistica minimi dall'abbiamo una logistica importante forte la logistica oggi
Dal nostro Paese nove del centro del proprio PIL e ma e fondamentale leggere
Lo sviluppo l'integrazione dei porti anche con lo sviluppo l'integrazione della logistica mi faccia dire poi un'ottima mi faccia fare poi un'ultima considerazione su la più volte invocata cabina di regia o del ministero
Del mare
Ecco io sarei un fotored imminente ritorno al ministero dalla marina mercantile
Per essere cresciuto con questo ministero che peraltro ricordiamo ha avuto una grande importanza nel nostro Paese perché il ministero dalla marina mercantile costituito istituito nel mille novecentoquarantasette
Ha contribuito non solo alla ricostruzione dei porti che durante la guerra furono totalmente distrutti ma ha contribuito anche alla ricostruzione della nostra flotta
Siamo qui nella sede di Confitarma ricordo che la nostra flotta all'inizio della seconda guerra mondiale contava quattro milioni di tonnellate di naviglio alla fine della guerra era praticamente distrutta nel rimanevano appena duecentottanta mila tonnellate
Ecco grazie a questo ministero il nostro Paese dopo la guerra affrontato sfide enormi le ha superate cresciuto abbiamo avuto un sistema portuale che negli anni novanta e tornato a respirare in maniera molto forte
Abbiamo oggi una delle flotte mondiali
Più importanti siamo comunque tra i Paesi dell'Unione per tra i primi Paesi
Oltre diciamo così dell'unione europea ma anche siamo la prima flotta mondiale nero oro e abbiamo delle competenze perché questa questa crescita nel settore marittimo e portuale non dimentichiamolo
Ha fatto crescere esperienze e competenze che pochi Paesi hanno come il nostro e questo è un fatto sul quale occorre riflettere cioè noi abbiamo degli Ski che altri non hanno abbiamo costruito una storia una cultura del mare che va sicuramente implementata però pensare a ricostruire un ministero dalla marina mercantile dopo la riforma che Cassese fece a metà degli anni novanta e poi con quella che è stata sancita dal decreto legislativo trecento del novantanove oggi impensabile
I porti il mare hanno bisogno di una politica integrata per come sono strutturate le amministrazioni centrali sono in tanti a dover parlare di questo
Per cui io mi rifare molto di più a quello che ha detto il presidente Signorini cioè a quella necessaria cabina di regia che metta insieme tutte le amministrazioni più importanti anche richiamare un segretario generale
Del mare come avviene in Francia può essere fuorviante la Francia un paese che a un regime diverso dal nostro e una repubblica presidenziale
Dove un indirizzo politico dura un Periodo e dove può essere abbastanza sedimentato mentre per noi e diverso io credo che bisogna raccogliere un po'un'esperienza che era stata lo ha detto prima Signorini
Che era stata quella che ci ride di fronte alla sfida col terremoto dell'ottanta quando
Dovevamo costruire una protezione civile che praticamente non esisteva allora fu deciso fu determinato di costruire un dipartimento della protezione civile presso la presidenza la Presidenza del Consiglio questo dipartimento non fuoco affidato a un funzionario dello Stato ma fu affidato nei suoi negli inizi a due politici in particolare a uno che ricordo in questa sede gara Zamberletti che seppe mettere insieme tutte le migliori energie del Paese
Per affrontare queste sfide e dopo quella del del terremoto
Di quell'anno anche quelle successive e lei ha saputo affrontare con costruendo uno strumento che negli anni ha saputo dare delle grandi risposte ecco io cercherei la soluzione migliore per mettere insieme quello che può essere messi insieme un ritorno così semplicemente al passato rischierebbe a mio avviso per la come è strutturata oggi la pubblica amministrazione che resterebbe di non portare a risultare saltare le il risultato sperato
Mi piace che intorno a questa storia del ministero del male si è creata una notevole dialettica con idee diverse lei
Accennato al ministero della Marina mercantile non è questo credo
Almeno da quello che ho capito anche da altre voci l'obiettivo di cui si parla dei esso anche perché il Ministero della Marina perché il mercantile è stato qualcosa di obiettivamente grandioso operava in un regime gelo economico e geopolitico completamente diverso era un mondo in pace Franco della guerra fredda ed era un un mondo in cui l'Italia aveva un sistema economico misto che adesso non abbiamo più che non è proprio una cosa da nulla ma non vorrei anticipare invece per la sessione finale che sarà appunto sul che fare in cui riprenderemo anche questo discorso
Vorrei solo concludere
Ancora una volta allargando il discorso ma poi adesso anche i fanatici del mare avranno fame
Quindi lo farà in un minuto tra Porto e territorio
Cioè se noi non siamo in grado di controllare il territorio di che porti parliamo facciamo tanto un esempio non si è morto investito suo tempo su Gioia Tauro che notoriamente opposto della 'ndrangheta non è un porto dell'Italia
Oppure si fanno dei ragionamenti su delle aree di territorio in cui il controllo dello Stato è molto relativo allora se noi non siamo in grado di costruire nell'insieme della nostra penisola un sistema in cui diga non dico il monopolio della violenza perché questo è forse troppo ma insomma una capacità di relativo controllo del territorio poiché non abbiamo nemmeno un'idea di dove investire in maniera produttiva per l'insieme della comunità nazionale
Ma mi fermerei qui ricordo che
Alle quattro c'è una
Seduta conclusiva Legnini andamenti intitolata a che fare
Colgo l'occasione nel nell'augurare buon appetito chi ci ascolta di ringraziare veramente di cuore tutti i partecipanti i presidenti D'Agostino Signorini Prete l'ammiraglio per Torino EC rivediamo alle sedici grazie
Mi
Benvenuti a mappa Mundi speciale Festival alle giornate del mare con Lucio Caracciolo direttore di Limes Alberto De Santis sempre di Limes facciano allora un punto in questa seconda giornata del fessi alle giornate del mare appunto l'uso stamattina
Del siamo partiti con la mostra cartografica virtuale ovviamente perché la delle condizioni Covi d'che hanno costretto questo festival essere diciamo virtuale non a Trieste come era previsto ma ci rifaremo l'anno prossimo
E e soprattutto poi con l'incontro sui porti no che è stato nuove uno degli elementi chiave del ragionamento sul mare solitaria marittima
Sì le carte che sono state illustrate da Laura canarino nostra cartografate c'hanno soprattutto mostrato come oggi il Mediterraneo venga tagliato a fette
Che sia allo Zen che siano altro tipo di zone il Mediterraneo è diventato una piattaforma terrestre ivi si disegnano dei confini come se effettivamente fossimo sulla terra
In realtà non lo siamo quindi questi confini sono anche abbastanza aleatori non possono essere guardati come può essere guardato confine terrestre ma segnalano quanto meno delle intenzioni delle zone di influenza e di responsabilità
L'Italia che ha sempre avuto un'idea libera del mare Mediterraneo cioè un mare dove si può entrare uscire senza particolari problemi
Si trova oggi compressa fra zone disegnate da Paesi stranieri in base ai propri interessi sì chiedo vediamo per esempio
L'Algeria a ridosso della Sardegna abbiamo la Turchia quasi in Sicilia eccetera eccetera
Questo ha implicato sia pure tardivamente una revisione del nostro modo di osservare queste frontiere marittime
Che si può riflettere già nel Progetto di legge approvato qualche giorno fa dalla Camera dei deputati che istituisce una zona o meglio dà la possibilità di istituire una zona economica esclusiva vedremo che cosa né discenderà
Siamo passati mai la cosa è ovviamente legata poi nella seconda tavola rotonda dopo quella
Diciamo i sulla questioni energetiche vie di trasporto e quant'altro siamo passati ad esaminare i porti
I porti sono tanti in Italia forse sono persino troppi abbiamo sedici autorità portuali cinquantanove porti fra piccoli medi e grandi
Manca tanto per cambiare siamo in Italia un coordinamento una regia centrale su questo si è molto discusso si è discusso anche sul rapporto tra i porti e le città che di retro porti Di Pietro terra di ciascun porto
Anche qui si è visto come il i nostri porti c'era un po'abbastanza lasciati a se stessi
Nel rapporto con i grandi attori internazionali
E allora io ricordo che solo volume di Limes è appunto dedicato allo stesso tema del Festival Italia e il mare trovate le carte di cui si parlava prima sono carte molto complesse e quindi hanno bisogno del loro tempo per essere lette
E studiate e ricordo anche che troverete poi tutti gli incontri vigili tutti gli incontri del Festival
Sulla sul nuovo canale YouTube di Limes nei prossimi giorni
E Alberto un'altra sessione di stamattina un altro incontro di stamattina era dedicato invece le risorse del Mediterraneo risorse che sono un altro capitolo utile a fotografare appunto
E la trasformazione che ha interessato al nostro bacino d'amare che noi ritenevamo essere sostanzialmente libero aperto
Un mare da cui tutti avremmo potuto trarre benefici ego di menti è diventato invece di colpo mare più piccolo mare ristretto in mare in cui come diceva adesso Lucio le rivendicazioni Cozzo né si sovrappongono un punto molto interessante che è emerso dalla discussione
Acheni anzitutto il fatto che se tu e di diritti matti ma rinuncia esercitarli i diritti poi finiscono per decadere
E questo una qualche cosa che forse non gli sfugge ma invece terribilmente è chiaro a chi si trova ai nostri dirimpettai Lucio ha fatto il caso dell'Algeria appunto che arrivata quasi a Oristano con le proprie rivendicazioni giocando sul nostro minimalismo
E la lista possibilissimo istituzione di una zona economica esclusiva da parte del nostro Paese può costituire un buon punto di partenza
Una presa d'atto dell'esistenza di un problema però naturalmente poi come anche è stato detto nel corso di questa due giorni dallo stesso capo della Marina le zeppole devi andare a negoziare sul sul terreno con i tuoi vicini
E anche sul piano invece delle risorse energetiche proprie previamente energetiche il nostro bacino si conferma
Come una fonte di potenziali alternative a quelle che sono i nostri canali di importazione privilegiati abituali soprattutto in un momento in cui i nostri fornitori per una serie di motivi danno dei segni di diciamo essere di essere meno solidi di quello che erano in passato la stessa Algeria che preda di attenzioni intestine la Russia che in questo momento attraverso una fase di turbolenze con i Paesi europei complici naturalmente l'opposizione americana quindi per l'Italia da questo punto di vista la creazione e la costituzione di un Forum energetico
Dal Mediterraneo centrale verso l'Europa potrebbe essere un qualche cosa sicuramente di utile
A diversificare le fonti a confermarsi come diciamo attore di di peso sotto il profilo energetico ci sono dei caveat molto importanti naturalmente in questo caso servirebbe una volontà politica del di tutti i Paesi del bacino a costruire questa alternativa energetica bisogna coinvolgere la Turchia e ieri abbiamo sentito anche tramite attraverso le parole le armi dell'ammiraglio Buddha inizia come la Turchia in questo momento si sente esclusa e quindi avete rivendicazioni Anco molto forti
Si si ponga in netta contrapposizione con tutti i pesi che la circondano c'è poi anche il discorso diciamo legato i costi nel momento in cui è fare una una una di energetica un nuovo gasdotto e il prezzo del gas molto basso
Il tema è chi andrà a pagare i lavori lo faranno in pubblico il pubblico lo faranno i privati privati forse e difficile ci dovrà essere un intervento pubblico sostanzioso insomma sono tutti temi che sono emersi che così contribuiscono a a dare conto in maniera davvero puntuale poi di qual è lo stato delle cose in questo momento il nostro bacino
E allora Lucio ci avviamo alla conclusione del Festival oggi pomeriggio ci sarà l'ultimo incontro appunto che fare e alcune proposte modeste proposte per ritrovare le onde perdute si legge proprio sulla copertina del volume di Limes alcune proposte sono state già fatte nel volume altre proposte sono già emersa in questi incontri in questi dibattiti e probabilmente voi
Altre ne emergeranno in quest'incontro finale
Ci fai tu un quadro
Sì mi pare che ci sia stata una sottolineatura da parte di tutti i protagonisti di questa nostra discussione del
Necessita di qualche forma di coordinamento delle politiche marittime oggi disperse per mille rivoli in diversi ministeri che più che altro punto no attestarsi piedi più che a costruire un insieme coerente
Questo un obiettivo che in Italia più o meno tutti si pongono dato che è un problema che non riguarda unicamente il mare
E quindi è un obiettivo diciamo piuttosto da una parte utopico e dall'altra parte è necessario non ci arriveremo domani
Ma cominciare a costruire da oggi un percorso dei passi verso una regia del settore marittimo sia nell'ambito civile che in quello militare
Il soprattutto capendo che non si tratta di due strutture strategiche un posti divisi ma si tratta di una realtà che declinata in vari modi ma che tende sempre più a convergere
Ecco questo credo che sia il punto fondamentale poi naturalmente ogni settore ogni azienda ogni istituzione c'ha le sue priorità le sue specificità
Però ecco questa necessità di un orizzonte unitario e anche di una unificazione dei poteri e delle responsabilità credo che sia che un posso configura sul ministero del mare cioè che possa configurarsi
Una segreteria del mare una qualche forma di presenza all'interno per esempio di Palazzo Chigi del consiglio dei ministri può essere una una buona base di partenza
Questo vale
Ne parlavo prima in modo particolare
In rapporto alle autorità portuali nelle quali si confrontano con attori in mille volte più potenti di loro soprattutto afferenti a Paesi che è un'idea strategica in genere ce l'hanno mi riferisco per esempio la Cina la Turchia o sul fronte opposto agli Stati Uniti d'America
E questo diventa quindi un po'il mantra
Di queste giornate ma che non sarà solamente di queste giornate perché il nostro impegno intende continuare in futuro sia come giornate del mare da ripetere annualmente sia anche con una serie di step intermedi di attività intermedie
E allora Alberto abbiamo visto che appunto le le marine il la proiezione marittima è collegata anche alle infrastrutture terrestri no nell'incontro di oggi
I rapporti hanno i porti prove infrastrutturali con il resto d'Europa finché ma anche insomma rappresenta un po'la nostra proiezione economica
Politica anche diciamo all'estero
Quindi qual è il tuo bilancio diverse due giorni
Un bilancio sicuramente positivo nel momento in cui diciamo nel nostro Paese si è ricominciato a parlare in maniera pubblica
Di temi che sono sicuramente cruciali per il nostro futuro in un momento in cui diciamo la la la realtà dei fatti ci sta dicendo in ogni modo che è ora di ricominciare a guardare
Alle oltre all'orizzonte che si staglia a da oltre le nostre coste
Quindi ha fare propria una prospettiva diversa da quella che abbiamo avuto in questi ultimi anni tipicamente terrestre se vogliamo introversa
E come diceva Lucio naturalmente non siamo qui a dare delle delle risposte definitive ma a muovere un primo passo ecco in una direzione che sicuramente sia quella di fare in modo che il nostro Paese che è stato grande sui mari in passato turni a riscoprire questa vocazione torni a risentirsi pienamente parte di una comunità marittima che
Che che che è cresciuta anche grazie al proprio contributo uso allora in conclusione c'è una importante prospettiva storica in questo volume di Limes nella nostra storia marittima
Sul proprio in campo culturale si gioca una partita importante per far tornare questo Paese a ad aprire una cultura marittima appunto
Ma tanto per dirne una una volta avevamo degli istituti nautici che erano delle eccellenze di cui si è purtroppo persa traccia e quindi anche ricominciare dalle strutture formative dalla scuola a tutti i livelli quella generalisti che è quella specialistica e credo che sarebbe un buon punto di partenza
Perché queste strutture non si creano semplicemente per un decreto per un atto di volontà ma si creano attraverso una forma di dibattito culturale di pedagogia diffusa che in questo Paese specialmente nel settore marittimo piuttosto latitante sperando naturalmente che più ha un po'il covi del CDA tregua ci permetta di avere
Un dialogo più diretto a questo proposito
Vorrei segnalare che noi da aprile
Avremo una scuola di Limes una scuola di geo politica e di governo molto volta un approccio pratico non teorico come d'altronde caratteristica di rimesse per contribuire nel nostro piccolo la formazione appunto di una opinione ma anche di una classe dirigente che sia informata sul contesto geopolitico in cui agiamo e agisca da un punto di vista nazionale
Allora l'appuntamento è tra poco o tra pochi minuti con l'incontro finale di questa prima edizione delle giornate del mare l'appuntamento con il Festival per l'anno prossimo a Trieste
E invece l'appuntamento ovviamente per tutte le altre trasmissioni del canale YouTube di Limes con la rivista grazie Lucio Caracciolo grazie Lucio Caracciolo e grazie Alberto De Santis grazie grazie
Buona sera siamo all'incontro conclusivo delle due giornate del mare
Che Limes a organizzato con il contributo dei nostri sponsor dei nostri partner che ringrazio Edison San Paolo Fincantieri Cnh ma soprattutto un grazie a agli amici di Confitarma che ci ospitano in questa loro
Splendida sede e che compensa un po'il sentimento di oppressione che ci deriva dal non potere parlare davanti a un pubblico
Questa iniziativa nelle nostre intenzioni vuole essere semplicemente un passo cui ne seguiranno certamente altri
Nell'apertura del nostro mondo del mondo dell'analisi geopolitica al mare Limes se ne è sempre occupato ma questa volta ce ne occupiamo in maniera anche monografica con il volume l'Italia è il mare che è un po'la base di discussione di questo nostro confronto
Abbiamo cercato di mettere insieme gli attori più importanti ma anche più diversi che operano nell'ambito del mare un ambito che abbiamo stabilito essere decisivo per il nostro Paese
Ma che purtroppo non è sufficientemente oggetto di attenzione e di cultura di formazione
Siamo un Paese lo abbiamo detto lo ripetiamo affacciato sul mare ma un Paese che ha una scarsa cultura marittima pur avendo una storia marittima di di primo livello
Due o tre considerazioni prima di passare alla fase della discussione che vuole essere operativa l'abbiamo fatto molte analisi sono uscite già alcune idee alcune proposte
Chiederei ai nostri più che autorevoli rappresentanti a questo tavolo di appunto concentrarsi sugli aspetti operativi
La prima considerazione che viene da fare sulla base di quello che è stato detto è che la la distinzione civile e militare
Sta diventando sempre più astratta nel senso che nella realtà delle cose le dimensioni
Di ogni genere che si possono riscontrare nel mare tendono a entrare in uno scenario unitario e lo scenario unitario dato da un cambio di paradigma
Non solo nel nostro mare direi che da qualche anno
La scena marittima sta diventando per esempio per restare alle questioni macro la scena di maggiore attrito fra i due competitori geopolitici che sono oggi gli Stati Uniti e la Cina a livello globale
Per il nostro mare che da qualche tempo è è tornato ad essere quello che dal punto di vista giù fisicamente a un connettore fra l'oceano indo Pacifico ormai unificato in uno scenario strategico e l'Oceano Atlantico da cui deriva anche poi il nostro alleato maggiore chiamiamolo così gli Stati Uniti d'America
Che questa dimensione direi duale in cui anche dal punto di vista tecnico ciò che è militare e ciò che civile facilmente fungibile e si può diciamo orientare
Abbastanza agilmente su un fronte o sull'altro a seconda delle esigenze
Tende appunto a configurare uno scenario abbastanza unitario
Quello che manca è una visione italiana unitaria
Che ci permetta di essere all'altezza di una competizione che nel nostro mare
è resa evidente dalla creazione unilaterale di zone economiche più o meno esclusive che hanno un sapore non solamente tecnico di sfruttamento o di controllo ma proprio di rango attraverso cui alcuni paesi affermano se stessi come dei protagonisti geopolitici anche Paesi non necessariamente straordinariamente potenti d'Italia
Sta arrivando un po'in ritardo la Camera appena approvato una legge che ci permetterà di avere una zona economica esclusiva
Temo che verrà largamente emendato al Senato quindi tornerà alla Camera non sarà per domani
Ma in ogni caso cominciamo forse a a svegliarci ecco noi abbiamo qui intorno a questo tavolo e li ringrazio veramente di cuore per esserci il dottor Giuseppe Bono che l'amministratore delegato di Fincantieri
Mario Mattioli nostro padrone di casa che ringrazio ancora di cuore presidente di Confitarma collegato con noi l'amministratore delegato di Edison Nicola Monti che saluto e ancora con noi ringraziamento è veramente doppio ammiraglio
Giuseppe Cavo Dragone che il capo della Marina che è stato già protagonista della prima conversazione di apertura
Il ministro Paduanelli mi ha appena scritto che per impegni governativi purtroppo non potrà essere con noi attrarre le sue conclusioni ma sicuramente avrà modo di esserne informato ecco io chiederei ma Giuseppe Bonoldi darci dal suo punto di vista di capo di Fincantieri ma anche di più che esperto protagonista del mondo del mare una sua visione di come siamo messi oggi nel mare
E è sempre complicato parlare di certe cose nel nostro Paese io l'ho fatto decida a settembre abbiamo fatto un convegno a Trieste ripeto il link e alla fine tocca anche lì di fare
Oltre gli onori di casa che rifare la parte conclusiva e c'era come anche nel dibattito Giulio Sapelli che alla fine è il mio ragionamento spostare in platea Melissima come vedi Fincantieri fra dieci anni predetto fuori d'Italia che qui non ci possiamo stare
Questo scatto tanto per dire
Allora il titolo mi piace per esempio perché l'Italia e il mare come dicevamo prima lo si
Però l'Italia e non lo sa o perlomeno lo sanno solo quando vanno al mare addestrate
E quindi non c'è una politica del mare non c'è non è voluta non è capita a mio avviso
Non è capita
Per la ricchezza che potrà adesso io anche nel diciamo sede governativa va agli scavi generale tutto dall'alto
Sto dicendo sto mandando revocatoria dicendo per esempio che e se si vuole parlare di impiego dei fondi
Non so come si impiega perché non siamo riusciti impiegare nemmeno i fondi strutturali così adesso all'improvviso arriva adesso attesta altri soldi perché anche per il quale alle comunque in qualche modo ce l'aveva mi sorgono rispettavamo
Ci mancano i progetti non mancano le risorse umane e prima di tutto e quindi bisogna Brembo mobilitare tutti i guanti i giovani barocche
Dovrebbero può essere mobilitate per assumersi la responsabilità di concorrere alla che c'è nel Paese clienti di lavorare
E non è facile e poi abbiamo altra possibili possibilità che al Paese utilizzare risorse umane fondamentale che sulle donne ma specie le donne bisogna fare tutta politica diversa perché nel contempo gli dobbiamo chiedere alle donne
Che devono fare i figli perché senza i figli carica rinunciare a favorire un cambio tutti quanti strapparla all'Italia fra vent'anni l'Italia questa Italia non ci sarà
E quindi
Allora da dove la prendi dico io qual è
Perché settori industria manifatturiera va bene servizio vediamo che soffro non sappiamo come riprenderà alle sedi prenderanno dopo ma anche alcuni consumi se riprendere a lecco riprenderanno dopo insomma io
Cerco di di capire certe uno per seguire certe
Quello che avviene anche in altri paesi e mi ha colpito pochi giorni infatti la BMW di ha rinviato uscito della nuova mette mini venticinque ventisei
Quindi vuol dire che fino al venticinque ventisei e pensa che la domanda per le ottobre non sarà quella di prima
E e la nostra industria dell'Autore indicherà una delle maggiori europea che fa l'amore libertà magazzino
E quindi lo dico per all'ampia ampliare il discorso che quando si parla di economia bisogna avere il riferimento con riferimento soprattutto il mercato cosa che del nostro Paese
Se io parlo del non ne sento parlare in questi in questi mesi sento parlare
Di fondi da da impiegare di rotte con loro permesse si è messa al lavoro i fragori Fund e tutto quanto però poi capire come lo possiamo uscire dalla situazione che ormai dura almeno da trent'anni di non crescita perché queste queste la base cioè non nel diciannove non avevamo recuperato ancora il Pd perso perché è la causa del del
Della crisi finanziaria due mila otto due mila nove adesso ci aggiungerò questo quindi allora dobbiamo individuare dei
Diciamo dei settori o dei macro come gli avevo io del settore di sviluppo che ti consente ad investire ma ad investire con dei ritorni
Con dei ritorni perché sennò investimenti ne faremo tanti come abbiamo fatto in passato magari ora vent'anni per la realizzazione ma perché perché si sentirono investimenti russi
Di bellezze voluto oppure di spinta
Politica per portare delle delle strade o in alcuni luoghi Lazio ma poi se e invece ci fosse stata la pressione dal punto di vista economico le cose sarebbero cambia e allora noi abbiamo individuato abbiamo Marzio Barbagli dovevo vada
Che vuole dei pilastri su cui si può fondare
Una economia futura del Paese per
Per la prima volta forse e il mare e quindi può
I pochi Rossi può noi abbiamo tante cose in questo Paese fatte vale tra cui forti nel senso che voglio dire ognuno
Sono sono gli staterelli una volta volte si poteva concerne il bacio della luce perché finché tiene cioè tutti questi cantieri alcune che sono a addirittura i illeggibili questa noi ce la mettiamo tutta facciamo tutto s'era italiano e via dicendo
Ma perché perché ogni staterello ed allora voglio Calise dopo nel cantiere suo quindi nel Regno di Sardegna Maria Teresa M.
E compagnia bella
E allora ognuno vuole porto sotto casellario molto sotto casa università sotto casa ebbe questo pieno non ce lo possiamo
Bisogna metterle in rete bisogna fare degli Abba però
E il furto c'ha tutto bene
Perché io
Posso
Elencare le le tecnologie e tutti i settori che potrebbero concorrere a fare dei nostri porti degli ha ben portati cioè quando
Trent'anni fa ormai è partito
Gioia Tauro per far porto commerciale a dover far
Polo siderurgico poi
Non c'era mica Barcellona ad ancia
Esserne al Barcellona Granata ieri e andiamo a Gioia Tauro ma questa e il nostro Paese
Questo il professore allora
Possiamo recuperare beh settori infrastrutture avevo perbene i morti io credo di sì
Però non tutti no
Cioè non essere due tre porti importanti e il resto devono essere dei porti che in qualche modo su collegati ma allora domanda ma il punto è chi stabilisce questo e il ventuno la politica di questa bolla col concorso di tutti
Cioè io non sono di quelli che che ebbe delega questo Paese diarrea senta qualcuno
E anche se qui se si sa che quel qualcuno non lo fa da solo certe cose allora questa associazione noi siamo qui è un'associazione armatoriale la ecco fossimo c'abbiamo
Quella dei costruttori ter certe beh e la la chi meglio di loro conosce le cose quindi noi dovremmo essere quelli che di più spingono al governo e le forze Bolivia Adda
E i media perché poi questa è un'occasione grazie a Caracciolo perché c'ha queste sensibilità ma affiliato un certo parla nessuno se non per i migranti al mese l'anima di di dibattiti culturale non avevo nessuno insomma
Allora coi e così hanno ad esempio ai piedi parliamo dei Fear Factory la
Ora dei cosa che Oropa segua degli altri paesi
Ecco nelle baltico per esempio ormai tutti i porti sono attrezzati con Brass
Sorti azzardi per avere contemporanee per carico e scarico
E ognuno di noi quali voi soprattutto sa quanto è difficile e quanto tempo si perdeva fa cariche scariche separarli
Che esso a valore aggiunto che si perdono perché naturalmente si impiega più tempo a fare cose quindi ecco questa è una delle delle le ho dette due del Porta lei portarla la la il combined mobile cioè tutta va alle la la la rete elettrica perché nei porti giustamente non possiamo pensare e quindi è tra ambiente non possiamo pensare che noi utilizzeremo in futuri porti con tutte le missioni che ne e allora deve votare l'energia elettrica Ravel prima arrivare a un chilometro lo abbiamo già tutte queste tecnologie ce l'abbiamo già
Presidente spendi motorista attacca la alle leggi eversive le potestà con chi è
Quindi rese poi non c'è problema retroporto i nostri prodotti sono in in massima parte dei porti di passaggio c'è e tutti qua che me magnifica non siamo i primi Ripa e di un brillante un bijou il primo avviso e che facciamo sostanzialmente beh insomma
Poi sostanzialmente priva
Il petrolio scattata il tubo sport
Le vedono uscire c'è Scariolo e poi questo petrolio massimi ricordo le OPA dove viene in qualche modo lavorato perché non è non ci mettiamo a fare quelle cose e così privo attende
Cioè
Pochi sanno che sono oltre il delle se il trenta per cento dei conti Aversa arrivano con prodotti già finiti il resto arriva con prodotti semilavorati da qualche parte dei letti insieme sa dove a frotte dramma ad Amburgo quella valido allora che le fa un retroporto quante attività economica che puoi fare
Ma per fare questo fuori ci vuole naturali di infrastrutture di trasporto vera che può e quindi le ferrovie
Che non sono soli treni che ci mette arriva contendere lo scarico Novetti sopra ti prendi i soldi per la movimentazione empirico quell'autorità Cooper e lì vive sopravvive l'autorità portuale no perché c'è una possibilità di fare impiantare dell'attività industriale molto importante
Allora io delineato un pochettino
Uno del settore tu ce ne sono altri sui quali stiamo pensando e non su questi dei progetti abbiamo fatti che va al governo come adesso porta appresso confida artistico razze voi
Poi nel secondo giro parlerò di quello che è necessario per loro e per noi
E per anche se l'unica gara dispiacere peccato Dragone perché poi grazie nel mare cessavano ecco se qualche dibattito in questo Paese che che parla della situazione che viene mediterranea
A me non me ne no non risulta qual è la data d'Italia su cui noi in questo momento ci possiamo basare per rientrare in gioco
Che ci non di sale enormemente perché mo'Alice Tura russi arriva il leggero rivedendolo prenderà il petrolio e il gas
Tutti questi queste questioni e quindi sono le questioni di un Paese che non vuole sfruttare quello che ha
Tutto bene
Se avessimo avuto una crisi di ottimismo sarebbe passata ma tutti sono particolarmente grato a Giuseppe Bono perché dice le cose con chiarezza ed è quello quello che motivo per cui siamo qua e questo altrimenti saremmo altrove
Ed è veramente con piacere visto che la palla gli è stata lanciata da Bono che chiedo adesso al presidente Mattioli
Come rappresentante degli armatori di dirci che cosa vi viene in mente dopo questo che è stato detto e dopo quello che ci siamo detti in questi due giorni
Ma innanzitutto
Un grande ringraziamento da Limes aver fatto scelto anche la nostra sede insomma ci ha reso molto orgogliosi devo dire qui siamo stati purtroppo avremmo preferito vederci dal vivo a Trieste ma insomma siamo in un in un momento estremamente particolare per cui grazie a voi per aver scelto Confitarma citate anche la possibilità appunto di essere di ospitarvi oggi qui da noi tra l'altro l'Italia e il mare è una sintesi assolutamente perfetta di quanto voi da un po'di tempo
Diciamo predichiamo devo dire fino ad oggi non avevamo trovato qui grazie a voi e alla e alla diciamo fantasia però anche alla razionalità che c'è in in queste in queste in queste parole
Miri mi ritrovo in maniera forte con quello che ha detto il presidente Bono per quanto riguarda le è mai realmente cioè dove noi in questo momento ci troviamo a lavorare lo vedo una cosa pesantissima pesantissima
Sotto tanti punti di vista et io tra dieci anni vedo Fincantieri fuori dall'Italia no ed è io la prendo come una provocazione positiva perché lui non fa mai provocazioni negative guidato vuol dire che esisterà l'Italia dei traguardi attacca è già già qualcosa
Però è assolutamente corretto ed è assolutamente corretto perché perché primo viene da una diciamo istituzione Fincantieri Jolanda definisco un'istituzione italiana quindi non è soltanto un'impresa che opera in Italia è un'istituzione italiana
Con uno out importante o con un primato io sulla cantieristica con un primato sull'attività relativa anche agli aspetti militari Kuhn ed è un prete ritmo all'estero voglio dire poi
In alcuni casi ha avuto un po'di problemi ma voglio dire del nove di cui si è mosso all'estero si è mosso sempre in maniera creata dal record per i paradossi talmente creata che creava questo perché siamo un Paese dove si prevedeva ci vogliamo ma ci vogliamo ma quindi
Io la prendo come come come monito positivo perché innanzitutto dieci anni non sono tanti non sono pochi però è un periodo in cui si vuole iniziare seriamente a fare un'analisi critica costruttiva lo può fare quindi io mi auguro che ne tra dieci anni avremo la bella Fincantieri forte sul territorio italiano però occorre fare qualcosa importante allora prima di tutto occorre
Che si prenda coscienza del fatto che il male per noi fondamentale è fondamentale
Che
Ed è fondamentale perché l'importa l'export italiano
In tempi in termini quantitativi in termini soprattutto qualitativi e anche dal punto di vista economico dipendono dalle vie del mare no questo è è acclarato
Il tema su cui debba interrogare i due a posto molto bene legge Del Bono ha posto molto bene quale e quello del che però e abbiamo abbiamo perso terreno nei confronti dell'estero abbiamo perso Terrano importante
Confindustria ci dice
Nelle ultime pubblicazioni e ce lo ripete ogni anno che il gatto logistico è parente stretto di settanta miliardi oggi
Siamo andati a fare poi sulla Finanziaria intorno ai venticinque miliardi settanta miliardi voglio dire sono tre finanziarie intendo dire anche relativamente importanti quindi ci dobbiamo interrogare del perché e lui ha detto con estrema
Chiarezza quelli che sono
I motivi per cui l'Italia pur avendo diciamo questa posizione dominante questa posizione morfologicamente perfetto nell'ambito del Mediterraneo di fatto perde quota perché abbiamo visto questi grafici anche di affluenza del Mediterraneo non dimentichiamo il made erano passa inventi per cento del traffico marittimo mondiale rappresenta l'uno per cento
Della quantità liquida di tutti quanti i nostri mari quindi è una via straordinaria ed è una via va be'rimedio c'erano perché non è più il marmo e Rivera è o meglio c'erano perché in qualche maniera collega il Pacifico con con con l'Atlantico e detta in altre maniere con il mondo
Indo quindi il mondo orientale con il mondo occidentale in senso in senso lato quindi
Rappresenta tanto però quando andiamo a vedere
Lampo
In grafici che abbiamo visto in questa due giorni e cioè quel passaggio che aumenta sempre di più in termini assoluti che lambisce le coste dell'Africa guarda caso vanno tutti quanti verso Gibilterra e perché vanno verso Gibilterra perché poi tutto quello che noi siamo importando dall'Istat
In Italia c'è Lorraine importiamo dal nord
Dal Nord Europa e questo è gravissimo ed è gravissimo anche perché gravissimo perché perdiamo in maniera forte un'economia che è quantificato intorno ai settanta miliardi quindi voglio dire è una perdita imponente dal punto di vista economico perché lo perdiamo
Lo vediamo perché non riusciamo ad essere competitivi perché abbiamo una Italia di tante di tanti campanili purtroppo l'unica cosa non tanto positivo del passato che c'è rimasto sono pochi campanile non siamo litigiosi siamo individualisti cerchiamo disperatamente di portare ciascuna col proprio pulito indipendentemente da quella che è
Diciamo il beneficio che ne può a vere lo Stato come è stato uno guardiamo più al nostro
Vorrei tornaconto personale rispetto a quello che il torna conto sulla sull'economia e questa è una cosa abbastanza grave che ha generato una mancata competitività dei porti il che significa perché poi uno si deve spiegare per quale motivo
Un'azienda che si trova nel cuore
Diciamo del Pd italiano il famoso Lombardia Piemonte Veneto eccetera
I propri fili le proprie importazioni dalla Cina o da altre parti avvengono attraverso il Nord Europa per una questione semplice perché il Nord Europa evidentemente in grado di consegnare con puntualità
Non è un tema di quanto possono io ma i costi sono più o meno appiattiti voglio dire ma un contenitore che arriva in Italia o da Gena vota Rotterdam in linea di principio
Diciamolo sono si sono anche se da Rotterdam ma una via di navigazione
Più importante per i diciassette giorni navigazione assalire Pacha un tratto che lo riporta verso di noi attraverso il il cane quinte Oria dovrebbe costa di più cosa sicuramente in più in termini ambientali perché è evidente
Perché per arrivare su e per scendere giù c'è chiaramente un impatto ambientale
Sicuramente il più importante però tecnicamente evidentemente per quell'impresa che fa il suo magazzino che oggi a un Just in Time che è fondamentale perché non c'è cibo
Immobilizzare troppe scorte e più sicuro che è una cosa venga in tempo da Rotterdam da un verso
Cura Amburgo Rispetto Geno Trieste quindi ci dobbiamo interrogare questo perché perché siamo un sisma il Paese dove evidentemente
Diciamo non si riesce a creare quella competitività dei porti perché la logica dovrebbe essere contrari ci dovrebbe essere il nord Europa in Portogallo per con l'ombrello e importiamo dal dal dal Nord Europa e quindi questo è un monito importante ed è perché perché il mare non è mai stato visto come una risorsa per il nostro Paese cosa al contrario che è stata fatta
Da da altri Paesi è chiaro che noi viviamo anche in una situazione in cui i porti sono molti porti storici si trovava all'interno le città di all'interno le città non c'hai la possibilità di avere tanto retroporto però un'analisi seria sull'individuazione di qualche area geografica dove non è esisteva non è stata fatta all'epoca cosa che invece i nostri diciamo compendio nordeuropei fanno in continuazione e generano pezzi terra nuovi fondamentalmente però evidentemente siamo in un Paese dove c'è probabilmente anche
Un eccesso legislativo io utilizzato ultimamente una sorta di paradosso ce lo siamo un Paese che unisce la bulimia all'anoressia normalissima perché i primi siamo bulimici nel momento in cui facciamo le normative produciamo normative diciamo in quantità industriale possiamo anoressici nel momento in cui queste normative debbano avere dei controlli per cui tecnicamente siamo il Paese dove si studia
L'illusione è un fatto acclarato dove esiste una lungaggine tale che esiste il concetto di prescrizione dal punto di vista penale credo siamo l'unico Stato al mondo che è una cosa del genere a garanzia dell'imputato che non si è in grado di poter ma perché non si è in grado di fare
Dei tempi necessari i processi ma probabilmente perché c'erano troppi ma probabilmente lui come tanti processi che ci sono tanti sono strumentali però nel momento in cui io
Diciamo non riesco a creare e a darmi una diciamo struttura per cui posso ritornare indietro e fare delle cose normali perché noi chiediamo di fare cose normali noi non chiediamo di fare cose anormali
Non siamo ero noi vorremmo un Paese normale vorremmo un Paese semplice che non significa un paese dei regolatori subito un paese Simplicio sì un paese in cui si uno legge
Un impianto normativo lo capisce non ha bisogno perso tradurlo di leggerlo dieci volte perché noi facciamo i decreti sulla semplificazione che sono incomprensibili allo come posso io fare un decreto sulla semplificazione legislativa se quel decreto propedeutico alla semplificazione
Di fatto incomprensibile qui e da questo punto di vista dovrebbe cercare di culturalmente a vere fare dei cambiamenti
Come si può evidentemente fare una cosa del genere io tra dieci anni vorrei che non solo ci fosse Fincantieri ma che ci fosse il resto
Ma noi oggi abbiamo un appuntamento importante questo per quanto riguarda lo Shipping noi
Entro il mese di febbraio vareremo una cosa che ci chiede l'Europa che noi dobbiamo fare che l'allargamento del Registro internazionale alla bandiera europea cosa significa in termini pratici in due parole perché è fondamentale questo significa che un'impresa italiana potrà avete la proprietà di una nave che
Usufruisce delle agevolazioni previste dal Trattato europeo sullo Shipping e quindi anche per l'Italia non necessariamente avendo bandiere italiana cosa che e obbligatoria oggi ricche signore potrà avere anche una bandiera maltese una bandiera cipriota una bandiera norvegese una bandiera danese e così via all'interno della Comunità europea allargato come lo spazio economico europeo
Questo che cosa significa per noi in termini pratici il primo che la nostra bandiera dovrà essere competitiva
Quindi che cosa significa questo che la nostra bandiera
Dovrà avere degli standard di qualità di controllo e dissi implicita
Nell'applicazione delle norme al pari di altre bandiere europee che sono comunque bandiere di primo giusto
Altrimenti
Avremo una migrazione della flotta verso bandiere diverse da quella italiana
Quindi io la voglio vivere con un aspetto positivo e come un aspetto in cui la nostra amministrazione attraverso le due strutture che sono il ministero le infrastrutture dei trasporti il comando generale
Delle capitanerie di porto per quanto riguarda la normativa sulle navi mercantili sarà in grado di avere una bandiera europea
Che se sia nun così vincolante
Perché deve fare un Benci Marco con quanto avviene in Europa quindi io voglio leggerlo in positivo mi auguro che sono certo perché deve avvenire questa allargamento e mi auguro che
Il governo assieme a tutte le parti a tutti i cosiddetti stakeholders
Che rappresentano il nell'ambito del trasporto marittimo possono essere in grado di poter dare un contributo per avere una bandiera italiana assolutamente ai livelli
Di semplicità e di efficienza delle altre bandiere europee che oggi questo è
Un primo appuntamento importante questo è necessario per cui esso che tutti quanti cerchino di lavorare in maniera coerente verso questo obiettivo e poi naturalmente
è importante che ci sia una sinergia tra i diversi portatori di interesse perché alla fine noi siamo parlando di blu non stiamo parlando di economia Bruno siamo parlando del trasporto marittimo della Cantet
Noi siamo parlando di tutto ciò che connesso alle attività marittime
Include questo e quello e quindi è necessario che ci sia un processo che ci vede tutti quanti alleati
E che in qualche maniera cerchi pure di individuare in una maggiore semplicità la catena perché se lei oggi fa al a leggere quante sono le associazioni connesse al mondo della blue economy
Parliamo di ventisette ventotto associazioni che Uggetti veramente forse è un tantinello troppo voglio dire spesso e volentieri con più associazioni di categoria afferenti a diverse associazioni grandi Confindustria piuttosto che
Confcommercio per gli stessi mestieri che dicono delle cose leggermente diverse che quindi voi purtroppo elidono diciamo quella forse perché mentre uno e uno uno più uno può essere anche zero il non necessariamente due può essere anche zero e purtroppo le dico la verità che noi nel nostro piccolo questo l'abbiamo l'abbiamo sperimentato ed è per questo che ho visto con grande interesse che Confindustria da Arato una delega ha un suo vice presidente sull'economia del mare questo è un è la prima volta che capita una cosa del genere e di straordinaria importanza non solo
Per diciamo il Mezzogiorno perché ovviamente poi sull'economia del mare tutto ciò che zone economiche speciali zone logistiche semplificato eccetera deve anche una diciamo così sollevamento di uno a uno a uno fra il sollevamento del Sud da questo punto di vista ma non è solo questo non è solo sub
Mai Italia e io spero che questa delega così importante posso in qualche maniera venire mutuata anche dei nostri governanti perché noi abbiamo la necessità
Di a vere
Una cabina di regia governativa sull'ambiente mare sul tema del mare in senso allargato quei non per i trasporti marittimi
Non la marina mercantile ma tutte le attività che sono connesse e connaturate al mare dovremmo avere una carta io dico sempre Toremar il ministero il male
Ma voglio dire
Se non è il ministero del mare è necessario che ci sia una cabina di regia
Con possibilmente una voce non diventa un più rispetto alle altre otto amministrazioni con cui dobbiamo o ministeri con cui dobbiamo dialogare ma diventi sempre nella logica della semplificazione
Un qualche cosa che sia in grado di dare questo per questo grande imputa la risorsa un dittatore del mare insomma
Sarà dittatura del ma commise vigente terrore immaginavo ed era un dittatore illuminato del mare il presidente Bono ci ha evocato il rischio di fra dieci anni non aveva la Fincantieri unitaria lei presidente cioè evocato il rischio di non avere più navi con bandiera italiana grazie all'Europa
E questo ci ricorda anche una cosa che noi italiani tendiamo a dimenticare che c'è l'Europa non è uno spazio di gente che si vuole bene ma lo spaccio di competizione e questo forse dovrebbe essere una coscienza da diffondere maggiormente nel nostro Paese perché noi invece il cerchiamo nella cosiddetta Europa delle soluzioni che gli altri Paesi naturalmente
Rendono coerenti ai propri interessi
Ma sicuramente dei segnali più positivi ci verranno da Nicola Monti amministratore delegato di Edison che ringrazio molto per essere con noi
Noi abbiamo avuto qualche ora fa
Con anche con il vostro permesso io ho la possibilità di discutere di Energia nel mare Energia da scoprire da sfruttare ma anche da trasportare
Vorrei chiedere appunto a Nicola Monti come adesso dal vostro punto di vista la situazione soprattutto qual è la vostra priorità quali sono le vostre priorità in ambito Mediterraneo in particolare
Grazie grazie dell'invito la saluto anche agli altri ci fa già Pannella
Prova ad essere l'ottimista diciamo rispetto agli impegni che ho sentito prima ancora molte cose purtroppo sono comunque quando andiamo
A fumare su quelle che sono le complessità della fare degli Investimenti avere delle iniziative industriali invitante
Allora l'energia uno dei principale vettore di scambio nel nel Mediterraneo particolare gas naturale Petronio in Italia diventato sempre più difficile fare attività di questo genere quindi avevamo una quota il venti per cento circa nazionali idrocarburi parteciperà e ha perso il probabilmente nel giro di qualche anno noi saremo totalmente dipendenti dagli altri la transizione energetica Greenville prevedono
Una sicuramente una riduzione dei consumi di idrocarburi liquidi ma per quanto riguarda il caso ancora particolarità avevano diamo viaggiare abbiamo sì ne abbiamo sole abbiamo che vento ma orizzonte breve non ci sono Ubi competitive programmabili alternativa al gas naturale quindi cardinale fondamentale
E noi stiamo negli ultimi anni aumentando quella che è la foto di importazione da subito rispetto a oltre siamo stati negli anni settanta dai primi pare con un poco di Panigaglia l'impostazione della Libia ogni via gasdotto dall'Algeria poi convergo fondata dalla Libia poi abbiamo importato il gas libico dal dall'Egitto poi abbiamo importate gas liquido la carta sempre attraverso attraverso sua ex fidanzata somma mediterranea ecco la componente di gas naziste Vegas indispensabile per l'Italia visto che l'Europa antisemitica sorvolano in calo di Norvegia Olanda andranno drasticamente ridurre le porte produzione aumenteremo le importazioni li aumenteremo l'assunto vale potremmo aumentare ancora di più in modo da vanta già siccome paese di transito
Noi siamo sempre stati un paese che non ha beneficiato unico resto perché era importazioni prevalente in Europa sono sempre state coledoco più in particolare la Russia che tutt'oggi nel primo importatore di gas in Europa questa regola si traduce si pronuncia sul fatto che il costo del gas naturale sulla italiano è sempre stato
A premio rispetto culture grassa il centro Europa
Con l'aumento delle importazioni dal Mediterraneo negli ultimi anni si Enrico esclude ma potremmo ridurlo ancora di più a diventare più competitivi se avessimo come dire la capacità linee era a terra grandi investimenti anche gli investimenti verso che guardano molto al futuro che sono ambiziosi
Ma che non sono inferiori a investimenti comparabili sono stati fatti in passato
Come menziona menzionati prima questa mattina un mio collega parlato di corridoio possibile futuro di postazione in Italia e quindi in Europa
E gas naturale che è stato scoperto nell'estate del dedica sono ingenti riserve che sono state scoperte in acque territoriali diamo a che vedere con la triangolazione tra Israele Egitto e gli fa
Una quota parte di queste risorse sicuramente è destinata e l'area destinata al mercato locale ma sono state scoperte molte più i server rispetto a quelle che possono essere utilizzate localmente e quindi c'è una continuità operazione una delle rotte dell'operazione
E poi riguardare direttamente all'Europa
E la tecnologia anche grazie prese dell'eccellenza italiana su pose sia siamo lo fa ma forme di condono sia mentre riposa una delle nuove quella proprio di realizzare una studio due mila chilometri in gran parte lo show ora che dal dall'esterno il verranno arriva cibo poi la creta poi arriva in Grecia e quindi all'Italia e quindi la maggior parte del del percorso sapete amare ecco il Progetto poi si scontra con quelle che sono le difficoltà di sviluppare investimenti poi in Italia fa non solo questo investimento molto grave ma anche investimenti piccoli
Un tema che ho sentito anche prima degli altri ospiti quello sulla sulla difficoltà di fare investimenti sulle infrastrutture anche sull'infrastruttura portuale questo lo vediamo anche noi che lo conosciamo bene
Noi sul gas naturale per noi uno degli elementi centrali del processo di transizione energetica leggiamo secondo importatore in Italia
E il gas utilizziamo nelle nostre centrali a ciclo combinato sono ad altissima tecnologia lo rinviamo o cerchiamo di utilizzarlo anche in modo sostenibile in settori se vogliamo innovativi in Italia ma non solo nel primo mattino del fumo
Stiamo costruendo tre militanti anche ordinare per esempio di stoccaggio liquido Ravenna
Compone l'idea quando saranno violazione questo ricordo cardiologo Orzinuovi dedicarlo al trasporto pesante al trasporto marittimo trasporti su camion quindi che il trasporto marittimo
è un'alternativa ovviamente combustibili liquidi un vantaggio del trenta quaranta per cento di tenuta della C due abbattimento totale di altre missioni
Tecnologia disponibile perché largamente utilizzata molti altri paesi sud della Francia e gli Spandau ci sono diversi gli habitué fazione sul piano delle varie ricarico per poter poi fare Menuhin detiene le distribuirlo appunto per il traffico marittimo e per il traffico pesanti cambia ecco fare investimenti di questo genere che rendono più sostenibile popolo che facciamo è difficile
Cioè dalla concezione dall'avvio di un iter autorizzativo alla realizzazione di asili esercizio
Delegato del genere
Perché noi facciamo il primo a Ravenna entra nell'esercito non è dall'anno prossimo papà ne abbiamo altri tre in cantiere che vogliamo sviluppare qui sui quali le difficoltà porterà per rimettere autorizzativo sono tantissime per ci vogliono le cinque sette anni ognuno ha l'idea che impone tolti di mezzo da l'autorizzazione alla cantierizzazione
E alla realizzazione
Quindi questa è una delle difficoltà che noi abbiamo e che credo non vediamo solo voi nella realizzazione di infrastrutture energetiche questo rosso un esempio ma credo che si veda in tutti gli altri di settori è un problema che dobbiamo so semplificazione burocratica e aumentare quello che è il la comunicazione che facciamo tutti i livelli al territorio cittadini sull'accettabilità delle infrastrutture taglia le hanno uguale antico di cassa hanno bisogno di elettricità Incorvaia si diceva prima e questo va nel senso del miglioramento dell'impatto ambientale a beneficio di
Questo diciamo è una cosa che che su cui abbiamo bisogno punti di il ragionare Cantone imponente su cui non possiamo non continuare a fare pressione che il Polo che facciamo compiuti c'è credo una consapevolezza oggi maggiore rispetto al passato
C'è anche
L'aspettativa arrivederci riconosciuti
Dei soldi dall'Unione Europea
Soldi che si chiamano pacchetto negligenti ti devo guardare le generazioni future devono accelerare Investimenti
Ecco segnaliamo l'opportunità di utilizzare anche questi investimenti Taffarel infrastrutture che abbiamo bisogno perderemmo una grandissima
Occasione tra la consapevolezza può andare a semplificare dalle normative cambiare anche la cultura un pugno parliamo degli investimenti infrastrutturali
Ecco cioè c'è un passo da fare molto ma rimango ottimista
Meno male grazie il campo energetico in particolare l'energia che passa attraverso il mare è un campo eminentemente geopolitico esempio scusa o Stream sono caduti un paio di governi italiani tanto per citare un caso de vicino perché fa parte della competizione a livello globale fra gli Stati Uniti e i suoi nemici principali che sono la Cina la Russia noi europei siamo sempre in qualche modo sotto osservazione americana per il vincolo di interdipendenza con la Russia sotto il profilo particolare gasiero
Sappiamo che un altro gasdotto che passa in mezzo al mare il Nord Stream che collega direttamente la Russia e la Germania è oggetto di una competizione abbastanza feroce tra Stati Uniti di Germania addirittura con sanzioni americane alla Germania
Noi abbiamo voi avete anche come azienda interessi specifici nel Levante nei nuovi giacimenti alcuni nuovi altri meno nuovi e lì c'è la Turchia che il nostro nuovo vicino sul fronte sud si è insediata a Tripoli e non se ne andrà probabilmente dovremo fare qualche compromesso con la Turchia per esempio appunto condividere forse cui quei giacimenti ma magari di questo parleremo dopo
Però la Turchia ma in generale un po'tutta la situazione del Mediterraneo del mondo marittimo a livello globale mi porta al all'ammiraglio
Cavo Dragone al quale chiedo abbiamo analizzato direi quasi sminuzzato in questi due giorni nel nostro lavoro tutte le criticità geopolitiche che sono oggi evidenti almeno noi nell'ambito Mediterraneo questo cambio di paradigma di cui lei parla non solo lei le dispute che si aprono la territorializzazione del mare e soprattutto il fatto che il Mediterraneo appunto un'aria di intermediazione fra oceani di grande rilievo strategico
Ciò detto ed essendo le risorse della Marina Militare quelle che sono quali sono dal suo punto di vista ammiraglio le nostre priorità che cosa dobbiamo fare insomma come prima cosa
Ma io credo che e anche anzitutto ringrazio per l'occasione che avete dato alla memoria Marina soprattutto di di esprimerci e per l'ospitalità della nell'occasione
Ma io credo che sito a partire da un punto
Molto più generale nel senso che io giungere le premesse che faccio le faccio con un'ottica prettamente operativa della Marina eccetera
Ma questo è già emblematico il fatto che nella Margherita la vediamo in maniera stratificata nel senso io mi sento di poter parlare di poter discutere di cose sono particolari se vogliamo sono abbastanza abbastanza
A volte enucleato in un contesto molto più generale molto più strategicamente ampio questo promette il primo errore
Perciò partendo andando a ritroso propria primo eh
Avere la la la coscienza Dan parlato ma cosa prevale la consapevolezza dell'importanza che il binomio Italia mare a dovremmo esportarlo oltre queste mura una volta finita questo questo questo simposio e dovremmo e dovremo cercare in tutte le maniere di diffondere questi denari in maniera in maniera capillare hanno saputo estremamente diffusa
Quello che ne deriva da queste da queste primi i primi incontri dibattiti deriva il fatto che appunto c'è una una conoscenza e una consapevolezza scarsa siamo stratificati c'è necessità di comprendere bene quanto importante sia il binomio Italia mare
E soprattutto di coinvolgere tutti coloro che sono interessati a questa a questo aspetto in maniera sinergica perché non lo stiamo facendo adesso io stesso nelle mie premesse nelle chiacchierate poi in maniera molto molto settoriale e questo è un primo errore nel senso che abbiamo necessità di coinvolgere tutti coloro che sono interessati a questa problematica
Per generare a livello a livello governativo a livello Paese una strategia marittima che sia omnicomprensiva cui noi la Marina ci dobbiamo adeguare e non dobbiamo cercare o di inventarci alla o di poter pensare quale possa essere deve esserci un qualcosa di ben studiato ben definito ben profondo soprattutto di vasto respiro più bassa profondità con un orizzonte
Molto molto duro più profondo che non possono essere prossimi cinque o sei anni e quindi a questo punto qua coinvolgere tutti i giocatori che sono il mondo dell'industria al mondo l'economia il mondo accademico il mondo alla ricerca il mondo l'istituzione per andare a esplorare quali siano le le prospettive da da affrontare migliore per fare il gioco del che il Paese vuole che facciamo perché questo è fondamentale quindi consapevolezza strategia marittima partecipazione e coinvolgimento di tutti gli stakeholders ai giocatori della di di questa partita cosa che onestamente dal punto di vista vedo che non sta non sta avvenendo il nuovo molto in maniera maniera volta si informano soli farlo per esempio perché per esempio su una su una strategia comune
La Marina può partecipare a volte partecipa come diciamo come provider di sicurezza certo un po'partecipare in maniera ancillare in certi momenti e in maniera invece più preponderante e più in prima fila in altri però a questo gioco non si può fare solo se siamo state già completa e effettivamente si riesce a individuare una governance che possa essere direttore d'orchestra di questa di questa di questa idea di questi da portare avanti nel tempo negli anni ovviamente quando presidente Mattioli vede nel direttore d'orchestra
Una persona intelligente taglia fuori subito tutti gli ammiragli però a questo punto accoglie
Sapeva sto malissimo però a parte questo ho detto questo chi cercava di rimettersi in gioco comunque l'altra entrava dalla finestra polacco la marina secondo poi giocano un ruolo ruolo importante in questa in questa partita
Ha necessità
Di non di inventarsi o di poter immaginare una strategia marittima del Paese Maddy venirne fornita per adottare le proprie scelte le proprie strategie le proprie le proprie i propri orientamenti
E tutto quello che con che che diciamo la normale costruzione di una di una forza armata qua vostra impossessamento a servizio del Paese o se si corre il paese vuole che dobbiamo perbene identificarlo e renderlo comune e condividono con tutti
I partecipanti a questa a questa dell'avventura
Grazie ammiraglio quando lei giustamente sottolinea il fatto che si bisogna partire dalla strategia che certamente la strategia non lo può fare nessuno singolarmente e nemmeno la Marina Militare dicevo una cosa giusta ovvia ma che nel nostro Paese tanto ovvia non è
Sono anche sicuro avendo avuto piacere di condividere con voi in questi giorni anche precedentemente delle conversazioni molto interessanti nel vostro specifico contributo come Marina Militare sarebbe veramente di grande aiuto a questo Paese forse anche
Partecipa partecipare più attivamente al dibattito pubblico
Da parte della marina militare così come da parte dell'industria del dell'armatori Ya
Cercando di stimolare anche il potere politico di non capire un po'le scatole perché altrimenti non ci si muove può essere di qualche aiuto
Il secondo giro mi porta di nuovo da da Giuseppe Bono e a questo punto lui ci aveva promesso qualche cosa di specifico riguardo anche a voi stessi
Sì
Tanto per dare
Come la incendi a quello che diceva dottor Monti
Noi qualche anno fa abbiamo realizzato a Castellammare U un il primo
Traghetto ibrido per il Canada per lo stato del Québec
Bébé fare proprio per il gas abbiamo portato abbiamo voluto portare da Barcellona Elias Castellammare quindi di questo stiamo parlando e non è che migliorato in tutto questo periodo
Come fa ecco allora utili anche l'industria
Soffre se
Quelli che gli stanno attorno agli otto ore che gli stanno attorno al nonno la sostengo quando io guardo che staremo fuori d'Italia non non è che faccio una battuta tanto per fare è perché in Italia non ci saranno le condizioni per poter fare industria di un certo livello
Quindi abbiamo bisogno delle armatori
E aveva bisogno alla Marina abbiamo bisogno personale abbiamo bisogno di un indotto che che quello fondamentale per per costruire la nave Natale è un sistema uno dei le poche piattaforme che ancora sono rimasti a questo Paese
E che ingloba tantissime delle dei prodotti delle tecnologie per il nei più disparati settori che sanno si perderebbero insomma la banda piccola media azienda di di di di poche centinaia di persone ecco qualche dubbio di vicino ai milioni di fatturato difficilmente può andare all'estero Marco attraverso di noi e ci va quindi questo e allora io quanto prima vorrei qualche gli allevatori
Ecco negli anni passati fino agli album era la caratteristica
Sovvenziona
Poi secondo me giustamente come tutte le cose in questo cioè consente poi di ampliare la competizione e di crescere
A questa sovvenzione
Apporta paradossalmente alla morte della cantieristica italiana ed europea
Perché gli armatori
Che prendevano i contributi poi se andare a costruire dal ricorrere e poi dopo in Cina
Quindi l'Europa che fino agli anni Ottanta era il primo continente al mondo il primo Paese al mondo presa nel suo complesso nella cantieristica aveva più del quaranta per cento di quota di mercato si è ridotta al tre per cento
Questa è una del delle cose che noi poiché abbiamo scoperto hanno scoperto mille più avveduti o perlomeno sempre partendo dalla dall'intuizione del di fare un turismo di massa e quindi è rimasta noi in Europa soprattutto la costituzione della società
Con un handicap fondamentale Fitto abbiamo nel nostro paese ma anche oggi in Francia in Germania non ci sta non c'era proprio perché Pogliani estimo il posso fare quell'amore dobbiamo va Candy
Questo vale per tutte le industrie italiane perciò induce italiana in questo momento
Dovesse privarsi di tutti gli immigrati
Dovremmo bocceremo Botelho ma anche gli abbandoni ma anche l'agricoltura per fare la vendemmia abbiamo avuto portare aprire le porte e poi una delega o se a mio avviso del ripresa la pandemia è anche questo che abbiamo avuto due riaprire le porte senza essere attrezzati a fare i controlli dovuti Eumene clade ecco la gente veniva a far vendere
Tutti quanti abbiamo visto dal primo lo da Onno in televisione le il pomodoro pesce verdure non raccolte e beh allora stupisce non ho capito dove vuole andare
Allora che cosa sarebbe che cosa bisognerebbe fare anche per le al quadro abitata attrezzarli
Perché credo dice Avati alle corretto dal punto di vista generale della logistica
Però per fare logistica bisogna pure che a Oltretevere
Diciamo legali perché loro le regole che opera in tutto il mondo amico e offensore per fortuna loro che l'arma Doria italiana per un certo periodo e anche adesso rappresenta un un su quindi fattori Pozzati tutto Monk cioè i Greci che esso quattro gatti però dal punto di vista amatoriale numero uno petto quindi stiamo parlando di cose
Non secondaria
Allora noi del Mediterraneo abbiamo
L'obbligo ciò dai duecentocinquanta ai trecento treni
Più o meno
La vita media di questi piede venticinque trent'anni se non vincere
Beh
Tutti quanti si rendono parliamo di ambiente parliamo ecco l'ordine di gas parliamo di questo parliamo di quell'altro e poi abbiamo tutte la ricerca che passa dal Mediterraneo
Che hanno tecnologie e quindi emissione quindi sicurezza di di trent'anni fa
Con tutto quello che ne consegue anche dal punto di vista dell'efficienza quindi una delle prime cose sarebbe quello di aiutare l'arma Doria a poter
Rinnovato rinnovati
Al vado via e che normalmente non è un'arma teoria di quelle dei grandi gruppi per esempio che operano nel Monte loro operano nel ma anche per armatori e soprattutto anche ai traghetti di piccola ma buona
E quindi ha bisogno di finanziamenti dal passato avevamo
Tentato di ricostruire di costituire presso l'Europa un fondo rotativo finanziario che venisse data cofinanziamento per rinnovare per e poi restituite e quindi
Non ci siamo riusciti a farlo venderla privo delle cabine perché perché adoro McCoy ci sei perché si che non ha firmare Quintet questo problema lui ce l'ha da picnic
Quindi questa sarebbe una delle prime cose a mio avviso che bisogna per fare naturalmente stavolta
Dire decostruire in Europa
Bert Medioriente
Però loro poi hanno avranno un che per il costo che si ridesta riducendo e però questo tempietto di costo potrebbe essere in qualche modo
Intanto monetizzata da parte di aiuti dallo Stato perché poi comunque ritornano
Ritorno
E poi da una maggiore capacità di realizzare mezzi più tecnologicamente avanzati ed è quindi più li dire non perché sia più efficiente quindi di questo noi possiamo supporti boccia un pensare di studiare di garantire vivere del futuro e di capire come possiamo dare
E poi lato pezzo che che di cui
Materia privata fondamentale se vogliamo cresce settori che s'che occupano tantissimo perché fare
L'abbiamo fatto
Diversi studi insomma il la cantieristica di per se stessa euro dei settori tutto il mondo con che di più a un moltiplicatore degli di investimenti e di di e di occupazione rispetto agli altri perché paese solo il venticinque per cento del nostro
Ricavo
E poi si troverà valore aggiunto rosso il resto comprendiamo tutto fuori quindi con la capacità organizzativa enorme da parte per per costruire a RAI che del consigliere ai tempi giusti nel tempo e perché sarebbe scattato penalizza quindi navi compresse Davide quindi voglio dire
Lo porto a titolo d'esempio per tutti un'altra meraviglia sul porto di Genova Io non mi meravigliavo perché
Non abbia fatto altro che portare alla nostra capacità organizzativa
In quell'opera e che già abbiamo adottato esattamente le nostre procedure il nostro cava ingegneri e le nostre capacità progettuale della nostra capacità di seguirà le commesse dei project manager illegalmente vedi di fare le cose non vanno fatte nei tempi giusti
Quindi anche questo che di cui si parla box pagata molto spesso si parla di prodotti posi parla di digitalizzazione che io non lo capisco cosa vuol dire perché digitalmente tracciando dovrebbe voler dire
Rendere i processi soprattutto delle anche delle aziende oltretutto la pubblica amministrazione più agevoli è più facile poter fare ma
Se noi lavoriamo su campi diversi e poi dobbiamo adattare il digitale a quello che è l'azienda per perde acqua non so perdiamo tempo ma a qualche amico
Poi dobbiamo parlare di come noi vogliamo occupare mezza
Ecco qui magari una una sua parola se la Francia non sarebbe sgradita no allora io dico i francesi
E gli inglesi hanno un merito
Che per alcuni può esserci non verrei perveniamo io che non sono
Tendenzialmente Velio espressione non un demerito però quelli fra noi due piccole vanno a bombardare
Cioè nelle occasioni in cui servono ci sono
E il sintagma Colorno manderà coi turchi manda la sua fregata l'Italia no
E allora Carnovale me la faccio io
E l'uno dice
E quando lei ne doveva perforare a Cipro molti dallo saprà i turchi hanno mandato le fregate se ne sono dovuti andare
Allora questo è un problema del quale l'Italia è un passo
Allora come possiamo noi domani proteggere le nostre fonti attendibili giuramento non solo nostra ma dell'Europa
Se non presidiano
Allora per questo voglio dire abbiamo
Dobbiamo cercare alleati visto che gli Stati Uniti in questo momento storico secondo me anche con la nuova presidenza cambierà poco da questo punto di vista
Sì
Hanno abdicato al ruolo di esse i poliziotti del mondo in particolare dell'Europa
Cioè di gente che parla di essere e che ne cito però facciamo insomma ci abbiamo pensato
E allora se uno guarda
Su quali sono gli altri Paesi
Che possono essere come dire
Alleati
Perché forse gli diamo meno fastidio dei francesi e degli inglesi che ci son stati colonizzatori per eccesso pochine
C'è legittimo c'è l'Algeria Beveren in questura
Sì dico all'Algeria l'abbiamo anche inventata noi Armando per resistenza contro i francesi e questi ci vengono in Sardegna quindi diciamo non è non è così automatico così alta ma però è così allora voglio dire
E poi c'è l'emigrazione l'immigrazione passa attraverso questi canali e arriva in Italia poi noi facciamo tutta sta con belle cose mandiamo negare leggo e poi vengono i vari non ce l'ho io manco stare perché e se ne voglia andare anche quello eccome eccome l'esercito anziché Anna alle vostre al al lavorare lì affari prodotti leader Pacciardi Italia chiede e tutto paradosso
Ma allora questo problema geopolitico bisogna coloro assolutamente qualcuno ci deve pensare allora
Non è che cioè per anni noi abbiamo avuto come dire
Quasi
Lasciato
Forse volutamente o forse volontariamente però è stata occupata
La la politica estera di quest'aula all'ENI e noi abbiamo fatto questo abbiamo fatto Mediterraneo all'ENI e poi resto del Patto Atlantico ma l'unico paese io non mi ricordo mo'anche un'elezione nella quale si sia parlato di di politica estera salvaguardia al nostro cortile di casa
Però adesso è necessario è necessario perché e qui vorrei produrre altro discorso insomma
In futuro
Caro Caracciolo vistose
Lei è uno dei pochi veneziani sì sì sì si cimenta su questi discorsi un po'futuribile ma che partono da una realtà geopolitica attuale uno dei problemi fondamentali del mondo a mio avviso non è lì e nemici
Perché l'energia in qualche modo le tecnologie che stiamo usando l'idrogeno la fusione nucleare e via dicendo in qualche modo lo risolvere il problema dar da mangiare a quelli che forse fra trent'anni saremo quindici miliardi di persone
E dove la famiglia va coltivata
E qui forse forse forse
Una delle idee fantasiose Michele e quella del mare
Allora bisogna cominciare da subito a pensare
Voglio fare la tua cultura segni noi abbiamo fatto impianti e Norvegia dove stiamo impianto naturalmente sembra fesseria Vasco settecento mila salmone
E questo è uno
E poi probabilmente console se RC c'è tante di quelle cose che quindi il mare e l'ultima risorse della terra
Come nella ripartizione mondiale del lavoro
O ci sei con ci si possiamo anche pensare di fare i camerieri riesce siccome la maggior parte dei nostri ragazzi testimoni devo fare io forse un po'che va in giro per il mondo dell'alba andiamo lei impervi tutt'su tutti i temi maggior parte delle bare con creme molti suoi italiane insomma fanno quello che vogliono
E forse non facendo figli abbiamo meno problemi di occupare in futuro in altro modo le perché
I nostri film però non è più l'Italietta altra cosa Cesi tra l'Italia dei dei rumeni dei delle africani dell'assetto per nella storia capitano queste cose qua
E e quindi voglio dire l'arrivo e la butto lì e non voglio fatti entrare negli USA
Nella discussione
Io in questo momento abbiamo contratti affannare militari da fornire all'Arabia Saudita
Canile gli americani
E quindi lei costruiamo in America quello che noi costruiamo in America
E c'erano commesse che andrà anche in arabeschi
Il Qatar gli stiamo costruendo una flotta
Abu Dhabi siamo quelle che gli abbia fatto mezza flotta
Esso abbiamo registro
Ma se uno guarda
E va bene una borsa di politiche o no
Però
Per vendere all'Egitto di un soldato tutto subito leggere ma abbiamo dovuto Subedei antitutto e di più
E allora ti viene oggi ma chi te lo fa fare
Ecco perché io dico fra dieci anni queste aziende in Italia non c'è più perché perché e posso può esserci soltanto se circondata da Urbino da tutta
Un sistema industriale che la sorregge anche che si sorreggono a vicenda che di queste sono le vere problematiche sulle quali via e qui abbiamo detto tante cose che si possono fare dal punto di vista industria che nonché costano ma che hanno avuto un fu un ritorno economico per il Paese fondamentale
Resse non li facciamo adesso lo sistemo macerie c'è una caratteristica italiana e quella dell'economicismo di vedere tutto sotto l'aspetto puramente economico mentre gli altri hanno ragione
Tu complessivo anche geopolitico no questo porterà pietra anche questa la butto qua perché tanto io lo dico sempre certe cose le dico poi cosa ecco
Erdogan è quando arriva da Tripoli ha detto questa è terra nostra
Quindi ha voluto dire che lui aveva in mente di ricostruire l'Impero ottomano poi riusciranno riuscirà però e ancorato a un pezzo della sua storia
Io fosse stata al governo di questo Paese o dell'Europa avete detto no figlio
Perché anche
Un piccolo pezzo la Turchia era l'abbiamo fatta no era nostra Roma allora batteria turco e vengo io ma adesso globale queste corsie nella
Poi c'è la Russia
La Russia si sente l'erede dell'impero romano d'Oriente questo se uno ci pensa e qui si
Da sempre realizzarla allora RAI comunista al
Hanno trattato sempre di smentisca
Perché si sente al
Io mi raffiguro molto bassi
E spiego sempre ogni sera lì che i nostri governanti non se la visiera sempre con la Merkel e comma tutto
Perché se tu il ministro puro fanno l'impero romano d'Occidente che subisce con l'Impero romano d'Oriente se non abbiamo finito al tre per potuto cioè sembra lo scenario a però sfiora sicurezze ma chi glielo fa fare la Germania e combatté con i Paesi del Mediterraneo ritengo sia cioè i soldi ce la finanza c'era tecnologia dall'altra parte sommarie per i mercenari immesse nel sangue balistici e compagnia bella
Diciamo che in Germania stanno finendo un po'le vacanze stanno facendosi tornare nelle idee che sono anche
Omogeneo omologa rispetto alla loro crescita economica però siccome si è parlato di di fregate forse l'ammiraglio quanto meno diritto di replica su questo
No ma probabilmente
Una una cura nostro nel nel pubblicizzare quello che facciamo una c'eravamo solo che nel momento di crisi particolare con la Turchia noi siamo andati davanti al CIPE raccoglie l'appello e una fregata era era un un caccia semiotico dalla pena nel fatto esercitazione con i ciprioti con i greci
E poi mestamente mi sotto il l'altro giorno
C'è stato anche di fare una passeggiata Nature esercitazione bilaterale con i turchi per quel ruolo
Che ci stiamo ritagliando di diciamo di mediatori o di di equidistanza fra le parti in causa per cercare di smussare gli angoli cercare di farli riavvicinare pesano precisa volontà politica sarà quello che abbiamo fedelmente obbedito perché era necessario che l'Italia si facesse vedere in quel luogo che al momento a CIPE interessi torna quindi ci siamo stati ripeto probabilmente è una è una mancanza nostra che sosteniamo ci teniamo i gioielli in casa mi faccia vedere in giro polacco probabilmente parente questo questo e allora
Salto però ci siamo ci siamo stati e siamo stati lì proprio al momento in cui ciò necessitava ma soprattutto sempre come indirizzo politico noi abbiamo la oramai routinario qualsiasi qualsiasi nostro vascello vada verso Oriente comunque
Riorientare il proprio programma per fermarsi nelle acque in questione per due tre o quattro giorni quindi la frequenza arrivava italiani in quell'acqua lì con le acque di è particolarmente parte lamenta accentuata da quando sono iniziati diciamo gli attriti fra fra Turchia e Grecia ho saputo da quando è iniziata diciamo una certa assertività dalla Turchia quindi e questo non so non so se ci ci ha riconosciuto però sicuramente ha avuto un effetto calmierante sicuramente era no nel gruppo portaerei lasciar De Gaulle ha fatto qualcosa ma anche anche d'Italia sua parte credo che abbia fatto in questa in questa con questa situazione ne approfitto siamo microfono perché è una cosa importante col primo trascurato che l'ho interpretata come se fosse una cosa prettamente Marina Militare invece abbraccia un po'di più l'interesse proprio del del paese si è parlato dalla zona economica esclusiva come ma new entry in questi giorni ecco la zona economica esclusiva che è una un Enton una pietra miliare secondo me che viene che viene o posta in questo in questo momento adesso parte Twin i giri parlamentari che avverranno ma secondo me il destino è scritto noi proclamerà in una zona economica esclusiva ecco in tutto questo bisogna fare attenzione non sarà soltanto un definire con proclamare una zona economica esclusiva
Non a zona economica esclusiva prevede anche di esserci quindi di pattuglia arma quindi di presidiarla quindi di far vedere che è la nostra zona economica esclusiva qualunque essa sia perché sicuramente deriverà da negoziazioni perché non ce la facciamo tutti quanti una delle duecento miglia dalle nostre coste quindi questo intanto questa questa dichiarazione servirà per parlarne persino c'è un tavolo con coloro coi nostri dirimpettai pervenire a un punto in comune quindi discutere negoziale quale sia la soluzione migliore diciamo condivisa ma detto questo qualunque siano stati zona economica esclusiva
Ci deve imporre un ripensamento un po'anche dell'impiego la nostra flotta e della diciamo della del della consistenza nostra flotta quindi questo è un qualcosa che ecco un problema che non è soltanto per l'agiografico e non è neanche soltanto un problema puliti con se stesso diciamo di politica estera è un problema del Paese che va affrontato come dicevamo prima in maniera diciamo organica in maniera omnicomprensiva questo la raccomandazione che mi sento di fare visto che si parla in questi giorni di zona economica esclusiva maniera positiva per l'attenzione
è un diciamo un problema o è una un elemento da affrontare sotto diverse prospettive e quelle della presidio dell'esserci del dimostrare che è la nostra è un qualcosa che va considerato ed ha messo a sistema con tutta la soluzione di questa equazione che non è facile ma pari serviva baratto tornando tornando la la provocazione di
Di Bono e che ha apertamente noi abbiamo azzardiamo una una marina
Di primo livello però ci siamo fatti la fama di essere in buoni del del Mediterraneo no cioè quelli che comunque di puoi passare intorno non succede niente forse un po'raddrizzare ogni tanto questa immagine un po'c'è sia la mente buonista
Potrebbe essere utile lei ha insistito molto sulle sulle zone economiche mi pare molto giusto
Non vorrei che nelle negozia Simo prima di proclamarlo ecco forse il la prima cosa il proclama e poi eventualmente si va al tavolo ma semmai ci ci pensa possono concedersi che queste fondamentale nel secondo me io nei colloqui abbiamo avuto
Durante questa costrizione Luca che con l'eccezione che so che dei grandi negoziatori questo
E quindi mi hanno spiegato la motivazione per cui abbandonavano di forniture dalla Francia dalla Germania e preferivo al attività
E è una cosa che mi hanno detto che che del e la credo che t'tratta l'abbia detto anche teca lì il capo di stato maggiore egizia l'immigrazione e il loro sono terrorizzati che nei prossimi anni arriveranno milioni e milioni di immigrati
Dice se non uniamo le forze nuove non ce la faremo meglio venne voi
De ad oggi dall'Egitto non serviva a niente ci arriva soltanto dalla Libia ma alla libertà no poco margine terrazzo quattro B articolo cerco ma se passerà tutto ecco
Ed è una cosa che ha io non c'ho pensato a questo discorso qui per loro e dice guardi Lodi lo diciamo a tutte i governanti europei e soprattutto gli italiani io gli spagnoli e francesi
è fondamentale
Che voi affrontiate in una prospettiva di un immigrazione massiccia ma massiccia di di milioni e milioni di persone nel prossimo futuro
Cioè diciamo osso prego una buona cosa strategie noi come non siamo buoni noi siamo diversamente cattivi riflessi sui
E chi deve chi deve intendere allora intesa si presidente Mattioli anche collegando ce le cose che abbiamo detto
Credo che fra l'altro uno dei degli aspetti più incisivi dell'attività della nostra Marina sia quella di proteggere le nostre navi proteggere la nostra armatoriale penso per esempio al Golfo di Guinea ed altre cose di questo genere
Ecco in questa due giorni abbiamo visto molto spesso incrociarsi fattori ci vide quelli militari poiché adesso il presidente Bono ci ha dato un esempio anche molto concreto dal vostro punto di vista che cosa può essere la Marina Militare
Sicuramente uno straordinario alleato questo non c'è il minimo dubbio
è importantissima la presenza della Marina Militare soprattutto regolando e facendoci sentire
Insicurezza in quei tratti dove oggettivamente sicurezza non c'è quindi da questo punto di vista è una è una è una è una risorsa fondamentale una risorsa fondamentale con cui abbiamo molto dialogato anche per riuscire ad abbattere le barriere che avevamo tipo personale
Armato boh guardie armate a bordo delle navi tutte queste cose che insomma purtroppo poi in Italia diciamo c'è questa diciamo lentezza e soprattutto questa sorta di burocrazia
Che va avanti a in alcuni casi è veramente incessante perché e soprattutto è pericolosa perché noi siamo ancora inattesa di di riavere o forse siamo appena arrivati ad aprire i corsi di formazione che debbono fare coloro che vanno a bordo delle navi per essere in regola voglio dire ed è l'undicesima volta che vengono date delle delle proroghe insomma siamo da questo punto di vista allora
Quindi per me la Marina militare è una diciamo la funzione svolge una funzione di grande importanza è uno stakeholder
Fondamentale e tra l'altro la Marina Militare moderna Sissa anche come dire aprendo ad una condivisione di obiettivi una condivisione di percorsi proprio per esempio su tutto l'aspetto formativo divulgativo quando si parla di cultura del mare eccetera e sicuramente una ordinare l'aspetto militari guidati dall'aspetto poco
In cui la Marina per noi rappresenta un soggetto che ci dà sicurezza poi lo troviamo sempre le al nostro fianco e questo per me molto importante perché spero che poi sia bidirezionale come come come come ragionamento perché fondamentalmente dialoghiamo su quello che è
Il mare che in Italia quindi è assolutamente necessario è uno stakeholder di ripeto di grande di grande importanza anche su questi temi che sono diciamo temi strettamente connaturati a quello che vogliamo fare cioè vogliamo rendere questo Paese nuovamente marittimo che vogliamo fare sì che in Italia si possano nuovamente parlare della marittimi danno diamo popolo di navigatori si diceva e abbiamo perso però questa artigianali allora
Abbiamo pure chiuso le scuole fra l'altro abbiamo abbiamo più che chiudono le scuole ne abbiamo in Bastardi prese mi consente come come termine come dire perché prima c'era il liceo nautico dove si andava per fare poi la vita del mare oggi ci sono degli un indirizzò un all'interno della logistica dove ci sono N
E qui si è persa quella specializzazione che c'era sul mestiere
Delle di colui che navigava in Chiarato questo lustro così importante a tante tante città italiane tante città in Italia tanti Paesi anche perché non necessaria e delle grandi città missione decisioni più importanti sono generalmente nei piccoli centri dove però la cultura marinara e la bella marittimi italici amo è assolutamente fondamentale sia nel Sud
Che che che al no tu e questo si è un po'perso si è un po'svilito poi alla fine abbiamo cercato naturalmente di compensare attraverso dei percorsi posto
Scolastico posto diploma estremamente importanti
Sul
I famosi gli istituti tecnici superiori che nel mare guarda caso con Jenova con Gaeta con Cagliari con Napoli
Hanno comunque delle posizione sempre di grande prestigio nelle graduatorie fa Confindustria cioè noi rappresentiamo Boy
Massimo impiego rappresentiamo poi il cento per cento di impiego e di stabilizzazione successivo quindi le nostre i nostri istituti diciamo però non l'istituto Doni cinque anni i più duri e dobbiamo metterci dietro sono e quindi su questo
Bisogna fare una riflessione seria di come riuscire a concentrare io
Voglio cogliere ancora posso naturalmente certo farne altri due minuti primo perché presidente Bono ha detto delle cose saggi del Comune sempre ci tengo però a a fare una piccolissima precisazione cioè i contributi che lo Stato italiano dava si sono persi
Nella notte dei tempi ormai quindi erano quei contributi che il cui paravano il costo di una nave costruita in Italia perché all'epoca si parlava solo di tale la console girava il credo navale a una costruzione costruita una nave costruita in in far East e questo era c'era tutto un un ragionamento per cui di fatto anche per esempio Fincantieri dello stabilimento non solo di Castellammare che mi avvicina Coveri recapito anche dal mio
Dal mio accento Van un po'in tutta Italia con costruiva delle splendide navi porta rinfuse grande quindi per riavere Balkenhol tradizionali
Che poi è oggi fa perché vanno tutti quanti oggi in Cina in Giappone piuttosto che in che in Corea perché questo tipo di sussidi non è non è più così aiuti non esistono più a un certo punto aveva modo una coda che però era non tanto legato la Cantini sia quanto alla demolizione cioè c'era un'incentivazione a demolire navi vecchie che in funzione dico sulle navi ecologicamente più compatibili e quindi non c'era poi vincoli dove costruire ma voglio dire se noi oggi riuscissimo a trovare uno strumento compatibile con la normativa europea che ci dice e che ci fa ritornare ad essere investitori nell'ambito europeo non saremo i primi a fare sicuramente un passaggio a fa fare anche perché è molto più semplice ed è molto più anche non solo semplice seguire una costruzione in un paese vicino piuttosto che in che in far East ma voglio dire sicuramente è una di quelle cose contribuisce a essere europeo in Europa voglio dire quindi da questo punto di vista sicuramente saremo per il problema sono i temi legati al ai protocolli protocolli europei cose considerata aiuto di Stato cosa non è considerato che soprattutto diciamo oggi esistono una serie di incentivo potranno esiste degli incentivi per esempio la fare la transizione energetica cioè la nave che consumare il carburante diciamo più inquinante rispetto alla nave grind può essere in qualche maniera per alcune parti
Diciamo aiutare sovvenzionata dall'Europa cileno anche dire un'altra cosa che la
Dello Shipping generale
Contribuisce abbastanza poco
A quello che l'inquinamento globale e diciamo di emissione in atmosfera e diciamo ti inquinamento marittimo perché la maggior parte l'inquinamento marittimo viene dalla pelle nomina certamente D'Alema poi è chiaro che sui giornali capita il il se c'è un incidente come è successo di quella nave chiamata nelle morì Shoes
Che ha fatto si è spaccata in due e ha inquinato non perché portava petrolio nove che arriva nei suoi serbatoi una quantità credo intorno alle mille cinquecento due mila tonnellate di carburante per muoversi fondamentalmente è inquinata però tecnicamente
Quell'inquinamento che è grande diversi poi è capitato in una riserva marina voglio dire il massimo della sfortuna per non parlare di altri
Episodi eccetera però tecnicamente non rappresenta l'inquinamento principale
Del mare che noi dovremo cercare di proteggere e preservare al massimo anche soprattutto in funzione in cui mi si diceva prima
Il presidente Bono cioè che sarà probabilmente l'ultimo baluardo diciamo di salvezza e di continuità della nostra specie proprio in funzione
Di queste cose qua e così come sulle emissioni noi abbiamo dal due mila otto al due mila diciotto abbiamo rimesso circa il trenta per cento in meno in atmosfera dal due mila venti abbiamo l'obbligo di avere dei carburanti con meno piombo quindi con meno zolfo scusandomi quindi chiedo riduce la quantità di gas serra in atmosfera e di conseguenza dove a fine due mila venti dovremmo cercare di capire dove siamo arrivati perché dei limiti ce ne abbiamo cioè l'Europa il mondo civile nel due mila trenta nel due mila cinquanta dovremo ride emettere tre il tre poi oggi si stabilirà ragionando sulle isole del Prete crea venoso targhette due mila cinquanta il cinquanta per cento del due mila del due mila otto quindi da questo punto di vista gli sforzi si sono fatti tutti sicuramente la possibilità di usufruire in maniera più trasparente in maniera più semplice
Di una serie di aiuti che in qualche maniera altri Paesi europei hanno anche in funzione per esempio sullo sul LNG per esempio i i gli olandesi hanno creato una fortuna attraverso l'Europa noi siamo stati tra i primi perché abbiamo la la la le navi da crociera più bello del mondo che ci fa Fincantieri e sono le prime ai lender GE non abbiamo un impianto di della MG questo significa che noi dall'inizio non abbiamo nemmeno diciamo partecipata tutta quella fase di sviluppo
E ricerca che altri Paesi molto più piccoli di lui hanno fatto probabilmente con un'ottica piccoli ma con una tradizione di pirateria piuttosto selezionata e cercano Imamura marittimi dagli evidentemente noi avevamo
è oggi e oggi abbiamo di meno i i primi
Chiudo
Con con con con un auspicio il primo auspicio
Diciamo che come dicevo prima a febbraio questa legge per quanto riguarda l'armamento che però è un anello importantissimo il tutta la catena logistica
Ci sia che l'Italia faccia questo che lo faccia in un periodo perimetro molto chiaro cioè
Sì
Può essere poi beneficiari di questo aiuto di Stato micidiali dalla perimetrazione dell'individuazione del soggetto beneficiario è un'altra cosa importante
Perché è una legge che deve essere fatta in funzione della ripresa in funzione dell'agevolazione di quelle imprese che sono genuinamente italiana
E anche qua bisogna fare dei ragionamenti seri noi siamo uno stato che deve dare degli ausili dei benefici a quei soggetti che sono in grado di ritornare sul territorio perché sono presenti sul territorio come entità
Giuridiche perché riescono a far ritornare tutte le loro quel quegli aiuti qui questo è il primo passo e poi se posso chiudere veramente
Con una con una cosa di oggi ci sono due paradossi su cui dobbiamo giocare in maniera in maniera intelligente il primo l'abbiamo detto prima che era quello della bulimia anoressica dal punto di vista la normativa oggi anche grazie agli interventi estremamente provocatori sempre in senso positivo
Del presidente Bono dire che dovrebbe giocare anche su sul pessimismo ottimistico cioè voglio dire il pensiero che essi per il vertice il pessimismo dobbiamo girare in in un in un in una sensazione positiva o io travisando ci voglia essere ma sicuramente anche il presidente Bono vorrà essere qui quindi su tutte le cose assolutamente giuste che sono state dette da Luis con l'aiuto e con la necessità di creare veramente in Italia una sorta di movimento sul mare che esci restituisca questa legittimità che noi dovremmo avere sul mare sul Mediterraneo
Riuscire in qualche maniera a fare sì che il suo pessimismo dentro l'ottimismo per i prossimi
Per i prossimi è un movimento culturale bisogna dire la verità noi dobbiamo dirla noi prima pretendere dall'arrivo voglia no beh questo è un po'eccessivo però sicuramente ci dirà la la verità Nicola Monti
Al quale giro la palla chiedendogli ma una ancora una grande azienda energetica come la vostra
Nella sua programmazione vedendo quello che succede nel mondo le guerre commerciali e così via
In che misura considera anche il fattore geopolitico se lo considera
Un fattore molto importante abbiamo pappa col tema della della Turchia prima nel Mediterraneo se guardiamo a orizzonti tavolo fonti di approvvigionamento caso rapire per esempio di gas nel nelle gallerie terraneo a evaso politico l'accordo fatto riconosciuto dagli altri ma l'accordo sul zona economica esclusiva pastorale valida la Curia serva proprio a intercettare tratto di mare
In cui bassa il corridoio legato talk show ora che è una delle possibili proprio per raccontare il Garda nel Mediterraneo quindi sicuramente c'è un interesse della Turchia giocare un ruolo è un beneficio
Su questo grande sfruttamento di risorse energetiche perché poi il costo dell'energia eccolo che fa competitività all'industria interesse
Non sono temi c'è un'azienda privata seppur grande può può gestire da sola tanto meno tanto meno male soffice c'è un tema di di sistema abbiamo bisogno di fare sistema
Di mettere assieme innanzitutto le eccellenze dell'industria italiana che sono tante dell'ambito dalla cantieristica nell'ambito delle costruzioni della Osa
Con questo dobbiamo dobbiamo confrontarci ovviamente cercare di mettere un tavolo anche al nostro politica nostro governo c'è per esempio nelle Mediterraneo la piattaforma di confronto venti disparità casco
Che è una piattaforma evitata presidenza egiziana
L'Egitto è il più grande consumatore di Cassano del poco ritagliate in verità e parlare al centro dell'Atlantico paese tredici appesi capisci industriale è un Paese che era anche portatore figliastra costruito nei terminali di esportazione di leggi poi dieci anni fa si è accorto che non riusciva più ad alimentare operazioni perché la crescita della domanda interna tirata qui diretta paese importatore ma evidentemente l'Egitto la più grossa realtà delle rincara in termini di di comunità nell'industria che ivi i consumi di produzione energetica ecco questo tavolo delle veterane anche a sporgere dell'Egitto Israele Cipro alla Grecia e l'Italia non abbiamo una presenza dell'Italia sempre costante sempre allo stesso livello degli altri paesi che nascono in campo visto Maria quindi come dire noi siamo sempre dell'Osservatore siamo degli interlocutori ma non riusciamo ad essere così incisivi come come lo sono gli altri ecco fare sistema Corriere per quanto ci riguarda è consentito tante cause condivido da parte degli interlocutori anche il tema del delle leggi della diffusione del diffusione delle leggi come combustibile per un combustibile marittimo in Italia dobbiamo fare sistema tra minori dobbiamo comincia la nostra politica ci fa la Turchia formando una un ruolo cosa ci fanno attività di esplorazione e produzione delle acque Cibrario seppure della partecipo europea
La più chiamata la fregata
Non abbiamo partecipato qualche anno fa a un bando di gara per delle aree esplorative
Abbiamo chiesto l'accesso ai documenti poco una settimana siamo stati chiamati Dante all'ambasciatore turco per chiedere perché le società private
Andava a fare attività in in in zone che secondo loro sono zone stipate tra le parti quindi evidentemente era per chi ha buone ruolo ma non sarà la prima volta che si trovano dei dei compromessi sono stati fatti in passato infrastrutture infrastrutture energetiche anche con una situazione della Turchia ma l'ultima la vedremo rapporti tesi a metà dell'anno prossimo in funzione
Come appunto lo sporco gas facilitare d'accordo che parte da zero mangiano attraversa la Georgia Turchia Grecia irritati ci vogliamo che una complessità geopolitica notevole eppure è stata realizzata Israele ed Egitto hanno da dieci anni fa un gasdotto che prevedeva l'importazione di gas dall'Egitto alla Giordania
E a Israele famoso perduto dalla pace
Poi questo gasdotto verso visto che sono cambiati gli equilibri tra produttore e consumatore come dicevo prima adesso dopo un accordo che aveva convertire Riccardo cooperazione all'importazione del gas israeliano verso verso l'Egitto e cogliere le relazioni tra tra tra l'Egitto e Israele non sono certo stasera l'azione del proprio Paese europeo quindi sono sicuramente dei beni molto rilevanti un partner industriale certamente non è in grado può cercare di stimolare di permetterci andavano a trovare delle soluzioni che portino
Purtroppo il tempo è veramente stretto quindi dobbiamo chiudere qui la discussione che meriterebbe di essere prolungata ma lo sarà in altri occasioni intanto nelle pagine di Limes ma poi anche gli incontri che sicuramente faremo
Anche con
Le personalità che sono qui a questo tavolo io sono molto grato tutti coloro che hanno contribuito a queste due giornate del mare sono anche convinto che questa sinergia che abbiamo segnalato
In questi giorni possano continuare nel tempo la nostra rivista dedicherà ancora più attenzione ai temi del mare fra l'altro anche
Noi in aprile lanceremo la nostra scuola di geopolitica che vuole essere aperta un po'tutto il mondo anche delle aziende delle istituzioni quindi spero ci siano occasioni di collaborazione anche per questo
Ringrazio tutti ringrazio molto specificamente Confitarma per l'ospitalità ringrazio la Marina Militare
Il capo di stato maggiore Giuseppe Cavo Dragone Caputo aveva la pazienza di conversare con noi che in maniera molto interessante nuova vorrei dire il promettente ringrazio Giuseppe Bono perché non dice mai la verità e a questo punto vi saluto molto cordialmente
Alla prossima