Presentazione della Quarta Relazione Annuale al Parlamento del Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale

Prende la parola il magnifico rettore professor nota Pietromarchi
Singolare
Signore e signori sono lieto di porgere il benvenuto di Roma Tre a voi tutti
Ed in particolare alla Presidente della Corte costituzionale
Al vicepresidente del Senato al ministro alla ministra dell'interno al ministro della giustizia la rappresentante della Camera dei deputati
E sono altresì felice di rivolgere il mio bentornato a Mauro Palma che c'è qui riuniti per la quarta relazione annuale
Al parlamento del Garante nazionale dei diritti delle persone private del libertà personale
Mi piace ricordare che il nostro ateneo ha conferito a Mauro Palma
Il cinque novembre del due mila diciannove il titolo di dottore honoris causa in giurisprudenza
In quell'occasione
Mauro Palma ha svolto una magnifica lezione il cui testo e lo dico veramente con particolare soddisfazione è stato messo on line dalla nostra casa editrice universitaria la Roma tre presta la stessa casa editrice che l'anno scorso a ma e mi ha messo in onda le opere giuridiche complete di Calamandrei
Troverete tutti questi liberi di questi testi da Calamandrei Alma all'indirizzo tornate nei pressi uniroma tre faccio un po'l'imbonitore ma grazie lo faccio con molto orgoglio
E per la speciale occasione odierna abbiamo pubblicato un'edizione cartacea della lezione di Mauro Palma
Seguiranno a breve nella stessa collana lezioni magistrali di Roma Tre
Leuzzi Leuzzi honoris causa che Donatella conferito a don Sardelli e a Edith Bruck
Nonché lezioni magistrali tenuta in questa stessa aula da due grandi annunci
Due grandi ospiti di Roma Tre
Il cardinale Ravasi
Ovvero della legge di Dio
E la professoressa Cartabia
Ovvero la legge degli uomini ma anche dell'eleganza della riflessione giuridica e non so
Laura in cui ci troviamo e l'Aula Magna de la scuola il rettore di Roma Tre
Una università già riqualificato un intero quartiere industriale in parte abbandonato nel dopoguerra
Questo era difatti lasciarla motori della filiale romana dell'Alfa Romeo
E dunque con particolare soddisfazione che ricorda Mauro Palma l'espressione delle meglio rettitudine
Per aver contribuito a compiere diciamo così la metamorfosi di questo spazio prima universi prima industriale poi universitario inaugura del Senato
Niente di fatti di più simbolico che l'ideale riunioni un ventesimo spazio di operai gli studenti e di legislatori
Oggi qui convocati
In difesa dei diritti delle persone private della libertà personale grazie
Prendo la parola la vicepresidente del Senato Anna Rossomando
Signor ministro della giustizia signora ministro dell'interno signora presidente della corte costituzionale signor Garante nazionale dei detenuti delle persone private della libertà personale signora Magnifico Rettore signori e signore
La relazione del garante al Parlamento oggi si tiene credo non casualmente nella giornata internazionale della lotta contro la tortura la tortura definite dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres condizione su tentativo di infrangere la volontà di una persona Trova purtroppo come sappiamo ancora applicazione o semplicemente capita anche in sistemi che noi riconosciamo e definiamo come democratici
E la lotta alla tortura vorrei appunto ad assumerla come paradigma perché non è ovviamente solo la condanna il contrasto qualsiasi forma di violenza fisica ad uso quale strumento di coercizione ma cristallizza la nostra opposizione ferma qualsiasi forma di tortura il concetto di dignità della persona
Rimando a quello di umanità più largo che vorrei declinare come una cifra che quella dell'umanesimo congiungimento delle democrazie liberali moderne
C'è un concetto quello dell'umanesimo che non solo e attuale ma che è una vera e propria prospettiva nella temperie attuale
E la carta dei diritti e dei doveri di uno Stato moderno dello stato di diritto
Non un po'tollerare compartimenti stagni o distinzioni tra i destinatari di questi diritti di dignità
E non a caso la nostra Costituzione tutela la persona cristallizza e non solo il concetto di cittadinanza ma il concetto di persona che esse volendo travalica anche quello stesso di cittadinanza
Per questo l'appuntamento di oggi con la relazione del Garante rappresenta soprattutto perché riveste ruoli istituzionali un momento importante per ribadire i doveri di uno stato democratico nell'attuazione della funzione rieducativa della pena della salvaguardia delle persone della loro dignità delle persone ristretto comunque private
Della libertà personale della garanzia effettiva dei diritti inviolabili e dell'esecuzione della sentenza nel rispetto della persona nei luoghi dire tensione
Sarà fatta certamente con grande sapienza e puntualità una ricognizione dello stato delle cose che ci consente di sapere di capire e di progettare per il futuro
Auspico proprio con riferimento alla tutela dei diritti inviolabili delle persone che l'impegno preso dal Parlamento e dal governo sulla necessità di intervenire sui cosiddetti decreti sicurezza a partire dei rilievi evidenziati dal Presidente della Repubblica
Sia imminente come è stato preannunciato
Credo che si possa e si debba andare anche oltre il monito del presidente ripristinando per esempio un sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati lo SPRAR che aveva dato molti ottimi risultati
è ritornando sul concetto e sulle confini della diritto alla protezione umanitaria
Credo che noi tutti dobbiamo dare un riconoscente ringraziamento anche per l'impegno che è stato profuso per i contatti e gli accordi a livello internazionale sulla gestione dei flussi che appunto hanno preso maggiore
In vigore
Naturalmente questo intervento come credo anche quelli che seguiranno non potrà non tener conto degli ultimi mesi che il nostro paese attraversato
Nostro paese ma non solo con la pandemia H investito la vita di gli italiani ha stravolto ambiti economici sociali e ha comportato pesanti conseguenze anche all'interno degli istituti penitenziari già provati da condizioni precarie e sovraffollamento determinando situazioni di tensione
Vorrei sottolineare che Governo e Parlamento de di recente approvazione è un complesso di provvedimenti sono intervenuti con diversi provvedimenti per far fronte all'emergenza
E per tener fede al dovere dello Stato di garantire il diritto alla salute di ciascun cittadino
In questo caso non solo delle persone ristrette ma anche di tutti coloro i quali prestano lavoro negli istituti di pena quindi penso agli agenti penitenziari e personale amministrativo cui va il nostro ringraziamento tutela del diritto alla salute mani messo in concorrenza col diritto alla sicurezza di tutti i cittadini
E avendo sempre presente ruoli e ambiti di competenza di ciascun apparato dello Stato perché proprio nelle situazioni di emergenza che lo Stato di diritto si mette alla prova ed esplica
Non solo i suoi poteri ma la sua dimensione ideale e concettuale
Nella separazione autonomia dei poteri di tutti gli apparati dello Stato e in particolare faccio riferimento negli ultimi provvedimenti all'attenzione prestata comunque al ruolo e l'autonomia della magistratura di sorveglianza
La però non posso non sottolineare che le questa emergenza ha riproposto la necessità di riprendere la discussione sulla riforma dell'ordinamento penitenziario
Io credo che possiamo essere d'accordo che la questione non è sul se debba eseguirsi una pena ma sul come debba essere eseguita una pena ed è bene che di pena di modalità della pena di funzione della pena di differenze nel modo di spiare la pena si torni ESP a poter discutere e ad iniziare a riprendere un percorso che era stato interrotto
Basterebbe ricordare che sul come viene spiata non appena si gioca anche la possibilità della reiterazione di reati
è un carcere che produce recidiva è sempre un carcere che produce insicurezza l'insieme della società
Nella precedente intervento che ha goduto l'onore di svolge ore sempre nella
Giornata della relazione del garante stava per iniziare quel il viaggio della Costituzione nelle carceri iniziativa fortemente punto voluta dalla Corte costituzionale oggi così autorevolmente presieduta dalla presidente Cartabia in allora presieduta
Dal consigliere Lattanzi
E mi fa piacere ricordarlo perché poi l'ho conosciuto l'esito di questo viaggio il cui significato e molto importante e ci guida in queste nostre riflessioni c'è un viaggio della Costituzione nelle carceri
Per essere consapevoli perché essere consapevoli dei propri diritti significa non ho voluto rinunciare a essere cittadini con l'insieme dei diritti e dei doveri che questo comporta e cosa significa l'insieme di questi diritti e di doveri e oggi siamo attenti alla al ruolo di garanzia dello Stato in questo caso abbiamo il garante appunto che lo rappresenta significa riflettere su concetti che abbiamo rivisitato anche nella loro essenzialità durante questa pandemia cioè chi e garante della sicurezza dei diritti principali e fondamentali delle persone come in questa garanzia si esplica
E come questa garanzia
Necessariamente non possa avere confini né concettuali ma anche statuali perché abbiamo scoperto che la vulnerabilità dalla quale lo Stato moderno ci deve in un qualche modo
Tutelare o comunque sulla quale vede intervenire quindi strumenti appunto
Democratici e un qualcosa che appunto non ha assolutamente confini quindi diamo scoperto che questa vulnerabilità ci obbliga alla non sta per separatezza
Non separatezza tra tra diritti tra interventi e che è appunto uno stato per democratico liberale e moderno non non separare destinatari dei diritti perché tutto deve necessariamente tenersi insieme e quando parlo di nuovo umanesimo mi riferisco a questo e che quindi insomma quando parliamo di salute di dignità di libertà delle persone e proprio in frangenti come quelli che stiamo attraversando che la costante e continua ricerca dell'equilibrio nella tutela di questi diritti fondamentali è il punto più alto
Dello stato moderno così come l'abbiamo dovuto costruire e così come siamo ancora impegnati a costruire vi ringrazio e auguro buon lavoro
Il Garante nazionale dà lettura del messaggio del Presidente della Repubblica
Rivolgo un cordiale saluto al presidente componenti dell'Autorità garante dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale
Sono certo quell'ampia e approfondita relazione del professor Mauro Palma che mi è stata illustrata
In un recente colloquio offrirà a tutti i partecipanti all'odierna cerimonia
L'opportunità di una seria riflessione sui temi trattati nel comune intento che assicurare in ogni luogo il rispetto della dignità umana di tutte le persone Sergio Mattarella
La dottoressa De Roberto dà lettura del messaggio del presidente del Consiglio
Gentile garante caro dottor Palma decibel compiacere suo cortese invito alla presentazione della relazione al Parlamento due mila venti
Che si terrà in occasione della Giornata internazionale contro la tortura il ventisei giugno prossimo e la ringrazio molto per l'attenzione riservata mi e per i clienti del pensiero consapevole dell'interesse che riveste l'evento sono davvero rammaricato di non poter essere presente in Regione di concomitanti impegni non differibili
Auspicando altre future occasioni di confronto Giordana lei e a tutti i partecipanti all'incontro i miei più cordiali calorosi saluti unitamente ai migliori auguri buon lavoro
Giuseppe Conte
Prende la parola il Garante nazionale dottor notammo per la sua relazione al Parlamento
Ringrazio il Presidente della Repubblica
Per le parole inviate oggi per l'attenzione da sempre mostrata all'attività del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà e per aver ricevuto il collegio sette giorni fa alla fine di essere informato sulla situazione nelle diverse aree del mandato del garante e ricevere copia della relazione oggi qui presentata saluto le autorità dello Stato che rendono tangibile con la loro presenza
La vicinanza dei più alti livelli istituzionali al lavoro che l'Autorità garante che ho l'onore di presiedere ha portato avanti in questi primi anni della sua giovane vita
In particolare nelle difficili settimane di questo periodo in cui quella necessaria vicinanza tutti i luoghi dove le persone possono essere private della loro libertà
Che connotazione specifica dell'azione del Garante nazionale si è dovuta misurare con l'altrettanto necessario contenimento della possibilità di muoversi nel territorio del nostro Paese la partecipazione in questa sala della presidente della Corte costituzionale della vicepresidente del Senato dell'onorevole questore rappresentante della Camera dei deputati della ministra dell'interno e del ministro della Giustizia solo per citare talune delle significative presenze e anche un segno di condivisione di tale difficile sintesi tra la problematicità del momento e l'urgenza di vedere esitare
Urgenza dettata non solo per quel quel più volte citato bisogna aver visto che Pietro Calamandrei utilizzo Appel sintetizzare le analisi e le riflessioni sul carcere di ben settantuno anni fa
Ma anche per affermare in concreto quello altrettanto imperioso riconoscimento di appartenenza di tutti allo stesso corpo sociale che nessun muro mentale un materiale può far venir meno
Perché è una società che non riconosca come proprie le ferite del suo stesso corpo ritenendole qualcosa che è altro da sé e come tale da separare fisicamente e mentalmente
Non è in grado di fare agire positivamente le stesse parti che ritiene essere sane
Saluto con un ringraziamento particolare al pretore di questa università
Da sempre aperta al dialogo con la realtà sociale e attraverso lui i monti che qui operando hanno reso possibile questa limitata ma importante partecipazione diretta
Che si estende ai tanti che ci seguono attraverso le diverse linee comunicative di piattaforma conti canale dedicato
Trovo particolarmente qualificante che io oggi mi rivolgo al Parlamento da un luogo di studio
Da una sede dove l'elaborazione della cultura la trasmissione delle conoscenze volte alla costruzione di consapevolezza adulta
Si salta con la continua ricerca sulle sempre più nuove connessioni tra i saperi
Sul valore intrinseco dell'accesso alla cultura
E della costruzione di autoconsapevolezza del proprio bisogno di apprendere dobbiamo investire anche in quei luoghi che ci appaiono distanti e separati
Dove le persone sono ristrette spesso non solo fisicamente ma anche nella loro lontananza da tutto ciò che il dinamismo della cultura porta con sé
Se in generale nella comunicazione sociale e nella pianificazione attuali di interventi c'è oggi qualche ritardo da recuperare
Nell'esplicitare il valore dell'istruzione e il ruolo che scuola università e istituzioni culturali hanno per una ripresa realmente nuova dopo la temperie passata
Nei luoghi di privazione della libertà nelle sue diverse forme non c'è solo un ritardo ma un volto da colmare con urgenza
Per questo
Per ricordare che l'istruzione la cultura costituiscono un fattore essenziale in ogni percorso di saldatura tra chi è al di qua e chi al villa di cancelli amori ca'permetti importante rivolgermi al legislatore da una università
E non mi rivolgo singolarmente ma coralmente
Insieme a quanti sono cinque immigrati e a tutto quel mondo che per professione per lo studio per attività volontaria si interroga sull'effettività dei diritti
Dichiarati denunciati nella comune carta costituzionale e nelle convenzioni internazionali che impegna nel nostro Paese quel mondo che agisce nel dare porto ogni giorno a quelle dichiarazioni ed enunciazioni a partire dal principio che il primo spruzzo lo mento di effettività dei diritti e l'accesso alla loro conoscenza e comprensione
Il diritto a comprendere è l'esplicitazione del diritto di avere diritti che richiamava Stefano Rodotà perché la comprensione è il passo decisivo verso la soggettività consapevole
Questo riconoscimento di una coralità dietro le mie parole
Mi porta a ringraziare tutti coloro che hanno continuato a lavorare ai diversi livelli di funzioni e responsabilità nelle varie strutture che competenza del mandato del Garante nazionale
Accanto alla doverosa riconoscenza verso gli operatori sanitari espressa da cui uscì ben più autorevoli della mia io aggiungo quella verso coloro che hanno permesso la continuità della presenza istituzionale nei luoghi di detenzione penale lo amministrativa non sempre destinatari di un'effettiva riconoscenza
La relazione odierna avviene nella giornata internazionale della lotta contro la tortura
Il ricorso alla tortura non è una pratica da pensare delegata in scenari hanno istanti quasi a detenerla non più presente nel mondo culturalmente avanzato sul piano giuridico
E il cui fondamento democratico l'emittenza dell'esistenza
Non è così e nessuno Stato può definirsi immune dal verificarsi di episodi che possano essere legittimamente così qualificati
Al contrario proprio questa giornata deve far comprendere che chi ha il compito di custodire una persona altre Sill onere della sua tutela
E te la garanzia dell'esercizio dei suoi diritti perché in questa duplicità il mandato quella collettività gli ha affidato
Per questo
L'introduzione del reato di tortura nel nostro codice penale avvenuto recentemente va salutato non solo come ha detto in adempimento quantunque partivo di un obbligo assunto sul piano internazionale
Ma come atto di responsabilità per una maggiore completezza del nostro ordinamento realizzando quella coerenza con quanto l'ultimo comma dell'articolo tredici della nostra Costituzione prescrive
Affinché comportamenti così gravi non corrano il rischio dell'impunità e al contempo si salvaguardi la dignità di tutti coloro che operano correttamente e dei corpi di loro appartenenza
Ma esaminando le prime concretizzazione entità le nuove previsione normativa attraverso la contestazione di questo reato in fase di indagine anche in situazioni recentemente riportate dalla cronaca
è necessario riaffermare in primo luogo che è proprio la possibilità di indagare episodi specifici attraverso questa lente
Assalto a portare non solo la possibile vittima ma anche gli operatori della sicurezza nel loro complesso e la loro condivisa volontà di trasparenza
E inoltre riaffermare che certamente non esprime vero senso di fiducia nel loro operare chi possa pensare di ottenerne il consenso interpretando l'avvio di indagini come attacco nei loro confronti così finendo col far percepire la non trasparenza come atteggiamento protettivo
Le nostre forze dell'ordine nelle diverse appartenenze sanno di non aver bisogno di tale capitato presunto appoggio
La relazione che oggi viene consegnata da un iniziale bilancio di questa nuova previsione di fattispecie penale
Alla luce delle sue prime applicazioni nell'anno passato
E conferma il sostegno al testo che il Garante nazionale ha dato con il proprio parere
Quanto questo venne discusso in Parlamento nonostante presentasse alcune disarmonie rispetta definizioni di tortura presenti in documenti internazionali
La relazione copre tutto l'anno trascorso dal mio ultimo riferirmi al Parlamento che avvenne alla fine di marzo del due mila diciannove
E su quei dati e quei processi di attese di gestione amministrativa e tipiche elaborazione legislativa occorre ritornare
Non è però possibile farlo senza aver presente la cesura che mise da febbraio in poi di questo due mila venti hanno determinato altrimenti rischieremmo di pensare a una continuità con il prima che non è invece possibile
Così anche nei dati numerici riportati nella relazione che avete ricevuto sono stati evidenziati gli aggiornamenti dei crescenti evidenziati anche graficamente con una sorta di segno di evidenziazione
Perché li metti insieme a quelli precedenti aiutano a capire verso quali fisionomie delle diverse forme privative della libertà per personale ci si possa dirigere poi ci si stia dirigendo
Io credo che sia utile ricorrere a un'immagine quasi una metafora per comprendere il momento attuale
Alcuni dei presenti ricorderanno il film di uno dei maestri del cinema che proprio quest'anno nel gennaio avrebbe compiuto cento anni Federico Fellini
Il film prova d'orchestra e l'immagine nella parte finale
Quando improvvisamente irrompe nella piuttosto tumultuoso orchestra un'enorme palla d'acciaio che sfonda le pareti
Un evento imprevisto che disaggregato il tutto il dinamismo già alquanto confusionario che caratterizzava il prima
Allo sconcerto e all'irrazionalità dell'evento secondo che non è il semplice tornare a suonare tra le rovine come se nulla fosse accaduto
Perché anche le relazioni tra orchestrali e le tra l'orchestra e il direttore sono sostanzialmente mutate
Ma gli esiti possono essere diversi se da un lato si riprende a suonare si ritrova un'armonia Rick compositiva
Dall'altro il direttore ormai parla un linguaggio ricito nel film enfaticamente parla in un tedesco culturale indicativo di un ordine in cui le soggettività non hanno più espressione nel seguire la metafora presi in prestito anche per noi attualmente si pone il problema di come riprendere a suonare
Certamente in modo diverso da prima se rimanere vittime dello Sco mento oppure trovare una nuova forma armonica diversa dalla precedente che non c'è Spongano all'irruzione di una nuova sfera d'acciaio
O se malauguratamente affidare c'è una connessione tra suonatori che semplicemente eseguono ordini e non si più artefice della propria musica
Credo che la nuova forma di armonia possibile sia l'obiettivo del nostro dopo ma per raggiungerla dobbiamo un po'impietosamente esaminare la situazione precedente
Nella relazione dello scorso anno che era relativa al due mila diciotto
Avevamo voluto leggere la realtà dei luoghi di privazione della libertà nelle loro diversità strutturali e nella loro non c'è unità intrinseca data dalla separatezza dei blocchi Esterni
Così avevamo introdotto paragrafi che riguardavano la Camera detentiva della costa otto la stanza di degenza e anche luoghi più impropri quali la nave dove si attendeva un possibile approdo in un plesso sesti
O l'inter cinta di un carcere come luogo anfibio tra interno e esterno fino a considerare il locale foto come ambiente dove la difficoltà personale affrontata con la massima sottrazione di riferimenti
Nella relazione di quest'anno relativa al due mila diciannove lo sguardo è rivolto invece alla persona che in questi luoghi è ospitata allocata con ristretta
Perché il punto principale del dica tutta dell'attenzione che si è avuta in quel prima a cui ho fatto riferimento ella disattenzioni alla soggettività te le persone ristrette
Sono spesso divenute soltanto numeri di statistiche
Elementi poi figuranti la complessità del tema che la loro presenza rappresenta e non singole persone con propri percorsi di vita tensioni speranze e anche errori
Per questo credo che per leggere appropriatamente i numeri e per capire anche come l'arrivo della sfera d'acciaio rappresentata dalla pandemia abbia influito nei luoghi
Titanic diverso ospitalità occorre riflettere sulle soggettività che questi stessi luoghi racchiudono
A partire dal riconoscimento delle persone che li abitano
Dalle diverse connotazioni che motivano il loro abitarli e al contempo dall'elemento unificante che la loro specifica condizione determina in soggettività pur differenti
Nel parlare di persona e non di individuo intendo sottolineare il rapporto relazionale che dalla dimensione ognuno di noi come elemento singolarmente considerato la persona in un certo senso è il nostro essere essi individuo ma colto però nel rapporto di vita entità agente con altri e come tali da esso compresso nell'uso linguistico e concettuale dell'era moderna poi e il termine soggetto a essere divenuti indicativo dell'attività senziente per denotare la capacità cosciente contrapposta a quella del vero oggetto
Da queste distinzioni che la relazione sottolinea nascono accentuazioni diverse e modi diversi di misurarsi con ciò che questi termini indicano così come con i sostantivi che da essi De vivo lo soggettività individualità personalità
Nasce anche la volontà di tenere insieme seppure con ruoli diversi tutti e tre i termini quando ci si riferisce a chi è privato della libertà personale
Se come ho detto la relazione dell'altra hanno poneva la centralità nei diversi luoghi dove la privazione si realizza quella che si sviluppa in queste pagine pone appunto il centro nelle diverse soggettività che in tali luoghi si evidenziano distinte tra tra loro per ruolo funzione ragione del proprio trovarsi messi ma unite nella complessità interconnessione che proprio questi luoghi determinano così la relazione considerazioni connotazioni soggettive diverse nel rapportarsi a quei luoghi
Da chi viene assegnato per una propria situazione personale di età di diversa abilità di malattia a chi invece li si ritrova come conseguenza del proprio agire
Un agire per qualcosa penalmente rilevante che possa aver commesso per averlo affrontato il rischio degli regolarità spinto ad altri fattori o anche prescelta
E anche il terzo elemento la soggettività di chi deve decidere sulle vite altrui che è considerata come connotazione problematica della persona nel suo percorso individuale
Tutte soggettività che hanno a che fare con la limitazione con la privazione della libertà
Sono considerandole nell'ora spetti di sempre difficile e non univoca interpretazione riacquistano implicitamente il proprio nome ed evidenziano la propria fisionomia
Cessano di essere numeri l'anonimia della persona è infatti il rischio maggiore di tutte le collettività strette
Sono frequentemente i minori Harnoncourt diretti attenzione soggettiva soprattutto quando ti essi si occupano le norme con le vie istituzionali seguite per dirimere i conflitti tra adulti o per decidere su di loro
Non sono però soltanto i minori essere anonimi l'anno in via riguarda molto spesso le persone straniere
Che devono essere identificati accolto respinte
La frequente tendenza di alcune di esse a fornire alias per rendere difficile il riconoscimento spesso per precedenti negative spese vicente
Accentua l'anno di mia perché quasi un'auto rinuncia al proprio nome
Così come
E lo abbiamo notato in questa
Relazione altre anonimia si sono sviluppate è stato difficile
E per taluni soltanto un inutile aggiunta la Bertoluzzo conoscere i nomi delle persone morte nei disordini ai primi di marzo all'interno di alcuni istituti penitenziari
L'interesse dell'informazione delle analisi era per la situazione che si era verificata
Non per la soggettività delle persone decedute interessava di più come in fondo figlio quella delle persone cadono organizza disordini che richiedevano provvedimenti da prendere decisioni da assumere anche lo sfilare delle bare che andavano verso cimiteri altari provenienti da zone particolarmente colpite dalla recente tuttora persistente pandemia ha proiettato un messaggio di anonimia e i numeri quotidianamente forniti dei decessi non contenevano del resto neppure l'indicazione delle diverse età delle persone scomparse
Sembrano temi distanti tra loro
Quelle delle famiglie che si dissolvono quello dei minori che emigrano quelle delle tragedie di morte quello delle persone alloggiato ospitate ristrette imposti dove vanno in India si accentua
Non è così
Perché sono temi tenuti insieme dall'indifferenza verso i nomi delle persone indice troppo spesso dell'indifferenza verso le loro vite queste restano tali solo per la cerchia dichiara al loro leccato
Una capacità che chi esercita una funzione di garanzia deve invece trovare come proprio compito specifico e appunto quella di ridare i nomi perché il nome e il primo diritto di ogni persona
Perché è ristretto l'anonimia evidenza ulteriori specifica vulnerabilità che si aggiunge a quella del trovarsi privato della possibilità di autodeterminare il proprio modo di essere proprio decidere
Un insieme di vulnerabilità che in quanto tale richiede sempre un'accentuazione di tutela dei diritti in primo luogo del diritto alla propria dignità e del diritto alla propria integrità fisica e psichica
Questo è il senso l'aria e sonde tre dell'autorità garante dei diritti delle persone private della libertà
Non ci tratta in inganno la situazione di limitazione Etat non tutti recentemente vissuta più volte letta come comune a chi sta di qua e che sta al al didattico in muri in quei cancelli non è così
All'interno di quei luoghi più intimo definito di intrinseca vulnerabilità la nuova chiusura si è aggiunta ad aggravare quella già esistente e all'ansia Kinsey si genera in questi spazi chiusi sia giunta l'ansia determinata dal nemico invisibile di cui ciascuno poteva essere inconsapevole portatore che imparando in quei luoghi
Avrebbe determinato un incontrollabile
Impossibilitati difendersi se ne la duplicazione dell'ansia ha determinato l'angoscia che è ben diversa dalla paura perché non individua l'oggetto del proprio sentimento e quindi non può neppure esorcizzato può determinare l'abbandonarsi
Questa situazione è stata chiaramente dirompente nelle residenze delle persone più fragili dei cui sentimenti nel momento dalla chiusura all'esterno ben poco sappiamo ma molto possiamo intuire
Certamente è stata alla base di quelle dimostrazioni violente che hanno investito il carcere nei giorni del primo annuncio di una chiusura peraltro paventata molto più ampia di quella che in realtà si andava in concreto realizzando questo è quindi lo sguardo attraverso cui abbiamo analizzato l'andamento dei luoghi di privazione della libertà nel due mila diciannove
E il loro specifico misurarsi con l'imprevedibile evento dei primi mesi di quest'anno
Questo è lo sguardo da utilizzare per la ricostruzione di un poi che non cristallizza sì la fase di vuoto sperimentate in questo periodo
Per non rischiare di uscire dalla tuttora grave situazione presente con un brusco ritorno all'indietro
Ma che al contrario ipotizzi una ripresa che sappia dare indicazioni in avanti che sappia contribuire a fare e polvere quella che tiene definita frettolosamente pubblica opinione e che rappresenta spesso la motivazione per un agire politico che non si pone il problema della crescita culturale e civile
Ma solo quello dell'adesione preventiva al presunto consenso
Proiettare in avanti il proprio orizzonte verso una comunità sempre più inclusive capace di affrontare le proprie difficoltà non è obiettivo da poco
Ma forse è quello che deve coinvolgere tutti noi che commuove ambiti diversi rappresentiamo le istituzioni democratiche di questo Paese
Sulla base di queste considerazioni mi limito a riportare qualche dato tendenziale
Che emerge dalla relazione di quest'anno in ciascuno degli antichi del mandato del Garante nazionale evidenziando alcuni nodi problematici e tormento degli obiettivi che pongo all'attenzione del Parlamento
E l'analisi dell'ambito dell'esecuzione penale
è generalmente circoscritta soprattutto nel dibattito pubblico attua e temi
L'affollamento delle strutture che l'effettività della sicurezza
Per quest'ultimo con particolare riferimento alla concreta impossibilità di proseguire le attività criminose anche dal carcere e alla doverosa tutela di chi lavora negli istituti da possibili aggressioni
Due temi importanti ma che evidenziano anche il limite di un'analisi che si restringano sì
Il primo tema il sovraffollamento è riferito infatti unicamente all'esecuzione penale degli adulti
Senza accogliere Ciocchetti positivo può offrire l'esecuzione penale minorile in termini di limitatezza dell'intervento strettamente detentivo e di ampiezza della varietà di misure possibile
Un sistema quello minorile che è riuscito a costruire una propria fisionomia di pluralità di azioni etica Renzi è di sicurezza pur non essendo dotato fino a poco più dello scorso anno di un proprio ordine amento
Un sistema che è considerato tra i migliori del settore in ambito internazionale
Il secondo tema la sicurezza declinata Como precedentemente detto prende come riferimento soltanto una porzione importante ma limitata dell'attuale popolazione detenuta
Circoscrivibili a meno di un quinto di coloro che sono attualmente in carcere nove mila novecentottantacinque rispetto ai cinquantatré mila cinquecentoventisette detenuti registrati
Il rischio è riassumere tutta la complessità detentiva in questo specifico sotto insieme di assoluta minoranza rappresentato dall'area della cosiddetta alta sicurezza e della detenzione il regime speciale
E così finire otto pensare su di esso le scelte relative alla quotidianità detentiva di tutti
Pur con i limiti intrinseco nel circoscrivere essi la discussione sul carcere non piacquero dubbio che questi due aspetti dell'esecuzione penale per adulti richiedano un approfondimento
A partire dallo scontrare il campo dall'ipotesi che il sovraffollamento carcerario non sia tale
Ma il vero frutto del calcolo della capienza detentiva con parametri eccessivamente ampi così come è stato talvolta detto in anni recenti
Certamente il parametro di calcolo che viene utilizzato nel nostro Paese è superiore
A quello utilizzato
A quell'utilizzo e di altri nel contesto europeo
Di più molti paesi utilizzano un riferimento molto variabile e poco definito credente non paragonabili i livelli di affollamento tre diversi sistemi penitenziari del nostro continente
E del tutto inutili quelle classifiche di affollamento Betty tanto intatto appaiono in occasione della presentazione dei dati prodotti dal Consiglio d'Europa
Resta però il fatto che anche calcolando il numero di posti disponibili secondo il parametro minimale e sottolineo l'aggettivo definito dal Comitato europeo per la prevenzione della tortura nel due mila quindici
Il nostro sistema si è mantenuto sovraffollato per tutto l'anno due mila diciannove e per i primi mesi dell'anno corrente inoltre la differenziazione dei Circuiti quello caratterizzato rendendolo un uniformemente distribuite la popolazione detenuta all'interno degli istituti
E ciò comporta che il numero delle persone ristrette dovrebbe tenersi al di sotto della capienza regolamentare
Per evitare che si creino sacche di sovraffollamento in alcune sezioni com'è attualmente nonostante la riduzione dei numeri dell'ultimo periodo
Dove si riscontrano in alcuni casi presenze che sono più del doppio di quanto preveda il parametro dell'attuale capienza
Parallelamente va osservato che è vero che nel periodo compreso tra marzo e la prima metà di giugno
Vi è stata una diminuzione consistente delle presenze in carcere passando da sessantuno mila duecentotrenta persone detenute registrate alle attuali cinquantatré mila cinquecentoventisette lei registrate l'effettivamente presenti sono cinquantadue mila seicentocinquanta ma è altrettanto vero che recentemente i numeri Moon indicano più un andamento discendente
A questo proposito
Da parte mia doveroso riconoscimento al ministro della giustizia
Per aver mantenuto una continua interlocuzione con coloro che a diversi livelli di responsabilità
Potevano fornire elementi di valutazione della situazione che era in corso detti versi ancorché osservazione al fine di assumere decisioni condivise proprio in quel difficile periodo
Una interlocuzione Cat coinvolto anche il Garante nazionale e di questo lo ringrazio
Io credo però sia di risorse si per il burro di riconoscimento anche nei confronti del direttore generale uscente della direzione per i detenuti e il trattamento per aver invitato a indicare i casi di possibile quel morbilità che si potevano verificare nel periodo di pandemia all'interno del carcere
Affinché l'autorità giudiziaria potesse assumere le proprie indipendenti decisioni circa il permanere o meno della necessità della custodia cautelare
Dopo il proseguimento dell'esecuzione penali in carcere lo se tali misure potessero essere sostituite da altre forme restrittive
Un senso di responsabilità indipendente dal clamore riservato ai provvedimenti che l'autorità giudiziaria ha assunto e che insieme alla nota che il procuratore generale presso la Corte di Cassazione ha inviato ai procuratori generali presso le Corti d'Appello ha contribuito a tutelare complessivo sistema
Da possibili gravi conseguenze sanitarie in totale sono stati duecentottantaquattro e cassa in carcere e per trentatré di essi la gestione è stato ospedaliero
Relativamente alla seconda questione scatterà un tema caro a tutti coloro a cui preme la connessione tra la garanzia di sicurezza e la finalità di sicuro costituzionale della pena
Mi limito a riportare la doverosa distinzione tra la separatezza necessaria tra persone detenute TT verso livello di pericolosità accentuata dall'appartenenza a organizzazioni criminali e l'inasprimento delle condizioni detentive
Vale la pena ricordare che il principio ordinamentale dell'esecuzione penale si fonda sulla differenziazione di percorsi e interventi mirati ma non sull'aggravamento di condizioni di vita all'interno del carcere perché il contenuto della pena detentiva e la privazione della libertà
E come più volte mi è capitato di ripetere si va in carcere perché sia uniti non si va in carcere per essere puniti
L'ipotizzata l'ipotizzata ridefinizione dei Circuiti ti alta sicurezza tatuare mantenendo fermi ovviamente i principi della finalizzazione delle pene detti Spector
Della dignità personale non hanno nulla a che vedere con il ritorno a modelli detentivi chiusi che spesso non occorrono criteri di valutazione del percorso compiuto dal singolo
Confondere separazione di percorsi e chiusura della quotidianità è sintomo di miopia simile a quella di connettere la non chiusura e l'assunzione di modelli dinamici di sicurezza con l'aumento del numero di episodi di violenza nei confronti di chi in carcere lavora
Grande aiuto in tale direzione se ha avuto nell'anno passato dalle sentenze della Corte costituzionale e della corte europea per i diritti umani
Volti a potenziare quel residuo di libertà che ogni pena deve comunque salvaguardare
E a rimuovere dal in modalità esecutiva di una sanzione gli elementi puramente affettivi non giustificati dalle fine vita che le pene devono avvenire
Anche quando queste riguardano annuncia l'azione criminale di un singolo ma azioni inseriti in reti di criminalità organizzata
Che pongono l'assoluta necessità di recidere le possibili connessioni comunicative
Soprattutto sentenze volte a contrastare ogni identificazione della persona in esecuzione penale con il reato commesso quasi che questo sia un'istantanea che taluni vorrebbero indelebili
Ribadendo la connotazione di percorso che deve configurare ogni Pierina
Ricostruendo così
Il diritto di ognuno a poter sperare occorre comunque superare uno con un'impostazione che attenzione al carcere che ha come riferimento come ho detto solo quel circoscritto spettro di analisi che tocca i due temi che ho menzionato affollamento e grande criminalità
Che sono certamente fondamentali ma altresì riduttivi rispetto agli interrogativi ineludibili del perché punire che del come punire occorre evitare un'effettiva direzione all'esecuzione penale a partire dal tatto ineludibile che il carcere nella sua ampia dimensione accoglie oggi situazioni che giungono adesso anche per assenza di altre risposte Esterno nel territorio che siano stati in grado di intercettare il disagio e le difficoltà di vita per diminuire l'esposizione al rischio di commettere reati
Ancora oggi vi sono in carcere ottocento sessantasette persone
Che scontano una pena non un residuo di pena maggiore inferiore a un anno e due mila duecentosettantaquattro una pensa pena compresa tra uno e due anni
Quali risposte possano essere state date all'esterno di quelle mura queste persone
è un interrogativo che riguarda tutti noi e ci pone di fronte ad una cresciuta connotazione classista della nostra situazione detentiva
Del resto anche nel caso delle tredici mila seicentosessantuno persone detenute
Che hanno un residuo di pena inferiore a due anni si pone la domanda circa la regione del loro non accesso alle diverse misure alternative che pure il nostro sistema ordinamentale premette
Il più volte richiamato tema
Del disagio mentale in carcere si salta questo osservazioni perché è innegabile che spesso ci affrontato con insufficiente impegno delle aziende sanitarie e con una ricaduta sul personale che opera nelle sezioni
Il supporto psichiatrico per lo più impostato solo in risposta di situazioni patologiche cioè evidenziati e non affrontate nel contesto di un'effettiva presa in carico del paziente
Questa impostazione si riflette in una continua variabilità degli psichiatri impiegati in un uso molto diffuso di interventi farmacologici di sedazione di possibili acuzie
E nell'affidamento al personale di sicurezza della sorveglianza pista della persona isolata privata di ogni effettivo riferimento
Ho già in altre occasioni sottolineato come il garante nazionale
Non possa comportare con tale modalità che dedica di fatto la responsabilità personale non formato per questa funzione esponendo lo anche a rischi di dover rispondere di eventuali conseguenze
Il problema della continuità degli interventi al disagio definibile in senso ampio di natura psichica deve essere affrontato con urgenza impegno
Mi limito a segnalare quasi per titoli alcuni aspetti che richiedono una riflessione più approfondita e alcune decisioni non culturalmente ulteriormente rinviabili il primo riguarda il permanere del disallineamento tra gli articoli centoquarantasette centoquarantotto del codice penale su cui il Garante nazionale chiede di intervenire legislativamente
Sanando la discrasia tra le risposte all'infermità fisica per la quale è prevista la sospensione facoltativa dell'esecuzione penale
E all'infermità psichica per la quale non esiste tale possibilità
Rendendo così a volte impraticabili percorsi terapeutici per i quali potrebbe essere essenziale lo sviluppo all'esterno dell'istituzione detentiva in adeguate condizioni di sicurezza
Il secondo aspetto riguarda la riduzione del frequente riso ricorso all'isolamento di persone con difficoltà soggettive che potrebbero essere acquisite proprio statale e contestualizzazione
Quest'aspetto ancora più rilevante oggi quando persone che entrano in carcere forse per la prima volta sono poste pur doverosamente in isolamento precauzionale per evitare il contagio
Ma possono trovarsi in un contesto che duplica lo straniamento proprio della privazione della libertà
Un ulteriore aspetto da considerare con urgenza e la tendenza a psichiatri fissare ogni difficoltà che si manifesta all'interno delle mura carcerarie comportamenti a volte eccessivi rispetta oggettive difficoltà del vivere in talune strutture
Hotel seguire alcune anche improvvisati e regole e come tali di natura comportamentali
Così come tifi costati apprendimento o anche reazioni ascrivibili agli effetti di sostanze stupefacenti o alla dipendenza da esso tutto viene inserito in un amplificatore dimensione di psichiatri sanzione
Di quanto non corrisponde alla normalità tesa
L'effetto di tale amplificazione
Non è stato almeno per ora
Un accedere all'insolazione della realizzazione di effettiva articolazioni per la tutela della salute mentale a totale responsabilità del servizio sanitario che ha titolarità e obbligo della presa in carico della persona
A fianco di alcune innegabili positiva esperienza di realizzazioni d'Italia articolazioni
Troppo spesso permangono in taluni istituti delle sezioni
E di esse hanno soltanto il nome e certamente nell'adeguate per assenza di servizi di salute mentale né quella di percorsi di effettiva presi in carico tanto meno quella dell'adeguatezza strutturale e programmatica
Ma l'enfasi anche mediatica della psiche tipizzazione di ogni difficoltà in carcere
Città rischia di riproporre periodicamente
Da parte di alcuni la possibilità di Morris attuare le residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza di natura psichiatrica Lorenzo
Alle sole persone internate proprio perché non ritenute penalmente responsabili di quanto commesso o quanto meno parzialmente responsabili
Ben sei chili configurare le rendesse quasi comune antico Ospedale psichiatrico giudiziario non più monolitico è strutturalmente indecente bensì riporto in singole unità diffusa nel territorio
Oltre all'attacco di chi cerca di di configurarlo appunto come luoghi indistinti c'è anche quello relativo all'insufficienza di posti in essere disponibili
Nonostante la constatazione che alcune aree territoriali mi siano talvolta al mente sguarnite porti in taluni limitati casi a porre mano al problema se non altro per mantenere quel rapporto quel rapporto territoriale
Che è prerequisito di ogni effettivo piano terapeutico riabilitativo
Anche sotto questo aspetto occorre cautela
Perché bisogna interrogarsi sui numeri delle misure di sicurezza provvisoria e sul loro aumento in anni recenti e anche chiedere sì se quelle non eseguite con persone in libertà abbiano finora posto problemi di rilevante natura come un debbano finire con indurre una riflessione sulla necessità Monte di tali misure provvisorie
Ricordando che l'assegnazione alla Renis deve essere anch'essa una misura residuale all'interno di un percorso che veda nella presa in carico esterno il punto di forza
Ovviamente dietro la discussione attorno a tale tema va sempre posta l'altra questione della inaccettabilità e illegittimità del mantenimento di una persone internate non contenuta all'interno di un carcere in attesa di assegnazione di un posto
Lei pensa al contrario di quanto a volte appare all'esterno nella quasi totalità dei casi stanno rispondendo positivamente alla loro funzione e sono state le strutture che meglio hanno risposto nell'attuale contingenza di difficoltà
Dovuta alla chiusura delle visite che si è dovuta a concretizzare
L'attenzione al problema psichiatrico torta questa mia riflessione a riferire molto sommariamente sull'impegno del Garante nazionale relative ai servizi psichiatrici di diagnosi e cura negli ospedali
Quindi per persone che nulla hanno a che vedere con la penalità e che si trovano a tratti ricoverati messe solo per le vicende personali e le contingenze della vita
In altre occasioni
Mi sono rivolta al Parlamento soffermandomi più a lungo sui trattamenti sanitari obbligatori siano esse eseguiti in ambiente strettamente ospedaliero altrove
E pur sempre nella competenza del mandato del garante virtù della loro intrinseca non volontarietà
E non certo per assimilare tali trattamenti a situazioni di implicita detenzione
Questo mi porta a limitarmi in questa produzione orale ma il punto che è ineludibile nel riferire del due mila diciannove
è quello della morte il tredici agosto scorso di una giovane ventenne nel servizio psichiatrico di Bergamo
A seguito dell'incenso sviluppata dell'incendio sviluppatosi nella struttura mentre era contenuta nel suo letto
In questo come in altri casi che richiedono uno sguardo da vicino del Garante nazionale si è proceduto alla presentazione del procedimento conseguentemente aperto del Garante stesso come persona offesa ai sensi dell'articolo novanta del Codice di procedura penale
Sarà la procura ad accertare fatti ed eventuale res
Un sapidità
Sarà nostro compito seguire l'indagine così e di tanto sia improprie generalizzazioni spesso urlate nei soci social sia un'ipotesi di rubricazione di quanto avvenuto
Come una sorta di pur doloroso Effetto collaterale
Il tema apre alla riflessione sulla contenzione sia essa meccanica farmacologico continentale
Una riflessione ineludibile proprio mettendo al centro come questa relazione vuole fare la persona e la sua intrinseca definizione relazionale
Non compete al Garante nazionale sviluppare un dibattito sul piano medico
Non avendo né competenza e avendo del resto la Corte di Cassazione detto parole chiave cioè chiare Mellon configurare il ricorso alla contenzione come intervento terapeutico
Ma compete al Garante nazionale i garanti regionali che hanno maggiore vicinanza territoriale e interlocuzione diretta con le autorità sanitarie regionali responsabili esclusivi in tale ambito
Valutare eviti finire dei protocolli secondo cui la contenzione attuata alla luce del proprio mandato purché dignità personale integrità psichica entrano in gioco quando tale misura estrema e adottata
Nell'ambito della privazione della libertà dei migranti che regolarmente presente nel territorio nazionale
Ogni considerazione da parte del Garante nazionale prescritta nel contesto dell'attesa che più volte annunciata revisione dei decreti cosiddetti sicurezza
Su qualunque si è soffermata la relazione al Parlamento dello scorso anno
Una revisione che assuma i rilievi sollevati dal Presidente della Repubblica e che sia in grado di interrompere l'implicito estensione dell'area dell'irregolarità
E della conseguente insicurezza che lo smantellamento per la rete di accoglienza diffusa determinato
I numeri del due mila diciannove confermano la discrasia tra quante persone sono state ristrette nei centri permanenti per il rimpatrio
Per periodi di lunghezza variabile e quante di esse siano stati effettivamente rimpatriati tocco tale esperienza
Il dato innegabilmente il dato percentuale superiore a quello dell'anno precedente
Resta aperto però l'interrogativo della legittimità certamente non formale perché quello è legittima ma sostanziale di tale restrizione finalizzata a un obiettivo così ma veramente raggiunto
Tanto più in quanto la durata media di permanenza nei centri è stata più lunga di quella dell'anno precedente perché almeno nei casi di Torino e Brindisi si è avvicinata ai pugliesi
Questa estensione del periodo di permanenza deve trovare una modifiche incisiva nelle regole che governano questi centri ancora tenuti insieme dal Regolamento degli ex CE
Anche in considerazione del fatto che non esista e mandato di vigilanza sui centri stessi da un parte di un'autorità indipendente di natura giurisdizionale
Rimando uno specifico rapporto tematico per quanto riguarda l'attività del Garante nazionale relativa al monitoraggio dei voli di rimpatrio
Ne sono stati monitorati quarantasei nell'anno trascorso
Anche grazie alla positiva collaborazione con il ministero dell'interno che ha mantenuto costante l'impegno di notifica in anticipo al Garante deboli programmati
Per permettere la valutazione circa la possibilità di una osservazione soltanto cartolare quello di diretta partecipazione al ruolo stesso che di questo colgo l'occasione per ringraziare
Anche per antica consuetudine la ministra dell'interno
Avesse fatto come ultimo punto l'attenzione alle strutture più affollate tra quelle che il Garante nazionale chiamata a visitare monitorare per rendere connesse alla rete alla realtà esterna
Sono le residenze per anziani e le residenze per disabili
E secondo gli ultimi dati disponibili forniscono ottantotto mila cinquecentosettantuno posti letto in dodici mila quattrocentocinquantotto strutture cuochi dove la permanenza si trasforma spesso anche per le contingenze delle vite familiari in una crescente istituzionalizzazione in quei difficili da rintracciare quel principio di potenziamento dell'autodeterminazione pur limitato residua che deve essere conservata come patrimonio di ogni persona
Perché come perché come in questa relazione ha più volte sottolineato ogni persona ha diritto a che le sue potenzialità tengano coltivate e sviluppate al massimo al fine di non diminuire la possibilità relazionale e l'esercizio pieno di quel residuo di libertà che ognuno porta con sé
L'aveva lasciata per ultimare di riflessione non diminuisce la sua centralità gli eventi recenti nelle residenze sanitarie assistenziali proprio nel periodo della chiusura per il contagio le hanno configurate solo come potenziare i cluster
Quasi a dimenticare che erano vuoti dove si realizzava la forzata interruzione dei legami e ci si avviava esiti nefasti in un contesto spesso di vuoto e ti percezione di solitudine assoluta
Il tema è ormai noto all'opinione pubblica in taluni casi anche allo sguardo che la magistratura inquirente
E non è per me è necessario aggiungere altro se non che il Garante nazionale
Ha stipulato un accordo di indagine ricercato l'Istituto superiore di sanità per il monitoraggio continuo e non solo con finalità statistiche di tale strutture ha infatti inserito nello studio
Alcuni propri indicatori significativi per comprendere la qualità dell'accesso ai diritti per le persone ospitate soprattutto nei casi in cui non vi siano legami familiari che possano sostenere tali persone
Sono terreni diversi alcune delle quali lasciano individualmente sgomento rispetta siccome enti rispetto alle difficoltà che rappresenta terreni che sono stati resi più visibile alla società nel suo complesso
Anche dall'emergenza recente e tuttora attuale cappottato molte realtà Tenco conosciute da circoscritte reti parentali ed impegno personale alla consapevolezza collettiva
Forse dovremmo cogliere questo segno positivo nella negatività del periodo trascorso per molti aspetti non potremo più far finta di non sapere ora sappiamo
Come in un altro ambito e ampiamente sperso evidentemente emerso riguarda il numero dei fissa senza fissa dimora quanto ci ripetevamo la necessità di rimanere a casa
Però sul terreno ancora diverso ma connesso è emerso il prodotto concreto chi anni passati a considerare la precarietà strutturale come inevitabile segno dei tempi piuttosto con una retrocessione al lavoro quasi servile
Così anche la pur la visibilità delle Puglie rapidità censurate dell'uomo che dove chiusura significa separazione totale del resto della ditta esterna
Deve lasciare il segno della responsabilità di chi ormai sa
E come tale deve agire
Lo spettro ampio del mandato del Garante nazionale delle persone private della libertà e quindi divenuto pienamente visibile in questi mesi
Qualche commentatore ne ha criticato l'estensione
Qualche altro organo internazionale riportato che il mandato ha dato il andava esteso anche agli occhi di quarantena che temporaneamente di venivano di fatto luoghi dove la libertà era privata
Internazionalmente internazionalmente o comunque è stata riconosciuta la capacità di indipendenza e di incisività dell'organismo che l'Italia si è data negli anni recenti
E che richiede un'ora di essere solidificato dal punto di vista normativo
Proprio perché l'esperienza condotta Nord rischi mai di essere riconducibile a una nera stagione un percorso di solidarietà che con il dialogo con le diverse istituzioni di lo Stato si è stabilito in questi anni e che ora campi per procedere nel percorso avviato soprattutto nella capacità di non avere mai certezze ed esibire
Quasi con la patente sicurezza di ogni atteggiamento di parte
Ma di continuare a interrogarsi su cosa significhi
Dare il pieno contenuto a quel concetto di persona che la nostra Costituzione configura
Nei diversi ambiti in cui le persone vengono incontrate in una situazione di particolare vulnerabilità
Quella di essere privati della libertà personale ringrazio
Prende la parola la dottoressa Daniela de Robert componente del Collegio del Garante nazionale
Nell'approfondire seppur brevemente l'ambito ti privazione della libertà delle persone migranti prende lo spunto dal disallineamento evidenziato tra la permanenza nei centri per i rimpatri Cpr e rimpatri forzati effettivamente realizzate tale discrasia non è una novità la bassa percentuale di persone trattenute nei centri che viene effettivamente rimpatriata si è attestata in maniera abbastanza stabile negli anni attorno al cinquanta per cento
Con un picco minimo del quarantatré per cento nel due mila diciotto è un picco massimo del cinquantanove nel due mila diciassette
Una stabilità che si mantiene a prescindere dalla durata massima di trattenimento stabilito dalla legge che si è modificata negli anni passando da un minimo di trenta giorni fino ai sei mesi attuali
Nei primi mesi del due mila venti
Tale questione assunto un particolare differente profilo a seguito della chiusura delle frontiere per via dell'emergenza colpito e quindi della possibilità concreta di realizzare rimpatri il problema che si è posto non riguarda più l'efficacia del sistema ma la stessa legittimità di un trattenimento amministrativa all'interno dei centri per i rimpatri
In un momento in cui non vi è alcuna possibilità di allontanamento entro i termini previsti dalla legge almeno per una parte delle persone ristrette
L'applicazione o il mantenimento della misura restrittiva in questa situazione poi fatti apparire priva di un suo necessario presupposto di legittimità cioè la realizzabilità del rimpatrio
Ai sensi dell'articolo sedici comma quattro della stessa direttiva rimpatri dell'Unione Europea
Che prevede
Che quando risulta che non esista più alcuna prospettiva ragionevole di allontanamento per motivi di ordine giuridico o per altri motivi intrattenimento non è più giustificato e la persona interessata immediatamente rilasciata
Con la riapertura delle frontiere nei recenti giorni passati tale situazione non è più al momento in atto ma è bene continuare a riflettere sul tema nell'ipotesi non auspicabile di un suo possibile riproporsi
Ma ha detto anche che se non vi è stata una decisione centrale per rispondere al problema come invece è avvenuto in altri Paesi il numero delle presenze né Cpr è diminuito progressivamente durante il periodo più critico della pandemia
Passando dalle cinquecentoquattordici presenze di gennaio
Alle centosettanta del quattro giugno
Tuttavia nelle ultime due settimane va rilevato l'inversione di tendenza con una crescita delle presenze
Certamente parliamo sempre di numeri piccoli soprattutto se paragonate a quelle della detenzione penale ma la qualità della sofferenza non cambia
E anzi talvolta se così si può dire qualitativamente maggiore nella sua percezione da parte di chi UE privato della libertà senza aver commesso un reato in caso di espulsione amministrativa una terminato di scontare la sua pena detentiva in caso di espulsione quale misura di sicurezza
Ma c'è un altro aspetto che porre quel frontale Rella relativo ai rimpatri in se stessi
Rimpatri che secondo le indicazioni europee dovrebbero assumere principalmente la connotazione di volontarietà destinando a quelli forzato ruolo secondario di ultima scelta come ogni atto più cattivo della libertà
Tuttavia lo scarto tra le affermazioni di principio la realtà dei fatti è ampio e rimpatri volontari assumono nel nostro Paese ancora un ruolo marginale
Ma anche i rimpatri non si possono ridurre solo una questione di numeri perché dietro ogni numero l'abbiamo già detto c'è una vita una storia un soggetto con il suo bagaglio di esperienze dolore speranze errori
La logica sottesa al rimpatrio forzato
Inevitabilmente si fonda su una concezione che lascia poco spazio alla persona considerato come un oggetto da trasferire indetta acronimo che sta per deportata compendia deportato scortato
Chiude con un soggetto protagonista di un ritorno certamente non è pensabile che rimpatri avvengono tutti su base volontaria ma l'attenzione nei confronti di tale modalità meno intrinsecamente violenta e flebile
Eppure proprio i numeri ridotti potrebbero favorire un'attenzione attenta alle persone e alle diverse soggettività
Vorrei tornare un attimo su il Cpr i centri che secondo il decreto che li ha istituiti nel due mila diciassette
Avrebbero dovuto caratterizzarsi per le dimensioni limitate e per l'esplicita volontà espressa nel testo dell'assoluto rispetto della dignità tuttavia il Cpr continuano a essere delle strutture di mero contenimento inadeguata alla complessità delle dinamiche con una permanenza prolungata determina la permanenza in essi segue le sorti di un effetto collaterale che si vorrebbe evitare e che sostanzialmente sottovalutato
L'esito paradossale e che la vita nei centri di detenzione amministrativa e peggiore di quella degli istituti di pena
Finora l'unico spiraglio di cambiamento che si è aperta al riguardo la revisione in corso del Regolamento unico CE da parte degli uffici del ministero per l'interno
I centri oggi sono dei luoghi voti e sorti
Volti perché privi di tutto dagli arredi spesso delle semplici sporgenze muratura a qualsiasi attività proposta
Sorti perché isolati anche dalla società civile organizzata presente invece in poche per definizioni chiuse separati come le carceri
Sono dei luoghi che rischiano di richiamare alla mente
Ciò che è avvenuto Luciani ha definito nel suo libro testimonianza nessun amico se non le montagne delle gabbie senz'anima
C'è però un segnale che va nel senso contrario rispetto a quanto appena detto che mi fa piacere dire proprio in quest'aula dell'università di Roma Tre un segnale che auspichiamo possa essere anticipatore di un cambiamento complessivo
E il primo caso di un giovane straniero trattenute non Cpr che ha avuto accesso agli studi universitari
La sua richiesta di poter continuare a esercitare il diritto allo studio all'interno del centro e Macomer è stata accolta positivamente dalla Prefettura aprendo così una strada anche per altri tuttavia i rischi di smarrire sottrarre soggettività i diritti si possono insinuare ovunque anche nelle pieghe dei decreti sicurezza della cui revisione siano inattesa
Infine permettetemi ancora un rapido accenno a un altro ambito di azione del Garante nazionale
In questi tempi lo spettro Giampio del mandato si estese ulteriormente includendo anche luoghi formate di quarantena quali contesti dove di fatto la libertà e privata
è stato lo stesso sottocomitato per la prevenzione della tortura delle Nazioni Unite a dichiararlo invitando i meccanismi nazionale di prevenzione qual è il garante nazionale a farsi carico del loro monitoraggio
Sono luoghi molto diversi tra loro dal primo allestito all'ospedale militare del Celio per i cittadini Pagnani provenienti dalla Cina
Passando per le navi con a bordo migranti persone che hanno visto rinviare ancora il loro approdo sulla terra ferma ma anche ex caserme alberghi e ostelli per gli ingressi dai confini terrestri di chi arriva attraverso la via dei Balcani
E ancora strutture con cancelli sono stati chiusi e gli accessi presidiati per impedirne l'uscita quando si sono accertati casi di positività all'interno
Situazione dunque estremamente diverse tra loro discendenti anche dal dovere affermato dal doppio riferimento dell'articolo trentadue della Costituzione
Di tutelare la salute come fondamentale diritto dell'individuo e come interesse della comunità della collettività
Non c'è tempo oggi per affrontare una delle realtà più dolorose e difficili di questo inizio del due mila venti le residenze socio sanitarie per persone anziani o disabili
A.S. il Garante nazionale ha voluto dedicare specifica attenzione collaborando alla serve nazionale sul contagio da accordi diciannove in tali strutture dell'Istituto superiore di sanità
I dati drammatici sulla mortalità sono noti e dalla stessa indagine emerge come il quarantuno e due per cento dei decessi abbia riguardato persone risultate positive al Corvetto o con sintomi simili influenzali o respiratori
Il tasso di mortalità per corde e diciannove più alto si è registrato nella provincia di Trento il due sette per cento
Mentre in Lombardia si è pari all'uno per cento a fronte di un tasso del sei e cinque di decessi con sintomi simil influenzali ho respirato morì
Dal punto di vista del garante l'indagine puntava a rilevare gli effetti della chiusura sulla vita quotidiana delle persone ospitate perché comprendere la qualità dell'accesso ai diritti in tali strutture è suo compito
Abbiamo più volte ribadito questa mattina l'ampiezza del mandato che copre aree apparentemente molto distanti tra loro
E lo abbiamo sottolineato perché lo consideriamo un fattore rilevante per la configurazione del Garante nazionale
Non solo come istituzione a tutela dei clienti riti dei singoli ma anche della crescita della coscienza sociale del Paese
Prende la parola la dottoressa Emilia Rossi componente del Collegio del Garante nazionale
L'esperienza della pandemia trasformati espressione ricorrente di questi tempi è salvo farne un luogo comune
Espressione che ci interroga sul come e sul quanto ci sia stata una trasformazione nei diversi aspetti del vivere comune
E se da questa esperienza si possano trarre suggerimenti positivi e prospettive di miglioramento
E per comprendere se nel sistema penitenziario in genere e nell'esecuzione penale in particolare ci sia stato l'avvio di un'altra di una trasformazione non transitoria e di emergenza occorre riavvolgere il nastro
Degli eventi e guardare al punto in cui ci trovavamo un anno fa alle questioni allora aperte e a quanto di questo punto e di queste questioni sia stato affrontato nel corso di un anno
Prima che arrivasse la pandemia che ci ha trasformati
Un anno fa a marzo del due mila diciannove avevamo messo in evidenza oltre alla crescita costante della popolazione detenuta questioni che richiedevano risposta efficace efficace urgenti tra queste
Era in primo piano quella dell'aumento del disagio e dei segni della disperazione registrato dal Garante nazionale anche nelle centinaia di segnalazioni che arrivano dal carcere di cui gli eventi critici sono un indice grave
E i suicidi quello estremo
Al venti marzo due mila diciannove erano sessanta mila quattrocentoventi le persone detenute in Italia questo numero è salito a sessanta mila
Settecento sessantanove al trentuno dicembre del due mila diciannove segnando una crescita di mille centoquattordici persone
Rispetto alla stessa data del due mila diciotto e di oltre tre mila rispetto a quella del due mila diciassette
Per tutto il due mila diciannove si è mantenuta la tendenza evidenziata nella relazione dello scorso anno l'aumento delle presenze in carcere si è generato a fronte della riduzione dei nuovi ingressi mille cinquantasei ingressi in meno
Rispetto al due mila diciotto contro le mille centoquattordici presenze in più hanno confermato sia pure in proporzione minore il fatto che la popolazione detenuta aumenta perché dal carcere si esce di meno
Non perché vi si entra di più
La crescita della popolazione detenuta ha mantenuto il suo andamento costante fino ai primi giorni di marzo di quest'anno
Il ventinove febbraio due mila venti le presenze in carcere erano arrivate a sessantuno mila duecentotrenta
Rischiando di andare incontro inesorabilmente a quei limiti già sanzionati dalla Corte europea dei diritti umani nel due mila tredici
A metà marzo erano otto mila seicentoventinove le persone detenute per scontare un residuo di pena inferiore a un anno
E tre mila settecentottantacinque erano coloro per i quali questo residuo senza ulteriori pendenze non superava i sei mesi
Mille cinquecentonovantaquattro le persone che scontavano una pena inflitta inferiore a un anno numero a questo che si è dimezzato negli ultimi mesi ma che mantiene sempre la sua natura di campanello d'allarme
Dell'inadeguatezza del sistema sociale a farsi carico delle necessità primarie delle persone più deboli
Numeri tutti intorno ai quali il Garante nazionale già un anno prima aveva sollecitato la riflessione sulla necessità che all'esecuzione di pene di queste entità indicative di fatti di reato di minore allarme sociale
Si offrissero soluzioni diverse dalla detenzione in carcere
Sul fronte dei segnali del disagio nella vita interna gli istituti nel due mila diciannove sia dovuto registrare l'aumento dei più significativi eventi critici undici mila duecentosessantuno atti di autolesionismo ottocentoventisette atti di aggressione al personale di polizia penitenziaria
Quattro mila quattrocento ventisette aggressioni tra la popolazione detenuta mille cinquecento sette tentativi di suicidio rispetto ai mille centonovantacinque del due mila diciotto
E cinquantacinque sono stati suicidi che si sono dovuti contare
Il prima della pandemia quindi si è chiuso agli inizi di marzo con un quadro di complessivo aggravamento della situazione di cui non si intravedevano concrete prospettive di intervento
Che rispondesse alle questioni rimaste aperte e le affrontassero con l'urgenza meritata che non può attendere la realizzazioni di piani di edilizia carceraria
E con l'organicità di sistema che non limita il problema della densità della popolazione detenuta a un mero profilo di capienza strutturale
L'emergenza della pandemia arriva rompendo sulla staticità della situazione getta un potente faro di luce sulle questioni lasciate in sospeso
Il diffuso degrado strutturale igienico nelle aree detentive la debolezza del servizio sanitario e la densità della popolazione detenuta che a quel punto pone problemi di incompatibilità
Non più soltanto con il mantenimento di condizioni di vita rispettose della dignità delle persone ma anche con la necessità di provvedere a un'eventualità che richieda disponibilità di spazi destinabili a specifiche esigenze
La pandemia al di là di certe affermazioni che vogliono il carcere come luogo sicuro perché chiuso fa vedere inesorabilmente che invece il carcere un mondo aperto da fuori e permeabile
Impone l'assunzione di misure restrittive nei contatti con l'esterno a partire dai familiari per prevenire l'ingresso del virus all'interno di una comunità questa sei chiusa
E per questo più esposta alla percezione di sentirsi bloccata e all'angoscia che ne viene di cui parliamo nella relazione
Ingresso che infatti c'è stato e ha portato alla data del diciotto giugno duecentottantaquattro casi di contagio
Un numero che sono ha lo sguardo distratto di chi non ne considera l'incidenza sulla comunità cui si riferisce può risultare contenuto
Fatta la proporzione con la popolazione detenuta di sessanta mila persone
Ne risulta un tasso di incidenza analoga se non lievemente maggiore a quella che ha interessato l'intera popolazione italiana
Duecentottantaquattro casi su sessanta mila persone detenute circa duecentotrentotto mila casi alla stessa data su sessanta milioni di abitanti
Il pericolo che si presenta in quei giorni
Di marzo consiste proprio nella particolare pervasività del contagio nelle comunità chiuse di persone costrette a vivere in stretto contatto e nella consapevolezza che la diffusione massiva del virus avrebbe dato esiti devastanti
L'emergenza sanitaria produce quindi nelle istituzioni la presa in carico del problema connesso alla necessità di fare spazio per consentire l'installazione di sezioni di isolamento sanitario per ridurre quella densità di popolazione potenzialmente veicolo di diffusione del contagio e non è un problema finito
Produce anche l'affermazione né i fatti del principio che la tutela della salute delle persone detenute o meno non trova alcuna deroga
La diminuzione della popolazione detenuta che si è verificata dei primi giorni di marzo che ha portato alla data dell'otto giugno al picco in basso di cinquantatré mila trecentosessantasei presenze
Numero comunque è sensibilmente più alto tengo a sottolineare di quello di cinquantuno mila ottocentoventisette che ha fatto meritare al nostro Paese l'otto marzo del due mila sedici la chiusura della sentenza pilota della corte Due
Ha messo in evidenza due segnali di estrema rilevanza in una prospettiva che guardi al dopo l'esperienza della pandemia la trasformazione che può venirne
Il primo e che l'operatività degli organi giudiziari è il fattore principale nella regolamentazione dell'affollamento nelle carceri
Intervento legislativo del decreto legge diciotto del due mila venti ha prodotto effetti diretti piuttosto contenuti ma certamente dato l'avvio a un orientamento generale della magistratura di sorveglianza che anche trattando con tempestività lei stanze giacenti da tempo è stata in larga parte autrice della riduzione delle presenze in carcere
Delle circa otto mila cinquecento presenze in meno che si sono registrate tra gli inizi di marzo è il mese di giugno di quest'anno in parte dovute anche alla flessione degli ingressi in carcere durante il periodo dello da un tre mila seicentododici alla data del ventitré giugno del due mila venti sono dovuti a provvedimenti di concessione di detenzione domiciliare di cui solo mille settantasette in applicazione dell'articolo centoventitré del decreto legge diciotto del due mila venti
Seicentosessantasei alla stessa data sono le assenze dal carcere determinate dalle licenze prolungate concessi in applicazione dell'articolo centoventiquattro
Tutte le altre dimissioni tranne ovviamente nel remissione in libertà sono state prodotte dal Lazio dall'adozione delle misure alternative alla detenzione in carcere già prevista dall'ordinamento penitenziario
Sola per l'affidamento in prova al servizio sociale per esempio si sono avuti a marzo seicentosessantaquattro provvedimenti di concessione il doppio esatto dei due mesi precedenti il secondo segnale connesso a questo per attività è che c'è un altro modo di concepire che è un altro modo di concepire e di trattare l'esecuzione penale è un altro mondo
Diverso dal carcere
In cui scontare la pena sono non solo possibili ma anche giusti ed efficaci
Il dopo la cesura dell'emergenza sanitaria oltre quel solco segnato nello svolgersi ordinario delle cose deve trarre il frutto di quell'esperienza dei suoi risultati e del nuovo avvio della riflessione sull'esecuzione della pena
E sul sistema penitenziario per l'accompagnata
Per tradurla in prospettive di rivisitazione organica che diano risposte a quelle questioni rimaste in sospeso nel prima
Perché le questioni sono ancora aperte come ci segnalano i dati di questi giorni di giugno i numeri delle presenze in carcere hanno ripreso a crescere
Cinquantatré mila cinquecento ventisette al ventitré giugno cioè centocinquanta in più in soli quindici giorni
E se invertito il rapporto tra ingressi e uscite che fino alla fine di aprile era a favore di queste inoltre il fenomeno dei suicidi in carcere ha reso evidente la propria indifferenza ogni variabile in questi primi sei mesi dell'anno
Vi avrei detto fino a ieri sera sono ventiquattro le persone che si sono tolte la vita in carcere
Devo dirvi perché è arrivata la notizia
Un'ora fa che no sono venticinque
L'ultima persona che si è tolta la vita in carcere l'ha fatto ieri sera alle diciotto e quarantacinque nel carcere di Sollicciano
Se si guarda al numero si deve osservare con inquietudine che è superiore a questo punto a quello che si è registrato nella stessa data del due mila diciotto quando alla fine dell'anno si sono contate sessantaquattro vittime
Cioè il numero più alto negli anni precedenti
Se si guarda alle persone come vogliamo con la relazione di quest'anno sì all'indicazione cruda delle fragilità sociali e personali che le segnavano
Verso le quali il sistema sociale e della giustizia nel suo complesso non ha operato con l'attenzione dovuta
Gli ultimi cinque casi di suicidio lo dicono con durezza persone entrate da poche ore da pochi giorni in carcere messi in isolamento sanitario
Persone giovani di ventiquattro di ventotto anni quest'ultima senza fissa dimora persona cui mancavano un anno e mezzo o due di pena da scontare la prima se è tolta la vita il giorno precedente giudizio d'appello
Persone condannate per reati comuni di minimo allarme sociale piccolo spaccio un tentato furto
La riflessione necessaria quindi ma non deve essere indirizzata incidere soltanto sul corpo normativo sugli orizzonti giurisprudenziali
Un altro modo è un altro mondo dell'esecuzione penale sono possibili soltanto se la riflessione diventa patrimonio culturale collettivo
Il pensiero va subito a una persona e ha un suo specifico rapporto di relazione la vittima del reato
Sono ricorrenti sono all'ordine del giorno le espressioni delle vittime dei fatti più laceranti che invocano come segno di giustizia la galera
In una misura equivalente da contrappasso del dolore subito che tuttavia non trova mai il colmo sufficiente
Non si può addebitare a queste persone ferite il fatto di pensare alla pena in modo diametralmente opposto a quello che la Costituzione detta
E invece grave responsabilità delle istituzioni
E di tutti gli attori della costruzione della cultura generale
A partire dagli organi di informazione che sono il motore della cultura popolare fare intravedere che il carcere magari a vita possa essere la risposta quella sette
Anziché impegnarsi a mediare tra la persona che è vittima e la persona che è autrice della lacerazione per arrivare a un'effettiva soluzione di giustizia diversa dal contrappasso
Una mancanza cui va messo riparo nella riflessione sull'esecuzione della pena che il Garante nazionale segnala al Parlamento come improrogabile anche alla luce dell'esperienza di emergenza appena vissuta è quanto mai necessaria allora
La ripresa di quei progetti sulla mediazione riparativa tra persona vittima persona autore reato rimasti incomprensibilmente in sospeso
Ne va dell'integrità del sistema della giustizia e del senso collettivo di questo alto valore grazie
I gentili ospiti sono pregati di restare seduti al posto per consentire all'autorità di lasciare Laura grazie