Presentazione del libro di Lucio Villari "La luna di Fiume. 1919: il complotto" (Guanda)

Ma
No
Diverso
Certamente
Sì ritiene
Mancano
Senta bene buonasera
Questo libro
Credo si stesse già da tempo facendo strada
Tra i progetti di Lucio Villari prima
Editorialmente diciamo in atto circa un anno e mezzo fa
Ai margini di una cena
Quando Lucio mi
Vi parlo appunto di questo progetto è l'illustrazione Progetto fu così efficace così persuasiva da coinvolgermi anche al di là della stima che pur doveva autore
Ma
Conta da da da portarmi poi a da portarci a decidere molto
Molto convintamente di
Pubblicarlo ricordo che l'unica cosa che gli ho chiesto
Riscatto
Una certa puntualità nella
Nella nella consegna del testo per potere accogliere centenario dell'avvento della vicenda
Fiumana
D'altra parte il minimo
Che si possa ci si possa aspettare da un rito peraltro Villaricca pubblicato molto
Quindi è stato come dire sensibile
A questo argomento te ne ringrazio
Io non sono tanto non son certamente uno storico
Sono un lettore anche di Brindisi
Di storia non sono un lettore come dire molto predisposto accogliere con un'attitudine forte accogliere i valori espressivi anche di un testo a carattere storico vi devo dire
Che qui sono molto evidenti cioè Ilaria ha saputo coniugare perfettamente di rigore storico e racconto diciamo l'economia e lo stile del racconto prima di questo libro
Pienamente
Atto
Il centro diciamo così tematico di questo di questo libro
Coincide perfettamente con suo centro fisico la metà diciamo da un lato c'è
L'ampia
Mettiamo tutte le possibilità Daniela pasti di
Amica Daniela dicevo da un lato c'è la l'ampia narrazione
Del complotto con tutte le premesse nel nella nella nella spinte nazionalistiche e nell'interventismo italiano del primo anteguerra
E dall'altro sul polo opposto cioè una ampia anche che puntuale e anche nuova buona parte credo documentazione
Storica
E a partire da lì da questi due poli si va verso il centro no tutto converge verso questo centro cioè in quel punto in cui l'avventura fiumana sì sì
Si compie e si consuma e allo stesso tempo
Voglio dire mette a fuoco
Il ruolo e le responsabilità di quello che
Il suo indiscutibile protagonista D'Annunzio
L'aiuto che vuole essere Tuccella come dice all'interno del libro uno dei testimoni o il poeta che Secondo una borgata non credo abbastanza prevalente ripeto non sono uno storico
Vede in lui colui che compie un gesto sostanzialmente letterario
Quando invece quando invece non è così perché il quadro diciamo il quadro probatorio ha offerto proprio dalla Luna di fiume
Rivela
Una realtà tutta diversa cioè rivela le aspirazioni le strategie politiche le finalità politiche
Di questo di quello che appunto il primattore
Della vicenda e inevitabilmente insieme gravi conseguenze delle conseguenze politiche noi abbiamo
Questo è un duo poche parole solo per introdurre
La cosa
Non c'è nessuna pretesa da parte mia nel me pur di completezza oltreché di competenza
La volevo dire abbiamo chiesto a due amici nostri
Paolo Mauri Corrado Augias di esser qui questa sera alla Treccani a conversare con Lucio Villari Corrado Augias motori con molto rammarico chiede di usarlo per questa sua assenza del tutto motivata
Paolo
Io vorrei richiamare subito l'attenzione
Sul titolo di questo libro la luna di Fiume
è il titolo di un romanzo in realtà non è il titolo di un saggio storico come accennava Luigi Brioschi prima qui c'è il re la politica di raccontare
Un evento di raccontare un personaggio che secondo me c'è anche una proposito dicendo nascosto c'è una voglia di interrogarsi su che cos'è la storia senza mai toccare l'argomento ma l'idea di fondo è quella di chiedere e di chiedere ai lettori
Di che cosa parliamo quando parliamo di storia
In questi giorni ho letto un altro libro oltre a leggere quello di Lucio Villari la luna di Fiume
E devo dire tra parentesi che la luna di piume si riferisce ad una frase di Crema non so che aveva detto si volete fiume la più bella Luna
Più bella Lula ha detto così fiume la luna è una provocazione ed è un modo per dire
Toglietevelo dalla testa perché fiume nonno non si può vivere così come non si può avere la luna la luna di Fiume sistemati in questo modo diventa il titolo
Accattivante titolo di un possibile racconto
Ed è un racconto dicevo ho letto un altro libro
L'ultimo romanzo di Ian McEwan
Macchine come me
Che
Collocato negli anni ottanta
Ad un certo punto io non avevo letto il risvolto di copertina
Molte volte mi mi mi piace più cominciare libri senza l'ausilio
Del del degli strilli in quarta o delle degli sforzi di cooperative editoriali un certo momento si parla nella guerra delle bambine
E questa guerra viene persa dall'Inghilterra
Io dico ma che strano io ero convinto che la guerra l'avesse vinta l'Inghilterra non e che si vede che proprio ne vanno via i ricordi non non non mi ricordo bene son passati un po'di anni però è strano ecco questa cosa io mi ricordo bene B tutto il libro miglia McEwan
è un come se
La guerra la fa vincere agli argentini
Curare Chennedy non muore
A Dallas
Tony Blair viene che a un altro cognome evidentemente per ragioni
Sentite così di fair-play generalizzato tra Giunta bidella si salva sarà più sì ma insomma succedono un sacco di cose che in realtà nella storia non succede
Sono mi sono successe altre come ben sappiamo noi che siamo stati testimoni
Di quegli anni che abbiamo vissuto queste cose quindi ho potuto poi consultando il risvolto di copertina c'ero capite vedrete si trattava di una storia
Che non c'era stata allora qual è il collegamento con la la luna di Fiume luna di Fiume
Puntata sì su Gabriele D'Annunzio ma anche su un particolare episodio a ridosso proprio della conquista il Governo della Città di Fiume
Un episodio che prego prefigura praticamente o addirittura raffigura un possibile colpo di Stato
Cioè stava per succedere qualche cosa che poi non è successo come a noi lettori del romanzo di Melchiorre ma anche come lettori del romanzo tra virgolette di Villari cioè non sappiamo che questo colpo di Stato non c'è stato
Scusate il bisticcio di parole
Però era quasi tutto pronto era quasi tutto lì per per a cadere
E Piller insegue
In tutto il libro che è molto ricco di documentazione anche inedita e quindi anzi metà del libro è proprio dedicato
Allora esibirci militare la riproduzione di documenti soprattutto i verbali di Oscar Sinigaglia industriale fondatore della più grande industria siderurgica italiana
Quella che ancora oggi da parecchi problemi li fa di Taranto
E questo Sinigaglia era un nazionalista molto l'accesso però un antidemocratico fervente si può dire
I teatri da ed era anche molto ben introdotto essendo persona doviziosa che con grandi relazioni
E in tutte le maniere avrebbe appoggiato un'eventuale
Colpo di Stato che travolge sì
La possibilità che
La democrazia si impadronisce dell'Italia praticamente bene il tema è molto interessante ma è molto interessante anche il modo in cui vi si avvicina vile su questo tema perché ci riporta dell'atmosfera prima dell'anteguerra corna interventisti
Di sappiamo che quello è stato un momento molto delicato della storia italiana
Perché c'era chi voleva andare in guerra perché c'era il retaggio risorgimentale e quindi l'idea che quella fosse la quarta guerra d'indipendenza come ci insegnavano ancora alle scuole medie di una volta e che ci fosse quindi l'obbligo non soltanto una necessità
E quella guerra che è stata la più spaventosa delle guerre dello trecento forse peggio anche della seconda guerra mondiale che ha travolto milioni di persone le ha uccise
Campi di battaglia sono ancora seminati Crucitti tombe
E queste cose
Effettivamente hanno coinvolto tutta la nazione italiana hanno coinvolto tra le generazioni
A partire dagli anni ottanta dell'Ottocento fino ai Ragazzi del novantanove no le cordate che c'era questa storia che i più giovani erano stati mandati
A combattere pur avendo un'età ancora certo non ragguardevole quasi quasi quella cui adesso li vorrebbero far votare
Ma allora erano partiti i militari erano andati in guerra e il fenomeno del volontariato
Di cui i criteri anche si occupa era stato un fenomeno molto alto
Mi ha sempre colpito
Il comportamento di Renato Serra
L'altra sera il grande critico viveva Cecilia eccetera ad un certo punto non ne aveva l'obbligo perché per età era fuori dagli obblighi diciamo così di coscrizione il veto immediata ma aveva deciso di a partire per il fronte e perché aveva fatto questo lo dice fine nei suoi scritti aveva detto che non non poteva più Iva aveva fatto il militare
Gli sembrava ingiusto lasciare che altri che anche i suoi soldati andassero al fronte che lui restasse a casa critica per restare a casa lo opprime Eva dice c'è c'è stato un certo c'è un momento un momento che si apre per temi che tu non ci sei diceva più o meno in questo scritto insomma quando sembra dire il destino piana
Bisogna anche accorre bisogna andare
Villani introduce anche l'idea che forse
Renato Serra che in questo modo si è suicidato
A quasi voluto incontrare la morte sul campo di battaglia credo che questo non lo sapremo mai con certezza dico perché ma
Se vi capiterà mai di leggere l'esame di coscienza di un letterato che e in pratica il suo testamento dello e l'ho scritto che ha lasciato ai agli amici della voce che poi lo hanno pubblicato mi hanno fatto un volumetto che ancora oggi si legge
Con la tristezza come se fosse successo ieri o oltre ad essere un letterato finissimo pure ed era molto giovane e poi anche quando è morto insomma quindi aveva davanti a sé una una vita molto lunga
Bene
Fenomeni come quello di Serra sono stati tanti
Sono stati tanti
Un altro grande scrittore
Partito per la guerra convinto che si dovesse andare in guerra è stato calata
Il Gatta ancora nel giornale di prigionia quando realtà fu poi fatto prigioniero insieme a Bonaventura tecniche che a tanti altri dai tedeschi che
Si trovò che il campo di prigionia ad un certo punto dovette togliersi la divisa e l'idea di togliersi l'armata di Pisa splatter viva iniziava sconforto mentre lunga avrebbe desiderato continuare
Ad ostentare questa divisa
E tenete presente che e fratello Diego Carlo Emilio Gadda che si chiama Enrico era appena morto sui campi di battaglia anche lui e quindi c'era un lutto recente che avrebbe dovuto far riflettere sulla questione guerra che cosa voleva dire la guerra
Bene tutte queste cose ci portano poi
Dentro la questione principale il comportamento di d'Annunzio che è un comportamento come sempre fuori le righe un comportamento assolutamente esagitato rispetto
Allora necessità sia della patria che dell'uomo
Ora D'Annunzio aveva già scritto molte cose
A quelli già a quell'altezza di tempo aveva cinquantadue anni
Ed era piuttosto brutto mal ridotto D'Annunzio non frequentava i dentisti critica di una una poca devastata
Per via di un duello
Il la testa era rimasta priva di capelli perché era stato curato male era basso di statura ricorda impietosamente vai collettive un ritratto che gli fa nel suo libro su d'Annunzio a Fiume
Che pure allora gli mancava l'occhio perché aveva perso un occhio
Che la norma cogente no riusciva sempre a trovare l'equivalente stizziti risarcimento nelle parole
Ebbene
D'Annunzio
Era terrorizzata dall'idea che l'Italia non entrasse in guerra
E lui
Tornò dalla Francia dove era scattato per debiti
Si fece pagare riuscì a sanare i debiti andò a fare una commemorazione garibaldina a Quarto dei Mille
Dove doveva esserci anche Salandra e invece il Governo lo lasciò prudentemente da solo perché non sapevano poi quali reazioni avrebbe suscitato D'Annunzio che fece un discorso interventista
Di quelli cui lui era capace ecco perché certamente sapeva manovrare le parole sia in senso alto che in senso basso perché
Nessuno forse è stato così volgare come D'Annunzio nel
Lanciare epiteti no o nel pronunciare condanne
Anche indirizzate a persone
Ben precisate ben identificate guai se del Nunzio avesse avuto Twitter non sono che cosa fa perché ho potuto leggere su Twitter manovrato da uno come D'Annunzio bene
Dal Nunzio
è anche quello che che in un discorso che e qui Lucio parla nel libro
Praticamente piccino ha già raggiunto accasati Giolitti aveva incitato la folla d'ammazzarlo
Perché Giolitti era un pacifista Giolitti non voleva intervento dell'Italia in guerra Luca e quindi ribadisce tratto profondamente da chi invece la guerra la cercava
Quando arriviamo al dopoguerra
Allora famosa vittoria mutilata che era il leit motiv fra di molti
Che si lamentavano del fatto che ritagli aveva avuto perdite ingenti che forse non avrebbe avuto risarcimenti territoriali adeguati b adesso i dettagli ritrovate nel libro di di Villari
Si arriva alla questione fiume ecco quello che crebbe adesso
Diceva è la luna polvere fiume la luna perché volere fiume era l'una perché oltre a paesi europei nel
Incontro di Londra dove si dovevano mettere insieme le e realtà della guerra e decidere come spartire
Le varie terre che ancora non erano state assediate i soldi risarcimenti e via seguitando cioè la però anche la mano pesante di Wilson Presidente americano il quale non amava gli italiani
Tenete conto che in America
Questo è il momento di Sacco e Vanzetti
è il momento in cui gli emigranti italiani venivano visti come la freccia del mondo
E poi ci sono
Guardava le richieste italiane con sommo disprezzo gli dava molto fastidio l'idea che lui che stava cincischia andò sulla Dalmazia perché e c'è ma non si capisce bene sì
Si può accettare l'idea di una assegnazione per ragioni etniche l'idea che il fiume dovesse andare all'Italia è una cosa che proprio non gli andava giù
Nel frattempo fiume era occupata da truppe diverse inattesa che a Versailles decidessero poi che cosa farne B
Lì D'Annunzio insiste e in qualche maniera riesce poi ah fata verrà vinta riesce ad andare a Fiume
E a diventare comandante in capo di questa città
è un episodio molte volte raccontato non molte volte ma
Lucio Villari mette l'accento non soltanto sulle capacità demagogiche e D'Annunzio che sono certe indiscusse le conosciamo bene
Ma anche sul modo in cui si era trasformata da dita in questa città dove circola per la droga
C'era molto sesso
C'era una vita diciamo così quasi di estenuata sessione decreti estrema decadenza
Teniamo conto che
D'Annunzio a cinquantadue anni c'era ancora pensava di essere un grande amatore uno sciupafemmine avrebbero detto
Il altre occasioni non se ne lasciava scappare una e non erano più utili i tempi dell'aggiunse che risalivano più di vent'anni prima
Erano tempi in cui effettivamente l'uomo
Nonostante avesse affrontato i pericoli della guerra
E la beffa di Buccari e le storie da sola nell'hotel della trasvolata sul Vietnam dove però sparso volantini dicendo potevano essere pompe questi volantini che io
Bilancio dalla dall'alto dell'aereo insomma
Quello che si dice un ardito no gli arditi erano il corpo speciale ai quali lui faceva riferimento
Bene
L'occupazione il fiume
Comando e D'Annunzio sul fiume è stato un episodio
Storicamente estremamente interessante
Proprio perché noi vediamo un dal poeta una letterato trasformarsi tout court e non politico
Quando frazionava prima Brioschi c'è un momento in cui nella tradizione si dice sì ma D'Annunzio faceva della letteratura anche quando faceva della politica
E lo dice anche De Felice no pratici proprio De Felice parlando di della della presenza l'iter Nunzio a Fiume e in realtà non è vero ecco perché sapeva bene distinguere il momento in cui si faceva letteratura da quelli in cui si faceva politica chiedo perché D'Annunzio non voleva fare letteratura proceduto politico poteva veramente fare politica e la taceva perché di fatto poi lui aveva ottenuto fiume aveva scritto la Carta del Carnaro
Aveva indotto due plebisciti
Che gli davano torto l'idea che anni fa annullati immediatamente perché i plebisciti
Vanno bene se ti danno ragione ma se ti danno torto e meglio farmi fuori dicono quindi si era comportato come un piccolo dettato da questo punto di vista e sperava di diventare forse un dittatore più grande
Il suo amico
Un Sorlini aveva capito molte delle potenzialità il D'Annunzio lo ammirava come letterato lo ammirava indubbiamente come letterato ma non si fidava di lui come politico perché
Gli avrebbe probabilmente
Rubato la scena gli avrebbe probabilmente portato via
Lo scettro di capo
Bene
Non è questa
Una storia possibile che magari un romanziere potrebbe anche raccontare cosa sarebbe successo se
Il colpo di Stato fosse riuscito a D'Annunzio e non quindi a Mussolini nel ventidue con la marcia su Roma perché già si pensava dal fiume di poter arrivare
Costringere quelli che stavano a Roma
A seguire quello che era l'indirizzo di d'Annunzio stesso e quindi trasmutare
La esperienza di dirmi fiumi in un'esperienza di portata molto più ampia e più vasta
Ecco
è chiaro che D'Annunzio appunto esaltazioni a non finire
Come poeta come romanziere
E sì e anche molto alte salutato e diciamo la verità fatto anche di tutto peraltro esaltarsi oggi è un po'il ribasso oggi direi che
La situazione dell'annunzio non è proprio di quelle più felici dico non
E forse questo libro contribuirà che in qualche modo
A rimetterlo nella sua giusta luce
è vero che
Bisogna distinguere il comportamento del D'Annunzio politico dal D'Annunzio lettera faceva già molti molti anni fa un letterato molto fine come Natalino Sapegno quando una volta Sapegno scrisse un saggio sotto al Nunzio esulta Lucio si erano esercitati un po'tutti i grandi critici a cominciare da Benedetto Croce che firmò forse il saggio più
Interessante nel mille novecentoquattro quando ovviamente secondo i suoi principi
Cominciò a distinguere poesia e non puoi sia cioè la parte retorica la parte sovrabbondante che c'è in molto D'Annunzio messa pegno disse bisogna
Farsi forza e eliminare tutto quello che
Ecco dunque insopportabile
E poi rimane la poesia rimane la poesia detenuto che certamente è un capitolo molto importante della storia la nostra letteratura novecentesca
E questo ovviamente ha influenzato come tutti sanno gran parte degli scrittori
Che sono tenuti dopo D'Annunzio che sono cresciuti leggendo D'Annunzio non soltanto simbolisti va anche di ermetici anche Montale Nicola Alletto D'Annunzio Elena tenuto conto ovviamente avendo una statura molto
Alta
Sapeva come di staccarsene ma l'esperienza d'Annunzio accompagnato quasi tutta la letteratura
Del nostro secolo fino ad una certa altezza fino a che potrei dire si sono aperti un po'le frontiere quando è caduto il fascismo quando la gente ha cominciato a leggere
Anche autori di altre parti del mondo quando
Come scrive Meneghello in uno dei suoi libri più belli a allo scoperto uno scrittore meraviglioso si chiama cacca era Kafka a però ora la fortuna dei fatta comincio ad arrivare abbastanza lentamente nel cultura italiana che prima era piuttosto chiusa e quindi
Carriere piuttosto addormentata su se stessi chi ce l'aveva annullato con D'Annunzio è stato un grande scrittore europeo
Ti voglio leggere che cosa dice poi critico che
Ma da dove prendo le parole per descrivere lo stupore il ribrezzo il disprezzo che provo di fronte al poeta politico di razza cartina al guerrafondaio Tito Gabriele D'Annunzio
Possibile che un rettore è un demagogo di questo stampo non rimanga mai solo che sia sempre così affacciato al balcone balcone tra virgolette
E dire che a casa sua almeno per un po'di tempo è stato preso sul serio questo buffone d'artista questo pallone gonfiato abito debolezze
In un'ora come questa hanno preso sul serio l'autista politico palleggi lista della guerra
Queste all'arte parole sono di Thomas Mann
Fare le scrive nella
Confessioni di un impolitico che vedranno la luce per lui soltanto negli anni Sessanta dico quindi ormai in epoca che aveva già consumato più di una febbre dannunziana
Be'
Certo Manna
Credo che in un altro punto
Lo accusa anche di essere una specie di scimmia di Wagner ok gli atti opera che è un modo anche per San Siro quell'ente per per dare l'idea di che cosa potesse essere D'Annunzio ma ne aveva un'altra formazione che ovviamente non tiene conto delle diverse stagioni e dal Nunzio D'Annunzio non è stato sempre un guerrafondaio rinuncio all'indennità annuncio degli inizi
Era abbastanza lontano dall'idea di cavalcare la guerra ma siamo fine Ottocento primissimi anni del Novecento poi la situazione cambia
La situazione internazionale matura che si scivola verso
L'epoca del grande conflitto mondiale
Ecco
Dopo dopo fiume
Rimane quest'idea che quindi è ben documentata
Tali scritti di Oscar Sinigaglia che sono riportati in calce al volume
Di come ci si si muoveva
Come ci si muove vedi come si arrivò anche a portare D'Annunzio fuori dal fiume
Nel modo più dannunziano possibile indietro dei soldi
E siccome
Lui era sensibile ai soldi perché era sempre
Treviso da una forte CTP blitz immensi
Il pretoriana o le storie vettoriale scusate il ebbene tutte le se le cose che lui coltivava senza mai pagare che poi alla fine doveva in qualche modo pagare sopportavano poi autotreni era accettare i soldi da che irritava insomma che in questo caso venne pagato da Bonomi che ti dice i offre dei soldi per con la scusa che servivano per la smobilitazione dei cimiteri legionari cioè di quelli che a Fiume lo avevano seguito
Naturalmente D'Annunzio ce li mette in tasca lui non ci pensa neanche a distribuirli ai soldati
Si allontana però da Fiume
L'ultimo cioè no
A questo mancato complotto che non arrivò in fondo milioni non segnava lo segnala nel libro di ogni tasca casca che è stato lo storico del fascismo e che aveva al proprio accennato a questa cosa sono siamo nella parte finale
Ecco dice vicari complotto cospirazione congiura entrano in un buio profondo ad un certo punto non se ne parla più ma non è che non ci siano stati dei movimenti
Ne ho ancora sfiorato la loro presenza in una lettera inviata ad Angelo Tasca
Esiliato in Francia il futuro autore di una delle prime ricerche storiche sul fascismo il sedici dicembre mille novecentoquarantotto a Salvemini quindi un episodio che avviene di chi si occupava e la nostra storia lasciava anche una traccia lo storico era ancora negli Stati Uniti e una delle sue lezioni sul fascismo l'Università di Harvard ed è intitolata la congiuntura militare caro professore scrive
Tasca
A Salvemini non so se vi ho detto nelle mie precedenti che sto preparando delle note per la tradizione italiana nel mio libro la messa subito al sisma se avessi avuto il tempo il coraggio necessari
Avrei dovuto riscriverlo daccapo fondo integrando vive note mi accontento di aggiunte da quindici dando questa volta tutte le referenze trovo in un vecchio appunto una sua allusione a un colpo di stato mancato
Che avrebbe dovuto aver luogo nel novembre prende mille novecentoventuno
A Roma all'occasione di un raduno pacifista capeggiato da D'Annunzio egli aggiunge che all'ultimo momento D'Annunzio si ritirò e che Bonomi allora ministro della guerra se volesse
Potrebbe dirmi le ragioni le Regioni sono quelle voi
Abbiamo anticipato Bonomi diede dei soldi da e la cosa sì acquieto per per il momento però il colpo di Stato era lì che incombeva e che poteva poteva forse portarci chissà dove
La farò l'altra Duccio con una piccola chiosa sul rapporto Mussolini
Dal Nunzio perché Mussolini poi nel negli anni successivi e fino alla morte fu una figura molto onorata ma molto deputata c'era assente Umberto Eco rivalità e di un antico timore
Insomma del due parole pubblico tanto per ringraziare Luigi Brioschi rischia colto
Accorse Lula ricordato accolse la mia proposta
Ingresso libero con molto interesse
Confermando così anche una linea editoriale di Guanda incominciò alcuni anni fa con libri ricordo cerca sulla Spagna rigorosamente
Erano sempre su una linea di confine tra la letteratura e la storia
Ecco e soprattutto aveva una grande una grande tensione politica questi libri che uscivano che sono usciti in questi anni e ci hanno sempre incuriosito
Come una scelta editoriale abbastanza originale e intelligente che risiedeva diciamo un tipo di rete direttore particolare ecco io come lettore di questi libri si sia Luigi
Se aveva interesse per cui una un un libro che insomma è un libro storico certamente Paolo Mauri ha raccontato il contesto storico
Ma è un libro che vuole essere pure un racconto di un tempo che non è finito secondo me e secondo me D'Annunzio non è morto per l'Italia perché c'è un'Italia che si riconosce sempre
Mina tradizione criticai dannunziana
Tradizione del nazionalismo italiano classe mentre pregiudicato le sorti della democrazia italiana
Non solo negli esiti che noi ben conosciamo come quelli del fascismo ma anche negli esiti della nostra democrazia e un male oscuro chiede noi abbiamo e che forse individuo anche Gramsci perché garantisce l'inizio riteneva pubbliche D'Annunzio fosse più personaggio così complicato
Anche abbastanza pericoloso ma che fosse pronto un personaggio che agisse secondo i grandi percorsi della letteratura e della poesia
Fino ad arrivare poi la conclusione
Dopo aver riflettuto che ed annuncia nerissimo era in verità qualcosa di diverso era una scelta politica una scelta di costume
Un modello di assistenza civile assolutamente incompatibile con con la con i valori con i principi di una società civile durissime come quella italiana che soprattutto dopo
La grande tragedia di quella guerra
Si apriva ai primi momenti di una democrazia occidentale
Quest'anno ricorre può infatti anche il centenario anche del Governo Nitti perché puniti
Il il contraltare di d'Annunzio divenendo presidente del Consiglio
Nel mille norvegese nel giugno del diciannove e anticipando così di pochi mesi la l'azione di d'Annunzio a Fiume e vedendo in questa azione
Un pericolo gravissimo non solo per l'Italia
Ma come raccontò nelle sue memorie e stranamente sono state pubblicate ma gli storici poi hanno scelto nemici storici hanno scelto sempre di occultare questa distonia avanza o comunque di non dargli rilievo e importanza
Fra i tanti obiettivi D'Annunzio non era solo quello non ci fu un solo quello nei mesi incandescenti diciamo della del del conflitto fra naturalisti e interventisti fu quello di incitare
All'uccisione dei capi politici italiani ma non ricordava l'episodio di Giolitti perché Giolitti nelle sue memorie
Dice di essere stato salvato soltanto dei carabinieri perché una folla inferocita animata dal discorso in ultima analisi si stava purché volgendo verso la sua casa che era vicino a via del Corso
Per incendiare la casa e uccidere Giolitti cosa che sarebbe avvenuto se i carabinieri non fossero intervenuti per tempo
Ma anche Nichi racconterà morire che del Periodo proprio dell'inizio dell'avventura dannunziana
E il rischio di essere ucciso da un da un sicario travestito sita studente perché Nitti era professore di economia politica e continuava esercitava diciamo
Questo il tuo lavoro all'università
E uno che si spaccio per il suo studente DSB chiese si poteva entrare dal dal mio a trovarlo per proporgli una tesi di laurea qualcosa ed uniti Presidente del Consiglio una pausa e il suo lavoro lo accolse racconta nitide quando questo giovane entrò in casa
Cominciò comincio a tremare
Estrasse la pistola non ebbe il coraggio di assassinarlo
E quindi il tiro fu costretto a intervenire a disarmarlo
E poi a mandarlo via ma senza denunziare la cosa che sia vide che era un gioco nevrotico mandato chissà da qui per ucciderlo ecco questo era il clima del mille novecentodiciannove di cento anni fa
In Italia
Allora in questo clima noi non ci è stato determinante a dare diciamo di elementi più più drammatici a fornire gli elementi più drammatici
Più no comment discussi poi dalla storiografia in un periodo appunto della storia d'Italia in cui non sono come dicevo
Rincari si stava aprendo a un nuovo regime politico per un regime sempre liberale parlamentare ma con delle venature più democratica e più progressiste ma in Italia soprattutto si leccano le ferite di una guerra spaventosa
Che aveva sterminato generazioni di giovani italiani
Lo stesso era successo anche negli altri paesi naturalmente
Anche di più negli altri Paesi ma l'Italia particolarmente drammatica fu proprio la perdita di centinaia di migliaia di giovani che andavano a combattere per qualcosa
Chi non esisteva cioè sostanzialmente interventismo in guerra
Era un un interventismo come dire artificiale in gran parte in cui ci cascano molti schiacciarlo molti altri personaggi diciamo democratici tu citavi Salvemini come destinatario di quella legge veramente in tasca Gaetano Salvemini grandissimo storico
Liberale la persona perché eccetera se un interventista e come lui tanti altri anche personaggi della democrazia posteriore dell'Italia arredi ad altri eccetera perché ci fu quella che le Marzia con la grande illusione cioè l'idea che questa guerra servisse come dire per gli a pacificare l'Europa è una specie di stordimento
Siamo logico della logica umana una guerra che doveva servire a impedire le altre guerre questa fu un'illusione
In molti interventi sì ma soprattutto uno strumento di una minoranza
Di nazionalisti che riuscirono a imporre con una specie di colpo di Stato l'Inter Corpo di Stato in questo caso anomalo rispetto a quello che poi però progetto D'Annunzio
Che era quella di imporre a un Parlamento in cui trecento deputati erano contro questa guerra e imporre una baracca a al Parlamento italiano di dover votare l'entrata in guerra il ventiquattro maggio del mille novecentoquindici
E per fare questo
Come fondamentale della il ruolo di d'Annunzio che il discorso a Quarto che frecce venti giorni prima dell'entrata in guerra ai primi di maggio del mille novecentoquindici fu un discorso incandescente
Che diciamo copri
Un appunto con il linguaggio della letteratura il copri
Una svolta assolutamente incomprensibile della regime politico italiano cioè la svolta dell'entrata in guerra
Di un padre contro paesi di cui l'Italia era stata alleata cioè austroungarica
E la Germania dopo
Allora dovere rovesciare le alleanze dell'Italia combattere contro questi questi Paesi che erano amici nostri nella cosiddetta Triplice Alleanza
E nello stesso tempo dopo la guerra rivendicare rivendicare per esempio lo la concessione di località della Croazia Dragoni che non erano previste in un accordo che c'era stato pare il cosiddetto Patto di Londra fra l'Italia e la Gran Bretagna la Francia per per capire se questa nuova rovesciamento di alleanze potesse poi risolversi in una serie di competenze dell'Italia
Fiume non era prevista eccola qui la reazione di più sole e di cui nessuno anche piume non era la prevista Trento Trieste ma non un fiume erano previste località e isole della Dalmazia ma non perché il fiume
Era una città che non rientrava assolutamente negli obblighi
Dei della conferenza di Versailles di destinarla a un altro Paese aveva una sua autonomia e non ci sarà libera infatti abbondanza diversa e decise che avesse una gestione provvisoriamente militare quadri partita
In cui c'erano anche i i reparti italiani Maioli gestita americani francesi inglesi proprio inattesa che piume venisse diciamo rientrasse nella struttura nuova che stava creando che era la Jugoslavia ora io vorrei fare una breve anzi
A settembre nell'anniversario proprio della marcia di Ronchi di D'Annunzio non so chi a Trieste ha inaugurato un monumento a D'Annunzio
Bene questo ha suscitato la protesta diplomatica della Croazia e Germania ne hanno parlato quasi mai
Di questa vicenda c'è stato una protesta diplomatica last contro lo Stato italiano
Per avere diciamo celebrato un personaggio che la Croazia ritiene deleterio
Per le sorti delle relazioni internazionali ancora oggi pericolosamente deleterio perché può dare adito a rigurgiti della destra
In questa zona anche della della del dell'Europa
Il budget giustificati da vicende cioè ormai sono chiare a tutti che sono chiare l'Ungheria in Polonia
Fino a ieri nella Turingia cioè c'è un rigurgito di destra niente in questa parte dell'Europa centro-orientale
E ci fa sentire la presenza di d'Annunzio dei nazionalisti perché il loro e annuncia invece non visti erano personaggi che volevano combattere con tutti volevano fare delle relazioni italiano nazione combattente contro anche in azione
Testo dopo la guerra dopo la tragedia della guerra casi con la continuazione
Direi quasi patologica di questo mito della guerra del sangue
Che danni gravissime affatto alla storia italiana
E alla storia anche della coscienza civile dell'Italia e con ricordavo Gramsci dinamici ci arrivò un lieve ritardo
E ci arrivò ironicamente un articolo che scrisse sull'ordine Nuovo nel mille novecentoventi
In testa una cosa oggi dannunziani sono quelli che non pagano il biglietto degli autobus gli autobus i tram che non pagano le tasse che affanna prepotenza dappertutto cioè l'invito il D'Annunzio ennesimo in una mancanza di civiltà di coloro che esercitavano diciamo questo si esercitavano nel clima creato dalla linguaggio dalle parole e dai programmi di d'Annunzio allora
Se in una perenne vita di denuncia ennesimo anche nell'Italia attuale
No io devo dire che l'ispirazione anzi pensando a una cosa che diceva Croce che bisogna quando simili storie bisogna sempre partire dallo Stato d'indignazione o di preoccupazione o comunque di attenzione a quello che avviene nel presente
Beh io posso dire che ciò che è avvenuto in questi l'anno in cui è successo libro è stato più elaborato ciò che è avvenuto in Italia cioè presenza del saldo induismo nel suo organismo del linguaggio violento usato dal linguaggio da curva sud usato politica Michele o quegli è quella necessaria indignazione per gli vedere in questa vicenda del diciannove e venti le premesse di quello che può succedere anche nell'Italia di oggi
Il colpo di stato di d'Annunzio
è stato per così dire Scotto mitizzato direbbero psicologi dalla sono grafia dal fatto che nel mille novecentoventidue
Proprio nel giorno come oggi il ventotto ottobre
Diciamo Mussolini fece la marcia su Roma quale Marcianò voleva farla per l'evoluzione e quando la ma immagino D'Annunzio non immaginava certo che Mussolini avrebbe fatto la marcia su Roma
Perché riteneva dei fascisti fosse una minoranza diciamo non importante delle esiste anche la cronaca di scontri durante la gestione di fiumi denunce più scontri in Italia fra fascisti e dannunziani o legionari che venivano per organizzare questo complotto e si scontrarono con in più con i fascisti stessi
Quindi io non vedo c'è stata una continuità storica fra la marcia ironiche la marcia su Roma non c'è una continuità diciamo di logica storica in questa cosa perché dannunziani erano per così dire un po'più a destra di quello che poi fece Mussolini perché il colpo di Stato del ventotto ottobre
Non prevedeva alcune cose cioè non prevedeva l'assassinio dei campi politici cosa dell'opposizione tipo Giolitti obiettivo alto eccetera
Poi saranno uccisi dopo alcuni personaggi diciamo due durante il fascismo da Matteotti in poi insomma saranno de uccisi atti quelli giusti cioè Matteotti Ammendola
Bastonato Gramsci in carcere Gobetti bastonato questi sì Don Minzoni questi sì ma sul momento
Colpo di Stato del ventotto ottobre non prevedeva spargimento di sangue infatti non ci fu spargimenti di sangue
Mentre invece il colpo di stato di previsto dall'undici prevedeva non solo spargimento di sangue
Ma anche il rovesciamento della dinastia dei Savoia aperte Dante nel corpo di sale denunce prevedeva l'alleanza col Duca d'Aosta
Da qui nasce poi il principe Tirrenia hostess lavori c'è stato sempre per cui il re Vittorio Emanuele terzo dovrà essere deposto e il trono doveva andare al Duca d'Aosta
Prevedeva anche il ruolo fondamentale dell'esercito in questo colpo di Stato perché
Tutti noi siamo abituati al bollettino della vittoria scolpiti nel bronzo nelle scuole gli edifici pubblici firmato Diaz ma dinanzi ad un elemento centrale del complotto dannunziano
Io questo lo dico sulla base documenti storici non sulla base di interpretazioni sia ben chiaro
Cioè il famoso Diaz bonario napoletano erano elemento proprio assolutamente figlio del dell'Italia del dopoguerra è il re e il re se n'è accorto lei lo sapeva e D'Annunzio dite Diaz era pericoloso ed un tiro sapeva e quando David glia Sandro Venditti a chiedergli
Diciamo un risarcimento per il lavoro che ho fatto per condurre l'Italia la vittoria e chiese due milioni di lire e chiese un titolo nobiliare Nitti fu sconvolto dalla
Banalità e volgarità di questa richiesta lo dice delle memorie
Sì d'ordine uno sì che ha comandato l'esercito la vittoria e chiede due milioni e mezzo al governo italiano
E c'è ed è pure un titolo nobiliare
Mentre infatti concesso dopo il titolo nobiliare come duca della vittoria è un titolo ridicolo costretto il duca del mare
O come il principe del Monte nevoso dal D'Annunzio erano titoli ridicoli che rappresenta una però la svolta di costume la svolta culturale pericolose dell'Italia
No spesso appunto diciamo raccontare
E raccontano nelle forme
Più semplici cioè non
Non inventando assolutamente nulla
Esercitando però come dire anche a una una certa una certa
Tensione esercitando l'estensione letteraria per questo lo voglio riconoscere
Cioè voglio puramente né che questo sia non un libro di storia Monroe Manzo
E come romanzo però procuratore o romanzo però che dice la verità e con i romanzi talvolta dico la verità talvolta non dicono la verità questo romanzo che dice la verità ecco voglio battezzarono così non ci sono note non c'è niente dallo spirito lo silenzio reale
Guanda
Ho voluto concludere con un verso di Ungaretti però è molto importante tratto da una poesia
Su cui proprio Giacomo Debenedetti si esercitò lungo per cercare di interpretare al fu lui Luís scrisse solo pochi versi magari l'idea in fondo dell'IVA del tramonto di questa lunga nel nell'agro di Garda insomma no perché intitolato questo presso il professor questo era un po'i suoi libri più divertenti e trova largo lunga Alba notte e c'è un universo lui Debenedetti si vede molto fermato mi ricordo io sono stato allievo di De Benedetti mi ricordo che l'università
Sì specie in corso proprio sulla sugli ermetici particolare su Ungaretti e Montale prossimo Dom ma più su Ungaretti
In cui si misero ci misi in testa di nove mila Viacard attenzione ahimè certi versi di Ungaretti e io me lo sono ricordato e l'ho riportato qui impallidito livore robustina cioè questo livore impallidito di interruzione rovina in questo lago
Del Garda in una serie di Luna Zomba duramente il pubblico ed elementi naturali diventano elementi espressivi di un giudizio anche il politico l'abolizione del ventitré ma insomma non credo che non ci sia il rapporto fra questi versi e D'Annunzio ma l'ho voluto riportare per dare il senso
Di una di una decisione di uno stato d'animo che non era solo di Ungaretti ma i tanti italiani su qualcosa che stava avvenendo in Italia di tragico con l'avvento del fascismo
E di un futuro che certamente non sarebbe stato illuminato dalla sulla luna dell'assunzione ecco questo il senso delle di questo libro io sono molto grato diciamo roster Paolo Mauri di avere raccontato queste cose
I documenti ci sono
Sono riportate pure testi pubblicati
Sì ai miei colleghi storici hanno sempre ignorato
Ad esempio
Nato drammatici un chiamiamolo così perché fu un dramma
Ci umani non ne potevano più di d'Annunzio a un certo punto perché non solo per la cocaina che correva ma terre il disordine
Morale di questa popolazione che era alimentato da questi legionari fiumani in cui si esaltava non solo la nudità
L'amore le spighe omosessuale la violenza carnale sulle giovane più umane eccetera c'era proprio un degrado totale della Società fiumana per cui ci domandiamo che potevano più e quando il sindaco di Fiume e chiesi a D'Annunzio
Nel momento in cui il governo italiano dritti se avete messo perduto Giolitti
Decise aveva si sapeva che aveva deciso l'intervento militare
Il sindaco chiese del Nunzio la prego se ne vada prima che bon che l'esercito italiano parte il fiume
L'ha detto assi non mi volete ma la vedete voi fatti vostri io me ne vado per i fatti miei voi ve ne fate quello che volete insomma rispose sprezzante niente dimostrando che differivano gliene importava assolutamente nulla
E quindi la famosa Olocausto dall'attuale del sangue era una balla e lui si era fondato si era quello fondato un po'in lutto
Della fine di Fiume ma era un mito puramente falso puramente diciamo pretestuoso
E rimane così anche il dubbio e c'è un pubblico
Sul perché quest'uomo D'Annunzio che aveva semper racconta anche durante la guerra
Prima della guerra la guerra libica eccetera raccontato politicamente tante cose eccetera in quel periodo in quell'anno alcuni mesi quarantuno scritto niente nel dire Terraglione di politica fatto sonoro un saggio sulla musica ma e basta cioè questo silenzio letterario
Io rinuncio evitando la conferma condizioni Paolo a conferma nella politicizzazione totale Nunzio ha voluto dare a queste vene
Che dovevo preparare soltanto tragedie maggiori tragedia in ordine fece Luigi aprirci gli occhi le si devono solista
Credo che abbiamo solo una decina di minuti cosa volevo diretti c'è un nazionalismo italiano estremista violento complottare do eccetera
Però c'è anche il nazionalista aveva all'epoca in quegli anni stessi una forte base sociale i militari eccetera e c'era anche un nazionalismo
Radicato in coscienza e
Se democratiche pensa Salvemini antifascista l'autore delle Memorie informò uscito lo stesso Serra quindi c'era anche un nazionalismo non compro tardo non estremista non violento non quindi qui ho capito perché punto nella relazione resta per la sanità anche Salvemini lo era anche anche dove sebbene tardive le porto al ping pong a ecco dice per certi
Anche c'è cioè l'istituzione agire nella guerra aprì gli occhi diciamo vediamo eccellenti ministri e disse che abbiamo fatto che cosa abbiamo fatto
Abbiamo condotto l'Italsider Centocelle dove abbiamo senza motivo
Perché a quella tragedia
Ma se c'è la guerra e non sono solo i morti in guerra il racconto pure la tragedia
Delle malattie della spagnola che uccise milioni di persone in Europa e nel mondo
Cinquanta milioni di persone sono morte dell'influenza spagnola penso diversa sequenza diciassette invece europei resisteva la sporcizia le malattie
Insetti e
La povertà diciamo il Tgv degli malesseri più varie puliti invece già c'era nel mondo sì imbarbarimento insolita sappiamo molto bene sembra marito
Gruppo neppure come D'Annunzio e marchio tanto
Ha necessità invece della pace dell'amicizia tra i popoli del rispetto delle persone del dell'umanità
Questo è il giudizio di Lomas manda chi diciannove centro Silvia Della Porta del diciannove Thomas Mann eventualmente personaggi come D'Annunzio erano personaggi pericolosi per qualunque
Per qualunque sistema politico anche velocizziamo politico di destra sarebbe pericolosi perché confermano alla radice l'umanità dell'uomo ecco questo è il senso
Vorrei finire con una nota liete
Proprio in quegli anni negli anni Venti del Novecento uno scrittore cieco
Dialogo cachet h stava scrivendo le avventure del buon soldato spreca
Che a un certo punto
Aveva così motivato l'idea di andare in guerra
Andava in guerra un supplente di matematica si appostava nella trincea per sparare ad un altro supplente di matematica nella trincea opposta colpevole
Ringrazio il
Allora ringrazio il presidente soprattutto l'ultimo grazie allora grazie a tutti per la