La situazione in Libia - Intervista al senatore Adolfo Urso (FdI)

Va bene
Radio radicale siamo in collegamento con il senatore Adolfo Urso membro della commissione esteri di Palazzo Madama
Ed ecco passerà per parlare della situazione in Libia dove abbiamo visto che in questi ultimi giorni il il presidente egiziano
Ah sì sì a diciamo in qualche modo minacciato TG sconfinare
Tenendo conto delle difficoltà che sta incontrando sul e in questi ultimi giorni il generale a Sparta che costretto alla una posizione difensiva dopo aver attaccato test sì
Avvicinato Tricoli da parte sua il il il presidente delle l'altro presidente libico laser ac si trova in una situazione di sostegno da parte della della Turchia anche credo che Lippi gli Stati Uniti
è l'Italia che posizione su questo è non quello che vuole noi ci vogliamo cercare di capire insieme al senatore D'Urso allora qual è la sua valutazione globale su questa difficile situazione stavo io credo che i figli purtroppo
E lo dico anche con sofferenza si sta profilando
Quella che alcuni storici hanno già definito la peggiore sconfitta
Dell'Italia repubblicana nella storia appunto della Repubblica italiana
Perché la Libia e per noi in qualche misura il Preioni la regione di prioritario interesse strategico nazionale salta sempre
Ed essere esclusa Italia dal contesto della Libia sia appunto una gravissima sconfitta la più grave dal dopoguerra ad oggi la più grave dell'Italia repubblicana gli errori sono stati commessi sono tanti non sono soltanto di quest'ultimo governo e del ministro degli Esteri Maio ma anche di Mario perché ricordo che quando di mai nella sua prima missione a Tripoli
La quale credo che poi incontro anche l'altro contendente haftarah
A fronte delle richieste pressanti del primo ministro alzerai in un aiuto dell'Italia per arginare l'offensiva di affittare a Tripoli disse
Con sicumera non non faremo mai nessun intervento di alcun tipo e questo ha lasciato campo libero
Alla richiesta di intervento alla Turchia
Che credo sia stato realizzato appunto il giorno dopo
La missione di Di Maio
E quindi all'entrata in campo di un contendente che per noi oggi rappresenta un pericolo non soltanto lo scacchiere della Libia pensiamo al meglio al Medioriente tanto più nel Mediterraneo orientale che di fatto ci ha sostituiti
Nel rapporto con il governo di Tripoli
Tra l'altro
So reggendo luogo l'intervento e con l'invio di armi e di mercenari in violazione dell'embargo internazionale che ha ribaltato sul campo
La situazione e che oggi vede le truppe di Tripoli e soprattutto dei mercenari
Finanziati dalla Turchia
Minacciare l'altro contendente cioè gelare affrettare soprattutto il
Marciare verso i confini ci siam abbiamo il momento di tango gli a Libia
Era un teatro in cui ed è un teatro di nostro prioritario interesse strategico e l'Italia di fatto espulso da questo teatro che potrebbe addirittura essere suddiviso in due aree di influenza strategica militare economica Luna affidata alla Turchia Erdogan all'Impero
Allora è un per realismo turco
E l'altro affidato alla protezione di Putin e della Russia
Che in qualche misura si sostituisce anche all'Egitto nella protezione nei confronti di affrontare ecco questa divisione di fatto della Libia
Tra due ali di influenza in cui sostanzialmente l'Italia espulso dall'una e dall'altra chiaramente Senna per noi una pericolosa sconfitta che può avere conseguenze significative sia sul piano dell'approvvigionamento energetico
Non so sono minacciate le fonti energetiche libiche
Sono minacciate le fonti energetiche italiane perché la turchi e non a caso ancora volta la Turchia a a uno la postura aggressiva
Sia nel Medioriente pensiamo la Siria e quindi ai pozzi iracheni sia nel Mediterraneo orientale quindi delle nuove linee energetiche da Cipro all'Egitto e Israele che dovrebbero condurre appunto gas ed energia
Di nuova estrazione per lo più proprio da parte dell'ENI verso il mercato italiano ab europeo
Ecco che quindi la l'azione della Turchia in Libia come dire si stringe la tenaglia alle rotte energetiche italiane nel contempo per noi è importante quel teatro sul piano della sicurezza nazionale per il fronte dell'immigrazione ancora una volta la Turchia nelle sue mani la rotta migratoria che sale dalla Siria lungo i Balcani sono quasi cinque milioni di profughi siriani che talvolta Erdoğan minaccia di lanciare contro i Balcani quindi contro l'Italia e l'Europa dall'altra avrebbe nelle sue mani l'altra rotta migratoria che sale dall'Africa
E ancora una volta lasciare nelle mani di Erdogan quello che sono i rubinetti lo dico conferme che veramente brutto da utilizzare delle flotte migratorie o delle rotte migratorie credo che sia particolarmente gravi e di conseguenza ecco io penso che sul piano della sicurezza energetica sul piano della sicurezza nazionale sul piano delle rotte migratorie
Essere espulse dal contesto libico rappresenta per noi una fonte di enormi problemi e non basta dire
Orale necessarie certo che è necessario erano missione europea si dispieghi pienamente noi allora dicemmo che era necessario come dire
Consentire alla missione europea di dispiegarsi anche sul terreno perché lì era la soluzione cioè immaginare una forza di interposizione tra i contendenti di allora che erano alle porte di Tripoli
Sì mentre questa tipologia di intervento sul nettamente esclusa
Dal governo italiano dalla missione europea e di conseguenza
Quando vi è un'assenza altri occupano lo spazio in questo caso l'hanno occupato i turchi
Senta secondo lei in questo quadro la missiva nei limiti del possibile e poi le le ubbie volevo chiedere serie si tiene e anche gli Stati Uniti siano interessati a questa vicenda da che parte stanno
La signora degli Lami Severini e doverosa ma e ingenua piena di lacune perché abbiamo visto che
Qualche cargo turco che rifornisce di armi Tripoli che avrebbe dovuto essere fermato animali della missione Merini
Non ma ampiamente aggirato quella missione portando armi e mercenari a Tripoli quindi il problema è c'è la Turchia e un nostro alleato nella NATO così eh
Ma non risponde alle regole della NATO
La Turchia chiede ancora e nel processo di adesione all'europea ma contrasta con i valori della civiltà europea
Quindi c'è bisogno di una reazione chiara e netta dell'Italia e dell'Europa nei confronti di questa azione turca ma non basta perché dall'altra parte sappiamo tutti che affrontare stato foraggiato armato Egitto Emirati Arabia Saudita e poi protetto anche da Putin con l'addio anche in questo caso di qualche centinaio di mercenari il problema
E che l'Italia qualcheduno ha detto oggi su un giornale un'autorevole osservatorio ha detto quando si palesò
Un intervento armato americano contro Gheddafi l'allora primo ministro a Craxi
Fece sapere all'alleato americano che se pensiamo era molto più forte degli attuali contendenti che la Libia era casa nostra che non avrebbe mai consentito in un intervento armato parlo degli Stati Uniti
In Libia perché libera Cassano strano ma secondo lei cosa secondo lei all'epoca non l'abbiano consentito abbiamo lasciato fare interventi armati di tutti i costi escludendo che l'Italia potesse mai
Ancora che pensare o tra virgolette proporre non dico minacciare ma proporre una forza di interposizione pacifica da parte italiana ed europea bastava soltanto dirlo
Bastava solo prepara la perché i contendenti si fermassero chiara a tutti
C'era mentre lei diceva questa cosa su Craxi le volevo chiedere ma secondo lei Craxi avvisavo davvero Gheddafi disperati stavano scusa la sento lontana Craxi va aveva avvisato realmente Gheddafi del del rischio di un bombardamento americano
Permettendogli di mettersi in salvo poi l'ultima corte
Naturalmente se lo sa se ha mai sentito questa cosa
Poi volevo chiederle un'ultima cosa allora a questo punto la vendita delle delle tele due fregate all'Egitto è sempre più in dubbio rispetto alle minacce
Di di assistiti in batteria entrare nella partita ricca
Guardi su quella notizia ovviamente non ho alcun elemento e anche se l'avessi immotivati e comunque chiaro sappiamo che Craxi sapeva
Difendere gli interessi nazionali anche come dell'immagine perché talvolta l'immagine più importante dell'interesse o se vogliamo e come diretta altrettanto Inter ebbene
Ebbene Cuni ricordiamo tutti quello che accade a Sigonella cioè era una personalità politica che insomma sapeva tutto interessi in sia una si sente la voce va bene così non va bene ma non importa è un bambino piccolo chimico del mirata no dicevo per quanto riguarda l'Egitto anche recentemente ho fatto un'intervista che con l'Egitto dobbiamo fare i soliti argomenti dobbiamo essere dobbiamo essere chiari con
Dobbiamo essere chiari
Innanzitutto con i nostri tre scogli tra i cittadini italiani l'Egitto è un partner fondamentale dell'Italia
Storico è un parterre per tanti motivi per i motivi economici per motivi commerciali per motivi energetici per motivi geografici l'Egitto è un partner fondamentale dell'Italia e dobbiamo essere chiari con i nostri cittadini non possiamo affrontare ripristinare un ruolo dell'Italia nel Mediterraneo senso rapporto forte chiaro e netto limpido con l'Egitto
Mantenere lo stesso tono mento questa posizione di estrema chiarezza lo dobbiamo cita forzo ci dovrebbe dare forza il rapporto che dobbiamo chiederle Egitto cioè di essere estremamente chiari
Anche per quanto riguarda la necessario accertamento di come è stato assassinato il nostro concittadino Regene quindi di reclamare verità
Se noi siamo deboli nei confronti della nostra opinione pubblica non sappiamo parlare con chiarezza di quello che importante per l'Italia è necessario strategico nel rapporto con l'Egitto sì appariamo altrettanto deboli nel reclamare chiarezza all'Egitto
Cioè si può reclamarlo con forza se si è forti nella sua poi nella propria posizione politica di politica estera nel Mediterraneo mai siamo deboli spesso ci vergogniamo di dire quello che pensiamo
Comunque non lo diciamo con chiarezza agli italiani
E di conseguenza siamo DM rapporto con l'Egitto quello che è accaduto ieri oggi in queste ore che ci era stato promesso la documentazione i documenti
Di questo giovane dei martiri italiani in Egitto
Regene poi invece è stato inviato documenti che non partendo nemmeno lui e un affronto e lo è perché evidentemente l'Egitto stesso avverte debole la posizione italiana mediterraneo
E di conseguenza fugge quello che è un suo dovere
Chiarire consegnare all'Italia alla giustizia gli assassini di legge possiamo chiederle reclamarlo con chiarezza l'Egitto se siamo franchi con altri cittadini
Noi non possiamo fare a meno dell'Egitto in un rapporto anche perché i nostri interessi strategici in tutta l'aria dal Medioriente Alma di Trani orientale alla grande Medioriente e tanto più Libia dei dimostrato oggi passano anche da un rapporto chiaro forte lineare con l'Egitto
Bene senta io la ringrazio molto della sua disponibilità che sapevamo che aveva altri impegni naturalmente io la ringrazio ringrazio senatore Adolfo Urso tempio della commissione esteri di Palazzo Madama e membro del Copasir col quale abbiamo parlato della situazione in Egitto la la ringrazio molto
Alley arrivederci