Dall'ascesa al declino. L'Italia nell'era della globalizzazione

Apre le danze buonasera a tutti benvenuti devo dire ormai l'isola sarà così piena non so se mi smentisce c'è stata qualche altra occasione se non lo dico io che non c'era nessuno arrivare
Alla scuola occupazionale regolare va bene quindi benvenuti a tutti gli aquiloni il clima comprese tre testi avviare neanche di introdurre in senso proprio la discussione Petrus nel proprio da fare anche se graditissimo quindi qualche minuto lo introdurrà il fascicolo voglio soltanto ricordare due alcune cose la prima è che questo fascicolo che nasce in onore e in memoria di Massimo De Cecco in occasione del suo compleanno festeggiato a settembre a lanciano dello scorso dello scorso anno perché quindi ha come dire un ispirazione molto alta e i pezzi sono all'altezza dell'ispirazione posso dire che questa è l'unica anticipazione che Fazio sulla valutazione del di quello che è contenuto in questo numero
Devo dire che io avrei dovuto essere parte di quelli che scrivevano però avuto la défaillance in quel periodo per motivi di accesso di lavoro che qui sono stato premiato con questo ruolo da coordinatore Fini è stato assegnato dei due lei due principale curatore di questa iniziativa
Voglio dire un paio di cose su su De Cecco ritornano temi carissimi De Cecco all'interno di questo fascicolo il tema del piccolo e del grande il tema dell'Italia diciamo così mitteleuropea abbandonate a se stesse il tema del declino è un tema quello della fede tecnocrazia che ho visto ripreso del fascicolo saggio
In cui si affronta questa cosa quindici e quel sistema molto cioè il declino dell'Italia in parte associato secondo lui al venire meno di una tecnocrazia istituzionale capace di infondere idee nuove progresso autonomia eccetera funzionamento
Delle delle istituzioni credo che lui riconducesse un po'all'esperienza della prima guerra mondiale dopo del post prima guerra mondiale come faceva quasi formale con la classe dirigente tecnocratica importante che aveva avuto un contributo rilevante
Nello sviluppo attraversando la tecnocrazia tanto che chiuderà allegria mi sono ricordato di un piccolo scambio di Mary dovuto che lui settembre del due mila quattordici e quindi non molto tempo religiose nel senso il cui ricordo che gli avevo proposto di scrivere un articolo articoletto per il nostro per la boria di che le economie sui il bitcoin cioè su la moneta dicendo per piacere fammi un pezzo in cui li ricito punto di vista sulle monete senza Banca centrale quindi che che effetto di fare e lui rispose Calori sono onorato con il tuo intuito ma non ce la facevo senese affrontare questo tema che pure è affascinante studiato per qualche ora Music sia per qualche ora parecchio tempo addietro
No concluso allora che come la fisica noi profani sembra possibile capire come funziona ma non siamo senza siamo dei tecnici del calcolo elettronico non capiremo mai veramente quindi
Anche di economia di bitcoin dovrebbero occuparsi occuparsi tecnici e non gli economisti questa era la sua idea di quello che i tecnici e che quindi non avrei dovuto fare una serie di ambiti estremamente variegate anch'esso di Francia presente sacrifico se ultimamente che misero scambiato kibbutz ciò detto avviamo la nostra discussione va subito la parola presa di Tommaso che introdurrà questo fascicolo poi avremo tre con me tutti barca in ordine alfabetico Bach Prodi Pennacchi e Provenzano vogliono capire quanti gli autori si sono sono presenti nel retrotreno al personaggio uno tantissime anch'egli Angius sospesa del due tre quattro cinque
Non so se mi permettevo di parlare a tutti perché ci sia il tempo tra disposizione però a un certo punto faremo il calcare dirà quanto calcoliamo
Le conclusioni sì ricca signora non siano del presente conclusioni che devo fare io non ci sono questioni possiamo anche risparmiare quindi relative all'Empoli più più voi nemmeno io a questo punto la parola presenta una storia diciamo sei minuti per
Illustrare il fascicolo il suo ruolo di chief editor se ne consideri stesse scusare anche italiani direttore non mi veniva esclusa insanabile
Io fondamentalmente due cose da dire
Il la prima che fare con i ringraziamenti nella seconda voglio raccontare brevemente l'operazione che mulino e quasi vista l'industria stiamo una certa fatica ma anche con molto entusiasmo e passione portando avanti
Hanno
I ringraziamenti ci piace molto in contatto con questo luogo congregazione intimano agli ospiti
Un luogo che somma seguiamo che abbiamo imparato anche a frequentare
Ringraziamento alla quelli che hanno accettato a partire da Manuele felice gli altri colleghi questa questa questo numero speciale della della nostra tra nostra la nostra rivista
Invece per quanto riguarda che cosa stiamo provando a fare a Bologna Mulino un posto particolare da cui scendiamo oggi a Roma con particolare ottimismo e e con una come dire a un modo di pensare diverso da quello di qualche settimana fa
Qualche o che qualche ora fa
Diciamo con un sospiro di sollievo ma anche molto consci del fatto che adesso il momento dopo la domanda di politica somma di di ragionare sullo sterno trendy di politica in tempi rapidi
Abbiamo sin qualche mi ha rifondato questa rivista che a centoquaranta e passa anni di storia come tutte le cose italiane significa che è uno dei più antiche riviste italiane quindi ruspe e quindi mondiali una rivista per storia tradizione di economia e politica
Che ha sempre trattato i temi dello sviluppo industriale che anni la sua pancia una quantità di articoli di Autori di rilevanza straordinaria in centoquaranta anni di storia è una rivista che animato dibattiti momenti straordinari post unitario
I primi anni del Novecento il perito fai tu guerra il tutta la letteratura neo keynesiana che arrivano dagli Stati Uniti e dintorni nel nel dopoguerra eccetera eccetera eccetera poi anni settanta la tipizzazione qui ne abbiamo una una tradizione fortissima dei come dire di di di di discussione di economia e politica in cui i nostri lettori Chieppa anche i nostri Autori spazio la meno trendy andiamo uniti quindi eventualmente c'è un cuore accademico forte agli economisti e non solo
C'è una grossa presenza anche da sempre da quando fu fondata da Pirelli ed Erba Milano negli anni in ottocento ottantuno la rivista
Una forte presenza anche industriale manageriale e allora il tema era come riportare nella frazione di ketchup all'industria italiana
Ha una conoscenza tecnica che fosse in qualche maniera similare a quella degli inglesi e dei tedeschi era questo il il loro problema allora
è una rivista che ha una tradizione discussione di economia e di politica noi vogliamo provare
In questa operazione mandare avanti con la responsabilità fruizione così antica corresponsabilità di essere a Bologna in un posto così complessa e importante come come il Mulino
Abbiamo costruito una nuova direzione e redazione con colleghi di diverse generazioni uno dei primi temi e la spaccatura tra generazioni che la nostra Accademia tende a continuare a condividere di diversi luoghi diversi territori quindi dalla Sicilia al Trentino AA mia Romagna Toscana eccetera eccetera insomma abbiamo voluti tutti ti tutti ricomprendere e poi amo provare a come dire rinvestire in questa funzione abbastanza
Dimenticata nel programma accademico universitario di luogo di discussione dei grandi temi nel futuro in particolare di questo Paese
Richiamo le nostre nostre pubblicazioni nostri lavori nel tratturo internazionale stiamo incoraggiando bruttissimo contatto con nei luoghi a nostro avviso rilevanti
In Europa negli Stati Uniti ma anche molto in Asia dove si parla sostanzialmente delle stesse cose si discutono gli stessi problemi su una ragioniamo in un'ottica come dire che cerca di aprire l'analisi comparata anche a luoghi crudi lontani è un'operazione un po'in minoranza dal punto di vista accademico perché comunque molto difficile tutti economisti in sala lo sanno
Sopravviverà nel panorama contemporaneo con una rivista scritta in italiano e che ha un focus sull'Italia
Perché i nostri meccanismi incentivo portò tutti noi a fare comunque molto di più in altri luoghi
Però il motivo per cui lo facciamo è altro definire un motivo di politica siamo fortemente interessati a offrire un'analisi rigorosa aggiornata
Però che ha in qualche maniera una forte capacità di rispondere alla domanda di politica e questo Paese Pontina esprima questo è quello che facciamo e questo è quello che abbiamo iniziato a fare sostanzialmente l'ultimo anno
Questo numero si inserisce chiaramente questa questa linea di inediti attività di partecipazione
Di tentativo anche in ambito accademico imprenditoriale e di governo di uscire da semplificazioni e superficiali
Dicotomia insomma di ragionare di riflettere una cosa forse anche abbastanza semplice delle nostre professioni troppo forse anche non così diffusa quindi il tentativo di ragionare in maniera pacata
E attenta riferendo i Song Pubblico non per forza accademico ma anche capace di come dire assorbire
Le analisi che emergono dal mondo dal mondo accademico
Con una chiara tensione per le implicazioni di politica industriale dicevo questo numero otto in questo quadro si si inserisce c'è una lettura direi della storia dello sviluppo industriale e non solo del paese a più più voce più teste da più prospettive ci sono punti anche di di naturalmente di lettura descrittiva che hanno anche una una una forte condire valenza critica ci sono anche insomma vengono anche indicati sono alcuni responsabili di di alcuni momenti più o meno positivi del del nord del nostro Paese sicuramente credo che quello siano anche le questioni che andrebbero affrontate continueremo in questa direzione quindi questa è una linea che ci porterà a promuovere altri Pepper altri articoli e altri numeri su su sul sul caso italiano cercando di ragionare più possibile
Ottica comparata e c'è una grandissima voglia desiderio dir ragionare di Italia di questi temi confronta anche oggi con con gli altri e questa è la parte del cuore storico di questa di questa rivista di con l'ultima cosa che ha a che fare con il formato che oggi stiamo sperimentando
Abbiamo bisogno e voglia di andare dei territori a fare queste discussioni quindi queste la primo primo tentativo che storicamente facevamo un grandissimo convegno in cui in uno centinaia di persone abbiamo immaginato invece che questa è l'altra strada che va percorsa andare nei luoghi stiamo programmando dopo Roma saremo a Venezia saremo ab Ari per un brevissimo qui ringrazio anche c'è parte dalla nostra direzione i colleghi che sono venuti anche da lontano sua direzione nostra redazione ma bare di una Venezia
Andremo sicuramente a Bologna andremo universo la faremo momenti di questo genere ridotti calmi diciamo che da un lato raccontano quello che ho già fatto ma dall'altro insomma sono pongono anche le basi per altri spunti di analisi
Di riflessione futura questo è o grazie a monte per questa opportunità grazie allora grazie quindi possiamo cominciare la discussione del fascicolo
Il primo spiegano subito barocca ricordiamo schierati sul fascicolo che si compone di ieri sette
Sette articoli
Dodici avuto con il suo quarto poco nuvoloso pericolose scusa
A sull'avvertimento quindi guardano impegnativo la vettura regolatore riservarle comunque aperta ma
Sentiamo i punti di vista dicendo domande quanto disposto anche molte domande e quindi vediamo un attimo qual è la base corto Fabrizio corrisposti
I punti che che ho colto Maurizio sono molto legati a questa introduzione fatta da Marco Di Tommaso che voglio sottolineare
Che culturalmente importante ce l'ho già detto una cosa che non è indifferente quella che stanno tentando di fare che stava facendo con difficoltà contro anche il sistema di incentivi del dell'università è un'operazione culturalmente significativa
Significativa in questa fase di cui il Paese ha bisogno per il Paese ha bisogno di cambiare il senso comune con cui che ha adottato in questi trent'anni di modo in cui sono state studiate l'industria le le le le storie che si sono sedimentate come come in ancorché indimostrata e come come la chiave di lettura del declino italiano
E quindi con questo spirito raccolgo alcune cose che sono in questo volume che e di estremo interesse che spazia in un campo abbastanza in diversi campi che erano oggetto dell'analisi di Marcello
Sia il quadro macro Peo che non toccherò affatto sia quello del ruolo della pubblica amministrazione sia quello del sistema delle imprese toccherò solo questi secondi due punti
Però prima visto che che le i due ora curatori due produttori comunque diciamo che sono faticano MF diciannove hanno scritto una frase ecco la frase invece come della lecco
Perché perché ci dà il senso della persona perché in qualche modo io concepisco questo come la proseguimento di una dialogo con Marcello con cui a volte eravamo anche in profondo disaccordo a volte in fortissimo accorda il nostro Paese
Scriveva nel due mila nel pezzo riportato da da voi
Si preoccupa delle pensioni ma non dell'istruzione del progresso tecnico il che non deve meravigliare visto che si tratta ormai il paese più vecchio d'Europa e la democrazia mette in rilievo le preoccupazioni della maggioranza dei cittadini anzi per tenere le pensioni a livelli promessi se si sacrificano scuole progresso Tecchio no non l'ha scritto
Con condensa dark del due mila
Mentre le base imponibile del Paese diviene sempre meno ampia per il tentativo del sistema economico italiano questo è il punto che toccherò di sopravvivere negli interstizi dell'economia mondiale con il decentramento produttivo che gli faceva venire la pelle d'oca Marcello
E l'economia sommersa producendo cose che altri assai più poveri Dinoi sanno e sapranno fare sempre meglio sta un punto che tira fuori anche Romano Prodi di recente e uscendo definitivamente dalla grande corrente del progresso nel mezzo della quale siamo riusciti a restare anche quando eravamo dei caduti e poverissimi
Cioè tutto Marcello in questa in questa frase non la la proprietà intervengo i due punti che voglio sollevare con riferimento ai piedi perché ci sono persone di estremo interesse che io invito caldamente a leggere che cambiamento di cultura si fa leggendo attività di leggere
Finito veramente cos'è mi disse durante Paolo stabilito non è la fine del Senato lo stesso non lo diremo corrono radicale normalità ancora che sei si è registrata a Radio Radicale credo saranno tutti ma senza motivo no perché era stato detto prima già
Allora due due punti che tocco due punti il primo è quello della pubblica amministrazione
Una delle notorie punti di debolezza storici della del nostro Paese
Sul quale molti abbiamo scritto e ragionato la tesi abbastanza sedimentata e che nell'immediato dopoguerra si commetta l'errore in Italia di non riformare la pubblica amministrazione anch'anche di non dei fascisti zar la di non dei giudizi Carla
Questa cosa determina una discontinuità con con alcuni aspetti positivi della polverizzazione del del prefetto sismografi l'alterato alcune caratteristiche positive dall'amministrazione pubblica italiana
E nel non fare questo però si carica l'impresa pubblica le partecipazioni statali dell'intero compito di essere centro di intelligenza centro di definizione strategica Centro de e il luogo di elaborazione delle tecniche
Attività che nel trentennio del dopoguerra De Pace persone statali svolgono maniera straordinaria divenendo una parte essenziale di questa frase finale di Marcello De Cecco questa su questo c'è abbastanza accordo
Che cosa aggiunge a questo punto classico poi ognuno di noi c'ha le sue doti il Poeta riterrà che che che che troverete che leggerete con attenzione che guarda i numeri che elaborò che lavora su numeri che avevano gli Autori già elaborato cinici
Che
Dei colpevolizza la grande crescita del occupazione degli anni settanta che invece nella lettura neo liberale è il tema il tema vera vezzosa coetanea non è queste cose che ho detto adesso è che è uguale troppo grande è cresciuta troppo ed è cresciuta tumultuosa mente
Riempiendo sì nel corso degli anni Settanta raggiungendo livelli stratosferici inutili gli autori fanno vedere che non è quello che succede è un'accelerazione molto forte ma che data porta l'Italia livelli da purista numerico
Che sono simili a quegli altri Paesi il punto su quegli autori fanno ci danno una un assiste molto importante anche di policy
Perché io ovviamente nel nel nell'amore vero che opera nell'operazione culturale che sta che state facendo è il legame io pane questura come Folon disuguaglianze Fondazione Basso
Non solo come Fabrizio Barca e quello di trovare in voga nelle cose che fate supporto culturale degli spunti per fare poi politiche
Il punto che il paper dice è il modo in cui è avvenuto il reclutamento
Cosa che si dissi che a volte si trova nelle analisi cioè
Il modo in cui sono stati reclutati i livelli dell'amministrazione in cui sono stati inseriti le competenze che sono state richieste un non richieste la disattenzione alle competenze organizzative è uno spunto importante su cui tra l'altro di vari autori non so se c'è comunicatore Righetti non lo vedo non so se c'è l'altra torre non non non c'è su cui varrebbe la pena di quindi sto dicendo vediamoci tra venti giorni perché ci stanno un po'di persone che sta lavorando su altri profili
è un tema importante è un tema che sta dietro la irrealizzabilità di molte riforme in questo Paese se anche non ci fosse stato il neoliberismo
Ugualmente le riforme complesse non neoliberismo a porre la complessità pensa di risolvere a nelle stanze chiuse dei propri tecnocrati ok benissimo
Ma ma alla fine bisogna farle le gli interventi perché alla fine questo Paese riesce a fare soltanto ottanta euro la modifica delle podere imposte perché quando ci si guarda in faccia la politica anche quella civile dice io questa politica complessa non la posso fare perché non ho l'attrezzatura per farla a questa un punto decisivo da cui non non non possiamo uscire
La giuridica azione di quei dei processi amministrativi al cui non contano i risultati ottenuti la disattenzione questo determinato che quando a Riva del neoliberismo con la follia del new public management
Cioè ancorando tutto a sistemi di indicatori che però ha ha dentro di sé qualcosa di interessante misurare non è male parlarti risultati non è male e il modo in cui sono stati usati calata all'interno del corpaccione dell'amministrazione di quelle persone che lo descrivono in quel Petra questa roba diventa un mostro che è il proclama proceduralizzazione le faccine
La compliance solo compliance è il secondo motivo che aggiungerei che dico gli autori è quello dell'assenza di discrezionalità
Siamo ancora in un Paese in cui un amministratore pubblico che non abbia fatto Dolo ma abbia commesso un errore deve pagare con i propri mezzi finanziari è un sistema demenziale
Che abbiamo siamo gli unici ad avere al mondo non si può chiedere all'amministrazione pubblica italiana di esercitare discrezionalità cioè di essere quello che c'è bisogno in questo mondo cioè e interagire con le persone costruire processi deliberativi
Processo deliberativo richiede un amministratore di un Comune di una regione di uno stato che dialoghi con le persone che governi una riunione che non abbia paura dell'espressione di opinioni avverse ampi Marga sedici dice confronto acceso
Ma con l'auto accesa informato di essere governato persone che sappiano di numeri al tempo stesso abbiano anche delle competenze diciamo da psicologiche antropologiche questa roba è fuori dall'orizzonte delle delle competenze organizzative non disciplinari della maison seguito Italia
Perché è importante questo paper perché sposta l'accento su questo tema è perché alza una palla straordinaria ai governi della repubblica che volessero ascoltarlo
L'Italia si trova in un momento straordinario perché l'altra faccia del medagliere la bolla che il CNEL per descrive che le bolle quando ragazzi sia si muovono tutti assieme
E a un certo punto scoppiano sta scoppiando se Dio vuole cioè quella bolla sta uscendo dalla pubblica amministrazione escono deforestazione cinquecento mezzo milione di persone
Allora senza essere Posca Misiani ritenere che bisognava anche se necessario può anche darsi alcuni settori se necessario aumentare gli occupati noi comunque dobbiamo rimpiazzare cinquecento mila persone se lo faremo come sta avvenendo adesso
Paese condannato per altri trent'anni
Rifacciamo la bolla vi sarà un Pepa che farà vedere come avvenuta dell'asso dell'assunzione in questo periodo se lo facciamo avendo in testa come in qualunque posto civile
Una missione strategica il tipo di competenze non solo disciplinari torno a ripetere ma organizzative siamo in un mondo in cui il più importante sapere se tu sei uno preciso se se è un relazionale
Se sei uno un creativo e altre quattro cinque dimensioni così assumono i privati mica fanno male si assumono così
Io del non devo assumere poi bisogno qualche giurista economista ma insomma è l'ultima delle cose che rileva la disciplina per fare amministratore pubblico queste primo punti importantissimi questo aveva su invito
Voi a continuare a lavorare dicendo avete degli interlocutori il secondo punto non voglio usare la luna riguarda le imprese
Il giudizio di Marcello De Cecco sulle piccole e medie imprese torna Looy era decisamente più sereno di quello che non fosse il mio e di alcuni altri ne abbiamo dibattuto tante volte
Ma anche forse quello di Ugo pagano che qui svolge una funzione di cerniera fra De Cecco e il pensiero dei dei
Quando dico il pensiero diverso devo dire che Marcello non non credeva che le piccole e medie imprese fossero tutte un disastro che
Noialtri non eravamo quelli che ritenevano che fossero tutte da diciamo che fossero che piccola bella è la soluzione io ricordo faccio solo ricordo personale
Marco Magnani Dio Marco visto intraviste in sala
Una delle prime cose in cui si cimentava in Banca d'Italia andare contro l'opinione il senso comune di Bankitalia che riteneva che le piccole imprese fosse una iattura stavano per cascare dietro l'angolo e nove lavorammo con brusco con Becattini con tanti altri per dimostrare il viceversa che così non era
Marcello era sempre le qual è la ricomposizione interessante che ci offre Ugo pagano che spiega come purtroppo adesso Marcella cieco ed io saremmo d'accordo
Che questa roba regge in quel meraviglioso incredibile ventennio in cui ci dice Ugo ci dicono alteriamo Pacho dicevo pure poi scritto anche per noi
E in cui la conoscenza e l'innovazione era incorporata nelle Marche alla fase di controllo numerico Atocha si pone l'innamorato diciamo della piccola e media impresa flessibile la piccola impresa comprava la macchina nella macchina c'era la conoscenza
E aggiungeva rispetto a una media grande impresa la sua flessibilità il suo gestione del lavoro diverso rapporto comunitarie con i lavoratori non li maltrattava e i rapporti orizzontali di distretto alla brusco la Becattini a seconda che vi piaccia con le imprese con la dopo l'ultima scoperta ripetere con l'ultima scoperta di brusco il quale riconosce
Che ci voleva sempre una media impresa questa acquisizione del brusco negli ultimi tre quattro anni della sua vita dove dice ci voleva sempre una media impresa
Questa questo sistema salta salta per ragioni che sono in parte legata alla natura della tecnologia della trasformazione digitale in parte a scelte politiche del neoliberismo perché perché la trasformazione digitale la conoscenza che che essa ecco concede potrebbe potrebbe dire consentire a tutti di avere di accedere potrebbe aumentare addirittura se ci fosse sepolto qua
Il mutualismo fra le impresa perché consente di costruire accordi e reti anche a distanza Sandro anche riconoscibili a un potenziale
Tipico
Della grande forza di un pezzo della piccola impresa italiana peccato che quell'impresa abbiamo la che quel tocco la conoscenza scusate abbiamo lasciato
Che si concentrasse delle mani di pochissime imprese non abbiamo governato il progresso tecnico non abbiamo Brent governo di cambiamento tecnologico e quindi oggi la piccola impresa
E tagliata fuori e tagliata fuori dalla possibilità di essere sulla frontiera dell'innovazione e nonostante questo e questo è bello del pay per c'è una un pezzo interessante che si collega anche a un Pepe di prima citata Righetti ma certamente Righetti erano e il coautore di questo P perché sto per citare adesso che si collega anche un lavoro di Schivardi di sette otto anni fa
Che ci racconta una cosa sono morte tutte le piccole mentre se no si sono polarizzate il sistema delle piccole e medie imprese italiane si è diviso in due tronconi radicalmente diverso e ce lo raccontano con pezzi in mezzo che loro chiamano riciclabile che ce la potrebbe ancora fare un pezzo di piccole mele per italiana che ancora innova che esporta
Che ha retto in qualche modo
Su una frontiera che vi si tratta di capire se è una frontiera se la frontiera Orselli mediato direbbe Prodi feretro frontiera probabilmente arretra frontiera quindi è servente di qualcuno ha bisogno ma è comunque in una filiera in cui serva qualcuno anti cinesi non
Non li ammazzano quando arrivano
E poi ce n'è un pezzo che sopravvive soltanto con bassi salari Vitone neoliberismo è la seconda volta che torna poi nel chiudere lo so nominerò la terza volta e la più importante è la più grave dei danni che ha fatto
Perché perché neoliberismo che acconsentì consente a queste prese sopravvive Emas massacrando i lavori neoliberismo che ha liberalizzato il mercato del lavoro che ha fatto il disastro che ha fatto
Facendo della della totale utili del lavoro precario una dei delle grandi novità della del ed è l'attacco ai sindacati la demolizione dell'inutilità dei sindacati uno dei suoi cavalli di battaglia questo ovviamente consente a queste imprese di fare ricordo Sylos Labini e diceva
Per senza locale un marxista evochiamo libera un altro liberalsocialista
Il quale diceva sente che il capitalismo è un animale straordinario perché si adatta a quel al alle circostanze se le circostanze impediscono alle capitalista di sfruttare il lavoro quello lavorerà di più lavora meglio dovrà fare innovazione tecnologica e la
Concorderà anche con i lavoratori molto semplice senza farla troppo lunga
Questo hai capito è questa il capitalismo allora
Quella questa divaricazione oggi avvenuta ed è grave l'ultimo pezzetto su su impresa riguarda invece l'altra faccia della medaglia la grande impresa che serve sempre qui
Il messaggio di di Marcello raccolto da molti autori qua dentro è molto semplice ci vuole qualcuno che faccia che stia sulla frontiera davvero che faccia alta ricerca ci vuole ne abbia bisogno ce l'avevamo
Ce l'avevamo
Data la notoria
I capacità del nostro Paese di produrre grande impresa qua si apre la discussione su cui Cacco libero riguardo dieci anni della mia vita perché le grandi imprese private italiane non nascono perché troppe poche piccole imprese diventano grandi
Finanza qui non ce n'è molta in questo in questa analisi sta di fatto lo sapete la situazione
La situazione e di un Paese nel quale le piccole e medie imprese non crescono riescono non riescono a alla K a convincere capitali Esterni bancario finanziario non vogliono convincere capitali esteri bancari e finanziari entrare tant'è vero che nel trasferimento generazionale le imprese muoiono ne abbiamo uno dei più alti tassi di natalità continuato recuperati dal Senato arriva
In preda reale uno dei più alti tassi di cadute imprenditoriale
Del del del mondo in questo contesto dove non ci sono grandi prese le grandi imprese italiane la grande ricerca la fanno le imprese pubbliche questa Pastore conoscete benissimo che non vi devo sa raccontare la cosa
Marcello sosteneva che la ragione per cui erano saltate era
Sta scritto nel nel raccolta di saggista del capitalismo italiano sono tesi era diversa da quella mia e di Sandro Trento diceva perché è andata via la generazione che aveva fatto l'antifascismo cioè lui ne faceva una questione drammatica ritiene aprì quando Romiti così
Non c'è speranza questa non era il mio convincimento e non è il mio convincimento
Penso che noi abbiamo semplicemente che c'è stata una fase degenerativa degli anni settanta che ha creato l'alibi del neoliberismo
Questa fase degenerativa è dovuta a errori gravi che hanno del modo in cui si è si sono risanati negli anni settanta alcuni punti deboli che riguardavano la capacità di verifica dei risultati da parte del manager pubblico un'impresa pubblica e come una public company con la differenza che l'esercizio sulle delle monitoraggio viene fatto non dal per conto del popolo che possiede le azioni di queste imprese questa questa è la differenza
Qualunque fosse la differenza da me Marcello sta di fatto che questa roba è stata demolita in due modi in uno noto le privatizzazioni affrettato i lavori di Ciocca di tanti altri ma il secondo modo che vi ha richiamato più volte in questo in questo volume il secondo modo in cui sono state demolite è stato non usa ed e più facilmente rimediabile
E del fatto che oggi non abbiamo cinquanta per cento del fatturato
Della borsa e fatto da imprese pubbliche quindi l'Italia ancora un grosso patrimonio imprese pubbliche quindi queste hanno sono avanzatissime dal punto di vista della potenzialità tecnologica
Sono trent'anni che queste imprese non ricevono un solo mandato
Vengono nominati amministratori delegati presidenti non c'è mandato non c'è missione strategica
Qui siamo uno è portare a voi qualche elemento e chiudo su questo dato che abbiamo ritenuto come Forum diritte che abbia riteniamo il fatto di tornare a dare una missione strategica le imprese pubblico una delle chiavi che trovato una chiave rapidamente attivabile
Quasi urgentissima ci siamo auto costituite in commissione d'inchiesta
Insieme ad Adriano ventina Giovanni dosi a Francesco Vella Mucciarelli e stiamo intervistando Coni chatta marzo Chatham House sul con colloqui di due ore tutti gli amministratori delegati e dei presidenti delle ecco aveva arrivato
Un altro partecipante al gruppo che che non sa mai esercitare perché
Che Edoardo Reviglio
Che è anche parte
E ci siamo autocostruito in questa cosa e stiamo intervistando questi imprenditori Telecom con per e da dalle interviste che rilascia Remo in maniera pubblica potremmo valutare
Diciamo di trovare delle maniere di ragionare su questi risultati assieme ne ricaviamo per ora arriva la conferma di uno straordinario potenziale di un'assoluta assenza non c'è un luogo all'interno dello Stato in quindi la politica dell'amministrazione discutono con queste persone faticosa
Sono loro potenzialità tecnologiche di cosa possono fare
Mi farebbe un enorme piacere sentire cosa poteva cosa potrebbe dire Marcello in questa situazione però non lo possiamo fare però intanto e ringrazio in maniera veramente calda
Il la al il fatto che questa rivista che che che nello sforzo culturale che state facendo avete avete avete centrato due tre tematiche non no non le ho citate tutte altri faranno faranno che spero divengano alimenta un pubblico dibattito
Ok allora adesso passiamo la parola all'Aurelia l'archivio
Aggiungiamone cose bisogna legati
Beh anch'io
Sono
Molto colpita positivamente dal livello dei lavori che sono raccolti in questo numero della rivista L'industria e quindi anche il mio ringraziamento è grandissimo
Come diceva Maurizio Franzini all'inizio
E tutti i contributi secondo comma ad un livello e aspirazioni molto alte legata alla ricordo straordinari contributo dato da Marcello De Cecco e io azzardo proprio avendo letto con cura tutti tutti i saggi
Il giudizio per cui largamente corrispondono queste spiegazioni quindi livello altissimo e vorrei dire perfino di più
Siamo di fronte un po'a una svolta
Adesso cercherò di argomentare e cercherò anche di spiegare perché questa svoltava
Che gli attori ci offrono vada conta in tutte le sue potenzialità e quindi mi spingevano
Su sotto un versante su cui gli attori non si sono spinti di ma ci sono tantissimi elementi sottostanti cilindriche
Caro Romano degnissima questa possibilità su ragionamenti un po'più di fondo su
Come mai
Anche le sinistre e la sinistra è stata astemi CPT di tutto un processo che ci ha portato a questo punto e cosa si dovrebbe fare adesso per cambiare
La mia sintonia e profonda con le analisi specifiche che vengono costruite nel numero e anche con il quadro concettuale che bene parlarne a proposito di quella che io ritengo che sia un'occasione di svolta che questo numero ci offre il quadro concettuale che che sottostante che è un quadro concettuale come dice ricordava il nostro voto direttore di Tommaso
Assolutamente alieno dalla semplificazione che non tenta dicotomie drastiche molto complesse soprusi variabili tante variabili che vengono non monolitico
E dentro un filone istituzionali sta che nella tradizione della dottrine economiche italiana non è così consueto soprattutto circa che veniamo da trent'anni di neoliberismo e quello che si è affermato
è stato econometrica a tutti i livelli calcoli matematici azioni esasperata
E invece questo recupero istituzionali sta e molto importante devo dire subito in premessa che ci sono party di queste analisi per le quali io sono molto grata perché mi sento perfino un po'come dicono amo notifichi inglesino quindi la mia espressioni più inglese
Non mi non mi prendi alla lettera per quanto riguarda l'Italia mi sento vendicata
Perché a differenza di Fabrizio io sono stata nel mio piccolo piccolissimo infatti
Però insomma
Io sono stata assolutamente di di cui di quei pochi pochissimi degna di nostri attori citando Sylos Labini come uno dei pochissimi che contestava la retorica del piccolo è bello
Sono stata tra quelli che anch'io contestavo questa retorica io lavoravo in quegli anni accesso per centro studi di politica economica del vecchio Pci avevamo una rivista politica ed economia
E nella deserto che si è poi determinato la chiusura dei centri studi la chiusura di queste riviste ce ne erano c'era un'altra rivista straordinarie democrazie diritto ed è stata una iattura terribile
Era difficile contestare quella retorica anche il dispetto alle trattazioni estremamente raffinati di autori che Fabrizio adesso ricorda de Cattini brusco
E che e non avevano niente a che spartire con simbolici Beauty for
E che è siccome dobbiamo eliminarle le persone complimenti le teorizzazioni incredibili che ha fatto il Censis definita l'Apologia
Distruttiva anche di tantissimi potenziali che invece abbiamo mantenuto
Ma anche e dunque nelle trattazioni di Becattini ed il brusco e di altri ricordo capire chitarrista inchiesta e e tanti altri insomma Enrico Pugliese che ho visto qui ma lui è sempre stato molto più prudente essere non si è sbilanciato
E e quindi è è la prima volta a mio parere che ci capita di ve di vedere e in una con una trattazione di raffinata argomentata contestato radicalmente
Non solo il mito ma addirittura con una interpretazione che dici questo mito eh
Alle urne civili del declino italiano
Perché questa e la tesi più forte che almeno io essi sentiremo i nostri attori è Franco da dalla lettura e l'altro aspetto su cui mi sento molto vendicata riguarda le privatizzazioni
Perché qui i giudizi che si dà sul sul sulle privatizzazioni sono giustamente molto
Non c'è mai asprezza c'è Sanremo molto Rigoni ma sono anche anche le privatizzazioni sono indicati con me una delle origini di fondo
Del fatto che non abbiamo più una grande impresa di fatto o ne abbiamo pochissime ce ne sono rimaste pochissime anche se son d'accordo con Fabrizio quando dice che potenziali ancora enorme
E di conseguenza diamo sempre meno ricerca e sviluppo innovazione fatte fatte dal sistema imprenditoriale italiano perché lo sanno tutti che a fare ricerca innovazione sono soprattutto le le grandi imprese e mi sento vendicata perché viti Cordero non dovrei forse farlo ma io sono stata l'unica il vero il esponente governo D'Alema che si è dimesso Darko
Si è dimessa Invimit sì dal Governo da prima in polemica sulle privatizzazioni zitelle con nel mille novecentonovantanove
Mi piacerebbe poter re raccontarvi di più di quanto delle della successione di argomentazione del processo analitico che viene compiuto in questo numero
Ma non lo farò perché se no trentotto prendono troppo tempo
E vado invece a quelli che a me sembrano aspetti
Sui quali appunto spingere in avanti la nostra la nostra riflessione mi limito ricordarvi che nella cent segnalazione ridere della difesa ossessiva della piccola dimensione d'impresa che è stata comune alla democrazia cristiana e al Partito Comunista Italiano
Però voglio dire in un certo senso perfino di più
Per il Partito Comunista Italiano ricordate il Palmiro Togliatti Emilia rossa i ceti medi produttivi e in questi saggi si viene viene e di costruito anche la connessione che c'è stata tra acquisto baricentro sulla piccole e medie dimensioni ed evasioni fiscali l'enorme evasione fiscale che si è venuta a creando in tutti gli anni in tutti questi anni perché c'è stata
Questo privilegio della piccole dimensione portava a una grande tolleranza per l'evasione fiscale tolleranza che si spinge fino a oggi quando qualche tempo fa abbiamo sentito parlare Luigi evasioni di necessità è la esponenti della sinistra badate e che credo quelli del della destra in questo allora non mi interessano molto quindi la la Rete di connessione tra a scarso controllo sull'evasione fiscale svalutazioni competitive crescita del debito pubblico
Anche questo è un elemento che vi voglio sopra da segnalare c'è un'attenzione alle questioni del debito pubblico che non consente minimamente di vedi vedere ne uno sposalizio della tesi che la spesa pubblica va bene comunque e che deficit è è è una questione irrilevante non c'è quest'arte questi c'è una trattazione molto rigorosa e molto attenta anche di questi aspetti e viene ricordato tra l'altro di Marcello De Cicco
La critica che del keynesismo bastardo che età poi prevalso negli anni ottanta
E negli anni Novanta
Ma la connessione è appunto
Tra piccole e medie dimensioni è scarso controllo dell'evasione fiscale su valutazioni competitive bassi salari c'è una grandissima attenzione alla questione dei salari
Scarse innovazioni competizione e questo è era un po'il sistema di Sylos Labini
Scarsa innovazione competizione basata sul prezzo quindi competizioni di basso livello di bassa qualità e e mi e e quasi per nulla innovazione
Quali sono qui i problemi che la storia ci consegna oggi sui quali a mio parere bisognerebbe più
Insiste
Intanto Sempre questi saggi Ricci consegnano una riflessione questa in particolare nel saggio di Arrighetti
E Landini mi pare che si chiami sui
Sì
Non solo i problemi che abbiamo oggi non sono affrontabile sì è vero che la questione cruciale
La scarsa innovazioni
I scarsi investimenti in ricerca e sviluppo l'istruzione e l'education assolutamente trascurate bistrattate i differenziali col Sud che non possono essere ricondotti a acqua alle visioni
Tradizionali che hanno uno uno un razzismo strisciante comprese
Quei le analisi che io qui ho al sulle quali mi sono anche in parte formata sul familismo amorale sulle che qui vengono ricordate
Ma quindi non solo al Nord le riforme strutturali non sono la la formulazione ambigua le policy si adeguate e le riforme strutturali voi sapete sono flessibilizzazione dei mercati del lavoro
Contenimento dei salari flessibilizzazione dei mercati del credito dei prodotti e dei servizi
Non solo non sono queste che perché tutto questo ha scarsissime se non nulle ricadute sulla capacità innovativa che è quella che va ricostruita Maurizi Arrighetti e Landini
Sostengono la tesi che siano proprio queste riforme strutturali che sono state fatte
Nella soprattutto negli anni novanta
Alla all'origine della bassa produttività dei risultati di loro dicono inattesi
Che insistendo tantissimo sulla liberalizzazione del mercato le fazioni sull'apertura al commercio internazionale la riforma del diritto societario citano tanti elementi che riguardano proprio il diritto dell'economia
Tutte le riforme che avevano come nucleo concettuale
L'idea che bisognasse abbandonare definitivamente il modello dell'economia mista affidarsi al mercato e alla mobilità dei fattori e questo sarebbe stata la soluzione
E addirittura quindi la tesi e che sì o no non sono siano inadeguate queste riforme e insufficienti ma siano addirittura risse la causa delle declino della stagnazione attuali
Ovviamente d'analisi di questo tipo
è nasce l'indicazione di perseguire politiche che non si limitano a compensare sui costi soprattutto compensare sui costi le forze imprenditoriali ma diciamo le politiche di compensazioni anche di tipo comunitario
Trasferimenti monetari come credito di cittadinanza non sono quelle che possono farlo di attivare una dinamica forte e dunque è io ne traggo una valutazione anche e di un valore limitato che hanno anche politiche basate sulla riduzione del costo del lavoro che la politica
Fondamentali io penso forse l'unica in questa fase perseguibile ma è anche la politica fondamentale che era segnato la legge di stabilità
Recentissima cui anche il ministro Provenzano a egregiamente contribuire poco ma tanto più loro i queste analisi
Attorno anche su questo punto tanto più se di politiche di riduzione del costo del lavoro si basano su un finanziamento con spesa corrente pur ricordati
Eh sì ottanta euro di Renzi nella sua nella loro prima formulazione sono stati finanziati con Spesal corrente
Quindi le politiche che dobbiamo immaginari sono politiche che devono rimuovere i fattori di costo che sono quelli veri veramente vincolanti limitanti
E quali sono questi far queste capacità di sono grandi piani di investimento
Piani d'investimento in infrastrutture di trasporto e telematiche in green economy in istruzioni in universitari circa e lavoro
Qui c'è un punto su cui avverto una certa reticenza perché personalmente sono arrivata con maturazione non semplice età alla convinzione che sia assolutamente nel giusto la CGIL che nel due mila tredici è stata l'unica struttura e dal due mila tredici oggi ed è l'unica che lo ha fatto annunciato a minacciato un Piano del lavoro
Io penso che bisognerebbe per seguire questa linea fino al punto di anche di immaginati
Piani che utilizzino lo Stato come improprie of last resort come sta facendo non solo Bernie Sanders che di cui tutti dicono che socialista ma anche democratici centristi negli Stati Uniti
Allora penna e mi avvio a a chiudere
Ci sono però se vogliamo che si per seguire questa linea
Delle sottolineature quindi questi io non ho nessuna su osservazione critica da fare perché sono totalmente adesiva penso che c'è delle sottolineature gli elementi critici su cui lavorare come ha fatto già Fabrizio e con il quale sono d'accordo per esempio appunto sulla pubblica amministrazione
Cui facciamo a dotarci di uno Stato strategico di uno Stato che danno la mission uno Stato strategico uno Stato rinnovazione come dice appunto Mariana Mazzucato gruppo delle persone che lavorano con lei
E quindi noi abbiamo già sentita più pesante del neoliberismo perché neoliberismo ha talmente praticato con lo Stability viste affamare la bestia che la bestia e tramortita ormai siamo di fronte anni hanno una situazione veramente molto critica da questo punto di vista il saggio gentile Alfano vittoria mi pare
E è molto utile da un sacco di informazioni ma io l'avrei costruito di meno su una letteratura tipica degli anni Novanta ancora sul public management e quindi di fatto sostanzialmente interna alla visione neoliberista
Infatti in quel saggio e molto citato Sabino Kabel Cassese che il capostipite in Italia di cui e che quello di io ho scelto di dire nome e cognome oggi ma lo faccio un po'sempre e alla responsabilità
Consales di aver sostenuto il primato della Governance su governa ma portandoci alla citazione
L'attuale
L'ultimo aspetto che penso lo lancio sullo lì
Non possiamo ricavare da tutto ciò un giudizio anche sui governi di centrosinistra nelle nel nel ventennio che abbiamo alle spalle io penso proprio di sì e penso che ci sia un'autocritica da farsi esplicitamente io ho sentito più volte Giuliano Amato
Auto in anche in sedi pubbliche vive esplicitamente che sono stati fatti degli errori perfino nelle privatizzazioni degli istituti di credito delle banche che erano prima pubblica
Non ho mai sentito a è l'unico che ho sentito sì tu guardi l'orologio si
Io penso che ci siano delle delle autocritiche da farsi
Continuo a pensare che l'esperienza del primo governo Prodi sia stata straordinariamente positiva e l'errore Massimo è stato fu quello delle privatizzazioni
Ma adesso il discorso sarebbe troppo lungo io che ho ho seguito da vicino tutta quella folla e mi sono poi dimessa sulla faccenda Telecom
Vi dico che c'è un c'era una situazione estremamente complicate non era soltanto di fare cassa scegliere una via facili di fare cassa era molto più complicato in ogni caso ritengo che l'interruzione della fine del mille novecentonovantotto si è stata una sciagura una sciagura tutti i nostri drammi nascono da lì
E penso anche di qua aggiungo che dò un giudizio anche molto positivo anche nel secondo governo Prodi a differenza di tutto quello che si dice che era tutto molto tu litigio sì è vero era un grande litigio
Una in quei due anni sono erano state poste
Delle dei dei paletti molto importanti anche ad argini del neo del populismo che sarebbe poi arrivato anziché era già arrivato prima con Berlusconi
E
Emanuele felice Nuvolari è vasta parlano di un deficit cognitivo
Attribuito alle tecnostrutture alla classe imprenditoriale al alla classe dirigente o questo il titolo il tre ecco io credo che sia così ma credo anche che è arrivato un po'il momento di parlare di un deficit valoriale e morale
Non morale nel senso che la questione morale
Nemmeno del grandissimo Enrico Berlinguer che penso che avesse degli elementi di un realismo che no non dovrebbero essere oggi riprodotti
In un altro senso in un senso weberiano o in un senso hegeliano di ethos collettivo
Perché noi siamo il paese di Machiavelli e il Paese anche di Benedetto Croce
Il quale teorizzava come sentiti tutti la distinzione assoluta e di etica e politica
E in un contesto di pensiero mobilissimo sia chiaro avete acquisito abbiamo ancora tantissimo dai imparare
Io non è che intendo crimini del criminalizzare un intero popolo in questi giorni che ho fatto un trasloco molto impegnativo di casa mia è ritornata tra le mani un'intervista che aveva dato Ciampi alla stampa era tessile
Presidente della Repubblica il cui titolo era questo
Cambiati
Il Paese se non denigrare lo
E questo mi sembra veramente un monito in importante però eh imposti è anche importante prendere atto che mentre se parliamo di di ATC cognitivo leadership valoriale la Democrazia Cristiana di sinistra
Ha avuto
Un patrimonio importante anche dal punto di vista per l'appunto culturali perché deficit cognitivo poi a sua volta ha bisogno di essere spiegato da che cosa viene non è per caso che la Democrazia Cristiana di sinistra ha saputo realizzare corsie perché ha anche avevano letto che insegna mentre e i gli eredi ieri a quell'ora non erano soltanto eredi i veri protagonisti del della a grande operazione di costituzionalizzazione delle masse che fece il Partito Comunista Italiano però che insieme
No non sapevano manco chi era quando hanno cominciato a sapere chi fosse
Lo hanno molto deciso ci sono
Ecco verbali dei comitati centrali del Partito comunista in cui si rideva per esempio al Piano del lavoro del quarantanove gli si Vittorio che era stato costruito con i crimini con la con l'apporto fondamentali
Dei keynesiani dell'epoca che non vede Chiafura difesa Sylos Labini Giorgio una martedì la Malfa padrini eccetera eccetera
Ecco io ho ho proprio l'impressione che dobbiamo risalire anche a questi mondi se vogliamo spingerci in avanti verso il meglio come tutti desideriamo fare
Grazie
Grazie a Laura adesso passiamo al ministero Provenzano
Grazie produzione delle regioni ritrovata territorio da guarda
Riesco persino a farne a meno arma non in questo caso perché ci tenevo particolarmente ad essere qui e vi ringrazio di questo invito che mi fornisce l'occasione di interloquire con
Una discussione
Che trovo interessantissima importante farlo in un volume dedicato a Marcello De Cecco per me è molto mi mi invita anche qualche mozione perché il poco che esso di economia io lo devo al fatto che studente di diritto a Pisa negli anni in cui scoppiava la crisi economica e tutti cominciavamo a improvvisarsi un po'economisti nella vasta disponibilità di persone citano grandi insegnamenti economia c'era la mia scuola Sant'Anna c'era Giovannino ad Osiride sempre complicato da seguire con i suoi modelli eccetera
è è abbiamo avuto la fortuna Adesso parlo forte
Ecco ci c'era una signora che mi incitava molto abbiamo avuto erano cose un po'private ma adesso le racconto in pubblico con emozione abbia avuto la fortuna che Marcello De Cecco è normale iniziava i suoi corsi di storia della moneta e della finanza
Erano corsi senza formule matematiche in cui ci parlava della storia dell'uomo della vicenda delle imprese italiane dei nostri paesi con il suo accento
Meravigliose ci ha fatto un po'innamorare di queste nostre economia e dargli e anche un po'un'anima
E da allora o anche un po'deviato dal mio percorso di studi risono dottorato in merito pubblico dell'economia
E e ho iniziato diciamo a seguire un percorso che mi ha portato qui e anche nella discussione del confronto con alcuni degli autori di questo volume
è stato detto e non devo dirlo io quanto manca Marcello De Cecco il vuoto che ha lasciato Mosca noi dobbiamo noi siamo quelli che sopravvivono ci tocca assumerci la responsabilità che deriva da questo
Torna in tantissimi punti del saggio in la gli aspetti diciamo più legati alla vicenda del capitalismo italiano ad aspetti profondamente politici come quello in cui ci sarà senza affrontano della disciplina Esterna come via sbagliata lo sviluppo italiano dicono loro potremmo dire
Via insufficiente o addirittura una scorciatoia che ci ha portato in un vicolo cieco vacche fare molto con diciamo tutta la riflessione di questo volume su o se l'Italia oggi io lo trovo di una straordinaria attualità perché torna questa domanda che non è più solo materia di storici economici sul perché questo nostro Paese non è riuscito a sostenere nella sua struttura economica e produttiva le verità di quel secondo dopoguerra di quel miracolo che come sappiamo noi chiamiamo così perché ci piaceva commedia El Nano dramma ma non è stato un miracolo è stato un insieme di politiche pubbliche di catene di comando di diciamo di spinte sociali di pensiero e l'azione pubblica
Poi entrata dei risultati perché non è riuscito a sostenere quei ritmi e perché si è avviata su un sentiero di stagnazione o anche di definitorio non riprenderò
Diciamo tutti i temi di questo usati di questi di questi disagi che sono contenuti nel numero proverò interloquire con alcune delle cose che a me sembrano diciamo più rilevanti anche anche per l'azione politica che dobbiamo compiere
Saggio di pagano anche è stato detto io concordo in soldi o molto
Bello originale che dice anche cose nuove su un nervo scoperto della vicenda
Nel nostro capitalismo italiano è in fondo
Ho cioè se chi poteva immaginare che Alpi più di vent'anni di distanza quasi vent'anni di distanza
Noi oggi discutessimo come accade ormai correntemente sui giornali di un ritorno definire in che è un po'la Nemesi di quelli che immaginavano attraverso la la liquidazione di avviare Pd aprire un un nuovo processo nuovo equilibrio con nel capitalismo privato quello italiano
Ma diciamo ben incrociare diciamo quelle scelte di quegli anni con il grafico sulla produttività che riportate
Nel nelle nell'introduzione felice pagano fa abbastanza impressione ovviamente non ci sono la storia è complessa i nessi di causalità all'anno
Indagati contestualizzati nelle loro molteplici Effetti
Però siamo alle prese ancora oggi con uno dei punti che è emerso che mi pare che alla fine diciamo delle varie posizioni che sono state assunte
Nel corso degli anni della riflessione a cui diciamo illustri autorevolissimi relatori hanno partecipato oggi a che fare con questo patologico nanismo con cui come
Lo definisce lungo e ci sono appunto gli ammonimenti che tra i primi Marcello De Cecco dava su quella stagione cioè su come
Le privatizzazioni potessero essere un ulteriore elemento indebolimento del nostro sistema produttivo in quel passaggio decisivo
Di questo aspetto a me interessa vorrei dirlo subito il dato politico perché
C'è
Diciamo così
In in controluce in tutto questo questa riflessione
Molto approfondite alla scientifica anche un po'dimmi una riflessione che si apre sul viso classe dirigente mi hanno avuto in alcune scelte non passaggi
Classi dirigenti è stato ricordato per esempio che io mi ricordo proprio questo le sue parole quando ci racconta di queste cose diceva milioni orgogliosi della di nella piccola dimensione del nostro sistema produttivo di questo capitalismo dal volto umano lui rideva molto sul fatto che Clinton deriva era chiamato qui a studiarlo
E a prove in danze quando loro continuavano però invece ci diceva investire sulla grande impresa che è un po'come la storia a cui abbiamo assistito perché il consenso di Washington aveva per gli altri non certo Washington in tutto questo
E ci ha dato un po'non solo il danno ma anche un po'la beffa di molte cose che ci sono non so la politica industriale che è stata riportata diciamo in auge da un erede della Thatcher in Gran Bretagna
Fondo monetario internazionale che per primo ci dice che
Il capita che il neoliberismo ha fallito insomma tutti i limiti politici di fondo a cui diciamo ormai mi pare che con lentezza con fatica
Stiamo provando a a a sbarazzarci
In questo vorrei dire vorrei chiarire un altro punto secondo me politico che molto spesso anche a sinistra nella riflessione
Si affaccia cioè questo tema che la responsabilità diciamo di aver abboccato a queste frottole non è di quelli che c'era contavano ma è nostra
Cioè il fatto che abbiamo smantellato buttando via il bambino con l'acqua sporca come sempre accade in molte delle vicende italiane
Un sistema che invece andava profondamente riformato come spesso diciamo raccontato anche Fabrizio è dovuto a qualcuno ce l'ha chiesto insomma la sovranità non è stata limitata è stata anche un po'autolimitata per un elemento di minorità politica culturale di classi dirigenti che non potevano più difendere indeterminato passaggio
Alcuni aspetti del nostro sistema a politico economico e istituzionale e questo fa molto riflettere su o per per ridare credibilità personale per contingenze storiche
Fa molto riflettere su come molto spesso
Diciamo la politica così bistrattata che perde tanta autorevolezza io provvede in prima persona cioè pensa godevo rivolta più simpatica e tanti amici perché la devi fare questo mestiere che considerazione ma questo è un tratto personale lasciamo perdere nella discussione ma
Devo dire che in realtà la Bolivia poi ha un ruolo abbastanza decisivo ci sono frangenti in cui le sorti di un paese del suo sistema economico e produttivo sono legati anche alle vigenti del alle vicende delle classi dirigenti
Quindi su questo io poi alla fine ci torno per dire qualcosa
Perché secondo me questo aspetto proprio della politica è decisivo ed emerge anche da un volume che in realtà ci racconta anche
Di molto altro qual è il risultato di tutto questo con il mutamento tecnologico
Uno dei risultati
A è una cosa di cui parlava Fabrizio barche su qui ci torno perché mi sembra un elemento spesso trascurato nella nostra discussione cioè
Che ne parliamo di tante disuguaglianze esistono spesso trascuriamo questa disuguaglianza interna assiste a produttivo questa polarizzazione questo dualismo
Tra una quota sempre più piccola di impresa e di medio dimensioni che fanno registrare per forma anzi importante in tutto il Paese anche al sud
Sono inserite le catene Ubaye lavora ottengono del valore tengono in attivo la bilancia commerciale
Hanno relazioni industriali più avanzate è una stragrande maggioranza invece che sopravvive attraverso meccanismi competitivi al ribasso numerose analisi una cena ma anche un po'
Noi dico ma insomma loro ormai alla Svimez
In questi anni ci hanno fatto vedere anche quanto questo incide sulla dimensione territoriale c'è un aspetto di la conseguenza di questo processo così gestito che è un aspetto secondo me decisivo come questa trance transizione chiamiamola così così ci passa tutto
Da cui il modello a quello che è venuto dopo
A differenza delle aspirazioni anche delle buone intenzioni dei privatizzazione di privatizzatori non è riuscito a conseguire quella separazione tra proprietà e controllo invece
Paradossalmente garantisce il presidio pubblico oggi
E
Lo vediamo Telecom un punto quello che significato in termini anche di perdita di capacità manageriale nel nostro Paese insomma questo stranota ma la vicenda è l'attualità di Autostrade ad esempio classe in caso classico con cui ci troviamo
A fare i conti
Terza conseguenza che invece punto uno degli appigli di cui si è già discusso che in realtà
Il presidio industriale tecnologico ore tuttora garantito le trasformazioni di quella che era la grande impresa pubblica e che resta
La chiamiamo grande sarei in realtà diciamo rispetto alla dimensione la nostra corte di della competizione
Mondiale con cui faceva i conti è un grande dobbiamo mettere tra molte virgolette ma che resta grande rispetto al resto della dinamica italiana e dunque ENI ENEL Leonardo Finmeccanica
Hanno o costruttivi costituito filiere molto importanti hanno raggiunto processi di aggiornamento tecnologico sui quali vale la pena di riflettere
Sia per le cose che diceva Fabrizio poi ci torno sia per la capacità anche di determinare un assetto complementare di crescita
Tra pubblico e privato che in molti casi anche intorno a queste e grandi aziende comincia a tornava al svilupparsi
Va beh nero puntato tante cose perché qua ci son tanti professori quindi Miniero preparato però voglio dire
Soro una cosa che a cui tengo particolarmente intorno a questo provare a fare un ragionamento conclusivo che questo tema del ruolo dello Stato che ritorna
Il diversi in tutti i saggi diciamo con cui facciamo Conti
E mi sono appuntato una frase che avevo cancellato ma dico di percepire Cecco del due mila undici sui articoli su Repubblica diceva
Ci sarò Paesi proposito discipline Sterna eccetera
Ci sono paesi sommersi e salvati dall'euro i sommersi sono quelli senza Stato perché in questa temperie di globalizzazione integrazione internazionale solo chi allo Stato riesce a sopravvivere
Questo è è un tema secondo me decisivo otto solo che rispetto a
Agli anni in cui ancora scriveva De Cesco mi pare che lo scenario in cui
Noi dobbiamo sopravvivere diventa ancora più difficile perché
La capacità la con di la competizione dei paesi asiatici sul fronte della formazione della ricerca dell'innovazione tecnologica della frontiera dell'intelligenza artificiale ad esempio sono
Inedite rispetto a quello che accadeva solo dieci anni fa perché anche nella crisi si sono aggravate quei processi gli economici
Che
Felice Nuvolari e basta definiscono strategie di sviluppo opportunistiche anche in questi anni nella crisi un pezzo di un sistema produttivo è andato
In quella dimensione allora come questo declino o diventa resistibile usare la formula di Yuggoth pagano sui
Punta su o riconoscere
E metterci testa dico io su questo modello italiano di controllo pubblico
Poi punta mi pare come tema decisivo sul superamento del limite dimensionale delle imprese
Spingendo le verso una politica che frodi raggiungere una dimensione efficiente in grado di introiettare e a sua volta
Contribuire a orientare i processi di innovazione con cui facciamo i conti oggi questo della dimensione delle imprese è un tema che torna anche infelice Nuvolari vasta
Io credo che al di là dell'aspetto diciamo prettamente competitivo qui cioè
Un tema mio avviso anche di di di cultura dell'impresa italiana da riscoprire in una dimensione diversa
Nel
Tra le molte palle alzate da questo volume che la la la la politica i governi devono essere chiamati a schiacciare gomme dice Fabrizio
Questa in realtà un po'l'avevamo capita io almeno l'avevo capita nella legge di bilancio
Ho inserito una misura che si chiama accrescersi al sud che è un fondo di duecentocinquanta milioni
Gestito dalla Banca del Mezzogiorno che nel frattempo si deve evolvere verso una realtà che prova a stabilizzare anche un po'il sistema del credito meridionale che dovrebbe andare proprio nella direzione di sostenere la crescita dimensionale delle aziende perché non molto spesso discutiamo dei problemi del credito quando il vero problema è la capitalizzazione delle nostre impresa e la capacità di introiettare ricerche Spina purché in una dimensione diversa
Cresce e cresce anche in complici in
Come dire in collegamento con realtà importanti dal punto di vista
Nella ricerca che scientifica Licata che nel nostro paese su questo ci torno momento
Tornano poco in termini di governance aziendale che è uno dei problemi
Maggiori del nostro Paese che noi vivo vediamo soprattutto nel passaggio delicatissimo nella transizione generazionale nella conduzione delle aziende
E soprattutto aggiungo io sul tema
Delle relazioni industriali
Che questo è un'altra è è una delle delle del degli elementi che do alla rivista io credo sia giunto il momento di tornare un po'a politicizzare
Cioè tirarle un po'fuori da una discussione che troppo spesso e solo o sindacale
E riportare in una dimensione un po'di discussione pubblica questo se le c'è l'operazione questo è un cerimonia ha detto voglio fare settentrionale Vallora s'apposta da vera ovale va be'non tutte leve varie vicende tutte le le le questioni che sono salto all'altro punto tutte le questioni che sono state a a va be'allora vado rapidamente
Aveva no
No no eccessi episterno Jando dimmelo perché io finisco subito no perché abbiamo sette motori ventisette alle ventuno e dieci sono di auto compensato figurati allora chiudo allora a fare una allora il c'è un altro aspetto importante che riguarda diciamo che produttività finanza pubblica le ferite da sanare la grande recessione tutto questo assume una dimensione territoriale molto forte che quello del Mezzogiorno ma non solo del Mezzogiorno perché
Il tema del lavoro oggi quindi della produzione è uno degli elementi che caratterizza anche
La complessità dei divari territoriali su come si stanno configurando nel nostro Paese dopo l'uscita del lavoro alla città adesso il lavoro attraverso i processi di agglomerazione di conoscenza attorno all'interno della città questo determina squilibri molto forti tra centro e in periferia
Variamente intese non parliamo stasera di aree interne che parliamo tutti i giorni via messaggio con Fabrizio Barca ma lascia diciamo tutto questo ha una dimensione territoriale sul Mezzogiorno cioè il tema secondo me diciamo che emerge con
Con forza mi pare appunto il
Felice Nuvolari e basta e questo tema del circolo vizioso
Di
Diciamo l'investimento nell'istruzione nella conoscenza nella formazione dall'altro
A modello di specializzazione dico così che determina un circolo vizioso che si alimenta a sua volta in una spirale sempre più
Regressiva come si spezza questo circolo vizioso va spezzato in più punti va spezzato
Nel con l'investimento nell'istruzione nella formazione va spezzato con nuove politiche industriali ma va tenuto anche un po'in mezzo perché c'è sempre un elemento che mancato fin qui che l'anello che tiene in queste due cose senza le quali Levski mente l'istruzione informazione non fa in tempo a produrre gli effetti il sistema produttivo che il perché nel frattempo alimentato quella fuoriuscita liberatoria
Di capitale umano che amiamo così
A cui abbiamo assistito in questi anni
Viceversa il la quel sistema
Produttivo che non richiede che non domanda innovazioni intelligenza determina anche questo un impoverimento del nostro sistema universitario industriale
Anche per politiche tra virgolette neutre di valutazione che invece sono semplicemente cieche ai cuochi per capirci
Tra di noi facciamo queste discussioni
è lì che il tema centrale quello del trasferimento tecnologico ecco io lo dico con una formula così suggestiva voi ma ci torniamo un'altra volta se dovesse tornare umili quello che ci serve uniti dalla conoscenza che rimetta
Diciamo Rin Rete
Una realtà varie realtà
Che su questo tema possono anche attraverso le grandi imprese questo decisivo operare diciamo con un mandato preciso
Una funzione anche di di di di nuovo sviluppo
Chiudo dicendo Marcello De Cecco usava una frase diceva il Novecento è il trionfo era Nemesi della sovranità economica dello Stato
La crisi è stata il trionfo e la Nemesi a mio avviso del ritorno dello Stato
Perché noi siamo oggi di fronte in una situazione diversa cioè oggi siamo assistiamo tutti gli affetti persino quando non ce ne siamo accorti ha un ritorno dello stato sicché siamo passati da troppo e che non avevamo avuto un pensiero su questo anche a sinistra siamo passati da l'economia mista e non c'è più all'economia confusa perché abbiamo ammassato qui vedo un amico un armamentario di strumenti pubblici intervento nell'economia in un grande magazzino che è chiamato Cassa depositi e prestiti ad esempio senza aver dato mai un commitment politico molto chiaro al punto che per esempio Cassa Depositi e Prestiti ludico da chi invece spero che dopo dicono in questi incontri così di sta chiamando i sei Genova scusate ma che stiamo facendo lì eccetera mi spiegate perché strategico
Per recarsi a depositi e prestiti è stato l'investimento in un resort di lusso nel Mezzogiorno che ha sede a Londra e non per esempio lei rétro porti meridionali per attrarre grandi investimenti e a logistica
Punto di domanda a questo punto di domanda penso all'operatore di ridurre il Governo fa il suo mestiere facendo facendo questo ecco e lì questo è accaduto per la mancanza di un pensiero sullo stato noi abbiamo bisogno di rimetterci Testa proprio perché non siamo più di alla fine dello Stato siamo al ritorno dello Stato e questo ritornello sotto va accompagnato con tre cose e sono i tre caveat che vorrei aggiungere alla vostra e anche alla mia riflessione né per il poco che c'ho partecipato adesso purtroppo non posso più
Il primo che lo Stato è fatto di persone fatto di uomini in carne e ossa non è un concetto astratto e chiede il vero grande investimento di militari ad
Per un'amministrazione pubblica in cui gli uffici centrali hanno la mediana grafica superiore a cinquantacinque anni di età
è al netto di scuola e sanità una percentuale di laureati che pari a un quarto e in cui dico alcuna tecnici dello Stato ci sono ridotti a poche decine di migliaia di unità in tutto il Paese in un Paese che era stato costruito e ricostruito dal Genio civile comici Jamie come disse
Tutto questo ha bisogno o diciamo di una nuova generazione
Questo anche un valore secondo me politico e democratico che torni a impegnarsi in macchina pubblica a tutti i livelli di governo questo significa un processo di reclutamento
Deve essere fatto ad ogni livello perché se poi fai un concorso anche buono dove selezioni anche competenze inutili Marinetti al livello più basso dell'amministrazione con prospettive diciannove schiacciate rispetto a quello dirigenziale che resta così come tuttora non non sei riuscito a farlo
Un in parte a almeno su su per le cose di cui mi occupo io che sono una piccola parte delle della dalla spesa pubblica e quella per lo sviluppo e la coesione
In questo Piano Sud di cui ancora non ho parlato ma di cui a questo punto non parlo una delle cose diciamo fondamentali sarà proprio questa
Anche attraverso i fondi europei a differenza di quello che non c'hanno fatto anche per spezzare alcuni meccanismi opachi con un sistema di assistenza e tecniche in giro per l'Italia
A esternalizzato
Competenze non capendo nulla all'amministrazione pubblica in cui si annidano anche i meccanismi opachi di intermediazione impropria tra Cecchi politici burocratici a cui il governo centrale
No ma fin qui guardato secondo tema tutto questo di cui parliamo
Sta a che fare con un processo che spesso si chiama di semplificazione
Ma che cosa diciamo e noi pensiamo la semplificazione delle procedure va bene va bene tutto
Tra l'altro alcuni passaggi vanno semplificati anche a presidio di maggiore legalità di lotta alla corruzione cioè alcuni bandi possono essere standardizzata in una pubblica amministrazione digitalizzati
Proprio per fare a mio avviso una lotta alle mafie che sia più chiara evidente ma la semplificazione a che fare diciamo siccome c'è un elemento in the indefettibile di complessità nella di Mimì vita pubblica
Ma come noi lo approviamo ma io lo affrontiamo con la proliferazione dei livelli di governo centristi decisionali centri di competenza
Che ha determinato un federali mo'incontrollato e un prezzo di decentramento in cui non si è capito più chi facesse cosa
Ma semplicemente diciamo in cui tutti un po'si controllavano avvicenda fornendo sì un grandissimo alibi rispetto a quello che si deve fare
Allora io non voglio usare la battuta che ho usato a qualche volta cioè ma vi immaginate italiana con la Enrico Mattei seduto a una conferenza dei servizi
Ecco su questo non voglio dirlo perché questo diciamo aprirebbe è uno scenario questo ma noi abbiamo la necessità di rimettere ordine questo Torres questo a seconda grande questione
Terza considerazione ultima rapidissima politica io penso che diciamo com'è non solo io per fortuna ma in tanti anzi io
Ne sono convinto che sono stato store convinto che oggi il tema non è più discutere di Stato e mercato come è stato fatto fin qui Pubblico e privato oggi la vera separazione il vero punto di rottura quello tra capitalismo e democrazia
Dovuto alle conseguenze di questo neoliberismo alla concentrazione di ricchezza e di potere per esempio nei grandi monopoli intellettuali che attraverso la privatizzazione di conoscenza di sapere qui secondo pagando abbiamo
Discusso tante volte mettono a rischio veramente le basi della nostra vita democratica della nostra non solo dell'uguaglianza della libertà e che prima si sono mangiati di uguaglianza e così adesso il piano piano rosicchia no anche la libertà
Ora
Allo stato può servire come servito sempre alla storia ad aprire nuovi spazi di mercato ad esempio ma tutto questo mi basta a rispondere a questa domanda democratica
C'è anche un lato oscuro del ritorno dello Stato come l'ha chiamato Giuliano Amato un urto alcune volte in maniera molto efficace nel lato oscuro che si che significa reazione chiusura nazionalismo
Una deriva securitaria del del ruolo dello Stato
Che se non anche se Fabrizio ha raccontato
Ai recentemente Livermore felice il messaggio sul Mulino che è stato pubblicato qualche giorno fa questo non diciamo si contrappone ma sì di è compatibilissimo con
Il neoliberismo e forse anche noi abbiamo dovremmo parlare più che di stato di statualità perché la sovranità abbiamo la necessità di recuperarla ad ogni livello a Roma a Bruxelles per quello che ci riguarda no lui per quello che riguarda noi perché questa statualità è lo strumento per portare nell'arena sovranazionale
Dominata dal potere dei giganti gli interessi di coloro che da soli non riuscirebbero ad accedere accusare sovranazionale questo è il Rolo del nello stato però
Io sono convinto che punto
Questo è un processo monco che non
Risponde a alle domande che invece ci dobbiamo porre in questo momento storico se non è accompagnato da unna rivitalizzazione rigenerazione delle organizzazioni sociali delle
Del mondi della cittadinanza attiva delle comunità
Che
Servono anche per esempio del del sindacato nel rapporto di lavoro nelle relazioni industriali che servono a compiere quel processo di democratizzazione della nostra economia senza il quale può essere piccola o grande un'impresa
Ma è difficile raggiungere quel benessere sociale e quella felicità pubblica a cui non dobbiamo rinunciare ad aspirare
Allora grazie grazie agli