Giorno della Memoria. Intervista a Sami Modiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz - Birkenau

Radio radicale siamo felici onorati di a vere ai nostri microfoni semi Modiano benvenuto sulle nostre frequenze summit allora il settantacinquesimo anniversario della liberazione di Auschwitz un anniversario una cifra tonda importante ecco innanzitutto come hai visto cambiare e modificare
La memoria all'interno del nostro Paese nel nostro continente nell'arco di questi anni
No non è cambiato niente dunque da quando io ho incominciato ad dal due mila cinque cominciato a parlare prodotto il mio silenzio lascio la continua sempre nello stesso modo
Poi non trovo non trovo Pomona dei fra no
Faceva rimane quello che sta si ricorre sempre la si ricorda bene il Governo italiano fa di tutto
Per farlo capire ai ragazzi nelle scuole
Fa anche dei viaggi a carico delle spese enormi per portare la grafia da oggi Birkenau ci saranno ancora dei viaggi continueranno che sia comune sia la Regione fa in tutt'Italia dunque vedo che questa cosa sulla Shoah rimane quando guardi poi quello che guardare verso non da me interessano io vado nelle scuole continuamente sono richiestissimi no
Non ho tempo per alla accontentare tutte le scuole che mi chiamano grazie a Dio grazie a Dio o dei riscontri molto molto positivi
La cosa venne facciamo un passo invece indietro perché ovviamente dato testimonianza anche personalmente l'ho ascoltata tante volte vede sempre importante centrale tuo punto sei sei stato punto nel nel nel campo di nazista di Birkenau li hai tra l'altro ha incontrato un altro al nostro manico che era
Piero Terracina che forse esatto che la rottura
Piero e Santo un contratto in un momento di grande disperazione dove uno solo avevo perso tutti i miei
Tutti i miei Mirko tutti ieri
Molti Nieri un momento di disperazione padreterno ha voluto che mi trasferissero Gallagher a dove euro
Nel mese di ottobre sono stato trasferito nei laghetti
Rao incontrato un ragazzo come me
Eravamo ragazzi Cerciello che lui aveva due anni più di me lui era di Roma io ero di Rodi
Abbiamo fatto amicizia
Amici e chiara
Un'amicizia che poi piano piano un piano piano si è trasformata in pratica rilancia
E con lui con lui abbiamo legato in un modo modo che non a parole per spiegare no perché era un luogo di morte sapevamo che dovevamo morire tutti e due lo sapevamo bene perché era l'unica via d'uscita eravamo dei condannati a morte
Ci siamo aiutati quelle parole non c'era un altro modo per aiutarci
Quando ero disperato io era lui che mi incoraggiava quando ero disperato Luynes ero io credo incoraggiava non passava mai gli allucinogeni il Padreterno ci ha dato la vita
No quando ci hanno dato la vita siamo rimasti silenzio totale
E poi pian pianino pian pianino ci sono stati e quelle che hanno voluto incominciare a rompere il silenzio parlare perché se parlavamo non ci credeva
Ignorò sono stato spinto così la libero di Primo levi da Piero Del Piero ridarci Roma o Venezia
Da molti altri a rompere il mio silenzio sono stato l'ultimo io ho incominciato ad nel due mila cinque e credendo anche che non avrei continuato ma poi ho capito che tutti questi punti interrogativi che mi sono portato appresso
Hanno dato una risposta sarebbe a dire che dovendo anch'io parlare rompe il mio silenzio e di questo non me ne pento
Non me ne pento assolutamente fin quando Dio mi dava la forza di farlo io non mi fermerò
I ragazzi hanno bisogno devono sapere la storia è importante senza la storia non si può andare avanti
E io sono Contento e quando verrà il momento di andarmene via ciò quasi novant'anni
Mio fratello purtroppo non ce la fa
Mio fratello mi ha lasciato ma ci siamo detti un arrivederci
Ci per tempo ci vedremo mai uno lo ricorderò fin quando potrò lo ricordo solo perché è stato anche lui
Molto molto importante con le ragazze
Stessa abbiamo una missione questa missione ce l'ha data padreterno e continueremo a farlo ora e piano piano piano piano
Se ne stiamo andando in in silenzio tutti con
La cosa mi M ringraziarti per questa conversazione la diciamo la tua storia è una storia appunto che che serve anche per raccontare quella di una di un'altra comunità ebraica distante geograficamente che era un'identica ebraica di Rodi deve di c.t. se è stato solamente uno tra i mi pare venticinque sopravvissuti
Ecco perché lì diciamo la nelle piccole avantieri c'era un programma Canale cinque dove io ho dato
Una intervista Robertson la per raccontarle per tenere in vita la storia di una comunità ebraica devo dire che purtroppo è stata cancellata completamente
Nella deportazione del quarantaquattro
Ecco e questo diciamo forse sulle sulle piccole comunità cita forse anche l'idea della dimensione di quello che ha significato il disegno nazista perché magari sui grandi numeri sulla vasta scalare è forse più difficile per la mente o ANA comprendere invece forse proprio da dai piccoli numeri dalle piccole realtà da vedere la sparizione forse si si comprende si comprende meglio quello che accadde certo punto è raccontato
Di di quelle di quelle due mila e cinque in quel punto Piero Terracina Latina Titti convinse ad accettare l'invito di Walter Veltroni che all'epoca era sindaco anche loro al loro programma Piero procedeva sembra proprio durante
Mia moglie Sharon sarà convinto perché io volevo volevo andare ad Auschwitz-Birkenau normare volevo andare in privato
In privato allora allora il pettorale una preghiera per mettere una pietra ma non mi sentivo pronto per andare poiché venuto è venuto Piero spingermi nel velluto Walter Veltroni e la comunità ebraica di Roma anche amici Pietro e io aveva fatto nel due mila cinque la mia prima esperienza credendo che sarebbe stata la prima e l'ultima perché parchi però partivano con un una grande fiducia perché andare a raccontare delle cose che sono incredibili
Sarebbe stato per me non è fare creduto sarebbe stato un doppio dolore Milva lega può succedere può succedere questo e di questo
Ringrazio Piero vi ringrazio Walter Veltroni ringrazio mia moglie e ringrazio la comunità
Che armi hanno spinto a rompere questo mio silenzio ma non me ne pento oggi sono l'uomo più felice del mondo
Sì sono felicissimo
Malgrado che permea ogni volta che vado in quel posto per un dolore tremendo
Mario Gallo che quando io racconto per me racconto raccolto verità è venuto tutto le scene che dico ma lo faccio lo faccio perché è necessario è necessario si deve sapere quello che è successo
Sì anche anche se c'è qualcuno qualcuno che nega l'evidenza a questo non ha importanza prego
Sì io faccio la mia io do la mia testimonianza quelli che negano
Che andassero pure loro a vedere
Esiste ancora la dimostrazione di quello che tanto
Bene davvero noi ringraziamo Sami Modiano per essere stato con noi sulle frequenze radio ringrazio
Perché questa mia giornata di dolore carattere necessario Sciarra sentita davano molti che esiste ancora un sopravvissuto
Grazie ancora Sami Modiano