"Ex-Jugoslavia chiama. Italia risponde. Proposte e progetti contro la guerra"

Invitando le persone che hanno accettato il nostro invito ad intervenire a sedersi al tavolo della presidenza che sono Sonia leader
Di Belgrado presso dico Presidente dell'Assemblea dei cittadini di Helsinki
Il professor Antonio Papisca dell'università di Padova per per presidente del Centro per i diritti umani dell'Università di Padova a tutti quanti voi ben conoscete
E tra qualche minuto arriverà anche lo scrittore bosniaco di Mostar Predrag Mazzei diretti che è già arrivato a Perugia e sta
Bene in un caffè alle arriverà tra tra pochi minuti
Insieme
A queste persone che vi ho presentato cioè al tavolo della Presidenza ci sono anche Giulio Marcon della associazione per la pace Raffaella Bolini dell'Arcigay insieme a moltissimi anche degli altri presenti
Lavorano
Nel Consorzio italiano di solidarietà organismo con il quale il comitato promotore di della marcia per la pace Perugia-Assisi a promosso questa iniziativa
Ringraziamo tutti gli enti locali che hanno accettato il nostro invito ad essere presenti a questo appuntamento di riflessione che precede la marcia di domani perché ci per questo questa loro presenza è un incoraggiamento un segno importante di attenzione al lavoro e alle riflessioni che oggi andremo a a sviluppare ci sono moltissime da domande aperte
Sul nostro lavoro così come sul futuro della ex Jugoslavia noi ogni volta che facciamo la marcia per la pace Perugia-Assisi cerchiamo sempre anche di costruire un momento di riflessione
Perché sappiamo appunto che l'impegno per la pace non può durare un giorno solo come qualcuno tentavo qualche volta tende ad attribuirci ma deve essere un impegno continuativo duraturo e poco oggi quanto mai siamo chiamati a riflettere lo vogliamo fare proprio partire anche da questa Assemblea siamo chiamati a riflettere sul che fare dopodomani che fa che che cosa andremo a fare lunedì quale sarà il futuro di questa tragica guerra nell'ex Jugoslavia e quale sarà il futuro dell'impegno nostro dell'Italia per ricostruire le condizioni della pace in quella zona ma ma martoriata
Ci sono moltissime domande aperte dicevo
Dobbiamo dobbiamo dovremo dare un giudizio sull'accordo delle della spartiti spartizione della Bosnia che si sta per realizzare dovremmo riflettere sulla nuove emergenza che ormai alle porte il nuovo inverno che sta arrivando ed e dovremo ancora riflettere sul problema della ricostruzione economica e morale
Di tutte quelle zone colpite dalla guerra dovremmo insomma discutere del futuro nostro della Jugoslavia e dell'Europa
In questi anni abbiamo spesso sofferto un grande senso di impotenza la sensazione che nonostante il nostro gran fare
Non si riesca a cambiare molto
Sappiamo però abbiamo anche potuto constatare con le nostre mani che invece che tutto questo non è vero
Che il nostro piccolo contributo è indispensabile ed è indispensabile che de venti sempre più maturo questo impegno che dalla solidarietà per dirlo con una battuta si passi anche alla politica
Ecco questa assemblea avrebbe voluto essere una assemblea con doveva essere un'assemblea con i politici volevamo avere qui con noi oggi rappresentanti delle del Governo il ministero il ministro degli affari sociali ministro degli esteri per discutere con loro per porre le domande per porre soprattutto le esperienze le riflessioni che abbiamo maturato nel lavoro concreto
Come vedete di questi politici non ce non ce n'è traccia in questa Assemblea non hanno accettato il nostro intinto e con grande amarezza Rodotà uso lo diciamo perché speriamo che davvero giunga presto il giorno in cui la società civile potrà e noi potremmo essere davvero fieri di avere un paese un governo che abbia una sua politica estera politica internazionale
Davvero per la pace e per la soluzione di questi di questi conflitti ecco dicevo passare dalla solidarietà alla politica
Passare qualcuno diceva dai camion alla agli autobus come quello che è successo in questi in questi giorni per un giorno solo perché dopodomani ricominceremo con i camion nuovamente perché sappiamo quanto sia importante
E necessario continuare su questa strada ma per un giorno puntare tutti insieme un dito io dico quella di domani sarà deve essere un atto d'accusa
Che lo rimuoviamo tutti coloro che avevano la possibilità di impedire questa tragedia e non l'hanno fatto hanno la possibilità tutt'oggi di fermare questo massacro pacificamente e non lo fanno
Ecco tutto questo deve cambiare anche perché così il nostro lavoro sarà ancora più efficace
Storari ringrazio ancora della partecipazione ed ora la parola a Giulio Marcon per una introduzione di ai lavori di questo pomeriggio
Ma io non voglio essere molto lungo anche perché credo che il tempo che abbiamo dobbiamo utilizzarlo per ascoltare gli amici gli ospiti che sono presenti questa sera
E anche per avere una possibilità di confronto tra esperienze
E tra le persone che hanno lavorato in questi mesi per porre fine alla guerra l'ex Jugoslavia
Flavio faceva riferimento al passaggio dal camion e pullman bene la marcia di domani non è un episodio isolato di un movimento per la pace che all'improvviso si è accorto o si risveglia
E si accorge che c'è una guerra drammatiche Numana pochi chilometri da nostre care sappiamo tutti che non è così che non è stato così
Due anni fa proprio in questi giorni una carovana per la pace di centinaia di pacifisti Italianieuropei attraversava viste la Slovenia la Croazia la Vojvodina la Serbia e si concludeva a Sarajevo
Proprio in quei giorni proprio in questi giorni si era appena conclusa una tragica tappa della guerra serbo croata si preparava la crisi bosniaca che da lì a pochi mesi avrebbe portato all'esclusione della guerra Sarajevo in tutta la Bosnia avevamo con noi sogna arricchite la nostra grande amica operatrice di pace
Di Belgrado che oggi ancora qui tra noi la ringraziamo per essere qui c'era il re mi Spike duecento per la pace di Sarajevo che purtroppo oggi non è invece noi per evidenti motivi
Avevamo in quelle settimane iniziato a lavorare per la pace e la solidarietà con le popolazioni della ex Jugoslavia sostenendo i pacifisti gli oppositori al nazionalismo etnico aiutando i disertori accogliendo i primi profughi due anni sono stati due anni di impegno diffuso questi un impegno nuovo e con caratteristiche originali di fronte ad una guerra di verza alla quale forse non eravamo stati preparati la prima guerra del dopo ottanta nuove la prima guerra dopo la fine dei blocchi
Una guerra verso la quale i governi occidentali e l'Europa hanno fatto errori gravissimi
Con i riconoscimenti dei nuovi Stati senza condizionamenti e garanzia non mettendo in campo alcuna azione efficace di prevenzione non costruendo in Europa oltre quella di Maastricht
Dei cittadini multiculturale e solidale
Abbiamo in questi mesi certo marciato abbiamo fatto cortei abbiamo fatto sitting contro i signori della guerra e domani l'evento della marcia sarà un evento straordinario da questo punto di vista sarà la una grande manifestazione popolare partecipata di massa la prima grande manifestazione contro la guerra nel sequestrare in Europa
Ma la cosa più importante che in questi due anni abbiamo fatto è stato questo grande moto di popolo fatto di volontariato di solidarietà di azioni di pace
Che ha portato lo voglio ricordare cinque mila persone a partecipare con la marcia su Sarajevo conversava con Time for Peace alle azioni di pace nell'ex Jugoslavia che ha portato più di dieci mila persone volontari pacifisti operatori della solidarietà a fare volontariato a promuovere missioni di pace a fare tante piccole cose concrete nei campi profughi nelle zone distrutte dalla guerra in tante città della ex Jugoslavia
Un moto di popolo che ha portato a raccogliere più di cento miliardi di aiuti per le popolazioni colpite dalla guerra ad accogliere spontaneamente migliaia di profughi nel nostro Paese di disertori di bambini e di donne ad organizzare tante campagne di aiuti
Di raccolta di invio di medicinali di punti sanitaria
Tra gli dicevano passare dalla solidarietà alla politica ma questo impegno
Questo questa nostra iniziativa che ha voluto congiungere proprio questi due elementi se caratterizzato presto e non puramente un impegno umanitario non puramente un impegno
Di Aiuto
Spontanea un impegno pacifista e politico contro la xenofobia e razzismo etnico una solidarietà per ricostruire ponti di convivenza sui luoghi del conflitto sui luoghi della guerra accanto alle vittime e non solo nelle nostre piazze
Abbiamo capito che la guerra nella ex Jugoslavia non è qualcosa una follia che sta ai confini della nostra Europa
Abbiamo capito che questa guerra riguarda noi il futuro della nostra Europa di tutta l'Europa dall'Atlantico agli Urali
Razzismo etnico xenofobia intolleranza nazionalismo antidemocratico affondano nelle stesse radici ad est e ad ovest
Sia che si tratti della pulizia etnica che è obiettivo e non conseguenza di questa guerra in Bosnia e nella ex Jugoslavia
Sia che si tratta degli immigrati turchi che muoiono i roghi naziskin della profanazione di cimiteri ebraici o di bambini nomadi che muoiono e nostre caserme e bene queste radici questo impegno contro la costruzione e contro nasce in Europa violenta e dei nazionalismi etnici questo impegno l'abbiamo messo in questa azione di solidarietà
E allora la guerra nell'ex Jugoslavia è sicuramente un banco di prova per tutti noi è un banco di prova per un futuro di pace di questo continente
E di fronte al grido di pace a questa chiamata di pace di giustizia che ci viene dalle popolazioni della ex Jugoslavia c'è un'Italia che ha risposto come dice il titolo di questa nostro incontro e questa Italia che ha risposto a un'Italia generosa civile unitario di pace e solidale
Di cui purtroppo non tutti i mass media si sono accorti in tempo e se non tutti si sono accorti quando con pigrizia retorica si sono chiesti per mesi ma dove sono i pacifisti se ne sono accorti purtroppo solo quando Guido Sergio e Fabio sono stati assassinati Agordino accorsi nel maggio scorso in una missione di pace
Ecco lì dov'erano i pacifisti ecco lì dov'erano i volontari della pace sarebbero qui tra noi Guido Sergio e Fabio sarebbero ancora impegnati nella solidarietà con le vittime e voglio proporvi di ricordarle rivolgere alloro un caloroso applausi
Questa Italia del volontariato della pace quest'Italia della solidarietà degli enti locali di tanti enti locali e del mondo del lavoro del mondo sindacale delle donne dello e dei loro movimenti di gente normale ha risposto e si è mobilitata
Ha capito che la convivenza si ricostruisce con la pratica quotidiana con la solidarietà concreta
Un'Italia che ancora oggi al lavoro e che domani percorra qui ventiquattro chilometri fino ad Assisi dopo averne percorsi tante tante migliaia attraverso l'ex Jugoslavia per portare aiuti
Ma c'è anche un'Italia che non ha risposto ed è quella dell'ex ministro degli esteri Gianni De Michelis e con la sua sfrontata leggerezza
Ha avuto modo di Chiara re nel passato l'Italia non ha nulla da rimproverarsi nel mondo non c'è alcuno Stato che posta dire di aver fatto di più e quella del ministro Andreatta che di fronte all'uccisione di Guido Serge Fabio ci chiamò a raccolta per dirci di stare più attenti
E non sempre proporci io non seppe proporre niente di nuovo di costruttivo se non le scorte armate ai volontari
E quella del governo e dei governi che non hanno saputo mettere in campo alcun autonoma azione diplomatica che si sono adagiati alla Realpolitik all'immobilismo della politica internazionale
Che hanno accettato incondizionatamente riconoscimenti che hanno messo a disposizioni ben sedici basi aerei per la per una inutile e rischiosa operazione gestite dalla NATO che non hanno sostenuto l'ONU né politicamente né finanziariamente
L'Europa Italia hanno molte colpe
Soprattutto quella di non aver sostenuto assecondando invece le scelte che avrebbero portato alla guerra le forze di pace della ragione della convivenza e che si stavano ponendo a questo suo conflitto se stavano ponendo la deriva bellica degli avvenimenti
Ha preferito il dialogo con i governi che non volevano la pace al sostegno dei cittadini della società civile che erano contro la guerra l'Italia non ha avuto una sua politica di pace verso i Balcani aree la Realpolitik è stato purtroppo ciò farlo
L'Italia che non ha risposto e quella del governo dei governi che non ha colto i profughi delle vittime di questo conflitto che ne ha accettati solo dieci mila
Contro i settanta mila della Svizzera e duecentocinquanta mila della Germania profughi che stavano scappando alla morte e alla guerra di un governo che ha inviato scarsi e pochi aiuti umanitari che non ha utilizzato i fondi della legge tre novanta per gli aiuti che non sostiene volontariato gli enti locali
E questa Italia dal cuore piccolo e dall'intelligenza mio padre dell'inefficienza e della irresponsabilità
Ma l'Italia che ha risposto che sarà presente alla marcia di domani è un'altra
Ed è per fortuna più consapevole
Non la cultura della responsabilità l'abbiamo messa al centro della nostra azione e della nostra iniziativa anche ricercando un rapporto positivo con istituzioni centrali e locali
Richiedendo l'applicazione della legge tre novanta cercando collaborazione cercando coordinamento con l'azione del governo
Continueremo a farlo ma fino a oggi non ci siamo
E oggi il Consorzio italiano di solidarietà e l'Anci l'Associazione nazionale comuni d'Italia
Annunciano che se il governo non cambierà atteggiamento se non sbloccherà i fondi Walter novanta e non coordinerà e programmerà piano di accoglienza dei profughi rivedranno la loro partecipazione al tavolo di coordinamento
Di fronte a un inverno che avanzare commi e delle migliaia di vittime in Bosnia impronti tutine del governo inaccettabile
Vado a concludere abbiamo costituito creato il Consorzio italiano di solidarietà questo organismo che raccoglie più di centosessanta realtà del nostro Paese proprio per dare maggiore continuità coordinamento ed organizzazione alle tante iniziative di pace ed aiuto promosso in questi mesi
Abbiamo ufficio stiamo costruendo uffici a Spalato a Belgrado Zagabria fiume facciamo opera di monitoraggio sui diritti umani gestiamo campi profughi organizziamo convogli di aiuti programmiamo l'accoglienza ovunque
Per noi a differenza del Governo i profughi le vittime di questo conflitto sono tutte uguali sia che si trovino in Croazia che in Serbia sia in Bosnia e Macedonia
Sono azioni di pace quelle che facciamo con le donne in nero ecco le donne di tutte le mie della ex Jugoslavia ed i pacifisti di Belgrado a Sarajevo con la testimonianza non violenta a Mostar contro la pulizia etnica
Non siamo le crocerossine dell'Olocausto come qualcuno con scarso buon gusto ci ha definiti
Siamo pacifisti volontari operatori della solidarietà che hanno scelto da che parte stare
Con le vittime dove conflitto produce le sue conseguenze più tragiche con i pacifisti e di cittadini democratici non siamo filo qualcosa o facciamo il tifo per qualcuno o meglio si facciamo il tifo per coloro che tra i serbi croati bosniaci gli sloveni e tanti altri sono contro la pulizia etnica il nazionalismo la violenza vogliamo dargli voce anche con il nostro sostegno
E non c'è pace senza giustizia e non c'è convivenza senza solidarietà
La cosa più urgente oggi è far tacere le armi e poi costruire una pace giusta difendendo i principi della multietnicità dei diritti umani e della democrazia facendo della Bosnia il primo grande territorio dei militarizzato dei Balcani
E con la solidarietà non solo con gli aiuti non solo con me
Le tante cose che facciamo e che portiamo Lima con la cooperazione di integrazione in Europa un'Europa nuova che anch'essa deve rispondere al trio dall'ex Jugoslavia
Il futuro dell'Europa e nella ex Jugoslavia e il nostro banco di prova in Occidente che non l'OPA dell'estate in Georgia nel Nagorno e anche in Russia dove queste ultime ore sembrano portare nuovi rischi di violenza e di guerra
La pace e la prima sfida ma la ricostruzione sociale economica della convivenza
E il secondo per evitare l'impegno con la Jugoslavia con la ex Jugoslavia come lo è oggi per la Palestina per Gaza e Gerico per una pace che abbiamo inseguito per tanti anni e oggi riesce Primi passi e che questa marcia la assemblati oggi salutano
Cara sogna di caro professor materiale dice caro il brand Spike che oggi non si è potuto essere qui tra noi
Sappiate che non vi lasceremo mai soli a Belgrado a Mostar Sarajevo a lottare contro la guerra e di nazionalismo etnico
E non lasceremo mai soli i nostri amici di Zagabria di Fiume che chiedono rispetto dei diritti umani e quelli di Tuzla di Novi Sad che difendono a denti stretti la convivenza
Vi saremo sempre vicini
Ci vedrete ancora per le vostre strade per le vostre città i vostri villaggi a sostenere via Deruta dei profughi a portare aiuti ex jugoslavi ormai entrato nelle nostre case nel nostro lavoro nei nostri discorsi quotidiani
E non ci fa non ci fermeremo non ci fermeremo perché perché per noi la pace è una cosa seria non è solamente far tacere i cannoni ma costruire la giustizia la solidarietà
Ma intanto dobbiamo ridurre i cannoni al silenzio e per questo che domani marce Reno marce Remo fino Assisi questa città simbolo mondiale di fratellanza tolleranza e ditelo quando tornate nelle vostre città
Ditele raccontate da tutti
Perché qui ci sono tanti amici e tanti amici e tanti di più ce ne saranno domani che vogliono essere al vostro servizio e vogliono essere per voi un grande megafono per rendere più alta ed ascoltata la vostra voce
Diamo intanto anche il benvenuto alla professore materie dice frattempo arredato
Ho solo nel frattempo un'informazione tecnica sul mio sui nostri orari
Ora ci saranno gli interventi previsti che poi apriremo il dibattito veramente con dei tempi contenuti però chi di voi corali intervenire lo potrà fare fino alle ore diciotto alle ore diciotto abbiamo deciso di dedicare l'ultima ora del di questo nostro incontro ad una approfondimento proprio di questa prima voi questo primo passo di pace che si è realizzato in nel Medio Oriente e per questo approfittando della presenza di Nemer Hammad
Responsabile dello alle in Italia e di Giuditta Ariel di del comitato esecutivo di Peace Now applicheremo uno ore un'ora diciamo quindi dalle sei alle sette per approfondire ecco questa situazione quindi siamo i tempi sono un po'contenuti però credo che se ci rispettiamo un po'tutte le regole credo dovremmo riuscire ad utilizzare per il nostro tempo
Un piccolo disguido la l'intervento l'intervento ora che appunto
Atta attendevamo quello di sogni élite che ho già presentato appunto come ho detto o presidente dell'assemblea dei cittadini di Helsinki
Una delle più tenaci oppositrice del regime di Milosevic che abbiamo incontrato
In numerose iniziative nella ex Jugoslavia dalla carovana di pace la manifestazione che facemmo proprio a Belgrado lo scorso anno e a lei il compito di darci alcuni nuovi informazione sulla situazione e sulle prospettive
Ha già rimembranza
Guarda Hamas
Residente ad avvenimenti al giuria spiccia
Grazie
Tuo gli esagoni
Under tenti finisca al settembre
Ha in mente
A Nando avvio
In Trieste
Tu Stars alpi scaramantici
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Vi organizer depistare avanti casi o anime andrà
Erwitt probabili vere
Io trappisti
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Vittimista ecco semi imperversa a pesanti
Dal vuole tu spread in forma io Pasquali
Mentre ascoltavo Giulio all'inizio del suo intervento ricordavo minimamente che due anni fa proprio due anni fa il venticinque settembre in questo giorno ho incontrato molti di voi a Trieste
Proprio mentre stavamo per cominciare la nostra carovana per la pace nella ex Jugoslavia in quella che ancora si chiamava Jugoslavia abbiamo organizzato organizzammo quella carovana probabilmente con l'idea forse utopistica forze idealistica
Che si poteva attraverso queste forme di iniziative di iniziative civili attraverso questa forma di intervento civile prevenire l'allargamento della guerra
A del bis del Piscarano Arnoldo
Dente Sachs si
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N ad sì cioè scienza cioè spesso
La Carovana della Pace certo è fallita nel suo intento di prevenire la guerra ma invece riuscita avuto successo sotto molti altri aspetti innanzitutto ha avuto successo nel riuscire ad aprire uno spazio per i pacifisti italiani per i pacifisti europei per i pacifisti di Paesi anche più in là dell'Europa per riuscire a farsi che tutti questi pacifisti fossero coinvolti trovassero un ruolo all'interno di una tremenda guerra civile un ruolo forte così come non è mai successo che io sappia in nessun'altra situazione del genere
Guai da tre anni verrà fuori agli saremo Mostar ad Accra in silenzio
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Mentre le granate cadevano su Sarajevo su Mostar su tanti altri luoghi nella ex Jugoslavia i pacifisti ci stavano lì andavano lì sono andati
E non per essere turisti anche se intendendo questo termine nel senso più nobile
Ma per cercare davvero di aiutare la gente per cercare davvero di temere questa gente in contatto con il mondo esattamente nel momento in cui questa gente si sentiva più abbandonata più isolata dal mondo esterno
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Sfortunatamente questi sforzi fatti dai pacifisti italiani ed europei non sono stati valutati con attenzione spesso addirittura non sono stati neppure
Coperti dai media dei mezzi d'informazione
Il dibattito sull'intervento militare in Bosnia si o no il dibattito se fosse possibile pensare di fermare con i bombardamenti le forze fasciste nazionalistiche razziste
Nella ex Jugoslavia ha preso ha catturato la maggioranza la gran parte dell'attenzione dei mezzi d'informazione
Ed effettivamente come Giulio ricordava la prima volta che voi mi avete detto
Che per la prima volta i mezzi d'informazione evitavano ascolto è stato quando è stato solo dopo la morte nell'uccisione di tre dei tre vostri amici dei tre volontari di Brescia
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Secondo me però oggi la questione più importante che dobbiamo affrontare
Non è tanto discutere ancora una volta degli errori compiuti dalla comunità internazionale così come dalle forze al potere nei Paesi dell'ex Jugoslavia onere sul sulle responsabilità di questa guerra
Secondo me oggi la questione più importante è cercare di capire
Come possiamo contribuire alla fine di questa guerra come possiamo contribuire a evitare che questa guerra si allarghi in altre zone dei Balcani e come possiamo contribuire che guerre simili possano accadere
Innanzitutto nei paesi postcomunisti e non solo in quelli in Europa
Quei dal sax
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Va in rete in io ero
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A partire dal fatto che gli accordi di Helsinki sono stati violati nel caso della ex Jugoslavia e in alcuni casi in ex-Unione Sovietica di fatto siamo entrati in un'altra epoca storica
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No avviare intermezzo
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Dico che gli accordi di Helsinki sono stati violati perché i confini in nella ex-Jugoslavia e in alcuni casi come dicevo nella ex Unione Sovietica sono stati cambiati con la forza o attraverso atti unilaterali
E ci troviamo all'interno di una situazione in cui nascono nuovi cosiddetti Stati-nazione io dico cosiddetti perché questi statini considero invece propriamente Stati è tecnici
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Io penso che c'è molta ipocrisia da parte da molte parti anche da parte di della sinistra e anche in pezzi del movimento pacifista quando corre quando ci si sorprende che del fatto che la comunità internazionale abbia accettato la partizione la spartizione etnica della Bosnia Erzegovina
Non c'è da stupirsi perché la stessa comunità internazionale due anni fa
Ha accettato la partizione tecnica della ex Jugoslavia e la spartizione su base etnica della Bosnia Erzegovina non è stato altro che un passo ulteriore di quella prima accettazione che era stata fatta per la Jugoslavia si sapeva tutti sapevano che senza in assenza di un contesto jugoslavo il destino della Bosnia Erzegovina era appeso a un filo appeso a un punto interrogativo
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Io credo che la creazione di stadi etnici e la negazione del principio del multiculturalismo della multietnicità come i principi fondanti delle società moderne perlomeno in questa parte del mondo
è la sconfitta non solo di chi fra noi a si è battuto per la creazione di una
Di una per una trasformazione democratica nella ex Jugoslavia ma una sconfitta per tutta l'Europa perché nel cuore dell'Europa in questo momento sta succedendo qualcosa di molto estraneo all'Europa medesima
E cioè la creazione appunto di Stati etnici la creazione di questo tipo
Di di società è qualcosa che avremmo noi europei voluto credere non accadesse non potesse accadere mai più all'interno del nostro continente
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E guardate questo principio si sta affermando non solo nella ex Jugoslavia ama in ormai sta prendendo piede in moltissimi dei paesi non comunisti sono appena tornata indietro dalla Moldavia pochi proprio di questi tempi dove ho partecipato a una conferenza Bender i in appunto una ruolo della Moldavia dove c'è stata nella scorsa estate una guerra civile e nonostante abbia partecipato a un dialogo fra le tre diverse componenti che lì si oppongono l'una all'altra e quindi questo sia stato un elemento assolutamente positivo questa capacità di sedersi insieme di dialogare
Sono tornate indietro con la netta consapevolezza che comunque entrambe ebree le parti siano assolutamente determinate a creare ognuna il proprio stato
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Dente o quant'in croniche sia Guerra io pianse Diego intese veri e difficoltà To Beckham
Eh sette sei infine sangue
Io per crescere a reggenti Sandro Querci Alma
Bah detti se macho inizia
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E stabilisce in crescita ellissi spetterà al palco Resia mi ci sta Minetti ma esservi al proprio lei Jean ambito insacca se si deve non cresce
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Vicino spicca il Kuwait Ottana mi è il verde al beni al proprio messo Isabel dentro è avreste
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Vivere qui da da è partisse
Easy Empress o uova ex così fare
Per tornare alla mia ex patria la situazione attuale molto molto schematicamente è questa
In Slovenia
ICI le persone che non sono di origine slovena stanno avendo Sempre più problemi ad ottenere la cittadinanza slovena
Fortunatamente per loro questa situazione è comunque più facile di quella che vivono i le persone che risiedono in Croazia che non possono dimostrare di avere limpide origini croate certissima origini croate e perché per loro la situazione ancora più difficile per non parlare di quant'è più difficile ancora la situazione
In quel terzo della Croazia che oggi dominato dai serbi e che nei fatti ha effettuato una secessione
Dalla Croazia spessa e per non parlare ancora della situazione della Bosnia dove appunto tre stadi elettrici ormai stanno per essere costruiti in Serbia
Si aspetta il momento in cui qualcosa di molto molto serio può succedere nel Kosovo
Il Kosovo che è stato espropriato della sua autonomia e dove gli albanesi stanno costruendo uno Stato nello Stato lo Stato una società parallela che vive fianco a fianco delle altre componenti che compongono il Paese
In Macedonia dove eh eh sopravvissuto in questi in questo periodo il solo Stato multietnico nella ex Jugoslavia anche grazie al la all'impegno che su questo si è preso il governo attuale della Macedonia cessa comunque Sempre di giorno in giorno più alto il gatto fra la popolazione macedone e la popolazione albanese
Vi dico questo questo così schematicamente
I faccia questo schema così rapido della situazione solo per dirvi che la spartizione etnica sta andando avanti non solo della Bosnia Erzegovina ma in tutta la ex Jugoslavia
Guai diretto lo strutto kabaddi Ispra abbonamento pay
Mi costa
Ma fra stavolta tu sei Debbie si sommano anche a Mosca difficoltà issues farmi tutto Cabal
Metto probabilistici ai no
Antochi a David my friends
Russa
Ambito Old Hall scoprì lì
Da
This is no something
Vicini al quinto ho letto K i capelli
Beh nasce all'estero One di sbatte
Agli proposte lista
Perché ho scelto di parlarvi oggi principalmente di questa questione
Perché questa una delle questioni più difficili per me da affrontare perché quando parlo di questo
Occorso senza di essere una perdente
Via Savona perdente come sono perdenti i miei i miei amici la gente che la pensa come me
Perché questa battaglia non avremmo dovuto perderla e invece bisogna dire che in questa fase i nazionalismi hanno vinto questa battaglia e noi l'abbiamo persa
Era al San Pedro mobili Webber de auto Odyssey cessa vistosa auto mo'a Davos o flauto ricco astratte io Pasquali
In mai opinione disse se il desiderio imminente
Accanto al product F è forte
A Eaton trim detto quanti anni and one shot Recon Struck altri
Invece e scuole in gran parte
In Saatchi abbonati quadripolo quei è stessi Scapagnini vecchio Pasqualina
Cioè qualcuno che pensa che è il modo di uscire da questo tipo di sconfitta sia quello di impegnarsi a costruire modelli in base ai quali sia possibile ricostruire la Jugoslavia io penso che questo sarebbe uno sforzo attualmente controproducente perché non si può ricostruire un Paese non si può pensare di ricostruire un Paese che è crollato a pezzi in questo modo così sanguinoso come è successo nel mio
Haider leader a oggi tutti is now potente
Paolo foto Everything tu metti sono Debis Signum è tecnico States far paraste X Richard o l'attende intoppi otto Crati
Andiamo grati
Anna rispetti o desse chioma all'mai no ritirai s'sul beef Forsyth
Vedi ovvero estera Brescia
Tu e di campo montiamo Crati
è tu Beckham
E mo'vai
A d'ai dia riciclaggio Sotheby's
Da risalto oltre Tanzi Jean Franco amministra tale Teresa tutto Democracy
Io penso che oggi invece il nostro dovere è cercare di capire come possiamo fare il possibile affinché questi stati o para Stati che si stanno formando che si sono formati lì
E che tutti tutti rischiano di essere stati autocratici non democratici non rispettosi dei diritti umani e delle minoranze possano essere forzati da una forte pressione a diventare più democratici Chiussi
Pisa atti
Anzi vi carte Estes verbi finisca del momento vende al cuore stocks invio Pascali ha ragione
Is back viene in avverte o anche dopo ho letto io restavo
Tom bit-rate vedrai via be'disegnò otterrete area medesima para star si spezza vi ho scarso dubbi
Topi potrà andava Isolation al qualcosa
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Io canto quoto cresciamo tu Serbia entro di ad batte era dei Velvet con io Vertov riprese anti-Haider vita ASS
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Poletti X vede vedo questo
But Poletti spiccioli o riunioni Händel stante Reality annate mai ove Reality
Anche aderì tubi Orleans under sai orda Onlus
Quello che voglio chiedervi oggi è questo
Non crediate che il nostro compito come pacifisti come attivisti della società civile sarà finito quando finirà la guerra perché quello sarà il momento in cui invece il nostro compito comincerà state attenti non vi fate ingannare da chi può pensare che questi stati autoritari para fascisti che nasceranno da questa guerra debbano essere isolati addirittura boicottati
Al contrario bisognerà invece li rafforzare il vostro intervento il vostro e il nostro intervento dovrete starci in Croazia in Serbia dovunque dunque potrete e comunque si chiameranno questi stati dovrete starci dovrebbe venirci dovrebbe stare lì con noi dovrebbe sostenerci dovrebbe aiutarci a lottare contro in nuovi poteri autocratici che lì si stanno si si si stanno creando sulla base del dei principi etnici questo è quello che vi chiedo credo che sia molto importante questo tipo di azione questo tipo di impegno non solo per lo sviluppo democratico dei Balcani
Questo tipo di iniziativa sarà fondamentale anche per lo sviluppo della democrazia qui in Italia abbiamo bisogno di costruire un movimento transnazionale contro il nazionalismo contro lo sciovinismo
Dobbiamo capire che la società civile deve fare più politica non più Realpolitik ama più politica più politica con i valori ma capace di essere ancorata alla realtà che non voli oltre alla realtà e questo è il modo in cui possiamo smettere di essere perdenti
Bene ringraziamo sogna lite che sicura che sicuramente incontreremo nei prossimi mesi nelle prossime settimane nelle nostre iniziative che faremo un ex Jugoslavia ma anche quindi Italia sognano da molte volte da noi ne siamo andati molte volte a trovarla
Organizzare iniziative di pace di solidarietà a Belgrado in tante altre ci Tariko dove sta facendo moltissimo organizzare la carovana per la pace di due anni fa appunto partita Trieste prove in questo giorno
Io ringrazio anche Raffaella per la traduzione molto efficace ha fatto delle parole di di Sonia
Darei la parola adesso a al professor Preda gamma dei geni dice scrittore dimostrare conosciamo tutti pubblicato in Italia dei libri mediterraneo
Epistolario dell'altra Europa
Scrittore e amico impegnato da tanti anni
Nel a fianco anche dei movimenti dei comitati
Delle iniziative di solidarietà di pace ricordo che c'è un contatto quotidiano un po'di di un contatto costante
Con le iniziative di solidarietà della città di Rea città che è gemellata con mostarda
Sono state fatte tante inizio diviso della da Ivrea ma non solo da Ivrea con la gente dimostra che ha oggi è sotto di fatto un assedio ed è sotto una cappa di foche non permette che arrivino aiuti umanitari ebbene professor ma più chiari cha cha
Incontrato più volte è venuto l'Italia ha partecipato le nostre iniziative ha scritto in questi giorni anche per il manifesto un articolo in preparazione la marcia l'abbiamo invitato le siamo molto contenti di averlo qui con noi io cedere subito la parola a lui grazie
Cari amici cercherò di indirizzarvi la parola in vostra lingua e per questo forse dovrei chiedere l'indulgenza io non sono uno oratore politico sono uniscono scrittore e non ho l'abitudine così di esporre
Discorsi sulla situazione politica soprattutto sulla tragedia che ha colpito il mio Paese
Sono commosso di vedere che la parte dell'Italia che risponde
Osservavo così viaggiando attraverso l'Europa nei vari Paesi soprattutto in Francia dove adesso sono più o meno insidiato
Osservavo l'atteggiamenti della gente come voi da una parte e d'altra parte la sordità e l'indifferenza e l'inerzia dalle istituzioni statali dovere Montale
Vivendo così fra vari direi Paesi varie città facendo la spola fra Zagabria dove lavoravo disegnavano università e Parigi dove adesso insegno alla Sorbonne
Cercando di andare fino a Mostar la mia città natale che al novanta per cento distrutta
Di cui la distruzione cominciata innanzitutto Play servi e poi continuata dai croati
Essendo uno di jugoslavi che avevano una origine mista dunque che sono sottoposti a questa orribile Polizzi pulizia etnica avendo un padre russo una madre croata
Divento come meticcio
In cresta ex-Jugoslavia che non doveva avere questo destino che sta vivendo
Mi chiedo quale esperienza posso più rapidamente più breve breve brevemente trasporre vicini
Non voglio ripetere quelle cose che sono già molto conosciute avete visto le immagini tragiche delle stragi vere
Delle degli assassinati circa in coro ansia Vukovar in Bosnia Erzegovina di varie città l'assedio di Sarajevo e cresta tragedia infatti dimostra
Sono le cose che non non soffrono di essere commentati sono vissute sonno
Scolpiscono la nostra il nostro immaginario e io non voglio tornare presto ma mi sono chiesto cosa posso dirvi
Non come una spiegazione generale ce ne sono tanti spiegazioni generali Mancuso mo'comunque come alcuni Cenni
Che possono essere forse utili a quelli che che fanno il lavoro che voi fate
In questo movimento pacifista con cui sono io collegato da un anno da un anno e mezzo e che ha fatto tante cose che aiutato tanta gente tanta povera gente in ex Jugoslavia
Parlare del popolo delle famiglie distrutte
Dovete immaginare che in Bosnia Erzegovina si rinvia e senza stipendi
Che mia vecchia gente che ne non non può andare a cercare le quattro ore del mattino un po'di cibo dove morire
E quando quando riescono a emigrare a venire fino a Spalato fino a Zagabria
Rimangano se rimangono senza niente rimangono senza niente come possessioni mandano con uno con una o non ricordo tragico che portano con sé noi incontriamo così
In questa situazione
Psicologi cacche voi avete sicuramente
Già visto
E d'altra parte noi diciamo intellettuali e io parlo in una città universitaria dove una volta venivo per fare i corsivi e letteratura generale di estetica di poetica e dunque mi indirizzò a voi da questi tra di voi che sono proprio studenti di cresta cita universitaria conosciuta come città universitarie nel mondo cosa fanno gli intellettuali
Intellettuali europei intellettuali dell'ex-Jugoslavia volevi dire su questo alcune parole tale una specie di testimonianza
Non voglio aggiungere la mia condanna a tutte e tre le che sono state fatte e dette sull'Europa il suo atteggiamento
Forse una parola comunque finora l'Europa ha vissuto
Sotto il dominio di una bipolarità
In questa bipolarità una superpotenza crollo
E l'altra prese un'apparente distacco
L'Europa si trovò in una posizione in un ruolo che non abituato esercita grazie a sviluppare e usa la vecchia retorica europea invece della vera effettiva azione abbiamo tutti sentito questa retorica che perderà credibilità
Tanti intellettuali europei proprio la condivido condividono con i loro governi non hanno niente da dirci
E non non c'è nessun aiuto da questa scappa
Ma vorrei dirvi non quale un sentimento degli quali sono i sentimenti dagli intellettuali dei cinque slavi dell'Europa dell'Est
Avendo un'origine così doppia
Russare ex jugoslava croata
Insegnando
Da un anno
Alla Sorbona proprio le culture e letterature Slade
Osservato queste
Questi atteggiamenti questi pensieri
Da una parte e questa parte voglio subito eliminare sono Cresti intellettuali che si schierano facilmente accanto a dei governi fra di loro e sono tanti che attaccavano negli altri cosiddetti dissidenti sull'altro regime che essa adesso sono diventati commise
A ridere i regimi nazionalisti
Sono tantissimi che non hanno coraggio di dire una cosa per per difendere in Croazia un in sé in serbo di Croazia in Serbia un albanese e così così via dappertutto non voglio parlare di loro
Voglio parlargli e dirgli un tema testimonianza di alcuni di noi che hanno creduto e conto che continuano a credere in un socialismo dal volto umano
Credo che loro passi Santi sentirebbe meglio se ci fosse più di socialismo a volto umano e meno di capitalismo senza volto
Questo è il mio atteggiamento e con questo atteggiamento dal vecchio regime ero diventato dissidente
Cercando di difendere pazzo a fare del saccarosio uso inizi in tutti i cani che erano condannati
E fra gli altri alcuni che sono adesso governatori in Croazia in serie B altrove e che sono diventati duri nazionalisti
Noi abbiamo sperato qui abbiamo sperato con voi con tanti di voi
E adesso stiamo vivendo le delusioni
E illeciti raccontarvi credo che sapete quello che avete visto sulle immagini credo che ogni anno trasmesso i giornalisti gli stessi Moni che sono andati posti amici questa questa Italia che risponde
Vorrei
Vorrei farvi cresta testimonianza che cosa abbiamo noi voluto e che cosa specie
Abbiamo voluto la libertà delle Nazioni e abbiamo i nazionalismi
Abbiamo voluto e io ho lottato con tanti amici per la libertà delle religioni
Là dove era stato
Impossibile ad essere diamo vari speci che vecchi cari carissimi che si associano all'inazione dei nazionalismi clericalismo e ortodossi in Serbia in Montenegro cari carissimi cattolici in Croazia
E una parte di gossip
Abbiamo voluto abbiamo lottato per la democrazia vera col viso umano abbiamo quello che io
Perché io
Così nominate nel mio libro epistolario dell'altra Europa che la vostra disposizioni in italiano abbiamo la demmo creatura io coi nato questa parola che
Non insisteremo capillari per dire che è un ibrido di democrazia di dittatura invece da democrazia che abbiamo voluto abbiamo la demmo creatura
Così così posto continuare chiamo presto una litania queste cose di cui di cui parlo
Alcuni credono tutta l'Europa dell'Est il miracolo del mercato libero ma non c'è merci
Accomuna ancora una una una una sua una un paradosso di questa di questa la situazione i continua ancora con alcune alcuni accenni su queste nostre
Delusioni
Viviamo più le transizioni che le vere trasformazioni in tutta l'Europa del resto non sono ancora le vere trasformazioni e trasformazioni vado in fondo vanno in fondo sono soltanto le transizioni e credo che succede in Jugoslavia può succedere altrove
Nelle forme non meno gravi
Abbattuti i regimi totalitari restiamo nonostante assillati dallo spirito del totalitarismo
Abbiamo denunciato la storia ma continuiamo a essere invasi dallo storicismo
Crediamo di conquistare il presente ma non siamo capaci di rovinare il passato
Abbiamo fatto tutto quello che abbiamo potuto per salvaguardare un'eredità
Adesso vediamo che al nel retaggio nell'eredità sono le cose che esplodono che sono molto molto pericoloso belle che fanno la guerra
Abbiamo voluto conservare la memoria adesso prevediamo che la Momo memoria si vendica e punisce
Ancora qualche cosa è surreale
Vediamo nascere alle volte la libertà le libertà
A non si sa che farne e si rischia di abusarne
Condanniamo abbiamo condannato gli utopisti mi e migliori fra di noi hanno ancora Nostalgia de utopica
Le divisioni si impongono ma non c'è molto da dividere
Come se fossimo eredi senza eredità
Constatiamo quotidianamente che le cose vanno male tuttavia le cose continuano da di andare
Fondiamo le nostre speranze sulla cultura ma la cultura stessa un misero rimedi
Ci auguriamo infine di uscire dalla miseria una miseria e ci accompagna come un'ombra
Molti fra noi avevano una fede cieca in un'Europa di cui più grandi spiriti europei non hanno mai cessato di dubitare
Esagero appena con questa litania
Il nostro orizzonte si disegna così a sbalzi in tinte oscure
Mancanza di idee forse di punti di riferimento certi difetto di valori verificati di Sam Pietro Banti
Fallimento dell'ideologia sfiducia nella politica
Perdita dell'azione della fede deviazione della fede incertezza incongruità da tutte le parti dispersione disordine
E molte cose si presentano sotto a forma di paradossi nel corso di questo passaggio dal totalitarismo al posto Tarita ritmo care volta peggiore di Capello che era prima
Ecco su questo è una testimonianza
Non soltanto sulla Jugoslavia non morire sull'anche anzi in questo momento tragico il più tragico nell'OPA Thérèse che quello sicché la situazione lei gli husaria non voglio rimanere chiuso in in un paese vuol riparare all'orizzonte che che il Comune so che l'orizzonte non me non è bello neanche per voi con tanta disoccupazione in un momento con il vostro Paese vive anche luglio una crisi latente ma non soltanto latente dove ci sono tanti giovani che non possono trovare se stessi nella loro Patti e nel loro Paese
In questo senso forse condividiamo queste
Sfortune
Non voglio parlare molto molto ma forse un debito
Sono nato a Mostar
Credevo che fosse una città di una convivialità straordinaria
Nella scuola non sapevo quale amico e musulmano serbo ortodosso io cattolico di un serbo di uno o di un padre russo ortodosso
Mi sembrava che questa cosa va
Si era
Pensavo che credenti fedeli
Dimenticheranno la lo scisma cristiano
Ho lottato proprio per sopra passare presto non dimenticate vanno pesate Ray Cusani e presso la parte del Mediterraneo che è stata spaccata
Dallo scisma cristiano da mille anni fa mille cinquantaquattro si è consumato
E proprio in questa parte la guerra non è religiosa
Ma l'odio disseminato attraverso i secoli è d'origine religiosa ce lo scisma cristiano doveva Enuta una enclave musulmana con tutte le contraddizioni che alimenterà alieno
E così che bisogna fare una lettura della situazione di questa parte tanto vicina da spot da un'ora
Ci vuole un'ora in itinere in aereo per venire fino alla Bosnia fin fino a Mostar dovesse uno sul fiume limpido limpidissima uno dei più belli
Io studiate meriteranno scrisse un scritto su di cresta non una parzialità di qualcuno che è in atto sulle sponde di questo piume una dei più belli del Adriatico e del Mediterraneo in creste cita di convivialità
In questo momento muoiano
Sono cinquanta mila musulmani voglio parlare di noi di loro io che non sono musulmano voglio dirmi qualche cosa che forse non sapete qui forse l'i giornalisti non riescono sempre a far far passare nelle loro altre notizie chi sono questi musulmani
Sono slavi come noialtri
Parlano le stesse lingue io ero nella scora vicino a un amico che si chiama Mustafà l'altra si chiamava Bacchi coi baffi sono rimasto finora migliore amico
E da adesso il nome di male in sede
Possono uccidere un musulmano
Ovvero gli ortodossi un cattolico
Bisogna chiedersi quale presta fede qual è il suo contenuto
In questo momento vi dico i musulmani sono in una posizione la più tragica di tutte
Sono riconosciuti con una nazionalità il mille novecentosettantuno
Finora erano me un po'serie di un po'croati un po'indeterminati non sapevano che cosa era erano e non li davano diritto di di confermare affermare la loro identità
Questo lo sentivano come un
Una grande difficoltà alcuni si voleva hanno così croati gli altri si volevano servi la storiografia croata faceva di loro clonati buoni la storiografia serba diceva sono tutti serbi si vede adesso come sono serbi quando
Generale Mladić sottoritmo sotto il comandamento mi di Milosevic Cile nere le stermina
In questa parte del mondo poi si diceva sono di una origine di un'eresia medievale che si chiamano poco mini vinceva era un'eresia vicina di alibi genesi che su esisteva nella Bosnia
Nessuno non ha potuto provare neanche questa teoria un po'romantica così un po'difficile difficile da da provare a loro erano la con noi parlando la stessa lingua alcuni credenti alcuni laici
Però poi fatto un doppio errore
Da tempo fa si cerca un paese una nazione musulmana che non sia intervista fondamentalista
Si credeva trovarla in una Turchia kemalista ma tutta la Turchia non è che mai vista dei problemi e c'era una nazione musulmana laica
Europa stessa fatta dagli europei sono tutti europei solari del sud sanità
Durante una durante una invasione in cui forse instabile sudano patto l'unica grande cosa nella storia europea hanno salvato l'Europa cinque secoli siamo stati il mulo antemurale cristianità che siccome si diceva forse il nostro il più grande contributo
Abbiamo salvato la prosperità dell'Italia dell'Italia rinascimentale dell'Europa centrale
Prima di questa invasione siamo stati allo stesso livello come voi varate le pere pesche in Macedonia le icone
Varati i monasteri tutta l'ex-Jugoslavia
E poi cinque secoli di tenebre che hanno
Condiviso con noi questi nostri fratelli musulmani allora vogliano citarli tutti dividerli tutti con con la corda dell'Europa
La Bosnia non ecco vai non c'è petrolio non c'è un interesse la stazza disfare noi siamo Posina ivi noialtri comunque le tutti
Intellettuali che vogliamo un po'giudicare apprezzare la politica che ci si offre
E infatti loro ecco stanno morendo a Mostar non hanno Dell'Acqua bene invece questa bella pagine Renzo ancora potabile si può soltanto scendere ah se si scende
Gliene così male incarnato in un stai per che uccide la donna ragazza la bambina
Che è scesa con un po'di con qualche cosa per portare un po'di acqua la nonna padre alla mamma
Queste vorrei
Finire questo con una dovevo sentivo questo come un dovere di parlare di proprio di musulmani di Bosnia Erzegovina delle vittime e più grandi di tutti dei più tragiche di tutti
Anche noi noi pacifisti dovremmo forse abbiamo vissuta abbiamo avuto l'insegnamento che ci parlava sempre di musulmani turchi come qualcuno di di pericoloso che abbiamo dobbiamo evitare eccetera dicendo qui forse alle volte così un riflesso devo negativo che che che che non accetta questa alterità
Fini finisco con una nota un brana brevissima citazione di un amico scrittore musulmano
Un grande romanziere il suo libro
Del Danish cioè la morte e uscito in Italia tradotto
Vostra lingua e ecco come vi vedeva la particolarità e la
è scritto dieci anni quindici anni fa punto e prima di questa guerra
Chi siamo noi gravi musulmani
Siamo staccati dai nostri senza essere stati accettati dagli altri
Stati staccati dai militari senza essere accecati ai turchi
è una bella immagine come il braccio di un fiume che un torrente ha di colpo separato di soccorso
Questo braccio resta senza sergente Lee forse troppo piccolo per diventare un lato troppo grande per essere inghiottite dalla sabbia
Ecco questo è il destino di musulmani
Troppo piccoli per fare uno la non li danno spazio adesso l'Europa questi interlocutori e così via novità non lo spazio in cui potrebbero diventare uno largo e sono comunque troppo grandi per essere inghiottiti dalla sabbia dalla storia
Voglio finire ringraziando Dio
Di lì la mia gratitudine per tutto quello che avete fatto esplicita questi giovani studenti che stiamo entusiasti
Sono troppo commosso per continua
Bene è difficile commentare questi ultime parole l'intervento di Petar ma d'origine dice noi cercheremo di farlo di nel modo migliore nelle prossime settimane nei prossimi giorni tra l'altro cercando di entrare finalmente a mostrare di portare un po'di sollievo
Gli aiuti umanitari che la popolazione aste
Da troppo tempo di fermare il conflitto in questa città
Non vorrei dire altro perché i tempi sono veramente stretti e vorrei dare la parola alla terza persona che avevamo previsto
Nel nostro dibattito come oratori e come persone che intervenivano diciamo invitato ufficialmente da noi
Relatore il professor Antonio Papisca che conosciamo tutti del Centro diritti umani dell'Università di Padova c'è sempre stato vicino in questi anni
Con le sue riflessioni e i suoi approfondimento io non non vorrei dire opere aggiunge altre cose vere subito la proprio per una riflessione su questo conflitto e sul ruolo della comunità internazionale
Dopo questa orazione
Così accorata
E così densa di umanità
Qualsiasi analisi
Che presume di servire essere scientifico obiettive eccetera darebbe valore
Dopo questo intervento bisogno subito confrontarsi sul terreno Tella razione sul terreno dell'impegno
Abbiamo sentito una denuncia
La denuncia dell'inerzia beh io direi della miserabili TAC delle istituzioni la denuncia della miseria ma io direi della misera abilità della cultura
Siamo in casa pacifista
I pacifisti operano lavorando fanno molto di più di quello che attraverso i mass media si riesce a far passare
Però ecco che anche per i pacifisti arriva un invito un'incitazione
Bisogna fare politica
Forti dei valori che testimoniamo sul campo sul terreno è l'invito che ci viene dal Sonni Ali una pace cioè la cessazione del conflitto armato avverrà
Ma la sfida sarà ancora più forte dopo
Perché si tratterà di portare avanti la causa dei valori umani la causa della democrazia la causa della solidarietà cioè i presupposti della pace
Flavio Lotti nel suo intervento facevo una constatazione dice tutti i politici non ci sono si riferiva al ministro degli Esteri ministro per le questioni sociali
Ma inventore di beh dicevo B e tanto non ogni male vien per nuocere e perché e questo può essere molto significativo
Può significare che il movimento pacifista
Sta affermando la propria soggettività
Molto precisa
Grazie anche alle sue
Operazioni di solidarietà
Sul campo
Ma io pensavo anche qui i politici se li abbiamo qui dentro politici diciamo anche delle istituzioni tanto abbiamo i gonfaloni per quello che significano degli enti locali
Provincia comune
Abbiamo vedo qui in prima fila un parlamentare che tanto proprio in questi giorni sta portando avanti dentro il Parlamento l'approvazione di una legge che segna
Un punto avanzato
Del fare cultura e politica di pace la legge sull'obiezione di coscienza
Detto la quale ci sono delle norme molto molto importanti diciamo e che speriamo che regala definitivamente approvate costituiscono una legittimazione a per i pacifisti a fare politica ma di grosso
Di grosso spessore dalla città fino al mondo che riferisco in particolare a quella norma che prevede che l'obiettore di coscienza al servizio militare possa essere impiegato in operazioni umanitarie
Sotto l'autorità legittima dell'ONU
Per la cultura
E quindi sono grato chi è chiaramente come come pacifista a questi politici che ci rappresentano
Degnamente attivamente in Parlamento in questo momento la cultura
La cultura
Thatcher
Cultura quella degli establishment delle università cioè Thatcher oppure ci sono accoda menti ancora a il principe in questo momento in cui settanta conservazione
C'è tanta reazione
Ecco e in questo momento guardate in Italia sta spuntando fuori c'è un segnale
Inquietante sta spuntando fuori e diciamo in termini cosiddetti scientifici apparentemente scientifici questa cultura dell'accorpamento con la cultura della reazione e la geopolitica
Gio politica significa tradotta applicativa mente interesse nazionale prima di tutto
Sicurezza nazionale economica politica militare perfino religiosa
Significa Limes confine frontiera
Allora il compito a cui chiamava Sonni Ali del pacifismo come soggetto politico nelle situazioni ora così aggrovigliate così diciamo tragiche
E allora questo impegno politico deve innanzitutto consistere
In in un momento di chiarificazione Luci d'azione dei valori di riferimento
Sonia Little ci chiedeva di incarnare questi valori quindi di fare una politica dei valori in modo realistico concreto a loro modo realistico è quello di agire
Nel nostro mondo che è fatto di interdipendenze interdipendenze difficili asimmetriche perché si fondano sul gli squilibri
Ma bisogna fare i conti con queste con questo complesso di interdipendenze che ci porta nel mondo in casa qui nella città nel quartiere abbiamo il mondo all'uscio di casa l'immigrato
Cosa significa fare politica per il movimento pacifista significa incarnare i valori che dà dignità della persona dell'eguaglianza e tutte le persone della solidarietà
Nell'era dell'interdipendenza mondiale che è fatta di squilibri sociali
Allora mi viene un'altra riflessione subito a caldo
Pensando a questa Europa che ha rifiutato di aprire alla all'Europa occidentale che ha rifiutato di aprire le sue porte e quindi offrire solidarietà
Ai fratelli dei Paesi dell'Europa orientale e centrale cosa ha fatto questa Europa
A messo a disposizione di quei Paesi
Gruppi di esperti per insediare a loro come si fa una costituzione di Stato di diritto
Quindi movimento con tanto di commissione democrazia attraverso il diritto Stato di diritto e paglia ma dati i mercanti
E ha chiuso la riflessione operativa sulla grande idea della casa comune europea
In questi giorni ci accorgiamo che anche questa presunta lezione di Stato di diritto viene messa sotto i piedi
Ecco la nostra stessa cultura dalle nostre stesse istituzioni politiche occidentali ora ci stiamo accorgendo che anche lo Stato di diritto si può violare in nome di ragioni di Stato
Siamo nel convinti che qui siamo di fronte alla a una parte della democrazia democrazia politica che si realizza appunto attraverso lo Stato di diritto però importante
Essere coerenti
Coi valori che fondò la democrazia politica emettere denuncio
Questa frode che viene fatta dalle istituzioni occidentali e da tantissimi intellettuali occidentali mi riferisco al caso che sta avvenendo in Russia aggiungo un'altra parola
Che io considero diciamo importante per la cultura politica del pacifismo
Lo Stato di diritto e irrinunciabile però lo stato di diritto non si realizza come Stato di diritto se non si realizza anche Sato sociale
Abbiamo ora sotto gli occhi l'evidenza empirica un'evidenza ulteriore non si realizza lo Stato di diritto senza Stato sociale
Stiamo sperimentando in Italia una situazione molto difficile
Pareva che ci volessero abituare a lasciare il valore l'idea di stato sociale
Ci accorgiamo che in crisi oltre allo stato sociale e lo Stato di diritto anche nel nostro Paese sul piano dei rapporti internazionali possiamo noi trasporre
Questa riflessione
Sul piano dei rapporti internazionali non si può fare soltanto delle lega lirismo a livello di cooperazione così politica fra istituzioni all'ONU al Consiglio d'Europa CSCE
Se non c'è contemporaneamente la solidarietà economiche sociale non possiamo noi porterà avanti il discorso della legge forte dei diritti umani
E allora in questo momento io credo che l'impegno per la la cura pacifismo sia quello di farsi carico di tutte delle deficienze dei ritardi e delle menzogne che sono state perpetrate dalle nostre istituzioni dalla dalla cultura ufficiale
I politici non ci sono quelli lì insomma grandi ministri siede perché tra l'altro per tutto so condizionati da un certo tipo di è stabile Spencer che multinazionali secondo donna hanno la cultura
E sono irrecuperabili
Allora se questo forte io credo il più grosso impegno per noi e quello di mobilitarci
Per una rapida messa a punto di programmi politici che abbiano a fondamento alcune delle idee e tante altre alcune delle idee cui ho fatto riferimento
E che questa cultura si faccia carico di e trasformare il modo di essere stato il modo di essere cittadini
A Sonia lite molto realisticamente diceva ora questi stracci qui queste realtà di statica uso nazionali che sono più etici che nazionale eccetera eccetera in qualche maniera più o meno
Legittimati ci sono potrebbero andare avanti malamente
Ecco io credo che diciamo scossi da questi drammi da questi traumi noi dobbiamo fare una forte riflessione in termini poi applicativi e subito immediatamente applicativi sulla statualità sostenibile
Se la frontiera non è bene se la frontiera non è utile se la frontiera non è efficace se la difesa armata della identità nazionale della sicurezza nazionale e male
Allora significa che bisogna rivedere anche la forma dello Stato parliamo di sviluppo sostenibile e cominciava a parlare di statualità sostenibile
Il mondo ce l'abbiamo in casa non possiamo più pensare alla cittadinanza in termini di privilegio sesso cittadinanza nazionale così come segnata all'anagrafe e è un privilegio doveva pensare a cittadinanza Florina
Nei nostri stessi Paesi noi dobbiamo pensare Penn particolare per certe are dove coesistono più un micro e Dini e gruppi etnici eccetera sia a forme di statualità transnazionale
Ma si parla anche di Gerusalemme in questi termini come città diciamo transnazionale che appunto declinando politicamente questa sua vocazione potrebbe benissimo essere copiati tale di due popoli
Che vogliono coesistere e dovranno coesistere e lei da sempre siamo solidali con questa idea
Allora significa che il pacifismo deve sforzarsi di dire quello che i politici ufficiali Norell mogli o no e non riescono neppure a dire rompere le frontiere della statualità chiusa della statualità armata della statualità dell'immensa del confine
E chiaramente qui ci vuole un progetto ampio che prende in considerazione i grandi santuari dove si fa la politica grossa dove si decide di tutti morti
Ma queste sono riflessioni che già vengono portati avanti dal movimento pacifista italiano se per la democratizzazione dell'ONU grande obiettivo io voglio concludere questo intervento
Che un momentino adattato anche a caldo sollecitato da questa splendida
Perorazione poetico politica
Voglio concludere con un cenno
A uno spazio politico molto creativo che ci si sta aprendo a noi pacifisti hanno in movimento per la pace soggetto politico che farà la nuova
Migliaia
Di questi statuti c'è una norma che fa riferimento anziché stabilisce l'impegno del copione o della Provincia sul terreno della cultura della pace e della solidarietà facendo riferimento espresso in tantissimi statuti ai diritti umani così come riconosciuti dalle norme giuridiche internazionali e dalla Costituzione e facendo riferimento ai principi costituzionali per quanto riguarda la pace e la solidarietà allora voglio ricordare che proprio da Perugia partiti la proposta per inserire negli statuti di Comuni e Province questa norma avvenne per due tre anni fa qui a Perugia era oratore padre Balducci quella proposta
Passo attraverso tutto il territorio nazionale e ora ci troviamo di fronte a questa realtà costituzionale importantissima cioè negli statuti dell'ente locale
Cala
La nuova legge internazionale dei diritti umani e gli enti locali devono far fronte all'obbligo di promuovere favorire la cultura della pace la cultura della pace è una cultura politica e la cultura l'azione nella cultura della contemplazione astratta dei valori
Significa che queste nuove norme degli statuti legittimano l'ente locale a fare azioni di pace
Dal comune fino all'ONU quindi a dare una nuova veste sia sostanziale sia di legittimazione formale di ufficialità al suo impegno per la pace
Questa è un'area che deve essere immediatamente fatta propria dal movimento per la pace e riempita con azioni di solidarietà nel senso indicato dalla sua Vialli grazie
Li cacciamo professor Papisca anche per la forza e la lucidità delle sue proposte di sole al momenti sempre ci hanno aiutato nei nei nostri momenti di approfondimento di dibattito
Abbiamo non molto tempo per alcuni interventi alcune testimonianze alle sei si interromperà questa prima fase del di questo incontro che proseguirà con esponenti palestinesi israeliani su il processo di pace in Medioriente su questa prima importante tappa del processo di pace io prego tutti coloro che interverranno fino alle sei di farlo in in un tempo diciamo che permetta a tutti appunto di poter intervenire quindi due tre quattro minuti al massimo
Do la parola come primo intervento a a Chicco Crippa deputato che interviene a nome dei parlamentari per la pace anche lui c'ha seguito sempre in tutte le nostre iniziative dicendo subito il microfono
Diceva l'ottica i politici non ci sono era meglio forse dire che non ci sono i politici governativi che sono stati inutilmente evocati
Ci sono anche se con una rappresentanza per ora molto limitata
I Parlamenti politici pacifisti parlamentari per la faccia io vi porto il saluto dei parlamentari della pace molto DS sapete sono proprio in queste ore in un'altra iniziativa molto importante che noi non avremmo voluto
Desiderato concomitante a questa la grande iniziativa per la occupazione per il lavoro per la democrazia sindacale
Per uno sviluppo diverso
Come nei confronti delle risorse della solidarietà che è in corso a Roma in questo momento riporto quindi la solidarietà di questi parlamentari che come sapete attraverso non molti partiti e da subito si sono spontaneamente attivati all'inizio della legislatura su questa questione specifica della ex-Jugoslavia è stato un lavoro questo di una piccola Peace task force che è stato soprattutto diretto anzitutto alla denuncia di quanto il governo non faceva a un lavoro di informazione di sensibilizzazione è stata credo che si sia ottenuto soprattutto questo risultato per la prima volta nella legislazione italiana
Di un coordinamento stabile tra l'iniziativa del volontariato l'iniziativa degli enti locali e l'iniziativa istituzionale di solidarietà a favore dei Paesi in conflitto certo è un risultato che è stato tenuto ma poi è stato perso durante il Governo andò è stato riottenuto a fatica con l'ultimo governo santi però è un risultato importante anche se rimane purtroppo molto sulla carta
è un'opera anche che è stata quella di rilancio di valorizzazione di quanto e qui è stato sottolineato il volontariato
Cori
Certo c'è qualche segnale positivo lo dicevo recente da parte del governo non lo dobbiamo sottolineare soprattutto nel ministro Contri
Come dobbiamo sottolineare qualche segnale positivo anche nel ministro Andreatta e né i responsabili dell'unità di crisi della Farnesina e dell'ufficio dalla cooperazione allo sviluppo
Voglio ricordare lo accennava già Marcon prima martedì finalmente un grosso significativo convoglio organizzato proprio dal dal governo italiano in collaborazione con il consorzio e che ha chiesto anche l'appoggio e fisico dei parlamentari pacifisti entrerà in Mostar entrerà in tutte e due le due parti di Mostar
Cercando di rompere questo questo assurdo questo assurdo
Blocco che minaccia la vita stessa di cinquanta mila musulmani
Dicevo sono segnali positivi ma molto deboli molto deboli molto spesso sono buone intenzioni che rimangono sulla carta a cui non seguono dei fatti concreti e conseguenti e voglio sottolineare in particolare tre questioni che ci sembrano particolarmente urgenti ed emergenti una e quella della qualità e della finalità degli aiuti umanitari
Il consorzio anche all'ultimo tavolo di coordinamento ha denunciato
Una situazione intollerabile che sta avvenendo nella Croazia il governo croato a predisposte ormai sta marciando su un piano di ridistribuzione di profughi
Bosniaci nel proprio territorio questo significa lo spostamento di decine di migliaia di migliaia di profughi bosniaci quasi sempre mussulmani dei centri collettivi dalle zone costiere a zone interni e molto spesso senza le minime garanzie igieniche e di rispetto dei diritti umani molto spesso sono sgomberi frettolosi forzati di cui non si sa neppure la destinazione finale
E secondo noi il rischio di utilizzazione
Di quelle che sono state risorse collettive del volontariato dei governi delle degli enti dell'ONU molto spesso ripeto finalizzati addirittura la spartizione etnica Citti Lizzano fondi e risorse noi abbiamo direttamente verificato questo
In in Croazia per separare ancora una volta attraverso gli aiuti quelli che sono i destini delle popolazioni di origine musulmana da quelle dai profumi di altra origine questa una situazione intollerabile che lo abbiamo già posto al governo e che crediamo venga debba essere assolutamente immediatamente affrontata
Abbiamo chiesto al al ministro Andreatta un un incontro immediato Go assieme a alle alle organizzazioni del volontariato
Assieme anche ai parlamentari pacifisti perché siccome chiarisca fino in fondo quale vuole essere la politica di controllo e di verifica degli aiuti italiani un pubblici
Del volontariato a alla Croazia agli altri Paesi non dobbiamo ripetere altri errori che ci costano tantissimo non solo nella credibilità ma nel condizioni reali di molti popoli del mondo dove i nostri aiuti non si sono rivelati se non aiuti a
Alla corruzione locale al al mantenimento molto spesso
Alla progettazione mantenimento di opere assurde di opere di istruttrici
Dell'ambiente e non risolutrice dalle condizioni indispensabili di queste popolazioni non vogliamo che questo capiti insomma in in Bosnia così come è capitato in altre parti del mondo
E proponiamo un osservatorio italiano misto parlamentare e delle associazioni e volontariato che verifichi lo stato la finalità la qualità dei progetti degli aiuti la seconda questione e quella relativa al coordinamento tra le iniziative del volontariato e degli enti locali
Sulla carta e questo è una conquista importante ma nei fatti questa conquista non marcia di fatto gli enti locali e è il volontariato non accesso ai fondi della legge tre e novanta per un questioni burocratiche per questioni di una legge probabilmente varata con fretta
Sta di fatto che centinaia di progetti importanti degli enti locali del volontariato non trovano né coordinamento né appoggio logistico nel finanziamento da parte di questa legge è un altro blocco che va assolutamente e immediatamente risolto
L'ultima questione mi rifaccio l'intervento di Papisca io credo che sia quella della necessità di tornare a fare politica e di tenere insieme
La solidarietà e l'iniziativa politica e diplomatica io credo che sia un passo fondamentale è il parco è il messaggio che ricordava Marcona l'inizio della Carovana della Pace di due anni fa
è il messaggio di Mila Sata di Sarajevo una di Time for Peace di decine e decine di iniziative e in questo senso sono venute avanti
Noi
Credo che non possiamo non cogliere il significato anche lo citava
Papisca prima di quanto abbiamo conquistato mercoledì scorso in Parlamento cioè il diritto degli obiettori dei pacifisti a partecipare ad iniziative di interposizione non armata non violenta a progetti di vera solidarietà di vera ingerenza umanitaria nei paesi del Terzo del del mondo
E quello che è stato Q ottenuto e che crediamo sia un merito anche dei parlamentari aver imposto al governo che l'ha fatto proprio
Credo che si possa essere un primo segnale di quella del poker diplomazia popolare che tanto piaceva don Tonino Bello e che credo che siano i sogni di tante persone e che credo sia uno dei pochi strumenti importanti che noi abbiamo per intervenire direttamente su queste grandi questioni non possiamo regalare la politica estera la politica della sicurezza delle scelte militari ai generali agli stati maggiori ai loro mandanti delle industrie de belliche
Credo che la diplomazia popolare nuove politiche di sicurezza nuove politiche di difesa non armata e nonviolenta debbono essere al all'ordine del giorno del nostro impegno
Il nuovo governo mondiale potrà essere un governo pacifico un nuovo governo un nuovo ordine pacifico della solidarietà della pace tra uomo e uomo della pace tra uomo ambiente
Della pace tra uomo e risorse del pianeta solo a queste condizioni se noi ne saremo protagonisti fino in fondo grazie
Bene
Adesso inviterei Anita premurati
Se è presente in sala a portare una testimonianza militare
Contare impegnata da Treviso e un progetto di formazione professionale per donne a Zagabria io abiterei appunto portare questa testimonianza cercare di restare in tempi ristretti che ringrazio
Sarò telegrafica
Vado proprio per cresce perché il tempo è strettissimo
Le ACLI di Treviso con la Cooperativa Insieme si può
Che compie dieci anni quest'anno celebrati oggi
Nelle nell'anno scorso
Pensa di aderire e di formulare un progetto di solidarietà Treviso è molto vicino cioè dal mio paese in trecentocinquanta chilometri sono a Zagabria
Con la così pensa che progetta assieme alla diocesi di Vittorio Veneto un intervento di solidarietà
La cooperativa una coppia rosso cooperativa di lavoro e di servizi quattrocentocinquanta soci lavoratori novanta per cento donne
E le ACLI le conosciamo sono nel mondo del lavoro
E il Progetto quindi così si strutturali viene pensato in particolare per il futuro
Anche se dopo tutto quello che è stato detto si fa un po'fatica a vedere un futuro così di lavoro e di formazione in questa emergenza
E questo progetto si realizza in questo modo con la fornitura di macchine industriali donate dalla cooperativa con questo fondo di solidarietà e da un progetto di formazione professionale nel settore della della confezione delle dell'abbigliamento perché è un settore dei paesi di confine Nordeste molto forte e che viene già esportato per la lavorazione nei Paesi dell'Est in questo è già un dato di fatto del mercato quindi nostro intervento è stato progettato di con corsi di formazione
Che si sono e già svolti a in campi profughi alla periferia di Zagabria con un progetto rivolto soprattutto se non esclusivamente a donne
Questa formazione che si è già articolata con progetti a Zagabria e poi anche con stage di perfezionamento in Italia a Treviso ha già dato i suoi frutti cioè persone formate già hanno trovato lavoro
E questo per noi è la sottolineatura diciamo della validità di questo Progetto solidale
A margine diciamo di questo intervento specifico ci sta il naturalmente aiuti umanitari di prima necessità che però così che
Hanno lanciato questo ponte tra famiglie con un affido diciamo a distanza di famiglie sempre della periferia delle dei campi profughi alla periferia di Zagabria
Chiedo
Ti ringrazio
Che ringraziamo per la brevità questo è uno dei tantissimi Progetti anche simili che abbiamo promosso in questi mesi
Vorrei dare ci ha chiesto la parola per un minuto Teresa Mattei presidente in America più diritto di bambini una comunicazione che voleva fare dare una notizia un'informazione sul premio Nobel per i bambini di Sarajevo
Vi prego di mantenere una certa attenzione perché il brusio in questa sala impedisce a molti di ascoltare gli interventi
Vorrei sottoporre a tutti voi
Un pensiero che forse non è raggiunto facilmente da tutti esiste al mondo e questo è l'anno dei popoli indigeni esiste al mondo un popolo indigeno ogni fermo uniformemente sparso in tutti i Paesi con le stesse identiche caratteristiche senza per conto se in situazione privilegiata o sofferente è il popolo dei bambini se noi non partiamo dal popolo dei bambini che sono qui ora a vivere con noi la guerra e la pace la speranza
La voglia di cultura dove non riusciremo a cambiare le cose non riusciremo a far sì che la pace è invece che la fine di una guerra di venti la condizione stabile culturali e anche di valore che tutti dobbiamo poter raggiungere dedico questo perché i bambini senza alcun aiuto da parte di mass media o di niente
Ricordando padre Balducci che io pensavo lì in quel posto
A parlare due anni fa
Hanno voluto cominciare da Santa Fiora dal suo paese il ventiquattro di aprile cioè nel primo anniversario della morte una raccolta di firme per ottenere il premio Nobel per la pace per i bambini di Sarajevo sembra una
Proposta sconvolgente
Invece
Noi abbiamo aderito a questa proposta i bambini subito hanno cominciato a raccogliere le firme oggi in Italia stiamo contando più di cento mila firme di cui il settantacinque per cento sono di minorenni di bambini
E sapete questo cosa vuol dire una grande grandissima speranza per quel che diceva il professor Papisca
La cultura è un discorso di cultura incarnata in coloro che più di tutti possono cambiare il mondo e che sono i bambini
Noi non vogliamo Rita levi Montalcini prima di darmi il suo consenso come premio Nobel mi ha detto ma io non prenderei bambini vittime della guerra ma non lo chiediamo perché i bambini di Sarajevo sono vittime della guerra anche se lo sono ma perché sono la più grande speranza
Di poter fondare proprio da quel posto così sofferente una convivenza pacifica multietnica multireligiosa proprio che sia di esempio a tutto il mondo i bambini che sono dei concreti realizzatori hanno detto questo premio Nobel che vuol dire anche tanti soldi
Vuol dire poter fare a Sarajevo costruire in quella città distrutta una Casa della pace
Riconoscibile amata dai bambini di tutto il mondo dove si facciano i Progetti con la mentalità dei bambini e con l'amore e la mitezza dei bambini per proporre ai grandi delle nuove forme di pace delle nuove forme di convivenza io vi prego tutti di riflettere a questo e vi ringrazio ringrazio quelli ne ho trovati tanti qui che hanno già mandato le firme
E diciamo ancora che prima che partano però Oslo
Le firme dei bambini
Oltre quelle del Dalai lama di Gorbaciov di Elie Wiesel che abbiamo raccolto
Mi raccomando aiutate c'è ancora e se per caso disgraziatamente il premio Nobel del novantaquattro non Sara assegnata ai bambini per chissà quale ragione di opportunità politica o altro
Noi fin da ora proponiamo a tutti di creare noi un premio della pace per i bambini perché i bambini possano crescere insieme al mondo della pace grazie
Bene
Dovremmo avere ancora quattro interventi il primo è quello di Susanna Florio della CGIL che invito a venire
Al palchetto Susanna
Impegnava con nuovi nella nasce dalla costituzione del consorzio del dire tante iniziative di solidarietà credo che ci venga a portare anche nella sua testimonianza
Veramente un minuto per non togliere spazio preziosissimo anche per gli altri interventi l'ora che seguirà sul sull'argomento Palestina pace in Palestina
Uno dei piccoli pezzi di questo mosaico che ha lavorato che sta lavorando che lavorerà per perché la pace ritorni anche nell'ex Jugoslavia quello del mondo sindacale
Nel maggio di quest'anno noi siamo riusciti a mettere insieme a CGIL CISL e UIL è un'iniziativa che riteniamo molto importante
Che ha visto riuniti tutti i sindacati delle repubbliche dell'ex-Jugoslavia
è stato un lavoro particolarmente faticoso ci son voluti alcuni mesi per riuscire a mettere insieme ad un tavolo sindacati del Kosovo sindacati serbi sindacati
Della base Herzegovina del della Croazia della Slovenia
Ci siamo riusciti non è stato un pieno successo perché il dialogo solamente agli inizi è stato però per noi è un primo passo sul quale vogliamo continuare a lavorare
Voi sapete che CGIL CISL e UIL aderiscono sono promotori di iniziative
Insieme alle altre associazioni del volontariato
Per i profughi
In generale per progetti che tentino di di ricostruire un tessuto sociale che nella ex Jugoslavia è stato completamente distrutto
Vorrei sottolineare qui che il mondo del lavoro non è vicino alle popolazioni dell'ex-Jugoslavia solamente per un principio di solidarietà
O per un principio di Livorno di di aiuti umanitari e basta c'è una preoccupazione forte cioè la preoccupazione di una democrazia che non si è mai affermata nei paesi
Dell'ex del dei dei regimi ex comunisti
è la stessa e la stessa è con lo stesso pessimismo che diceva Sanja liste prima
Questo pessimismo ci porta da una parte a dire che in questo momento forse si può parlare di una sconfitta storica ma dall'altra anche a pensare che dobbiamo continuare a lavorare affinché democrazia e pace
Siano veramente dei principi che tornino a regnare nei paesi ex comunisti
Grazie Susanna adesso la parola penisola pubblici del comitato romano per gli aiuti alla Bosnia Erzegovina
Anche le raccomando la brevità
Per me è molto difficile parlare dopo le parole vi professore non mi ricordo bene cognome Mathieu veccia comunque io mi sono trovata nel suo discorso ma penso anche tanti di voi qua in particolare noi che veniamo a dalla ex Jugoslavia
Però ecco come ho poche poco tempo forse meglio che mi concentro concentro chiuso fatto sui il problema in questo momento che ci sono in Bosnia ed Erzegovina anche se penso che forse come diceva lui non è giusto parlare solo di una parte di una zona però noi Bosnia G ci siamo sempre sentiti come i cittadini del mondo e forse anche per quello siamo stati così tanto colpiti
Allora se e in qualche modo non si parla e non si risolve il problema bosniaco vuol dire anche dopo San ma molto più difficile di risolvere quelli simili problemi dall'altre parte nella ex Jugoslavia ma anche e fuori dall'ex quest'aria nella spesa Europa bene come il lavoro tanto sull'aiuti umanitari penso che è importante sottolineare questa questione dei corridoi che sono già da sei mesi chiusi in Bosnia ed Erzegovina in pratica la zona di Tuzla senza e tutta la parte della Bosnia centrale Nardo Bosnia e da sei mesi isolata lui non arriva quasi nulla
Allora qua penso anche per consorzio per tutti quanti è importante sottolineare perché noi tutti lavoriamo poi in quelle parti
E dire e e aprire come obiettivo apertura di questo corridoio perché questo questa chiusura di questo di di questa parte della Bosnia è fatta a posto è una mossa politica
Per consiste in genere la gente che ancora voglia da convivere che convive sappiamo benissimo che a Tuzla dove c'è un un un partito democratico ancora tutti quanti convivano e sono in questo modo costretti a firmare questi maledetti e da queste proposte come li chiamano per la pace e questa divisione della Bosnia
Allora penso che uno dei nostri obiettivi che dobbiamo metterci è quello di apertura di corridoi in Bosnia
E che aiuti umanitari arrivano da tutte le parti e che la gente con la farle e con la paura d'inverno non sarà costretta a con firma a firmare e questa divisione in pratica la divisione delle famiglie degli amici e parenti ecco
Poi proprio perché ciò poco tempo voleva ancora dire un'altra cosa che e importante anche il fatto di tribunale contro crimini di guerra perché noi dobbiamo debbano essere puniti quelle che hanno organizzato i massacri stupri in Bosnia come italiane è stata Ugo dall'Italia se ha promosso questo discorso del tribunale penso che deve andare avanti
è un'altra cosa che mi auguro che i bambini di Sarajevo saranno apre avranno il premio Nobel per la pace e che non sarà ha dato all'orda ove che è stato approvato proposta o per premio Nobel grazie
Ma io proporrei adesso un'altra testimonianza del volontariato della solidarietà se Giovanna Volpi è in sala la inviterei a venire
Qui alla Presidenza per portare appunto la sua esperienza di volontariato in Slovenia inizia ma non solo lì di volontariato e dica
Sarò molto breve volevo semplicemente per dare una testimonianza molto pratica
Vorrei parlare delle attività di ACLI Arci comitato pro Bosnia che insieme a Milano stanno
Promuovendo diverse attività che vanno da alcune che voi conoscete già come ad esempio il telefono dimostra ponte telefonico tra Serbia Croazia e Bosnia
Secondo gli aiuti nei vari campi in Slovenia
Soprattutto da parte dell'Anpi
Terzo un punto che non è ancora stato toccato
Voi sapete benissimo come la situazione in Craxi e stia
Irrigidendo si notevolmente
Il progetto di gemellaggio da parte di scuole italiane
Comuni italiani con scuole e comuni croati che permettano una condivisione dello studio del momento scolare
Da parte di bambini di tutte le etnie sta diventando praticamente impossibile i campi
In Croazia stanno tenendo smantellati uno dopo l'altro
Arriva la polizia militare con i cani a sgombrare ama andare via tutti senza dare la possibilità di prendere nemmeno le poche cose che avevano portato dalla Bosnia
Il campo di post-fusione è stato sgombrato dai profughi musulmani ed è stato permesso di rimanere soltanto ai profughi croati questo ancora tempo fa ma questo sta tuttora succedendo dagli Opel
Che sono stati
Tempo fa adibiti a campi profughi sulla costa dalmata sia per motivi turistici e quindi in un certo senso dobbiamo anche comprendere questo tipo di politica comunque dagli dagli utenti stanno venendosi loggiati
Tutti
Uno dopo l'altro e mandati sulle isole davanti a Spalato davanti a Macarsca corso la molto spesso con totale assenza di acqua di corrente elettrica
Di qualsiasi
Vivibilità
Le scuole trovate extraterritoriali che al Progetto Sud ci stiamo impegnando come Comitato pro Bosnia
In questo momento
Sì è osteggiato in quanto le scuole che l'anno scorso hanno ospitato dai cento ai seicento studenti musulmani serbi e croati bambini che studiavano insieme al mattino e tre turni al pomeriggio per dare la possibilità a tutti della scolarizzazione stanno venendo chiuse una dopo l'altra allora a questo punto ci stiamo chiedendo come operare
E l'appello che rivolgiamo a tutti quanti e tutti i comuni è di richiedere in forma ufficiale un gemellaggio con una scuola di una cittadina sulla costa dalmata
Non solo dalle parti di Rijeka dalle parti di sballato ma ancora più in giù dove non arrivano gli aiuti dov'è molto più difficile dopo plot cent'praticamente vicino al confine come voi sapete dove la Bosnia sbocca sbocchi al mare
Questa richiesta può essere fatta al comitato pro Bosnia
Penso che qui comunque avranno i numeri di telefono
In modo da intervenire non più in modo non governativo ma in modo assolutamente governativo e prendendo una posizione politica una posizione ufficiale in modo che anche il governo ha curato non possa intervenire in questo modo così pesante
Da altro penso di avere finito di nostro alcune cifre in tutta la ex Jugoslavia vi sono tre milioni settecento mila profughi di cui soltanto cinquecentocinquanta in Croazia
Di questi profughi metà sono rifugiati quindi con lo status di profugo hanno diritto all'assistenza medica l'assistenza alimentare prima necessità moltissimi per vari motivi perché son disertori perché sono scappati
Non hanno questo status di profugo e il governo croato non glielo permette e non per me non gli permette di averlo sono è quella categoria di persone che viene espulsa
Un altro collaboratore a Spalato ha ricevuto la seconda visita militare in questi giorni Luís possiede una casa una famiglia facoltosa che possedeva di Sarajevo che possedeva una casa
Vicino a Macarsca quindi sulla costa dalmata erano legittimi residenti legittimi proprietari
Dellacasa in questione la polizia militare entrata in casa loro
Con il fucile spianato agli atti gentilmente chiesto di lasciare la casa
La moglie i figli essendo di nazionalità croata potevano restare ma lui non aveva questo permesso
Questo tipo di scene è ormai una cosa normale attualmente su in tutta la corazza e purtroppo grazie anche alla fortissima stampa nazionalista e i giovani non hanno nessuna possibilità di trovare impiego e la soluzione più facile e arruolarsi nell'esercito
Direi che con questi pochissimi dati io finito grande grazie
Per un'altra brevissima comunicazione inviterei Claudio Bazzocchi aveva chiesto la parola all'Associazione per la pace di Forlì obiettore alla Papa Giovanni ventitreesimo è stato diverse volte ma ex-Jugoslavia ci vuole dire qualche cosa
Sì volevo raccontare un attimo precisamente nell'esperienza degli obiettori l'ex Jugoslavia che si sono recati appunto nel loro periodo di servizio civile
Senza l'autorizzazione del ministero della difesa
La nostra esperienza come obiettori è quella del rafforzamento del singolo di fronte dell'individuo di fronte allo Stato e quindi dei diritti del singolo
Ed è l'esperienza nelle città e nelle comunità per creare la cultura delle città sanitari delle reti dei rapporti fra cittadini
La cultura della città delle comunità contro quella dei confini delle logiche di Potenza come raccontava bene professor Papisca prima
è tanto più significativo queste abbiamo pensato se la portiamo anche nella ex Jugoslavia e ovunque ci sia conflitto nel mondo e quindi pensiamo pensavamo e pensiamo di avere il diritto di potere andare nelle zone di conflitto proprio per dire questo per dire che i diritti umani sono la chiave
Di volta del sistema della legalità internazionale perché quest'anno a sospetti esperienza che obiettori in patria in Italia nel nostro servizio civile e l'abbiamo voluta esportare anche all'estero ora una volta congedati
Stanno arrivando i carabinieri per interrogarsi
E per intimare sì di proseguire il nostro servizio civile per i giorni che siamo stati a Sarajevo a Mostar nei campi profughi
Noi diciamo che non lo continueremo a io personalmente mi sono già congedato non lo continuerò perché siamo stati obiettori di coscienza in servizio civile a Sarajevo a Mostar nei campi profughi nelle operazioni di sostegno all'opposizione democratica nella ex Jugoslavia
Grazie
Ha chiesto la parola per una breve comunicazione l'adesione credo Maurizio Turco che segretario federale del partito radicale
Che sostituisce Emma Bonino che non è non può essere presente a questa iniziativa ricordo del partito radicale ha aderito alla manifestazione per la pace Emma Bonino era presente alla conferenza stampa dicevo la parola guerra una stringata spero
Interventi
Dopo dodici anni torniamo alla marcia della pace Perugia Assisi perché non abbia mai creduto
Altre volte di dover manifestare
La nonviolenza se non con atti concreti l'iniziativa che è stata assunta quest'anno di agire concretamente per fermare la guerra innesti dollari a nostro avviso assume un valore nuovo per una prima volta noi riteniamo che il movimento pacifista attraverso le parole di bisogna del
E sul rispetto agli scorsi
Dal professore professor Papisca
Per la prima volta il movimento pacifista ritiene di doverlo finalmente raggiungere del livello di iniziativa tetri Giamol direttamente a quelli del diciamo il livello politico non più solo quello dello volontariato quello solidarismo oggi persa
Sicuramente lutto del volo importante perdono il visto con favore morte non Lucio dormo risposto a contro il quello che sono
Vedere esigenza ma riteniamo che
Mondello a palazzo Pato nel posto dove professor conquistò quattro il secondo il costo lo voglio appoggiare già crediti Rambaldo aggressori lo riprendiamo tra
L'unica cosa che lo può esser conquistata a qualsiasi costo
è il diritto in special modo
Come diceva il professor papista che è uno dei promotori dell'appello internazionale per un tribunale ONU contro i crimini di guerra in ex Jugoslavia deve essere il diritto internazionale a poter emergere nei prossimi anni
Io chiudo sperando che siano in tanti coloro che durante la marcia vorranno firmare questo appello e spero che d'ora in poi col movimento pacifista si siano più occasioni di lavoro ed iniziativa comune grazie
Bene penultimo intervento Massimo Ranuzzi sia presente dell'associazione
Italiano il bambino a Crema
Gli raccomandò la brevità siamo in chiusura
Dunque io ho preparato una relazione abbastanza lunga però visto che in nome di un viaggio no siamo prima che mi ha richiesto di essere per cercherò di essere breve
Augurandovi però di essere anche chiaro
Io sono sono qui rappresentante dell'Airi Associazione Amici dei bambini
Queste associazioni insieme al CIA cento italiana per l'adozione internazionale
Profondamente preoccupata la situazione in cui versa l'infanzia nella ex Jugoslavia specialmente riferita a quei bambini
Che sono maggiormente esposti al rischio dell'abbandono
Permanente intenzionati ad applicare la convenzione dei diritti del fanciullo adottata all'unanimità
Dall'assemblea generazioni unite
Convenzione che prevede come primo delitto del bambino quello di avere una propria famiglia hanno elaborato un progetto chiamato osservatorio minori sarà breve
Qual è l'obiettivo di questo progetto
L'Osservatorio minori si propone quale punto di riferimento per la rivelazione e verifica della condizione minorile sul territorio della ex Jugoslavia nonché come coordinamento degli interventi ad essa mirati già attuati o in fase di attuazione
Tale struttura è resa necessaria dalla frammentarietà e scollegamento fra le varie iniziative
E dalla rapida dell'evoluzione della situazione locale che necessitò di essere costantemente presenti per adeguare i progetti alleare alle reali necessità emergenti
Il primo obiettivo quindi dell'Osservatorio minori quello di favorire il mantenimento del bambino a rischio di abbandono
Nella sua famiglia di origine
Oppure nella sua comunità di origine dopodiché l'ultima alternativa rimane l'adozione internazionale
Quindi vale solo iniziative la prima iniziativa
Allo scopo di mantenere il bambino presso la propria famiglia la cosiddetta adozioni a distanza che consiste in un aiuto economico alle donne Bosnia che sia violentate che non questo intervento
Allo scopo di durare prioritariamente le donne stuprate che allo stato attuale non rivelano la loro situazione per non essere riconosciuti
Questo intervento si concretizza attraverso il versamento ad ogni donna intenda tenere con sé il proprio figlio
Il il
Un
Una quota che noi abbiamo girato aggirarsi intorno alle cento centocinquanta mila lire perché questo rappresenta il salario medio di una famiglia jugoslava
Ora noi non è che crediate chiediamo a quelli che vogliono intervenire di tirare fuori cento centocinquanta mila lire basta anche tirarne fuori dieci cinquanta
Le altre iniziative sono
Per mantenere il bambino nel proprio territorio l'affido qui sarò breve perché abbiamo visto che sia l'articolo sia l'adozione nazionale sia l'adozione internazionale
Sono solo un po'più difficili da attuare
Soprattutto perché è difficile riuscire a trovare abbiamo trovato ancora dei partner locali in Jugoslavia che ci permettono di attuare queste iniziative
Questo progetto prevede delle azioni di supporto in Italia
Un'azione di supporto dall'esterno che sarebbe l'azione di sensibilizzazione mediante l'ufficio stampa nei confronti Rutelli organizzazioni non governative maggiormente interessate
Questo intervento si propone di far conoscere l'intero progetto
Per reperire delle famiglie interessati al sostegno economico verso i bosniaci e vi garantisco noi siamo stati presenti in un programma televisivo dove abbiamo presentato questo progetto
Dopo nei giorni successivi abbiamo ricevuto moltissime telefonate di famiglie che volevano intervenire
Ancora due parole
O la trazione supporto interno che può essere istituzionale ma abbiamo visto che le istituzioni purtroppo non non sentono
E quell'associativo le due associazioni Leidi e ci hai che hanno proposto questo progetto dispongono unitamente di circa tre mila famiglie potenzialmente disponibili
Naturalmente perché questo progetto possa partire
Necessità dei referenti noi abbiamo tentato
Di contattare di ufficio ecco della c'è e il ministero degli affari sociali
Di garantisco che io oggi era uno qui
Soprattutto bere convincere o cercare di convincere
I politici a darci una mano visto che sono assenti e che comunque non ci hanno dato sono già cinque sei mesi che non rispondono le nostre richieste
Noi abbiamo deciso di partire e io qui faccio l'invito a chi di voi fosse interessato a collaborare per questo progetto di farsi avanti grazie ne grazie ricordo ricordo che alcuni gruppi del consorzio hanno anche promossi in questi mesi campagna iniziative di questo genere adotta la pace da Bologna ma non solo a Bologna ma anche da altre città
Da Milano molte emozioni a distanza di bambini di famiglie di diverse città delle cicogne l'aria abbiamo raccolto centinaia e centinaia di adesioni continueremo a farlo io chiamerei per l'ultimo intervento Arnaldo Cambiaghi
Che segretario generale
Dell'Associazione nazionale di amidi amicizia
Il taglio a Cuba
E che è un intervento diciamo che in poco si pulisce un ponte diciamo no per questa prima parte del nostro incontro dedicato la solidarietà la passione ci Pasionaria
E alla seconda parte della nostra manifestazione dal nostro dibattito per la pace in Medioriente e credo che lo può testimoniare sazia sicuramente apprezzato è utile raccomanda anche a te però di essere Breve
Sì
Mi scuso di spostare il vostro
Noi abbiamo organizzato da giorni non settimane quest'Assemblea prevedendo uno spazio limitato evidentemente per alcuni interventi che abbiamo voluto privilegiare per la solidarietà e le iniziative di volontariato che hanno promosso quindi diciamo c'è una programmazione di questa manifestazione che non può subire per vedere io passerei la parola
Può intervenire
Sì il tempo cerco di essere nel più breve possibile
Purtroppo non è possibile perché questo non è in un congresso non abbiamo dei tempi estremamente limitati abbiamo scelto degli interventi abbiamo dato la possibile di parlare a più persone purtroppo non possiamo non possiamo
Allora
Di nuovo la parola cambiano
Non escluso di introdurre nel vostro dibattito questo problema che è un di un altro emisfero
Ma sono troppi il rumore delle armi e le vittime delle guerre combattute e di altre non conosciute verso le quali si preferisce il silenzio come se avesse non appartenessero al nostro pianeta ma bensì ad una cadono i muri
Cambiano le situazioni ma non sono cambiate le politiche i sistemi i metodi le culture della guerra le cancellerie dagli Stati si muovono ed agiscono ancora per pochi e limitati interessi di parte o di schieramento
Manifestano in tal modo la loro incapacità di prevenire conflitti la loro debolezza per impedirle in conoscendone le cause quando con cinismo non agiscono per nascondere altri male che si trovano e introverso
Allora dipende da noi dai popoli da noi tutti al di sopra di ogni differenza imporre la volontà di pace di cambiamento
Sky ritrovando come diceva padre Balducci chiusure mentalità aggressive in ogni campo in ogni luogo
In modo che l'uomo non solo di Sarmi la sua ma ma avvisarmi la sua mente in modo che non solo siano aboliti i missili alle frontiere ma siano aboliti i missili dai nostri cuori
In modo
Che non solo si stabiliscono diplomazia delle collaborazioni fra opposti mondi ma si stabilisca una diplomazia non finta nel rapporto fra uomo e uomo che consiste nella reciproca fiducia
Che provoca convergenza crescita comune
Con la caduta dei muri speravamo che questa diplomazia della collaborazione fra gli opposti Monday e di reduci perché ha fiducia tra gli uomini sarebbero state il terreno su cui avviare i destini dell'umanità non è così
La politica degli embarghi anziché essere diretta contro i mercanti di armi viene applicata contro i popoli negando la Dessì generi alimentari di prima necessità
Per vivere e le medicine per combattere malattie
La politica degli embarghi e tanto più odiosa quando questa viene usata in tempo di pace per sovvertire l'ordine interno di una nazione violando i principi della Carta dell'ONU
è questo il caso di Cuba
Da oltre trent'anni gli Stati Uniti hanno imposto unilateralmente un block economico intorno all'isola caraibica sottoponendo il popolo a delle sofferenze si può essere d'accordo o meno sul regime cubano
Ma nessuno può negare che la sua la rivoluzione cubana nonostante il blocco è stata di straordinario esempio non solo ai popoli dell'America Latina ma per noi stessi né per altri popoli gli Stati Uniti hanno fatto di tutto per stroncare l'esperienza cubana fin dal suo nascere gli sconvolgimenti politici che si sono verificati in questi anni nel mondo si sono ripercorsi anche su Cuba dopo il crollo dei Paesi ex socialisti e dell'Europa
Cuper si è trovata di fronte alla necessità di ripensare al suo sviluppo economico e sociale
Ricercare un mercato e per i suoi prodotti stabilire nuovi rapporti con l'economia degli altri stati ma gli Stati Uniti non hanno cambiato la loro uomini l'Assemblea generale dell'ONU del novembre novantadue ha condannato il blocco economico considerandolo illegale
E le sue esplicazioni legislative il Parlamento europeo ha respinto la legge Torricelli contraria agli accordi sottoscritti fra la comunità europea negli Stati Uniti
Non tenendo conto di questi frutti pronunciamenti il governo di Washington ha continuato per la sua strada moltiplicando le sue azioni per impedire a chiunque di aiutare Cuba ho portato con me poche coppie purtroppo della lettera del ministro degli esteri cubano richiesto dal segretario generale dell'ONU no che io consegno alla Presidenza per poterla valutare discutere entrare in quelle che sono state le violazioni delle leggi da parte gli Stati Uniti
A Cuba si vide una situazione drammatica mancano alimenti medicine petrolio libri eccetera manca mangime per gli animali in agricoltura si lavora la terra con una rata in queste condizioni sono minacciate messi in forse le conquiste sociali ottenuti in trent'anni
Eppure a Cuba resistente nella sua esistenza gioco Rocco un poco politico importanza in tutta l'America latina
Noi che siamo convinti che nella pace possono coesistere i Paesi con diverse culture strutture politiche abbiamo promosso un Comitato di solidarietà con Cuba alla al quale abbiamo avuto una larghissima
Mi una larghissima adesione per brevità
Non vi dico qual è stato invece il sabotaggio il silenzio dei mass media in Italia nei confronti di questa iniziativa
Mi scuso di aver approfittato di questa tribuna per parlare di Cuba e vi ringrazio ma di fronte alla corte nel silenzio e dalla bisonti disinformazione ci è sembrato doveroso parlare agli uomini più sensibili perché richiamare la loro attenzione su questo problema quindi di una Cuba che vive uno stato di guerra in tempo di pace siamo per il rispetto dei diritti umani in tutte le loro accezioni riteniamo tutte
Va be pop fermiamo questa logica finché siamo in tempo
Bene ringraziamo tutti per l'attenzione a questa prima parte del nostro incontro ricordo che tra qualche minuto inizieremo la seconda parte del ricavato al processo di pace in Medioriente all'importante raccordo accordo raggiunto c'è adesso un breve intermezzo che però richiede tutta la vostra attenzione anche il vostro silenzio abbiamo chiesto a Simone Cimino di suonare al violino alcuni brani eseguirà il Capriccio numero sedici dai Capricci di Paganini
Alcuni brani da la partita numero uno di John Sebastian Bach in particolare dopo sì viene qui si può preparare però ecco vi raccomando di mantenere il silenzio l'attenzione per permettere a Simona di di suonare
Ma seconda fase di questa
Nostra discussione
Nel mio compito dire tre cose
La prima è che nel mondo la pace non è soltanto in pericolo
Ma la pace vince può vincere può rompere steccati e contrapposizioni
Durate decenni operare quella che è stata definita come in questo caso
A quello che speriamo sia il termine definitivo
Del conflitto nella regione Israele e di Palestina può determinare una rivoluzione
Per i rapporti dei comportamenti
Della convivenza la pace vincesse produce la rivoluzione della convivenza
La seconda cosa che vince la pace dei popoli
Abbiamo detto e ripetuto in queste importanti
Giorni in cui sono maturati
Fatti decisivi per la storia del Medioriente di Israele e della Palestina
Abbiamo rivendicato con orgoglio
Come quell'essere stretti in mano per la mano
Israeliani e palestinesi europee statunitense
Attorno alle mura di Gerusalemme
Il trenta di dicembre del mille novecentottantanove non fu un atto di ingenuità
Non fu un atto di follia
E tantomeno fu una provocazione agli sforzi diplomatici di pace
Ma fu invece un dare Energia
Fu invece un radicare nella cultura popolare
Nel rapporto tra popoli che si sono combattuti e si stavano combattendo non soltanto la speranza ma la realtà della pace
Vince la pace dei popoli che deve e può essere interpretata da grandi statisti se questo avviene sulla spinta di una coscienza profonda e di una volontà effettiva di costruzione della convivenza
Tra popoli
In conflitto che vogliono però affrontare la sfida della pace
E l'ultima considerazione
è questa
La pace vince può vincere ma nel momento in cui vince è sempre una pace fragile è sempre un momento di inizio e all'inizio tutto è ancora debole
E allora c'è bisogno di un grande sforzo
Per aiutare la pace
Per costruire le condizioni di consolidamento degli sforzi di pace
Per consentire che vi siano le energie necessarie a vincere la sfida dell'affare
E questa grande messaggio
Che è stato mandato da Washington
Da tutti
Coloro che hanno siglato un accordo di Washington
Che hanno patrocinato l'accordo di Washington
Ed è questo che già da molti anni da molto tempo nell'attività diffusa
Di volontari di associazioni di quella diplomazia popolare di cui siamo noi Interpreti nel nostro Paese
In tante iniziative di sostegno della convivenza di apertura dei canali della convivenza in tante iniziative di conforto materiale delle popolazioni colpite dal conflitto
Sostenere la pace
Noi oggi Time for Peace richiamo
Quella sigla che ogni lo sforzo di tanti in quelle giornate di Gerusalemme
Sentiamo la necessità e lo diremo domani alla marcia e lo diremo domani ufficialmente in una conferenza stampa al Sacro Convento di Assisi
Sentiamo l'esigenza di lanciare una grande campagna nazionale per aiutare la pace tra Israele e Palestina
Per realizzare il sogno di due Stati per due popoli per realizzare il sogno della convivenza in una dei conflitti alla fine di uno dei conflitti più delicati di questa della storia del nostro secolo
Una grande campagna che proveremo insieme associazioni che proveremo insieme ai Comuni d'Italia
Che promuoveremo insieme alle forze della solidarietà che si sono impegnate in tanti anni
Nel sostegno delle popolazioni colpite dal conflitto
Credo che questo debba essere un impegno convinto io una grande preoccupazione
Su questo e per quanto abbiamo discusso fino adesso nella prima parte
Che di fronte ad una pace impossibile
Ho di fronte all'inizio di una fase di pace
Possa diminuire la mobilitazione
Possa diminuire il coinvolgimento
A battersi a costruire a dare il proprio impegno disinteressato a costruirono sgrana un grande sforzo
Per trarre Energia dall'iniziativa di tutti noi Energia concreta iniziative di sostegno solidarietà economica capacità di costruzione
Di iniziative economiche civili nelle terre oggetto del conflitto della ricostruzione che possono dare basi solide e credibili o agli sforzi di pace o alla costruzione di una convivenza di pace
Questo credo che debba essere l'impegno che noi tutti dobbiamo prendere questa è una delle sfide che noi lanciamo in questa marcia Perugia-Assisi
E con questo messaggio vediamo cercare di costruire un grande movimento sempre più forte sempre più consapevole
Abbiamo qui stasera li ringraziamo per essere presenti Giuditta aree delle sicut Ivo di Peace Now l'organizzazione più importante pacifista di Israele e abbiamo il nostro amico Nemer Hammad rappresentante
Della o lp in Italia che tante volte ha potuto parlare in questa sala che tante volte anzi tutte le volte ha partecipato alla marcia Perugia-Assisi in questi ultimi quindici anni li ringrazio e do la parola non è mera
Compagnie
La ringrazio voi e sono lieto
Deve essere il
Quest'anno e in modo particolare
Io credo in questa città
Ci sono tantissimi ricordi per tutti i palestinesi
Anche come credo da questo stesso posto già ha parlato
E il presidente Arafat e tre anni fa
è stata sempre questa marcia per la pace
Una occasioni e importanti
Ti spesi
Verso
Un pacificazione di tutti i conflitti e in modo particolare il conflitto israelo palestinesi
Che fino a tempo fa stato con sé darà atto
E al professor PPI
Perché l'unico conflitto
Che lei Dupuis parti di due protagonisti
Avevano posizioni
Non sono non solo differenti
Ma posizioni dove ognuno nega l'esistenza
E qualunque diritto dell'altro
Se voglio dire in poche parole di
Noi in questo accordo
Siamo passati da un rifiuto reciproco
Da questa grande novità riconoscimento reciproco
Credo io personalmente
Che si Stato possibili
Troppa e il modo
Per l'inizio di un soluzione di questo conflitto credo qualunque altro conflitto simili o qualunque altro conflitto
E possibili
Non credo
Che oggi avete parlato prima di anche la manifestazioni di domani
Concentra solare quest'aria un Paese che io personalmente lo conosco sono stati tre anni Stabia
Io spero che anche con l'aiuto della comunità internazionali possibili trovare un solo sezioni de questo conflitto e ne Xiu questa abbia Tim meno complicato da quello che sarà ero palestinese
Po'di ieri anche sono fiducioso che questo possibile perché si c'è questo vostro impegno in questa causa
De Leo questa prima
C'è speranza
Il motivo
O fra i motivi
Che noi e le israeliane siamo arrivati a questo accordo
Non perché è stata una cosa magica
Ho solo Stato un genio qualunque di questo partito o dell'altro
Stata una cosa chi è maturata con il tempo grazie anche a voi ed è l'Italia di di sindacati dei partiti di tutti a sensazioni perché qui in Italia è stato il primo incontro e sarà ero palestinesi nel mille novecento settantaquattro
E poi
Tantissime altre incontri
Tantissime palestinesi oggi chi sono nella leadership chi quelli che hanno partecipato il nostro
Hanno conosciuto
Le israeliane del campo di Paci e qui a Roma io ho conosciuto non solo io tanti altri abbiamo conosciuto ce lo vieta Alloni
E lì dar del movimento
Dei ed è
Il cui in Italia
E tanti altri io il Dea e tutti l'altri che sono
O Stati
Lei vera forza che ha spento lungo fermo israeliano di accettare i e il dialogo e di arrivare a questo accordo
Una cosa compagni amici e importanti A. Serpieri
Noi non abbiamo arrivati ancora alla pace stiamo ancora all'inizio di una lunga strada
Una strada difficili un cammino difficile perché i problemi sono enormi
Abbiamo problemi coniglio rosa le problemi come gli insediamenti problemi con Mickey profondi
Ma anche abbiamo un problema attuali
La povertà la situazione economica disastrosa
Il cosa noi palestinesi chiediamo dalla comunità e internazionale
Noi chiediamo che la comunità internazionali può contribuire i da un percentuali di meno del due per cento del contributo della stessa comunità internazionali chi è stato prima per la guerra
La guerra del Golfo accostato seicento cinquanta miliardi di dollari
E meno di un anno
Il dieci per cento
Creano tutto il Medio Oriente Paradiso
Noi chiediamo qualcosa di meno sì la comunità internazionali veramente io buoni rinforzare questo Paci se voleva lamentela passi
Ho contribuire i
Di una piccola percentuali del loro contributo precedenti per aeroplani carriarmati
Specialmente i e il loro contributo questa volta terre costruire qualcosa e non perde struggente questo nostro sogno e io credo che e non voi tutti nel vostro movimento
Abbiamo trovato nel passato troviamo io sono sicuro oggi e anche nel futuro il miglior Amici
Il miglior compagni Emilio romeni per la pace che possano appoggiare questo cammino
Che alla fine può creare quel sogno di tutti noi
Che in Palestina
Pone asserì file venti una situazioni di Paci e torna di nuovo a Gerusalemme Comi la sua nomi le accettate la pace e grazie
Grazie animerà madre ora la parola Giuditta aree giudicare è dell'esecutivo di Peace Now e da molto tempo lavora all'interno di una commissione di Peace Now in modo specifico nelle relazioni tra palestinesi e israeliane
Con milioni di interventi nel senso che per molto tempo per molti anni palestinesi andavano nelle case israeliani per cercare il dialogo e la pace
E Giuditta organizzava questo così come organizzava insieme ad altri un lavoro specifico all'interno delle zone di Tulkarem cigni in portando israeliani nei campi
Quindi Gedit da molti anni lavora su in queste cose oltre ad essere di Peace Now e partecipa anche alle iniziative delle donne in nero
Che come voi sapete nel movimento per la pace mentre le donne non più importanza rilevante straordinaria non soltanto in Italia per il movimento donne contro la guerra ma anche oggi nell'ex Jugoslavia con le donnine o di Belgrado quindi gelide è una figura all'interno del movimento pacifista israeliano molto importante per questo lavoro multiplo che sta facendo
G
Guida afternoon
A imposte X-Type terminati tante posto Sergio tubino questioni visto che il Sen
Sono molto felice e molto eccitata di essere qui con voi in quest'occasione
Ma gli atenei scambiassero scorso Toma verde Bari ovvia sviste tetto di carenza da preti e Together with my Palestini ancora leader rappresentativo De Pierro
Te ecco Ecodeco assai by a rispettivi leaders
La mia felicità dipende anche dal fatto che oggi possiamo essere qui insieme al mio amico palestinese rappresentante dell'OLP essere qui insieme a festeggiare l'accordo che è stato appena siglato
Del mio zio ed ecco che mi sembri quindi dell'ISEE di Gaber mente anzi pittura & Piero è delegittima tra il top Palestini empi proprio Issa ce ne importa antivento tette iniziare sevizio dubbi costola Bix alle prese
In realtà il riconoscimento mutuo del del del del governo israeliano
Il riconoscimento del o lp come legittimo rappresentante del popolo palestinese solo questa cosa potrebbe già essere del già materia per celebrare qualcosa
Onde Adelchi Andrea De Nando scorse che hanno forchette
Del PIL ok Sandford istrionica Andriy riservi cisto Damon strette Gaines dopo in forma in questo
La via nello stesso tempo non possiamo dimenticare che realtà anche questo avvenimento è fatto anche per manifestare contro la guerra in modo specifico contro la guerra nella ex Jugoslavia
I prezzi all'ottetto un outlet guai qui stato Beer davanti al SerT & mica va posta influenze batte better life Wasserstein darci ragione ad ha titolato a Madras salsa detector derby larve
Ci ferisce moltissimo pensare che mentre noi stiamo cercando di realizzare appunto la pace tra i nostri due popoli altre madri altre persone soffrono per soffrono per la guerra e soffrono per la morte dei loro cari
Ai e propone niente pista cattivista & Mother quote latte assorto The etichette mai Spitz Sainte-Maxime sono spezza
E studenti porta insofferente può più andare in fuori smentì in the peace momenti io come pacifista come donna come madre in realtà vorrei dedicare questo mio
Questo mio breve discorso solenne erano
Al movimento per la pace
Ai fendente You dei cani e Nettis Movement e Canada tale importo entro il to peer tarata proprio l'artista Movement in Jugoslavia e conta in forma singola o il gettito detti l'idea
Credo che anche voi come il movimento per la pace italiano avete un grande ruolo nel costruire un grande movimento popolare per la pace con la gente che vive nella ex Jugoslavia
Agli antipodi condensa tetti triste antipolitica development STET Protti atteso Evian Palestini ANDI tessitura come Nesi Ciad
Hanno toni del result of the global politica di pernottamento sono molto convinta che quello che è successo fra i palestinesi israeliani c'è il mutuo riconoscimento non dipende in realtà soltanto dall'estrazione politica generale
Ai ai Dublino dette Dépots più dal mouvement populaire Peace Movement inside Israele anti insider occhio Pai territori
E accenderli Victory
Sono invece convinta che il movimento popolare che si è sviluppata all'interno dei territori occupati nell'intervista Lele ha in realtà contribuito a questo passo
Ai oggetto Terni voi avete debba mai experience Van vistata to work in teppisti Movement Fini esergo vorrei parlarvi brevemente della mia esperienza di quando abbiamo cominciato a lavorare con il movimento per la pace circa quindici anni fa
We were Luca Toni Paixao Countryman e strette Stepney spirito rivestimenti chiudi mai stupid scrittura
Noi eravamo guardati dalla dalla nostra gente realtà come persone stupide come persone che erano realtà traditori Enza Moffa alpina Palestini Anco Leeds
Ma vi ben peggio vederla senta e quell'altro comma Maretta memori Office Hamsik tavoli ente Samantha ittiche
Alcuni dei nostri amici palestinesi hanno in realtà pagato con la vita questo loro dialoghi vorrei qui ricordare Issam sarta voi sono insomma AN avanzai addosso my friend il iniziò una
Ecco perché ancora sequestri Whiskey rinnovano fa Demons tra i sessi by Israele azionista
E anche uno dei nostri amici in in Israele cui ho dimenticato il nome ma che è stato ucciso dalle coste da un estremista di destra israeliano
Fornarina Smith in qualche ingranaggio guidino rispetti il Communities tu contente Pippo dette There is No Other Way Forastiere turaco Knights de each Other Reichsführer esistenza in pista folk
Di laici
Per molti anni abbiamo lavorato all'interno la nostra della nostra comunità per convincere la gente che era possibile vivere in maniera pacifica all'interno diverse comunità & distinte dell'otto offenderci addosso from Outside
E questo ha significato implicare moltissime energie e anche aiuto aiuti dall'esterno enti Honda Italia antismog venti Juke vasti urgente entrata salotto mette fra Steps First con ex ante
Guida Oro nei palazzi
E voi il movimento pacifista italiano avete contribuito molto a fare la la prima il primo collegamento con i nostri vicini
Hentai Du Bellay intreccio che han tutti assenti in Jugoslavia credo che potete fare lo stesso in Jugoslavia ai tenta il tipo Eluard indennizzi of
Decreta animo scritti it's almost impasti Bradford & Tosti de ad ex passivo partner ente Risniza dinanzi a un di Outside
Che io sono convinta che le persone che hanno tra di loro molta animosità in realtà hanno bisogno anche di qualcuno dall'interno che riposa aiutare a distruggere questa animosità
Anyway nato at dottore Zoff Geppi seguimento
Lui al fu l'ascolto ente fu Enzo una fitta e quinte Terzilli ha oramai di and a o Gueli depennata Victory
In questo in questo momento non è che stiamo cominciando appunto a parlare da far fare la pace in realtà non siamo molto infelici di questo
E siamo convinti che il nostro modo di agire la nostra azione i nostri gesti hanno dimostrato la possibilità di vincere & Walter fondi ad Argenta incompleti e in primis ma in quelli mister in ma insomma Sistani malfamate troviamo niente bikini ingobbito rotto nello stesso tempo però sono convinta così come diceva ne verrà il mio collega Nemer Hammad
Che siamo soltanto all'inizio di questo processo entra stilista optical studio Volkan
E ci sono veramente molti ostacoli che devono essere superati
Derisi opposi se nostri Dexter misto un Bossari c'è l'opposizione degli estremisti che sono in tutti e due i lati
Del convinte a Firenze is if They want B è comprehensive inseguimento e ci bit quindi svelando polizia nei pressi i including si riaccende abbandoni
Ci possono essere sicuramente delle preferenze nel caso in cui non si la più la giungesse un pieno accordo con gli altri Paesi arabi tra i quali la Siria e Libano Deutz Brolo pensa Lippi strumenti Fox cioè per Enzo potrà essere un aggravamento go
Folgorante ente Don di lei Vegri mentre Siria
Così è un compito del movimento pacifista israeliano quello di spingere il Processo e fare il più presto possibile anche un accordo con la Siria
Hand of con la stupidità riferì che affolla Paolo an onesti inclemente il Sen
Of Everything e Svindal guida può niente Framework e naturalmente prestare molta attenzione al fatto che è quello sul quale c'è stato l'accordo venga davvero fatto
AEM per snellire pop folk dette estense western altri pareri e RAI piccole sette P per quante piste
N.B. I would like to Bring You dista Optimist meste giacché entrò misura il padre Stein con il cappello offerte Isacco ente a Voltaire vende prime possa anche avresti Institut de I Left
Vedete è uguale chiuso stiamo stress esposti in via o che pare territori enti inside it
E vorrei gli ho un punto di vista molto ottimista e penso che davvero la pace sarà possibile vorrei anche dire che ogni giorno da quando l'accordo è stato fatto ci sono continuamente manifestazioni iniziative non soltanto ai territori occupati ma anche all'interno di Israele
Destino al Palestine Community indio che pare territorio o forme di Juan Point umilianti per ogni on the West Bank noti includente casa strette dei producer Turci che diamo stress Office Titanus indizi
La la comunità piccole realtà della Palestina della Cisgiordania che è un milione duecento mila senza contare quindi Gazza hanno fatto due grandi manifestazioni in cui c'erano più di cinquanta mila persone in ogni manifestazione
And in Israel Win addebitiamo stesse non sono studiando il tal esempi per l'Inter l'arrivo
In Israele a Tel Aviv ne abbiamo già una manifestazione in cui c'erano più di cento mila persone
& WIPO Gwyn opposti Trevisan Palestini and peace è che questi no detti infantili per Rubino tutte tua o al rispettivo posi senza RAI TV sinistro R. litis groups interpalestinese community venga a in feltro teppisti Pro Sesto
Sappiamo anche che all'interno anche della comunità israeliana in quella palestinese anche persone che
Erano all'opposizione che si opponevano all'inizio alla corda che appartengono anche gruppi estremisti in realtà adesso sono favorevole a questa corrente avrete in quel dipendente ogni no Quickly di seguimento quindi puzzolente Olinto practice
Molto dipenderà se data al fatto che questo accordo verrà rapidamente
Attuato e passerà quindi dalla teoria alla pratica
It interrati ospite specie Ozpetek entrare i sorpassi and I spesse stress-test estetica di meno dei miti è previsto Palestini poi
I tic altri se ne ci sono alcune alcune alcune cose devono essere fatte il più velocemente possibile tra i quali per esempio il rilascio
Ciò dei prigionieri politici palestinesi
Ok Aia potrai tua disse sono spezie guida pone detta quell'atto del picchetto d'Palestini Enzo guardi io
Decise Ponente tali proteine libro debiti Nicola De intifada
Dei tua strade strette Dubai Friend of My name is very Palestini ancore Taita ma fa ministro moment Fassone
Stavo protetta in Bindi acre d'Italia Renzo i tetti massimi lettera devo il campo in totale trasferisse vorrei adesso a finire questo che
L'intervento con una poesia che io ho scritto in ebraico è stata tradotta in arabo da anni è un mio amico di un bel fame ed è una poesia che dedicò ai miei amici palestinesi che sono qui con che sono qui con me questa sera
Anna sabato line Heiner Father Hawaii disturbata Tanca Brel farei azzurro anice oca Maugeri basso dei la o sulla Criaco una cassiera ai di qua alloggi in vagina fa lampo lati attenuta uguali ora un bel lampo sono attribuibili voglio ictu nelle dai le le Nike vista la quelli amanti hanno a RAI ha ce l'ha fatta Saudassi a Gina fa mamma abbia danni OLAF fu pessimo Ria Anna Staffi Bertolla in ENEL fa tra wine mi frulla Rabat anca Blair Savic lampo placche impara Wakil passaste ma Tati quali l'assassino fai ANA ma Tarak toste pattume Lain amava
Io la ragazza dagli occhi vero come la foresta prima del fuoco
Non posso e non voglio essere di quelli che rompono le ossa di quelli che causano sofferenze pene senza fine sono nata per le armi e per cantare parole di pace
Vorrei vedere il giorno in cui le mie reali si libereranno dalle loro catene e voleranno bianche liberi negli spazi infiniti io
La ragazza dagli occhi verdi come la foresta prima del fuoco
Non posso vivere con pallottole e fuochi e pietre io
La ragazza dagli occhi vere
Io che sono nata sei milioni di volte
Ho detto prima che annunceremo domani
Il lancio di questa campagna aiutano sparse fra Israele e Palestina
Adesso aggiungo
Lavoreremo nei prossimi mesi
Perché tra in fortissimo
Che si svolge nelle ultime settimane dell'anno tra Natale e Capodanno
Quest'anno posso vedere una presenza contemporanea
Nei territori martoriati della ex Jugoslavia e ancora una volta in Palestina
A Gerusalemme a Gaza Algeri tutta la Palestina nelle città israeliane
Per poter costruire il sostegno a questa speranza a questa sfida per poterli su un terreno presentare i nostri progetti di pace il nostro cammino di collaborazione e cooperazione ringrazio i giudizi ringrazio nemmeno e domani si sentirebbe ancora alla marcia Perugia-Assisi Casero