La nota antiproibizionista

L'ottavo nella nota di lunedì scorso come in questo periodo un po'si sia discusso della situazione nelle nelle carceri Bracco leader rischio di diffusione
Incontrollata dell'epidemia di cave diciannove a causa del sovraffollamento dell'insufficiente disponibilità
Di mezzi di protezione per i detenuti e per il personale per gli agenti dello stato di molti tutti di pena che si trovano in condizioni igieniche precarie e dove
Difficile se non in certi casi l'impossibile per la natura stessa delle strutture garantire condizione Corritore necessarie per ridurre la possibilità di contagio
Ci sono state prese di posizioni importanti del Consiglio Superiore Magistratura delle Unione delle camere penali la nota del Procuratore generale della Corte di Cassazione Giovanni Salvi indirizzata ai procuratori generali delle Corti d'Appello di tutt'Italia
La come dire la presa di posizione della presidente del tribunale di sorveglianza di Milano Giovanna Di Rosa ci sono stati appelli lanciati da diverse organizzazioni cattoliche per non parlare ovviamente
Delle iniziative promosse dal Partito radicale da Nessuno tocchi Caino che si sono rivolti anche direttamente al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio e tutto questo per chiedere al al governo di prendere misure concreto ma che è un po'più concrete diciamo così di quelle già bene che sono largamente insufficienti
E quindi un po'di queste cose si è parlato sempre molto poco ma almeno qualcosa è apparso nel dibattito quello che dona Vieri invece per altri ambiti sociali che richiederebbero attenzione che invece sono sembra sembrano sostanzialmente dimenticati e attenti da qualunque dibattito pubblico
L'emergenza dichiarata dal governo per fronteggiare l'epidemia e i decreti emanati di conseguenza con la limitazione in alla circolazione delle persone agli spostamenti nelle città ai controlli
La chiusura di tante attività lavorative no ha delle ricadute insomma anche sul per esempio sui consumatori di sostanze illegali ora è chiaro che se una persona un consumo saltuario
Grandi problemi insomma fondo possiamo dire non non ce ne sono sono comunque gestibili ma cosa succede se invece ci troviamo di fronte a un consumo problematico o una dipendenza eh le conseguenze possono essere pesanti
Se alle alla limitazione degli scostamenti al coordinamento dell'abitazione si aggiunge magari poi anche una condizione di disagio e di marginalità la comprendente di altre patologie la mancanza di un lavoro di un luogo sicuro dove vivere allora la situazione
Si fa davvero molto difficile l'avevo già accennato due settimane fa ma ci torno in questa nota una nota di questo lunedì perché questo sarà l'argomento che toccheremo nella puntata del notiziario antiproibizionista di oggi non dalle tredici
Cercheremo di fare come dire un piccolo giro d'Italia in quattro tappe andando dal nord al sud nei servizi pubblici e in quelli gestiti dal privato sociale proprio per cercare di capire qual è la situazione nel consumo di sostanze de delle dipendente
Attraverso le esperienze degli operatori che stanno affrontando la situazione in questo periodo di emergenza da coronavirus
Qual è la condizione di vita dei tossicodipendenti in quale modo i servizi pubblici stanno affrontando la situazione determinata dai decreti del governo dunque come seguono le persone che hanno in carico come ministero le terapie
Ma che cosa sta avvenendo a livello di servizio di bassa soglia quelli che poi lavorano sulla prima linea diciamo così degli interventi sulle dipendenze e che cosa occorrerebbe per gestire tutte queste situazioni in un periodo di emergenza
L'ossessione di sicurezza di questi anni i vari decreti anche i provvedimenti di legge che sono stati emanati i tagli ai servizi sociali e sanitari la colpevolizzazione del volontariato quell'ossessione dell'invasione degli immigrati
Una legge sulle droghe fortemente punitiva vecchia di trent'anni le proposte avanzate anche di recente per rendere ancora più repressiva
Ma in generale la mancanza di una politica delle droghe basata sull'evidente e dunque anche il rifiuto di far tesoro delle esperienze maturate all'estero rischia di condannare una parte della nostra popolazione o l'emarginazione ancora più grave
In questo momento di grave emergenza sanitaria in cui si invitano le persone a rimanere a casa minacciano magari anche gravi sanzioni o un ulteriore irrigidimento è indispensabile preoccuparsi anche di chi una vita diciamo così regolare non ce la magari nemmeno una casa un luogo sicuro dove andare
E dunque ricca di trovarsi abbandonato
Due volte tre volte in condizioni sociali e sanitarie ancora più precarie e difficili e diventa un rischio perse e per gli altri edito dalla De tout-court preoccuparsi anche di chi lavora appunto per evitare tutto questo l'operatore dei servizi il organizzazioni del privato sociale