Intervista a Jadel Andreetto e Guglielmo Pispisa, rispettivamente curatore e coautore del libro " Zoya Barontini. Cronache dalla polvere: un mosaic novel sul cuore di tenebra del colonialismo italiano" (Bompiani)

Radio radicale ci occupiamo di una una parte della storia del nostro Paese non solo del nostro Paese che e alquanto dimenticata è la storia del colonialismo italiano
Che alla storia alla vulgata insomma è passata come una storia un colonialismo all'acqua di rosa non tanto che c'è il mito
Del gli italiani brava gente ma è che è stato uno di colonialismo i più feroci e brutali e ce ne occupiamo attraverso un libro che narra in particolare di una A pagina molto oscura molto
Terribile appunto di questa impresa e coloniali italiani in particolare durante il fascismo
Perché parliamo della guerra d'Etiopia e in particolare del mille novecentotrentasette un anno cruciale di questa guerra che iniziò nel mille novecentotrentacinque e che vide un attentato a quello che veniva chiamato il viceré d'Etiopia la generale Rodolfo Graziani tre in seguito al quale ci fu una repressione cruenti sì ma è uno degli episodi più incredibili di di sterminio che si ebbe nel monastero non so se lo pronuncia bene ride brasiliano se dove appunto vennero sterminati durante una festa religiosa importante della chiesa
Crotta vennero segnati tutti i monaci e tutti i fedeli presenti migliaia di persone no i parliamo di questa attraverso un libro particolare edito da Bompiani
è che s'intitola cronaca Cronache dalla polvere
E che un libro scritto a più mani da un collettivo di narratori che si è dato un nome Zoia Barontini e allora noi abbiamo in collegamento per parlare di questo libro
Due interlocutori il curatore di questo testo già del Andretto e uno degli autori che guglie Guglielmo P. SPISAL salutiamo tutte e due
Buongiorno euro fattori giorno allora io comincerei dal curatore da già del perché innanzitutto ci sono
Da spiegare i titoli e vorrei cominciare da questo sia perché l'avete intitolato Cronache dalla polvere e che significa perché ha un significato preciso quel nome Zoia Barontini
Certo allora partiamo da bisogna Barontini innanzitutto Barontini e l'unione di due nomi uno il cognome fa riferimento a Ilio Barontini
Partigiano italiano che combatte in luoghi lontanissime diverti la Spagna la Francia la Cina Africa e combatte dall'altra parte nel senso che Ilio Barontini fu uno un italiano che andò ad addestrare ad esempio le truppe etiopi contro all'invasore
Allenatore fascista italiano quindi contro i suoi stessi
Compatrioti quindi e e non è non è stato l'unico a a a fare questo sono figure quasi dimenticate pratiche in alcuni ruoli ad esempio a Polonia Cechia Iglio partitica e ti trovi nel rione Cirenaica
Il rione c'erano anche a cui è proprio il rione di Bologna da cui tutta la riflessione sul colonialismo
è partita qualche anno fa all'interno di un progetto che poi ha dato vita anche però manca dalla polvere Loya invece in Etiopia significa Aurora Alba e ci sembrava come dire
Che fosse l'ora di far forse un sole che getta acqua e luce su queste vicende che sono polverose no dimenticate e come la polvere in qualche modo messe sotto sotto un tappeto per questo anche cronaca dalla polvere che partono
Più racconti collegati tra loro con un fil rouge che che che li lega assieme e che raccontano quanto come se fossero delle cronache alcuni avvenimenti legati alla posto attentato a Graziani
La polvere come dicevo prima qualcosa che viene continuamente rimosso di spazzato via Marche torna entra in qualche modo a posarsi sugli oggetti la polvere anche perché in realtà all'intero coloniale italiano un intero di polvere
L'impero di dipinti niente
Fu una una una follia collettiva che guidato ovviamente lontano dalla dalla mano fascista coinvolte tutti italiani e libici a credere che al va be'però in qualche modo diritto
A un impero anche loro insieme agli altri e da lì partì quella folle Polia riprenda coloniale italiana o no tutti di ladri che ne conseguirono
E soprattutto agli gli orrori che comportò perché quando quando si parla di colonialismo di solito si pensa naturalmente al le colonialismo portoghese francese ed edicole italiano si dice beh ma in realtà il colonialismo italiano non non non non non male non fece poi chissà che male in fin dei conti in Africa abbiamo costruito le le strade beh andiamo a vedere i numeri
Le cose son ben diverte
A a terra Liparota ad esempio vennero massacrati per centoventitré monaci centoventinove diaconi mille seicento civili
Due mila trecentocinquantatré ribelli vengono dati alle fiamme più Centomila Centomila tout cour nel raggio di centocinquanta chilometri parliamo di decine Cina
Di migliaia di persone
Uccide in modo barbaro e raccapricciante
Ed è solo uno degli episodi del colonialismo italiano basti pensare che pochi anni prima nel mille novecentotrentuno acuta
Il colonialismo italiano fece migliaia e migliaia di morti con scene degne di un quadro di borsa o dell'Inferno dantesco si stimano legge alle cronache di quello che accade a Cutro nel mille novecentotrentuno
Bene vengono proprio viene viene la pelle d'oca perché
Ci furono scene
Veramente devastanti di di impiccagioni linciaggi quarta menti io
Donne incinte squartato e con i feriti che vengono tirati fuori dalle pance
E l'infinita i sulle linee sulle sulle baionette degli alpini dei carabinieri e delle camicie nere accolgono Parco degli Alpini dei carabinieri no sempre con simpatia da insomma corso se vogliamo leggere la storia questo simpatico
Un pochino comincia a venire meno il problema è che proprio la storia non si legge
Allora questo progetto in qualche modo voleva è per una spingano uguale lancia un piccolo quanto a a questa cosa il primo quanto che ho deciso di lanciare è stato proprio gli scrittori che ho voluto coinvolgere
L'idea era quella delle come dicevo prima di fare delle piccole cronache raccontare un passato dimenticato e come dire di innescare
Il concetto stesso di Italiani brava gente quindi occorre ho pensato di all'inizio di fare una raccolta di racconti poi ho pensato che forse questa raccolta di racconti poteva essere qualcos'altro lo trasformata in quella che ho chiamato
Moda Ipnovel un romanzo a mosaico per cui ogni raccolto è la resterà di un romanzo più grande ogni racconto segue delle vicende diverse che però sì agganciano a quelle degli altri quindi inizialmente con una la complicità
In Bompiani che era stato apertissimo ed entusiasta all'idea ho aperto un uscito blog segreto dedicato solo agli autori in cui i racconti infieri potevano essere lei e da tutti gli altri autori che così cominciavano a a vedere
Il cantiere crescere avevo dato agli autori agli scrittori dei paletti seguire delle coordinate spazio-temporali
E
E loro le hanno li hanno seguiti che alle volte l'anno anche disattese restando come dire hanno rotto le regole conoscendo le quindi la cosa andava bene
E piano piano
Si sono cimentati in questa piccola impresa la sfida come dicevo limitata soprattutto per loro perché molti di questi autori che ho scelto
Metta scrittrici metà scrittori sono di provenienza diverta e anche di come dire sono untori che hanno pubblici diversi per Coscia il tuo di coinvolgere autori che lavorano ad esempio con la narrativa per ragazzi come Davide Morosinotto scelto di coinvolgerà untori che magari vengono dal noir come Massimo gabella o ho scelto o a un tuo invece che hanno narrazioni di più ampio respiro come Davide Orecchio Igiaba Scego
Okayama Lenin né ecco io ho coinvolto in lei Tocci nel Progetto Caldarelli tritura coltivate solo Guglielmo caldo che hanno lavorato nessun racconto che siamo gente che io per
In tutto questo ho deciso che proprio perché avevo coinvolto anche un Turi
Che di solito lavorano con la narrativa per ragazzi ho deciso che forse un progetto del genere poteva essere adatto a raccontare gli orrori di cui parlavo prima anche a un pubblico più giovane perché mi sembra o come dire necessario necessario che i ragazzi possono approcciare ha una storia che è raccontata altrimenti solo in pochi saggi che comunque viene viene viene eliminata mi sembra forse il pubblico più ricettivo infatti Bompiani siamo giunti alla conclusione che questo è un libro adatto ai dai quattordici anni ai novantanove e anche oltre presidente sperando che ci siano lettori che superano la soglia dei novantanove
Questo è stato un e di fatti c'è anche una parte illustrativa insomma che molto interessante ha insomma a questo punto di vista ogni capitolo viene accompagnato appunto dalle dà delle illustrazioni ad hoc insomma
Quindi assolutamente Alberto Merlino è stato l'illustratore che che che che ho scelto e che immediatamente ha capito lo spirito del Progetto in qualche modo il suo un'ulteriore racconto che va a formare il governo le sue sono tavole che concorrevano ogni acconto ma in qualche modo e messi assieme formano a loro volta un racconto e devo dire mi sembrano mio modestissimo parere molto molto efficaci poi abbiamo scelto anche la colorazione insomma di tenere una scala di idiomi in bianco e nero con però della della degli elementi di rosso perché è ovvio posso insomma in questa polvere grigia va in bianco e nero è macchiata
Intrisa ovviamente dal rosso nel fango delle popolazioni un ulteriore elemento che abbiamo che ho deciso di inserire e che mi sembrava proteste dare una lettura ulteriore che consentisse
Di o leggere queste storie su un piano ulteriore rispetto a quello che poteva essere una semplice cronaca appunto storica una narrazione di tipo punto di targata Roma lo storico è il fatto che ho aggiunto chiesto tutti i narratori di lavorare col fantastico c'è un elemento fantastico in cronaca dalla polvere
è un elemento che ha a che fare con i fantasmi Nikolaj sembra un po'al realismo magico latinoamericano per gestire esatto stanotte è assolutamente una specie di realismo magico in quanto improntata sono ovviamente sicure fantastica che si aggirano
All'interno di questo carattere ma in qualche modo rappresentano anche la nostra coscienza di italiani no abbiamo questo fantasma che ci perseguita e che continuiamo a non osservare che continuiamo a non guardare nove e qualcuno ha detto il fantasma dell'Italia è una donna di colore
Che ci osserva con con con lo sguardo malinconico pietoso e arrabbiato contemporaneamente forti e forse effettivamente in Cronache dalla dal dalla polvere questo emerge i fantasmi continuano a osservare certi paletto non soltanto a qui personali anche agli italiani
Che in qualche modo cambiano guardo
Presso alcuni ad esempio di questi personaggi che si ritrovano
Catapultati no in una guerra di Etiopia sono giovani soldati che finiscono in Etiopia magari anche con quegli occhi di andare come dire a conquistare l'impero di andare a fare il loro dovere per la Patria no cui arrivano lì e ci trovarono riparo di polvere
E si trovano di fronte a degli orrori inenarrabili e allora tutta la retorica di regime comincia comincia a sfaldarsi e cominciano a avrebbe rifiutato incominciano a vedere
La realtà per quella che nomi il per assurdo la realtà Maranta fantasmatica non è più la realtà concreta è una realtà fatta di morti
Senta ora e quindi a quel punto devono volevano assolutamente confrontarci con i fantasmi che si portano bene
E e e questo ricco spero che che succeda anche a me lettore no quando si confronta con cronaca dalla polvere in qualche modo vantarvi dovrà però
Tormentarlo è anche consolare un certo punto perché quella la funzione del fanta no
Il portato va affrontato non solo per farsi tormentare dal passato ma in qualche modo va affrontato per per fare pace col passato per riuscire a a trovare una una pace anche in un in un percorso storico nome siamo un popolo che che tende a dimenticare e però
Tutte le nostre contraddizioni dimenticate diamogli ecco e certo fare pace del passato però significa anche appunto non ripetere gli errori e gli orrori appunto del del passato ecco io adesso passerei Guglielmo Pispini Isa che appunto ha scritto nuova citato prima già del questo
Questo racconto Jets etiope e Guglielmo innanzitutto però ti chiederei appunto pulite come sei arrivato a cui sta sì se è stato chiamato da Gio delle immagino però come hai maturato insomma
La tua appartenenza questo collettivo Zoia Barontini
Nella mia la mia appartenenza collettivi diciamo risale abbastanza indietro nel tempo aperta collettivi in cui c'è anche già delle realtà perché ormai no va bevuto manda lasciamo stare quanti anni fa perché un po'troppi
Abbiamo dato vita a un collettivo che si chiamava chiediamo ancora calda Erna e io Wish Aldo Soriani e Bruno Fiorini e abbiamo cominciato a scrivere insieme romanzi racconti e via dicendo
Io scrivo di mio diciamo anche come autori singolo però ho sempre trovato molto interessante l'idea di condividere qualcosa di estremamente personale come la scrittura una scrittura
Narrativa soprattutto e quindi diciamo mi è sempre piaciuto farlo andare ormai lo faccio da moltissimi anni da decenni e quindi è stato immagino naturale per lui guardò frangia del quando si è trovato fra le mani questo progetto di scrittura diciamo di di finché una raccolta di racconti appunto come no definita luglio Mosaic nove cioè un nuovo manto mosaico qualcosa che poteva a a vedere la luce con molti padri e madri
Pagina verifica sembrato naturale acidità di chiamarmi e io francamente dello Stato molto contento perché mentre diciamo la la la scrittura comunico collettivo ristretto come quello che intende o ai capi bovini dire altri cortili informali Baldari da quattro cinque tre persone sei persone comunque per quanto si ovviamente ed un'esperienza collettiva mai un'esperienza che per per molti aspetti facilmente controllabile nel senso che insomma si tratta di di brughiera di persone amiche fra di loro che hanno un'esperienza comune delle delle esperienze condivise una storia intellettuale condivisa da molti anni quindici si trova facilmente
E nasce quindi da qui è stato mettere insieme il cosa sono undici dodici scrittori molto diversi fra di loro
Che per lo più nemmeno si conoscevano tra di loro e e che naturalmente avevano un'idea una visione del colonialismo italiano abbastanza la comune questo senz'altro insomma però che di fatto i nostri il nostro arsenale narrativo era molto diverso
Quindi ci siamo inventati
Noi gelato e soprattutto diciamo che anche curato tutta la parte diciamo della struttura questa questa idea di condivide di un di una luogo condiviso sugli Inca Nettuno blog privato in cui mettere che insieme
Tutte le nostre idee sul su quello che stavamo andando a scrivere che tira fuori la questa massa informe
Caotica soprattutto all'inizio in cui magari c'era chi interveniva di più interviene di meno chi per problemi suoi intervenuto successivamente ma a poco a poco dato da questo domande ma che sobbollire sempre di più si è cominciato a intravedere una struttura una struttura antiche innata ed chi evoluta Abate gli interscambi edilizio discussioni di condivisione di personaggi no perché magari lo spieghiamo anche in maniera un pochino più più chiara perché magari sul quanta gente che non ha grande esperienza di di scrittura collettiva e quindi del singolo titolo un po'piazzale all'avvocato dal mosaico no perché di che cosa si tratta e sostanzialmente tutti sono dei racconti ovviamente
Che possono
Anche essere eletti separatamente l'uno dall'altro ma sono racconti che condividono una medesima ambientazione naturalmente l'Etiopia del decreto trentasette e in un dato preciso momento storico c'è appunto il il mondo periodo successivo all'attentato al Graziani acconto del mio novecentotrentasette con tutto quello che né che e ne viene che che ne comporta insomma la verità ecco perché ne avete già parlato e e anche alcuni dei personaggi ce li siamo scambiati realtà perché interi raccolti sono tutti diversi hanno un genere protagonisti diverso ma ci sono spesso personaggi ricorrenti che vengono utilizzati magari come protagonisti di un romanzo che ricompaiono Kobe semplici comprimari dicevano in un altro racconto e via dicendo
Ecco esperti sì no però volevo solo perché nel tempo occorre parliamo ancora ho non tantissimi minuti no volevo parlare un po'anche del tuo racconto che appunto del serio per perché tocca poi uno dei temi che ha citato prima già del cioè come appunto insomma uniti qualche italiano che era presente sul territorio comincia a porsi dei dubbi e qui viene raccontato tra l'altro una storia
Molto particolare perché è una storia in italiano con una donna etiope come ascoltatori più perché conoscono più questa questa vicenda storica sanno ci fu insomma un rapporto tra gli italiani tra i colonizzatori e le donne
Delle colonie che fu molto particolare e anche questo molto terribile dalla parte ambiguo con una serie di questioni di cui la prima era lo sfruttamento delle donne delle donne più giovani e in questo racconto invece c'è un approccio diverso tra appunto un un giovane italiano una donna etiope no
è qui punta diciamo quella da cui ti riferisci tu parlanti ma D'Amato si è qualcosa
Di un po'diverso effettivamente rispetto diciamo noi abbiamo io e a Aldo sogna in realtà questo impegno racconto descritto io ma insieme Osvaldo Soriano in diciamo una un con un piccolo con le più del collettivo si abbiamo per scelto di spostare un puntino lilla la focalizzazione in realtà volevamo raccontare la storia di un rapporto si fra tutto un italiano e un etiope e che sia sicuramente bilanciato per per forza di cose perché da una parte c'è dall'invasore e dall'altro una esponente del Popolo che in basso ma non un non una storia diciamo di avvenuti Vinicio il protagonista del nostro del nostro racconto è un ragazzino poco più di un ragazzino insomma un un adolescente che e attuale insomma non non interessa neanche la colonia
Le questioni politiche lui è uno che suona la batteria vorrebbe suonare la batteria insieme a Renato Carosone che in quel periodo peraltro era anche lui in Africa
Se operetta preferenzialmente soltanto di musica e di delle cose che interessano i ragazzini ovviamente insomma giocare che le ragazze megatrend ragazze si innamora di questa naja diversa
Ragazza all'incirca la società che ha avuto una storia insomma che non
Ovviamente non ha senso rivelare in quel momento nel se abbiamo il tempo e e subisce e a pregiudizio anche lui viene ricompreso nel pregiudizio razziale dei suoi e amici fra virgolette insomma da dei compagni di scuola
E di gioco e in qualche misura reagisce prima in modo
E vigliacco insomma
Legando nascondendosi poi insomma farà tutta una serie di cose deve perché porteranno a cercare di aiutare ovviamente ha mai e che nel frattempo insomma un po'di problemi è a incontrare incrociare anche lui queste presenta fantasmatica di cui parlava
Già ben che appunto Stiffi si potrebbe anche intendere se vogliamo appunto dare un un significato immediato me come la coscienza naturalmente la coscienza del del del del popolo colonialista che in qualche modo si ribella ci fa sentire
Ecco allora io perché siamo punto verso la fine come diciamo il corso molto velocemente il nostro tempo e ripasserei ha già del perché vorrei chiedere questo volume è uscito
Poco prima dell'estate a inizio estate diciamo
E quindi vorrei chiederti se avete già dei riscontri se avete fatto presentazioni se ne farete come insomma è stato se avete dei riscontri su come è stato recepito insomma
Ma io domando e il comando andammo dai Paolo è stato recepito molto bene
Le presentazioni sono partite appunto a giugno immediatamente con un in grande stile diciamo dello consentiranno al sessantuno di Bologna che è il luogo in cui nascere perché in Cirenaica è stato un po'
Come dire la scintilla che mi ha fatto venir voglia di raccontare questa storia li abbiamo fatto addirittura un reading sono Rizzato quindi con la pelle e e e c'erano centinaio centocinquanta persone le copie sono andate
Sono andata praticamente esaurite tutte quelle che erano state portate lì alla alle porte di Bologna nel frattempo ovviamente il e il libro ha preso il suo percorso ha ricevuto copia sia critiche positive dal punto di vista dei tanto che la critica che dei lettori che sta continuano a comprarlo devo dire che Bompiani insomma ha scommesso molto su questo questo romanzo ha fatto booktrailer rapporto umano città ci sta credendo i risultati cominciano cominciano a vedersi tanto che cominciano anche ad arrivare gli inviti trarrà delle preoccupazioni post
Ivano anche per riuscire prima dell'estate sempre un un embargo adesso lo stiamo facendo rifacendo ripartire questo questo questa storia la stiamo portando in giro ad esempio se non erro a metà novembre il quattordici quattordici novembre
Roma-Napoli a parlarne alla Libreria Pamuk è una libreria specializzata in a a ricca colonie e l'odiato ricca altre presentazioni sono in cantiere ce n'è una ad esempio di Cova colonna che sarà il no no il dieci ottobre alle e alle ventuno scusate il dieci ottobre no la l'otto ottobre alle ventuno alla Libreria modo info shop in cui faremo comunismo uno
A Rava parlare appunto di cronaca dalla polvere e andare a scavare ulteriormente in quello che il colonialismo e anche il vero collocati opere per
Il cronache napoletane parte dal Papa otto dicevo però bassotti cara le le coscienze del presente non dobbiamo dimenticarci e questa è una cosa alle presentazioni diciamo Central raccontiamo sempreché forse varrebbe la pena fare su un altro volume
Che l'Italia è un Paese neocoloniale ancora oggi ci sono delle colonie in Africa in Sudamerica basti pensare come dire no a alla alla ma altro prima produce perché si sono opposti a a alla alla alla come dire alla al all'arrivo di Benetton nelle loro terre no comunque
Parliamo di quello parliamo veleni in Nigeria parliamo del delle gravi grandi imprese che esportano a colpi di lanciafiamme di mitragliatori tribù intere nella Valle dell'Omo per costruire delle viti insomma
L'occasione di parlare del passato ci dà modo di parlare anche della del del presente e durante tutte le presentazioni ovviamente questo questo viene fatto
E cioè Eden tra l'altro l'avevamo già fatto in un romanzo che si chiamava del tabù c'era comunque pochi del disastro ecologico Nigeria procura no
Purtroppo così si capisce va bene allora noi andiamo alla conclusione tra l'altro penso anche che questo serva in realtà narrare di del colonialismo italiano serva anche a rapportarsi ai migranti che arrivano nel nostro Paese in particolare da quei luoghi
Concludiamo ricordandovi che abbiamo parlato di questo romanzo collettivo del appunto collettivo di narratori Zoia Barontini Cronache dalla polvere edito da Bompiani
In conclusione voglio leggere di gli altri autori che hanno partecipato Massimo gabella
Lorenza
Dinelli Silvio Lubrense Gaia Manzini Michela non Ferrini Davide Morosinotto Davide orecchio Igiaba Scego
Nicoletta avvalora anni e abbiamo detto Aldo Soliani e Gugliemo Peace Pisa che era in collegamento con noi
E curato il tutto da gli ha del André già dell'Andretto e con le illustrazioni di Alberto Merlin io vi ringrazio ringrazio già del ringrazio Guglielmo e grazie per essere stati radio radicale appresso
Grave avvenuto in realtà di volontariato a tutti gli ascoltatori di