Festa nazionale dell'Unità - Umanità in rivolta. La nostra lotta per il lavoro e il diritto alla felicità

Non poteva esserci che integrazioni migliore credo negli esseri umani di umanità in rivolta oggi parleremo con Abu mancato su Moro e che è qui con noi e io ringrazio la festa de L'Unità nazionale per averlo invitato e una storia intensissima prima
Ne avete ascoltato una molto bella naturalmente che era quella di Berlinguer con Gianni Cuperlo e l'uso Luca Telese e dicevano non siano non non abbiamo parlato molto del Paese reale oggi prenderemo dei pezzi di questo Paese reale ma prima di farlo
Vorrei invitare anzi pregare se è possibile
Un ministro che e qui e che Peppe Provenzano ministro per il Sud
E per la coesione
Perché lui che aveva pensato da
Darete sposati ciao
In bocca al lupo per tutto da scende
Da responsabile del lavoro della segreteria di Nicola Zingaretti aveva pensato questo dibattito aveva pensato di di presentare questo libro che è un libro intensissimo l'umanità in via Volta naturalmente però con una grande compostezza e sobrietà che ci piace che ci va di moda in questo momento per fortuna ha deciso di non di non farlo almeno prima
Del giuramento di non parlare diciamo però almeno un saluto una casa ce la può dire il nostro ministero
Ministro
Fa impressione Café presidente avrà tutto a mente
Ma metto qui vicino a Segni innanzitutto grazie grazie di essere qui a voi io faccio un'eccezione per dire poche parole per e ringraziare Abubakar di aver accettato il nostro invito
E sono qui per ascoltarlo
Ascoltare Abubakar né
Un atto politico nel nostro Paese
Un atto politico è qualcosa che quando accade
Rendere cose un po'diverse da come erano
A me è capitato quando ho ascoltato per la prima volta Boubacar
Che le cose che pensavo diventasse un po'diversa di quelle che erano prima era il due giugno del due mila diciotto
Nella ricorrenza della festa erano stare pubblica nelle campagne vicino Rosarno
Era stato ucciso un tuo compagno
Suma Enasarco
Abbiamo visto quel volto e abbiamo pianto per quella storia una storia che ricordava le storie nel Mezzogiorno degli anni Quaranta degli anni Cinquanta una storia antica purtroppo nel nostro Paese
Durante i giorni delle manifestazioni delle proteste del cordoglio di grandi masse anche di lavoratori in quelle realtà
Ascoltai questo sindacalista di base che non conoscevo allora che era Boubacar su Moro
Che parlava di Giuseppe Di Vittorio
E mi colpì moltissimo ascoltare le sue parole e quel riferimento Giuseppe Di Vittorio Giuseppe Di Vittorio è stato uno dei costruttori della patria un costruttore della nostra Repubblica fondata sul lavoro
Espresso un po'anche un po'dimenticato come se fosse un leader minore io penso invece che sia il grande leader mancato della sinistra italiana Giuseppe Di Vittorio era un grande costruttore e organizzatore di popolo ma era anche
Un uomo che si poneva il tema del Governo
Che si poneva il tema delle leve del potere per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e lo fece dal sindacato lo fece quando per esempio isolato nel mondo della sinistra
Fece una battaglia per la Cassa per il Mezzogiorno che nella prima fase rese il Sud protagonista dello sviluppo nazionale ma io non vi voglio parlare delle cose di cui mi occuperò
Per mestiere voglio dirvi brevissimamente forse volevo parlare di meno ma perché no voglio dirvi
Se poi quando il letto questo libro
L'ho letto pensando o a quella morte
A quella storia di sfruttamento di razzismo di schiavitù come dice Abubakar
A tutto quello che un ex ministro come dice Gianni ex ministro
Ha chiamato pacchia
Ma anche
Alla lotta
Nell'assenza nella difficoltà dello stato di diritto in alcune realtà del nostro Paese in alcuni settori della nostra economia
E di uomini che tengono alta la dignità dell'uomo
Non ho pensato a quella morte ho pensato soprattutto quella vita
Alla fatica e alla battaglia e alla bellezza di quella vita spezzata
Vorrei
Che leggere questo libro la ripercorre la storia che ci racconta Abubakar
Ci parla
Di una rivolta che io non è un solo una rivolta di alcuni e la ricotta che dovremmo provare un po'tutti noi e questo è l'invito decidendo a questo libro
Verso non solo la battaglia per la dignità dell'uomo per qualcosa di più alto che la ricerca della felicità
A me ha colpito la frase di uno dei potenti della Terra Jack ma anche il fondatore
Nei Alibaba che l'Amazon cinese che adesso ha lasciato perché ha deciso di non morire dietro una scrivania ma su una bella spiaggia mia Tolui
Chi ha detto il mondo con il progresso conoscerà più dolore che felicità
Ecco c'è un filo rosso
Nell'analisi critica chi fa Abubakar a questo modello di sviluppo e che lega quel caporalato delle campagne
Meridionali soprattutto al caporalato digitale le loro lotte alle lotte dei Raiders di Bologna che combattono per i loro diritti
Quello sto sfruttamento sofisticato verso la nuova generazione e soprattutto verso i figli del sud che sono costretti tanto ad emigrare allo sfruttamento brutale come un tempo e dimenticato soprattutto nei confronti dei figli degli altri Sud ecco i fili di questa storia sono ossidi annotano tutti in questo libro straordinario importante di Abubakar che io vi invito al leggero
Mi ero appuntato un'ultima cosa che vorrei dirvi prima di sedermi ad ascoltare perché c'è una frase che lui a un certo punto cita dice
La forza e la fatica di dover prendere la parola in prima persona anche rispetto al suo collo citata male ma l'ho letto un po'di tempo fa quando è uscito anche rispetto a chi in buona fede a volte
Ha preso troppe volte la parola al posto degli altri e lo ha fatto in buona fede pensando con un atteggiamento di paternalismo video per aiutare invece a bucare è un uomo che ha preso la parola in prima persona
E questo è un libro scritto con il sudore
Ascoltatelo c'era un filosofo che diceva
Che non bisogna nel ridere né piangere ma capire io penso che la politica se vuole riannodare i il filo con la condizione umana vera delle persone
Dovrebbe tornare a ridere
A piangere e a capire fino in fondo il libro dei propagare ci aiuta in questo grazie
Se Appennini sospetta che restituisca al microfono Abu
è classico all'arabo cominciamo questa storia lo so che a te non piace parlar di te però un momento solo dobbiamo iniziare da dove è iniziata questa vicenda e cioè ci dice so che non ti piace lo so che la prima domanda è antipatica però ci dici come sei
Capitato a diventare un rappresentante sindacale dei
Detto i braccianti sia come sia arrivato in Italia
Allora di solito uso
Il il termine la risposta ma come se è partito dalla Costa d'Avorio per l'Italia innanzitutto buona sera
Grazie per l'accoglienza
La risposta stare
Quello che una volta c'era un mio carissimo amico
Ed era per me rimane ancora a tutt'oggi un fratello
Lo in buona fede una volta mi guarda
Ramo scesi dal palazzo dove dai suoi genitori
Mi guarda poi mi fa ma Abubakar
Da voi ci sono i gatti
Perché c'era un gatto al che il ministro mi sono messa a guardarlo
E il Moro così spontaneo ha detto sa il massimo danno e non ci sono i dati ci sono i leoni direttamente
Per dire cosa si sono partito dalla Costa d'Avorio e mi sono ritrovato
A svolgerle ciò che oggi stiamo provando a costruire vale a dire la lotta per la dignità e la risposta non Emilia e la risposta di un compagno
Che prima ha citato
Il ministro Giuseppe Provenzano era sul mai la Sacco durante un'assemblea nella piana di Gioia Tauro
The facevamo i corsi di alfabetizzazione diritti sindacali lui fa
Ma noi in questa situazione
Ci siamo internati individualmente singolarmente
Ne veniamo fuori rafforzati sì se ci organizziamo in modo collettivo
Allora la mia risposta dieci anni prima mi sono detto Maya in questa situazione non è possibile come ne vengo fuori perché una volta mi era capitato di dire a un mio datore di lavoro
E dove facevo il benzinaio
Iniziamo alle cinque del mattino fino alle diciotto
Da lunedì
Fino alla domenica domenica alle quindici e sedici
Mentre gli altri lavoratori avevano un giorno e mezzo di insomma di riposo gli disse ma è possibile avere la giornata latu Menni che ha come giorno di riposo lui mi disse vai a casa riposati poetiche al nero
Mi chiamava durante il week-end a lavorare gli altri cinque giorni ero a casa ecco ho capito che gli bisognava uscire in modo collettivo
E poi mi hanno detto che il fare questo vuol dire fare il sindacato come diceva dice Vittorio
E certa assenti è una condizione durissima ecco oggi è successa una cosa stamattina hanno arrestato due persone nel brindisino
Che tenevano in stato di schiavitù adesso io non sto parlando in maniera poi verranno formulate le accuse e nel processo si verrà a che cosa
Quale precisamente la l'accusa un ragazzo di vent'anni del Gambia che stava dentro una masseria nel brindisino
E ne lavorava quindici sedici ore al giorno
E e prendeva un euro e mezzo
Allora e questo da alcuni anni
Alla polizia le le le le forze dell'ordine sono riusciti a fermarli ecco questo è un caso estremo voglia quel voglio sperare non caso estremo però insomma di un euro e mezzo allora tu ne hai mai diciamo quante volte ha incontrato
Situazioni di questo genere
Situazione come questo genere esistono si ritrovano li troviamo all'interno della filiera agricola ma da anni
Da anni
E spesso all'interno uso la parola filiera perché spesso si ha l'impressione che parlare di agricoltura vuol dire individuare un segmento
Dell'insieme delle attività che compongono la filiera
Ci sono lì lavoratori uomini e donne di qualsiasi provenienza Paola Clemente e tanti altri abbiamo citato su mela Sacco e tanti altri lavoratori che nell'invisibilità si spaccano la schiena
Nelle serre
Nelle campagne nella filiera in termini di strutture di trasformazione e guadagnano una miseria sai a riguardo
Il tre novembre del cinquantasette un grande sindacalista rivolgendosi ai delegati disse
E in Italia
è giusto mentre i grandi monopoli continuano a moltiplicare i loro profitti le loro ricchezze ai lavoratori non rimandano che le briciole
è giusto che il salario dei lavoratori
Sia al di sotto
Dei bisogni vitali dei lavoratori stessi e delle loro famiglie delle loro creature usa la parola creature
è giusto tutto questo di questo dobbiamo parlare
Questo è il compito del sindacato
Era Giuseppe Di Vittorio il suo ultimo disco
Va molto di moda in Italia adesso non so se la moda passa perché per fortuna diciamo io è cambiato qualcosa nell'ultima settimana ma andava molto di moda dire io non sono razzista ma ma poi però insomma ma ma loro vogliono voglio lavorare poco Roma
Tu quante volte hai sentito non sono razzista ma perché tu nel tuo libro usi una per un termine che ha un numero di lettere molto numero di sillabe molto grande che non si può dire in televisione però per fortuna siamo alla festa de L'Unità quindi si può dire Raziel
Grazie all'iniziazione
Ecco allora c'è una un un razzismo di fatto che si sta imponendo in questo mondo del lavoro
Bisogna dire da subito che ci sono concetti
Che spesso
Sì fuggono alla nostra attenzione
Ora parto dall'idea
Che prima di intraprendere
La cura di un determinato fenomeno o prima ancora di disegnare delle proposte rispetto a un determinato bisogno ci sia bisogno di conoscere innanzitutto lo Stato
In cui ci si trova
è qui
Cerco di condividere insieme a voi
Il pensiero di Ultimo delle figure che hanno caratterizzato la storia di questo Paese
Lui dice che
Non ci può essere inventiva
Fantasia creazione del nouveau se si comincia dal seppellire se stessi la propria storia la realtà
Enrico Berlinguer noi dobbiamo partire dal conoscere intestato noi ci troviamo oggi
Allora non chiamare le cose con il loro nome
Porta a una sorta di smarrimenti tu
La questione del razzismo
è stato in qualche modo una questione che la scienza se inizialmente era stato detto che visse in via vi sono le razze poi a un certo punto questa tesi viene meno
Viene meno perché c'è una massa umana
Però quello che non è venuto meno che poi è continuata a fare il suo corso è la dimensione culturale di qua e saltati e Gorica stazione vale a dire che il concetto della rassegna Lisa azione precede il razzismo questo concetto in particolar modo
Può essere in qualche modo inquadrato all'interno di tre dimensioni mi fermo a tre dimensioni
La prima dimensione possiamo definire ed è quello che cerco di fare nel libro di nati in radio naturalismo razziale
Vale a dire vi è una razza bianca
E questa razza bianca è superiore
Da un punto di vista di orologi pur naturale rispetto ad altri se noi identifichiamo stessi matti siamo questo concetto all'interno del nostro quotidiano
Facciamo subito ricorso nel trentotto alle leggi razziali
Facciamo ricorso dieci anni dopo nel quarantotto al sistema apartheid in Sudafrica
Cosa accomunava queste norme
Non era il contesto geografico ma bensì quello che era la base come dimensione culturale di una presunta superiorità il dolore cioè di un logica
La seconda dimensione è quella del la
Storicizzazione razziale vale a dire che ci sono delle civiltà
E questa è civiltà che poi equivalgono sempre a quella civica alla civiltà bianca sia non superiore rispetto ad altre come si declina
Questa dimensione questa dimensione accompagnato il processo di colonizzazione
Non ci dimentichiamo che non era soltanto una dimensione materiale ma vi era la base una presunta
Idea
Sei Udo ideologica che era la base quindi bisognava andare a civilizzare
E di conseguenza andiamo è una missione una responsabilità una missione divina per certi versi e questo François non cerca di specificarlo quando parla di decolonizzazione non è una decolonizzazione materiale ma è la decolonizzazione delle coscienze
C'è una terza dimensione ed è quella che stiamo vivendo oggi è la razzia Lisa siedo culturale
Vale a dire io non sono razzista
Le razze non esistono noi non abbiamo la questione della superiorità di una determinata
Culture determinata gerarchia culturale ma va da sé
E calabresi devono rimanere in Calabria
I piemontesi devono rimanere in Piemonte
Quelli della Lombardia Titanic veneti tempi e quelli di conseguenza no parliamo dei nordafricani noi parliamo dell'Africa subsahariana nota abbiamo dei peruviani non parliamo di di di ecco
Questa dimensione esiste oggi
Ed è Cuesta dimensione che accompagnate continua ad accompagnare determinati processi allora se noi andiamo a leggere i processi di razionalizzazione nell'ottica materialista
Ci potrebbero sfuggire la dimensione immateriale di questo processo
è da questa dimensione immateriale che è stata alla base di molte norme e leggi che sono stati approvati nel corso degli anni in Italia e qui c'è una sorta di condivisione
Del medesimo impianto culturale filosofico
Tra i vari governi che si sono alternati poi ne possiamo parlare meno parliamone subito così ci vediamo questo dente
La fisica abbiamo perso tempo
Cioè io dissi che c'è una somma un'idea che trascorre insomma né in questi ultimi venti e cinque anni di legislatura sulle
Sul lavoro o sulla migrazione allora sul lavoro possiamo dire che viviamo una sorta di razzismo materiale senza razze
Questo razzismo materiale Salsano senza razze a che fare non più col colore della pelle
Che a sua volta si ritrova stigmatizzata confinata all'interno di determinati perimetri quante volte capita che facendo delle ricerche risulta che ogni talvolta viene chiesto di fare una ricerca una indagine usiamo questo termine rispetto ai la alla vulnerabilità
E ricercatori da uno a dieci la loro attenzione il focus viene incentrata su il soggetto migranti
Perché si parte dalla base che la sua collocazione acché fare con quella dimensione commercia fossimo di fronte a una sorta di maledizione divina
è quindi l'equazione migranti e vulnerabilità migranti di povertà è attorno al suo corpo sono stati messi in campo tutta una serie di processi
Toni Morrison USA la parola
Il linguaggio è attivo della violenza è la violenza stesa le norme sull'immigrazione negli ultimi anni costituiscono onda aggregato
Devi violenza sul corpo di uomini e donne senza lasciare lividi perché li condanna nella miseria li condanna l'impoverimento è capita oggi e parlo di razzismo materiale che all'interno di quella gabbia
Vi sono oggi
Tanti italiani tante italiane che dicono ma non è possibile che io debba vivere da extracomunitari nel mio Paese perché perché c'è stato una sorta di trascinamento dell'intera popolazione verso una dimensione di regresso in termini di dignità di diritti di Welfare di giustizia sociale e via via dicendo queste a quelle che c'è oggi
Una delle delle situazioni diciamo che Cini che che che si sin qui ci siamo trovati negli scorsi
Anni naturalmente tu stai facendo un discorso che va molto più lontano che questo ultimo governo non mi sfugge e non voglio essere reticente adesso faccio una domanda ma poi insomma ci torniamo su questo concetto
Ma una delle cose diciamo così di diede delle dei dei momenti proprio crudi questo scorso Governo del Governo Gialloverde
Erano gli sgomberi il secondo erede delle baraccopoli
Queste baraccopoli che sembrava che dovessero essere uscite diciamo così da chissà che ci stavano a fare quelle che alla baraccopoli intorno ai campi dove si lavorava questi che questi sgomberi venivano fatti
E poi le persone che sa dove andavano e l'idea stessa di baraccopoli che racconta una ipocrisia molto forte del mercato del lavoro in molte parti del sud
Al
Prendiamo l'immagine che molti sicuramente molti di voi mi insegnerà i temi segnati costantemente
Della condizione
Dei lavoratori meridionali nel triangolo industriale
Riprendiamo la loro immagine la loro condizione
Erano accampamenti
Nei pressi delle stazioni
Roma Torino era no persone confinate
Noi oggi abbiamo usato la parola razziali sassi o ne declinarlo su tre dimensioni
Ma possiamo dire che allora esisteva una quarta dimensione della rassegna disaffezione ed è a quella della Ras Lisa siano cubana perché alcuni di loro vengono detti e venivano ghettizzati
E quindi parlano del sud Italia
La realtà le realtà che noi stiamo riscontrando ci dicono che non è più una questione geografica
Ma atterrare
Con l'intero Paese
In alcuni luoghi andiamo
Con un timer
In altri luoghi abbiamo baraccopoli e lo vogliamo ricordare che Rosarno
Quell'insediamento
Nacque dopo la cosiddetta rivolta
Dei braccianti
E l'allora ministro degli interni Roberto Maroni la risposta
A quella condizione di abbrutimento
Ha dato vita ai compagni alle tendopoli
San Ferdinando nella piana di Gioia Tauro
Non è una realtà che si sono poi hanno portato con sé i braccianti
Porno le navi o chi ha viaggiato conica Eerie e varie ma è qui all'interno dello Stato dove un segmento di lavoratore che non è più un sedimento ha caratteristica monocolore
Perché Di Vittorio richiama la condizione dei braccianti dell'epoca era una miseria erano tuguri
Oggi nell'era moderna se vogliamo usare questo termine vivono all'interno di baraccopoli per un semplice motivo perché nella filiera e questo dovrebbe attirare l'attenzione del Governo
Ci sono lavoratori che sono stigmatizzati coordinati all'interno delle norme sull'immigrazione
Che a loro volta sono norme sul mercato del lavoro
Qui e tu sei portato ad accettare determinate punizione di sfruttamento e badate è faccio un appello ai ricercatori siamo attenti perché la tesi secondo la quale viene detto che i migranti fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare io non ci credo
Io invece credo nella tesi che i lavoratori migranti sono costretti a svolgere lavori che ha per fortuna un italiano può ancora dire io non lo accetto altrimenti apparve assumono manda via dall'Italia
Però la situazione che stiamo vivendo ci stiamo ritrovando che molti giovani
Debbono le medesime condizionano dal punto di vista dell'abbrutimento estetico
Nel fango lavorare dodici ore al giorno per una paga misera di venticinque euro
Ma quella stessa condizione era la paga giornaliera di Paola Clemente
è la stessa paga giornaliera dei lavoratori della piana gioca a Gioia Tauro nella filiera degli agrumi la senza pagare i lavoratori che ritroviamo nel cuneese nel cuneese
Non a Foggia nel cuneese
Allora vuol dire che questa struttura
Ogni talvolta che noi ci rechiamo nei supermercati nei mercati rionali cito abbiamo sempre interrogare in quanto cittadini lavoratori consumati risciò consumatori
Ma cosa c'è dietro questa filiera
I braccianti che siano uomini e donne di qualsiasi provenienza hanno una paga dignitosa
Esse erano loro a condizione è quella che noi stiamo vedrebbe dello oggi vuol dire che qualche parte qualcosa non va non ci dimentichiamo che
Esatto de l'agroindustria lavora alimentare
S econdo comparto manufatturiero italiano cioè nazionale
Con un fatturato annuo di centotrentadue miliardi di euro
Sì secondo la Corte dei conti
Il periodo due mila e quattordici due mila e venti
Ha visto fiordi soldi vale a dire otto quarantuno miliardi di euro
Di finanziamenti comunitari vale a dire la politica agricola comunitaria senza contare gli oltre dieci miliardi di euro di contributi nazionali uno si va a chiedere ma il contadino
Che lavora la terra
Non riesce a far fronte ai suoi bisogni
Che anziché organizzarsi e si ritrova delle volte a schiacciare chi ha sotto i suoi stivali che sono i braccianti
Viene da chiedersi è possibile rivedere questa filiera o dobbiamo tutti continuare a nascondersi dietro la parola capo lavato
Camicia a chiamare le cose con i loro nomi e concludo dicendo cosa
C'è questa parola capo lavato in realtà da quando mondo è un mondo
Si direbbe che esiste
è uno dei drammi
Della filiera agricola
Però che può essere affrontato come fenomeno se c'è una visione olistica
Una visione d'insieme di filiera per dire che i sistemi ricordo che mamma mia mamma mi diceva mettiamo questo da parte a questo sono esterni per la prossima stagione oggi semi di chi sono
E i serbi sono di colossi internazionali sola di multinazionali che non sanno dove si trova
Determinati luoghi dove contadini e braccianti si spaccano la schiena questa è la prima cosa una seconda cosa è una certa visione Lombroso Diana del comparto agricolo
Questa visione dello ambrosiana porta ad adottare scusate mille però un'ASL i francesi dicono dei provvedimenti che hanno un tipo di approccio penalistico
Se è un lavoratore
Pasquale Fusco
L'ultimo bracciante morto nella filiera
Si trova a lavorare per quasi quaranta euro al giorno per la raccolta
Nella filiera agricola
Italianissimo
A proposito di prima gli italiani
Pezzi ritroviamo Paola Clemente e ci ritroviamo a tanti altri uomini e donne che lavorano per una miseria viene da chiedersi ma il compito di affrontare una situazione del genere deve essere della magistratura
Ora il compito deve essere un sindacato che doveva fare mano convegni e tornano con gli stivali nel fango
Qualcosa tema allora io pensa che ad Aversa nel sindacato
Kaká paritaria definita ha la parola sindacato o sindacato che affamano convegni o un sindacato capace di interpretare i processi la trasformazione ma un sindacato capace di parlare una lingua
Che abbia a che fare con no i processi attuali
Un sindacato capace di fare un'assemblea
In francese in Bambara in inglese in swahili
Di questo abbiamo bisogno perché la caratteristica
Della classe esista ancora attenzione
è scesa ancora la classe operaia
C'è
Probabilmente ce lo siamo perso di vista perché a me ne hanno meno la grande fabbrica
Ci si è illusi dicendo non ci sono più gli operai non c'è più la classe operaia ma i Raiders ci sono le lavoratrici addomesticati sono i lavoratori dal pubblicamente a qualche sono gli operai pelosità che sono e Giovanni che vanno a lavorare ogni weekend studenti perché il costo della vita non permette ai genitori di garantire ambito e tutto insieme si spaccano la schiena all'interno dei locali we can per mettere insieme qualcosa per affrontare il mese
Questa è la nuova caratteristica del mondo del lavoro della classe operaia ma che sono i molti giovani del mondo dell'informazione che lavorano a cottimo quanto ai braccianti un peso a tre euro e cinquanta
Un sindacato deve saper intercettare i leggere questo fa siano meno convegni e quindi ritornano a dire a cosa
Che c'è bisogno di una visione di filiera di insieme
Tu vantaggi dopo tu agricoltore
Agli accesso ai contributi comunitari
Voglio condition metta una condizionalità
Il rispetto dei diritti salariali
Previdenziali
Perché acqua non si va a lavorare venti giorni non si dimette
A distanza di tre mesi perché è sempre trimestrale la comunicazione Kirsten una persona lavorato tre giorni perché lì c'è la questione della distrazione dei la disoccupazione agricola ci sono persone che non ho mai messo a piedi nei campi
Emana percepire contributi della disoccupazione agricola al posto di altri
Allora un sindacato che abbia a che fare con questa dimensione non si nasconde dietro alla visione Lombroso Jana penalistica ma torna a dire che la magistratura deve svolgere il suo lavoro
Le forze dell'ordine da possiamo dire loro lavoro ma il sindacato deve tornare a da compiere a questa missione
Di Vitoria diceva nobile
L'Inter
Frequente sano così in queste circostanze per ascoltare il discorso del di è a buon mercato
Marcare e quindi non l'ha interrotta abbiano messo a posto il sindacato mi pare diciamo no no non ancora non ancora esterni non ancora
L'esenzione Simone due elementi che sono in secondo me importante e ci riportano alla radice del sindacato
Se parliamo di Di Vittorio
Queste caratteristiche devono avere a che fare
Sapendo che noi stiamo andando verso
La robotizzato azione della produzione perché già sta succedendo
Perché alcune attività
Vengono oggi svolte da le macchine sette
E quindi questo pone la questione della redistribuzione
Con questa visione delle cose
Il sindacato ed è quello che cerco di sostenere come tesi nel libro
Deve essere un sindacato indipendente
Libero dal potere economico partitico
Padronale
Questo deve essere uno degli elementi indispensabili altrimenti il rischio è che si prende il megafono
Essi morde
Quando c'è un determinato governo di un determinato colore politico
E a volte si prende il megafono in altre volte
Si urla e non si morde perché c'è un determinato tipo di governo politico letti pendenza del sindacato deve essere la salvaguardia
Dagli interessi perché ha una struttura di parte il che vuol dire che a moderare la visione della ricomposizione generale
Il secondo elemento ha a che fare con il pluralismo
Vittorio Foa
Diceva che
Il rifiuto e il pluralismo è il rifiuto del monopolio sindacale vale a dire l'antitesi
Del monopolio della rappresentanza coeso non vuol dire che bisogna dare vita a una
Proliferazione di organizzazioni sindacali ma vuol dire semplicemente che la ricerca dell'unità sindacale non opporsi riscendere
Da la ricerca dell'Unità a partire dai bisogni
La ricomposizione parte da lì
Il terzo elemento oggi si può fare attività sindacale stanno soltanto nel perimetri Sistel lavoro tracciato dal modello economica attuale o a un sindacato deve ricercare la
Sprizza Lallo dignitoso ma contemporaneamente farsi delle domande ma questo lavoratore questa lavoratrice riesce a far fronte ai suoi bisogni vitali mensili
E il discorso sulla mobilità oggi prendere un treno viaggiare diventato un privilegio
Un sindacato si deve interessare a questo o il sindacato non può non interrogarsi sul tema del rapporto tra capitale e natura la questione dai della crisi climatica
Non può non porsi queste domande è l'ultimo elemento riguarda la giustizia fiscale
Verso la lottizzazione il tema il tema il tema drammatico della redistribuzione non può essere archiviato intanto nato
Ma questo vuol dire che sa un parlano di un organo azione sindacale che agisce nell'ottica di una visione internazionale
Perché altri mettere Visco quale che noi portiamo avanti un intervento sindacale per un salario dignitoso ma se non affianca ma questo dei temi quali la solidarietà
Il rischio eh che se no colà tutto
Perché il rischio è che siano con la tutto vale a dire io basta che ho le mie tessere
Poiché sia un lavoratore un iscritto una è scritta
Che abbia a che fare con atteggiamenti di e deriva razzista non è il mio problema vogliamo un sindacato cento per la giustizia sociale ma che cerca sempre di salvaguardare i principi sanciti dalla nostra Costituzione
Valori antifascisti e antirazzisti
Un
Una letterina
Prima l'abbiamo mandata alla ministra dell'Agricoltura Bellanova Teresa Bellanova le quali ne siamo tantissimi auguri inoltre che esprime naturalmente tutta la nostra simpatia umana
Anche di donne insomma abbiamo che abbiamo mandato una letterina mi pare no con la questione dell'ex capo malato perché Teresa Bellanova voi ricordate e anche la firmataria di una importante legge sul caporalato che però poi Abu ci diceva non è tutto non è Non è abbastanza e poi abbiamo mandato una letterina mi pare a Landini anche o comunque il capo del sindacato del PPI e del più importante sindacato adesso che c'è in Italia e adesso mandiamo letterina la politica tu nella nella tuo libro
A un certo punto racconti di una politica rassegnata
Esaltata nella ideologia della semplificazione un po'della politica ai tempi del colera no ai tempi del io non sono razzista ma ai tempi che mai speriamo si siano conclusi
Si concludano dal prossimo lunedì insomma speriamo che siano conclusi quei tempi però insomma dobbiamo stare attenti perché non è detto per niente che siano conclusi
E insomma una politica che ha rinunciato a una visione diversa della società perché preferisce creare nemici pubblici e capri espiatori e si accontenta di rincorrere il consenso popolare i nostri governanti scrivi
Hanno abbandonato la nobile missione di difendere i diritti degli essere umani
Per rassegnare assegnarsi il ruolo di controllori dell'opinione pubblica è stato un po'questa questa stagione cioè anziché fare con me dici tu nel tuo libro cioè cominciare ricominciare la lotta contro lo sfruttamento c'è stato un pezzo di politica anche la migliore che si è assegnate il ruolo di aggiustare l'opinione pubblica di insomma di di fare una battaglia dentro l'opinione pubblica
Allora
Gramsci
Diceva che
La scienza
Può fare delle ipotesi
Ma l'ipotesi in politica a che fare con i dolori
I desideri
I sogni e i bisogni degli essere umani
Quando si sbaglia in termini di ipotesi in politica
è la fame
E la miseria e la rivolta per non morire di fame
Presso
Vuol dire che c'è bisogno
Della politica
Non può essere una politica che anzi che
Conoscere lo stato presente delle cose
Si nasconde dietro al paradigma della paura
Perché dietro l'acqua paradigma della paura ci sono i più romani della politica
E i piromani della politica hanno commercialmente le parole e queste fiamme le parole che vengono sempre più ingigantite
Noi abbiamo la possibilità di affrontare situazioni come questi se non confondiamo le cose
Quello a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi siamo davvero convinti
Siamo convinti
Che da qualche settimana
Il quattordici mesi che abbiamo alle spalle non sono mai stati non gli abbiamo mai vissuti o quello che noi abbiamo vissuto in questi ultimi quattordici mesi
è il punto
Uno dei punti alti di un processo che è andato avanti in modo latente nel silenzio
Quando invece di affrontarli veniva detto ma qui è quello che racconta
Sono i sondaggi
Ci si sveglia la mattina come vanno i sondaggi nuove sulla base di questi sondaggi mettiamo in campo la nostra politica vale a dire la nostra proposta
è a questo modo di fare trasforma la popolazione in merce elettorale più chiara inimicizia io ho la possibilità di accrescere il mio consenso allora probabilmente la politica dovrebbe tornare
A quella che in qualche modo possiamo dire un ritorno all'umanità di fronte alla disumanità
In modo collettivo trasformando le strutture collettive sempre lo dice Gramsci in focolare delle idee della fede ma vorrà dire che io credo nella giustizia sociale
Credo nel fatto che una persona non può lavorare e poi di trovarsi con una miseria del genere e io credo che le nuove generazioni e i giovani
Non possiamo caricare sulle loro spalle responsabilità che sono nostre
Delegando a loro la lotta contro la crisi climatica e i giovani devono avere il diritto di vivere la loro giovin più poi felicità io mi dava poco pare di quelli che apprendono
I voli low-cost prendere i treni biglietti last minute scappano nel stavolta il ministro Giuseppe Provenzano rispetto al dramma della fuga regionali dal Mezzogiorno
Che mentre noi guardiamo e giochi mezzogiorno è una questione che riguarda li terrà in tela
Quindi la politica si pone la domanda ma oggi
La politica è al servizio del bene comune o alla politica è al servizio del paradigma economico
Questo è il tema però penso che ha una certa politica come l'abbiamo vista oggi è una politica un suo comunque
Su comunque
De un certo paradigma economico
Dov'è la questione ha culturale
La questione o culturale notavamo lancia un messaggio ai giovani bisogna su diari
Studiare la cultura è l'arma per mettere in discussione questo farà debba vale a dire se noi siamo convinti che è la vera dimensione materiale
è in grado oggi di affrontare il mostro io penso che ci sia bisogno di una dimensione immateriale vale a dire il bisogno d'una rivoluzione anche spirituale
Attenzione questa rivolgi menzione ci porta a mettere in discussione lo stato presente delle cose
E io sono convinto che non si può stare in un mondo fatto di questo genere allora una politica che tornare riabbracciare gli uomini e le donne nella loro intimità immedesima andò sì nei loro sogni
Desideri in modo collettivo e dire che è possibile cambiare questo mondo dando una prospettiva di felicità alle nuove generazioni alle persone ai pensionati alle donne agli uomini perché di questa politica
Io credo una politica del genere Poggi segnare in futuro può avere una visione d'insieme e su questo campo si Michele tu cosa fai ti dico io ci sto
C'erano i cartelli erano i falsari non chiederti chiedo scusa a tutte voi e a tutti voi per la banalità natura incontrato quello che prima Gianni Cuperlo ha chiamato Francesco beethoveniano
E ha incontrato Francesco per Bergoglio noi sappiamo insomma che nella solitudine dei lavoratori e delle lavoratrici in questi anni
Adesso diamo anche merito ai politici che c'erano e alle politiche che c'erano a volte nelle battaglie però insomma il il Papa Francesco è stato uno dei pochi protagonisti diciamo globali
Che ha messo diciamo l'accento sulla solitudine dei lavoratori e delle lavoratrici vi siete capiti su questo su questo piano
Ha detto una frase
Non ti fermare vai avanti
E questa frase non era un non ti fermare Abubakar vai avanti
Ma era per dire non fermatevi andate avanti
Abbiate il coraggio di mettere in discussione il presente
Il fatto di globalizzazione dell'indifferenza mentre dall'altra parte vi è bisogno oggi di costruire percorsi alternativi
E siamo molto attenti se noi pensiamo che oggi sul territorio quando mi viene chiesto ma che sono i vostri alleati sul campo
Il nostro primo sportello
Per i diritti dei braccianti
In Basilicata e all'interno di un tempio valdese
All'interno di un tempio valdese
Perché strutture come venivano chiamati una volta dei partiti pone un insediamento radicamento territoriale lì
Uno direbbe ma ci sono se ci sono durante le scioperi le manifestazioni non li abbiamo visti
Perché dall'altra parte una certa politica per poter interagire con loro ci siamo dovute incatenare questo vuol dire che noi dobbiamo costruire per corsi collettivi
Attorno al bisogno d'una coscienza collettiva nonché l'uomo forte al comando non devono costruire la coscienza forte capace di essere tramandato da generazione in generazione sì dando anche
Lo spazio temporale e geografico
Ricevi questi quattordici mesi questi quattordici mesi non non sono scomparsi con un ma con una cambio di Governo non non sono scomparsi la Società della inimicizia così la chiami tu nel tuo libro
Nel tuo libro che si chiama l'umanità in rivolta e che di Feltrinelli la Società dell'inimicizia come Cindy trasforma nella società
Dell'amicizia della Società dell'accoglienza
A la società dell'ENI ci sia al suo interno lo stato diventa prigioniero di se stesso
All'interno della società dell'inimicizia
Per rovesciare questo paradigma noi abbiamo bisogno di idea vulnerabili Zarif vulnerabili
Per andare verso una società altra abbiamo bisogno di articolare ciò che è stato disarticolato
Perché il processo lavorativo oggi
Abbiamo all'interno domani familiari
Abbiamo all'interno lavoratori che non ho non ho più la possibilità bambino
David gravi ore temono più la possiamo ritornare dopo torna perché dobbiamo dire una cosa anche a lui che non hanno più la possibilità di vivere
Oltre il lavoro
Allora bisogna fare queste cose tornare ad essere umani ma il tornare ad essere umani presuppone metterà al centro l'essere umano metterà al centro la giustizia sociale metterà al centro
E i bisogni perché io non credo che attraverso intesi
Intese
Fatte sulla base della necessità sulla base dell'urgenza noi abbiamo la possibilità di cancellare con una riga quattordici mesi
Ma credo che la politica se vogliamo parlare di cambiamento Dead discontinuità deve ritornare a mettere al centro la questione delle povertà
Ci sono cinque milioni di poveri in Italia ci sono lavoratori poveri ci sono pensionati che hanno campano più che devono dare un salario a una lavoratrice colf badante con quale
Stipendio con quale pensione allora abbiamo l'impressione che c'è uno stato di fronte
Anpi coronare ogni mesi ogni hanno il Welfare sia finiti a delegare questa responsabilità
Cari scaricando le sulle spalle delle famiglie
Alla bisogna rimettere al centro questi bisogni
è lì che noi possiamo dire
Non è il vento i piromani della politica o il desiderio datori ma sono i bisogni se diamo voce a questi bisogni
Ai temi della giustizia sociale rispetto alla crisi climatica uno direbbe ma cosa c'entra la questione della crisi climatica
Lei va a Taranto atti enormi tale ma come si fa a chiedere a dei lavoratori Chevalier il lavoro rinunciando alla salute vogliamo lavoro e salute insieme
Come si debba a dividere ed F Ino dai lavoratori rispetta il destino della comunità della città
Noi vogliamo lavorare e in un ambiente sano ma soprattutto vogliamo far sì che l'aria che respiriamo sia un'area San
Come si fa a dividere il destino dei braccianti da quella dei consumatori noi vogliamo un cibo dove all'interno ci sia il rispetto della natura e che non sia fatto di sostanze che avvelenano la terra
Perché anche questo va di mezzo la qualità stesso dal cibo allora posso dire allora abbiamo un percorso di cambiamento
Per questo torno a dire ricostruire una società alternativa rispetto a quella dell'inimicizia vuol dire tornare a sporcarsi mani e piedi
Noi nelle periferie quando ci sono le telecamere Mautarelli radicalità nei contenuti ma capacità di interagire con il mondo postmoderno
Andiamo verso la chiusura dell'altro Abu hai fatto di avere vorrei far credere che le tue parole hanno scosso anche lei era ci ha dato e sta piovendo fuori ma ne possiamo dice ancora qualche cosa senti non vorrei essere antipatica
Però lo sono sono del manifesto insomma non è che sono proprio simpaticissima tu sai che però in questa stagione Gialloverde insomma è la stagione della prevalenza del grande successo della Lega
E molti migranti molti ex immigrati persone che poi sono il diventate italiane
Hanno hanno aderito alle alle per esempio alle scelte sui decreti sicurezza a certe diciamo sei giri di vite proprio sui migranti perché dicevano la coperta è corta noi abbiamo fatto diciamo noi siamo inclusi e gli altri invece per gli altri non c'è spazio non c'abbiamo i soldi per raccogliere l'abbiamo la possibilità di accogliere questa cosa ha fatto breccia non solo negli oriundi degli aborigeni italiani ma ha fatto presa anche tra migra emigranti ti è capitato di avere dei lavoratori più tutelati che mi dicevano
Per voi non c'è spazio
Sì mi è capitato però per me non è stata una sorpresa
Non è stata una sorpresa
Sì e noi abbiamo la capacità
Di a vere anche una visione drammatica della vita
Drammatizzare porta
Ad affrontare la realtà come e da lì poi consenso
Di razionalità
E anche con la dovuta dose ok
Con la dovuta dolorose
Di ricerca della giustizia
Avremo la possibilità di non fermarsi più sul colore della pelle
In queste ore è successa una cosa molto grave in Sudafrica
Probabilmente se ne è parlato poco in Italia
Sono morte dieci persone
C'è stata una sorta di caccia allo straniero che ruba lavoro ai sudafricani
Stiamo parlando del Paese che ha conosciuto l'apartheid
Stiamo parlando del paese di Nelson Mandela ventisette anni di carcere
Stiamo parlando del paese che abisso neri lottare indiani meticci contro il sistema dell'apartheid
Ma stiamo parlando anche dal paese da dove era fuggito Jerry Maslow trent'anni fa veniva uccisa a villa Literno
Mentre giungeva in Italia allo stato non è stato in grado di dargli accoglienza nonostante l'esistenza di una costruzione che all'articolo dieci dava la possibilità di una tutela
Allora a quel paese abbiamo vissuto questo dramma in questi giorni
Cosa vuol dire cosa lancia un messaggio del genere vuol dire che noi non possiamo fuggire dalla realtà perché la fuga dalla realtà è una sorta di falsificazione della realtà stessa Primo levi
Succede succede che i termini della redistribuzione
Della giustizia sociale quadro ossia la lotta la vittoria contro l'apartheid politica mentre a quella economica rimane con lo stesso tipo di impianto un problema c'è
Quando si continua a dire che a quei noi prima
Eravamo quelli che hanno sofferto adesso sono arrivati questi
Ne ho visti in altre parte dell'Italia che ti dicono noi siamo i primi meridionali ma adesso vuota tale partito non c'è nessuna sorpresa dobbiamo capire la dimensione
Plurale articolata della natura dell'essere umano
Dobbiamo partire da questo è diretto ai bisogni devono essere il collante se vogliamo ricostituire o qualcosa di alternativo
E dobbiamo anche capire che determinate pensieri politici
In alcuni luoghi geografici mentre parlavano di giustizia sociale non è stato accompagnato dalla libertà
Tira a partire da quelle realtà sono partiti con questo trauma
E io a quando una persona mi dice io sono nero voto determinati partito ti dico non c'è nessuna nessun problema
Il punto vero è che dramma continuare
Ritornare a guardarci per dire si può essere neri bianchi gialli parlare una moltitudine di lingue quello che fa la differenza sono e le nostre azioni i nostri agire
E noi
Pensare sulla base della lingua del colore della pelle e quelle che posso dire tranquillamente altri mette uno cosa potrebbe dire debitorio non avrebbe mai accompagnato un percorso che portasse aleggia come John fax era un bracciante
Mai l'avrebbe fatto
è questo che dobbiamo parlare allora assenso determinati pensieri hanno senso ancora io credo che ci sia ancora bisogno
Perché hanno capito benissimo
I padroni
E possiamo dirlo la Confindustria degli Stati Uniti cosa ha rivelato nei giorni scorsi ha chiesto alle grande compagnie di preoccuparsi del mentre loro generano i profitti preoccupate di anche della condizione dei lavoratori dei consumatori mai realtà
Una sorta di corsa in avanti per non far mettere al centro il tema della redistribuzione della ricchezza
Allora le ultime due domande
Tu
La la dico male chiedo scusa tu sei oggetto anche di critiche sa Mazzei molto esposto su un terreno molto terreno insomma in cui
C'è criminalità anche agli hai paura ti è venuta che ogni tanto ai paura
Penso che quello che deve accompagnare le cose che noi costruiamo
Ci deve essere senso di responsabilità
Ma quando si ha fame
Moggi Cicu
Di diritti
Quando si è affetti
No di acqua di dignità si affrontano anche le montagne
Alle questure
Ma è importante
Non affrontare le montagne in modo individuale è importante condividere questo pensiero trasformandola in una ottica collettiva fa non direbbe l'entusiasmo e l'arma dei deboli
Allora
Poco fa qui davanti a noi c'era il tuo piccolo David che era un bambino meravigliosa sembra che a trent'anni a tre mesi
E bello come il sole ed era accanto al ministro Provenzano allora c'è una cosa che puoi chiedere al ministro dal prossimo governo
Che però a che vedere anche con David che tua figlia e che in questo momento si fa pensare al futuro di persone come noi commette
Che la politica deve tornare
A disegnare
Una visione di futuro
E dare questa visione di futuro non vuol dire illudere
Sia lui
O i tanti altri giovani
Ma vuol dire avere la capacità
Di rendere l'utopia dell'immaginazione e realtà
Il diritto alla felicità la politica dovrebbe accompagnarli
Questo è perché è una questione di responsabilità
Da una parte ma dall'altra parte vuol dire che anche noi dobbiamo essere capaci di interrogare stimolare interpellare la politica a partire dai bisogni e non semplicemente atta a partire dal colore che di bandiera che viene sventolato su questo terreno
Ci si bisogna avere anche l'approccio critico
E propositivo
Queste due cose devono viaggiare insieme
Perché mi è stato detto più di una volta sindacalista radicale no non è questione di sindacalista radicale e sindacalista
Che cerca di interpretare bisogni a partire da quella profondità realtà per i riflettori non vogliono far vedere spesso o a Termoli ci rifiutiamo di guardare ma da Roma a fare questo provando anche a fare delle proposte
E quindi bisognerà dire sui tema dei braccianti o dei lavoratori del Mezzogiorno
Che tipo di proposta si può condividere insieme
E facendo in modo che quelle proposte cominciamo a dalle gambe
Su questo terreno assolutamente nell'ottica di rendere felici le persone non sulla base del colore della pelle ma semplicemente per dire che non possiamo vivere come un'isola distaccata dal mondo intero
Il diritto alla felicità non deve essere un utopia deve essere un dovere dello Stato accompagnare gli uomini e le donne a potere vivere questo questo è quanto posso dire al ministero Ensemble o no
Amici compagni e compagne non lasciamolo solo Abubakar sì ma ora l'umanità in rivolta la nostra lotta per il lavoro e il diritto alla felicità grazie a tutte e a tutti non lasciamolo solo
A