Conferenza Programmatica dei Popolari per la Riforma

Sente
Prego di prendere posto che tra pochissimo iniziamo
è servivano
Ma c'è
Se nelle sedute
Sempre
Migliaia
Però non
C'è
Allora
No no no
Senza
Vediamo se
Giuseppe
Fra i servizi
Se
Vi prego di prendere posto perché cominciamo
Cognizione
Ogni giorno radicale
Una nuova
Il vostro il nostro plauso dimostra che l'entusiasmo non è certo calato in quelli Dinoi che sono presenti anche dei tanti che sono assenti ma sono presenti con noi
Per convinzione e per determinazione diamo inizio a questo nostro incontro programmatico con purtroppo un'ora di ritardo
Inevitabile forse o forse di Davide comunque di cui dobbiamo tenere atto dobbiamo prendere atto cercando di rendere più rapidi possibili
Gli adempimenti e i nostri lavori che sono impegnative
Nostro incontro programmatico per noi ha un'importanza determinante non nasce oggi non finisce oggi è una tappa fondamentale di un percorso di riflessione al quale crediamo in maniera fortissima
Io ho trovato una difficoltà lo devo dire ieri la conferenza stampa che abbiamo fatto con i giornalisti per spiegare per anticipare i nostri contenuti programmatici
Nel vedere che nessuna domanda o quasi veniva fatta sul programma ma veniva scherzo assegni solo problemi di alleanze credo che segni risponderà anche su questo oggi però il nostro è un convegno programmatico
Ci sembra ripeto particolarmente strano che dopo che siamo stati accusati per un anno intero di non avere contenuti programmatici di parlare solo di riforme istituzionali
Quando entriamo nel vivo dei problemi vi è quasi un'aria di sufficienza come se i problemi non fossero importanti
Per noi lo sono per noi si parte da programmi e dai problemi e solo successivamente su questo si verificheranno le alleanze e le convergenze
Entriamo subito nel vivo dei lavori per fare alla svelta cominciando con indirizzi di saluto ti chiediamo di contenere nella misura più stretta possibile il primo della dico Alfonso Barbarisi
Che l'osservatore della Campania nostro ospite con l'occasione
Ringrazio lui e tutti gli amici di Napoli dell'organizzazione dell'amicizia del calore con cui ci hanno accolto
Benvenuti a Napoli amici popolari benvenuto a Mario Segni a me sembra che anche oggi i Popolari per la riforma giungono puntuale all'appuntamento con gli italiani
Nell'attuale quadro politico
Complessa e confuso dichiariamo i nostri intendimenti i nostri programmi per la ricostruzione civile morale del nostro malandato splendido Paese
Inserire un elemento di estrema chiarezza carrette Rizza andò con i programmi del nostro movimento
Vuol dire negare ogni tatticismo
Ed essere consequenziali alla vocazione propria del movimento di servizio per il bene comune di trasparenza di responsabilità
Il nostro movimento è nato dalle intuizioni politiche di Mario Segni e dallo spontaneismo della gente comune che crede nel cambiamento e nella necessità di attuato attuare oggi
Delle scelte vuol dire essere consapevole del grande ruolo che il movimento ha assunto sulla scena politica e civile dell'Italia
La definizione dei programmi e un punto nodale dovuto per rivendicare una autonomia nuova e costruttiva del nostro movimento
Che vuol porsi come nucleo aggregatore delle forze politiche riformatrici del Paese
Contro la degenerazione partitocratica dei tradizionali partiti
Pronta ad un confronto chiaro con le forte rinnovamento
Il nostromo alimento ha il merito di essere l'unico soggetto politico nuovo che si propone la ricostruzione del Paese non la sua frammentazione
Che vede nella solidarietà e nell'unità l'unica vive da via per risollevare le sorti della nazione
Non a caso si chiama Napoli capitale morale del Meridione d'Italia Meridione che non vuole strumentali assistenzialisti mi ma efficaci strumenti ordinari per rinascere con le proprie forze ed intelligente
Progetti ambiziosi forse ma non irrealizzabile
Tutti noi li accorpiamo le battaglie referendarie è partita dal nulla derise osteggiate
Giunti alla vittoria solamente per la forza delle idee proposte che rispecchiava una ristampe fingere della comune gente
Noi abbiamo fiducia alla nostra gente essa vuole il cambiamento e questo avrà la rinascita dell'Italia con l'aiuto di Dio può incominciare da Napoli da subito
è presente Sabatino Santangelo che il nostro candidato per Napoli vediamo a
I Popolari per la riforma attraverso il logo leader nazionali onorevole Segni hanno ancora una volta confermato la loro presenza in Alleanza per Napoli e questo per chi come lui apposto a disposizione della città le sue modeste energie
Accettando la candidatura a sindaco rappresenta un avallo di grande significato politico e di grande valore morale
Non credo che l'onorevole Segni abbia espresso il suo consenso solo in relazione alla persona del candidato sindaco credo piuttosto che questo consenso nasca dalla fiducia che Alleanza per Napoli esprime nel suo complesso per tutti gli uomini che in essa si battono per vincere la battaglia del ventuno novembre
E quindi per i rappresentanti dei Popolari innanzitutto ma anche per i rappresentanti delle altre componenti piacentina Alleanza per Napoli
Ed in particolare per gli esponenti della società civile che la stessa alleanza ha catturato con la forza del suo impegno politico
A questo insieme di persone di diversa cultura ma di pali trasparente dignità unite in un unico progetto è stata quindi riconosciuta la capacità di assicurare a questa città una di come lo sa effimera rinascita
Di tale riconoscimento siamo grati all'onorevole Segni così come saremo grati a tutti gli esponenti nazionali di Alleanza democratica
Che vorranno testimoniarci venendo a Napoli la loro solidarietà e il loro appoggio
Credo sia quindi mio dovere in quanto candidato Sindaco espone lei a questa Assemblea brevissimamente le linee guida del programma di Alleanza per Napoli
I cittadini di questa città sono stati abituati dai partiti tradizionali alla più assoluta genericità e su questa via si consegue tant'è che nel migliore dei casi si leggono insignificanti elenchi di problemi senza che mai si indicano strumenti e risorse necessaria alla loro soluzione
Proprio per questo modo di comportarsi i vecchi partiti vanno puniti e il loro modo di fare politica che è costato a questa città quarant'anni di latitanza della gestione della municipalità
Va respinto e sostituito con la volontà e la tecnica di amministrare
Che Alleanza per il Napoli esprime e che si sostanzia in un programma circostanziato e preciso dal quale emergono con assoluta precisione obiettivi strumenti e risorse
Il nostro programma rappresenta nel suo insieme un progetto politico per la città
La cui finalità strategica e costituito dalla reale possibilità di una sana amministrazione a vantaggio dei cittadini
E proprio per questo motivo in programma privilegia innanzitutto l'ordinaria amministrazione
Che per il Napoli significa riconquista della vivibilità quotidiana
E perciò stesso soluzione del traffico dell'inquinamento della rumorosità della manutenzione delle strade della presenza delle forze di polizia urbana e non nella pubblica via
Per raggiungere subito questi Obiettivi vini ma minimali ma indispensabili quali perché i requisiti per più Ambu ambiziosi traguardi
I punti programmatici sono scanditi in due tempi
Sul breve periodo due otto mesi la riconquista dell'IVA vivibilità sul lungo periodo i quattro anni del mandato la realizzazione o la messa in cantiere dei grandi progetti di riforma
E questa scansione non costringa a solo un intelligente concreto progetto di lavoro ma sarà un modo per permettere alla cittadinanza di giudicare l'operato della nuova amministrazione
Non intendo tediare l'uditorio con l'elencazione dei punti programmatici anche perché chi ne avrà interesse potrà leggere il documento che li racchiude
Voglio solo indicare le linee guida che sono sufficienti per dare la misura degli impegni che Alleanza per Napoli intende assumere con la città
Il principio di verità
Questo significa dire con chiarezza e con forza che i poteri del sindaco e dell'amministrazione non sono illimitati
E che a Napoli sono ancora più compressi dalla condizione di dissesto in cui la città è stata spinta dalle vecchie amministrazioni e dalla conseguente dichiarazione ufficiale di dissesto
Questo significa pure che i rischi disponiamo di mezzi ridottissimi a cui dovranno far riscontro grandi sacrifici
De Rita mobili anche che il sindaco e la giunta non crea non ne distribuiscono posti di lavoro e che quindi il problema della disoccupazione sfugge Indian parte alla capacità di controllo e di soluzione del Governo dalla città
La nuova amministrazione dovrà accetto determinare le condizioni istituzionali ed ambientali per la ripresa della vita economica nell'area metropolitana
Di modo che la media e piccola industria l'artigianato il commercio l'agricoltura specie quella dei furori dei fiori è il turismo
Possono riprendere una sana produttività senza dimenticare il recupero e la rimessa in funzione continua il non sporadica
Dei beni culturali
Che devono considerarsi l'onere o di questa città
La seconda linea programmatica che ha presentato alla conquista della legalità perché Napoli possa essere una città consapevole dei propri diritti e dei propri doveri
Questo significa ricordare ai napoletani che se c'è una norma essa va rispettata
La nuova amministrazione si impegna quindi non solo a valorizzare le forze del comuni a tanto preposte ma pretende che dagli organi centrali che siano potenziate le forze dell'ordine
Di modo che i napoletani si che abito e non nel bene e nel male all'all'uovo costante presenza
Il terzo punto è rappresentato dalla valorizzazione del volontariato cattolico e laico e questo uno degli obiettivi di fondo dalla nostra futura azione poiché la macchina amministrativa della città non può da solo vendere il peso dei bisogni dei cittadini
Senza la massiccia partecipazione dei gruppi sociali organizzati non è possibile ricucire insieme i brandelli di questa città per evitare confusioni tra gestione pubblica e volontariato si procederà nelle linee della normativa di settore alla redazione di protocolli d'intesa
L'ultima linea programmatica che vi espongo ed è costituita dalla solidarietà intesa come intervento obbligatorio nei confronti di quei concittadini che la crisi economica apposto in ginocchio
La solidarietà sarà quindi oggetto di assoluta priorità con tutti i mezzi disponibili dando a tutti pari opportunità
Il comune come dicevo non dava lavoro ma opprime era il Governo centrale perché sia vigile nella predisposizione di tutti gli ammortizzatori sociali
Necessari per gestire la crisi fino alla ripresa economica non vogliamo sussidi gestiti da politici prodotti pretendiamo normative generali
Che diano mezzi dignitosi per affrontare l'emergenza lavoro Napoli ancora bisogno dell'aiuto del resto del Paese questo aiuto dovrà assumere le forme nuove della coca collaborazione interregionale
Da attuare mediante progetti di investimento pubblico di interesse comune finanziati dallo Stato in un nuovo patto di solidarietà nazionale del programma di cui le linee esposte costituiscono l'espressione più significativa sono stati troppo autori partecipi sensibili e indispensabili gli amici Popolari Napoli
Per fanno capo allo Alfonso Barbarisi
Al nuovo e all'amico leale Barbarisi così come a tutti quelli che hanno collaborato con l'estrema impegno fra mille difficoltà va il mio ringraziamento e allora postero posso andare in futuro il ringraziamento dell'intera città
E visto
Visto che sono in fase di ringraziamenti intendo lui non vari pubblicamente il ringraziamento a Mario Segni poiché ha capito che la realtà di Napoli richiedeva l'avallo dell'incoraggiamento della nostra autonomia
Al di là di ogni comprensibile travaglio in sede nazionale Alleanza per Napoli resta figlia dell'idea referendaria e per questo motivo ha trovato lo spirito unitario
è vero corriamo da soli mentre in altre città è stato possibile realizzare più vaste alleanze
Ma la realtà di Napoli e così dedicata degradata e composita che ne alla nostra destra né alla nostra sinistra ci è stato consentito di raggiungere accordi rispettosi della dignità politica e morale di Alleanza per Napoli
Ma in fondo di questo credo che dobbiamo andare fieri corriamo per e con i cittadini di Napoli che sapranno comprendere che ci battiamo solo nell'interesse della città
Per una sana amministrato l'amministrazione e non per Lazio e di ideologismi vedevo politici o per bramosia di potere lecito e illecito
Ed è per questo che con l'aiuto di Dio vinceremo
Già il vostro applauso ha ringraziato dottor Sabatino Santangelo confermato il nostro pieno impegno la nostra solidarietà perché la rinascita dell'Italia sia anche riparta come rinascita di Napoli
L'ultimo saluto Cesare San Mauro segretario della Consulta del programma
Siamo arrivati alla terzo incontro nazionale dopo quello di Praglia i due anni fa dopo il palasport d'dell'anno scorso
Che sento che mi entusiasma ancora forte anch'io voglio ringraziare due persone che in questi due anni con grande costanza nell'ombra hanno lavorato e sono Loria da mia nell'aura Brancaccio quei manderei un applauso forte da parte
Assemblea
Questo in questo anno
Noi siamo pochi mesi anzi a un mese dalle elezioni del ventuno novembre ventuno novembre voteranno quindici milioni di italiani un terzo del corpo elettorale
E saremo presenti come Popolari per riforma in tutte le realtà comunali spesso in modo diverso
Ma con un'unica porti identità ci presenteremo come Alleanza come patto come popolari stessi ma con un triplice desiderio che ci accomuna e che ci ha fatto venire oggi è nato e questo triplice desiderio volevo ricordare per salutarmi innanzitutto il desiderio di cambiare cambiare le facce
Noi abbiamo mandato in questi due anni da Praglia oggi abbiamo mandato a casa una generazione di impostori della politica di Prandini di Pomicino di Sbardella i De Lorenzo adesso
Noi il ventuno novembre da Roma a Napoli da Venezia a Palermo da Trieste a Genova dobbiamo mandare a casa il portaborse di Prandini Pomicino Sbardella e delle ore
In queste in questo primato delle esperienze locali
Tanto caro a don Luigi Sturzo e al popolarismo in questo primato della società civile rispetto agli apparati dei partiti rispetta i professionisti della politica c'è l'esperienza i popolari
Mario molti chi seguiamo da tempo né di chiediamo anche oggi di ridarci come sempre fatto la forza e lo stimolo per andare avanti in questa grande battaglia politica chiediamo Mario Segni di organizzare di organizzare la speranza degli italiani onesti liberi e forti
La vittoria però non può dipendere solo da Mario Segni la vittoria deve dipendere da tutti noi
La capacità cioè che in questo anno decisivo per la democrazia italiana perché da qui alla prossima quarta conferenza nazionale di ottobre prossimo ci sarà un anno decisivo
Ebbene se vinceremo la vittoria dipenderà da noi naturalmente come anche la sconfitta noi dobbiamo sapere che questo anno che abbiamo davanti è l'anno decisivo per l'unità del paese
Per la speranza di tutti italiani per la possibilità di fare o una grande Italia europea oppure perdere per sempre io son convinto che qui da Napoli questa rinascita di avere questo senza questo sapore grazie
Voglio dire due cose prima di cominciare sulle relazioni una sul piano organizzativo siete invitati siamo invitati tutti almeno i quadri del movimento almeno le persone più impegnate a diventare promotori esposto spedito voi del movimento spesso sono dei tavoli all'ingresso
Si tratta di versare una quota per il sostentamento del movimento a livello nazionale e per avere questo penne distintivo chiamata come volete che ha Mario Segni a sua volta e che dovrebbe diventare per ciascuno di noi la Scelta come dire pubblica ecco la la testimonianza
Di un impegno anche all'esterno anche visibile con temporalmente un sostegno operativo del movimento vi chiederei a nome di anche di Mario Segni ecco di fare questo sforzo che sia ripeto di aiuto al minimo di sopravvivenza del movimento sul piano nazionale sia insieme anche un impegno di testimonianza pubblica e che ci faccia in qualche modo trovare simili e individuare anche pubblicamente voglio come seconda cosa ricordare brevissimamente il lavoro delle commissioni di ieri
Un lavoro serio avrebbe richiesto che stamani riferissi mo'sui risultati delle commissioni ma non c'è tempo purtroppo fisicamente
Per poterlo fare cercheremo altre modalità per portare a conoscenza del movimento il lavoro prezioso delle commissioni
Ricordo soltanto
Il programma la prima Commissione di politica internazionale come idea guida il federalismo europeo presidente Pedrazzi la relazione l'ha fatta Livio Bernabò verso gli Stati Uniti d'Europa
E un'altra sul Mezzogiorno che Mauro Teho fu ceri per Broni roccia la Commissione internazionale sta lavorando un documento molto importante molto serio su cui saremo invitati a riflettere a prendere iniziative anche locali
La seconda commissione sulla riforma dello Stato ha come idea guida il principio di sussidiarietà
Hanno riferito sul riordino dello Stato il principio di sussidiarietà professor Michele Scudiero
E poi ha affrontato il tema della giustizia in servizio della giustizia da parte dottor Aldo De Chiara e il tema di licenziare i fannulloni del professor Luigi Stefano seppe nostro Cavallo di battaglia
La terza commissione sullo Stato sociale come idea guida il cittadino da utente al cliente
Il tema è stato metti la gente al primo posto relatore professor musetto poi ventunesimo secco della famiglia il collega onorevole nostra amica Alberto Michelini e la scuola la grande dimenticata
Michele Palumbo
La quarta commissione sullo sviluppo economico l'idea guida il capitalismo dei cittadini
Relatori il professor Bagella verso una nuova fase del capitalismo italiano e il professor domenica tonico Fausto l'efficienza dell'amministrazione finanziaria come tema specifico che stiamo seguendo
Sono limitato a ricordare chi ha parlato non chi è intervenuto in molti sono intervenuti ripeto troveremo il modo di utilizzare rendere pubblici i lavori che proseguiranno dopo questo nostro incontro cominciamo con le relazioni programmatiche la prima di scenario il professore Mario Baldassarre
Il titolo che un un programma in sé uscire dal socialismo reale
E dall'assistenzialismo statalista
Liberare i cittadini e investire in futuro prego professor Baldassarri come gli altri amici relatori di contenersi entro un quarto d'ora massimo venti minuti perché altrimenti non riusciamo a procedere è difficile ma
è necessario a partire da adesso dai strapiombante
Grazie ricco
Io ho cercato di riassumere alcune idee che avevo avuto modo di esprimere già a Bagni di Tivoli
Cercando di tener conto anche di tutto il lavoro che è stato fatto sia attivo di sia nei mesi successivi
Cercherò di esporre sinteticamente quello che invece ho scritto in una relazione
Che è a disposizione
Ma essendo una un lavoro di trenta cartelle capite che devo sintetizzare i contenuti
Chi volesse credo che può chiedere poi la la relazione completa
Bene andrà per tre punti
Il primo punto che a me pare fondamentale
Per capire quanto è nuova una forza politica è un giudizio sereno ma severo su sull'Italia che è stata costruita in questi anni
Il primo punto cioè è un giudizio sul Paese che ci troviamo di fronte il modello e per fare questo
Cercherò di dare sinteticamente cinque numeri per capire che tipo di paese è stato costruito
Il secondo punto
è un progetto di rinascita del Paese cioè quale Paese vogliamo cominciare a costruire a partire da domani
E la rinascita a due condizioni
Il progetto di fondo le linee portanti
E il programma operativo il terzo e ultimo punto
è quello che io chiamo l'occasione
Cioè un patto a breve termine
Un nuovo patto nazionale
Che ci è offerta dall'occasione di questo difficile passaggio del novantatré e nel novantaquattro cordoglio con degli obiettivi
Raggiungibili sui quali io credo che ci sia la necessità di prendere un preciso impegno politico
Il primo punto da dove partiamo
Qual è l'Italia che ci troviamo attorno bene per capirlo io l'ho sintetizzato
Perdonatemi il vezzo da economista in un piccolissimo modello questo Paese è fatto da due equazioni
è il risultato di due equazioni
La prima equazione
è la propria azione dello Stato sull'economia
La seconda equazione
è stata la propria azione dello Stato da parte dei partiti
E dei sindacati
Ebbene per la proprietà transitiva ci siamo ritrovati con un'appropriazione del sistema economico del sistema produttivo da parte dei partiti e dei sindacati
E questo modello si è retto sull'equilibrio politico
Che ha visto l'Unione perversa
Di radici culturali
Dalla da un solidarismo di matrice cattolica fatto in deficit pubblico con debito appagamento per le prossime generazioni
Al centralismo statalista della Radice marziana
Ed infine si è aggiunto i rampanti Isma'socialista della industrializzazione del potere
Bene da questo modello
è scaturito quello che io chiamo il socialismo reale di questo Paese
Socialismo reale nel quale ciascuno di noi si trova durante ogni giornata prendere decisioni
E nove di queste decisioni su dieci sono già state predeterminate
Sono già state decise da un apparato da una burocrazia
Bene vi do subito i numeri di quello che è stato di fatto un colpo di stato soporifero consensuale che ha cambiato la natura stessa del dettato costituzionale
Un'economia mista con un giusto equilibrio fra individuo famiglia e collettività con un giusto equilibrio di diritti e di doveri fra questi tre soggetti fondamentali
Il primo numero
Macro economico noto ma sul quale bisogna meditare
Di tutte le risorse prodotte nel paese in un anno
Da tutti i cittadini da tutte le famiglie da tutte le imprese il sessanta per cento esteso dal settore pubblico il sessanta per cento e spesa pubblica
E dall'altro lato il cinquanta per cento è prelevato attraverso un sistema fiscale esoso con King non può evadere
E molto morbido con chi si può permettere di evadere
Secondo punto sul piano più microeconomico comportamentale qualitativo
Ognuno di noi è di fronte a quasi duecento imposte tasse e contributi bolli patenti e balzelli
E in alcuni casi
Singole imposte pretendono di avere aliquote progressive quasi da esproprio con il risultato che nessuno le paga
è clamorosa
E credo al di fuori di ogni
Immaginabili ai limiti alito leader di tollerabilità
La differenza che in Italia esiste tra busta paga lorda e busta paga netta
è il costo che ciascuno di noi paga
Per essere onesti in un paese ancora oggi poco civile poco onesto
E qui si crea una dicotomia insopportabile che va chiusa rapidamente
Un cittadino che produce e lavora
E paga onestamente le sue imposte in realtà lavora per sei dal primo gennaio al trentuno maggio di ogni anno e lavora per lo Stato e per la collettività dal primo giugno al trentuno dicembre
Ma questo è un Paese dove ci sono tre facce di cittadini la prima è quella che vi ho detto poi ci sono altri due cittadini di coloro che possono lavorare dal primo gennaio al trentuno dicembre solo per se stessi gli evasori totali ma c'è anche una terza faccia di evasori dal lavoro quelli che Mario Segni ha avuto modo di chiamare i fannulloni
Cioè coloro
Che in alcuni casi estremi come risulta da indagini recenti
Non ho niente contro la categoria né dei postini addirittura minima in alcune indagini recenti recenti
è venuto fuori che lavora effettivo è di circa due tre ore al giorno per quindici sedici giorni alla settimana ebbene costoro lavorano dal primo gennaio al trentuno marzo per la collettività
E dal primo aprile al trentuno dicembre per se stessi
Bene qui c'è già un primo obiettivo fondamentale
Cioè che gli italiani siano tutti uguali e non ci siano queste tre facce corporativi Zarate classificate in cui uno ha la fortuna di trovarsi per puro caso dentro una o dentro l'altra
Secondo punto secondo numero del socialismo reale del colpo di Stato
Il peso delle imprese pubbliche
Se mettiamo insieme tutte le imprese pubbliche nazionali locali di servizio e tutto l'apparato delle partecipazioni statali arriviamo ad un terzo del Paese dal lato della produzione
Questo significa che lo Stato ha stravolto
Il senso dell'intervento pubblico
Che è il senso di uno Stato che dare regole
Invece è uno stato che è entrato nella partita con grandi scorrettezze a sostenere uno o l'altro dei vari contendenti
A fare lo sgambetto uno e ad aiutare l'altro
La funzione obiettiva dello stato è stata totalmente stravolto
Terzo
Il nostro sistema bancario
è l'unico Paese europeo e forse anche l'unico paese al mondo al mondo avanzato a democrazia pluralista
Che ha un apparato bancario quasi esclusivamente pubblico con uno stretto cartello oligopolistico chi è andato anche a scapito dell'efficienza stessa del sistema bancario che si è ritrovato e si ritrova oggi
Chiuso dentro i propri criteri oligopolistico sì di garanzia patrimoniale
E si lamenta sempre in modo sempre più forte poi delle condizioni di sofferenza delle difficoltà
Quarto
Questo sul piano qualitativo
Abbiamo un Paese soffocato dalle cento mila regole un sistema di permessi di licenze di orari
Forse ce lo siamo dimenticato ma abbiamo pure accettato silenziosamente il fatto che lo Stato dicesse a che ora bisognasse aprire e e chiudere i termosifoni nelle nostre case
Siamo arrivati cioè ad una condizione che ha stravolto lo Stato di diritto
Laddove lo Stato di diritto è uno Stato che dice ai cittadini con chiarezza le poche cose che non si possono fare
Per differenza il cittadino è libero di fare tutto il resto senza dover essere soggetto a chiedere permessi certificati o licenza
Invece in questo momento ciascuno di noi per poter fare
Ha bisogno di un bollo di un timbro quinto e ultimo
Dato i primi quattro punti che cosa resta
Di un'economia di mercato
Di una libertà degli individui delle famiglie e delle imprese
Bene ciò che resta che abbiamo chiamato economia di mercato non è un'economia di mercato è quello che io sintetizzo
In una condizione che sul piano finanziario vede una Mediobanca per cinque famiglie
Non ho niente contro Mediobanca non ho niente contro le cinque famiglie riconosco anche i meriti storici di questi soggetti
Ma anche perché loro possano crescere meglio e di più questo Paese ha bisogno di dieci Mediobanca per cinque milioni di famiglie per attivare le intere risorse del Paese
Bene se facciamo la somma di questi cinque punti
Molto sinteticamente io credo che dobbiamo dare
Questo giudizio storico abbiamo realizzato un socialismo reale
Il problema adesso è come uscire
Da questo sistema di socialismo reale come rifondare la con la Costituzione vera quella che regola i rapporti fra i cittadini e i rapporti tra cittadini e Stato
Cioè la rinascita
Io credo che
Dobbiamo porci questi obiettivi
Dobbiamo semplificare la vita di tutti noi semplificare la vita dei cittadini
Che è diventata quasi una corsa ad ostacoli dalla mattina alla sera
Dobbiamo liberare la potenzialità di risorse che il paese ha
Dobbiamo cominciare a investire in futuro
Perché in questo schema di socialismo reale come tutti i Paesi a socialismo reale
Il prezzo pagato è il futuro le risorse sprecate le infrastrutture fatiscenti la modernità che non è ancora cominciata
La rinascita passa attraverso tre punti
Due precondizioni
Dire con chiarezza che bisogna in rapidamente invertire la rotta da un'economia di fatto centralizzata statalisti Ca'ad un'economia delle libertà
Secondo dobbiamo fissare le regole per costruire davvero un mercato competitivo a capitalismo diffuso
Il capitalismo non è un'ideologia
Il capitalismo e l'economia di mercato sociale è quella che passa attraverso milioni di imprese e milioni di famiglie e che valorizza le esperienze territoriali e locali e che crea un imponente processo di mobilità sociale
La possibilità cioè che tutti possano muoversi nella società e non stretti e chiusi nei circoli delle poche famiglie
O nella protezione delle poche corporazioni siamo cioè noi dobbiamo cioè a battere per farvi un esempio il meccanismo che richiede ad un notaio di essere cooptato dai notai
Ad un avvocato di essere cooptato dagli avvocati ad un salumiere di essere cooptato dal salumiere oggi se qualcuno vuol fare il meccanico deve chiedere il permesso ai meccanici esistenti
Dobbiamo abbattere questa giungla di regolamentazioni di licenze di permessi
Permettetemi
Permettetemi adesso di andare rapidamente al progetto dal programma
Il progetto il progetto sono gli assetti di fondo di questo Paese
Io credo che il progetto abbia due condizioni la forma-Stato al rapporto fra Stato e cittadino ma qui ci saranno altre relazioni che approfondiranno mi piace però sottolineare due aspetti della forma stato perché fanno vedere la miopia culturale di alcune posizioni che paiono emergere nel Paese
Prima condizione della forma stato un concetto di federalismo portato in avanti proiettato al futuro il federalismo europeo
è il rovesciamento dell'organizzazione dello Stato all'interno con il principio della sussidiarietà noi abbiamo fatto un percorso al Gambero di fronte ai problemi
Ci siamo subito chiesti che cosa lo Stato centrale può fare deve fare e per differenza abbiamo lasciato libere le altre realtà locali e territoriali
Noi dobbiamo rovesciare questo processo la prima domanda è di fronte ai problemi che cosa può fare l'individuo
Che cosa può fare la famiglia che cosa può fare la collettività locale comunale provinciale regionale alla fine per differenza ciò che resta è compito dello Stato centrale e questo io credo sia il principio della sussidiarietà e della libertà degli individui
Il secondo rapporto è il rapporto tra Stato e cittadino
Tangentopoli cari amici stiamo molto attenti ha battuto la partitocrazia ma non abbattuto il sistema delle corporazioni che mediano il rapporto fra Stato e cittadini
E qui dobbiamo produrre uno sforzo che si si affonda sua antiche radici
Nella contrapposizione ottocentesca tra liberali e marxisti
Dove da una parte c'è l'esasperato individualismo e dall'altra parte c'è l'esasperato collettivismo dobbiamo riscoprire
Quel nucleo centrale di individuo e collettività che la famiglia nel rapporto fra individuo famiglia e collettività la famiglia è il perno della Nuova Società del ventunesimo secolo
Ma non per un fatto etico e culturale soltanto ma per un fatto di equità e giustizia fiscale e dobbiamo riporre al centro anche sul piano fiscale il nucleo familiare perché quello lo spartiacque tra povertà e ricchezza in questo Paese
Il programma
Il programma sei punti mi scuso se vado molto rapidamente ma ho ancora tre o quattro minuti soltanto
Primo punto
Bisogna introdurre vincoli costituzionali
A livello assoluto della spesa pubblica delle entrate pubbliche
Non si tratta di rifondare o far rispettare il famoso articolo ottantuno l'articolo ottantuno dice soltanto che ogni spesa deve avere la sua copertura tutti voi sapete che comunque non è stato rispettato ma il problema non è solo quello
Perché la collettività non può correre ancora il rischio in futuro che ci siano nuovi partiti che possano riappropriarsi del nuovo Stato noi dobbiamo porre un limite costituzionale ha alla spesa è allentata pubblica
Complessivamente intesa
Che non superi un trentatré un terzo un quaranta per cento per poter essere certi che sia scritto nella nostra Costituzione che questa è un'economia di mercato sociale non è un'economia liberista non è un'economia pianificata
Questo è possibile attraverso l'indicazione nella Costituzione
Che il bilancio pubblico nella parte corrente deve essere in pareggio
Per creare lo spazio perché questo Paese possa completamente riprendere a costruire il proprio futuro con le moderne infrastrutture con investimenti pubblici che siano veramente tali
E che non siano cominciati a pioggia e finiti a gocce in modo che il cittadino le famiglie le imprese
Possono percorrere le strade attraversare i ponti telefonarsi e non partecipare solo alla distribuzione iniziale degli appalti
Secondo punto la rifondazione del fisco
Noi dobbiamo passare da duecento imposte a sette imposte poche chiare e trasparenti sul piano personale
Dobbiamo dire basta ai testi unici
Che raccolgono in un calderone tutto quello che la storia fiscale del Paese ai è riuscita a produrre e queste imposte poche chiare e trasparenti devono contenere un nuovo patto fra lo Stato al cittadino
Le famiglie le imprese non possono avere un socio occulto lo Stato che pretende e poeta addirittura incapace a farlo e quindi e di è doppiamente iniquo perché preleva solo da quei poveretti che non possono sfuggire uno socio occulto che pretende di prelevare in alcuni casi più del cinquanta per cento del reddito queste imposte chiare poche devono avere devono avere una struttura di aliquote dove due terzi del reddito sia liberamente usabile da parte del cittadino è un terzo al massimo sia il contributo doveroso da dare allo Stato
Ed è chiaro però amici ed è chiaro però che questo ha un presupposto
Che è il presupposto
Di una serio allargamento della base imponibile
Tutti i cittadini debbono essere pagati a chiamati a pagare le imposte un presupposto però di chiarezza in termini trasparenza in termini di accertamenti e intermedi amministrazione finanziaria
Io mi chiedo che cosa fanno le sessanta mila Guardia di Finanza ci siamo inventati un'ipotesi Panza come quella della minimum tax terzo punto programmatico
Servizi pubblici
Ciascuno di noi sa che abbiamo stravolto il rapporto ogni volta che entriamo in una scuola in un ospedale in un ufficio pubblico ci sentiamo dei sudditi che vanno a chiedere dei favori al principe dobbiamo rovesciare il rapporto noi siamo clienti
Noi siamo clienti dei servizi pubblici
E per fare questo abbiamo due condizioni
Dobbiamo far sì che il cliente consumatore si riappropri del potere di mercato avendo la libertà e il diritto dovere di pagare il prezzo dei servizi
Con uno Stato che redistribuisce a chi non può o attraverso il sistema fiscale o attraverso sistemi di buoni scuola buoni ospedali ma chi è il produttore del servizio non deve discriminare cliente il quale deve dichiararsi povero quindi subire due volte l'onta
Per di più avendo un servizio inefficiente
Quarto
La privatizzazione questa è una grande occasione
Ha due obiettivi fondamentali l'internazionalizzazione del Paese non si tratta di svendere agli stranieri ma si tratta di rendere più simile agli altri Paesi il nostro e la realizzazione di un grande capitalismo diffuso
Bisogna usare il debito pubblico che sono pezzi di carta
E agevolare un processo nel quale le famiglie e gli individui si trovano in tasca fra qualche anno meno pezzi di carta ma più pezzi di impresa
Più pezzi di capitale pubblico sociale più pezzi di economia reale meno pezzi di economia finanziaria
E qui ci siamo fatti deviare dal caso credit e commette vorrei non far dimenticare che c'è un altro enorme pezzo
Del sistema bancario che sono le nostre casse di risparmio
Le banche locali le banche popolari con una riforma fatta a metà pro abbiamo creato le società per azioni podismo distinguendo le dalle fondazioni
Ebbene il capitale di queste fondazioni deve finire veramente in mano alle comunità locali fatte di individui di famiglie ed imprese e non devono rimanere di fatto come sono oggi in mano alle vecchie corporazioni
Quinto
Quello che io chiamo derogo lamentazione devo realizzazione de tutto cioè un sistema nel quale gli individui siano liberi dire scegliersi gli orari dei negozi per andare a fare la spesa
Di non presentare due mila certificazioni ma di autocertificare la propria posizione passo rapidamente
Passo rapidamente chiuso all'occasione
Amici abbiamo un'occasione storica una congiunzione astrale
E la proposta è quella di un patto a tre anni dove le decisioni vengono prese da domani e i risultati possono essere controllati mese dopo mese hanno dopo anni
L'occasione che ci dà il patto si basa sui seguenti obiettivi possibili raggiungibili con un minimo di parlar chiaro verso il Paese verso la gente
Primo obiettivo
Impossibile da raggiungere nel mille novecentonovantaquattro azzeramento del disavanzo corrente del bilancio pubblico il che vuol dire dopo venticinque anni
Cominciare ad impedire allo Stato di distruggere il risparmio degli italiani e quindi di distruggere occupazione e sviluppo questo obiettivo va posto al mille novecentonovantaquattro secondo avvio degli investimenti pubblici per le grandi infrastrutture del Paese
Cioè l'avvio dei cantieri per la modernità del Paese
Terzo obiettivo il nuovo fisco al a al terzo anno il il nuovo patto fiscale firmato subito secondo le linee che ho tentato di proporvi in questa nella precedente parte di questo mio intervento questo patto triennale con obiettivi certi prescelti prefissati e responsabilità politica da assumere a un risultato
Cinquecento mila occupati in più all'anno per i prossimi tre anni può essere vista come una esagerazione ma su questo patto e su questi tre obiettivi questo è l'elemento che permette di creare rispondere sul serio alla gente perché noi abbiamo una grande miniera
Abbiamo il petrolio del Mar del Nord
E il socialismo reale ci ha costretto a tenerlo sotto terra impedendoci di costruire le pompe per farlo emergere in superficie
E l'unico petrolio dal Mar del Nord questo Paese sono i due milioni e mezzo di disoccupati sono le aree depresse del Mezzogiorno perché questa è la potenzialità che esprime il Paese
Queste sono le risorse inutilizzate che dobbiamo avere la forza di utilizzare per creare sviluppo e speranza per il futuro grazie
Peccato che la tirannia del tempo non ci consenta di ascoltare ancora più ampiamente comunque la relazione è stata scritta il primo speriamo presto di sarà messa distribuendo i non oggi ma il futuro disposizione
Seconda relazione professor Gianfranco mosse detto anche qui il titolo impegnativo nel nord nel Sud efficienza e giustizia nuova solidarietà e nuova occupazione
La prego il tempo
Lo scorso mercoledì sul Giornale di Montanelli Mario Segni ha finalmente fatto quelli che molti di noi desideravano da tempo
Ha spiegato all'Italia che chi non vuole stare con Bossi e chi non vuole stare con Occhetto hanno i Popolari per la riforma l'elemento il polo di riferimento per il futuro
Baldassarri
Baldassarri ci ha spiegato come noi possiamo fare per non lasciare il primato dell'efficienza a Bossi
Io cercherò di fare qualche cosa di altrettanto complicato e cioè cercherò di spiegare come noi non dobbiamo lasciare il primato della solidarietà ad Occhetto
Innanzitutto perché la solidarietà dello stato sociale che abbiamo vissuto fino ad oggi è una solidarietà falsa
Lo stato sociale che stiamo abbandonando è stato uno stato profondamente ingiusto
è uno Stato che ha portato il sistema fiscale grazie all'evasione ad essere regressivo paga di più chi ha di meno è uno Stato che ha portato la crescita della spesa sociale
Nell'ordine del cinquanta per cento negli ultimi dieci anni della pressione fiscale nell'ordine del quaranta per cento negli ultimi dieci anni
Ma anche lasciato che la povertà in questo Paese crea crescesse del dieci venti per cento negli ultimi dieci anni
Questa ingiustizia
è soprattutto vera nel Meridione
La media della povertà in Italia e del dieci per cento delle famiglie italiane e non è poco nel Mezzogiorno il venti per cento delle delle famiglie italiane povero
Il ventidue per cento dei giovani e al di sotto del livello di povertà il trentasei per cento degli anziani più di uno su tre anziani e al di sotto del livello di povertà
Quando si difende lo stato sociale in maniera indifferenziata si difende questo stato di cose
La solidarietà deve essere intesa secondo noi in maniera differente
Dobbiamo eliminare i malintesi del vecchio Stato sociale il vecchio Stato sociale ha difeso due categorie di cittadini
Ha difeso intanto i pubblici dipendenti
Il cui
La cui retribuzione oraria è oggi del trenta per cento superiore a quella media dei dipendenti del settore privato
Ed il cui costo per unità di prodotto e circa due volte quello dei dipendenti del settore privato
Il vecchio Stato sociale non ha affatto difeso invece i giovani le donne e molto poco gli anziani
I giovani oggi sono soprattutto nelle regioni meridionali i veri protagonisti della disoccupazione
Un giovane all'inizio degli anni ottanta ci metteva circa dodici mesi a trovare posto di lavoro oggi ne impiega più di ventisei
Nel Mezzogiorno in molte regioni più del cinquantotto per cento dei giovani è disoccupato contro percentuali del venticinque trenta per cento in Paesi come la Grecia e la Spagna
Questo molto semplicemente perché conveniva a chi gestiva quello stato collusivo di privilegiare certe categorie anziché altre lo stato giusto quello nuovo quello che superi la rivolta fiscale che superi la rivolta per il lavoro che superi la rivolta urbana come quella di Genova è uno Stato che deve raddrizzare fortemente queste cose
E per farlo deve innanzitutto partire dalla costituzione la Costituzione stabilisce diritti e stabilisce doveri in relazione al ruolo sociale che le diverse figure previste dalla costituzione
Occupano
Quello che è cresciuto negli ultimi dieci quindici anni e l'accumularsi di diritti su taluni soggetti
Il disattende assi di diritti verso altri il perdere di vista da parte di molti dei doveri che erano legati ai diritti
Bisogna ricongiungere nella nuova società i diritti ai doveri secondo le previsioni della Costituzione
E questo comporta una legge che non è sempre facile da accettare
Che è una legge dura
Che è una legge che prevede che il diritto al lavoro non sia inevitabilmente il lavoro di diritto
Che prevede che al diritto al lavoro corrisponda il dovere di produrre secondo le capacità di ciascuno e al meglio per la società nazionale che al diritto allo studio corrisponda il dovere di studiare e non di occupare per un numero indeterminato di anni posti nelle università
Che al diritto all'ambiente corrisponda il dovere di non danneggiarlo e che quello alla salute corrisponde il dovere di una deontologia sociale della salute e di pagare per chi può i servizi sanitari
La nuova solidarietà quindi è intanto responsabilità non soltanto da parte della classe politica e di quella nuova soprattutto ma anche da parte di tutti i cittadini tutti i cittadini sono responsabili tanto per cominciare di pagare le imposte
La nuova solidarietà però non è necessariamente taglio della spesa sociale qui bisogna dire chiaramente che l'eliminazione degli sprechi non è la stessa cosa del taglio della spesa
Questo è un errore in cui anche l'attuale governo Stein correndo e su cui noi dobbiamo essere assolutamente precisi
La compatibilità tra crescita della spesa sociale e risorse disponibili nel sistema è governata dalla crescita della produttività del sistema
Il nostro sistema ha visto crescere la sua produttività fino alla metà degli anni Settanta dalla fine nell'ultima guerra mondiale in maniera senza precedenti né paragoni in molti altri Paesi occidentali
E dalla metà degli anni Settanta che l'accumularsi delle inefficienze dovute alla crescita del settore pubblico ha progressivamente creato la riduzione della produttività e quindi ha messo in crisi in crisi anche la crescita della spesa sociale
Oggi anzi dobbiamo dire chiaramente contraddicendo anche il Presidente del Consiglio Ciampi che la spesa sociale e la sua crescita sono una condizione indispensabile per la crescita del Paese
Tre sono le condizioni l'investimento in capitale umano
Oggi noi abbiamo condizioni della scuola in Italia che sono comunque inferiori a quelle dei principali paesi europei
In media soltanto il sette per cento dei ragazzi inetta
Frequenta da noi le medie superiori
Contro percentuali che sono enormemente superiori più che doppie in Inghilterra in Francia in Germania
Lo stesso vale per quello che riguarda per quello che riguarda la nostra università
Il nostro capitale umano al contrario della produttività del lavoro che continuate a crescere contrario della produttività del capitale che è continuata a crescere ha perso di qualità rispetto al capitale umano
Del Giappone e dagli Stati Uniti negli ultimi dieci anni
Noi siamo uno dei Paesi che impiega meno risorse in ricerca un terzo di quello che fanno i nostri concorrenti internazionali
E siamo un Paese in cui pur avendo il maggior patrimonio culturale del mondo probabilmente la cultura è la più del relitta
Per questo la spesa sociale e determinante perché il futuro è fatto di crescita di capacità di investimento in capitale umano è fatto di crescita della ricerca e fatto di crescita dell'organizzazione sociale
Il problema dell'occupazione nei Paesi occidentali non è quello di una caduta congiunturale dei tassi di occupazione
I tassi di occupazione nei settori tradizionalmente considerati produttivi venderanno permanentemente a scendere per la buona ragione che la produttività dovuta alla crescita della
Tecnologia continuerà ad aumentare
Per questo non mancheranno le risorse per mantenere coloro che vengono espulsi dai posti di lavoro esistenti
Ma manca per ora l'organizzazione sociale per reinserire inattività costoro senza che questo porti ad un calo drastico e permanente della produttività del sistema
Come invece è accaduto in Italia con la crescita della spesa sociale negli anni ottanta
Da questo punto di vista la spesa sociale di nuovo e l'elemento centrale per la crescita culturale del Paese che consente la trasformazione dell'organizzazione della società
Lo stesso ragionamento che ho fatto per la spesa sociale vale per quello che riguarda quella parte specifica della spesa sociale che la spesa pensionistica
Il problema non è tanto soltanto che ci sia un numero sempre minore di popolazione di personale attivo che deve mantenere un numero crescente di persone pensionate quanto piuttosto che la produttività di coloro che sono attivi possa crescere in maniera da consentire le risorse per il mantenimento dei pensionati esiste certamente in Italia però un altro problema che è quello demografico con il ridursi del tasso di natalità certamente noi avremo una popolazione attiva che sarà sempre minore
E questo mi porta a uno dei due ad una delle due condizioni centrali perché la nuova solidarietà e la crescita della spesa sociale siano consentite
Quella che è la alla famiglia venga consentito un ruolo adeguato
Oggi la famiglia è in crisi è in crisi perché e lo dimostra il limite demografico a cui siamo arrivati che il più basso tra quello dei Paesi occidentali
è in crisi perché è soggetta a punizioni fiscali
La famiglia oggi è soggetta punizioni persino per quello che riguarda gli assegni familiari
Come sapete soltanto un terzo circa delle risorse che vengono raccolte tra i lavoratori per assegna familiari viene redistribuito effettivamente come in quanto assegni familiari alle famiglie
La famiglia è in crisi dal punto di vista della casa perché negli anni ottanta
La crescita delle nuove abitazioni è stata la metà di quella necessaria per la crescita delle famiglie
L'Italia oggi si trova ad avere certamente il più alto parco di abitazioni private d'Europa ma ha di gran lunga il più Bach vasto parco di abitazioni pubbliche soltanto il cinque per cento delle abitazioni
Di proprietà pubblica contro percentuali che vanno dal venti al trenta per cento per quello che riguarda la Germania d'Inghilterra e la Francia
C'è poi stata una mortificazione laica della famiglia nelle scuole religiose nelle ospedali degli ordini dove il volontariato familiare aveva ed ha tuttora una grande funzione
La famiglia invece deve essere nuovamente completamente riconosciuta per quella unità morale che unica esiste all'interno della nostra società come previsto dalla nostra costituzione
E questo comporta che anche dal punto di vista fiscale oltre che dal punto di vista delle leggi sociali si riveda completamente il ruolo della famiglia da ultimo l'elemento centrale per la nuova solidarietà e per la crescita della produttività di questo sistema è il Sud
Direte voi paradossalmente perché il Sud il sud sembra essere a detta di molti la palla al piede del sistema il momento dove l'assistenzialismo non può essere abbandonato e in prospettiva continuerà certamente a crescere
Bene io sostengo esattamente l'opposto sostengo come cercherò di spiegarmi che è il Sud che serve al nord e che nel nuovo stato sociale e il sud che può diventare il luogo dell'efficienza dell'economia italiana
Sono pochi ma molto chiare gli elementi che mi fanno sostenere questa tesi il primo è che in tutti gli anni Ottanta
L'industria di trasformazione che il nucleo centrale dell'industria italiana
Presente al sud
Ha avuto incrementi di produttività complessivamente sempre uguali o superiori a quelli dell'industria settentrionale
Negli ultimi tre anni addirittura gli incrementi di produttività al Sud sono stati doppi di quelli dell'industria settentrionale
Le condizioni del costo del lavoro indipendentemente da invenzioni più o meno condivisibili come gabbie salariali od altro sono oggi sostanzialmente del sei per cento inferiori a quelle del resto d Italia
E la reattività che i lavoratori meridionali hanno dimostrato di fronte alla crisi
Trasferendosi da lavoratori dipendenti a lavoratori indipendenti presso le stesse industrie è stata enormemente superiore a quei lavoratori che Bossi loda così tanto
La capacità di risparmio delle famiglie meridionali è stata doppia negli ultimi anni di quella delle famiglie settentrionale
E poi il sud a due grandi forze che il resto del Paese in questo momento non ha più il fonti sudato tuttora un limitata
Riduzione del tasso di natalità questo Paese in prospettiva all'Italia a cominciare dal nord
Ha bisogno di una crescita demografica maggiore di quella che ha avuto negli ultimi dieci anni perché l'alternativa altrimenti coscientemente non potrà che essere quella di una regolata e ripeto cocente immigrazione dall'estero
Secondo il sud a l'intelligenza sale su dai giovani Elia ad un livello di qualificazione
Superiore e più abbondante di quanto non sia nel Settentrione
Con il trentasei per cento della popolazione il sud a il quarantacinque per cento degli studenti universitari e dei laureati relativi una persona ogni centodiciotto si diploma nelle scuole medie superiori ogni anno mentre al nord una persona ogni centotrenta
Se il Nord fuori che vuole far crescere la sua Società culturale ha perciò bisogno del Sud così come l'industria del Nord ha bisogno dell'industria del sud
Se tutto ciò va aggiunto che di fronte a queste importanti prospettive per il Mezzogiorno non è affatto vero
Quello che dice la lega e che cioè il Mezzogiorno è particolarmente privilegiato dal punto di vista della redistribuzione
Del reddito e dal punto di vista del sistema fiscale italiano anche qui abbiamo quell'ingiustizia che si nasconde dietro al falso stato sociale così fortemente difeso da una parte della sinistra oggi
Su ogni cento lire prodotte nel settore privato
Cinquantuno vengono in media nazionale prelevate per entrate fiscali
Di queste quarantotto al nord
Le queste salgono a cinquantatré al centro e al sud sono cinquantaquattro
Quindi dato anche che al sud
Il prodotto è minore per il suo sottosviluppo che non al nord su questo prodotto però dobbiamo essere coscienti che l'incidenza fiscale e maggiore di quella del no il sistema e anche qui regressivo
La concentrazione dei servizi pubblici non è affatto vero che è favorevole al sud
Perché c'è una differenza tra concentrazione dei servizi pubblici e popolazione
Che nel Sud di oltre il dieci per cento i servizi pubblici sono il ventisei per cento del totale la popolazione il trentasei
Mentre al nord questa differenza è solo del nove per cento e invece chi la fa da padrona è a Roma dove c'è una differenza positiva
Andiamo per concludere ad un'ultima piccola è significativa
Caratteristica della spesa pubblica nel Sud
Le spese pubbliche pro-capite di una usura nel mille novecentonovantuno sono state nel Nord Ovest di un milione trecentoquaranta mila
Nel nord est di un milione settecentocinquanta mila al centro di un milione seicento mila al Sud soltanto di un milione e trecento mila non è vero che abbiamo troppi servizi al sud
Per concludere dirò che tuttavia per riuscire a approfittare di questa grande opportunità che oggi il sud a e per riuscire contemporaneamente a tradurre la promessa della possibilità di crescita della nuova solidarietà in realtà ci vogliono tre condizioni fondamentali
La prima condizione e che si deve eliminare in prospettiva l'inefficienza generata dalla crescita della spesa pubblica qui bisogna semplicemente disintermediata eh la spesa sociale non ha senso che in questo Paese
Una lira su due di quelle che vengono spesi sia stata prelevata grosso modo dalle tasche di chi la riceve da un lato il fisco prende dall'altro da in mezzo c'è la collusione del vecchio Stato sociale
Secondo il controllo del territorio da parte dello Stato deve essere recuperato
Perché mai dovrebbe un imprenditore investire in un'area come quella meridionale dove si concentrano i cinquantasei per cento degli omicidi il settantatré per cento delle estorsioni e soltanto il trentasei per cento delle forze di polizia dello Stato
Infine è necessario che si arrivi a ridare agli enti locali
E soprattutto che gli amministratori o caricarvi acquistino la capacità di governare i processi di riorganizzazione e di localizzazione del Paese
Nel mille novecento il novantuno gli enti locali meridionali
Che giustamente continuano a richiedere fondi rispetto alla situazione che gli ho mostrato l'ora
Hanno speso rispetto a quello che avrebbero potuto in termini di risorse disponibili soltanto il trentaquattro per cento di quello che avevano a disposizione che è pochissimo ed è una cifra sempre in riduzione
è questa capacità di governarsi è questa capacità di gestire di controllare il territorio e questa capacità di essere stato che sta alla base della nuova crescita sociale della nuova solidarietà e della nuova occupazione del Paese
Ed è su questa capacità di governarsi che il movimento dei Popolari per la riforma deve fare una scommessa per il futuro né facile né indolore ma certamente importante impegnativa per noi e per i nostri figli
Grazie al professor morsetto anche questa è una relazione come avete sentito ricca di spunti di grande importanza sulla spegni specie sulla spesa sociale e sul Sud su cui potremo tornare e dovremo tornare molte volte
Una comunicazione organizzativa chiunque voglia partecipare al pranzo promozionale per il nostro convegno che si terrà il circolo del tennis nella villa comunale alle ore quattordici e trenta
E pregato ritirare i biglietti direttamente all'ingresso del circolo ricordo inoltre che al c'è un palco per il Napoli per gli amici di Napoli per le firme per la candidatura
Sono ancora due relazioni chiedo due relatori di stare veramente possibilmente nei dieci minuti massimo quindici ma possibilmente dieci
Anche se so che una richiesta quasi insulti insultante ma per la situazione professore Enzo Cardi riforma dello stato dei servizi pubblici
Ma per il movimento dei popolare della riforma
La problematica della della riforma istituzionale direi che è stata la ragione stessa della Roma nascita
I temi esaltanti della stagione referendaria vissute sulla bontà sui temi della preferenza unica tra elezione diretta del sindaco della riforma elettorale hanno segnato la nascita di questo movimento
Al centro di quelle tematiche c'era una convinzione di fondo la convinzione cioè che occorresse recuperare il rapporto diretto fra la società e gli eletti tra gli elettori gli eletti fra i rappresentanti rappresentante e questa sembrava allora e ed è tuttora oggi la risposta più efficace alla crisi della politica coerentemente Mario Segni a Tivoli
Ha completato questo suo programma istituzionale
Facendo le lezioni la proposta d'elezione diretta del premier a un Paese in crisi popolare per la riforma offrono un programma offrono l'idea di una leadership soprattutto offrono un leader
Occorre a questo punto
Che il movimento completi quest'opera programmatica che avviato e proponga anche in vista delle prossime elezioni politiche un programma che dia il senso pieno della riappropriazione da parte della società tanto dello Stato tanto la ricchezza nazionale tanto dei servizi quanto complessivamente l'aria quello tra la cooperazione dei valori di fiducia nei confronti della stessa democrazia questo significa più democrazia quindi appunto maggiore
Valore ai nessi dirette il rapporto diretto tra rappresentanti e rappresentati e meno burocrazia occorre ridurre complessivamente il sistema pubblico per questo ancora Mario Segni ha parlato Tivoli di Stato leggero
Stato leggero significa no ad altre strutture pubbliche innanzitutto prima di significare revisione di quelle che ci sono no ad altre strutture pubbliche e questo vuol dire anche e questo vuol dire anche no ai mostri giuridici e politici che vengono proposti da Bossi quando parla di macroregioni
La macroregione se realizzata null'altro potrebbe essere che un ulteriore carrozzone pubblico un'ulteriore sovrastruttura il cui unico senso politico potrebbe essere soltanto quello di preparare la secessione
In questo Paese che invece ha recuperato da tempo il senso stesso unità nazionale federalismo vuol dire soltanto preparare condizioni balcanizzazione del Paese vuol dire creare condizioni
Prego slavi e perciò Slovacchia contro questo programma i Popolari per la Riforma parlano di uno Stato leggero e a questo Stato leggero affiancano l'idea di un di una di una paese dalle cento città e dalle tante capitali questo significa ritrovare nel comune il luogo della leadership il luogo della di appartenenza del di tutti a un'unica comunità
Nella quale se possibile attraverso l'elezione diretta del sindaco già realizzata individuare un punto di riferimento
Stabile di quella comunità
Queste mi sempre il punto di fondo allora l'elezione diretta del sindaco lo Stato leggero unitaria delle cento città
Questo significa recuperare il senso insieme della leadership a tutti i livelli nazionale locale ma anche il senso di una identità nazionale un senso di identità di appartenenza a una comunità una comunità che nasce dalla fa miglia proseguo appunto nell'intimità del comune Stato leggero in poche parole vuol dire rito oltre a non far macerato strutture vuol dire ridurre ministeri bastano pochissimi ministeri per governare le funzioni
Dello stato sette prestato si intende soprattutto funzioni di indirizzo e funzioni di regolazione
Bastano quei ministeri che assicurino le condizioni di ordine pubblico e di lotta alla criminalità che sono ovviamente condizione necessaria anche per la ripresa delle attività economiche occorrono occorre poi che invece questo stato si concentri sulle regole concentrarsi sulle regole in modo che diceva anche Baldassarri senza sgambetti e senza colpi bassi
Vuol dire anche far recuperare questo Paese il senso di un'eticità
E deve essere un'eticità tanto pubblica quanto privata lo Stato al mille occasioni in cui deve dimostrare di essere ancora un qualcosa che che eticamente al assenze ha valore ma anche i privati il mondo e l'imprenditoria deve dimostrare che arriva che deve perché sa può recuperare senso dell'eticità uno Stato che fissa le
Lo Stato che fissa le regole
è uno Stato che non avrebbe consentito alle imprese di Tangentopoli di prosperare contro se lo stesso principio della concorrenza con principio invece basilare di quel mondo privato perché le pratiche collusiva soprattutto nel mondo gli appalti pubblici si realizzavano a scapito sì delle radio pubblico ma anche a scapito del valore di concorrenza che un valore fondante di una società capitalistica
Ed è la società che crede nella libera iniziativa privata uno Stato che fissa le regole non avrebbe consentito la costruzione del risparmio pubblico che è avvenuto attraverso il caso Ferruzzi
E delle società finanziarie adesso collegate ecco questo è il senso della valore di uno Stato che fissa le regole che dà indirizzi e che fa valere criteri generali che vado nei confronti di tutti accanto a questo occorre recuperare il senso una leggerezza dello Stato
Anche con segnali che abbia un valore simbolico e visivo perché la capitale deve essere a Roma a Roma c'è la capitale ma la capitale a Roma significa il presidente La Repubblica il parlamento poi questo è un Paese dalle dieci capitali questo è un Paese che ha avuto storicamente Torino-Milano fin Venezia Firenze Napoli come capitale di Stati può recuperare questa impostazione
Dal ma l'odierna civiltà telematica basata sul fax subito conferenza e così via consente di creare la capitale arredi della capitale cioè che con la distribuzione dove tutto il nome di questa città desiano vi siano presenze vera dello Stato anche attraverso la presenza di ministeri a Roma possono restare soltanto i simboli dell'unità nazionale
Accanto a questa impostazione di alleggerimento dello Stato e di recupero soltanto un valore di Indirizzo di fissazione delle grandi regole da parte dello Stato occorre recuperare complessivamente il quadro dei servizi pubblici qui si era già parlato di servizi pubblici debbano essere orientate criteri di economicità di efficienza possono anche essere svolte insieme privati possono anche essere svolte da privati perché l'idea del pubblico sta nella realizzazione delle inizi della finalità dell'iniziativa non e le modalità con le quali viene realizzato l'importante punto che si recuperi il senso di un'attività che ha perché ai deve avere un valore di mercato anche quando si tratta di sanità anche quando si tratta di previdenza questa è l'unica condizione che può consentire diritto d'invertire e modificare il rapporto di fondo fra il cittadino e servizi
Ponendo il cittadino le condizioni reali di essere un cliente si è clienti quando dall'altra parte c'è un'offerta che economicamente apprezzabile e che quindi può essere valutata e questo quindi comporta una profonda riorganizzazione del sistema intero di servizi de ancora il discorso delle cento città il discorso Centocittà significa il comune è il luogo nel quale può essere ritrovata la nostra identità sia di uomini di persone sia di cittadini
Questo significa modificare completamente il rapporto attuale fra Regione Provincia e Comune Lele ma nello spirito comunque dalla costituzione le Regioni devono essere luoghi d'indirizzo e di programmazione
E non devono più avere funzioni di tipo autorizzatorio certificativo e così via
Basta chiedersi che cosa significa che un Piano regolatore deve essere approvato tanto da un comune quanto la Regione significa semplicemente stabilire due volte meccanismo tant'detrazione tangenti sia così almeno storicamente ha funzionato
Il Comune allora va ricostruito va ricostruito nelle grandi realtà a Roma Napoli e così via come area metropolitana perché questo risponde a una logica di efficienza di servizi ma va ricostruito dentro l'aria mostro Poli tana come realtà di municipi
Come luoghi quindi ancora più piccoli dell'attuale comune come luoghi in cui è possibile ritrovare il senso della persona
A questo a tutta questa impostazione ne abbiamo dato la parola d'ordine la sussidiarietà la se sughereta significa ripartire dall'individuo poiché l'aggregazione della famiglia poi dalla famiglia
Al comune e poi soltanto alla fine arrivare allo Stato questo cioè significa fare tutto tutto ciò che ne possiamo fare da soli come luoghi di aggregazione più semplici e poi soltanto alla fine chiedere
Che si che ci sia l'intervento finale dello Stato ma che lo Stato provveda a tutti questo o mai credo che possiamo dimenticarci e lo Stato deve fissare regole che valgono per tutti
E poi la lezione di fiducia che deve venire da questo movimento e di credere nella persona umana credo che ciascuno di noi crede all'aggregazione che noi stessi possiamo contribuire a costruire grazie
Grazie professor Cardi che ha veramente contenuto la sua relazione nonostante le difficoltà ha detto delle cose di grande importanza
L'invito a cercare di attenuare il brusio così da farlo scomparire su pochi ai margini
Perché se no diventa una cosa
Non molto simpatica
Finiremo entro le ugole le tredici e trenta quindi mi pare limiti contenitivi ecco abbiamo l'ultimo intervento del professor Augusto Fantozzi sul nuovo Patto fiscale per avviare la riforma dello stato sociale a
Io vi consegnerei so che fa molto caldo e del consigliere che ascoltare con attenzione Fantozzi perché può darsi che riusciamo a fare di pagare un po'meno tasse
L'applauso ordinaria cioè
Vi illustrerò molto brevemente il programma dei popolari in materia fiscale
E lo farò inquadrandolo nella prospettiva più ampia della fiscalità italiana che mi sembra condizionata oggi da due vincoli di fondo l'appartenenza alla CEE la misura del debito pubblico
La convinta partecipazione dell'Italia alla c'è e a mio avviso fuori discussione essa non solo esplica benefici effetti sul piano economico
Per l'ampliamento del mercato comune e dell'unione politica e monetaria ma favorisce il ravvicinamento tra i popoli in una fase di separatismi Rinascente i e il diffondersi tra noi di modelli di contratto sociale cui il nostro movimento si stira soprattutto in tema di diritti doveri di efficienza dell'amministrazione
L'appartenenza alla CEE impone vincoli che non consentono di discostarsi dai parametri di Maastricht e che rendono impossibile adottare una soluzione
Che forse piacerebbe a molti politici della vecchia classe una forte inflazione che faccia pagare alle classi più deboli il costo prevalente del risanamento e che ci allontanerebbe però dal gruppo dei Paesi industrializzati ed evoluto
Il vincolo del debito pubblico con la sua rigidità ha comportato negli ultimi anni manovre fiscali come l'avete visto continue e affannose che sono la causa prevalente del disordine legislativo e delle oscurità tua
Il fenomeno è esploso con tutta la foto sua forza nell'ultima dichiarazione dei redditi a nelle recenti vicende della minimum tax
Ed è in parte imputabile a insipienza legislativa e amministrativa ma anche a giustificate aspirazioni a disciplinare tutto alle differenze possibili tra i contribuenti e a casistiche esasperate
Tra i contributi dei contribuenti stessi per fiscale
In particolare impedisce ogni progetto di riduzione e razionalizzazione del carico fiscale delle famiglie di razionalizzazione delle esenzioni e della tassazione delle rendite finanziarie
Impedisce per mancanza di risorse ogni manovra positiva ed in particolare ogni seria politica fiscale di rilancio del mercato mobiliare delle attività produttive
E di incentivazione del mercato del lavoro soprattutto per i giovani
Per adottare queste misure ormai indifferibili occorrono mezzi finanziari ingenti
Che dovranno essere riferite con la necessaria ulteriore riduzione dei tassi di interesse con il rilancio del mercato interno con la prosecuzione del programma di privatizzazioni
Occorrerà c'è ha rotto agire massicciamente sui risparmi di spesa e soprattutto sull'incentivo della produttività e dell'efficienza della mano
Ecco qui
è un po'
Qui in realtà in patria
Il tutto
Dunque
Comunque dunque
Qualche per cui quindi
Ma
Qualche
Purtroppo
Qui
In pratica
Purtroppo
Ma
Dunque
Infine
Ma
Comunque
In più
Il problema
Dunque
In patria
Il primo
Quella
Per
Comunque
Dunque
Ma
Ma
Questa
Dunque
Quella
Dunque
Per cui
Dunque
Patriarca
Dunque
Dunque
Ecco
L'ho detto
Per
Retequattro
Inoltre
Per cui
Senta
Si tratta
Inoltre
Proprio
In pratica
Dunque
Per cui
Qui
Mi rendo conto che non sarà facile e che nessuna di queste misure da sola sarà sufficiente a innescare una ripresa bisognerà dunque
Nel breve periodo riconquistare piuttosto la fiducia dei cittadini per innescare invece una nuova fase virtuosa nei rapporti tra contribuente e finisco le parole chiave amici che caratterizzano questa fase sono impegno serietà e solidarietà l'impegno di tutti è richiesto per far fronte al disimpegno che ha ridotto la cosa pubblica nello stato in cui essa si trova il nostro impegno e per un nuovo patto fiscale che renda trasparenti i rapporti tra stato e cittadini bloccando il livello attuale della pressione fiscale assicurando un anno di tregua legislativa e concentrando tutte le leggi tributarie dell'anno in un unico testo legislativo assicurando il controllo della qualità dei servizi resi dal FIS la serietà della proposta consiste nell'ipotizzare soluzioni ragionevoli ed efficaci non sono serie coloro che istigano alla rivolta fiscale o propongono di eliminare tutti i tributi
Non sono seri coloro che sollecitano il voto sense esporre poi come lo utilizzeranno non sono serie neppure le soluzioni recenti del Governo in tema di minimum tax
Uno sforzo straordinario di solidarietà e il terzo punto è particolarmente richiesto oggi a tutte le classi sociali l'Italia non si salverà se si scatenerà sul si
Visco quello scontro di classe che si è potuto evitare su ideologia molto più importanti quali come Misma socialismo e liberalismo eccetera ma per evitare oggi in un momento di egoismi rinasce e nella prospettiva di un capitalismo sfrenato gravi tensioni sociali dovute alla recessione e agli errori e alle ipocrisie del passa atto occorre un forte sforzo di solidarietà che in campo fiscale deve riposare sull'Egitto semplici chiare giusta e su un'amministrazione San forte ed efficiente per realizzare questi obiettivi i popolari propongono un programma in cinque punti fortemente ispirato a criteri di impegno serietà e solidarietà ve li indicò rapidamente
In primo luogo una tregua legislativa di almeno un anno basta con lo stillicidio continuo di nuove manovre sui smisurata fiscali che disorientano il contribuente ma non riescono ad essere a più date bene dall'amministrazione
Basta anche con leggi di semplificazione che constano di articoli lunghissimi e che pretendono con la scusa della semplificazione di riformare tutto il sistema
Occorre che il fisco si faccia per un po'dimenticare lasciando a consolidare l'attuale sistema impositivo buono o cattivo che sia eliminando le maggiori storture formali e sostanziali e riducendo il numero dei tributi in secondo luogo l'impegno no a bloccare la pressione fiscale che ormai è in linea come si diceva stamattina con quella degli altri Paesi industrializzati ma è insopportabile per i contribuenti onesti perché sconta una la Argan evasione occorre anzi pre vedere in prospettiva una riduzione della pressione fiscale perché ai minori compiti dello Stato dopo la privatizzazione che lo stato ai minori compiti dunque che lo Stato dovrà assolvere nell'economia nella sanità nella previdenza dovrà corrispondere un minor carico fiscale dunque il nuovo patto fiscale dovrà prevedere prima e il blocco e poi la riduzione della pressione tributaria in terzo luogo l'impegno a far funzionare prima ancora dello strumento legislativo l'amministrazione finanziaria questo impegno è stato trascurato dai passati ministri delle finanze che hanno preferito ricollegare il proprio nome ad una frenetica attività legislativa piuttosto che dedicarsi all'oscura fatica di risanare l'amministrazione quest'ultima
Dovrebbe dunque riacquistare la fiducia dei cittadini come attraverso uomini efficienti onesti a Traverso l'effettuazione di verifiche condotte con ragionevolezza e sostanzialità attraverso una rapida effettuazione dei rimborsi attraverso il rilancio tempestivi il rilascio tempestivo distruzioni e di chiarimenti
Attraverso un massiccio e visibile impegno di riqualificazione e motivazione del personale in quarto luogo occorre procedere ad una semplificazione del sistema riduce
Tendo e razionalizzando gli obblighi formali io qui ho una lungo elenco di storture formali che dovrebbero e dovranno essere eliminate ve ne faccio grazia per ragioni di tempo e e li potrete leggere
Il testo scritto e passo al quinto ultimo e sostanziale il punto la revisione sostanziale del sistema che a regime
Dovrebbe essere drasticamente ridotto nel numero delle imposte con eliminazione di quelle poco significative o antieconomiche Elbasan nato su quelle corrispondenti alla struttura degli altri Paesi della Comunità europea prevedere una al PA autonomia fiscale degli enti locale con corrispondente soppressione dei trasferimenti dal centro
Dovrebbe prevedere la tassazione dei dipendenti e dei redditi di capitale attraverso ritenute alla fonte anche a titolo di imposta la tassazione degli autonomia delle piccole imprese attraverso studi di settore deve Walid concordati di categoria al fine di ridurre il contenzioso la tassazione delle grandi imprese sulla base della contabilità e del bilancio secondo criteri di sosta in sì alita e di competenza economica attribuendo rilevanza ai gruppi di impresa e disciplinando ragionevolmente i fenomeni di ristrutturazione e di elusione
Dovrebbe prevedere un sistema di sanzioni ragionevole efficace basato sul sanzioni prevalentemente pecuniari che e indirette divieti alla circolazione dei beni alla loro utilizzazione chiusura esercizi cancellazione dagli albi professionali
Riservando
La sanzione penale ai soli casi di frode e di mendacio o rispetto a formali richieste di dichiarazioni da parte dell'amministrazione
Dovrebbe prevedere un sistema di riscossione che consenta a tutti i cittadini di pagare le imposte ad ottenere i rimborsi pressoché tutti gli sportelli bancari il noto conto fiscale eventualmente utilizzando il conto fiscale per eroga are buoni fiscali da spendere sul versante dell'assistenza sanitaria ovvero degli incentivi agevolazioni per gli studenti lavoratori imprese in difficoltà e quanto basarsi infine su un'amministrazione finanziaria preparata ed efficiente che applichi le imposte con criteri di ragionevolezza di sostanzialità ed effettui con l'ausilio della guardia di finanza controlli limite ATI ma adeguatamente preparati e mirati a perseguire gravi fenomeni di frode di evasione e ad assicurare i contribuenti della non impunità
Concludo si tratta di un progetto ambizioso una sfida in cinque punti che potrà riuscire solo con il contributo dei sindacati dei lavoratori delle associazioni di categoria degli ordini professionali
Di tutte le forze sociali ma soprattutto dei cittadini molti punti potranno apparire non nuovi Eline affetti non nuovi sono i guasti del sistema fiscale e dunque allora obbligati i rimedi di nuovo vi sono però i criteri di impegno serietà solidarietà con i quali i cinque punti vogliono essere realizzati impegno a far diventare il sì sto italiano di livello europeo serietà del nuovo patto fiscale che lega cittadino e amministrazione in un rapporto di rispetto da parte del primo e di servizio da parte della seconda solo di Daria età tra i cittadini e classi sociali per un'equa ripartizione del concorso delle spese pubbliche in base a criteri di giustizia e di ragionevolezza di nuovo vi sono gli uomini che con la loro in ma
Pagine devo con devono convincere il Paese di saper realizzare con rigore ed onesta il programma che vi ho delineato
Il professor Fantozzi ha detto che è un progetto ambizioso e una sfida voi
Io ricordare a tutti noi che su questo tema del fisco segna fatto una conferenza stampa pochi giorni fa presentando un documento dei popolari che è a disposizione di tutti voi per un'iniziativa sul fil so che non è legata solo un punto di riflessione ma a un punto d'iniziativa politica precisa nei prossimi giorni proporremo questo documento lo invieremo alle categorie sindacati alle forze sociali no ecco ai circoli e invitiamo a fare questo che Segni farà a livello nazionale vi invitiamo a farlo a livello locale che i circoli si facciano promotori della discussione con le categorie economiche con gli ordini professionali le confederazioni sindacali con i cittadini di questa grande battaglia sul risanamento del fischio d'Italia sulla riforma del fisco come prima battaglia per la riforma dello Stato
Il siamo alle conclusioni voglio prima ringraziare davvero di nuovo i nostri relatori di oggi ecco per il lavoro che hanno fatto che non è stato solo come te sentito delle relazioni individuali ma sono state discusse collegialmente cerca andò di arrivare a una posizione che non è solo la somma di singole posizioni personali ma che comincia a essere appunto un progetto politico condiviso per cui appunto relatori pur mettendo la loro specifica professionalità e sensibilità però lavori no entro un quadro complessivo di voglio dare atto di questo lavoro fatto fino ad oggi dell'impegno per il futuro e se mi consentite anche di una forma come di un tono di militanza e che abbiamo sentito dei loro interventi che mi è sembrato molto bello e molto serio
Ringrazio ringrazio tutti quelli che hanno partecipato a questo incontro tutti voi al nome della presidenza ecco ringrazio particolare i tanti Volon pari che hanno lavorato che hanno reso possibile come al solito col loro lavoro credo che il nostro applauso nostra applauso sia fondamentale in particolare in particolare ringraziamo l'avvocato Improta che è stato l'artefice organizzativo crescono spero lavoro indi preciso anche ai giornalisti che saranno incontrati singolarmente nel salotto di apro il palco da parte di Mario Segni dopo la manifestazione per ulteriori interviste dirette ed ora le conclusioni del nostro incontro che segneranno oltre che la sintesi è quello che abbiamo detto e soprattutto l'inizio di un rinnovato impegno di tutti noi ognuno della sua città da parte di Mario Segni
Per
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Perché
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I nostri professori hanno parlato con la giacca
Ma io che sono un professore prestato alla politica da parecchi anni mi sento un po'più disinibito allora sono come voi me la Topolino
Ricorderete tutti che un anno fa
In una indimenticabile giornata al Pala EUR
I Popolari per la Riforma rivolgevano agli italiani il loro appello per il cambiamento e la salvezza del Paese
Per rinnovare quell'appello
E soprattutto per guardare in avanti
Siamo voluti venire a Napoli l'antica capitale del Mezzogiorno
Siamo qui per riaffermare con forza che l'Italia non può essere rappresentata dalle pretese del centralismo romano
E meno che mai riconoscersi nel progetto di divisione propagandato da Bossi
Italia erano azione grande e articolata
Una realtà ai storica e al tempo stesso un ideale per il quale hanno dato la vita Lombardi è calabresi piemontesi e sardi
L'Italia è un edificio la cui costruzione hanno hanno lavorato persone d'ispirazione diverso
La calura De Gasperi
Dalle o par di aver
A cui hanno dato lustro il genio di crocchette e divergenti
Un sogno realizzato con le speranze e le lotte di milioni di persone in tutte le regioni
La casa comune per la qualità tutti impaccio in guerra hanno dato la vita
Siamo venuti a Napoli
Perché la nazione italiana deve uscire unità dalla crisi che Liliana
A Napoli
Perché questa rinnovata unità deve cercare il proprio qui proprio nel Sud una nuova ragione di speranza e di progresso
A Bossi
Che aizza il Nord contro il Sud una parte d'Italia contro l'altra noi rispondiamo ricordando Guido dorso che la rivoluzione italiana deve essere meridionale
Alla Padania tentata da chi la vuol ridurre a Provincia di confine
Da Napoli vogliamo ricordare la sua vera vocazione che la volle guida verso l'Europa di tutta l'Italia non di un pezzo
Ma prima di parlare il domani io voglio riandare alla strada che abbiamo fatto assieme questa
Non per inorgoglire Ricci sarebbe stupido Crest
Ma per riprendere il filo conduttore della nostra azione ricordare a noi stessi e agli altri gli obiettivi per i quali abbiamo lottato nei mesi e negli anni passati
Quelli per i quali dobbiamo lavorare per il futuro
Ricordarci degli ostacoli enormi che abbiamo superato
Ricordando ce ne incoraggiarci in di fronte a quelli altrettanto grandi che abbiamo davanti
Un anno fa nessuna riforma elettorale era avara
In questo periodo ricordatelo si svolgevano ancora col vecchio sistema elezioni comunali e provinciali
Le cui amministrazioni sarebbero durate pochi mese
Oggi a un anno di distanza due riforme sono state varate quella dei comuni e quella nazionale
Queste riforme hanno la nostra firma
è vero purtroppo
Che la legge elettorale della Camera dopo il referendum è stata stravolta in Parlamento
E i meccanismi innovatori e di rottura del vecchio sistema sono stati in buona parte neutralizzati contro la nostra volontà
Ma è vero che senza di noi senza la spinta di tutto il movimento referendario l'Italia non avrebbe mai avuto la elezione diretta del sindaco
Senza di noi l'Italia sarebbe ancora impantanati da nella vecchia proporzionale nel Parlamento dei quattordici partiti
Cioè nella prossima legislatura dovremo rimettere in moto il movimento riformatore completando il disegno istituzionale con l'elezione diretta del primo ministro
Ma sappiamo però che la palude della proporzionale alle nostre spalle e che la nave della democrazia ormai si propone come meta la costruzione di un sistema istituzionale ispirato al bipolarismo all'alternanza come nelle grandi democrazie
Non ci siamo ancora arrivati
E io speravo che il cammino fosse più rapido ma la nave in uscita dalle secche
Ma non potevamo fermarci alla riforma delle regole né ci siamo fermati
Le nuove istituzioni hanno bisogno di una nuova classe dirigente
Nessuno dei vecchi partiti a Walter o titoli sufficienti e capacità adeguate a questa impresa
Non i vecchi partiti di governo
Sui quali gravava la responsabilità di una gestione che negli ultimi anni si era rivelata fallimentare
Non è il PDS ancora in mezzo al guado del difficile passaggio dalle vecchie sponde comuniste a quelle di una moderna sinistra europea
Per questo il il dieci ottobre scorso avevamo proposto di unire in una grande alleanza completamente nuova esponenti delle diverse culture
Chi avevano alimentato il movimento democratico referendario
Per questo dopo il referendum lanciammo il Progetto di Alleanza democratica
Era un progetto difficile e coraggioso
Faceva appello alla libertà e alla generosità della parte migliore del mondo politico e dei cittadini
Mi assunse la responsabilità non facile
E lo sapete bene
Di invitare ad aderirvi gli uomini del PDS che condividevano queste speranze
Ci rivolgemmo allo stesso partito chiedendogli di entrare nell'alleanza fondendo il suo impegno con quello delle altre componenti
Oppure allearsi apertamente
La condizione di questo incontro presupponeva comunque da parte del PDS una chiara svolta politica
Il superamento definitivo ed irreversibile del suo passato comunista
Un superamento che dovrà trovare riscontro concreto nella rottura con le forze ancorate alla sua sinistra
E in particolare con quelle come Rifondazione
Ci incoraggiava a perseguire questo obiettivo l'adesione che questo partito aveva dato e lo voglio ricordare perché vedo in tutte le sue diverse fans alla iniziativa referendaria
Facevamo anche affidamento sul fatto che gli sconvolgimenti messi in moto dalla caduta del muro di Berlino avrebbero liberato in tutti i campi energie
Prima imprigiona temi vecchi steccati
Speravamo quindi che questo partito spinto dall'onda referendaria dall'ansia di cambiamento
Si decidesse a fare un ulteriore passo per uscire dal guado
E ha cominciato a traversare ormai da anni
Ma nel quale ancora si attarda
Ci aspettavamo in sostanza che il PDS ha mai in asse definitivamente dal proprio simbolo la bandiera rossa dell'Anpi Rivoluzione d'ottobre
Che nostalgicamente e ancora piantata alla base della Quercia
So quante preoccupazioni questo disegno avesse sul sul citato anche per lavoro ne abbiamo parlato tante volte
Ma la posta in gioco era norme e il tentativo andava fatto e con generosità e coraggio come lo faccio
Sulla spinta referendaria fossimo riusciti a portare quella che era stata la sinistra definitivamente in Occidente
Se avessimo indotto il partito più forte di tutta quest'area lasciare alle sue spalle il massimalismo e la vecchia cultura protesta Tarja avremmo pagato dei prezzi
Ma avremmo dato un contributo essenziale allo sviluppo della democrazia italiana
Tutto questo non è caduto che dobbiamo prenderne atto
Tra luglio e settembre una serie di fatti hanno reso impossibile il disegno e soprattutto due
Il primo è la legge elettorale della Camera
Con quell'infernale meccanismo del doppio voto che costituisce la famosa Riserva indiana nella quale tenteranno ancora di trovare posto vecchia paratie vecchi partiti lei che è una tentazione tremenda per tutto il mese
Il secondo è l'atteggiamento del PDS legato a forse anche alla Ricotti poche riforme elettorali
Invece di rompere con un passato di approfittare del momento magico per tagliare definitivamente i ponti con chi era rimasto oltre il muro di Berlino
Di dimostrare veramente di non essere più un ex partito comunista il PDS è rimasto immobile
Anche si è rimesso a trattare a stringere alleanze con tutti i pezzi della sinistra estrema
Da Rifondazione all'arresto
Invece di uscire dal guado rimasto fermo
E anzi si è girato indietro a guardare con un po'di Nostalgia all'arriva da poco lasciata
Ho riletto in questi giorni con più attenzione il discorso con il quale Occhetto ha concluso a Bologna la festa dell'Unità
Un discorso di una parte della stampa qualificato come di aperture
Non riesco ancora oggi a credere ai miei occhi
Mi sono tutte le tracce delle posizioni che un tempo furono caratteristiche del Partito comunista
La riconferma dell'antica linea del nessun nemico a sinistra
La riproposizione di un sistema di alleanze circoscritta dalla vecchia categoria dell'unità a sinistra
La pretesa di egemonia la riaffermazione superba della centralità del partito il tono ultimativo del chi ci sta ci sta e chi non ci sta peggio per loro
In coerenza con questa concezione delle alleanze si ritrovano poi sul piano programmatico tutte le ambiguità e i limiti della linea tradizionali e soprattutto l'incapacità di chiamare il maggior nemico del Paese lo statalismo
Con il suo vero è nudo nove
Sembrerebbe a stare Occhetto che l'avversario da battere sia lo statalismo DC lo statalismo corrotto lo statalismo becero quasi a significare che privato di questi aggettivi
Ho associato ad altri lo statalismo possano restare un criterio ispiratore dell'azione di governo
Poco male se queste dichiarazioni potessero essere lette come concessioni propagandistiche alla platea
Ma sappiamo però che queste parole fanno seguito a comportamenti di segno uguale ad una politica fatta sempre più di accordi ed intese miranti a rafforzare la forza elettorale del partito piuttosto che a definire una linea alla fine volersi di ogni dibattito interno che mette in discussione queste posizioni all'arroccarsi del partito al turn al proprio vertice nella concezione sezione nella celebrazione Chiesa Spica della propria diversità
è questo che ci ha autorizzato a dire
E ci dispiace doverlo dire
Che la scelta dei vertici del PDS è stata una scelta di conservazione
E una conclusione alla quale siamo adesso arrivati dopo una lunga riflessione
Ben sapendo che anche lei nella base del partito e soprattutto nel suo elettorato vi sono molte speranze
E si sono rimesse in moto col movimento referendario e che resta no ne sono sicuro perché le sento forti e diffuse più di quello che vogliamo i suoi dirigenti
E voglio dire
Che con questi cittadini
Il dialogo non si deve interrompere e anzi lo vogliamo sviluppare
Un giornalista sardo quindi non credo che sia qui tra noi in questo momento
Mi ha chiesto l'altro giorno se a questo punto abbiamo la abbandonato l'idea di mettere assieme culture diverso
Di unire la spinta al cambiamento con la cultura di governo
Io gli ho risposto ma voglio ripeterlo cui ad alta voce
Noi non abbiamo rinunziato nessuno dei punti che del del progetto del dieci ottobre abbiamo preso solo atto che il PDS non era più disponibile a correre rischi del cambiamento
Abbiamo preso atto che il progetto di l'Alleanza democratica che si era identificato alla fine nel coinvolgimento di questo partito
Era diventato impossibile
Ma non abbiamo affatto rinunziato all'idea di cambiare il sistema politico né a quella di dare al Paese una classe dirigente radicalmente nuova
Ne abbiamo mai rinunziato all'idea di introdurre in Italia le regole che guidano le grandi democrazie occidentali cioè il regime bipolare
In cui due grandi coalizioni si affrontano alle lezioni per contendersi il governo
Sappiamo che attraverso queste regole che vigono le grandi democrazie
Sappiamo che con queste regole che il cittadino può veramente scegliere con il voto chi lo governerà nei prossimi e con queste regole che si assicura la stabilità e la responsabilità del governo
Investito direttamente dal consenso popolare
Sappiamo soprattutto che con questo meccanismo che si realizza il fenomeno essenziale per il buon funzionamento di un'istituzione del ricambio degli uomini e delle forze politiche
Anche Andreotti ha imparato a sue spese
E il potere fatalmente logora
Ma più che logorare chi c'è la
La permanenza al potere degli stessi uomini degli stessi partiti con Rove fatalmente le istituzioni non esiste un uomo politico buono per tutte le stagioni
Neppure il migliore
Figuriamoci cosa accade quando al governo alla cosa pubblica vanno uomini
Le cui virtù sono quelle messe a nudo purtroppo da Tangentopoli
E lo dico purtroppo nella città di De Lorenzo di Cirino Pomicino
La verità è che solo l'alternanza o almeno la possibilità dell'alternanza e non la magistratura deve evitare l'incrostazione del potere il formarsi del sottobosco politico
L'alternanza il ricambio restano quindi obiettivi prioritari così come il popolarissimo proprio perché lo schema che più per favorire su queste idee noi abbiamo impostato dei primi giorni la campagna referendaria non possiamo tornare indietro e vi assicuro non tornerei
Ma questo traguardo e ancora lontana
La legge elettorale di cui abbiamo parlato furbesca e farraginosa non ci aiuta anzi blocca questo processo
La disgregazione dei vecchi partiti e la loro riaggregazione in blocchi più ampi e ancora in via di transizione
I tempi del cambiamento
Si stanno dimostrando più lunghi di quanto pensassimo
Dobbiamo guardare in faccia perciò la realtà
E la realtà ci dice che siamo ancora nella transizione e che abbiamo Mesic o anni di battaglie prima di arrivare a questo risultato
Ma intanto due forze si contendono il campo se non faremo qualcosa rischiano di condizionare pesantemente l'intera competizione elettorale i prossimi anni della vita politica il pallino
La lega da una parte il PDS e i suoi alleati dall'altro
Possiamo restare spettatori
Anche se nessuna di queste due forze raggiungesse la maggioranza assoluta come potrebbero le i nostri dèi affermarsi in un Parlamento da esse domina
Come potremmo a modernizzare il Paese portarlo in Europa difendere l'unità nazionale e far riacquistare a milioni di persone l'orgoglio di essere italiani
Come potremo rompere le pastoie dell'assistenzialismo del parassitismo in cui la partitocrazia molto vitale
Come potremmo rilanciare l'economia con una azione responsabile di governo
E prospettare allo stesso tempo quella società più giusto verso la quale indirizzare le speranze degli Who dei giovani
Se non faremo nulla le elezioni si trasformeranno dello scontro tra una protesta distruttiva è una forza ancora condizionata da un'ideologia sconfitta dalla storia
Siamo qui per parlare di questo e nelle prossime settimane continueremo a parlare
Ma in attesa di un bipolarismo ancora non possibile non dobbiamo permettere che l'Italia sia costretta a scegliere tra la dissoluzione dello Stato e la rifondazione dello statalismo
L'Italia del domani deve essere più giusta e questo non ce lo può dare borse
L'Italia del domani deve essere più moderna e questo non ce lo può dare o che
A questo punto abbiamo due strade
Tornare indietro
Cercare di ricomporre i vecchi partiti e mettere insieme qualche spezzone
Rifare insomma un quadri partito un po'imbellettare
Oppure andare avanti offrire questa Italia che non si riconosce né in Bossini in Occhetto qualcosa di nuovo
La prima
Diciamocelo sarebbe la resa
Sarebbe la nostra sconfitta personale ma questo importa poco
Ma sarebbe l'abbandono del sogno referendari
Di quelle grandi novità vere su cui per anni abbiamo trascinato milioni di persone
Io credo che nessuno di voi sia disposto a rinunziare a questi progetti
E so di parlare a nome di tutti di quelle che sono oggi qui presenti e di quelli che ci seguono da lontano quando dico che a tornare indietro non siamo per niente disposta
Sa è infatti e per questo proprio che da Caltagirone ho proposto un Patto di rinascita nazionale
Non un patto tra partiti ma un patto che si rivolga ai cittadini che interpreti le loro speranze penale
Un patto che sappia raccogliere i candidati attorno a un progetto che affronti le difficoltà terribili che abbiamo di fronte nel campo economico sociale
Ricostruzione dello Stato
Un patto dunque che unisca cittadini e candidati Progetto per affrontare subito le difficoltà incombenti
Far superare le drammatiche scadenza e completare la transizione verso il nuovo sistema politico per cui stiamo lavorando
Il primo punto del nostro programma rimane sempre il completamento della riforma istituzionale
E tra i motivi del nostro sforzo ce n'è uno che in questo momento nella difficile situazione che attraversiamo è particolarmente pressante
La stabilità e l'autorevolezza del governo
Prima di tutto
E delle istituzioni
Potremmo elencare decine di problemi affrontabili solo da governi che sappiano di durare per l'intera legislatura
Mi limito a due
Il rientro dal deficit pubblico e la riforma dello Stato della pubblica amministrazione
Si possono affrontare questi problemi con coalizioni strane ed eterogenei che non sanno quanto dureranno
Con la lega che spinge al federalismo e cavalca la rivolta fiscale da un lato e con il PDS che cavalca tutti Crotone di turno
Potremmo continuare a lungo con governi privi di vere maggioranze con governi tecnici come qualcuno li chiama con governi commissariati dal Presidente della Repubblica
Molti lo penso Colin si rassegnano per il futuro
Ma le regole della democrazia sono PRI non vi si sfugge per troppo tempo
I governi devono essere espressione della volontà popolare devono essere scelti e legittimati dal voto dei cittadini ogni altra soluzione non solo è transitoria ma è debole
Lo vediamo con il Governo Ciampi che per primo io sostengo con convinzione che nella difficile che ha situazione che attraversiamo è probabilmente il meglio che con questo Parlamento ci possiamo attendere
Ma un governo che non abbia un forte consenso popolare non può affrontare il terribile problema del deficit pubblico
Non puoi vincere i terribili ostacoli che si pongono alla via qualificazione della spesa pubblica non può chiedere ai cittadini gli inevitabili sacrifici necessari e Ciampi non lo può fare non lo sta facendo
Dobbiamo mettere le premesse perché i prossimi anni non si consumino né un in governi che non possono avere la forza per risolvere i problemi drammatici dal padre per questo il primo punto del nostro programma e non mi stanco di ripeterlo e arrivare a istituzioni ti assicuro governi stabili e di legislatura
Per questo abbiamo proposto l'elezione diretta del primo ministro perché i cittadini possano scegliere il governo così come oggi scelgono il sindaco
Avevo sperato che potesse essere approvata già in questa legislatura
Quando formula ma la proposta del resto sapevamo che il problema non era di tempo
Anche nella previsione di una lezione in CTC Fatah si poteva permettere ai cittadini di scegliere il governo già dalla prossima comunque consultazione
Per un attimo avevo dimenticato
Guardando l'urgenza del compimento della riforma
Di come era fatto questo Parlamento delle lungaggini delle inconcludente
Pazienza
Non è il primo ostacolo incontrato sul nostro cammino e non sarà l'ultimo ricominceremo daccapo come come tante altre volte l'elezione diretta del primo ministro sarà un nostro cavallo di battaglia per la prossima legislatura
Se qualcuno a formule tecniche migliori le avanti le valuteremo l'essenziale è che il governo sia scelto direttamente dai cittadini
Ma intanto dobbiamo evitare i governi deboli ed effimeri
Dobbiamo evitare governi che costretti ad appoggiarsi a forze politiche ispirate da impostazioni programmatiche contrastanti come la lega o il PDS siano incapaci di una vera azione di risanamento del Paese
Per questi alle prossime elezioni non mi andremo a fare partitini lo dicemmo già il dieci ottobre all'Eur per cambiare le cose con il maggioritario non servono piccole aggregazioni ma servono maggioranze sul Patto di rinascita nazionale cercheremo quindi di coagulare il massimo di uomini e di forza il possibile chiederemo agli italiani di darci la maggioranza per dare subito anche prima della riforma costituzionale un solido ancoraggio all'Italia
Naturalmente non è per formalismi giuridici che vogliamo un governo forte insediato direttamente dai cittadini
Vogliamo perché affronti con la forza del consenso ottenuto il cammino verso gli obiettivi
E io ricordo brevissimamente anche se sono stati già illustra
E più ampiamente
Una riforma profonda incisiva della intera macchina dello Stato
Che trasformi la pubblica amministrazione da strumento di sprechi e inefficienze in una macchina agile efficiente al servizio dei cittadini
Una riforma che parta dall'idea che compito dell'amministrazione non è procurare stipendi e pensioni ma rendere servizi ai cittadini
Un'amministrazione dunque in cui ancora prima secondo principi di giustizia ancora prima che di efficienza
Vengano riconosciuti i meriti e l'impegno e come abbiamo detto in tante occasioni se necessario vengano licenziati fannullone
Un fisco che riconquista la fiducia dei cittadini combattendo l'evasione attraverso un Emilio un immediato miglioramento della macchina amministrativa e ne abbiamo indicato gli strumenti e in cui come punto di partenza essenziale venga posto che la pressione fiscale non può più aumentarle
Una politica di liberalizzazione del sistema economico e produttivo
Che ci faccio uscire dal socialismo reale dell'economia
Una politica estera che dopo le delusioni di Maastricht rilanci con forza l'idea della unione politica europea
Degli Stati Uniti d Europa
E che al federalismo italiano di cui parlava Gioberti centocinquant'anni fa prima dell'unità d'Italia
Rep contrapponga il federalismo in cui crediamo il federalismo del futuro e il federalismo europeo
Ma vi è un punto sul quale voglio spendere qualche parola in più
è quello dei rapporti tra nord e sud
E non solo perché siamo nella città più importante del Mezzogiorno
Ma perché il futuro dell'Italia si gioca molto su questo terreno
L'Italia è oggi la cerata dal conflitto tra la rivolta fiscale del Nord e la rivolta sociale del Sud
Con una in coscienza delittuoso a Bossi soffia sul fuoco
Ma la radice di questi contrasti di anche l'idea che la politica dello spreco e dell'assistenzialismo dei periodi passati abbia favorito gli altri
Non è serio
La politica dello spreco ha travolto tutti ha portato l'impresa i cittadini è una pressione fiscale intollerabile da ma ha gettato dall'altra parte il Meridione in una cappa visto assistenzialismo che lo sta distruggendo
Illusione che coltiva mosse che il Nord possa uscirne da soli anziché sia arrivato di botto il momento di buttare a mare il resto dritta
Io sono convinto che questo non avverrà
Perché esso quegli stessi settentrionali in maggioranza non lo vogliono
Perché so che non c'è bisogno del generale Canino per impedirlo
Perché i lombardi veneti piemontesi sanno che la loro forza è dovuta all'Italia che sta con loro e non ha la prospettiva di diventare l'appendice della Grande Germania
Ma noi dobbiamo indicare una via d'uscita per il Sud
Lo dobbiamo per evitare la tragedia della divisione ma lo dobbiamo anche e forse prima di tutto per dare alle popolazioni del Sud e soprattutto ai giovani un futuro e una speranza
L'idea forza deve essere che il Sud non deve essere qualcosa che va assistito e mantenuti
Io vi parlo da uomo del Sud come io so
Siamo noi che per primi dobbiamo ribellarci a questi tre via siamo noi che dobbiamo essere convinti che la ripresa del Mezzogiorno non può essere fatta con le fabbriche improduttive con le aziende protette ma con una vera ripresa produttiva siamo noi che dobbiamo avvertire che la pratica dell'assistenza dello stress può assi accatto le energie migliori ha cancellato le spinti al miglioramento
Siamo noi che dobbiamo dire orgogliosamente che il progresso del Mezzogiorno e prima di tutto nelle mani Dinoi meridionale
Naturalmente c'è un grande compito dello Stato
Se ci si limiterà a tante Crotone faremo poca strada
Io ho visto tante volte nella mia Sardegna al governo intervenire per prolungare di qualche mese la vita di aziende decotte o di fabbriche compromesso
Ma le politiche del giorno per giorno seminano macelleria essendo Sardegna oggi abbiamo quasi il venti per cento di disoccupati e perché ieri non si ha avuto il coraggio di guardare al futuro
La nuova politica per il Sud invece deve essere quella di concentrarsi sul futuro abbiamo la reale possibilità che il Sud diventi un'aria di sviluppo ma invece di fare la politica della cicala dobbiamo semina
Seminari significa concentrarsi su due cose
Liberare il Sud dalla malavita organizzata che attanaglia alcune regioni
Concentrare energie e risorse sospese sociali produttive
E in particolare sull'istruzione scolastica universitario professione
La ricerca scientifica
Abbiamo nel Sud un incremento demografico e una straordinaria potenzialità umane
Se non vogliamo che l'unica prospettiva dei governi meridionali si una nuova ondata delle popolazioni meridionali si una nuova ondata migratoria
Dobbiamo gettare oggi le basi dello sviluppo del domani
E su questo progetto che dobbiamo chiamare a raccolta gli italiani e io credo che siano moltissimi gli italiani che attendono di essere chiamato
Perché quell'Italia onesta e laboriosa alla quale ci siamo già appellate
Quell'Italia che non si fida né di Occhetto né di Bossi perché sa che non ci porterebbero in Europa
Aspetta qualcosa di nuovo in cui credere da cui sentirsi rappresentato
Per raccogliere questa speranza noi lavoreremo per ricostruire
Tra i candidati alle prossime elezioni politiche un Patto di rinascita nazionale basato su un programma comune
Ispirato a questi principi con un preciso accordo di azione politica e programmatica per l'intera legislatura
Un patto che unisca in un programma di un'azione comune candidati laici e cattolici uomini ed esponenti di quella gran parte d'Italia
Che vuole marciare verso obiettivi di modernità e di progresso perché si distingue chiaramente dalle posizioni estremistiche Barretta
Io so qual è la vostra paura
Lo leggo negli occhi di quelli con cui parlo
La sento i milioni di persone l'avverte
In quelli che hanno seguito del referendum
E che guardano hanno
E quella di ricadere nel vecchio
Di fare da copertura agli uomini dei vecchi partiti che cercano di risorgere dalle ceneri
Di riverniciare qualcosa che è morto il vecchio quadri partito
Sappiamo dal resto
E tante volte ne abbiamo parlato
E da quando sono nati i Popolari per la riforma uno dei compiti più difficili e più ardui e quello di difendersi dagli assalti e dalle infiltrazioni di chi cerca di riciclare
Dobbiamo prima di tutto avere noi la esatta percezione di ciò che dobbiamo fare
Il dieci ottobre dell'anno scorso io dicevo
Deve essere chiaro che una cosa nuova non può nascere mettendo insieme alcune cose vecchie
Nel momento in cui i partiti appaiono in crisi organizzati secondo una cultura supera per una società d'altri tempi
Non si può pensare che rientrino in blocco portandovi dentro idee e strutture ammuffito
Sì ora il Patto di rinascita nazionale si trasformasse in una zattera per vecchie cariatidi della partitocrazia noi non tradiremmo solo le speranze che abbiamo accesso perderemo la battaglia
Non daremo all'Italia la stabilità e l'ancoraggio che vogliamo creare perché la gente non ci seguire dobbiamo avere quindi ben presente che non c'è par contraddizione tra il tagliare i ponti con la vecchia partitocrazia e far vincere l'Italia che non si riconosce né in Bossi Minotti anti questo risultato lo rivolge un giallo solo indirizzando le migliori energie del Paese verso qualcosa di nuovo
Nessuno quindi ha il diritto di chiederci di rinunziare alla lotta per il nuovo non verremmo meno solo alla nostra coerenza non faremmo più l'interesse dell'Italia
Ebbene quindi fissare subito alcune caratteristiche alcuni paletti del Patto per cui vogliamo lavorare
Il primo punto che esso non può essere un'alleanza elettorale tra partiti
Deve essere una realtà unitaria che si presenta le lezioni con un programma comune con una preventiva indicazione degli uomini che propone al governo e con un progetto di comunicazione politica per tutta la legislatura
Non può essere appannaggio di una sola cultura deve unire su un progetto riformatore uomini e culture diverse laici e cattolici nel rispetto delle reciproche differenze e nella unitarietà dei programmi
Deve riprendere e rilanciare l'idea della separazione tra funzioni di governo e compiti parlamentare
Chi sceglie una strada sappia che gli è preclusa la
Ma soprattutto deve caratterizzarsi nella novità e nel cambiamento della classe politica che propone
Viviamo il passaggio da un sistema politico ad un altro il vecchio sta crollando sotto la spinta della sfiducia dall'indignazione
Alla fine della transizione l'Italia dovrà avere una classe politica del tutto nuove
Poiché la nuova classe dirigente non può venire dai partiti che hanno levato per lo più galoppini e portaborse deve venire dal mondo esterno
La grande parte dei candidati del patto deve quindi venire dalla società civile dal mondo della cultura e delle professioni e del lavoro
A questa società chi ha fatto grande l'Italia in tanti canti dobbiamo adesso chiedere di collaborare per creare un nuovo ceto politico
Del resto è tipico delle grandi democrazie la osmosi tra la politica e la società esterna il fatto che persone che hanno una loro vita non la proposizione fuori dalla politica apprestino per qualche anno la loro attività alla cosa pubblica
Gli ultimi anni del vecchio sistema con la ferrea occupazione di tutti gli spazi da parte dei partiti avevano creato un mondo di politici a tempo pieno con un cursus honorum rigidamente organizza
Questa nuova versare questo palazzo isolato dei cittadini è crollato
Torniamo ai vecchi valori
A me e a tanti altri i nostri padri insegnarono che ciascuno di noi deve avere un suo posto in un suo ruolo nella città prima di fare politica
Perché bisogna essere pronti sempre ad andarsene in qualunque momento in punta di piedi
Riprendiamo ad insegnare queste cose ai nostri figli
Mettiamolo in pratica per primi noi stessi
Riempiamo quindi le liste di uomini nuovi certo vi deve essere giusto che sia così una parte di politici che si ricandida per assicurare la continuità
Vorrei che rese candidasse nei collegi uninominali però non approfittasse della riserva indiana perché deve avere il consenso di città
Deve essere chiaro che tra questi non possono entrare gli uomini di Tangentopoli
E nessuno di quelli che ha organizzato le truppe gli apparati del vecchio regime e quindi non solo i tubetti capitribù
Ma i loro aiutanti diretti e portaborse
L'altro giorno qualcuno mi ha chiesto di fare i nomi
Non li ho fatti e non li faccio per ora perché la lista sarebbe molto lunga e temo di dimenticare qualcheduno
Ma quando sarà il momento di fare
Ai politici vecchia maniera di chiamo chiamo quindi di farsi da parte
A quelli che come noi sperano nel cambiamento e ve ne sono
Diciamo di avere coraggio di uscire dal palazzo
Di rendersi conto che i partiti ormai sono ditte delle quali essi stessi hanno dichiarato il fallimento di unirsi a noi per stipulare il patto di rinascita nazionale
Mi chiederete se questo è possibile se ce la faremo
Certo non abbiamo eserciterà nostre spalle non abbiamo poteri
E se non abbiamo contro neanche più eserciti perché anche gli altri sono scappati ricordiamocelo
Abbiamo tuttavia interessi forti e tenaci aggrappati alle propaggini del vecchio sistema
Ma ricordiamoci che quando partimmo per il referendum eravamo sei meno di oggi gli eserciti che avevamo contro quelli dei Craxi degli Andreotti dei Gava dei Pomicino erano forti e agguerrite
Abbiamo vinto perché abbiamo capito il corso della storia e abbiamo avuto la tenacia e la fiducia della gente comune
Se siamo fedeli a noi stessi anche adesso possiamo vincere
A partire da domani dobbiamo lavorare a questo progetto
L'orologio delle lezioni si è già messo in moto non possiamo sprecare un solo giorno
In ogni città in ogni Comune dobbiamo trovare il massimo dei consensi sul programma dobbiamo trovare il massimo delle adesioni sull'obiettivo politico dobbiamo cercare e sollecitare la disponibilità degli uomini ci della società civile pronti a candidarsi
Dobbiamo trascinare quei politici buoni che vi sono ancora nel mondo politico verso di noi
Guardiamoci bene però dall'rinchiuderci in noi stessi di questo grande progetto noi Popolari per la riforma dobbiamo essere i promotori ma su di esso dobbiamo portare la maggioranza degli italiani
Diamoci appuntamento per gennaio
Fra tre mesi
In una convenzione che inizieremo subito a preparare presenteremo allora il patto con il suo programma definito parleremo con gli uomini che avranno dato la loro adesione con le persone che indicheremo per i nove abbiamo cento giorni davanti a noi per questo appuntamento con l'Italia onesta e Liborio gloriosa a cui ci rivolgiamo
Prendiamo quindi oggi
Di fronte a tutti quelli che ci guardano ma soprattutto di fronte a noi stessi l'impegno della determinazione e della coerenza
Diciamo chiaramente che lavoreremo con la massima determinazione alla grande patto che proponiamo agli italiani
Ma che non accetteremo contaminazione
E che preferiremmo ritirarci o restare soli piuttosto che venir meno i nostri impegni
E andiamo avanti
E andiamo avanti
Con serenità
Con fiducia e con l'ottimismo
Abbiamo già dato un grande contributo
A creare una nuova Italia
Se saremo forti a questa nostra Italia faremo fare un altro grande passo avanti
Eccetera se qualcuno mette lindo così chiudiamo con lui
Popolare
Ogni giorno
Grazie
Ieri hanno
Sanitaria
Vediamo