Conferenza di presentazione del documentario "Giumentarello" di Gianfranco Ayala

Buongiorno
A tutti benvenuti alla Camera dei deputati io sono molto contento oggi di poter ospitare questo documentario perché senza dubbio è un documento della nostra storia recente e di tutta un'epoca in cui anche nel nostro Paese si lavorava in miniera dove
C'è stata una grande grandissima fatica da parte di di questi lavoratori
Sono successi tanti incidenti ci sono state tante
Situazioni spiacevoli anche all'interno delle miniere e hanno rappresentato un mondo è senza dubbio uno spaccato della nostra Italia così come in Sardegna in questo caso stiamo parlando della Sicilia
Di della zona di DNA di Caltanissetta e non c'è dubbio che guardare oggi questo pezzo della nostra storia con un documentario secondo me così importante visto da delle fotografie non ancora il documentario che secondo me raccontano molto bene
Il nostro Paese ci fa comprendere anche la strada che oggi ne dobbiamo perseguire anche rispetto alla sicurezza del lavoro rispetta i diritti
Dei lavoratori rispetto al metro la metodologia delle cose e di come ne dobbiamo produrre quindi riuscire a guardare oggi questo documentario che del passato significa anche comprendere meglio la nostra storia comprendere cosa è successo in alcune già nel nostro Paese e come poter oggi andare avanti nel modo migliore io sono contento oggi di ospitare questo documentario perché anche un documentario storico di memoria e culturale allo stesso tempo io credo che il Parlamento debba essere prima di tutto anche un'istituzione
Culturale perché più istituzione culturale pensante più riesce alla elaborare nel modo migliore
Sia le leggi ma sia una prospettiva una visione comune e di comunità per il nostro paese quindi davvero contento di averla qui di avervi qui e adesso anch'io mi godo il documentario grazie mille
Buongiorno intanto un grazie di cuore al presidente Figo per l'ospitalità e per l'importanza che ha voluto dare a questa iniziativa
Dico subito che poi presentano anche gli ospiti accanto a me cioè Gianfranco Eliana l'autore
Viluppo dico subito per motivi istituzionali comprensibili presidente come andrà via dopo la proiezione da quello che ho saputo quindi poi comincerà successivamente la proiezione e dibattito
Do la parola all'autore a Gianfranco Ayala ci parlerà un po'di questa strepitosa esperienza che è stata
Buongiorno io debbo ringraziare un sacco di gente sono troppi ne facciamo a meno perché il tempo stringe voglio soltanto dirmi lo stato emotivo che questo documentario fu fatto io avevo torni a Storia fotografica comincia a quindici anni quando vengo in possesso di una macchina fotografica di quelle moderne come non ho mai no non laica uno come ala laica
Dove comincia a fare fotografie sempre in bianco e nero e siccome era un pessimo studente appena c'era la possibilità di scusi non fare i compiti
E si diceva l'autista di Djerba nani miniera per dunque io partivo in miniera con l'ultimo quindi in miniera per me è io ero diventato uno dalla miniera quindi si era stabilito un rapporto
Non di amicizia ma di PG poco rispetto con tutti gli operai soprattutto i giovani
Questo ha reso possibile mi fissa mi rese possibile fare questo documentario
Senza che loro possono assumere o per fare il documentario ma bensì prendervi nella loro vita al punto tale che ricordo c'era una volta che miscelano Non ti mettere lì perché io debbo passare Dina tu mettiti qua entra nella fotografia Farfa ma a fotografia perché per loro era la fotografia ancora e c'era la famosa frase di venivano le famiglie Gianfranco fame la fotografia io facevo finta la faccio però tu non ridevano in faccia perché c'era questo storico dello scrittore e infine quello che rende questo documentario non dico unico ma quanto meno particolare e questo rapporto tra me e gli operai
Quindi mi piace presentarlo ma in carcere chiuso
Perché è molto diverso da quello che c'è in giro anche stupendi documentari per carità ci sono del del Comune ribelli però senza questo rapporto particolare con gli operai
Per cui lo propongo spero che vi piaccia grazie
Prima di lanciare il documentario volevo dire che Sisti insomma siamo in sala con un sacco di ragazzi sono duecento ragazzi che aderiscono assoluzione diplomatici cioè il presidente in sala Claudio Corbino che ringrazio
E per loro sarà un'esperienza per conoscere un pezzo del nostro Paese ed è una quello che vedrete ragazzi un documento straordinario
Al di là dell'understatement dell'autore via mio sicuro avendolo visto in anteprima che vedrete che cosa è stato il nostro Paese un pezzo importante del nostro Paese una cultura produttiva che aveva qualcosa di ancestrale
Quasi di demoniaco in certi momenti propone di dello zolfo e Luisa raccontata in maniera veramente straordinaria buona visione adesso perché io la vedevo no nella dal io la vivevo
Da un lato particolare caro ragazzo amico dagli operai è il nipote del padrone quindi diciamo perché ecco l'osservazione privilegiata è tutto quindi la citazione del tutto eccezionale
Bene allora buona visione grazie ad aumentare il loro
Tramortiti dalla bellezza si ci sono delle immagini incredibili
E soprattutto la mancanza di parole lasciano il compito di capire da anche di immaginare quello che era ci sono degli sguardi in macchina da parte di questi ragazzi so se abbiano colpito voi in sala ma insomma sono degli occhi che di Brancher come si dice
Spesso ne parleremo un po'con i nostri ospiti abbiamo
Io direi di cominciare dal senatore Macaluso Macaluso in sala
Grazie per essere qui
Il senatore
Non so come preferisce
Ma
Io non sono
Sono qui
Posso essere credo che sia modello ultimi testimoni
Di questa situazione di queste cose che avete visto
Io ho novantacinque anni
I miei due nonni
Erano tutte e due solfatare
Mio padre
Mio nonno non volle portare mio padre
In miniera non lo affidò a sette anni a un muratore
Era questa ma
Situazione dei di quegli anni
E io
Ho studiato
All'avviamento al lavoro perché mio padre era un manovale
E poi ci sono andato
All'Istituto Minerario
Facendo
Un esame
Sono stato
E mi sono diplomata come perito industriale minerario
E nei
Era una scuola molto dura perché era di mattina e pomeriggio finiva alle sette di sera la
E lei stante
Dalla porta dopo la terza superiore
Andavamo in miniera a fare il tirocinio
E io ho fatto il tirocinio dentro le miniere
Per
Lo faceva in una grande miniera però nome con molto presto che era la Grottacalda
Una grande miniera della Montecatini
Ti era vigile in provincia di
L'argomentare nello
Si chiama giumenta nello perché c'era la Giumentaro che era una maniera più grande e quindi questa era una piccola primi si chiamava Giumentaro perché c'era la giumenta
Però è rappresentata bene
Molto bene papavero alla situazione in queste piccole miniere soprattutto
Era quella grafici storicamente vera
Poi
Negli anni diciamo così le grandi miniere si sono attrezzate non
Perché il lavoro
Decalogo cedente e dei minatori fosse diversa da questa ma perché lasciano le strutture erano erano diversa
Quelle che avete visto
Ci chiamavano talché ruolo perché
Lo zolfo
Veniva fuso
è il combustibile erano senso il tonfo e quindi questi minatori
Che lavorava con all'esterno con l'avete visto
Respiravano
Lo zolfo
E in quasi tutti i viaggiatori tutte
Avevano i polmoni pieni di gioia
Perché Riskdata no
Jones oppure dentro la miniera è come avete visto
Respiravano la polvere dello dello gioco e non c'era con loro
Molte cose che oggi ci sono nel sistema del massaggio della della sanità
Quest'anno
La realtà la realtà questa realtà sei si è
Un buono se poi modificata e certamente
Tuttavia
Nel mille novecentootto quando ci fu la guerra alla fine della guerra nel mille novecento quarantatré in Sicilia finì la guerra perché
C'è c'è stata
Ma l'invasione dell'Iraq dell'esercito angloamericano nel luglio
Per quarantatré
Le miniere
Sì a Nagano
Tutto
Si allargarono tutte perché
Non non lavorandoci
Lavorandoci l'acqua Casaliva vuole miniere
E quindi quesito sfatare il
Nella mia città la mia città da Caltanissetta era il centro
Del del bacino Zuffi feroci Cipriano
Per il centro e c'erano
Migliaia di rito fatale
E il cominciarono le prime
Le prime lotte
Per riaprire le negli anni e io mi ricordo bene perché io comincia lì la mia attività sindacale
Durante il fascismo avevo militato dal partito comunista
Ma dopo la Liberazione volle fare il dirigente sindacale
Quindi qui dai questo movimento insieme al momento contadino
E fu difficile farle rientrare riaprire perché gli alleati non volevano fare
Ma vedevano
Non volevano le grandi manifestazione di queste di queste già fatta
Dopo però
Si aprirono le le miniere
E badate
è stata una una lunga lotta per
Per uscire da questa condizione
Da questa condizione
Perché le miniere
Erano c'erano i proprietari
Perché
Il regime giocatori del del delle miniere
Era regolato come se fosse un sotto solo dallo Stato ma non era così
C'erano i proprietari che erano si chiamavano concessionari
Delle delle miniere
E c'è una grande Minieri tenete conto che nella miniera d'oro io facevo
Il Piero giuridico c'erano mille cinquecento operai a Caltanissetta la parabola della c'erano ottocento operai poi ce n'erano anche di duecento trecento quindi non non è vero
Il guidatore della norma
Erano migliaia quindi le lotte furono aspre per per uscire da questa condizione
Per fare i contratti di lavoro
Contratti della loro furono contro conquistate con le
Sacrifici immensi che oggi offre sono inconcepibili anche per quel che riguarda il movimento sindacale
Io ricordo bene
Che alcuni scioperi perché i concessionari poi davano in affitto alle venti c'era mica Bellodi come nelle miniere come nei feudi c'erano i candelotti
Cioè c'erano quelle che fa facevano finta di gestire le miniere crede
Che erano diciamo Croce affittuari come se mettessero in mettessero dei capitali ma non era così ed erano quasi tutti mafiosi perché Calogero vigili di tutto e tutti erano i mafiosi erano erano nelle miniere come erano nelle
Nelle nel feudo anche se
Qualcosa non era la stessa condizione Feudale
Leonardo Sciascia scrisse un bellissimo articolo short nel volume della corda pazza
Nuovi ricordava è una cosa molto importante
Che le miniere appunto essendoci l'operaio il salariato
Cambiava
Il volto del della Sicilia feudale perché c'era già l'operaio
Ed era una rottura del sistema non solo nelle città dove era avvenuto Palermo catari onomastica in nel cuore del feudo perché alle miniere erano a Caltanissetta Agrigento venda
Nel centro frugale
E quindi il sistema era lo stesso
C'era anche Elena mafia
Perché erano
I gabber lordi erano mafiosi
E quindi la lotta raddoppia
Perché era per i contratti per la libertà
E anche contro i pregiudizi guardate
Io ricordo un episodio
Che ha veramente mia dolorosa
Alla miniera Gesso Lungo
Ci fu un incidente come li chiamavano allora
Cioè un crollo
Morirono
Cinque operai
Morirono cibo operai
Riportarono
Infine se
Il parroco
Lascio
Uno dei cadaveri uno veri delle fuori dalla chiesa
E io andai
Dal parroco
Gli ho detto perché una è fumo negli occhi
Perché il nome
Sposato in chiesa
Convive con una donna
E non è sfociata in dieci a Gondor stabile in chiesa come morto
Morto schiacciato una vecchietta questo eterno gli anni entrambi i giudizi e per il giudizio di allora
E la notte
Furono talmente dure adatte che alcuni scioperi
Io ne ricordo molte perché
Sono stato fino al mille novecento cinquantasei dirigente di quel sindacato
Alcune scioperi
Duravano
Sessanta giorni
Sessanta giorni è il primo e i piccoli bottegai dei paesi di Riesi somma dei mercenari facevano credito
Alle famiglie per dargli il pane per darle la pasta che dovevano pagare dopo dopo sessanta giorni
Lo sciopero si concludeva per fare lo dico per fare i contratti
è il minatore
Bere contratti
Ci fu anche un miglioramento tecnologico non c'erano in alcune miniere non c'erano più
In cartellone
I minatori vivevano Riva Verde visse crocevia ma il minatore vivevano quindici giorni
Nelle miniere perché erano di stand dei paesi e andavano a piedi
Da Caltanissetta la Giumentaro ora Caltanissetta atterra Borella facendo dieci dodici chilometri credo mi ricordo che abitava in un quartiere dove c'era il minatore che partivano la notte con
Con l'acetilene per farsela luce
Eccoli dormivano nei e dormivano dentro quel cartellone che non funzionavano più
E se facevano la minestra
I né nelle scatole
Di pomodoro
Negli scatoloni nelle in quel bar queste eravate David di queste di queste persone non erano considerata persone
Ecco in sella alla lotta al punto da farne considerare persone
Per dargli una dignità
E la in querela conquistarono
Perché con i contratti con con voce alta la dignità di questi lavoratori perché erano io le ricorda alcune
In questi lavoratori che erano straordinarie
Bene coesa
Questo è vero ed è una realtà che poiché si è spenta
Perché
Il mercato
Dello zolfo
C'erano momenti in cui
Nel mercato mondiale
Aveva
Un prezzo alto ecco quindi alle mura del pivot
Poi alla fine
Lo zolfo prodotte da soprattutto in America compimento del fascio
Cioè perché liquefatto vano lo zolfo e lo tiravano quindi comune costi assolutamente i revisori rispetto a quelle nelle miniere le mi diede sì cruciale
Questi da molti lavoratori emigrarono
Andarono a masse nelle alcuni di questi morirono ammassi nello amica nato non andarci in altri che in altri posti però erano diventati
Degli operai con una grande coscienza sociale e anche una coscienza civile
Perché erano lavoratori che avevano conquistato non solo un contratto
Ma anche una dignità
E avevano conquistato quindi una cittadinanza perché di questo si trattava li avete visti come erano questi ragazzi
Quei ragazzi erano ragazzi di sei anni di sette anni di otto anni a sette anni e si andava ci andava in miniera la a lavorare ecco che cosa è stato
Il progresso sociale
Il progresso umano
Se io debbo dire grazie anche al sindacato grazie al mondo politico che ha fatto cambiare lì
L'Italia e la Sicilia oggi il mondo è diverso e dobbiamo fare i conti concorso molto grazie
Grazie senatore
Grazie davvero
Chiave sul palco
è anche difficile parlare dopo senatore Macaluso Enrico Menduni
Lo chiamo il professor Menduni che
Cd adesso di chiederei Square voglia di parlare d'altro parli anche d'altro ma insomma le chiederei anche un'analisi di quello che cioè un'analisi visiva del del prodotto da un punto di vista fisico punto di vista di immagine poco di di realizzazione cosa le è sembrato
è un pezzo di cinema completamente diverso da tutto quello che è stato fatto su queste cose
Noi abbiamo dei documentari aziendali in particolare della Montecatini
Che raccontano le cose dal punto di vista del datore di lavoro quindi sicurezza modernità efficienza profitto
Poi abbiamo dei documentari antropologici abbiamo degli antropologica andavano documentale degli no grazie
E documentavano la vita di questi minatori o poche poca roba è sette otto pezzi in tutto documentavano la vita di questi Mondatori come se andassero a visitare una tribù del centro del Sudamerica della con grande partecipazione umana
Ma con altrettanta distanza
Il questa distanza si vede tutta in questa immagine non in questa in quelle dei documentari di cui sto parlando e magari in un'altra occasione potremmo anche mettere a confronto
Distanza dell'intervistatore che non capisce fino in fondo quello che sta succedendo e diffidenza
Di coloro che vengono ripresi nelle voi sapete alcune tribù primitive hanno paura di essere fotografati come se succedessero l'anima
Fra l'altro fra il mondo della fotografia la morte ci sono tanti
Tanti legami nella macchina fotografa esce il mirino c'è l'otturatore come in un fucile in inglese fotografare esige to show come sparare
Quindi insomma non è una cosa dei soli popoli primitivi e quindi l'idea che Celli l'anima
Ti rubano l'anima quanto viene fotografato e quindi qualche frammento qualche polvere di questa paura ce in questi documentari e invece è tutto questi sono non c'è in questo bellissimo pezzo di cinema perduto perché non è un documentario è un'esperienza di vita e come molto delicatamente ci ha detto il suo autore
Merito della sua formazione
Nella sua formazione personale e della sua formazione sociale perché i rapporti con questi minatori erano comunque intensi
Ma anche Complessi perché era un giovane ma era contemporaneamente
Il nipote del padrone però era anche un testimone e partecipe
Asceso con loro non aveva avuto l'atteggiamento tradizionale che veniva attribuito alla proprietà
E quindi tutto questo fascio di relazioni complesse io non so neanche se sono stato capace di dirle bene ma sono cose molto intense molto forti e questo documentario gronda forza
La denuncia sociale che ne esce e molto più forte perché non viene enunciata perché non viene drammatizzata perché viene mostrata e in forma così asciutta
D'aver rinunciato a un commento parlato è stata una soluzione quanto mai opportuna
Io credo che questo sia uno straordinario frammento anche perché
Il
Il regista perché questa dall'autore e regista di questo pezzo poi è stato portato via dal dal luogo degli eredi
Come un killer no che viene dopo il delitto viene portato subito via è andato addirittura Oltreoceano compra tre killer e quindi è
Penso che anche per lui sia una cosa molto importante riappropriarsi di questa sua storia non non posso e non voglio dire di più ma tutto questo si sente in questi minuti di documentario che non è un documentario e vi voglio finire dicendo che
Il l'autore il regista anche scattato straordinarie fotografie in cui il mondo che Emanuele Macaluso Cia descritto con altrettanta partecipazione umana
Bene si vede buona parte di tutto questo
Io adesso sto zitto ma propongo che il Complesso di quest'opera così importante
Non vada diciamo limitata alla sola Sicilia esso ai soli parenti e familiari amici dell'autore questa euro una materia prima della storia d'Italia che va valorizzata
E quindi io ringrazio l'autore e ringrazio anche Manuele Macaluso che ho conosciuto tanti anni fa e che non solo per tutto quello che ha fatto ma anche per come è stato capace oggi
Di corrispondere a questo momento affettivo esperienziale patemi con lo so come dirlo siamo tutti coinvolti emotivamente e questo è un grande pregio degli autori dei relatori e soprattutto di questo pezzo di cinema grazie
Grazie professor Menduni io adesso chiamerei un
Un collega un amico uno scrittore che Gaetano Savatteri chiaro tra i suoi meriti quello di essere nato nel triangolo Feudale descritto dal senatore Macaluso
Grazie grazie
Dico volevo dire innanzitutto questa cosa che vedendo queste immagini come diceva la bellezza straziante
Perché la bellezza che piedi fatica piene di quello che dicevo Macaluso
Uomini che non sono uomini uomini che non ero consigliere più comuni bambini che non venivano considerati i bambini
Io vengo della Carnia introvabile
Sono cresciuto il già le miniere erano chiusi da poco ma ricordo uomini piegati in due deterrenza di miniere otto anni ed ero rimasto piegato in due perché quello quindi sacri sulle spalle
Vivevano Gran Premio aveva piegato la colonna vertebrale sono le stesse immagini voi vedete cinquantadue pensiamo che questo questo mondo del regista il plume del Maggi credo bisogni Salgado raccontano questo semplici del mondo dove questa cosa c'è ancora
Ci sono nuove bestialità faticose anche nelle mossero dopo non è che dobbiamo solo considerando un documento di archeologia sociale
è un documento credo e all'attualità dico ed è un documento di grande bellezza difficile per usata per la bellezza quando
Di fronte alla sofferenza ma c'è una sofferenza perché nel un certo incerte immagini caravaggesca
Che cosa è stato però lo zolfo in Sicilia giace abbia citato ma Macaluso diceva non ci sarebbe la scrittura in Sicilia se non ci fosse consorzio se non ci fosse stata l'avventura
La solfa uno per un motivo quello che ha detto beh insomma cioè l'uso di avere cambiato la faccia della Sicilia
Quell'immagine della del contadino piegato sul campo che aspettava raccolto il bracciante vittima del delle angherie del principe che abitava lontana del campiello del Gabellotto mafioso che faceva da intermediario tra il proprietario del feudo ebbene dice il salariato e Sciascia descriveva dicevo il salariato l'operaio può forse una figura di tre operai mo'l'inizio dell'Ottocento e l'unico modo della Sicilia per agganciarsi e alla rivoluzione industriale l'unico modo che conosce la Sicilia tranne alcune altre il sole a Catania Palermo diciamo più industrializzate
Ed è vero quello che si sa perché forse nella il vi fa un po'della zona fa azzuffa irrompe nella vita sociale Sicilia nell'Ottocento già agli inizi dell'Ottocento
E se voi vedete moltissimi scrittori che sono siciliani ma che naturalmente sono scrittori nazionali ed europee
Hanno a che fare con lo zolfo Verga e questa cosa perché a scriverlo somma l'appello che forse molti di voi averlo letto
Ebbene cabine da una zona del catanese che è legata allo zolfo
Una zona devo dire che diventerà anche un po'posto lunedì di sbarco precluso zolfo questi questi lingotti di zolfo che avete visto quando viene liquefatto alla pietra poi venivano spediti
Lei poiché copie dei porti partivano per per tutto il mondo
La Sicilia dal proprio il terzo dice risorse quindi beghe legate al dottore
Pirandello legatissimo alloggio
Rendendo
Sua moglie sua moglie diventa ma parte proprio perché si è allagato dove la moglie aveva investito tutti i soldi della sua dote
Aveva il nuovo vicino Agrigento
E in quel momento
La moglie di Pirandello che già stentava a di circa mille ad agganciare la fantasia del merito a stare al livello del marito per l'uso delle gambe perché perde la sua funzione
Quei soldi della dote dovevo seguire a far vivere
Sbagliata mentre la famiglia Pirandello in quel momento quando arriva il telegramma in cui Grande dodici e tutto è finito stata allagata abbiamo perso tutto
Tutto il capitale D'Amuri dipendendo
Tradotto paralizzate da lì ne aveva una malattia che perseguite da tutta la vita ci sarà l'ossessione anche riprendendo alle prese con questa
Cioè naturalmente Cha Cha Cha cha figlio d'un capomastro insulsa
Cerca mille suo padre lavorava a Porto Empedocle la dogana laddove avevamo tutte le
Questi lingotti di zolfo che venivano poi partivano per presto del mondo e c'è perfino un racconto di Camilleri sito del figlio del Negus che ambientato proprio in quell'istituto di cui parlava Macaluso
Che in effetti il figlio del mondo sit-in pervenne studia a Caltanissetta dopo perché spediti era quello di riportare il know how come si dice adesso poi nel suo Paese
Che lo zolfo
Diventa scrittura
Solforico penso dell'istituto e non solo per la sua natura luciferina e la scrittura essendo qualcosa di luciferino e demoniaco e di etico
Ma credo anche perché obiettivamente questo cambio di passo nei luoghi dove vive un periodo di zolfo
Il tempo lungo della sede nel tempo lungo che ha raccolto veniva modificato Sciascia racconta edilizio fratelli che ogni settimana prendevo la paga che veniva chiamata la giusta anche se spesso giustamente si passi magari
Ma lo pagava sapendo che il lunedì successivo da giorni andò di nuovo torna a fare la mia e dove i diverbi accanto alla morte come ci racconta come Ferruccio de
Frequenti incidenti
Anche i riferimenti non c'era solo la morte c'era anche tantissimi incidenti che potevo
Ferito o immobile o la malattia spendevo tutto quello che avevano
Lo so fa dato rispetto al contadino
Spendiamo in abiti spendeva in anche in vino
Rissoso
A all'operaio che nel fine settimana aveva inventato il fine settimana per conto di non c'è fino a settimana c'è ragione di pioggia eccellenti sopra basta non c'era lui che è necessario
Non saprebbero fare il clown perde recita questi in modo intimorite questo modernizza moltissimo la scrittura e la Sicilia che riesce in questo modo al collega sì prova respiro
La sosta industriale e l'Ottocento e il Novecento
Sicilia io dico sempre la Sicilia come metafora degli procede l'iter del mondo
Di questi grandi scrittori veramente infelice di zolfo
Questo documentare queste immagini ci fanno capire quanto fosse forte potente questo questo zolfo che entrato alla scrittura di grandi scrittori non c'hanno raccontato Solazzo farà ma chi ce l'ha con Franco adesso il mondo
Grazie Gaetano Savatteri chiederei a Giuseppe Ayala
Al senatore Giuseppe Ayala prego divenire sul palco
In qualità
Esponente di spicco del triangolo feudale e cugino dall'autore sopra
Cioè io sarò brevissimo ragazzi perché onestamente non ho nessun titolo per prendere la parola oggi sono un quello di essere cugino Gianfranca io
Però due parole le voglio dire
Bravo ci sto arrivando bolla e parlava anche di tempo però parla perché dite dovete sapere che Gianfranco ed io siamo figli unici
Qualche elemento anche del dato anagrafico luglio di dodici anni più grande di me
Per cui quando uno è una vera miniera e girava queste immagini che insomma
Non riesco a trovare l'aggettivo giusto io lo trovo veramente straordinari io me c'era un bambino illudono stamattina mi ricordava ulteriori ma ci può
Portava un la per la prima volta quando avevo nove dieci anni io non sono mai sceso giù così mi spaventava
Mentre l'unica più grande quindi allora la macchina ha preso è sceso giù ricavato quelle immagini e io ho passato la vita avesse orgoglioso di avere questo budget perché perché è stato per me un esempio di riferimento una cosa sapevo che in una cosa nuova e mi ha potuto eguagliare gol Gianfranco forse si vede ancora oggi era bellissimo
Il ragazzo simpatico magari sì
Su quel piano non c'era in concorrenza
Però lui dopo studi diciamo
Nelle scuole medie così con qualche difficoltà invece all'università esplose
Molto modesto potrebbe mai ma è stato un grande neurologo ha lavorato per moltissimi anni negli Stati Uniti America a livelli diciamo da scienziato diciamo e quindi motivo in più per essere orgoglioso di essere suo cugino e poi non avendo fratelli né lui né io io penso che il sentimento che ci lega se non è uguale a quello che lega due fratelli ci somiglia moltissimo
Malgrado la differenza d'età naturalmente non rende assai più autorevole
Prologo fare un'osservazione a proposito di Emanuele Macaluso
E il notorio non forse in questa sarò anche banale
Io sono un grande ammiratore del manuale Macaluso
Come persona come uomo come vecchio sindacalista con un mutuo viticolo
E se mi consente manovre come amico
E sono partito da lontano in questo
Perché a casa nostra
Il nome ma non è mancato uso non si poteva pronunziare
Perché mio nonno del sub nemico di classe
Lui era schierato con il sindacato sindacato la CGIL Zoff fatali è il nonno momento movente padrone era uno dei palloni quindi del Nemico di classe
E pensare che partito allora è da molti anni che lo posso dire abbiamo una grandissima sintonia di vedute con Manuele credetemi una cosa che mi riempie di orgoglio per la grande stima che io ho sempre avuto per quest'uomo che ha onorato veramente alla storia politica e sociale della Sicilia stamattina l'avete visto
Che al novantacinque andiamo non è che tanto normale parlare con questa lucidità e con questa forza brutti infatti lo dice perché se no non è una forma di vanità
Gli ho guardate io vedo la cosa biologo o novantacinque anni perché naturalmente enfatizza il significato e il valore di questa
Di queste belle parole
L'avevo sentito recentemente a Palermo
In occasione dalla presentazione di una riedizione del suo libro sulla strage di Portella della Ginestra
Poi ho portato con me ad ascoltarlo mio carissimo amico e collega Peppino Di Lello membro storico anche due pool antimafia
E alla fine dell'intervento di Emanuele ci siamo detti che la storia
Siamo abituati chi più chi meno naturalmente a leggerla
Emanuele Macaluso tra far ascoltare la storia perché lungo e la storia
Quando Li Causi
Fece un comizio a Villalba è il capomafia siciliano con Calogero Vizzini non certo punto gli perché a sparare
Che un episodio storico Manuela su quel palco
Per fortuna lo colpirono sono nuove multe piaceva ascoltarlo stamattina
Quindi lui è la storia
Che
Si fa ascoltare abbiamo
E sulla storia voglio concludere il mio intervento
Perché e importante soprattutto per voi ragazzi
Presiede il giovane di affacciati alla vita molti di voi Nauru tutti se della futura classe dirigente di questo Paese
Perché è stato importante questa occasione stamattina
Perché ci fa capire come la storia
Sia fondamentale nella formazione di ciascuno di noi quando io leggo di questo progetto che ha suscitato grandissime polemiche grandissima reazione che prevede una riduzione dei tempi dedicati alla storia da scuole io inorridisco
Perché
La storia la cosa fondamentale il contributo fondamentale che ci dalla storia è quello di capire non sono il primo a dirlo sono in molti è assai più autorevoli di me vanno ribadito detto e ribadito
Se tu non conosci la storia non sia in condizione di cogliere
La realtà presente e meno che mai a immaginare il futuro
Stamattina abbiamo avuto abbiamo vissuto assieme un pezzo di storia che sarà utile soprattutto a voi grazie
Grazie tagliava grazie davvero prima di passare i ringraziamenti che saranno tanti ma insomma io vorrei intanto ringraziare chi ha permesso questa cosa quest'incontro Claudio Corbino presidente dell'associazione diplomatici prego
Grazie a tutti naturalmente sono io che ringrazio sinceramente
Tutti quanti voi intervenuti qui oggi per avere offerto agli studenti e all'Associazione questo momento così intenso in crescita
Così profonda io ho imparato tantissimo oggi ringrazio l'avvocato Anna Bessi per avere consentito questo felice incontro non è insolito che io impari tanto quando cioè Giuseppe Ayala che ci onora con la sua presenza spesse volte nelle nostre nelle nostre occasioni devo dire che oggi l'intervento del senatore Macaluso è stato veramente commovente e toccante illuminante
Se mi consentite una battuta abbiamo dato i leader della sinistra in Italia finalmente dopo profondo dopo tanto tempo
Io vorrei invece ragazzi soffermarmi su soffermarmi su alcuni spunti pochissimi che mi sono venuti così forti da questa opera così
Bella del del dottor Ayala così
Per le cose splendide terrina così emozionante così viva così toccante
Abbiamo visto un un un pezzo di vita reale e credo che attraverso questo specchio del passato possiamo renderci conto quanto questa generazione sia oggi fortunata nel vivere la vita che vive nel vive le nel vivere le possibilità e vive però attenzione ragazzi perché i carusi no di cui abbiamo visto le immagini altro non erano senonché gli ultimi di allora no
E in quelle generazioni italiane del dopoguerra
Io ultimi non erano come dire
Una novità non erano un fatto anomalo erano una parte integrante della nostra società essi oggi questa società grazie alle lotte interpretate
Da chi ci ci ha onorato della propria presenza qui oggi e grazie a quanto ha ricordato il senatore Macaluso ecco se oggi questa società
è riuscita a superare o a sì direi a superare per l'idea che possano esservi
Ultimi così ultimi all'interno del del delle nostre vite ciò vuol dire che oggi non ci sono gli ultimi ragazzi ciò non vuol dire che non esistano situazioni naturalmente diversissimi naturalmente non paragonabili
Ma che
Mettono
In dubbio
L'esistenza della vita della persona che vive alcune condizioni perso non voglio entrare nella nella nell'agone politico siamo in prossimità di importanti scadenze elettorali non è nel mio interesse nel mio costume però se come io spero questi iniziative possono sollecitare le coscienze dei ragazzi
Possano restituire loro e ragazzi riappropriati di della capacità di osservare di stupire ovvi
Di indignarmi
Ricordatevi che questo stupore in queste e questa indignazione Servolo per consentire agli ultimi di avere una vita diversa è oggi esistono gli ultimi come esistevano allora e allora poiché la storia è stata più volte citata
Vorrei recitare la tormentata conoscono volevo una una parte finale di una canzone un grande autore grande nostro amico che Francesco De Gregori che scritto questa questa canzone che si chiama la storia siamo noi la parte finale dice
La storia siamo noi
Siamo noi padri e figli siamo noi Bella ciao che partiamo la storia
Siamo noi
Siamo noi questo piatto di grano con questo auspicio ragazzi vi dico buona fortuna e grazie di cuore per assenza di
Grazie a Claudio Corvino e e ai duecento ragazzi in sala peraltro se qualcuno di voi vuole fare una domanda basta respinga il tasto con la scritta in italiano spicca riflette il prospetto
Scritto
Se volete fare una domanda ai nostri protagonisti se no ringrazio tutti comincia con ringraziare il senatore Mario Macaluso professori come indurmi Gaetano Savatteri
E i fratelli Ayala La sette e Gianfranco grazie