Italia 1919, le svolte cruciali. Il lungo dopoguerra e la difficile pace

Effettivamente come
Ordine
Liberazione
Silenzio
Adesso sette
Va bene va bene
Ringrazio
Sì animale
Ne parliamo di questo ma questo parliamo talentuosa
La gabbia
Buonasera buonasera benvenuti grazie di essere qui innanzitutto perché questa presentazione di questo nuovo numero degli annali della fondazione voi sapete conti non lo sa glielo dico che da quest'anno gli annali per nostra fortuna con grande impegno di tutta la fondazione nell'altra Commissione scientifica il consiglio d'amministrazione tutti i collaboratori
Si continua a chiamarsi annali in onore del nome originario ma sono diventati una pubblicazione semestrale e di questo siamo molto felici perché in fondo ottobre questa copia stampata è arrivata diciamo pochi giorni fa però ce l'abbiamo fatta a fare due numeri di lei molto densi molto corposi nonché lo spessore voglio dire testimone la bontà del contenuto
Però insomma sono stati due lavori molto importanti questo
Credo di poter dire che veramente significativo non commenti sono gradualmente presidente professor parlato professor Danilo Breschi che dopo interverrà su una parte in particolare che ha curato ma poi su quel che vuole per la verità ci sono il professor Sideri che anche lui ha curato una parte ma insomma poi dopo una erano diciamo un'illustrazione libera non è che ci sono degli schemi precostituiti
Io ci tenevo a livello sottolineare l'importanza del pubblicato in questo numero in tempi così rapidi e con contenuti di grande valore non voglio leggervi l'indice perché questo farebbe un po'ridere ex azzurro può e deve dire va giù sul cartaceo diciamo però alcune cose le voglio sottolineare al di là della puntualità dell'ottimo lavoro che ma merito anche della come dire radiografia insomma ecco e anche di aver dibatteva Politano che oggi non c'è ma che i cordini coordinatore che Accor coordina c'è una relazione dà una grande mano nella realizzazione dell'opera allora
Proprio il titolo scelto io perché insomma dare un tempo dare un titolo a a un a un a una rivista non è così strano ma un tempo non si facilita ma non è così strano è una una tradizione che io cercavo di riprendere e bisogna individuare ovviamente il l'applichiamo l'argomento che si ritiene centrale
In questo fascicolo centrale ce ne potevano essa meno quattro cinque
Però siccome contenga questo che fascicolo contiene gli atti del convegno mi sono fatto a giugno se non ricordo male qui in fondazione sulle svolte sì l'abbiamo chiamata al convegno la svolta del mille novecentodiciannove
E adesso se ne parlerà professor parlato io mi sono preso la libertà giornalistica come dire di leggerne tre al plurale di fatto un titolone
E appunto lo lo intitolato Italia Mino centodiciannove le svolte cruciali il lungo dopoguerra e la difficile pace
Ci sono vari saggi che diciamo cercano tutto non ci può mai essere nel senso che non stiamo facendo una legge ovvia del cane in ottantaquattro volumi per dire questo poi un anno un po'particolare perché è un anno che in cui gli anniversari si moltiplicano come dire no
Possono essere trenta quaranta cinquanta sessanta cento
Stiamo possiamo verso l'anniversario della caduta del muro di Berlino
Se non lo se non ricordo male in questi giorni prossimi giorni fare la a novembre
Prima di novembre no incontro non ci si può occupare di tutto naturalmente questo una rivista scientifica non è una rivista in cui si scrive così peraltro c'è un saggio del anche ma su un aspetto particolare
Legato all'apertura del muro di Berlino poi dopo la caduta perché
C'è un saggio su il rapporto dell'atteggiamento che ebbe il Partito Repubblicano Italiano
Con in quell'epoca ed è un'idea che abbiamo l'impianto messo in piedi
Alcuni mesi fa quando abbiamo pensato di gare al tema che non è l'anniversario in sé che è una cosa veramente strettamente giornalistica vedere nei prossimi giorni in quanto quanto esce sui giornali ma in sede di approfondimento
Abbiamo pensato che ci sarà una serie di saggi su abbiamo cominciato col prima insomma si poteva cominciare con un altro e non è detto che poi siamo tutti perché ripeto si tratta di ricerche
Come i partiti italiani se come in sede interna la guerra dei partiti dei partiti politici italiani hanno vissuto quel momento che cosa ne è derivato quindi questa volta cominciamo perché con il Prix quindi gli anniversari però non ci sono tutti potevano essere finiti ma insomma non è no non è questo lo scopo diciamo non è quello di stare sull'attualità perché poi i testi ovviamente non sono strettamente legati all'attualità
Cose importanti ce ne sono ripeto non non non voglio leggervi e Vindice così come però
Tra parlando di anniversari mi corre l'obbligo veramente di sottolineare che noi diamo quest'anno lo vedremo anche l'anno prossimo
Per la verità uno due anniversari particolari
E cioè noi quest'anno non non è celebriamo diciamo ricordiamo e usiamo i gli anniversari in questione per approfondire e per tirare cose poco fosse cose fuori cose nuove
De dei due intellettuali che danno il nome a questa fondazione Ugo Spirito Renzo De Felice perché ricorre il quarantennale della morte di Ugo Spirito
E ricorre il novantesimo anniversario della nascita di Renzo
Sono passati ormai ventiquattro ventitré anni dalla sua morte se non ricordo male
E questo ci è sembrato ecco questo necessario riprendere e allargare gli studi su questi due grandissimi intellettuali del Novecento italiano
Quindi al di là del titolo poi c'era la seconda la seconda parte in realtà secondo blocco importante della di questo fascicolo in realtà apriamo su una cosa molto comune cosa molto curiosa che riguardare sovente ce ne parla non è sopra il professor parlato ma dico solo che pubblicavano un testo inedito momento uno di quei testi che e i
Come se fosse come se fossi medico processo quelle cose e un altro
Riguarda in realtà anche Ugo Spirito
Perché è un testo su Calogero che si è stato pubblicato ma in tiratura tre
Come come dire non non l'ha mai visto nessuno non rientra nelle negli studi quindi non è solo sempre e soltanto necessario pubblicare inediti anche se inedite sono presente tutto il inedito tutto il carteggio
Che ha curato ottimamente Sideri su spirito cioè le ultime lettere che spirito ha ricevuto negli ultimi sei anni della sua vita
Perché l'Archivio ispira un pozzo senza fondo per essere chiari non tutto è stato studiato e piano piano si procede e non abbiamo intenzione di procedere nello studiolo studiarlo ecco quindi dopo questa parte cioè ci sono gli atti
Dei questo convegno su mille centodiciannove con saggi di Parlato sud da Sansepolcro a Fiume la nascita del partito con l'italiano di Giovanni Grossi il diciannove ISMU degli intellettuali di Simonetta Bartolini
Nitti era proporzionale con lo sguardo all'Europa Disipio Berardi e il diciannove del re del professor Andrea Ungari
Poi ci sono i saggi saggi di su varie
Su varie tematiche diciamo appunto del Partito liberale dopo ho parlato
Su c'è un saggio sul nazionalismo romeno
Un altro su l'opera di ho ammesso mescolerà se io so pronuncia il tedesco cosa che non so fare quindi potrebbe chiamarsi anche in un altro modo per quanto mi riguarda
Sull'evoluzione storica del sistema parlamentare austriaco curato dalla professoressa Ulrike Haider Quercia
E e poi ancora sulla propaganda fascista le università inglesi che è un tema che affronta con la dottoressa Colacicco e che sta continuando ad approfondire immagino ne verrà fuori un bel libro spero prima o poi perché
Ormai ha studiato archiviando veramente
Un degli inediti questi sì da me curati di Attilio D'Amato relativi all'impresa di Fiume anche se non sono diciannove ma cominciano al venti
E questi sono inediti veri perché fanno parte del suo diario che vanno ovviamente contestualizzati le nove nove sul Novecento che in questo caso riguardano anche l'ammenda proposi anniversari e un altro gravissimo
Al attentato nonché il fenomeno adesso non si non c'è stato grave voglio dire ma un altro che riguarda riguardano perché ricorrono anche cinquant'anni
Della strage di piazza Fontana e a questo proposito il ventisette novembre terremo qui un convegno su questo tema
Tanto per undici al convegni vivibili vi invito ad essere presenti a quello del trenta
Del trenta novembre quando qui tutto trenta all'ottobre scusami grazie trenta ottobre dove qui parleremo della figura nel decennale della morte di Gianni Baget Bozzo
Che è stato un grandissimo intellettuale sacerdote cioè e che
La dieci anni dalla morte in realtà hanno ricordato in pochissimi anche se
Anche lì non si tratta di celebrazione io l'ho conosciuto ma voglio dire non è non non sono mai celebrazioni con le nostre non sono no fare Volinia Lalla lavoro al defunto sono studi approfondimenti sul loro pensiero perché di questo parliamo missaggio perché ho già parlato troppo la parola passa al professor parlato
Che parla di quello che vuole ma insomma affermazione so che s'inventano qualcosa
Allora io direi intanto visto che opportunamente
L'amico Gianni Rossi ha fatto un quadro anche degli impegni della Fondazione di questi prossimi di queste prossime settimane io aggiungerei a questo punto anche il convegno a Rieti su De Felice no del sette di novembre
Dove appunto questo diciamo il il l'approfondimento delle figure di spirito di sedici e non lo facciamo attraverso questi lavori che sono stati fatti pubblicazioni rimediti approfondimenti studi lo faremo anche completando gli scritti giornalistici vive felice oggi abbiamo avuto proprio oggi dal tipografo
La bozza la prima volta impaginata vende degli scritti giornalistici esatto e quindi adesso li correggiamo entro il sette dovrebbe uscire il volume sette lo prese presentiamo il volume facciamo questo incontro
A
Arieti con personaggi come Pasquale che essa Stefano Folli Marcello Veneziani i Luigino compagna ed altri per ricordare De Felice ma su pronto per andare avanti nell'approfondimento nell'interpretazione degli studi
Poi ci sarà il nove dal nove di novembre fino al ventitré di novembre una mostra fotografica su Ugo Spirito ad Arezzo
Anche lì sarà molto interessante perché materiale nostro immobile fotografie del fondo fotografico di spirito che tra l'altro uno dei fondi fotografici che verranno
Catalogate inventariati per l'occasione in occasione del quarantennale sì quarantennale della della nostri spirito
Ci porterà deve a vedere l'avete ad avere questa mostra che sarà molto interessante
Si concluderà il ventitré di novembre con un convegno su Spirito ad Arezzo sempre quindi abbiamo parecchia roba
Più anche abbiamo le solite presentazione dei libri sono di qui alla fine dell'anno
Presidente della rinuncia pubblica presenteremo l'inedito già pubblicato di spirito che il primo libro dispendio greci in questa circostanza quello sull'Iran curato da da Gianni
Scipione Rossi quindi questo è il quadro diciamo complessivo aggiungerei visto che è presente che non vedo fascicolo c'è anche il l'articolo di Cristiano leone il fascismo la mancata rivoluzione anti borghese tra l'altro adesso l'autore sopportato il volume fatto e quindi
Di questo mi sembra anche in positivo dare conto abbiamo dato un'anticipazione un libretto questo vuol dire che gli annali
Con diciamo la spinta che ha impresso Gianni perché poi sostanzialmente è stato vuole imprimere questa spinta del del semestrale riesce a stare anche un po'al passo addirittura anticipare anche i
Il perché
Detto questo detto questo
Ricordava Rossi che c'è in questo semine edito quasi inedito praticamente inedito camerario sì sì io mi ricordo caduto ma io me lo ricordo perché quando ma non ce l'avevo c'era abbiamo trovato ce l'aveva processa cava a terra
Un
Questo opuscolo che nacque in maniera un po'strana De Felice
Siamo nel mio novecentottantadue De Felice era piuttosto noto perché ogni libro di su Mussolini che usciva si scatenavano come vi ricordate le polemiche più incredibile nell'ottantotto avrà anche li divieto di andare all'università e ci sarà anche lo scontro con
I contestatori ma nell'ottantadue era già piuttosto famoso e
Alcuni studenti nelle quali un paio sono poi hanno poi continuato gli studi sono diventati
Professori universitari
Hanno deciso di fare delle domande sulla storia contemporanea a un gruppo di docenti tra i quali c'è anche De Felice per cui
Hanno in realtà molti alcuni hanno scritto un testo per questo volumetto uscito nella stampa universitaria dei giovani quindi una cosa a tiratura piuttosto limitata
Altri invece hanno preferito essere intervistate tra questi De Felice viene intervistato su un problema storiografico sembra un po'così da addetti ai lavori in realtà
Importante il ruolo della biografia no De Felice sta facendo una biografia di Mussolini in realtà attraverso questa biografia faceva la storia dell'Italia fascista e dell'Italia anche non fascista quindi
In realtà avevamo un uso della biografia particolare che serviva in realtà a costruire attraverso il filo conduttore di un personaggio in realtà una storia complessa
E l'intervistatore che poi era Marco De Nicolò
Uno di questi che però ha continuato la carriera universitaria e ha fatto una domanda un po'perfida mai questa era ovvio nel caso di De Felice c'è ma non è che per caso la biografia
No ad un genere anglosassone eccetera eccetera in Italia
In Italia non ha avuto un grande successo poi a un certo punto dice ma
Si parla di individuo e di personalità nelle biografie ovviamente
Dice ma il rischio no il quale ha validità ritiene abbia la possibilità da parte dello storico di mettersi nei panni del personaggio
Di identificarsi SIM pateticamente con lui la domanda era last classica buccia di banana tu fai la riunione di Mussolini e alla fine simpatizza i per il personaggio è una delle tante delle ricorrenti accuse che hanno fatto aderisce nel corso dei suoi quarant'anni di studi su su Mussolini
E lui risponde devo dire molto abilmente dice non credo nell'identificazione del con il personaggio
E dice una cosa invece interessante cioè da una domanda obiettivamente non geniali sì ma un po'banale tira fuori invece un'idea geniale interessante
Lo dice
Basta conoscenza eccetera però una cosa dice importante
Io credo che sia necessario utilizzare il meno possibile termini e parole che all'epoca che lo storico sta considerando non si usavano
Questo interessa non è soltanto una questione semantica è una questione di valori e di riferimenti di carattere culturale
Questo perché aggiunge il modo di concepire se stessi della propria epoca e gli avvenimenti del tempo si manifesta anche nel linguaggio discorso molto avanzato no anche rispetto all'epoca
Le parole cambiano significato nel tempo il compito dello storico e fornire quanti più elementi possibili di identificazione di una realtà trascorsa è passata quindi importante anche capire i meccanismi della mentalità degli individui in questione
Cioè in sostanza ovvi dice un una cosa che poi ha detto diverse volte anche gli scritti giornalistici
Non possiamo utilizzare i valori e i parametri di riferimento dell'oggi per capire ieri perché non lo capiamo e qualche volta lo capiamo male
Quindi noi dobbiamo stare attenti a loro il compito dello storico la difficoltà dello storico quella di calarsi nella mente
Nell'ottica nei valori nel pensiero nel linguaggio anche in questo caso del passato per potere riuscire a dialogare con il soggetto di studio
E quindi diciamo ha trasformato quella che poteva essere una no vita Mussolini no simpatetica eccetera
E questo quindi è un diciamo un documento interessante tra l'altro c'è anche il discorso sulla biografia sul rapporto con le scienze sociali sul ruolo dello storico Eva biografia devo dire che sono poche pagine ma sono molto ricche sono molto interessanti
Tenendo presente che poi De Felice ne parlavamo
Con lui al telefono quando c'era dieci gli ha diciamo la crisi demografica esatto con dei problemi con i problemi del del volume il terzo volume deperisce cambia registro linguistico quando scrive per i giornali
Cioè se non si sa di avere a disposizione
Cinquecento pagine del malcapitato volume mussoliniano
Si scatena e cominciano quelle subordinate Nolli lui parentesi no io ricordo una volta glielo dissi anche dico ma professore
E lei deve tenere presente che noi poveri mortali quando leggiamo vediamo ci sono tre punti importanti il primo e quindi il secondo è
Ne all'inizio dalla pagina successiva ma il terzo e dodici pagine dopo
Quando io arrivo al terzo punto già mi sono completamente dimenticato che ce ne sono stati due ho perso un figlio e lui rideva molto però però lui apre rispondeva che questa era la complessità della storia e quindi andava anche reso in maniera complessa quindi insomma il la cosa interessante
Devo anche parlare del del brevemente delle di questo di questo convegno che non abbiamo fatto penso sia
Come attuale discrezione forse sì sì forse sì non lo faccio e noi
Novanta polizze sì sì no no dicono mi sembrava di capire se non
E quindi questo del convegno da svolta del diciannove è stato tenuto qui in Fondazione il tredici di giugno scorso
No in qualche modo dovevamo visto che abbiamo un personaggio che si occupa del fascismo che si è occupato del fascismo come De Felice un personaggio che è stato fascista anche fascista è stato un po'tutto con Ugo Spirito
E semmai fare i conti in qualche modo con non soltanto il ventitré marzo diciannove perché la cosa era anche abbastanza irrilevante quanto con il periodo del diciannove
Perché il diciannove effettivamente un momento di grandi svolte momento di volte
Se vogliamo da tutti i punti di vista al momento di svolta per adesso dico delle grandi banalità non non voglio neanche mentre qui a fare un approfondimento della corsara
C'è un discorso di fine della prima guerra mondiale che lascia dei segni lascia dei segni a livello sociale lascia dei segni a livello economico
Abbiamo un'Italia che vince la guerra ma se vi permettete perde la pace o rischia di perderlo nel senso che c'è il biennio rosso c'è la rivoluzione proletaria dietro l'angolo come modello da preda presentare da proporre da parte di un socialismo particolarmente massimalista
C'è un mondo politico liberale che sembra non avere capito esattamente doveva finire il mondo dopo la prima guerra mondiale ci questa immissione delle masse
Nella società e nello Stato che spaventa che preoccupa i liberali l'atteggiamento dei liberali da quest'la classe dirigente liberale da questo punto di vista è evidente
Per loro la guerra non è passata sei passata non se ne sono accorti
Ritengono che si possa gestire come gestiva Giolitti nel periodo della grande governo suo dal tre al tredici con qualche con qualche pausa
I gesti del governo attraverso il rapporto che aveva con gli elettori meridionali che erano pochi coi quali si poteva fare un discorso
Di in qualche modo convincimento di coinvolgimento
Più o meno mafioso più o meno no più o meno tant'è vero che Salvemini scrive il ministro dalla malavita non a caso proprio per pensando questo modello questo modello dopo la guerra non funziona più
Giolitti lo capisce in ritardo
E allora ci sono tutti questi aspetti da tenere presente da tenere presente la nascita del fascismo da Rachel ripopolare prima quindi dei partiti di massa prego polare che nasce nel gennaio diciannove con un modello e un progetto politico molto interessanti legati soprattutto alle Autonomie legati a un modello diverso di economia c'è tutta la tradizione di Toniolo dato una sociale della Chiesa della terza via che in qualche modo interviene nel Partito popolare
La nascita dei fasci di combattimento io
Ho visto che in occasione del centenario della nascita sul usciti alcuni libri
Che hanno dato grande rilievo io ho l'impressione a mia impressione è sempre stata quella di un po'una una fama abusata questa del ventitré marzo diciannove nel senso che la riunione di Sansepolcro in sé
Non ha avuto una né un grande impatto a livello politico né de neanche delle conseguenze immediate a livello politico
è stato un incontro che Mussolini abilmente a valorizzato com'era capaci a fare Luís
Ma diciamo e un Mussolini quello del diciannove che sta aspettando ancora
La scelta da fare da percorrere sei fare il sovversivo se fare il legalitario c'è l'interesse nei confronti degli ex-combattenti c'è un mondo socialista che in qualche modo lo attira questo saggio si fa riferimento a quella sempre De Felice di mezzo ma che volete così quella quella testimonianza che a De Felice ha lasciato Nenni
In cui dice Nenni Mussolini nel mille novecentodiciannove
Poco dopo la costituzione dei fasci di combattimento attenzione non prima poco dopo cioè nel giugno nel luglio del diciannove a ridosso delle elezioni del novembre diciannove vorrebbe ritornare nel partito su nel partito socialista
Ed è una una testimonianza che De Felice è riuscito a fare avallare anche da altri compagni di partito di Nenni il che la dice lunga sull'incertezza che Mussolini Mussolini si fa come dice De Felice
Che essendo un amante dei cani va a trovare queste similitudini si fa una cuccia perse non si fa un un posto dove ci deve stare e un posto suo
Non deve essere debitore nessuno e di si guarda attorno
D'altra parte noi sappiamo che Mussolini in quel momento aveva bisogno di un personaggio che lo traina se questo personaggio si chiamava Gabriele D'Annunzio
Poi le cose sono cambiate nel mille novecentoventidue ovviamente se non ci sono ribaltate ma nel mio i centodiciannove Mussolini
Non è nessuno o per meglio dire e un grande leader interventista che però non ha un progetto politico o se ce l'hanno un non riesce ad attuarlo prossima interrotta cioè appena D'Annunzio comincia interessarsi al fiume
Il ciclista Mussolini bersagliere quindici degli sta lista succhia la ruota come si dice in linguaggi il ciclismo il comico che lo conosce bene il ciclismo potrebbe confermare succhia la ruota di d'Annunzio cioè si mette proprio si fa tirare da e gli va bene vi va bene recidiva bene finché finché a d'Annunzio va bene
Quando Mussolini capisce che D'Annunzio non ha un obiettivo politico stringente ha un obiettivo testimoniale è un obiettivo letterario ha un obiettivo mitico da proporre per il futuro ma per il lungo futuro
Mussolini non è e non ha tempo di aspettare i tempi di d'Annunzio e quindi a un certo punto decide
Di seguire e di andare sulla ruota di Giolitti invece quando c'è il patto rinvierà fanno ormai D'Annunzio ha salutato
E l'annuncio di questa cosa non gliela perdonerà poi nel ventidue quando la situazione si è ribaltata e Mussolini io ho visto nel carteggio
Le sto facendo una cosa su questo argomento
Atti di un convegno mi sono venuti in mente ricercare nel carteggio Mussolini D'Annunzio che tra l'altro è stato curato ovviamente da De Felice da chi se no
Di vedere secco cosa si davano se del tu o del lei o del voi ed è curioso perché la prima lettera a Mussolini da del lei
A D'Annunzio la prima lettera siamo siamo del gennaio del diciannove primi i primi di gennaio diciannove dopodiché passa subito al voi
Perché D'Annunzio di risponde col voi lui evidentemente dice il pattume cretinata Beghetto gli ho dato del lei e passa immediatamente al voi il voi dura fino al quattro di novembre del mille novecentoventidue
Mussolini è diventato capo del governo da pochi giorni dal ventotto ottobre al ventinove ottobre siamo nel il quattro novembre quattro venne da non si riscrive caro compagno tu dovrai eccetera eccetera e cominciano col purché si porta fino alla fine
E anche interessata è interessante anche questo no non l'ho mai trovato apre leggendo il carteggio venute in mente questa cosa
è interessante perché c'è una sudditanza di Mussolini verso D'Annunzio fino al di fatto fino alla presa del potere
Dopodiché Mussolini che gli pari al vittoriale e Mussolini che ogni tanto lo incontra opera omnia agli di fa una reggia no e se lo paga lo Stato italiano peraltro ed è insomma io racconto sempre l'ho raccontato sicuramente qui ma sarà sono vecchio quindi possono anche ripete Mimì si giustifica il fatto di ripetermi
L'ultima voi sapete che io al vittoriale Mussolini aveva piazzato un prefetto
Alle costole di d'Annunzio perché sì era sicuro lo pagava però e sembra meglio se le cose controllarle da vicino
Il marzo nel marzo del mille centotrentotto quando da non su Mori improvvisamente il prefetto telefona a Mussolini ed è simpatico e direi spiega tutto il rapporto tra Mussolini D'Annunzio il lapsus
Del prefetto in questa telefonata che fa al Duce
Duce ho il piacere di darvi una triste notizia
Direi che compendia il rapporto no conflittuale ma non conflittuale in senso serio conflittuale con molti spazio di poi di collaborazione e di comprensione
Mussolini D'Annunzio non andrà mai contro Mussolini quando quando De Ambris invece prende posizioni antifasciste
Da non sono lo segue la madre e il fatto che D'Annunzio non lo segua comunque comporta il fatto che molti dannunziani non seguiranno De Ambris gambe se Campolonghi
Saranno da soli a fare i corporativistico nel nella nell'antifascismo della convenzione
Della concentrazione antifascista diede dei francesi
Quindi D'Annunzio fa un grosso favore a Mussolini in quell'occasione e lo farà anche dopo non intervenendo dando il suo parere quando non è d'accordo non parla e nello stesso tempo Mussolini
Nemico si ma amico amichevolmente nemico Dida tutto lo spazio che vuole gli paghi i debiti che una delle cose che D'Annunzio ovviamente l'aveva a dismisura da sempre e e gli lascia una situazione nella quale può fare il Vate
Senza avere responsabilità questo non è una cosa da poco ed è esattamente quello che D'Annunzio vuole fare
Perché voi toglietegli le responsabilità le rogne la vita quotidiana il resto gli va bene tutto come diceva D'Annunzio provvede in tutto salvo il superfluo perché dico che quello che mi serve ed era esattamente no il pensiero di D'Annunzio quindi diciamo questo mille questo tornando al diciannove diciamo questo snodo Mussolini D'Annunzio a mio avviso è molto importante
Poi è chiaro il lavoro di Ungari è stato molto importante perché ha dato conto di una di una tesi che anche qui una tesi abbastanza
Abbastanza interessante e forse anche fondata
Il re sapeva qualcosa dell'impresa di Fiume Ungari dice di sì
Non lo sapeva sicuramente Nitti non ne sapeva nulla il governo però sicuramente il re
Attraverso i capi militari che erano sicuramente informati dell'attività di d'Annunzio qualcosa e d'altra parte se voi pensate i militari come ragionano e penso anche a me
Dicono a b D'Annunzio e matto gli facciamo fare sta roba Cellamare son problemi suoi ma se andasse bene noi trattiamo con gli jugoslavi da una posizione di forza cosa fatta capo ha e Rapallo questo è il Trattato di Rapallo è la trattativa che ha cominciato a tutti e che poi ha proseguito Giolitti con Jugoslavia e da una posizione di forza della serie no guardate da Donzelli e non si muove dobbiamo fare i conti con questa situazione
E viene fuori un un trattato di Rapallo che poi si era trasformato nel ventiquattro al trattato di Roma e fiume sarà annessa all'Italia
L'ultimo saggio vale qui c'è il saggio della Simonetta Bartolini che un bellissimo saggio sulla mondo intellettuale
Dei del del diciannovesimo andando in gol Soffici questo mondo
Futurista o anti futurista ma che comunque consapevole che sta cambiando qualcosa nel mondo culturale italiano e poi c'è il saggio di Berardi sunniti e licei questa interessante analisi
Della proporzionale la proporzionale e il sistema che adesso oggi standard tutti pensano che sia nuova panacea di tutti i mali
E quindi tutti penso adesso passiamo al proporzionale o fanno semplicemente perché hanno paura di perdere col maggioritario come sempre si fa in Italia in Italia i sistemi elettorali si fanno guardando che cosa dirà domani e dopodomani dopo di che fra qualche anno ci si comincia dobbiamo cambiarlo perché non va più bene
E proporzionale e da Nitti perché lo fa il intimo è un cretino Nitti fa proporzionale perché convinto che attraverso il proporzionale riesce a sdoganare
I se a costituzionalizzare i socialisti cioè a spaccare i socialisti da massimalisti e costituire un gruppo di riforma riformista forte che sostenga
Il sogno di Nitti è un governo fatto dal dalla sinistra liberale dai cattolici e dalla destra socialista
E modello Giolitti sostanzialmente è il modello di oggetti
Non gli riesce non è riuscito a Giolitti non riesce neanche Nitti e torniamo al massimalismo socialista miti fa un errore perché lanciando la proporzionale trasforma il sistema politico italiano in termini totalmente ingovernabile
I centocinquantasei deputati socialisti i cento deputati cattolici peso al Parlamento non si può fare una maggioranza e si va avanti con trattative è chiaro che poi Mussolini va al potere
Non tanto per meriti propri quanto perché i socialisti i liberali hanno fare i socialisti si sono si astengono da qualsiasi collaborazione perché pensano alla rivoluzione proletaria
I liberali fanno guerra tra di loro Salandra contro Nitti Nitti contro Giolitti Giolitti contro Sonnino
E e così via quindi c'è una frammentazione delle opposizioni al fascismo
Io dico sempre mi studenti tenete presente che Mussolini chiede e ottiene i pieni poteri nel mille novecentoventitré alla fine ventitré
Cioè il fascismo cita c'è stato già il discorso della dell'aula sorda e grigia tutta questa roba c'è già stata
E ciò nonostante da un lato l'incapacità di vettura dalla situazione dall'altro la volontà i chiarissima in Giolitti io voglio fregare Nitti e allora mi alleo con Mussolini
Questo è il discorso è questo porta alla allo sfacelo alla distruzione dello Stato liberale fiume interviene in questo sfacelo perché è la prima volta che dei soldati disertano
E si oppongono ma in maniera strutturale in nome della RAI il nome dell'Italia non in nome dei socialisti no la prima volta che c'è una diserzione da destra diciamo così
E questo anche colpisce pesantemente lo Stato liberale
Esaustivo no chiarisco stiamo parlando di dieci mila soldati no quindi niente niente arrivo tra l'altro dice una cosa io vorrei vedere
Interesserebbe molto sto cercando di trovare le carte che cosa succede ai legionari fiumani
Quelle che sono arruolati nell'esercito quelli che sono andati lì per fare una passeggiata non succede nulla ma ai soldati agli ufficiali
Dei carabinieri per esempio
Quando in fortezza
Vanno due-tre mesi in forte su questo lo so perché l'ho trovato nelle carte di Piero Capoliveri che era ufficiale dell'esercito
E viene arrestato mandato in fortezza tre mesi e poi rilasciato però sulla fedina penale c'è scritto che è stato in fortezza per diserzione questa l'ho vista ed è significativo poi lo Stato liberale risale Patellani subito però intanto intanto ti farà tre mesi di forte
Si fosse posso dire una cosa del genere militari del Messico pensa per un disertore
Sono nulla quindi di fatto lo Stato liberale cerca di recuperare certo anche senza dubbio però formalmente lo fa certamente non poteva non farlo e ciò non può non fare cioè pronta all'azione militare non è possibile
Ma lo ha fatto immediatamente blanda politico la land Rover ai speriamo che le carte negli ovvero ma però tecnicamente era impossibile ma tre mesi fortezza per disertore adesso già fucilazione celebra anche la fucilazione alla alla schiena ovviamente la schiena quindi vuol dire lo Stato liberale il tributo Warburton-Lee così ma era consapevole potevo diventare un problema e quindi
Ero diverso da quello stesso motivo per cui il Renon firma lo stato d'assedio le ventidue ma sulla dei conti fascisti poi si apre ce l'avrei se la prendono con lo Stato sciopero
Bene questo per dirvi che ci c'è un sacco di roba a mio avviso molto interessante e mi fermo qui penso che sia utile appunto dargli una lettura e approfondire ulteriormente queste cose perché vediamo spesso che più uno studio adesso questa veramente una banalità da consegnare anche alla radio però più ci sono cose che beh meritano di essere studiate cioè si aprono no costantemente dei motivi e degli interessi di di ricerca grazie
Parlar troppo ma ringrazio anche radio radicale che sta video registrando questo nostro incontro sempre un piacere averla ringrazio il direttore della radio perché veramente sensibili a questi temi
E do la parola al professor Danilo Breschi che ci porta nella filosofia
Allora grazie a a Gianni grazie a tutti presenti grazie ha già nell'occasione pubblica per dirlo a Gianni Scipione Rossi perché da da quando ha assunto la direzione degli Annali indubbiamente
A
Acconsentito che cosa ha consentito alla Fondazione che tanto produce
In termini di ricerche di scavo di archi vedi messa in ordine delle delle carte anche di avere il la propria vetrina personale insomma in cui parte delle ricerche che tutti coloro tra cui mi posso fregiare anch'io gravitano intorno alla Fondazione come studiosi come ricercatori hanno modo di dare intanto parziale se non intero conto
Grazie anche perché qua e questo mio ennesimo intervento su Ugo Spirito parlò del del mio saggio punto morte della Filosofia sfondamento ontologico insomma parolone
E poi tutta una serie conseguenze su cui non mi ha dentro e quindi vi risparmio nasce anche esso per merito di di Gianni perché
Appunto lavorando dogane esageriamo io faccio una telefonata proprietario no merito nel senso che
Avendo diciamo anche doverglielo dire quindi rinchiudendolo sì qui in queste stanze per per molto tempo e guardando le carte
Si è imbattuto era allora diciamo anche questa era diciamo il tuo un'intuizione parzialmente errata ma che si è rivelata feconda correrà nel senso lavorando su o altre carte sull'editore Rusconi e Cetra trovato una Lettera di Alfredo Cattabiani all'epoca direttore editoriale per la Rusconi dopo essere stato di Borella
Autori importante uomo di cultura organizzatori appunto anche direttore editoriale
Che andava a cercare tutta quella cultura sì all'epoca si diceva si può dire tranquillamente anche oggi non conformista Rispetto egemonie culturali del tempo permette anche di oggi e tra questi appunto dialogo con Ugo Spirito e tra le pubblicazioni Berlusconi c'è una delle ultime delle ultime opere l'Autobiografia le memorie di Spirit Memorie di un incosciente
C'è una lettera appunto di di Cattabiani in cui rimanda al mittente in cui Cattabiani rispedisce al mittente il mittente appunto è Ugo Spirito
Un testo su Calogero che è apparso a Gianni come un po'possibile inedito ma correttamente ha detto vai a verificare un po'tu se ne hai voglia Danilo lì per lì non ne avevo voglia
E poi invece quindi marito in questo suo poi mi ci sono messo perché è chiaro quando poi ti laurei su questi spiriti Lupoi ci ritorni dopo dieci anni ora dopo dieci anni cito non ma ci torno devo dire anche molto volentieri anche grazie a questo a questo saggio
Scopro che
Spirito come ha fatto più volte nella sua vita e continuava anche negli ultimi anni della sua vita a fare recuperava testi di diciamo riciclava insomma lì adattava e li proponeva non mi ha detto sul perché Cattabiani non lo accetta secondo me un po'per una serie di questioni tra cui anche la a simmetria che si sarebbe creata all'interno del volume Cara strutturato in modo simmetrico tra la prima e la seconda parte
Perché effettivamente il personaggio che è appunto questo testo su Guido Calogero
Non non era omologabile ad altri personaggi di cui tratta tra cui Paolo sesto Ugo Spirito nelle Memorie di un incosciente insomma
Questo testo è in realtà una collazione è una un un mettere insieme una serie di interventi già editi in questo senso non è un inedito tu cura
Una serie punto di interventi già editi però appunto in testi di scarsissima diffusione colossi quali sono gli atti di ENEL dei convegni salvo questi qui degli Annali della Fondazione invece ne avranno ampio uso perché e non è solo perché ce la cantiamo e ce la suoniamo ma perché ad esempio il professor parlato gli adottati no per per il suo corso all'università e perché effettivamente hanno un taglio un impostazione sì però ovviamente la parte sul diciannove perché se una ragazzina quando cominciano a vedere oltre le centocinquanta pagine chiedono di avere dei CFU dei crediti formativi universitari che ma insomma
Questo testo su su Calogero che cosa mi ha consentito di dire così vado rapido poi altre cose su così spirito dirà l'amico e collega Sideri
Allora intanto anzitutto il mio la mia presenza qui come quella anche di di Rodolfo Sideri conferma la doppia anima che sta anche nella doppia titolazione della Fondazione appunto Gianni passandomi la parola detto passiamo alla filosofia ora io
Più storico del pensiero ma di fatto sono una creatura ibrida tra storico e filosofo è intestata originariamente a Ugo Spirito ampliata Renzo De Felice la duplice anima filosofica storiografica è quella che caratterizza la Fondazione sta caratterizzando fortunatamente gli annali ed è una felice matrimonio perché ab pecchiamo oggi sempre più anche nell'Accademia di per specializzazione invece qui ci muoviamo su più fronti compreso
Le note del Novecento
Per cui sempre Gianni mi ha chiesto anche più volte di intervenire anche nel numero precedente andando Surico non siamo se non sull'attualità come cronaca ma sul pensare il nostro tempo il tempo recente con un occhio
Di giornalismo di alta qualità che soli un tempo a cui è un tempo erano chiamati gli storici menziona avevamo prima Renzo De Felice
Oggi meno e e forse se ne vede mi permetto di dire le conseguenze visto che siamo anche su Radio Radicale cioè l'importanza di un come dire un modo di divulgare e di anche raccontare appunto il giornalismo con competenze
Da ricercatore da studioso
Da storico da film su ma allora brevemente che cosa mi suggerisce mi ha suggerito il confronto con questo testo parzialmente inedito e che e come collazione acquista una sua autonomia una sua fisionomia solo due cose vado rapidissimo
Un un po'complesse provo fa rendere un po'più semplice perché si fa proprio sul filosofico stricto sensu spirito lo sapete tutti è
Uno dei più importanti a mio avviso insieme proprio Guido Calogero il più importante nel senso il più originale creativo allievo di Giovanni Gentile
Giovanni Gentile ne ho idealismo d'accordo e insieme a Croce quindi una stagione filosofica molto importante
Se parliamo di in idealismo parliamo Diega ok
Allora quello che tornando per l'ennesima volta riflettere su così spiritoso noto fuori è che spirito
è pienamente un filosofo dell'idealismo e in quanto tale fa un percorso che ora qui non posso sintetizzare non se ne parleremo ad Arezzo ne parleremo anche in un prossimo volume
Che programmato nel sempre nell'ambito del doppio anniversario
Spedito in quanto idealista è un filosofo
Proprio come potremmo dire
Mimetico rispetto alla modernità segue la modernità in tutto il suo percorso
Tanto che nel corso del Novecento arriva nella ultima parte della sua vita che evidenziata da questo testo
Ad essere perfettamente in linea forse addirittura anticipare i postmoderni perché in posa di Filosofia gli anni settanta sono gli anni in cui Gianni Vattimo e Pier Aldo Rovatti cominciano a prendere
Nel campo cominciano elaborare quello che negli anni Ottanta povera pienamente definito come pensiero debole
E qui la Parona sfondamento ontologico
Insomma è chiaro capite certe dietro molto di più ma sarò veramente un po'tranchant ma insomma il soggettivismo
Che inizia con Cartesio quantomeno inizia con agli albori della filosofia moderna con Hegel raggiunge un particolare
Punto elevati particolare appunto ha come di particolare altezza
è un soggettivismo che può essere dato all'uomo può essere dato alla storia di qui la questione sinistra hegeliana destra hegeliana
Quindi da un lato quello che poi arriva fin da foglie barca Marx dall'altro quello che in qualche modo riconduce anche poi a in Italia nel realismo dei di Bertrando Spaventa ad esempio
E questa oscillazione tra fare l'uomo pari a Dio o fare la storia pare a Dio come soggetto produttore di di eventi di azioni è l'oscillazione dentro cui sta spirito nel corso dell'intera sua parabola
Questo fa sì che fondamentalmente anche lì ragionando su questo testo mi sono sempre più convinto che l'oscillazione che caratterizza spirito che come diceva
Il Presidente la Fondazione amico Giuseppe Parlato
è stato un po'di tutto è stato fascista comunista
Ha guardato con attenzione sessantotto ha guardato anche l'Iran quando ha scommesso sull'uomo soggetto che fa la storia
Quando invece ma sempre dentro il no l'orizzonte filosofico teoretico del dell'idealismo e poi dell'idealismo puntava sulla storia ci accomuna forza oggettiva allora era perché conosce le formule spiriti anni era problematici sta ogni centrista addirittura si definiva incosciente c'era trascinato da una forza da un soggetto che però era dentro la storia non era dentro l'uomo era fuori dalla storia
Che uno anche Edison difficile ma perché forse cose un po'un po'complesse spero di avere un po'semplificate senza averle troppo impoverita per avere belle resa un po'più comprensibili ma anche quando la l'annosa questione ora ce ne parlerà sicuramente Rodolfo
Del rapporto con la religione con Dio degli ultimissimi anni dell'ultimo decennio spirito l'inedito poi pubblicato postumo trovato Dio eccetera anche rapporto con Dio
è sintomatico del come dire
Del fatto che spirito è un modernista filosoficamente parlando proprio ipermoderno nel senso che anche quando trova Dio all'oscilla tra o l'uomo che si fa Dio e da lì la fascinazione per i totalitarismi non ultimo quello Movistar e allora fa il paradiso in terra
Oppure Dio è il totalmente altro perché mastica Filosofia all'approdo di un Francoforte ESE quale Max Horkheimer che chiude no con la questione di una ma che è tipicamente la posizione perché sa di teologia la posizione di del del cristianesimo protestante
Iper moderne per cui
Dio è è talmente ineffabile talmente imperscrutabile che altro e io come dire mi devo solo abbandonare a a degli con l'iniziale maiuscola e questo è quello che fa spirito in ultima posizione quindi chiedendo spirito è veramente il filosofo che mi consente forse più di tantissimi altri anche fuori dall'Italia e da quello che mi doveva nuovamente reso l'avevo già percepita ma ancor di più
Me lo rende meritevoli di tornare a rifletterci ancora un po'mi consente di capire la parabola
Della filosofia moderna in questo forse chi più di tutti lo ha capito sono stati due filosofo che hanno comunque avuto con lui molto a che fare
Che sono un gusto Del Noce ed Emanuele Severino hanno perfettamente compreso che spirito sta tutto dentro la logica della modernità
Capita qui si potrebbe aprire un convegno ma ne parleremo prossimamente nei vari eventi io vi ringrazio
Grazie ad Danilo Breschi dice che assegna la paura di dire cose troppo troppo complicate in effetti sono complicate ma insomma non è che dobbiamo per forza nei passi ne parliamo adesso di banalità in realtà perché il professor Rodolfo Sideri
In questo caso veramente lavorato su alcuni network inediti
La cosa mi anche incuriosito perché spirito cibo parliamo la seconda metà degli anni settanta sostanzialmente e spira ormai era veramente molto anziano ed era uscito un po'Dardano diciamo dal dalla era nel cono d'ombra dei degli intellettuali dell'epoca insomma non era un arrembante no intellettuale
E e tuttavia aveva ancora no faceva convegni partecipava ma cose non è che anzi nella mostra nella mostra perché me l'ha fatta vedere manterrà vogliano io sono rimasto molto sorpreso gli ho chiesto di approfondire la Chiesa approfondire ci sarà anche una foto di spirito che parla nel sessantanove a Montecatini Terme
Quindi poi Arezzo Riva ma non era il motivo non è la vicinanza e perché a monte e lui si fanno molti congressi sorriso e poi credo terrà perché l'ho conosciuto per il contatto con un suo allievo Francesco la Scala
Chi fonda può darsi all'ambito della pedagogia però in questo caso vediamo nel sessantanove nella più nel nella prima nel sessantanove
Tu lo sapevi ancora quindi non è una cosa che mi viene da dire perché mi ha mi ha molto incuriosito una foto che comunque parla al congresso dell'Associazione Nazionale cronisti
Italiani
Che è dirlo si potrebbe dire di tutto perché nel sessantanove c'è stato sessantotto la contestazione eccetera eccetera allora
Associazioni mesi Aliani una un ramo diciamo specialistico del Sindacato nazionale giornalisti dal relazionarsi alla stampa
E mi ha sorpreso che ci fosse spirito allora non considerato diciamo così potabile come no come l'interlocutore
E pure questo testimonia approfondiremo e non è questo il caso che i giornalisti italiani del mio novecentosessantanove erano totalmente diversi da quelli che sarebbero stati dieci anni dopo
è cambiato lo dico la giornalista iscritto da quarant'anni all'ordine giornalisti andrà tra qualche giorno sono quarant'anni
E purtroppo che avrebbe evito venti ma è cambiato proprio un mondo che è cambiato
Dopo il Sessantotto cioè il sessanta gli annulla la seconda dagli anni sessanta del sessantotto e quello che è accaduto dopo
Che tutti i movimenti è hanno cambiato la base diciamo anche del giornalismo italiano oltre che subito dopo qualche anno anche delle scuole italiane
Non so dicendo se è un bene o un male dico che mi ha molto sorpreso e questo è molto sarà interessante non l'ho vista io ancora non non ho visto tutte le foto perché ci darà degli a spetti non tanto della persona di spinto anche di quella ma non tanto all'esercito quanto in fondo dalla de de de de de de degli degli spunti
Della storia di allora perché a questo punto è diventata storia dopo tutti questi anni non è più cronaca cioè ci dà una fotografia cita in fondo una fotografia dell'Italia diversa non è che il giudizio di valore ripeto al meglio peggio questo doppio di siamo studiosi non non non non siamo altro quindi però sintomatico soltanto in quell'archivio ci siano degli spunti gli spunti su cui ha ha ha benissimo lavorato professor Sideri sono quelli delle lettere che l'UDC aveva ma uno si aspetta che ormai anziano la seconda dagli anni Settanta morirà in fondo dopo dopo pochi anni pubblicheremo io l'incosciente ma insomma ormai sia e anche a una un altro paio dico se non ricordo male sopra tutte le date non me le posso ricordare
Ma che avesse ancora un'interlocuzione anche con gente semplice ma non solo semplice questo è ha trovato molto interessante e su questo ha lavorato ribasso il microfono
Anch'io devo partire dai ringraziamenti al direttore se non si offende perché nascente offrendo che offende però correrò il rischio contrario
C'è una rete c'è una regola fondamentale del giornalismo il giornalismo è un lavoro collettivo
Il giornalismo da solo poi qualcuno crede che si possa fare ovviamente ci ho sempre gli esaltati nel bene e nel male non voglio però il giornalismo è un lavoro nessun giornale nessun telegiornale su un giornale radio e li ho fatti tutti
Poi esistono se c'è
Una sola persona
Non c'è ma non è né del è un lavoro collettivo quindi non basta il ringraziamento ma però però da professori di storia dobbiamo anche riconoscere la verità storica anche in questo caso è un'intuizione in questo caso riuscita felice
Del direttore di andare a vedere le lettere ma magari possiamo dire non ci credeva fino in fondo perché mi ha detto guarda un po'se c'è qualcosa di interessante altrimenti insomma lascia perdere
E invece le cose sono molto interessanti e mi hanno fornito una sorta di possibilità di dare una lettura diversa da un punto di vista ermeneutico interpretativo dell'ultimo spirito perché probabilmente lo accennava per altri a spetti il direttore sessantotto effettivamente un data di svolta anche per spirito a mio avviso è vero che gran parte della sua produzione se ne parlava prima con l'amico professor Breschi
è risolta negli anni Sessanta però negli anni Settanta nonostante lui riprenda ripubblicati cose già scritte e uno spirito diverso propriamente la delusione della contestazione cui spirito aveva creduto
Nonostante un'età anche in quel momento non verdissima e quindi ci aspetteremmo una sorta di chiusura del professore universitario dell'accademico di lunga data alla contestazione in spirito cioè un'osservazione molto attenta e partecipata dire quasi empatica al sessantotto a cui subentra poi una delusione
Per non essere davvero riusciti giovani
A compiere quella rivoluzione alla quale lui comunque immancabilmente aveva dato cercato di dare una direzione
Perché poi spedito nelle sue memorie scrive di non di non aver mai cambiato il mondo ma ad essere di essere stato cambiato dal mondo che lo ha costruito poi realtà insomma non è vero che lui il mondo ha sempre cercato di costruirlo
Dalla corporazione proprietaria alla guerra rivoluzionaria allo stesso sessantotto in un certo senso forse persino al comunismo ma lì era una struttura molto più tetra Agonà dovrà molto più difficile pensare di di esercitare un'influenza
E non è un caso che nel settantuno la storia della mia ricerca diciamo compia la parabola spiriti Anna con il nuovo problema di cinismo che è caratterizzato da una maggiore radicalità
E chiaro con libro che esce nel settantuno poi spirito albero che scriveva era anche il dono di una scrittura accessibile però probabilmente è stato meditato in precedenza quindi a questo problematici ISMU più radicale spirito arriva anche dalla dalla delusione del sessantotto nelle lettere anche se sono le lettere che spirito riceve ma chiaramente dalla lettera che uno riceve si può intuire l'argomentazione che ha determinato quella ha risposto a quella sollecitazione spirito appare decisamente più pessimista
Molti addirittura molti contatti epistolari glielo rimproverano
Mi dicono ma allora veramente a tutto finito allora non abbiamo più nulla da insegnare
Allora perché parlare ancora una giovane G. direi ed anche se già docente a quel tempo gli errori dice esattamente questo
Ma allora perché continuare a parlare sì tutto è finito ognuno si chiude nel suo solito cinismo
Inutile la Filosofia inutile anche le interviste alla televisione sono inutili molteplice articoli sui giornali a cui spirito non ha mai rinunciato una maggiore problematicità
E che emerge anche in quelle memorie che forse sono proprio il simbolo
Di come lo storico non debba tener conto delle memorie autobiografiche
Io credo che difficilmente dopo forse quelle di di Bismarck quelle di spirito siano le memorie più infedeli possibili del resto lui non lavora anche intitolare Memorie di un incosciente nelle lettere Luís annuncia la vita di un incosciente o ricordi di un incosciente proibite ricordi e fedelmente più felice memoria no perché dite ricordi dimostrano l'elaborazione della propria esistenza mentre invece le memorie di un incosciente vorrebbero appunto essere soltanto un flusso di coscienza che emerge ma non c'è nulla veramente di più dire falso pre Musci chiare
Non viene citata guerra rivoluzionaria significativamente perché le memorie che di Bottai con Bottai vivente
Non accennano al a guerra rivoluzionaria alla consegna di questo testo scritto da spirito Mussolini sono nelle nel diario di Bottai ma post mortem di Bottai
E ovviamente siccome gli anni Novanta se ricordo bene quindi spirito abbondantemente morto lei non parla di guerra rivoluzionaria perché riscrive nelle memorie che il suo fascismo è finito là trentacinque bene le guerre rivoluzionarie scritta in quarantuno
Persecuzione fascista l'anno un anno passato a Messina
Dove lui aveva vinto un concorso
Per si capisce dove dovesse andare sostanzialmente poi ci resta un anno perché poi Bottai lo fa trasferire a Genova per un paio d'anni e poi da lì a Roma dire quasi definitivamente
Ovviamente tutto questo non poteva essere avvertito da chi leggeva Memorie di un incosciente
Che generano grande interesse è un libro del settantasette quindi siamo rammenta in prossimità della morte di spirito e l'interesse del pubblico anche del pubblico non colto certo è chiaro che nell'epistolario ci sono
Giovani studiosi poi destinati anca una brillante carriera accademica ma ci sono anche sconosciuti con richieste particolari
Una signora che allega il certificato neuropsichiatrico
Forse per dire sta attento se non mi dai risotti
Chiede per la madre un contributo Bramati sulla ricambiare la dentiera
Quattrocento mila lire in nome della solidarietà umana chiede a spirito un una cifra ora per fortuna va allegato un certificato neuropsichiatrico quindi è la la richiesta è e comprensibile per questo vuol dire proprio che spedito veniva avvertito come qualcuno di casa
E d'altronde lo si vedeva in televisione lo si leggeva ma non sulle riviste filosofiche scientifiche non si reggeva su gente su su giornali anche che insomma che si trovavano dal parrucchiere
Vuol dire appunto la capacità sì certamente di spirito di essere un lettore del tempo con capacità anche brillanti oratori e come gli è stato riconosciuto sempre
Ma anche il fatto che fosse accessibile a un pubblico non certo di specialisti
Certamente il problema di dio un problema estremamente ricorrente nell'epistolario e spirito avvertito come un serio cercatore di Dio
A volte si si usa dire per celia che spirito cercava l'assoluto con la speranza di non trovarlo no e però è appunto si tratta di una Scelli ha perlomeno da come viene avvertito viene avvertito con sincerità ci sono persone che vogliono aiutarlo in questa ricerca di Dio
C'è una signora che gli comunica che il figlio morto le ha parlato a deve dare un messaggio all'umanità
Chieda spirito di universali Giare questo messaggio la signora in questo caso non allegato certificato neuropsichiatri non non lo so ecco io no non mi permetto di dirlo ma è noto che spirito avesse rapporti molto intensi anche con religiosi e religiose ma la addirittura ne va a trovare una in un oscuro monastero dell'Umbria
Cioè questo questo interesse verso di voi reale e ovviamente anche lì non si conosceva questo inedito trovato Dio no e poi nella
Nella ci sia una doppia versione ho trovato di io e ho trovato Dio col punto interrogativo
Probabilmente fabbro o non so sarà fatto qualche pressione per per togliere il punto interrogativo anche se devo dire la verità la scelta della Fondazione la più corretta il punto interrogativo dava più il senso spiriti hanno del problematici disumano però o ho trovato Dio e che ne so io sul fronte di a me insomma sono se compra un libro ma aspetto che me lo dici tu sei trovato non ha trovato Dio so come quei giornali che in siccome ci insegna il nostro direttore che intitolò cioè ci sarà la crisi di governo e se non lo sei Toldo quante comprare il giornale quindi effettivamente aver tolto il punto interrogativo
Restituisce un po'o più di dissenso poi basta leggere libri si vede che già spirito non l'ha trovato dicono
O perlomeno che ancora alla ricerca poi probabilmente però e questo un'oscura suora tra l'altro una sua discepolo noto una cosa che fa forse spirito non era pienamente consapevole che l'unico uso un termine Memorie di un incosciente che più che un termine religioso un termine mistico perché il misticismo appunto l'incoscienza
E questa suora Lollo o quasi lo accenna dice siamo uguali perché anche noi Dio ha lasciato incoscienti perché se ci avesse fatto coscienti saremmo stati schiacciate dal suo amore eccetera eccetera cioè comprende che quell'in coscienza infonde una categoria mistica
E che Memorie di un incosciente in qualche modo è già nel titolo una prosecuzione di questa di questa ricerca di spirito ovviamente tante sarebbero stati a un certo punto ho dovuto contattare via mail direttore perché degli trecentocinquanta mila battute vanno bene
Mi ha detto di no se abbiamo contrattato siamo arrivati a un numero abbastanza ampio di pagine ma ci sono ci sono tante cose probabilità però come dice un analista scientifica non si usano la la la puntata quindi purtroppo lo credo d'aver messo tutta che Carlo Giuffrè ad esempio e dimostra un l'uno spirito molto attento ma questa anche erano tono al all'arte
E si danno del tu quindi evidentemente si conoscono spirito gli ha dato dei consigli lui ringrazia proseguirà nella nel suo teatro con la ricerca della tradizione napoletana
Ovviamente ci sono nomi celebri della Filosofia su cui magari azzardiamo meno
Ovviamente anche politici
Tra l'altro è con le une con le une c'è una corrispondenza molto intensa dal Quirinale
Praticamente ogni ricorrenza fosse il compleanno o Natale leone scrive a spirito spirito scrive al leone ad esempio dimostrando di solidarietà durante la campagna stampa scandalistica della Camilla Cederna
Che poi verrà condannata per diffamazione insieme all'Espresso ma che insomma il cui Libero la carriera di un presidente ebbe certo successo visto che vendette seicento mila copie prima che venissero mandati al macero dopo la condanna e altre che saremmo sfondato abbondantemente il milione confesso vero letto anch'io
Ragazzino
Però è chiaro e poi una certa animo antipolitico che alberga in tutti noi portava magari in quel momento anche a non leggere con attenzione le situazioni
Giovanile una l'ha conosciuto durante il fascismo Ugo Spirito tra l'altro gli ho fatto una recensione negativa
Ma spirito aveva dimostrato di apprezzarla e aveva anche interagito dice leone più più e meglio di molti giuristi del tempo e e di oggi su alcune tematiche
C'è ovviamente Nino Tripodi c'è la destra missina sul tema del corporativismo
Che era un tema che ovviamente momento sociale faceva proprio che spirito continuava a coltivare con una vocazione tecnocratica alla quale si attribuisce generalmente a spirito che invece in queste lettere emerge molto di meno
C'ha visione tecnocratica Hindemith con i libri e apertamente dichiarata nelle lettere non c'è
Con i corrispondenti non c'è anzi il tema è decisamente diverso si sposta persino anche sul corporativismo su temi diversi anche se ovviamente spirito fa passare il corporativismo anche al di là del fascismo questo ad esempio c'è tutta una corrispondenza con Giovanni Volpe che dice ma visto che partite corporativismo non partecipa ai nostri incontri tra l'altro da riscoprire alcuni incontri della Fondazione gli incontri romani della Fondazione Volpi
Lui esperito andò senza parlare a uno a uno di questi incontri comunque hanno visto figure come lo stesso Gregor
Che Gregor partecipa attivamente agli incontri romani della Fondazione molte e poi golpe riesce a ottenere lo scritto tanto chiesto spirito che la fine del comunismo una serie di di articoli effettivamente però molto ben congegnati io se non ho leggesse in calce la la testata è la data non non comprenderebbe che si tratta che si tratta di articoli anch'io voglio essere breve come come tutti i relatori che mi hanno che mi hanno preceduto che cosa si ricava ora dicevo una diversa lettura a mio avviso interpretativa di spirito potrebbe emergere da queste lettere io ho cercato di farle emergere ma anche il fatto che spirito nonostante l'età non fosse in quel cono d'ombra
Che sospettava il direttore
E in realtà era un filosofo molto partecipe stava dentro viene addirittura ringraziato da un gruppo di femministe
Napoletane per aver per averle sostenuto sul tema dell'aborto nonostante su alcuni temi spirito fosse più conservatore anche se poi mi avvisò la ragione sempre sul tema del femminismo
C'è una sua corrispondente che gli gli dice ma perché non parli mai del partito radicale che non ne parlino i comunisti non ne parli democristiani va bene atto perché non ne parli visto che vi dobbiamo il femminismo
Tutto il togli mento dei dei divieti sul femminismo Spiridon opposizione diversa tempio spirito non concepiva prime questa ad esempio
E vicino a Caccuri femministe dell'Ottocento e qualcuna lo lo sosteneva che in realtà la emancipazione della donna non fosse la parificazione sic et simpliciter del ruolo femminile dell'interscambiabilità del ruolo femminile con il ruolo
Maschile penso ad esempio a Lou Salomé
Giovane amica di micce
E poi i più anziana discepola di Freud e propriamente legame tra Freud e Michele fredde fama lettoni c'è ma quello che dice però ed era già stato detto praticamente tutto da Nicia brevemente e Lou Salomè Lou Salomé Sembler gente gli articoli che scriveva quindi in tempi molto precedenti sosteneva esattamente questo l'emancipazione della donna e la valorizzazione del ruolo che la donna non non lasco piazzatura del ruolo maschile
Però alcun gruppo di femministe che scrive a spirito che lo metterà insieme a Marco Pannella
Lo metterà Trai i santini della loro organizzazione si la legge sulla Bortot passerà cioè sui temi quotidiani spirito si spendeva
Non era un filosofo nel cono d'ombra nonostante avesse ottantatré anni ma insomma tutti sorprende tutti la morte di spirito
Di quelli che l'avevano ascoltato un convegni di di pochi mesi precedenti si complimentava no per la per la salute per la forma fisica e mentale che spirito aveva del resto si era sposato ottantuno anni quindi insomma dimostrava che vedeva la vecchiaia ancora in una prospettiva molto lontana
E i quello che è strano e il colono ombra di oggi quello che è strano che un filosofo che forse sconta anche in questo su un certo provincialismo italiano un filosofo che è stato e anche l'amico Breschi lo accennato molto interessante ha promesso che né parlerà meglio e di più
Che dimostra di poter essere letto come compimento di una parabola filosofica beh quello che è strano e che dopo la morte sia scomparso non con la morte
A sua scomparsa e post mortem forse si sconta in questo un po'di provincialismo come diceva Gennaro Sasso
Noi siamo gli unici che pensano che l'ignoranza degli altri sia un criterio di giudizio siccome all'estero non si pubblica nulla che ne so su Ugo Spirito Inici Nese o in tedesco allora evidentemente Ugo Spirito no non deve valere ecco forse riscoprire Ugo Spirito anche riscoprire la filosofia italiana e quella circolarità della della cultura europea di cui parlava appunto spaventa precedentemente citato grazie
Grazie a studi mentre l'orchestra giovanile che noi ci troviamo come dire questa la Fondazione in realtà serve a questo no serve a secondo me non è un obbligo ma insomma il tentativo di non disperdere
Pezzi di cultura italiana
Adesso se qualcuno di voi vuole fare una domanda
Io si deve alzare e venire qui al microfono di Radio radicale se invece non vuole io ringrazio tutti
è stata un'occasione importante presentare questo secondo fascicolo degli Annali della Fondazione Ugo Spirito Renzo De Felice che è uscito in questi giorni e che è in distribuzione e che ha come avete sentito contenuti che noi riteniamo ce lo diciamo da solo ma insomma voglio dire grazie a me lo diciamo noi dei contenuti rilevanti e che sono di buon auspicio per il futuro della rivista alla quale la fondazione tiene morto quindi vi ringrazio grazie ringrazio radio claudicante