Presentazione del libro a cura di Renato Carli e Marcello Messori "Italia 2030. Proposte per lo sviluppo" (La Nave di Teseo)

Buon pomeriggio e benvenuti
Siamo qui per parlare di un libro
E bellezza e parlare di un libro
Con un social media sintesi e la modernità la tradizione e la modernità un libro dunque Italia due mila e trenta proposte per lo sviluppo
Due mila e trenta forse un po'ambizioso
Discutere i come saremo tra dieci anni forse sì o forse no
Perché per capire come fare essere un po'meglio di adesso tra dieci anni superando le critiche impostando sviluppo parola chiave lo sviluppo bisogna cominciare a decidere fin d'ora quali passi fare
è così
Lavorando con una serie di Sperti di professori i tecnici di persone che sanno ecco la conoscenza è fondamentale abbiamo dato vita o un libro
Italia due mila trenta proposto e per lo sviluppo sono sei di saggi di Pierpaolo Benigno leggo gli autori Haggard Gorrini Carlo Carraro Marcello Clary Ilvo Diamanti Massimo Egidi Marcello Messori Gabriele Pasqui
Salvatore Rossi al suo culla in Carlo Trigilia personalità dell'economia dell'impresa della cultura della politica studiosi che hanno a lungo riflettuto su questi temi
Con la cura per questo volume di Renato cariche qui con noi e di Marcello Messori è una prefazione
Di Carlo Bonomi molti di voi avranno letto speriamo anzi ne siamo certi le parole della prefazione di Bonomi sui giornali dei giorni scorsi
L'editore e la nave in Teseo il libro è in libreria e adesso comprate Renault e la Jethro soprattutto allora parliamo dei temi di questo libro e cominciamo a introdurre il clima politico generale con un intervento di Alessandro Spada presidente di Assolombarda Alessandro
Grazie Antonio anche per me è un piacere essere qua questo primo appuntamento è innanzitutto poggia ringraziare il il professor Messori che ha curato questo libro con con grande cura con con grande amore
Voglio anche ringraziare tutti gli altri autorevoli autori che hanno collaborato questo a a questo libro Renato Carli che come responsabile del con luppolo di credito e finanza di Assolombarda ha dato un un importante contributo per noi oggi è il primo passo del del Progetto verso il futuro un un progetto che inizia oggi e quindi con sul nostro web magazine genio impresa con con la presentazione di questa di questa prima raccolta
Seguiranno Abba rivede le altre delle degli altri degli altri libri degli altri temi ci focalizzerei mo'soprattutto sul tema della formazione perché è un tema essenziale per per la crescita delle delle fu delle classe delle classi imprenditoriali future
è un tema molto importante per quanto riguarda l'occupazione sostegno richieste toccheremo dei temi molto importanti
E successivamente ci sarà anche un titolo sull'evoluzione del delle nostre città che è un tema che che ci tocca da vicino tocca soprattutto una città come Milano
Ha subito un forte impatto dalla dalla pandemia in un momento in cui si trovava alla all'apice del del suo successo credo che dovrà rinvenuta sì un nuovo modo di di crescere e e di essere traino nel Paese come lo è sempre stato fino ad oggi
Partiamo però con con alcune riflessioni su cui su questo libro questo libro secondo me alla grande a grandissimo pregio di partire da un'analisi di quelli che sono i problemi endemici
Del paese che sono ripercorsi e sono illustrati strati molto bene io penso che questa sia il modo giusto per per per per incominciare un libro perché se si vuole arrivare a delle ricette finale bisogna capire anche i punti i punti di partenza
è un'iniziativa che è nata in in una fase pre copie de quindi quando diciamo che certi certi problemi erano già evidenti ma che non erano così forti come come invece ci troviamo ad affrontarli oggi oggi i numeri che abbiamo la situazione che abbiamo è una situazione abbastanza complessa se pensiamo che il calo della produzione industriale nella nell'area lombarda crollato del trentacinque per cento verso il due mila diciannove nel mese di marzo per il quarantacinque per cento nel mese nel mese di aprile sono numeri
Molto importante sono numeri che si fanno che ci fanno riflettere ma sono numeri che ci devono dare la forza per cercare di invertire subito la tendenza il libro ha cogli cinque cinque spetti di analisi che sono molto importanti uno che riguarda lo sviluppo delle imprese
I processi di innovazione la sostenibilità intesa proprio a trecentosessanta gradi non solamente dal punto di vista ambientale il tema della demografia in rete diseguaglianze del reddito che anche questo è un è un aspetto molto importante
Ed infine sulla pubblica amministrazione i suoi e dei suoi assetti istituzionali quindi dire che proprio un'analisi che proprio era a trecentosessanta trecentosessanta gradi
Noi durante questo periodi troppo da un abbiamo scoperto quanto se è stato importante poter lavorare Ismail working da casa se io penso cosa sarebbe potuto succedere quindici anni fa quando non avevamo tutte queste tecnologie
Disponibili praticamente avremmo totalmente fermato l'impresa e e l'economia mentre invece abbiamo potuto abbiamo potuto operare però operando sì siamo resi conto di quanto ci sia ancora da fare quanto il tema della banda larga sia importante sviluppare quanto soprattutto all'interno di tutto quanto il Paese certe strutture g digitali devono debbano essere presenti
Quindi
Quello che dobbiamo fare e cercare di mettere insieme gli sforzi gli sforzi di tutti perché i prossimi mesi saranno saranno mesi difficili quindi ci servono mano da parte del del pubblico
Che deve che deve essere responsabile deve cercare di capire quelle misure che l'Europa ci sta offrendo e ci sta offrendo condizioni molto importanti ma soprattutto a condizioni favorevoli
Sulla quale noi dobbiamo cercare di di presentare dei piani che siano dei piani sostenibili e credibili libro l'abbiamo chiamato Italia due mila e trenta perché non vogliamo guardare
Solamente a quello che abbiamo davanti agli occhi nei prossimi mesi ma dobbiamo cercare di guardare la dobbiamo costruire un Paese forte un Paese che permette alle generazioni future di poter continuare a fare qui lavori bellissime che tutti noi
Abbiamo fatto in questi anni farli con ancora più forza ed energia
Io pone non non vorrei poi dopo entrare in in tutti quei temi che sono ottimamente sviluppati al all'interno del libro ma lasciare a voi la presentazione anche perché comunque molti di questi temi qua sono già stati anticipati
Ieri dalla dal nostro presidente di Confindustria Carlo Bonomi
Che li ha portati a agli stati generali dell'economia ecco io mi auguro che di spunti di tipi di questo libro qua servano veramente al al nostro governo alla nostra classe politica per per cercare di di prendere tutto ciò di buono che
Che voi siete riusciti o trasferire su questo su questo volume grazie grazie se Alessandro e allora entriamo nel merito di questo libro
Molte cose le ha già dette Alessandro Spada
Soltanto un paio di passaggi prima di parlare con Renato Calì corna Marcello Messori non siamo un paese fermo qualcuno dice la famiglia
Concerto cresciamo meno di tutto il resto dei paesi europei e non crescere significa per esempio non essere in grado di pagare aveva adeguatamente i tempi che abbiamo fatto perché non cresciamo
Bassa produttività
Nel libro ci sono non soltanto i dati sulla produttività stagnante soprattutto la produttività degli apparati pubblici e delle imprese che non stanno sul mercato purtroppo parecchie imprese di servizio pubblico quello che è più vicino
E i cittadini
Siamo un Paese che investe pochissimo sulla ricerca sulla formazione sulla scuola sull'università che hanno in coda ai Paesi europei
R. numero i laureati e moltissimi dei nostri ragazzi vanno via abbiamo una pubblica amministrazione
Che funziona poco e male anche perché abbiamo delle leggi scritte male che rinviamo ad altra leggi e regolamenti e che paralizzano il Paese
Le imprese si muovono
E si muovono come possono con moltissimi limiti propri anche l'Italia è un'impresa un disastro avere finanziato l'Alitalia senza farla funzionare anche di questo si parla nel libro le imprese si muovono ma in un contesto che non è adeguato
Nel libro cioè non soltanto l'analisi posso solo analisi staremo dentro i confini dell'Accademia ma c'è anche una lunga fila di indicazioni su cosa fare eccome
Che riforma inviare due mila trenta dieci anni un passo alla lotta c'è un pragmatismo che è lo stile culturale delle imprese e c'è l'idea che bisogna avere contemporaneamente l'attitudine alla concretezza un problema una soluzione e lo sguardo lungo per potere lavorare il libro è esattamente questo
Una proposta di metodo accanto all'analisi è una proposta di intervento
Riguarda la proposta intervento la pubblica amministrazione riguarda la scuola riguarda la produttività riguarda le tecnologie riguarda le infrastrutture riguarda la legislazione riguarda anche le reazioni politiche c'è una frase
Che dice che bisogna andare verso una democrazia negoziale che vuol dire i giornali sono molto occupati di questa espressione che sta in un saggio di Carlo Trigilia ma che poi il tema sotteso a tutte le pagine vuol dire che il Governo le forze politiche
Le parti sociali discutono nel merito dei singoli problemi la produttività per esempio legata ai contratti e lavoro la riforma del mercato del lavoro il cambiamento dei lavori ma mano che si diffonde l'intelligenza artificiale
Le nuove conoscenze e le nuove con potenze da costruire discutono e poi il governo si assume la responsabilità
Di fare delle scelte dopo essersi confrontato
C'è una parola competenza accanto a conoscenza e cioè una indicazione i problemi si possono risolvere avendo la volontà politica di risolverli politica
Noi non crediamo a noi
Donne e uomini d'impresa
Alle voci che dicono che la politica è negativa
Noi crediamo fortemente nella qualità della buona politica ci piace la politica che funziona l'antipolitica non è roba che ha a che fare con le imprese
Ma politica deve essere capace di con cui sane e difendere il suo primato con progetti realizzazioni è competenza la smetto qui con lei discussioni generali leggete il libro ma intanto ascoltate le cose che del libro adesso diranno Renato Carli e Marcello messo Renato a
Grazie Antonio il libro nasce in un anno fa con la una considerazione indiscutibile
Il lento declino dell'importanza del nostro Paese nell'ambito del contesto internazionale che ci a relegato a delle posizioni marginali soprattutto in Europa
E allora diventava allora e diventa ancora adesso necessario parlare di inversione di rotta di individuare quelle misure quelle quegli interventi che avrebbero potuto seriamente riorientare il nostro Paese verso un rilancio la crescita rilancio è una delle parole chiave che spesso si trovano nel nel nostro libro e che l'obiettivo fondamentalmente della della del lavoro del lavoro domani svolto il Co il libro e un luogo è un'occasione ghiotta per poter fare una pari cognizione seria sugli ostacoli
Strutturali che ci hanno impedito fino ad oggi di negli ultimi anni di svolgete adeguatamente un ruolo importante nella nel nostro nella nella nostra contesto punto europeo ed internazionale e dei necessario individuare quei deficit fondamentali che frenano questo nostro questo nostro ruolo e poi parlare anche di di prospettive future ecco allora che il tema i temi sono complessi sono tanti sono trasversali interconnessi tra di loro
E il gli autori hanno raccolto tante idee e spunti che hanno fatto diventare questo libro un contributo valido a quel dibattito di cui tu Alessandro poco fa parlavano cioè della necessità di incominciare seriamente ha di di individuare una Complesso un insieme di iniziative di politica industriale sociale ed economica che ci consenta di invertire la rotta
L'orizzonte temporale di dieci anni pulito il minimo sindacale si potrebbe dire per poter
Far di spiegare ad un piano serio e concreto
Tutti gli effetti che ci servono per stabilizzare consolidare l'inverno inversione di rotta
Deve anche il lo spanna temporale necessario affinché le competenze distintive di questo Paese finalmente vengano valorizzata e quindi si Possa indirizzare il cammino di questa di questa correzione in maniera adeguata
Interno ancora più nel nel merito
Il credito che è una tua competenza specifica conosci come c'è un prete l'emergenza c'è un credito in lungo periodo certo grazie per le
Il lo spunto il credito e un un elemento che deve seguire fondamentalmente la vita delle aziende noi abbiamo vissuto negli ultimi anni un approccio da parte del sistema finanziario
In cui veniva fondamentalmente concepito il credito per tamponare quindi l'emergenza tamponare delle esigenze congiunturale ecco no le aziende vivono differenti fasi della loro del loro ricorso al credito a seconda del loro ciclo di vita quindi ci sarà un credito di assestamento ci sarà un credito di rilancio ci sarà un credito di crescita ci sarà un credito di sviluppo
Ecco che il credito diventa l'accesso al credito e la velocità con i quali i fondi vengono
Erogati nella certezza dei tempi che vengono erogati alle imprese diventa dei forti dei fattori fondamentali per aiutare l'impresa e la svolge un ruolo di crescita in questo ambito ci sono vari punti su cui potremmo potremmo discutere
Ecco su uno dei punti guardiamo al nostro interno all'interno delle imprese questo Paese accusa più abili sia una scarsa cultura finanziaria ma colmate va colmata fin dal tempo le scuole però per parecchie impresse il ricorso al credito è compie
Un atteggiamento ancora molto immaturo lo scoperto di conto corrente il finanziamento di breve periodo eh il risparmio privato abbondantissima in questo Paese che non arriva alle imprese ora secondo te
Quanto e come necessario da parte nostra delle imprese crescere sulla cultura finanziaria colto un punto fondamentale cioè e un cambiamento culturale che le imprese sono tornato a fare
Perché se non ci poniamo nei confronti dei dei degli investitori e dei mercati finanziari con in una logica di massima trasparenza corretta interrelazione con gli investitori di chiarezza nel ruolo etica
Possibilmente anche una divisione tra il la la proprietà tra il controllo proprietario e la gestione dell'azienda non riusciremmo a fare in modo che il credito che finanziamenti vengano veicolati verso il mondo delle imprese in maniera adeguata proprio per seguire il se rilievi cicli di vita delle imprese quindi è un fronte importante fondamentale cambiamento culturale che le imprese devono fare non l'abbiamo più tempo rispetto
Ottima questa capacità di guardarsi dentro anche criticamente guardiamo le banche cosa chiediamo al sistema bancario per
Al sistema bancario che il nostro principale interlocutore ad oggi ancora per il mondo del credito crediamo che chiediamo che facciano anche loro però un cambio culturale un passo avanti intanto maggiore interlocuzione con noi preventiva quando si tratta di individuare strumenti prodotti che poi debbono essere portati al servizio delle imprese quindi la prima cosa che parliamoci cioè facciamo ciascuno di noi il nostro mestiere ma parliamoci abbiamo un'interlocuzione molto più stretta la seconda cosa che adottino anche dei modelli di valutazione del per l'erogazione del credito che siano più attuali più diciamo così lanciati verso le attuali esigenze dell'impresa e quando si parla di finanziamento dell'innovazione bisogna parlare di valorizzazione degli intangibles delle aziende quando si parla quindi
Di intangibles interrompo che dobbiamo essere capaci di valutare ancora noi
Perché in molti casi dei bilanci c'è
Una quantità e una qualità di competenza perché non vengono scritte in bilancio è un pezzo di evoluzione che fino a portare hai perfettamente ragione e quindi è un
Loro comuni che dobbiamo che dobbiamo fare noi per poterlo dimostrare in maniera chiara anche il sistema bancario per poterlo valutare insiste machiavellico in maniera chiara ci sono comunque dei passaggi che le banche devono ancora mettere in atto la velocità nelle istruzione delle pratiche di affidamento e di erogazione del credito non soltanto delle banche ma di gestire l'intero sistema finanziario italiano idealmente ancora molto carente dobbiamo andare oltre
Abbiamo messo in piedi sistema delle impresso un meccanismo che è quello dei confini che aiuta da questo punto di vista e non sempre se però è ragione c'è una scommessa culturale di lungo periodo da fare ci sono state due parole dette da Renato Carli su cui richiamo la vostra attenzione di voi che ci state seguendo e vi ringrazio ancora
Una parole Europa fra la cornice naturale delle imprese eh l'Europa potremmo persino dire nelle pagine del libro cioè che il mercato interno è l'Europa
Il che poi ci porta come conseguenza il fatto che tutte le tentazioni politiche dei confini chiusi
Dei ponti sbarrati
Delle restrizioni nazionaliste protezioniste
Non sono temi che stanno a cuore delle imprese le imprese crescono sul mercato aperto ma d'altra parte e la tradizione italiana nel dopoguerra la scelta dell'Europa
Fa da elemento chiave coppia fa da volano per lo sviluppo della nostra industria rompesse piccolo povero contadino arretrato nell'arco di dieci anni siamo diventati una delle principali potenze del mondo perché abbiamo giocato il mare aperto abbiamo lavorato sui mercati europei allora Europa e in questo momento dopo anni di crisi di appannamento dell'idea europea l'Europa sta dimostrando una grande attenzione una grande apertura verso la salvezza dell'Europa stessa non dell'Italia o dei Paesi in difficoltà
Occuparsi della crisi italiana lo spiega molto bene il libro
Significa occuparsi del futuro dell'Europa e soprattutto della percezione che riguarda un po'meno noi anziani non molto di più le nuove generazioni dell'Europa come luogo in cui si è contemporaneamente cittadini italiani
O cittadini francesi mi piacerebbe dire cittadini inglesi
E cittadini europei
La Break It hanno impresse piace zero
Europa come indicazione ci sono molti soldi a disposizione e ci sono due grandi filoni di investimento la green economy la sostenibilità ambientale sociale che questo c'era meriti anche per scegliere nato eh l'economia digitale in intelligenza artificiale vendetta e tutto il resto Marcello
Questi grandi filoni di sviluppo nel libro come sono articolati
Beh si potrebbe dire che tu hai colto un punto importante cioè che effettivamente una delle chiavi di lettura possibili del volume e proprio il fatto che l'Italia deve riconquistare
Quella posizione che spetta a uno stato membro fondatore prima della Comunità europea e poi dell'unione europea qual è l'Italia
Questo ruolo negli ultimi anni si è appannato si è appannato per le ragioni che il gruppo di economisti di sociologi di scienziate i della politica di giuristi cercano di sottolineare nei capitoli del volume capitoli del volume che come è stato detto precedono lo sciocco pandemico ma che affrontano problemi strutturali dell'economia e della società italiana io offrono proposte di policy per superare questi problemi che essendo proprio questioni di fondo travalicano lo shock pandemico la pandemia aggravato questi punti
Ne ha aggiunti nuovi ha cambiato la combinazione dei problemi che sono presenti nel Paese ma certamente i problemi strutturali vanno affrontati e vanno risolti
L'Europa da questo punto di vista è una grande opportunità
E rispetto a questa opportunità non abbiamo punti di forza e punti di debolezza
Sono è già stato ricordato quali sono i problemi che il nostro Paese sta affrontando non da oggi e non dalla crisi pandemica è già stato sottolineato come l'economia italiana almeno dalla metà degli anni novanta ma soprattutto dall'inizio del nuovo millennio
Abbia faticato molto a crescere potremmo dire con un picco con un pizzico di esagerazione Manu poi così tanto che l'economia italiana e passata da fasi di stagnazione a fasi di recessione ancor prima della crisi finanziaria internazionale e ancor prima dello shock pandemico le ragioni di questa incapacità crescere sono state ricordate noi economisti abbiamo come dire modelli di crescita di lungo periodo che ci dicono che due sono i fattori fondamentali la dinamica della produttività e la demografia
Noi non siamo stati capaci di aumentare adeguatamente
La parte di popolazione che essendo in età lavorativa si presenta nel mercato del lavoro offrendo unità di lavoro e a parte un sotto insieme di impresa è capaci di competere sulle frontiere dell'innovazione tecnica il corpo principale
Della industrie soprattutto dei servizi non è stata in grado di cogliere appunto quelle innovazioni digitali quelle innovazioni nell'intelligenza artificiale nelle telecomunicazioni
Che sono stati invece caratterizzanti le nuove modalità di crescita per l'economia internazionale allora noi ci troviamo come dire con queste posizioni di debolezza che non sono neutrali rispetto a problemi di fondo del Paese è stato ricordato già dal tema Antonio
La dinamica così preoccupante del nostro debito pubblico rispetto al PIL ha molto a che fare anche con la incapacità di crescere ma direi che questa incapacità di crescere anche un po'come dire
Disarticolato la coesione sociale in a deresponsabilizzati i livelli burocratico istituzionali quindi resta troviamo come dire con degli elementi di debolezza che rendono faticoso recuperare il divario rispetto alle frontiere dell'innovazione e al contempo rischiano di disperdere degli elementi di forza che pure il paese era
Sì d'accordo ma prima ti interrompo attivo su questo poi torniamo agli elementi forti debolezze tu dici giustamente il Paese bloccato l'ascensore sociale bloccato
Dentro i saggi del libro ci sono alcuni dati che dicono che per esempio una delle ragioni del mancato sviluppo e la scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro
Anche livelli alti
è una difficoltà delle nuove generazioni a interrare sul mercato del lavoro sono alcune pagine che dicono anche per esempio è un vecchio pallino di Assolombarda che i giovani bravi che entrò e le imprese bisogna pagarli di più
Lo so che è tema difficile da affrontare da discutere adesso però quell'onta ineliminabile Scola sull'altro lato tempo fa allora fare cresce la partecipazione delle donne dei giovani è uno degli elementi per colmare
Il livello di produttività carente ma anche il disagio sociale che incide su
Cresciuta prosperità questa è al cuore del del capitolo scritto da Garboli giardini e sì interagisce anche poi con le sconsiglio dazioni che fa Carlo Trigilia in altri capitoli
Ma e un filo rosso che attraversa anche per esempio il capitolo di di Massimo Egidi e di Enzo Romulani dedicati all'innovazione e quindi effettivamente questo è un problema ma io aggiungerei collegherei queste considerazioni anche al problema che vocali della sostenibilità in senso stretto cioè rispetto a uno sviluppo economico che sia compatibile con un basso impatto ambientale l'Italia da questo punto di vista non ha una posizione come dire
Debole nel contesto europeo per esempio in termini di economia circolare in termini di innovazione nell'uso di risorse alternative non abbiamo una posizione piuttosto solida il punto è che come emerso chiaramente dal programma della nuova Commissione europea come caratterizza un poco gli interventi europee che si prospettino ormai die
E vi sarà un nesso inscindibile tra sostenibilità rispetto all'impatto ambientale innovazione digitale
Allora qual è il rischio che ne corriamo è che questa bassa crescita
Queste incapacità di aumentare i tassi di attività sul mercato del lavoro inserendo giovani e donne e aggiungerei gestendo appropriatamente i flussi di migrazione rischia di costituire un ostacolo per recuperare il ritardo nell'innovazione quindi rischia di compromettere anche questi punti di forza siamo veramente a un punto di snodo e da questo punto di vista io credo che il volume oltre a fornire l'analisi che stiamo dipanando un po'in questa nostra discussione abbia anche il pregio di fornire delle indicazioni di politica
Nelle conclusioni che ho scritto il mio tentativo è dimostrare come il contenuto dei diversi capitoli consenta di definire una strategia di sviluppo sostenibile del paese dove in questo caso sviluppo sostenibile va declinato sia dal punto di vista economica e quindi dell'innovazione in senso stretto sia dal punto di vista sociale cioè
Della
Riconquistata coesione e dell'inserimento dei diversi aggregati sociali in un modello di sviluppo sia dal punto di vista ambientale bene
Questa tentativo di definire questa strategia viene poi declinato in strumenti di politica politica fiscale politica industriale politica sociali riforma delle istituzioni
Che compone un quadro perché io sono convinto che la scommessa soprattutto dopo lo choc pandemico diventi sempre più difficile ma non sia una scommessa persa
C'è però un vincolo che come dire con cui mi sento di concludere questa prima argomentazione che non abbiamo bisogno di un orizzonte di medio lungo periodo di lei
Il titolo a mio avviso del tutto appropriato d'Italia due mila trenta
Il problema è che il sistema politico non a questo orizzonte di medio lungo periodo ma un orizzonte di breve periodo questo è un po'una caratteristica dell'evoluzione politico istituzionale di tutte le economie avanzate
Il punto è che per definire questa strategia realizzarla e declinarla in interventi di policy specifici noi abbiamo dobbiamo vere la capacità di vedere i vantaggi di lungo termine e di sopportare i costi di bere
Se il decisore politico istituzionale e schiacciato soltanto su un ottica di breve i costi prevalgono sulle
Guadagni futuri e quindi tutto diventa molto difficile da realizzare ecco questo è un punto fondamentale la politica cioè tempi
La democrazia si costruisce sulla questione di consenso
Nulla da ridire
E però l'invito che viene da questo libro ma che viene tradizionalmente dal mondo delle imprese e di pensare in lungo con generosità
Fare cioè quello che fanno governi lungimiranti che possano oggi riforme di cui altri governi arriveranno alla conclusione
Marcello molto parlato di politica e c'è una domanda che gira sui quotidiani sui media male impresse
Sono un partito no
Le imprese fanno politica sì le imprese fanno politica ma per capire che cosa vogliamo dire bisogna ricorre purtroppo lingue diverse dall'italiano e cioè all'inglese
Il linguaggio anglosassoni cinque due termini Paoli SIAM Politics policy i Progetti le strategie i programmi gli orientamenti ecco se le imprese fanno politica sì sarà politica e pochissimo
Politics attiene alle forze politiche
Rossini saggio contenuto libro sua democrazia negoziale affida la scelta delle politiche concrete alle forze politiche al Parlamento al governo è il loro mestiere lo facciano per piacere meglio di come lo fanno sinora
E affida alla negoziazione tra le parti sociali da definizione
Degli elementi delle policy così i libri in questo è per fortuna chiarissimo anche lui leggetelo è entrate nel merito e se mi permetti come dire una battuta difesa degli economisti
Naturalmente questo tema che tu stavi esaminando e molto sottolineato nella parte che contiene i contributi di Carlo Trigilia
Un sociologo economico e Dilvo diamanti uno scienziato della politica ma attraverso un po'anche saggi di noi economisti Salvatore Rossi
Nella sua analisi sui limiti degli ostacoli alla crescita del Paese insiste sugli aspetti istituzionali
Massimo Egidi quando analizza
Le carenze nei processi innovativi insiste sull'educazione sui vincoli istituzionali quindi anche non economica scaliamo forse uno dei risultati di questo libro che ha fatto crescere la nostra sensibilità per questo problema
Diciamo che questo Paese
Che ha moltissimi punti positivi
Ha bisogno di una ulteriore riflessione sulle sue condizioni potremmo anche dirla così
L'Italia questa nostra amatissima Italia è molto migliore di come viene tradizionalmente rappresentata a noi imprese non piace il ritratto dell'Italia in cui tutto va male tutto da rifare per usare una vecchia battuta di un ruvido corridore campione di ciclismo Gino Bartali
Quest'Italia e degli elementi che cementa alcuni fidati tu altri li ha citati Renato Carli poco fa sul credito sulla qualità delle imprese
Ma questo nostro Paese merita da se stesso e da chi lo governa dalla sua classe dirigente molto di più di quello che è stato fatto il nostro è un contributo in questa direzione io continuerei con Renato l'approfondiremo alcuni dei temi per esempio il rapporto di qualità tra le imprese
La loro esigenza di capitale umano di qualità di persone di qualità che capita romano è un'espressione che talvolta suona male
E l'innovazione cioè un dato nel saggio di Massimo Egidi se non ricordo male che dice che il settantadue per cento
Delle imprese medio-grandi e coinvolto iniziative di open Innovation con le università
Le imprese medio-grandi e le università per quelle piccole più complicato e però forse filiere produttive distretti possono essere uno strumento possibile
Questo rapporto il presso università secondo te come può crescere meglio
All'interno naturalmente di ecosistemi che consentano di sviluppare molto di più aspetti come l'innovazione che sono trainanti nella nella dinamica delle del di questo rapporto
Può crescere perché individua nelle imprese delle dei soggetti che sollecitano le università ad hoc ATO a ad operare per l'innovazione dal e le imprese stesse
Dalle dalle università colgono spunti su cui possono lavorare questo poi a un ulteriore ricaduta
Come dicevi tu prima giustamente sul capitale umano perché inevitabilmente in questi ecosistema
La qualità del capitale umano deve crescere
Deve diventare di una competenza maggiore deve sviluppare conoscenze tecnologiche ebbe di vario tipo senz'altro molto più avanzate
E tutto questo il mondo della finanza può fare qualche cosa per agevolare
Ecco questo questo è un punto il mondo la finanza ma anche la legislazione qualche anno fa prima con le iniziative del ministro Tremonti poi con le iniziative di Carlo Calenda si sono finanziate ci sono sostenute fiscalmente per essere più esatti
Le operazioni di innovazione e industrie col punto zero Patten box e il resto delle misure che in questo libro sono ricordate poi quel percorso purtroppo si è interrotto abbiamo ascoltato gli stati generali un impegno
Speriamo che venga mantenuto del ministro rattoppato anelli e del Presidente del Consiglio Conte che dice
Ingiusti quattro punto zero
Plus loro dicono classe io sono un vecchio cacciatore Tino continua a dire plus e detesto questo degrado del linguaggio più anche le Conte la diva ma Umberto assolutamente personale lo ammetto insulti però il quattro punto zero lusso può essere un'indicazione vasche tiene conto anche di un altro elemento su cui chiedo una riflessione ed è la formazione che parola che gira per le pagine di questo libro
Tradizionalmente la formazione vado a scuola faccio universale miracoli dopolavoro
E invece l'evoluzione dei sistemi produttivi l'evoluzione delle tecnologie dice che io non smetto mai di imparare ci tocca quella cosa che in inglese si chiama l'ondulati una holding e che vuol dire che studieremo per sempre le imprese
Questa dimensione ce l'hanno chiaro
Secondo me incominciò ad averla chiara si deve affermare la formazione continua è un elemento chiave fondamentale nella competitività odierna sia sui mercati internazionali ma anche sui mercati
Di respiro minore perché l'evoluzione tecnologica e l'evoluzione diciamo così delle conoscenze è un elemento fondamentale quindi le all'impresa che le imprese sono spinte a considerare piani di rinnovamento di di inserimento di profili di maggiori competenze
è un un una leva di competizioni importantissima
Se ne coglie importanza sempre crescente e dobbiamo aprire dei piani le nostre istituzioni che si occupano della della del sistema scolastico dobbiamo avere dei piani che è che lavorino insieme alle imprese in quella direzione per poter formare adeguatamente sia all'inizio e poi anche successivamente
Il i lavoratori per le esigenze che le imprese ecco se penso alla concretezza di questo libro
I fondi europei possono essere perfettamente indirizzati su scuola formazione e università
Educazione di lungo periodo certamente come tu hai più volte detto nel libro ci sono tanti spunti potremmo citare altri veramente tantissimi ma e molto meglio legge sole più interessante tanti spunti che ti consentono di dire ecco su questo determinato aspetto abbiamo delle possibilità già esistono bisogna magari finalmente vederle coglierle e fare delle scelte
Ecco posso tornare su questo punto che andai ad alta no ma perché io credo che condivido molto le considerazioni che stavate facendo Antonio e Renato
Vedo anche un problema più di sistema che travalica forse le le competenze delle singole in prese e cioè se noi vogliamo davvero che il Paese Recuperi il ritardo nell'innovazione
E dunque si è in grado di
Migliorare la qualità della domanda di lavoro e poi la formazione e e l'educazione quindi l'offerta di unità di lavoro e anche necessario come dire cambiare l'inerzia illa percezione che la popolazione italiana rispetto alle innovazioni e le innovazioni nel breve periodo
Non hanno solo beneficeranno anche costi perché modificano il funzionamento del mercato del lavoro allora
Noi dobbiamo essere così bravi da incentivare le imprese
Ad attuare le innovazioni appropriate nel digitale nelle telecomunicazioni nell'intelligenza artificiale attraverso strumenti quali industria quattro punto zero plus
Ma dobbiamo al contempo anche essere così bravi
Da modificare ridefinire il nostro Stato sociale il nostro welfare in modo che protegga
Chi perde nel breve termine rispetto queste innovazioni altrimenti si creerà quello che come dire usando un termine francese si chiama messa lì Hans cioè il perdenti dall'innovazione nel breve termine sì
Assoceranno a quanti hanno privilegi da difendere posizioni di rendita di protezione rispetto al mercato e chiuderanno la società impediranno recupero di questi divari sul libro noi insistiamo molto su questo aspetto io mostriamo come sia possibile disegnare politiche industriali e politiche sociali senza incremento di spesa pubblica al di là degli incrementi necessari e dettati dall'emergenza pandemica
Ecco fermiamoci un attimo su questo punto perché i costi dell'innovazione e i vantaggi dell'innovazione la riforma del welfare nel libro c'è un passaggio molto chiaro che dice che i due perché è una grande conquista europea prossima rivendicare da difendere e un nostro straordinario punto di forza
Che ha a che fare col mercato è che a che fare con la democrazia
I costi e l'UE per le strutture del welfare non possono essere nei sussidi per sempre
Sono necessari interventi per le fasce per le persone
Più disagiate ci mancano ma soprattutto legate al lavoro
Ne il mandare in pensione le persone
Quello che si dice nel libro è esiste una cosa che sia flexsecurity ed è un meccanismo flessibile in cui la formazione fa parte essenziale del welfare e questo welfare si può legare come già succede per esempio ad alcuni contratti di lavoro
Essere messi in condizione di acquisire conoscenze e competenze per seguire l'andamento del mercato del lavoro
è una delle indicazioni strategiche che nel libro ci sono e che rispondano anche i fondi europei chiederei approfondire questo tema si innanzitutto dobbiamo sottolineare il fatto che la proposta della Commissione europea quella
Avanzata alla fine di maggio scorso insiste molto su programmi il risorse da destinare alla formazione ha queste modalità che adesso definirei ex ante di stato sociale cioè modalità che cercano
Di anticipare la protezione e l'adattamento delle risorse umane all'evoluzione del mercato del lavoro piuttosto che correggere ex-post le distorsioni che si creano naturalmente
Noi non possiamo ancora dare per scontato che questo programma europeo che si chiama Next Generation you quindi un titolo evocativo
Un programma che è pensato per le giovani generazioni cioè per evitare quel fenomeno particolarmente accentuata in Italia di giovani che non offrono non si offrono non offrono le loro unità di lavoro sul mercato del lavoro non si educano e non si formano
Il PIL pro il processo di approvazione di questo programma europeo sarà lungo
Presumibilmente ne avremo le risorse nel due mila ventuno però dobbiamo prepararci perché ridisegnare questo welfare nel senso indicato non è agevole
Il rischio che ne corriamo che all'inizio del due mila ventuno sommando gli interventi della Banca centrale europea
Dall'alto della sottoscrizione sul mercato secondaria di titoli del debito pubblico
Sommando gli interventi dell'Eurogruppo
Che attraverso vari strumenti nuovi cerca di tutelare anche il passaggi di sospensione del rapporto di lavoro causati dalla pandemia e dalla ripresa fondata sull'innovazione
Sommando i programmi dedicati alla formazione all'educazione
E al sostegno del libro novazione che ci sono in Generation Index inerisce un IW non ci troviamo con una disponibilità di risorse veramente elevata
Sommando tutte queste componenti ceo ridiamo i cinquecento miliardi
Di euro e non siamo pronti a utilizzarla quindi io devo dire rimasti loro rimango un po'sgomento rispetto a quanti si tolgono perché gli interventi della Commissione europea non sono immediati ma sono previsti a partire dal due mila ventuno il Domina Ventrone domani
Noi dobbiamo usare questo tempo per un'operazione difficilissima
Che è quello di dotarci di una strategia di strumenti di politica per usare appropriatamente queste risorse e davvero l'ultima opportunità per il Paese per riprendere quel processo di convergenza all'interno dell'Unione Europea che ci ricordano che nel ruolo che e dovuto e che come dire il nostro sistema produttivo merita perché significa appunto a vere
La possibilità di competere su un mercato unico ma al contempo di cooperare
Per la costruzione di un'economia e di una società che siano inclusive che sappiano svilupparsi Paciana prendiamoci un attimo su questo numero non ripeto
Abbiamo quasi cinquecento miliardi per capirci
Quasi cinquecento mila cinquanta miliardi per farla breve sono tra un quarto e un terzo del prodotto interno lordo italiano mai gli abbia avuto quei soldi mai più avremo questi soldi Giuseppe garanzie fondo perduto sembra esiti che i prestiti anche se al basso tasso vanno restituiti eliche si intuisce solo se costruisci ricchezza
Il guaio che il mais
Discutiamo inutili discutono scusate discutono inutilmente del messe cioè di un fondo trentasei miliardi per l'Italia a un tasso bassissimo
Per migliorare il nostro sistema sanitario lo ammetto faccio fatica a capire l'ostilità nei confronti del messa a noi interessa è piace moltissimo perché la salute e la sicurezza delle persone
Di noi che lavoriamo nel mondo del lavoro
Fondamentale ma allora
I cinquecento miliardi
La richiesta l'unica richiesta che ci viene è facciano dei progetti che garantiscano la crescita nel libro molti progetti sono indicati se assolutamente diamo innanzitutto
Cosa siano queste risorse bisogna distinguere ce n'è una parte circa duecentotrenta miliardi che verranno dalla Banca centrale europea
Da ma su su su fino
Al giugno due mila ventuno e poi fino a dicembre due mila ventidue che serviranno a acquistare titoli del debito pubblico dopo che sono stati emessi hanno circolato quindi su quelli che tecnicamente si chiamano mercati secondari finanziarie poi vi sono finanziamenti ma anche trasferimenti senza necessita di restituzione che sono molto consistenti prendiamo il programma più ricco di Next Generation migliore che potrebbe dare all'Italia circa cento quaranta centocinquanta miliardi tenete conto che nel Complesso del programma Next Generation io tu se fosse approvato l'Italia percepirebbero circa centosettanta miliardi
Ecco di questi novanta sono finanziamenti Emmott anta sono trasferimenti che non dovremo restituire quello che ci chiede l'Europa e arrivo al punto che sollevati eh redigere quello che si chiama in gergo un programma nazionale di ricche di cresce di
Ripresa e di rinascita o se preferite usare un anglicismi o di resilienza che mostri che noi siamo pronti come Paese a utilizzare in modo efficace deficienze queste risorse
Per farlo dobbiamo però avere Progetti dobbiamo avere progetti che si scrivono in una strategia e che poi si concretizzano in opzioni concrete e attuabili Progetto partendo dal saltare in assolutamente allora io credo che innanzitutto
Si debbano sostenere Attraverso incentivi le imprese in un duplice senso per aumentare le loro dimensioni iper attuare incorporare processi innovativi
Poi bisogna elaborare progetti che migliorino l'educazione e la formazione
Noi abbiamo una composizione delle unità di lavoro
Che non è adatta a un mondo in cui le imprese
Cambino la l'organizzazione della produzione e incorporò il mio innovazioni digitali questo richiede competenze più elevate quelle competenze che hanno che già detengono una alcuni dei nostri giovani ma sono quella parte dei nostri giovani che emigra perché questo è un altro dramma noi formiamo giovani ad alta formazione che non trovando un mercato del lavoro adeguato
In Italia tendono ad emigrare in Europa o anche in paesi extra-europei e quindi una sec. un terzo Progetto che noi dobbiamo inserire nel Piano nazionale di ripresa e di residenza e proprio a quello di come adattare la qualità delle risorse umane a una domanda in evoluzione a seguito della riorganizzazione del lavoro che deriva dalla buon uso di quegli incentivi per le innovazioni di quegli incentivi per l'aumento della dimensione delle imprese tutto questo però rischia di rimanere un po'un libro dei sogni perché questi la realizzazione di questi progetti richiede anche un minimo di efficienza nelle procedure nella burocrazia e nei livelli istituzionali e qui di nuovo dobbiamo attuare Progetti di riforma che sono forse anche a basso costo pecuniario ma ad alto costo istituzionale dobbiamo cioè essere in grado di come dire tornare a incentivare chi ha la responsabilità alto anche media dentro la pubblica amministrazione e dentro apparati quali la giustizia via assumersi responsabilità di essere in grado di attuare le procedure in modo rigoroso ma non invasivo garantendo la legalità senza però impedire che Progetti di riforma e di investimento vengono attuati oggi viceversa noi siamo in una situazione in cui molto spesso c'è una deresponsabilizzazione per ragioni anche comprensibile a livello individuale
Che però hanno l'effetto macro economicamente cioè per il sistema nel suo complesso di impedire l'attuazione di progetti anche appropriati quindi il volume
Non soltanto elenca una serie di Progetti potrei
Dilungarmi su per esempio Progetti di politica industriale o di progetti di politica pubblica lasceremo ma cerca anche di eliminare come dire degli ostacoli
Che
Come dire ci consiglierebbe Rion nel disegnare magari qualche cosa molto bello teoricamente analiticamente ma che non avrebbe possibilità di attuazione acqua sopra un posto queste cose c'è una cena voglio essere molto chiaro
C'è un pezzo della propaganda anti impresa che dice che le imprese vogliono avere le mani libere come se le mani libere fosse facciamo noi imprese quello che ci pare non è vero
La legalità per noi impresse e fondamentale la legalità non può essere però un insieme di norme che paralizza sino lo Stato l'amministrazione la giustizia l'economia la legalità è un principio fondamentale
Il crimine organizzato e i comportamenti illegali disturbano l'attività economica e alterano il mercato su questo la posizione chiarissima ma da molto tempo per chi la volesse leggere senza fare appunto propaganda
Detto questo o ci sono dei comportamenti che hanno a che fare con la creazione della ricchezza
C'è una cultura in questo Paese vecchie purtroppo Marcello che dice che di fronte a un problema si fa una norma così abbiamo moltissime norme moltissimi avvocati scarsissima efficienza dell'enorme
Su arriverebbe mente Tacito troppe leggi in uno stato corrotto lasciamo perdere Tacito però e l'esperienza di ogni giorno nel libro
Sulla giustizia e sulla pubblica amministrazione ci sono delle indicazioni molto chiare che hanno basso costo economico e ragione
è alto costo politico ma così come l'innovazione e punto di riferimento per noi impresse l'innovazione di comportamenti di responsabilità di qualità deve essere un punto di riferimento per la politica
Io sono proprio d'accordo innovazione istituzionale perché a me e l'innovazione istituzionale
Che bene esemplificata nei saggi di Marcello Clare ICE ed il voto diamanti cd fa ritornare però al problema che evocava mo'prima cioè e necessario allungare l'orizzonte delle decisioni
E io credo che per farlo noi dobbiamo abituarci a ragionare in un modo che forse non è quello proprio della del dibattito che c'è nel nostro Paese e cioè che non esiste
Soltanto ottanta una contrapposizione tra stato e mercato state mercato devono essere trattate come istituzioni che hanno punti di forza e punti abbiamo Lezza sovrastata fidarmi ama perché merita
Un sorriso di approfondimento
Il lungo periodo
O il medio periodo
Una serie mi versa arrivando ripensare a due punti di forza del pensiero politico ed economico del Novecento
Max Webber reca il San è tennis tre protagonisti la legislazione di Kelsen la politica e la scienza di Webber la responsabilità terrestre riverbera eh
La strategia economica
Dica Hun Sen ne parliamo meglio patema diretta sta Libre appartenente segnato sei lasciatemi Cazzaniga siamo solo che Weber pensa alla burocrazia come elemento di efficienza umana all'ananas libero nota Webber lana
è un libro molto che il segnano ed è un libro molto keynesiano così
Gli studiosi sono contenti abbiamo fatto il numero ancora
Ma prima di questo vorrei tornare Gemmo e più l'accademia purché non si è chiusa in se stessa e fantastica perché vuol dire
Studiate per piacere affrontate problemi per piacere studiando ricchi di incompetenza è un disvalore gravissimo gli incompetenti fanno un danno enorme
Allora torno un attimo al petto
Su una questione molte risorse queste risorse possono attivare altre risorse il libro credo nel saggio di Carlo Carraro si parla di Green bonds
Poi su questi venti sulla sostenibilità si parla di Innovation bonds
E si parla di Education bonds
Cioè di mezzi finanziari nistagmo polifonica di sottoscrivere ciò spiega un po'meglio beh ce queste queste iniziative queste queste idee questi spunti sono correlati al fatto che un la percezione la consapevolezza del nostro sistema Complesso
In cui viviamo sta facendo dei dei progressi e quindi gli investitori incominciano anche gli investitori privati non soltanto le istituzioni incominciano a pensare di di agevolare di aiutare le le impresa de a realizzare delle delle dei percorsi di crescita che hanno poi delle ricadute di tipo sociale di tipo di tipo da più ampio ecco gli Education bonus o gli Innovation bonds servono a orientare l'attività dell'impresa e quindi facilitano la io ricorso al finanziamento all'indebitamento
Delle imprese che sono attori in questo in questo ambito proprio per dare anche un contenuto passami il termine se voi morale comunque sociale alle all'attività delle imprese io credo che tutto ciò sia strettamente correlato alla maggiore consapevolezza che il mondo d'oggi
Da a determinati valori che non siano soltanto ed esclusivamente quelli del profitto quindi c'è
Tu dici giustamente anche una finanza che essa propri i valori della sostenibilità amici sociale
Si parla troppo americano alla capacità delle in caserma dalla finanza italiana certo sostenibilità diventa una delle parole chiave ma Marcello anche tu prima l'avete letto diventa una delle parole chiave per poter competere le imprese oggi
Anche ragionano intervento e sempre di più ragiono in termini di sostenibilità che non esce esclusivamente la sostenibilità
Ambientale ai la sostenibilità su vari fronti sociale
Di di dis di disuguaglianza anche nodi GR ci sono proprio delle de ormai dei filoni di pensiero che sia vi si affermano nel nel mondo delle imprese
Che e della finanza naturalmente che danno sostegno tutto ciò superare Gender Gap
Cioè le diseguaglianze colpiscono
Una parla padre del mondo del lavoro e una di queste indicazioni sociali riuscì don o le loro competenze loro capacità era loro intelligenza del cuore per fare crescere meglio
Questo pensa che abbiamo inseguito Longo è anche le le soste militanti a livello geografico territoriale questo un altro elemento su cui si orienta talvolta la l'azione della finanza illuminata diciamo così se
Abbiamo gli ultimi dieci minuti e io vi dedicherei a ragionare su due elementi libro Marcello primo questo libro che fa una scelta torno a un dibattito d'accademia tra la competitività per fattori e la competitività percettori
Nel libro non indicate i settori assomigliando i fattori e ti chiedo un chiarimento sui questo il secondo tema lo Stato un pezzo del dibattito pubblico del discorso pubblico con forti elementi di distorsione dice più Stato più mercato nel libro si dice
Più Stato e più mercato
Migliore è stato e migliora il mercato esattamente colto
Esattamente il senso dell'orientamento dei diversi contributi alle al volume e delle mie conclusioni rispetto a questi due punti che io reputo ambedue fondamentali il primo punto
A che fare né evidentemente con la politica industriale
La politica industriale di solito noi economisti abbiamo sempre un po'di più una solidissima l'assale europea opzionali Masema ovviamente poi noi attendiamo sempre
In modo un po'più piccolo ad aggiungere il termine nuova politica industriale che come sappiamo vuol dire molto poco
Il vero punto è però questo che nei
Non possiamo fare una politica industriale tornare alla vecchia politica industriale per settori una politica industriale che sia orientata ai settori che tende a incentivare alcuni settori rispetto ad altri a sottostante un'opzione politico istituzionale molto chiara e cioè che vi sia una parte
Della società chi detiene il potere politico chi detiene il potere
Istituzionale locale che ha contezza di quella che sarà come dire l'obiettivo futuro da perseguire senza possibilità o comunque scarso margine di errore purtroppo non è così in un mondo aperto e innovativo
In cui il mercato domestico e diventato il mercato unico europeo in cui il confronto e sempre più solare economiche sviluppate che competono cercando di come di rinnovare sia dal punto di vista dell'organizzazione produttiva che dal punto di vista dei prodotti è molto difficile pre vedere le tendenze di medio periodo e
Parametrare la politica industriale sullo sviluppo di alcuni settori rispetto ad altri certa noi sappiamo che l'intelligenza artificiale
Sarà un elemento di vantaggio comparato molto forte lo stesso varrà per il digitale lo stesso per nelle reti immateriali ma noi ce l'hanno già fatta ma bravo ma non sono settori
Quando noi evochiamo questi termini
Noi blocchiamo strumenti trasversali che passano cioè attraverso diversi settori e quindi facciamo un riferimento a fattori
Quando parliamo di formazione e ci poniamo il problema abbiamo dedicato moltissimo tempo di questa discussione al punto che è un punto essenziale per l'Italia
Di rendere omogenea una qualità più elevata di domanda di lavoro che proviene dall'impresa che ma anche una migliore qualità dell'offerta di lavoro da parte delle risorse umane ci poniamo di nuovo un problema di politica dei fattori perché e anche queste politiche industriale può sembrare paradossale
E forse alcuni dei miei colleghi
Sea scan deriverebbero un po'ma prima rimanere al Parlamento alla fine ha potuto ma ridefinire lì l'università l'organizzazione dell'università e l'organizzazione della ricerca su modelli europei è fare politica industriale in senso innovativo
E dunque io sono assolutamente d'accordo e questo
è stato un elemento comune come può testimoniare anche Renato Carli della lavoro del gruppo quella di non avere pur di Cinzia rispetto al termine politica industriale ma di declinarla
Come politica industriale per lo sviluppo dei fattori e non per il sostegno dei settori
Questo ha molto a che fare anche con rapporto Stato e mercato perché come dire
La vecchia politica industriale per settori aveva l'idea che c'era una sopra determinazione nel negli obiettivi di medio lungo periodo dello Stato rispetto al mercato
L'ottica che non abbiamo adottato invece
Se vogliamo appunto fare dell'Accademia ma credo che gli ascoltatori che ci hanno sopportato fino adesso ormai siano vaccinati rispetto a queste categorie è un po'un approccio nero istituzionali stralciare
Pensare che la società soprattutto le società avanzate come ovviamente l'Unione europea e come l'Italia nell'Unione europea siano società spesse molto articolate che hanno bisogno di una struttura istituzionale molto ricca in cui stato e mercato sono solo i punti estremi
Ma tra stato e mercato vi sono moltissime istituzioni intermedie
Le istituzioni intermedie svolgono un ruolo fondamentale che è quello di essere collettori di
Specie competenze
Responsabilità decisionali che sono settoriali appunto ma che devono essere declinate rispetta un interesse comune
La tesi del libro e che questa ricchezza istituzionale vada recuperata per intero di qui la nostra attenzione per la riforma dell'apparato burocratico della riforma per esempio dalla giustizia ma c'è di più
Né pensiamo che accanto alle istituzioni intermedie si debba ripristinare Hancu allo fondamentale dei corpi intermedi
Corpi intermedi che sono rappresentanti di interessi particolari ma che devono fungere da collettori di quest'interesse per renderli compatibili con l'interesse collettivo
Purtroppo l'idea di una politica con un orizzonte di breve periodo
Sì sposa con l'idea che il corpi intermedi e le istituzioni intermedie siano semplicemente delle distorsioni delle distorsioni degli ostacoli al processo decisionale non è così
L'effetto di questa visione
Di ridurre i corpi intermedi a lobby cioè a Mary portatori di interessi corpi intermedi devono tornare a fare il mestiere che in questo Paese facevano negli anni Sessanta anche con distorsioni con limiti cioè quelli di contemperare interessi specifici con interessi collettivi
Ed è in questo senso che nella logica del volume
Un allungamento dell'orizzonte politico una riforma istituzionale e
Una c'è ritorno alla centralità dei corpi intermedi sono sfaccettature della stessa medaglia ecco con questa considerazione Ina cioè la persona ripassiamo
Chiudere la nostra conversazione noi vi ringraziamo moltissimo per l'attenzione eh vi lasciamo con un ricordo di storia
Che è questo l'Italia l'Italia distrutta dalla guerra nell'immediato dopoguerra c'è un accordo un accordo fondamentale stretto da due corpi sociali che pensano lungo che penso all'interesse generale è un accordo Grasso il presidente di Confindustria
Posta è il segretario della CGIL Di Vittorio difficile pensare due persone più diverse
Un ex bracciante che è molto cresciuto e ha studiato ed è diventato un grande protagonista del sindacato è un imprenditore di una dinastia di imprenditori che sta avviando il percorso di risanamento l'accordo tra Costa e di Vittorio ecco prima le fabbriche
Poi le casse è una visione generale
Non di lobby e non di corporazione
Quando come il mondo delle imprese rivendichiamo il ruolo e la responsabilità generale noi pensiamo esattamente a questo a come fare crescere meglio questo nostro
Amatissimo perse Italia venti trenta proposte per lo sviluppo penale il Perseo grazie per l'attenzione